Palcoscenico 2010 2011

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2010 / 2011

EDIZIONI E COMUNICAZIONE

Supplemento gratuito a “Ravenna & Dintorni” nr. 416 dell’11 novembre 2010

Redazione: 0544.271068 redazione@ravennaedintorni.it Pubblicità: 0544.408312 info@reclam.ra.it

Ricerca +

scenari

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il monologo

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dialogo

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genius loci

Il Lido Adriano di Luigi Dadina

Prosa testimonianze

Un sermone per Claudia Casellucci

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Sandro Lombardi e il teatro di Testori l’intervista

Tutte le sfide dei Sacchi di Sabbia

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Il Gian Burrasca rivisitato da Elio

Danza e Musica la compagnia

Aterballetto tra presente e futuro il protagonista

Il sax senza confini di Marco Albonetti

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Il Goldoni di Bagnacavallo una “piazza del mondo”


Dove c’è cultura, c’è eleganza.

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sommario 6 10

Sandro Lombardi incontra Testori Elio nei panni di Gian Burrasca

12 14 18 20 22 24 26 27 28

Ravenna Faenza Lugo Cervia Bagnacavallo Russi Conselice Fusignano Argenta

Cartellone

Prosa

30 34 36

Aterballetto e la musica di Ligabue Se la danza scopre la ginnastica Il sax internazionale di Albonetti

38 42 44

Ravenna Faenza, Lugo e Russi Argenta

Cartellone

Danza e Opera

3

46 48 49 50 52

Dadina e le Albe a Lido Adriano Il Regno Profondo della Castellucci A tu per tu con Emma Dante Le sfide dei Sacchi di Sabbia Ravenna/Nobodaddy

Cartellone

Ricerca

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Un teatrovivo a Cotignola

58 60 61 62

Ravenna Faenza Bagnacavallo - Russi Cervia

Cartellone

Teatro popolare di figura

Luoghi e architetture 63

Genius loci: il Goldoni di Bagnacavallo

Il Cartellone dei concerti 67

RAVENNA via S.Gaetanino 104 tel. 0544.454119 www.casadellatenda.com

Dalla classica al rock

Agenda delle rassegne 72

legenda

Gli spettacoli giorno per giorno

all’interno della rivista i generi teatrali sono evidenziati con colori diversi azzurro: prosa, comico, teatro di figura e per ragazzi giallo: ricerca e performance multimediali rosso: opera lirica, danza e musica


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testimonianze

«Nel teatro di oggi, tante energie pronte a sfidare i “Don Rodrigo”» Intervista a Sandro Lombardi che, diretto da Tiezzi, porta in scena i Promessi Sposi di Testori di Chiara Bissi

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Il nuovo allestimento della compagnia Sandro Lombardi diretto da Federico Tiezzi, presenza consueta per i ravennati e fecondo sodalizio artistico maturato negli anni, rappresenta un’opportunità per attraversare ancora una volta l’universo drammaturgico di Giovanni Testori, figura di intellettuale totale, controverso e geniale. Nel gennaio 2011 il teatro Alighieri ospiterà I promessi sposi alla prova, una produzione del Teatro Metastasio Stabile della Toscana e del Teatro Stabile di Torino A svelare le ragioni dello spettacolo, al debutto al Piccolo di Milano nel mese di ottobre, è Sandro Lombardi, una delle figure e delle voci più significative e affascinanti della scena italiana. Una scena de I promessi sposi Per Sandro Lombardi e Federico Tiezzi prosegue il viaggio nella drammaturgia di gliere tutti i pregiudizi». Testori. Quando avete deciso di Quali sono state le tappe fonaffrontare un autore così comdamentali di questo viaggio? plesso? «Con il nuovo allestimento cinque «Il nostro viaggio è iniziato nel sono le regie firmate da Federico 1994. All’indomani della morte di Tiezzi. Dopo l’Edipus del 1994, nel Giovanni Testori il mondo culturale 1996 presentammo Cleopatràs a italiano stava cerRavenna al teatro cando di archiviare Rasi, testo in una «Il nostro viaggio è la memoria del lingua, per me nato iniziato nel ‘94, drammaturgo catain Toscana, non faciquando il mondo culturale cercava di logandolo come le da apprendere, archiviare Testori solo esponente di che vede il dialetto come esponente di Comunione e della Brianza venato Comunione e Liberazione. Era da francesismi, latiLiberazione » ovvio che per noi nismi e inglesismi. non poteva essere Al monologo seguisolo quello. Testori ha avuto un perrono nel 1998, I Due Lai Erodias e corso espressivo, artistico e spirituaMater Strangosciàs per Ravenna le tormentato, con fasi anarchiche, Festival, tre maschere dietro le quali rivoluzionarie, per approdare a un si nasconde l’autore che conversa Cristianesimo poco pacificato. In con la morte. Uno schema paragonaquel clima mettere in scena un suo bile alla tripartizione dantesca, testo non fu facile. Il connubio dell’Inferno con la dannazione di Testori e noi ex Magazzini criminali Cleopatra, del Purgatorio con l’attepareva contro natura. Ma lo spettasa della venuta di Cristo di Erodiade, colo fu accolto bene, ebbe un succese del Paradiso con l’accettazione del so incondizionato e contribuì a sciodolore di Maria. Nel 2001 decidem-

mo di affrontare un testo con più attori e mettemmo in scena L’Ambleto con Iaia Forte e Massimo Verdastro». Perché proprio ora è avvenuto l’incontro con il testo manzoniano nella riscrittura di Testori? «In periodi particolari della mia vita torno a leggere alcune grandi opere che conservano intatto il loro valore, come Alla ricerca del tempo perduto di Proust, L’Idiota di Dostoevskij, Guerra e Pace di Tolstoj e I Promessi sposi. Ogni volta scopro nuove emozioni. Nel testo di Testori poi ho ritrovato la dottrina sociale manzoniana e un’aderenza fra la realtà odierna e la Milano del Seicento, popolata da sempre meno ricchi e da sempre più poveri, dove impera una sorta di peste e nella quale nel castellaccio di don Rodrigo i pezzi di carne pregiata vanno ai cani, mentre per le strade c’è la rivolta per il pane. Una messa in scena di una società malata, piena di spietate presenze». continua a pag 4

Iaia Forte e Sandro Lombardi



la compagnia

Massimo Verdastro ne I promessi sposi

Un sodalizio “sperimentale”

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Il sodalizio artistico di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi prende corpo nel 1972, quando con Marion D’Amburgo nasce a Firenze la compagnia “Il Carrozzone”, divenuta “I Magazzini criminali” e infine “Compagnia LombardiTiezzi”. Ricerca e innovazione hanno segnato il lavoro di Lombardi e di Tiezzi e hanno accompagnato l’evoluzione del teatro italiano. Tra i molti lavori, tutti per la regia di Tiezzi, di cui Sandro Lombardi è stato protagonista, si ricorda: Genet a Tangeri (Premio Ubu 1994 come miglior spettacolo); Come è di Samuel Beckett, 1987; Hamlet-maschine di Heiner Müller, 1988, con cui ottiene il primo Premio Ubu per la migliore interpretazione maschile; Adelchi di Alessandro Manzoni, 1992; Porcile di Pier Paolo Pasolini, 1994; Nella giungla delle città, di Bertolt Brecht, 1997; Zio Vanja di Anton Cechov, 1999; L’apparenza inganna, di Thomas Bernhard, 2000. Sempre diretto da Tiezzi, ha cambiato l’immagine tradizionale di un Testori sanguigno e dolente, per proporne un’interpretazione comica e raffinata con gli spettacoli: Edipus 1994, Premio Ubu; Cleopatràs, 1996, Premio Ubu; Erodiàs e Mater strangosciàs, riuniti in un unico spettacolo sotto il titolo di Due lai, 1998; L'Ambleto, 2001, Premio Ubu per l'interpretazione. Ricorrenti le incursioni nel campo della musica, ha successivamente lavorato con Giancarlo Cardini, Jon Hassell, Salvatore Sciarrino (al Ravenna Festival del 1993), Ed Spanjard, Giacomo Manzoni, Arturo Tamayo, Riccardo Muti (Teatro alla Scala, 1997), Francesco Pennisi, Giorgio Battistelli (per Opera sull'acqua di Erri De Luca, di cui ha curato anche la regia, 2002). Per la radio ha curato La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda.

sono molto lontani dagli Scalognati di Testori. In scena interpreto il Maestro della povera compagnia Che cosa deve attendersi il nella quale gli attori sono chiamati a pubblico dai Promessi sposi alla vestire i panni di più personaggi. prova scritto nel 1984? Sarò infatti Don Abbondio, don «Si tratta di un gioco di teatro dai Cristoforo e risvolti comici. Il l’Innominato». testo propone una «Testori ha molto amato Manzoni ed è L’incontro con compagnia che rimasto aderente I Promessi prepara la messa in all’opera con sposi per tutti scena del romanzo un’invenzione di avviene a scuomanzoniano. Ci ascendenza la, senza lasciasono due piani di pirandelliana» re nessuno lettura e per noi indifferente, fra attori è come appassionati e detrattori. andare sulle montagne russe, Come è andata per Testori? entrando e uscendo dal ruolo. «Purtroppo dipende molto dagli Pirandello è un punto di riferimeninsegnanti. Trasporre il romanzo in to costante per Testori. Gli scarrozteatro era il sogno di Testori e lo ho zanti de I giganti della montagna non segue da pag 6

Sandro Lombardi

fatto con grazia e ricercatezza. Il drammaturgo lombardo ha amato molto Manzoni, ed è rimasto aderente all’opera con un’invenzione di ascendenza pirandelliana». Non sono molte le riprese dei testi di Testori da parte delle compagnie italiane, questo perché deve essere ancora considerato un autore di avanguardia? «Nel decennale della morte nel 2003, c’è stato un fiorire di produzioni più o meno felici, di alcune non si sentiva l’urgenza. Per il passato si ricordano le grandi interpretazioni degli anni Sessanta, fra queste Franca Valeri destinataria del monologo Maria Brasca. Non credo nelle etichette, so per certo che Testori è un grande drammaturgo del secondo Novecento ed è senz’altro uno degli autori che hanno segnato la mia vita professionale. Ora possiamo dire che è un classico, grazie anche agli sforzi di Federico Tiezzi, che come direttore artistico del Teatro Metastasio di Prato, Fondazione-Stabile della Toscana, ha voluto con convinzione che un testo di Testori approdasse nei teatri stabili italiani. È la prima volta, se si esclude la nostra retrospettiva al Piccolo Milano nel 1999». Per chiudere, qual è lo stato di salute del teatro italiano? «Il pubblico è sempre più selezionato e quello che viene a teatro è motivato all’ascolto. La situazione appare degradata dal punto di vista culturale, soprattutto per quanto riguarda le scelte di chi sta al potere. Ma dal basso si muovono sempre energie nuove, ribelli, anarchiche che, come Renzo, si oppongono a don Rodrigo».


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prosa

Elio fa rivivere Gian Burrasca sulle note immortali di Nino Rota L’intervista al popolare leader delle Storie Tese in occasione del nuovo sodalizio con Lina Wertmuller di Luca Manservisi

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ni) che avranno il compito di rendere omaggio alle musiche originali di Nino Rota, di cui il prossimo anno ricorre il centenario della nascita. Si riforma, in questo modo, la strana coppia Elio-Wertmüller, dopo il musical Storia d’amore e d’anarchia. In Gian Burrasca, Elio (che in realtà si chiama Stefano Belisari, per chi non lo sapesse e fosse interessato) sarà al centro della scena e leggerà degli estratti del Gior nalino, alternandoli a canzoni vere e proprie. «No, non reciterò – ci assicura

Non si fa certo fatica ad immaginarselo Elio, proprio quello delle Storie Tese, nei panni di Gian Burrasca. Vestito da collegiale, magari con i mitici pantaloni alla zuava e, come minimo, con la stessa irriverenza di Giannino Stoppani, la piccola peste protagonista di uno dei più celebri classici della letteratura italiana per ragazzi, Il giornalino di Gian Burrasca, nato dalla penna di Vamba nel 1907 e pubblicato – nella sua forma di diario – prima a puntate sul Giornalino della Domenica, tra il 1907 e il 1908, e poi in volume nel 1911. Da allora il nome Gian Burrasca è entrato nell’immanel ginario comune, diventando oltretutcorso di una informato un modo di dire per indicare un le chiacchierata teleforagazzino indisciplinato e allergico a nica –, non sono mica un qualunque regola. Ragazzino che, attore». però, nella memoria di molti ha un Però il teatro è divenuviso da donna e in particolare quello to parte della sua attività lentigginoso di Rita Pavone, grande artistica. Come è nata queprotagonista a metà degli anni sta passione? Sessanta della celebre serie televisiva «Beh, innanzitutto mandata in onda dalla è bene specificare Rai e firmata da Lina «Questo spettacolo che la mia è pur semWertmüller. Oggi la si rivolge a tutti stessa regista porta coloro che sono stufi pre una formazione classica, essendomi invece Gian Burrasca di vedere diplomato al consersui palchi dei teatri e ascoltare sempre vatorio in flauto traitaliani (a Ravenna dal le stesse cose» verso. A fine anni 26 al 28 novembre) Novanta, poi, ho avuto modo di con Elio al posto della Pavone per uno partecipare a un’opera scritta da spettacolo tra musical e monologo. Azio Corghi per il Rossini Opera Anzi, una «riduzione teatrale in Festival di Pesaro e diretta da forma di concerto», come viene defiEnrique Mazzola. Non sono mai stato nita dalla stessa Wertmüller, grazie un amante dell’opera, ma “vista” dalalla presenza di cinque professori l’interno è tutto molto più interesd’orchestra (Corrado Giuffredi al clasante. Sono quindi seguite collaborarinetto, Cesare Chiacchiaretta alla zioni con lo stesso Mazzola e con fisarmonica, Giampaolo Bandini alla compositori contemporanei come chitarra, Enrico Fagone al contrabLuca Lombardi e Nicola basso e Danilo Grassi alle percussio-

Campogrande. Passando poi per i ci sono cinque musicisti di grande lavori su L’opera da tre soldi e con la classe». Wertmüller». I fan di “Elio” la seguono anche A proposito di questo vostro in questa avventura? nuovo sodalizio arti«Direi di sì, ma stico, come è nato non sono certo «Con X-Factor Gian Burrasca? la maggioranza. ho fatto un tentativo «Facendola breve, parOrmai credo per cercare lando con la Wertmüller che nei miei di innalzare il livello ho scoperto che per Gian confronti non ci dell’offerta musicale Burrasca le musiche sia nessuna prein tv. Adesso vorrei erano state clusione tra gli un programma mio» scritte su appassionati di suoi testi da Nino teatro più tradizionale». Rota e ho subito E magari affolleranno le platee desiderato anche gli spettatori di X-Factor. riproporle. Cosa l’ha spinto a sostituire Rota ha un Morgan nel noto programma modo di scritelevisivo di Rai Due? vere che per«Mi sembra un settore interessante: mette alla sua musitramite X-Factor ho messo in atto ca di arrivare davperlomeno un tentativo per cercare vero ad un pubdi migliorare l’offerta musicale teleblico molto visiva, che con gli anni si è continuavasto. In mente abbassata. Mi sembra di essermi calato bene nella parte.Voglio iniziare a cambiare le cose, per quanto possibile.Anzi, il mio obiettivo è addirittura quello di poter condurre una trasmissione musicale tutta mia». Progetti per il futueffetti se non ro, teatro e tv a parte? fosse stato per «Per quanRota, a dire la verito riguarda tà, forse non se ne le Storie Tese sarebbe fatto nulla». stiamo iniziando A quale tipo di a pensare a un pubblico si rivolge nuovo album, che lo spettacolo? dovremmo pubblicare nel 2011. Ne «Credo che questo seguirà poi naturalmente un tour». Gian Burrasca si rivolga In un periodo come questo, in a tutte quelle persone Italia, nel quale la politica pare che sono stufe di vedere livellare verso il basso anche i e ascoltare sempre le valori della nostra società, qual stesse cose. Come sottoliè il compito dell’artista? neavo prima è uno spettacolo per «Per scardinare tutto questo il “piede tutti, ma allo stesso tempo all’insegna di porco” è sempre la qualità. Quello della qualità grazie a canzoni bellissiche possiamo fare, nel nostro piccolo, me che purtroppo di solito passano in è proporre belle cose, che suscitino secondo piano per “colpa” della celeinteresse e stimolino la gente». bre Pappa col pomodoro. Poi sul palco



cartellone prosa Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244 Inizio spettacoli ore 21 Spettacoli domenicali ore 15.30

Gian Burrasca

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DaVamba Testo e supervisione registica Lina Wertmüller Con Elio,voce,Corrado Giuffredi,clarinetto,Cesare Chiacchiaretta,fisarmonica, Giampaolo Bandini,chitarra,Enrico Fagone,contrabbasso,Danilo Grassi,percussioni Produzione Parmaconcerti La storia di Gian Burrasca – scritta in forma di diario – racconta le intemperanti incursioni di un pestifero ragazzino, Giannino Stoppani,dall’aspetto divertente e dall’animo irrequieto nel mondo conformista dell’Italia umbertina,dove le rigide regole del collegio e le ipocrisie della famiglia sono destinate a cadere sotto la sua energia impertinente.Elio vi gioca per contrasto,prestando la propria comica fissità alla figura del ragazzino in pantaloni alla zuava,conferendo così allo spettacolo quella certa iconoclastia futurista suggerita dal testo – pubblicato nel 1907 – e data come contrapposizione critica alla borghesia del primo Novecento. In scena dal 26 al 28 novembre

Le signorine di Wilko Dall’omonimo romanzo di Jaroslaw Iwaszkiewicz Con Sergio Romano,Laura Marinoni, Patrizia Punzo Adattamento e regia di Alvis Hermanis Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione,Unione Europea nell’ambito del progetto Prospero,Teatro Stabile di Napoli,Nuova Scena Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna Questo spettacolo dal sapore evocativo

scorre sui fili di una raffinata narrazione immersa nella memoria intima di un uomo a colloquio con il proprio passato. Al suo rientro aWilko – piccolo centro rurale baltico dove il tempo è scandito da ritmi sospesi che attutiscono i frastornanti eventi del secolo breve –Wiktor viene catturato da una “giostra”di seduzione che lo porta a ripercorrere lo smarrimento affettivo della sua gioventù,popolata dalla presenza di sei donne tra loro sorelle:le signorine diWilko.Obbligato a fare i conti con un passato creduto sommerso,dovrà accettare le scelte che hanno determinato la sua esistenza. In scena dal 9 al 12 dicembre

I Promessi Sposi alla prova Di Giovanni Testori Con Francesco Colella,Marion D’Amburgo,Iaia Forte,Sandro Lombardi, MassimoVerdastro Regia di Federico Tiezzi Produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana,Teatro Stabile di Torino, Compagnia Sandro Lombardi In una struttura che si potrebbe definire pirandelliana,su un palcoscenico nudo si svolge la prova di una commedia con il popolo finalmente protagonista.Con la riscrittura scenica di Testori I promessi sposi diventa uno specchio in cui riflettere i nostri anni tribolatissimi e una domanda su quante e quali pesti oggi ci affliggano:il degrado,l’indurimento dei cuori,l’omologazione delle coscienze,l’allontanamento graduale dalla realtà,l’incapacità di vedere il male di una società ammorbata dalla chiusura alla diversità, alla comunicazione,al mondo. In scena dal 27 al 30 gennaio

Donne informate sui fatti Di Carlo Fruttero Con Romina Mondello,Daniela Poggi, Patrizia Zappa Mulas Regia di Beppe Navello produzione Fondazione TPE,Il Contatto, Teatro Giacosa di Ivrea Tratto da un romanzo poliziesco in cui l’autore elimina totalmente i personaggi maschili tipici del genere – il commissario,il sostituto procuratore,il maresciallo – lo spettacolo vede protagoniste otto

donne,diverse per età,cultura e provenienza sociale,che dicono la loro riguardo all’assassinio di una bella rumena maritata a un banchiere.Nello sfondo di una Torino contemporanea,ancora provinciale e impregnata di pregiudizi,gli otto sguardi di queste donne si assiepano intorno a un fatto di cronaca nera. In scena dal 15 al 18 febbraio

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Di Reinaldo Povod Traduzione e adattamento di Edoardo Erba Con Alessandro Gassman,Manrico Gammarota,Sergio Meogrossi Regia di Alessandro Gassman Produzione Società per Attori,Teatro Stabile delVeneto,Teatro Stabile d’Abruzzo Dopo La parola ai giurati,Gassman affronta un altro testo contemporaneo che negli anni Ottanta riscosse un grande successo teatrale a NewYork dove ebbe come protagonista Robert De Niro.Al centro il rapporto irrisolto fra un padre semianalfabeta,spacciatore di droga,nevrotico,che alterna momenti di dolcezza a esplosioni di rabbia,e un adolescente apparentemente schiacciato dall’autorità paterna,che vuole emanciparsi attraverso lo studio ma che nasconde al padre le sue illusorie prospettive di vita e la sua progressiva dipendenza dall’eroina. In scena dal 24 al 27 febbraio

Angels in America Parte II: Perestroika Di Tony Kushner Traduzione di Ferdinando Bruni Uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani Con Elio De Capitani,Elena Russo Arman,Cristina Crippa,Ida Marinelli Produzione Teatridithalia/ERT Emila Romagna Teatro Fondazione Kushner (classe 1956) dipinge in Angels in America l’America degli arrivisti, degli uomini di potere,dei compromessi e dell’assenza di radici come matrice di solitudine individuale,in una sorta di “Divina Commedia per un’età laica e tormentata”come la definì il Sunday Times. Una vera e propria Apocalisse che registra

la comparsa dell’Aids,coinvolgendo insieme un personaggio storico della caccia alle streghe e immaginari rappresentanti di diverse minoranze – omosessuali,ebrei, mormoni – nel quadro conservatore e razzista dello yuppismo reaganiano. In scena dal 10 al 13 marzo

Don Chisciotte Liberamente tratto da Miguel de Cervantes di Ruggero Cappuccio Con Roberto Herlitzka,Lello Arena Regia di Nadia Baldi Produzione Teatro Segreto Miguel de Cervantes prendeva di mira con l’arma della satira e dell’ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo immaginando un allampanato cavaliere tutto inteso nella perenne insoddisfazione di un sogno.Il Don Chisciotte rivisto da Cappuccio concentra le sue forze nel conflitto tra modernità efferata e umanità poetica,in una sorta di indagine interiore tesa a svelare il rapporto tra dolore e bellezza.Herlitzka e Arena ci riconsegnano la vicenda attraverso le figure di un professore in odor di pazzia,teso al dialogo coi fantasmi della letteratura,e un suo alter ego disilluso e fallimentare nella sua impresa di ricostituire un senso di realtà. In scena dal 31 marzo al 3 aprile Anche a Bagnacavallo il 16 febbraio

Le bugie con le gambe lunghe Di Eduardo De Filippo Con Luca De Filippo,Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli,Fulvia Carotenuto Regia di Luca De Filippo Produzione Elledieffe I lavori di Luca De Filippo sono volti a svelare il valore di attualità delle temati-


Manifactured by che trattate dall’opera di Eduardo a conferma di una sua visione “premonitrice” della realtà.La commedia è ambientata nei primi palazzoni di cemento armato sorti a Napoli nel dopoguerra,abitati da una generazione disincantata,priva di solidarietà,con un’unica priorità al proprio tornaconto.Gli intrighi s’intrecciano intorno a Libero Incoronato,un uomo modesto,onesto,insieme dignitoso e fiero, la cui vita tranquilla viene sconvolta da vicini di casa insidiosi,che tentano in ogni modo di coinvolgerlo,suo malgrado,nelle loro squallide storie. In scena dal 18 al 21 aprile

rassegna comico

Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità.La realtà diventa teatro attraverso Epifanio,L’Ottimista,il Sommelier,Cetto La Qualunque,Alex Drastico e Perego,maschere e insieme prototipi della nostra società,visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa,nell’amico del cuore,in noi stessi.Lo spettacolo riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese:dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord,all’imprenditore che lavora 16 ore al giorno,dal sommelier serafico nel decantare il vino,al candidato politico poco onesto,dal visionario Ottimista al tenero Epifanio. In scena il 19 dicembre Anche a Faenza il 16 dicembre

Se perdo te 2

Una vita da “pavura”

Di Francesco Freyrie ConVito e Maria Pia Timo Regia di Daniele Sala Produzione Nuova Scena/Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna

Di Andrea Sasdelli Con Giuseppe Giacobazzi Produzione Ridens Live Management

Il progresso ha ormai cambiato la morfologia dell’Emilia:i centri commerciali,gli outlet,i grandi saloni del mobile hanno frastagliato l’orizzonte piatto della pianura e i padelloni delle tv satellitari infestano come piccioni i tetti delle villette a schiera,costruite alle spalle degli argini. Paesi e frazioni hanno chinato il capo al nuovo che avanza:dove prima c’erano le drogherie ora ci sono i negozi dei telefonini,i video-nolo hanno sfrattato i cartolai e le insegne delle balere hanno ceduto il passo ai nomi esotici dei locali di lapdance.C’è solo un posto che resiste agli attacchi del consumismo.Questa riserva indiana è Fossa Ranuzzi,il feudo di Don Guido. In scena il 23 novembre Anche a Russi il 20 novembre, a Cervia il 4 e 5 dicembre e a Lugo il 9 dicembre

Personaggi

Di Michele Serra e Antonio Albanese Con Antonio Albanese Regia di Giampiero Solari Produzione Bea Srl

Quasi vent’anni di palchi,radio e tv,fino al trionfale approdo a Zelig:Giuseppe Giacobazzi si racconta a teatro! Nel suo spettacolo Giacobazzi prende in esame vicende di vita quotidiana con la sua mimica e il suo umorismo irresistibili, analizzando l’attualità italiana dai reality show ai rifiuti di Napoli. Fondamentale,il rapporto con le donne: poterne fare a meno è assolutamente inconcepibile.I problemi cominciano fin da ragazzino col catalogo Postal Market:i primi traumi alla vista di certe immagini sono impossibili da dimenticare... In scena il 19 gennaio Anche a Faenza il 15 gennaio

Fingimi amore Di e con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase Regia di Massimo Navone Quello che può accadere,all’interno della vita di una coppia,è molto difficile da prevedere.Il più delle volte risulta del tutto incomprensibile anche ai diretti interessati,che si ritrovano a specchiarsi uno nell’altro,alla paradossale ricerca di una propria dimensione individuale.La coppia come gabbia,come “schema”a cui cercare di sottrarsi o dentro il quale proteggersi,la coppia come teatro delle diverse identità femminili in lotta con un’unica identità maschile,quella della “vittima”,la coppia infine come laboratorio dell’amore,vero o finto che sia,purché ci sia e ci salvi dalla solitudine. In scena il 21 febbraio

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cartellone prosa Faenza Teatro Masini

Il malato immaginario

L’ebreo

di Molière con Gabriele Lavia, regia di Gabriele Lavia produzione Teatro Stabile dell'Umbria

di Gianni Clementi con Ornella Muti, Pino Quartullo ed Emilio Bonucci regia di Enrico Maria Lamanna produzione Mythos

Dopo l’intensa interpretazione de L’Avaro,Gabriele Lavia veste i panni e firma la regia de Il malato immaginario.Il grande Lavia darà voce all’ipocondriaco Argante,vittima di una fitta trama di inganni,equivoci,burle e finzioni,contornato da dottori salassatori e ciarlatani,da una moglie avida e una figlia segretamente innamorata del giovane Cleante. In scena dal 7 al 9 dicembre Anche a Lugo dal 30 novembre al 3 dicembre

piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306 Inizio spettacoli ore 21

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Da Faenza riprende la tournée di Ornella Muti, icona sensuale del cinema italiano, alla prova con un testo drammatico, nei panni della diabolica Immacolata. Con l’entrata in vigore delle leggi razziali, Marcello, dipendente dell’Ebreo, deportato dai tedeschi, si ritrova, con la moglie Immacolata, prestanome e intestatario di tutti i beni del suo datore di lavoro. La nuova vita borghese della coppia è sconvolta dall’improvviso ritorno, dopo 13 anni, del vecchio proprietario. In scena dal 5 al 7 novembre

Testimoni di Angelo Longoni con Giampiero Ingrassia, Cesare Bocci e Giovanni Vettorazzo, regia di Angelo Longoni produzione Compagnia delle Indie Occidentali Una commedia paradossale che dall’iperrealtà scivola nell’incubo. Due amici, testimoni casuali di un omicidio, consumatosi all’interno della malavita organizzata, decidono di denunciare gli assassini e di testimoniare al processo contro di loro. In attesa di deporre, si ritrovano isolati, in un luogo segreto, in costante pericolo di vita, costretti poi ad assumere nuove identità e a cancellare tutte le tracce della loro vita passata. In scena dal 19 al 21 novembre

Daddy blues

di Bruno Chapelle e Martyne Visciano, con Marco Columbro e Paola Quattrini regia diVincenzo Salemme produzione La Contrada - Teatro Stabile di Trieste e Lo Studio Martini Classica commedia degli equivoci per un tema di piena attualità,come l’adozione e la paternità.Dopo anni di battaglie e attese per poter adottare un bambino, Christine e Bernard Lapierre possono finalmente dirsi felici:l’irascibile signora Merrill,responsabile del servizio adozioni,confida loro che il bambino arriva… oggi! Proprio lo stesso giorno in cui Christine ha deciso di lasciare Bernard. Feroce critica alla burocrazia,la commedia offre continui scambi di ruolo e capovolgimenti,grazie anche a una segretaria innamorata. In scena dal 28 al 30 gennaio

Medea

di Euripide, con PamelaVilloresi e David Sebasti, regia di Maurizio Panici produzione Associazione Teatrale Pistoiese/Argot Produzioni/Teatro dei Due Mari PamelaVilloresi prosegue il viaggio nella tragedia greca e affronta ancora una volta la follia di Medea, figura che mette in discussione, in un testo classico, i rapporti tra uomo e donna. In Medea c’è l’orrore dei gesti tremendi di cui sono piene le cronache familiari odierne. Esule in terra straniera, non più amata dall’uomo per il quale ha lasciato la casa e gli affetti, Medea è preda di un corto circuito emotivo che provoca mali terribili all’interno della famiglia e delle istituzioni della città. In scena dall’11 al 13 febbraio.Anche a Cervia il 17 e 18

I giganti della montagna di Luigi Pirandello con Enzo Vetrano e Stefano Randisi regia EnzoVetrano e Stefano Randisi produzione Diablogues / Teatro Stabile di Sardegna / Teatro de gli Incamminati / Teatro Carcano di

Milano in collaborazione con Teatro Comunale di Imola Enzo Vetrano e Stefano Randisi, tornano a sondare le infinite letture possibili della drammaturgia pirandelliana. Sotto la luce dei riflettori le vicende della Compagnia della Contessa Ilse alla villa del Mago Crotone e dei suoi “scalognati”. In un gioco fantastico di apparizioni ed evocazioni, di doppi e di identità rubate, la Villa stessa dà corpo ai personaggi, alle scene, alle musiche, alle atmosfere che i poveri attori non sono più in grado di riprodurre. In scena dal 22 al 24 febbraio.Anche a Russi il 28

Niente progetti per il futuro di Francesco Brandi con Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, regia Francesco Brandi produzione Contemporanea 83/ Sosia & Pistoia Due comici dalla solida esperienza televisiva, Covatta e Iachetti, calcano le tavole del palcoscenico per inscenare un gioco teatrale surreale, una parabola contemporanea, specchio deformato di una società in crisi, dove i valori cedono di fronte all’imbarbarimento morale. Due uomini si incontrano di notte su un ponte della periferia di una grande città. Li accomuna la singolare circostanza che nello stesso momento hanno pensato di compiere un insano gesto. In scena dal 29 al 31 marzo. Anche ad Argenta il 6 febbraio

Novelle fatte al piano Da tre racconti di Gianni Rodari Con Luciano Manzalini,


musiche dal vivo di Daniele Furlanti Regia di Giorgio Diritti Il regista del premiato film L’uomo che verrà, propone con un linguaggio squisitamente cinematografico uno spettacolo ispirato al mondo di Gianni Rodari, giocando con immagini riprese nei primi sessant’anni del Novecento. Prende corpo così sotto forma di una drammaturgia filmica e musicale, creata a partire da fotogrammi di documentari e film muti, la fantasmagorica levità dell’universo di Rodari. In scena il 10 gennaio. Spettacolo riservato alle scuole di Faenza. Ingresso gratuito su prenotazione

presentazione:Albanese dà corpo in successione all’immigrato che non riesce a inserirsi al nord, all’imprenditore che lavora 16 ore al giorno, al sommelier compreso nel proprio rito, al candidato canaglia, al visionario Ottimista, sino al tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali. In scena il 16 dicembre Anche a Ravenna il 19

Una vita da “pavura”

fama nazionale e dalla verve nostrana. Il rapporto con le donne, ma anche la cronaca stringente, dai rifiuti di Napoli ai reality show, tutto scorre fra risate e divertimento. Il comico e “poveta” romagnolo analizzerà gli stereotipi del romagnolo in gita all’Ikea, o all’Ipercoop tra file alla cassa e carrelli sghembi, o nel negozio di artigianato etnico o sul canale televisivo Mediashopping. In scena il 15 gennaio Anche a Ravenna il 19

Sparla con me

Togliti le mutande che ti devo parlare

rassegna comico

di e con Dario Vergassola produzione Sosia e Pistoia

Personaggi di Michele Serra e Antonio Albanese con Antonio Albanese regia di Giampiero Solari produzione Bea Srl e Politeama Genovese Spetta ai personaggi dell’universo poetico di Antonio Albanese inaugurare la stagione di teatro comico del Masini. Sono maschere grottesche, irriverenti, iperealistiche nella loro perfetta rap-

La surreale comicità diVasumi prenderà di mira i riti e i miti della televisione, personaggi e protagonisti cadranno sotto le battute del comico romagnolo. Dai cartoni animati all’intrattenimento, tutto rivivrà attraverso la lente deformante dell’improvvisazione. In scena il 3 febbraio

di Andrea Sasdelli ovvero Giuseppe Giacobazzi con Giuseppe Giacobazzi produzione Ridens Live Management Ancora un monologo per Giuseppe Giacobazzi comico televisivo dalla

di Andrea Vasumi con Andrea Vasumi produzione Ridens Live Management Un altro monologo “made in Romagna” per il pubblico del Masini.

