Ravenna & Dintorni 455 - 15 09 2011

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15 settembre 2011 n. 455

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The mark of responsible forestry DNV-CoC-000038 ©1996 Forest Stewardship Council

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SCUOLA

Genitori in guerra 1.300 firme contro i tagli A PAGINA 6 CARO BOLLETTA

Rivolta per l’aumento della tariffa sui rifiuti A PAGINA 8 IL PROGETTO

I detenuti diventano spazzini A PAGINA 9 STORIE DI DELITTI

Il mistero del cervese ucciso a Bologna A PAGINA 11 REPORT ENERGIA

Il supermercato diventa ecologico DA PAGINA 12 DANZA URBANA

Che bella novità il Society di Castelli A PAGINA 19 SALUTE

Tubercolosi: nove casi da gennaio a giugno A PAGINA 32

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SICUREZZA

Lavoro nero. Lavoro killer

GIARDINI SPEYER

Torna l’ordinanza antialcol Cantieri fuorilegge, caporali in stazione, amianto che uccide: tutto in città rivista e corretta CINEMA

Per parlare di lavoro vi raccontiamo le storie di quattro uomini. Quattro lavoratori. Due sono morti: secondo la magistratura la responsanbilità potrebbe essere delle ditte per cui lavoravano maneggiando amianto e sta indagando. Un terzo lavorava in nero in cantiere ed è caduto da un ponteggio a sei metri: i colleghi lo hanno tenuto a terra due ore prima di chiamare i soccorsi offrendo 100mila euro per convincerlo a stare zitto e non raccontare la verità. Che poi è venuta fuori. Il quarto oggi lavora in proprio e fa il muratore ma in passato è dovuto salire sui furgoni dei caporali per avere un lavoro nero e mettere insieme quattro soldi per campare. Sono storie di lavoratori a Ravenna. Sono storie di lavoro che si intrecciano con la crisi del momento e con le lamentele di imprenditori che ormai da due anni ci dicono che con questa crisi non si può continuare. Abbiamo messo insieme queste storie per fare una fotografia, parziale e provvisoria, del mondo del lavoro nel nostro territorio. Per non dimenticare che questa città è la città dove 24 anni fa morirono tredici lavoratori in un cantiere navale, quello della Mecnavi. Quei tredici finiranno in un libro in uscita per Einaudi nel 2012. Ma quanti libri dovranno ancora essere scritti per gente morta di lavoro?

Una nuova ordinanza antialcol all’isola San Giovanni, concordata nel Comitato convoncato sull’emergenza sicurezza che riguarda la città in questi giorni, dopo le aggressioni tra bande di spacciatori delle ultime settimane. L’hanno annunciata l’assessore Martina Monti e il sindaco Fabrizio Matteucci, ma non si tratta propriamente di una novità, visto che di fatto ricalca, inasprendola, quella del 2008 che valse al Primo cittadino il soprannome di “sceriffo”.

Non può sbagliare, la quinta edizione del Mosaico d’Europa Film Fest, che, oltre a un concorso con nove dei film più premiati del Vecchio Continente negli ultimi due anni e mai distribuiti in Italia (per motivi insondabili), propone una messe di succulenti eventi di contorno. Come ad esempio l’anteprima nazionale del nuovo film del regista-culto giapponese Takeshi Kitano, Outrage (nella foto), o lo speciale sul Taqwacore, cioè il punk islamico – che riserverà sorprese –, o ancora la proiezione del film-documentario sul misterioso street-artist Banksy, Exit through the gift shop. Ci aspetta dunque una settimana intensissima, dal 24 settembre all’1 ottobre al cinema Corso – di nuovo in centro dunque – impreziosita anche dalla presenza di ospiti del calibro di Carlo Lizzani, Lorenza Mazzetti, Gino Pellegrini e Simone Massi.

Mentre entra nel vivo il processo di partecipazione sulla progettazione della Darsena e si annunciano i primi lavori di riqualificazione del waterfront, il Sindaco lancia nuove proposte sia per l’area intorno al Candiano che per il centro storico. In Darsena, infatti, dice che auspica l’insediamento di aziende ad alto valore aggiunto mentre nel salotto della città, e precisamente in via Cairoli, immagina addirittura una copertura per lo shopping sotto la pioggia.

SERVIZI ALLE PAGINE 4 E 5

SERVIZIO A PAGINA 16

SERVIZI A PAGINA 7

Un Mosaico di tessere d’oro

SERVIZIO A PAGINA 3

URBANISTICA

Darsena di città senza barriere Via Cairoli coperta?

nuova gestione familiare!

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CRONACA& ATTUALITÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

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SICUREZZA/GIARDINI SPYER

Torna l’ordinanza antialcol

FESTE IN SPIAGGIA

L’assessore ha già deciso: Allo studio una misura più restrittiva di quella del 2008 «Bagni recintati nel 2012» Nuovi mali, vecchi rimedi. Per far fronte all’emergenza sicurezza in città, dopo le risse tra nordafricani di una decina di giorni fa, il Sindaco è infatti pronto a varare una nuova ordinanza antidegrado che riguarderà in particolare la zona dei giardini Speyer la cui situazione, come testimoniavano gli operatori di Cittattiva a Ravenna&Dintorni nello scorso numero, è drasticamente peggiorata negli ultimi mesi. Lo spaccio infatti si è fatto più sfrontato e la presenza di tanti tunisini arrivati negli ultimi mesi con i permessi rilasciati ad aprile per motivi umanitari ha fatto sì che nella popolazione residente sia tornato il disagio e la paura a frequentare la zona. Anche perché queste persone che spesso stazionano per l’intera giornata nel parco bevono, e parecchio. Ecco allora che Matteucci ha annunciato nuovi provvedimenti che poi tanto nuovi non sono. L’ordinanza allo studio, infatti, sostanzialmente ricalcherà quella già firmata dal Sindaco nel 2008. Come allora, si vieterà il consumo di bevande alcoliche e di qualsiasi bevanda e alimento in vetro al di fuori di tutte le aree che non siano di pertinenza di bar o ristorante. La novità potrebbe riguardare le restrizioni per quanto riguarda la vendita di alcolici da asporto, che nel 2008 fu vietata a partire da una certa ora del tardo pomeriggio e che oggi potrebbe essere vietata per una fascia oraria anche più ampia. L’area interessata dovrebbe essere quella dei giardini Speyer, dell’isola San Giovanni, di viale Farini, viale Carducci, viale Pallavicini e via Candiano. Come nel 2008 resterà fuori dall’ordinanza via di Roma, dove ha appena aperto la Coop. Novità formale,

Divieto di vendita fino a via Candiano Esclusa via di Roma: salva la nuova Coop VERSO L’INVERNO

Strutture per i senzatetto al Torrione Tende riscaldate e bagni chimici per i senzatetto nei mesi più freddi dell’inverno. Li aveva annunciati il Sindaco lo scorso anno dicendo che sarebbero state allestite nell’area di via Vicoli prossima all’allora sede dell’associazione Mistral. Ma Mistral ora si è spostata lungo la Romea e una nuova area è stata individuata, in una zona logisticamente più favorevole. Si tratta della grande parrocchia del Torrione su via Fiume Abbandonato, in prossimità del bosco Baronio. Qui saranno allestite le strutture temporanee, più facilmente raggiungibili anche con i mezzi pubblici da quelli che dovrebbero essere i frequentatori, ossia i senzatetto che, se così dovessero restare le cose, potrebbero essere anche più numerosi dello scorso anno. Oggi infatti in città ci sarebbero circa un centinaio di tunisini sbarcati a Lampedusa in primavera che dormono in alloggi di fortuna.

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ISTITUTO GUIDO D’AREZZO recupero anni scolastici

ma essenziale, è che l’ordinanza avrà una durata limitata nel tempo e riguarderà i mesi dell’anno scolastico. Diciamo essenziale perché la nuova ordinanza 2011 che in sostanza ricalca quella del 2008 è stata resa necessaria dalla sentenza della Corte Costituzionale che, la scorsa primavera, ha di fatto invalidato le ordinanze emesse sulla base del decreto Maroni (quello sui poteri speciali ai sindaci, per intederci). Le ordinanze, adesso, devono avere carattere di urgenza e contingenza. Ecco allora che nell’ultimo Comitato per l’ordine è stata concordato di ripristinare, con qualche inasprimento, una serie di misure che in passato avevano dato, insieme al lavoro di mediazione, buoni risultati. Certo, la situazione, come dicono da Cittattiva, è in realtà molto diversa da allora. E infatti, a differenza di tre anni fa, il Sindaco sembra quanto mai consapevole che non sarà questa la soluzione del problema. Non a caso, nel consiglio comunale chiesto dall’opposizione e convocato ad hoc il 12 settembre, il Sindaco ha precisato come le competenze in termini di immigrazione e ordine pubblico attengano in primis al ministero per l’Interno. Saranno richiesti più agenti per polizia e carabinieri perché un po’ di rinforzi non guastano, ha spiegato il Sindaco, che ha anche ribadito la richiesta di non rinnovare automaticamente i permessi di soggiorno ai tunisini sbarcati a Lampedusa e che vedranno scadere il documento ai primi di ottobre. Orientamento che, in mancanza per il momento di direttive dallo Stato, la questura di Ravenna pare intenzionata a seguire, a differenza di quanto accade altrove. Federica Angelini

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Dopo il tormentone di questa estate, con i carabinieri a contare a uno a uno i clienti dei bagni, il prossimo anno sarà molto più semplice controllare il rispetto delle capienze degli stabilimenti balneari. Come? Recintandoli con barriere temporanee e rimovibili. Lo annuncia la 22enne Martina Monti su Facebook, dove si fa chiamare “Buby” ma resta pur sempre l’assessore alla Sicurezza del Comune di Ravenna. Monti, infatti, proprio non ha resistito dal commentare un post pubblicato sulla pagina Facebook della Duna degli Orsi, stabilimento balneare ormai apertamente in guerra con l’Amministrazione proprio sul tema dei controlli e delle ordinanze. Incurante del fatto di essere nella tana del “nemico”, quindi, Monti, provocatoriamente invitata ad andare a controllare il rispetto della capienza alla frequentata festa del Boca Barranca (cavallo di battaglia della Duna è infatti la presunta disparità di trattamento tra i bagni), prima risponde che ci sarebbe andata volentieri ma che non avrebbe potuto per motivi familiari, poi rassicura la Duna (che le chiedeva di inviare almeno un collaboratore) sul fatto che si sarebbe fatta fare «il report da mio cugino che ci va sempre». Dal cugino (che, scopriamo poi, ha ricevuto il compito di fare anche delle foto) la discussione torna in fretta al rispetto delle regole, che dalla Duna pretendono naturalmente possa valere per tutti. «Questa stagione ormai è finita – scrive quindi Monti –, il prossimo anno con le nuove regole sarà di gran lunga più facile per noi controllare e per i bagni farle rispettare». «Anche per voi – dice addirittura rivolta alla Duna – sarà possibile ricominciare a lavorare». Quindi, ecco l’annuncio: «il prossimo anno sono sicura che andrà meglio perché i controlli saranno più semplici da effettuare anche per i bagni stessi, perché circoscrivendo con recinzioni amovibili si potranno controllare gli ingressi». Prende corpo, quindi, l’idea già annunciata dal sindaco di far pagare (o comunque strappare) un biglietto all’ingresso dei bagni. E naturalmente c’è già chi si lamenta per non aver aspettato il tanto atteso tavolo di confronto su Marina annunciato dall’Amministrazione. «L’assessore ha già deciso per le recinzioni amovibili – commenta, naturalmente su Facebook, il consigliere di Lista per Ravenna Nicola Grandi – esautorando tavoli e consiglio comunale, se non ci ripensa proveremo ad esautorare lei, che su Facebook si lascia andare un po’ troppo data la posizione che ricopre». Luca Manservisi

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CRONACA& ATTUALITÀ

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

PALAZZO DI GIUSTIZIA

Amianto killer: colossi sotto inchiesta

AGRICOLTURA

Ferito un 56enne in un incidente alla Fruttagel

Indagini su Acmar e Compagnia Portuale per la morte di due lavoratori di Ivan Adonis All’ex Sarom c’erano quei forni che andavano rifatti ogni tre-quattro anni. Dovevi entrare là dentro, raschiare via il materiale isolante con olio di gomito e uscire con la roba nei secchi. Certo, c’erano le mascherine e gli aspiratori, ma quella roba faceva lo stesso un sacco di polvere. Al porto c’erano quei sacchi di carta da spostare a spalla. Alle volte si rompevano e allora quella roba che stava dentro, cadeva e si sparpagliava. E così dalla carta si era passati alla plastica, più resistente direte voi. Ma tanto quella roba te la ritrovavi addosso lo stesso mentre sgomberavi certe stive o mentre lavoravi con il materiale isolante dei cantieri. Perché quella roba è amianto, e per sua natura, una volta frantumata, sminuzzata, risollevata come polvere, finisce dappertutto. Il conto che può restituire dopo anni – alle volte tanti anni – si chiama mesotelioma. Quasi una firma per l’amianto. Questa è la storia di due fascicoli penali aperti per accertare eventuali responsabilità sugli allora rappresentanti di due colossi di settore dell’economia ravennate. Anche se sarebbe più giusto scrivere che è la storia di due persone: due lavoratori che non hanno fatto in tempo a godersi la pensione, stroncati da un tumore riconducibile, secondo l’accusa, a una lunga esposizione all’ amianto. Mario – il nome è di fantasia, tutto il resto no – era nato a Civitella di Romagna poco prima della guerra. Tra il 1963 e il 1987 aveva lavorato come dipendente della Compagnia Portuale. Poi gli era arrivata la pensione. Ma non gli era rimasto molto tempo perché già nell’autunno del 2003 gli era stata fatta una diagnosi con ben poche speranze: tumore ai polmoni.

L’area dell’ex Sarom prima della demolizione che ha lasciato intatte solo le torri Hamon

L’uomo era morto nel marzo dell’anno dopo, a 67 anni. E nel 2007 l’Inail aveva riconosciuto quel decesso come legato a una malattia professionale. L’esposizione all’amianto durata per 19 anni sarebbe stata cioè determinante nella morte del facchino Mario sebbene per quasi 50 anni l’uomo fosse stato un accanito fumatore. La ragione arriva dalla corposa relazione della Medicina del lavoro dell’Ausl allegata al caso. Siamo ancora negli anni ’60 e quegli involucri di carta – si legge nelle pagine – alle volte si spaccano, e poi tocca ai dipendenti pulire magazzini, piazzali, container. I miglioramenti arrivano solo negli anni Settanta quando iniziano a girare le maschere a doppio filtro, le tutte usa e getta, gli

stivali, i guanti e gli aspiratori. Ma non sapremo mai quanto amianto nel frattempo sia stato movimentato in banchina perché, a causa dei traslochi degli archivi delle Dogane, si hanno a disposizione dati solo a partire dal 1977. E così l’analisi riparte da quegli anni, da quando proprio su sollecitazione della Compagnia Portuale si hanno i primi interventi dell’allora servizio di Medicina del lavoro del Comune. Quattrocinque puntate l’anno per dispersione amianto in banchina, seguite da vari suggerimenti per contenere quelle fughe. Però l’esposizione a inalazione va avanti fino al 1982, poi si riduce alle sole stive che avevano trasportato il minerale. Ecco perché, secondo l’Inail, Mario si era ammalato. Ma come si sarebbe potuto evitare? Per la procura, erano quattro le cose

La storia di Mario e Luigi, morti entrambi di mesotelioma

da fare: attuare le misure d’igiene previste, istruire i lavoratori sui rischi, fornire adeguati mezzi di prevenzione ed esigere che i dipendenti rispettassero le norme di sicurezza. E siccome – continua l’accusa – ciò non sarebbe accaduto tra il 1971 e il 1982, ecco che per l’allora console è stato chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo. Ma l’uomo, che oggi avrebbe più di 80 anni, è già morto. Nessun processo allora per la morte di Mario? Non proprio, perché il giudice ha deciso di estendere le indagini all’allora consiglio d’amministrazione. E tutto è tornato nelle mani del pm. E qui andiamo alla storia di Luigi – nome ancora di fantasia, il resto no – morto di mesotelioma a fine primavera del 2006. Era nato 74 anni prima a Pievequinta, nel Forlivese. E dal 1968 al 1992 aveva lavorato per la coop edile Acmar. Lui era tra quelli che, in appalto, avevano operato in un particolare reparto dell’allora raffineria Sarom: la manutenzione di forni e caldaie. Immaginateli come grandi silos, fuori di lamiera e dentro di amianto; e in mezzo, materiale refrattario. Quell’amianto bisognava raschiarlo via ciclicamente. C’erano apposite squadre di operai per farlo. Trenta ogni volta: 15 fuori e 15 dentro, e ogni mezz’ora si davano il cambio. E alla fine dell’anno potevi così avere passato a raschiare quella roba tra i due e i sei mesi. Tutto è andato avanti fino agli 19851990, almeno secondo quella relazione dell’Inail che a inizio 2010 è finita dritta dritta in un esposto-denuncia sul caso tirando dentro alle indagini i nomi di due responsabili Acmar dell’epoca. A gennaio prossimo i medici incaricati dalle parti si ritroveranno di fronte al giudice per tentare di dare una spiegazione all’accaduto. Nel frattempo quella di Luigi (così come quella di Mario) rimarrà la storia di un fascicolo penale oltre a quella di uomo forse morto di lavoro.

Martedì 13 settembre, un autotrasportatore 56enne di Alfonsine è stato colpito da una sportellata alla nuca nel corso di un’operazione di scarico/carico nel piazzale dello stabilimento Fruttagel, sempre di Alfonsine, è stato ricoverato al Bufalini di Cesena ma per fortuna le sue condizioni, fanno sapere dall’azienda, non sarebbero gravi, come invece erano apparse in un primo momento agli operatori del 118. Un luogo, quello dove è avvenuto l’incidente, che le Rsu dello stabilimento già da tempo avevano individuato come particolarmente pericoloso e su cui Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil condiviso insieme ai responsabili aziendali, la necessità di trovare una soluzione diversa e maggiormente sicura. «Non dobbiamo accontentarci del fatto che il progetto fosse in atto – dicono oggi i sindacalisti in una nota congiunta – ma imporci per velocizzare le tempistiche di svolgimento dei lavori relativi al miglioramento della sicurezza all'interno delle aziende».

AVVISO

A caccia di notizie sulla Mecnavi per farne un libro La tragedia della Mecnavi del 13 marzo 1987, in cui persero la vita 13 lavoratori al porto di Ravenna sarà raccontata in un libro che uscirà nel 2012 per la casa editrice Einaudi. L’autore del libro, Angelo Ferracuti, è a Ravenna per raccogliere documenti e testimonianze su quel tragico evento. Chi volesse dare una testimonianza su quel drammatico infortunio, può mettersi in contatto con lo scrittore scrivendo alla mail angeloferracuti@interfree.it.

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CRONACA& ATTUALITÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

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LAVORO NERO

INFORTUNIO

Cade dall’impalcatura Gli offrono 100mila euro perché menta al 118

Il caporale passa la mattina dalla stazione e da Lido Adriano

Lo hanno tenuto a terra per due ore, dopo la caduta dall’impalcatura del cantiere di via della Prora a Punta Marina, dove da un mesetto lavorava in nero. Due ore prima che il capocantiere chiamasse gli aiuti, due ore in cui i colleghi hanno tentato prima di corrompere offrendogli tra i 50 e i 100mila euro, e poi di ricattare la vittima. Due ore in cui hanno grottescamente tentato di inscenare un incidente stradale, di immaginare un incidente domestico e di minimizzare la portata dell’evento. Due ore in cui

Li conoscono tutti nella zona, li chiamano i “punti neri”. Alle sei, sei e mezzo della mattina “il caporale” si fa vivo per raccogliere le maestranze. Sono rumeni, macedoni, senegalesi, albanesi. Di tutti i paesi, di tutte le età. Con la crisi e i licenziamenti sono iniziati ad arrivare anche i primi italiani, prevalentemente meridionali. Chiunque arrivi in città e cerca un lavoro per sfamare la propria famiglia arriva a un “punto nero”. A seconda di quanto lavoro c’è i caporali caricano il furgone e portano i muratori nei cantieri a lavorare senza contratto, basandosi solo su un accordo verbale. Senza sicurezza, senza coperture assicurative, a costi ridotti. «I punti di ritrovo sono in piazza a Lido Adriano, a Ravenna, vicino alla stazione davanti al bar Macedonia. Ce ne sono anche altri nei paesi di campagna» racconta Alì AbadÏiev. Anche lui ha cominciato così, andando all’alba ad aspettare il caporale per fare qualche ora in cantiere a spostare dei sacchi di cemento, poi ha imparato il mestiere di muratore dai più esperti di lui e negli anni è riuscito a mettersi in proprio. Oggi è titolare di una sua piccola azienda di costruzioni.

A sinistra il cantiere posto sotto sequestro a Punta Marina dopo il grave incidente. A destra, una foto di repertorio.

hanno rifiutato perfino di contattare la moglie del ferito, nonostante le ripetute richieste da parte dell'uomo a terra. Due ore in cui il capocantiere avrebbe avuto il tempo di far apporre all’impalcatura i ganci previsti dalla normativa per la sicurezza che, invece, al momento dell'incidente non c’erano, prima di allontanare i due operai presenti sul posto. Sono questi i dettagli agghiaccianti resi noti dalla Polizia nel corso di una conferenza stampa in Questura, che rendono ancora più drammatico un episodio, l’ennesimo incidente sul lavoro in cantiere, già di per sé tragico. All’arrivo del 118 il capocantiere ha raccontato agli operatori che l’operaio era caduto da poco più di un metro d’altezza, ma il lavoratore a terra, un trentaduenne di origine siciliana che fino a pochi mesi fa era un muratore regolare e da poche settimane si era visto costretto ad accettare un impiego in nero, ha subito spiegato che non era vero, che era caduto da ben 6 metri. E le ferite, gravi, che riportava erano in effetti compatibili con la sua versione dei fatti. Ecco perché gli operatori sanitari hanno parlato di una vicenda poco chiara quando hanno chiamato la Volante della Polizia che, grazie alla testimonianza del lavoratore, è riuscita a ritracciare anche gli altri due colleghi presenti in cantiere al momento della caduta e ha tratto in arresto in tre e sequestrato il cantiere. Due di loro, gli operai, sono stati rilasciati dal giudice mentre resta in carcere il 37enne pugliese che di fatto sostituiva il titolare dell’azienda, un altro pugliese di 47 anni, in vacanza. Ma la convinzione degli inquirenti è che anche quest’ultimo possa aver svolto un ruolo determinante, dando istruzioni telefoniche al suo sottoposto su come gestire la vicenda. Intanto, la vittima dell’incidente si trova ricoverata al Bufalini di Cesena, ha una prognosi di sessanta giorni e rischia di perdere l’uso delle gambe. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Fabrizio Matteucci che ha dichiarato: «Formulo alla giovane vittima dell’incidente gli auguri di una pronta guarigione. Spetta alla Medicina del Lavoro e alla Polizia indagare sulle cause dell’infortunio. Quanto è accaduto questa mattina ci rafforza nella convinzione che la sicurezza sul lavoro è un diritto irrinunciabile e che non bisogna abbassare mai la guardia».

4.500 Questo, secondo il dato fornito dalla Cgil, il numero di lavoratori edili in provincia di Ravenna più o meno regolarmente assunti.

Alì, muratore: «Tanti cominciano da lì, dai “punti neri”. Ma ormai c’è poco lavoro e il pulmino nemmeno passa»

«Non ci sono altri modi per cominciare. – racconta – Tutti lo sanno. Se chiedi in giro ti indicano loro dove andare. Si basa tutto sul passaparola. Le tariffe sono varie gli operai più specializzati possono prendere anche 15 euro l’ora, gli altri 7 o 10. Chi paga meno sono quelli che montano i pannelli solari. Lì si prendono solo 5 o 6 euro l’ora». Dell’incidente di Punta Marina si è parlato nell’ambiente «sanno tutti cosa è successo. Dopo gli incidenti ci sono un po’ più di controlli quindi si sta più attenti, poi tutto torna alla normalità. Nell’ultimo anno Questo il dato delle stime di lavoratori in nero però il lavoro è pochissimo e molte mattine il o in “grigio”, cioé lavoratori con partita Iva che caporale non passa. Inoltre visto che ora i di fatto svolgono un lavoro da dipendenti. cantieri aperti sono pochi sono anche più controllati». Matteo Cavezzali

2.000

L’AVVOCATO

L’OPINIONE

Le tutele per il lavoratore Confindustria: «L’illegalità I rischi per le aziende irregolari falsa lo scenario post-crisi» Anche se lavorava in nero, quindi senza tutele assicurative, il 32enne pugliese vittima dell’infortunio sul lavoro avvenuto a Punta Marina nei giorni scorsi (una caduta da un ponteggio a circa sei metri di altezza) sarà tutelato dall’Inail. L’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro infatti coprirà la retribuzione dell’operaio per i giorni di convalescenza. A risponderne in termini economici sarà però anche l’azienda che lo aveva assunto in nero: la mancata regolarizzazione della sua posizione e il quasi certo mancato rispetto delle norme sulla sicurezza mettono l’impresa a rischio di pesanti sanzioni tra cui anche la possibilità di essere chiamata in causa dalla stessa Inail. A riprova di quanto possano essere pesanti le sanzioni in arrivo, basti pensare che al lavoratore infortunato erano stati offerti centomila euro per il silenzio sull’episodio. «Dopo un avvenimento del genere – spiega l’avvocato Gianni Casadio, esperto in diritto del lavoro – è scontato che l’azienda venga controllata dagli ispettori Inail e i tecnici della direzione provinciale del lavoro con il rischio di pesanti sanzioni». Ecco perché qualcuno avrebbe preferito alleggerirsi di centomila euro pur di evitare controlli. Ma visto che l’azienda per cui lavorava il 32enne agiva in subappalto, cosa rischia l’impresa appaltante? «Potrebbe rischiare qualcosa ma anche nulla, dipende da quali infrazioni verranno riscontrate – spiega ancora Casadio –. Chi affida appalti è tenuto a controllare certi aspetti dell’azienda ma altri aspetti della sicurezza non possono essere controllati e quindi non chiamano in causa la responsabilità dell’imand. a. ) presa appaltante». (a

Serena Casadio, neopresidente Ance Ravenna

L’ingegnere Serena Casadio, imprenditrice ravennate del settore edile e nuovo presidente dell’Ance provinciale (l’associazione dei costruttori edili di Confindustria), pondera le parole per commentare l’accaduto e afferma: «I costruttori di Ance si battono da sempre contro chi opera nel settore edile fuori dalla legalità. Peraltro, in questa congiuntura ancora sfavorevole per le costruzioni l’osservanza delle regole da parte di tutti è doppiamente importante, poiché non solo assicura una competizione alla pari, ma soprattutto evita che proprio il mancato rispetto delle regole divenga un modo per sfuggire alle difficoltà del mercato: chi ribassa i costi perché opera nell’illegalità altera gli equilibri della competizione, mettendo in difficoltà imprenditori onesti, ma soprattutto tende in questo modo a falsare gli scenari post-crisi, procurandosi un vantaggio sleale nei confronti di chi le regole le rispetta. Inoltre, un comportamento disonesto e non attento alla sicurezza comporta rischi altissimi per i lavoratori, in un ambito dove azzerare la possibilità di incidente è già comunque molto difficile. Dunque sono indispensabili da parte di tutti i soggetti coinvolti comportamenti rigorosi che tutelino l’incolumità dei lavoratori da un lato, e che garantiscano pari condizioni di concorrenza dall’altro, ancor più in un momento difficile come l’attuale». (ma. ca.)


