RAM newsletter #5

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Num. 5 Redazione: Via Conte Verde 15 - Roma - www.radioartemobile.it - info@radioartemobile.it Tel / Fax: +39 06 44704249

CAMERE #7 Paths of Lightness and Feathery Promises M.T. Alves

M.T. Alves

Maria Thereza Alves - Gülsün Karamustafa - Cesare Pietroiusti Round Table - Unpredictable Paths with Pascal Beausse, Cecilia Canziani, Viviana Gravano and Teresa Macrì pag. 4

RAM at ArtVerona 2008 pag. 2

RAM LIVE L'arte è Radiofonica pag. 8

The Third Paradise by Michelangelo Pistoletto and Gianna Nannini Intramoenia Extra Art Bari pag. 2

Guest archive: Brigataes and special guests pag. 7

Carla Accardi and Gianna Nannini AuditoriumArte Auditorium Parco della Musica - Rome pag. 6


RAM newsletter - October / December 2008, pag. 2

RADIOARTEMOBILE AT

ARTVERONA CARLA ACCARDI AND STUDIO ACCARDI OCTOBER 2008 La porta aperta è un segno. È il segno di un accesso possibile, di un passaggio libero e fluido. Le porte aperte tessono il dialogo tra il segreto della vita intima e il caos del mondo esterno… …Le grafie che si distendono liberamente sulle opere di Carla Accardi sono un segno della sua personalità libera e aperta. Sono la dichiarazione perentoria di G. Felluga, F. Impellizzeri, D. Stiefelmeier, F. Alecci, M. Pieroni un'imprescindibile apertura verso il mondo. Le sue opere propongono una via all'amicizia vissuta attraverso il segno… ...I giovani artisti che hanno collaborato allo studio Accardi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con un senso di amicizia che apparteneva alle avanguardie prima che queste si trasformassero in avanguardie personalistiche e solitarie... …Personalmente, intendo sentirmi anch'io parte del gruppo di amici che circolano liberamente nelle stanze dello studio Accardi, tra le tele, i libri, le parole dette e da dire… …Qui s'incontra una fauna di artisti e amici con la A maiuscola, che Carla sollecita al dialogo in sedute (o chiacchierate in piedi) che ricordano, con dovuta distanza, i collettivi di “autocoscienza” della rivoluzione sessantottina in una loro reinterpretazione libera, ironica, divertita, all'ora dell'aperitivo, non per una moda da salotto, ma perché l'aperitivo, in quanto tale apre e lascia fluire la vita, e l'arte, a “porte aperte”.

The open door is a sign. It is the sign of possible access, of free, fluid passage. Open doors create a dialogue between the secrets of private life and the chaos of the outside world.... …The writing that distends freely over the work of Carla Accardi is a sign of her free and open personality. It is the peremptory declaration of an inescapable opening to the world. Her works propose a friendship which is lived through signs... ...Young artists who have collaborated in Accardi's studio have had the possibility of finding a sense of friendship which belonged the avant-guard before this was transformed into a personal and solitary avant-guard... …Personally, I too feel I am a part of the group of friends who circulate freely through the rooms of Accardi's studio, among the television, the books, the words that have been said and that are yet to be uttered... …Here one can a find a fauna of artists and amity with a capital A, which Carla coaxes into dialogue in sittings (or standing chats) which bring to mind the collective self conscience of the '68 revolution in a free, ironic and fun reinterpretation, held over an aperitif not as a passing trend but because the aperitif, inasmuch as it allows life to flow, is art through “open doors”.

Angelo Capasso

Angelo Capasso

(Da Studio Accardi, Carla e gli amici, Ferrarin incontri d'arte, Legnago, 2008)

(From Studio Accardi, Carla e gli amici, Ferrarin incontri d'arte, Legnago, 2008)

MICHELANGELO PISTOLETTO / GIANNA NANNINI Il Terzo Paradiso INTRAMOENIA EXTRA ART CASTELLO SVEVO, BARI DECEMBER 2008 - MARCH 2009 Scientific director: Achille Bonito Oliva General curator: Giusy Caroppo Executive curator: Rossella Meucci Reale

