Ravenna & Dintorni 457 - 29 09 2011

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29 settembre 2011 n. 457

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RUSSI

Centrale biomasse Ambientalisti sconfitti

IL CASO

VIA FAENTINA

I senzatetto fuori dalla città

La storia di Villa Calegari Da mulino a rifugio

Le tende per l’inverno non al Torrione ma in via Romea. Con servizio navetta

A PAGINA 3

A PAGINA 6 URBANISTICA

Darsena: 96mila euro per un altro studio ALLE PAGINE 8-9 LA DENUNCIA

Sulle banchine del porto dettano legge i caporali A PAGINA 14 MUSICA CLASSICA

L’associazione Mariani fa spazio ai giovani A PAGINA 15 FORUM

A PAGINA 22

a pagina 28

IL FESTIVAL

Ha sventolato bandiera bianca davanti ai mal di pancia dei cittadini e ha fatto dietrofront: la Caritas ha deciso che le tende riscaldate dedicate ai senzatetto durante il periodo invernale non potranno essere montate sul piazzale della chiesa del Torrione. Al diffondersi di questa ipotesi erano infatti scoppiate polemiche e reazioni dei cittadini. Stranamente non cavalcate dai politici di centrodestra. Forse perché sarebbe stato un attacco alla curia prima che al Comune? Un anno fa, quando l’Amministrazione aveva individuato un locale al quartiere Sant’Agata per farne un dormitorio temporaneo, scoppiò la rivolta dei residenti e tutto venne annullato. E pare che l’esperienza di un anno fa non abbia insegnato al Comune come gestire casi simili visto che per uscire dallo stallo ci ha messo l’unica toppa che non avrebbe scatenato sollevazioni: fuggire lontano dai cittadini, Le tende finiranno alla sede dell’associazione di protezione civile Mistral, sulla via Romea. Sono state due settimane di polemiche in cui non è mancato chi, come da prassi, ha accusato la stampa. Scrivere che ci saranno molti più senzatetto rispetto all’anno scorso, complice l’emigrazione massiccia dall’Africa, non significa dire che questi andranno per forza nelle nuove strutture ma significa raccontare come stanno le cose in città. Quello che dovrebbe fare un giornale. Quello che ha fatto Ravenna&Dintorni.

Sembra ieri quando fu ideato, e invece Gialloluna Neronotte, il festival del giallo e del noir italiani organizzato dall’associazione culturale Pa.Gi.Ne., arriva quest’anno alla IX edizione. Ancora una volta dunque la città, da venerdì 30 settembre a martedì 20 ottobre, sarà teatro di incontri con autori “di genere” italiani e stranieri, esordienti e affermati, di mostre a tema, di cene con delitto, di musica, cinema. Tutto all’insegna del giallo, seguendo anche una serie di anniversari importanti che verranno omaggiati: dal centenario della nascita di Giorgio Scerbanenco e della creazione di Fantomas, a quello della nascita letteraria di Padre Brown, il primo investigatore “per volere di Dio”. E nel virtuoso incrocio tra GialloLuna e Notte d’Oro, sabato 8 ottobre sarà ospite del festival l’inglese Simon Toyne.

SERVIZI A PAGINA 4 E 5

SERVIZIO A PAGINA 18

Gialloluna, il noir è d’autore

SICUREZZA

Torna lo sceriffo Il sindaco vieta l’alcol agli Speyer E così, come avevamo anticipato negli ultimi numeri del settimanale, l'area della stazione torna a essere regolamentata da quelle norme antialcol che in passato erano costate al sindaco l’appellativo di sceriffo. Nella primavera di quest’anno, al pari di quelle di tutti o quasi i suoi colleghi, quelle regole sono state giudicate illegittime dalla corte costituzionale. Ora Fabrizio Matteucci ci riprova e torna a lucidare la stelletta. Sono due le ordinanze che entreranno in vigore dal primo ottobre e che lo resteranno per tutta la durata dell'anno scolastico: come quella del 2008 prevedono il divieto di consumare alcol ma anche qualsiasi bevanda in vetro e in lattina. La vera novità riguarda invece il divieto di vendita di alcol che riguarderà gli esercizi commerciali dell’Isola San Giovanni e delle aree limitrofe, fatta eccezione per via di Roma (con tanto di polemiche quindi per l’esclusione della nuova Coop). Esercizi che, inoltre, saranno costretti a chiudere al massimo alle 21. Salate le multe: 200 euro per chi viene sorpreso a bere, 250 per abbandono di contenitori vari che potrebbero aumentare il degrado e 400 euro per i negozianti sorpresi a infrangere le regole. «In passato – commentano sindaco e assessore alla Sicurezza in una nota congiunta – le ordinanze avevano migliorato la situazione. Ora, il nostro auspicio è che quei risultati positivi si riproducano anche nelle prossime settimane».

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CRONACA& AMBIENTE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

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POLO ENERGETICO DI RUSSI

Rimosso l’ultimo ostacolo

RONCALCECI

Incontro pubblico Il Consiglio di Stato dà ragione a Powercrop: via libera alla centrale sull’impianto a biomasse «La verità, alla fine, viene sempre fuori». Non poteva commentare in maniera diversa Raimondi Cinti, presidente di Powercrop, la notizia dell'accoglimento da parte del Consiglio di Stato dell'appello dalla società da lui presieduta e del conseguente respingimento dell’istanza di sospensiva proposta da Italia Nostra e Wwf al Tar. Il tema è naturalmente quello del polo energetico di Russi (che comprende la tanto discussa centrale a biomasse) che Powercrop costruirà come noto nel sito dell'ex zuccherificio Eridania. La motivazione dell'accoglimento da parte del Consiglio di Stato, ufficializzata mercoledì 28 settembre, sottolinea la fondatezza della posizione di Powercrop prodotta in appello «sulla natura non vincolante del parere della Soprintendenza (preoccupata per la vicinanza della futura centrale a Palazzo San Giacomo, ndr) e riconosce che la controversia investe una pluralità di interessi coinvolgenti beni primari, costituzionalmente tutelati». È stato accolto anche l’appello cautelare della Regione, contro la cui decisione di dare il via libera alla centrale si erano opposti ambientalisti e trasversalmente anche partiti politici. Le attività connesse alla realizzazione della centrale del polo energetico di Russi potranno quindi procedere come da programma. «Eridania sta completando i lavori di tombamento delle vasche – spiega Cinti – e noi partiremo con il cantiere a breve, non appena sarà conclusa la progettazione esecutiva». Essendo previsti 30 mesi di lavori, la centrale a biomasse, salvo intoppi, dovrebbe divenire operativa nel 2014.

I presidenti dei comitati cittadini di Coccolia, Roncalceci, Filetto Pilastro, Longana Ghibullo, Ragone e San Pietro in Trento lamentano la mancanza di coinvolgimento del territorio nella decisione di far costruire un impianto di produzione di energia da biomasse ligneo cellulosiche a Roncalceci (via della Produzione-Via dello Stagnino). La costruzione, si legge inoltre nella nota stampa, «è in fase di ultima verifica ed eventuale autorizzazione da parte della Provincia di Ravenna nonostante le forti perplessità espresse alla unanimita’ da tutte le forze politiche della ex Circoscrizione di Roncalceci». Ecco allora che il 14 ottobre, alle 20.45, è indetta un’assemblea pubblica nel teatrino di Roncalceci, con la partecipazione di tecnici ed esperti in materia. L’assessore Mara Roncuzzi ha assicurato la propria presenza.

RIFIUTI

Si continua a trattare sull’aumento delle tariffe Alla ricerca di un nuovo accordo che non preveda la retroattività Nella foto sopra l’ex zuccherificio Eridania di Russi. Sotto, l’assessore all’Ambiente della Provincia Mara Roncuzzi, presidente di Ato.

Non è bastata la riduzione dell’aumento della tariffa sui rifiuti dall’8,5 al 7,1% di media a placare gli animi delle associazioni di categoria. E a complicare il tutto, ci si è messo anche il parere del difensore civico regionale che, interpellato dai consumatori, ha messo in dubbio la legittimità della retroattività dell’aumento. In ballo ci sarebbero circa 4milioni di euro che Hera vuole recuperare sui costi per lo smaltimento rifiuti. Ora quindi la situazione si fa ancora più intricata e, ci spiega Mara Roncuzzi, assessore provinciale all’Ambiente e quindi presidente di Ato (l’ente che di fatto stabilisce le condizioni del contratto), «stiamo studiando dal punto di vista tecnico giuridico come adempiere ai contratti vigenti sapendo che, comunque, qualche aumento ci dovrà essere». Il contratto di gestione con Hera prevede infatti la totale copertura dei costi di smaltimento rifiuti e un adeguamento quindi anche delle tariffe che però, in questi ultimi anni, non sono stati fatti. Da qui, il “salasso” di una percentuale ben sopra l’inflazione e che peraltro dovrebbe, appunto, essere retroattiva. Tolta la retroattività, il rischio concreto è che di fatto l’aumento possa essere ancora maggiore sulle tariffe dei restanti mesi per far quadrare i conti. Mesi che in teoria sarebbero appena tre, visto che a dicembre

2011 scade il contratto. Ma alla stessa data, “scade” anche l’Ato, ente regolatore dai destini quanto mai incerti al momento, visto che la Regione non ha ancora emanato le nuove direttive in materia. Un combinato disposto micidiale che in questo momento rende complicato anche redigere il bando per l’affidamento del servizio dal 2012 e dunque l’ipotesi più probabile, contemplata dal contratto, è quella di una proroga. Proroga su cui potrebbero forse spalmarsi gli aumenti. Dopo l’ennesimo incontro dei membri di Ato (tra cui i sindaci dei comuni interessati), ora Mara Roncuzzi incontrerà di nuovo Hera. Ma nel frattempo, la questione sta diventando anche politica. Dopo una commissione ad hoc in piazza Caduti, i consiglieri provinciali di Sel, Idv e Fds si sono detti contrari all’aumento e ne mettono anzi in dubbio la legittimità. Ivan Neri, del Pd, non ha invece sottoscritto il documento perché, ci spiega «l’aumento è previsto dal contratto, si tratta di un adeguamento che comunque manterrà le tariffe più basse di quelle della media regionale. È chiaro che nessuno è contento di un aumento simile in un momento del genere, ma non possiamo nemmeno pensare di non rispettare i contratti con un gestore che, comunque, sta ottenendo risultati soddisfacenti anche sul piano della differenziata». Meno convinto appare il suo collega di partito, Ermanno Tani, sebbene anche lui non abbia sottoscritto il comunicato: «La situazione non è ancora ben definita, aspettiamo di vedere come si conclude». Aspettiamo. (fe. an.)

Antica Zecca antica tradizione nuova apertura


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CRONACA& ATTUALITÀ

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

I FATTI

Senzatetto: tende alla sede Mistral Strutture per l’inverno all’associazione di protezione civile sulla Romea Non sarà il piazzale della chiesa di Santa Maria del Torrione (via Fiume Montone abbandonato) a ospitare le due tende da dieci posti ognuna per i senzatetto alle prese con il freddo ravennate delle prossime notti invernali: le strutture saranno installate nello spazio antistante la nuova sede dell’associazione di protezione civile Mistral (via Romea) con un collegamento garantito da navette. Il regolamento per gli accessi ricalcherà quello del dormitorio Re dei Girgenti (via Mangagnina) dove, di fatto, vengono accolte persone già nella galassia dei servizi sociali. La decisione è del sindaco Fabrizio Matteucci con l’intento di mettere la parola fine alle polemiche scoppiate attorno alla vicenda. L’ipotesi Torrione, nata in una riunione del Tavolo per la povertà, è collassata sotto la pressione dei cittadini: dal quartiere si è levata la rivolta con una raccolta firme contro l’iniziativa. Si è parlato di seicento

firme: numero solamente teorico – lasciato trapelare dagli stessi promotori che non si sono mai esposti in prima persona – visto che il dietrofront della Caritas (che fornisce i volontari) sul progetto è arrivato ancor prima che i cittadini presentassero la raccolta. L’ipotesi allo studio prevedeva l’installazione di una o due tende per una disponibilità massima di venti posti letto dedicati alle persone alle prese con i rigori del freddo. Con la diffusione della notizia, anticipata due settimane fa dal nostro settimanale, è partita la protesta. Pochi giorni dopo nelle buchette della posta delle abitazioni in zona sono comparsi i volantini del popolo antitende a caccia di appoggio con un messaggio rivolto alla pancia dei residenti: a motivare la contrarietà, si legge nel volantino, la paura che attorno alle tende si potessero scatenare disordini dovuti all’impossibilità di accogliere tutti i bisognosi. In particola-

Cancellata la soluzione alla chiesa del Torrione L’accesso consentito solo a persone seguite dai servizi sociali

Due immagini dell’inaugurazione della precedente sede di Mistral in via Benaco, dove inizialmente dovevano essere allestite le tende. L’associazione ha di recente traslocato in via Romea.