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CRONACA& ATTUALIÀ

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

L’INIZIATIVA

Scuola pubblica: 1.300 dicono no ai tagli

REFERENDUM

Oltre 10mila firme contro il Porcellum Una petizione partita da Cotignola: genitori sul piede di guerra La raccolta firme per proporre un referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale nota come Porcellum ha raggiunto quota 10mila in provincia. Il comitato referendario di cui fanno parte membri dell'Idv e di Sel (due partiti che appoggiano formalmente il referendum) e molti militanti Pd si dice soddisfatto dell'esito della raccolta firme sul territorio a oggi, complice forse anche la presenza dei banchetti alla Grande Festa del Pd dove sono transitate migliaia di persone. La raccolta firme proseguirà nei prossimi giorni.

PD

Niente pioggia, festa da record «Se alla Festa dell’Unità non piove nemmeno una sera, siamo prossimi alla desertificazione, è chiaro» dice un assiduo frequentatore della manifestazione che si è conclusa lunedì 12 settembre, alla presenza di Vasco Errani. Desertificazione o meno, il bel tempo ha di certo favorito gli affari, e dall’organizzazione della Grande Festa del Pd confermano che le prime stime parlano di un’edizione da record in termini di presenze e pasti consumati agli stand. I calcoli più precisi saranno fatti poi, intanto, sono state contate le firme di chi ha sottoscritto le dieci proposte Pd per affrontare la crisi economica e, anche in questo caso, come per i referendum, si sarebbe superata quota 10mila.

Sono più di milletrecento le firme di genitori di studenti ravennati in calce alla petizione partita da Cotignola lo scorso aprile per contrastare i tagli al personale scolastico previsti dal ministero dell’Istruzione anche in provincia di Ravenna. La raccolta di firme arriverà la prossima settimana sui tavoli dell’ufficio scolastico provinciale, l’ex provveditorato agli studi, e poi regionale. Infine al ministro Mariastella Gelmini. L’obiettivo dichiarato è quello di ottenere qualche insegnante di sostegno in più rispetto al numero rimasto dopo la cura dimagrante imposta dal Governo ed evitare le cosiddette classi pollaio che si formano quando, in caso di assenza di insegnanti, gli alunni vengono suddivisi in altre classi per far fronte alla mancanza di supplenti. A lanciare la petizione sono stati un gruppo di 87 tra genitori (la gran parte) e qualche insegnante dell’Istituto comprensivo di Cotignola dando vita al Gruppo genitori in difesa della scuola pubblica a Ravenna. «Con il passaparola e con Facebook abbiamo raggiunto più genitori possi-

In aprile del 2011 è partita da 87 genitori di Cotignola la raccolta firme in difesa della scuola pubblica ravennate

bili in provincia – spiega Marcella D’Angelo, una di quegli 87 –. Abbiamo portato avanti la raccolta firme per tutta l’estate con banchetti e iniziative per farci conoscere e far conoscere la nostra iniziativa». La paura che tutto possa finire in nulla e la petizione sia l’enne-

sima iniziativa popolare snobbata dalle istituzioni non è nemmeno presa in considerazione da D’Angelo: «Siamo convinti di ottenere risultati concreti perché il numero di firme è alto e perché è la prima volta che succede nella nostra provincia». Il primo giorno di scuola il

gruppo farà volantinaggio davanti alle scuole e il 21 settembre organizzerà una riunione a Cotignola per fare il punto sulle prossime iniziative da mettere in campo nella lotta ai tagli. «Non possiamo accettare che venga leso il diritto allo studio dei nostri ragazzi». INFORMAZIONE MEDICA

STUDIO DENTISTICO ERCOLANI

Denti: prima dei bei sorrisi serve la salute Un po’ di chiarezza su prevenzione, interventi e costi che comporta un’autentica cura della bocca A CURA DEI DR. CARLO E ROBERTO [TESTI DI CLAUDIA GRAZIANI]

ERCOLANI

Prima di un bel sorriso è più importante masticare e parlare bene. Partiamo da questa considerazione per affrontare, da diversi punti di vista, cosa significa aver cura della propria bocca, cosa comporta in termini di scelta dello studio dentistico, di costi, di preventivo e di lavoro portato a termine che sia garantito in qualità e materiali utilizzati. La salute orale in tutte le sue componenti è più importante di quanto nella realtà venga considerata. A darci questo spunto sono i dottori Carlo e Roberto Ercolani, da oltre trent’anni titolari dell’omonimo studio dentistico di via Teodorico 15 a Ravenna. Con loro avremo il piacere di affrontare, nell’arco di una serie di articoli, numerose tematiche che possano fare chiarezza su una professione, quella del dentista, che desidera essere considerata nella sua giusta accezione, facendo piazza pulita di tutte le storture e pregiudizi accumulati addirittura nei secoli. «Con questi articoli cercheremo di mettere a fuoco alcune problematiche che gravano sulla professione del dentista moderno che è costretto a confrontarsi, ora più che mai, con una concorrenza sleale e ingannevole fatta da medici poco scrupolosi e laboratori odontotecnici di dubbia fama (cinesi, turchi, albanesi, rumeni...) che spesso, fra l’altro, usano materiali scadenti e in certi casi addirittura tossici pur di tenere prezzi concorrenziali, con i discount

dentali e con i tour all’estero che propongono prezzi stracciati. Desideriamo fare un po’ di chiarezza, perché tutti hanno il diritto di essere curati bene a prescindere dal prezzo che possono permettersi di pagare. Una persona informata è una persona più consapevole e determinata nelle sue scelte». Per questo primo appuntamento i dottori Ercolani partono proprio dall’attualità. Dai messaggi che occhieggiano dalle pagine dei giornali, dai manifesti, dalle pubblicità in tv, dai programmi che in pochi minuti presentano bocche completamente ricostruite e sorrisi smaglianti. Ma la salute? Di fronte all’aspetto estetico sempre più dominante, per il quale l’informazione certo non manca e che invita ad avere denti sempre più bianchi ed allineati, tra dentifrici, sbiancanti, faccette estetiche, quanto si comprende che la salute della bocca è certamente la prima cosa da considerare? Quanto siamo consapevoli che l’igiene orale previene patologie di svariata natura e che i periodici controlli permettono di intervenire adeguatamente nel caso si riscon-

trino eventuali problemi, limitando i costi? «La bocca è la porta d’ingresso del cibo e la prima parte dell’apparato digerente, serve per parlare, masticare, respirare e anche baciare – spiegano – è quindi a tutti comprensibile la sua importanza. Sappiamo che dalla bocca possono dipendere patologie, disfunzioni o anche infiammazioni in altri organi del nostro corpo, per la presenza di infezioni focali o non corrette occlusioni. L’equilibrio del nostro corpo e quindi del nostro organismo passa anche da una dentatura sana. Ad esempio non sono più novità la risoluzione di dolori alla schiena o alla testa perché si è intervenuti sui denti. L’estetica, naturalmente, ha la sua importanza e spesso è sinonimo di una bocca in buone condizioni, ma non è privilegiando solo l’aspetto esteriore che ce ne prendiamo cura. Così come la trascuratezza e il rivolgersi al dentista solo quando si avverte dolore non sono la soluzione migliore. Anche in questo ambito la prevenzione gioca un ruolo fondamentale per evitare in futuro complicanze che implichino l’uso della chirurgia, e nel contempo, si può veramente risparmiare tantissimo». 1/continua Per info: Ercolani Ambulatorio Dentistico Via Teodorico 15 - Ravenna Tel. 0544 451580 www.ambulatoriodentisticoercolani.it


CRONACA& PROGETTI

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MARINA DI RAVENNA

DARSENA

LE IDEE DEL SINDACO

Luci e panchine lungo il canale senza più barriere

Via Cairoli coperta e tassa di soggiorno

Sarà un primo assaggio della nuova Darsena. Seppur minimale, si tratta del primo progetto in grado di consegnare realmente ai cittadini una parte della famosa città sull’acqua.

Tra pochi mesi un primo assaggio di riqualificazione Addio Stadio del mare, ma il Comune pensa a un’alternativa E intanto partono Un po’ tutti, dopo i pienoni fatti registrare in occasione del mondiale di beach soccer di Marina di Ravenna (vedi foto), ne avevano chiesto la “conferma”. Il Pdl, per esempio, aveva proposto di manle passeggiate “partecipate” tenerlo per eventi sportivi e grandi concerti in spiaggia. Dal Comune, però, la doccia fredda: lo StaEntro pochi mesi, infatti, saranno completati i lavori per l’eliminazione delle cancellate che al momento impediscono la piena fruizione delle banchine lungo il canale Candiano, dalla sede dell’Autorità Portuale fino all’altra parte del canale, a via Maramotti (all’altezza circa della nuova torre dell’Iter). Contestualmente in quel tratto di banchina verranno realizzate delle sedute e adeguata l’illuminazione pubblica. Niente di clamoroso, come ammettono anche dal Comune, ma pur sempre un primo passo verso la riqualificazione dell’area, che potrebbe così perlomeno essere vissuta pienamente dai cittadini e utilizzata per organizzare eventi, come mer-

dio del Mare sulla sabbia vicino a Marinara, così come previsto inizialmente, verrà smantellato. Mantenerlo, infatti, costerebbe all’Amministrazione circa un milione di euro, fanno sapere da Palazzo Merlato. «Una cifra che – commentano in una nota congiunta sindaco e assessori – al momento Ravenna non si può permettere. Tuttavia è nostra intenzione dare continuità all’esperienza positiva dei Mondiali, ricreando (nel 2012, ndr) una nuova struttura polivalente, seppur più piccola, in grado di ospitare sport da spiaggia, ma anche un calendario di eventi e spettacoli nella stagione estiva». catini tematici, suggerisce per esempio l’assessore all’Urbanistica del Comune, Gabrio Maraldi, tra i relatori del primo affollato appuntamento del processo di partecipazione che dovrà portare all’approvazione del Poc tematico per la riqualificazione. Processo che ora entra nel vivo: sono iniziati infatti i focus group dedicati all’ascolto delle persone interessate al progetto; interviste di gruppo di circa due ore

ciascuna, condotte dai cosiddetti facilitatori designati dal Comune, ossia gli operatori di Cittattiva. Facilitatori che sono a disposizione delle persone che vogliono partecipare alle interviste e che possono iscriversi (lo hanno già fatto in 400) attraverso il sito internet www.ladarsenachevorrei.comune.ra.it. Sabato 17 settembre (con partenza alle 16.45 da piazzale Aldo Moro), intanto, è in programma la prima delle

DAL TRIBUNALE

Cmr, confermato il fallimento E due procure indagano sulla coop che costruì Marinara È affondata anche l’ultima scialuppa di salvataggio su cui sperava di salire Cmr: la corte d’appello di Bologna ha confermato la sentenza emessa dal tribunale di Ferrara che in aprile ha dichiarato il fallimento della Cooperativa muratori riuniti di Filo d’Argenta, colosso del mattone rosso che in provincia di Ravenna ha costruito i porti turistici di Porto Reno a Casal Borsetti e Marinara a Marina di Ravenna. Di quest’ultima opera, Cmr era rimasta anche proprietaria del 72,5 percento della società titolare della concessione demaniale su cui poggia l’intera realizzazione. I legali della coop si erano rivolti al foro bolognese per chiedere di ribaltare la sentenza di primo grado chiedendo una sospensiva per rimettere in piedi l’ipotesi di un concordato preventivo che evitasse il fallimento. Alla sentenza del crac infatti si è arrivati dopo che il tribunale ferrarese – su indicazione della commercialista Raffaella Margotti nominata prima commissario giudiziale e ora curatore fallimentare – aveva bocciato la proposta di concordato presentata dai liquidatori della coop. Ora quindi c’è un’altra stangata sulla Cmr: debito da 140 milioni di euro, 2.600 creditori circa. E due procure, Ravenna e Ferrara, al lavoro per individuare eventuali reati nel fallimento. L’apertura di un fascicolo conoscitivo in casi del genere è atto dovuto. Al momento infatti l’indagine sarebbe

Una gru della Cmr, la coop di Filo d’Argenta di cui i tribunali hanno dichiarato il fallimento.

a carico di ignoti ma non è escluso che presto arrivino i primi nomi nel registro degli indagati. A tremare è il board societario della coop prima della messa in liquidazione: sono i dirigenti che potrebbero essere accusati di eventuali ipotesi di reato riscontrate dalla magistratura. (and.a.)

passeggiate con esperti (la seconda si terrà domenica 25): nel corso della visita i tecnici del Comune illustreranno i diversi comparti interessati all’opera di riqualificazione e lo stato di fatto, e risponderanno alle domande che i partecipanti porranno loro nel merito. Alla visita possono partecipare tutti: è preferibile, per motivi organizzativi, iscriversi sul sito o chiamando Cittattiva al 335 1802940. (lu.ma.)

Nell’elenco della riqualificazione del centro storico, accanto a mercato coperto, piazza Kennedy, piazzetta Antiche Carceri, spunta anche la copertura di via Cairoli. Lo ha annunciato il sindaco Fabrizio Matteucci nel corso della tradizionale intervista sul palco della festa del Pd. L’idea è quella di trasformare via Cairoli in una sorta di galleria (sullo stile della nota Vittorio Emanuele II di Milano) frequentabile così anche nelle giornate di pioggia. Un progetto (tra l’altro a quanto pare già redatto da un architetto) avveniristico che Matteucci intende perseguire coinvolgendo le Fondazioni. Per quanto riguarda invece la Darsena, secondo Matteucci, il quartiere dovrà diventare un polo d’attrazione per imprese che operino in settori poco sviluppati a Ravenna, ma dal grande valore aggiunto, come le nanotecnologie. Il Sindaco immagina quindi un’area della città che abbia anche una zona produttiva. E questa è la novità, visto che finora si era parlato soprattutto di zona a vocazione culturale, al massimo di polo dirigenziale. Alla festa del Pd, Matteucci ha toccato anche l’argomento tassa di soggiorno, non escludendone l’introduzione anche a Ravenna, in un periodo di ristrettezze per il Comune. «Sono stato a Venezia pochi giorni fa – ha raccontato – e ho pagato quattro euro». Nessun annuncio, ma un semplice, «vedremo». Vedremo, aggiungiamo noi, se questo basterà a suscitare la reazione degli albergatori.


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CRONACA& ECONOMIA

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COSTO DELLA VITA

ISTAT

In forte aumento la tariffa rifiuti Consumatori e imprese sul piede di guerra contro Comuni e Ato Un aumento dell’8,5 percento medio sulle bollette dei rifiuti, con valore retroattivo dal 1 gennaio 2011. Su residenti e imprese sta per abbattersi, in questa fine d’anno, l’ennesimo aumento per i servizi pubblici. A fine agosto, infatti Ato (l'Agenzia d'ambito territoriale omogenea, che dal 2006 fissa le regole del servizio di smaltimento dei rifiuti) ha illustrato alle associazioni imprenditoriali e dei consumatori le linee del piano per la determinazione delle tariffe per il servizio di gestione dei rifiuti urbano. Da lì è iniziata una trattativa con Ato (di cui fanno parte i vari Comuni del territorio) che ha portato a qualche limatura, ma non a una revisione sostanziale. Hera sostiene di fatto di aver dovuto applicare ora un aumento che Ato non ha voluto scaglionare negli anni e che dovrà garantire 5 milioni alle casse della multiutility. Ma visti i tempi che corrono, le reazioni non sono mancate, a cominciare da tutte le associazioni datoriali. Confartigianato, Cna, Industriali, Confapi, Confcooperative, Legacoop e Agci di Ravenna in una nota congiunta parlano «di un aumento pari a quello che complessivamente si era registrato nei primi 5 anni di validità della convenzione di servizio, che è stato dell’8,4 percento». Inoltre l’8,5 percento è un aumento medio, «perchè – si legge ancora nella nota – per alcune tipologie d'aziende gli aumenti, dovuti anche all'uniformazione delle tariffe in tutto il territorio della provincia di Raven-

l’aumento medio

8,5%

Questo l’aumento medio per famiglie e imprese sulla tassadei rifiuti per ora concordata tra Hera e Ato per un totale di 5milioni di euro.

ASPPI Notizie

Novità su detrazioni per ristrutturazioni Le nuove disposizioni del Dl 70/2011 (Decreto sviluppo) modificano alcune pratiche relative alle agevolazioni fiscali (36 e 55 %) per ristrutturazioni delle abitazioni o interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Dal 14 maggio 2011 non c’è più obbligo di comunicazione al Centro operativo di Pescara che viene sostituita dall’indicazione dei dati catastali dell’immobile nella dichiarazione dei redditi. Se gli interventi sono fatti dall’inquilino occorre indicare i dati del contratto di affitto o di comodato. Per i lavori in corso alla data del 14 maggio è bene attenersi alle vecchie regole. Nello stesso provvedimento viene anche eliminato l’obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera. Tra gli interventi agevolati che consentono detrazioni del 55 % in 10 anni, sono annoverati: le riqualificazioni globali, infissi, pannelli solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Mentre per il 36 %, detraibile in 10, 5 o 3 rate in base all’età del richiedente: le manutenzioni straordinarie, i risanamenti conservativi, le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di box pertinenziali all’alloggio.

Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari Ravenna Via R. Serra, 65 tel. 0544 470102 fax 0544 470075 info@asppi.ra.it www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 tel. 0545 33356 lugo@asppi.ra.it SERVIZI AI SOCI - Gestione contratti di locazione - Assistenza legale - Consulenza condominiale - Consulenza tecnica - Affitti e vendite da privato a privato Dal 1980 a Ravenna

La convenzione tra Hera e Ato scade a fine anno. E c’è chi dice che questo adeguamento ponga le basi per il prossimo contratto.

na, saranno decisamente maggiori». Nei comuni della collina, nei quali fino ad oggi si applicavano le tariffe più agevolate, sarebbero previsti aumenti anche oltre l'80% (ridotti al 33% nel 2011 grazie all'utilizzo di risorse proprie dell'amministrazione provinciale. E come esempio citano un’impresa metalmeccanica, che occupi 2.000 metri quadrati, avrà una maggiore spesa per un importo variante da 410 a 976 euro. L'incremento più alto toccherà ad un’azienda di questa tipologia operante sul territorio di Brisighella che se non vi fosse “l’ombrello” della Provincia (che peraltro è certo solo per il 2011), sarebbe andata a pagare ben 2.478 euro in più. A questi costi si aggiungono, naturalmente, quelli relativi allo smaltimento dei rifiuti speciali non conferibili al servizio di nettezza urbana. Ma anche i commercianti sono sul piede di guerra, in particolare i bagnini per cui si calcola un aumento annuo medio di circa 200 euro. «Questo continuo aumento di imposte e tariffe – dicono le associazioni di impresa – in questo caso addirittura retroattivo e quindi impossibile da calcolare nei budget aziendali, non fa che indebolire il nostro tessuto imprenditoriale, con ovvie ricadute, purtroppo, anche sulla tenuta occupazionale» e lanciano quindi un appello affinchè le amministrazioni comunali «si riapproprino del proprio ruolo di controllo ed indirizzo, esercitando una verifica costante sulle tariffe applicate dalle Aziende pubbliche locali. Anche su questo fronte si gioca la competitività del nostro sistema economico e sociale». In realtà, pare che appunto si possa sperare al massimo in un’ulteriore limatura e che l’aumento sia inevitabile, stando almeno alle dichiarazioni ufficiali degli amministratori. Resta da vedere se davvero la Uil metterà in campo le azioni di protesta che ha annunciato. Intanto, la Cgil Federconsumatori ha fatto un paio di conti per le famiglie, da cui risulterebbe che «una famiglia di tre persone, residente in un appartamento di 100 mq, paga attualmente una tariffa di 180,74 euro (207,85 con le imposte). La nuova tariffa sarebbe di 196,22 euro (225,65 con le imposte). Una famiglia di quattro persone che viva in un appartamento di 130 mq paga attualmente 221,10 euro (254,26 con le imposte). La nuova tariffa sarebbe di 239,89 euro (275,87 con le imposte). Un single che viva in un appartamento di 100 mq paga attualmente 99 euro (113,85 con le imposte); pagherebbe 106 euro (122 con le imposte)». «In un periodo di continui aumenti di prezzi e tariffe, cui si aggiungerà il progettato aumento dell’Iva – conclude Foschini di Federconsumatori – mi pare che le cifre parlino da sole».

Cgil: «aumenti fino a 20 euro per famiglia»

Censimento: Foto dell’Italia al 9 ottobre I cittadini di Ravenna stanno ricevendo per posta dall’Istat i questionari per il censimento 2011. Come già annunciato, la data ufficiale decisa da Istat sul piano nazionale per “fotografare” il Paese è il 9 ottobre. Infatti nella compilazione si dovrà tenere conto della situazione di quella precisa giornata.Pertanto, si invitano gli interessati a non compilare, né cercare di consegnare il questionario prima di tale data perché non sarebbe preso in considerazione. I questionari potranno essere consegnati a mano o trasmessi on line a Istat dal 9 ottobre fino al 21 novembre. L’Amministrazione comunale la prossima settimana informerà i cittadini attraverso il proprio sito web www.comune.ra.it e attraverso la stampa sulle modalità, i luoghi di raccolta e quant’altro da far sapere ai cittadini in merito al censimento 2011. Per informazioni: 0544 482482.

COMUNE

E l’Urp torna ad aprire di sabato mattina Torna l’apertura dell’Urp del Comune di Ravenna anche al sabato mattina. Dal 19 settembre lo sportello sarà fruibile dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30; martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30. Al servizio di via Da Polenta, oltre a presentare domande per i vari servizi comunali e per ottenere contributi e benefici, ci si può rivolgersi anche per consegnare la propria Dat (dichiarazione anticipata di trattamento) di chi ha redatto il proprio “testamento biologico”.

FERROVIE

Soppresso un Intercity proteste a Trenitalia Comuni e Provincia uniti per protestare contro la soppressione delle fermate di Cesena, Forlì e Faenza dell’Intercity 608. A denunciare il fatto è stato per primo il comitato di pendolari “Rombo”. Si tratta infatti del classico treno dei pendolari che parte da Rimini alle 6.13 e arriva a Bologna alle 7.38 con tre fermate intermedie in Romagna. Al suo posto compare un EScity 9802 che parte da Rimini e arriva direttamente a Bologna. Così, scrivono dal comitato «si costringono i viaggiatori dell'intercity soppresso a utilizzare il regionale veloce che, già affollato, costringerà i viaggiatori a sostare in piedi come in tutti gli altri treni regionali del mattino, problema gravissimo che in questi anni è diventato insostenibile ma che nè Regione, nè Trenitalia riescono a risolvere». I sindaci hanno chiesto un incontro alla Direzione generale di Roma e a quella di Bologna per affrontare il tema del servizio dedicato ai lavoratori pendolari e agli studenti della tratta Rimini-Bologna. A dare supporto ai colleghi anche il presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio che chiede alla Regione «di farsi carico di organizzare un incontro con i vertici di Trenitalia per esaminare le azioni da intraprendere affinché finisca l’isolamento nel quale Trenitalia rischia di far cadere tutto il territorio romagnolo».


ETICA& INNOVAZIONE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

CONSUMATORI CONSAPEVOLI

IL PROGETTO

Detenuti puliscono la pineta, così sono socialmente utili Nella foto qui sotto i due detenuti con la direttrice del carcere De Lorenzo e l’assessore Monti.

