settimanale gratuito di Frosinone
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N. 257 / ANNO VI - N. 43 / 22 NOVEMBRE 2013
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POLITICA
QUEL CHE RESTA DEL PDL Forza Italia, Nuovo Centro Destra, e poi tutti gli altri. Con la frattura tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano è partita la corsa al riposizionamento. Sono giorni frenetici: ecco la “mappa” a livello locale ALLE PAGINE10 E 11
SORA
EX TOMASSI: TUTTI ASSOLTI
SCHERZANO CON L’ACQUA SONO PASSATI SETTE MESI E LA FRANA AL VIADOTTO BIONDI È ANCORA LÌ . ANZI CRESCE IL SOLITO SCARICABARILE, CON NESSUNO CHE INTERVIENE. E L’INVERNO STA ARRIVANDO a una parte burocrazia e politica. Dall’altra Giove Pluvio che, giorno dopo giorno, con l’avanzare della brutta stagione, sta sempre più mostrando i muscoli. In mezzo una città, Frosinone, un territorio, una popolazione, costretti a guardare con ansia crescente agli allarme meteo lanciati dalla Protezione civile. Ma soprattutto ad incrociare le dita, a raccomandar-
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si al santo di turno, all’iconcina sul comodino, affinché non accada l’irreparabile. Affinché le piogge non siano così dirompenti da travolgere gli esili ed effimeri argini esistenti, gli unici che politica e burocrazia finora hanno saputo erigere. Sarà così anche in queste ore, visto che mercoledì la Protezione civile ha diramato un nuovo preallarme meteo in vista delle copiose e vio-
lente precipitazioni previste per la notte appena trascorsa ma soprattutto per la giornata odierna. Eventi atmosferici che già nella notte tra martedì e mercoledì scorsi hanno fatto la voce grossa. CONTINUA A PAGINA 7
Dopo sette anni assolta l’amministrazione Ganino: le accuse di abuso d’ufficio e di truffa aggravata ai danni del Comune di Sora erano infondate. Resta il problema tecnico. Il decennio di fermo dei lavori non è bastato per trovare una soluzione che permetta il completamento del mega intervento edilizio A PAGINA 19
SPORT/CALCIO
FROSINONE, A SALERNO PER RESTARE CAPOLISTA Dopodomani canarini di scena all’Arechi, al cospetto dei padroni di casa della Salernitana, con il chiaro intento di confermare il primo posto in classifica A PAGINA 23
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BREVI DA FORISENNO
N. 257 / ANNO VI - N. 43
UNA CITTÀ ANAGRAMMATICA ASL GIORNI DISPARI
www.quionline.it
di SAVINO MACELLO s.macello@quionline.it
Settimanale della città di Frosinone Supplemento di Qui Magazine Registro della Stampa Tribunale di Frosinone n. 308
EDITORIALE QUI Srl direttore responsabile: MASSIMO PIZZUTI m.pizzuti@quionline.it direttore editoriale: DANIELE CIARDI d.ciardi@quionline.it redazione: redazione@quionline.it ENRICO MUGNAIO e.mugnaio@quionline.it CAMILLO SAVONE c.savone@quionline.it foto: GIACOMO CESTRA g.cestra@quionline.it
Perdurando la situazione kafkiana dei dirigenti della Asl di Forisenno, tra il Generale di sottrazione posti letto Pussa e il Feldmaresciallo di calcetto Canovi, è giunto dalla Regione Lazio un legato travestito da ambasciatore che, com’è noto, non porta pene. La proposta del Fürer Rettizinga accontenta i due a giorni alterni: i giorni dispari comanderà Pussa, quelli pari sarà dittatore Raumo Canovi. Per le domeniche anche qui proposta a targhe alterne: una ciascuno, fino alla fine dei tempi. E l’ospedale la domenica sarà isola pedonale tranne che per le carrozzelle.
RIFIUTI DOC A CACCENO
CANTA CECILIA
Il comune di Cacceno è ormai leader in provincia di Forisenno per la raccolta differenziata che raggiunge, grazie al biciclo, il novanta per mille: «Siamo specialisti nel riciclo – dice la sindachessa Emeluana Milzaiola – L’ex sindaco è stato riciclato all’Ater, l’ex ex sindaco è riciclato vicesindaco (anche se c’eravamo molto odiati e molto oliati), l’ex assessore fa il saputo alla comunità montana, perfino i funzionari pensionati li ricicliamo come consulenti, a destra gettiamo rifiuti tossici, a sinistra i metalli pesanti. Il bronzo ce lo teniamo per le facce».
Oggi, festa di Santa Cecilia patrona dei musicisti, secondo tradizione a Forisenno si svolge ogni anno una manifestazione musicale. Il rischio, come già avvenuto con spargimento di manette o di incarichi falsi, è che qualcuno colga l’occasione per cantarsela. Occhio.
La frase da ripetere per prendere sonno al posto delle pecore «E come potevamo noi opposizionare, col piede della procura sopra al cuore...» (I due ex sindaci)
UNA FOTO PER SETTE
hanno collaborato a questo numero: BIAGIO CACCIOLA, NICOLA VERNAGALLO, MICHELE DE GREGORIO, LICANDRO LICANTROPO, ACHILLE REALI, ROCCO ZANI, FERNANDO RICCARDI, CIRO ALTOBELLI, CLEMENTE RINALDI, DANIELA NOBILE segreteria: DANIELA COMPAGNONE segreteria@quionline.it stampa: EUROPRINT SUD Srl S.P. ASI Loc. Sorgente della Balice Ferentino (FR) - tel. 0775.224428 grafica: BIANCA POLTICELLI redazione: via Fratelli Rosselli, 49 03100 Frosinone – tel. 0775.877073 amministrazione@quionline.it ispettore della distribuzione: MASSIMO DI MARCO m.dimarco@quionline.it pubblicità: NICOLA D’ANNIBALE n.dannibale@quionline.it Testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate, si intendono esclusivamente a titolo gratuito. QUI Sette: prezzo di copertina euro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertina attuale al momento dell’ordine, indipendentemente dal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità di copie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimo anno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto 20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 B L. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della privacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite nell’archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati proposte commerciali. Le comunicazioni si intendono acquisite se effettuate nei confronti dell’editore.
chiuso in redazione il 21 novembre 2013 tiratura 11.645 copie distributore Efficace Pubblicità – Frosinone
L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ GREEN
Sono due campioni. Due fuoriclasse. Giuseppe Golini Petrarcone e Alfredo Pallone. Divisi in politica. Ma amici sul campo. La buca è il loro obiettivo. Sempre. Uno ce l’ha di legno. L’altro di ferro. La mazza. Da golf
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QUEL DELIRIO DI ONNIPOTENZA
POLITICAMENTE SCORRETTO
CHE AFFLIGGE 10 POLITICI SU 10
Il sindaco di Ceprano Gianni Sorge chiama il ministro Cancellieri. Tim, messaggio gratuito, il cliente chiamato non è al momento raggiungibile…
CAMILLO SAVONE
ono quasi trent’anni che osservo, dal punto di vista un tempo privilegiato ed oggi dileggiato del giornalismo, il comportamento dei nostri rappresentanti della cosa pubblica, dei leader di partito, dei sindaci e dei funzionari o dirigenti degli uffici amministrativi. Evito il rischio di generalizzare, però ormai da tempo mi sembrano tutti accomunati da una forte autostima, un ego ipertrofico per dirla con un eufemismo, cioè sembrano tutti malati di quel delirio d’onnipotenza che, se ha distrutto anche i potenti veri (quelli delle dittature nazionali) non si capisce come faccia a tenere in vita i caporaletti di zona, i ras di quartiere, gli assessoruncoli di contrada. Se questo delirio andava comunque compreso – ma non condiviso fino a qualche decennio fa, quando i personaggi dispensavano lavoro, raccomandazioni, licenze edilizie, favori di ogni genere, oggi che tutto questo non fanno più (si spera, o se lo fanno è una minima parte) non dovrebbe aver ragione d’esistere. Con la crisi economica devastante i politici e i funzionari non possono favorire quasi nulla, eppure i cittadini – sempre più senza speranze – continuano a seguirli come fossero sangennari dalla grazia facile. Anche negli uffici amministrativi i dirigenti sembrano mammasantissime intoccabili, salvo poi essere rintracciati tra i primi responsabili del dissesto nei comuni. Perché se è vero che i politici non passano mai, è anche vero che i veri inamovibili sono i dirigenti dei settori che, ognuno nel proprio campo, fanno il bello e il cattivo tempo, spesso muovono le carte e qualche volta, come si legge nelle cronache, incappano nei guai veri e propri. Sotto i ponti dell’amministrazione provinciale e comunale, sotto quelli dei vari comuni come della Regione e del parlamento, passano tanti personaggi che, ognuno a suo modo, non hanno mai dimostrato né spirito di servizio, né umiltà, né attenzione, né la dote fondamentale dell’ascolto. Tronfi dei voti raccattati personalmente e dai loro caporali, hanno da subito indossato il triregno e sono saliti sulla sedia gestatoria plenipotenziaria e un po’ anche i giornalisti hanno contribuito alla loro santificazione. Che ci ha portato fin Qui. Sarebbe ora di farli scendere.
