n° 1 - gennaio 2011
RotaractNews Serata Obikà L’interno del locale durante l’apericena organizzata in favore dell’ANT
Il nuovo Giornale del Rotaract Firenze saluto del Presidente di Valeria Selvi
Valeria Selvi Presidente RTC Firenze
Un giornalino tutto del Rotaract Firenze! Iniziativa che con più piacere non avrei potuto accogliere. Infatti, oltre a rappresentare un valido strumento di comunicazione e approfondimento del sentire e vivere rota-
ractiano, è espressione di tutto ciò che fin dal primo momento della mia elezione a Presidente ho sperato e lottato affinchè si costruisse...il coinvolgimento di ciascun socio a una partecipazione attiva alla vita di club,
che ritengo abbia proprio la sua massima realizzazione nella proposizione prima, e nella presa in carico poi, di iniziative spontanee da parte del singolo o di gruppi!!
Lo scopo del Giornale introduzione al progetto la Redazione
Prende il via questo mese il progetto Rotaract News, nato per i Soci del nostro Club, per promuovere la sua coesione, per invitare a riflettere, per ricordare ai membri quale sia il motivo che li abbia spinti a farvi parte e, nell’ottica di un continuo miglioramento, di renderci orgogliosi di appartenervi, ma anche per rievocare lo storico “Lorenzaccio” che già negli anni ‘80 veniva spedito a tutti i soci del nostro Club con le informazioni dal neonato mondo Rotaract. Proprio in questo primo numero abbiamo ritenuto opportuno infatti raccontarvi la nascita del Rotaract attraverso le parole di Giorgio Bompani, che fu anche il presidente del primo Rotaract Firenze nel 1968. Ogni numero conterrà articoli
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con gli eventi del mese appe- collaborazioni, vi auguriamo na finito e gli eventi a seguire, un’ottima lettura! oltre a curiosità, interviste, service, approfondimenti culturali e quant’altro possa essere di interesse per la vita di club. Scrivere, recensire e raccontare possono essere degli utili strumenti per conoscerci e conoscersi meglio: anche se con poche righe, ognuno di noi può avere l’opportunità di trasmettere e far conoscere una parte di sé che difficilmente potrebbe emergere ad un caminetto o una cena formale. E’ quindi ad ognuno di Voi che rivolgiamo l’invito a partecipare ad esso, partendo dall’articolo fino al semplice suggerimento di un argomento che si vorrebbe vedere approfondito. Sperando che questo lavoro vi sia La copertina del Lorenzaccio del gradito, e aspettando vostre 1988 in occasione del Ventennale redazione@rotaractfirenze.org
RotaractNews n° 1 - gennaio 2011
Giorgio Bompani
una chiacchierata con il primo Presidente del Rotaract di Giorgia Barbarisi e Marco Giulietti
Giorgio Bompani Primo Presidente RTC Firenze nel 1968
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Per questo nostro primo numero ci è sembrato doveroso un “ritorno alle origini” della nostra storia: ripercorrerla consente infatti, da una parte, di rafforzare i sentimenti e gli ideali che ci accumunano e, dall’altra, di aiutarci a capire in quale direzione muoverci. Unendo il punto in cui ci troviamo a quello da cui siamo partiti otterremo una retta, la cui inclinazione ci indica la via da seguire. Abbiamo quindi svolto delle ricerche via internet, ottenendo stralci di informazioni che poco soddisfacevano però la nostra curiosità. È così intervenuto in nostro aiuto l’Avv. Giorgio Bompani che il 18 marzo 1968 istituì il Rotaract Club di Firenze. Durante una piacevole chiacchierata, rispondendo alle nostre incalzanti domande, ci ha trasmesso, attraverso un ricco racconto, anche quello stesso entusiasmo che 43 anni fa agì come motore propulsore per la fondazione del nostro club. A quel tempo esisteva, come istituzione ufficialmente riconosciuta dal Rotary International, il programma Interact (con ragazzi dai 15 ai 18 anni) lasciando senza collocazione i ragazzi in età universitaria. La nostra storia comincia così nel novembre 1962 quando, per colmare questa lacuna, Giuseppe Fantacci riunì presso l’Hotel Villa Medici di Firenze 44 figli e nipoti di rotariani costituendo il “Gruppo Giovani del Rotary Club di Firenze” patrocinato dai rotariani fiorentini. Con il tempo questo nuovo gruppo consolidò la sua organizzazione interna, prendendo contatti con altri Club giovanili di altre regioni italiane e d’Europa: in particolare i rapporti vennero allacciati con i Cercle Paul Harris di Bruxelles e Parigi facendo sì che nel 1966, durante il loro Convegno Nazionale in Belgio, noi mutuassimo da loro il nostro nome e simbolo (la ruota di un timone)