È più che positivo il bilancio del progetto “Strada Facendo”, la prima esperienza per l’inserimento lavorativo dei detenuti del carcere di Ravenna, che nel periodo estivo sono stati impegnati nella pulizia della pineta. Il progetto, che dal 27 luglio ad oggi ha visto impegnati due giovani detenuti, coordinati da un volontario dell’Auser, è stato promosso dalla stessa direzione del carcere cittadino, dal Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con l’Asp. Si tratta inoltre di un progetto al quale l’Amministrazione ha guardato con particolare attenzione, come ha sottolineato il sindaco Fabrizio Matteucci, perché «si inquadra nel cambio di passo molto positivo che abbiamo potuto toccare con mano nella nuova direzione del carcere». «Strada Facendo rientra nell’ambito delle azioni sperimentali della cosiddetta “giustizia riparativa” – sono state le parole proprio della direttrice del penitenziario di Ravenna Carmela De Lorenzo –. Attraverso l’attivazione di tirocini di inserimento lavorativi si vuole da un lato favorire l’accoglienza dei detenuti nella comunità locale; dall’altro realizzare una sorta di riparazione del danno arrecato attraverso il compimento di uno o più reati. Si tratta, quindi, di azioni che mettono al centro chi ha commesso il reato, ma che considera anche chi ne ha subìto le conseguenze, sia il singolo individuo che la collettività. Nel nostro caso, i due giovani detenuti, che per il loro lavoro non hanno ricevuto compenso, sono stati selezionati tra quanti hanno già ricevuto una sentenza definitiva e che si sono distinti per il comportamento e per il grado di partecipazione nelle attività l e g a m b i e n te all’interno del carcere. È stato poi il magistrato di sorveglianza a pronunciarsi sulla scelta definitiva, in base non solo alla fiIMMERSIONI E PULIZIA A PUNTA nalità del progetto ma anche della pericolosità sociale dei deIn occasione della campagna “Puliamo il tenuti». mondo, il circolo Matelda di Legambiente orA Ravenna il progetto ha riguardato la pulizia degli spazi viganizza per sabato 18 settembre una giornacini alla pineta e al bordo stradale lungo via Trieste a Marina di ta speciale con ritrovo alle 9.30 al bagno BaRavenna, per circa sette giorni e con un impegno orario indiviloo di Punta Marina. In programma immerduale di circa 21 ore. I due detenuti sono stati coordinati da un sioni con autorespiratore o in apnea; raccolta volontario dell'Auser, il geometra Carlo Gabbi, che il mattino di rifiuti rinvenuti durante le immersioni; propresto li andava a prendere dal carcere affiancandoli poi nel lave gratuite di attrezzatura subacquea per voro di pulizia. «Grazie a loro la pineta ha cambiato faccia – ha adulti e ragazzi; camminata sulla battigia, in raccontato il volontario –, hanno raccolto in 7 giorni una granpineta e lungo la pista ciclabile raccogliendo i de quantità di bottiglie di plastica e di vetro, per non parlare delrifiuti abbandonati. Al termine della pulizia il le bottiglie di liquore e birra; abbiamo trovato anche 25 sirinbagno Baloo offrirà un piccolo ristoro ai parghe, suddivise in due sacchetti». I due detenuti hanno raccolto tecipanti. A tutti coloro che arriveranno in bioltre 90 sacchi di immondizia, differenziati poi in 35 chili di placi verrà consegnato un piccolo gadget. stica, 40 di vetro, 50 di carta e 5 di amianto. (sa.lu.)

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LA NOVITÀ

Apre il primo rivenditore Apple In palio un iPad Apre anche a Ravenna un rivenditore Apple, molto atteso dai tanti appassionati di informatica, ma non solo, della città. “Data Trade” inaugura sabato 17 settembre alle 17 (alla faccia della scaramanzia) in pieno centro storico, in via Corrado Ricci 16 (0544 215922). All’interno del negozio si terranno dimostrazioni di prodotti Apple, dai Mac agli ormai ambitissimi iPod, iPad o iPhone e sarà possibile partecipare a veri e propri seminari gratuiti per entrare nel mondo della “mela morsicata”. Sono poi a disposizione esperti Apple per ogni esigenza. All’inaugurazione, dopo un rinfresco, verrà messo in palio un iPad2, mentre solo sabato 17 sarà concesso uno sconto del 10% a tutti i clienti sui computer Mac.

VOLONTARIATO LA FESTA DELLE ASSOCIAZIONI SABATO 17 IN PIAZZA DEL POPOLO Con il suo annuale appuntamento torna sabato 17 settembre (dalle 10 alle 18) la Festa del Volontariato. Si tratterà come al solito di una vetrina per tutte le associazioni che si muovono in questo campo del territorio.

Quando la fornitura di energia ti cambia anche il telefono... a cura dell’Associazione

CODICI

La nostra associazione aveva già evidenziato come il cambio di gestore per i servizi telefonici e di acqua, luce e gas favoriva non una leale concorrenza a vantaggio degli utenti, ma la possibilità di produrre truffe, di cui erano colpevoli anche le società più prestigiose. Tutto ciò avveniva mediante contratti telefonici richiesti con varie scuse, oppure con promesse sottoscritte a domicilio a danno di anziani o di utenti poco esperti. Il contratto entrava poi in funzione causando non pochi fastidi, ed era difficile porre rimedio se non con lunghi contrasti e spesso con interventi legali. Siamo giunti al punto in cui il passaggio da Enel ad Enel Energia Spa è divenuto per una nostra associata anche un contratto a Vodafone Omnitel da Telecom, inserito a sua insaputa nel cambiamento della fornitura di energia elettrica. La signora, tramite Codici, ha immediatamente provveduto ad effettuare la disdetta del contratto in quanto privo di valore ed estorto in modo truffaldino da un operatore poco serio. Evidentemente l’azione commessa ai danni della nostra associata è apparsa esagerata, tanto che la risposta di Vodafone non si è fatta attendere comunicando il codice di migrazione per il ritorno a Telecom. Si è poi riconosciuto il torto e si è proposto un accredito di 100 euro per il disagio occorso, nonché la cessazione di ulteriori addebiti in merito all’utenza in oggetto. La proposta veniva accettata dalla nostra associata, la quale in effetti si era trovata in grave disagio per la mancanza del telefono fisso. Un altro danno proveniva dal fatto che esisteva la possibilità concreta di pagare una doppia utenza senza avere alcun servizio. Tutto ciò dovrebbe far riflettere le società dei servizi inerenti la vita quotidiana, che le proposte di cambio di gestore hanno senso quando offrono un servizio effettivamente migliorativo di quello in uso da anni o addirittura da decenni. Codici invita di nuovo tutti gli utenti a non accettare proposte telefoniche, o fatte a domicilio da personale non riconoscibile facilmente, ma in caso di necessità di rivolgersi alle sedi autorizzate, magari dopo aver consultato l’associazione consumatori. A Ravenna Codici è in via Gradenigo n. 6 (Tel. 0544 591715, Fax 0544598350 ), dove tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento. Sede di Ravenna: via Gradenigo 6 Tel. 0544 591715, Fax 0544 598350 - E-mail: carlobenelli@alice.it Il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento tutti i giovedì dalle 10 alle 12


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CRONACA& STORIA

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

IL LIBRO Perché gli ebrei non reagirono al nazismo? Perché si lasciarono massacrare senza organizzare una resistenza? Se da una parte molti ebrei non sapevano e nemmeno loro avevano capito che era in atto un vero genocidio, dall’altra è poco noto che una resistenza armata è esistita. Era la Brigata Ebraica, uno schieramento militare affiliato all’esercito Alleato. La Brigata combatté proprio a Ravenna, i contadini li chiamavano “i

Tra Mezzano e Alfonsine le tracce dei “palistinìs”

BRIGATA EBRAICA palestinìs”, i palestinesi, perché sulla spilla del berretto portavano la scritta Palesatine Regiment e sulla spalla la stella ebraica. Ricercando in campagna, lungo il fronte di allora tra Mezzano, Alfonsine e Bagnacavallo, le testimonianze di anziani e recuperando i contatti con alcuni combattenti ha ricostruito l’interessante vicenda della Brigata Ebraica Primo Fronaciari, bibliotecario e studioso di ebraico antico, nel volume I ragazzi venuti dalla terra d’Israele da poco uscito per Longo Editore. «Si stimano – racconta l’autore – nel numero di circa un milione e mezzo i combattenti ebrei che

L’alzabandiera nei pressi di Brisighella, tratto dal volume I ragazzi venuti dalla terra d’Israele (nella foto a destra)

L’unica brigata composta da ebrei combatté proprio in Romagna, come testimonia il cimitero alleato di Piangipane

nella seconda guerra mondiale hanno combattuto nelle unità degli eserciti alleati e in formazioni partigiane. Nelle forze armate degli Stati Uniti erano inquadrati circa 550mila uomini di fede israelitica». La brigata che combatté in Romagna fu l’unica formata interamente da ebrei. «Per i perseguitati, per i resistenti, per i combattenti ebrei sparsi per il mondo, per gli intellettuali e an-

che per i semplici contadini dei kibbutz la formazione della brigata significò un’occasione di riscatto. Significava poter finalmente affrontare i nazisti con una compagine dotata di insegne ebraiche». Cinquemila volontari partirono da Alessandria d’Egitto nel novembre del 1944 alla volta dell’Italia. Molti di loro persero la vita nella nostra terra, Asher Goldring, non si seppe più nulla, fu dichiarato disperso. Per anni sua figlia venne a cercarlo, per avere informazioni sulla sua possibile morte, senza avere riscontri. «Molti luoghi comuni sono stati diffusi sul presunto “vittimismo degli ebrei” e il fatto che non si siano ribellati al nazismo – spiega Giovanna Fuschini dell’Amicizia Ebraico-Cristiana di Ravenna – In realtà la formazione della Brigata era stata ostacolata in tutti i modi dalla Gran Bretagna, che era invischiata nella sua politica di promesse agli arabi e di limitazione dell’emigrazione ebraica nel territorio che poi sarebbe diventato lo Stato di Israele. Soltanto Churchill, nel 1944, concesse infine la possibilità di formare la Brigata. Dopo un periodo di addestramento in Egitto, i soldati furono sbarcati in Puglia e risalirono fino alla Romagna. Alla fine della guerra poi gli stessi soldati si dedicarono all’assistenza dei profughi dei Lager, che vagavano disperati per l’Europa, e collaborarono

al loro imbarco clandestino per la terra d’Israele». Sono numerose le testimonianze raccolte da Fornaciari nelle nostre campagne. Quello che emerge nel libro non è la storia con la “S” maiuscola, ma una serie di storie, di vicende umane sullo sfondo della seconda Guerra Mondiale. Dopo anni alcuni reduci sono tornati, soli o in piccoli gruppi, alla ricerca di un boschetto, di un argine, di una casa colonica che ricordavano, dove si erano riparati durante gli scontri a fuoco, ma che non esisteva più. Quello che rimane in terra di Romagna sono ormai solo le tombe dei caduti, circa cento in tutta la Romagna, di cui una quarantina nel Cimitero militare britannico di Piangipane. «Per i soldati di Israele – racconta un reduce – il fiume Senio è stato importante come il Giordano, anche se all’insaputa del mondo». Matteo Cavezzali

L’ I N C O N T R SULLA BATTAGLIA DI RAVENNA

Venerdì 16 settembre, alle 20.30, al B&B la “Casa delle Meridiane” di San Bartolo si terrà il secondo incontro del ciclo di conferenze organizzato da Ipazia e Classe archeologia, intitolato Battaglia di Ravenna e dintorni. Interveranno Piero Mazzavillani e Andrea Santangelo.

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CRIMINI& MISFATTI

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STORIE DI DELITTI

Angelo Fabbri, omicidio irrisolto Ucciso a Bologna il Capodanno del 1982, non si trovò un minimo indizio di Nevio Galeati La storia d’Italia è segnata da casi di omicidio rimasti irrisolti: basti citare quello di Wilma Montesi, trovata senza vita l’11 aprile 1953, primo “mistero” della neonata Repubblica. D’altra parte la vita non è una fiction televisiva; Polizia scientifica e Ris dei carabinieri non riescono sempre a raccogliere elementi sufficienti per mandare una persona davanti a una giuria. Occorre trovare moventi; capire le dinamiche dell’evento e accostare i riscontri ai fatti; analizzare gli eventuali alibi. E anche quando si porta a giudizio un imputato sommerso da elementi “negativi”, ma che non è stato colto sul fatto, senza una confessione spesso si resta come sospesi. Non deve quindi stupire sapere come se nel 2010 sono stati commessi 499 omicidi, il 31,3 percento di questi casi (ovvero 156) sia ancora senza un responsabile. Senza neppure un probabile assassino. «Era la statua della bontà, della non violenza, della tranquillità»: il semiologo Umberto Eco, il 5 gennaio 1983, è nel piccolo cimitero di Cervia e parla così di Angelo Fabbri, uno fra i suoi studenti più promettenti e brillanti, collaboratore di riviste d’avanguardia, ironico e riservato. Il ragazzo, cervese, 26 anni, è stato ucciso pochi giorni prima con dodici coltellate alla schiena inflitte da una lama di una trentina di centimetri. La profondità delle ferite non è sempre la stessa, come se a colpire siano state mani diverse. Le indagini si rivelano subito estremamente difficili: la vita del ragazzo non ha alcuna ombra. Secondo di due fratelli, quasi un metro e novanta d’altezza, Angelo è originario di Cervia; ha studiato fisica all’università di Bologna, per poi passare al Dams, il corso di laurea nato nel 1971, primo caso in Italia di una specializzazione accademica nel settore dello spettacolo, della musica e delle arti in genere. Si interessa di storia e filosofia delle scienze, di tecniche dei linguaggi delle comunicazioni di massa e si occupa anche della “teoria delle catastrofi”. A Bologna vive in un piccolo appartamento acquistato al numero 10 di via Mirasole, al pianoterra; si affaccia in un cortiletto interno. Via Mirasole è una stradina poco distante da via D’Azeglio, vicino ai viali. Il 30 dicembre 1982 Angelo vi torna dopo aver passato le feste di Natale dai familiari. Ha con sé una sportina piena di libri. Verso mezzanotte telefona al suo migliore amico, Sandro Vaienti. Gli racconta che vuole passare l’ultimo dell’anno a Roma. Ha prenotato il treno per le 12 del 31. È una telefonata lunga, fino all’una e mezza di notte. «Era sereno, non sembrava avesse voglia di uscire – dice Sandro ai giornalisti l’1 gennaio, sconvolto per quanto è accaduto – e abbiamo chiacchierato di molte cose. Era solo arrabbiato con chi è triste. Perché? Mi ha spiegato che uno scopo della vita è anche quello di vivere bene, quindi non si deve essere tristi». Poi i due amici si salutano. Angelo Fabbri sparisce nel nulla per quasi una giornata. Alle 15 del 31 dicembre tre cercatori di tartufi sono “al lavoro” nei boschi della Val di Zena, sulle colline di San Lazzaro, a 15 chilometri da Bologna. In fondo a un dirupo c’è un corpo; indossa un impermeabile che ha le tasche ancora imbastite. Sulla stoffa non c’è alcun segno: solo quando la salma viene spostata si scoprono le dodici ferite; e non c’è alcun segno di difesa. Sotto l’impermeabile Angelo indossa solo camicia e pantaloni; è ele-

gante come sempre, ma vestito appunto troppo leggero per il freddo di fine dicembre. È stato dunque assassinato da qualche altra parte, caricato con tutta probabilità nel baule di un’auto; poi precipitato nel dirupo. Non può aver agito una sola persona. Nell’appartamento di via Mirasole non c’è un indizio, un oggetto fuori posto, una traccia di sangue. Nella Bologna ancora scossa per la strage alla stazione ferroviaria, le tensioni sono fortissime. Angelo è un intellettuale e con amicizie a sinistra. Si indaga subito (e solo) in quegli ambienti e il 6 gennaio il dirigente della Criminalpol, Carlo Lomastro, fa fermare una giovane coppia perché ha partecipato al Movimento del ’77; negli archivi della Digos c’è una foto della ragazza ai funerali di Francesco Lo Russo, lo studente di medicina ucciso in via Mascarella l’11 marzo, durante gli scontri con le forze dell’ordine. Quei “guai politici” li rendono sospettabili; e un po’ c’entra un altro elemento. La giovane donna infatti conosce bene Angelo ed è in ottimi rapporti anche con la sua famiglia. La polizia punta tutto su loro. Ma, dopo interrogatori e perquisizioni, il 9 gennaio la coppia viene rilasciata: non ci sono prove, ma neppure indizi; e la coppia ha un alibi inattaccabile. I genitori sono disperati; a fine aprile mettono una “taglia” sugli assassini. Sono convinti che loro figlio non sia stato massacrato da sconosciuti. Non c’è alcuna risposta e mentre la polizia confida su “perizie” e “indagini merceologiche”, la mamma di Angelo scrive al presidente della Repubblica, Sandro Pertini, al presidente del consiglio, Craxi, ai presidenti di Camera e Senato e al ministro della Difesa. Risponde solo la segreteria generale di Pertini, che ha investito il Csm perché capisca cosa sta facendo la magistratura bolognese. «Dagli altri invece silenzio. Credevo – scrive la mamma al Carlino – di ricevere una risposta, se non altro per educazione. Niente». Nel frattempo è però avvenuto un altro terribile fatto di sangue: il 15 giugno di quel 1983 i Vigili del fuoco scoprono, in via del Riccio 7, il corpo senza vita di una donna; è stata colpita da 47 coltellate. Si chiama Francesca Alinovi, astro nascente della critica d’arte italiana, insegna al Dams. Se in To-

Il capoluogo felsineo fu teatro di morti misteriose attribuite al “mostro del Dams”

Sopra, un articolo del Resto del Carlino del 1983 sul caso; sotto, Angelo Fabbri

scana si sta aggirando un mostro che assale le coppie, a Bologna “fiorisce” la teoria di un mostro all’università. Ma non basta: il 29 novembre dello stesso anno sparisce Leonarda “Lea” Polvani; il corpo viene trovato solo il 3 dicembre, nelle grotte della Croara, sempre in zona San Lazzaro di Savena. Designer in un laboratorio di gioielli, ha ripreso a studiare e si è iscritta al Dams. La “sindrome del mostro” è pronta a dilagare. Per la professoressa Alinovi viene indagato, processato e condannato un giovane, Francesco Ciancabilla (la soluzione di quel mistero ancora oggi non convince tutti). Il caso di Lea Polvani resta irrisolto, anche se in un primo momento vanno sotto processo tre pregiudicati. Il fantasma del “mostro del Dams”, mai esistito, si dissolve. E nessuno dà un volto agli assassini di Angelo Fabbri.


RICERCA& AMBIENTE

REPORT

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ENERGIA

l'università, per il ripristino e la ricostruzione delle dune della costa ravennate, che si andrà ad aggiungere a una serie di interventi per la progettazione e la realizzazione di opere per la difesa del litorale dalle ingressioni marine. In base al decreto legge 128 del 2010, promulgato in seguito al disastro ambientale nel golfo del Messico con l’esplosione del pozzo della Bp, Eni non è autorizzata a nuove esplorazioni di giacimenti marittimi nelle acque ravennati. «Il decreto – ha spiegato Leonardo Spicci, responsabile del distretto centro-settentrionale di Eni, che ha firmato l’accordo con il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci – vieta ogni attività di ricerca nella fascia mare entro una distanza di dodici miglia da tutte le nostre coste». L’accordo precedente prevedeva un contributo di 15 milioni: una parte considerevole, circa 11 milioni, è stata utilizzata per gli interventi in difesa del litorale e di riqualificazione ambientale. «Si tratta di un contributo significativo – ha commentato l’assessore al Turismo Andrea Corsini –, ma che da solo però non basta per la manutenzione programmata di 35 chilometri di costa. Per questo, ora che si parla tanto di federalismo demaniale, una vera misura in tal senso sarebbe quella di poter incassare parte dei soldi derivanti dalle concessioni, che al momento vanno per la maggior parte al Governo». «Confermo che il Comune di Ravenna mantiene ottimi e costanti rapporti di collaborazione con i vertici dell’Eni – ha commentato Matteucci –. Per noi la permanenza, la qualificazione e la crescita dell’attività di Eni a Ravenna sono fondamentali. L’obiettivo finale che questo accordo si prefigge è quello di uno sviluppo che leghi l’attività industriale con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Anche in questo caso fra Eni e Comune di Ravenna c’è grande sintonia. Infine, voglio sottolineare la novità che presenta questo sesto accordo: l’impegno di Eni per studi e servizi rivolti alla didattica e alla formazione in particolare di laureandi e di neolaureati legate alla cultura dell’energia, insieme all'individuazione di iniziative per favorire la crescita del sistema imprenditoriale locale. Tutto questo avverrà grazie al supporto scientifico della fondazione Mattei, che sbarcherà a Ravenna con le sue attività».

Sarà attivato un programma di studi con l’università

Legare l’attività industriale con la salvaguardia dell’ambiente grazie a un contributo di sostenibilità di 11,5 milioni di euro che Eni verserà al Comune di Ravenna nei prossimi tre anni: in sintesi consiste in questo il sesto accordo triennale siglato tra l’amministrazione comunale ravennate e il colosso dell’energia all’inizio di agosto. Il contributo sarà destinato, oltre al progetto di alta formazione, a proseguire le attività di monitoraggio del territorio, con lo sviluppo di nuove tecnologie di controllo e di elaborazione dei dati acquisiti (controlli altimetrici, misura della compattazione superficiale e profonda, fornitura di dati meteo-marini e altro). Sarà inoltre attivato un programma articolato di studio, in collaborazione con

11,5 milioni di euro per legare attività industriale e salvaguardia

Siglato accordo Eni-Comune per l’ambiente

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ENERGIA& AMBIENTE

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COOPERAZIONE

Nasce a Conselice l’eco-supermercato del futuro Apre il 22 settembre la nuova struttura di Coop Adriatica all’insegna delle bio-architetture e della tecnologia Bioarchitettura, impianti fotovoltaici, sistemi di recupero di acqua e calore per una riduzione del 40% di consumi energetici ed emissioni inquinanti e miglioramento del benessere per clienti e lavoratori, con l’offerta di una spesa più “verde”. Sono queste alcune delle caratteristiche dell’eco-supermercato del futuro. Futuro che si presenta immediato a Conselice, dove un supermercato con tutte le peculiarità descritte, l’inCoop, realizzato da Coop Adriatica, aprirà i battenti giovedì 22 settembre. «Nel supermercato di Conselice, avanzate tecnologie di bioarchitettura e di gestione delle risorse andranno a convivere con l’attenzione al benessere dei fruitori del punto vendita», è stato anticipato nel corso della presentazione del progetto avvenuta nei giorni scorsi al Sana di Bologna. «Un negozio di 600 metri per un investimento che verrà ammortizzato nel corso di dieci anni», ha spiegato il presidente di Coop Adriatica, Adriano Turrini. La struttura, oltre ad aver costituito un’occasione di riqualificazione urbana gra-

zie alla sostituzione di edifici dismessi e a essere un prototipo di negozio all’avanguardia, è stata pensata come un sistema nel quale le singole soluzioni adottate si integrano tra loro determinando un equilibrio “virtuoso”. Il sistema di riscaldamento e condizionamento, servito da una pompa di calore geotermica, prevede per esempio differenti zone climatiche, in funzione delle attività che si svolgono nelle diverse aree del negozio. Inoltre, per l’aerazione, un grande camino di ventilazione naturale faciliterà il ricambio d’aria, mentre il passaggio attraverso tubazioni interrate asettiche consentirà di far entrare aria preriscaldata in inverno e fresca d’estate. Il supermercato ecologico ha inoltre l’obiettivo di bandire gli sprechi: il calore di scarto dei frigoriferi verrà recuperato e utilizzato per scaldare l’acqua sanitaria e, d’inverno, si integrerà con l’impianto di riscaldamento. Analoga dovrebbe essere la parsimonia nell’utilizzo dell’acqua e dell’energia: nella copertura infatti sono stati inseriti un sistema di recupero delle acque pio-

La struttura è anche è anche un esempio di riqualificazione

vane – che verranno utilizzate per alimentare le cassette dei servizi igienici e innaffiare le aree verdi esterne – e una rete di camini solari, per convogliare all’interno la luce naturale. «In questo modo il nuovo punto vendita – sottolineano da Coop Adriatica – ri-

Elettrolamp presenta GINGER un'eterna cascata di luce by Micron Lighting

sparmierà complessivamente il 40% di energia rispetto ai supermercati più recenti. Alimentato esclusivamente da energie rinnovabili, il negozio avrà impatto ambientale in termini di CO2 nullo. A rendere più leggera l’impronta

Il rendering esplicativo dell’esterno della nuova In-Coop di Conselice

ecologica del punto vendita potranno contribuire anche i consumatori e i dipendenti del negozio. Anche facendo la spesa: l’inCoop di Conselice offrirà infatti un ricco assortimento di prodotti tipici e locali, biologici ed ecologici, tra cui i detersivi sfusi». All’uscita, chi vorrà potrà spacchettare i prodotti e lasciare in un apposito banco gli imballaggi superflui. E all’esterno del punto vendita ci si potrà rifornire di acqua di rete erogata da un distributore realizzato insieme a Hera. I clienti potranno raggiungere il supermercato a piedi o in bici grazie alla pista ciclo-pedonale che collega il punto vendita al centro del paese; chi invece sceglierà un mezzo elettrico potrà ricaricarlo dalle colonnine per la fornitura di energia, poste in prossimità della pensilina fotovoltaica. Alla definizione del nuovo modello di supermercato eco-sostenibile hanno preso parte i principali portatori di interesse della cooperativa (i soci, i dipendenti, i cittadini di Conselice, le Università, le istituzioni, le associazioni ambientaliste), tramite un processo di coinvolgimento attivato da Coop Adriatica.