re i timori avevano radici nelle risse scatenatesi in città a inizio settembre tra immigrati tunisini approdati in Italia entro il 5 aprile e in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari dal nostro governo. Persone che di propria iniziativa hanno scelto di abbandonare gli alloggi allestiti dallo Stato in varie parti d’Italia per spostarsi qui trovando sistemazione in alloggi di fortuna o stabili disabitati. La loro presenza andrà a ingrossare le fila dei senzatetto: l’emergenza freddo nell’inverno 2011-2012 quindi potrebbe avere numeri ben più elevati rispetto al passato. La scelta della sede Mistral è arrivata dopo che Matteucci ha incontrato don Alberto Brunelli (responsabile Caritas), don Claudio Ciccillo (presidente della consulta del volontariato) e don Claudio Giorgioni (parroco del Torrione) verso il quale il sindaco ha manifestato grande stima. Presa questa decisione il primo cittadino non ha voluto rilasciare dichiarazioni per non alimentare quella che definisce una tristissima polemica. Dai corridoi del municipio trapelano il malumore e l’amarezza di Matteucci – per la benzina sul fuoco gettata da quella che già in passato ha chiamato «la cattiva politica» e per qualche silenzio inatteso – che ci ha garantito di fare il punto su questa vicenda in un’intervista sul prossimo numero di Ravenna&Dintorni. INFORMAZIONE MEDICA

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Cure dentali: attenti ad igiene e competenza Scarsa professionalità e carenze nelle pratiche igieniche possono comportare rischi per i pazienti A CURA DEI DR. CARLO E ROBERTO [TESTI DI CLAUDIA GRAZIANI]

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«Curare la propria bocca è necessario ed è un diritto. Come curarsi e a chi affidarsi? Attenzione, guardatevi intorno, c’è un’odontoiatria per tutte le possibilità economiche, ma soprattutto rivolgetevi a persone competenti professionalmente. Coma fare? C’è una serie di dettagli da valutare, alcuni assolutamente imprescindibili». I dottori Carlo e Roberto Ercolani, con i quali abbiamo avviato un dialogo sincero per dare informazioni corrette sull’odontoiatria, fanno questa premessa ed elencano le caratteristiche che uno studio dentistico deve avere per poter garantire serietà. «Primo, innanzitutto verificare che chi esercita tale professione sia almeno abilitato a farlo ed abbia conseguito i corretti titoli di studio. Basta verificare su internet se è iscritto all’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri o semplicemente cercando sulle pagine gialle. Secondo, pretendete che l’aspetto igienico sia un dominante. Non esiste un bollino di qualità istituzionale, ma ci sono dei dettagli che occorre valutare. Ad esempio che sia presente la sala di sterilizzazione. Basterebbe fosse a vista, un po’ come fanno molti ristoranti con la propria cucina visibile. Terzo, quando ci si siede controllare che sia presente materiale mono uso a co-

minciare da aspira saliva, bicchiere, bavaglio, tovagliolino. Accertare se le maniglie degli strumenti, della lampada ed altro sono rivestiti con il cellophan. Quarto importante comandamento: il medico non può passare da un ambulatorio all’altro seguendo più pazienti. Se la sala d’aspetto è troppo piena non è un segnale positivo, perché parlando di odontoiatria moderna non è possibile fare più di 8-10 pazienti in un giorno per operatore. Il turnover esagerato mette a rischio l’igiene. E se il dentista esce dall’ambulatorio controllare che poi al rientro si cambi i guanti. I tempi morti di 10-15 minuti tra una visita e l’altra, per la disinfezione dell’ambulatorio e per la sterilizzazione dei ferri usati precedentemente, certo hanno un costo per lo studio, ma sono garanzia di sicurezza sanitaria. Non si può rischiare di andare a curarsi un dente e tornare a casa con l’epatite virale o l’AIDS. Non ne parla nessuno, ma sono cose che succedono. Quinto, appena entrati deve essere consegnata al paziente una cartella di anamnesi clinica sulla quale riportare il proprio stato di salute e quindi eventuali patologie potenzialmente trasmissibili. Qualcuno ha avuto l’onestà di comunicarcelo, altri possono proprio non saperlo. Questo significa che noi professionisti dobbiamo sempre pensare che chiunque stiamo trattando possa essere nella condizione di portatore di un qualche virus. Mai fidarsi, neanche in caso di bambini. L’attualità non ci permette di

abbassare la guardia se pensiamo, ad esempio, alla tubercolosi farmaco resistente che si sta affacciando». Visto che questa rubrica ha lo scopo di informare e contribuire a diffondere una cultura in questo ambito è importante fare anche una corretta distinzione tra odontoiatra ed odontotecnico. Il primo è un medico chirurgo o un odontoiatra specializzati entrambi nella cura dei denti, della bocca, delle ossa mascellari e delle articolazioni temporomandibolari; il secondo è colui che sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti costruisce protesi dentarie fisse, mobili e apparecchi ortodontici, il suo titolo di studio è un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado. Ancora si fa confusione sui due termini, certo simili, ma la distinzione dovrebbe servire anche per evitare l’elevata incidenza di abuso della professione odontoiatrica da parte degli odontotecnici. 2/continua Per info: Ercolani Ambulatorio Dentistico Via Teodorico 15 - Ravenna Tel. 0544 451580 www.ambulatoriodentisticoercolani.it


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CRONACA& ATTUALITÀ

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IL COMMENTO

Se la Caritas si arrende ai residenti Si conclude la triste vicenda delle tende, mentre resta la vera emergenza Alla fine le tende per i senzatetto al Torrione non si faranno e saranno invece in via Romea, lontano da residenti. Nel posto che inizialmente era stato considerato inadatto, per ragioni logistiche. Così era nata l’idea del Torrione. Ma ora la Caritas si è tirata indietro di fronte alla levata di scudi di centinaia di cittadini che non volevano i senzatetto concentrati nel loro quartiere. Una vicenda piuttosto triste, in cui si intrecciano diversi temi, vari attori e molti problemi. I firmatari Loro dicono di essere arrivati a seicento e c’è da crederci. Del resto, l’anno scorso al quartiere Sant’Agata (quando di profughi tunisini non c’era l’ombra, peraltro) i residenti si ribellarono all’idea del dormitorio in locali pubblici rimasti vuoti. E infatti proprio a quell’esempio facevano appello nella raccolta firme. Guardando la rete e leggendo tanti commenti, potrebbero in realtà essere una minoranza, ma gli altri le firme non le hanno raccolte per dire che sì, le tende le vogliono, e così conta solo chi ha detto no. Quanto fosse bene informato non si sa, ma non importa. Una firma, in fondo, non è una cosa così impegnativa. E no, non è che vogliono mandare la gente a morire di freddo, solo vorrebbero che andassero a scaldarsi da un’altra parte. La sindrome del Nimby (Not in my back yard) non risparmia più niente e nessuno. La Caritas La gentile offerta di Don Claudio del Torrione e della Caritas di collaborare a titolo gratuito era stata senza dubbio un atto apprezzabile verso la città. Peccato che sia bastata la contrarietà di centinaia di residenti a farli tornare sui propri passi. C’è chi dalla chiesa, così intransigente su tanti principi che riguardano la vita quotidiana di fedeli e non, si sarebbe aspettato forse un po’ più di coraggio. Addio pie illusioni sulla capacità dei preti di fare da pastori, le pecorelle, evidentemente, seguono ormai anche altri bastoni. L’amministrazione In effetti il progetto era stato fin qui portato avanti seguendo un’impostazione nata lo scorso anno. Qualche posto di più facile accesso, rispetto al dormitorio pubblico esistente di via Mangagnina, per i senzatetto. Nel frattempo però il numero degli homeless è drammaticamente cambiato in città. E c’è anche chi dice (non solo tra i firmatari) che quei dieci o venti posti potrebbero diventare un problema, più che una soluzione. Soprattutto se collocati in un punto facilmente raggiungibile. Ora questi argomenti sono tutti caduti, la sede Mistral è lontana da residenti tanto che sarà a disposizione addirittura un navetto per portarci le persone. Certo, ci sarà la collaborazione del volontariato, ma l’Am-

ministrazione sembra essere rimasta molto sola. Anche a risolvere l’annosa questione di chi può o non può accedere al servizio. Tema rispetto al quale l’assessore non aveva voluto porre preclusioni, mentre ora il Sindaco alla fine mette paletti ben precisi: in pratica le tende saranno una “succursale temporanea” del Re di Girgenti. Dovrebbe quindi essere difficile trovarci molti clandestini da quelle parti. Il progetto A essere accolti non dovrebbero però essere nemmeno quelle otto o dieci persone già note alla Caritas, i clochard storici della città a cui Alvaro Ancisi di LpRa aveva proposto di dare un pass. Si arriverà presumibilmente a una mediazione rispetto al primo progetto, in cui si immaginava un servizio a bassissima soglia, ossia proprio e soprattutto per irregolari. Anche perché loro sono i più fragili, che vengano o meno da Lampedusa, qualsiasi cosa facciano per vivere. Qui, come ci spiegò don Brunelli, si tratta di impedire che qualcuno muoia di freddo. E allora, come si può

anche solo chiedere che vengano esclusi i “clandestini”? Cioè persone prive del permesso di soggiorno che peraltro, se in condizioni di estrema indigenza, la legge dice che non possono essere allontanati dal territorio? C’è davvero qualcuno che nella Caritas potrebbe pensare di escludere a

priori gli irregolari o i “diversamente regolari” (vedi i profughi) da un servizio basilare come questo per dare la precedenza a un italiano, solo perché italiano? La risposta è ovviamente no. Come ovviamente nessuno si aspetta che possa essere la Caritas da sola ad avere la soluzione per tutti.

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La stampa Chiamati direttamente in causa sia da don Claudio del Torrione che da Ancisi, noi della stampa, nella fattispecie noi di Ravenna&Dintorni, abbiamo semplicemente riportato notizie non smentite e posto domande a cui tutti gli interlocutori hanno risposto come meglio hanno ritenuto. L’unica nostra colpa, se di colpa si può parlare, è appunto aver chiesto: chi deciderà chi avrà accesso alle tende e con quali criteri? Dall’ufficio diocesano è giunta una precisazione: i tunisini vanno sì aiutati, ma in altro modo. La vera emergenza Già, i tunisini vanno aiutati in altro modo. E nessuno ha mai pensato che potessero bastare due tende per loro. Ma è un fatto che sono loro a rappresentare la vera emergenza in vista dell’inverno. Oggi si calcolano in un numero intorno alle 150 unità, provenienti da tutta Italia. E se pure è vero che per loro erano previsti alloggi in varie città d’Italia, è altrettanto vero che quegli alloggi sono stati disertati e che queste persone, che ci piaccia o no, sono qui. Ed è probabile pure che ci resteranno. Finora, dalla Questura arriva un dato che dovrebbe far pensare: sapete a quanti tunisini con permesso di soggiorno per motivi umanitari è stato sospeso il permesso perché trovati colpevoli di un reato come il furto o lo spaccio? Uno. E dalla prossima settimana tutte queste persone potrebbero vedersi rinnovare il permesso per qualche altro mese dal governo oppure diventare di colpo irregolari. C’è chi, come il Sindaco ha chiesto proprio questo, nella speranza che al mancato rinnovo seguano le espulsioni. Ma nel 2010, dalla Questura di Ravenna, a fronte di 321 espulsioni, sono state effettuate 27 riaccompagnamenti alla frontiera. Cioè meno di uno su dieci. I cosiddetti “clandestini” sono una realtà. Destinata ad aumentare. Dobbiamo prepararci all’idea che anche nei prossimi mesi ci saranno decine di persone senza alloggio. Persone che nessuno vorrebbe qui, che tutti preferirebbero poter rispedire a casa loro, ma che nonostante questo saranno qui. E soffriranno il freddo. La soluzione non è semplice: non si può rischiare di diventare un polo d’attrazione per i profughi più di quanto già non siamo per ben altre ragioni. Ma una soluzione andrà comunque trovata e gestita. Far finta che tutto questo non c’entri, che questi non siano senzatetto o sperare che siano senzatetto a carico del governo – lo stesso che ha causato questo pasticcio – non è detto che aiuti a trovare la migliore, di soluzione. (fe. an.)