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Èvero che i politici non passano mai ma è anche vero che i più inamovibili sono i dirigenti
Le ultime
ALFANO NON SEMBRAVA COSÌ INTRAPRENDENTE... CHI C’È DIETRO? IL VATICANO C’HA MESSO LO ZAMPINO? IL ROSSO a “secessione” del Nuovo Centro Destra dal Pdl Forza Italia ha qualcosa che non convince. Partiamo dalla statura politica del protagonista: la personalità di Alfano, creatura del cav, non sembra proprio quella di un leader. La cosa che più si ricorda di lui come ministro degli interni, ad esempio, è il “caso Shalabayeva”, quando la moglie di un oppositore del dittatore kazako fu prelevata a casa sua in Italia da forze speciali italiane contro ogni norma e garanzia legale, e rispedita a disposizione della dittatura del suo paese che aveva già predisposto un aereo privato! La stampa lamentò addirittura che per alcuni giorni emis-
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PAROLE pocoFAMOSE
MICHELE DE GREGORIO sari kazaki si erano insediati in pianta stabile al nostro ministero degli interni e avevano fatto il bello e il cattivo tempo. E il ministro non seppe altrimenti difendersi che dicendo: “Ma io non c’ero!...”. Il dittatore kazako è alleato e grande “amico di Putin”: è proprio impossibile capire chi da noi ha ispirato il tutto? All’amico di Putin nostrano inoltre, da cui pur oggi si separa, Alfano non muove la benché minima critica politica. Anzi, è una sequela di ringraziamenti, di riconoscimenti per la sua leadership, della persecuzione politica cui è sottoposto dai magistrati e di esaltazioni per il cav. Il quale addirittura gli fa a sua volta omaggio
della sigla Pdl come riconoscimento di un’ area comune di tutta la destra… Ma insomma Angelino Alfano che vuole? E in questa fase chi lo dirige? Berlusconi sa che oggi divisi prenderanno più voti che insieme. Sa inoltre che restare solo con i “falchi” gli consente di tornare all’opposizione, e una libertà di manovra e di ardite trovate che, in questa fase di gravissima crisi, gli permetteranno forse di continuare ad esistere. Alfano vuole a sua volta una nuova e bella Dc. E i giornali che hanno parlato delle riunioni tenute in Vaticano con alti prelati, ci dicono pure oggi chi lo dirige. Papa Francesco permettendo…
FORZA ITALIA SENZA ALLEATI NON VA AVANTI
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Il Popolo della libertà è un partito unito
E SILVIO BERLUSCONI QUESTO LO SA BENE IL NERO e reazioni tribali non servono. Lo ha capito, per primo Berlusconi, che ha imposto alla sua corte di smetterla con le invettive nei confronti del nuovo gruppo parlamentare del Nuovo Centrodestra, peraltro nome provvisorio. Berlusconi sa bene che senza alleati Forza Italia, anche al 20/25 per cento, non va da nessuna parte. Sa che solo un’aggregazione composita, che si espanda dal centro alla destra, passando per il centrodestra più o meno caratterizzato, insieme alla Lega può permettere allo schieramento storico dell’area nazionale e popolare di rivincere un’elezione politica. Lo stesso schieramento che, sempre
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BIAGIO CACCIOLA lui, l’uomo di Arcore aveva inutilmente omologato alla sua persona con la costituzione, su un predellino, di un partito come il Pdl, fatto a sua immagine. Da lì sono iniziati i veri problemi per il centrodestra. Dall’acquiescienza affatto strategica di Fini, fu liquidata l’esperienza di un partito come An che all’epoca vantava percentuali a due cifre. Per non parlare dell’esclusione dell’area centrista, consegnata a esperienze da proporzionale, con la fine a cui tutti abbiamo assistito. Una catastrofe annunciata che nasce, purtroppo, dall’ignoranza politica della storia d’Italia. Come se le culture politiche nate nel Novecento potessero essere
annullate da derive cesaristiche. Così non è stato e non poteva essere. Non possiamo far finta che la tradizione, per esempio, del più grande partito comunista d’occidente potesse essere annullata con la bacchetta magica della costituzione del Pd. Quella tradizione, come un fiume carsico, è riemersa sotto la forma del giustizialismo e Berlusconi, dando il via libera al governo Letta, queste cose, forse, non le aveva ben chiare in testa. Anche con il no alla decadenza, per la conseguenza della sentenza d’interdizione dai pubblici uffici, infatti uscirà dal Parlamento. E lì vedremo se saprà tessere la tela delle alleanze, l’unica che lo potrà far passare alla storia.
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Antonio Tajani
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ATTUALITÀ
SPERIAMO BENE
Il maltempo alle porte e l’inerzia della Regione non lasciano tranquilli: la città di Frosinone è tra le più esposte al rischio idrogeologico ma gli interventi stentano ad arrivare
IL RISCHIO IN SETTE TAPPE
DANILO DEL GRECO CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA
Viene giù un costone della collina sulla quale poggia il Viadotto Biondi. Parte della struttura viaria crolla. Seguono nei mesi successivi altri micro smottamenti.
28 marzo
Fresco di elezione, il neo Governatore del Lazio Nicola Zingaretti visita l’area colpita dalla frana e promette rapidi interventi di bonifica. E infatti la frana è ancora lì e il viadotto è ancora chiuso!
Marzo
Per tamponare l’emergenza il Comune mette mano al portafogli e procede in proprio con una serie di lavori per mettere in sicurezza la frana e l’area sottostante.
Fine ottobre
L’Ardis stanzia 600mila euro per ampliare il letto del fiume Cosa e potenziare gli argini tramite il posizionamento di grandi blocchi di cemento. L’intervento riguarda 300 metri del tratto compreso fra Viale Roma e la stazione a valle dell’ascensore inclinato.
19 novembre
Le piogge violentissime provocano una piena del fiume che spazza via parte dei blocchi di cemento collocati sugli argini poche settimane prima.
20 novembre
Esonda un fosso affluente del Cosa, a Maniano una famiglia è evacuata in piena notte e altre sono costrette alla veglia.
21 novembre
La Protezione civile annuncia lo stato di preallarme meteo per la notte appena trascorsa e per oggi.
e sanno qualcosa nella zona di Maniano, dove, a causa di un fosso affluente del Cosa straripato in più punti, in piena notte una famiglia è stata evacuata ed altre sono state costrette alla veglia sotto l’occhio vigile della Protezione civile guidata dal responsabile di settore Ruggero Marazzi. Ma la preoccupazione maggiore è, ovviamente, per la frana del viadotto Biondi e per il sottostante tratto del Cosa. Qui, sempre nella notte tra il 19 e il 20 scorsi, la piena del fiume ha travolto, scardinato e fatto scivolare nell’acqua alcuni dei pesanti blocchi di cemento posizionati poche settimane fa a protezione delle sponde del corso d’acqua creando così un’ulteriore situazione di pericolo. La preoccupazione è quindi molto alta, la Protezione civile sta monitorando 24 ore su 24 tutti i tratti a rischio del territorio, segnatamente il corso del fiume Cosa e la frana sottostante il viadotto Biondi, pronta ad intervenire e, in caso di pericolo, a disporre l’evacuazione di case e famiglie. La sensazione, tuttavia, è che mentre l’autunno e le piogge avanzano, e con essi i rischi che anche a Frosinone possa accadere qualcosa di molto grave, politica e burocrazia, su tutti Comune e Regione, stiano perdendo tempo, cincischiano e rimpallandosi responsabilità. Insomma, parafrasando un vecchio adagio, la paura è che tutti stiano scherzando con... l’acqua.
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13 marzo
LA MAPPA
TREDICI LE ZONE A MAGGIOR RISCHIO Maniano, via Maria, viale Roma, l’area della stazione di valle dell’ascensore inclinato, viale Mazzini, via Fontanelle, via Ciamarra, Colle La Pila, via del Poggio, ponte di via Verdi, ponte San Giuliano, via Fornaci e via Pratillo
Lo dimostrano anche i fatti dell’ultima ora: dopo la piena di martedì notte il Comune ha prontamente segnalato all’Ardis (Agenzia regionale per la difesa del suolo) i danni causati dalla pioggia ma almeno fino a ieri non risultavano sopralluoghi da parte dei tecnici regionali. Meno che mai erano annunciati interventi urgenti per la risistemazione dei blocchi di cemento e, magari, per un ulteriore e necessario potenziamento degli argini. Dal Comune, che a detta delle fonti ufficiali avrebbe fatto tutto quanto di propria competenza, l’invito all’Ardis e alla Regione è a non perdere altro tempo e a stanziare i fondi necessari per bonificare tutto il fiume Cosa, le zone a maggiore
L’ultima ondata di qualche giorno fa ha già danneggiato i lavori di potenziamento delle sponde del Cosa rischio e, in primis, a mettere in sicurezza la frana sottostante il viadotto Biondi prevedendo anche la ricostruzione della struttura viaria. Intanto, però, il Comune non stia con le mani in mano, e, nel rispetto delle competenze, si attivi per evitare l’irreparabile. Il territorio è considerato ad elevato rischio idrogeologico, di prevenzione negli anni ne è stata fatta più niente che poca, preferendo andare avanti con interventi-tampone anziché con opere strutturali e risolutive. Ma con l’acqua, come le cronache insegnano, non si scherza.
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ATTUALITÀ
IN BREVE A FROSINONE OGGI APRE DEUTSCHE BANK Deutsche Bank apre nel nuovo centro direzionale di piazzale De Matthaeis a Frosinone (alle spalle della stazione di servizio Eni Caffè), prima filiale della provincia. Deutsche Bank è stata eletta la migliore banca filiale per i mutui secondo uno studio condotto a febbraio 2013 per CorrierEconomia dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza - un ente indipendente specializzato nella comparazione di prodotti finanziari - che ha analizzato sia le condizioni offerte che la soddisfazione dei clienti. Deutsche Bank sarà operativa da oggi.
LA RABBIA E L’ORGOGLIO
In sciopero i giornalisti de La Provincia Scelte sbagliate, crisi. E troppe vittime: i lavoratori opravvivere in tali condizioni non è facile. Per niente. E continuare a lavorare assicurando completezza del prodotto è ancora più difficile. Loro lo hanno fatto e gli auguriamo di continuare a farlo fino alla pensione. E per questo meritano rispetto: dal direttore,
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l’amico Umberto Celani, a tutti i redattori, uno per uno, ai grafici e all’intero corpo del quotidiano. Nessuno escluso. Alla fine, però, hanno deciso di proclamare lo sciopero. Qui Sette non aveva mai affrontato l’argomento prima per un “rispetto sacro” nei confronti di chi
fa questa professione. E non ha mai pubblicato una riga relativa a situazioni che in ogni caso vedevano e vedono come vittime chi non aveva fatto altro che il proprio mestiere. Ora, però non è possibile tacere e fare finta che la vicenda del quotidiano La Provincia non si intrecci con
l’attività di un imprenditore. Cioè Arnaldo Zeppieri. Cioè il presidente dell’Asi. Cioè un uomo pubblico, conosciuto. Ad editare La Provincia è certamente una cooperativa. Ma il nocciolo non è questo, il nocciolo non è giuridico, il nocciolo è sostanziale. Perché ogni cooperativa ha un socio di riferimento, un presidente, una persona che cioè “garantisce”, che opera, che funge
Ai colleghi, ormai da mesi senza stipendio, la solidarietà della nostra redazione da punto di equilibrio operativo. Insomma, una persona nella quale gli altri confidano. Arnaldo Zeppieri è stato il simbolo de La Provincia, come di Extra Tv, come dell’edizione di Latina del quotidiano, come della Radio. Oggi, purtroppo, il giornale (come Extra Tv e l’edizione di Latina) sta pagando per politiche imprenditorali a volte discutibili, sicuramente acuite dalla crisi che ha travolto l’Italia, il nostro territorio e il settore dell’editoria. Ai colleghi, a tutti i lavoratori, la solidarietà della nostra “piccola” redazione. Tenete duro.
FORMAZIONE CONTRO LA CRISI, I CORSI DI CONFARTIGIANATO Prosegue l'attività di formazione da parte di Confartigianato Imprese Frosinone. Da sempre, del resto, l'associazione di via Marittima punta in maniera decisa sulla formazione e specializzazione dei propri iscritti, e non solo, quale antidoto alla crisi economica ancora imperante. Oggi si chiude il corso base per pasticceri mentre lunedì alle 9 nella sede di via Fabi prenderà il via il corso "La pasta fresca" con cui gli iscritti potranno sviluppare competenze specifiche sul temaL'iscrizione avrà un costo di 180 euro necessari alla copertura delle spese. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere a Confartigianato Imprese Frosinone, via Marittima, 141Tel/Fax 0775.212283 - 211609
ASPETTANDO L’ORDINANZA DEL GIUDICE. ASL COL FIATO SOSPESO Continua la guerra giudiziaria tra Suppa e Vicano. La sanità nel frattempo è paralizzata sl ancora paralizzata dal braccio di ferro giudiziario tra il manager Vincenzo Suppa e il direttore sanitario Mauro Vicano. Martedì pomeriggio si è svolta un’udienza al Tribunale di Frosinone, richiesta dai legali di Vicano per chiedere l’applicazione della sentenza con la quale all’inizio del mese Massimo Lisi, giudice del lavoro, lo reintegrava al vertice della Asl, accogliendo il suo ricorso. Dopo dieci giorni dalla notifica alla Asl, però, la sentenza non era stata ancora applicata e Vicano ha perso la pazienza chiedendo al giudice di pronunciarsi, richiedendo anche l’utilizzo, se necessario, della forza pubblica. Martedì dunque lo stesso giudice del lavoro ha sentito le parti e con un’ordinanza dovrebbe definire le modalità di attuazione. Si resta in attesa.