e condividessimo con loro parte del nostro Statuto. Nel frattempo però si continuava ad operarsi per ottenere un riconoscimento ufficiale da parte del RI: la richiesta fu avanzata in occasione del Congresso del Rotary di Ancona del 1966 da parte dell’allora incaricato della relazione ufficiale con i giovani, Giuseppe Fantacci. Il primo annuario dei Cercle Paul Harris del 188° Distretto (che comprendeva le regioni di Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna) fu pubblicato nel 1967 e contava 17 Club con 740 soci. Finalmente, dopo ulteriori sollecitazioni e dimostrazioni di efficienza da parte dei Club, arrivò direttamente dagli Stati Uniti, la notizia tanto attesa: il RI aveva riconosciuto il programma Rotaract (fusione delle parole “Rotarian Action”) per giovani d’età tra i 18-28 anni. Mancava solo l’invio formale della richiesta di costituzione per il Gruppo di Firenze: in una sorta di “gara postale” arrivammo terzi nel mondo, ma primi in Europa e in Italia. Seguì la “conversione” dei Club Giovanili (Cercle Paul Harris compresi) già esistenti in Rotaract Club, conversione che non conobbe un totale consenso iniziale, in quanto la struttura di provenienza risultava solida e autonoma; solo nel maggio del 1968 venne unanimemente accettata e nell’autunno dello stesso anno uscì il primo annuario dei Rotaract Club d’Italia, con 53 Club e 1600 soci. Una storia dunque “travagliata” dalla quale emerge il vivo interesse ad agire da parte dei soci che allora avevano la nostra età: furono loro che, di propria spontanea volontà, decisero di riunirsi, di stringere rapporti nazionali e internazionali imparando (per usare le parole che lo stesso Giorgio Bompani scrisse per un discorso, in occasione del Congresso ad An-
“Vivete intensamente questa vostra gioventù, perché non avrete in futuro altre stagioni più spensierate di questa” Giorgio Bompani
cona) a usare la loro posizione di vantaggio (sociale, economica e culturale) non come un privilegio, ma come una responsabilità. Perché, (così cita il discorso) “abbiamo bisogno anche di questo: di saper migliorare noi stessi per migliorare gli altri, senza vergognarci né inorgoglirci”. Parole da cui trarre ispirazione tenendo a mente che il “vantaggio” di cui si è parlato è anche la nostra gioventù: questo è l’augurio che Bompani rivolge ai giovani nel discorso del Quarantennale dalla fondazione del Rotaract: “Vivete intensamente questa vostra gioventù, perché non avrete in futuro altre stagioni più spensierate di questa. (…) Vivetela intensamente e consapevolmente, perché possiate ricordarla senza alcun rimpianto domani, nelle vostre vicende future come la più bella stagione della vostra vita”.
La prima pagina dell’Annuario del 1968
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RotaractNews n° 1 - gennaio 2011
Accendi una stella per l’ANT serata di beneficenza al locale Obikà di Matteo Noferi
Serata Obikà Le delegate ANT di Firenze
Il passato mese di dicembre ha visto il nostro Club presente e protagonista dell’evento “Accendi una stella per l’ANT”, promosso dalla Delegazione fiorentina della Fondazione ANT Italia ONLUS, il Rotaract Firenze Est e la Round Table 22 di Firenze, che si è svolto presso l’Obikà mozzarella bar, in Via Tornabuoni. La serata aveva come obiettivo la raccolta fondi per il progetto “Bimbi in ANT” che in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Meyer assiste i piccoli malati oncologici presso il pro-
prio domicilio riducendo così i tempi di degenza in ospedale. Alla serata hanno partecipato come ospiti anche alcuni calciatori della A.C. Fiorentina, ed in esposizione, nel cortile di Palazzo Tornabuoni, erano stati posti in esposizione alcuni modelli della casa motociclistica Ducati. L’evento, iniziato intorno alle ore 20, si è protratto fin verso le 23 ed ha riscosso un enorme successo, tanto da riempire nella prima metà della serata tutto lo spazio interno del locale dove si trovavano il bar, la zona aperitivo e il dj live
set. Grazie a questo evento e a chi vi ha partecipato sono state accese oltre 360 “stelle per l’ANT” che serviranno a portare avanti questa pregevole iniziativa.