Nel 2010, in città, solo 27 espulsi su 321 sono stati accompagnati alla frontiera


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CRONACA& ATTUALITÀ

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LA STORIA

Villa Callegari, tra splendore e oblio Recente rifugio abusivo di profughi tunisini, un tempo sfarzosa residenza di Ivan Adonis C’è la guerra in quel 1916, ma è una guerra distante, di trincea, combattuta solo tra militari sul confine di montagne alte e lontane. Il “Sacchificio Ravennate” vende anche a loro, a quelli dell’Esercito. Però nel taccuino delle commesse ci sono pure la Marina, le Ferrovie e i Trasporti. Il lavoro non manca e il cavaliere Costantino Callegari, che dieci anni prima assieme al dottor Michele Ghigi aveva aperto la fabbrica per produrre teloni impermeabili, capisce che quello è il momento giusto per comprare. E poi non vendono solo teloni: ci sono cuffie e cappotti per i cavalli; mantelle per operai e minatori; cappelli per marinai; e ci sono le vasche da bagno e i catini da lavoro. Ora serve una bella villa, un posto dove portare la famiglia ma anche magari dove poter ricevere i clienti importanti. Dove farli accomodare, dove spiegare loro perché la roba che esce dalla Callegari è roba buona, da comprare. Ed è così che in quel 1916 di guerra, il mulino che si trova tra via Faentina e via Cavina si avvia a diventare Villa Callegari. E non immaginatevi il quartiere com’è adesso. Perché lì attorno in quel momento c’è un sacco di verde. Campi che circondano quell’antica struttura. Quasi 20 mila metri quadri di alberi. Un bel posto, il cavaliere Callegari nel ‘33 lo fa ristrutturare, e la residenza diventa sontuosa. Il lavoro va ancora meglio. Il marchio ha preso piede si è fatto conoscere. E Ravenna, molti anni prima di Gardini, si scopre capitale di un impero economico. Nel dopoguerra i battelli e le zattere di salvataggio faranno primeggiare la Callegari & Ghigi con la Pirelli nel settore

dei gommoni. Ma siamo alla vigilia di un’altra guerra. Franco, nipote di Costantino, racconta dalle colonne del settimanale Più notizie di un giardino abitato da uccelli rari portati da un altro della famiglia Callegari, Eugenio, un pervicace ornitologo addirittura tornato da Timbuctu con gabbie piene di gruccioni, trampolieri e picchi neri. Non sappiamo se quei pennuti rimangono anche durante la seconda guerra mondiale. Né conosciamo il destino esatto della Villa in quel travagliato periodo di morti ammazzati. Memorie familiari riportate dal libro Camicie nere di Ravenna e Romagna di Elios Andreini e Saturno Carnoli (edizioni Artestampa) riferiscono che in una villa Callegari, «l’unica nascosta da alberi, aveva sede il comando germanico». La guerra finisce e Anna, sorella di Costantino, fa costruire l’ultimo gioiello della dimora. Si tratta di una piccola chiesa – a tutt’oggi consacrata – tirata su per ringraziare Dio di avere vegliato al fronte su tutti i nipoti. Poi la Villa alla distanza segue la sorte della fabbrica. E quando quel piccolo impero economico va in crisi e si sgretola, viene confiscata come tanti altri beni della famiglia Callegari. Com’è stato possibile? Le cause sono più d’una: l’agguerrita concorrenza, i problemi di congestione produttiva, la perenne crisi di liquidità; poi di mezzo ci si mette anche un grosso incendio. Siamo nel 1972 e, dopo duri scioperi e annunciate ristrutturazioni, il

Di proprietà del Comune dal 1991, è affidata a una società dal 2003

gd’a

tribunale decreta il fallimento della Callegari. Per chi vuole saperne di più, consigliamo Callegari e Ghigi, storia di un’azienda ravennate” di Silvio Gambi (Danilo Montanari editore) e E’ fiscciòn, storia, valori e funzioni del fischione della Callegari, di Saturno Carnoli (editore Media News). Noi invece ritorniamo alla Villa, ormai in abbandono. I ragazzini là dentro iniziano ad andarci per sfida. Si arrampicano di notte sulla recinzione. O trovano i cancelli aperti e s’infilano su per le stanze buie. Si racconta di un tesoro abbandonato, forse preziosi della famiglia nascosti per evitare le razzie durante la guerra e mai ritrovati. Si

srl. Che poi si fonde nella Promos srl. Ed è così che arriviamo al 1991. È nel marzo di quell’anno che la maggioranza in consiglio comunale approva l’acquisizione dalla Promos di tutta la preziosa struttura. Si tratta di una permuta: una specie di scambio con un’area limitrofa edificabile di 3.505 metri quadri che sulla carta ha lo stesso valore: 841 milioni e 200 mila lire. L’immobile non è messo un gran ché bene se nello stesso atto notarile viene descritto come «vecchio, in cattivo stato di manutenzione, da ristrutturare». Ma rappresenta pur sempre una risorsa incredibile: un bene così di pregio da essere sottoposto al vin-

racconta perfino che là dentro ci siano i fantasmi. Leggende metropolitane che, tra erbacce che crescono fitte e calcinacci che vengono giù, rendono quel posto ancora più inquietante. La girandola di compravendite inizia subito. Seguite i passaggi: la Cierre srl, liquidatrice del fallimento, nel ’79 cede la Villa all’immobiliare Soimer

colo della Soprintendenza. E che farci là dentro? Il progetto della prima ora è questo: un parco da integrare con le limitrofe aree verdi e un’area culturale da adibire a museo naturalistico. Poi però non se ne fa nulla, e le erbacce nutrite dai buoni propositi crescono ancora più rigogliose. Altro sussulto nel 2003 quando il Comune,

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Un’immagi ne della villa oggi

dopo avere imbandito apposita gara, affida tutto alla società Honoria srl. Questa, a un canone poco più che simbolico, per 40 anni avrà in gestione la Villa a patto che di sua tasca ne provveda alla ristrutturazione. Che però non è esattamente una cosa da due spicci e via, perché qui ora servono i milioni (di euro). In ogni modo un paio d’anni dopo le quote di Honoria vengono rilevate da un altro imprenditore che si chiama Claudio Petronici e che prima d’ora era conosciuto dal grande pubblico per essere stato presidente del San Marino calcio. Intanto per la Villa, dopo quella dei ragazzini perdinotte, inizia un altro tipo di frequentazione. Nel novembre del 2008 la polizia Municipale, su segnalazione della stessa srl che gestisce l’area, trova là dentro un marocchino e un tunisino e li denuncia. Nel luglio dell’anno dopo altra segnalazione, e la Municipale torna e questa volta ci trova tre romeni sdraiati su vecchi materassi. E li denuncia. Ma tanto forse torneranno, perché non conta avere srotolato tutt’attorno una rete e avere murato le finestre al primo piano: il tamtam dei disperati ha già raggiunto chi ha orecchie per sentire. Dopotutto buttare giù due calcinacci o sfondare una rete non è poi così difficile. Non a caso a inizio settembre di quest’anno, dopo una furibonda rissa, nella Villa vengono trovati in nove. Sette sono tunisini e due sono marocchini. Ed è subito polemica. Il consigliere d’opposizione Alvaro Ancisi, in un’infuocata conferenza stampa, ribattezza ironicamente lo stabile “Hotel Tunisi”. Interviene allora Petronici che dalle colonne del quotidiano La Voce, tra le altre cose, assicura che i lavori partiranno entro l’autunno. Intanto anche le finestre al secondo piano vengono murate, la rete viene rinforzata e la folta vegetazione lungo il perimetro esterno viene sfalciata. Ecco, così ora passando là di fronte, e buttando un occhio, la potrete finalmente rivedere: quella è la magnifica Villa Callegari che per metà dei suoi quasi 90 anni di vita è stata splendore e lusso e per l’altra metà fatiscenza e oblio.

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CRONACA& POLITICA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

MANOVRA FINANZIARIA

A Palazzo Merlato Sindaco e assessori spiegano i tagli Anche Ravenna aderisce all’iniziativa “Sabato in Comune” sugli effetti della finanziaria sui servizi degli enti locali. E così, l’1 ottobre il Municipio rimarrà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 e Sindaco ed assessori saranno presenti, a turno, ai piedi dello scalone per parlare con i cittadini che vorranno avere spiegazioni sugli effetti della manovra finanziaria varata dal governo. «È un evento straordinario legato alla straordinarietà del momento che stiamo attraversando – commentano il sindaco Fabrizio Matteucci e l’assessore al Bilancio Valentina Morigi – I cittadini devono sapere cosa fa il loro Comune e cosa non potrà più fare a causa di questa ennesima manovra inadeguata e iniqua. Inadeguata perché ignora ancora una volta che i Comuni sono innanzitutto erogatori di servizi alla comunità. Inadeguata perché costringe i Comuni a partecipare al risanamento finanziario in una percentuale sproporzionata». Per Ravenna, spiegano i due amministratori, particolarmente delicata e difficile è la situazione per il 2012: per la parte corrente si profila uno squilibrio di 11 milioni di euro. «Se non troviamo le risorse necessarie per coprire questi tagli, a farne le spese saranno, prima di tutto, i cittadini ai quali non potremo più garantire i servizi. L’inasprimento dei vincoli del patto di stabilità costringerà il Comune di Ravenna a non fare più investimenti e mette a rischio anche gli investimenti già cantierati. Questo significa, ad esempio, non fare più la manutenzione delle strade e nelle scuole. In un momento di crisi economica pesante come questo, significa abdicare anche alla funzione di motore dell’economia locale svolto appunto dal Comune grazie ai cantieri dei lavori pubblici. Non siamo degli irresponsabili: il Comune di Ravenna non si rifiuta di partecipare al risanamento della finanza pubblica, pretendiamo però che questo risanamento si faccia preservando i criteri di equità e di crescita, sia nel contributo che viene richiesto ai cittadini, sia in quello che si chiede agli enti locali».

PDL LA POLEMICA

Solo le telecamere del Comune ammesse in consiglio Nonostante sembrasse fosse stato risolto con l’avvio delle dirette sul web del consiglio comunale, torna prepotentemente d’attualità il tema delle registrazioni video delle sedute. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, infatti, nei giorni scorsi ha attaccato l’Amministrazione parlando addirittura di censura e denunciando il tentativo di modifica delll’articolo 73 del regolamento comunale con l’aggiunta di un comma che, di fatto, proibirà ai cittadini di effettuare riprese audio/video delle sedute del consiglio comunale, vincolando però (va detto) il Comune a metterle a disposizione. A cercare di fare chiarezza è la presidente del consiglio comunale, Livia Molducci, che in un’intervista al Corriere Romagna spiega che se finora i cittadini avevano la possibilità di vedere le sedute solo in streaming, con la novità regolamentare potranno scaricarsi i video degli ultimi 30 giorni. Solo 30 giorni, spiega Molducci, per rispettare il “diritto all’oblio” garantito dal Garante della privacy, in questo caso dei consiglieri comunali. Per quanto riguarda il divieto di lasciar effettuare ad altre persone le riprese, però, Molducci non smentisce, anzi. «Si tratta – dice – della semplice applicazione di un parere espresso dal ministero, secondo cui la pubblicità della seduta non implica la facoltà di registrazione ma la libera presenza di chi vuole assistere». A breve, annunciano inoltre dal Comune, saranno installate altre telecamere che saranno in grado di riprendere in primo piano ogni consigliere che prenderà la parola.

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Il “rottamatore” Ancarani in vista del congresso Primarie aperte a tutti per le cariche elettive, congressi che davvero esprimano persone rappresentative della base, niente più doppi incarichi. Sono ciò che chiedono e suggeriscono i trentenni e quarantenni del Pdl, che scrivono al nuovo coordinatore Angelino Alfano, raccogliendo l’invito dell’ex guardasigilli a fornire spunti e suggerimenti. E tra i primi firmatari compare anche Alberto Ancarani, consigliere comunale di Ravenna a cui chiediamo se non sia nata, in seno al suo partito, una corrente dei rottamatori, un po’ come quella del Pd... «Scherzando, avevamo previsto che qualcuno avrebbe usato questo termine – risponde il consigliere – e in un certo senso è vero che poniamo anche una questione generazionale. Noi siamo quelli nati “puri” di Forza Italia (sono pochissimi quelli provienti da An tra i firmatari, ndr) che ormai hanno acquisito esperienza politica e abbiamo proposte da avanzare. Allo stesso tempo, non mi verrebbe mai in mente di pormi rispetto al Pdl come Renzi si pone rispetto al Pd. Ormai non si capisce proprio cosa ci faccia in quel partito, visto che sembra solo criticarlo». Sarà, però è vero che anche in questo documento, seppur con toni fortemente propositivi, sembra trapelare più di una critica all’organizzazione del Pdl attuale... «Noi non siamo contro Berlusconi, ma stiamo pensando al post-Berlusconi, un momento che prima o poi sarà inevitabile che arrivi e vorremmo dire all’elettorato che l’ha votato fino a oggi, e che magari è anche comprensibilmente un po’ deluso, che il partito ci sarà ancora e porterà avanti i programmi e le promesse di Berlusconi e che cercherà di fare anche ciò che in questi anni non è stato possibile fare». Tra le anomalie che Ancarani ammette che dovranno cambiare, una volta che non ci sarà più Berlusconi (un’uscita di scena che, sottolinea, dovrà essere necessariamente una scelta personale del Premier) c’è per esempio il caso della Minetti eletta nel consiglio regionale lombardo. Ma, intanto, sul terreno locale, Ancarani resta sul generale: «Io non ho i problemi con i miei vertici che ha Renzi con quelli del Pd» scherza. E più seriamente aggiunge «ancora, con gli altri firmatari – tutti amministratori di città medio-grandi, da Prato a Pavia – non abbiamo studiato una strategia di alcun tipo anche perché ancora non v’è certezza sui congressi del Pdl». In teoria dovrebbero svolgersi, quelli provinciali, tutti contemporaneamente in un weekend d’autunno e a Ravenna si potrebbe riproporre il duello Bazzoni-Mazzolani già visto alle regionali. Chissà che il “rottamatore” Ancarani non possa sparigliare le carte. (fe. an.)

D SE NON ORA QUANDO?

INCONTRO ALLA GALLERIA NINAPÌ

IMMIGRAZION L’INTERNAZIONALE ALLA ROCCA DI LUGO: TAVOLA ROTONDA SU FORTEZZA EUROPA CON LAKHOUS

Le donne del movimento “Se non ora quando” nato in seguito alla mobilitazione sulla dignità femminile del 13 febbraio scorso – e che a luglio hanno partecipato alle due giornate di Siena per parlare su come consolidare lo stesso movimento – organizzano un incontro aperto al pubblico mercoledì 5 ottobre alla Galleria Ninapì in via Pascoli 31. L’appuntamento è a partire dalle 20.30.

Nell’ambito del festival di “Internazionale a Ferrara” domenica 2 ottobre al salone estense della Rocca di Lugo è in programma “La traversata – Video e parole intorno alla fortezza europea”. Dalle 20.30 è in programma una tavola rotonda con lo scrittore algerino Amara Lakhous, il corrispondente di Foreign Policy Romania, Gabriele Preda, la responsabile Immigrazione Msf Francesca Zuccaro e Mauro Sarti dell’associazione “Ilaria Alpi”. Modera Alessio Marchionna dell’Internazionale. A seguire la proiezione dei reportage Wanted, but not welcome, a cura di Gabriele Del Grande, Associazione Naga, Les naufragés de la révolution di Alexandra Deniau e Francois Renaut; L’amore ai tempi delle frontiere di Gabriele Del Grande, Italia 2011, (20’) Info: 0545 38556, 0545 38568.