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ENERGIA& AMBIENTE

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L’INTESA

Ecco il Piano di azione ambientale

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C O O P E R AT I V A F A C C H I N I R I U N I T I

Regione e Provincia avviano così insieme una serie di interventi

Gli assessori all’ambiente di Regione e Provincia, Sabrina Freda e Mara Roncuzzi

È stato firmato qualche giorno fa in Provincia il piano triennale di azione ambientale con la Regione, che da qui al 2013 movimenterà complessivamente 3,1 milioni di euro (1,6 dalla Regione e la restante parte attraverso il co-

serie d'interventi che danno corpo in modo efficace alle politiche ambientali. Qualità delle acque, biodiversità e gestione corretta dei rifiuti sono i tre obiettivi del Piano che la Provincia di Ravenna ha declinato in modo puntua-

finanziamento di enti locali e soggetti attuatori) per la realizzazione di 14 progetti sulla qualità delle acque, la riduzione e ottimizzazione della gestione dei rifiuti e la biodiversità. «Questa è la prima intesa firmata in regione» ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Sabrina Freda, che ha poi espresso «soddisfazione per la collaborazione istituzionale che ha permesso di arrivare, attraverso un'importante sinergia d'intenti e risorse, alla definizione dell'intesa in tempi record. In momenti difficili, di risorse in calo, lavorare insieme ci ha consentito di dare avvio concreto a una

le, come ha sempre fatto anche negli anni passati». «Il Piano d’azione ambientale è una boccata d'ossigeno per gli enti locali letteralmente taglieggiati dal Governo» ha aggiunto l'assessore provinciale alle Politiche per l’Ambiente, Mara Roncuzzi, che ha poi sottolineato come quest’anno, forse per la prima volta, le risorse verranno distribuite tra i Comuni, secondo un ragionamento che privilegia il territorio provinciale nel suo complesso. «La scelta dei progetti non è stata una semplice

suddivisione dei contributi in base a popolazione e territorio, che avrebbe portato ad una proliferazione di micro-progetti di difficile impatto sul miglioramento della qualità ambientale, ma la condivisione che ci fossero progetti prioritari rispetto ad altri – ha spiegato –. Non si è guardata la localizzazione territoriale, ma la necessità di adempiere a richieste della comunità europea per i progetti di depurazione e per il miglioramento della raccolta differenziata e la necessità di finanziare alcuni progetti di biodiversità che, vista la drammatica crisi finanziaria con tagli agli enti locali, non permetterà quasi più ai Comuni di fare scelte lungimiranti e investire risorse su questi temi, perché costretti a gestire l'emergenza quotidiana dei servizi da portare avanti nonostante i tagli del governo centrale». Due dei progetti previsti partiranno immediatamente e riguardano l’adeguamento e il potenziamento di impianti di trattamento delle acque reflue a Brisighella e Russi, per un costo complessivo 787 mila euro. Entro aprile 2012 verranno invece avviati gli interventi per la conservazione della biodiversità, la riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione della loro gestione, oltre a ulteriori progetti per la qualità delle acque; verranno inoltre realizzati centri di raccolta differenziata a Ravenna e Sant’Agata, e verrà ampliata la raccolta “porta a porta” a Ravenna e Faenza. Si prevedono infine progetti per la rinaturalizzazione e la diversificazione ambientale di golene, fiumi e argini. Sabrina Lupinelli

Entro aprile 2012 verranno iniziati numerosi progetti

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ENERGIA& AMBIENTE

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SOLARE

Fotovoltaico super in Emilia-Romagna

VOLTANA

Terremerse investe sulle fonti rinnovabili «Lo sviluppo sostenibile è il valore aggiunto per il futuro». Ne è convinta la cooperativa Terremerse, che promuove produzioni che minimizzino l’impatto ambientale attraverso un minor impiego di agrofarmaci (disciplinari di produzione integrata, biologico), un miglior impiego delle risorse idriche, l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili anche in funzione della riqualificazione delle strutture di stoccaggio e di lavorazione in un’ottica sempre più ecocompatibile. E proprio su questo ultimo fattore la Cooperativa ha recentemente investito importanti risorse, circa 800 mila euro, per realizzare nei centri di Massa Fiscaglia (Fe) e di Voltana (Ra) due impianti fotovoltaici di ultima generazione che consentiranno un considerevole risparmio di combustibile fossile senza generare emissioni inquinanti. Gli impianti sono

Con il raggiungimento, lo scorso 8 settembre, dello storico traguardo di quota 1 Gigawatt, la regione Emilia-Romagna arriva ad aver installato, da sola, il dieci per cento della potenza solare italiana. Si tratta dell'energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 340mila famiglie, con una potenza di un mi-

lione di chilowatt. I dati – elaborati dall'ufficio studi del Gruppo Ubisol, azienda riminese leader del fotovoltaico – recitano che ad oggi in Emilia-Romagna risultano installati 25.252 impianti fotovoltaici, per una potenza di 1.004 megawatt. In Italia, sempre all'8 settembre 2011, le installazioni attive sono 270.363, per una potenza di 10.018 MW. L'Emilia-Romagna si conferma quindi come una delle regine del solare italiano, con l'accelerazione del fotovoltaico che continua a essere impressionante. A conferma dell'annata eccezionale, giunge un altro dato: se si prendono in considerazione gli impianti fotovoltaici più grandi di ognuna delle nove province emiliano romagnole, si vedrà che otto sono nati in questo scorcio di 2011. Per quanto riguarda in specifico il nostro territorio, l'impianto più grande del ravennate è stato inaugurato il 12 aprile 2011 a Massa Lombarda, con una potenza nominale di 4.720 kWp. Per restare ai confronti tra le nove province, anche a settembre 2011 Ravenna si conferma come il territorio più solare, che vale un quarto del fotovoltaico dell'Emilia-Romagna: i suoi 3.161 impianti hanno una potenza nominale di 260 MW. Per avere un'idea delle dimensioni, basti considerare che nel ravennate è installato più fotovoltaico che nell'intera Grecia.

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CULTURA& SPETTACOLI

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CINEMA/1

Mosaico, festival d’Europa La rassegna dei migliori film continentali si sposta al Corso Con una fondamentale novità legata alla sua sede, si terrà dal 24 settembre all’1 ottobre al cinema Corso di via di Roma la quinta edizione del Mosaico d’Europa Film Fest. «La scelta dell’Amministrazione di riportare il cinema in centro – spiega Maria Grazia Marini, dirigente dell’Ufficio Cultura del Comune – sta venendo attivata, anche se i tempi di riqualificazione del Palacongressi si sono un po’ dilatati rispetto alle previsioni, e questo a causa di problemi tecnici nell’utilizzo dei fondi ad essa preposti. L’accordo che abbiamo con Fondazione Flaminia, gestore del Palacongressi, è di iniziare il lavori all’inizio del 2012 e dunque aprire il palazzo al cinema nella primavera dell’anno prossimo». Come di consueto, il Mosaico – organizzato dall’Ufficio Cinema del Comune insieme a Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) e Cicae (Confederazione Internazionale del Cinema d’Arte e d’Essai), e forte della presidenza onoraria di Pupi Avati – si pone come importante vetrina nazionale della migliore produzione filmica europea e non solo, dando finalmente la possibilità al pubblico di vedere pellicole pluripremiate ai festival europei ma inedite da noi. «I nove film in concorso – illustra il direttore artistico del Mosaico Film Fest, Alberto Achilli – hanno tutti vinto importanti riconoscimenti, ma per qualche motivo non sono stati distribuiti in Italia. E il nostro obiettivo precipuo è proprio quello di diffondere queste opere nei normali circuiti nazionali, non solo in quelli d’essai». Come sempre, poi, il MEFF propone

eventi speciali, anteprime, focus, approfondimenti tematici, collaborazioni, omaggi e retrospettive, per comporre nella settimana di proiezioni un vero e proprio mosaico di culture, arti, ideali, visioni uniti in una forma comune. «Questa nuova edizione di MEFF offre svariati motivi di interesse – sottolinea Alberto Bucci della direzione artistica – a partire ovviamente dai film in concorso, tra i quali troviamo anche il finlandese Bad Family, prodotto da Aki Kaurismaki, l’inglese Neds, di Peter Mullan, e Once upon in Anatolia, ossia la riconferma del turco Nuri Bilge Ceylan, ormai quotatissimo in Europa, e che torna al Mosaico dopo qualche anno. Ci sono poi tanti eventi a latere del concorso, come le anteprime dedicate agli ultimi capolavori di tre indiscussi maestri del cinema mondiale: Outrage, il ritorno di Takeshi “Beat” Kitano allo “Yakuza Movie”, l’oscuro Turin Horse del cineasta ungherese Béla Tarr, un maestro il cui stile è di un rigore assoluto, e il graffiante Film Socialisme di Jean-Luc Godard, padre della Nouvelle Vogue. E inoltre il documentario sulla Street Art di Banksy, Exit Through The Gift Shop, che ha fatto incetta di premi in tutto il mondo». Il MEFF ripropone anche uno sconfinamento cinematografico fuori dall'Europa con la sezione Taqwacore – Islam Punk, vale a dire uno sguardo rivolto alle nuove realtà musicali musulmane: da Usa e Canada arrivano il film The Taqwacores di Eyad Zahra e il documentario Taqwacore: The Birth of Punk Islam di Omar Majeed, che descrivono il movimento musicale “Taqwacore”, la vitalissima scena punk rock hardcore islamica nordamericana. E dall'Egitto ecco Microphone, di Ahmad Abdalla, storia di un ritorno in patria che ci mostra la realtà underground nella odierna Alessandria d'Egitto. Fondamentali saranno infine gli omaggi-incontri con gli ospiti presenti al festival, e cioè Carlo Lizzani (di cui vedremo tre film), Lorenza Mazzetti (figura cardine del cinema d’avanguardia europeo), Gino Pellegrini (sul quale ha realizzato un documentario Fabrizio Varesco) e Simone Massi (fumettista “artigianale” tra i più apprezzati al mondo). La giuria del Mosaico d’Europa Film Fest è composta dalla Mazzetti, dal direttore artistico del Porretta Film Festival Giacomo Martini, da Gino Pellegrini, dal critico Roy Menarini e dal critico di cinema e responsabile dell'Archivio Pasolini di Bologna, Roberto Chiesi. Info: www.mosaicofilmfest.it.

CULTURA

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Oltre ai nove film del concorso tanti eventi speciali A sinistra, dall’alto, il regista giapponese Takeshi Kitano e una scena dal film “The Taqwacores”

LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di M ARIA

GIOVANNA MAIOLI

Settembre, andiamo... C’è solo l’imbarazzo della scelta, perché in ogni angolo della città raccogliamo “nel bello dello stordimento”, per dirla con un verso di Andrea Zanzotto, le varie proposte celebrative in onore del Sommo. In omaggio alla nostra città che ne ospita le spoglie, abbiamo scelto

RAVENNA RIFLESSO DI RE... di Andrea Zanzotto ... e Ravenna riflesso di re, mirra e aiola di resine, che crede sé i suoi spazi i suoi amori riflessi macromolecolari, Ravenna coi suoi mari fantasma, essa, che corre al mare – abbandonata –, che s’avvalla col poeta-nume coi pini-numi e i mari presa nelle reti di santi pavimenti, sarà midollo utero luce esemplifica: sarà il nevoso marzo che tra i pini s’ammalia a mutazioni dei liquidi infiniti palinsesti che azzurri azzurri si spogliano d’ogni mistero, che ogni mistero tendono nudo, ogni pesce ogni onda ogni vita che fu da vita, poi che leggersi sanno sul fondo vivo del nostro giorno. (da “Ecloga VI”, in Le poesie e prose scelte, Mondadori, Milano 1999) Andrea Zanzotto, grande poeta del nostro secondo Novecento, nasce nel 1921 a Pieve di Soligo, Treviso, dove vive tuttora

C I N E M A

NUOVO AUMENTO DEL BIGLIETTO D’INGRESSO ALLE SALE

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Aumenta ancora il prezzo del cinema. Se nella stagione 2009/2010 si andava al cinema con 7 euro e nel 2010/2011 con 7.50, quest’anno il prezzo è arrivato a 8 euro. Il Cinema City – e con lui l’Astoria, che aprirà ad ottobre – ha aumentato il costo del biglietto del 14% in due anni. Il prezzo è comunque nella media dei multiplex del Nord Italia, dal Cinedream di Faenza a Le Befane di Rimini. Le riduzioni rimarranno solo dal lunedì al giovedì, giornate in cui gli universitari e gli altri convenzionati potranno entrare pagando 6 euro. Venerdì, sabato, domenica e festivi non è previsto alcuno sconto (ad eccezione dei portatori di handicap, che non pagano). Il mercoledì c’è per tutti la riduzione a 5 euro. Il 3D costerà 10 euro. Al Jolly invece, la cui riapertura è imminente sotto la nuova guida di Don Ugo, il prezzo dovrebbe rimanere fermo a 7 euro, salvo cambiamenti dell’ultima ora. Mentre il cinema è in crisi e le sale falliscono per mancanza di incassi vedere un film su grande schermo pare sempre più un piccolo lusso.


CULTURA& SPETTACOLI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

LA RASSEGNA

FAENZA

Organo e orchestra celebrando Franz Liszt Ottava edizione per Organo e Orchestra nel Romanticismo, rassegna ideata e curata dall’Orchestra da Camera di Ravenna del direttore Paolo Manetti per illustrare l’affascinante e poco noto repertorio per grande organo

Sopra, l’Orchestra da camera di Ravenna, diretta dal maestro Paolo Manetti. A destra, l’organista Chiara Cattani.

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“sinfonico” e orchestra. Solo due purtroppo, invece dell’usuale terna, i concerti in programma quest’anno, entrambi di giovedì, il 15 e 22 settembre (inizio ore 21.15), nella Basilica di San Vitale. «La caratteristica principale del nostro cartellone – evidenzia Paolo Manetti – è la particolarità dei concerti, visto che il repertorio per organo e orchestra in Italia è poco frequentato. La scelta però, certo un po’ particolare, è molto orientata alla Mitteleuropa, dove l’organo è uno strumento tenuto in grande considerazione. Basti pensare alle due città gemellate con Ravenna, Chartres, in Francia, e la tedesca Speyer, entrambe sedi di importanti festival a esso dedicati». Da non dimenticare che San Vitale possiede un organo costruito nel 1961 dalla ditta Mascioni di Cuvio, la stessa a cui si deve il monumentale e possente organo del Duomo di Ravenna, luogo che ha visto nascere la manifestazione del maestro Manetti. Sull’organo eclettico di San Vitale è possibile eseguire il repertorio organistico di ogni epoca, rivelandosi particolarmente adatto a quello sinfonico-romantico sul quale è incentrata la serie di concerti 2011. «Quest’anno la rassegna si intitola Il virtuosismo strumentale –

Nuova copertura in vetro

spiega Manetti – inteso in senso lato, e dunque non solo legato alla tecnica esecutiva ma anche alla ricerca nell’espressione dello strumento. E la figura di riferimento sarà Franz Liszt, di cui ricorre il bicentenario della nascita». Nello specifico, il concerto inaugurale di giovedì 15 settembre vedrà protagonisti, oltre naturalmente all’Orchestra da Camera di Ravenna, i solisti Roberto Noferini (violino) e Chiara Cattani (organo), impegnati in un programma con musiche di Bach e con le celeberrime Quattro stagioni di Antonio Vivaldi. «Verranno eseguiti gli unici due brani che Bach ha scritto per organo e orchestra – illustra ancora Manetti –, e i concerti per violino e orchestra tratti dall'Op. 8 di Antonio Vivaldi, noti come le Quattro stagioni, già compiuto esempio di un virtuosismo strumentale finalizzato al valore dell'espressione». Giovedì 22 settembre, invece, ecco l’omaggio a Liszt, di cui verrà eseguita la fantasia e fuga sul corale Ad nos, ad salutarem undam, che nel 1850 Liszt compose elaborando il tema di corale, tratto dall'opera Le Prophète di Meyerbeer. Un'opera di vaste dimensioni di cui Saint-Saëns ebbe a dire «il pezzo più straordinario che esista per organo». Il maestro Paolo Manetti ha scoperto lo spartito presso una casa editrice viennese e questo verrà dunque eseguito per la prima volta in Italia. Al grande Liszt si affianca il Preludio e Morte di Isotta dal Tristano e Isotta di Wagner, scritto nello stesso periodo della composizione di Liszt, e il Moto perpetuo di Paganini, il grande maestro che ha influenzato tutta la tecnica del periodo romantico. Organo e Orchestra nel Romanticismo ha creato in città negli anni un’apertura su questa particolare tradizione musicale di altri paesi europei e ha portato all’attenzione del pubblico – sempre più numeroso – pagine musicali inedite o di rarissima esecuzione. Ingresso 15 euro, info: 0544 35404.

Con una stagione corposa e variegata si apre il Teatro Masini Reduce dal fortunato cartellone estivo appena concluso, il teatro Masini di Faenza è già pronto ad aprire il sipario – in ottobre – sulla prossima stagione teatrale 2011/2012, organizzata dal Comune insieme ad Accademia Perduta/Romagna Teatri per il diciassettesimo anno della loro proficua collaborazione. La nuova stagione Masini sarà principalmente caratterizzata dalla particolarità esclusiva di avere in programma molti “debutti nazionali” e da una serie di importanti novità. Accanto alle tradizionali rassegne di Prosa, Comico, Favole, Teatro Scuola, Danza e Operetta, la stagione 2011/12 porterà infatti al Masini anche un nuovissimo progetto speciale, “Protagonisti”, votato ad ampliare l’offerta artistica del teatro manfredo a espressioni artistiche estremamente particolari che diventino, per il pubblico, vere e proprie “esperienze”, portate in scena da artisti che pro-

tagonisti lo sono di fatto: Paolo Rossi con Happening Pop di Delirio Organizzato, il “mentalista” Francesco Tesei con Mind Juggler, Corrado Augias con O patria… Leopardi e l’Italia e Ivano Marescotti con Nessun attore può venire da Bagnacavallo. La stagione di prosa vedrà alternarsi sul palcoscenico faentino un’ampia carrellata di nomi molto amati dal pubblico italiano, con allestimenti che spazieranno da testi classici (Shakespeare, Pirandello) a autori più contemporanei, da commedie brillanti a registri drammatici. L’apertura sarà affidata, il 18 ottobre, alla “prima nazionale” del ri-allestimento 2011/2012 di Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello che avrà per protagonista Leo Gullotta; il Masini ospiterà poi le prove e “l’anteprima” del nuovo spettacolo di Angela Finocchiaro, Open day, di Walter Fontana, e vedremo anche L’apparenza inganna, divertente commedia degli equivoci interpretata da Maurizio Micheli e Tullio Solenghi, Glauco Mauri e Roberto Sturno, Massimo Dapporto nell’Otello, e un adattamento da Almodovare interpretato da Elisabetta Pozzi, Alvia Reale ed Eva Robin’s. Nel comico, Alessandro Bergonzoni e il suo monologo Urge; Vito, che porterà in scena Al dutåur di mât tratto da Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta. Duilio Pizzocchi sarà poi protagonista di Vernice fresca, infine i Mancio e Stigma, vera e propria rivelazione delle ultime edizioni di Zelig.

A C C A D E M I A

B I Z A N T I N A

DOPPIO CONCERTO TRA RAVENNA E BAGNACAVALLO

In alto, Alessandro Bergonzoni, uno dei tanti protagonisti della stagione del teatro Masini di Faenza; a destra, la violista Alice Bisanti dell’Accademia Bizantina.

Terrazza panoramica aperta tutto l’anno

Domenica 18 settembre l’Accademia Bizantina si “sdoppia” tra Ravenna e Bagnacavallo con le sue rassegne di musica antica. Nella Sala della Venezia Incatenata del Museo Nazionale di Ravenna (ore 11), Marcello Gatti al flauto traverso, Ulrike Fischer al violino, Alice Bisanti alla viola e Marco Frezzato eseguiranno i tre quartetti che Mozart compose nel 1777 durante la sua presenza nella città di Mannheim, due dei quali su commissione di un flautista per diletto, Ferdinand De Jean. Lo stesso concerto verrà poi proposto nella chiesa di San Girolamo di Bagnacavallo nel pomeriggio (ore 17.30).

Sabato 8 ottobre in occasione della

Terrazza Einaudi presenta

RISTORANTE

Affacciati sul gusto menù originali e piatti tipici P.zza Einaudi 1, Palazzo dell’Orologio Ravenna Centro (dietro Piazza del Popolo)

Tel. 0544 33133 • chiuso la domenica

Aperto tutte le sere fino a tardi

PAELLA in piazza Einaudi con spettacoli di DANZA AEREA e GIOCHI LASER A seguire DJ SET con In collaborazione con Bar Silvano


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CULTURA& SPETTACOLI

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

SETTEMBRE DANTESCO

La Divina Commedia parla latino, norvegese e catalano

Dopo aver toccato nel 2010 quota 40, la rassegna La Divina Commedia nel mondo – curata come sempre da Walter Della Monica – aggiunge quest’anno tre nuove versioni, proponendo le traduzioni della Commedia in latino, norvegese e catalano. Si inizia venerdì 16 settembre nella basilica di San Francesco (ore 21) con la conversazione sulla prima traduzione integrale della Divina Commedia e sulla presenza di Dante e del suo poema nel Quattrocento, nella versione tradotta e commentata in lingua latina (1416) dal frate minore (nonché vescovo di Fermo) Giovanni Bertoldi da Serravalle (San Marino). Partecipano gli esperti Gennaro Ferrante, dell’Università di Napoli “Federico II”, e lo storico sam-

marinese Maurizio Gobbi. A conclusione, lettura in italiano e latino del canto VII dell’Inferno con Francesca Sarah Toich e Gennaro Ferrante. Venerdì 23 settembre potremo invece ascoltare l’ultima versione dell’opera dantesca in lingua norvegese (1993-96), tradotta dal linguista e italianista Magnus Gustav Ulleland, che leggerà il Canto I del Purgatorio con Riccardo Pratesi. Partecipano le esperte Unn Falkeid dell’Università di Oslo e Siri Nergaard dell’Università di Firenze. Venerdì 30 settembre, infine, conversazione sulla presenza di Dante nell’area culturale della Catalogna e sulla Commedia in lingua catalana, tradotta dallo studioso e scrittore Joan Francesc Mira I Casterà. Tutte le conversazioni saranno condotte da Alessandro Gentili con accompagnamento all’organo di Paola Dessì. Ingresso libero.

I N B I B L I O T E C A LE LETTURE CLASSENSI OSPITANO “IL DANTE DEGLI ALTRI”

CERAMICA

In occasione delle Letture A sinistra la basilica di San Classensi del Settembre DanteFrancesco, sotto sco, giovedì 15 settembre si Francesca Sarah terrà nella Sala Muratori della biToich blioteca Classense (ore 21) la conferenza di Arnaldo Dante Marinacci dal titolo Il Dante degli altri. Si tratta di un viaggio virtuale, a zonzo per il mondo, con soste nelle città nelle quali Marianacci è vissuto, come Praga, Dublino, Edimburgo, Budapest, Vienna, e in diverse altre città, in compagnia di Dante e dei poeti, soprattutto novecenteschi, che a lui si sono maggiormente ispirati, ma anche di traduttori e studiosi della sua opera. Poeta, narratore e saggista, tradotto in diverse lingue, Arnaldo Dante Marianacci ha pubblicato due romanzi e varie raccolte di poesie. Ha anche curato diversi volumi di saggistica, antologie europee di poesia, narrativa e teatro. Ha collaborato con la Rai.

Tokyo omaggia il faentino Tramonti È con ben quattro mostre che il Museo Nazionale d'Arte Moderna di Tokyo, in collaborazione con la Fondazione Guerrino Tramonti e il Comune di Faenza, intende rendere omaggio a Guerrino Tramonti, uno dei protagonisti del panorama ceramico internazionale del XX secolo. La prima, Guerrino Tramonti, the Magician of Color Raised in Faenza, Italy: A Retrospective, è stata inaugurata venerdì 9 settembre alla presenza dell'ambasciatore d'Italia in Giappone Vincenzo Petrone (nella foto l’opera Donna con cappello di paglia). Un lungo percorso antologico che terminerà il 29 luglio del 2012 e toccherà altri tre musei giapponesi: l'Hagi Uragami Museum di Hagi (10 dicembre-12 febbraio), l'Otani Memorial Art Museum di Nishinomiya (7 aprile-27 maggio) e il Seto City Art Museum di Seto (9 giugno-29 luglio). La retrospettiva di Tramonti presenta, per la prima volta in Giappone, l'intera opera del ceramista e pittore originario di Faenza. In mostra 150 lavori rappresentativi della sua poetica, tra sculture, dipinti e ceramiche.