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MAURO VICANO
VINCENZO SUPPA
Il direttore sanitario da martedì 5 ottobre ha in tasca una sentenza che lo reintegra
La Regione Lazio ha preso le sue difese e ha presentato un reclamo
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POLITICA
LA GRANDE FUGA
in GIUSEPPE DE FALCO Il procuratore della repubblica di Frosinone, Giuseppe De Falco, non poteva essere più chiaro a proposito della vicenda dei rifiuti interrati e delle dichiarazioni di Carmine Schiavone. Il procuratore capo ha voluto implicitamente ricordare che la Camorra è una cosa seria e l’attività di investigazione deve avvenire con discrezioni. E chi ricopre incarichi importanti sul piano politico dovrebbe essere più cauto.
Autorevole
out RENATA POLVERINI È in corsa per la guida del coordinamento regionale di Forza Italia dopo che Vincenzo Piso ha scelto di seguire Alfano. Ma quello che si continua a far finta di non capire è che il caso Fiorito ha mandato in frantumi il Pdl e nessuno può chiamarsi fuori. Polverini compresa. Eppure lei non demorde e nelle frequenti apparizioni televisive ha assunto una grinta alla Daniela Santanché.
Piccole “pitonesse” crescono
ilvio o Angelino? Magari il dilemma fosse soltanto questo. Il fatto è che in provincia di Frosinone hanno… dato i compiti a casa per le scelte nel centrodestra che verrà. Non si tratta soltanto di optare per Forza Italia o il Nuovo Centrodestra, ma di prendere decisioni laceranti e politicamente assai incerte al momento. Perché a nessuno sfugge che tutto potrebbe cambiare dopo il voto sulla decadenza del Cavaliere e dopo soprattutto
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Pallone e D’Aguanno con Alfano, Abbruzzese e Iannarilli con Berlusconi: dimezzata la cabina di regia di FI l’inizio dell’affidamento del leader ai servizi sociali. A quel punto sarà chiaro chi guiderà il partito, ovviamente sotto la regia di Berlusconi: perché un conto sarebbe l’ipotesi dei lealisti di Fitto e un’altra quella dei falchi come Denis Verdini o Daniela Santanché. In qualunque caso, anche se non dovessero esserci elezioni politiche anticipate, in primavera si voterà per le comunali (in Ciociaria sono 34 i centri chiamati al voto) e per le europee. Appuntamento al quale la nuova formazione di Angelino Alfano guarda con grande attenzione.
I POSIZIONAMENTI DEI LEADER L’aspetto più singolare è che poche settimane fa era stata costituita una cabina di regia di Forza Italia, nella quale c’erano autorevoli esponenti
PDL ADDIO
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La fine del Popolo della libertà. Il ritorno a Forza Italia. Gli scissionisti Il vero spartiacque sarà il voto sulla decadenza del Cavaliere Intanto fra gli azzurri si apre una competizione tra Iannarilli e Abbruzzese Ecco cosa succederà nel più grande partito del centrodestra che hanno seguito Alfano e intanto, pur con la rinascita degli “azzurri” il Pdl è rimasto, non tanto come contenitore del centrodestra, quanto come “terra di nessuno” sulla quale sostare in attesa che ci si capisca qualcosa in più. Specialmente su chi avrà in mano il pallino delle candidature. Però i big hanno scelto. A cominciare dall’europarlamentare Alfredo Pallone, che, pur ribadendo di non essere assolutamente “contro” Berlusconi (anzi), ha scelto di seguire Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliarello, Renato Schifani e gli altri per un fatto strettamente politico, quello cioè di non
I sindaci Ottaviani, Noto e Tersigni vicini ai governativi. Alessia Savo con il Cavaliere poter stare in un partito consegnato ai “falchi”. Scelta diametralmente opposta ha effettuato Mario Abbruzzese, consigliere regionale, rimasto in Forza Italia. L’asse tra Pallone e Abbruzzese non c’è più e questo costringerà molti sindaci, amministratori e dirigenti a schierarsi o con l’uno o con l’altro. Saranno scelte dolorose, politicamente e umanamente, ma l’alternativa non esiste. Abbruzzese si ritroverà insieme all’ex parlamentare Antonello Iannarilli, berlusconiano di ferro: tra i due il feeling è sempre stato scarso, quindi si profila anche una competizione interna in Forza Italia. Come se non bastasse quella con il Nuovo Centrodestra. Con
Alfano sta Annalisa D’Aguanno, ex consigliere regionale e “augelliana” di ferro.
LA MAPPA DELLE SCELTE PROBABILI (MA NON SICURE) Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani è dato da tutti come vicino ad Alfano, ma, pur non smentendo, non si è sbilanciato. Anche se in realtà sia la storia politica che i comportamenti recenti lo indicano come lontano da Berlusconi. Con il
Nuovo Centrodestra dovrebbero stare anche altri due sindaci, Ernesto Tersigni (Sora) e Carlo Noto (Anagni), mentre Alessia Savo, sindaco di Torrice, resterà con Berlusconi e con Iannarilli. Adriano Roma, probabile candidato a sindaco di Arnara, è stato nell’area del ministro Lupi ed è possibile che ci resti. Gianluca Quadrini, consigliere di Arpino, difficilmente potrà rimanere dalla stessa parte di Iannarilli, anche se l’opzione
Abbruzzese costituisce un punto di riferimento. Anche Valter Tersigni, candidato alle regionali, potrebbe seguire gli alfaniani. Per il resto appare tutto complesso e forse prematuro, perlomeno nell’ufficialità delle scelte, ma qualcosa si può ipotizzare. Al Comune di Frosinone, per esempio, l’assessore Fabio Tagliaferri sta con Augello e quindi aderirà al NCD. Il vicesindaco Fulvio De Santis appare vicino alle
CHI STA CON CHI Forza Italia
Mario Abbruzzese
A Frosinone il via alle danze: Tagliaferri, De Santis, Magliocchetti e tutti gli altri chiamati a decisioni dolorose Antonello Iannarilli
Alessia Savo
Franco Lunghi
Gianluca Quadrini
Nicola Ottaviani
Ernesto Tersigni
Annalisa D’Aguanno Carlo Noto
NCD
Alfredo Pallone
posizioni di Pallone, mentre il presidente del consiglio comunale Franco Lunghi alla fine potrebbe scegliere Forza Italia. Combattuta la scelta che dovrà effettuare il capogruppo Danilo Magliocchetti, politicamente vicino sia ad Alfredo Pallone che a Mario Abbruzzese. Ombretta Ceccarelli sta in Forza Italia da sempre, ma ha anche ottimi rapporti politici con Ottaviani. Daniele Zaccheddu e Francesco Trina seguiranno Pallone, mentre Enrico Straccamore sta con Iannarilli. Gennarino Scaccia dovrà optare tra Tajani (finora con Berlusconi) e Pallone e perfino per Adriano Piacentini non sarà agevole sceglie-
re tra Ottaviani e Abbruzzese. Poi ci sono anche esponenti di altre realtà che potrebbero guardare con occhio benevolo al Nuovo Centrodestra, a cominciare dall’ex sindaco di Arpino Fabio Forte. In realtà la partita è appena cominciata e i fratelli di ieri di colpo sono diventati “cuginastri” di oggi. Le europee incombono e in Parlamento ci saranno votazioni da far tremare i polsi. E anche amicizie consolidate. Un discorso a parte merita il commissario della Provincia Peppe Patrizi, da sempre con Tajani ma anche con Pallone. Per il momento non si sbilancia molto. Ma dovrà scegliere anche lui.
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POLITICA
PARTITO DEMOCRATICO
LA CORSA ALLE PRIMARIE il voto in Ciociaria
SPARPAGLIATI ALLA META
Si avvicinano le primarie. Ma in provincia il caos è all’ennesima potenza Oggi la riunione per eleggere i nove delegati all’assemblea nazionale
49,4% Gianni Cuperlo
1.999 voti
39,7%
tutti rivendicato la vittoria. E nel caos attuale, anche di alleanze e collegamenti sul piano provinciale, è pazzesco anche provare a capire chi ha vinto e chi ha perso. A sostenere Cuperlo ci sono, insieme, Sara Battisti e Francesco De Angelis, Michele Marini e Mauro Buschini. Con Renzi si ritrovano uniti Simone Costanzo e Alessandro Martini. E c’è pure Francesco Scalia, il quale, giusto per svelenire il clima, ha in ogni caso parlato «di voto fortemente inquinato e falsato dalla decisione assunta dal dirigente organizzativo nazionale di far votare anche coloro che si sono iscritti nei 34 congressi annullati in provincia di Frosinone dalla commissione provinciale e nazionale e a cui ha partecipato solo una parte del partito».
l pasticcio “doroteo” della mancata sfiducia al ministro Cancellieri ha ulteriormente avvelenato il dibattito nel Pd nazionale e dopo le primarie tutti sanno che inizierà il vero scontro per la premiership, quello tra Matteo Renzi ed Enrico Letta. Nel frattempo, però, ci sono dei congressi da celebrare e in provincia la situazione resta tesa e difficilmente gestibile.
I
IL CONGRESSO PROVINCIALE E I RIBELLI
Matteo Renzi
1.607 voti
5.6% Pippo Civati
226 voti
Non è stata ancora fissata la data del congresso provinciale e pure sulle assemblee dei circoli da ripetere non c’è chiarezza. I tre candidati autosospesi, Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario D’Alessandro, mantengono il punto e in queste condizioni fare passi avanti è impossibile. A nulla sono serviti l’intervento dell’on. Margherita Miotto e la disposizione arrivata dal responsa-
Gianni Pittella
218 voti
Diciamo che per ora se ne sta tranquillo. Va avanti per la propria strada e forse già si sente segretario provinciale. Ma sa bene che non può prescindere dalle scelte di De Angelis e Buschini
Non c’è ancora intesa per la data del congresso: Battisti, D’Alessandro e Martini restano sull’Aventino bile nazionale dell’organizzazione Davide Zoggia. Se Battisti, Martini e D’Alessandro non intendono partecipare alle assemblee di circolo si torna al punto di partenza. O Simone Costanzo va avanti da solo oppure il tutto verrà rinviato a dopo le primarie.
5.3%
SIMONE COSTANZO
L’ELEZIONE DEI DELEGATI NAZIONALI Alle 18 di oggi, Hotel Memmina, è stata convocata la convenzione provinciale del Pd, Federazione di Frosinone, su iniziativa di Stefania
(foto SIMONE DESIATO)
Martini e Vittorio Save Sardaro, vicepresidenti della commissione provinciale per il congresso. All’ordine del giorno l’elezione di 9 delegati al congresso nazionale. Si voterà dalle 20 alle 21, poi i risultati. Prima la presentazione delle linee politico-programmatiche collegate ai candidati. Non si escludono polemiche considerando il clima surriscaldato.