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CRONACA& ATTUALITÀ

In principio fu il Piano di riqualificazione urbana approvato dal consiglio comunale a fine 1995. Poi, un decennio dopo, è stato il masterplan Boeri a fornire i principi da seguire per la riqualificazione. Ora, in attesa del Poc tematico (lo strumento urbanistico che normerà il tutto e che il Comune predisporrà entro il 2012, tenuto conto anche del processo partecipativo attualmente in corso), a diventare protagonista della storia della Darsena di città sarà la nota società di consulenza bolognese Nomisma, fondata tra gli altri da Romano Prodi, che ha il compito di redigere entro la prossima primavera lo studio di fattibilità economico-finanziaria dell’intero progetto di riqualificazione. L’incarico le è stato affidato da Agen.Da, l’agenzia pubblica che coordina il processo di trasformazione del quartiere, tramite un bando di gara arrivato con un anno di ritardo (a causa di ricorsi amministrativi) che Nomisma si è aggiudicata per una cifra di 96mila euro (la base d’asta era 120mila). Lo studio dovrà completare il lavoro di Carlo Borgomeo, manager ingaggiato nel 2008 dal Comune (dietro un compenso di 40mila euro) per seguire l’avvio della pianificazione e che era arrivato alla definizione delle criticità del progetto, dando qualche spunto per come superarle. Ora l’accordo con Nomisma prevede che la società faccia un esame molto puntuale di tutti gli

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

IL BANDO

A Nomisma 96mila euro per lo studio di fattibilità della nuova Darsena NEL DETTAGLIO

La bonifica dell’acqua non è più una priorità E il modello ora diventa il canale di Cesenatico

Giampiero Cuppini e, a destra, uno scorcio della Darsena.

A coordinare il gruppo di Nomisma che si sta occupando di redigere lo studio di fattibilità economico-finanziario del progetto di riqualificazione della Darsena è anche Giampiero Cuppini, ex professore universitario di Restauro architettonico e Recupero e Conservazione degli edifici, presidente di Artes, associazione bolognese attiva nei settori dell’ambiente, del restauro e del recupero urbano. Contattato al telefono, ci rivela alcune questioni interessanti, a partire dalla tanto attesa bonifica delle acque. «Al momento – confessa Cuppini – è un tema che si è deciso di accantonare. Il costo è troppo elevato per il pubblico e non si può di certo accollare ai privati. D’altronde non è un canale navigabile, al massimo si potranno prevedere mostre permanenti di barche». Non certo il porticciolo turistico del masterplan Boeri. «Il piano Boeri mi sembra abbia perso ormai ogni concretezza. A questo punto basterebbe

un’idea molto semplice su come valorizzare la sezione del canale e degli affacci su di esso. Sento fare da esperti paragoni impegnativi con le maggiori realtà europee ma se il lungocanale del Candiano diventasse come quello di Cesenatico – dice sorridendo – direi che sarebbe già un grande risultato». Per fare questo, nel piano di Nomisma è previsto uno studio non solo quantitativo della parte urbanistica ma anche qualitativo. «Il luogo deve essere bello, attraente dal punto di vista architettonico», sottolinea Cuppini, che poi spiega perché siano passati vent’anni invano. «Non c’è stato un vero interesse economico di trasformare un’area industriale come quella della Darsena. Dal tappo della stazione al traffico portuale, nel tempo sono stati fatti dei disastri, ora il percorso al contrario, quello di riconsegnare la Darsena alla città, è complicato. La base per partire è quella di definire le posizioni economiche di ciascun proprietario. Compito che in pratica è stato completato. Ora serve gente con iniziativa, un mercato, le occasioni per svilupparlo».

interventi proposti dagli imprenditori sul comparto, oltre che una valutazione dal punto di vista economico-finanziario delle opere di interesse pubblico (dalla bonifica alle aree verdi,

tanto per intenderci) e dei progetti di eccellenza che potrebbero esser realizzati nell’area. Un piano, quello di Nomisma, che dovrà però anche fornire a Agen.Da, come sottolinea il presidente Elio Gasperoni, un’indicazione su quali strumenti attuativi siano necessari per fare decollare la riqualificazione. (lu.ma.)

DARSENA: L’OPINIONE

«La stazione non sia un alibi per ritardare il progetto» Nuovostudio: «Il sigarone va salvato, anche come monumento. La torre di Zucchi? Molto colta» Tirato in ballo da alcuni proprietari di aree dismesse che si affacciano sul canale Candiano, da noi interpellati sullo scorso numero del settimanale, l’architetto Emilio Rambelli di Nuovostudio chiarisce alcuni aspetti inerenti l’iter delle proposte urbanistiche sulle quali si era iniziato un confronto con l’Amministrazione, mai diventate in realtà veri e propri progetti. «Per il comparto della Nl Properties (proprietà Tambini, posto tra l’Almagià e l’ex Molino Pineta, in posizione molto strategica vicino alla testata della Darsena, ndr) – dice Rambelli – avevamo presentato uno schema preliminare di massima che, tra l’altro, aveva ricevuto anche apprezzamenti dagli uffici tecnici del Comune. Il problema, se così vogliamo chiamarlo, era che lo schema prevedeva una cubatura maggiore (quasi il doppio, finalizzata alla progettazione di un grande albergo, ndr) di quella prevista e sarebbe quindi stato necessario proseguire un dialogo con il Comune, mai invece portato avanti dalla proprietà. Anche quella per il comparto di Giuliano Gamberini della Sva (sempre sul canale ma verso il ponte mobile, di fianco alla Nuova Pansac, ndr) era solamente una proposta preliminare interlocutoria, una sorta di simulazione architettonica, anche in questo caso apprezzata dall’Amministrazione, rimasta ferma in attesa della realizzazione di un progetto complessivo con i proprietari delle aree adiacenti (che lo stesso Gamberini smentisce di aver affidato all’ar-

Qui a fianco il rendering dell'albergo contenuto nella proposta realizzata da Nuovostudio per l'area Tambini di fianco all'Almagià.

chietto Chiauzzi, contattata invece dai proprietari del comparto vicino, ndr), in grado di rispettare anche i parametri del nuovo Poc». Insomma l’architetto rimarca il fatto di non aver presentato progetti e quindi, soprattutto, «che il Comune non ci ha bocciato assolutamente nulla». Le smentite sono l’occasione per parlare di riqualificazione della Darsena con un addetto ai lavori di prestigio come Nuovostudio che dal 2010 compare su www.world-architects.com, sito svizzero che seleziona nel mondo solo gli studi che si distinguono per la qualità dell’architettura progettata. Sul tema Darsena i titolari (Rambelli e il socio Gianluca Bonini, che incontriamo nella sede di viale Berlinguer) paiono avere le idee molto chiare. «Innanzitutto – dichiarano i due – siamo felici di sapere che sia stato affidato al professor Giampiero Cuppini (vedi altro articolo in questa pagina) il

compito di predisporre uno studio sulla riqualificazione: si tratta di un passo in avanti verso la fase più operativa coordinato da un architetto di riconosciuta qualità». Nonostante l’“ostacolo” della partecipazione? «La partecipazione è senza dubbio una bella cosa – rispondono i due – è giusto ascoltare i cittadini, che possono mettere sul piatto le loro idee. Ma i progetti, quelli devono essere fatti dai professionisti». Ma voi, da progettisti, ci credete veramente nella riqualificazione della Darsena? «Guardi, il periodo non è dei migliori, ma vogliamo ricordare che anche il Rockefeller Center di New York è stato costruito dopo il crollo di Wall Street del 1929. La crisi potrebbe essere anche un’opportunità. Finora quello che è mancato è stato un vero dialogo tra privati e pubblica ammini-

strazione: i primi si sono arroccati sulle loro rendite di posizione, mentre il Comune ha posto fin troppi paletti. Ora il lavoro svolto da Agen.Da. fa ben sperare. Quello che chiediamo, da progettisti, è che il piano del Comune sia a maglia larga, sia cioè di indirizzo, che vada a sancire i principi salienti e fondanti come ad esempio la valorizzazione del waterfront, ma senza essere un documento troppo puntuale o con la pretesa di essere così perfetto da prevedere tutto». Quale potrebbe essere la svolta? «Senza dubbio un polo attrattore, quello che in gergo viene chiamato “condensatore”. Deve essere il Comune – che non può fare espropri o obbligare i privati a presentare i progetti – a dare un segnale forte. Per esempio all’Iter si potrebbe offrire anche un’altra opportunità dentro la città in “cambio” della valorizzazione culturale del “sigarone” di sua proprietà». Già, il sigarone. Idee? «Sicuramente non si può fare un errore come quello di trasformarlo in un altro centro commerciale, scelta ormai fuori dal tempo. Però non si può colpevolizzare il privato, che cerca i suoi interessi. Deve essere l’Amministrazione a prendersi la responsabilità di salvare il sigarone. Che non è poi quel capolavoro di architettura che vogliono farci credere, ma è sicuramente un riferimento per la città e

andrebbe salvaguardato. Sarebbe l’ideale usarlo per ospitare attività culturali, ma basterebbe anche solo mantenerlo come monumento urbano. Perché, per esempio, non pensare anche ad una strada che ci passi dentro (in realtà lo prevede già il progetto della Cmc, ndr), mantenendone magari anche solo gli archi, se è vero che non può essere conservato così com’è?». Oltre che sul sigarone, il dibattito sulla Darsena in questo periodo si concentra anche sulla torre di Cino Zucchi, invisa ai più. Un parere da esperti? «È un edificio al momento scollegato con il resto dell’area, ma è sicuramente un lavoro molto colto. A noi piace. Rappresenta un’idea di città che guarda al futuro e sicuramente diversa, per esempio, rispetto a quella di impronta ottocentesca che si è provato a ricreare, con esiti incerti, con la nuova urbanizzazione attorno al Tribeca». Parliamo infine dell’ostacolo principale, secondo molti: la frattura con la stazione. «È un po’ la storia del cane che si morde la coda. C’è chi dice che non investirà fino a quando non sarà risolto il problema ma allo stesso tempo le Ferrovie dello Stato non pare abbiano manifestato alcun interesse. L’importante, secondo noi, è realizzare un progetto che sia un tutt’uno con la città e vedrete che, prima o poi, i cicli della storia insegnano, la stazione se ne andrà da lì, o verrà interrata, o chissà cos’altro. Quello della stazione ora non può essere l’alibi per ritardare ancora la riqualificazione». (lu.ma.)

«Le nostre proposte per le aree dismesse erano piaciute Ora serve l’impegno dei proprietari»


CRONACA& ATTUALITÀ

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PARLANO I PROPRIETARI di Luca Manservisi Tra gli edifici più suggestivi dell’intera Darsena di città c’è il magazzino dell’ex Montecatini, direttamente sul canale, di fianco alla nuova sede dell’Autorità portuale. Una struttura catalogata come archeologia industriale, molto simile al riqualificato Almagià sulla sponda opposta. A vederlo, così maestoso già ora che continua a essere un magazzino, sarebbe l’ideale per ospitare un luogo di prestigio come un teatro o un museo. Il

L’altro Almagià non si farà mai L’edificio di archeologia industriale dell’ex Montecatini destinato a restare un deposito l ’ i p o te s i L’ITER PENSA AL RESTAURO DEL SIGARONE SEMPRE CON UFFICI E NEGOZI Il “sigarone”, il magazzino ex Sir al centro di mille polemiche, potrebbe anche non essere abbattuto dalla proprietà ma restaurato. Dall’Iter – la cooperativa che ha già presentato un progetto che ne prevede la demolizione e la sua successiva ricostruzione in versione moderna, con grandi vetrate, un supermercato, uffici e una sorta di pub – fanno sapere infatti che per andare incontro alle esigenze della Soprintendenza stanno predisponendo un piano alternativo che preveda una soluzione in grado di mantenere la struttura. Anche in questo caso, però, l’Iter proporrà le stesse destinazioni: negozi e uffici.

«Continueremo a lavorarci e non siamo disposti a vendere» problema è che anche in questo caso (come per quelli in destra canale da noi interpellati la scorsa settimana) i proprietari proprio non ci pensano alla trasformazione della Darsena. Ora la struttura rientra nel vasto comparto della Fiorentina srl di Piero Branzanti. «Scriva pure che io non voglio entrarci in questa storia – ci dice al telefono –; non voglio né riqualificare né vendere il mio comparto. Finché sarò al mondo quell’area continuerà ad essere operativa (è utilizzata per stoccaggio di merci in ambito portuale, ndr), non produciamo niente di inquinante, la gente può stare tranquilla, facciamo i dovuti re-

Il magazzino dell’ex Montecatini (a destra nella foto grande; nel riquadro invece un’immagine dell’interno), tra le perle sul canale della Darsena di città: la proprietà però non vuole “trasformarlo”.

stauri. Noi continueremo a lavorarci e ai politici e agli architetti che si sono interessati al mio terreno in questi anni dico solo che io non vado certo a mettere becco nelle loro case...». Branzanti è però naturalmente solo uno dei proprietari delle aree che si affacciano sulla sponda sinistra del Candiano, quella al centro della seconda passeggiata con i tecnici del Comune (dopo che la settimana precedente ne era stata esplorata la de-

stra) alla quale anche questa volta hanno partecipato poco meno di duecento persone e che si inserisce nell’ambito dell’ormai noto processo di partecipazione. Facendo un sopralluogo anche di questa sponda, tra la bella sede dell’Autorità Portuale e la Fiorentina di Branzanti c’è per esempio la dismessa ex Mosa della Fratelli Martini, ma anche loro, raggiunti al telefono, dichiarano di seguire il progetto di riqualificazione

molto marginalmente e di non avere al momento un progetto per la loro area, che sono disposti però (al contrario di Branzanti) perlomeno a vendere. Proseguendo nella nostra “passeggiata” tra un’altra area dismessa (quella della Silos Granari del Candiano) e una utilizzata come deposito (della Bunge, che dichiara però di essere disposta a trasferirsi nel caso che il progetto Darsena decolli davvero e di non voler comunque rappresenta-

LA CURIOSITÀ

re un ostacolo), per fortuna, si fa per dire, c’è il vasto comparto dismesso dell’ex Consorzio Agrario, per il quale c’è il progetto presentato un paio d’anni fa in Comune dagli architetti Preger e Vistoli (già illustrato anche sulla stampa, con tanto di torre di cento metri sul canale), attualmente in fase istruttoria, in attesa, come nel caso di quello Cmc sul lato opposto, che i cittadini dicano la loro e venga ultimato il Poc.