Chiude il cartellone la spalla televisiva di Serena Dandini. Dal salotto della trasmissione Parla con me di Rai Tre, DarioVergassola torna in teatro con un monologo. Il pubblico è travolto da fiume di ricordi personali, dall’infanzia e giovinezza a La Spezia, alle imprese impossibili, ai sogni e agli incontri esilaranti. Il tutto anima lo spettacolo, scritto e diretto dall’attore ligure, ormai pungente protagonista della comicità televisiva e radiofonica. In scena il 5 marzo

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cartellone prosa Lugo Teatro Rossini piazzale Cavour, 17 Tel. 0545 38542

Inizio spettacoli ore 20.30

Fantasmi L’uomo dal fiore in bocca e Sgombero di Luigi Pirandello e frammenti da Totò e Vicè di Franco Scaldati

Con l’allestimento di Sgombero e de L’uomo dal fiore in bocca,i due attori raccolgono i fili di un lungo percorso pirandelliano cominciato nel ’99 con la messinscena de Il berretto a sonagli e proseguito,con L’uomo, la bestia e la virtù,Pensaci, Giacomino! e I Giganti della Montagna.Vetrano e Randi si intrecciano alle vicende narrate – in un gioco di contaminazioni e di sovrapposizioni – spunti paradossali,citazioni fulminee,passaggi surreali,per comporre una riflessione umoristica e struggente sull’attesa,il rifiuto e l’accettazione della fine. In scena il 4 novembre

unisce due creazioni esclusive per il Balletto dell’Esperia dei coreografi Gustavo Ramírez Sansano e Paolo Mohovich.Entrambe le coreografie si ispirano all’universo musicale di Beethoven: in Caliban di Ramírez Sansano (già affermato coreografo e danzatore del Nederlands Dans Theatre) viene proposta una lettura intima del personaggio di Calibano de La tempesta di Shakespeare,attraverso tre danzatori che interpreteranno le diverse sfaccettature della sua articolata personalità. In scena 18 novembre

rio,capolavoro composto da Moliére nel 1673.Secondo la tradizione il drammaturgo morì nello stesso anno,al termine di una rappresentazione.Il grande Gabriele Lavia darà voce all’ipocondriaco Argante, vittima di una fitta trama di inganni, equivoci,burle e finzioni,contornato da dottori salassatori e ciarlatani,da una moglie avida e una figlia segretamente innamorata del giovane Cleante. In scena dal 30 novembre al 3 dicembre Anche a Faenza dal 7 al 9 dicembre

Il malato immaginario

Se perdo te 2

Beethoven Sizes

Adattamento e regia di EnzoVetrano e Stefano Randisi Con EnzoVetrano,Stefano Randisi e Margherita Smedile Produzione Teatro de gli Incamminati/Diablogues - Compagnia Vetrano/Randisi

18

Musiche di Ludwig van Beethoven Coreografie di Gustavo Ramírez Sansano, Paolo Mohovich Balletto dell’Esperia Beethoven Sizes è uno spettacolo che

DIVA LADY

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I A L E

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Di Molière Diretto e interpretato da Gabriele Lavia Teatro Stabile dell’Umbria /Compagnia Lavia Anagni Dopo l’intensa interpretazione de L’Avaro,Gabriele Lavia veste i panni e firma la regia de Il malato immagina-

27 - R A /5 - LUG

Di Francesco Freyrie ConVito,Maria Pia Timo Regia di Daniele Sala Produzione Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna Il progresso ha ormai cambiato la morfologia dell’Emilia:i centri commerciali,gli

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outlet,i grandi saloni del mobile hanno frastagliato l’orizzonte piatto della pianura e i padelloni delle tv satellitari infestano come piccioni i tetti delle villette a schiera,costruite alle spalle degli argini. Paesi e frazioni hanno chinato il capo al nuovo che avanza:dove prima c’erano le drogherie ora ci sono i negozi dei telefonini,i video-nolo hanno sfrattato i cartolai e le insegne delle balere hanno ceduto il passo ai nomi esotici dei locali di lapdance.C’è solo un posto che resiste agli attacchi del consumismo.Questa riserva indiana è Fossa Ranuzzi,il feudo di Don Guido. In scena il 9 dicembre Anche a Russi il 20 novembre, a Ravenna il 23 novembre e a Cervia il 4 e 5 dicembre

Un ispettore in casa Birling Di John Boynton Priestley Con Paolo Ferrari,Andrea Giordana Regia di Giancarlo Sepe Produzione Bis Tremila srl Un classico del teatro inglese del ’900, rappresentato per la prima volta nel 1945,An inspector calls (Un ispettore in casa Birling) è un testo costruito con sapienza magistrale,a metà fra thriller e dramma borghese,in cui la trama procede con la tensione e la suspence proprie di un giallo. In scena dal 17 al 19 dicembre (domenica doppia rappresentazione alle 16 e alle 20.30)

L’inganno - Sleuth Di Anthony Shaffer Con Glauco Mauri,Roberto Sturno Regia di Glauco Mauri Nel 1972 Anthony Shaffer ricevette il prestigioso Premio Award per la migliore commedia dell’anno: Sleuth (L’inganno),che cominciò così la sua fortunatissima carriera teatrale.Thriller psicologico,la pièce ebbe un tale successo che fu,per ben due volte,adattato per il cinema,nel 1972 e,poi,nel 2007,con il film diretto di Kenneth Branagh interpretato da Michael Caine e Jude Law e la sceneggiatura di Harold Pinter.Qual è il motivo di tanto successo e tanto gradimento del pubblico? Shaffer certamente propone in questo suo testo tutte le sue abilità di sceneggiatore di gialli.Ma c’è qualcosa di molto di più nel fascino di questa commedia:ironia,dramma,gioco,comicità,e sorprendenti colpi di scena danno al testo il dono di creare un’atmosfera di grande,

morte,sul tempo,sull’eternità,insomma sul senso del mondo e dell’esistenza. Ascoltando questi discorsi,in cui l’umorismo dissimula un’amarezza profonda,“si ride,ma con dolore”,come amava dire Raffaello Baldini. In scena il 17 febbraio

divertita tensione. In scena dal 13 al 16 gennaio (domenica ore 16)

La Mandragola Libero adattamento di Ugo Chiti da “La Mandragola”di Niccolò Machiavelli Con Giuliana Colzi,Andrea Costagli, Dimitri Frosali Regia di Ugo Chiti Produzione Arca AzzurraTeatro La Mandragola di Niccolò Machiavelli è stato per l’Arca Azzurra un incontro inevitabile,un incontro che si sapeva di non poter eludere eppure sempre rimandato, sempre spostato più in là nel tempo,finché appena doppiata la boa dei venticinque anni di attività,eccoci finalmente dinanzi a quella che da più parti viene definita la “Commedia perfetta”,vero e proprio prototipo di tutta la letteratura teatrale italiana cinque e seicentesca. In scena il 20 gennaio

Le allegre comari di Windsor

La bottega del caffè

Di Friedrich Durrenmatt Con Gianmarco Tognazzi,Bruno Armando Regia di Armando Pugliese Produzione Indie Occidentali Un banale incidente,l’automobile in panne,costringe Alfredo Traps – rappresentante di tessuti – ad una sosta indesiderata.Cercando aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice in compagnia di due amici,un pubblico ministero e un avvocato in pensione che gli spiegano,con l’intento di coinvolgerlo,il loro unico passatempo:ricelebrare alcuni importanti processi storici come quello a Socrate,a Gesù e a Federico di Prussia.Tra una bottiglia di vino e l’altra,Traps si ritrova imputato in un vero e proprio processo,e il gioco si fa realtà. In scena dall’11 al 13 febbraio (domenica doppia rappresentazione alle 16 e alle 20.30)

L’armor de mond diWilliam Shakespeare con Leo Gullotta Regia di Fabio Grossi Teatro Eliseo Protagonista della vicenda è Sir John con le sue esuberanti smargiassate da guascone,la sua sovrabbondante figura,la sua pletorica simpatia cialtrona,il suo amore per la crapula e il bicchiere e la sua irresistibile,endemica disonestà viziosa e bonaria.La commedia racconta di una società, che vive sotto l’occhio della Corte,dove il dileggio l’uno dell’altro dei componenti della comunità,fa da quotidiano passatempo. In scena dal 28 al 30 gennaio (domenica doppia rappresentazione alle 16 e alle 20.30)

Die panne ovvero La notte più bella della mia vita

Il rumore del mondo Con Giovanni Nadiani e Giuseppe Bellosi Testi di Raffaello Baldini e Giovanni Nadiani Un bar,due tavolini.Due personaggi si raccontano momenti di vita e si interrogano sull’amore,sulla solitudine,sulla bellezza,sulla felicità,sulla paura,sulla

Di Carlo Goldoni Con Marina Bonfigli,Antonio Salines, Virgilio Zernitz Regia di Giuseppe Emiliani Produzione Teatro Carcano Capolavoro di Goldoni caratterizzato dall’estrema concretezza in cui si fondono gli elementi dell’ambientazione, l’intreccio imperniato su pettegolezzi,manie,stravaganze,imbrogli e finzioni,e il disegno geniale del carattere di Don Marzio che, con il suo occhialetto – vero protagonista della commedia – spia indiscretamente tutto e tutti. In scena dal 4 al 6 marzo (domenica doppia rappresentazione alle 16 e alle 20.30)

Giulietta e Romeo Balletto in due atti tratto dall’omonima tragedia diW.Shakespeare Musiche di Piotr Ilic Ciaikovskij Coreografia di Giorgio Madia Balletto di Milano Lo spettacolo rispetta nella sostanza la vicenda originale,ma sceglie di metterne in risalto i passaggi nodali attraverso una rilettura temporale e un nuovo finale, imprevedibile quanto sfumato.Con grande efficacia registica la scena potente e delicata insieme della morte dei due giovani amanti si colloca in apertura,per lasciare poi snodarsi il balletto per macro-scene,a partire dalla conclusione a tutti nota. In scena 10 marzo

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cartellone prosa Cervia Teatro Comunale via XX Settembre, 125 tel. 0544 973261

Inizio spettacoli ore 21

Medea di Euripide, con PamelaVilloresi e David Sebasti, regia di Maurizio Panici produzione Associazione Teatrale Pistoiese/Argot Produzioni/Teatro dei Due Mari

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PamelaVilloresi prosegue il viaggio nella tragedia greca e affronta ancora una volta la follia di Medea, figura che mette in discussione, in un testo classico, i rapporti tra uomo e donna. In Medea c’è l’orrore dei gesti tremendi di cui sono piene le cronache familiari odierne. Esule in terra straniera, non più amata dall’uomo per il quale ha lasciato la casa e gli affetti, Medea è preda di un corto circuito emotivo che provoca mali terribili all’interno della famiglia e delle istituzioni della città. In scena il 17 e 18 novembre Anche a Faenza dall’11 al 13 febbraio

L’orchetto di Suzanne Lebeau con Claudio Casadio e Daniela Piccari regia e allestimento scenico di Marcello Chiarenza produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri Uno spettacolo commovente, per tutte le età, quello interpretato da Claudio Casadio e Daniela Piccari, impegnati in una favola amara. L’Orchetto vive solo con la madre in una casa nel cuore di una foresta, lontano dal villaggio. Il primo giorno di scuola, i compagni si accorgono della sua diversità. Dovrà affrontare tre difficili prove per i vincere i propri limiti e per raggiungere il grande sogno di essere accettato all’interno del villaggio, anche se portatore di differenze e contraddizioni. In scena il 7 e 8 gennaio. Anche a Bagnacavallo il 12 marzo

Chat a due piazze

implodere una dopo l’altra... Lo spettacolo è il seguito della famosissima Taxi a due piazze, recitata da Johnny Dorelli nel 1986.

rassegna comico

In scena l’8 e 9 febbraio

Di Stefano Benni Con Angela Fimocchiaro e Daniele Trambusti Regia di Cristina Pezzoli Produzione A.Gi.Di.

La malattia della famiglia M di Fausto Paravidino Con Fausto Paravidino, Nicola Pannelli, Paolo Pierobon, Jacopo Maria Bicocchi, Iris Fusetti, Emanuela Galliussi, Pio Stellaccio Regia di Fausto Paravidino Produzione Teatro Stabile di Bolzano La malattia della famiglia M, piéce teatrale molto conosciuta e apprezzata sulle scene di mezza Europa, approda per la prima volta nel nostro paese, grazie a Fausto Paravidino, giovane autore, attore e regista, considerato fra fra i più talentuosi della nuova generazione. La malattia a cui si allude nel titolo è in realtà il disagio esistenziale di una famiglia allo sbando che vive in una città di provincia. In scena l’11 e il 12 marzo

Le fate (Favole)

Se perdo te 2 Di Francesco Freyrie ConVito e Maria Pia Timo Regia di Daniele Sala Produzione Nuova Scena/Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna Il progresso ha ormai cambiato la morfologia dell’Emilia:i centri commerciali,gli outlet,i grandi saloni del mobile hanno frastagliato l’orizzonte piatto della pianura e i padelloni delle tv satellitari infestano come piccioni i tetti delle villette a schiera, costruite alle spalle degli argini.Paesi e frazioni hanno chinato il capo al nuovo che avanza:dove prima c’erano le drogherie ora ci sono i negozi dei telefonini,i video-nolo hanno sfrattato i cartolai e le insegne delle balere hanno ceduto il passo ai nomi esotici dei locali di lap-dance.C’è solo un posto che resiste agli attacchi del consumismo.Questa riserva indiana è Fossa Ranuzzi,il feudo di Don Guido. In scena il 4 e 5 dicembre Anche a Russi il 20 novembre, a Ravenna il 23 novembre, a Lugo il 9 dicembre

Di Ray Cooney Con Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti, Lorenza Mario e Miriam Mesturino; e con la partecipazione di Raffaele Pisu Regia di Gianluca Guidi versione italiana di Luca Barcellona Produzione Artù/Cromofilm Srl/ Lea Marino Tassista bigamo gioca abilmente con i turni di lavoro per vivere e amoreggiare letteralmente su due diverse piazze. Il suo segreto regge fino a quando i suoi due figli si conoscono dialogando su internet e decidono di incontrarsi… Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per

Di Paolo Poli Con Paolo Poli, Laura Bravi, Marta Capaccioli, Fabrizio Casagrande, Lucrezia Palandri Regia di Paolo Poli Produzione Produzioni Teatrali Paolo Poli Associazione Culturale L’ineffabile e inossidabile attore e regista toscano pesca a piene mani nel repertorio delle favole della tradizione europea e in particolare italiana, a partire dalla raccolta di narrazioni fatate curata a fine Ottocento da Carlo Collodi (prima di scrivere il celeberrimo Pinocchio) per approdare alle avventure dell’elefantino Babar. Uno spettacolo fantasioso, ricco di travestimenti, musiche amorevoli e tanta ironia. In scena il 7 e l’8 aprile

Mai più soli

Accompagnata dall’attore e musicista Daniele Trambusti, Angela racconta storie in cui i protagonisti si comportano come particelle impazzite, vittime della sproporzione tra una società dominata dai nuovi mezzi di comunicazione e la crescente solitudine dell’individuo. Il tutto affrontato in chiave umoristica e amara, tipica della scrittura di Stefano Benni. In scena il 24 novembre

Gravità fuori le Di Avner Eisenberg Con Avner l’Eccentrico Regia di Avner Eisenberg Produzione Circo e Dintorni Avner l’Eccentrico (al secolo Eisemberg) è un’enciclopedia vivente del divertimento. Mimo, Clown, Illusionista, Giocoliere, persino Funambolo e, soprattutto, Poeta. Il tutto senza una parola. Parlano le sue gags che si rincorrono per tutto lo spettacolo come in un concerto jazz.Allievo del celebre Jacques Lecoq, Avner trasforma oggetti semplici come sedie, scale, corde, fazzoletti di carta in un mondo magico ed esilarante. In scena il 21 dicembre

Amnesie di un viaggiatore senza biglietto Con Augusto Fornari Regia Massimiliano Giovanetti Produzione Studio Martini Un unico attore in scena per una serie di “racconti quotidiani”: una sequenza di fatti della vita di tutti i giorni, quelli che ci riguardano da vicino. L’amore, la famiglia, gli amici, il lavoro, internet, vengono passati al setaccio dalla lente deformante e iperbolica dell’ironia. Una carrellata di personaggi si alterna sulla scena fra teatro e canzoni per imbastire con lieve comicità il “contro-senso” della vita. In scena il 6 gennaio


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cartellone prosa Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza della Libertà, 21 Tel. 0545 64330 Inizio spettacoli ore 21

Mi scappa da ridere di Riccardo Cassini, Francesco Freyrie, Piero Guerrera, Michelle Hunziker, Giampiero Solari Con Michelle Hunziker Regia Giampiero Solari Produzione Ballandi Entertainment Se esistesse una favola di Michelle Hunziker, comincerebbe certamente con una risata! Una risata così cristallina da scatenare un uragano, capace di trasportare lo spettatore in un mondo inatteso di aneddoti sorprendenti, dove nessuno (soprattutto lei) si prende mai sul serio. In scena il 10 ottobre

Non ce ne importa 22 niente

di Giorgio Bozzo con Le Sorelle Marinetti regia di Max Croci orchestra diretta da Christian Schmitz

produzione P-Nuts Srl Il trio “en travesti” delle Sorelle Marinetti, applaudito al festival di Sanremo, propone una pièce di teatro musicale, ovvero un vero e proprio viaggio temporale a ritroso, verso gli anni ’30 del Novecento.Anni di grandi inquietudini prima del grande conflitto mondiale, ma anche anni di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar ha prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono buon umore. In scena il 3 dicembre

Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo con Francesco Paolantoni regia di Armando Pugliese produzione Komiko Production Approda a Bagnacavallo un classico del teatro partenopeo nell’allestimento firmato dal regista Armando Pugliese e interpretato dall’attore Francesco Paolantoni. Il comico partenopeo vesti panni del protagonista nella divertente commedia degli equivoci che vede al

centro di un’intricata vicenda di “amore e corna” la scalcagnata compagnia teatrale L’eclettica, ospite in un albergo della località balneare di Bagnoli alle prese con un pubblico esigente. In scena il 10 dicembre

L’orchetto

Il malato immaginario di Molière con gli attori del Teatro Kismet Opera regia di Teresa Ludovico produzione Stabile di innovazione Il Teatro Kismet Opera propone un’originale e moderna rivisitazione del classico di Moliére, scritto e diretto da Teresa Ludovico. In scena un malato brontolone, accudito e raggirato da una famiglia, che trama alle sue spalle. Per il malato Argante,“vivere è essere malati”! La malattia è il bisogno di non esistere, di addormentarsi affinché tutta la vita sia risucchiata da un nulla anestetico. Solo una malattia immaginaria può proteggere dalla disperazione di vivere. In scena il 31 gennaio

Don Chisciotte

di Suzanne Lebeau con Claudio Casadio e Daniela Piccari regia e allestimento scenico di Marcello Chiarenza produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri Uno spettacolo commovente, per tutte le età, quello interpretato da Claudio Casadio e Daniela Piccari, impegnati in una favola amara. L’Orchetto vive solo con la madre in una casa nel cuore di una foresta, lontano dal villaggio. Il primo giorno di scuola, i compagni si accorgono della sua diversità. Dovrà affrontare tre difficili prove per i vincere i propri limiti e per raggiungere il grande sogno di essere accettato all’interno del villaggio, anche se portatore di differenze e contraddizioni. In scena il 12 marzo.Anche a Cervia il 7 e 8 gennaio

Urge

di Ruggero Cappuccio liberamente tratto da Miguel De Cervantes con Roberto Herlitka e Lello Arena regia di Nadia Baldi produzione Teatro Segreto Il grande Roberto Herlitzka veste i panni di un Don Chisciotte. Emarginato da una società che lo respinge quotidianamente, perde contatto con il mondo reale, attivando una crescente energia visionaria che lo porterà a dialogare con i fantasmi della classicità. L’apparizione di un singolare personaggio che Don Chisciotte trasforma nel suo Salvo Panza, innesca il tentativo di riportare il professore entro i confini di una ritualità sociale. In scena il 16 febbraio.Anche a Ravenna dal 31 marzo al 3 aprile

di Alessandro Bergonzoni con Alessandro Bergonzoni regia Riccardo Rodolfi e Alessandro Bergonzoni produzione Progetti Dadaumpa Promette risate fino alle lacrime il pirotecnico affabulatore Bergonzoni alle prese con una nuova produzione, una promessa già dal titolo. Gli ingredienti sono una scenografia essenziale pochi elementi, piccole luci a filo sullo sfondo, un tavolo, e un attore pronto a far esplodere le relazioni di senso del linguaggio che accompagna le giornate di ciascuno. Il paradosso diventa padrone della scena in un rito liberatorio e anarchico. In scena il 2 aprile


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e “riscriverli” al presente, attraverso una sensibilità contemporanea, ora mettono in scena un grande drammaturgo contemporaneo qual è il premio Nobel Harold Pinter, grandissimo e spietato rivelatore di convenzioni vuote e di confortanti assurdità mascherate da quieta e ragionevole normalità. In scena il 30 novembre

Romeo & Giulietta

numero fissato dal suo contratto – cerca di imporre il suo nome e la sua opera sul repertorio di compagnia. In realtà si tratta di una “commedia nuova” fino a un certo punto, e questa è la ragione del fascino teatrale che essa emana, del suo prolungato successo nell’Ottocento e del Novecento. In scena l’8 febbraio

Divorzio con sorpresa di Donald Churchill con Paola Gassman, Pietro Longhi, Elisa Gallucci regia di Maurizio Panici Produzione Argot Produzioni

Nati sotto contraria stella

Di Francesco Freyrie ConVito e Maria Pia Timo Regia di Daniele Sala Produzione Nuova Scena/Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna

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Il progresso ha ormai cambiato la morfologia dell’Emilia:i centri commerciali,gli outlet,i grandi saloni del mobile hanno frastagliato l’orizzonte piatto della pianura e i padelloni delle tv satellitari infestano come piccioni i tetti delle villette a schiera,costruite alle spalle degli argini. Paesi e frazioni hanno chinato il capo al nuovo che avanza:dove prima c’erano le drogherie ora ci sono i negozi dei telefonini,i video-nolo hanno sfrattato i cartolai e le insegne delle balere hanno ceduto il passo ai nomi esotici dei locali di lapdance.C’è solo un posto che resiste agli attacchi del consumismo.Questa riserva indiana è Fossa Ranuzzi,il feudo di Don Guido. In scena il 19 novembre.Anche a Ravenna il 23 novembre, a Lugo il 9 dicembre e a Cervia il 4 e 5 dicembre

da William Shakespeare con Ruggero Dondi, Salvatore Lanolina, Marco Godetti drammaturgia e regia di Leo Muscato Nel teatro elisabettiano, quando un drammaturgo metteva mano a un testo, non si poneva l’obiettivo di scrivere un’opera letteraria. Suo compito era quello di fornire gli attori di elementi strutturali e verbali necessari per poter “raccontare” una storia, e far sì che chi l’ascoltava, si sentisse partecipe. Spesso si limitava a trascrivere per la scena, un poema già esistente, il più delle volte, conosciuto anche dal pubblico. Le compagnie erano composte da dieci, dodici attori più qualche avventizio che fungeva da comparsa. Ed è proprio da qui che parte questo lavoro. In scena il 27 gennaio

Il bugiardo

L’amante una tragicommedia da Harold Pinter traduzione Alessandra Serra progetto, elaborazione drammaturgica e interpretazione Elena Bucci, Marco Sgrosso Produzione CTB Teatro Stabile di Brescia, in collaborazione con Le Belle Bandiere Elena Bucci e Marco Sgrosso dopo aver affrontato testi “classici” di un passato anche recente, nell’intento di riscoprirli

di Carlo Goldoni con Marcello Bartoli, Dario Cantarelli, Roberto Petruzzelli regia di Paolo Valerio Produzione Teatro Stabile di Verona in collaborazione con I Fratellini Il Bugiardo appartiene alla stagione capitale della carriera teatrale di Carlo Goldoni, quella, nell’anno comico 1750-51, delle cosiddette “sedici commedie nuove” con cui egli – scrivendo il doppio dei testi rispetto al

La storia di una coppia che si è lasciata da anni con molti nodi in sospeso, che si incontra nuovamente per mettere in vendita la casa di campagna ancora in comune. In questa occasione si intrecciano ricordi, tenerezze, tradimenti e dispetti. L’intervento della figlia complica ancora di più le cose: tra un matrimonio che si dovrebbe fare e un bambino che nasce all’improvviso, tutto porta verso un finale imprevedibile, dove ancora una volta la storia si rovescia. In scena il 18 febbraio

con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa musiche originali di Gianmaria Testa regia di Giorgio Gallione Produzioni Fuorivia 18 mila giorni corrispondono a 50 anni. È curioso come la prospettiva e il senso del tempo possano cambiare a seconda del criterio col quale lo si organizzi: gli anni o i giorni. Il pitone è un animale che prima se ne sta buono e ti prende le misure e poi, quando ha raggiunto la tua stessa lunghezza o la tua stessa forza, ti fa fuori. Lo spettacolo parte da qui: dal tempo e da una metafora. Protagonista un uomo di 50 anni che perde il lavoro. Riflessioni personali e epocali si intrecciano a sottolineare come in soli 18 mila giorni siano radicalmente mutate le prospettive e le aspettative sociali in Italia. In scena il 17 marzo

Arie

I giganti della montagna di Luigi Pirandello con Enzo Vetrano e Stefano Randisi regia EnzoVetrano e Stefano Randisi produzione Diablogues / Teatro Stabile di Sardegna / Teatro de gli Incamminati / Teatro Carcano di Milano in collaborazione con Teatro Comunale di Imola Enzo Vetrano e Stefano Randisi, tornano a sondare le infinite letture possibili della drammaturgia pirandelliana. Sotto la luce dei riflettori le vicende della Compagnia della Contessa Ilse alla villa del Mago Crotone e dei suoi “scalognati”. In un gioco fantastico di apparizioni ed evocazioni, di doppi e di identità rubate, la Villa stessa dà corpo ai personaggi, alle scene, alle musiche, alle atmosfere che i poveri attori non sono più in grado di riprodurre. In scena il 28 febbraio.Anche a Faenza dal 22 al 24

18 mila giorni il pitone testo originale di Andrea Bajani

con Lella Costa regia di Giorgio Gallione Produzione Irma Spettacoli «Nel marzo del 2010, gli Amici del Conservatorio di Milano hanno deciso di insignirmi del premio “Una vita per la musica”, insieme a Luciana Serra e Liliana Cosi, e scusate se è poco. Lì per lì ho pensato si fossero sbagliati: macchè, me l’hanno confermato. Convinti e contenti. E la motivazione era, tra l’altro, bellissima. E coglieva nel mio lavoro qualcosa “che aveva a che fare con la musica/e il modo in cui la musica scorre, emblema della vita/e come non puoi isolare una sola nota e dire/se va bene o no:devi aspettare/che sia finita”». Lella Costa. In scena il 12 aprile



cartellone prosa Conselice Teatro Comunale Via Selice 125 Tel. 0545 88508

Inizio spettacoli ore 21

Linguaza (l’uomo è ciò che mangia)

musiche eseguite dal vivo da Massimo Piani e Giuseppe de Fazio testi Ivano Marescotti, Raffaello Baldini, Fortunato Depero regia Ivano Marescotti Produzione Patàka srl con il contributo dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna La lingua esprime identità, è cultura profonda. In scena il 30 ottobre

Persone naturali e strafottenti 26

di Giuseppe Patroni Griffi con Vladimir Luxuria e Daniele Russo e con la partecipazione di Marialuisa Santella e con Darkoss Dugum regia Luciano Melchionna Produzione Teatro Bellini Fondazione Teatro di Napoli e Teatro Franco Parenti

Persone naturali e strafottenti è uno strano oggetto. Una commedia tragicomica del 1972 di Giuseppe Patroni Griffi che, al suo debutto nel 1974, quando in Italia l'omosessualità era ancora un tabù, provocò chiaramente un enorme scandalo. In scena il 14 novembre

Diario di un pazzo da Nikolaj Gogol traduzione e adattamento di Mario Moretti con Flavio Bucci regia di Giancarlo Fares Produzione Cinqueanelli Un uomo dalla pallida personalità la cui unica responsabilità è temperare le matite per il suo capoufficio. In scena il 30 novembre

Una vita di parole di e con Vincenzo Cerami messa in scena di Norma Martelli Produzione Promo-Music Vincenzo Cerami racconta. Il cinema con Totò e i film western; l'incontro con gli scrittori e i cineasti della seconda metà del Novecento; la folgorazione del teatro; l'amicizia con i compagni di strada: Caproni, Moravia, Calvino, Fellini, Amelio, Bellocchio, Citti, Benigni. In scena l’11 dicembre

Thom Pain (Basato sul niente)

di Will Eno regia di Elio Germano con Elio Germano Produzione BAM teatro - Infinito snc - Mittelfest 2010 col contributo di Festival La Notte dei Poeti Settembre al Borgo Cosa c’è dietro la fuga dalle proprie responsabilità? Da un incipit tragico prende il via una commedia borghese che unisce i toni comici alla riflessione intorno ad una classe dirigente che non si ferma di fronte a nulla pur di salvaguardare se stessa. In scena il 7 gennaio

scoprire quali, dovete solo venire a teatro». Lella Costa. In scena il 13 febbraio.Anche a Russi il 12 aprile