Via Faentina, 220/A • Tel. 0544 465606 Fornace Zarattini - RAVENNA Via Emilia Ponente, 3053 • Tel. 0547 346262 Diegaro - CESENA


CULTURA& DANZA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settember 2011

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L’INTERVISTA

«La coreografia è una forma d’arte visiva» Mattia Castelli racconta il suo “Society”, bella sorpresa di Ammutinamenti di Alessandro Fogli Il festival di danza urbana e d’autore Ammutinamenti che si conclude questa settimana ha già offerto numerosi momenti rilevanti, tra spettacoli affollatissimi, riconferme e tante novità. Di queste ultime, da segnalare sicuramente Society (ispirata al Cubo di Rubik), prima coreografia del trentenne lombardo Mattia Castelli, ed esito di un laboratorio che questi ha tenuto in agosto a Ravenna convogliando danzatori, attori, musicisti e anche esordienti da tutt’Italia per una sorprendente opera prima che ci ha rivelato un artista di evidente talento e visionarietà. È lo stesso Castelli a raccontarci qualcosa in più di sé e del suo lavoro. Mattia, qual è la tua formazione artistica? «Ho iniziato all’Accademia di belle arti di Milano, ma con un forte interesse verso le performance e la voglia di capire la dinamica della scena. Infatti al terzo anno ho lasciato e mi sono iscritto alla scuola di teatro della compagnia “Quelli di Grock”, formandomi come attore. Essendo una scuola non istituzionale e loro una compagnia che lavorava su una linea di teatro-danza, ho incontrato anche il movimento; poi ho conosciuto Monica Francia e nel 2008 ho ottenuto una borsa di studio con Sosta Palmizi, infine, nel 2009, ho incontrato Cinzia De Lorenzi, della cui compagnia di danza ora faccio parte. Anche se ho abbandonato l’accademia, in realtà mi sento più un artista visivo che in questo momento ha scelto la coreografia per creare, un artista visivo che interessato alla performance, al teatro e alla danza, ma senza essere condizionato dalle loro categorie e dai vari codici. Per me c’è un legame forte tra la pittura e il teatro in senso lato». Society è una performance dai molteplici rimandi, che si presta a varie chiavi di lettura. Com’è nata? «Sicuramente da una predisposizione personale all’esistenzialismo. La base del lavoro sono le relazioni umane, una questione per me basilare. Sono partito da una riflessione: credo che l’uomo si sia inventato il “gioco” della società per tutelarsi e per poter condividere lo spazio comune della terra. Ci si è organizzati ed è stata costruita una struttura fissa che è quella della società, con regole, comportamenti, professioni. In questa riflessione mi sono imbattuto molto casualmente nel cubo di Rubik, un gioco che vedevo da piccolo. Mi è tornato in mente un episodio, quello di mio fratello che per risolvere il cubo staccò tutti i quadratini colorati sparpagliati e li rimise tutti a posto. Mi sembrò una

pensata brillante e ora l’ho intesa come una coreografia di colori, di quadratini che tendono tutti verso il proprio posto, tra i propri simili. Nel mio personale cubo di Rubik però intendo tutti e 54 i tasselli come colori diversi, non c’è assolutamente una soluzione, possiamo solo muoverci in questo caos organizzato secondo una legge molto probabilmente a noi sconosciuta. Tutto questo mi ha affascinato, e mi sono fatto molte domande sulla danza, che nel mio percorso formativo ho sempre visto intesa come movimento codificabile. Non solo questa è la tua prima coreografia, ma hai anche lavorato, in tempi molto stretti, con un gruppo numeroso e vario, composto da danzatori anche non professionisti, attori, persone che non avevano mai performato. Una sfida non da poco. «Assolutamente. Ma auspicabile, perché se avessi scelto di lavorare solo con danzatori professionisti sarebbe stato difficile scardinare impostazioni

che non volevo, mentre il fatto che in un gruppo potesse sussistere tanta diversità faceva in modo che ogni categoria mantenesse la sua individualità e potenza ma anche che si dovesse confrontare con qualcos’altro. Non mi è toccato ogni volta dire “esiste un altro mondo signor danzatore professionista”, perché c’erano anche attori, musicisti, gente che non faceva niente di tutto questo ma tutti appassionati,

sensibili, curiosi. Mi premeva che ognuna delle persone coinvolte nel progetto mettesse le sue capacità personali solo a servizio del gruppo; è da lì che parte tutto e si ritorna al mio interesse di partenza, cioè le relazioni. Dunque ho spinto molto sulla percezione dell’altro, visto che, anche nella vita, prima o poi si fanno i conti con qualcosa di diverso dal sé. A Ravenna comunque ho trovata un’enorme disponibilità da parte del gruppo. Si è creata la dinamica giusta, in cui gli ego emergevano ma sempre senza prevaricare, sempre mettendo in campo lo scambio di vedute. Certo, non è stato facile, ma molto molto stimolante». Eri ad Ammutinamenti l’anno scorso come performer, ora c’è stato Society. Come giudichi il festival? «Ho un legame particolare con Ammutinamenti e ancor prima con Cantieri; fin dall’anno scorso a Ravenna mi sono sentito un po’ a casa. E non è un caso se la prima possibilità aderente alla natura del mio progetto sia nata qui. Ci sono persone che sanno guardare oltre il proprio naso, sanno riconoscere le potenzialità. Ammutinamenti fa un lavoro prezioso per l’arte in senso lato e la cultura in Italia, non solo nel campo della danza. In Italia quando ti chiedono un progetto per una creazione in divenire, ti chiedono già anche come sarà il progetto, aprono un bando ma vogliono sapere come andrà a finire. Questo con Ammutinamenti non succede, mi è stata data la possibilità di lavorare senza voler sapere prima come sarebbe stato».

GLI APPUNTAMENTI

Sopra e sotto due momenti della performance “Society”, eseguita ad Ammutiname nti; a destra, il coreografo Mattia Castelli

SCUOLA DI DANZA CLASSICA & MODERNA Città di Ravenna DIRETTA DA MARIAROSA BRUNATI abilitata dal Ministero della Pubblica Istruzione

La Scuola di Danza Classica e Moderna “Città di Ravenna” diretta da Mariarosa Brunati, è una scuola che cresce assieme alle sue allieve e vuol rappresentare l’idea di educazione, di armonia e di arte, differenziandosi per un suo stile che vuole sopravvivere al tempo e alle mode.

I CORSI 2011/2012 -DANZA

CLASSICA

(dalla propedeutica ai corsi avanzati)

- DANZA

CONTEMPORANEA

- PILATES - MASTER CLASS

-

DI APPROFONDIMENTO SAGGO FINALE DI DANZA CLASSICA E MODERNA - CLASSICO AMATORIALE - GINNASTICA DI MANTENIMENTO - LEZIONI INDIVIDUALI PER PROFESSIONISTI

Via IX Febbraio 14 - Ravenna Per informazioni la segreteria riceve il pubblico tutti i giorni dalle 16 alle 19 - Tel. 0544 37090 email: amsartini@libero.it - www.scuoladidanza.com

I giovani danz’autori chiudono il festival “Ammutinamenti” propone in chiusura l’attesa “Vetrina della Giovane Danza d’Autore”. Si inizia venerdì 16: alle 18, alla Biblioteca Classense, ci saranno Giorgia Nardin, Chiara Alborino e Fabrizio Varriale. Alle 19 alla Libreria Feltrinelli ecco invece il CollettivO CineticO, e alle 21, all’Almagià, Ivana Petito, Paolo Amerio e Angela Rabaglio, Chiara Frigo, Cygi Spes Project e Alice Gosti. Sabato 17 si parte alle 15.30 in piazza del Popolo con Maristella Tanzi e Francesca Giglio; alle 16.30 al Museo Nazionale, ecco Erika Di Crescenzo, Mara Cassiani, Luna Paese. Alle 18.15, sull’autobus ATM 70 (fermata piazza Baracca) ci sono i Grimaco_movimentiumani. Alle 19, al Centro Sociale La Quercia ( piazza Medaglie d’oro), Luca Pucci e Emanuele De Donno. Alle 21 all’Almagià, NNChalance, Francesca Foscarini, Leonardo Diana, Nicola Marrapodi e Cristina Banchetti e Helen Cerina. Domenica 18, infine, si parte dal Mar alle 15.30 con la presentazione del libro Cantieri Extralarge, poi dalle 17 performance di Glen Çaçi, Luca Pucci e Emanuele De Donno, Michela Minguzzi e Fabio Crestale. Alle 21 chiusura all’Almagià con Riccardo Buscarini, Elena Giannotti, Jacopo Jenna e Massimiliano Barachini, poi Barbara Stimoli e Alessandra e Viviana De Fazio.


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DOVE& QUANDO

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

DIARIO

• GRANDE SCHERMO • Programmazione da venerdì 16 a giovedì 22 settembre

CinemaCity - Ravenna Cose dell’altro mondo (Regia di Francesco Patierno)

fer., sab. e fest.: 16-18

Terraferma (Regia di Emanuele Crialese)

Contagion

Super 8

Kung Fu Panda 2

(Regia di Steven Soderbergh)

(Regia di J.J. Abrams)

(Regia di Jennifer Yuh)

fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.40-20.20-22.40; fest.: 15.20-17.40-20.20-22.40; mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

fer., sab. e fest.: 16-18.05-20.35-22.40

Questa storia qua (Regia di Alessandro Paris e Sibylle Righetti)

fer., sab. e fest.: p.u. 20.35

fer., sab. e fest.: p.u. 16

Il debito

fer.: p.u. 20.35; sab.: 18.10-20.35; dom.: 16-18.10-20.35

Bad Teacher: una cattiva maestra (Regia di Jake Kasdan)

(Regia di John Madden)

fer., sab. e fest.: p.u. 22.35

Kung Fu Panda 2

Carnage (Regia di Roman Polanski)

(Regia di Jennifer Yuh)

I Puffi

Proiezione in 2D: fer., sab. e fest.: 1616.50-18-18.40-20.30-22.20

(Regia di Raja Gosnell)

fer.: p.u. 20.30; sab.: 17.45-20.30; fest.: 15.30-17.45-20.30

Bad Teacher: una cattiva maestra (Regia di Jake Kasdan)

fer., sab. e fest.: p.u. 22.30

The Eagle (Regia di Kevin Macdonald)

Lanterna verde

fer.: 20.20-22.35; sab.: 17.45-20.20-22.35; fest.: 15.25-17.45-20.20-22.35

(Regia di Martin Campbell)

Proiezione in 3D: fer., sab. e fest.: 20.30-22.45

Crazy, stupid, love

Italia - Faenza

(Regia di John Requa, Glenn Ficarra)

Carnage

fer., sab. e fest.: 17-20.25-22.45

(Regia di Roman Polanski)

I Puffi fer.: 20.25-22.40; sab.: 17.50-20.25-22.40; fest.: 15.30-17.50-20.25-22.40

(Regia di Raja Gosnell)

fer., sab. e fest.: 16-17.40-20.40-22.40

Box Office 3D - Il film dei film (Regia di Ezio Greggio)

Contagion

Sarti - Faenza

(Regia di Steven Soderbergh)

Terraferma

fer.: p.u. 22.45; sab. e dom.: 19-22.45

fer., sab. e fest.: 16-18.05-20.35-22.40

Questa storia qua

Super 8

(Regia di Alessandro Paris e Sibylle Righetti)

(Regia di J.J. Abrams)

fer., sab. e fest.: 16-17.45-18.1520.20-20.30-22.35-22.45

sab.: p.u. 18.15; dom.: p.u. 16

Crazy, stupid, love The Eagle

ven. e sab.: 20.45-22.30; dom.: 17-18.45-21.15; lun., mar., mer. e gio.: p.u. 21.15

(Regia di John Requa, Glenn Ficarra)

(Regia di Kevin Macdonald)

(Regia di Emanuele Crialese)

ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 16.30-18.30-21.15; lun., mar., mer. e gio.: p.u. 21.15

San Rocco - Lugo Cose dell’altro mondo (Regia di Francesco Patierno)

GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE

OPEN DAY AGLI SCAVI

visita agli scavi del castello di Rontana. Inizio ore 9.

INFOLINE 320 9622235 MONTE RONTANA, BRISIGHELLA

CIAO MARE

festa al termine della stagione: degustazione di piatti tipici con cozze di Cervia, grigliata e fritto misto di pesce. In programma, animazione musicale. Inizio ore 19.30. CIRCOLO DEI PESCATORI, CERVIA

LA NOTTE BLU

serata organizzata da Confindustria, all’insegna del glamour e dell’eleganza. Quota d’ingresso 50 euro, una parte sarà devoluta all’associazione di volontariato Arcobaleno. Inizio ore 20.

INFOLINE 0544 210449 BBK BEACH, PUNTA MARINA TERME

STABAT MATER E MAGNIFICAT DI ANTONIO VIVALDI

fer., sab. e fest.: 16-18.05-20.30-22.35

concerto lirico per soprano e contralto, con Giorgio Coppetta Calzavara, Annarita Venieri e Rossana Ruello. Inizio ore 20.45.

Il debito (Regia di John Madden)

fer., sab. e fest.: 16-18.05-20.30-22.45

CHIESA DI SAN FRANCESCO, BAGNACAVALLO

Cinedream - Faenza

Carnage

IL DANTE DEGLI ALTRI

(Regia di Roman Polanski)

conferenza di Dante Marianacci, dirigente culturale del Ministero degli Affari Esteri. Inizio ore 21.

fer.: 21.10-22.45; sab.: 17.15-21.10-22.45; fest.: 15.30-17.15-21.10-22.45

INFOLINE 0544 482112 BIBLIOTECA CLASSENSE, RAVENNA

Box Office 3D - Il film dei film fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.50-20.20-22.40; fest.: 15.30-17.50-20.20-22.40

(Regia di Ezio Greggio)

fer., sab. e fest.: 17-20.25-22.40

ven., sab., lun., mer. e gio.: 20.30-22.40; dom.: 18.10-20.30-22.40 INFOCINEMA

Astoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026 Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052

Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204

Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165

ven., mar. e dom.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30

SUITE DA LE LAC... NIENTE È COME APPARE

spettacolo di Ideadanza. Inoltre, tombola in piazza. Inizio ore 21.

INFOLINE 335 5988897 PIAZZA FARINI, RUSSI

ALLE ORIGINI DEL VIRTUOSISMO:

intimo uomo - donna - bambino - merceria

Dal 5 settembre

siamo in Viale L. B. Alberti 86 - Ravenna


DOVE& QUANDO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

www.ravennaedintorni.it

VISIBILI E INVISIBILI Prosegue il Report di Francesco Della Torre dal Festival del Cinema di Venezia. La versione integrale sarà pubblicata on line sul sito www.ravennaedintorni.it

il tuo quotidiano online

Report veneziano 2. Dal bellissimo Shame alla miglior opera prima Là-bas

di

FRANCESCO DELLA TORRE Whores’ Glory di Michael Glawogger è un ottimo documentario che parla di prostituzione in tre paesi diversi: Tailandia, Bangladesh e Messico, mostrati in ordine di crescente deterioramento e squallore. Difficile che uscirà da noi, visti i continui riferimenti alla religione e le ovvie scene di sesso. Peccato sia per il film che per l’ottima colonna sonora, con PJ Harvey dominante. Contagion di Steven Soderbergh è un inutile esercizio di stile che ha nella sua forza il fatto di veder morire delle star (si parla di contagio e virus) dopo pochi minuti: se poi quegli attori vi stanno anche solo un po’... antipatici, la goduria aumenta! Alpis di Yorgos Lanthimos (già regista del bellissimo Kynodontas, prossimamente sugli invisibili) parla di un gruppo di persone che si sostituiscono ai morti per alleviare i dolori delle famiglie. Imperfetto, qualche lungaggine di troppo,

ma originale e a tratti geniale, non a caso premiato per la miglior sceneggiatura. Tinker, Tailor, Soldier, Spy di Tomas Alfredson è la trasposizione cinematografica de La Spia di John Le Carré, precisazione necessaria a giustificarne l’eccessiva verbosità e i meccanismi da oliare. Però dalla parte del film ci sono i bravissimi attori (John Hurt, Gary Oldman e Colin Firth) e un finale disco settanta indimenticabile. Shame di Steve McQueen (non lui) è bellissimo, e parla di un uomo di successo che ha una sorta di dipendenza dal sesso, nata da un senso di vergogna nei confronti di una cosa che se ve la dicessi vi rovinerei la visione. Fidatevi, come vi siete fidati segnandovi il nome di Michael Fassbender, premiato migliore attore al Festival. Himizu di Sono Sion è il film-simbolo della Mostra: una sciocchezza che ha mandato in visibilio i critici del festival, che alla Mostra si dividono tra chi i film non li guarda e chi non li capisce. In ogni caso qua ci sono per oltre due ore, adulti e adolescenti poveri che si prendono a botte per tutto il film, senza un briciolo di ironia. Questa storia qua è il documen-

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tario sulle origini della monumentale rockstar italiana Vasco Rossi, un album corredato di foto, video e interviste ai suoi compagni di gioventù. Senza strafare, il film rivela la genesi di un personaggio che poi è diventato, nonostante invidie e astiosità, un grandissimo protagonista di almeno un paio di generazioni. Café de Flore, di Jean-Marc Vallée (ricordate il bellissimo C.R.A.Z.Y.?) è l’altro grande protagonista del Festival: presentato in una sezione collaterale, il film narra due storie, diverse nel luogo e nel tempo, di affetti e separazioni dolorose, corredate da una colonna sonora straordinaria, che va dal pezzo che dà nome al film fino ai Pink Floyd. Uscirà da noi, stateci attenti. Dark Horse di Todd Solondz è una mezza delusione: il regista di Happiness e Perdona e dimentica ha voluto fare un film “normale”, che strizza l’occhio ai Coen di A Serious Man ma che dopo un inizio promettente si perde progressivamente per strada. Miglior opera prima al Festival è Là-bas, di Guido Lombardi, sorta di padrino nostrano, con Napoli al posto di New York e i nigeriani a fare i malavitosi. Girato quasi tutto in francese, secco, non melodrammatico, Là-bas è un film che testimonia che con idee e una giusta indipendenza si possono fare ancora bei film in Italia.

SOLO NOTIZIE SELEZIONATE EDIZIONI E COMUNICAZIONE S r l

IL CASTELLO INTERIORE DI SANTA TERESA D’AVILA

performance di danza contemporanea di Valentina Caggio Tatonetti. Replica alle 22. Inizio ore 21. CONVENTO DI S. FRANCESCO, BAGNACAVALLO

LA DIVINA COMMEDIA NEL MONDO - VERSIONE LATINA

conversazione sulla prima traduzione integrale della Divina Commedia e sulla presenza di Dante e del suo poema nel Quattrocento, nella versione tradotta e commentata in lingua latina (1416) dal frate minore (nonché vescovo di Fermo) Giovanni Bertoldi da Serravalle (San Marino). Inizio ore 21. BASILICA DI SAN FRANCESCO, RAVENNA SABATO 17 SETTEMBRE

LE QUATTRO STAGIONI

CONCERTI

concerto dell’Orchestra da Camera di Ravenna, direttore Paolo Manetti. Musiche di Bach e Vivaldi. Ingresso 15 euro. Inizio ore 21.15.

INFOLINE 0544 35404 SAN VITALE, RAVENNA

GIOCHI E GIOCATTOLI DEI BAMBINI DEL MAROCCO

21.30 con i The Drunks. Ingresso a offerta libera. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 465078 CENTRO LA LUCERTOLA, RAVENNA

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, FAENZA

VETRINA GIOVANE DANZA D’AUTORE

PUNTA ALBERETE

dal 16 al 18 settembre, tre giorni di spettacolo a chiusura del festival Ammutinamenti dedicati ai giovani autori italiani. Inizio ore 18. Programma completo su www.festivalammutinamenti.org

per due giorni, oggi e domani, stands dei prodotti e delle attività locali romagnole, mostra degli ordini della Repubblica Italiana, esposizione di Claudio Cavina, campione mondiale di modellismo, mostra di gruppi di auto tuning (da Ravenna e Imola), dimostrazioni di arti marziali con la Lupo Team e tanto altro ancora. Concerto d’apertura alle

PARCO CARDELLO, CASOLA VALSENIO

Per informazioni telefonare dalle 10 alle 15 allo 054439465"

incontro con Jean Pierre Rossie, antropologo belga, ricercatore di cultura ludica, e presentazione della collezione donata al Giocattolomuseo. Inizio ore 18.

FAENZA TRICOLORE

OPERATRICI DI CALL CENTER per lavoro part time da svolgersi al mattino o al pomeriggio a scelta.

VENERDÌ 16 SETTEMBRE

INFOLINE 320 9552632 VARI LUOGHI, RAVENNA

SI CERCANO

STORIA D’ITALIA E STORIA DEGLI ITALIANI. RICORDANDO ALFREDO ORIANI

proiezione del corto e presentazione del libro “Spericolato Atelier”. A seguire aperitivo nel giardino del Museo. Inizio ore 18.30.

INFOLINE 0544 529260 MUSEO NATURA, SANT’ALBERTO

Al Bronson si festeggia la chiusura dell’Hana-Bi

QUEL CHE RESTA DI UNA BATTAGLIA

Last Day of Summer al Bronson, dove, sabato 17 settembre, si festeggia la chiusura della stagione estiva dell’Hana-Bi con tutti i dj fino alle 4 del mattino. La serata si aprirà alle 22 con il live di The Doormen. Il gruppo – recentemente opening act per The Ash e Subsonica – nasce nella provincia di Ravenna nel giugno 2009 con l’intento di far convivere i background musicali di ogni singolo componente. Il risultato è una miscela di punk, r’n’r, new wave e post rock che viene catturata con la realizzazione del primo Ep autoprodotto, esaurito in pochi mesi. Dopo aver suonato in tutta Italia, a giugno 2010 si chiudono in studio per registrare il primo album co-prodotto e mixato da Paolo Mauri, uscito il 4 marzo 2011. Ingresso gratuito fino a mezzanotte, poi 6 euro.

incontro sulla Battaglia di Ravenna, con Piero Mazzavillani e Andrea Santangelo. Inizio ore 20.30. CASA DELLE MERIDIANE, SAN BARTOLO

GIUSEPPE GIACOBAZZI E ANDREA DI MARCO

recital dei due comici di Zelig. Inizio ore 21.

INFOLINE 335 5988897 PIAZZA FARINI, RUSSI

per gli “Incontri al Cardello”, conferenza di Luigi Mascilli Migliorini. Inizio ore 16.30.

SANTITÀ FEMMINILE NELL’ITALIA DEL RINASCIMENTO E DELLA CONTRORIFORMA

conferenza di Gabriella Zarri dell’Università di Firenze. Inizio ore 17.

INFOLINE 0545 280913 MUSEO CIVICO LE CAPPUCCINE, BAGNACAVALLO

MUSA... ICO - LO SPIRITUALE NEL MOSAICO

recital poetico su note danzanti e presentazione della raccolta di poesie. Inizio ore 17.30. MUSEO NATURA, SANT’ALBERTO

CITTÀ FANTASTICHE

presentazione con l’autore, Paolo Petitto, del breve saggio che intende esplorare l’insolito terreno delle città immaginate dagli scrittori. Inizio ore 18. LIBRERIA LILLIPUT, RAVENNA

10° RADUNO DELLE FRUSTE

per la Fira di Sett Dulur. Inizio ore 21.

INFOLINE 335 5988897 PIAZZA FARINI, RUSSI

FESTA DI CHIUSURA HANA-BI

live dei Doormen, a seguire dj set osso nada vale len della trinity art merighi guagno chris sirol


22

DOVE& QUANDO

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

checco diego ema cecca. Ingresso gratuito fino a mezzanotte. Inizio ore 22.

INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL’ALBERO

SUPERFUNKEXPERIENCE

con DJ Lelli & Frank, leaders del funk in Italia. Propongono un dj set trascinante e coinvolgente, che dà vita a una sorta di funk globale, una irresistibile miscela di puro groove. Inizio ore 23.

INFOLINE 0544 447858 BOCA BARRANCA, MARINA ROMEA

PARTY DI INAUGURAZIONE

con Fabrizio Fontana, il James Tont di Zelig. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 0546 46877 TEK CLUB, FAENZA

DOMENICA 18 SETTEMBRE

TREKKING DANTESCO

l’Opera di Dante, l’Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con Trail Romagna e i lettori volontari Nati per Leggere organizzano un percorso trekking per genitori e bambini all’interno della pineta di Classe. I lettori volontari Nati per Leggere accompagneranno le famiglie e leggeranno storie e racconti lungo il percorso. Per partecipare la prenotazione è obbligatoria su www.trailromagna.eu. Inizio ore 9.30.

FESTA MESTA di

ALESSANDRO FOGLI

A Scarcity of Miracle, forse non il nuovo King Crimson ma un ottimo progressive rock

A leggere il titolo completo del disco di cui ci si accinge a discettare – A Scarcity Of Miracles - A King Crimson ProjeKct – e i nomi in esso coinvolti – Jakko Jakszyk (un grandissimo del jazz inglese), Robert Fripp, Mel Collins (storica sezione fiati), l’eccezionale bassista Tony Levin e Gavin Harrison (funambolico batterista dei Porcupine Tree) – si potrebbe arrivare a una considerazione topica e quasi incredibile: questo è il nuovo disco dei King Crimson dopo otto anni. In realtà, come scrive Robert Fripp, chitarrista e mente del gruppo, nelle note di accompagnamento al cd, ascoltare A Scarcity Of Miracles è «come incontrare un membro della famiglia King Crimson per la prima volta». Insomma, si prendono un po’ di distanze dalla band “originale”, diciamo così, ma il disco rimane un prodotto notevolissimo di progressive rock. Già la title track che lo apre guarda al passato con un lungo paesaggio sonoro introduttivo caratterizzato dall’ormai celebre chitarra sintetizzata di Fripp. Ma c’è di più: le note di

ORCHESTRA LUCA BERGAMINI

musica romagnola e, dalle 22.30, gran finale pirotecnico. L’Orchestra si esibirà anche nel pomeriggio, dalle 16. Inizio ore 20.45.

INFOLINE 335 5988897 PIAZZA FARINI, RUSSI

Costruzioni Ristrutturazioni Vendita diretta case Serietà Affidabilità Competenza

R.R.F. COSTRUZIONI di Mirco Romagnoli & C. Via Cesenatico 156 - 48042 (FC) Tel./Fax 0547 671754 Cell. 333 4800146 mirco196226@libero.it www.rrfcostruzioni.it

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE

L’ASTRONOMO E IL MATEMATICO: TYCHO BRAHE E JOHANNES KEPLER conferenza e osservazione della volta stellata con Oriano Spazzoli. Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 62534 PLANETARIO, RAVENNA

SOTTO IL CIELO DI MONTEROMANO

osservazione delle stelle. Partenza per Monte Romano alle 19.30. Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 869808 CASA MONTI, ALFONSINE

MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE

CONCERTO DELL’ORCHESTRA FILARMONICA CITTÀ DELLE ALFONSINE

diretta dal Maestro Franco Felloni, si esibirà in un concerto sinfonico con musiche di Franz Schubert dalla Sinfonia n° 5 e nel Concerto per pianoforte N° 27 di Wolfang Amadeus Mozart eseguito dal Maestro Viller Valbonesi. Ingresso 10 euro. Inizio ore 21.

PARCO I° MAGGIO, FOSSO GHIAIA

MOZART, I QUARTETTI PER FLAUTO TRAVERSO E ARCHI

concerto dell’Accademia Bizantina. Inizio ore 11.