PROJECT AND PLANNING: ECLETTICA CULTURA DELL'ARTE IN COLLABORATION WITH RAM RADIOARTEMOBILE


RAM newsletter - October / December 2008, pag. 3

U

n tour in due tappe, che inizia il 18 dicembre 2008 al Castello Svevo di Bari dove INTRAMOENIA EXTRA ART ospita sino all'8 marzo IL T E R Z O PA R A D I S O d i M I C H E L A N G E L O PISTOLETTO e MAMA scultura sonora di GIANNA NANNINI. Il Terzo Paradiso è rappresentato simbolicamente dal “Nuovo Segno d'Infinito”: tra i due cerchi del tradizionale segno matematico d'infinito, nasce un terzo cerchio che rappresenta il ventre gravido e generativo della società umana, che costituisce Il Terzo Paradiso. Sulle pareti, il Nuovo Segno d'Infinito, impresso su lastre di alluminio specchiante, è moltiplicato e collegato dalla linea di un cordone ombelicale, che unisce simbolicamente ogni ventre umano. L'installazione centrale è composta da muretti a secco, tipici della tradizione rurale pugliese, che riproducono il segno del Terzo Paradiso, riferimento concreto all'opera realizzata da Michelangelo Pistoletto nel 2003, e da Mama, scultura vocale di Gianna Nannini, che si propone come collante sonoro dell'opera. Il progetto si rinnova come un work in progress, nel quale personalità della cultura contemporanea partecipano come TESTIMONI all'evento, frapponendosi armonicamente alla scultura sonora, affermando un concetto soggettivo, rilettura personale della teoria che sostiene “Il Terzo Paradiso”. Sono pugliesi illustri o che la Puglia hanno studiato e amato come Nichi Vendola, Cosimo Damiano Fonseca, Francesco Moschini, Stefan Nienhaus e giovani musicisti nell'ambito del progetto IL TERZO PARADISO: MAMA/Free-style Music. Su Myspace e sulla web radio di RAM LIVE, per tutta la durata della mostra, ci saranno eventi live, che insieme ad edizioni musicali ed esposizioni temporanee, costituiranno una piattaforma di promozione per i giovani interpreti e compositori pugliesi, nell'ambito di un progetto di scambi culturali internazionali, già avviato in Bielorussia nel 2008 sempre a cura di RAM radioartemobile.

A

two-stage tour, starting on December 18, 2008 at the Swabian Castle of Bari, where, until March 8, 2009, Intramoenia Extra Art will be hosting: THE THIRD PARADISE by MICHELANGELO PISTOLETTO and MAMA, sound sculpture by GIANNA NANNINI, in a renewed edition, purposely conceived for the castle of Bari. The work starts from the New Sign for Infinity, the conceptual core of the exhibition, a serigraphy on large aluminium plates, extending throughout the whole space of the exhibition in a constant and serial repetition. The central installation is made up of little dry stone walls, typical of the Apulian rural tradition and of MAMA, a vocal sculpture by Gianna Nannini, which functions as a background sound to the work. The project turns into a sort of work in progress, in which leading representatives of contemporary culture, together with musicians and vocalists, become “TESTIMONIALS” of the event, since they are invited to interpret the melodic, emotional and conceptual essence of both the theory, underlying the idea of The Third Paradise by Michelangelo Pistoletto, and of the sound intervention by Gianna Nannini. The testimonials are renowned Apulian personalities as well as people, who have studied and loved Apulia, such as: Nichi Vendola, Cosimo Damiano Fonseca, Francesco Moschini, Stefan Nienhaus and young musicians, within the context of the project THE THIRD PARADISE: MAMA/Free-style Music. For the whole length of the exhibition, both Myspace and RAM LIVE web radio will broadcast live events, which, along with musical editions and temporary exhibitions, are going to promote young Apulian vocalists and composers, within the context of an ongoing project of international cultural exchanges, already started by RAM radioartemobile in Belarus in 2008.

N. Vendola and M. Pistoletto

È un arte del volo (…) e in questo volo Michelangelo Pistoletto cattura quello che è il segno di un'arcaica stanzialità: i muretti a secco, per esempio della mia regione, del Mediterraneo, delle Puglie, come di tanti altri luoghi classici del Mediterraneo, arcaici e classici, fissi nella loro bellezza mutevole ed eterna. Il Terzo Paradiso è un riattraversamento dei paradisi, quelli delle narrazioni primordiali, l'Eden, quelli delle narrazioni storiche, il paradiso anche illusorio del mondo artificiale, della tecnica. Ed è il Terzo Paradiso il luogo in cui l'intelligenza artificiale, umana, l'arte e la cultura, la scienza e la bellezza si incrociano e danzano come i tanti saperi indispensabili che compongono questa specie di umanità che non ha più paura della propria multidimensionalità…