Boxe a Milano di e con Pacifico Produzione Pigaz Sas in collaborazione con Irma Spettacoli Srl Agostino Sella, cinquantenne, ex pugile di tenui speranze, mediocre e tenace; è convalescente da dieci anni, smemorato. In scena il 5 marzo

I testi anonimi

Novelle fatte al piano

Ideazione e regia di Gianfranco Tondini Con Gianfranco Tondini e Lorenzo Ansaloni

Da tre racconti di Gianni Rodari Con Luciano Manzalini, musiche dal vivo di Daniele Furlanti Regia di Giorgio Diritti

Lo spettacolo è ricavato dall'omonimo libro pubblicato nel '68 dalla Edizioni Gabelli di Pavia In scena il 12 marzo a Lavezzola

Il regista del premiato film L’uomo che verrà propone con un linguaggio squisitamente cinematografico uno spettacolo ispirato al mondo di Gianni Rodari. In scena il 28 gennaio

Arie con Lella Costa regia di Giorgio Gallione Produzione Irma Spettacoli «Piccole romanze recitate. E se volete

Odisea (lettura selvatica)

di Tonino Guerra traduzione di Giuseppe Bellosi a cura di Marco Martinelli Produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro Il dialetto come lingua incarnata, un pozzo da cui attingere visioni e immaginario, un contatto con i fantasmi dei nostri antenati. In scena il 26 marzo a Lavezzola

Aperto tutte le sere Sabato, domenica e festivi anche a pranzo

Via Gamba, 12 - Ravenna Tel. 0544 215393 www.osteriadeltempoperso.it


cartellone prosa e incontri Fusignano Auditorium Corelli corso Emaldi, 109 tel. 0545 955672 Inizio spettacoli ore 21

Mafie in pentola Libera Terra e il sapore di una sfida Con Tiziana De Masi Di Antonio Guolo e Tiziana De Masi Scenografie e costumi Gino Pellegrini È il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative create da Libera:dovunque sono arrivate le mafie, migliaia di ettari di terreno sono stati posti sotto sequestro e quindi confiscati, affidati a cooperative che stanno cercando di trasformare una storia di violenza, sfruttamento e illegalità in una “bella economia” i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi. In scena il 19 novembre

Omaggio a Edgardo Siroli

Testo originale diYousif Latif Jaralla È un notissimo cantastorieYousif Latif Jaralla, uno dei pochi cantori iracheni che vivono in Europa e ci racconta con un stile narrativo tutto personale un mosaico fatto di nomi, di volti e di tante storie capaci di trascinare gli ascoltatori in una dimensione irreale di forte esperienza emotiva. In scena il 5 dicembre

È un omaggio affettuoso e sentito, in un luogo che sicuramente avrebbe amato. Durante la serata, negli stessi spazi dell’auditorium, verrà inaugurata una piccola esposizione documentaria legata all’ attività dell’artista di teatro fusignanese a cinque anni dalla sua scomparsa. Ingresso Libero In scena il 26 novembre

Il cuore in una barca di carta conYousif Latif Jaralla

Costruzione degli oggetti di scena Belinda De Vito. Luci e audio Marco Rogante . Co-produzione OperaEstate Festival Veneto

Storie italiane

Spettacolo spirato alla biografia di Ondina Peteani, la prima staffetta partigiana d'Italia deportata ad Auschwitz n° 81 672. Si tratta di un monologo felicemente atipico, Premio Scenario 2009, fresco ed efficace, attento ai piccoli gesti del quotidiano.Uuna ricerca in cui anche l’orrore del lager può essere raccontato, senza che lo spettacolo perda lo straordinario candore e la felicità nel racconto. Presentato in collaborazione con A.n.p.i. Fusignano In scena il 10 aprile

Incontro con Gherardo Colombo

Caravaggio Nero fumo d’avorio Con Massimo Pulini in collaborazione con Selvatico-Spore Pittore, curatore, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Massimo Pulini è figura assai nota nel mondo dell’arte. C’è attesa per questo monologo dedicato ad uno dei più grandi pittori di sempre: Caravaggio. In scena il 15 gennaio

Re Lear ovvero... Leardo e’ Re Una commedia angloromagnola

Introduzione di Giuseppe Bellosi Voce di Paola Lorenzi Alla chitarra Pedro Mena Voce recitante di Francesco Corlianò

ricoveri e di mille altre vicende, reali o surreali, vere o solo immaginate In scena il 12 febbraio

Con Giampiero Pizzol,Giampiero Bartolini,Teodoro Bonci del Bene Regia di Angelo Generali Testo originale:Tinin Mantegazza,Giovanni Nadiani, Giampiero Pizzol Musiche di Marco Versari Un piccolo grande successo romagnolo. La tragedia del Re Lear, forse la più possente e compiuta di tutta l'opera di Shakespeare, trova nuovi interpreti e si nutre delle tragicomiche vicende di uno dei tanti anziani solitari, abbandonati dalla famiglia e privati della casa che vivono nei Bar e raccontano di fughe dai

Introduce Gian Luigi Melandri Premio Nazionale Cultura della Pace 2008, già magistrato, notissimo per aver condotto inchieste celebri quali la scoperta della Loggia P2, il delitto di Giorgio Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir, Lodo Mondadori, oggi Colombo si impegna nell'educazione alla legalità attraverso incontri, pubblicazioni e libri. Ingresso Libero. Incontro il 19 marzo

È bello vivere liberi!

Di e con Marta Cuscunà.

Il poema dei monti naviganti

Di Paolo Rumiz Con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani Regia Alessandro Marinuzzi Scene e costumi Manuela Gasperoni Musiche Mario Mariani Produzione Regione Piemonte, Inteatro e Babelia Questo spettacolo ci racconta della più lunga traversata italiana: ottomila chilometri: la stessa distanza che c’è dall’Atlantico alla Cina. Spiega in dettaglio che cosa succede dentro l’Arca, la montagna di casa nostra, metaforica zattera con a bordo una ciurma di piccoli grandi eroi della resistenza dei territori. In scena il 26 aprile

concertistica

Sulle note del grande Corelli Non poteva mancare un ciclo di concerti nella stagione dell’auditorium che porta il nome del grande compositore fusignanese. Oltre ai 5 appuntamenti già segnalati nella sezione dei concerti (vedi pag. 69) va evidenziato “Il Suono Antico 2010” prestigiosa rassegna musicale barocca che nasce nel nome di Arcangelo Corelli. Tre i concerti in programma: Lunedì 4 Aprile; Giovedì 5 Maggio; Giovedì 12 Maggio per l’esecuzione di importanti artisti della scena italiana ed internazionale. La direzione artistica è curata da Matteo Salerno.

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cartellone prosa Argenta Teatro dei Fluttuanti via Pace, 2 tel. 0532 805344

Inizio spettacoli ore 21

Donne Con Lucilla Giagnoni Canti di Le Core All’arpa Mico Picchioni suono di Paolo Pizzimenti luci di Massimo Violato Uno sguardo che ci arriva da lontano. Tre scrittrici d’oltre oceano. Una brasiliana, una cilena, una messicana. Vengono dal “nuovo mondo” e ce ne raccontano uno antichissimo. Poesie, letture e storie intrecciate da Lucilla Giagnoni e tessute insieme ai commenti musicali de Le Core (quattro voci femminili e un'arpa). Racconti di piccole donne scritti da grandi donne. In scena il 19 novembre

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Il giorno della civetta Di Leonardo Sciascia Con Sebastiano Somma e Orso Maria Guerrini Adattamento di Gaetano Aronica Regia di Fabrizio Catalano Produzione A.T.D.C. - Fondazione Sciascia - Teatro di Racalmuto Un omicidio. Un’inchiesta. Un uomo onesto e intelligente pronto ad affrontare qualunque difficoltà pur di far bene il proprio dovere, anche a costo di diventare scomodo ed esser tolto di mezzo. Davanti a lui un cammino lungo, faticoso, irto di ostacoli. In fondo, la verità. Che spesso, in Sicilia, ha troppe facce. La terra misteriosa, vendicativa e bellissima di Leonardo Sciascia nell’adattamento teatrale diretto dal nipote dello scrittore. In scena il 30 novembre

Filosofi alle primarie

Di Carlo Monaco Con Giorgio Albertazzi e Roberta

Caronia Regia di Giorgio Albertazzi Luci di Pietro Sperduti Scene di Carmelo Giammello

dal pensiero femminista per aver incarnato libertà e autonomia di pensiero in forme moderne. Perseguitata e uccisa dai cristiani, è diventata una figurasimbolo nella cultura umanista e libertaria di tutti i tempi. In scena l’8 marzo

L’amante militare Per la prima volta in Italia il teatro diventa un torneo di scacchi del pensiero in cui il pubblico vota e decreta di volta in volta il filosofo vincitore. Il Maestro e mattatore del teatro italiano darà corpo e voce ad otto filosofi tra i più grandi di tutti i tempi, toccando i temi portanti del pensiero di ogni essere umano. E così gli spettatori diventano via via gli scrittori della sceneggiatura di un nuovo, interattivo format teatrale. In scena il 14 dicembre

Di Carlo Goldoni Con Maurizio Corradini, Cecilia Di Donato, Camillo Fabiani, Sara Fenoglio,Valentina Ghianda, Mario Gualandi, Marco Maccieri, Marco Merzi,Tommaso Ronda, Giovanni Rossi,Angela Ruozzi e Alessandro Mezzani Scene di Fabrizio Ori Costumi di Ines e Lina Costi Regia Antonio Fava Produzione Centro Teatrale Mamimò

Ragazzi permale

Uno dei testi meno rappresentati di Goldoni, questa esilarante commedia trova la sua espressione ideale di spettacolare coralità in un gruppo, come quello del MaMiMò, che ha sempre fatto del gioco di squadra un punto di forza del proprio lavoro. Uno spettacolo che affronta tematiche di grande attualità, nella caratteristica ambientazione settecentesca, arricchita dall’uso sapiente della Commedia dell’Arte. In scena il 24 marzo

Con la Comunità di San Patrignano Viviamo in una società in cui le sostanze stupefacenti sono spesso vissute e percepite non come pericolose o dannose, ma come semplici beni di consumo.A metà strada tra inchiesta, rappresentazione teatrale, talk show e programma televisivo, Ragazzi Permale è proprio di questo che si occupa. Di comportamenti a rischio e delle mille sfaccettature legate al disagio giovanile ed al consumo di droghe. E lo fa attraverso il racconto di storie vere. In scena l’1 febbraio

Il sogno di Ipazia

rassegna comico Dante, un patàca Con Ivano Marescotti Testo e drammaturgia di Ivano Marescotti (da Dante Alighieri e Francesco Talanti) Produzione Pataka s.r.l

Con Francesca Bianco Voce fuori campo di Stefano Molinari Musiche di Francesco Verdinelli Regia di Carlo Emilio Lerici Produzione Diritto & Rovescio Opere Festival 2009 Lo spettacolo, che ha debuttato in concomitanza con l'uscita del film Agorà, riscuotendo ovunque unanime consenso di pubblico e critica, ripercorre la storia di Ipazia, filosofa, astronoma e matematica pagana vissuta ad Alessandria d’Egitto nel IV secolo d.C., amatissima

Dante, un uomo dei nostri giorni, uno spaesato, lunatico romagnolo si trova all’improvviso a ripercorrere l’itinerario del sommo poeta con tutto quel che ne consegue in termini di sorpresa, ironia, tragedia e comicità. Sarà paradossalmente l’italiano di Alighieri ad essere incomprensibile e a necessitare di traduzione nel dialetto romagnolo… In scena l’11 novembre

Johan Padan a la descoverta de le Americhe

Di Dario Fo Con Mario Pirovano Testi di Maurizio Crozza,Vittorio Grattarola,Alessandro Ribecchi,Andrea Zalone, con la collaborazione di Federico Taddia Regia Maurizio Crozza e Vittorio Grattarola Musicista in scena Silvano Belfiore Mario Pirovano, grande istrione ed affabulatore, ci trascina nelle gesta di Johan Padan, un avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo malgrado s'è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Questa è ''l’altra storia'' che Dario Fo ha voluto consegnarci facendo tesoro delle storie vere raccontate in prima persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i paesi d'Europa. In scena il 26 novembre

Recital Con Giuseppe Giacobazzi Regia di Andrea Sasdelli Produzione Ridens Colonna portante del Costipanzo Show e consacrato al grande pubblico dopo la sua partecipazione alla trasmissione Zelig Circus, Giacobazzi, il geniale e ormai mitico comico romagnolo, racconta nel suo nuovo spettacolo vicende di vita quotidiana, con la sua mimica e il suo umorismo unici. In scena il 20 gennaio Fuori abbonamento

Segno zodiacale: operaio

Di Francesco Freyrie Con Vito Regia di Vito Vito in un esilarante one-man show. Il


comico bolognese interpreta il vulcanico “Stella Rossa”, l’ultimo superstite degli operai di una volta. Burbero, rabbioso e improvvisamente tenero, Stella Rossa ripercorre la storia dell’operaio dal libro della genesi ai giorni nostri. Sarcastica e umoristica fotografia dei cambiamenti della società attraverso gli occhi di un operaio alle prese con matrimonio, vacanze e famiglia. In scena il 28 gennaio

Niente progetti per il futuro

Produzione Procope Studio srl Leonardo srl Leonardo Manera, con la sua comicità capace di scendere negli abissi, di cogliere tutto il grottesco della vita e di sfiorare la tristezza attraverso la poesia, viaggia in un Paese di mostri, che è il nostro Paese di oggi, per raccontarcelo senza pregiudizi ma con divertimento e compassione. E siccome “mostro” è etimologicamente tutto ciò che desta meraviglia, nello spettacolo c’è spazio anche per la magia e l’incantamento… In scena il 24 febbraio

Italiani si nasce e noi lo nacquimo di Francesco Brandi con Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, regia Francesco Brandi produzione Contemporanea 83/ Sosia & Pistoia Due comici dalla solida esperienza televisiva, Covatta e Iachetti, calcano le tavole del palcoscenico per inscenare un gioco teatrale surreale, una parabola contemporanea, specchio deformato di una società in crisi, dove i valori cedono di fronte all’imbarbarimento morale. Due uomini si incontrano di notte su un ponte della periferia di una grande città. Li accomuna la singolare circostanza che nello stesso momento hanno pensato di compiere un insano gesto. In scena il 6 febbraio. Anche a Faenza dal 29 al 31 marzo

Italian beauty Viaggio in un paese di mostri

Con Leonardo Manera e la partecipazione dell'illusionista Walter Maffei Regia Marco Rampolli

Di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi Con Maurizio Micheli,Tullio Solenghi, Massimiliano Borghesi, Sandra Cavallini, Paolo Gattini, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli, Enzo Saturni Regia di Marcello Cotugno Collaborazione ai testi di Marco Presta Consulenza artistica di Michele Mirabella Scene di Francesco Scandale Costumi di Andrea Stanisci Musiche di Massimiliano Forza Produzione La Contrada - Teatro Stabile di Trieste L'Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti del nostro costume e del nostro carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati? E, dato che l'ironia è, di tutte le riflessioni, la più acuta ed efficace, e il teatro il luogo perfetto per significare la propria identità, Micheli e Solenghi, con la complicità di buone riletture, di sfiziose canzoni… la prendono sul ridere In scena il 15 marzo


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balletto

Aterballetto tra presente e futuro passando per la poesia di Ligabue A colloquio con Cristina Bozzolini e Mauro Bigonzetti, direttrice artistica e coreografo della compagnia di Roberta Bezzi

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Non ha bisogno di presentazioni Aterballetto, corpo di ballo molto atteso nell’ambito della stagione di danza del teatro Alighieri di Ravenna, con lo spettacolo Certe Notti. Si tratta infatti della principale compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e della prima realtà stabile di balletto al di fuori delle fondazioni liriche. Quando si parla di questa felice realtà, la mente va subito alla figura del coreografo Mauro Bigonzetti e al “suo” gruppo di giovani ballerini che portano alta la bandiera della danza made in Italy in tutto il mondo. Nata nel 1979, è stata preceduta tra il 1977 e il 1979 da una prima esperienza denominata compagnia di Balletto dell’Ater, un gruppo di danzatori solisti diretti da Vittorio Biagi. Una serie di collaborazioni con coreografi prestigiosi, compositori, scenografi, pittori, attori, hanno consolidato nel tempo le qualità di Aterballetto. Dopo Amedeo Amodio, che ha diretto la compagnia per quasi diciotto anni, dal 1997 al 2007 la direzione artistica è stata affidata a Bigonzetti, che ha dato un profilo internazionale alla compagnia e che proprio con Aterballetto, dal 1982 al 1993, aveva sviluppato la sua carriera di interprete, segnalandosi come uno dei principali solisti. Proprio per assicurare il maggiore impegno creativo al suo talento coreografico, dal febbraio del 2008, Bigonzetti ha assunto il ruolo di coreografo principale della compagnia, mentre la direzione artistica è stata affidata a Cristina Bozzolini, già prima ballerina stabile del Maggio Musicale Fiorentino, fondatrice e direttore artistico del Balletto di Toscana. Dopo i diciotto anni di direzione Amodio e i dieci di Bigonzetti ora tocca a lei.

Un momento di “Certe Notti”

Quali obiettivi si è posta nelgrande difficoltà economica e creatil’affrontare questa impegnativa e, a volte, anche alcuni nostri va sfida? progetti non trovano i fondi suffiCristina Bozzolini (direttrice artisticienti. In questi ultimi due anni, ca): «Anzitutto quello di portare penso di aver fatto un buon lavoro di avanti nel migliore riconquista sul terdei modi il lavoro ritorio nazionale. «Vorrei dare spazio di chi mi ha preceL’ A t e r b a l l e t t o , a giovani coreografi duto. Con Amedeo come si sa, ha una italiani di qualità ma Amodio, l’Ater è grande rilevanza e il momento è duro» diventato il primo credibilità a livello modello di compainternazionale, in gnia presente all’estero: per lui era particole in Germania dove riscuote importante far conoscere nel nostro un successo incredibile: visibilità territorio i coreografi stranieri. Con che stava venendo meno qui in le idee innovative di Mauro la danza Italia. Abbiamo puntato, perciò, su italiana ha poi aperto le porte al baldei chiari progetti – come Certe letto contemporaneo. Notti o Casanova – che dessero una Vorrei dare spazio a giovani coreogrande qualità di danza e che avessegrafi italiani di qualità e, soprattutro dei costi accessibili per le istituto, permettere alla compagnia di zioni e gli enti lirici italiani». crescere artisticamente anche attraLo spettacolo Certe Notti è verso il lavoro con altri coreografi stato in tournée dall’ottobre stranieri, altrettanto importanti. 2009 a luglio 2010 e ora, si proPurtroppo viviamo in un periodo di segue con un secondo tour nei

principali teatri italiani. Qual è il primo bilancio che si può tracciare? «Decisamente positivo visto l’entusiasmo del pubblico. Con la prima tournée abbiamo realizzato cinquanta date, di cui una allo stadio Mirabello di Modena dove gli spettatori sono stati oltre tremila. Il nostro intento era quello di unire due diversi tipi di pubblico, quello della danza e quello degli appassionati di musica e di Luciano Ligabue. Siamo riusciti a riempire i teatri e questo dimostra la bontà del progetto. Da parte nostra, è bello pensare che anche chi non ha mai visto un balletto, si sia avvicinato per la prima volta alla danza. Poi è chiaro che Aterballetto punterà anche su altro, sul suo repertorio più colto e tradizionale». Mauro Bigonzetti, come nascono le sue creazioni e, in particolare, come le è venuta



l’idea di Certe Notti che utilizza dialoghi tratti dal film Radiofreccia e poesie prese dal libro Lettere d’amore nel frigo? Mauro Bigonzetti (coreografo): «Ciò che mi ripeto e che tengo presente nei miei lavori è che “non c’è

un luogo, un profumo, una canzone. Da questo punto di vista, molto interessante è stato – ultimamente collaborare con il mio collega e amico Luciano Ligabue in Certe Notti: si tratta di un lavoro che fa un forte uso della memoria del pubbli-

Un altro passaggio della coreografia “Certe Notti”

futuro senza presente e presente co. Esso vede lo spettacolo e intanto senza il suo passato”. Bisogna vedere associa le canzoni di Luciano a istanil futuro in maniera moderna, ti ed emozioni importanti del loro tenendo conto e rapportandosi semquotidiano e del loro passato». pre con la nostra tradizione, con Com’è stato l’incontro con quell’immaginario classico che ci Ligabue? portiamo dentro. «Potrei definirlo come una di quelle Solo così si può creare un discorso strane alchimie a cui non si sa dare artistico credibile e degno di nota. È una spiegazione: sarà la sua straordiimportante cononaria immediatezza, scere il repertorio la sua semplicità «L’incontro con classico. Ciò che mi nei rapporti con gli Ligabue è stata una permette di creare altri tipica dei di quelle belle e è il rapporto che grandi artisti, ma strane alchimie a cui istauro con la tradida subito si è creanon si sa dare una zione e quello che to un forte legame. spiegazione» creo con il danzatoSiamo della stessa re. Per me conoscegenerazione, abbiare il corpo che ho davanti è fondamo vissuto gli stessi anni e le enermentale: si instaura – soprattutto gie di quegli anni ci hanno segnato con i danzatori con cui lavoro da profondamente. anni – una sorta di scambio di “dare” È la curiosità a dar forza ai nostri e “ricevere”. animi e così ci siamo trovati a guarNulla ha significato se non c’è un dare uno nell’opera dell’altro e a interlocutore. Perciò il danzatore è capire che ne poteva nascere il mio stile: se conosco il suo mondo un’opera unica. Sinceramente trovo posso arrivare a una sensibilità promolto affascinante e curioso che fonda. Nel momento della creazione siano dei danzatori appartenenti a non penso al movimento ma al un’altra generazione, che è la stessa materiale umano che ho davanti. che più di ogni altra ascolta la musiConoscere la tradizione è anche ca, a dare letteralmente forma a conoscere gli stimoli che può dare questo incontro».



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balletto

Rhyth.mix, quando la ginnastica travalica i confini per nutrirsi di danza La campionessa di ritmica Barbara Cardinetti racconta la trasformazione delle sue ginnaste di Linda Landi

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Dopo tanta (troppa!) “danza non danzata” vista e rivista in tanti contesti, in cui a volte forse si nasconde l’evidenza nella sua terribile semplicità – ovvero la morte dell’abilità performativa camuffata dietro pseudo poetiche volutamente nebulose – sarà di scena al teatro Alighieri per la stagione di danza (sabato 5 e domenica 6 marzo 2011) uno spettacolo che parte da premesse diametralmente opposte: la quintessenza della tecnica, addirittura ginnica, piegata alle ragioni dell’arte. Per qualche purista “talebano” della danza potrebbe suonare di un azzardo quasi blasfemo, ma vista l’originalità e la controtendenza di questo esperimento italiano, forse val la pena investire in tempo e biglietti per ammirare le aggraziate acrobazie delle otto ginnaste coreografate da Barbara Cardinetti, ex campionessa italiana che in prima persona ha travalicato gli argini della ginnastica per nutrirsi di danza.All’Alvin Ailey School di NewYork per perfezionare gli studi e poi come danzatrice per importanti compagnie e nomi della coreografia come Brian Sanders, David Parsons e Ivan Manzoni, senza però snobbare le produzioni televisive. E nel 2009 nasce Rhyth.mix. Cardinetti, com’è nata l’idea di questo spettacolo? «L’idea è stata proposta da Antonio

Un momento dello spettacolo “Rhyth.mix”

Gnecchi Ruscone, lo stesso produttore di Aeros di Daniel Ezralow che, dopo aver lavorato con la ginnastica artistica delle atlete rumene, si è innamorato della ritmica e mi ha chiesto di fondere questa tecnica con tutti gli elementi che offre il contesto dello spettacolo. A questo ho unito la grazia femminile di otto bellissime ginnaste». Come si colloca Rhyth.mix nello stato dell’arte danza contemporanea? «La danza pura ha sempre avuto poco spazio se paragonata ad altri generi da teatro. Inoltre la contemporanea ha ancora poco pubblico rispetto a quello che potrebbe avere, per cui in questo frangente si vuole portare sul palcoscenico qualcosa di nuovo rispetto al classico. Inoltre la ginnastica ritmica, negli ultimi anni è divenuta molto nota presso il grande pubblico per via della televisione. La sfida è trasporla nella grande “scatola magica” del teatro». Quale poetica ispira lo svolgersi del suo spettacolo? «Va detto che non c’è una drammaturgia narrativa: sono quadri in sequenza che mettono in luce le abilità delle ginnaste con l’utilizzo di attrezzi tradizionali della

ritmica in contesti rivisitati e insieme a spesso accade ancora che li si porti a teatutto il di più che offre il teatro: le interatro solo per vedere i personaggi televisizioni video, le luci, il tulle…» vi». Il pubblico di Ravenna è stato da Dal suo punto di vista, qual è la tempo “educato” al teatro da festimaggiore difficoltà nel trasformare val, stagioni di prosa, danza e ricerdelle ginnaste in artiste? ca: cosa le piacerebbe che apprez«Sicuramente portarle ad abbandonare i zasse di Rhyth.mix? concetti di competizione ed allenamento, «Soprattutto la poesia e l’eleganza. insieme alla concezione generale delL’anno scorso, con le prime tournée, l’agonismo, per trasportarle nella dimenabbiamo subito suscitato grande entusiasione teatrale fatta invece di studio, poetismo anche in contesti ca, prove ed esibizio«La ginnastica ritmica è difficili. Per esempio ne con finalità meramolto nota al grande in Veneto, dove il pubmente espressive». pubblico, la sfida blico è piuttosto critiE chissà che questo è ora il teatro» co e di età mediamenspettacolo non contrite elevata». buisca a far tornare a Cosa distingue il pubblico ameriqualche giovane artista un po’ disorientacano da quello italiano secondo la to, almeno l’ombra del dubbio che prima sua esperienza personale di danzadi abbandonare una tecnica per rompere trice? gli schemi (peraltro già ampiamente sbri«All’estero, non solo in America, ci sono ciolati dal tempo che fu), questa tecnica la sicuramente più opportunità e fermento. si debba perlomeno esperire per qualche In Olanda e in Francia per esempio il anno. Fatto salvo che l’arte non potrebbe pubblico è molto curioso anche di scoprivivere senza sfidarsi in continuazione, re le novità. In Italia invece si è ancora largo spazio ad ogni genere di sperimenlegati ai grandi nomi, come i Momix che tazione, ma la bellezza estetica del moviriempiono facilmente i teatri. mento derivato dal talento e da anni di Bisognerebbe educare i bambini fin da studio non può essere soggetto al passagpiccoli a vedere gli spettacoli, mentre gio delle mode.


Via Faentina 218s Fornace Zarrattini Ravenna tel. 0544 463621 - info@ravennainterni.it


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il personaggio

Il sax senza confini di Marco Albonetti tra Piazzolla, NewYork e world music Il musicista faentino è tra i più quotati nel mondo grazie a una versatilità che gli permette di spaziare in tutti i generi di Alessandro Fogli

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rienza musica contemporanea, che continuo comunque a portare avanti, sebbene in maniera meno intensa, ho voluto proRaffinatissimo interprete e grande conovare un po’ anche il sapore del jazz, e ho scitore della musica contemporanea, il avuto la grande fortuna di avere come sassofonista faentino Marco Albonetti sarà maestro Brandford Marsalis, con il quel è ospite in marzo della rassegna “Ravenna nato un bellissimo rapporto umano. musica”, organizzata dall’associazione Marsalis mi ha aperto la mente più dal Angelo Mariani. Apprezzato in tutto il punto di vista artistico che da quello tecmondo – è reduce da una “standing ovanico. I momenti più belli sono stati quelli tion” alla Carnegie Hall di New York – lo più semplici, quando magari mangiavamo abbiamo raggiunto di ritorno da un altro due spaghetti insieme e lui mi raccontava importante e fruttuoso viaggio, questa il suo pensiero sul jazz e sulla musica volta in Armenia. oppure mi parlava della sua vita. Albonetti, il suo curriculum è L’esperienza jazz, insomma, andava assoimpressionante ma perché la maglutamente fatta per essere un musicista gior parte dei suoi numerosissimi più completo». impegni si svolge all’estero? Poi ci sono state nuove esperienze «Domanda dalla difficile risposta... proprio in Italia. comunque, sono appena rientrato «In Italia ho approfondito il campo teatradall’Armenia, dove mi sono esibito in un le, quando Milva mi ha scelto per i suoi programma interamente solistico con la concerti-spettacolo Milva canta Brecht e El National Chamber Orchestra of tango de Astor Piazzolla. Ci siamo esibiti nei Armenia, al teatro Aram Kachaturyan, più importanti teatri italiani e il successo 1300 posti, tutto esaurito, concerto conè stato davvero incredibile. Sul palco ero cluso con una lunga standing ovation e sia musicista che attore, e imparare altri due bis! Come tanti artisti italiani dedico aspetti performativi è stato molto stimoil mio tempo alla ricerca di nuovi progetlante» ti artistici. Per esibirmi in Italia spesso E adesso? devo contattare associazioni musicali che «Ora ho tra le mani un progetto a cui nel corso del tempo hanno creato una tengo molto, Terra Madre, che il composirete di “scambi” a danno della mia idea di tore americano Fred Sturm ha scritto performer freelance. Inoltre ci si imbatte appositamente per me. Si tratta di una in una cultura politicizzata... all’estero preghiera all'unità del mondo che celebra basta inviare una fotografia, un curricusia la diversità che le lum e un demo live o influenze condivise ancora meglio essere «La mia carriera si è della musica indigena, contattati direttamensviluppata di più all’estero perchè proveniente da nove te da un manager. fuori dall’Italia i rapdifferenti paesi. La Quindi perché orienporti sono molto più composizione è divisa tarsi in Italia?». semplici, basati sul in due parti: una per Di solito si pensa contatto diretto e sax, percussioni di al sassofono come sulla meritocrazia» tutto il mondo e archi, strumento jazz che è quella che mi per eccellenza. Lei riguarda, e una dal titolo Migration, scritperò il jazz non l’ha frequentato ta per Bobby McFerrin. È una performoltissimo. mance anche visivamente molto accatti«In effetti quando sono partito per gli vante. Questi lavori un po’ borderline mi Stati Uniti l’ho fatto per seguire un piacciono molto, e contestualmente master in musica contemporanea, con porto avanti i miei progetti da solista con maestri come John Sampen, Joseph orchestra, con il repertorio classico del Lulloff e James Forger, sassofonisti molto primo Novecento». importanti negli Usa. Terminata l’espe-

Marco Albonetti in un recente ritratto Sopra,Astor Piazzolla, grande fonte d’ispirazione per il sassofonista di New York, che è stato un successo Un’altra sua passione è Astor incredibile». Piazzolla. In marzo però la vedremo una «Piazzolla lo scoprii purtroppo il giorno volta tanto a due passi da casa. della sua morte. In televisione, durante il «Sì, e ci tengo molto a ringraziare l’assoservizio che riguardava il triste evento, ciazione Angelo Mariani per avermi invitrasmisero alcuni spezzoni di suoi compotato alla rassegna. Sono già stato ospite nimenti e rimasi folgorato. Tanto che della Mariani, ma quequando mi trovavo sta volta mi ha contatnegli Stati Uniti feci «Quella verso Astor tato per avermi come proprio una tesi su di Piazzolla è stata una vera e propria folgosolista con l’orchestra, lui. In seguito mi recai razione. Ho lavorato connubio per loro inea Buenos Aires con con i suoi musicisti, due borse di studio dito» e sono arrivato a per studiare il “nuovo Nonostante tutti i presentare il disco tango”, e lì ho conosuoi impegni lei New York» sciuto la moglie di riesce anche ad Astor, Laura, i suoi organizzare ogni musicisti e quelli che si occupavano di traanno il Festival del Sax a Faenza. scrivere la sua musica. Alla fine mi sono «Il festival raccoglie tantissimi ragazzi da trovato tra le mani tantissimo materiale tutto il mondo ed è sempre un’esperienanche inedito che ho trasformato in una za molto soddisfacente, anche se è molto tesi di dottorato, ma soprattutto da quedifficile da organizzare per la costante sta esperienza sono nati il mio ultimo mancanza di fondi. Ma sono convinto disco, Astor Place, e il debutto con la pianiche, comunque, continuerà sempre ad sta Vicky Schaetzinger alla Carnegie Hall esistere».