INFOLINE 0544 271071 MUSEO NAZIONALE, RAVENNA

IL PARCO DEI BAMBINI E DEI

TEATRO MODERNO, FUSIGNANO

TESORI

A RT E L I B R O

VIAGGIO NELLE PAGINE D’ARTISTA DELLA COLLEZIONE MONTANARI Inaugura il 16 settembre alle 18 (e sarà visitabile fino al 12 ottobre) nell’ambito di Artelibro Festival del Libro d’Arte, presso la Biblioteca Universitaria di Bologna la mostra Libro / Opera. Viaggio nelle pagine d’artista. 1958 - 2011 che riunisce 200 tra libri e edizioni d’artista pubblicati in Italia negli ultimi cinquant’anni, da Giulio Paolini a Luciano Bartolini, da Lucio Fontana a Maurizio Cattelan fino a Beuys e Sol Lewitt, tutti artisti che hanno dedicato al libro una parte fondante della propria opera. La collezione appartenente all’editore ravennate Danilo Montanari prende corpo nella seconda metà degli anni Settanta, di pari passo con l’avvio della sua attività editoriale (dapprima con il marchio Essegi, poi dal 1994 come Danilo Montanari Editore) e riunisce alcune tra le case editrici italiane di libri d’artista più significative. Il catalogo della mostra conterrà un’opera grafica di Giulio Paolini, che sarà presente con un allestimento progettato per lo spazio dell’Aula Magna della Biblioteca.

laboratori, giochi e attività. Inoltre, alle 14.30, lungo via Rivaletto, “Un paese in mostra”: curiosità, oggetti della tradizione e della fantasia. Inizio ore 15. di

la musica antica suonata con strumenti originali: tre quartetti per flauto traverso e archi composti da un giovanissimo Mozart. Ingresso a offerta libera. Inizio ore 17.30.

INFOLINE 0545 280898 CHIESA DI SAN GIROLAMO, BAGNACAVALLO

FESTA DEI POPOLI

tutti a cena con specialità gastronomiche e, a seguire, balli e musiche romagnole, indiane, senegalesi, rumene e maghrebine. Inizio ore 19.30.

INFOLINE 0545 25661 CENTRO SOCIALE IL TONDO, LUGO

ORCHESTRA CASTELLINA PASI

il miglior liscio romagnolo, tutto da ballare. A seguire, dalle 23, spettacolo pirotecnico. L’Orchestra si esibirà anche nel pomeriggio, dalle 16. Inizio ore 20.45.

INFOLINE 335 5988897 PIAZZA FARINI, RUSSI

LUNEDÌ 19 SETTEMBRE

L’INAUGURAZIONE

Alla Galleria AMArte la personale di Remo Suprani Si inaugura venerdì 16 settembre alle 18, presso la Galleria AMArte di via Baccarini 20, la personale Strappi d’esistenza ricomposta dalla luce, dedicata al pittore ravennate Remo Suprani (1965), le cui opere saranno presentate da Fiorangela Arfelli. «Suprani – scrive Arfelli – dagli anni ‘90 ad oggi, attraverso numerose mostre collettive e personali, si misura oltre il territorio regionale in ambiti internazionali, con opere esposte in California e a New York. [...] Il mondo di Suprani non certifica alcun crollo clamoroso della contemporaneità mediatica; suggerisce, invece, una melanconica malattia continua, un leggero spossamento sottolineato da una manciata di colori, una febbriciattola endemica all’essenza stessa del nostro vivere quotidiano. Suprani coglie ciò che nel tempo rimane: forse è poco, forse è tutto». La mostra sarà visitabile fino all’8 ottobre – orari: da domenica a venerdì 16-19.30, sabato 1012.30 / 16-19.30 (apertura su appuntamento chiamando il numero cell. 328 4612194).

BOOK CROSSING

MUSEO NATURA, SANT’ALBERTO

CONCERTO DEDICATO A MOZART

sax di Mel Collins (che torna a lavorare con Fripp dopo il capolavoro dei King Crimson del 1974, Red) sono tutte al posto giusto e le linee di chitarra di Jakszyk conducono il suono a un nuovo livello. Ad aggiungere le parti più interessanti sono però Levin, con il suo superbo lavoro di un basso che è ormai un marchio di fabbrica, e Harrison, latore di un drumming brillante e visionario. Insieme a Fripp, sono loro la forza che guida il pezzo, una sorta di triste ballata mid-tempo che offre una bellezza sonica raramente ascoltata prima nella storia dei King Crimson. Ma questo si rivela comunque il tema generale dell’album, con tutti i brani piuttosto malinconici e con il tocco aggressivo dei precedenti lavori che affiora solo in pochi episodi. La seconda traccia, The Price We Pay, inizia con un altro tipico elemento dei Crimson, la contaminazione della musica orientale. Jakszyk suona qui un Gu Zheng, uno strumento a corda cinese, e tutta la struttura del pezzo ricorda la

formazione dei Crimson anni ’80 e le ballate pop ispirate al folklore indonesiano (che noi tutti ascoltiamo quotidianamente, no?). Seguono poi Secrets e This House, piuttosto simili, con lunghe intro di classico progressive. Il finale di This House però, in cui i ritmi aumentano leggermente, è uno dei passaggi migliori dell’album, con tutti e cinque i musicisti che improvvisamente sembrano dare il meglio di sé per innalzare il pezzo sideralmente. Ritroviamo poi il simpatico Gu Zheng nel movimentato The Other Man, dove le atmosfere Seventy si sprecano, mentre l’ultima canzone, The Light Of Day, è suonata senza batteria ma è talmente piena di magnifiche tessiture, effetti e pulizia del suono da risultare un godimento assoluto con l’ascolto in cuffia. Insomma, in buona sostanza siamo in presenza di un ottimo disco, che lo vogliamo catalogare a nome King Crimson o meno. Fripp e soci si intendono a meraviglia, i suoni risultano sempre un efficacissimo incontro tra vecchie e nuove idee, il mastering è spettacolare. Direi che possa bastare. Gaudeamus.

GIULIA MO N T A N A R I

Acciaio, l’angoscia di un’Italia a cui si è felici di non appartenere

Un paesaggio industriale, una schiera di case popolari vista mare a Piombino (perché la giunta era comunista e anche gli operai dovevano poter godere di un bel panorama), con l’isola d’Elba come terra promessa, vicina eppure irraggiungibile. Una serie di personaggi che si muovono in un perimetro topografico e culturale strettissimo: tra i casermoni, una spiaggia snobbata dai turisti, una fabbrica, l’ex Ilva, ora Lucchini, luogo dove l’acciaio si crea, gli uomini faticano e soffrono ma trovano anche il proprio posto nel mondo. Anzi, gli uomini si dividono esattamente tra quelli che trovano il proprio posto alla Lucchini e quindi in quel mondo e quelli che invece quella vita non possono pensare di farla e diventano fuorilegge, banditi da quattro soldi che alternano miserie a fortune, sempre ai margini. Uomini di vent’anni come di cinquanta. Perché la giovinezza qui si consuma in fretta e ben presto l’unica differenza tra essere giovani o vecchi sta nel come si passa il tempo libero, anche quello sempre uguale a se stesso, quasi più noioso della fabbrica: bar, cocaina, locali notturni, qualche bravata da raccontare poi per anni, la Golf. Prospettive, sogni, speranze, tutto bruciato in fretta, già nel passaggio all’adolescenza. Lo vedi bene con Anna e Francesca, le due protagoni-

ste, due tredicenni che invecchiano nel passaggio dalle medie alle superiori, incapaci, in quel mondo, di immaginare un amore lesbico, di pensare a un’autonomia dagli uomini, che siano i padri, i fratelli, il fidanzato troppo più grande, i clienti di un locale disposti a pagare per vedere ballare una minorenne. Francesca vive con la madre, vecchia, vecchissima, a trentatre anni, che invece di denunciare gli abusi del marito sceglie il medico che la imbottirà di ansiolitici. La loro povertà non è solo intellettuale, culturale, economica, ma anche emotiva, sentimentale. Qui perfino quello che dovrebbe essere l’atavico istinto materno di protezione della prole affoga nella mancanza di prospettive e alternative, nell’incapacità di immaginarsi un’esistenza diversa. Anna è invece figlia di una donna che cerca e trova una sua piccola autonomia, nel partito, nel lavoro, ma che non riesce a sbarazzarsi di quel marito poco di buono che continua a farle promesse che poi non manterrà. Un personaggio per cui si prova una simpatia istintiva, ma da cui si è anche felici di poter prendere in fretta le distanze. Anna e Francesca, loro, sono due ragazzine supponenti e “speciali” come tutte le

ragazzine troppo graziose a tredici anni, che vanno a rifugiarsi in quel posto speciale che è un parco gioco per bambini piccoli e non sanno immaginarsi da grandi. E poi c’è il bello del paese, innamorato della figlia del primario, che ben presto indosserà il tailleur e diventerà responsabile del personale in quella fabbrica dove lui lavora e dove bisogna licenziare qualcuno. Difficile, troppo difficile ricostruire un rapporto che non riesce ad andare oltre al ricordo, all’emozione istintiva e al desiderio. Perché di cosa possono parlare due persone ormai così diverse? Acciaio è un libro angosciante e angoscioso, che racconta di un’Italia e di un’umanità a cui non si può che essere felici di non appartenere. Lo fa con una scrittura convincente, con un bel montaggio delle scene, con un fluire che invoglia alla lettura e stempera la pesantezza dell’ambientazione e della vicenda. È un libro drammatico e tragico. Dove non v’è alcuna leggerezza, alcun sorriso, alcuna prospettiva di salvezza. Quanto questo libro davvero racconti la classe operaia d’oggi, ammesso che la classe operaia esista, è difficile dirlo. Certo, se così dovesse essere, rispolverare Marx forse non sarebbe una cattiva idea… Silvia Avallone Acciaio Rizzoli


RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

DOVE& QUANDO

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MOSTRE D’ARTE CARLO ZAULI, TERRA CHE RIVIVE

CONVENTO DI SAN FRANCESCO BAGNACAVALLO via Cadorna, 8 - tel. 0545 280911

La parte bagnacavallese della mostra Terra che rivive, dedicata allo scultore faentino Carlo Zauli, completamente inedita rispetto a quella che si è chiusa a Cervia il 4 settembre scorso, ospita una ventina di opere di grande formato che Zauli ha realizzato fra l’inizio degli anni Settanta e la metà del decennio successivo e che lo stesso artista faentino considerava uno dei vertici della propria ricerca espressiva. Ricerca che partiva dalla terra, vista sia come simbolo di vita e primigenia fonte di energia sia come luogo di appartenenza dove affondare le proprie radici, quella terra di Romagna a cui Zauli si è sempre dimostrato profondamente legato. Orari: tutti i giorni 15-18.30 - sab e dom anche 10-12; 29 settembre, 1 e 2 ottobre 10-12 e 15-23.30; 30 settembre 15-18.30 e 20-23.30. Fino al 9 ottobre

BANDA LARGA - PERSONALE DI GAIA FERRARIO

MAR, S. MARIA DELLE CROCI - RAVENNA via Guaccimanni, 5 - tel. 0544 591715

L’iniziativa rientra nel quadro de Il Mestiere delle Arti, un progetto triennale di formazione avanzata sostenuto dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia Romagna, che propone la prima mostra personale di Gaia Ferrario (Torino 1985). Il lavoro prosegue la ricerca iniziata nell’estate 2010 durante il workshop-mostra de Il Mestiere delle Arti, Here we are – Lo spazio è sempre specifico, al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara, e che vede nell’installazione ‘Quotidiana-Mente’ l’occasione per far riflettere sui concetti di relazione e comunicazione. Con una maglia di 60 mq di pagine di giornale, l’opera principale di questa mostra nasce dalla riflessione sulla complessità dei linguaggi che ci circondano. La banda larga e la sua diffusione sono fattore di crescita economica di un Paese. ‘Quotidana-mente’, con i suoi 3000 quotidiani “Il Sole 24 Ore” è una visione di questo spaccato. La mostra offre una visione metamorfica sul rapporto dialogico e drammatico tra le modalità d’informazione, tra passato, presente e futuro. Orari: ven, sab. e dom 9.30-12.30 / 15.30-19. Fino al 4 ottobre

FIORI DEL DESERTO - PERSONALE DI VELDA PONTI

PESCHERIE DELLA ROCCA ESTENSE - LUGO tel. 0545 38561

L’esposizione e il catalogo che l’accompagna costituiscono un omaggio dell’Amministrazione comunale a una delle figure di spicco dell’arte romagnola degli ultimi decenni. Oggi lo sguardo dell’artista si volge all’umanità sconvolta dei tanti giovani che, partiti dal grande Sud del mondo, cercano un approdo possibile sulle nostre rive. La rappresentazione della Ponti arriva a plasmare quelle figure con un recupero dell’originaria art brut, sposata a tinte nuove e affidata a sapienti torsioni della pittura a rulli. Orari: gio e ven 15.30-18.30, sab. e dom 10-12 / 15.30-18.30. Finoal 25 settembre

PREMIO MARINA DI RAVENNA 2011

GALLERIA FAROARTE - CENTRO CIVICO DI MARINA DI RAVENNA piazzale Marinai d’Italia, 20 - tel. 0544 591715

In esposizione le opere dei 31 finalisti al concorso dedicato alla pittura, promosso dall’Associazione culturale Capit in collaborazione col Mar e la Pro loco di Marina di Ravenna. Un interessante spaccato dell’arte figurativa contemporanea. Orari: tutti i giorni 17.30-19 / 21-23, chiuso il lunedì. Fino al 25 settembre

LA FORMA DEI PENSIERI - PERSONALE DI CORNELIS RIJKEN

FONDAZIONE CASA DI ORIANI - RAVENNA via Corrado Ricci, 26 - tel. 347 3622772 - www.cornelisrijken.com

In esposizione, opere in marmo, granito, acciaio e bronzo dell’artista olandese Cornelis Rijken. Lo scultore vive a Casola Valsenio dal 2007, dove prosegue la sua produzione sviluppatasi in un percorso trentennale tra Olanda e India. Cornelis è l’autore della scultura in marmo di Carrara, La Porta del Pensiero, collocata nel 2009 nel molo di Marina di Ravenna. Orari: da lun a ven 10-12.30 / 16-18.30, sab e dom 1012.30 / 16-19.30. Ingresso libero. Fino al 18 settembre

LA COMMEDIA DIPINTA. I CARTONI A SOGGETTO DANTESCO DEL MAR

CHIESA DI SAN DOMENICO, URBAN CENTER - RAVENNA via Cavour, 1

Dopo il restauro, finanziato dall’Istituto per i Beni Culturali della Regione EmiliaRomagna, saranno per la prima volta esposti al pubblico tutti i cartoni dei mosaici a soggetto dantesco, custoditi dal Museo d’Arte della Città di Ravenna, che raccontano la Divina Commedia: vizi, virtù, ricerca della verità e della felicità, una summa della vita umana. I cartoni sono stati realizzati nel 1965 per iniziativa di Giuseppe Bovini, in occasione del VII centenario della nascita del Poeta, da un gruppo selezionato di artisti contemporanei, per essere poi tradotti a mosaico da sensibili mosaicisti ravennati. La mostra dei cartoni, che si inserisce negli eventi del Settembre Dantesco 2011, è a cura di Nadia Ceroni e si compone di diciotto opere, differenti per dimensioni, tecnica e supporti, realizzate da artisti di fama quali Bertoni, Bianchi Bariviera, Brancaccio, Cantatore, Ceracchini, Costa, Ferrazzi, Gentilini, Guzzi, Lazzaro, Mattioli, Migneco, Purificato, Ruffini, Saetti, Sassu, Tamburi e Vistoli. Sarà presente in mostra anche un’opera di Eugen Ciuca realizzata nel 1976 dall’artista rumeno che illustrò la Commedia per il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali. Orari: mar, mer e ven 10-13 / 16-19, sab, dom e fest 10-19. Ingresso libero. Fino al 2 ottobre

TAMO - TUTTA L’AVVENTURA DEL MOSAICO

COMPLESSO DI SAN NICOLÒ - RAVENNA via Rondinelli, 2 - tel. 0544 213371

Un approccio originale e affascinante all’arte musiva di Ravenna, città dei mosaici. L’allestimento permanente illustra l’arte del “fare Mosaico” dalle origini ai nostri giorni, con reperti eccellenti del patrimonio musivo della città e del suo territorio, in parte inediti, d’epoca antica, tardo antica e medievale, fino a giungere alle produzioni degli artisti moderni e contemporanei. Orari: tutti i giorni 10-18.30.

“telaio dell’esistenza”. Orari: 9.30-13 / 14.30-18.30 (chiuso lun e marmer pomeriggio). Fino al 2 ottobre

SILENTI PRESENZE

CHIOSTRO DEL CONVENTO DI S. FRANCESCO - BAGNACAVALLO via Cadorna, 8

In mostra 10 opere della recente produzione dello scultore forlivese Francesco Bombardi. Orari: feriali (escluso lun) 15-18.30, fest 10-12 / 1518.30 (dal 29.09 al 02.10 anche fino alle 23.30). Dal 17 settembre al 9 ottobre - inaugurazione sabato 17 settembre, ore 20.30

MUSA... ICO - LO SPIRITUALE DEL MOSAICO

MUSEO NATURA - SANT’ALBERTO

ENZO BELLINI - LA PITTURA DELLA GIOIA

via Rivaletto, 25 - tel. 0544 528710

MUSEO CIVICO S. ROCCO - FUSIGNANO

La mostra, dedicata alle opere di Silvia Colizzi, si inserisce nel programma del Settembre Santalbertese. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia NatuRa, Sant’Alberto e il “Risorgimento” italiano vengono visti da Silvia Colizzi quali contesti ambientali e storico-sociali rivisitati attraverso uno sguardo interiore, per riproporre oggi un nuovo “Risorgimento” e riflettere sul valore simbolico del mosaico e del tricolore. Nelle opere in mostra i riverberi lignei vogliono esaltare la forza della NatuRa, ma allo stesso tempo si fondono nei lavori pittorici e musivi integrando il linguaggio “naturale” a quello culturale e poetico. Il Mosaico diviene metafora delle parti scisse, individuali e sociali, i cui frammenti sono pazientemente ricercati e riunificati in una rinnovata Opera Musiva, Musaico: il corpo, la mente e lo spirito reintegrate sul

via Monti, 5 - tel. 0545 955653

La mostra documenta alcune fasi essenziali del percorso creativo dell’artista attraverso una scelta di opere particolarmente significative, che dai primi anni ‘60 ci conducono alle ricerche attuali. Orari: sab 15-18, fest 10.30-12 / 15-18. Fino al 16 ottobre

ALFONSO PIANCASTELLI - L’ATTUALE INATTUALE

CENTRO CULTURALE IL GRANAIO - FUSIGNANO piazza Corelli, 16 - tel. 0545 955653

L’artista faentino presenta il suo mondo dipinto in una serie selezionata di opere che richiamano l’attualità della grande pittura dei secoli scorsi. Orari: sab 15-18, fest 10.30-12 / 15-18. Fino al 25 settembre


BAMBINI& RAGAZZI

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

INCONTRI

Riflessioni e giochi al centro “La Lucertola” “La Lucertola”, centro didattico funzionante nell’ambito dell’Istituzione Istruzione e Infanzia del Comune di Ravenna, promuove, da venerdì 16 settembre, una serie di iniziative rivolte alle molte dimensioni dell’infanzia e dell’educazione. Si tratta di incontri aperti a genitori, insegnanti, operatori, educatori e chiunque voglia riflettere, confrontarsi, giocare e apprendere, con un appuntamento particolare rivolto anche a bambine e bambini. Venerdì 16, alle 18, con l’introduzione dell’assessore a Cultura, Pubblica Istruzione e Infanzia, Ouidad Bakkali, l’antropologo belga Jean-Pierre Rossie presenterà “Giochi e giocattoli dei bambini del Marocco”. L’appuntamento è in programma presso la sede del centro, in via Romolo Conti 1, a Ravenna. Nello stesso luogo si terrà poi, mercoledì 21 dalle 15 alle 18, un laboratorio con genitori e bambini per costruire giocattoli, bambole e automobiline. Venerdì 22 alle 17 inoltre, la Sala Buzzi di via Berlinguer 11 ospiterà il tavolo a più voci “Immagine delle infanzie a confronto. Tra protezionismo e protagonismo, come la cultura del luogo e del tempo inventa l’infanzia e i suoi giochi”. Saranno presenti l’assessore Bakkali, l’antropologo Rossie, Maria Rosa Bagnari del-

l’Ecomuseo di Villanova di Bagnacavallo e alcuni mediatori della Casa delle Culture del Comune di Ravenna. Altri incontri dedicati all’educazione, tutti presso la sede del centro alle 18, sono previsti poi tra il 24 settembre e il 14 ottobre: il 24 , Oreste Brondo, insegnante di Napoli, presenterà la sua opera“ I figli di Archimede. Il metodo scientifico nella scuola dell’obbligo” e il 30 ci sarà la presentazione del libro “Giochi di parole a tre dimensioni” dell’artista Gianni Zauli. Il 6 ottobre Roberto Farné, direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione all’Università di Bologna, parlerà di “Alberto Manzi. L’avventura di un maestro”, mentre la conclusione sarà affidata, il 14 ottobre, a “L’Universo a dondolo. La scienza nell’opera di Gianni Rodari” del giornalista e divulgatore scientifico Pietro Greco. Gli incontri sono organizzati dall’Associazioni La Lucertola e Fatabutega. Info: tel. 0544 465078 (martedì e giovedì 913 e 14-18.30).

JUNIOR

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PINETA DI CLASSE

Trekking e letture per genitori e figli

SAN UN PARCO PIENO DI TESORI

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L B E RT O

E UN LABORATORIO AL CHIARO DI LUNA

Tra le moltissime iniziative proposte nell’ambito del Settembre Santalbertese non mancano gli appuntamenti per i ragazzi. Ricordiamo tra gli altri Il Parco dei bambini e dei tesori , laboratori, giochi e attività al Museo NatuRa di Sant’Alberto domenica 18 settembre dalle 15 alle 18.30. Ci sarà anche, sempre nel corso del pomeriggio, una presentazione delle proposte didattiche per il prossimo anno scolastico. Inoltre, martedì 20 settembre, a partire dalle 20.30 il cortile retrostante l’Ufficio Decentrato di Sant’Alberto, in via Cavedone 35, ospiterà Dipinti alla luna , un laboratorio pittorico al chiaro di luna per bambini “di tutte le età”, a cura della Bottega dell’Arte e di Alice Iaquinta. Informazioni allo 0544 528710 e allo 0544 529260; www.natura.ra.it.

Domenica 18 settembre l’Opera di Dante e l’Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con Trail Romagna e i lettori volontari Nati per Leggere organizzano un percorso trekking per genitori e bambini all’interno della pineta di Classe. I lettori volontari Nati per Leggere accompagneranno le famiglie e leggeranno storie e racconti lungo il percorso. Presso il Parco I Maggio sarà allestito il Punto prestito libri “Leggiamo la Natura, libri per ragazzi da Casa Vignuzzi”, dove potranno essere presi a prestito libri di narrativa, di divulgazione e letture per i piccoli. L’iniziativa si terrà dalle 9.30 alle 13.30 con partenza dal Parco I Maggio di Fosso Ghiaia. Per partecipare la prenotazione è obbligatoria su www.trailromagna.eu.

VILLA SAN MA UN SABATO DI FESTA ALLA PICCOLA OASI

RT I N O

PER SALUTARE IN ALLEGRIA LE VACANZE ESTIVE

Sabato 17 settembre alla Piccola Oasi “Lilly e i vagabondi” di Villa San Martino si terrà la festa Salutiamo le vacanze, pomeriggio dedicato ai bambini che lunedì 19 dovranno tornare sui banchi di scuola. In programma ci sono una fiaba animata con Caterina tratta da I tre porcellini, un laboratorio di costruzione di un porcellino con materiale di riciclo e la costruzione di aquiloni con il “Gruppo Aquiloni Ipercoop Lugo”. L’appuntamento è alle 15.30 alla Piccola Oasi, in via Rio Fantino 1/1 a Villa San Martino di Lugo. Info: 335 6480310; www.piccolaoasilillyeivagabondi.it. INFORMAZIONE PROMOZIONALE

dal 6 ottobre

DANZIAMO INSIEME

CORSO di INGLESE

Biodanza: occasione d’incontro per sorridere alla vita

tutti i giovedì dalle 17 alle 19

Corso per bambini della materna dai 3 ai 6 anni Corso per bambini della primaria dai 6 ai 9 anni

sono aperte le iscrizioni Info 331.1410072 Via Faentina 121/G RA

Parcheggio NaturaSì fatefolletti2010@gmail.com

Ravenna - Borgo San Rocco Via Castel San Pietro 17 (di fronte alla chiesa) tel. 0544 219076

Un’atmosfera accogliente, una breve introduzione. Si parla di movimento con la musica, di lavoro piacevole, positivo, di viventie e di fiducia nelle proprie qualità, di darsi più possibilità. Si invita ad ascoltare le emozioni; tutto per riscoprire un contatto più autentico con la vita nelle sue sfumature, nel giorno per giorno, e l’avventura inizia… Le persone si lasciano portare dalla musica stimolante, e si scopre che ascoltarsi camminare con tutto il corpo è piacevole. Poi il suggerimento varia , così la musica: entrare nel ritmo a due insieme con un compagno poi con un altro. Man mano il clima si fa più rilassato, allegro, vitale e diventa più facile scambiare uno sguardo, un sorriso. La genialità del Sistema Biodanza sta, tanto nella semplicità, piacevolezza e gradualità della modalità in cui viene proposta, quanto nella profondità della sua efficacia. È accessibile a tutti e gli incontri, che durano due ore, hanno una cadenza settimanale e ogni serata è diversa. Attraverso le viventie (attimo vissuto), esercizi-danza con musiche selezionate, la biodanza rigenera, rilassa, scioglie le tensioni, armonizza le funzioni del sistema neurovegetativo, migliorando lo stato di benessere, contribuendo a contrastare gravi disagi come, ad esempio, la depressione. Il movimento diventa danza che nasce dall’emozione, apre alla vita, connette all’allegria, ai desideri. Il gruppo che si crea, diventa poco a poco un contenitore affettivo dove ognuno potrà sentire, man mano, una maggior fiducia nell’espressione di sé e relazione con gli altri. Vengono anche proposti degli stage di approfondimento su temi specifici: identità, autostima, creatività, incontro con la natura, i quattro elementi, gli archetipi, il lavoro con l’argilla.