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L’ultima gru verso la demolizione L’Autorità portuale disposta a cederla, ma mancano gli interessati Se non arriverà qualcuno disposto a salvarla investendo per il recupero, l’ultima gru rimasta sulla banchina della darsena – testimonianza della passata attività industriale sulle sponde del Candiano nel cuore della città – verrà smantellata e rottamata. Questo

L’ultima gru rimasta sulle banchine della Darsena.

perché Autorità portuale, proprietaria della struttura dal 1995, non sarebbe intenzionata a impegnare risorse per il recupero di un manufatto che non potrebbe avere alcun scopo se non quello di totem a ricordo del passato. «Se ci fosse qualcuno intenzionato ad assumersi la responsabilità della messa in sicurezza accollandosi i costi di manutenzione – spiega Giuseppe Parrello, presidente di

Ap – saremo senza dubbio disponibili alla cessione». In difesa della conservazione delle gru di banchina, di questa come di quelle già smantellate (l’ultima appena il mese scorso, come raccontato nel nostro ultimo numero), si schierò Naviga in darsena, associazione che raccoglie alcuni imprenditori interessati alla riqualificazione della zona e promotori di un progetto in tal senso. Nella visione di Naviga in darsena le gru sarebbero dovute diventare terrazze belvedere affacciate sullo specchio d’acqua. Non mancano gli esempi di riqualificazione su questa linea: in Olanda una struttura simile è diventata la suite di lusso di un albergo che sul sito internet ha già raccolto prenotazioni fino al 2012. Sull’ultima gru sopravvissuta però sembra già pendere un destino segnato. Prima del 1995 ne era proprietaria la capitaneria di porto poi passò ad Ap, al momento della costituzione delle autorità portuali italiane, insieme a tutti i beni demaniali dell’area ma già con tutte le autorizzazioni per essere smantellata. La struttura è ancora in piedi perché la demolizione non era chiaramente tra le priorità dell’ente. Ma di fronte al sopraggiungere di particolari problematiche ci sarebbe già il nulla osta per farne un ammasso di ferro. Insomma le possibilità che i ravennati abbiano un privilegiato punto di osservazione sopraelevato è appesa alla generosità di qualche imprenditore o fondazione con il gusto dell’archeologia industriale. Andrea Alberizia

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CRONACA& ATTUALITÀ

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

L’INTERVENTO

Ecco la Darsena che non vorrei Riceviamo e volentieri pubblichiamo uno stimolante intervento sulla Darsena dello studioso di architettura, nonché docente all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e Venezia, Alberto Giorgio Cassani. Ribaltando il concetto alla base del nome del progetto di partecipazione collettiva attualmente in corso (“La Darsena che vorrei”), ecco la Darsena che Cassani proprio non vorrebbe.

Non vorrei una Darsena in cui si ristrutturassero male (com’è accaduto finora) gli edifici del patrimonio industriale (dall’ex Almagià all’ex Mulino). Non vorrei una Darsena dormitorio priva di luoghi di ritrovo e di incontro (per tutti e non solo per i giovani), di pub, locali in cui ascoltare musica jazz, piccoli discobar dove si possa ballare (e non sballare), sul modello dei docs di Lisbona (ma pare che la “coazione” a costruire residenze e centri commerciali sia l’unica strategia: vedi quanto previsto nell’enorme comparto ex Consorzio Agrario in sinistra canale).

di Alberto Giorgio Cassani Non vorrei una Darsena in cui rimpiangere i terrains vagues, perché quello che li sostituirà farà ricordare con nostalgia ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto, o sarebbe stato meglio non fare. Ma sembra che dopo le dichiarazioni degli attuali proprietari delle aree dismesse (su Ravenna&Dintorni della settimana passata) – da notarsi che nessuno è di Ravenna: Gambettola, Meldola, a conferma della vocazione “terragna” della nostra città, anche in questa zona apparentemente “marina” – ci terremo forse per sempre quelle aree abbandonate. Non vorrei una Darsena in cui i proprietari delle aree dismesse non sappiano che farsene della bellezza di una città (con l’eccezione di Anna Tambini, Nl Properties), preferendo farle «marcire» piuttosto che pensare a qualcosa di solido, utile e bello – la

Non vorrei una Darsena in cui si progettassero edifici anche belli come quello dell’Autorità Portuale sbagliando, nel concorso, le misure della distanza dell’ingresso rispetto alla strada.

triade vitruviana – per la Città e per i loro giusti diritti di remunerazione e dimenticando veri grandi imprenditori di una volta come il mercante Giovanni Rucellai che, nella Firenze del Quattrocento, costruiva i suoi palazzi e abbelliva le chiese «perché raghuardano in parte all’onore di Dio e all’onore della città e a memoria di me». Altri tempi e altra capitale. Non vorrei una Darsena in cui una piccola casa gialla alla Adolf Loos o una candida residenza introflessa e seminascosta da condomini dovesse-

Una veduta della Darsena in una foto di Alberto Giorgio Cassani.

ro spiccare per la loro unicità e bellezza.

Non vorrei una Darsena in cui il verde fosse solo quello dei semafori.

Non vorrei una Darsena in cui un’ex officina ristrutturata da un artista come sua dimora e studio, con una rossa cassetta postale “U.S. Mail”, dovesse rimanere l’unico esempio di buon riuso di edifici artigianali.

Non vorrei una Darsena in cui si nascondessero dietro facciate postmoderne i problemi e i conflitti della modernità; preferirei di gran lunga che si vedessero e che emergessero alla luce del sole.

Non vorrei una Darsena in cui “simulacri” di edifici industriali prendessero il posto di quelli lasciati andare in rovina (come accaduto all’ex fornace Hoffmann).

Non vorrei una Darsena in cui siano necessari i graffiti per rendere accettabile l’architettura. Non vorrei una Darsena dove un

Antonioni ritornato dall’aldilà non sapesse più cosa filmare. Non vorrei una Darsena in cui si vendessero le case senza mettere in conto le spese mediche per le malattie da polveri e fumi dei loro abitanti. Non vorrei una Darsena priva di centri culturali, perché, senza cultura, non solo non si diventa capitali europee, ma nemmeno si rimane Capoluoghi di provincia. Non vorrei una Darsena priva di qualche succursale universitaria o, meglio ancora, della nuova sede di una rinata Accademia di Belle Arti (espulsa via via dal centro alla periferia, ma finalmente orgogliosa di una sede nella Darsena). Non vorrei una Darsena in cui non potessi sperare un giorno di rivedere delle barche a vela, se non proprio delle navi (come accadeva non troppi anni fa), arrivare dal mare e ormeggiare quasi nel centro della città. Non vorrei una Darsena in cui mi togliessero la visuale dell’acqua, anche se inquinata, del canale – a meno che non mi costruissero davanti un Guggenheim di Bilbao – (ma abbiamo visto che, probabilmente, non ci sarà mai questo “pericolo”), visto che l’acqua e il tramonto sui campanili di Ravenna sono le due cose che mi hanno fatto comprare, dieci anni fa, il mio piccolo appartamento alla Darsena.


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L’INCHIESTA L’assicurazione ha pagato le fatture per le cure mediche ma quei due calciatori non sarebbero mai andati in quella palestra a farsi curare. Parte da qui l’inchiesta della procura di Ravenna, condotta dalla guardia di finanza e coordinata dal sostituto procuratore Cristina D’Aniello, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex presidente del Ravenna Calcio, Gianni Fabbri, e dei responsabili di un ambulatorio medico (Medicina Ravenna) e di una palestra (Life Planet) ipotizzando il reato di truffa assicurativa. L’indagine è partita dall’esposto presentato dalla compagnia assicurativa (Allianz) con cui il club giallorosso aveva sottoscritto una polizza a copertura degli infortuni dei propri atleti tesserati. Secondo gli accertamenti della compagnia sarebbero state emesse fatture per prestazioni mediche in realtà mai effettuate. La prima conferma in questo senso sarebbe arrivata dal racconto di due giocatori delle giovanili: risulterebbero beneficiari di terapie ma, ascoltati dai Finanzieri, avrebbero sostenuto di non essere mai andati nei centri riabilitativi che hanno emesso le fatture. Circostanza che potrebbe non confermare l’ipotesi accusatoria visto che, secondo quanto sostenuto dalle palestre, le giovanili venivano curate ai campi di allenamento. Il 21 settembre gli uomini del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle hanno perquisito la sede

Ravenna Calcio ancora nella bufera L’ex presidente indagato per truffa

A sinistra Gianni Fabbri, ex presidente ed ex proprietario del Ravenna Calcio. È tra i tre indagati in un’inchiesta che ipotizza il reato di truffa assicurativa

da Napoli L’OMBRA DELLA CAMORRA SU UNA GARA DEL “BENELLI” È Ravenna-Spal giocata il 23 dicembre 2010 la gara dei giallorossi compresa tra le centocinquanta sotto indagine da parte dei magistrati di Napoli che ipotizzano lo zampino della camorra nella vicenda. Attorno a quella gara naquero dei sospetti nei giorni precedenti per un insolito volume di scommesse piovuto sulla vittoria dei ferraresi al "Benelli". Le puntate vennero sospese e l'agenzia di scommesse segnalò l'episodio. Sul campo poi finì 1-1.

del club bizantino sequestrando una sessantina di fatture, rilasciate tra il 2006 e il 2010, per prestazioni fisioterapeutiche e mediche a favore di calciatori della prima squadra e del settore giovanile. Le fatture sequestrate sarebbero per un cifra complessiva che supera gli 80mila euro. Per quanto riguarda la posizione dei tre indagati, il loro effettivo coinvolgimento nella vicenda dovrà essere dimostrato dagli inquirenti.

L’iscrizione nel registro degli indagati, che rappresentano o rappresentavano i responsabili delle società coinvolte al momento dei fatti, è stato un atto dovuto a garanzia degli stessi. Le indagini stanno proseguendo ascoltando i calciatori del Ravenna per evidenziare altri riscontri all’ipotesi accusatoria. L’emergere dell’inchiesta ha offerto a Maurizio Bucci, consigliere comunale del Popolo della libertà, l’opportunità di affondare il colpo

su presunti collegamenti tra l’ex dirigenza del Ravenna (capeggiata da Gianni Fabbri, proprietario della maggioranza di azioni fino a giugno quando è subentrato Sergio Aletti) e il mondo politico oltre a quella di criticare la gestione della società dal

punto di vista imprenditoriale: «Per quale motivo il bilancio al 30 giugno 2011 non è stato ancora approvato dall’assemblea dei soci e depositato? La mancata approvazione mette a rischio i creditori tra cui Stato e Comune». (and.a.) INFORMAZIONE PROMOZIONALE