M. Pistoletto

This is the art of flight (…) and in this flight Michelangelo Pistoletto captures that which is the sign of an archaic allocation: for example the dry-stone walls of my region, of the mediterranean, of Puglia, of many other classic places in the mediterranean. They are archaic and classic, fixed in their changeable and eternal beauty. Il Terzo Paradiso (The Third Paradise) is a new crossing of the paradise of primordial narration, Eden; that of historic narration, as well as the illusory paradise of the artificial, technical world. And the Third Paradise is the place in which artificial, human intelligence, art and culture, science and beauty meet and dance like the many forms of indispensable knowledge that compose the kind of humanity which is no longer afraid of its own multi-dimensionality... Nichi Vendola

Nichi Vendola


RAM newsletter - October / December 2008, pag. 4

CAMERE #7 Paths of Lightness and Feathery Promises

Maria Thereza Alves - Gülsün Karamustafa - Cesare Pietroiusti NOVEMBER 2008 - JANUARY 2009

M

aria Thereza Alves appunta il suo sguardo sulle scorie delle esistenze degli oggetti, marginali rispetto il falso benessere estetico del centro delle nostre città, infatti ciò che l'artista ci mostra è ciò che non vogliamo vedere della nostra occupazione del mondo. Gülsün Karamustafa si pone domande relativamente alla globalizzazione. Le immagini che vorrebbero apparire tranquillizzanti, rispetto al dialogo con le nazioni meno ricche, si caricano invece di un'inquietudine che diventa a mano a mano maggiore, quanto più è percepibile l'ipocrisia estetica capitalista. Cesare Pietroiusti continua la sua ricerca intorno l'altrove e le circostanze apparentemente accessorie dell'arte. Questa ricerca lo porta, in questo caso, alla designazione di un non-luogo estetico, che si pone nel futuro.

M

aria Thereza Alves aims her sights at the wasted existence of objects, marginal with respect to the false aesthetic wellbeing of our cities. What the artist shows us is in fact that we do not want to see our occupation of the world. Gülsün Karamustafa questions herself on globalization. The images which wish to appear calming regarding dialogue with nations of lesser wealth instead build up a sense of anxiety which grows as capitalist aesthetic hypocrisy becomes more perceivable. Cesare Pietroiusti continues his search on the beyond and the apparently accessorial circumstances of art. This investigation leads him, in this case, to the designation of an aesthetic no man's land, placed in the future. Paolo Aita

Paolo Aita

G. Karamustafa

G. Karamustafa

C. Pietroiusti

M. T. Alves

TAVOLA ROTONDA: SENTIERI IMPREVEDIBILI

ROUND TABLE: UNPREDICTABLE PATHS

Teresa Macrì: ...tutto il lavoro di Gülsün Karamustafa è legato al concetto di storia. Lei ha quella capacità di rappresentarla a modo suo... Nel suo lavoro si riflette la Turchia che cambia...

Teresa Macrì:... the entire work of Gülsün Karamustafa is linked to the concept of history. She has the ability of representing it in her own way... Her work reflects a changing Turkey...

Maria Thereza Alves: ... il traffico di persone è sempre anche un traffico di semi. Ogni viaggiatore è un portatore di semi che come tale modifica il paesaggio...Si può leggere la storia delle migrazioni attraverso le piante...

Maria Thereza Alves: ... human traffic is always a movement of seeds. Each traveller is a carrier of seeds, as such modifying the landscape... One can use plants as a key to read the history of migration...

Viviana Gravano: ... andare a lavorare in un luogo significa creare delle emergenze... Si devono mettere in gioco i processi di definizione piuttosto che i risultati, soggettivizzare la propria scrittura. Pascal Beausse: ... Maria Thereza fa del mondo il suo atelier... Il termine 'glocal' è una menzogna in quanto tra il locale e il globale esiste una enorme dissimmetria. Cecilia Canziani: ... le pratiche curatoriali oggi vanno nella direzione dell'accoglienza di altre culture. Dobbiamo ammettere l' incapacità di tradurre. Rimane sempre un'opacità... Quello che è interessante è la reciproca dipendenza. Cesare Pietroiusti: L'unica cosa che so fare è di scompigliare le regole nel fare le opere....Non ci credo che le idee sono di qualcuno. Le idee circolano.... Round Table

D. Stiefelmeier, C. Canziani and T. Macrì

Viviana Gravano: ... going to work in a place means creating emergencies... One must bring the processes of definition into play more than results, making one's own writing subjective... Pascal Beausse: ... Maria Thereza makes the world her atelier... The term “glocal” is a lie, considering the enormous dissymmetry that exists between what is local and what is global... Cecilia Canziani: ... the work of the curator nowadays is heading towards the welcoming of other cultures. We must admit our inability to translate. It remains opaque... What is interesting is the reciprocal dependency... Cesare Pietroiusti: ... What I know how to do is bend the rules when creating my work... I don't believe ideas belong to someone. Ideas circulate...

