The Rat Press- Marzo 2019- ESTRATTO

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MARZO 2019

CURIOSITA’ I ratti e la Grande Guerra

RODITORI DAL MONDO Il Duprasi

INTERNAZIONALE I ratti in Alberta

GESTIONE I ratti timidi

The Rat Press Rivista Italiana del Ratto da Compagnia

www.ratrescueitalia.com

N. 8


The Rat Press - Rivista Italiana del Ratto da Compagnia Direzione e supervisione: Consiglio Direttivo Associazione Italiana RattiRat Rescue Italia Capo Redattori: Arianna Silvestro e Giulia Tonini Collaboratori di Redazione: lo Staff e i Soci Impaginazione e Grafica: Giulia Tonini Copertina: foto di Linda Marie

Tutto ció che é contenuto in questa rivista è di proprietá della nostra associazione, Rat Rescue Italia ed è protetto dal diritto d´autore nonché dal diritto di proprietá intellettuale. Sará quindi assolutamente vietato appropriarsi, riprodurre e ridistribuire qualsiasi contenuto presente su questa rivista senza espressa autorizzazione della redazione, perché frutto del lavoro e dell'intelletto degli autori stessi. Copyright © 2018 · Associazione Italiana Ratti - Rat Rescue Italia· all rights reserved


Indice 4 / AGGIORNAMENTI DALL’ASSOCIAZIONE 6 / GESTIONE - I ratti problematici con l’uomo: il ratto timido, di Greta “Ratto” 14 / INTERNAZIONALE: I RATTI ALL’ESTERO - I ratti in Alberta, di Valentina Moi 22 / GENETICA - I ratti head spotted e blazed, di Greta “Ratto”

24 / RODITORI DAL MONDO - Il duprasi, di Sara Monisteri

28 / ASSOCIAZIONI AMICHE - I cani della prateria, di Margherita Lai

32 / CURIOSITA’ - I ratti della Grande Guerra, di

Martina Carrai

36 / I RATTI NELL’ARTE: The Rat King, di Laura Tribuzio e Giulia Tonini

38 / RATATOUILLE: angolo ricette, di Sara Monisteri

40 /ANGOLO ADOZIONI 42 / RAT ATTACK - Il tubo nanna, Demodèx

di Astra Querci di


AICDP

di Margherita Lai

Associazione italiana cani della prateria

Con Anna Shirley Riccardi, Presidente dell’ AICDP, parliamo del cane della prateria.

Non è un canide e appartiene alla famiglia delle marmotte, ma, diversamente da queste, non va in letargo: come definiresti, con una frase, il cane della prateria? Il cane della prateria (per brevità cdp) è un intelligente , coccolone , testardo e divertente scoiattolo di terra originario del nord America, dove vive organizzato in grandi colonie. Delle cinque specie esistenti in natura è permesso il commercio solo del cdp dalla coda nera. Deve il suo nome al verso che emette in caso di pericolo, simile al latrato di un cane, ed è in grado di emettere oltre venticinque tipologie di vocalizzi differenti in base all’animale fonte di pericolo: chi sono i principali predatori dei cani della prateria e come si difendono dai loro attacchi? Soprattutto gli uccelli rapaci, il coyote, il cane, il furetto dai piedi neri e purtroppo anche l’uomo, sempre il peggiore.

28 / ASSOCIAZIONI AMICHE

Mentre il gruppo pascola, c’è sempre almeno un cdp che fa la sentinella e lancia un allarme specifico per ogni tipo di predatore, al quale corrisponde una precisa reazione difensiva. Se il predatore segnalato è lento nel movimento (ad es. l’uomo), il gruppo smetterà di pascolare ma rimarrà immobile sul posto, pronto a fuggire nella tana solo se necessario; se al contrario la sentinella segnala un rapace in picchiata dall’alto, ogni cdp correrà subito a ripararsi dentro la tana. Da uno studio condotto in USA nel 2009 sul verso di allerta dei cdp è emerso il sorprendente risultato che esso rappresenta una intera frase, non una singola parola! La frase descrive il tipo di predatore, specificando le dimensioni (altezza e larghezza) e addirittura il colore. Questa importante scoperta testimonia che il linguaggio del cdp è uno dei più ricchi e sofisticati di tutto il regno animale.