I RISULTATI DEI BIG IN CIOCIARIA Intanto uno sguardo ai risultati ottenuti dai quattro candidati alla segreteria nazionale in provincia di Frosinone: 49,4% per Gianni Cuperlo (1.999 voti), 39,7% per Matteo Renzi (1.607 preferenze), 5,6% per Pippo Civati (226 consensi). Spicca il 5,3% di Gianni Pittella (218 preferenze), che non ha un candidato a livello provinciale. Hanno
LA VERA POSTA IN PALIO Lo schema del braccio di ferro è sempre quello. Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario D’Alessandro non hanno intenzione di riconoscere politicamente la possibile vittoria congressuale di Simone Costanzo. Ma si continua a “parlare a nuora perché suocera intenda”. È chiaro a tutti che l’attacco politico è sferrato nei confronti dell’asse formato dall’europarlamentare Francesco De Angelis, dalla senatrice Maria Spilabotte e dal consigliere regionale Mauro Buschini. E insieme ai tre autosospesi c’è Francesco Scalia. La cosa sorprendente è che nessuno tenti una vera mediazione, dimostrando di non rendersi conto che dopo l’8 dicembre il Pd è destinato a cambiare. E se la provincia ancora una volta si distingue in negativo è destinata a partire con il piede sbagliato. Indipendentemente da Renzi, Letta, Cuperlo, Civati e gli altri.
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LA CIOCIARIA NON S’È DESTRA Ex An, storaciani, neo missini. Cosa succede dall’altra parte del centrodestra Gli unici ad aver dimostrato di avere consensi sono i Fratelli d’Italia l tentativo di riesumare Alleanza Nazionale e di riunire la destra italiana sotto un’unica insegna è destinato a naufragare se tutta l’attenzione sarà rivolta soltanto al simbolo e non a un effettivo radicamento sul territorio che si tramuti in voti. È per questo che Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ha un atteggiamento tiepido, quasi distaccato, anche se consapevole che per vincere il centrodestra avrà bisogno di un valore aggiunto “sociale”, che né i berluscones né gli alfaniani possono dare. In provincia di Frosinone il ragionamento è lo stesso. Anzi, in Ciociaria il partito della Meloni ha avuto alle regionali percentuali più alte rispetto alla media nazionale. E non pare interessato a “fusioni a freddo”.
I
strato di avere i voti a livello comunale e provinciale e stanno portando avanti una certosina azione di radicamento sul territorio, con Salvati nelle vesti di coordinatore politico. Fratelli d’Italia dirà la sua alle elezioni comunali della prossima primavera, oltre che alle europee. Allo stato attuale non ci sono segnali di un interessamento di FdI a ricostruire An in provincia di Frosinone.
spettiva che quella “fiamma” nel simbolo possa riscaldare i cuori di chi in questi anni ha preferito rimanere a casa. Ma in Ciociaria chi
LA DESTRA DI FRANCESCO STORACE
sono i referenti de La Destra? Antonio Abbate non c’è più e Alessandra Mandarelli si è eclissata dopo le regionali. Il rischio è quello di ritrovarsi con percentuali non in
A livello nazionale e regionale l’ex Governatore ha le idee chiarissime: provare a rifondare An nella pro-
L’errore è pensare solo al simbolo tralasciando il radicamento sul territorio e i voti veri
grado di poter incidere.
TOFANI, FOGLIETTA E LA NOSTALGIA CANAGLIA L’ex senatore Oreste Tofani non si è nascosto: ha puntato su Rinascita Nazionale ed è fra quanti ritiene che il simbolo della svolta di Fiuggi possa ridare entusiasmo. Con lui Daniele Maura, Romano Mattei, Remo Costantini e altri. Ma il punto è che non si vede all’orizzonte un leader o un progetto che possa convincere tutti a fare un passo indietro per ricostituire un partito in doppia cifra. E nei Comuni bisognerà dimostrare di avere persone in grado di raccogliere preferenze.
Altrimenti è tutto più complicato. Dopo l’uscita dalla scena politica di Gianfranco Fini, inevitabilmente gli esponenti di Futuro e Libertà hanno ritenuto rimanere lontano dai riflettori. A cominciare da Alessandro Foglietta, sindaco di Supino. Le accelerazioni del quadro politico nazionale non potranno non avere ripercussioni anche nelle province e la sensazione è che a destra, più che altrove, la discussione potrebbe vertere sull’uso dei simboli e su categorie ideologiche. Oppure su logiche di supremazia. Forse è per questo che Fratelli d’Italia mostra l’intenzione di rimanere… in splendida solitudine.
Antonio SALVATI
Sindaco di San Giovanni Incarico, con una buona esperienza da amministratore e in Consiglio provinciale. È uno tosto. Che non scende a compromessi. E che guarda avanti
Massimo RUSPANDINI
Ha portato avanti mille battaglie. E negli anni ha sempre dimostrato di rimanere fedele a un’idea. Nella nuova “destra” dovrà per forza recitare un ruolo da protagonista
L’ASSE DI FERRO RUSPANDINI-SALVATI Se il problema della vecchia An poteva essere rappresentato dalle correnti, a Frosinone Fratelli d’Italia viaggia su un accordo blindato tra Antonio Salvati e Massimo Ruspandini.
La strategia di Storace non convince e l’operazione nostalgia di Tofani stenta a decollare Due personaggi “scomodi”: il primo, in FI, non esitò a contrastare Abbruzzese e altri leader, il secondo, in An, è stato in contrapposizione prima ad Alessandro Foglietta e poi a Franco Fiorito. Entrambi, Salvati e Ruspandini, hanno dimo-
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ATTUALITÀ
DOMANI SI INAUGURA L’ASILO COMUNALE DI VIA BOTTICELLI Domani, alle ore 12.00, sarà inaugurato a Cassino il rinnovato asilo comunale di via Botticelli. «È uno degli esempi migliori – ha spiegato il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone – del rapporto tra pubblico e privato come strumento di miglioramento della vita dei nostri concittadini che hanno in città un plesso all’altezza delle esigenze di chi ne usufruisce, dotato di locali adeguati e attrezzature all’avanguardia per l’assistenza, il comfort e la cura dei piccoli utenti. Una struttura che raggiunge gli standard del nuovo asilo nido di via D’Annunzio che è una delle migliori strutture presenti in provincia». Molto soddisfatto anche l’assessore all’istruzione Danilo Grossi: «Così Cassino ha due strutture per l’infanzia all’altezza delle attuali realtà di vita e di crescita dei bambini unitamente ad un servizio accessibile alle famiglie che ne hanno bisogno. Un obiettivo che ci eravamo dati oltre un anno fa e che siamo felici di aver raggiunto». F.R.
CASSINO E FORMIA PIÙ VICINE Nei giorni scorsi il sindaco della città martire Giuseppe Golini Petrarcone ha incontrato il collega Sandro Bartolomeo: stretto un patto di amicizia tra i due comuni FERNANDO RICCARDI
ei giorni scorsi il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, e il primo cittadino di Formia, Sandro Bartolomeo, si sono incontrati per rendere ancora più stretti i rapporti tra due realtà urbane che, pur appartenendo a diverse circoscrizioni territoriali, hanno storicamente moltissimi punti di contatto. Sembra quasi riproporsi la situazione di dieci/quindici anni fa quando tra Cassino e Formia si strinse un patto indissolubile che mirava alla costituzione di una nuova provincia, quella del Lazio meridionale, con le due città fortemente decise a straccarsi l’una da Frosinone e l’altra da Latina, per confluire in un conteni-
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L’obiettivo è studiare strategie congiunte per affrancarsi dalla marginalità socio-economica tore nuovo di zecca. Che poi tanto nuovo non era visto che andava a ricalcare quasi di sana pianta la vecchia configurazione territoriale ottocentesca della Terra di Lavoro. Il progetto, sia pure ben congegnato, poi non andò in porto e così tutto finì per rimanere come prima. Ora, dopo tanto tempo, i sindaci delle due città tornano ad incontrarsi ed a studiare comuni strategie per affrancarsi da quella marginalità socioeconomica che a tali derelitte latitudini è diventata, di fatto, la caratteristica predominante. «L’idea nasce - così ha spiegato il sindaco Golini Petrarcone - in considerazione dei rapporti che storicamente esistono tra Cassino e Formia sotto diversi punti di vista. A partire da quello religioso che vede la comunità
FOTO SIMONE DESIATO
CASSINO
Un tratto della superstrada che collega le due città
monastica di Montecassino fortemente legata alla città formiana dove è sepolto Sant’Erasmo, figura molto cara ai benedettini. Un legame che ha radici antiche e che, soprattutto nell’ultimo secolo, ha fatto registrare un incremento anche sotto il profilo degli scambi economici e sociali. Basti pensare ai tantissimi cittadini di Cassino che puntualmente hanno come meta estiva Formia o ai tanti studenti formiani che frequentano l’Università degli Studi di Cassino. Una rete di rapporti resa ancora più fitta dal nuovo disegno giudiziario che ha visto il Tribunale di Cassino diventare il punto di riferimento anche del sud della provincia di Latina, contribuendo a creare i presupposti per un comprensorio sempre più omogeneo. Il patto di amicizia tra Cassino e Formia, quindi, non rappresenta
semplicemente un patto tra due città, ma piuttosto tra due territori, nello specifico il sud della provincia di Frosinone ed il sud pontino, di cui la nostra città e quella formiana sono i comuni capofila. Proprio per questa ragione con Sandro Bartolomeo ci siamo trovati d’accordo nel voler incontrare prossimamente il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, per chiedere l’intervento della Regione al fine di migliorare i collegamenti tra Cassino e Formia. Innanzitutto cercando di migliorare, laddove possibile, i collegamenti esistenti e mi riferisco nello specifico alla superstrada Cassino-Formia, e poi ipotizzando magari, altre forme di collegamento; su tutte la realizzazione di una tratta ferroviaria in grado di collegare le due città. Un progetto certamente ambizioso ma
che contribuirebbe, non solo a migliorare, ma anche ad incrementare oltre che facilitare i rapporti tra due realtà importanti, creando i presupposti per una collaborazione ancora più proficua e varia. Con collegamenti veloci, infatti, i vantaggi per le due comunità sarebbero notevoli e sicuramente i benefici ricadrebbero sui rispettivi territori ci cui Cassino e Formia sono città capofila». Un ragionamento intelligente e costruttivo, non c’è che dire, sul quale nessuno può obiettare alcunché. Si tratta, però, di argomenti che, ciclicamente, tornano ad essere riproposti ma che, puntualmente, non trovano attuazione pratica. La speranza è che questa volta alle parole ed alle buone intenzioni facciano seguito finalmente i fatti concreti. Anche se con questi chiari di luna dubitare è lecito.