GASTRONOMIA TIPICA

La famiglia Farinelli: tre fratelli, milioni di pizze C'era una volta il Cantuccio... Sembra l'inizio di una favola ma la storia della famiglia Farinelli, pizzaioli per passione e vocazione, è iniziata proprio così. Massimiliano Farinelli detto “Ciccio” per via della sua innata frugalità, titolare della pizzeria Ciccio Pizza di via Chiavica Romea 43, Massimo Farinelli titolare del ristorante-pizzeria Massi & Co. di via Berlinguer 4, Ercole Farinelli titolare della pizzeria Qui Si Pizza di via Faentina 16. Tutti a Ravenna Come dire, i tre dell'Ave Maria, anzi... i tre della pizza Margherita! Massimo guarda i fratelli per avere il loro conforto (la memoria può fare brutti scherzi) prima di iniziare il racconto. «Io e i miei fratelli – ci dice Massimo – abbiamo iniziato a lavorare insieme già dal lontano 1978. Eravamo pizzaioli al Cantuccio, poi ci siamo trasferiti alla pizzeria La Brace di via dei Poggi e poi, ancora, alla Ministraza e alla Cà Rossa. In mezzo tante altre esperienze anche se meno significative». Interrompe Massimiliano il fratello Ercole che ricorda come alla fine degli anni ‘70 non esistevano in città pizzerie da

asporto e che i locali dove si poteva gustare una buona pizza erano sei, sette al massimo. «Non c'era allora il culto della pizza – continua Ercole – ma nonostante questo al Cantuccio venivano sfornate circa 2.500 pizze alla settimana». «Un numero ora impensabile a farsi – interviene Massimiliano detto Ciccio che tiene fra le mani una mazza da baseball, sport di cui è appassionato al punto di essere uno degli sponsor della squadra di Ravenna – Oggi in città ci sono circa 70 pizzerie da asporto e almeno altrettanti locali dove si può mangiare una pizza, un numero impressionante! «È proprio vero – interviene nuovamente Massimo – siamo veramente in tanti a sfornare pizze, un mercato che è aumentato in modo esponenziale a Ravenna ed in tutta Italia». Ai tre simpaticissimi fratelli pizzaioli chiediamo come sia possibile sopravvivere con una concorrenza tanto aguerrita. Per tutti risponde Massimo che nel suo locale, Massi & Co, offre un servizio completo di ristorazione. «La partita si gioca sulla qualità e sul servizio. Il cliente non vuole aspettare, non vuole fare la fila per mangiarsi una pizza. Ovviamente non gliela possiamo tirare

cruda ma insomma... dobbiamo veramente essere veloci! Una buona pizza margherita composta da ingredienti di prima qualità, farina di grano pregiato, mozzarella italiana, pomodori italiani, una giusta lievitazione, ha poi un suo costo. Se un pizzaiolo ricarica anche di quattro volte questo costo, oggi riesce solo a trattenere per se un dignitoso stipendio. Costa il gas se hai il forno a gas, costa la legna (molto più del gas!), costa la manodopera di servizio, costa la luce...» Interviene Ercole precisando come il servizio pizza a casa rappresenti «un ulteriore aggravio di costi per una pizzeria, l'assicurazione per i motorini, il costo dei motorini, la benzina, la polizza infortuni a favore dei ragazzi, gli eventuali danni subiti dai mezzi». Dopo 30 anni di attività cosa rimpiangono i fratelli Farinelli? Risponde per tutti Massimiliano detto Ciccio: «È difficile trovare della manodopera italiana, i nostri giovani non hanno passione per questo lavoro, fanno fatica ad imparare e ad abituarsi ai ritmi ed agli orari. Un vero peccato, una vera delusione perchè per me, Ercole e Massimo, fare la pizza non è solo un lavoro ma una vera e propria passione. Noi siamo orgogliosi di essere dei bravi pizzaioli». Grazie ragazzi e... buona pizza a tutti !

Ciccio Pizza Export - via Chiavica Romea 43 tel. 0544 452712 Massi & Co. - viale Berlinguer 4 tel. 0544 407760 Qui Si Pizza - Via Faentina, 16 tel: 0544 464285




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CRONACA& ECONOMIA

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FACCHINAGGIO

Nel porto si annida il caporalato La denuncia delle centrali: due cooperative su tre sono fasulle Il caporalato a Ravenna è un fenomeno che non è relegato ai cantieri edili. Moltissimi lavoratori in nero finiscono al porto come facchini, esposti ai rischi di essere “lavoratori invisibili”, privati di ogni tutela, anche quella della sicurezza. Uno studio svolto a livello regionale individua nel porto di Ravenna uno dei centri principali del fenomeno del caporalato in Emilia-Romagna assieme allo polo di scarico merci di Bologna della via Emilia. Il meccanismo è sempre lo stesso, gruppi di disoccupati, solitamente stranieri e spesso senza documenti, si ritrovano davanti a bar dove vengono arruolato da titolari di finte cooperative. A Ravenna sono 1940 i lavoratori che figurano nel settore del facchinaggio di cui ne risultano solamente 344 stranieri, ma la stima fatta da Legacoop dice che potrebbero essere fino 1.500 quelli che lavorano invece in nero. Questa volta però il muro dell’omertà pare essere caduto. «È giunto il momento di far arrabbiare qualcuno, anche con gesti eclatanti, perché così non si può più andare avanti» dichiara Rudy Gatta, responsabile movimenti e trasporto di Legacoop Ravenna. L’accusa pesante di Legacoop, Confcoperative e Agci è rivolta alle istituzioni che dovrebbero controllare e anche a Confindustria, che non effettua le opportune verifiche. Il lavoro nero che, assicurano le associazioni, sta soffocando le cooperative regolari. Due cooperative su tre sono finte e servono solo per assicurarsi lavori che vengono poi affidati a facchini senza contratto in situazioni prive di sicurezza. «È difficile calcolare numeri esatti riferendosi al lavoro nero – spiega Carlo Occhiali, Legacoop Emilia-Romagna –. Possiamo però fare una stima: il 95% dei lavori di facchinaggio sono svolti da cooperative, solo il 30% di queste è iscritto alle centrali cooperative e quindi è sottoposto a controlli regolari. Chi non si iscrive riesce così ad eludere l’istitu-

Le coop regolari: «Il nostro settore logistico in forte crisi: persi 110 posti in pochi anni »

«A Ravenna si stima ci possano essere fino a 1500 lavoratori in nero stranieri»

ASPPI Notizie

Emilia-Romagna –. Questo è grave sia per le cooperative reali che perdono lavoro, sia per i lavoratori che perdono il posto oppure si vedono costretti a lavorare in condizioni non eque al di fuori della legalità». Per questo motivo le centrali cooperative hanno attivato un Osservatorio provinciale sulla cooperazione «Quest’anno a Ravenna abbiamo effettuato trenta controlli – spiega Daniela Zannoni componente dell’osservatorio – delle cooperative controllate il 40% era irregolare ed è stato segnalato alle autorità. Sono però molto pochi i casi che riusciamo ad appurare rispetto al numero effettivo, ci vorrebbe una collaborazione dall’esterno per colpire queste finte coop». Matteo Cavezzali

INDUSTRIA

Auto a gas in condominio Se l'impianto GPL è omologato conformemente al regolamento ECE ONU 67-01 è possibile parcheggiare fino al primo piano interrato, vedi D.M. 22/11/2002. Le auto a metano, che ha una densità inferiore a quella dell'aria, invece, possono essere parcheggiate in qualsiasi piano interrato (vedi art. 10 comma VI D.M. 01/02/1986). Se non esiste regolamento condominiale che espressamente vieti il parcheggio delle auto a gas, non occorre informare nessuno. Le disposizioni in materia di parcheggio di autoveicoli all'interno di autorimesse (Gazzetta Ufficiale italiana n. 283 del 3 dicembre 2002) citano: Associazione sindacale Art. 1 – Parcamento di autoveicoli alimentati a gas di pe- piccoli proprietari trolio liquefatto all'interno di autorimesse in relazione al immobiliari sistema di sicurezza dell'impianto. Ravenna Via R. Serra, 65

tel. 0544 470102 fax 0544 470075 info@asppi.ra.it www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 2. Le definizioni di piano interrato e di piano fuori terra faenza@asppi.ra.it sono riportate nel punto 1.1.1 dell'allegato al decreto Lugo Via Manfredi, 41 ministeriale 1° febbraio 1986, rispettivamente alla lette- tel. 0545 33356 lugo@asppi.ra.it ra a) ed al primo periodo della lettera b). 1. Il parcamento degli autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto con impianto dotato di sistema di sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU 67-01 è consentito nei piani fuori terra ed al primo piano interrato delle autorimesse, anche se organizzate su più piani interrati.

Art. 2 - Condizioni di sicurezza delle autorimesse

to di Revisione cooperativa, principale strumento di verifica della “legalità societaria”. Queste cooperative spesso hanno una vita di pochi mesi, giusto il tempo di fare il lavoro e poi si sciolgono. A fronte di una situazione così allarmante – aggiunge Occhiali – si evince una mancanza di controlli repressivi sufficienti. Viene ispezionato appena il 5% del totale delle imprese». «Sono stati moltissimi a mandarci fotocopie di buste paga dove facchini risultano lavorare la metà delle ore effettivamente svolte – afferma Maurizio Ceredi, presidente di Cofari, la più grande cooperativa che lavora al porto –. È evidente che siamo davanti a un fenomeno gravissimo che mette in dura difficoltà chi lavora rispettando i contratti. Questi lavoratori in nero costituiscono una concorrenza sleale che ha appesantito ulteriormente l’effetto della crisi. Il nostro fatturato in pochi anni è crollato da 15 milioni di euro a 10 milioni e portando alla riduzione degli addetti da 440 a 330». «La crisi economica ha dato spazio a chi offre lavoro sottocosto perché sfrutta i lavoratori – spiega Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop Servizi

SERVIZI AI SOCI

1. Le autorimesse di cui al precedente art. 1 sono confor- - Gestione contratti di locazione mi al decreto ministeriale 1° febbraio 1986. Nel caso di autorimesse soggette ai controlli di prevenzione incendi - Assistenza legale è richiesto il rispetto delle procedure di cui al decreto del - Consulenza Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37 condominiale (possesso del C.P.I.).

- Consulenza tecnica

2. All'ingresso dell'autorimessa è installata cartelloni- - Affitti e vendite da stica idonea a segnalare gli eventuali divieti derivanti privato a privato dalle limitazioni al parcamento di autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto di cui al precedente art. 1. Dal 1980 a Ravenna

Nuova Pansac: l’azienda conferma la chiusura Il Sindaco ribadisce: «L’area resta vincolata» «Per salvare la Pansac non lasceremo nulla di intentato». Lo ripetono il sindaco Fabrizio Matteucci e l’assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani all’indomani della conferma della decisione presa dalla direzione di chiudere lo stabilimento di Ravenna per spostare tutte le produzioni a Marghera. «Ribadiamo ancora una

volta l’impegno a impedire la possibile speculazione immobiliare derivante da un’eventuale vendita degli immobili e dei terreni sui quali sorge lo stabilimento. Soltanto nel caso in cui l’azienda decidesse di spostare lo stabilimento da un’altra parte, ma ovviamente sempre a Ravenna e salvaguardando i posti di lavoro, saremmo disposti a valutare l’ipotesi di rivedere tale vincolo». Come ormai noto, infatti, l’idea diffusa è che la Nuova Pansac abbia deciso di chiudere proprio il sito di Ravenna – il più produttivo – perché qui l’azienda ha sede nella darsena di città e dunque gli immobili e i terreni potrebbero avere un valore di molto superiore a quello di altri stabilimenti, che sorgono in aree meno appetibili. Ma sembra che il vincolo urbanistico assicurato dal Sin-

daco non stia costringendo la proprietà a ripensare le strategie di rilancio che, appunto, non passerebbero da Ravenna. Cgil, Cisl e Uil sono fortemente preoccupati per le sorti stesse dell’azienda che sta, a loro avviso, facendo scelte controproducenti. Chiedono dunque una revisione del business plan originario, ma finora non hanno ricevuto apertura. Un nuovo incontro è previsto ai primi di ottobre. Intanto Matteucci e Cameliani annunciano un tavolo di confronto con le associazioni imprenditoriali locali, la Provincia e i sindacati con l’obiettivo di trovare un compratore interessato. Nei mesi passati sembrava si fosse fatta avanti la lega delle cooperative e si fosse presa in considerazione l’ipotesi di dar vita a una cooperativa che potesse rilevare l’impianto, ma la trattativa non ha fatto passi avanti, complicata probabilmente anche dal fatto che oggi lavoratori e mezzi sono di una società separata da quella che possiede i beni immobili.


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ETICA& INNOVAZIONE

CONSUMATORI CONSAPEVOLI

INNOVAZIONE

Nove milioni di euro e 20 nuovi ricercatori per il Tecnopolo Un investimento di 9 milioni di euro, 20 giovani ricercatori assunti e impegnati su progetti innovativi relativi a quattro filoni d’intervento (Energia e Ambiente, Nautica, Restauro e Riqualificazione degli edifici, Nuovi Materiali): sono i numeri che caratterizzano l’avvio operativo del Tecnopolo di Ravenna-Faenza, al centro il 27 settembre scorso di un convegno alla Sala Cavalcoli della Camera di Commercio di Ravenna (nella foto). Il contributo della Regione ammonta a 5,5 milioni; a contribuire per i restanti 3,5 milioni sono l’Università di Bologna, la Provincia e il Comune di Ravenna. Promosso dalla Provincia e dai Comuni di Ravenna e Faenza, il tecnopolo ravennate si sviluppa su tre sedi – area ex Sarom e area Rivoira a Ravenna, Parco Torricelli delle arti e delle scienze a Faenza – in cui sono operativi 20 nuovi ricercatori dedicati e circa 90 ricercatori strutturati degli enti partecipanti. Tante le aree di specializzazione che caratterizzano i nuovi laboratori, con una diversificazione che muove dalla realizzazione di impianti di digestione anaerobica di matrici organiche – tra le quali le biomasse algali – alla diagnostica strumentale nell’edilizia e nelle costruzioni, dall’introduzione di materiali ecocompatibili per la nautica ai nano materiali per la meccanica. Opportunità che si sono tradotte in specifici bandi: ad esempio, per le misure previste dall’Asse 1 del Por Fesr, “Ricerca industriale e trasferimento tecnologico”, ad essere finanziati, nel ravennate, sono stati 13 progetti, realizzati da altrettante imprese del territorio, per un totale di 1.910.470 euro di contributo complessivo concesso. Filo conduttore dei progetti finanziati, l’elevato tasso di “innovatività” degli stessi.

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PROVINCIA

Si punta sulla formazione per contrastare la crisi

Le bollette “troppo vecchie” non vanno più pagate a cura dell’Associazione

La Provincia ha approvato nuove attività formative per «contrastare la crisi rendendo disponibili, grazie al contributo del Fondo Sociale Europeo, 1 milione e 200 mila euro. Sono stati finanziati 220 corsi di formazione - precisa l’assessore alla formazione Francesco Rivola - tesi al rafforzamento delle capacità di adattamento al nuovo scenario economico delle figure imprenditoriali». Si tratta di attività corsuali generalmente brevi che vanno dalle 12 alle 80 ore di formazione e di attività seminariali e workshop. Le tematiche riguardano: sicurezza e ambiente; innovazione organizzativa e gestionale, di processo e di prodotto, tecnologica; energia; logistica e intermodalità; welfare; valorizzazione del territorio. Informazioni sull’offerta formativa sul sito dei Centri per l’impiego della Provincia (www.lavoro.ra.it).