M.T. Alves and P. Beausse

C. Pietroiusti and V. Gravano


RAM newsletter - October / December 2008, pag. 5

Leggerezza e promesse di piuma Michael Taussig

Lightness and Feathery Promises Michael Taussig

romettere è tutto fuorché una cosa leggera. Promettere significa essere convinti del proprio impegno. Quando prometto la mia parola e il mio corpo sono impegnati. Il mio buon nome anche. Eppure, paragonate alla legge, le promesse sembrano molto personali, leggere come piuma. Gran parte della legge si basa sul contratto. Ma che cosa è un contratto senza una promessa? Perché la promessa è il lato umano del contratto, il senso di certezza che viene quando gli occhi di due persone s'incontrano e ci si stringe la mano. La promessa è il lato morbido del contratto, la parte che non può essere espressa a parole e firmata sotto il sigillo dello Stato. Senza questo lato morbido il contratto non funziona bene e in molti casi non funziona affatto. Intorno al 1900 il fondatore della sociologia, Emile Durkheim, alludeva all'elemento “non contrattuale del contratto”. Questo è l'elemento senza il quale un contratto non è in grado di funzionare, un elemento difficilmente definibile. Potremmo chiamarlo di piuma e leggero. Marcel Mauss e Henri Hubert, giovani colleghi di Durkheim, volevano studiare il contratto e iniziarono con una ricerca sull'antico diritto Romano, ma presto si impelagarono nello studio del dono come principio di base implicito nelle società non mercantili. Il contratto presuppone il dono e il dono è l'espressione cristallizzata dell'elemento non-contrattuale del contratto. Il dono è di piuma e leggero eppure è più duro e ostico del più rigido contratto. Mauss pensava che il dono acquisisse una personalità propria, indipendente dalle persone che si scambiano doni. A suo dire era come se il dono avesse uno spirito che pretendeva che esso venisse restituito o che qualche altra cosa fosse restituita al suo posto. Oggi in inglese abbiamo un' espressione: “what goes round, comes around” (ciò che è tondo ritorna su se stesso). Questa saggezza popolare è poesia cosmica, un'eco dello spirito del dono. La promessa è una variante del dono e appartiene alla stessa famiglia. La promessa è data per scontata in tutto quello che permette a una società di funzionare. Per questa ragione i politici promettono sempre. Sfruttano la promessa. Essi erodono la fiducia in base alla quale tutti noi operiamo. Per questo i politici parlano sempre di corruzione, per erodere la promessa con il pretesto di salvarla, fingendo di restituirle purezza. Eppure è raro sentire qualcuno che dice apertamente: “Prometto”. Questa è la bellezza della promessa. Essa è leggera e di piuma, e si vergogna di essere nominata. Kafka direbbe così, ne sono certo. Forse le persone dicono di promettere quando giurano qualcosa, quando, ad esempio, ci si sposa o quando si ottiene una cittadinanza. Più spesso uno dice semplicemente qualcosa come: “Lo farò”. La promessa è implicita, non esplicita, e quando è esplicita sembra quasi magica, come una preghiera o una cosa sacra. Evoca modi di essere straordinari, altri, che servono a garantire le nostre abitudini più ordinarie. E' per questo che non si può esprimere la promessa in parole come in un contratto. Essa implica la nozione che fondamentalmente ci dobbiamo lealtà l'uno all'altro, non solo a qualcuno in particolare, ma a tutte le creature di Dio, che esse siano, per esempio, immigrati o italiani autoctoni. Questa è la ragione per cui le promesse sono leggere e di piuma – come piccoli angeli.