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via Cavour, 2 - Ravenna - www.sianelli.it


cartellone opera & danza Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244 Inizio spettacoli ore 20.30 La domenica ore 15.30

Il trovatore

naria dove i luoghi bizantini,le valli e le industrie si sovrapporranno in una stratificazione onirica di agitate visioni che se, da una parte,vengono ri-create utilizzando tecnologie all'avanguardia,dall'altra condividono la stessa intima poesia della lanterna magica e del teatro di burattini. In scena il 19 e 21 novembre

Lo schiaccianoci

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dramma in quattro parti, libretto di Salvatore Cammarano dal dramma El Trovador di Antonio García-Gutiérrez musica di Giuseppe Verdi personaggi e interpreti: Manrico Piero Pretti,Antonio Coriano, Leonora Simge Büyükedes,Anna Kasyan, Conte di Luna Dario Solari,Alessandro Luongo direttore Nicola Paszkowski regia e ideazione scenica Cristina Mazzavillani Muti Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro del Teatro Municipale di Piacenza maestro del coro Corrado Casati Allestimento Ravenna Festival 2003, coproduzione Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi,Teatro dell'Aquila di Fermo,Teatro A. Rendano di Cosenza,Teatro Comunale di Ferrara,Teatro di Pisa. AL'opera più visionaria del Cigno di Bussetto sarà riproposta nell'avanguardistico e trasognato allestimento prodotto e presentato da Ravenna Festival nel 2003. Oggi come allora Ravenna e i suoi luoghi saranno il teatro di una vicenda senza luogo e tempo,una città anch'essa visio-

Balletto del Teatro dell'Opera della Macedonia musica di Pëtr Il'ic Cajkovskij coreografie Vasilij Ivanovic Vajnonen etoilés ospiti del Berlin State Ballet Iana Salenko e Dinu Tamazalacaru L'arte del balletto esiste in Macedonia dai primi decenni del XX secolo strettamente collegata alla scuola musicale di Skopje, ma fu solo nel dopoguerra che la spinta creativa degli artisti macedoni diede vita al Balletto. Il Teatro dell'Opera della Macedonia si distingue, oltre che per la qualità tecnica ed espressiva, anche per l'originalità di costumi e scenografie, che, grazie al sostegno del governo, vengono rinnovate e arricchite di anno in anno. Rivivremo così la favola del sogno di Clara che si addormenta abbracciata ad uno dei giocattoli ricevuti in dono: uno schiaccianoci dalla forma di soldatino che si animerà fino a diventare un principe. In scena il 4 e 5 dicembre

Romeo et Juliette Teatro Verdi di Pisa opera in cinque atti di Jules Barbier e Michel Carré dalla tragedia Romeo and Juliet di William Shakespeare

musica di Charles Gounod personaggi e interpreti: Juliette, Monica Tarone, Oriana Kurteshi, Roméo Alessandro Luciano, Giulio Pelligra direttore Michele Rovetta regia e scene Andrea Cigni Orchestra e Coro della Toscana maestro del coro Marco Bargagna Nuovo allestimento del Teatro di Pisa in coproduzione con Teatro Alighieri di Ravenna, Centro Servizi culturali Santa Chiara di Trento,Teatro Sociale di Rovigo. Roméo et Juliette capolavoro di Gounod ispirato alla celeberrima tragedia di Shakespeare andrà in scena - prima volta nella storia del Teatro Alighieri - il 15 e 16 gennaio. Il nuovo allestimento del TeatroVerdi di Pisa avrà come regista Andrea Cigni (che lo scorso anno firmò la Fille du Régiment) e sarà diretto da Michele Rovetta, giovane direttore scelto nel 2003 da Daniel Barenboim come Maestro Sostituto alla Deutsche Staatsoper che si sta imponendo sulla scena internazionale. Tra i lavori di Gounod divenuti poi celebri, Roméo et Juliette è quello che più d'ogni altro riscosse un immediato successo di critica e di pubblico. Merito del libretto in perfetto equilibrio fra esigenze strutturali del melodramma e rispetto dell'originale shakespeariano e merito soprattutto della musica composta da un Gounod, giunto all'apice della propria maturità e capace qui di portare a sintesi ricchezza d'invenzione, mestiere magistrale e senso della misura. In scena il 15 e 16 gennaio

Certe notti Compagnia Aterballetto Coreografia Mauro Bigonzetti canzoni e poesie di Luciano Ligabue «La musica che esce da una radio e rompe il silenzio provocato dal rumore sordo del motore, i fari che tagliano l'oscurità, un lampo che per un attimo cancella il velo della notte, mostrando un paesaggio forse già noto ma che, immerso nel silenzio della notte, diviene il luogo della nostra immaginazione, delle nostre inquietudini e dei nostri sogni». Da questa semplice idea parte il lavoro di Bigonzetti, un cammino attraverso la notte intesa non come un'oscurità reale e mentale ma come rigeneratrice di una realtà intima, personale. In scena il 22 e 23 gennaio

Fidelio

opera in due atti, libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke musica di Ludwig van Beethoven personaggi e interpreti: Lenore: Anna Katharina Behnke, Florestan: Andreas Schager , Don Pizarro: Thomas Gazheli direttore Gustav Kuhn regia Manfred Schweigkofler Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Vienna Philharmonia Choir maestro del coro Walter Zeh nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bolzano in coproduzione con Teatro Alighieri di Ravenna. Il cFidelio l'unico lavoro teatrale lasciatoci da Ludwig van Beethoven, ritorna a Ravenna (5 e 6 febbraio) a quarant'anni dalla sua ultima rappresentazione all'Alighieri. Il capolavoro che il compositore di Bonn concepì al culmine della propria parabola artistica, inaugura la collaborazione col Teatro di Bolzano che ci affianca in questo impegnativo allestimento affidato all'esperta direzione musicale di Gustav Kuhn e alla regia di Manfred Schweigkofler. Questo stesso sodalizio artistico lo scorso anno decretò il successo di una altrettanto impegnativa produzione quale Elektra di Richard Strass. La coproduzione di Fidelio si avvale dell'Orchestra Haydn di Bolzano e di un cast di interpreti di primissimo ordine, a partire da Anna Katharina Behnke, già protagonista di Elektra, e ora impegnata nel ruolo di Leonore (Fidelio) e delVienna Philharmonia Choir diretto daWalter Zhe che già abbiamo potuto apprezzare a Ravenna nella Betulla Liberata di Mozart diretta da Riccardo Muti. In scena il 5 e 6 febbraio continua a pagina 40



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Complexions Contemporary Ballet NYC

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direttori artistici Dwight Rhoden, Desmond Richardson Mercy (2009) coreografia Dwight Rhoden musiche Artisti Vari (spirituals, chants, rhythms, gospel) Hissy Fits (2006) coreografia Dwight Rhoden musiche di J.S. Bach eseguite da Gabriela Montero ed Eroica Trio Rise (2008) coreografia Dwight Rhoden musiche U2 Lo stile unico della compagnia e la sua

capacità di reinventare la danza scaturiscono dal fascino che i direttori artistici della compagnia nutrono per il multiculturalismo. Un mix di metodi, stili e culture che ha creato una visione nuova ed emozionante del movimento del corpo. Mercy è una coreografia epica in cui le astrazioni rappresentano la passione e la tolleranza tipica della libertà sacra e spirituale dell'umanità. Hissy Fits è un'insieme di coreografie per 11 danzatori che catturano l'impulso emozionale delle nostre relazioni umane. Rise esplora il viaggio della vita in tutta la sua complessità ed estasi. I brani degli U2, divenuti l'inno di una generazione, danno voce alle sfide incontrate da un gruppo di viaggiatori in un mondo fantastico di immaginazione e amore. In scena il 13 febbraio fuori abbonamento

Rhyth.mix Lo sport diventa spettacolo uno spettacolo di Barbara Cardinetti da un'idea di Antonio Gnecchi Ruscone consulenza tecnica di Emanuela Maccarani, allenatrice della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica

con Giorgia Cafiero, Fabrizia D'Ottavio,Valentina Giolo, Sara Menassi Il successo che la ginnastica ritmica italiana continua a riscuotere primeggiando nelle grandi arene sportive di tutto il mondo ha ispirato un progetto originale e coraggioso: trasformare la disciplina sportiva in uno spettacolo che usa la potenzialità spettacolare di clavette, funi, palle, nastri e cerchi proiettandola nei tempi e nei ritmi della danza. Un mix di tecniche al servizio della spettacolarità del movimento estremo, nell'esaltazione dello stupore che si prova davanti al fondersi del ritmo nella danza e della sincronia nel movimento. Dalla pedana al palcoscenico, la nuova carriera delle super ginnaste italiane trasforma lo sport in uno spettacolo incredibile. Il corpo come dimostrazione di grande eleganza, la bellezza come sincronismo di forme, la gioia come striscia di colore, la musica come armonia del movimento: questo è Rhyth.mix. In scena il 5 e 6 marzo

Giulio Cesare dramma in tre atti, libretto di Nicola Francesco Haym da Giulio Cesare in Egitto di Giacomo Francesco Bussani musica di George Friedrich Händel personaggi e interpreti: Giulio Cesare-Sonia Prina, CleopatraMaria Grazia Schiavo,AchillaRiccardo Novaro direttore Ottavio Dantone regia Alessio Pizzech Accademia Bizantina Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara in coproduzione con Teatro Alighieri di Ravenno.Fondazione Teatro Comunale di Modena, Musikfest Bremen, Händel Festspiele Halle,Teatr Wielki Poznan. A un anno dal Tito Manlio, assieme ad Accademia Bizantina ritorna anche il regista che firmò quell'allestimento, Alessio Pizzech. La sua lettura registica incentrata sul fascino e la seduzione della terra d'Africa, sposta la vicenda in un periodo storico tra fine ottocento e primi novecento. Il rapporto tra occidente e cultura egiziana è infatti il punto focale da cui parte l'attualizzazione dell'opera in epoca coloniale; non si tratta di un semplice spostamento di

epoca, ma della ricerca di quei nodi di attrazione che quel Sud del mondo esercita ancora oggi su di noi con tutto il suo portato emozionale e poetico. In scena il 18 e 20 marzo

Le streghe di Venezia musica di Philip Glass libretto di Beni Montresor testo di Vincenzo Cerami regia Giorgio Barberio Corsetti

PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble direttore Tonino Battista con artisti di Opera Studio dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia Coro “Voci Bianche del Teatro Alighieri” acrobati di FLIC scuola di circo Reale Società Ginnastica di Torino maestro del coro Elisabetta Agostini Nuova produzione Fondazione Musica per Roma, Ravenna Festival La produzione nacque alcuni anni fa quando Philip Glass scrisse le musiche di un'opera-balletto per bambini, Le streghe di Venezia, basandosi sui testi e le immagini di Beni Montresor. Da quel primo canovaccio Glass è partito per creare un nuovo arrangiamento per l'opera musicale che è stata presentata all'Auditorium Parco della Musica nel dicembre 2009. L'opera, riproposta con un allestimento scenico che fa ampio uso della tecnologia video, si rivolge ad un pubblico di adulti e bambini, ma proprio questi ultimi con la loro innocente immaginazione sono il soggetto del lavoro teatralmusicale, in quanto spirito ed essenza della libertà del mondo. In scena il 26 marzo fuori abbonamento


Tre classici del ‘900 Balletto dell’Esperia coreografia Thierry Malandain musica Camille Saint Saëns L'après-midi d’un faune coreografia e ideazione scenica

Rassegna operetta Hello, Dolly di Jerry Herman e Michael Stewart con Compagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbati produzione InScena Torna a Faenza la compagnia di Corrado Abbiati che propone un classico del genere. Una divertente serie di colpi di scena permetteranno a Dolly di mettere in atto un piano per soddisfare tutti i cuori: Orazio si converte così all’idea che il denaro non è l’unico scopo della vita e accetta il matrimonio della nipote Ermengarda con Ambrogio, ma soprattutto Dolly farà cadere ai suoi piedi il “nuovo” Orazio. In scena il 21 dicembre

Scugnizza

SCUOLA DI DANZA CLASSICA & MODERNA

Eugenio Scigliano musiche Claude Debussy I quattro temperamenti coreografia Paolo Mohovich musica Paul Hindemith

Con la Compagnia Alfa Folies Libretto Carlo Lombardo Musica Mario Costa Regia Augusto Grilli Produzione Compagnia Alfa Folies

DIRETTA DA MARIAROSA BRUNATI

Tre classici del '900, rilettura di 3 grandi titoli del repertorio del novecento strettamente legati a celebri composizioni musicali, chiuderà il sipario di una stagione (9 e 10 aprile) che si era aperta con uno fra i più classici della grande epopea del balletto. Protagonisti di questa rivisitazione sono i sette solisti del Balletto dell'Esperia, giovane compagnia di danza contemporanea nata a Torino nel 1999 con già all'attivo un ricco repertorio firmato dai più grandi coreografi della scena mondiale. La morte del cigno di Saint Saëns, uno degli assoli più famosi della storia del balletto nella malinconica rivisitazione di Thierry Malandain direttore del Malandain Ballet Biarritz, diventa un passo a tre tutto al femminile; L'après-midi d'un faune di Debussy, esclusiva rivisitazione tutta al maschile che Eugenio Scagliano ha creato per la compagnia, evoca lo spirito animalesco e l'erotismo latente presente nella coreografia originale; la rivisitazione di Mohovich, direttore della compagnia, de I quattro temperamenti di Hindemith vuole essere un omaggio al grande Balanchine, il racconto attraverso i movimenti dei “cambi di umore” della partitura, così che la musica sia parte dei corpi e non siano i corpi a seguire la musica. In scena il 9 e 10 aprile

La più bella delle operette napoletane, con la sua schietta vena malinconica e la divertente ambientazione popolare. La storia di due scugnizzi che, dopo mille peripezie, riescono finalmente a coronare il loro sogno d’amore. Una musica accattivante, le cui melodie interpretano un mondo ricco di spontaneità e nostalgia. Nella cornice del golfo napoletano, due “scugnizzi” innamorati,Totò e Salomè, portano una ventata di allegria nella vita di un gruppo di turisti americani... In scena il 22 dicembre

Il paese dei campanelli Di Carlo Lombardo eVirgilio Ranzato Con la compagnia Belle Epoque Regia di Cice Lombardo Direttore Giorgio Tazzari Scritta ormai un secolo fa l’operetta di Lombardo e Ranzato resta uno dei classici del teatro lirico leggero: musica spumeggiante, dialoghi brillanti e un pizzico di comicità fondata sulla commedia degli equivosi. La storia racconta del malizioso accorgimento allestito nelle case di un’isola di pescatori che fa suonare dei campanelli quando si consumano amori extraconiugali. Un bel giorno sbarca nell’isola un plotone di marinai... In scena il 7 gennaio

Città di Ravenna abilitata dal Ministero della Pubblica Istruzione -DANZA CLASSICA (dalla propedeutica ai corsi avanzati) -DANZA CONTEMPORANEA -PILATES -MASTER CLASS DI APPROFONDIMENTO

-SAGGO FINALE DI DANZA CLASSICA E MODERNA

-CLASSICO AMATORIALE -GINNASTICA DI MANTENIMENTO -LEZIONI INDIVIDUALI PER PROFESSIONISTI LA SCUOLA DI DANZA CLASSICA E MODERNA “CITTÀ DI RAVENNA” DIRETTA DA MARIAROSA BRUNATI, è una scuola che cresce assieme alle sue allieve e vuol rappresentare l’idea di educazione, di armonia e di arte, differenziandosi per un suo stile che vuole sopravvivere al tempo e alle mode. Via IX Febbraio, 14 - Ravenna Tel 0544 37090 e-mail: amsartini@libero.it www.scuoladidanza.com


cartellone opera & danza Faenza Teatro Masini

musiche di Donizetti,Verdi, Puccini, Rossini coreografia e regia Enzo Celli

Inzio spettacoli ore 21

Spazio alla danza contemporanea, acrobatica, circense e all’hip-hop del coreografo Enzo Celli e della compagnia Botega Dance Company. Il nome dello spettacolo rimanda alla forma dialettale che in italiano diventa “sembra che soffi”. In scena il 15 febbraio

piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306

Non solo Bolero

Love machines con Kledi Kadiu, Emanuela Bianchini & Compagnia Mvula Sungani coreografia di Mvula Sungani musiche di Bizet, Orff, Ravel regia di Mvula Sungani produzione CRDL/Mauro Giannelli

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Noto al pubblico televisivo, Kledi Kadiu, sarà il primo protagonista della Stagione di Danza. Insieme a Emanuela Bianchini sarà interprete di uno spettacolo pensato per raccontare le vicende di un gruppo di persone che si ritrovano insieme, simile agli avventori di un’osteria come nella Carmen, o di una taberna come nei Carmina Burana. In scena il 12 gennaio

Paracasoscia con Botega dance company

di Giulia Staccioli con Kataklò musiche di Sabba Dj coreografia di Giulia Staccioli e Jessica Gandini regia di Giulia Staccioli produzione KA Srl Le coreografie acrobatiche dei Kataklò proietteranno il teatro Masini in una terra misteriosa, in una dimensione atemporale. Perfetto scenario per le avventure di due sfrontati esploratori in cerca di nuove scoperte e di nuove realtà. La fioca luce delle torce permette di cogliere solo alcuni tratti del luogo in cui si sono inoltrati. In scena il 2 marzo

3 pour la nouvelle danse con Dsc - Dance Studio Company coreografie di Alessandro Bigonzetti, Martina La Ragione,Arturo Cannistrà direzione artistica di Luna Ronchi

Danza a Lugo

Tra Beethoven e il mito immortale di Romeo e Giulietta Due gli spettacoli di danza al Teatro Rossini di Lugo, che dà spazio ad altrettante compagnie italiane. Il 18 novembre arriva il Balletto dell’Esperia con “Beethoven Sizes”, con musiche di Beethoven e coreografie di Gustavo Ramírez Sansano e Paolo Mohovich. “Beethoven Sizes” è uno spettacolo che unisce due creazioni esclusive per il Balletto dell’Esperia dei coreografi Sansano e Mohovich. Il 10 marzo ecco poi il Balletto di Milano nell’immortale “Giulietta e Romeo”, balletto in due atti tratto dall’omonima tragedia di Shakespeare, con musiche di Piotr

La giovane compagnia faentina si cimenta in un trittico di grandi coreografi per giovani danzatori. La serata percorrerà diversi stili, dal neoclassico al contemporaneo, con rivisitazioni delle più grandi opere del repertorio. Sul palcoscenico L’apres-midi un reve firmato Alessandro Bigonzetti; Triscele di Arturo Cannistrà e Map of your head, ultima creazione di Martina La Ragione Fuori abbonamento. In scena il 26 marzo

Rassegna operetta

Compagnie latinoamericane protagoniste in un mix di ritmi Doppio appuntamento con la danza al Comunale di Russi: Paracasoscia, con la coreografia e la regia di Enzo Celli per gli otto danzatori della Botega Dance Company (11 gennaio 2011, ore 20.45); e la Trilogia per sette danzatori Latino America (9 marzo 2010, ore 20.45), con la Compagnia Artemis Danza e Monica Casadei, musiche originali di Luca Vianini, elaborazione musicale Mauro Casappa, ideazione, coreografia e regia di Monica Casadei. Trilogia nasce dall’esigenza di consegnare ad una nuova sintesi le esperienze umane e creative vissute in un caleidoscopio di situazioni, ritmi, colori e sonorità che riflette l’immagine di tre paesi del Sud America.

La bajadera di Emmerich Kalman con Elena D’Angelo, Umberto Scida,Armando Carini – Compagnia italiana di operette regia Serge Manguette direttore d’orchestra Orlando Pulin Luci e lustrini per il palcoscenico parigino nel quale è ambientata la vicenda amorosa di Odette Darimond,stella impegnata con grande successo nell’operetta La Bajadera al teatro Chatelet. In scena il 9 gennaio, anche alle ore16

La vedova allegra Hello, Dolly

Danza a Russi

Ilic Ciaikovskij e la coreografia di Giorgio Madia. Lo spettacolo rispetta la vicenda originale, ma sceglie di metterne in risalto i passaggi nodali attraverso una rilettura temporale e un nuovo finale, imprevedibile quanto sfumato. Con grande efficacia registica la scena potente e delicata insieme della morte dei due giovani amanti si colloca in apertura.

di Jerry Herman e Michael Stewart con Compagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbati produzione InScena

diVictor Leon e Leo Stein da un soggetto di Henri Meilhac con la compagnia Corrado Abbiati regia di Corrado Abbiati produzione InScena

Torna a Faenza la compagnia di Corrado Abbiati che propone un classico del genere. Una divertente serie di colpi di scena permetteranno a Dolly di mettere in atto un piano per soddisfare tutti i cuori: Orazio si converte così all’idea che il denaro non è l’unico scopo della vita e accetta il matrimonio della nipote Ermengarda con Ambrogio, ma soprattutto Dolly farà cadere ai suoi piedi il “nuovo” Orazio. In scena il 12 dicembre, anche alle ore 16

La rassegna di operetta si conclude con un altro classico del genere messo in scena dalla compagnia di Corrado Abbiati. In un paese immaginario c’è grande fermento, la signora Anna Glavari, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte non deve sposare un francese ma deve trovare un nuovo marito in patria per conservare i milioni di dote nella banca nazionale. In scena il 20 febbraio, anche alle ore 16


a oni

i r o p a s id

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RAVENNA Via Faentina, 273 (Rot. San Michele) tel. 0544 418116 fax 0544 416077 Chiuso lunedĂŹ sera e martedĂŹ tutto il giorno - aperto a pranzo e cena - sala fumatori www.osteriadelpescatore.com


cartellone opera & danza Argenta Teatro dei Fluttuanti via Pace, 2 tel. 0532 805344

Oblivion Show

Inizio spettacoli ore 21

Tutto questo... danzando Con Natalia Titova, Samuel Peron e i ballerini di “ Ballando con le stelle” Narratore Gabriele Marconi Cantante Mikee Introna Maestro Luigi Sacca' Musica della G.G. Band Regia di Marco Sellati, Marco Lapi Produzione Cicuta Produzioni srl

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Dal fortunato varietà televisivo del sabato sera di Rai Uno,condotto da Milly Carlucci e Paolo Belli e vincitore dell’Oscar Tv 2009,arrivano i protagonisti di questo spettacolo che racconta la storia ed il significato di danze e balli famosi,provenienti da tutto il mondo, offrendo uno show unico con coreografie spettacolari e colonna sonora dal vivo. In scena il 27 ottobre

Il cuore muove

ni e fisarmonica Il maestro Nicola Piovani, vincitore del premio Oscar per la colonna sonora del film di Roberto Benigni La vita è bella, propone un concerto con brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto appositamente rivisitati e riarrangiati in versione da piccolo gruppo di solisti, fra i quali spicca innanzitutto il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore. In scena il 5 dicembre Fuori abbonamento

FIORISTA

Rosa Scarlatta di Bandini Cristina

Via Bovini, 30 - 48123 Ravenna Tel. 0544 771094 Cell. 349 2983111

La bella addormentata

Con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli Musiche di Lorenzo Scuda Testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda Costumi di Ivette Regia di Gioele Dix Un circo volante in cui si alternano irresistibili montaggi di canzoni e irriverenti parodie, cantautori italiani riarrangiati a colpi di cazzotti, le canzoni per non udenti e la fenomenale riduzione musicale de I Promessi Sposi in 10 minuti, vero e proprio filmato cult della rete. Un'ora e un quarto di pura follia, acrobazie musicali e risate, con tempi comici e tecnica musicale di altissima classe. In scena il 3 dicembre

Nicola Piovani

Balletto in due atti Con la Compagnia del Teatro dell'Opera della Macedonia Musica di Piotr Ilyich Tchaikovskij Coreografie di Petipa - Ivanov, riviste da V.Yaremenko Nella reggia di re Floristano si festeggia la nascita della principessina Aurora. Ci sono sette fate con i rispettivi cavalieri, ognuna offre doni e buoni auspici alla neonata. La festa è al culmine quando arriva la maga Carabosse. È furibonda perché non è stata invitata alla cerimonia, per questo lancia una maledizione alla piccola Aurora: quando compirà sedici anni si pungerà con un fuso e morirà... Il balletto macedone trae le sue origini dagli sforzi di generazioni di ballerini, insegnanti, maestri ripetitori e coreografi che, sviluppando la tradizione di quest'arte, l'hanno resa una parte della cultura del paese di grande originalità ed autonomia. Il Teatro dell'Opera della Macedonia si distingue ora, oltre che per la qualità tecnica ed espressiva, anche per l'originalità e la bellezza dei costumi e delle scenografie In scena il 23 dicembre

Herod: Pietro Contorno Simon Zealotes:Aldo Pierucci Peter Francesco: Ghilardi Annas:Andrea Caruso Caiaphas: Lauro Bernardoni Direzione musicale di Simone Giusti Direzione vocale di Terry Horn Scene e costumi di Paolo Pagni Progetto audio di Luca Contini, e Simone Lazzarini Luci di Beppe Lena Coreografie di Mara Ariani Mazzei e Mariangela Ghilarducci Regia diMara Ariani Mazzei Il più grande musical di tutti i tempi, un classico che si rinnova attraverso una riedizione che ne valorizza la formidabile energia, con un cast di trenta musicisti, attori, cantanti e ballerini. Un'esecuzione impeccabile, rigorosamente dal vivo, per uno spettacolo che a distanza di quarant’anni dalla prima rappresentazione continua a registrare il "tutto esaurito" nei teatri di tutto il mondo. In scena il 28 dicembre Fuori abbonamento

Non solo Bolero

Jesus Christ Superstar

Con Marco Carta Vincitore dell’edizione 2008 della trasmissione Amici condotta da Maria de Filippi e del 59° Festival di Sanremo, Marco Carta propone in concerto il suo nuovo album Il cuore muove, accompagnato da Elvezio Fortunato (chitarra), Fabio Penatti (batteria), LucaVisigalli (basso), Michele Fazio (tastiere) e Laura Carusino (cori e chitarra acustica). In scena il 27 novembre Fuori abbonamento

Concerto in quintetto con Nicola Piovani, pianoforte Marina Cesari, clarinetto Pasquale Filastò, violoncello e chitarra Andrea Avena, contrabbasso Cristian Marini, batteria, percussio-

Musical di di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice Con la Compagnia Rock Opera Judas:Terry Horn Jesus: Stefano Pardini Mary Magdalene: Mara Ariani Mazzei Pilate: Matteo Giusti

con Kledi Kadiu, Emanuela Bianchini & Compagnia Mvula Sungani coreografia di Mvula Sungani musiche di Bizet, Orff, Ravel regia di Mvula Sungani produzione CRDL/Mauro Giannelli Noto al pubblico televisivo, Kledi Kadiu, sarà il primo protagonista della Stagione di Danza. Insieme a Emanuela Bianchini sarà interprete di uno spettacolo pensato per raccontare le vicende di un gruppo di persone che


Le domeniche a teatro

Appuntamenti musicali nei pomeriggi festivi con i Te’ Concerti e i Concerti aperitivo Anche quest’anno il Teatro dei Fluttuanti propone due rassegne musicali con appuntamento nel tardo pomeriggio di domenica (ore 17) nel foyer della teatro di via Pace. Il primo ciclo intitolato “Te’ Concerti d’Autunno” si tiene nei mesi di novembre e dicembre ed è realizzato in collaborazione con ill Circolo Amici della Musica “F.G: Zagagnoni“ di Argenta, il, Conservatorio "G. Frescobaldi" di Ferrara e l’Istituto Musicale "A. Banchieri" di Molinella. La seconda serie di appuntamenti, in programma sempre le domeniche pomeriggio alle 17 riguarda l’VII rassegna dei “Concerti Aperitivo”, promosso sempre in collaborazione con Circolo Amici della Musica “F.G:

si ritrovano insieme, simile agli avventori di un’osteria come nella Carmen, o di una taberna come nei Carmina Burana. In scena il 15 gennaio

Hello, Dolly di Jerry Herman e Michael Stewart con Compagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbati produzione InScena Torna a Faenza la compagnia di Corrado Abbiati che propone un classico del genere. Una divertente serie di colpi di scena permetteranno a Dolly di mettere in atto un piano per soddisfare tutti i cuori: Orazio si converte così all’idea che il denaro non è l’unico scopo della vita e accetta il matrimonio della nipote Ermengarda con Ambrogio, ma soprattutto Dolly farà cadere ai suoi piedi il “nuovo” Orazio. In scena il 16 febbraio

Andando, vivendo

Zagagnoni“ di Argenta, il, Conservatorio "G. Frescobaldi" di Ferrara e l’Istituto Musicale "A. Banchieri" di Molinella. Per informazioni dettagliate sulle date e i protagonisti degli eventi musicali, infotel 0532 805344; 348.2652283 oppure consulktare il sito www.fluttuanti.it

concerto spettacolo con Saule Kilaite & The Madrix Violinista e pianista di formazione classica, Saule Kilaite reinventa e interpreta a suo modo diversi brani classici, etnici e moderni trasmettendo intensamente al pubblico le sensazioni di un “viaggio musicale” intorno al mondo. In questo spettacolo la musicista lituana si esibisce con la formazione The Madrix, composta da Adriano Sangineto, arpa celtica, clarinetto e voce e Max Guglielmone, chitarra acustica ed elettrica. Il progetto Saule Kilaite & The Madrix, nato a Marzo 2009, è stato accolto con grande entusiasmo da parte di pubblico e critica. I tre musicisti in breve tempo si sono esibiti in luoghi prestigiosi (Arena diVerona,Teatro La Fenice) e hanno collaborato con star di musica internazionali (Laura Pausini, Gianna Nannini ed altri). Il 20 giugno 2009 Saule insieme ai musicisti del suo gruppo ha partecipato all' evento-concerto "Amiche per l'Abruzzo" nello Stadio di San Siro a Milano, al quale hanno aderito più di cinquanta artisti con una partecipazione di pubblico di settantamila persone. In scena il 19 marzo


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scenari creativi

In cerca di un senso per il mondo Luigi Dadina del Teatro delle Albe descrive presente e futuro del Cisim bellissimo spazio a Lido Adriano restituito all’arte e allo spettacolo di Lorenzo Donati

Da qualche anno un fermento sotterrano sta attraversando Lido Adriano. Negli ultimi tempi, oltre all'esperienza della non-scuola, festanti biciclettate sono partite da Ravenna verso il mare e la “Festa della Repubblica” ha proposto incontri, concerti, convivi. Ne abbiamo parlato con Luigi Dadina del Teatro delle Albe, in attesa di conoscere il calendario completo degli eventi del rinnovato Cisim, che viene presentato ufficialmente in dicembre. Dadina, ci racconta come nasce la vostra storia a Lido Adriano?

luogo che ospitasse fisicamente tutte le attività, in maniera non occasionale. In una prima fase ci eravamo orientati su alcuni capannoni rurali alle porte di Lido, poi abbiamo individuato il Cisim (Centro Internazionale Studi Insegnamento Mosaico), che ha subito vari interventi di recupero strutturale ed ora è pronto per essere utilizzato. Decisive sono state le due edizioni passate della “Festa della Repubblica”, giornate di incontro e riflessione che si sono aperte con l'arrivo del “Perhindérion in bicicletta”, una biciclettata che parte da Ravenna per raggiungere Lido Adriano, tentativi di

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Luigi Dadina fotografato da Claire Pasquier

«Abbiamo iniziato con la non-scuola, che si è sempre tenuta nella sede del centro giovanile della cooperativa Libra, gestita da Laura Gambi. Con Lanfranco “Moder” Vicari e Massimiliano “Penombra” Benini de Il Lato Oscuro della Costa c'è un percorso di collaborazione ormai decennale: prima partecipavano ai laboratori, ora li conducono come guide. Sono stati anni di discussioni, domande di senso sulle motivazioni che ci spingono a lavorare a Lido, sui rapporti fra hip-hop e periferie, e se Lido Adriano stessa sia una periferia.Tre anni fa è nato il desiderio di dare più stabilità al lavoro, avvertivamo la necessità di avere un

delineare una poetica e un senso di quello che vuole diventare il Cisim da qui in avanti». Cosa accadrà a Lido Adriano nella stagione 2010/11? «Innanzitutto abbiamo messo a fuoco il ruolo del Teatro delle Albe, che diverrà un “fiancheggiatore” di tutta l'operazione, ma in maniera strutturale. Il Nobodaddy avrà per esempio una parte di programmazione a Lido Adriano. Quindi Lanfranco Vicari, Massimiliano Benini e Laura Gambi diverranno a tutti gli effetti i direttori del Cisim. Il programma del Cisim si orienterà su teatro, musica e letteratura, cercando di costruire momenti di residenza in

cui gli artisti possano stare a Lido per un tempo dilatato, in collaborazione con la Pro-loco. Il teatro si inserisce nel percorso delle Albe, come dicevo, sia con il Nobodaddy sia con la non-scuola. Sulla letteratura, articoleremo la proposta attraverso incontri e laboratori. Quest'anno il tema di indagine di tutti i linguaggi si concentrerà attorno al corpo, e avrà nel mese di marzo il punto nodale della ricerca. Insieme allo scrittore Tahar Lamri, fra l'altro diretUno scorcio di Lido Adriano, tore del Festival delle Culture, ospitefotografata da Filippo Molinari remo una scrittrice e poetessa libanese, Joumana Haddad, che produce una «Io sono cresciuto al Villaggio Anic, e a rivista che si chiama appunto Il corpo, un certo punto mi sono domandato rivista spedita casa per casa con un celdove potevo ritrovare quelle stesse lophane scuro a coprire la copertina. Si “sensazioni” che avevo vissuto da ragaztratta di un progetto che stiamo defizo. Per me il teatro è un modo di reaginendo in questi giorni, per cui incrore, una forma di ribellione che deve ciamo le dita! Attorno a giugno avremo però essere in grado divenire atto di poi un “convegno sul nulla”, organizzacreazione. Lido Adriano mi permette to dalla rivista di Paolo Nori e Ugo di tenere accesa una fiamma, si tratta di Cornia L'accalappiacani. Il nulla inteso un luogo profondamente radicato dencome oscuro, come ombra, la parte tro alla storia delle Albe. Come l'apparnascosta e legata all'inconscio. tamentino in cui Marco Martinelli da Inaugureremo inoltre una biblioteca ragazzo pensava ai primi spettacoli, o che sarà dedicata al fumetto e alle come Campiano e la furia anarchica nuove espressioni artistiche delle pericontadina di Ermanna Montanari: avere ferie.Vogliamo per esempio indagare il ben presenti le proprie origini e al contema del corpo nei fumetti manga giaptempo provare a parlare al mondo. ponesi, o nel rap. Un altro filone Stare legato a una periferia per me riguarderà l'attività musicale, curato da significa stare legato a un “senso”, psiIl Lato Oscuro della Costa, in cui vi chico e politico. saranno feste, conL'11 novembre, per certi, residenze. inaugurare la stagioInfine con «Lido Adriano è un ne del Cisim, ho fatto Alessandro Renda luogo che mi permette una lettura di Madre stiamo cercando di di tenere accesa una Notte di Kurt mettere in piedi fiamma» Vonnegut, un romanun'attività legata al zo in cui ci si domandocumentario, dedida di continuo cosa cando una serata fissa sia vero e cosa falso, e quale sia l'essensettimanale in cui proiettare film. In za del male. Avevo bisogno di parole questi giorni stiamo anche discutendo con il Teatro delle Ariette, per immagiche mi aiutassero ad aprire e a intranare insieme a loro un lavoro di interprendere un percorso, e le ho trovate viste a Lido per produrre un documenin Vonnegut, ideale punto di d'inizio tario sulla città. per i mesi che ci attendono: “Noi siamo Lei è attore e autore, cosa l'ha quello che facciamo finta di essere, sicspinta ad andare verso Lido ché dobbiamo stare molto attenti a Adriano? quello che facciamo finta di essere”».