RILIEVI

L’università studia gli spostamenti di costa Un’équipe di ricercatori dell’Università di Ferrara sta svolgendo in questi giorni una serie di campionamenti e di rilievi su alcune spiagge del ravennate - da Marina Romea a nord fino a Lido Adriano a sud - per rilevare, fra le altre cose, gli eventuali spostamenti della linea di costa rispetto ai dati oggi conosciuti. I rilievi sono stati realizzati in particolare per poter individuare quali possano essere i siti maggiormente idonei ad ospitare i sedimenti risultanti dalle operazioni di dragaggio del porto di Ravenna e successivamente trattati, per la realizzazione di ripascimenti e di opere sommerse atte a contrastare l’erosione costiera.

CODICI

Ogni richiesta di pagamento per un servizio prestato va onorata nei tempi e modi prescritti dalla legge. Esistono modalità precise che riguardano anche le bollette dei servizi telefonici. Un nostro associato ha ricevuto nei giorni da parte di Teletu, tramite uno studio legale incaricato del recupero crediti, la richiesta di pagamento di 84,60 euro per bollette non pagate negli anni 2004-2005. Ma poiché tra il 2005 e l’attuale richiesta non compare alcun sollecito scritto, il diritto di recuperare la somma è prescritto visto che il Codice Civile (art. 2934 e seguenti) prevede che il pagamento di una bolletta vada in prescrizione dopo cinque anni. La contestazione della richiesta ingiusta può essere anche inoltrata con un modulo di reclamo scaricato dal sito internet della società o ritirato negli uffici relazioni con il pubblico specificando il motivo per cui si ritiene di non dovere versare la somma (in questo caso il superamento dei cinque anni). In ogni caso Codici consiglia di conservare le ricevute di ogni pagamento per poter provare di non avere alcun debito pregresso e di conservarle per sei anni. Invece la ricevuta del pagamento del canone Rai va conservata per almeno dieci anni. La differenza dipende dal fatto che il canone dovuto alla tv di Stato è un tributo e come tutte le tasse va in prescrizione soltanto dopo dieci anni. Sempre in tema di Rai tv potrebbe essere utile da parte nostra un ulteriore consiglio: chi richiede l’annullamento dell’abbonamento per trasferimento o per altre ragioni può inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia delle Entrate, Direzione provinciale I di Torino (Sportello S.A.T., casella postale 22, 10121 Torino ). Sede di Ravenna: via Gradenigo 6 Tel. 0544 591715, Fax 0544 598350 - E-mail: carlobenelli@alice.it Il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento tutti i giovedì dalle 10 alle 12


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CRIMINI& MISFATTI

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STORIE DI DELITTI

Un omicidio, nessun colpevole Nel 1983 uno spacciatore di hashish è accoltellato a morte per 5 milioni di Nevio Galeati Oggi un grammo di hashish, che gli “standard” dicono sia utilizzabile per preparare due spinelli, costa fra gli 8 e i 9 euro. Ovvero 17.426,43 lire. D’accordo, non ha più senso “pensare” al danaro in questo modo. Ma la tabella di conversione da lire a euro può servire per capire quale fosse la realtà del traffico di droga, a Ravenna, nei primi anni Ottanta del Novecento. Quasi trent’anni fa, infatti, si poteva morire per un debito di droga di 2.582 euro. Cinque milioni, nel 1983, erano tanti soldi. Gli uomini della motonave greca Margherity sono di molte nazioni del Mediterraneo; spiccano gli egiziani. Capita sempre più di frequente che marittimi partiti dal Cairo decidano di lasciare le rotte del Mediterraneo per stabilirsi sulla costa ravennate; qualcuno trova lavoro come stagionale, altri si barcamenano e, a volte, diventano manovali della criminalità italiana. Soprattutto se non hanno in tasca alcun permesso di soggiorno. È il caso di Sadek Firki Ahmed Hassanin: 32 anni compiuti l’11 aprile 1983, nato nella capitale dell’Egitto e arrivato in Italia da qualche mese. Ha un passaporto rilasciato dal Consolato egiziano di Milano ma è, appunto, senza permesso di soggiorno. Cosa fa a Punta Marina la notte fra il 9 e il 10 maggio 1983? È insieme ad alcuni amici e, come sta capitando da alcune sere, si ferma a bere una birra al bar Vela Azzurra di viale dei Navigatori. «Sono dei bravi ragazzi», commentano a Punta Marina. Nel bar ci sono molti clienti che guardano la televisione; lo vedono uscire a fare quattro passi. Meno di un’ora dopo, attorno alle 23, ecco che Sadek torna: con una mano si comprime lo stomaco e cammina piegato su se stesso. «Abbiamo pensato che fosse vittima di un malore – dicono al bar – e da come si teneva poteva essere un attacco di appendicite. Siamo usciti per soccorrerlo e quando ci siamo avvicinati abbiamo visto il sangue». Sadek Firki Ahmed Hassanin muore al Santa Maria delle Croci cinque giorni dopo, nonostante due interventi chirurgici. È stato colpito da una coltellata all’addome e ha perso moltissimo sangue. È rimasto cosciente per quasi tutto il periodo e ha raccontato a carabinieri e pubblico ministero una storia che non convince fino in fondo. Dice che a una ventina di metri dal bar è stato affiancato da un’auto con a bordo due giovani che non ha mai visto prima; uno è sceso e gli ha chiesto del danaro. Sadek non ne ha e il rapinatore lo colpisce con un lungo coltello. I Carabinieri non pensano alla rapina e imboccano subito un’altra pista, quella del traffico di stupefacenti. Arrivato a Ravenna, ipotizzano, Sadek può esser entrato in un giro di stranieri, egiziani e sudanesi, che abitano sulla riviera e fanno parte di un’organizzazione di spacciatori che si rifornisce di droga dai marittimi. Si tratta in genere di hashish. Un interrogatorio dopo l’altro e si individua un egiziano, fra i primi a soccorrere Sadek e successivamente “scomparso” dalla città: ha fatto un nome alla polizia e ha spiegato come l’accoltellamento possa essere una “punizione” per lo sgarro compiuto da Sadek. Deve quattro, forse cin-

mento affittato da un altro egiziano (scomparso) e ha cambiato nome: ha un passaporto intestato a Ben Oman Mohamed Baccara. Si arriva al processo in Corte d’assise, ma tutto il castello dell’accusa piano piano di sgretola. Le testimonianze non sono at-

que milioni a chi gli fornisce l’hashish da spacciare. Un regolamento di conti, dunque. L’uomo viene individuato (nel Mantovano) e interrogato: nega di aver detto quelle cose: con tutta probabilità fa parte del giro anche lui e ci tiene alla propria pelle. Viene arrestato per reticenza. Ma una cosa si dà per scontata: la vittima conosceva il proprio assassino, altro che “rapinatori mai visti prima”! Sadek e il teste scappato si sarebbero divisi quei cinque milioni, lasciando fuori il “boss”. Che avrebbe pareggiato i conti assassinando Sadek. Ma egiziani e sudanesi si muovono da soli? I carabinieri sono sicuri di no: verso la fine di giugno ipotizzano che lavorino per un ravennate, Valerio Bazzi: è latitante da quando la polizia ha trovato nel suo garage un picco-

sce che ha perduto i soldi, accoltella l’ex socio. Ma Sadek Firki Ahmed Hassanin in un primo momento non si trova. Poi è lui stesso a “cadere” fra le braccia della polizia: attorno alla metà di ottobre del 1984 viene arrestato a Rimini con oltre un chilo di eroina; si nascondeva in un apparta-

lo arsenale, un mitragliatore, tre pistole, molti proiettili. L’egiziano “teste reticente” ha avuto contatti con un altro personaggio, Giovanni Torri, ex sorvegliato speciale, arrestato in quei giorni nella maxi inchiesta sul traffico di eroina a Ravenna. Le indagini però non trovano i riscontri giusti, i carabinieri continuano a scavare per oltre un anno e gli italiani restano fuori dall’indagine. Quando consegnano il proprio rapporto, il Giudice istruttore emette un mandato di cattura per omicidio volontario nei confronti di un altro egiziano: Aziz Iskandar Sami Dimian, 34 anni, di Alessandria, in Italia dal 1979. Anche lui è in contatto con Giovanni Torri e a lui i carabinieri in realtà hanno “pensato” subito (lo indica anche un siriano, che chiama in causa il teste reticente), tant’è vero che pochi giorni dopo il ferimento mortale perquisiscono l’appartamento dove abita la sua convivente, una giovane slava tossicomane. Non trovano alcunché e quindi non possono fermare Aziz. La storia che si legge nelle pagine del rapporto è “semplice”: Aziz consegna una partita di hashish a Sadek, poi va in Egitto per contattare i propri fornitori. Quando torna, in maggio, chiede al proprio referente la sua quota di danaro, circa cinque milioni. Invano. Così si arriva all’ultimo appuntamento: Aziz incontra Sadek vicino al Vela Azzurra e quando capi-

Non una rapina ma un regolamento di conti per spaccio

A sinistra Aziz Samì; sopra, un articolo pubblicato sul Carlino il 23 giugno 1983

tendibili, mancano le prove che Aziz, certo spacciatore di droga, abbia assassinato il proprio connazionale. È lo stesso pm, Gianluca Chiapponi, a chiedere l’assoluzione per insufficienza di prove. La Corte conferma. L’assassinio di Sadek Firki Ahmed Hassanin resta impunito.

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MUSICA CLASSICA

Spazio ai giovani con le rassegne dell’associazione Mariani Doppio appuntamento in note dell'autunno culturale ravennate, le rassegne Giovani in Musica e Concerti della Domenica proposte dall'associazione musicale Mariani – promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – si presentano come di consueto di grande spessore artistico e, soprattutto, tese a sviluppare la cultura musicale nei confronti di un pubblico più giovane. «Queste due rassegne della Mariani – sottolinea Ouidad Bakkali, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna – sono sempre molto attese, soprattutto per la loro propensione ad attrarre spettatori anche giovanissimi, e questo è un aspetto cruciale per qualsiasi iniziativa culturale». Articolata in otto tra concerti e incontri dall'1 al 26 ottobre nella Sala Corelli del teatro Alighieri (con inizio sempre alle 17), la VII edizione di Giovani in musica si intitola Robert e Clara Schumann: voci dello spirito romantico ed è dedicata a due delle figure principali del romanticismo musicale, uno tra i più affascinanti esempi di coppia di artisti uniti sia nella musica che nella vita, ossia appunto Robert Schumann e la moglie, compositrice e grande pianista Clara Wieck. Tutti i concerti avranno come protagonisti giovani musicisti, provenienti dall'Istituto Superiore di Studi Musicali "G. Verdi" di Ravenna, e da accademie e istituti musicali della regione, e il pubblico, inoltre, attraverso le conversazioni tenute dal musicologo Piero Rattalino, dallo storico dell'arte Claudio Spadoni e dal docente di letteratura Stefano Colangelo, avrà l'opportunità di analizzare la complessità biografica delle due figure e le loro relazioni col movimento romantico. Primo appuntamento del cartellone sabato 1 ottobre, protagonista il Quartetto Avos, ensemble di archi e pianoforte formato da giovani talenti provenienti dall'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e il pianista Alessandro Tardino, dal 2003 al-

Il pianista Alessandro Tardino apre Giovani musica insieme al Quartetto Avos

CULTURA

CULTURA& SPETTACOLI

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lievo dell'Accademia Pianistica di Imola. Pochi giorni dopo, poi, lunedì 3 ottobre, ecco un giovane prodigio della tastiera, Leonora Armellini, vincitrice del premio speciale "Janina Nawrocka" all’ultimo al Concorso Chopin di Varsavia. Dal 6 novembre al 18 dicembre la proposta musicale della Mariani proseguirà poi con i Concerti della Domenica, rassegna di matinées – sempre alla Sala Corelli – che presenta, come a ogni edizione, giovani musicisti già affermati a livello internazionale, vincitori di importanti concorsi.

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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di M ARIA

GIOVANNA MAIOLI

Settembre, andiamo... e usciamo dagli itinerari danteschi ravennati per entrare in altro Inferno e altro Paradiso.

UN ALTRO LUNEDÌ di Primo Levi “Dico chi finirà all’Inferno: i giornalisti americani, I professori di matematica, I senatori e i sagrestani. I ragionieri e i farmacisti (Se non tutti, in maggioranza); I gatti e i finanzieri, I direttori di società, Chi si alza presto alla mattina Senza averne necessità. Invece vanno in Paradiso I pescatori ed i soldati, I bambini, naturalmente, I cavalli e gli innamorati. Le cuoche ed i ferrovieri, I russi e gli inventori; Gli assaggiatori di vino; I saltimbanchi e i lustrascarpe, Quelli del primo tram del mattino Che sbadigliano nelle sciarpe”. Così Minosse orribilmente ringhia Dai megafoni di Porta Nuova Nell’angoscia dei lunedì mattina Che intendere non può chi non la prova. Avigliana, 28 gennaio 1946

(da Ad ora incerta, Garzanti, Milano 1990) Primo Levi è nato a Torino nel 1919 e lì è morto nel 1987. Si è rivelato scrittore con due famosi libri: Se questo è un uomo e La tregua.