For the Love of God lo sfavillante teschio di Hirst di Jacopo Celona
Info: 055 055 / 055 2768224 Orario: lun-dom 9-12; giov 9-14 Ingresso: intero € 10; ridotto € 8 (incluso ingresso al museo di Palazzo Vecchio)
Dal 26 novembre 2010 al 1 maggio 2011 si potrà ammirare nella Camera del Duca Cosimo I dei Medici in Palazzo Vecchio l’opera d’arte “For the Love of God” dell’artista contemporaneo Damien Hirst. Ricavata da un calco in platino di teschio umano del ‘700, i denti sono originali, con l’aggiunta di 8.601 diamanti al massimo grado di purezza più un diamante rosa a forma di lacrima incastonato sulla fronte e chiamato “la stella del teschio”, essa è considerata l’opera d’arte più costosa mai realizzata il cui valore si aggira intorno ai 100 milioni di euro. Il tema centrale nella vita artistica di Hirst è sicuramente la morte e le sue implicazioni sociali e psicologiche indagate con sagacia e irriverenza al solo scopo di trasmettere, a chi guarda quest’opera, quel senso di inquietudine che ci fa riflettere ponendoci delle domande sulla nostra esistenza. Essa rappresenta un memento mori, ci rende volutamente insicuri e allo stesso tempo certi dell’immortalità. Il teschio del
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resto è un simbolo che nella storia dell’umanità è ricorrente, penso al teschio tenuto in mano dall’Amleto Shakespeariano che si interrogava sul significato dell’esistenza. E quale luogo migliore per esporre un’opera così carica di significati se non il “Tesoretto” di Cosimo? Stanza che il Duca utilizzava per i suoi esperimenti e studi sull’alchimia, disciplina che si proponeva di trovare la pana-
cea universale per prolungare indefinitamente la vita. Al di là di qualsivoglia interpretazione resta indubbia la possibilità di ammirare a Firenze un’opera controversa e abbagliante che è stata esposta prima di adesso solo alla White Cube di Londra nel 2007 e al Rijksmuseum di Amsterdam nel 2008.
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RotaractNews n° 1 - gennaio 2011
News dal Distretto! gara di sci all’Abetone di Jacopo Celona
Albergo Abetone e Piramidi dove è previsto il pernottamento
Nei giorni 19 e 20 febbraio 2011 si terrà presso la località sciistica dell’Abetone, nel nostro comprensorio montano, una gara di sci indetta e organizzata dal Distretto 2070 e dalla Commissione Cultura e Sport. Sono previsti vari pacchetti soggiorno che potrete trovare sul sito del Distretto www.rotaract2070.org.
Il programma delle due giornate è così suddiviso: Sabato 19 febbraio: ritrovo ore 19.00 presso partenza pista Pulicchio al Pulicchio. Ore 21.00 cena al rifugio. Ore 23.00 fiaccolata, mentre per chi lo desidera è previsto il rientro in seggiovia.
Domenica 20 febbraio: Mattinata libera per sciare. Ore 12.00 registrazione dei partecipanti. Ritrovo alla fine della pista Coppi al Pulicchio nei pressi della partenza della seggiovia. Prova della pista. Ore 12.30 inizio gara. Ore 13.30 Brunch a fondo pista per fine gara e premiazione.
Un giornale di tutti i soci! proponici il tuo articolo
La redazione di questo giornale è a cura di tutti i soci del Rotarct Club Firenze che si vorranno cimentare nella stesura di un articolo. Se vuoi contribuire alla stesura del prossimo numero con suggerimenti, consigli o interventi puoi scrivere ai responsabili della redazione alla mail redazione@rotaractfirenze.org Responsabili redazione: Giorgia Barbarisi Jacopo Celona Marco Giulietti Matteo Noferi Grafica ed Impaginazione: Jacopo Celona Foto: Marco Giulietti www.rotaractfirenze.org
Serata Obikà Simone Martini per la Round Table 22 Firenze, Iacopo Bellesi, Presidente del Rotaract Firenze Est, e Valeria Selvi, Presidente del Rotaract Firenze, presentano il risultato della serata “Accendi una Stella per l’ANT“ al locale Obikà.
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