P

o promise is to be anything but light. To promise is to be committed and come through. My word and my body are committed when I promise. My good name too. Yet in comparison with law, promises do seem very personal, light and feathery. Much of law is built on contract. But what is a contract without a promise? For the promise is the human side of contract, the sense of certainty when the eyes of two people meet and they shake hands. A promise is the soft side of a contract, the part that cannot be put into words and signed under the seal of the state. Without this soft side, however, the contract does not work well and in many cases will not work at all. Around 1900 the founder of sociology Emile Durkheim referred to the “non-contractual element of contract.” This is the element without which a contract could not function. This non-contractual element is hard to define. We could call it feathery and light. Marcel Mauss and Henri Hubert, young colleagues of Durkheim, wanted to study contract and started by investigating ancient Roman law but soon got enmeshed in the study of the gift as the basic principle underlying non-market societies. Contract presupposes the gift and the gift is a crystallized expression of the “non-contractual element of contract.” The gift is feathery and light yet it is harder and tougher than the most fierce contract. Mauss thought that the gift acquired a personality of its own independent of the people exchanging gifts. It was, he said, as if the gift had a spirit demanding it be returned or that something else be returned in its place. We have today an expression, in English, “what goes round, comes around.” This folk wisdom is cosmic poetry, an echo of the spirit of the gift. The promise is a variation on the gift and belongs to the family of the gift. The promise is assumed in all that allows society to function. That is why politicians are always promising. They exploit the promise. They undermine the trust by which we operate. That is why politicians are always talking about corruption as if they will restore the purity of the promise, only to further undermine it in the name of saving it. Yet it is rare to hear someone say outright “I promise.” That is the beauty of the promise. It is light and feathery and is shy of being put into words. Kafka would put it like that, I am sure. Maybe people say they promise when they vow something, like getting married or becoming a naturalized citizen. More commonly a person simply says something like, “I will do that”. The promise is implied, not explicit, and when it is explicit it seems almost magical, like a prayer or holy. It invokes other, extraordinary, modes of being, so as to ensure our more ordinary modes. That is why it cannot be put into words as in a contract. It invokes the notion that in some fundamental way we owe loyalty to each other, not just to a particular person, but to all God's creatures whether they be, for example, immigrants or native born Italians. This is why promises are light and feathery—like little angels.

2 novembre, 2008 High Falls, New York State

November 2, 2008 High Falls, New York State

G. Karamustafa

C. Pietroiusti

M.T. Alves

T

E. Benassi and D. Stiefelmeier

Spirit of M.T. Alves (Gianluca Enria) L. Ontani


RAM newsletter - October / December 2008, pag. 6

Carla Accardi Superficie in ceramica with aural elaboration by

Gianna Nannini Passi di Passaggio AUDITORIUMARTE AUDITORIUM PARCO DE LA MUSICA, ROME

NOVEMBER 2008 - JANUARY 2009

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al 21 novembre 2008 al 7 gennaio 2009 lo spazio AuditoriumArte presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma ospita Superficie in ceramica, di Carla Accardi, un'installazione curata e promossa da RAM radioartemobile in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma. Dopo il Museo d'Arte Contemporanea di Mosca l'opera di Carla Accardi arriva a Roma. L'evento si situa all'interno di un percorso espositivo sui maestri dell'arte italiana del XX secolo che la Fondazione Musica per Roma porta avanti da tempo e che ha già avuto diverse tappe, da Matta a Burri e a Novelli, ma anche Consagra e Perilli, già compagni di strada della stessa Accardi. L'installazione è composta da un pavimento fatto di piastrelle in gres dipinto, superficie in ceramica, che copre interamente la prima sala dello spazio AuditoriumArte, con segni alternati di colore verde e cobalto su sfondo bianco. L'elaborazione sonora di Gianna Nannini, concepita per accompagnare i passi del pubblico sul pavimento dell'Accardi, è stata registrata dall'artista sulla Piazza Rossa di Mosca e viene ora rielaborata in occasione della mostra romana. Per l'Auditorium l'installazione si arricchisce di ulteriori opere: nella seconda sala, insieme a dipinti creati appositamente per la mostra, verrà esposta per la prima volta a Roma la grande opera: Si dividono in vano (2006), di dodici metri di lunghezza. L'evento è documentato da un tabloid in lingua italiana e russa con un testo critico di Achille Bonito Oliva.