PROVA GRATUITA Info 0544 533487 - 339 6488737 - e-mail: aslunablu@libero.it Corso settimanale a RAVENNA da mercoledì 21 settembre (ore 20,3022,30) in via Natisone 2/B (trav. di via Romea Sud) e a FAENZA, da lunedì 17 ottobre (ore 19-21) al Centro Sociale Borgo 1



MANGIARE& BERE

LA STORIA

Il cocomero di Bagnacavallo torna a casa dal Canada Il mito del progresso spesso porta alla morte delle tradizioni in nome della modernità. Moltissime ricette, modi di dire dialettali e rituali della cultura contadina romagnola sono morti, dagli anni Cinquanta a oggi, perché considerati “superati”. Accade poi, con il tempo, di accorgersi che forse alcune di quelle tradizioni, alcuni di quei cibi, erano una pe-

culiarità del nostro territorio, una ricchezza che è stata abbandonata perché non riconosciuta come tale. Questa è la storia del cocomero di Bagnacavallo. Un prodotto tipico ripudiato e dimenticato perché fuori dagli standard delle misurazioni dei supermercati. La fortuna e il caso però hanno voluto che alcuni migranti partiti per il Nuovo Mondo negli anni Cinquanta avessero deciso di portare con sé quello che consideravano allora la propria ricchezza. Un pugno di semi. Semi delle piante che davano loro da mangiare a casa e che avrebbero costituito il loro patrimonio giunti nelle Americhe. Con il tempo, mentre in Italia i cocomeri romagnoli venivano rimpiazzati da quelli che rientravano negli standard

della grande distribuzione, in Canada, anno dopo anno, continuavano a rinascere dai propri semi le stesse piante immutate. Quello di Bagnacavallo è un cocomero “in negativo fotografico” rispetto agli standard a cui siamo abituati. I colori sono invertiti. La buccia ha il fondo chiaro e le righe che delimitano gli spicchi scure. Il seme è grande, color bianco crema. La polpa è rosata e il suo sapore è più delicato. Il peso medio è variabile, dagli 8 ai 14 kg. L’azienda agricola che si è occupata della rinascita del cocomero si chiama La Radisa ed è appunto di Bagnacavallo. Il titolare Eugenio Mingozzi racconta che da anni inseguiva il sogno di riportare in vita quei cocomeri di cui suo nonno gli aveva raccontato. Aveva provato a far nascere la pianta da alcuni semi che avevano più di dieci anni, gli ultimi rimasti in luogo, ma non erano germogliati neanche dopo esperimenti di laboratorio condotti in Italia e in Olanda. Dopo alcuni anni un suo amico genetista ha trovato il cocomero a sorpresa in Canada e glielo ha inviato. Dai semi del nuovo cocomero è rinata così la pianta. Questa estate sono stati raccolti a Bagnacavallo per la prima volta i frutti pronipoti dell’antico cocomero che lasciò l’Italia nelle tasche di quegli ignari migranti, che con il loro piccolo gesto stavano salvando una specie senza saperlo. Matteo Cavezzali

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GUSTO

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A destra due immagini del mercatino di Cervia della scorsa edizione; a sinistra alcuni esemplari del cocomero di Bagnacavallo e, nel riquadro, un “cocomeraio” migrante.

L’EVENTO

Sapori da tutto il mondo al mercatino di Cervia

Nel centro storico di Cervia, per un intero weekend lo shopping diventa internazionale e offre l’opportunità di avvicinarsi e di conoscere culture e abitudini (soprattutto gastronomiche) di vari paesi d’Europa (e non solo). Oltre 150 commercianti ambulanti provenienti da tutto il Vecchio Continente e dalle regioni italiane si daranno appuntamento da venerdì 16 a domenica 18 settembre (dalle 10 alle 24) in piazza Andrea Costa al mercato internazionale “Prodotti e sapori dell’Europa” per proporre prodotti tipici di enogastronomia e artigianato dei loro luoghi d'origine. L’iniziativa, che negli anni è stata ospitata da città come Manchester, Saragozza, Firenze e Trieste, si tenne per la prima volta a Strasburgo nel 1990; quella di Cervia (organizzata da Confcommercio) è l’ottava edizione. Gli oltre 150 espositori saranno presenti in piazza in rappresentanza delle Federazioni Nazionali degli Ambulanti di Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Slovenia, Grecia, Brasile, Polonia, Finlandia, Olanda, Russia, Ungheria, Repubblica Ceca e Bulgaria ma non mancheranno stand gastronomici di paesi anche al di fuori del Vecchio Continente.

Tutto il calore e l’ospitalità del “cuore” di Romagna! Ristorante con piatti tipici romagnoli. Ampio spazio per cene aziendali Disponibilità di quattro stanze, una suite e un appartamento, con tutti i comfort

via Rossetta n.8 Masiera di Bagnacavallo (RA) tel/fax 0545 53479 info@agriturismopodererossetta.it www.agriturismopodererossetta.it


MANGIARE& BERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

SANT’ALBERTO

Torna la Sagra della Patata Dal 16 al 18 settembre si svolge a Sant’Alberto la tradizionale Sagra della Patata, festa che viene dedicata a un ortaggio povero del nostro territorio, presentato ai visitatori in piatti gustosi e saporiti della nostra tradizione. L’iniziativa è nata 13 anni fa per far conoscere Sant’Alberto, porta sud del Parco Del Delta Del Po. Lo stand gastronomico viene allestito nell’area del campo sportivo e funzionerà nelle serate di venerdì e sabato e la domenica per tutta la giornata. Durante la tre giorni, oltre che gustare piatti a base di patate e della tradizione romagnola, ci saranno spettacoli serali. Questo il programma: venerdi 16 (ore 19) apertura dellostand gastronomico, preceduta nel tardo pomeriggio dalla “patapodistica” e in serata dal piano bar. Sabato 17 usuale apertura alle 19 dello stand gastronomico e in serata piano bar. Domenica 18 lo stand gastronomico apre alle 12 e rimane attivo fino a tarda sera, mentre nel nel pomeriggio si può vedere “Un paese in mostra” (esposizione lungo le vie del paese), iniziativa nell’ambito del Settembre Santalbertese, e in serata piano bar.

FA E N Z A

NASCE L’INNO ALLA MORA ROMAGNOLA Venerdì 23 settembre a partire dalle 20.30, in Piazza del Popolo a Faenza, ci sarà la prima Notte del Liscio con il Festival Ballo di Moreno Conficconi, leader del grande evento e reduce dalla grande sfida con la Nazionale Cantanti, e con la presentazione ufficiale dell’Inno alla Mora Romagnola. Si tratta di una serata di omaggio alla musica della nostra tradizione legandola ai temi dei prodotti tipici del territorio e all’innovazione. Durante la serata saranno ospiti i faentini Defajence, gruppo formato da Cesare Reggiani, Paolo Giovannini e Paolo Bentini, che presenterà per l’occasione per la prima volta dal vivo l’Inno alla Mora Romagnola, una canzone nella tipica tradizione della nostra terra che vuole omaggiare uno dei presidi di Slow Food del nostro territorio, la Troia Mora Romagnola, edito dalla Galletti-Boston in collaborazione con il Mei di Faenza. S L O W

F O O D

ISCRIZIONI APERTE PER IL CORSO DI EDUCAZIONE SENSORIALE Scadono l’1 ottobre le iscrizioni al Master of Food Educazione Sensoriale organizzato da Slow Food Ravenna all’osteria Sapori Divini di via Mentana. Quello in Educazione Sensoriale è l’ultimo nato tra i corsi Master of Food, il più complesso per i suoi contenuti scientifici e la sua multidisciplinarietà. Si tratta di un corso molto importante per poter valutare le caratteristiche del cibo e giudicarne la qualità: quando utilizziamo il gusto e tutti gli altri sensi, è necessario conoscerne le peculiarità e il funzionamento, per impiegarli con confidenza e sicurezza, ma bisogna anche conoscere i trucchi e gli inganni che ogni tanto ci riservano. Il corso si svolgerà nelle tre serate del 10, 17 e 24 ottobre, dalle 20.30 alle 23.30. Info: Carlo Contuzzi, ccontuzzi@libero.it. INFORMAZIONE PROMOZIONALE

COSE BUONE DI CASA

Da Berlino, il filetto avvolto con la pancetta a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

Sono a Berlino, comodamente seduta ad un piccolo tavolino al sesto piano del negozio Ka De We (Kaufhaus des Westerns), uno dei più grandi negozi del mondo. Si tratta di un paradiso per gourmet. È difficile descrivere il fascino dei grandi banchi della carne, del pesce, dei formaggi e dei dolci. scaffali con tutto quello che al mondo è prodotto, da perdersi e da perdere la ragione. Ora però invio una ricetta, la prossima settimana tornerò a parlarvi di questo luogo eccezionale. Filetto di maiale avvolto con la pancetta con spinaci saltati ai pinoli e salsa al vino rosso e erbe aromatiche. Preparazione (dosi per 6 persone). Per il filetto: un filetto di maiale o due, per 1,2 Kg; pancetta fresca tagliata a fettine sottili, sale e pepe, un rametto di rosmarino.Pulite la carne dai filamenti e salate leggermente, avvolgetela nelle fettine di pancetta, salate e pepate. In una padella antiaderente mettete il rametto di rosmarino e cuocete fino a quando la pancetta si sarà abbrustolita, rigirando spesso. Spegnete il fuoco e mettete la carne in una teglia. Per la salsa: una bottiglia di vino rosso leggero e giovane. Due cucchiai di scalogno tritato; quattro cucchiai di erbe aromatiche tritate (basilico, rosmarino, salvia, alloro); un cucchiaio di fecola di patate. In un tegamino fate rosolare lo scalogno, poi aggiungete le erbe e cuocete per qualche minuto mescolando, versate il vino e fate bollire fino a ridurre della metà il liquido, poi ispessite la salsa con il cucchiaio di fecola. Per il contorno: 1,2 Kg di spinaci freschi puliti e lavati, 100 gr. di pinoli tostati leggermente, due cucchiai d'olio extra-vergine d'oliva. In una padella antiaderente mettete l'olio e gli spinaci, farli cuocere per pochi minuti, aggiungere un po' di sale e i pinoli. Preparazione del piatto: tagliare a fette non troppo sottili il filetto e cuocerle da entrambi i lati per pochi minuti. Mettere sul fondo del piatto gli spinaci, poi le fette di carne e napparle con la salsa. La pietanza ha 390 calorie per porzione.

Pasticceria Mosaico: dalle dolcezze di tutti i giorni alle torte scenografiche, per una festa indimenticabile Da sempre settembre è mese di matrimoni. Per chi è alla ricerca di una indimenticabile torta nuziale, il luogo giusto è il bar-pasticceria-cioccolateria Mosaico di Ravenna, che vanta quarant’anni di storia e tradizione. Ce n’è davvero per tutti i gusti, in quanto il pasticcere Roberto Zanfini è in grado di soddisfare tutti i palati con le sue golose proposte. Quali sono le ultime novità in materia di dolci per celebrare le nozze? «In crescita è certamente la richiesta di torte monumentali secondo la moda americana – illustra il titolare della pasticceria –. Sono in molti a sognare un dolce scenografico e di grande impatto che implica l’utilizzo di impalcature e accorgimenti particolari. Per garantire la migliore riuscita finale, siamo in grado di garantire un accurato trasporto con furgone. Continuano a riscontrare ottimi consensi anche le tradizionali torte nuziali, a base di pan di spagna, panne varie, liquore, cioccolato e fragole. Rispetto ad anni fa, quando si prediligeva la torta a piani che si sviluppa in verticale, oggi si preferisce il formato rettangolare steso. Siamo in grado di realizzare torte fino a due metri e mezzo. Le decorazioni possono essere semplici, eleganti

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GLI STAPPATI

“Emilio Bulfon” 2010, Ucelùt friulano è ottimo ma poco conosciuto di FABIO

o più elaborate e stravaganti a seconda delle esigenze della clientela». Apertura tutti i giorni dalle 6.30 di mattina alle 21 tranne il giovedì (giornata di chiusura) nella nuova sede di via Sergio Cavina 11 a Ravenna. Info tel. 0544 464342

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MAGNANI GLISTAPPATI@GMAIL.COM

Oggi un vino di cui poco si sente parlare. Mi “passa” la bottiglia Lino Bellini, esperto sommelier e assaggiatore di grappe. Prodotto dall’azienda “Emilio Bulfon”, il vino è ottenuto da uve “Ucelùt” un vitigno autoctono delle zone collinari di Valeriano, Pinzano al Tagliamento e Castelnovo del Friuli. Il vitigno appartiene alle "uve uccelline" perché anticamente fruttificava ai bordi dei boschi e gli acini erano i preferiti dagli uccelli. Assaggiamo il 2010. Il naso è delicato, docile ma dal piglio deciso. Sentori di ginestra e biancospino fanno da contorno a profumi fruttati. Note minerali e di erbe aromatiche, di alloro e foglie di fico. Sfumature di bucce di agrumi mescolate a note terrose molto piacevoli. La bocca è amabile, ritmata da decisa freschezza, graffiata appena da leggera sensazione tannica e impreziosita da sottile sapidità. Un vino ottimo da abbinare per la sua vena “dolce” e decisa acidità a molluschi e crostacei, paté di fegato, formaggi a pasta media e crostate di frutta.

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SPORT& TEMPO LIBERO

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

NUOTO/1

NU CORSI PER TECNICO EDUCATORE ALLA PISCINA COMUNALE

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

O T O

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BLOC NOTES FORMA PERSONALE DA INSERIRE NELLA ATTIVITÀ SPORTIVE E RICREATIVE IN ACQUA

“AQUARIA BASE” A PINARELLA

Il corso di formazione per educatore che ha per nome Aquaria Base e viene organizzato dalla Uisp di Ravenna si propone di formare personale qualificato da inserire nelle attività sportive e ricreative in acqua con particolare riferimento ai corsi di ginnastica in acqua, acquagym e acqua jogger. Per accedere ad Aquaria Base occorre essere in possesso del diploma di scuola media superiore e di tessera Uisp di tipo D ed è inoltre necessario superare un esame di ammissione attitudinale. Il corso si svilupperà in cinquantadue ore di lezione nelle quali si affronteranno argomenti teorici e anche prove pratiche in acqua. La formazione verrà sviluppata durante cinque fine settimana ai quali si aggiungeranno due serate infrasettimanali. Al termine del corso si dovranno effettuare almeno cinquanta ore di tirocinio presso la Lega Nuoto Uisp e successivamente si terrà l’esame finale che è previsto nel mese di marzo del prossimo anno. L’esame di ammissione si terrà mercoledì 21 settembre alle ore 18.30 presso la Piscina Comunale di Pinarella, che sarà anche la sede delle prove pratiche in acqua. Il termine delle iscrizioni è fissato per martedì 20 settembre. Per informazioni e iscrizioni si possono contattare gli uffici della Uisp di Ravenna in via G. Rasponi 5 (il numero di telefono è lo 0544 219724).

CMCICLANDO, PEDALATA CITTADINA APERTA A TUTTI LUNGO LA RAVENNA DELLA CMC La CSC di Ravenna, vale a dire il Cral della CMC, organizza per la giornata di sabato 17 settembre una pedalata cittadina aperta a tutti intitolata CMCiclando, in bicicletta per la Ravenna della CMC. Il ritrovo della manifestazione è fissato per le ore 14,30 presso la sede della CMC, in via Trieste 76, con partenza prevista per le ore 15.30. Il ricavato delle iscrizioni (il costo è di un euro per partecipante) verrà devoluto in beneficenza; sono previsti omaggi a sorpresa per tutti gli iscritti e ristori lungo l’intero percorso.

Si può imparare ogni stile a ogni età Sono ancora disponibili posti per i corsi di nuoto organizzati dalla Uisp Ravenna. I nostri corsi cominceranno dal 26 di settembre per proseguire poi per tutta la stagione invernale fino ai primi del mese di giugno. L’attività che svolgiamo in piscina è rivolta a tutti: dai bimbi di quattro mesi fino agli over 90 e si compone di corsi di avviamento al nuoto, corsi di nuoto e di ginnastica in acqua. I corsi di acquaticità per bimbi da zero a quattro anni si svolgono alla Piscina Selenia del Villaggio Anic, mentre corsi di acquaticità, tre-cinque anni e corsi ragazzi si tengono presso la Piscina Comunale. Presso la Piscina Comunale Gambi svolgiamo anche corsi di nuoto per adulti e di acquagym e acquajogger. Sono inoltre disponibili corsi di ginnastica in acqua rivolti alla terza età che di anno in anno raccolgono sempre più consensi.

La Uisp di Ravenna organizza un corso di formazione per tecnico educatore di nuoto con rilascio del brevetto Uisp di primo livello. Il corso ha l’obiettivo di formare personale qualificato da inserire nell’ambito delle attività sportive e ricreative in acqua. Per accedere ai corsi occorre essere in possesso del diploma di scuola media superiore e di tessera Uisp di tipo D, inoltre è necessario superare un esame di ammissione per dimostrare di conoscere i quattro principali stili di nuoto. Il corso si svilupperà in 48 ore di lezione nelle quali si affronteranno argomenti sia teorici che pratici, il tutto in tre fine settimana ai quali si aggiungeranno due serate infrasettimanali. Al termine del corso si dovranno effettuare almeno 50 ore di tirocinio presso la Lega Nuoto Uisp e successivamente si terrà l’esame finale, previsto nel mese di marzo 2012. L’esame di ammissione si terrà giovedì 22 settembre alle ore 18.30 presso la Piscina Comunale di Ravenna. Il termine delle iscrizioni è fissato per martedì 20 settembre. Per informazioni e iscrizioni si possono contattare gli uffici della Uisp di Ravenna - via G. Rasponi 5 (tel. 0544 219724).

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SPORT

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

SPORT& TEMPO LIBERO

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BEACH SOCCER

Russia sul tetto del mondo a Marina Allo Stadio del mare battuti a sorpresa i campioni in carica brasiliani

AUTO STORICH IL GRAN PREMIO NUVOLARI FA TAPPA IN CITTÀ

E

Sono quattro gli equipaggi e le auto storiche di Ravenna che prendono parte al Gran Premio Nuvolari, la corsa d’epoca che domenica 18 settembre transiterà da Ravenna (l’arrivo è previsto in piazza del Popolo dalle 8 alle 10.45). Il vicesindaco Giannatonio Mingozzi ha presentato il gruppo alla “Campaza” ricordando come «anche in questa occasione non ci stanchiamo di ribadire che a Ravenna chiediamo il passaggio della Mille Miglia, a dimostrazione di una passione e di un attaccamento alla storia automobilistica che non ha eguali in Italia». Questi gli equipaggi ravennati: Mazzini-Zoli su Giulia spider 1964 (n. 268); Mingozzi-Faggioli su Giulietta spider 1957 (214); Dradi-Ercolani su Jaguar E type 1966 (280); Tassellitasseli su Lotus Elan 7/4 1968 (n. 289). Proveniente da Rimini, la corsa arriverà a Classe davanti alla basilica, poi proseguirà passando, in città, per la rotonda Francia, i giardini pubblici, la stazione, piazza Mameli, via Costa per raggiungere piazza del Popolo. Da qui percorrerà poi via De Gasperi, viale Randi e la statale in direzione lidi ferraresi. L’arrivo della corsa è previsto in serata a Mantova dopo tre giorni di viaggio.

La Russia si è laureata campione del mondo di beach soccer allo Stadio del mare di Marina di Ravenna (sempre pieno, grazie anche all’ingresso gratuito), superando a sorpresa (12-8) il Brasile, detentore del trofeo. Terzo il Portogallo, che nella “finalina” ha superato l’El Salvador, giustiziere dell’Italia nei quarti di finale. Risultati a parte, la World Cup della Fifa si è rivelata un grande successo per Marina e indirettamente per Ravenna, vista la risonanza mediatica, nonostante l’ex assessore, impegnato nel comitato organizzatore, Pericle Stoppa non abbia lesinato critiche alle istituzioni (il riferimento pare essere stato rivolto in particolare a Regione e Unione di Prodotto di Costa) per non avere creduto abbastanza nella manifestazione e non averci dunque investito economicamente. Tutta l’organizzazione, insomma, sarebbe ricaduta sulle spalle di un centinaio di volontari, senza un appoggio vero degli enti locali.

La Russia campione del mondo a Marina e il portiere russo, grande protagonista, immortalato dai fotografi.


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SALUTE&BENESSERE

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INFORMAZIONE PROMOZIONALE

PALESTRE & FITNESS

“Happy Days” e Goldrake, o Schwarzenegger e Bruce Lee? ravenna

tel. 0544.405030 cell. 329.2136886 viale della lirica, 3

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• Sala attrezzi femminile e maschile • Walking • Spinnig • Pilates • Ginnastica dolce • Body tonic • Stretchig • Yoga • Difesa Personale Krav Maga •Danza del ventre •Campo da Squash Body 2000 di Cortesi A. & C. P.zza Ridracoli 6 (ampio parcheggio) Ravenna Tel. 0544 67222 - Cell. 338 8819958 www.body2000.it

Proprio così. La generazione nata attorno alla metà del secolo scorso e che negli anni ‘70 viveva la sua adolescenza, era socialmente e culturalmente molto attiva, divisa fra i fans di Happy Days e Goldrake e fra quelli di Schwarzenegger e Bruce Lee. Due mondi che si contrapponevano in modo allegro e pacifico a differenza di altre contrapposizioni che, viceversa, proprio in quegli anni, degenerarono nella violenza e nel terrorismo. Marco Grazioli che assieme ad Andrea Guidotti e ad Arianna Casadei gestisce la palestra Body House di via Renato Serra 80 è un body builder, un culturista, non pentito. «Io e Andrea – ci confida con orgoglio Marco – siamo stati due culturisti agonisti. Io sono arrivato fino alle selezioni regionali, Andrea addirittura a quelle nazionali. Schwarzenegger, Tom Platz, Frank Zane, Franco Columbu, questi erano i nostri idoli. Ammetto che la passione nel sollevare pesi e nel volersi costruire un fisico ipertrofico nasceva anche da una forte spinta narcisistica, dalla trasposizione di alcuni ideali di perfezione fisica importati grazie al cinema americano. Il culturismo era, però, anche ben altro. Pur non essendo finalizzato ad uno specifico gesto atletico, l’allenamento mirava a creare una perfetta simmetria del proprio corpo. Il culturista era, insomma, un atleta completo che si sottoponeva a massacranti carichi di lavoro. Oggi i tempi sono cambiati, il fisico ideale deve rispondere a dei diversi canoni estetici, non ipertrofico e ben allenato alla resistenza. Possiamo dire di essere passati dal culturismo alla cultura fisica, una cultura del proprio corpo senza eccessi e senza estremizzazioni». «La nostra palestra – interviene Arianna Casadei – offre, infatti, anche corsi di spinning, pilates, body pump, step, una attrezzata sala cardio. Credo moltissimo ai benefici che può procurare al fisco un movimento vario e completo, aerobico ed anaerobico. Rispettiamo la storia, rispettiamo

Andrea Guidotti

Esibizione di judo del Centro Dojo

Conan e tutti coloro che lo hanno voluto imitare ma oggi il fitness è veramente un' altra cosa. «Salutiamo Marco, Andrea ed Arianna ed andiamo ad incontrare Davide Monferini titolare del nuovo Centro Dojo di arti marziali di via Porto Coriandro 1 come dire... da Schwarzenegger a Bruce Lee! Davide precisa subito che «questa struttura nasce dalla volontà di mettere assieme le esperienze maturate nel tempo da tanti maestri. Sono ben quattordici le arti marziali che insegnamo nel nostro centro, una struttura che rappresenta la naturale evoluzione del Budo Ravenna, un'associazione di palestre che voleva, appunto, promuovere in un clima di rispetto e collaborazione reciproca, la cultura di queste arti millenarie. Abbiamo voluto unire le nostre forze creando questo nuovo Centro Dojo, un luogo dove si pratica la via del guerriero: il Budo». Le arti marziali richiedono tecnica, filosofia, cultura e sudore... «Ma noi diamo un'importanza rela-

Dal body buildig al fitness, alle arti marziali, come ritemprare ed educare il corpo e la mente

tiva al combattimento perchè riteniamo più importante far sperimentare le varie discipline ai nostri allievi. Crediamo sia molto educativo il potersi allenare con tanti maestri, il poter conoscere il nostro mondo, magari provando ad avvicinarsi a tutte le discipline. Praticare le arti marziali significa addestrare la mente, allenare il corpo, imparare il rispetto e la disciplina». Bruce Lee è ancora vivo!