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ROCCASECCA IN UN LIBRO GLI EREMI DELLA DIOCESI DI SORA Domani a Caprile di Roccasecca, nella splendida chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, con inizio alle ore 17.00, si terrà la presentazione dell’ultimo libro del prof. Lucio Meglio dal titolo “Gli eremi della diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo”. La manifestazione, che rientra nel variegato programma “Roccasecca porta del Sud”, è organizzata dalla locale amministrazione comunale, assessorato alla cultura, con il patricinio della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, della Diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo e del Cai, gruppo regionale del Lazio. Il volume, impreziosito dalla prefazione del vescovo diocesano, mons. Gerardo Antonazzo, realizzato in una pregevole ed elegante veste editoriale, con una corposa appendice fotografica a colori, vuole essere, soprattutto, come già evidenziato nel sottotitolo, un affascinante cammino lungo un sentiero profondamente intriso di storia, fede e natura. Alla presentazione interverranno il sindaco di Roccasecca Giovanni Giorgio e il prof. Maurizio Esposito. L’introduzione sarà a cura di mons. Antonio Lecce, vicario generale della Diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo. La presentazione vera e propria, invece, è affidata a Fernando Riccardi, storico e giornalista. Sarà presente, ovviamente, l’autore del libro, Lucio Meglio cui, come da prammatica, spetterranno le conclusioni.
LA CITTÀ MARTIRE
CANDIDATA AL NOBEL PER LA PACE L’idea è del consigliere regionale Marino Fardelli. Ma dal sindaco nessuna reazione
LA PROPOSTA È ARRIVATA VISTA LA CONCOMITANZA CON IL 70° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI MONTECASSINO, CHE RICORRE IL PROSSIMO ANNO FERNANDO RICCARDI
a città di Cassino si appresta, nei prossimi mesi, ad entrare nel vivo del settantesimo dalla distruzione. Quale migliore occasione per la candidatura della città a Premio Nobel per la Pace del 2014?». Marino Fardelli, consigliere regionale del Lazio, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Letta, al Presidente della Regione Zingaretti, al Commissario Prefettizio di Frosinone Patrizi e al sindaco di Cassino Golini Petrarcone, nella quale annunciava l’intenzione di chiedere la candidatura della città di Cassino al prestigioso premio annuale presso il comitato norvegese di Oslo in occasione dle 70ennale della battaglia di Montecassino.
«L
«Il commissario Patrizi ha immediatamente colto il senso e il valore di tale richiesta sostenendo la mia idea. Nessuna reazione invece dal sindaco di Cassino che per primo avrebbe dovuto muovere
L’esponente dell’Udc: «Il primo cittadino non ne ha apprezzato la valenza» passi importanti verso una richiesta formale e decisa della candidatura di Cassino - commenta Fardelli -. Si tratta di una idea che andrebbe colta per il bene esclusivo della città di
Cassino alla quale vanno riconosciute le sofferenze e l’impegno a favore della ricostruzione e della pace. Mi rammarico del fatto che il primo cittadino non abbia saputo apprezzarne la valenza». Nella lettera Fardelli aveva motivato la richiesta con le terribili sofferenze patite durante il secondo conflitto mondiale dalla città, con l’impegno verso la ricostruzione non solo delle mura ma anche e soprattutto di una nuova democrazia, con gli sforzi profusi verso la riconciliazione, con i patti di gemellaggio stipulati in nome della pace e della fratellanza, con la memoria come monito di pace trasmessa attraverso musei, monumenti, rinnovo di commemorazioni, celebrazioni.
«Quella della seconda guerra mondiale è stata per Cassino, Montecassino e per tutti i comuni circostanti, una pagina di storia che non è mai stata scritta con l’importanza dovuta. Nei libri di storia la battaglia di Cassino trova poco spazio eppure si stratta di una delle più cruenti dal punto di vista strategico e militare mai vissute in tutto il Paese. Se non fosse per la documentazione e la raccolta di notizie e dettagli dei nostri storici e appassionati, non se ne conoscerebbe il giusto valore. Ecco perché, a maggior ragione, la città merita un alto riconoscimento come quello del Nobel per la Pace. Ma ho seri dubbi anche sul fatto che il signor Sindaco abbia letto la mia missiva».
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ISOLA LIRI SOS DONNA LA CASCATA SI TINGE DI ROSA Cascate illuminate di rosa in onore delle donne. In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne domenica alle ore 16.30 l’associazione SOS Donna, in collaborazione con il Comune di Isola del Liri, organizza il convegno “La Relazione delle Differenze Comunicazione – Consapevolezza – Educazione – Protezione” con relativa cerimonia di accensione di rosa delle cascate di Isola del Liri. All’inizio dei lavori ci saranno i saluti del sindaco di Isola Luciano Duro e del Presidente dell’Associazione SOS Donna, Martina Sperduti. Al convegno interverranno Maurizio Loreto Ottaviani, Presidente AIPES, Fiorenza Taricone di Scienze della comunicazione, Angela Mancini – Vice Sindaco Isola del Liri e Ass.re alla Cultura, Roberta Tarsitano – Addetto al servizio cooperazione internazionale Ministero dell’ Interno, Narciso Mostarda – Direttore sanitario ASL Frosinone, Riccardo Lutrario – vicepresidente SOS DONNA, Daniela Bianchi- Consigliere regionale del Lazio, Gruppo per il Lazio, Patrizia Danella – Consigliere comunale di Pontecorvo già consigliere provinciale con delega alle pari opportunità. Si terrà poi la cerimonia di accensione di rosa delle Cascate. C.A.
EX TOMASSI, TUTTI ASSOLTI Si è conclusa ieri, dopo sette anni, la vicenda che ha visto sul banco degli imputati la giunta dell’ex sindaco Ganino. Le accuse di abuso d’ufficio e di truffa aggravata erano infondate CIRO ALTOBELLI
nchiesta ex Tomassi: tutto finisce in una bolla di sapone. Si è conclusa ieri, dopo sette anni, la vicenda che ha visto sul banco degli imputati la giunta municipale in carica nel 2005 e guidata dall’ex sindaco Ganino ed il responsabile dell’ufficio tecnico comunale. Ne da notizia, esprimendo profonda soddisfazione, il sindaco di Sora Ernesto Tersigni, all’epoca dei fatti componente della maggioranza e presidente del consiglio comunale che vede assolti due degli attuali assessori, Andrea Petricca e Francesco Ganino. A completare il
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Resta il problema tecnico: dieci anni di stop ai lavori non sono bastati per trovare una soluzione quadro degli assolti, gli ex assessori Pio Gulia e Alessandro Conte ed il padre di quest’ultimo, il geometra comunale e dirigente del Settore Lavori Pubblici, Antonio Conte. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Antonio Bruni, Gianpiero Quadrini, Filippo Visocchi, Silvio Bruni, Riccardo Di Vizio e Giuseppe Conte, è riuscito quindi a dimostrare, nel processo tenutosi presso il
Tribunale di Cassino, che le accuse di abuso d’ufficio e di truffa aggravata ai danni del Comune di Sora erano infondate. I giudici hanno così assolto con formula piena gli imputati perché il fatto non sussiste, confermando in tal modo, come evidenzia il sindaco, «che l’intera procedura si era svolta nella massima correttezza e nel rispetto di tutti i principi che regolano il buon andamento dell’azione amministrativa e della normativa positiva». La vicenda era legata alla richiesta di
proroga avanzata dalla società Tomassi per concludere i lavori del complesso polifunzionale, bloccato da complessi contenziosi ed alterne pronunce giudiziarie con la società appaltatrice. Richiesta peraltro «autorizzata dalla Collegio di Vigilanza – unico organo competente alla gestione del Piano di Riqualificazione Urbano (PRU) in cui era inserito anche il centro polifunzionale». La Giunta comunale nell’agosto 2005 aveva così «preso atto della proro-
ga concessa dal Collegio di Vigilanza che aveva precedentemente provveduto – attraverso lo sportello dell’edilizia – alla valutazione positiva dell’idoneità delle polizze fideiussorie, atti questi necessari per il rilascio della proroga del permesso a costruire». Tersigni sottolinea inoltre che «l’attenzione della Magistratura è stata rivolta anche all’accertamento dell’avvenuta cessione delle aree previste in convenzione a titolo di contributo straordinario», ma all’esito del dibattimento «è stata accertata la regolare cessione dei beni immobili ex industriali, mediante legittime operazioni di trascrizioni presso l’Agenzia del Territorio». Inoltre «è stata valutata positivamente l’idoneità delle polizze fideiussorie». Quindi al termine del procedimento la Procura della Repubblica «ha convenuto sull’idoneità e legittimità della procedura posta in essere in assenza di ogni dolo degli imputati». Con la conclusione della vicenda giudiziaria per gli imputati, da accogliere senza dubbio positivamente, non terminano però i guai legati all’ex Tomassi. Il decennio di fermo dei lavori non è bastato infatti finora per trovare una soluzione che permetta il completamento del mega intervento edilizio.
VEROLI
ONLINE DOPO UN ANNO, IL SITO ISTITUZIONALE FA CILECCA Il portale torna attivo dopo l’attacco hacker. Ma mancano indirizzi mail, archivi, orari ACHILLE REALI
l sito internet è in fase di perfezionamento». A quasi un anno dall’assalto hacker che ne mise fuori uso la visibilità, il sito internet del comune di Veroli torna mestamente a fare capolino on line. Tuttavia torna accompagnato da tanti “però”. Primo fra tutti quello della comunicazione. Infatti se sulla homepage si legge il numero di telefono del comune, al contrario non si ha traccia in alcuna delle poche pagine virtuali di una qualsiasi mail a cui scrivere. Così il cittadino che volesse scrivere via Internet dovrebbe andare direttamente in municipio per farsi dare una mail. Dalle pagine di questo ultimo ente si legge invece che gli amministratori di piazza Mazzoli sono tornati a consegnare le loro pagine web allo stesso registrar
«I
che già ospitava quelle oggetto di attacco. Ma torniamo alla lettura delle pagine caricate on line. Cinque i links attivi: quello con il nome del sindaco, quello con i nomi degli assessori, quello dei consiglieri comunali e due per Albo pretorio on line e Amministrazione trasparente on line, che rimandano al sito di Gazzettaamministrativa.it dove sono ospitati pro tempore gli atti della pubblica amministrazione giallorossa. Trascorsi quindici giorni, niente più determine e delibere. Non esiste un archivio storico virtuale degli atti che il sindaco D’Onorio e i suoi assessori hanno prodotto in dieci anni di governo. Immagini. Se l’impaginazione generale si richiama a standard degli anni ‘90, le immagini sono attuali ma monote-
matiche: Veroli centro e basta. Quattro del centro storico, una della cattedrale di Sant’Andrea e una storica di una copertina di un libro. A lato della Home le farmacie e il numero della guardia medica della Asl. Inimmaginabile pensare di parlare di compatibilità del sito con dispositivi smart; impensabile lanciarsi nell’idea di menù a tendina con i quali rintracciare documenti o provare a cercare numeri di telefono di assessorati o uffici e settori; scontata l’assenza di qualsiasi orario di ricevimento del pubblico da parte degli amministratori. Il tutto condito dall’elenco di consiglieri comunali e assessori con il cognome prima del nome, come a scuola, culminato in un Fabbrizio con due b.