A. Bonito Oliva and C. Accardi

Gianni Borgna (center)

S

uperficie in ceramica by Carla Accardi, an installation curated and promoted by RAM radioartemobile in collaboration with Fondazione Musica per Roma, will be on display in the AuditoriumArte exhibition space at the Parco della Musica, Rome, from 21 November 2008 to 7 January 2009. After being shown at the Moscow Museum of Modern Art, Carla Accardi's work arrives in Rome. The installation will be featured in the ongoing exhibition devoted to Masters of Italian 20th-century art that Fondazione Musica per Roma has been staging for some time, which has already showcased the work of Matta, Burri and Novelli, and also Consagra and Perilli, two of Accardi's travelling companions on her artistic journey. The installation consists in painted gres tile paving, a ceramic surface made up of green squares with cobalt blue signs alternated with white squares, and completely covers the floor of the first room of the Auditorium Arte space. The sound elaboration by Gianna Nannini, composed to accompany the sound of the public's footsteps on Accardi's paving, was recorded by the artist in Moscow's Red Square and has been retailored to fit the Rome show. The installation at the Auditorium is enhanced by more of Accardi's works: in the second room, her great piece Si dividono in vano (2006) – over 12 metres wide – will be displayed for the first time in Rome, along with other paintings created especially for this exhibition. The event is documented by a tabloid in Italian and Russian, with a critical text by Achille Bonito Oliva.

M. Pieroni and A. di Marsciano

C. Accardi and J. Durham


RAM newsletter - October / December 2008, pag. 7

NEW GUEST ARCHIVE

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BRIGATAES Brigataes - No lives were lost

Brigataes - No lives were lost

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file in progress of an artist's life. The title proposes an idiomatic sentence in use in the english-speaking countries. It's used for communicating that an accident hasn't caused losses of human lives. The idea that moves this project is really the virtual maintenance of a life so that doesn't lose it. In the dvds deposited in the Zerynthia Association hundred testimonies already reiceved and the others that will be accumulated during the rest of this existence. Friends, relatives, gallerists, artists, common people, street companions of the so many identities that the artist has lived, they all tell that fragment of life crossed together.

rchivio in progress di una vita d'artista. Il titolo ripropone una frase idiomatica in uso nei paesi di lingua anglosassone che si usa per comunicare che in un incidente non vi sono state perdite di vite umane. L'idea che muove questo progetto è proprio la conservazione virtuale di una vita affinchè non si perda. Nei dvd depositati presso l'Associazione Zerynthia un centinaio di testimonianze già raccolte e via via quelle che verranno accumulate durante il resto di questa esistenza. Amici, parenti, galleristi, artisti, persone comuni, compagni di strada delle tante identità che l'artista ha vissuto, raccontano quel frammento di vita percorso insieme.

A

ADOLFO FERRARO - AGOSTINO DI FRANCO - ALBERTO LOMBARDI - ALBERTO RICCHI - ALFONSO ARTIACO - ANITA KOTWA - ANITA RUBINO - ANTONIA CAPOGROSSO - ANTONIO BOTTIGLIERI - ANTONIO CANNAVACCIUOLO - ANTONIO COSTA - ANTONIO DEL GAUDIO - ANTONIO MARTONE - ANTONIO ONORATO - ARTURO BORLENGHI - ATTILIO SURACI - AUGUSTO DE LUCA - BIAGIO IPPOLITO - CARLO BASILI - CARLO FERRARI - CEDOMIR VASIC - CESARE PIETROIUSTI - CHIARA CICALA - CIRO CACCIOLA - CIRO DE MARCO - CLARA CANNIO - CLAUDIA MAZZOLA - CLAUDIO CATANESE - DONATELLA CATALDI - DORA STIEFELMEIER - ENZO FILOCASO - ERNESTO MORABITO - FABIO FERRARI - FABIOLA NALDI - FABRIZIA MIGLIAROTTI - FABRIZIO BASSO FA B R I Z I O C I A N C A L E O N I - F R A N C O CAPOLUPO - GENNARO PASQUARIELLO GERARDO DI LELLA - GIACOMO NARDONE GIANNI DEL PRETE - GIANNI IOVINELLA GIGIOTTO DEL VECCHIO - GINO GIANUIZZI GIOVANNA BIANCO - GIOVANNA RICOTTA GIOVANNI CAPUTO - GIUSEPPE CASTELLANO - GIUSEPPE RUSSO - GIUSEPPINA BOSSI - GIUSY SIMEONE - GUIDO CABIB - GUIDO MOLINARI IVO SEMERARO - LAURA CHERUBINI - LELLO BECCHIMANZI LINDA BORGHESE LOREDANA CASTIGLIONE - LUCIO GIORDANO LUCIO MIGLIAROTTI - LUDOVICO PRATESI LUISITO VAIRO - MARCO FRANCINI - MARCO ZURZOLO - MARIA ROSARIA FERRARA MARINA MAILLER - MARIO CODOGNATO MARIO FRANCO - MARIO PERSICO - MARIO PIERONI - MATTEO FRATERNO - MAURIZIO D'ECCLESIIS - MICHELE SCOGNAMIGLIO MIMMO ILARDI - NANDO BRANDI - NELLO TEODORI - NICOLA SCOTTI GALLETTA PA O L O U VA - PA S Q U A L E C A N I G L I A PASQUALE CASSANDRO - PASQUALE DI VAIA - PEPPE MORRA - PINO BORESTA - PINO VALENTE - PIPPO BALDASSARRE - RENATO MILO - RENATO NICOLINI - ROBERTA ARGENTA - ROBERTO CASCONE - ROBERTO DAOLIO ROBERTO GUADAGNO - ROSARIO GALIANO ROSARIO RAPILLO - SALVATORE PETRILLI SERGIO CANNAVARO - SERGIO CASTALDI - SERGIO DE MARTINO - SILVIA BORDINI - SILVIA GRANDI - SIMONA DE MARINIS - SIMONA LANDOLFI - STELIO MARIA MARTINI - TINA TRIUNFO - TITTI PASTORE - TOMMASO OTTONIERI - TONY LAUDADIO - VERA VITA GIOIA -VITTORIO BIANCO - VITTORIO MINUCCI