Da pochi a nni, dato il loro carattere molto socievole, si sono diffusi come animali da compagnia sia negli stati Uniti che in Europa: che consigli daresti a u n n e o fi t a c h e v o g l i a approcciarsi alla cura di un p i c c o lo c d p ( a l i m e n t a z i o n e , habitat, cure etc?) Il cdp è un erbivoro stretto, la cui dieta base è principalmente costituita da fieno o erba di graminacee, con l’aggiunta di qualche verdura (carote, patate americane, verdure a foglia larga (prediligono quelle amarognole) e una piccola integrazione settimanale di proteine (camole della farina). Per l’habitat sarebbe preferibile un recinto esterno con terrapieno per scavare -sono scoiattoli di terra- ma possono stare anche in casa in gabbia molto spaziosa purché possano uscire almeno 3 ore al giorno, in un ambiente privo di pericoli (rosicchiano i cavi elettrici, cadano giù dai balconi perché non percepiscono il vuoto; salgono sui mobili alti ma poi non sanno scendere, rompendosi incisivi, arti o addirittura la spina dorsale). Da giovani in genere non necessitano di particolari cure, ma nel caso occorre rivolgersi ad un veterinario specializzato in esotici e con una buona esperienza in cdp. Il loro punto debole sono i denti, per cui…massima attenzione alle cadute! Infine, richiedono presenza e attenzioni dal padrone, quindi

se non avete tempo per stare con loro, optate per un’altra specie animale. Per contro, offrono un rapporto molto affettuoso e stretto, hanno un’intelligenza paragonabile a quella di un bambino di due anni… è un vero piacere interagire con un cdp! Il pericolo “vaiolo delle scimmie” a causa del quale ne è stato vietato il commercio dagli Usa nel 2003, è completamente rientrato? E’ rientrato nel 2008, ma è rimasto in vigore il divieto europeo di importazione, in base al quale si possono acquistare e detenere solo cani della prateria nati in Europa. È d i f fi c i l e distinguere un citello da un cucciolo di cane della prateria, ci sono dei segni distintivi certi? Dopo la messa al bando dei cdp, sono stati messi in commercio i citelli, rinominati dai venditori mini-cdp o addirittura venduti come cuccioli di cdp. Anche un neofita è un grado di dirimere il dubbio osservando il pelo della parte finale della coda, che nel cdp è nera, mentre nel citello è identica al resto del mantello. Altra caratteristica distintiva è il verso: il citello emette un singolo fischio mentre il cdp fa un verso articolato in due fasi, che suona all’incirca “aa…ahhh”.

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È vero che devono stare necessariamente in coppia? È molto importante tenere almeno due soggetti (l’ideale sarebbe tenerne tre) perché il cdp è per istinto un animale fortemente gregario e da solo soffre molto. La coppia non deve essere necessariamente eterosessuale: due femmine stanno insieme senza problemi, mentre i maschi possono convivere pacificamente anche durante il periodo del calore, a patto che siano padre e figlio, fratelli, o conviventi sin da cuccioli. MAI aggiungere un maschio ad un altro maschio adulto! Quali attività svolge l’AICDP per tutelare e diffondere la cultura del cane della prateria? Partecipiamo a fiere per esotici per diffondere il corretto trattamento del cdp sotto ogni aspetto, abbiamo scritto un manuale insieme a Gena Seaberg, la zoologa USA esperta in cani della prateria, che racchiude il meglio della conoscenza sulla tenuta in cattività. Ogni anno mandiamo in USA una consistente donazione per salvare i cdp dallo sterminio e per ricostruire il loro habitat naturale nel Caprock Canyon Park. Come interagisce il cane della prateria con altri eventuali pet presenti in famiglia? Generalmente molto bene, i cdp considerano tutti i conviventi (umani e animali) come membri effettivi della loro famiglia “allargata”. Vanno d’accordo con gatti, conigli e molti altri roditori. Riguardo ai cani –loro predatori in natura- dipende dall’atteggiamento del singolo cane: possono nascere amicizie per la pelle o il terrore più totale. Ma non sempre è il cdp ad aver paura del cane: so di un maremmano gigante che da cucciolo è stato morso sul naso da un cdp e quando -ormai cane adulto di circa 60

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kg- incrocia questo animaletto di circa 1 kg, scappa via a gambe levate… una scena davvero esilarante!

Tra le cinque specie classificate di cane della prateria, ne esiste una più affettuosa o particolarmente intelligente? Quali sono, se ci sono, le differenze tra l’una e l’altra? Ci sono piccole differenze tipo dimensioni, colore della coda, presenza o meno del letargo, collocazione geografica. Riguardo ad affettuosità e intelligenza, non si hanno molte notizie sulle altre specie, ma sicuramente è difficile superare il cdp dalla coda nera su queste due peculiarità! Si trova solo in vendita o anche in adozione? Per un acquisto equo e responsa bile , quali pa ra metri bisogna considerare? Idem per un’eventuale adozione. Per parecchi anni ne abbiamo ceduti anche in adozione, ora è difficile perché di animaletti se ne trovano di meno e raramente vengono ceduti. Per un acquisto responsabile bisogna chiedersi se siamo in grado di offrire loro una vita soddisfacente, cioè la compagnia di almeno un loro simile, ampio spazio con un terrario per scavare, alimentazione idonea senza troppe deroghe alla loro nota golosità, cure veterinarie esperte, disponibilità quotidiana di tempo libero.


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