SALUTE& BENESSERE

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

LA MALATTIA

Tubercolosi: nove casi in sei mesi nel 2011 In provincia una media di 38 all’anno Il caso del reparto di ostetricia dell’ospedale Gemelli di Roma, dove un’infermiera è stata la causa del contagio della tubercolosi in moltissimi neonati, alcuni dei quali hanno sviluppato la malattia, ha puntato l’attenzione su questo morbo che si pensava debellato, ma che a causa dei movimenti migratori ha fatto registrare negli ultimi anni un incremento dei casi di infezione e di malattia conclamata. È causata dal Myco-bacterium tuberculosis e si diffonde da persona a persona attraverso l’aria. Di solito colpisce i polmoni, ma può interessare anche cervello, ossa, reni e intestino. Se non trattata può essere una malattia molto grave e può portare al decesso. Un soggetto con infezione tubercolare cronica non è ammalato, non può trasmettere la malattia, ma può svilupparla nel tempo perché, ad esempio con l’avanzare dell’età, si abbassano le s a l a Fo r u m “LA DEMENZA SI PUÒ PREVENIRE?” Martedì 20 settembre alle 17 alla sala Forum di via Berlinguer si terrà l’incontro dal titolo “La demenza si può prevenire?”. Interverranno il dottor Edoardo Dal Monte, direttore di Geriatria dell’Ausl di Ravenna, e Gerardo Langone, presidente dell’associazione Alzheimer di Ravenna. Per informazioni è possibile contattare il servizio assistenza anziani dell’Ausl di Ravenna al numero di telefono 0544 286629-286641.

difese immunitarie. In provincia di Ravenna negli ultimi cinque anni (2006-2010) sono stati notificati 188 casi accertati di tubercolosi, in media 38 casi all’anno, di cui 25 a localizzazione polmonare. Nei primi sei mesi di quest’anno i casi sono stati nove (due a Faenza, due a Lugo e cinque a Ravenna). In due casi si trattava di soggetti tra i 15 e i 24 anni, quattro tra i 25 e 64 anni, tre oltre i 65. «I dati sono in linea con quelli regionali e nazionali – ci spiega il dottor Loris Bevilacqua, del Servizio igiene pubblica dell’Ausl di Ravenna –. Certo un incremento c’è stato, del resto il mondo è diventato davvero piccolo e se prima, per fare un esempio, un’influenza ci metteva tre anni per fare il giro del mondo, ora in otto ore, quanto un volo intercontinentale, è qui. Naturalmente il livello di attenzione si è alzato notevolmente e i protocolli di intervento su chi risulta ammalato e di profilassi sulla cerchia delle persone con le quali è venuto in contatto sono applicati in modo rigoroso proprio per evitare il diffondersi della malattia. Nei prossimi giorni la direzione sanitaria si riunirà per implementare ulteriormente, in linea con le disposizioni nazionali e regionali, i protocolli relativi al controllo del personale sanitario dell’Azienda Usl al fine di operare in modo ancora più efficace». I protocolli riguardano in particolare il personale che opera nelle strutture sanitarie, che naturalmente va-

SALUTE

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A sinistra il Gemelli di Roma, teatro del caso dell’infermiera che ha contagiato i bambini.

riano a seconda del reparto in cui lavorano, più o meno a rischio. Ad esempio sono luoghi molto sensibili Pneumologia, Malattie Infettive, Medicina e le residenze di assistenza agli anziani. Anni fa capitò un caso di un’assistente di una casa di riposo che risultò colpita dalla tubercolosi. Fortunatamente non infettò nessun anziano, ma fu un lavoro che impegnò il Servizio igiene pubblica per sei mesi per aver sottoposto a controlli tutto il personale, tutti gli anziani e alcuni loro familiari. «Il problema è di scoprire gli infetti – precisa Bevilacqua – che possono ammalarsi durante il corso della loro vita. Nei loro confronti si attuano misure di prevenzione con farmaci ed un periodico con-

trollo. E poi occorre fare particolare attenzione alla diagnosi. Già i medici di medicina generale sono stati interessati ad avere particolare attenzione verso chi manifesta particolari sintomi come tosse, malessere generale, febbricola, stanchezza, perdita di peso e sudorazione notturna. Per molto tempo non c’è stata più l’abitudine a considerare la Tubercolosi nella diagnosi delle malattie respiratorie, ora invece è necessario riprenderla in considerazione, soprattutto se la persona proviene da paesi ad alta frequenza di casi di tubercolosi. Ultimamente, infatti, assistiamo ad anziani italiani che si ammalano di tubercolosi perché hanno contratto l’infezione in età giovanile quando le condi-

zioni socio-economiche ed igieniche erano carenti o durante il periodo di guerra ed ora, indeboliti dall’età e da altre patologie, la manifestano, ma anche a giovani extracomunitari. Quelli residenti integrati con famiglia e lavoro si curano correttamente o si sottopongono a profilassi , ma coloro che sono ancora in una fase di precarietà hanno spesso paura e non si avvicinano ai servizi nonostante tutto ciò che riguarda la diagnosi e la cura della malattia sia in esenzione da ticket. La guardia, inoltre, dovrà alzarsi ulteriormente in quanto si stanno selezionando ceppi di batteri tubercolari resistenti ai farmaci presenti prevalentemente nei paesi dell’Est». Claudia Graziani


RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

SALUTE& BENESSERE

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INFORMAZIONE PROMOZIONALE

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Se l’odontoiatria è radicalmente cambiata in pochi anni, lo si deve alle novità tecnologiche, alle tecniche chirurgiche e alla continua ricerca scientifica che ha reso possibile e diffuso l’implantologia... Che cos’è l’implantologia moderna? È la branca dell’odontoiatria che si occupa della sostituzione dei denti naturali mancanti, mediante impianti sui quali vengono inseriti i nuovi denti artificiali. Quando si inseriscono nell’osso impianti in titanio puro, l’osso cresce a diretto contatto con la superficie dell’impianto, permettendo loro di diventare parte integrante del corpo, come lo sono le radici dei denti naturali. Quando e come nasce l’implantologia? L’implantologia è uscita dalla fase “pionieristica” ed è diventata una branca ufficiale dell’odontostomatologia agli inizi degli anni ’80 negli Stati Uniti ed intorno al 1985-1986 in Italia. L’“ufficializzazione” è avvenuta solo quando la prestigiosa Scuola Svedese del Prof. P.I. Branemark ha presentato al mondo scientifico internazionale le ricerche cliniche su paziente che dimostravano in modo inconfutabile che gli impianti sono un trattamento con un’altissima percentuale di successo, superiore al 95% dopo 10 anni. La nostra esperienza clinica che risale al 1986 Renova Palace, conferma questi dati. L’implantologia è attualCentro Dentale mente insegnata in tutte le più prestigiose uniRavenna, p.zza Einaudi 1 tel. 0544 33206 versità straniere ed italiane. L’Italia ha compiu-

to passi da gigante negli ultimi 15 anni, uniformandosi ai paesi “più evoluti” in campo medico-chirurgico, fino a far valere la sua voce in congressi internazionali. Da più di 25 anni, ormai, pratichiamo implantologia ed interventi maxillo facciali, rialzo del seno mascellare, rigenerazioni e innesti ossei che permettono di inserire viti di titanio anche in zone con pochissimo osso, con tecniche indolore, e senza postumi. Questo perché si lavora con tecnologie e tecniche avanzate, con abbondante irrigazione di soluzione fisiologica, e con frese particolari a basso numero di giri (circa 800/min) per preservare il tessuto osseo ai fini di una completa osteointegrazione con l’impianto in titanio. Per la programmazione dell’intervento sono necessarie una radiografia panoramica ed eventualmente una TAC, per avere una visione tridimensionale della sede dove andrà inserita la vite. I tempi di attesa, prima completare il lavoro, variano a seconda del tipo di strategia chirurgica scelta, implantologia differita (osteointegrazione) dove l’inserimento di denti su impianti avviene dopo alcune settimane dall’intervento, oppure con la modalità dell’implantologia a carico immediato, dove nella stessa giornata si inseriscono sia impianti, sia denti su impianti. I tempi d’attesa prima di iniziare la riabilitazione protesica nel caso di grossi interventi, con inserimento di osso mancante, non supera i 4/6 mesi. Nello stesso spazio temporale l’estetica del sorriso e la funzione masticatoria sono garantiti.

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COMMENTI& OPINIONI

giovedì 15 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

L’OSSERVATORIO

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail faustopiazza@reclam.ra.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

PIAZZA

ALLARME SICUREZZA, NON ROVINIAMO R AVENNA Mi riallaccio al servizio di Ravenna&Dintorni della scorsa settimana, dal titolo “Ora è vero allarme”: quanto si dice sul giornale é sconfortante ma purtroppo è vero. A quanto detto, aggiungerei la frequentazione serale del nuovo kebab in via Mazzini a tarda sera: un campionario umano con la voce impastata dall'alcol che declama a piena voce le tipiche cavolate di chi è sbronzo. Io vivo e lavoro a Bologna, una città che anno dopo anno diventa più caotica, non sicura, sporca e rumorosa. Sette anni fa ho scoperto Ravenna, me ne sono innamorata e ho preso una piccolo appartamento in centro. Ho trovato una città pulita, organizzata, colta, curata, sia nel centro storico chiuso (davvero!) al traffico che a Marina. E in questi anni ho percepito la voglia della città di migliorarsi sempre di più, con iniziative culturali, urbanistiche, turistiche e di integrazione sociale. È un piacere dimenticare la macchina a casa e girare in bici, riuscendo ad arrivare praticamente dappertutto perché quasi tutti i posti sono raggiungibili con le ciclabili (quelle vere, non quelle ricavate ritagliando gli spazi sui marciapiedi!). Si torna a casa a mezzanotte più o meno tranquilli, senza timore di rischiare troppo. L’organizzazione e la cura delle spiagge, arricchita dalle iniziative dei singoli bagni, da Marina a Punta, riesce a far dimenticare la vicinanza un po’ minacciosa del polo chimico. Sarebbe un vero peccato rovinare tutto questo: prima ancora che Patrimonio dell’Umanità, Ravenna è Patrimonio di tutto il Paese e dei cittadini che ci vivono, siano essi italiani o stranieri. Marcella Di Lullo, Bologna

una sera non c’era più l’albero davanti alla loro casa. L’albero più grande della strada, bellissimo, che da 23 anni faceva ombra alle case e alla vegetazione circostante. Come se non bastasse, la sua aiuola e le sue radici erano state coperte da una gettata di cemento. Nessuna speranza, quindi, che ne venisse ripiantato un altro. Chissà dov’è stato piantato il suo successore (come prevede la legge), forse in qualche giardino privato ignoto ai più. Chieste delucidazioni al Comune, i cittadini si sono sentiti rispondere che quell’albero era malato, ma di cosa non si sa. Sappiamo per certo che come è metodo usuale, i cittadini sop-

LA STORIA PICCOLA PICCOLA DI UN ALBERO “ SPARITO ” Alcuni cittadini che abitano a Marina Romea in via Delle Roveri da 23 anni hanno contattato la nostra associazione perché rientrando dal lavoro

portano decisioni non condivise sul bene pubblico. Vedono tagli che li riguardano senza saperne il motivo, vedono la propria terra manipolata, usurpata, espropriata. Questa è una storia piccola, di un albero solo e del Comune che fa gettate di cemento sulle radici della storia di Ravenna. Associazione Ravenna Punto a Capo

sul trasporto regionale che da Bologna porta a Lugo è meglio stendere un velo pietoso. [...] Situazione incresciosa sul Bologna-Rimini di Trenitalia delle 12.06. Alla stazione di Bologna non si dà alcuna comunicazione sulla eventuale coincidenza da Castelbolognese verso Ravenna. Molti lo sanno comunque e altri si avvalgono delle informazioni richieste al personale viaggiante. Nel corso del viaggio il capotreno comunica che i bagni di bordo non funzionano, che non sono riparabili e che chi ha “bisogni” deve rivolgersi al personale di bordo per poter usufruire delle toilette delle stazioni. Poi il treno si ferma per circa 15 minuti. In seguito viene annunciato che causa lavori di manutenzione il treno è in ritardo. All’arrivo a Castelbolognese il treno coincidente non ci ha aspettato. Il binario è vuoto, il capotreno tace e l’altoparlante della stazione impresenziata anche. Non resta che guardare il tabellone degli orari che annuncia il treno successivo. Lo sportello della biglietteria reca un cartello nel quale si annuncia che gli operatori staccano alle 13.35 ma invece alle 13 è già chiuso. Inutile chiedere il perchè: non resta che telefonare ad amici e parenti oppure aspettare il treno successivo come fanno tre spagnoli diretti a Ravenna che andranno a ingrossare le fila degli stranieri intervistati dagli istituti di ricerca che dichiarano che l’informazione e i servizi sono la pecca più rilevante da imputare all’organizzazione turistica italiana. Luigi Rambelli, presidente nazionale Legambiente Turismo

UN’ESPERIENZA DI VIAGGIO TRA NAPOLI E LA ROMAGNA La mia partenza (in treno, ndd) è da Torre Annunziata [...] e se la parte coperta dalla Frecciarossa tra Napoli e Bologna non ha dato problemi di sorta, su quella della Circumvesuviana e

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Non c’è nulla di sorprendente nella testimonianza del presidente di Legambiente, ma è bene continuare a sottolineare lo stato dei collegamenti ferroviari del nostro Paese e l’isolamento, in pratica, in cui versa Ravenna, città candidata a capitale europea della cultura. Chissà che un giorno qualcuno che conta davvero non possa finire con l’accorgersene...

Se c’è troppo caos non vi lamentate, ma andatevene via di

MOLDENKE

Lo svago euforizzante mi mancava, sinceramente. Per fortuna ci ha pensato un consigliere comunale di 70 e rotti anni a spiegarci che ci sono giovani e giovani, lui lo sa bene. Quelli da evitare sembrerebbe che siano appunto quelli «dedichi – scrive così, ah sì, Alvaro Ancisi – a svaghi euforizzanti» e naturalmente «tiratardi». Il tema è al centro di una polemica, l’ennesima, che vede questa volta Ancisi contro (o forse no, mica è contro, lui, lui si limita a riportare dei fatti) un pub di via Renato Serra, reo di fare casino, oppure di avere clienti che fanno casino in strada, o non so che altro. Non mi interessa. Non voglio mettermi contro Ancisi, ci mancherebbe. Già ci ha pensato Pietro Vandini, suo collega di opposizione, consigliere comunale grillino. Un botta e risposta nato sui giornali (a cui Vandini ha scritto in veste di “giovane di 32 anni”, dichiarazione non sfuggita ad Ancisi che l’ha riportata ironicamente nel suo comunicato, dimenticandosi forse però del suo supertestimone nel casodelbagnoTotoeragazzamortapercausenaturaliaMarina che si sente giovane a 41 anni) e proseguito su Facebook tra fan della movida selvaggia e del silenzio assoluto dopo le 20 di sera. Come sempre, però, la verità starà nel mezzo. Col cavolo. La verità è, come dice Vandini (anche se cadendo un po’ nel patetismo del “qual è l’ultima volta che avete parlato con noi giovani”, voi mondo cattivo) che a Ravenna è meglio non disturbarli, i residenti. Meglio non divertirsi troppo di sera, non uscire dai locali dove si sta bevendo una birra, vietato mettere dei tavolini all’aperto, organizzare un concerto dopo le 22, disturbare il sonno di chi ha lavorato tutto il giorno e magari ha anche dei figli piccoli. Ma andatevene! Vendete le vostre case in centro troppo vicine a locali rumorosi, che magari si sono anche rivalutate nel tempo dato che quando eravate bambini lì attorno non c’era proprio niente. Oppure mettete i doppi vetri, l’aria condizionata e dormite con i tappi nelle orecchie. Mi piacerebbe per un giorno diventare assessore alle Politiche giovanili e rispondere così a tutti questi paladini delle regole del vivere civile. Ma come faranno i residenti di New York, di Berlino, di Barcellona? E guardate che in questo caso non è che stiamo facendo paragoni impossibili. Lì, di locali ne nascono anche dove forse non potrebbero ma il bene comune è considerato la città viva e dinamica. A Catania, tanto per restare in Italia, alla sera piazze e stradine del centro si riempiono di tavolini, sedie, birre ghiacciate e un caos indescrivibile. È solo questione di mentalità. Basterebbe volerlo. Il problema è che invece qui (cito ancora Facebook) nascono gruppi tipo “La Ravenna che non vorresti” con foto choc di piastrelle divelte, forchette di plastica e due bottiglie di birra lasciate su una panchina. Mamma mia, meglio toglierle, queste panchine, come propone qualcuno, che la gente altrimenti si ritrova, beve, magari addirittura parla.

Commedia dialettale: Gruppo Teatrale S.Severo di Ponte Nuovo presenta la commedia “La s’infila ma... l’an zira” di Romano Comandini Spettacolo con i G.B.R. Gruppo Ballerini Romagnoli alla Casadei

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Spettacolo di cabaret con “Duilio Pizzocchi”

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La festa si svolgerà al coperto Tutte le sere dalle ore 19 è in funzione lo STAND GASTRONOMICO


GIOCHI& PASSIONI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

MERLINO E IL DESTINO

SUDOKU E SUDOKU LETTERALI LOCALIZZATI

TORO Con Venere e Mercurio in trigono, le aspettative economiche e di lavoro si concretizzano e l’amore vi glassa come una ciambella che in tanti vorrebbero morsicarvi. Ma con Giove munifico, ricordate che anche i glutei potrebbero assomigliare a ciambelle, quindi, autoregolatevi e fornicate.

morgana@ravennaedintorni.it

GEMELLI Mercurio e Venere in quadratura vi chiedono pazienza, molta pazienza: non sono ammesse nazi-intolleranze, sul lavoro, a tavola e con il partner. Amore e sex vi vanno di traverso: colpa del vostro charme ceceno. Anche se il periodo è un po’ sfighettino, siate obiettivi, perché tutto si può risolvere. CANCRO Con Marte nel segno, Venere e Mercurio in sestile, zampillate di creatività, e non è escluso che riusciate a trovare appoggi o finanziamenti utili. Ma in amore dovete essere strategici, nel senso che dovete calare le braghe per sedare le lagnanze del partner. Ma nel week end urge riposare! LEONE Con Giove dissonante, mitigato dai pianeti in Vergine, il tempo del pessimismo cosmico è finito. Malgrado certe vostre reazioni, sul genere ciclone Irene, l’amore ritorna o si rafforza e a sud dell’ombelico spirano i monsoni: non preoccupatevi se arriverete spossati nel week end.

www.merciari.com Per i sudoku letterali valgono le stesse regole del sudoku classico, tenendo presente però che le cifre da 1 a 9 sono sostituite dalle lettere evidenziate in giallo. Soluzione del cruciverba localizzato pubblicato su Ravenna & Dintorni giovedì 8 settembre 2011

BILANCIA Con Marte dissonante, il fascino è da sfigati: non basteranno eloquio e audacia a supplire la mancanza di collegamento neuronale con chi vi circonda. Anche nel lavoro, dove dovrete guardarvi le natiche oltre che le (s)palle. Alcuni amori penzolano, come le vostre parti molli del resto. SCORPIONE Lo stato d’animo sarà sul genere “vincerà il migliore”, causa ed effetto dei successi nel lavoro. L’amore sarà invece sul genere coccarda nera sulla porta: nel senso che non ve ne fregherà niente delle lagnanze del partner, anzi, ve ne compiacerete come una ballerina del Crazy Horse. SAGITTARIO Grazie alle dissonanze di Venere il chupas-piranha che c’è in voi non vi aiuterà a dare un colpo al cerchio e uno ai glutei, nel lavoro e in famiglia! Cercate di non sfoderare la mitezza del doberman di zia Sofia. Trottate e galoppate per arrivare al fine settimana stanchi ma soddisfatti dei risultati! CAPRICORNO Marte vi conferisce il fascino del rottamatore di cose e persone vecchie ed inutili, ma Venere e Mercurio in trigono vi aiutano a evitare chi frantuma gli zebedei per professione. Anche in amore la sintonia col partner dipenderà dalla vostra capacità di essere elastici, non solo nel pensiero. ACQUARIO La motivazione sale, e la furbizia stende ogni rivale, ma solo nel lavoro, perché l’ormone si arrende. Cercate complicità platoniche che non mettano a rischio quel poco di energia che vi resta. Intanto un colloquio si trasforma in assunzione e gli amici sono utili specie per una domenica di svago. PESCI Settimana positiva, anche se intorno a voi ci sono più para-deretani che dementi. Marte compensa le dissonanze di Mercurio e Venere portando novità e creatività da spendere come più vi piace. Ma giovedì e venerdì non abbattetevi e non rompete il partner se irriterà il vostro colon più dei lassativi.

IL BLOG DI MORGANA

La nuova mania per le intolleranze alimentari...

ARIETE Sarà Marte dissonante, ma gli zebedei vi girano più degli ottovolanti. Non arrovellatevi nel tentativo di trovare le torture più sofisticate e cruente da somministrare a chi ha il quoziente intellettivo di una testa di lisca, e chiedetevi piuttosto se non sia il caso di ridimensionare le vostre aspettative.

VERGINE Settimana equilibrata e senza scossoni, proprio come piace a voi. Giovedì e venerdì ritrovate lucidità e efficienza ed il vostro curriculum potrebbe finire nella mani giuste. Anche il vostro corpo per la verità. Fine settimana da dedicare in giro: gli amici vi amano e il saldo bancario lievita.

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Il cibo o il pensiero del cibo è ovunque. Non c’è uscita con gli amici che non contempli un assaggio, una stuzzicheria, o un pasto completo. Ma ora che sempre più persone si scoprono intolleranti a qualche alimento, è diventato anche peggio. Se vuoi invitare gli amici per una cena fatta in casa o al ristorante, non basta più preoccuparsi della buona compagnia, ora devi informarti con l’allegra combriccola che cosa si può mangiare. Così spesso ti ritrovi a fare i conti con chi è intollerante al glutine, al formaggio e ai pomodori, escludendo quindi una vasta gamma di menù, se poi in mezzo ci mettiamo quelli che considerano l’alimentazione un gesto puramente accessorio, e quindi di mangiare carne alla griglia non se ne parla, a meno di non preparare fettine di pollo disossate, c’è di che farsi passare la voglia di organizzare rimpatriate a bordo tavola. Tolte le persone che soffrono di allergie, che possono provocare addirittura la morte ingerendo anche un briciolo dell’alimento incriminato, mi chiedo quanto di biologicamente sensato ci sia in questa esplosione di intolleranze alimentari. Va bene, i tempi sono cambiati: ci laviamo troppo e con troppi detergenti, mangiamo troppo di tutto e spesso anche male; in molti facciamo ancora troppo poco movimento rispetto a carboidrati e proteine che assumiamo tutti i giorni, ma non sarà che la causa è anche psicosomatica? Ho notato che in molte persone che si dicono intolleranti a questo o a quell’alimento, c’è poi la tendenza a gettarsi voracemente sugli altri, consumati naturalmente in quantità industriali, che poi devono essere smaltiti con minimo 5 chilometri di corsa, passeggiate e percorsi in bicicletta possibilmente sotto il sole. C’è qualcosa che non va, e se glielo fai notare, ti rispondono che sono stressati e che devono sfogarsi. Allora mi domando e chiedo, non sarà che anche ‘sta mania di sottoporsi ai test per le intolleranze alimentari non sia, almeno per qualcuno, il modo di spostare su un altro piano un disagio latente che pure avverte? Il corpo è quanto di più facile c’è da cambiare, la testa è un’altra roba. E chiunque è riuscito a perdere 30 chili con pazienza, senza morir di fame, lo sa che talvolta si deve solo imparare di nuovo a mangiare, allo stesso modo dei bambini che in prima elementare imparano a leggere e scrivere.

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L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

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Editore: Edizioni & Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Erika Marchi e Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Ivan Adonis, Andrea Alberizia, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Claudia Graziani, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini, Geralama, Flavio Montelli Tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it

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INFORMAZIONI& SERVIZI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 15 settembre 2011

Fenomena ha 14 anni ed è molto paurosa... per pazienti ed esperti... aspetta la sua occasione! Aspetta una famiglia che gli dia tanto amore.

Nonostante sia apparso in molti appelli, Rubens non ha ancora avuto la fortuna di trovare una famiglia. E pensare che è così dolce, e molto bello, nonostante l’età!

Per le adozioni: Ufficio per i diritti degli animali, tel. 800 099577, oppure canile, tel. 0544 453095.

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Montanari, via Mattei 30 - tel. 0544 451401; Comunale 7 (dal 19 settembre), via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; Comunale 3 (dal 19 al 25 settembre), via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; Piferi (dal 19 al 25 settembre), viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

APERTURA NOTTURNA 19,30-8,30 Comunale 8 , via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

APERTURA DOMENICALE 8,30-12,30/15.30-19.30 Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di RA) - tel. 0544 530507.

NUMERI UTILI Pronto Soccorso

118

Guardia Medica

800 244244

Ospedale

0544 285111

Cmp

0544 286350

Pubblica Assistenza

0544 400888

Guardia Veterinaria

0544 693099

Da lun a sab 8-13 (gio presso istituto Callegari).

Enpa - Protezione animali Carabinieri

112

EMEROTECA MULTILINGUE CASA DELLE CULTURE tel. 0544 591876

Polizia

113

Vigili del Fuoco

115

Da lun a ven 9-13.

Guardia di Finanza

117

MUSEO ATTIVITÀ SUBACQUEE tel. 335 5432810 Apertura su appuntamento.

MUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ tel. 0544 482477 Mar, gio e ven 9-13.30 e 15-18; mer e sab 9-13.30; dom 15-18.

DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA tel. 0544 32512 Da lun a dom 10-18.30.

MUSEO NATURA tel. 0544 528710 Da gio a dom e festivi 9.30-13 e 14.3018.30.

Vigili Urbani Soccorso Stradale Guardia Costiera Corpo Forestale Stato Hera Ravenna Telefono Azzurro Linea Rosa Anagrafe

0544 36944

0544 482999 803 116 1530 - 0544 443011 1515 800 939393 19696 0544 216316 0544 482264 - 482482

Iat

0544 35755

Informagiovani

0544 36494

Centro per l’impiego Sportello immigrati Taxi

0544 608001 0544 485301 - 0544 485302 0544 33888



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