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CECCANO CON UNA RISOLUZIONE L’ARGOMENTO ARRIVA ALL’ATTENZIONE DI ZINGARETTI
PRONTO SOCCORSO
IN PIAZZA PER RIAPRIRLO
Manifestazione di protesta organizzata per domenica mattina Per l’ex Santa Maria della Pietà è prevista l’attivazione di una casa della salute Ma il pressing ora è per la riapertura del reparto d’emergenza CLEMENTE RINALDI
na manifestazione pubblica per chiedere di riaprire il pronto soccorso dell’ormai ex ospedale di Ceccano. La sta organizzando per domenica mattina nella città bagnata dal Sacco il comitato interprovinciale appositamente costituitosi a sostegno dell’ipotesi. L’organismo, tramite il portavoce Emiliano Fabi, il presidente Antonio Diana e il vice presidente Giorgia Adinolfi, lancia un appello a tutte le forze politiche e sindacali, alle associazioni e ai comitati civici, affinché domenica 24 novembre a partire dalle ore 10.30, appunto, diano il loro contributo partecipando all’iniziativa. In particolare si auspica l’intervento dei primi cittadini dei paesi limitrofi: Alessandro Foglietta sindaco di Supino, Aldo
U La drammatica situazione del pronto soccorso dello Spaziani di Frosinone è ormai nota a tutti, tanto che nei giorni scorsi abbiamo assistito all’apertura di una vera e propria vertenza. Per cercare di porre in essere azioni concrete che permettano di intraprendere una strada per la possibile risoluzione della criticità, tutti i consiglieri regionali eletti nella provincia di Frosinone, Mario Abbruzzese, Daniela Bianchi, Mauro Buschini e Marino Fardelli hanno sottoscritto la proposta del loro collega Francesco Storace ed inerente una possibile riapertura del pronto soccorso di Ceccano. Il consiglio regionale valuterà questa risoluzione che a loro avviso consentirebbe un possibile decongestionamento del pronto soccorso del capoluogo. Il documento in questione sarà discusso come primo punto nel consiglio regionale ed è auspicabile che anche il presidente della giunta Regionale sia favorevole all’approvazione della proposta lanciata da Storace e dai consiglieri ciociari. Purtroppo, le condizioni di attesa nel pronto soccorso dello Spaziani sono esasperanti e deprimenti. Ogni giorno restano in barella, si badi bene non in un letto, aspettando il ricovero tra i 20 e i 30 malati. Ne deriva un’inevitabile pressione e tensione per lo stesso personale operante nel nosocomio, impegnato a fronteggiare nello stesso tempo le emergenze e l’assistenza a persone che dovrebbero trovarsi nei reparti.
vo progetto per la sanità, meglio delle “Case della Salute” annunciate dalla Asl. «La battaglia per il pronto soccorso a Ceccano – ha detto Loreto D’Emilio, uno dei primi promotori dell’iniziativa – non ci ha mai visto fermi. Una battaglia di giustizia sociale fatta insieme ai cittadini, ai tantissimi ceccanesi e cittadini dei paesi limitrofi, che credono e si sono impegnati per punto molto semplice: il Fabrizio Spaziani non ce la fa, serve una struttura in grado di aiutare a fron-
teggiare situazioni di disagio inconcepibili nel 2013, situazioni che spesso determinano malati lungo i corridoi per ore e ore senza un minimo di privacy. Quale struttura se non Ceccano? Un impegno che ha ci portato presso la Regione Lazio più volte per proporre la nostra idea e che si è tradotta in una risoluzione predisposta dal vicepresidente del Consiglio Regionale Francesco Storace sottoscritta durante il consiglio straordinario della sanità da tutti gli eletti in Ciociaria, sottoli-
neo tutti. Un grande risultato che non ci fermerà e che conferma la bontà della nostra azione». E infatti al Consiglio arriva una risoluzione che parlerà proprio di questo (vedi pezzo accanto). In Ciociaria sono previste “Case della Salute” negli ex nosocomi di Ceccano, Atina, Ceprano, Isola del Liri e Pontecorvo, strutture che, dal nuovo anno, potranno erogare, tra le altre,
Loreto D’Emilio: «La battaglia di giustizia sociale non ci ha mai visto fermi» quelle specifiche prestazioni per le patologie cronico-degenerative che, troppe volte, sostiene l’Azienda, sono motivo di affollamento dei nostri pronto soccorso e dell’assistenza ospedaliera. Ceccano e il suo vasto circondario raggiungono una popolazione di oltre 50 mila abitanti, infatti, con la chiusura del “S. Maria della Pietà” gravante ora totalmente su Frosinone. Le case della salute si occuperanno di “prestazioni di prossimità” che andranno ad affiancare/integrare l’assetto ospedaliero distrettuale al momento conosciuto. Ciò comporterà, sottolinea la Asl in una nota, un nuovo approccio non solo sotto l’aspetto prestazionale ma anche culturale.
Invitati i sindaci dei paesi limitrofi, appuntamento alle 10.30 Antonetti sindaco di Giuliano di Roma, Gianni Celli sindaco di Ripi, Alessia Savo sindaco di Torrice, Giovanni Iorio sindaco di Villa Santo Stefano, Tommaso Cicconi sindaco di Pofi, Filippo Capogna sindaco di Arnara. Per il comitato quello di un pronto soccorso nuovamente attivo al “S. Maria della Pietà” sarebbe l’unico vero e positi-
SUL SACCO
VERSO IL MALTEMPO: LAVORI STRAORDINARI SUL FIUME Sollecitato l’intervento dell’Ardis. Ma in mancanza di risposte si è mosso il Comune rrivano le grandi piogge e a Ceccano ci si attiva per scongiurare straripamenti del fiume Sacco. Un intervento straordinario è stato compiuto pochi giorni fa dall’ufficio tecnico comunale presso Ponte Berardi per liberare l’alveo dalla pericolosa presenza di grossi tronchi in vista di allerta meteo. L’intervento, sollecitato dall’assessore ai lavori pubblici, Pasquale Casalese, si è reso necessario per scongiurare da una parte eventuali
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danni alla struttura del ponte per via delle pressioni esercitate dai tronchi, dall’altra per scongiurare probabili esondazioni dovute all’ostruzione del corso fluviale per la presenza dei numerosi arbusti trasportati dalla corrente e rimasti incastrati. Alberi lunghi anche dieci metri e con un metro di diametro. «Abbiamo inviato più volte i solleciti di intervento all’Ardis, l’Agenzia Regionale per la difesa del suolo, per il regolare intervento di manutenzione del corso flu-
viale – afferma il responsabile dell’ufficio tecnico Frank Ruggiero – ma non hanno mai risposto. L’ultima richiesta di intervento risale a venti giorni fa. Non avendo ricevuto alcuna risposta siamo dovuti intervenire per prevenire eventuali calamità». Una ditta esterna ha provveduto con i propri operai ad imbracare gli arbusti che, con l’ausilio di un’auto gru, sono stati poi sollevati dall’alveo del fiume e recisi così da renderli facilmente trasportabili in discarica.
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SPORT
FROSINONE, TI VOGLIAMO COSÌ
RIENTRI FONDAMENTALI
Dopo la bellissima vittoria del cuore e del carattere di domenica al Comunale contro il Prato, i canarini primi della classe sono attesi dopodomani dalla trasferta in casa della Salernitana
CLASSIFICA
DANIELE CIARDI
na vittoria di grande valore, perché ottenuta giocando addirittura quaranta minuti di gara in doppia inferiorità numerica, quella rifilata domenica scorsa dal Frosinone al Gubbio, e che ha permesso ai canarini di guadagnare il primo posto della graduatoria generale in tutta solitudine. Successo costruito grazie a tantissimo cuore e carattere da vendere. E allora? E allora: “ti vogliamo così”. Sempre. A cominciare dall’insidiosa trasferta di a Salerno. Considerata dagli addetti ai lavori tra le formazioni in lizza per il successo finale, fino a oggi la Salernitana ha viaggiato a corrente alternata (al momento occupa l’ottava posizione di classifica con sette lunghezze di ritardo da Zappino e
ADRIANO RUSSO
Scontato il turno di squalifica per il doppio giallo rimediato nella trasferta di Prato, l’ex Perugia è pronto a tornare in campo nella trasferta di dopodomani contro la Salernitana
foto MASSIMO SCACCIA
U
MIRKO GORI
Il giovane centrocampista, out nell’ultima di campionato al Comunale contro il Gubbio, ha superato i problemi fisici ed è a completa disposizione del tecnico Stellone
PT 23 22 21 21 20 19 18 16 15 15 13 11 10 10 7 6 1
V 6 6 6 6 5 5 4 4 3 4 3 2 3 1 1 2 0
N 5 4 3 3 5 4 6 4 6 3 4 5 4 7 4 0 3
P 1 2 2 3 1 2 1 3 2 5 4 4 4 4 6 9 8
La prima promossa in serie B. Dalla seconda alla nona disputano i play off. Non è prevista la retrocessione
PROGRAMMA 13A GIORNATA domani 24 novembre, ore 14.30 Benevento-Barletta Gubbio-Catanzaro Pontedera- L’Aquila Grosseto-Paganese Prato-Pisa Nocerina-Lecce (rinviata) Perugia-Ascoli Salernitana-Frosinone Riposa Viareggio
Per l’occasione mancheranno il capitano Frara e il difensore Frabotta entrambi squalificati Co., ma una gara in meno all’attivo). Una formazione, quindi, certamente importante, ma che può essere sconfitta come dimostrano i tre ko fin qui subiti sul campo amico in sei gare giocate all’Arechi (per il resto due successi e un pari). Chiaro che per riuscire nell’impresa, ci vorrà il migliore Frosinone di sempre (sotto il profilo del gioco quello che ha sconfitto il Pontedera, mentre dal punto di vista della determinazione e grinta, quello di domenica contro il Gubbio). Come sempre anche per questa sfida dell’Arechi il tecnico Stellone dovrà fare i conti con diverse assenze. Soddimo, Biasi e Bertoncini sono out per squalifica, mentre Frara e Frabotta appiedati dal giudice sportivo (due turni il primo e uno il secondo) dopo l’espulsione
FROSINONE PISA L’AQUILA PONTEDERA CATANZARO PERUGIA PRATO SALERNITANA BENEVENTO LECCE GROSSETO GUBBIO ASCOLI (-3) VIAREGGIO BARLETTA PAGANESE NOCERINA (-2)
rimediata domenica scorsa contro il Gubbio. Di contro, però, tornano disponibili Russo e Paganini, che hanno scontato il turno di stop dopo il “rosso” subito nella trasferta di Prato. Passando a questo punto al probabile undici iniziale, la logica farebbe pensare alla conferma del modulo 4-4-2, impeccabile contro il Gubbio, e quindi della stessa formazione di domenica scorsa con Russo in quel di Bertoncini e Paganini per Frara. Ma in tutta sincerità siamo convinti che Stellone vorrà “inventare” qualcosa di diverso, magari riproponendo il centrocampo a tre e quindi il tridente offensivo o le due punte più il trequartista (speriamo
che se proprio vuole cambiare modulo quantomeno non dirotti uno dei due “animali” d’attacco sulla fascia). In definitiva, quindi, al momento gli unici certi di una maglia sembrano essere l’estremo difensore Zappino e il quartetto di difesa: Matteo Ciofani (destra), Crivello (sinistra), RussoBlanchard (coppia di centrali). A centrocampo sarebbe davvero un’eresia lasciare fuori Gucher, Gessa e Altobelli, perfetti domenica scorsa, mentre la quarta maglia, potrebbe ricadere su uno tra Gori, Paganini o Carrus. In attacco, infine, riteniamo siamo impensabile non utilizzare Daniel Ciofani e Curiale, chiaramente uno molto vicino all’altro.