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Un sermone dal Regno profondo Claudia Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio presenta nel cartellone del Nobodaddy un monologo molto introspettivo «Ciò che mi seduce nella teologia è la sua ulteriorità rispetto alla filosofia. La prima va oltre gli orizzonti logici dei pensieri»

di Alessandro Fogli

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Uno degli ultimi spettacoli del Nobodaddy 2010/11 – il penultimo, per la precisione, il 2 giugno al Cisim di Lido Adriano – vedrà protagonista uno dei fondatori della compagnia cesenate Socìetas Raffaello Sanzio, Claudia Castellucci, interprete di Regno profondo. Drammaturga e coreografa, Castellucci declama personalmente il suo ultimo testo in forma di sermone. È infatti la spiegazione di una raccolta di sentimenti elementari e caparbi trasportati sulla soglia di un orizzonte spinto oltre la storia. Una lista di confessioni e di ragionamenti raso-terra sventola al cospetto di Dio come una preghiera. Castellucci, da dove vengono le “confessioni e i sentimenti sventolati al cospetto di Dio” in questo Regno profondo? «Una domanda alla quale rispondo con difficoltà e ritrosia, non tanto perchè ho pudore a rivelare qualcosa che deve rimanere nell’intimo, ma perché io stessa mi trovo in una condizione di difficoltà della distanza, e quindi fatico a osservare io stessa questo impulso che ho avuto. Si tratta di uno scritto, innanzitutto, scaturito in maniera istintiva ma poi lavorato a lungo, almeno due anni. Non immaginiamoci perciò uno scritto lungo, bensì un lavoro limato, questo sì. Limato perché ho eliminato sempre più le parole inessenziali e lavorato per cercare istintivamente una proprietà metrica che potesse accomunare questa serie di parole a un sermone, e cioè a una sorta di parola scritta per essere recitata. La parola “sermone” giustamente l’ho scelta nella sua enfasi religiosa perché da subito voglio dichiarare che mi trovo in un territorio religioso, con tutto il problema che questo termine può sollevare, suscitare o avvolgere. C’è poi anche una vena neanche tanto sottile di ironia in questo termine, anche se occorre dire che la parola ironia non ha nulla di scherzoso, ma anzi, in questo caso, ha a che fare con una specie di rimprovero sotterrano, implicito del fatto che io sono entrata in un territorio pericoloso e proibito. Quindi ho voluto dire “mi trovo qui, in questo luogo teo-

Claudia Castellucci, interprete di “Regno profondo” logico, ma mi ci trovo da estranea”. Permettete che io entri dentro questo luogo che non conosco, di cui non so nulla, perché ho bisogno di entrare in un luogo dove è possibile una ulteriorità nel ragionamento, una ulteriorità che confina con la fantasia ma in modo assolutamente logico, non istintivo. Ciò che mi seduce nella teologia è la sua ulteriorità rispetto alla filosofia; perché se la filosofia è un ragionare e un inventare dei pensieri che devono e possono essere abbracciati con la mente e con la logica, la teologia offre invece una ulteriorità rispetto a questo orizzonte. Non è un problema di fede. La teologia può essere praticata, come in effetti io faccio, al di là della fede, o meglio prima della fede, e anzi senza la fede. La fede appunto in un dio. Quindi non è discorso legato a un atteggiamento, a un convincimento, a una disposizione, un’attitudine. No. È un entrare in un territorio dove è possibile indagare, perlustrare un’ulteriorità. Questo da un punto di vista logico, metafisico. Poi c’è invece un altro aspetto che di solito mi piace affiancare a queste grandi arcate del ragionamento e del pensiero raffinato, e cioè le sensazioni e i sentimenti più quotidiani. E quindi accanto a questa architettura di perlustrazione teologica c’è tutta una serie di sup-

pellettili che possono essere affiancate alla vita quotidiana. Ci sono entrambi questi aspetti, uno vicino all’altro. Quindi c’è il pensiero indagatore, che non si accontenta delle risposte e che procede per domande sempre più incalzanti e interne, e c’è l’altro aspetto, che coincide con la stessa domanda, ma la domanda viene posseduta dal basso. Dico solo che si tratta di una sfilza di domande che uno ha dentro ma anche fuori; dentro, cioè istintive, che sorgono da sole per il fatto di abitare qui, di essere nati qui, un po’ automatiche quasi. E invece queste domande quotidiane coincidono con domande di rango metafisico». In tutto ciò il suo sguardo verso la divinità è verticale od orizzontale? «È come se fosse un dialogo, a un certo punto, dove la cosa essenziale è che viene recitato da una sola persona, quindi un dialogo che in verità è necessariamente un monologo. Per rispondere alla domanda, direi che a un certo punto non si capisce più nulla, non si capisce chi fa le domande, perché potrebbe essere Dio stesso che si scinde e che ha bisogno di immaginarsi scisso in umanità, in qualcosa che è completamente diverso dal suo essere, per potere percepirsi. Direi allora che lo sguardo sia verticale, ma solo perché la verticalità è la dimensione che più restitui-

sce questo aspetto di profonda, radicale estraneità rispetto a Dio. C’è un’estraneità irriducibile e per forza è verticale. Però a un certo momento non si tratta di un dialogo intimo, a tu per tu, con Dio, anche se l’aspetto è quello, ma direi che in un certo senso è rovesciato, è come un’immaginazione in cui si rivela il fatto che questo dialogo è totalmente inventato, che non esiste quest’altra parte e non può esistere, tuttavia è necessario rivolgersi ad essa». Quest’anno si è conclusa l’esperienza Stoa, la scuola di movimento della Socìetas che ha condotto, ed è nata la compagnia Mòra. Un “passaggio” molto naturale, mi è sembrato. «Proprio così. La scuola della Stoa è durata sei anni e ora si è conclusa. Fare scuola è la mia vocazione. Io credo che il mio essere artista, se può valere questa definizione, si identifichi con l’inventare delle scuole. La scuola è un’opera d’arte e quindi per questo credo che i nostri progetti didattici abbiamo sempre conosciuto delle conclusioni, proprio perché non è una scuola come la si intende oggi – dunque qualcosa che ha un metodo e che potrebbe anche durare molto tempo – ma è invece una relazione specifica di studio tra persone che creano insieme delle cose, e queste cose, una volta che le apri, hanno anche una fine. Però questa fine ha determinato, come succede anche dopo la fine di quadri o di musiche o spettacoli, la creazione di altre cose. Una di queste è Mòra, che rende irriconoscibile la Stoa perché non è una scuola. Percorre invece un modo di procedere del tutto simile a una qualsiasi compagnia di danza, anche se il tipo di movimento è completamente ricavato dallo studio che ho fatto in questi anni con Stoa, con un modo però completamente snaturato, diverso».


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ricerca

Un paesaggio sempre diverso Con Acquasanta, prima opera della Trilogia degli occhiali, la regista siciliana Emma Dante porta al Nobodaddy la sua visione in movimento di Linda Landi

Esistono notizie che fanno talmente tanto rumore da rendere impossibile qualsiasi volontà di non ascolto. Una di queste è l’arrivo a Ravenna, per la stagione del Nobodaddy, di una grandissima del teatro di ricerca. Irriverente, coraggiosa e scarmigliata, dalla Sicilia ai teatri d’Europa, Emma Dante farà tappa nella città delle Albe portando con sé Acquasanta, nuova produzione e prima opera della Trilogia degli occhiali. Drammaturga e regista dell’opera che vede sul palcoscenico l’attore Carmine Maringola (suo compagno anche nella vita), la Dante mette in scena un uomo a prua di una nave immaginaria, ‘o Spicchiato, che ricorda la sua vita di mozzo cominciata con l’imbarco a soli quindici anni e il lungo viaggio fino al presente senza mai scendere dall’imbarcazione. Un viaggio visionario che lo fa dubitare persino dell’esistenza della terraferma. Sicilianità, sperimentazione e intimismo per la protagonista della sovversiva Carmen acclamata alla Scala di Milano che nasconde un animo semplice, seppur affamato di rivoluzioni. E, quasi en passant, ci lascia qualche nota “impressionista” sul suo lavoro. Dopo vent'anni di fortunata carriera, passando per la recita-

Carmine Maringola in “Acquasanta”

zione, la regia, il teatro, il cinema fino al piccolo schermo, quale è stato e come è cambiato il movente che più l'ha spinta e la tiene legata al teatro? «Io sono sempre la stessa. Mi sento forse un po’ più stanca ma la motivazione, l'urgenza che mi spinge a fare teatro è rimasta immutata. Ciò che mi tiene legata alla mia ricerca è il desiderio stesso di non trovare mai una vera e propria strada, ma inventare continuamente e spasmodicamente un paesaggio diverso e accessibile». Delle tante altre grandi personalità che ha incontrato strada facendo, ce n'è qualcuna che ha lasciato in lei un "segno" particolarmente decisivo? «Sì: ci sono personalità viventi come il mio produttore storico, il professor Sisto Della Palma che mi ha accompagnata per molto tempo e continua a farlo credendo in me e nel mio teatro. Poi Gabriele Vacis, il mio primo vero regista, e infine Daniel Barenboim, grande pianista e direttore d’orchestra,e forse la figura più incredibile tra gli incontri importanti che mi hanno lasciato un segno». Il suo rapporto con la ricerca: lei affianca il teatro d'avanguardia a temi tradizionali e attuali, come la famiglia, la sicilianità, la mafia. Come scaturisce il suo processo creativo? «Esiste una genesi durante le prove e una messa in scena dopo un travaglio lungo e faticoso. Le nostre prove durano tanto e sono a volte molto stancanti, perché rigorose e precise. I miei attori sono straordinari proprio perché non si risparmiano mai. Si allenano, studiano, si interrogano mentre lavorano ad un progetto, e dunque sono attivi e vivi». Esiste un'opera in cui Emma Dante si sente rappresentata più da vicino? «Un'opera mia: Vita mia. L'opera di un altro: Crepino gli artisti di Tadeusz Kantor».

49 La regista e drammaturga Emma Dante


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Festival di Musica, Danza, Teatro

SPAZIO D’ARTE

ANNO UNO

Direzione Artistica Beppe Aurilia

GIUGNO 2011

la compagnia

Fumetto, Mozart, sarcasmo. I pisani Sacchi di Sabbia accettano qualsiasi sfida Dialogo con Giovanni Guerrieri di Alessandro Fogli

Tratto dal graphic novel S., Essedice è lo spettacolo – inserito nel cartellone del Nobodaddy – con cui la compagnia pisana I Sacchi di Sabbia ha portato a compimento una fruttuosa collaborazione con il suo concittadino Gipi, autore tra i più importanti del fumetto europeo. Dello spettacolo e di molto altro ci parla Giovanni Guerrieri, attore e autore de I Sacchi di Sabbia. Guerrieri, come sono arrivati I Sacchi di Sabbia a lavorare insieme a Gipi? «Con Gipi siamo amici da tanti anni e aveva già fatto dei disegni per i nostri spettacoli, dunque l’idea di lavorare insieme è vecchia. Non si era mai concretizzata per motivi puramente logistici, essendo sia lui che noi sempre impegnatissimi. Questa volta però abbiamo approfittato del suo ritorno dalla Francia, dove era stato per un lungo periodo, per rinverdire questa proposta e l’idea gli è piaciuta. C’era stato un precedente simile nel nostro teatrino a Pisa, quando abbiamo collaborato alla messa in scena del suo La mia vita disegnata male, ed è lì che è scattata la molla, si doveva fare qualcosa insieme. Ho sempre pensato che il fumetto S. non fosse scritto solo sulla carta e da lì si è arrivati al lavoro teatrale. E poi io conoscevo il mascheraio, Ferdinando Falossi, che poteva realizzare concretamente i personaggi di Gipi, anche se lui non ci credeva. La cosa davvero bella è la presenza proprio di Gipi in scena, e noi

che dietro di lui lavoriamo e creiamo le situazioni dei vari racconti. Per me Gipi ha qualità sceniche straordinarie, proprio perché non è un attore, e noi abbiamo lavorato sulla sua emotività, cosicché si è arrivati ad un lavoro molto ricco di immagini. Poi, certo, molto dell’immaginario di Essedice è anche dei Sacchi di Sabbia. La cosa incredibile è che per esaltare la semplicità di Gipi ci è voluta un sacco di complessità. Comunque ci siamo molto divertiti a lavorare insieme, e in scena si vede». E nel frattempo state anche portando in scena un Don Giovanni mozartiano del tutto inusuale. «Eh sì, si tratta di un Don Giovanni da camera, molto particolare rispetto ai nostri lavori. Lo spettacolo è in definitiva un'esecuzione a cappella di una riduzione strumentale del Don Giovanni da parte di una piccola corale. I sei giovani che la compongono non sono però musicisti, ma attori che hanno costruito la loro partitura “recitando” la musica di Mozart, imitando fino allo sfinimento una versione del Don Giovanni eseguita da Karajan nel 1986. Dalla recitazione “del suono” si arriva – addentrandosi dalla "parte sbagliata", quella che nessun musicista praticherebbe – ad una pionieristica versione dell'opera: una versione “sgrammaticata”, senza “rappresentazione”, ma che in virtù delle tragicomiche espressioni facciali degli attori e l'ausilio della proiezione del libretto sullo sfondo, riesce ad evocare l'essenza del grande personaggio mozartiano. C’è una separazione netta tra il testo e quello che accade

I Sacchi di Sabbia. Giovanni Guerrieri è quello al centro


na

in scena, i personaggi sono anarchici. Fino a un certo punto questo passaggio dalUn’opera molto peculiare, che però sta l’underground ai palcoscenici più noti ha riscuotendo un discreto interesse nel funzionato, ora invece ciò ha smesso di campo della lirica, anche se non è nemmeaccadere, non c’è più un ponte. Penso ad no un concerto». esempio al grande Alfonso Santagata: 25 L’ironia, se non proprio la comicità, anni di attività, eppure noi e tantissime gioè sempre presente nei vostri lavori, vani compagnie siamo tutti nello stesso anche se negli ultimi anni una sorta “contenitore” con lui. Poi arriva un gruppo di malinconia si insinua sempre di che per qualche motivo è di moda e in un più nelle vostre trovate. anno fa più date di Santagata in cinque «Credo all’origine di questa “evoluzione” ci anni. Questo è un paradosso. E naturalsia il nostro modo di porsi di fronte ai mente c’è da considerare il blocco della temi. Tutto è successo abbastanza naturalpolitica culturale italiana.Allora come facmente: negli anni la vena malinconica ha cio? Io sono convinto che se porto cento cominciato a venire fuori senza che ce ne persone al nostro spettacolo escono tutte rendessimo conto e anche le nostre tecnisoddisfatte. Dunque come si fa a far consiche hanno assecondato questo cambiamenderare questa cosa importante? Per farlo to inconsciamente. credo occorra nel pubDirei che il punto di blico un po’ di stupidisvolta, quando cioè tà! Come diceva «Il teatro di ricerca ha perso la connessione abbiamo sistematicaStrehler “ma chi glielo con la “mondanità” mente iniziato a non fa fare alla gente di e il pubblico» chiudere le gag, sia uscire di casa se la cosa l’Orfeo, del 2002. Ci non è veramente siamo ritrovati a cose importante?”. Perché la già fatte, anche perché a volerlo non sarebcosa sia importante occorre guardarla be stato possibile, visto che la sistematicità anche dal punto di vista della mondanità, per noi non può mai essere decisa. con una bella dose di scemenza. Questo Lavoriamo per cortocircuiti, a ondate». ponte mondano non c’è più. È un aspetto Il cosiddetto teatro di ricerca avrebtrascurato ma in realtà è essenziale. Come be mille motivi per attrarre la curiopossiamo ricostruire ciò che funzionava sità di qualsiasi tipo di spettatore, una volta, quando migliaia di italiani hanno eppure rimane una nicchia, molti visto Carmelo Bene? Ciò non andrebbe non lo considerano degno di intesottovalutato, perché mi sembra proprio resse quasi per partito preso. che il problema sia che oggi si tenda a creaPerché? re delle nicchie di intelligenza slegate dal «Un bel problema. Questa è una domanda mondo, ed è deleterio. Un esempio: una che rischia di metterti in crisi rispetto al delle repliche più belle del nostro spettacosistema attuale. Penso a come il teatro che lo 1939 è stata quella del Nobodaddy, perha avuto successo sia legato a una mondaché il pubblico ravennate è super-compenità. Perché i fenomeni (Servillo, Tiezzi, tente e attento. Questo ovviamente è ecc.) sono connessi al rituale degli abbonaimportantissimo, ma a volte avresti bisomenti? Perchè quando ha vacillato quel gno di pensare che tra il pubblico ci sia sistema non c’è stato un modello alternatianche qualche “rozzo”, qualcuno che non vo. Il fenomeno delle “cantine romane” è sa tutto. Con tutto il rispetto per le avanstato importante: quegli artisti dopo un guardie e le nicchie, credo che occorra po’ cominciarono a circolare nei grandi restituire al teatro la funzione liturgica, in teatri di prosa, nel giro degli abbonamenti. cui uno è anche libero di addormentarsi».

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Una scena da Don Giovanni di W. A. Mozart

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cartellone ricerca Ravenna/Nobodaddy Teatro Rasipiazza della via di Roma, 39 Tel. 0544 36239 Inizio spettacoli ore 21

...detto Molière Teatro delle Albe Di Marco Martinelli Con Roberto Magnani,Alessandro Renda, Jean-Claude Derudder Regia di Marco Martinelli produzione: le manège.mons/Centre Dramatique,Teatro delle AlbeRavenna Teatro, La Rose de Vents Scène Nationale Lille Métropole, la Maison de la Culture de Tournai in collaborazione con Conservatoire Royal et Centre des Arts scéniques di Mons.

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“detto Molière” si origina nello sguardo di Molière bambino, immaginandone l’incanto di fronte alla forza dirompente del teatro e della sua carnale vitalità quando, nella prima metà del ‘600, il nonno lo portava alla Fiera di Saint Germain a Parigi per assistere alle fantasmagorie dei comici italiani e dei guitti francesi, figure oniriche che nutrirono il suo immaginario futuro. Quello che il regista delle Albe Marco Martinelli porta in scena (affiancato nell’ideazione da Ermanna Montanari) non è però uno spettacolo “di” Molière – o in un certo senso “da” Molière – ma uno spettacolo “su” e soprattutto “per” Molière. In scena dal 5 all’8 ottobre

West Fanny & Alexander Di Chiara Lagani e Luigi De Angelis Con Francesca Mazza Regia di Chiara Lagani e Luigi De Angelis Produzione Fanny & Alexander e Festival delle Colline Torinesi West è l’estremo dei punti cardinali della storia del Mago di Oz,dove l’orizzonte narrativo individua per ogni punto cardinale una figura di strega e un archetipo ad essa legato.Fanny & Alexander,attraverso un’indagine artistica durata quattro anni e sviluppata in diverse tappe performative,ha raccolto e moltiplicato le aree

tematiche del mito in questione,fino a giungere a quest’ultimo lavoro di grande incisività,in cui lo spettatore viene come “imprigionato”,assieme alla protagonista della fiaba,Dorothy,da una strana forma di incantesimo. In scena dal 27 ottobre al 5 novembre

Madre notte Teatro delle Albe Di KurtVonnegut Una lettura di Luigi Dadina Regia di Luigi Dadina In collaborazione con Cisim, Libra e Il Lato Oscuro della Costa Il libro diVonnegut è il racconto in prima persona di un americano trasferitosi con la famiglia in Germania dopo la prima guerra mondiale, che vi resta anche dopo la presa del potere di Hitler e diventa la voce della propaganda nazista di Goebbels per gli Stati Uniti.All'inizio e alla fine del libro il protagonista si trova in una prigione israeliana, in attesa di processo per crimini di guerra, lì ripensa alla propria vita e decide di scrivere le sue memorie. In scena l’11 novembre al Cisim di Lido Adriano

Rumore di acque Teatro delle Albe Con Alessandro Renda e le musiche originali eseguite dal vivo dai Fratelli Mancuso Regia di Marco Martinelli coproduzione Ravenna Festival, Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, “Circuito del Mito” della Regione Siciliana, Sensi Contemporanei Un testo nato dalla permanenza di Martinelli e Renda a Mazara delVallo. Un intensissimo monologo del generale di un’isola molto particolare. In scena dal 16 al 20 novembre

Credo Théâtre Alibi Di Enzo Cormann Con Catherine Graziani Regia di Enzo Cormann In scena il 17 dicembre all’Almagià

Magnificat Nerval Teatro di Antonio Moresco con Elisa Pol regia Maurizio Lupinelli produzione Armunia Festival – Nerval teatro A un anno dal debutto di Fuoco Nero la compagnia Nerval Teatro, fondata nel 2006 da Maurizio Lupinelli e da Elisa Pol, continua il percorso attraverso la drammaturgia di Antonio Moresco con la messa in scena di Magnificat. Un monologo al femminile dove una madre dialoga con il proprio feto e con la sua voce a venire. In scena Elisa Pol incarna la figura della giovane madre e allo stesso tempo quella del figlio che ha ancora in grembo: un rapporto antico di complicità e conflitto che la scrittura di Antonio Moresco porta fino al parossismo. In scena il 17 dicembre

produzione Teatro di Dioniso in collaborazione con DeSidera Bergamo Teatro Festival. Pilato, Erode, Caifa.Tre rappresentanti del potere: quello civile - imperialista e locale - e quello religioso del Sinedrio. Tutti e tre, in vario modo, sono responsabili della morte di Cristo.Tutti e tre, messi a nudo dalla straordinarietà dell'incontro con il Nazareno, ne escono profondamente segnati e trasformati. Luca Doninelli sceglie un punto di vista inconsueto per raccontare le ultime ore di Cristo. Calandosi nei panni dei suoi nemici, ne immagina l'iniziale superbia e sicurezza di fronte a una decisione che sembra quella migliore, per ragioni di stato e di convenienza In scena il 31 gennaio in luogo da definire

Donna non rieducabile

Occident Théâtre Alibi Di Rémi de Vos Con Catherine Graziani e François Bergoin Regia di François Bergoin Il 18 dicembre

Assolutamente solo Di e con David e Mario Batignani Co-produzione Kilowatt Festival 2010, con il sostegno di Compagnia Piccoli Principi,Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino/ Festival Visioni Davanti a un numero di trasformismo, chi non si è mai rifugiato nell’illusione che in scena ci fossero non uno, ma due artisti, magari gemelli, comunque uguali tra loro? Su questo equivoco si è formato il desiderio di un figlio di portare in scena il proprio padre, per creare uno spettacolo che ponga a confronto due identità così simili, così diverse tra loro. Un padre e un figlio si incontrano per creare uno spettacolo, per scoprire ciò che può nascere dalla loro relazione. In scena il21 gennaio

La passione secondo i nemici Teatro di Dioniso di Luca Doninelli conValter Malosti, Giovanni Moretti, FrancescoVisconti regia diValter Malosti

Di Stefano Massini Con Ottavia Piccolo Regia di Silvano Piccardi Produzione La Contemporanea Si porta in scena la storia della giornalista russa Anna Politkovskaja,assassinata per i suoi scomodi sguardi aperti,senza prevenzioni né compromessi,su quanto avveniva nel suo paese,partendo dalla lontana Cecenia.Ottavia Piccolo dà voce allo smarrimento,all’orrore,alla dignità e anche all’ironia di questa donna indifesa e tenace,con il rigore e l’intensa partecipazione di una attrice che in quei valori di libertà si identifica fino in fondo. In scena il 23 febbraio

Iancu. Un paese vuol dire Di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno Cantieri Teatrali Koreja Con Fabrizio Saccomanno Regia di Salvatore Tramacere Produzione Cantieri Teatrali Koreja È il racconto di una giornata, nella fattispecie una domenica di agosto del 1976, in cui la grande Storia, quella


con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento. Un famoso bandito, fuggito dal carcere di Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese. Inizia così una tragicomica caccia all’uomo che coinvolge un po’ tutti, bambini compresi. Ma questo non è solo il racconto di una giornata, è il racconto di un’infanzia e degli inganni e delle illusioni che la circondano. Ed è soprattutto il racconto di un’epoca. In scena il 5 marzo

Asprakounelia (treno fantasma) ErosAntEros di Davide Sacco voci di Alice Protto e Davide Sacco presenze: Davide Sacco,Agata Tomsic e Elisa Cuciniello produzione di Davide Sacco Una ragazza... Forse è una bambola?...trascina i suoi ospiti all'interno di una casetta nera... La sua stanza dei giochi? Voci...in un buco nero... Gli ospiti-vouyer assistono ai discorsi e ai racconti di due ragazzini, chiusi all'interno della loro casa-rifugio, e all'irruzione improvvisa del seducente e malefico estraneo...o forse stanno assistendo agli incubi di questi due fratelli? o forse si ritrovano di fronte ai propri incubi? In scena il 25 marzo ad Ardis Hall

tativo di coniugare la poetica della compagnia, con l'immaginario di un grande autore di fumetti, sperimentando divertenti ed originali tecniche da cartoon artigianale – è anche una profonda riflessione sul Tempo. In scena il 26 marzo

Io provo a volare! (Omaggio a Domenico Modugno) di e con Gianfranco Berardi e la partecipazione di Davide Berardi (voce solista e chitarra), Giancarlo Pagliara (fisarmonica), Vincenzo Pede (percussioni), Francesco Salonna (contrabbasso) Regia Gianfranco Berardi Gabriella Casolari Produzione Compagnia BerardiCasolari in collaborazione con Teatro Stabile di Calabria e Festival Internazionale Castel dei Mondi Il desiderio di dedicare uno spettacolo a metà fra il teatro e la musica a Domenico Modugno nasce dal voler omaggiare un emblema del cinema, del teatro e della musica popolare italiana. Oltre a cantante, attore, cantautore, misterVolare è stato uomo semplice e forte, umile e rivoluzionario, un esempio da seguire fermamente ancorato alla sua origine, alle sue radici meridionali mai rinnegate, anche se spesso confuse e tenute a distanza.

Essedice

In scena il 26 marzo

Gipi/I Sacchi di Sabbia/Ferdinando Malossi tratto da “S.” di Gipi con Gabriele Carli,Annalisa Cercignano, Giulia Gallo, Gipi, Giovanni Guerrieri maschere di Ferdinando Falossi Produzione I Sacchi di Sabbia/Teatro Sant’Andrea in collaborazione con la Compagnia Sandro Lombardi.

all’Almagià

S. è Sergio, il padre di Gipi. Nel fumetto è la vita di S. che viene raccontata insieme agli scorci dell'infanzia dell'autore. Una storia di un uomo di provincia, di un padre di famiglia, di un uomo che fugge dai bombardamenti del '43 insieme alla "fidanzata di S." che non è altro che la futura mamma di Gipi stesso. Lo spettacolo - oltre ad essere il ten-

Virus Compagnia CapoTrave Ideazione, drammaturgia e scena Lucia Franchi e Luca Ricci Voce Marco Fumarola Regia Luca Ricci Produzione Compagnia CapoTrave e Kilowatt Festival, con il sostegno della regione Toscana Un topo, poi un altro topo, poi un altro, un altro ancora. Con questa progressione di insidie, inizialmente non del tutto esplicita nella sua gravità, l’epidemia si fa strada nella città degli uomini. Il persistere sottotraccia e lo scoppiare improvviso di un virus riguardano la presenza del male. In scena il 27 marzo


Cosmesi Di Eva Geatti e Nicola Toffolini animazioni video di Emanuele Kabu programmazione interattiva, elaborazione sonora e visiva di Frank Halbig e Olivia Toffolini grafica video di danXzen Produzione Cosmesi con CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e Centrale FIES.