RADIOARTEMOBILE SPECIAL GUESTS

A. Mondadori and G. Karamustafa

M. R. Sossai, D. Stiefelmeier, Y. Calovski, L. Nellemann

M. Romito

Y. Calovski, D. Stiefelmeier, R. Lionello and Cecilia Casorati

D. Stiefelmeier, T.Pogacar M. Pieroni, I. Valbonesi, R. Lionello, A. Cestelli, D. Stiefelmeier, V. Acconci


RAM newsletter - October / December 2008, pag. 8

RAM LIVE http://live.radioartemobile.it/ 50° COMPLEANNO DI JAN FABRE (ANVERSA)

JAN FABRE 50th ANNIVERSARY (ANTWERP)

Sabato 13 dicembre 2008, in occasione della grande festa per il 50° Compleanno di Jan Fabre, RAM LIVE ha trasmesso dal Troubleyn di Anversa. Un giorno luminoso e speculare, offerto a Santa Lucia, la protettrice degli occhi e degli scalpellini. La trasmissione è stata accompagnata dall'opera Italia 2008 di Donatella Spaziani. […] Una sorta di double window performance dove la figura dell'artista appare dal mondo come una finestra sul mondo […] assomiglia propriamente ad una radio che trasmette da D. Spaziani lontano, penetra gli spazi, li lega insieme, si fa ascoltare, prima che vedere […] è una visione sacra, interiore, che proviene dall'aldilà. Vola nello spazio interno come un insetto, approssimandosi alla divinità solare raffigurata dagli egizi con lo scarabeo […]. Durante la serata è stato realizzato lo speciale dedicato a Jan Fabre con i contributi di: Bart de Bare, Marie-Laure Bernadac, Gianni Bolongaro, The Chef, Aldo Grompone, Frank Maes, Attilio Maranzano, Enrique Marty, Orlan, Giuliana e Nicola Setari, Luis Serpa, Luc Tuymans , Philippe Van Cauteren, Mattijs Visser.

December 13th 2008, “Saint Lucia, the shortest day of the year”, RAM was at Antwerp to celebrate Jan Fabres 50th anniversary. A specular day, dedicated to Saint Lucia, protector of eyes, of electricians and stone-cutters. […] The Saint reappears in Italia 2008 by Donatella Spaziani. […] A sort of double window performance where the figure of the artist appears J. Fabre and G. Setari from the world as a window on the world […] looking indeed like a radio broadcasting from afar, penetrating spaces and uniting them, heard before being seen. The body faces, then moves away from the worldly view: it is a sacred, interior vision from the beyond. It floats within inner space like an insect, resembling the solar divinity portrayed by the Egyptians as a scarabaeus […]. An unique RAM LIVE event broadcast featuring special guest: Bart de Bare, Marie-Laure Bernadac, Gianni Bolongaro, The Chef, Aldo Grompone, Frank Maes, Attilio Maranzano, Enrique Marty, Orlan, Giuliana e Nicola Setari, Luis Serpa, Luc Tuymans , Philippe Van Cauteren, Mattijs Visser.