CLASSIFICA MARCATORI
8 reti Grassi (Pontedera) - 7 reti Guazzo (Salernitana) 6 reti Fioretti (Catanzaro); Arma (Pisa); Arrighini (Pontedera) - 5 reti Evacuo F. (Benevento); Ciofani D. e Curiale (Frosinone); Zigoni (Lecce); Eusepi (Perugia); Lanini (Prato) - 4 reti De Sousa (L’Aquila); Miccoli (Lecce); Lepore (Nocerina) - 3 reti Malatesta, Tripoli e Vegnaduzzo (Ascoli); Altobelli e Frara (Frosinone); Caccavallo (Gubbio); Del Pinto e Frediani (L’Aquila); De Sena (Paganese); Mazzeo (Perugia); De Agostini (Prato); Ginestra (Salernitana); Benedetti L. (Viareggio) - 2 reti Picci (Barletta); Di Deo, Mancosu, Mengoni e Montiel (Benevento); Martignago (Catanzaro); Giovio e Obodo (Grosseto); Ferrari (Gubbio); Triarico (L’Aquila); Bogliacino (Lecce); Danti e Evacuo D. (Nocerina); William (Paganese); Fabinho (Perugia); Martella e Napoli (Pisa); Bartolomei (Pontedera); Tiboni (Prato); De Vena (Viareggio)
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SPORT VERI TRASCINATORI
VEROLI PER NON PERDERE LA TESTA FERENTINO PER CHIUDERE IL TRIS Entrambi reduci da importanti successi, giallorossi e amaranto tornano in campo dopodomani con il chiaro intento di confermare in toto l’ottimo momento DANIELE CIARDI
er la seconda volta in queste prime otto prime giornate di campionato (per l’esattezza era accaduto alla quinta) domenica scorsa la Gcz Veroli e la Fmc Ferentino hanno vinto in contemporanea. I giallorossi nella gara interna contro Verona, mentre gli amaranto (ed era la prima volta in stagione lontano da Ponte Grande) sul campo di Trieste. Cominciamo dalla formazione di coach Marco Ramondino che, grazie al successo ottenuto al “Città di Frosinone” contro gli scaligeri, ha ritrovato il primo posto di classifica perso soltanto la settimana precedente in occasione della sconfitta subita nel derby di Ferentino. Normale quindi, che una volta torna-
passiamo a quella amaranto dove, come detto, troviamo una Fmc Ferentino reduce dalla prima vittoria stagionale lontano da casa ottenuta domenica scorsa a Trieste. Un successo che fa il bis con quello di sette giorni prima nel derby contro Veroli,
RYAN BUCCI
La guardia amaranto è senza dubbio tra i più continui della sua squadra. Domenica scorsa a Trieste è stato autore di ben 22 punti
ci siamo trovati già di fronte Torino, Barcellona, Trento, Veroli e Biella, vale a dire le altre attuali cinque leader del torneo insieme ai lombardi. Per cui sappiamo quello che dobbiamo fare, e cosa invece evitare, per provare a conquistare due punti di grande importanza per il proseguo della nostra stagione».
Il quintetto di Ramondino, tra le cinque leader del torneo, rende visita al fanalino Forlì ancora fermo a quota zero
JAMAR SAMUELS
L’ala grande giallorossa sta giocando al di là di ogni più rosea previsione di inizio stagione. Decisivo anche nell’ultimo successo contro Verona
ta in testa al campionato la compagine del presidente Massimo Uccioli ha tutte le intenzioni di restarci il più a lungo possibile. Magari provando anche a scrollarsi di dosso qualcuna delle cinque compagne di fuga, già in questa nona di andata (ad esempio è in programma lo scontro diretto tra Barcellona e Biella). Ma veniamo a quella che è la gara che attende Rossi e compagni dopodomani pomeriggio: la trasferta di Forlì. Sulla carta si tratta di una sfida più che alla portata, visto che i romagnoli occupano l’ultimo posto di classifica con un bottino di zero punti, ma guai a commettere l’errore di scendere in campo senza quella determinazione e umiltà che fino a oggi hanno rappresentato le doti maggiori di questo “miracolo Veroli”. E dalla sponda giallorossa
intenzioni di provare a chiudere un fantastico tris di vittorie consecutive, e quindi avvinare ulteriormente quell’ottavo posto (ultimo valido per giocare i play off) distante al momento quattro lunghezze. “Andremo ad affrontare – dice l’allenatore della Fmc – una delle squadre più forti del campionato. Ma non sarà la prima volta, visto che a oggi
La formazione di Gramenzi di scena sul campo amico (inizio ore 18) contro un’altra capolista: Brescia
foto MASSIMO SCACCIA
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e che di conseguenza ha caricato a dovere l’ambiente ferentinate in vista della difficile sfida di dopodomani (Ponte Grande ore 18) contro una delle attuali prime della classe: Brescia. Una gara nella quale i ragazzi di Franco Gramenzi hanno tutte le
CLASSIFICA LEGADUE GOLD
PROGRAMMA 9A GIORNATA LEGADUE GOLD - domani ore 20.30 Verona-Imola • domenica 24 novembre ore 18 Barcellona-Biella Casale Monferrato-Trapani • Forlì -Veroli • Capo d’Orlando-Napoli • Torino-Trieste Ferentino-Brescia • ore 18.30 Trento-Jesi
Veroli Torino Brescia Barcellona Biella Trento Trapani Orlandina Ferentino Verona Jesi Napoli Trieste Casale Imola Forlì
PT 12 12 12 12 12 12 10 10 6 6 6 6 4 4 2 0
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SPORT IL REGISTA E IL CECCHINO
GLOBO SORA, IL GIORNO DEL RISCATTO Dopo la sconfitta subita a Padova, i bianconeri vogliono tornare immediatamente al successo nella gara interna contro Milano
CLASSIFICA SERIE A1 FEMMINILE Piacenza Bergamo Conegliano Ornavasso Modena Busto Arsizio Urbino Casalmaggiore Ihf Volley Frosinone Forlì Novara
DANIELE CIARDI
una Globo Banca Popolare del Frusinate Sora con tutte le intenzione di riscattare immediatamente il ko subito domenica scorsa nel big match di Padova (prima di questa sfida le due formazioni erano appaiate al secondo posto), quella che scenderà in campo dopodomani (PalaGlobo “Luca Polsinelli” ore 18) contro Milano. Già, perché la battuta d’arresto subita in terra veneta, se da una parte ha lanciato i padroni di casa solitari al comando del campionato, dall’altra ha visto scendere la formazione di coach Marco Fenoglio dalla seconda all’attuale quinta piazza. Anche se con una sola lunghezza di distacco dal terzetto delle “reginette” e tre dalla prima della classe: Padova appunto. Ma torniamo a questo punto alla sfida di domenica prossima contro Milano. I lombardi sono reduci dal netto successo per 3-0 contro Avellino, ma alla resa dei conti quella contro gli
NICOLA DALDELLO
Dal palleggiatore la squadra bianconera si attende una grande prova per riscattare immediatamente la sconfitta subita sette giorni prima a Padova
I lombardi sono reduci dal successo contro Avellino, ma per il resto una vittoria e ben tre sconfitte
VINCENZO TAMBURO
Lo schiacciatore toscano sta rispondendo in pieno alle attese, risultando tra i migliori dei suoi in questa prima parte di stagione
irpini è stata la seconda vittoria stagionale in cinque gare giocate. Inutile pertanto sottolineare che la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora ha tutte le carte in regola per conquistare il bottino pieno. Tre punti di assoluta importanza, non ultimo in considerazione della sfida diretta tra una delle tre seconde, Potenza Picena e la capolista Padova. E dalla serie A2 maschile passiamo come sempre alla A1 femminile dove, purtroppo, troviamo un’IHF Frosinone ancora a secco di punti.
foto MASSIMO SCACCIA
È
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PROGRAMMA 4A GIORNATA mercoledì 20 novembre, ore 20.30 IHF Frosinone-Piacenza Conegliano-Urbino domenica 24 novembre, ore 18.00 Busto Arsizio-Bergamo Ornavasso- Forlì Modena-Novara
1-3 3-1
CLASSIFICA SERIE A2 MASCHILE
Mercoledì sera, infatti, nell’anticipo della quarta giornata di andata, le ragazze di coach Mario Regulo Martinez hanno subito la quarta sconfitta in altrettante gare giocate (oltre ai due ko rimediati negli ottavi di finale di Coppa Italia). Una dato che deve far riflettere ma, comunque, non preoccupare più di tanto. Le battute d’arresto della neo promossa formazione del presidente Lucio Iacobucci, infatti, sono tutte arrivate contro vere e proprie corazzate: Conegliano, Ornovasso, Bergamo e Piacenza (campione d’Italia in carica) l’altro ieri sera. Vale a dire le attuali prime quattro della graduato-
ria generale. In altre parole il vero campionato per Gioli e compagne si può dire ch comincerà domenica 1° dicembre, quando le “pantere” saran-
Nel femminile l’IHF Frosinone è sempre in attesa di vincere la sua prima storica partita in serie A1 no impegnate in casa di un’altra delle attuali formazioni che occupa l’ultima piazza con zero punti all’attivo: Novara.
Tonazzo Padova Coserplast Openet Matera Vero Volley Monza B-Chem Potenza Picena Cassa Rurale Cantù Globo Banca Pop. Frusinate Sora Sidigas HS Avellino Sieco Service Ortona Itely Milano Materdominivolley.it Castellana Grotte Caffè Aiello Corigliano Elettrosud Brolo
PROGRAMMA 6A GIORNATA domani, ore 18.00 Avellino-Matera Corigliano-Castellana Grotte Cantù-Ortona Potenza Picena-Padova Globo Sora-Milano Brolo-Monza
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WEEKEND Multisala Nestor Sala De Filippo SOLE A CATINELLE
IN CUCINA CON FILOSOFIA
La Banca Popolare del Cassinate mercoledì ha incontrato lo chef Fabio Campoli, originario della Ciociaria e presidente del Circolo dei Buongustai
orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Germi THOR - THE DARK WORLD 3D orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Fellini STAI LONTANA DA ME
orario: 16/18.10/20.20/22.30
Sala Mastroianni L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Troisi PRISONERS orario: 16.00/19.00/22.00
Sala De Sica FUGA DI CERVELLI orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
ente tanta. Curiosi, appassionati, cultori della materia. La cucina del resto affascina tutti. E tanti mercoledì sera hanno voluto conoscere Fabio Campoli, pioniere di un nuovo modo di interpretare la figura dello chef. È stato lui l’ospite di uno degli appuntamenti di “Dolce Sapere”, la rassegna letteraria promossa dalla Banca Popolare del Cassinate e giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Campoli,originario proprio della provincia di Frosinone, ha presen-
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foto SIMONE DESIATO
AL CINEMA
Multisala Sisto Sala 1 L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO orario: 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala 2 FUGA DI CERVELLI
orario: 16.15/18.20/20.15/22.30
Sala 3 SOLE A CATINELLE
orario: 15/17/19/21/22.50
Sala 4 STAI LONTANA DA ME
orario: 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala 5 THOR: THE DARK WORLD - 3D
orario: 15.00/17.30/20.00/22.30
Sala 6 SOLE A CATINELLE
orario: 16.15/18.15/20.15/22.30
Sala 7 PLANES 2D orario: 15.30/17.30 SOLE A CATINELLE orario: 19.40/21.40
Sala 8 IL TERZO TEMPO orario: 15.30/17.40 JOBS orario: 20.05/22.35
Sala 9 IN SOLITARIO
orario: 16.15/18.20/20.05/22.30
ilFilmdellasettimana
IL PASSATO di Asghar Farhadi Francia-Italia, 2013
Ahmad arriva a Parigi da Teheran. Marie, l’ex moglie, ha bisogno della sua presenza per formalizzare il divorzio. Marie ha due figlie nate da altre relazioni e ha un difficile rapporto con la più grande, Lucie. Ahmad viene invitato a casa e in questo modo scopre un passato che non pensava esistesse.