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Una pagina bianca. Questa è la partenza del pensiero di Cosmesi rispetto al nero. Un corpo semplice, rettangolare, piatto e luminoso, uno spazio da aggredire con forme nere. Una pagina bianca. Lo stato delle cose al puro inizio, prima dei fatti, prima della visione, prima di qualsiasi parola; questa è la superficie nuova ed inesplorata per Cosmesi, una parete di luce, uno schermo per retroproiezione, uno spazio che è puro concetto. Come se fosse una nuvola di pioggia che passa, o uno spartito musicale di note basse che viene sfogliato, Periodonero scorre davanti ai nostri occhi invitando ogni sfortuna e fallimento. Il 27 marzo all’Almagià

linee sottili

screpolature e macchie di secchezza rilassatezza, cedimenti

PRIMA

Acquasanta.Trilogia degli occhiali – Capitolo 1 Di Emma Dante Con Carmine Maringola Regia di Emma Dante Coproduzione Sud Costa Occidentale,Teatro Stabile di Napoli, CRT- Centro di Ricerca per il Teatro. Un uomo si ancora sul palcoscenico, a prua di una nave immaginaria. Sta. Esperto nel manovrare gli ingranaggi che muovono la simulazione della nave,‘o Spicchiato si salva dalla finta burrasca che mette in scena per rievocare i ricordi della sua vita di mozzo. È imbarcato dall’età di 15 anni e da allora non scende dalla nave. Non crede alla terraferma, per lui è «‘n’illusione». Sopra la sua testa pende il tempo del ricordo: una trentina di contaminati ticchettìano inesorabili. Poi suonano e tutto tace. In scena il 17 aprile

Il signor di Pourceaugnac Farsa minore da Molière traduzione e adattamento Antonio Calone, EmanueleValenti con Christian Giroso,Tonino Stornaiuolo,Valeria Pollice

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Periodonero

Intraceuticals Rejuvenate Infusion ® è un trattamento non invasivo che agisce in modo mirato su linee sottili e rughe, migliorando incredibilmente l’idratazione generale

regia di EmanueleValenti produzione Punta Corsara e Fondazione Campania dei Festival

capoforno parla della sua famiglia. Del padre e del nonno che hanno lavorato nella fabbrica quando il lavoro veniva raccontato all’esterno in maniera epica. In scena il 22 maggio

Il regno profondo Sermone drammatico

Il signor di Pourceaugnac è una comédie-ballet che si rifà in modo piuttosto fedele ai canovacci della commedia dell’arte. Molière si lasciò ispirare e influenzare dai comici italiani che recitavano a Parigi, in particolar modo dal grande Scaramouche, maschera del napoletano Tiberio Fiorilli. Sin dall’inizio, è sembrato alla compgania che i personaggi potessero naturalmente ritrovarsi in una città come Napoli, a cui già Molière pensava ne Le furberie di Scapino. In scena il 29 aprile

Fabbrica Di e con Ascanio Celestini È la storia di un capoforno alla fine della seconda guerra mondiale raccontato da un operaio che viene assunto in fabbrica per sbaglio. Il

Socìetas Raffaello Sanzio scritto e declamato da Claudia Castellucci Claudia Castellucci, drammaturga e coreografa, declama personalmente il suo ultimo testo in forma di sermone. È infatti la spiegazione di una raccolta di sentimenti elementari e caparbi trasportati sulla soglia di un orizzonte spinto oltre la storia. Una lista di confessioni e di ragionamenti rasoterra sventola al cospetto di Dio come una preghiera. Se non c’è nessuno a cui chiedere, allora si prega il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Nessuno. In scena l’1 giugno al Cisim di Lido Adriano

I sogni di Lido Adriano Un film del Teatro delle Ariette In scena il 2 giugno al Cisim

OSSIGENATI! Il trattamento dei vip sbarca anche a Ravenna! L’ossigeno iperbarico cancella le rughe e rende la pelle più luminosa. Ottimi risultati su tutto il viso, area contorno occhi, collo, decoltè, mani. Uno speciale manipolo diffonde sulla pelle ossigeno iperbarico, acido ialarulonico, vitamine con la struttuta molecolare in grado di attraversare la barriera cutanea assicurando lo stesso effetto delle microiniezioni. L’acido ialuronico viene utilizzato anche per rimpolpare le labbra e contro l’acne, macchie e couperose. Il segreto di Madonna si chiama Intraceuticals Infusion. Belle grazie all’ossigeno. Certificato e Garantito. Diffidate dalle imitazioni.

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teatro popolare

Teatrovivo: la Commedia dell’Arte si rinnova lungo un vecchio binario La singolare esperienza di uno spazio teatrale, di una compagnia e di un festival a Cotignola di Marialivia Sciacca

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Lo spazio si chiama Teatro Binario, e la compagnia Teatrovivo, tutto attaccato mi raccomando. Lo spazio è su un vecchio binario della linea ferroviaria che passa da Cotignola, la compagnia è diretta da Cristiano Roccamo e ama vestire i suoi personaggi con quelli della commedia dell’arte, e «in Italia siamo solo in due, noi e la Pantekin di Venezia», non è un dettaglio da poco. Lo spazio presto si allargherà tramutando a suo uso due vagoni merci dismessi e un giardino per spettacoli all’aperto, la compagnia non solo interpreta e produce i suoi lavori, ma si occupa di formazione e di organizzare un festival ogni giugno in diverse piazze e meno piazze, nicchie e arene temporanee di Cotignola. Il prossimo anno il festival farà 11 anni, si chiama “Limprovvisa”, anche stavolta tutto attaccato: ma non è che questo levare gli apostrofi e unire le parole ha per Teatrovivo un significato? È una modalità tutta intuitiva e popolare, quella di scrivere le parole così come si pronunciano. Anche il genere su cui lavorano in questo spazio particolare dell’entroterra ravennate è profondamente popolare. La parola della commedia dell’arte nasce come improvvisazione su un canovaccio, e vuole, anche nella tradizione odierna, conservare la sua distanza dalla codificazione di un testo fisso. Negli spettacoli che Teatrovivo mette in scena c’è una parte di commedia che resta improvvisata. Cosmicomica, che ha debuttato nel maggio 2009, è un’opera scritta e interpretata da Cristiano Roccamo e Luca Cairati, in cui si dispiegano pièces recitate da Molière, Cervantes e Shakespeare ma su queste gli attori improvvisano nuove parole. Non è solo in questa modalità che si manifesta la natura popolare della commedia dell’arte: l’apostrofo e lo spazio che vengono levati tra le parole sono come metafore della volontà di togliere ogni mediazione razionale e raziocinante. Gli spettacoli della commedia dell’arte

possiedono il carattere distintivo di essere fruiti senza alcun tipo di filtro o mediazione intellettuale. Vengono gli intellettuali a vedervi?, chiedo. «Vengono, vengono». E ridono? «Ridono, ridono»... Ma alla fine cosa commentano? «Criticano, negano, ma ridono». È proprio l’immediatezza dei temi trattati, tanto cristallizzata e semplice quanto universale, che lo ha spinto a dedicarsi a questo tipo di espressività scenica. «Non c’è filtro, i temi sono quelli della vita comune, l’amore , la guerra, i conflitti generazionali e l’identificazione con un personaggio è immediata per gli spettatori». C’è tutto, tutti gli aspetti della vita triviali quanto centrali, sia nel Seicento che oggi. Molto può esserci nella scena della commedia dell’arte, ma un grande assente c’è sempre. Grande perché si crede grande, ma non è qui la sede del giudizio: tutto c’è ma manca la star che accentra su di sé ogni attenzione. Nella rivisitazione della commedia dell’arte di Teatrovivo questo aspetto è assoluta-

mente rispettato. Dal 1998, anno in cui l’attività è iniziata, Teatrovivo è fedele ai personaggi cardine della commedia dell’arte, ai suoi tipi fissi, alle maschere del genere teatrale. Stilisticamente invece si è optato per un cambiamento, ossia un’accelerazione del ritmo scenico. Cristiano Roccamo è romano; è arrivato in area ravennate con l’apertura di Mirabilandia e di qui ha dispiegato le sue attitudine e passione. Inizialmente il gruppo si nutriva di oltre una decina di persone, e molti hanno continuato a lavorare nell’ambito. L’interesse centrale della compagnia sia nella sua nascita che negli anni successivi ed è per la

Teatrovivo organizza a Cotignola il festival “Limprovvisa”, riconosciuto dal Ministero come evento di importanza nazionale. Nel 2011 la rassegna festeggia l’undicesima edizione

Una messa in scena della compagnia Teatrovivo

commedia dell’arte, «solo con qualche parentesi di teatro urbano», mi spiega Roccamo. «Ora abbiamo 12 ragazzi di diversi paesi europei per un progetto biennale sul teatro di strada». Mentre io e Cristiano parliamo i ragazzi si scaldando aspettandolo per iniziare il pomeriggio di lavoro: due cecoslovacchi, due francesi, due spagnoli, due tedeschi e due italiani imparano qui gli elementi della commedia dell’arte e quelli del teatro urbano, muovendosi presso diversi spazi sul territorio europeo. Loro aspettano, mentre io ascolto i racconti del direttore artistico sulla nascita della commedia dell’arte cinque secoli fa, quelli sulle famiglie nobili e ricche dei Tron, Michieli e Vendramin che a Venezia investono per costruire i primi teatri ad ospitare chi della commedia faceva “un’arte”, ossia un mestiere. E mentre ascolto ho davanti agli occhi il silenzio del pomeriggio della campagna, quando il prossimo treno passa tra qualche ora ed è l’ultimo della giornata: «alle 9 c’è l’ultimo, non dà fastidio agli spettacoli». Lo spazio è accanto alla stazione di Cotignola e in una zona di grandi case con giardini anche più grandi delle case. E allora spontaneamente mi chiedo quale dialogo ci sia tra gli abitanti di Cotignola e la


commedia dell’arte. Me lo chiedo, e lo chiedo, con una risposta positiva che va in tre direzioni. Da una parte c’è la programmazione stagionale a Teatro Binario, sia per adulti che per ragazzi, e il pubblico è presente, segue, si interessa. Dall’altra ci sono gli spettacoli per le scuole a Cotignola, a Massa Lombarda, a Conselice. Inoltre Teatrovivo offre un master di alta formazione di due anni in sede per guidare professionisti del mestiere. Dall’altra ancora c’è Limprovvisa. «Spesso accade così, la prima edizione c’è moltissimo entusiasmo e riscontro, successivamente qualcosa si disperde, e poi invece si ritorna in auge». Tutti gli spettacoli del festival “Limprovvisa” sono gratuiti e gli

attori o teatranti vengono sia da diversi abiti scenici cha da luoghi vicini e lontani: quest’anno c’erano per fornire solo due esempi, Alessandro Bergonzoni da una parte e gli Eventi Verticali, con la loro acrobatica e clowneria di strada, dall’altra. Il festival ha il sigillo del Ministero per i Beni e le Attività culturali che nel 2008 l’ha annoverato tra le kermesse teatrali di interesse nazionale. Ora sono ridotte, nel 2008 erano 21, teoricamente una per ogni regione italiana: da noi il magnete della messinscena, tutto attaccato, è probabilmente più potente che altrove, perché la Romagna da sola conta. Conta tre riconoscimenti: per Limprovvisa, per Santarcangelo dei Teatri, e per il Plautus Festival a Sarsina.

La sede di Teatro Binario a Cotignola

una compagnia eclettica

ClericiVagantes, Quelli del delitto, e Camerieri Pazzi... a Fusignano La compagnia non ha un nome unico e cristallizzato, e questo la dice già lunga sul loro approccio alla rappresentazione teatrale. La cooperativa sì, si chiama Atuttotondo e ha sede a Fusignano. I due soci, Andrea Marchi e Gianluigi Giorgetti, con i loro collaboratori e collaboratrici sono costantemente itineranti di nome e di fatto. Quando presentano spettacoli di teatro comico e “cabaret d’avanguardia” sono Clerici Vagantes, su testi che lasciano un margine per l’improvvisazione e che sono scritti di loro mano. Quando apparecchiano cene dove il morto c’è scappato, o ci scapperà, sono Quelli del delitto. Infine se si muovono per scardinare, e per questo sono chiamati, l’ordine di una cena importante o di una festa, fingendosi camerieri e rivelando a poco a poco la loro finta identità, sono Camerieri Pazzi. . Non sono gli stucchi e gli affreschi di un teatro all’italiana a garantire la qualità alta di una rappresentazione e un riconoscimento catartico da parte del pubblico. Nella loro prospettiva è essenziale che esistano, e sapere che esistono, compagnie che scelgono luoghi molto popolari, come sagre o ristoranti per portare scene non semplicemente comiche o triviali ma studiate per essere percepite a più livelli. Così come stratificata è la loro formazione che porta l’attore in scena a recitare, suonare, cantare e allo spettatore di inserire anche la sua voce. Dei loro spettacoli la compagnia pubblica anche dei fumetti, le cui tavole spesso diventano oggetto di mostre – la prossima al foyer del Teatro Bonci a Cesena. Marialivia Sciacca


cartellone ragazzi e di figura

Ravenna

Artificerie Almagià via Almagià, 2 tel. e fax 0544 483460 Inizio spettacoli ore 16.30

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

chia signora che lo inizia a tutte le novità della vita di città... In scena il 14 novembre

Grande Circo Nave Argo ovvero la ballata di Teseo e il Minotauro

Tratto dall’omonimo racconto di Luis Sepùlveda Con Carlo Presotto,Giorgia Antonelli e Matteo Balbo Regia di Titino Carrara Produzione La Piccionaia – I Carrara

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Questa fortunata produzione è diventato lo spettacolo più rappresentato nella lunga storia del Teatro Ragazzi della Piccionaia.Liberamente tratta dal celebre racconto di Luis Sepùlveda,questa messinscena ne rievoca l’atmosfera,affrontando con la stessa levità,la stessa ironia,i temi cari allo scrittore cileno. In scena il 24 ottobre

Fagiolino e la barba allo scheletro Di e con Mauro e Andrea Monticelli Produzione Teatro del Drago Fagiolino,pieno di debiti,è costretto a scappare dal Capitan Tartaglia,venuto per portarlo in prigione.Nella fuga ha la fortuna di incontrare il Mago Norandino, che gli offre la possibilità di saldare tutti i suoi debiti.Ma in cambio di una terribile prova:dovrà incontrare uno spaventoso scheletro,fargli la barba e baciarlo senza morir di spavento... In scena il 31 ottobre

Babar Con Elvira Mascanzoni,GiuseppeViroli Regia di Pietro Fenati Musiche di Francois Poulenc Produzione DrammaticoVegetale / Ravenna Teatro La storia di Babar,creata negli anni ‘30, ci porta nel cuore della foresta,dove l’elefantino vive felice insieme alla sua mamma.Ma un cacciatore cattivo è in agguato,e l’elefantessa viene colpita a morte.Cosí Babar dovrà cercarsi un’altra mamma,e la troverà in una gentile vec-

Con Andrea e Mauro Monticelli,Fabio Pignatta Regia di Renato Bandoli Produzione Teatro del Drago Questa nuova produzione di Teatro del Drago è ispirata ai circhi all’aperto e in modo particolare al Teatro Povero dei Commedianti da Baraccone.Si racconta la storia di Teseo e il Minotauro dall’interno di uno strano circo dove Arianna fa l’equilibrista,Dedalo il marionettista, Teseo il domatore,Icaro il trapezista e Minosse il direttore del Circo. In scena il 21 novembre

Alice Di Giovanni Ferma e Daniele Dainelli Con Giovanni Ferma e Marina Signorini Produzione Fratelli di Taglia Quella di Alice è un’avventura fantastica in un mondo straordinario e pieno di personaggi divertenti.Tutto comincia con una caduta in un pozzo e prosegue con diversi incontri sorprendenti a metà tra il sogno e il gioco. In scena il 28 novembre

Giandoja e la Corona del Re Di e con Marco Grilli Produzione Grilli Spettacoli Torino Il Re di Torino ha perso la corona;qualcuno gliel’ha rubata! Il suo servo Brighella gli consiglia di mandare le guardie a cercarla,sia in Torino che in provincia.Le

guardie arrivano fino a Caglianetto,dove abita l’allegro contadino Giandoja con la sua dolce metà Giacometta.Qui Giandoja aveva trovato sotto un albero una bella corona e l’aveva portata a casa... In scena il 6 gennaio

Il grande trionfo di Fagiolino pastore guerriero Di e con Mauro e Andrea Monticelli Produzione Teatro del Drago Questa volta Fagiolino inizia l’avventura da signorotto:infatti è un ricco agricoltore del regno di Tracia.A corte la bella principessa Altea proprio non vuole “maritarsi”e anche il cattivissimo Mago Norandino viene rifiutato.Per vendetta il terribile Mago,con una stregoneria toglie la favella alla principessa! Fagiolino andrà prima a rubar la “nocciolina papata”al Diavolo Farfarello e poi a guarir la principessa. In scena il 23 gennaio

Il mio Piccolo Principe ovvero Il Piccolo Principe raccontato da un giocattolo Di Fabrizio Tassi Con Maurizio Brandalese Regia di Luca Cairati Produzione TeatroVivo e Teatro Perplessi Questa è una storia che contiene tante storie.È il racconto di un Pierrot trasformista e poeta,che vive dentro un’enorme scatola di giocattoli dove ci sono un re spassoso e un tipo strano e vanitoso,un Arlecchino ubriacone e un lampionaio schiavo del lavoro.Dall’incontro del giocattolo-Pierrot con gli altri personaggi, nasce una storia che insegna ai grandi come tornare bambini e spiega ai bambini quanto sono potenti la fantasia e l’amore. In scena il 6 febbraio

La casina degli gnomi Con Cristina Bartolini,Massimo Madrigali e Tzvetelina Tzvetkova Produzione Teatro Evento Una casina abbandonata ha paura che qualcuno senza cuore la compri e la demolisca.Così un bel giorno tira fuori le gambe e si incammina per il mondo.Nel bosco trova un’amica,che ha come padrona la signora Matilda.Le due casine diventano amiche e… un bel giorno la casina abbandonata comincia a sentire dentro di sé degli strani rumori:non è più sola!

In scena il 13 febbraio

Dolci racconti Con Giovanna Palmieri e Camilla DaVico Produzione Compagnie Teatrali Unite Una mamma e una bambina.Sempre di corsa,casa,lavoro,scuola,insomma non c’è mai tempo per stare un po’insieme.Il papà arriverà tra poco e la cena non è ancora stata preparata...Tra strade di farina,venti di zucchero a velo,isole di pasta lievitante e omini di pane,madre e figlia incominceranno ad essere più vicine,rinnovando l’intimo piacere di parlarsi,di giocare e ridere insieme. In scena il 20 febbraio

La fabulosa Historia di un burattino Animazione burattini e attore Moreno Pigoni Viola da gamba Rosita Ippolito Nella parte della ballerina Gaia Messori Produzione I Burattini della Commedia Un burbero e avido ciarlatano gira per le piazze esibendosi con i suoi burattini e con una musicista.Il suo fine però,non è muovere le teste di legno e divertire grandi e bambini,ma vendere elisir,liquidi miracolosi che dovrebbero guarire da tutti i mali.Arlecchino,stanco di essere trattato come uno straccio,si mette a capo di una rivolta,insieme a Pulcinella e alla musicista.Chi avrà la meglio? In scena il 5 marzo

Teatro Rasi via di Roma, 39 tel. 0544 36239

Mignolina e lo spirito del fiore Di Ezio Antonelli,Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni Con Elvira Mascanzoni,GiuseppeViroli Produzione DrammaticoVegetale Mignolina è un essere umano come tutti gli altri,ma non più grande di un mignolo.Dopo esser nata tra i petali di un fiore fatato,viene rapita dalla signora Rospo che la vorrebbe dare in sposa al suo viscido figlio.Parte così in viaggio attraverso mondi diversi,finché,sul dorso di una rondine,vola verso un mondo lontano dove grandi e piccoli,belli e brutti convivono felicemente. In scena il 22 dicembre,


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il mare in una stanza AEROSAL - LA GROTTA DI SALE E’ la novità nel campo del benessere. Una stanza interamente rivestita di sale nella quale uno speciale e brevettato erogatore permette al cliente di inalare micro-particelle di cloruro di sodio traendo beneficio alle alte e basse vie respiratorie, nonchè alla pelle. Una esperienza salutare in totale relax ascoltando musica, guardando un film oppure leggendo un buon libro e perchè no, godendo di un piacevole massaggio.

AMBIENTE IDEALE PER I BAMBINI Spesso i più piccoli sono i primi a soffrire di raffreddore e problemi respiratori che, in buona parte, scompaiono durante le vacanze al mare. La grotta di sale, ricreando un’umidità e una temperatura ottimali, offre anche a loro la possibilità di curarsi (inconsapevolmente) mentre giocano. Anche il pavimento della grotta infatti, così come le pareti, è ricoperto di sale che permetterà ai bambini di divertirsi facendo castelli di sale. Nella grotta i bambini potranno entrare anche in piccoli gruppi, accompagnati dai genitori; potranno sentirsi liberi, guardare un cartone animato o fare un riposino. La grotta di sale sarà per i bambini una sorta di aerosol (tutto naturale) fatto per gioco, senza il fastidio di “prendere una medicina”.

Sun Planet

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cartellone ragazzi e di figura

Ravenna

In scena il 22 gennaio,alle ore 20.30

alle ore 18.30

La storia di Hansel e Gretel

Pinocchio Con Mauro e Andrea Monticelli,Roberta Colombo,Fabio Pignatta Produzione Teatro del Drago Dalle tavole originali di Alain Letort Spettacolo musicale per attori,pupazzi e un burattino di legno,che dal 1990 ad oggi ha effettuato mille repliche in diciotto paesi di tre continenti.Il linguaggio universale della “danza”e dell’animazione con pupazzi mossi a vista in scena lo rende uno spettacolo di grande impatto visivo,per un pubblico di adulti e bambini di ogni età. In scena il 23 dicembre, alle ore 18.30

nella pancia del lupo.Solo il più piccolo sfugge alla sua bocca vorace.Insieme alla mamma,con astuzia e coraggio,salverà i fratellini... In scena il 24 dicembre, alle ore 18.30

Lupi favolosi Produzione DrammaticoVegetale,TCP, Teatro del Drago Nuovo spettacolo delle tre compagnie che hanno organizzato la rassegna Fest,per animare le Festività.A seguire,Orco paesaggio,creazione ludico mangereccia con l’Associazione La Lucertola e laboratorio Bigliettini di Natale. In scena il 25 dicembre,alle ore 17

E sulle case il cielo... Il lupo e i sette capretti Di e con Danilo Conti e Antonella Piroli Produzione Tanti Cosi Progetti

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È la storia de Il lupo e i sette capretti nella versione dei fratelli Grimm,la più conosciuta:sei ingenui capretti finiscono

Poesie,storie e canzoni di Ferruccio Filipazzi e Giusi Quarenghi Uno spettacolo di poesia,in voce e immagini.Esperienze e visioni,emozioni e pensieri raccontati da un io bambino,che si muove dentro una costellazione di episodi narrati,canzoni,poesie...

cartellone ragazzi e di figura

Faenza

Teatro Masini

Inizio spettacoli ore 16

trale avviene qualcosa di più.Tra le due amiche-avversarie si snoda il filo di una avventurosa storia,comica e saggia,antica e moderna,piena di incontri e scontri. In scena il 19 dicembre

La cicala e la formica

NocchioPinocchio

Con Maurizio Casali,Mariolina Coppola e Alessandra Tomassini Regia di Claudio Casadio Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri

Produzione Teatrino dei Fondi

piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306

Questi due piccoli animali,simbolo dell’ozio e del lavoro,sono tra i più famosi al mondo grazie anche alla popolare favola di La Fontaine.Ma,mentre nel racconto del narratore francese queste due figure sono rigidamente contrapposte per celebrare la virtù di una condannando il suo opposto,in questa nuova produzione tea-

Ancora una storia di Pinocchio! L’idea è proprio quella di un:«non ne possiamo più» di Pinocchio,raccontato dallo stesso burattino,diventato bambino,e adesso uomo,che non riesce a convivere con la propria storia,una storia, tra l’altro,raccontata a partire dalle straordinarie scenografie di Emanuele Luzzati,con l’enorme Balena,ma anche i Carabinieri e poi naturalmente lo stesso Pinocchio. In scena il 16 gennaio

forma propria,diventano qui teatro e protagoniste delle storie di Gek.Tra mari e cieli prendono forma piccole storie di nuvole,aironi,creature marine,ghiacci e lune. In scena il 9 gennaio

Con Catia Caramia,Giulio Ferretto,Paolo Gubello e Maria Pascale Produzione Teatro Crest

Le Ochine

Nella regione tedesca dello Spessart esiste una fitta foresta,“il bosco della strega”,per via di un rudere con i suoi quattro forni e della storia di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici,catturava quanti, perdendosi nel bosco,arrivavano nei pressi della sua casa.Forse è questa l’origine della fiaba di Hansel e Gretel.Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola,perché i bambini imparino a dare valore alle cose e alla loro capacità di conquistarle. In scena il 29 gennaio,alle ore 20.30

Lo spettacolo muove da una fiaba popolare raccolta e trascritta da Italo Calvino nelle Fiabe Italiane,che narra di un’ochina che si stacca dal branco per deporre le uova nel bosco.Lì una volpe tenta di mangiarsele,ma mamma oca,che sa bene come proteggere i suoi piccoli,riuscirà alla fine ad avere la meglio. In scena il 16 gennaio

Vulkano

Il Sogno

via Cella, 261 - S. Bartolo tel. 0544 36239 Inizio spettacoli ore 15.30

Acquaria Di e con Gek Tessaro Acqua e aria.Elementi mutevoli,senza

Hansel & Gretel

Con Claudio Casadio e Daniela Piccari Scritto e diretto da Marcello Chiarenza Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri In quella casetta all’inizio del bosco la Fame si fa sentire.La tavola vuota disegna gli stenti del povero taglialegna occupato a mantenere la sua magra famiglia.Così l’ossuta matrigna vince la debole resistenza affamata del marito fino a convincerlo a liberarsi dei figli… I bambini saranno abbandonati nel bosco… Una volta lì, una dolce vecchina avvicina i bambini,li vuole ospitare,in realtà è una strega cannibale che si nutre di giovinezza! E così

Con Eleonora Parrello Regia di Paola Bassani e Eleonora Parrello Produzione Teatro Laboratorio Mangiafuoco

Produzione Gambeinspallateatro Uno spettacolo ricco di gag comiche e trasformismo.«Come si può raccontare un sogno? Dunque,vediamo...Era una notte buia e tempestosa,me ne andavo per i fatti miei quando...iniziai a sognare di volare...e a far sognare a occhi aperti». In scena il 6 febbraio

Hansel si ritrova in gabbia,e mangia, mangia per farsi mangiare. E Gretel costretta ai fornelli cucina,cucina per il suo fratellino che sarà cucinato. Ma la strega si distrae un attimo e lo spintone di Gretel finisce in un urlo abbrustolito... In scena il 23 gennaio

Anna è furiosa (non si può andare avanti così!) Produzione Elsinor Ci sono bambini che non possono fare a meno di essere furiosi,picchiano i piedi, urlano,non accettano mai di perdere e non riescono mai a vincere...Cosa fare per loro? Ecco arrivare su un piccolo carrello Anna,una bambina furiosa come non se ne sono mai viste;è proprio una peste,così tutti la sgridano e le danno dei consigli “da grandi”,che Anna non capisce...Per fortuna sul carrello c’è anche Raffaella, una bambina che ha il coraggio di giocare con Anna… In scena il 6 febbraio


cartellone ragazzi e di figura

Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza Libertà, 18 tel. 0545 64330

camminare,affronta il mondo sulle sue zampette,lo spettacolo alterna parole, suoni e pittura. In scena il 16 gennaio

Inizio spettacoli ore 16

I musicanti di Brema Di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol Con Maurizio Casali,Mariolina Coppola, Lucia Puechler e Paola Baldarelli Già vincitore del Premio Nazionale Stregagatto come “miglior spettacolo di teatro per ragazzi”,la pièce è stata portata con successo anche alla ribalta internazionale dell’ultima edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto.Lo spettacolo,tratto dalla celebre favola dei Fratelli Grimm, racconta le avventure di un cane,un gatto,un asino ed un gallo... In scena il 9 gennaio

Kookaburra, storie aborigene al tempo dei sogni Produzione Fondazione Teatro Regionale Alessandrino Raccontando la storia dell’uccellino Kabù,che non sapendo volare ma solo

Al gran teatro di Mangiafuoco Regia di Alberto Grilli Produzione Teatro Due Mondi Il Gran Teatro ha montato le sue tende, manca solo il pubblico.Ma ecco che arrivano i bambini,e tra loro,Pinocchio.È lui stesso che,dialogando con Mangiafuoco,fa partire il sogno che è questa avventura. In scena il 30 gennaio

Bu Bu Settete Produzione Teatro Pirata Liberare tutti da tutte le paure:è proprio questo il percorso che faranno il professor Aristide Menelao Fanfulla da Lodi,studioso di “paura”,e il suo aiutante Miro Vladimiro.I due professori hanno la pretesa di liberare chiunque da qualsiasi paura,e lo faranno tramite la narrazione di storie originali e racconti che si perdono all’alba dei tempi… In scena il 13 febbraio

da

piccolo

e lo stock delle meraviglie

cartellone ragazzi e di figura

Russi

Teatro Comunale

via Cavour, 10 tel. 0544 580742/587641

Di Graziano Melano eVanni Zinola Con Giulia Rabozzi eVanni Zinola Produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Inizio spettacoli ore 16.30

Laprincipessa e ilranocchio Di Cristina Caldani da una favola dei Fratelli Grimm Con Sante Paoloucci,Cristina Caldani, Regia di CarloVitale Produzione Centro TeatraleViterbese Lo spettacolo racconta il momento del “confronto”,di come sia importante “conoscere”gli altri,al di là delle apparenze dietro le quali a volte possono nascondersi dei veri tesori. In scena il 16 gennaio

Aspettando Biancaneve

Una fanciulla sui pattini a rotelle,inafferrabile nel suo continuo vagare,e un uomo,un mago-mobile,artefice di sorprese,aspettano Biancaneve per consegnarle una mela... In scena il 30 gennaio

Veste i tuoi bimbi da 0 a 16 anni

Il gatto con gli stivali Dalla fiaba di Charles Perrault Di Gianni Franceschini Viva Opera Circus - Teatro dell’Angelo Il gatto come un “portatore di buone cose”, un personaggio-animale che aiuta un umano in difficoltà,per parlare del valore dell’amicizia e della solidarietà. In scena il 13 febbraio

RAVENNA • Via Salara, 26 tel. 0544 218723 piccolo.farneti@libero.it


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teatro di figura

Burattini anticrisi a Cervia e a Milano Marittima? Ecco “Arrivano dal Mare!” in versione invernale Fra Natale e Capodanno spettacoli da tutta Europa in teatro e ...negli alberghi Locali che chiudono, stagione invernale più che incerta: a Cervia da tempo categorie economiche e Comune stanno cercando di tamponare una diffusa sensazione di sconforto verso il turismo “fuori stagione”. Mancano i fondi per progettare grandi eventi e servizi che attraggano turisti sulla costa cervese nel periodo natalizio. Un recente intervento della Confcommercio propone addirittura di anticipare i tradizionali fuochi d’artificio dell’Epifania. In un contesto di evidente difficoltà si è fatto avanti il Centro Teatro di Figura, che celebra quest’anno il suo XXXV anno di attività nel campo dei Burattini e del Teatro di Figura. Nonostante il taglio progressivo dei contributi a questo settore (il Fondo Unico dello Spettacolo è stato pesantemente ridotto dal governo, ma vi è anche una riduzione di intervento nel bilancio comunale) rimangono al Ctf le risorse per posizionare il tradizionale Festival “Arrivano dal Mare!” proprio in questo periodo dell’anno. L’ipotesi di spostare il Festival d’inverno è condivisa anche dagli Assessorati alla Cultura e al Turismo del Comune e ha trovato la disponibilità di compagnie, artisti e delle istituzioni del settore. Dicono i dirigenti del Ctf: «Abbiamo chiesto alle Associazioni degli Albergatori se questa nostra idea poteva andare incontro alle loro necessità e abbiamo ricevuto una risposta molto interessata. Certo, quest’anno sarà un Festival molto sperimentale, sia nelle location che nel pubblico, ma confidiamo di avere un risultato positivo. Se così sarà, diventerà possibile rilanciare il Festival e iniziare a preparare la prossima edizione con un anno di tempo davanti. Con l’aiuto degli operatori economici sarà inoltre possibile trovare nuove risorse, per tutelare il Festival da una finanza

pubblica sempre meno attenta alla cultura». Se questo riguarda il futuro, il programma di quest’anno è già pronto: il Festival avrà luogo a Cervia dal 26 al 31 di dicembre. Utilizzerà solo parzialmente il Magazzeno del Sale, per mostre e laboratori. Luoghi del festival saranno il Teatro Comunale, l’Antica Pescheria e altri spazi pubblici. Due nuovi luoghi si aggiungono a quelli tradizionali: il Palazzo dei Congressi e le.. hall degli Alberghi. Come sempre folta la presenza di

Uno spettacolo della compagnia Stuffed Puppet di Neville Tranter compagnie straniere, da Slovenia, Francia, Spagna, Polonia, Olanda, fra cui spicca la compagnia “Stuffed Puppet” dello straordinario Neville Tranter. Laboratori per bambini, workshop e convegni arricchiscono il programma degli spettacoli. Durante i quattro giorni di Festival inizia anche l’attività formativa dell’Atelier delle Figure/Scuola per Burattinai e Contastorie, giunta al suo decimo anno di attività. Il Festival si svolgerà anche, in parte, nel Teatro Petrella di Longiano e nel Teatro Comunale di Gambettola, entrambe sedi accoglienti delle attività del CTF.