Ilari Valbonesi

Ilari Valbonesi

In occasione del decennale di Cittadellarte RAM ha partecipato con una trasmissione radiofonica di 'Love difference', lo special dedicato al Medio Oriente, storie di vita e voci della Palestina, a cura di Filippo Fabbrica. Interviste a Gianluca Solera , autore del libro “Muri di Lacrime”; Alessandro Petti, autore con Sandi Hilal del primo padiglione palestinese alla Biennale di Venezia 2003 e del libro “Archipelaghi e enclave”; Mahmoud Hashhash (Quattan Foundation). Mixing di musica e telegiornale in arabo su Jasser Arafat e telegiornale in ebraico. Hanno discusso il tema della trasformazione sociale responsabile: Mercedes Bresso, Achille Bonito Oliva, Bruno Corà, Pier Luigi Celli, Alberta Ferretti, Walter Santagata, Michelangelo Pistoletto. D_Art Lab : viaggio sonoro nella mostra dei prototipi di design sostenibile frutto della collaborazione tra dieci designer internazionali e dodici aziende piemontesi.

On the occasion of the tenth anniversary of Cittadellarte Fondazione Pistoletto RAM released a special of Filippo Fabbrica's 'Love difference' dedicated to the Middle East with tales and voices from Palestine. The broadcast featured special guest like Gianluca Solera, author of the book “Walls of Tears”, Alessandro Petti, co-creator with Sandi Hilal of the first Palestinian pavilion at the Venice 2003 Biennale and author of the book “Archipelagoes and enclaves. Mix of music and news in Arabic on Yasser Arafat and news in Hebrew. Interview with Mahmoud Hashhash, curator of the Quattan Foundation. Mercedes Bresso, Achille Bonito Oliva, Bruno Corà, Pier Luigi Celli, Alberta Ferretti, Walter Santagata, Michelangelo Pistoletto. D_Art Lab : Audioguide of the prototypes of sustainable design items realized through the collaboration of ten Italian and international designers and ten companies from Piemonte. December 18 th 2008, RAM LIVE was at the Svevo Castle in Bari for the fourth edition of Intramoenia extra art, to celebrate Il Terzo Paradiso (The Third Paradise) by Michelagelo Pistoletto and Mama / vocal sculpture by Gianna Nannini with a special transmission created ad hoc. Commentary of Cosimo Damiano Fonseca, Francesco Moschini, Stefen Nienhaus, Teresa Pellegrino, Nichi Vendola. Interviews by Antonio Trimani with a selection of sound works created for F. Moschini and G. Caroppo MAMA/Free Style Music by: Sergio Altamura, Tobia D'Onofrio, Gianluca De Rubertis/Il GENIO, Eraser, Faraualla, Kamafei, Monowatt, Luigi Morleo, Psyco Sun, She walks in beauty, Mirko Signorile, Ricky Erre Love + Enzo Veronese, Ester Valentini, Davide Viterbo.

Il 18 dicembre 2008, per la quarta edizione di Intramoenia extra art al Castello Svevo di Bari - “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e Mama / scultura vocale di Gianna Nannini” - RAM LIVE ha trasmesso uno speciale, a cura di Antonio Trimani, con i testimoni dell'evento: Cosimo Damiano Fonseca, Francesco Moschini, Stefen Nienhaus,Teresa Pellegrino, Nichi Vendola. Le interviste sono state interpolate con le opere sonore selezionate per il MAMA/Free Style Music: Sergio Altamura, Tobia D'Onofrio, Gianluca De Rubertis/Il GENIO, Eraser, Faraualla, Kamafei, Monowatt, Luigi Morleo, Psyco Sun, She walks in beauty, Mirko Signorile, Ricky Erre Love + Enzo Veronese, Ester Valentini, Davide Viterbo.

RAM LIVE_Radio Programme Production: Ilari Valbonesi (Director) and Riccardo Lionello_E-mail: live@radioartemobile.it

RADIOARTEMOBILE AT ARTEFIERA DI BOLOGNA 23-26 January 2009 Stand C24 - Pad.18 -

Special project by

MARIA THEREZA ALVES & JIMMIE DURHAM with a text by Daniele Pieroni RAM NEWSLETTER #5 CREDITS Coordination and Layout: Felix Monguilot-Benzal Photos: Marco Fedele di Catrano, Courtesy Cittadellarte/Fondazione Pistoletto - Biella, Courtesy Eclettica_Cultura dell'Arte and Courtesy RAM Translations: Oliver Dorostkar Special thanks to: Antonio Trimani Circulation: 1000 copies


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