«Da un piatto si può capire la personalità di una persona senza neppure vederla» tato i suoi libri, l’ultimo dei quali si intitola “Elogio al peperoncino”. Ma non solo ricette e sapori. Quello con Campoli è stata una chiacchierata sull’Italia, i costumi, la filosofia. «Da un piatto – dice lui – si può capire la personalità di una persona senza neppure vederla». Fabio Campoli, infatti, non è un cuoco tradizionale, ma è anche un ricercatore e un divulgatore. Per oltre dieci anni consulente, autore e chef di trasmissioni Rai, da “Check-Up” nel 2000, passando per tutte le edizioni di “Uno Mattina” e “Uno Mattina Estate” fino alla più recente “Bella Vita” per l’estate 2012. Sempre nel 2012 inaugura la rubrica con Rai sport “Cucina da Campioni” e “A colazione da Campoli”. Dal 2013 una nuova avventura con Rete 4 e la sua rubrica “Le mie ricette all’italiana”. Uno chef, dunque, che svolge la sua attività non nelle tradiziona-
Nella foto e in basso alcuni momenti dell’incontro con Campoli li cucine dei ristoranti, ma inventando nuovi percorsi gastronomici, fatti di curiosità, esperienza, innovazione ma anche attenzione alla tradizione. A guidarlo, la passione per il suo lavoro, l’amore per le buone cose. Una filosofia nel lavoro, a tavola e nella vita, come dice Campoli, spiegando anche il senso e gli scopi del “Circolo dei Buongustai” del quale è presidente. Il Circolo è l’espressione associa-
tiva di tutto ciò che è “intorno alle buone cose” ed è tramite il Circolo – nato nel 2006 – che Fabio Campoli cura eventi istituzionali, manifestazioni, formazione e consulenza. L’idea alla base del Circolo è la riscoperta dell’incontro, del “convivio” intorno alle buone cose attraverso la grande cucina. Il circolo è uno strumento per la diffusione della cultura della buona tavola, che è espressione di
gusto, di qualità, di benessere. Gastronomia, innovazione e tradizione, cultura, ricerca, passione e professionalità. «Tutti valori che trovano la piena condivisione della banca – ha chiuso ieri l’incontro il presidente della Banca Donato Formisano – e sui quali anche la Bpc si sta impegnando per promuovere la valorizzazione del territorio e di tutte le sue espressioni culturali e artistiche».
A CASSINO MANDOLINI E CHITARRE PER LA PATRONA DELLA MUSICA Ospite d’eccezione il quintetto a pizzico aquilano. Appuntamento alle 21 alla biblioteca Malatesta on la magica sonorità di chitarre e mandolini, si aprirà la seconda serata di Cassino Classica, serata suggestiva anche per la data, stasera è infatti la ricorrenza della protettrice dei musicisti “Santa Cecilia”. Evento patrocinato dall’assessorato alla cultura del Comune di Cassino ed organizzato dall’Associazione Note Classiche sotto la direzione artistica del maestro
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Alessandro Minci. Ospite d’eccezione il Quintetto a pizzico aquilano, composto da tre mandolini e due chitarre: Davide Ferella, Domenico Di Luzio, Francesco Mammola, Laura Di Persio e Giulia Giardini. Insomma un evento imperdibile per gli appassionati delle sei corde e della musica in generale. L’appuntamento è alle ore 21 alla biblioteca comunale Malatesta
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NOVEMBRE, ANDIAMO… È TEMPO DI GUSTARE Secondo fine settimana dedicato al tartufo con la fiera di Campoli Appennino I “Percorsi d’arte in Ciociaria” fanno tappa a Ferentino e Castrocielo CAMILLO SAVONE
rmai l’autunno ha manifestato tutti i suoi poteri: la pioggia incessante, anzi i rovesci quasi tropicali, le temperature che si abbassano repentine, il sole che non scalda più, la campagna che si tinge di rosso e che va cedendo al marrone, la luce che si eclissa misteriosamente nel primo pomeriggio, la voglia di casa, di coperte, di tè e di pasti caldi, saporiti, innaffiati di vino rosso e siglati dai superalcolici. Tutto questo è novembre, e di tutto questo possiamo trovare traccia nelle tante manifestazioni del prossimo weekend ciociaro. A iniziare da quella in programma a Campoli Appennino, quinta edizione della Fiera del tartufo, un prodotto dei nostri boschi che proprio a Campoli trova la sua culla migliore,
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il suo sapore più intenso e il profumo più seducente. Dopo lo scorso fine settimana, anche sabato e domenica torniamo in Valle di Comino per passeggiare tra gli stand del tartufo e delle specialità gastronomiche della montagna ciociara, aperti dalle 9 alle 22. In particolare a pranzo e cena è possibile degustare anche i piatti, preparati nelle cantine del centro storico, della tradizione campolese dedita al tartufo da sempre. Domenica, poi, c’è anche un’iniziativa extraculinaria, ovvero l’esposizione di auto d’epoca della manifestazione “Aspettando la Coppa Lupi” curata dall’associazione “Scuderia del tempo perso”. Nel pomeriggio di domenica la fiera si concluderà con la premiazione della gara dei cani da
tartufo, prevista in piazza Umnberto I alle ore 18. Inoltre in questo fine settimana si potrà visitare l’Area Faunistica dell’Orso all’interno del paese (info e prenotazioni tel. 347.0199268) o il centro storico del paesello appenninico (info e prenotazioni tel. 339.5295210) e assistere a diversi spettacoli di musica della tradizione popolare di questa terra. Se invece del tartufo amate la ricerca storica sul dialetto domani dovete scendere fino a Colfelice dove, alle ore 16, nella sala consiliare del Comune si tiene la presentazione del volume: “Lingua e dialetto tra l’Italia centrale e l’Italia meridionale. I dialetti della Media Valle del Liri e delle zone limitrofe” curata da Francesco Avolio.
Ferentino e Castrocielo saranno invece le città dei Percorsi d’arte in Ciociaria, la felice iniziativa che prevede un’unica offerta di pranzi domenicali a chilometri zero uniti a visite guidate dei luoghi storici della provincia. Maggiori informazioni si possono avere ai numeri 0775.21 14 17 - cell. 349.4981226. Domani, invece alle 17 nella Chiesa S. Maria delle Grazie a Roccasecca si tiene la presentazione del volume “Gli Eremi della Diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo. Percorsi di storia, fede e natura” scritto da Lucio Meglio. Completano l’offerta di iniziative culturali la mostra d’arte, che resta aperta alla villa comunale di Frosinone fino al 3 dicembre, di
Nel weekend ciociaro c’è spazio anche per la cultura: mostre, libri e corsi di fotografia Fiorella Manzini “Dalla forma all’informale” nell’ambito della rassegna di Arte Visiva Contemporanea diretta da Alfio Borghese. Artista bolognese, la Manzini ha un percorso artisticoespressivo partito dal figurativo che si è poi via via modificato ed evoluto fino a raggiungere punte di sintesi informale. La mostra resta aperta con orario 10-13 e 16-20. Ad Arpino, invece, si tiene domani il corso di fotografia “Umberto Mastroianni in bianco e nero” dove il soggetto sono le opere di Umberto Mastroianni nella tecnica fotografica, a cura del prof. Mauro Walter Pagnanelli (Accademia di Belle Arti di Frosinone). Appuntamento alle ore 16, nel Castello di Ladislao ad Arpino, con ingresso libero.
FUORI DI QUI
TUTTO BEETHOVEN AL PARCO DELLA MUSICA Il direttore Wit dirige l’orchestra di Santa Cecilia arà il celebre direttore polacco Antoni Wit (nella foto) a dirigere, tra sabato e lunedì, l’Orchestra sinfonica di Santa Cecilia al Parco della musica che avrà come ospite solista il pianista Roberto Cominati. Dopo l’ouverture Leonora seguirà il corpus del concerto, ovvero la Fantasia per pianoforte coro e orchestra op. 80 e, infine, la splendida Settima sinfonia. Antoni Wit è tra i massimi direttori d’orchestra polacchi. Per dodici anni, fino al termine della scorsa stagione, è stato direttore generale e artistico della Warsaw Philharmonic, ha diretto le maggiori orchestre internazionali in Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente. Inoltre quest’anno, con la registrazione di Fonogrammi, Concerto per corno, Partita, The Awakening of Jacobe Anaklasis di Penderecki, ha ricevuto un Grammy Award. Il pianista Roberto Cominati ha vinto il prestigioso concorso Casella a Napoli nel ‘91 e nel ‘93 il Busoni di Bolzano. I concerti, nella sala S. Cecilia, si terranno domani alle ore 18, lunedì alle 20.30 e martedì alle 19,30. Biglietti da 19 a 52 euro, infoline allo 06.8082058 e al sito www.santacecilia.it. I concerti previsti dal 23 al 26 novembre con l’orchestra Mozart sotto la direzione di Claudio Abbado sono stati invece sospesi a causa delle indicazioni dei medici del direttore. C.S.
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illibrodellasettimana
ildiscodellasettimana
IL DESIDERIO DI ESSERE COME TUTTI
SENZA PAURA
Francesco Piccolo - Einaudi Sono i Mondiali del ‘74, ai quarti di finale si gioca una partita storica: Germania Ovest contro Est. Un bambino di dieci anni si rende conto di tifare per la squadra sbagliata. Francesco Piccolo ha scritto un romanzo personale e politico, divertente, serissimo, provocatorio, per raccontare la storia d’amore irrisolvibile che lega ogni uomo al suo tempo.
Giorgia - Sony “Senza paura”, il nuovo album di Giorgia, è un disco dalla vocazione internazionale. È stato registrato negli storici Sunset Studios di Los Angeles, con musicisti di straordinario livello come Gary Novak,Reggie Hamilton, Michael Landau, contiene duetti con Alicia Keys e con Olly Murs, un brano scritto da Ivano Fossati
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