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genius loci

Goldoni, quel palcoscenico come una “piazza del mondo” A Bagnacavallo, nel 1845, apre il nuovo teatro concepito come una parte di città Galli, detto il Bibiena. È questo il momento in cui il teatro è concepito come parte di città, con ordini dei palchetti quasi a ricordare gli esterni delle dimore private e la platea vista come “piazza del mondo”. L’erezione del nuovo teatro a Bagnacavallo rappresenta l’esito felice di uno dei più importanti cantieri urbani, come si legge dalle pagine della documentata Storia di un cantiere. Il teatro Carlo Goldoni a Bagnacavallo 1839-1845, scritto da Marzia Marascio e pubblicato da Danilo Montanari Editore in occasione della recente festa del patrono. Si scopre come, dietro alle pietre, si celino vari inizi. Il cantiere si instaura ufficialmente il 23 ottobre 1839, allorché l’architet-

64 Il palcoscenico del Goldoni di Paolo Bolzani Bagnacavallo, 27 settembre 1845: come ogni anno si celebrava la Festa di San Michele Arcangelo, patrono della città. Ma la stessa occasione fu propizia per festeggiare qualcosa di molto più speciale: l’inaugurazione del nuovoTeatro, suggellata da musiche di Giuseppe Verdi – l’Ernani, scelto all’ultimo momento al posto del Nabucco – e di Gaetano Donizetti – Parisina – messi in scena dall’impresario ravennate Giuseppe Spallaci e con l’orchestra ben diretta dalla giovane promessa Angelo Mariani, anch’egli ravennate. Nel febbraio 1907 il teatro verrà intitolato a Carlo Goldoni (Venezia, 25.02.1707 – Parigi, 06.02.1793), in occasione dei duecento anni dalla nascita del commediografo veneziano, che aveva soggiornato a Bagnacavallo negli ultimi mesi di vita del padre Giulio, medico condotto in città e lì sepolto nel 1731. La reazione di Goldoni sarà quella di studiare legge all’Università di Padova, divenire avvocato, tentare invano l’avventura forense a Venezia e finalmente dedicarsi quello per cui è poi diventato famoso nel mondo.

La costruzione del teatro di Bagnacavallo si inserisce nel movimento di aggiornamento tipo-morfologico che stava interessando nello stesso periodo anche Ravenna, con la costruzione dell’Alighieri, realizzato tra il 1840 e il 1852 su progetto dei fratelli veneziani Tommaso e Giambattista Meduna. Altro riferi-

mento d’obbligo è il Rossini di Lugo, che costituisce il primo esempio regionale di sala a ferro di cavallo inserita in un edificio autonomo destinato a spettacoli teatrali e dotata di quattro ordini di palchi e un loggione. L’opera venne condotta a termine nel 1760-61 dal celebre architetto e scenografo Antonio

«In Italia alla danza restano le briciole ed è impossibile programmare» to bolognese Filippo Antolini, titolare della cattedra di architettura all’Accademia di Bologna dal 1847 al 1859, progettista del nuovo teatro, effettuava un sopralluogo congiuntamente con Domenico Galli, valente capomastro faentino di origini ticinesi.

I tre ordini di palchi


Ma, in realtà, per comprendere meglio questa storia, si deve tornare più indietro, allorché ha inizio il processo di riconfigurazione dell’assetto urbano dell’odierna piazza della Libertà, di cui la costruzione del teatro rappresenta il capitolo finale più rappresentativo. Torniamo quindi al 1785, allorché il Comune di Bagnacavallo procede

l’autrice, la demolizione del quattrocentesco Palazzo Brandolini, risalente al XV secolo, e l’erezione di un nuovo Teatro nell’orto del Palazzo. Nel 1840 Antolini non riuscirà a modificare questa indicazione, perciò dovrà accettare l’allineamento del portico di Morelli con il proprio, prolungato l’effetto loggiato fino all’angolo tra la piazza e via

L’esterno

La volta alla demolizione del Palazzo dei Notai, che era stato realizzato secoli prima in fregio alla Torre Civica e chiudeva la strada maestra allorché giungeva in quella che allora era chiamata Piazza Maggiore. Nello stesso anno si procede alla demolizione anche del Portico delle Bugie, una loggetta che, insieme al Palazzo Brandolini, si trovava quasi al centro dell’attuale vasto spazio urbano. In posizione leggermente più arretrata al sito del Portico, verrà realizzato il Palazzo del Comune, opera di Cosimo Morelli «architetto pontificio», dal perentorio disegno neorinascimentale a sette campate che si definisce come nuovo fondale della piazza provenendo da via Mazzini. Sarà Morelli a suggerire, come narra

Tiberio Brandolini. Unica concessione sarà la creazione di una campata centrale, di passaggio tra le sette di Morelli e le cinque di Antolini, che consente all’architetto bolognese di segnalare lievemente la presenza di due portici, e disegnando inoltre una trabeazione ionica poggiata su semicolonne e pilastri sui cui si scaricano le arcate, che sembra quasi una risposta non troppo dialettica a Morelli. E lo fa con grande precisione linguistica e rigore stilistico, filologico, ma anche con grande forza di segno, proprio mentre la facciata giunge a noi al rustico, priva del previsto intonaco e vuoto lo spazio del fregio per previste scritte commemorative. continua a pag 66


segue da pag 64

Il partito architettonico si conclude infine con cinque nicchie ellissoidali, in cui forse un giorno si potrebbero rivedere inseriti altrettanti medaglioni realizzati dal ceramista Caravita di

Bagnacavallo nel 1930 e ora presenti nel foyer, recanti i ritratti di Carlo Goldoni, Giuseppe Verdi, Niccolò Paganini, Alfredo Catalani e Richard Wagner. All’interno, la pianta rettangolare

silenziosa loggetta. La grande sala a ferro di cavallo ci accoglie con i suoi tre ordini di palchi – diciassette per ogni ordine – collegati da un parapetto continuo decorato da vari motivi, dai trofei d’armi alle maschere, su cui

Tre medaglioni realizzati dal ceramista Caravita

66

«Purtroppo il Ridotto è oggi penalizzato da un uso incongruo che svilisce la silenziosa loggetta»

descrive una rotazione con perno sull’angolo di via Brandolini e quindi l’ingresso ha il compito di compensarne gli effetti rispetto all’andamento del portico. Segue l’atrio, decorato dal pittore faentino Giuseppe Minardi, sopra al quale si trova il Ridotto, ora purtroppo penalizzato da un uso incongruo, che svilisce la

«La volta è decorata da Francesco Migliari e dalla sua bottega e vi si illustra la vita di Romolo»

infine stacca la sequenza di arcatelle del loggione che sembra sorreggere fisicamente la volta con terminazione ad ombrello, sontuosamente decorata da Francesco Migliari (Ferrara 08.11.1793-21.08.1851) e dalla sua bottega. Vi si illustra la vita di Romolo, in particolare nei quattro medaglioni esagonali con le allegorie di Agricoltura, Architettura, Legislazione e Politica, mentre all’esterno chiude la composizione una sequenza di venti riquadri in cui è illustrato un singolare e articolato bestiario. Allorché ci volgiamo al fronte del boccascena, ecco comparire la leggiadra Danza delle Ore, al cui centro campeggia un segnatempo per spettacoli, opera questa dell’orologiaio Giuseppe Berardi di Bagnacavallo. Il sipario venne eseguito da Antonio Muzzi di Bologna, che illustrò la visita di Camillo Gozzadini a Bartolomeo Ramenghi, noto pittore di Bagnacavallo, qui illustrato insieme «al figlio Giambattista e all’allievo prediletto, il Primaticcio» (Marascio).

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cartellone Concerti Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244

Der Rose Pilgerfahrt op. 112 (Il pellegrinaggio della Rosa) Robert Schumann nel bicentenario della nascita Francesca Mazza, voce narrante Davide Cavalli, pianoforte Solisti e Coro dell’Associazione polifonica di Ravenna Direttore Elena Sartori Domenica 7 novembre, ore 11

Il colore del sole Musiche al tempo di Caravaggio Laus Concentus Renata Fusco, voce Maurizio Piantelli, liuto basso Massimo Lonardi, liuto Domenica 14 novembre, ore 11

Giovanni Gnocchi e Chiara Opalio Concerto per violoncello e pianoforte Musiche di L. van Beethoven Domenica 21 novembre, ore 11

Grigory Sokolov Concerto per pianoforte Lunedì 31 gennaio, ore 20.45

Mercoledì 1 dicembre, ore 20.45

Paolo Chiavacci, Danilo Rossi e Alfredo Persichilli Concerto per violino, viola e violoncello Musiche diW.A. Mozart e L. van Beethoven Domenica 5 dicembre, ore 11

Warhol Piano Quartet Filippo Fattorini, violino Alessio Toro, viola Giulio Ferretti, violoncello Andrea Feroci, pianoforte Musiche diW.A. Mozart, J. Brahms Domenica 12 dicembre, ore 11

Quartetto Mantegna e Bruno Canino Roberto Noferini, violino Serena Canino, violino Luca Moretti, viola Matteo Pigato, violoncello Bruno Canino, pianoforte Musiche di J.S. Bach,A. Dvorák Domenica 19 dicembre, ore 11

Prague Sinfonia Orchestra

Stefano Giavazzi Concerto per pianoforte Musiche di F. Schubert Domenica 28 novembre, ore 11

Steven Isserlis e Olli Mustonen Concerto per violoncello e pianoforte Musiche di J.S. Bach, F. Busoni, O. Mustonen, J. Sibelius, B. Martinu Mercoledì 9 febbraio,ore 20.45

Musique de Salon G. Fauré, Sicilienne op. 78 C. Debussy, Syrinx - J. Ibert, Entr’Acte

Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry Musiche originali di L. Bacalov, M. Fabrizio, P. Glass, K. Penderecki Catherine Spaak, voce recitante Massimo Mercelli, flauto Corrado De Bernart, pianoforte Matteo Cremolini, chitarra Michele Chiapperino, violoncello Pietro Sperduti, disegno luci Lunedì 14 febbraio, ore 20.45

Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini DirettoreWayne Marshall Alessandro Carbonare, clarinetto Musiche di A. Copland, D. Ellington, P.I. Cajkovskij Sabato 19 febbraio,ore 20.45

Ilia Kim Concerto per pianoforte Musiche di C. Franck, C. Debussy, F. Liszt, J.Albeniz, F. Chopin Martedì 22 febbraio, ore 20.45

Orchestra da camera La Risonanza Direttore e clavicembalista Fabio Bonizzoni Musiche di J.S. Bach, C.Ph.E. Bach Martedì 1 marzo,ore 20.45

Krystian Zimerman

I virtuosi italiani

Concerto per pianoforte Musiche di F. Chopin

Da Bach a Piazzolla

Direttore Christian Benda Uto Ughi, violino L. van Beethoven Coriolano Ouverture in do minore op. 62 Concerto in re maggiore op. 61 Sinfonia in fa maggiore op. 68 n. 6 “Pastorale” martedì 18 gennaio, ore 20.45

Direttore e primo violino Alberto Martini Marco Albonetti, sax contralto Musiche di B. Britten,A. Glazunov, N. Rota Lunedì 7 marzo,ore 20.45

Richard Galliano Sextet

Richard Galliano,fisarmonica,accordina Sebastien Surel, primo violino Nicolas Dautricourt, secondo violino Jean Marc Apap, viola Eric Picard, violoncello Stephane Logerot, contrabbasso Musiche di J.S. Bach,A. Piazzolla, R. Galliano Martedì 29 marzo, ore 20.45

European Union Youth Orchestra DirettoreVassili Sinaisky Musiche di R.Wagner, F. Liszt Giovedì 7 aprile,ore 20.45

Orchestra Città di Ravenna Coro A. Galli di Rimini Direttore Matthieu Mantanus Direttore del Coro Matteo Salvemini Kelly McClendon, soprano Arie di G.Verdi, in omaggio al 150° anniversario dell’Unità d’Italia Domenica 17 aprile,ore 20.45

Omaggio a Franz Liszt nel bicentenario della nascita Enrico Pace, pianoforte Venerdì 29 aprile,ore 20.45

Ravenna Bronson via Cella, 50 - Madonna dell’Albero tel. 333 2097141

Black Mountain + The Night Terrors Giovedì 30 settembre,ore 22

The Black Angels + Sybiann Venerdì 1 ottobre,ore 22

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Songs with other strangers Mercoledì 20 ottobre,ore 21.30 – Teatro Rasi

One Dimensional Man

Giovedì 25 novembre, ore 22 – Teatro Comandini, Cesena

Saluti da Saturno

A Toys Orchestra Uochi Toki

Le Luci della Centrale Elettrica

Sabato 27 novembre,ore 22

Sabato 22 gennaio,ore 22

Wavves

I like trains

Martedì 30 novembre,ore 22

Venerdì 28 gennaio,ore 22

A Place To Bury Strangers + zZz

Wooden Wand

Sabato 8 gennaio,ore 22

Sabato 23 ottobre,ore 22

Tito and Tarantula

Quartetto Saxofonia

Domenica 24 ottobre,ore 22

Jonathan Richman feat.Tommy Larkins

Martedì 1 febbraio,ore 22

Giovedì 2 dicembre,ore 22

Helmet + Lafaro

Sabato 5 febbraio,ore 22

Balmorhea + Ghost of Bell Star

Venerdì 3 dicembre,ore 22

Sabato 30 ottobre,ore 22

Micah P. Hinson

Zombie Zombie play John Carpenter

Sabato 4 dicembre,ore 22

Giovedì 20 febbraio,ore 22

The Warlocks + Owen Pallet

Fran Healy (ex Travis)

Dente + Il Genio Pontiak + Zeus!

Transmissions anno 4 Venerdì 10 dicembre,ore 21.30 – Teatro Rasi

Da giovedì 17 a domenica 20 marzo (in collaborazione con Nobodaddy) –Vari luoghi

Teatro Degli Orrori

Ulver

Aethenor Ryan Bingham Liam Gerner Venerdì 5 novembre,ore 22

Perturbazione + Dente

Giovedì 24 febbraio,ore 22

Martedì 7 dicembre,ore 22

Giovedì 4 novembre,ore 22

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Sabato 11 dicembre,ore 22

Sabato 6 novembre,ore 22 Domenica 12 dicembre,ore 22

The Wave Pictures with Stanley Brinks Mercoledì 15 dicembre,ore 22

Venerdì 12 novembre,ore 22

SupernaturalCat night Badly Drawn Boy Women + ddmmyyyy

Tre Allegri Ragazzi Morti + Altro

Lunedì 15 novembre,ore 22

Sabato 18 dicembre,ore 22

Shrinebuilder + Karma to burn

Calibro 35 Sabato 25 dicembre,ore 22

Venerdì 19 novembre,ore 22

Pentagram + In Solitude Domenica 17 aprile,ore 22

Blood Ceremony + Ghost Mercoledì 20 aprile,ore 22

Calibro 35 sonorizza Milano Odia

Russi Teatro Comunale

Sabato 20 novembre,ore 22

Martedì 28 dicembre,ore 21.30 – Teatro Rasi

via Cavour, 10 tel. 0544 587641

Woven Hand

Guano Padano +

Concerto lirico

Massimo Volume + Bachi Da Pietra

Giuseppe Aneomanti Concerto per pianoforte Musiche di F.Liszt,F.Schubert,G.Verdi, A.Alabiev,N.Paganini Martedì 14 dicembre,ore 20.45

Lugo Teatro Rossini piazzale Cavour, 17 tel. 0545 38542

Sabato 2 aprile,ore 22

Venerdì 17 dicembre,ore 22

Sabato 13 novembre,ore 22

Roberto Noferini,violino Chiara Cattani,clavicembalo Musiche di J.S.Bach,.G.Sarti, L.Boccherini Mercoledì 24 novembre,ore 20.45

L.van Beethoven Concerto n.5 “Imperatore”in mi bemolle maggiore Op.73 Sinfonia n.7 in la maggiore Op.92 Andrea Lucchesini,pianoforte Direttore Pietari Ikinen Domenica 28 novembre,ore 16

Mercoledì 10 novembre,ore 22

Adrian Belew Power Trio

Duo Noferini - Cattani

Filarmonica Arturo Toscanini

Auf Der Maur Sleepy Sun

Gianfranco Berardi,sax soprano Gilberto Monetti,sax contralto Luca Quadrelli,sax tenore Riccardo Righi,sax baritono Musiche di J.B.Singelée,A.Scarlatti, I.Albèniz,K.Weill,P.Iturralde Giovedì 4 novembre,ore 20.45

Laura Veirs

Venerdì 29 ottobre,ore 22

Domenica 31 ottobre,ore 22

Daniela Pini,mezzosoprano Fabrizio Milani,pianoforte Musiche di G.Bizet,G.Rossini, G.Gershwin,A.L.Webber,A.Piazzolla, C.Saint Saëns Mercoledì 20 ottobre,ore 20.45

Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna F.J.Haydn Sinfonia in mi bemolle maggiore Op.84 W.A.Mozart Aria da concerto :“Vado,ma dove,oh Dei!” Aria da concerto:“Un moto di gioia” Elena Bakanova,soprano Direttore Raffaele Mascolo Domenica 12 dicembre,ore 20.30

Filarmonica Arturo Toscanini Sinfonie di G.Rossini,G.Verdi Direttore Carlo Tenan Lunedì 10 gennaio,ore 20.30


Quartetto d’Archi della Filarmonica Arturo Toscanini W.A.Mozart Serenata “Eine Kleine Nachtmusik”K.525 Quartetto “La Caccia”K.458 A.Dvorak Quartetto n.12 op.96 “Americano” Mihaela Costea,violino primo Viktoria Borissova,violino secondo Carmen Condur,viola Diana Cahanescu,violoncello Martedì 8 febbraio,ore 20.30

Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna L’elmo di Scipio Navigazione ilare e pericolosa tra le parole e la musica che hanno fatto, fanno e faranno l’Unità d’Italia Direttore Alessandro Nidi Roberto Recchia,voce recitante Lunedì 21 febbraio,ore 20.30

Bruno Canino pianoforte G.Rossini “Péchés de vieillesse”da “Album pour les enfants adolescents:Première communion, Thème naïf et variations,Saltarello à l’italienne,Prélude moresque,Valse lugubre,Impromptu anodine” F.Liszt Trascrizioni da:“Soirées Musicales” di G.Rossini;Quarta Sinfonia di L.van Beethoven Martedì 1 marzo,ore 20.30

Fusignano Auditorium Corelli corso Emaldi, 109 tel. 0545 955672

PierNarciso Masi concerto per pianoforte Musiche di J.Brahms,W.A.Mozart, G.Rossini Venerdì 10 dicembre,ore 21

e il ’700 Ana Liz Ojeda,violino Valeria Montanari,clavicembalo Fabio Gaddoni,violoncello Musiche di J.S.Bach,C.P.E.Bach, F.Geminiani,A.Corelli Venerdì 7 gennaio,ore 21

Quintetto Kammermusik Valeria Abbondanti,flauto Gianluca Tassinari,oboe Ana Liz Ojeda,violino Simone Laghi,viola Fabio Gaddoni,violoncello Musiche di J.C.Bach,W.A.Mozart, J.Peyel Sabato 29 gennaio,ore 21

Piccola Orchestra Zaclen concerto di musica da ballo romagnola dell’800 Simone Castiglia,violino Davide Castiglia,violino Federico Martoro,chitarra Massimiliano Rossi,clarino Roberto Bartoli,contrabbasso Sabato 26 febbraio,ore 21

Il Suono Antico rassegna musicale barocca Direzione artistica Matteo Salerno Lunedì 4 aprile,giovedì 5 maggio e giovedì 12 maggio

Argenta Teatro dei Fluttuanti via Pace, 2 tel. 0532 805344

Marco Carta Sabato 27 novembre,ore 21

Nicola Piovani

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Natale a Broadway concerto dell’Orchestra della Città di Ravenna – Ensemble Musiche di J.Brahms,W.A.Mozart, G.Rossini Lunedì 20 dicembre,ore 21

L’arte musicale settecentesca: Arcangelo Corelli

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Andrea Trovato

Concerto per quintetto Domenica 5 dicembre,ore 21

Via Zalamella, 61 - Ravenna Tel 0544 502344 - cell 347 2381059 andrea.trovato@pfafineco.it www.fineco.it

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cartellone Dialettale Ravenna Teatro Rasi

Ac fen aj fat chi dis miglion

via di Roma, 39 tel. 0544 30227 Inizio spettacoli ore 15

La Compagine di S.Tomè di Roncadello (Forlì) Domenica 28 novembre

Quaterna Compagnia La Broza di Cesena Domenica 24 ottobre

E geval in sacresteja Compagnia G.A.D. Città di Lugo Domenica 31 ottobre

Ridar da muri’ Cumpagnì dla Zercia di Forlì Domenica 7 novembre

Coma una volta spettacolo di folclore romagnolo Associazione Canti e Balli di una volta diViserba (Rimini) Domenica 14 novembre

70

Compagnia Cvì de Magazén di S.Antonio (Ravenna) Domenica 9 gennaio

Premiata Pasticceria Bellavista due atti e un quadro diVincenzo Salemme Compagnia Il Passaggio di Ravenna Domenica 21 novembre

Una fiola da maride’ Compagnia C.D.T. La Rumagnola di Bagnacavallo Domenica 16 gennaio

Sabato 11 dicembre

La colpa l’è de paruch Compagnia Amici del Teatro di Cassanigo Sabato 9 gennaio

E geval in sacresteja

Il trovatore

Compagnia G.A.D. Città di Lugo Sabato 16 gennaio

Se uj’e’ da garavle’ a vegn nenca me

di GiuseppeVerdi, Compagnia I Mimi della Lirica di Ravenna Domenica 23 gennaio

Boll d’savon

Compagnia Hermanos di Longiano Domenica 5 dicembre

Boll d’savon

L’e’ tota colpa dl’euro Cumpagneja de Bonumor di Granarolo Faentino Domenica 19 dicembre

La Rumagna inte tu cor spettacolo fuori abbonamento Società Canterini Romagnoli, Gruppo Corale “Pratella-Martuzzi” Domenica 26 dicembre

E viaz con Giuseppe Bellosi,Vittorio Miani, Nino Taglioni, Gianni Penazzi Domenica 2 gennaio

Al do cugnedi

Gruppo Teatrale San Severo di Ponte Nuovo (Ravenna) Domenica 30 gennaio

Al tatar Compagnia Piccolo Teatro Città di Ravenna Domenica 6 febbraio

La colpa l’è de paruch Compagnia Amici del Teatro di Cassanigo Domenica 13 febbraio

Al braghiri Compagnie Caveja e Ravgnana di Ravenna Domenica 20 febbraio

Maledette malelingue due atti unici dal teatro di Luigi Pirandello e Achille Campanile Laboratorio Italiano del P.T.R. di Ravenna Domenica 27 febbraio

Alfonsine Teatro Monti c.so Repubblica, 24 tel. 0544 591715 Inizio spettacoli ore 21

Al do cugnedi Compagnia Cvì de Magazén di S.Antonio (Ravenna) Sabato 20 novembre

La nostra azienda si occupa dell’allevamento di maiali. Abbiamo un laboratorio dove trasformiamo la carne derivata dalla macellazione dei nostri animali e la vendiamo nel negozio annesso al laboratorio. Abbiamo carne fresca, salumi stagionati tipici e la possibilità di preparare porchette e arrosti per feste, ritrovi, cene... su prenotazione Siamo anche nel circuito delle fattorie didattiche il negozio è APERTO dal MERCOLEDÌ al SABATO dalle 8.30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00

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Gruppo Teatrale San Severo di Ponte Nuovo (Ravenna) Sabato 23 gennaio

Al tatar Compagnia Piccolo Teatro Città di Ravenna Sabato 30 gennaio

Una fiola da maride’ Compagnia C.D.T. La Rumagnola di Bagnacavallo Sabato 5 febbraio

Maledette malelingue due atti unici dal teatro di Luigi Pirandello e Achille Campanile Laboratorio Italiano del P.T.R. di Ravenna Sabato 12 febbraio

Cervia Teatro Comunale via XX Settembre, 125 tel. 0544 975166 Inizio spettacoli ore 21

Una bela pitnadura Gruppo Dialettale De Bosch Venerdì 12 novembre

Commedia dialettale Compagnia Dialettale di Bubano Venerdì 19 novembre

Al pianell T.P.R. Doppio Gioco di Faenza Venerdì 3 dicembre

L’e’ tota colpa dl’euro

Ciacar e Fartel

Cumpagneja de Bonumor di Granarolo Faentino Sabato 27 novembre

Compagnia Giovani di Chiusura di Imola Venerdì 10 dicembre

Ridar da muri’

Commedia dialettale

Cumpagnì dla Zercia di Forlì Sabato 4 dicembre

Compagnia E carador di Forlì Venerdì 14 gennaio

Al braghiri

Commedia dialettale

Compagnie Caveja e Ravgnana di Ravenna

Cumpagnì dla Zercia di Forlì Venerdì 21 gennaio


agenda Ottobre 2010

tratto dal racconto di Luis Sepùlveda, con la Compagnia La Piccionaia - I Carrara

4 e il 5 novembre

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Linguàza (L’uomo è ciò che mangia)

Mercoledì 27

di e con Ivano Marescotti accompagnamento musicale in scena di Massimo Piani (sax) e Giuseppe De Fazio (pianoforte)

Sabato 30

Tutto questo... danzando

Detto Molière

diretto da Giampiero Solari con Michelle Hunziker

Teatro delle Albe scritto e diretto da Marco Martinelli

Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 7

Domenica 24

West

Fanny & Alexander

Domenica 10

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Fagiolino e la barba allo scheletro

Ore 21, Ardis Hall, Ravenna. Repliche il 28, il 29, il 30 e il 31 ottobre, il 3, il

Teatro del Drago

Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

coreografie di Gustavo Ramirez Sansano e Paolo Mohovich

Martedì 16

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Mercoledì 6

Mi scappa da ridere

agenda Novembre 2010 Giovedì 4

Giovedì 11

Fantasmi

Dante, un patàca

testo e regia di EnzoVetrano e Stefano Randisi con EnzoVetrano,Stefano Randisi e Margherita Smedile

di e con Ivano Marescotti

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Domenica 14 Babar

con i ballerini di “Ballando sotto le stelle”

Rumore di acque

Teatro delle Albe con Alessandro Renda

Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Domenica 31

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Venerdì 19 Il Trovatore

Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna. Repliche il 17, il 18 (giovedì ore 11), il 19 e il 20

di GiuseppeVerdi regia di Cristina Mazzavillani Muti direttore Nicola Paszkowski Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Mercoledì 17 Medea

Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 21 (domenica ore 15.30)

con PamelaVilloresi e David Sebasti regia di Maurizio Panici

Donne

Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 18

con Lucilla Giagnoni e i canti de Le Core, accompagnate dall’arpa di Micol Picchioni

L’ebreo

DrammaticoVegetale / Ravenna Teatro

di Gianni Clementi con Ornella Muti,Duccio Camerini e Mimmo Mancini

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Persone naturali e strafottenti

Beethoven Sizes

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 6 e il 7

di Giuseppe Patroni Griffi conVladimir Luxuria

Balletto dell’Esperia musiche di Ludwig van Beethoven

Mafie in pentola: Libera Terra

Giovedì 18

71


agenda Novembre 2010 e il sapore di una sfida

in scena Tiziana De Masi testo originale di Antonio Guolo e Tiziana De Masi Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

Grande Circo Nave Argo, ovvero la Ballata di Teseo e il Minotauro

prima a Ravenna della nuova produzione di Teatro del Drago Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Testimoni

Martedì 23

scritto e diretto da Angelo Longoni con Giampiero Ingrassia,Cesare Bocci, GiovanniVettorazzo

Se perdo te 2

Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 20 e il 21

di Francesco Freyrie conVito e Maria Pia Timo scene di Leonardo Scarpa regia di Daniele Sala Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna

Sabato 20

di Molière diretto e interpretato da Gabriele Lavia

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 27 e il 28 (domenica anche ore 16.30)

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Johan Padan a la descoverta de le americhe

di Dario Fo con Mario Pirovano Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Omaggio a Edgardo Siroli

introduzione di Giuseppe Bellosi voce Paola Lorenzi chitarra Pedro Mena voce recitante Francesco Corliano Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

L’amante - Una tragicommedia

da Harold Pinter CTB Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere progetto,elaborazione drammaturgica e interpretazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Diario di un pazzo

con Flavio Bucci da Nikolaj Gogol traduzione e adattamento di Mario Moretti regia di Giancarlo Fares

Se perdo te 2

Mercoledì 24

di Francesco Freyrie conVito e Maria Pia Timo scene di Leonardo Scarpa regia di Daniele Sala

Mai più soli

Domenica 28

di Stefano Benni con Angela Finocchiaro,Daniele Trambusti

Fratelli di Taglia

Ore 21, Teatro Comunale, Cervia

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Venerdì 26

Martedì 30

Gian Burrasca

Il malato immaginario

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

regia di Alvis Hermanis

con Antonio Albanese

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 10, l’11 e il 12 (domenica ore 15.30)

Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Domenica 21 72

con Elio testo e supervisione registica Lina Wertmuller

agenda Dicembre 2010

Alice

Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Il giorno della civetta

di Leonardo Sciascia con Sebastiano Somma e Orso Maria Guerrini

Venerdì 17 Credo

Venerdì 10 Mercoledì 1 Il malato immaginario

di Molière diretto e interpretato da Gabriele Lavia

scene di Leonardo Scarpa regia di Daniele Sala Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 5

Uomo e Galantuomo

di Eduardo De Filippo con Francesco Paolantoni Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Compagnie Theatre Alibi con Catherine Graziani regia di Francois Bergoin Ore 20, Almagià, Ravenna

Un ispettore in casa Birling

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 2 e il 3

Domenica 5 Il cuore in una barca di carta

Sabato 11

Venerdì 3

conYousif Latif Jaralla testo originale diYousif Latif Taralla

Una vita di parole

di John Boynton Priestley con Paolo Ferrari e Andrea Giordana regia di Giancarlo Sepe

di e conVincenzo Cerami messa in scena di Norma Martelli

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Replica il 18

Non ce ne importa niente

con le Sorelle Marinetti Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Martedì 7

Domenica 12

Oblivion Show

Il malato immaginario

Hello, Dolly!

regia di Gioele Dix

di Molière diretto e interpretato da Gabriele Lavia

di Jerry Herman con la Compagnia Corrado Abbati

Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche l’8 e il 9

Ore 16, Teatro Masini, Faenza. Replica il 12 (domenica ore 21)

Lo schiaccianoci

Giovedì 9

Martedì 14

Balletto del Teatro dell’Opera della Macedonia musiche di Cajkovskij

Se perdo te 2

Filosofi alle primarie

di Francesco Freyrie conVito e Maria Pia Timo scene di Leonardo Scarpa regia di Daniele Sala

di Carlo Monaco con Giorgio Albertazzi

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Sabato 4

Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 5 (domenica ore 15.30)

di Francesco Freyrie conVito e Maria Pia Timo

Nerval Teatro regia di Maurizio Lupinelli con Elisa Pol Ore 22, Teatro Rasi, Ravenna

Sabato 18 Occident

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Compagnie Theatre Alibi regia di Francois Bergoin,in scena con Catherine Graziani Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

Domenica 19 La cicala e la formica

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Giovedì 16

Se perdo te 2

Magnificat

Le signorine di Wilko

Personaggi

con Laura Marinoni,Sergio Romano

di Michele Serra e Antonio Albanese

Accademia Perduta Romagna Teatri regia di Claudio Casadio


agenda Dicembre Novembre2010 2010 con Casali,Mariolina e ilMaurizio sapore di una sfida Coppola einAlessandra Tomassini scena Tiziana De Masi Ore TeatrodiMasini, testo 16, originale Antonio Faenza Guolo e Tiziana De Masi

prima a Ravenna della nuova produzione

di Molière diretto e interpretato da Gabriele Lavia

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 27 e il 28 (domenica anche ore 16.30)

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Johan Padan a la descoverta de le americhe

di Dario Fo con Mario Pirovano

L’amante - Una tragicommedia

da Harold Pinter CTB Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere progetto,elaborazione drammaturgica e interpretazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso

Un in casa Birling Oreispettore 21, Auditorium Corelli,

di Teatro Drago La BelladelAddormentata

diFusignano John Boynton Priestley con Paolo Ferrari e Andrea Giordana regia di Giancarlo Sepe Testimoni Ore 16, TeatrodaRossini, scritto e diretto Angelo Lugo Longoni con Giampiero Ingrassia,Cesare Bocci, Personaggi GiovanniVettorazzo diOre Michele Serra eMasini, AntonioFaenza. Albanese 21, Teatro con Antonioil Albanese Repliche 20 e il 21

Ore 16.30, Almagià, Ravenna Teatro dell’Opera della Macedonia musica di Caikovsky

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna

Ore 18.30, 21, Teatro Alighieri, Ravenna Ore Teatro Rasi, Ravenna

Sabato 20 Martedì Se perdo te21 2

Mercoledì Sabato 25 24

Gravità senza legge di Francesco Freyrie

MaiLupi più soli favolosi

Domenica 28

con Vito il clown AvnerPia L’eccentrico e Maria Timo Ore Teatro Comunale, scene21, di Leonardo Scarpa Cervia regia di Daniele Sala

di Stefano Benni Drammatico Vegetale,TCP, con Angela Finocchiaro,Daniele Trambusti Teatro del Drago

Fratelli di Taglia

Ore 17, 21, Teatro Teatro Rasi, Comunale, Cervia Ore Ravenna

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Mignolina e lo spirito del fiore Domenica 21

Venerdì 26 Martedì 28

Martedì 30

Gian Burrasca Jesus Christ Superstar

Il malato immaginario

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

DrammaticoVegetale

di Tim Rice e Andrew LloydWebber Compagnia Rock Opera regia di Alvis Hermanis

con Antonio Albanese

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 10, l’11 e il 12 (domenica ore 15.30)

Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Mercoledì 22Comunale, Russi Ore 20.45, Teatro

Ore 18.30, Teatro Rasi, Ravenna

72

Grande Circo Nave Argo, Pinocchio ovvero Ballata di Teseo Teatro dellaDrago e il Minotauro Ore 18.30, Teatro Rasi, Ravenna

con Elio testo e supervisione registica Lina Wertmuller

Martedì Ore 21, Teatro23 dei Fluttuanti, Se perdo te 2 Argenta

di Francesco Freyrie conVito e Maria Venerdì 24Pia Timo sceneIldilupo Leonardo Scarpacapretti e i sette regiaTanti di Daniele Sala TCP Cosi Progetti

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

agenda Dicembre 2010 agenda di Leonardo Scarpa Gennaio 2011scene Mercoledì 1 regia di Daniele Sala Giovedì 23

Il malato immaginario

di Molière diretto e interpretato Giovedì 6 da Gabriele Lavia

Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 5 San Bartolo

Ore Giandoja 20.30, Teatro e laRossini, CoronaLugo. del Re Repliche il 2 e il 3 Grilli Spettacoli Torino

Domenica 5

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

spettacolo di Claudio conYousif Latif JarallaCasadio (anche regista) e testo originale diGiampiero Yousif LatifPizzol Taralla con Maurizio Casali,Mariolina Ore 21, Auditorium Corelli, Coppola, Lucia Puechler e Paola Baldarelli Fusignano

Venerdì 3 Non ce ne importa niente Venerdì 7 con le Sorelle Marinetti L’orchetto

Ore 21, Teatro Goldoni, pièce di Suzanne Lebeau,prodotta Bagnacavallo

da Accademia Perduta e diretta da Marcello Chiarenza Oblivion Show con Casadio regiaClaudio di Gioele Dix e Daniela Piccari

I musicanti di Brema Il cuore in una barca di carta

Ore 16, Teatro Goldoni, Bagnacavallo Martedì 7

Il malato immaginario La Bajadera di Molière

Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Replica l’8 Argenta

Compagnia Italiana didaOperette diretto e interpretato Gabriele Lavia con ScidaMasini, e ElenaFaenza. D’Angelo OreUmberto 21, Teatro regia di Serge Repliche l’8 eManguette il 9

Thom Pain4(Basato sul niente) Sabato

Ore 16, Teatro Masini, Faenza. Giovedì 9 Replica il 9 (domenica ore 21)

con Germano Lo Elio schiaccianoci di Will Eno Balletto del Teatro dell’Opera regia Macedonia di Elio Germano della in collaborazione con Silvio Peroni musiche di Cajkovskij Teatro Comunale, Ore 21, 20.30, Teatro Alighieri,Conselice Ravenna. Replica il 5 (domenica ore 15.30)

Domenica 9

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Omaggio a Edgardo Siroli

introduzione di Giuseppe Bellosi voce Paola Lorenzi chitarra Pedro Mena voce recitante Francesco Corliano Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

Alice

Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Diario di un pazzo

con Flavio Bucci da Nikolaj Gogol traduzione e adattamento di Mario Moretti regia di Giancarlo Fares Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Il giorno della civetta

di Leonardo Sciascia con Sebastiano Somma e Orso Maria Guerrini

Venerdì 17 Credo

Venerdì 10 Uomo e Galantuomo

di Eduardo De Filippo con Francesco Paolantoni Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Compagnie Theatre Alibi con Catherine Graziani regia di Francois Bergoin Ore 20, Almagià, Ravenna

Un ispettore in casa Birling

Una vita di parole

di John Boynton Priestley con Paolo Ferrari e Andrea Giordana regia di Giancarlo Sepe

di e conVincenzo Cerami messa in scena di Norma Martelli

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Replica il 18

Sabato 11

Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Domenica 12 Hello, Dolly!

di Jerry Herman con la Compagnia Corrado Abbati Ore 16, Teatro Masini, Faenza. Replica il 12 (domenica ore 21)

Magnificat

Nerval Teatro regia di Maurizio Lupinelli con Elisa Pol Ore 22, Teatro Rasi, Ravenna

Sabato 18 Occident

Martedì 14

Se perdo te 2 di FrancescodiFreyrie Amnesie un viaggiatore senza conVito e Maria Pia Timo biglietto

Filosofi alle primarie

sceneAugusto di Leonardo con FornariScarpa regia21, di Daniele Sala Ore Teatro Comunale, Cervia

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

di Carlo Monaco con Giorgio Albertazzi

Compagnie Theatre Alibi regia di Francois Bergoin,in scena con Catherine Graziani Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

Domenica 19 La cicala e la formica

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Acquaria Se perdo te 2

Martedì 11

Giovedì 16

di GekFrancesco Tessaro Freyrie conVito e Maria Pia Timo Ore 15.30, Vulkano,

Paracasoscia Le signorine di Wilko

Personaggi

Botega con Laura Dance Marinoni,Sergio Company Romano

di Michele Serra e Antonio Albanese

Accademia Perduta Romagna Teatri regia di Claudio Casadio


agenda Gennaio 2011

con David Batignani

Sabato 22 Certe Notti

musiche di Donizetti,Verdi,Puccini e Rossini coreografia e regia di Enzo Celli Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Mercoledì 12 Non solo bolero

con Kledi Kadiu e Emanuela Bianchini Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Giovedì 13 L’inganno

di Antony Shaffer regia di Glauco Mauri con Glauco Mauri e Roberto Sturno Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 14, il 15 e il 16 (domenica ore 16)

Sabato 15 Roméo et Juliette

74

opera in cinque atti di Jules Barbier e Michel Carrè,dalla tragedia “Romeo and Juliet”diWilliam Shakespeare musiche di Charles Gounod nuovo allestimento del TeatroVerdi di Pisa regia di Andrea Cigni direttore Michele Rovetta Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 16 (domenica ore 15.30)

Caravaggio. Nero fumo d’avorio

monologo di Massimo Pulini in collaborazione con Selvatico-Spore Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

Non solo bolero

con Kledi Kadiu e Emanuela Bianchini Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Una vita da pavura

con Giuseppe Giacobazzi Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Domenica 16 Le Ochine

Teatro Laboratorio Mangiafuoco Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo

Kookaburra, storie aborigene al tempo dei sogni

Fondazione Teatro Regionale Alessandrino Ore 16, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

NocchioPinocchio

Teatrino dei Fondi Ore 16, Teatro Masini, Faenza

Laprincipessa e ilranocchio

Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 23 (domenica ore 15.30)

E sulle case il cielo...

con Ferruccio Filipazzi Ore 20.30, Teatro Rasi, Ravenna

Domenica 23 Hansel & Gretel

Accademia Perduta scritto e diretto da Marcello Chiarenza con Claudio Casadio e Daniela Piccari Ore 16, Teatro Masini, Faenza

Il grande trionfo di Fagiolino

Teatro del Drago

Ore 16.30, Teatro Comunale, Russi

Romeo & Giulietta - Nati sotto contraria stella

Mercoledì 19 Una vita da pavura

con Giuseppe Giacobazzi. Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna

Giovedì 20 La Mandragola

Arca AzzurraTeatro libero adattamento di Ugo Chiti dell’opera di Niccolò Machiavelli con Giuliana Colzi,Andrea Costagli, Dimitri Frosali,Massimo Salvianti, Lucia Socci regia di Ugo Chiti

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Giovedì 27 daWilliam Shakespeare con Ruggero Dondi,Salvatore Lanolina, Marco Godetti,Giulio Baraldi,Giordano Mancioppi,Dario Buccino con la partecipazione straordinaria di Ernesto Mahieux drammaturgia e regia di Leo Muscato Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Daddy Blues

commedia di Bruno Chapelle e Martyne Visciano con Marco Columbro e Paola Quattrini Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 29 e il 30

Novelle fatte al piano

di Gianni Rodari con Luciano Manzalini musiche di Daniele Furlati regia di Giorgio Diritti Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Segno zodiacale: operaio

conVito Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Sabato 29 La storia di Hansel e Gretel

Teatro Crest Ore 20.30, Teatro Rasi, Ravenna

Domenica 30 Al gran teatro di Mangiafuoco

Teatro Due Mondi spettacolo diretto da Alberto Grilli Ore 16, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Aspettando Biancaneve

con Giulia Rabozzi eVanni Zinola regia di Graziano Melano Ore 16.30, Teatro Comunale, Russi

I promessi sposi alla prova

di Giovanni Testori con Sandro Lombardi regia Federico Tiezzi

Lunedì 31 Il malato immaginario

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 28 e il 29

rivisitazione della commedia di Molière, scritta e diretta da Teresa Ludovico con Teatro Kismet Opera

Recital

Venerdì 28

Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

di e con Giuseppe Giacobazzi

Le allegre comari di Windsor

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

diWilliam Shakespeare con Leo Gullotta regia di Fabio Grossi

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Venerdì 21 Assolutamente solo

Martedì 1

Argenta

Ragazzi permale

Giovedì 3

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,

Aterballetto coreografia di Mauro Bigonzetti canzoni di Luciano Ligabue

di Cristina Caldani da una favola dei Fratelli Grimm con Sante Paoloucci,Cristina Caldani regia di CarloVitale

agenda Febbraio 2011

con i ragazzi della Comunità di San Patrignano

anche ore 16)

Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

Togliti le mutande che ti devo parlare

con AndreaVasumi

Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 29 e il 30 (domenica

Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Sabato 5 Fidelio

opera in due atti,dal libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke musiche di Ludwig van Beethoven Teatro di Bolzano regia di Manfred Schweigkofler Orchestra Haydn di Bolzano direttore Gustav Kuhn Vienna Philarmonia Choir

La passione secondo i nemici

di Luca Doninelli regia diValter Malosti Teatro di Dioniso Ore 21, Luogo da definire, Ravenna

Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 6 (domenica ore 15.30)

Domenica 6 Il sogno

Gambeinspallateatro Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo

Anna è furiosa (non si può andare avanti così!)

Compagnia Elsinor Ore 16, Teatro Masini, Faenza


agenda Febbraio 2011

Gallucci regia di Maurizio Panici Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Domenica 20 La vedova allegra Il mio Piccolo Principe

Bagnacavallo

TeatroVivo-Teatro Perplessi Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Niente progetti per il futuro

con Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Martedì 8 Chat a due piazze

Il gatto con gli stivali

Viva Opera Circus - Teatro dell’Angelo spettacolo ispirato alla fiaba di Charles Perrault di Gianni Franceschini regia di Gianni Franceschini Ore 16.30, Teatro Comunale, Russi

Compagnia Corrado Abbati Ore 16, Teatro Masini, Faenza. Replica il 20 (domenica ore 21)

Dolci Racconti

Compagnie Teatrali Unite Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Lunedì 21 Cribbio che scherzo la vita

La casina degli gnomi

Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 23 e il 24

di e con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna

Mercoledì 23 Donna non rieducabile

di Stefano Massini con Ottavia Piccolo Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

Giovedì 24 Italian Beauty - Viaggio in un paese di mostri

con Leonardo Manera Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Roman e il suo cucciolo

con Fabio Ferrari,Gianluca Ramazzotti, Lorenza Mario,Miriam Mesturino e Raffaele Pisu

Teatro Evento

Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 9

Arie

Faenza Cabaret - Premio Alberto Sordi

con Lella Costa regia di Giorgio Gallione

ottava edizione del concorso nazionale per cabarettisti emergenti

Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Martedì 15

Martedì 22

I giganti della montagna

Donne informate sui fatti

I giganti della montagna

di Carlo Fruttero con Romina Mondello,Daniela Poggi, Patrizia Zappa Mulas

di Luigi Pirandello con Stefano Randisi,EnzoVetrano,Ester e Maria Cucinotti,Marika Pugliatti, Giovanni Moschella,Giuliano Brunazzi, Luigi Tabita,Antonio Lo Presti, Margherita Smedile,Eleonora Giua,Paolo Baietta regia di EnzoVetrano e Stefano Randisi

di Luigi Pirandello con Stefano Randisi,EnzoVetrano,Ester e Maria Cucinotti,Marika Pugliatti, Giovanni Moschella,Giuliano Brunazzi, Luigi Tabita,Antonio Lo Presti, Margherita Smedile,Eleonora Giua,Paolo Baietta regia di EnzoVetrano e Stefano Randisi

Venerdì 11 Die panne ovvero La notte più bella della mia vita

di Friedrich Durrenmatt con Gianmarco Tognazzi,Bruno Armando regia di Armando Pugliese Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 12 e il 13 (domenica anche ore 16)

Ore 16.30, Almagià, Ravenna

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 16, il 17 e il 18

Medea

Paracasoscia

con PamelaVilloresi e David Sebasti regia di Maurizio Panici

Botega Dance Company musiche di Donizetti,Verdi,Puccini e Rossini coreografia e regia di Enzo Celli

Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 12 e il 13

Sabato 12

Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Re Lear ovvero... Leardo è re. Una commedia anglo-romagnola

Mercoledì 16

in scena Giampiero Pizzol,Giampiero Bartolini,Teodoro Bonci del Bene testo originale di Tinin Mantegazza, Giovanni Nadiani e Giampiero Pizzol musiche di MarcoVersari regia di Angelo Generali

rivisitazione dell’opera di Miguel de Cervantes Saavedra,scritta da Ruggero Cappuccio e diretta da Nadia Baldi con Roberto Herlitzka e Lello Arena

Don Chisciotte

Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

Hello, Dolly!

Domenica 13

di Jerry Herman con la Compagnia Corrado Abbati

Complexions Contemporary Ballet - New York

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

direttori artistici Dwight Rhoden, Desmond Richardson “Mercy”(2009),musiche di artisti vari (spirituals,chants,rhythms,gospel) “Hissy Fits”(2006),musiche di J.S.Bach eseguite da Gabriela Montero ed Eroica Trio “Rise”(2008),musiche U2 Ore 15.30, Teatro Alighieri, Ravenna

Bu Bu Settete

Teatro Pirata Ore 16, Teatro Goldoni,

Giovedì 17 L’armor de’ mond/Il rumore del mondo

con Giovanni Nadiani e Giuseppe Bellosi testi di Raffello Baldini e Giovanni Nadiani Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Venerdì 18 Divorzio con sorpresa

di Donald Churchill con Paola Gassman,Pietro Longhi,Elisa

di Reinaldo Povod con Alessandro Gassman Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 25, il 26 e il 27 (domenica ore 15.30)

Lunedì 28

Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

75


agenda Marzo 2011 Mercoledì 2 Love machines

Kataklò coreografie di Giulia Staccioli e Jessica Gandini Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Venerdì 4 La bottega del caffè

di Carlo Goldoni con Marina Bonfigli, Antonio Salines, Virgilio Zernitz regia di Giuseppe Emiliani Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 5 e il 6 (domenica anche ore 16)

Sabato 5 La fabulosa Historia di un burattino

I Burattini della Commedia Ore 16.30, Almagià, Ravenna

76

Rhyth.mix

uno spettacolo di Barbara Cardinetti da un’idea di Antonio Gnecchi Ruscone consulenza tecnica di Emanuela Maccarani allenatrice della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica video artist Roberto Calabrò light designer Giandomenico Barbon costumi Susanna Monacelli Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 6 (domenica ore 15.30)

Boxe a Milano

di e con Pacifico Ore 21, Teatro Comunale, Conselice

Iancu. Un paese vuol dire

Cantieri Teatrali Koreja regia di Salvatore Tramacere con Fabrizio Saccomanno Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

Sparla con me

con Dario Vergassola Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Martedì 8

Argenta

Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna

Giovedì 17

Il sogno di Ipazia - Gli occhi al cielo

con Francesca Bianco Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Giovedì 10 Giulietta e Romeo

Balletto di Milano balletto in due atti tratto dall’omonima tragedia di W. Shakespeare musiche di Piotr Ilic Ciaikovskij scene e costumi di Cordelia Matthes coreografia di Giorgio Madia Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Angels in America Parte II: perestroika

di Tony Kushner uno spettacolo di Ferdinando Bruni, Elio De Capitani Teatro dell’Elfo Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche l’11, il 12 e il 13 (domenica ore 15.30)

18 mila giorni - Il Pitone

3 pour la nouvelle danse

testo originale di Andrea Bajani con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa regia di Giorgio Gallione

Dance Studio Company direzione artistica di Luna Ronchi

Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Venerdì 18 Giulio Cesare

dramma in tre atti, dal libretto di Nicola Francesco Haym, da “Giulio Cesare in Egitto” di Giacomo Francesco Bussani musiche di George Friederic Haendel regia di Alessio Pizzech Accademia Bizantina direttore Ottavio Dantone Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 20 (domenica ore 15.30)

Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Odiséa

“lettura selvatica” dell’opera di Tonino Guerra “Odissea.Viaggio del poeta con Ulisse”, riscrittura dell’epopea omerica in dialetto romagnolo con Roberto Magnani Ore 21, Sala Polivalente, Lavezzola

Io provo a volare!

Compagnia Berardi-Casolari Ore 22, Almagià, Ravenna

Domenica 27 Virus

Sabato 19

Compagnia CapoTrave regia Luca Ricci

Incontro con Gherardo Colombo

Ore 20, Teatro Rasi, Ravenna

introduce Gian Luigi Melandri Ore 11, Auditorium Corelli, Fusignano

Periodonero

Venerdì 11

Andando, vivendo

La malattia della famiglia M.

con Saule Kilaite e The Madrix

Ore 22, Almagià, Ravenna

con Fausto Paravidino

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Martedì 29

Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 12

Giovedì 24

Sabato 12

di Carlo Goldoni Centro Teatrale Mamimò

I testi anonimi

ideazione e regia di Gianfranco Tondini con Gianfranco Tondini e Lorenzo Ansaloni Ore 21, Sala Polivalente, Lavezzola

L’orchetto

pièce di Suzanne Lebeau, prodotta da Accademia Perduta e diretta da Marcello Chiarenza con Claudio Casadio e Daniela Piccari Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Martedì 15 Italiani si nasce e noi lo nacquimo

con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,

Cosmesi (Eva Geatti e Nicola Toffolini)

Niente progetti per il futuro L’amante militare

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta

Venerdì 25 Asprakounelia (treno fantasma)

ErosAntEros Ore 18, Ardis Hall, Ravenna. Repliche il 25 (venerdì ore 20 e ore 22)

Sabato 26

con Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 30 e il 31

Mercoledì 30 Latino America - Trilogia

Compagnia Artemis Danza - Monica Casadei musiche originali di Luca Vianini ideazione, coreografia e regia di Monica Casadei Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Essedice

Giovedì 31

Gipi/I Sacchi di Sabbia/Ferdinando Falossi

Don Chisciotte

Le Streghe di Venezia

rivisitazione dell’opera di Miguel de Cervantes Saavedra, scritta da Ruggero Cappuccio e diretta da Nadia Baldi con Roberto Herlitzka e Lello Arena

testi di Vincenzo Cerami dal libretto di Beni Montresor musiche di Philip Glass regia di Giorgio Barberio Corsetti

Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 2 e il 3 aprile (domenica ore 15.30)

Ore 20, Teatro Rasi, Ravenna


agenda Aprile 2011 Sabato 2

Martedì 12

Urge

Arie

il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni

con Lella Costa regia di Giorgio Gallione

Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo

Giovedì 7

Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi

Le fate (Favole)

Domenica 17

con Paolo Poli

Acquasanta

Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica l’8

Emma Dante

Sabato 9

Lunedì 18

Tre classici del ’900

Le bugie con le gambe lunghe

Balletto dell’Esperia “La morte del cigno” coreografia Thierry Malandain musica Camille Saint Saëns “L’après-midi d’un faune” coreografia e ideazione scenica Eugenio Scigliano musiche Claude Debussy “I quattro temperamenti” coreografia Paolo Mohovich musica Paul Hindemith Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 10 (domenica ore 15.30)

Domenica 10 È bello vivere liberi

spettacolo ispirato alla biografia di Ondina Peteani, la prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz di e con Marta Cuscunà co-produzione OperaEstate Festival Veneto Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

di Eduardo De Filippo con Luca De Filippo Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 19, il 20 e il 21

Martedì 26 Il poema dei monti naviganti

da un’idea di Roberta Biagiarelli dal libro “La leggenda dei monti naviganti” di Paolo Rumiz con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani regia di Alessandro Marinuzzi Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano

Venerdì 29 Il Signor di Pourceaugnac

Punta Corsara / Fondazione Campania dei Festival regia di Emanuele Valenti Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

agenda Maggio e Giugno 2011 Domenica 22 maggio

Il regno profondo

Fabbrica

Socìetas Raffaello Sanzio Un sermone drammatico scritto, diretto e declamato da Claudia Castellucci

di e con Ascanio Celestini Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna

Mercoledì 1 giugno

Ore 21, Cisim, Lido Adriano



Palcoscenico

Indirizzi utili

Supplemento a Ravenna&Dintorni, autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1127 del 17 dicembre 2001

Teatro Alighieri, via Mariani 2, Ravenna tel. 0544 249244 - fax 0544 215840 - www.teatroalighieri.org

Teatro Rasi, via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239 - fax 0544 33303 - www.ravennateatro.com

Almagià, via Almagià 2, Ravenna Ardis Hall, via Bondi 3, Ravenna - tel. 0544 456716 Teatro Rossini, piazzale Cavour 17, Lugo - tel. 0545 38542 - fax 0545 38482 www.teatrorossini.it

Teatro Masini, piazza Nenni 3, tel. 0546 21306 ww.teatromasini.org - www.accademiaperduta.it

Teatro Comunale, via XX Settembre 125, Cervia - tel. e fax 0544 975166

Direttore responsabile: Fausto Piazza Hanno collaborato alla redazione: Federica Angelini, Alice Baldassarri, Erika Marchi e Cristina Giovannini (grafica), Alessandro Fogli, Serena Garzanti, Luca Manservisi. Collaboratori: Roberta Bezzi, Chiara Bissi, Paolo Bolzani, Lorenzo Donati, Linda Landi, Marialivia Sciacca. Nella foto di copertina: Una immagine di scena del gruppo teatrale Sacchi di Sabbia Crediti fotografici: A. Anceschi, Sharen Bradford, Marina D’Ammacco, Arturo Delle Donne, Camilla Mastaglio, Musacchia & Iannello, Claire Pasquier, Angelo Redaelli, Federico Riva.

www.accademiaperduta.it - www.arrivanodalmare.it

Teatro Goldoni, piazza Libertà 18, Bagnacavallo - tel. 0545 64330 www.accademiaperduta.it

Teatro Comunale, via Cavour 10, Russi - tel. 0544 587641 - 580742 www.comune.russi.ra.it

Teatro Comunale, via Selice 125, Conselice - tel. 348 7095919 www.teatroconselice.it

Sala Polivalente, via Bastia 265, Lavezzola Teatro dei Fluttuanti, via Pace 2, Argenta - tel. 0532 805344 Swww.fluttuanti.it

Auditorium Corelli, corso Emaldi 109, Fusignano - tel. 0545 955672

ORARI DI APERTURA dalle 10 alle 13 dalle 16 alle 19.30 chiuso la domenica Via Ponte Marino 20 Tel. 348.1444893

Editore: Reclam Edizioni e Comunicazione srl - www.reclam.ra.it Viale della Lirica 43, 48100 Ravenna - tel. 0544 408312. Direzione commerciale: Claudia Cuppi Stampa: Galeati Industrie Grafiche spa www.galeati.it


METTIUNASERA... ristorante SYRENÈ

via Stecchetti 15, Granarolo Faentino - tel. 0546 41865 - www.ristorantesyrene.it aperto dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 23.30 (cucina); dalle 18 alle 1 (pizzeria) chiuso il lunedì e sabato a pranzo Situato in nove eleganti sale di una villa di fine ‘700, propone ricette di carne e pesce della tradizione romagnola e piatti legati alla stagionalità dei prodotti. Prezzo medio € 25/35

ristorante FLORA

via Ragone 102, Ragone - tel. 0544 534044 aperto dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23.30 - chiuso mercoledì Ambiente accogliente, menù legato alla stagionalità dei prodotti. Specialità: cappelletti in brodo, pasta fatta in casa, funghi, tartufi e cacciagione. Accurata selezione di vini romagnoli. Prezzo medio € 25/30 (vini esclusi)

trattoria ALLA STRADA DEGLI ARIANI

vicolo degli Ariani 10, Ravenna - tel. 0544 33220 aperto dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 22.30 - chiuso il lunedì Ambiente raccolto e ospitale. Cucina tipica romagnola, specialità: pasta fatta in casa e carni alla brace, ottima selezione di vini. Prezzo medio € 20 /25

ristorante pizzeria CANTO DEL MARE

via Argine destro del fiume Ronco 18, Madonna dell’Albero - tel. 0544 271381 aperto dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 24 - chiuso il lunedì Il ristorante Canto del Mare è situato in una casa colonica ristrutturata dall’ambiente confortevole. Specialità: fiorentina di bisonte cotta nel camino a legna, tutti i tipi di pesce, cantina molto fornita con vini doc. Prezzo medio € 25 /30

osteria MALABOCCA

piazza della Libertà 15, Bagnacavallo - tel. 0545 64468 - www.malabocca.it aperto pranzo e cena - chiuso il mercoledì Locale storico, raccolto ed accogliete. Menù legato alla stagionalità dei prodotti con proposte di carne, pesce e vegetariane. Interessante selezione di etichette nazionali e locali. Prezzo medio € 30 (vini esclusi)

Ristorante CACCAMANTE

via Cavina, 9 – Centro commerciale S. Biagio – 0544 465463 aperto tutti i giorni a pranzo e cena, chiusi la domenica Cucina tipica romagnola, paste al mattarello. Possibilità di cenare fino a tarda notte. Locale d’incontro in cui bere, mangiare e giocare. Prezzo medio € 15

ristorante pizzeria Hook Ristovela

Via Marinara 101/103 Marina di Ravenna 0544 530367 348 2259650 Aperto tutti i giorni a pranzo e cena Ambiente ampio e moderno con bellissima terrazza sul porto turistico di Marinara. Menu creativo di pesce e carne con la tradizionale pizzeria. Tutto anche da asporto. Ricca selezione di vini nazionali Prezzo medio € 25

ristorante ALEXANDER

via Bassa del Pignattaro, 8 – tel. 0544 -212967 Uno dei locali più suggestivi del centro storico ravennate, dedicati al buon gusto. In un ambiente ricco di autentica atmosfera liberty e avvolti dalla magia della sua storia si può godere il piacere di una cucina che sposa creatività e tradizione. Il menu propone piatti tipici di carne e di pesce con rigorosa attenzione alle materie prime. Cantina con un’accurata scelta dei vini. Prezzo medio € 30

ristorante NAIF

via Candiano 34 – tel. 0544 422315 Aperto tutti i giorni fino alle 2 di notte. Da oltre trent’anni propone una cucina della migliore tradizione romagnola che sa essere anche innovativa. Il ricco menu è in grado di soddisfare tutti i gusti, paste fatte a mano, carne ai ferri, pesce fresco, specialità a base di tartufo e porcini, insalate con verdure di tutti i tipi e pizze cotte nel forno a legna. Prezzo medio € 25-30

osteria ANTICA MAREMMA

via Reale 440 Mezzano tel. 0544 1881269 - Chiuso il martedì In un ambiente accurato e famigliare, gli chef maremmani, Monica e Ruben, propongono piatti e prodotti tipicamente toscani. Tra le specialità il famoso caciucco alla livornese (su ordinazione) le ottime fiorentine, porcini e verdure strascicati, i classici tortelli maremmani e i pici, oltre alle varie specialità di pesce. Allettante la carta dei vini regionali con una selezione che va dal Morellino al Brunello. Prezzo medio € 35


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