LA RASSEGNA

Ravenna Jazz 2011 omaggia Miles Davis e Nino Rota A fine ottobre in arrivo Paolo Fresu, Danilo Rea, Fabrizio Bosso, Uri Caine, martux_m, Petrella

A destra il trombettista Paolo Fresu

Festival tra i più longevi d’Italia – siamo alla 38ª edizione – Ravenna Jazz torna dal 28 al 30 ottobre al teatro Alighieri con la consueta formula a due concerti per ciascuna delle tre serate, al fine di permettere al programma di offrire un’ampia visuale sulla migliore attualità jazzistica, soprattutto made in Italy. Due i temi conduttori del festival – che avrà nel Piano Solo Recital di Danilo Rea, il 10 ottobre, una splendida anteprima per beneficenza – ossia Miles Davis e Nino Rota: proprio con l’esibizione del guru dell’elettronica martux_m dedicata alla svolta elettrica di Davis si apre Ravenna Jazz 2011 venerdì 28 ottobre; subito dopo toccherà a Paolo Fresu, che invece esplorerà le celeberrime pagine orchestrali

create da Gil Evans per la tromba di Davis. Sabato 29 il primo a dire la sua sulle musiche di Rota sarà il grande pianista Uri Caine: Round About Rota è il suo personalissimo punto di vista sulle oniriche musiche del compositore milanese. Poi salirà sul palco l’i-Jazz Ensemble 2011, che sotto la guida di Gianluca Petrella, il trombonista di riferimento del jazz italiano odierno, offrirà una revisione jazz-noise (con John De Leo alla voce) dall’impatto tellurico delle musiche di Rota.

Anche la serata finale di Ravenna Jazz, domenica 30 ottobre, sempre dedicata a Nino Rota, sarà aperta da un piano solo: protagonista di nuovo Danilo Rea. Chiude il programma del festival quello che è forse il concerto più rilevante, Enchantment, cioè Fabrizio Bosso in veste sinfonica alle prese con gli incantesimi musicali di Rota. Novità di Ravenna Jazz 2011 sono poi i tre concerti Aperitifs che si terranno in altettanti locali del centro storico di Ravenna. Info: www.erjn.it.


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CULTURA& TEATRO

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

LA RASSEGNA Realtà ormai saldamente radicata nel panorama socio-culturale cittadini, si inaugurerà tra pochi giorni la stagione 2011-2012 dell’associazione Poveri d’Arte Beppe Aurilia Teatro, mai come quest’anno così strettamente legata a importanti dinamiche sociali. «Ecco un esempio lampante di cultura intesa come politica di welfare – dice l’assessore alla Cultura Ouidad Bakkali in merito alla rassegna –, quale da sempre auspica la nostra Amministrazione comunale». Tra gli aspetti approfonditi dalla programmazione, la detenzione, tanto che è proprio all’interno della Casa circondariale Port’Aurea che sabato 1 ottobre (ore 17.30) si apre la rassegna del regista e autore Beppe Aurilia con una riscrittura de Il Malato immaginario di Moliére; in scena, undici detenuti che hanno preso parte a un articolato progetto (dal titolo Na bella scenografia), composto, oltre che da due laboratori teatrali, anche da incontri e seminari con musicisti della scena locale, tra cui Lanfranco Vicari del gruppo hip-hop Il lato oscuro

I Poveri d’Arte di Beppe Aurilia portano Moliére in carcere

Sotto, il regista Beppe Aurilia (al centro) durante le prove di uno spettacolo; a sinsitra l’ingresso della Casa Circondariale

il programma

«In questa stagione confluiscono otto progetti teatrali» della costa e Luca Damassa degli Stoned Machine. «Il carcere – sottolinea la direttrice della Casa Circondariale, Carmela De Lorenzo – deve lavorare per restituire alla società uomini migliori, e il progetto di Beppe Aurilia si inserisce in quest’ottica. Questo del teatro in carcere è un fatto assolutamente nuovo per Ravenna, ed è un’iniziativa virtuosa sotto ogni punto di vista». La stagione di Poveri d’Arte

❚ Argan, i dottori e l’ispettore Inps 1 ottobre, ore 17.30 Casa Circondariale di Ravenna ❚ È arrivato Mamadou 11 novembre, Almagià (ore 21) ❚ È malato! e pure immaginario 24 novembre, teatro Rasi (ore 21) ❚ Moliére 10 dicembre, teatro Rasi (ore 17.30) ❚ Mafia e cannoli sullo stomaco 17 gennaio, teatro Rasi (ore 21) ❚ Le avventure di Pinocchio 28 gennaio, teatro San Simone e Giuda , parrocchia di via Antica Milizia, ore 21 ❚ Ultras! 10 e 11 febbraio, Cisim di Lido Adriano, ore 21 ❚ La scimmia magica 18 febbraio, teatro Rasi (ore 21) ❚ Inno al teatro 21 e 22 aprile, Almagià (ore 21)

Beppe Aurilia prosegue poi fino ad aprile 2012 forte di tante altre sinergie, come quella con i servizi sociali Asp di Ravenna per il progetto Una rete per minori non accompagnati (11 novembre all’Almagià con il debutto È arrivato Mamadou), con Anffas Teatro Disabile (in dicem-

Moliére, che troviamo tre volte, ho voluto portare in scena testi miei, di cui alcuni “storici”, come La scimmia magica, Ultras o Mafia e cannoli sullo stomaco». E come di consueto, la conclusione del programma 2011 /2012 sarà affidata in aprile a Inno al teatro, spettacolo che porterà in scena all’Almagià cento attori, impegnati in La storia del calcio italiano. Alessandro Fogli

bre al teatro Rasi, Moliére) e con il Cisim di Lido Adriano per lo spettacolo Ultras! Tifo maledetto (febbraio 2012). «I progetti che confluiscono nella stagione – spiega Beppe Aurilia – sono otto in totale, frutto di tanti anni di lavoro. Nel nuovo cartellone, oltre a

La rassegna è un esempio di cultura/welfare

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CULTURA& ARTE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

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MOSAICO

Le Metamorfosi di Giuliano Babini Al Palazzo della Provincia una mostra all’insegna della provocazione di Serena Simoni

È uno strano bestiario quello incarnato dalle Metamorfosi di Giuliano Babini, scultore, mosaicista e pittore ravennate (1951), che ha inaugurato una personale nei Giardini pensili e nella Cripta Rasponi del Palazzo della Provincia di Ravenna. A fare gli onori di casa è stata Elsa Signorino, presidente della Fondazione RavennAntica, che ha collaborato all'apertura permanente e alla valorizzazione di questi spazi di pertinenza della Provincia, grazie anche alla organizzazione di mostre, spesso indirizzate all'arte contemporanea e al linguaggio del mosaico. Claudio Casadio, presidente della Provincia ravennate, e Ouidad Bakkali, assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, hanno confermato l'interesse per queste aperture al contemporaneo, secondo una linea programmatica – ha sottolineato Bakkali – che sostiene la candidatura di Ravenna a capitale della cultura europea. Sabina Ghinassi, curatrice del testo di presentazione alla mostra, ha illustrato le linee portanti del lavoro di Babini, un artista poliedrico nell'utilizzo dei materiali, che nella serie di questi lavori dimostra un profondo in-

e basso sono due estremi di un eterno ritorno, poli di un'oscillazione fra forme che sembrerebbero definite (e non lo sono), fra materiali della tradizione alta e bassa, secondo un utilizzo che supera la dimensione Pop per sconfinare nel moderno, teso ormai da un paio di decenni a chiedersi quale sia la dimensione post umana. Giustamente, Ghinassi trova una consonanza fra la poetica di Babini e quella di artisti contemporanei come Gligorov e Matthew Barney, che nelle loro performance, video e film, hanno dimostrato la profonda inattualità dell'Umanesimo: il moderno si chiede ormai quali siano i confini – se ci sono – dell'essere umano, assediato da una natura ormai quasi priva di leggi grazie agli interventi degli esseri umani, e da una cultura profonda ma del tutto disordinata, ormai non più in grado di orientare i discorsi. La legge universale pare essere quella della mutazione incessante, dell'ibrido costante, in una provocazione ansiosa che viene rimandata da tutte le opere esposte, per quanto ironiche appaiano. Il ricordo, l'eredità della cultura del passato – quell'Umanesimo che in molti vorrebbero salva-

re, ma non si sa su quali basi – riappare sotto forma di sfingi e liocorni, gli animali fantastici nati nell'antichità, a cui veniva dato un valore simbolico e morale ben preciso. Diversa è la loro funzione in queste opere, dove è esaltato il loro appartenere ad una terra di nessuno, come fossero puri relitti disfunzionali alla deriva. L'inquietudine che si prova nel guardare gli occhi delle sculture di Babini è la stessa che si proverebbe daDue opere di vanti ad uno specchio opaco, che riGiuliano flette – ma in modo offuscato – le noBabini: a sinistra stre domande, senza alcuna risposta. “Whippellino”, Giuliano Babini. Metamorfosi - fino al sopra “Ipotesi di autoritratto” 2 novembre - Ravenna, Cripta Rasponi e Giardini pensili del Palazzo della Provincia, ingresso P.zza San Francesco - orari: tutti i giorni, 10/13 e 15/18.30 - criptarasponi.it

Riappare l’Umanesimo ma sotto altre forme

teresse alla contemporaneità e all'esplorazione di temi come la mutazione, il limite fra umano e dis-umano, secondo linee di pensiero che affondano nelle problematiche più esplosive del moderno. Le sculture allestite negli spazi suggestivi del Palazzo raffigurano infatti degli ibridi umani o animali – sfingi, vitelli-cani, cervi-liocorni, ma anche androgini – che mescolano zampe a corna, musi e peli animali a perle, ge-

CINEMA

P I T T U R A

Villanova in Corto i nuovi film maker raccontati in 28 lavori Si svolgerà da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre la quinta edizione di Villanova in Corto, il festival di cortometraggi di Villanova di Bagnacavallo promosso dal circolo Arci Casablanca. Nelle serate di venerdì e sabato, a partire dalle 20.30 al Circolo Casablanca (via della Chiesa 10), saranno proiettati i 28 cortometraggi finalisti che gareggeranno per le tre sezioni del festival: Alta Tensione (horror, thriller, giallo e azione), Corrente Alternativa (comico, trash e demenziale) e Ricezione Libera (genere libero, sperimentale). Per la quinta edizione è stata poi introdotta una nuova sezione, PhotoShock, dedicata alle fotografie di backstage delle produzioni audiovisive in concorso. Nel pomeriggio di domenica, a partire dalle 16, la premiazione di Villanova in Corto si sposterà invece per la prima volta al teatro Goldoni di Bagnacavallo. I finalisti sono stati selezionati tra gli oltre quattrocento corti provenienti da tutta Italia e dall’Europa dalla direzione artistica e dalla giuria, il cui presidente onorario è anche quest’anno Ivano Marescotti. Tra i corti in gara il più distante arriva da Varsavia, mentre i registi “di casa nostra” confermano le loro potenzialità piazzando cinque opere emiliano-romagnole tra quelle finaliste. Il programma è su www.villanovaincorto.net.

nitali maschili a sessualità femminile. E, in effetti, là dove non sembra bastare la mutazione evidente delle forme a esortare una lettura trans-genere dell'oggetto, si aggiunge la mescolanza dei materiali: parti a mosaico ricoprono parzialmente la vetroresina o si sostituiscono allo scheletro animale, lampadine ad alta luminosità prendono il posto di corna, occhi vitrei o smaltati – a metà fra l'umano e il bestiale – spodestano la naturalità. Alto

Una delle organizzatrici e giurate del festival

SABATO IL 1° CONTEST “IN CAPO AL MONDO” Sabato 1° ottobre si terrà in piazza San Francesco dalle 14 alle 21 il primo Contest di Pittura estemporanea "In capo al mondo". Il concorso è organizzato dal collettivo DimensioniVariabili ed è patrocinato dal comune di Ravenna e dal Liceo Artistico. Le iscrizioni sono gratuite e aperte a tutti, ci si può iscrivere on line (tutte le informazioni sul sito dimensionivariabili.it) o presso il banchetto che sarà allestito in piazza a partire dalle 12. Il nome del contest, “In capo al mondo”, è tratto dal primo lungometraggio del regista Tinto Brass. Il film si configura come un apologo del disagio giovanile e delle difficoltà del protagonista, il giovane Bonifacio, ribelle senza speranza, di integrarsi in una società che non gli appartiene. Le sue idee, lontane dall’immaginario collettivo, sfiorano fantasie prossime all’anarchia. Al momento della sua uscita, l’insofferenza di Bonifacio, contraria al pensiero vigente, venne rifiutata dalle istituzioni. A Tinto Brass venne chiesto di rigirare la pellicola, ma il regista si limitò a cambiarle il nome in “Chi lavora è perduto”. Il collettivo Dimensioni Variabili sceglie questo titolo perché si sente vicino a Bonifacio e al suo disagio.

Per il progetto:

Chi parla due lingue vive due volte responsabile: Charles Tchameni Tchienga Per info: 328 1455130


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CULTURA& SPETTACOLI

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

FESTIVAL ARRIVANO DAL MARE!

GIALLOLUNA NERONOTTE

Tutti i brividi del festival del noir Si inizia tra nomi nuovi, mostre d’arte, cene con delitto Dopo il prologo tra biblioteca Classense e Sant’Alberto della scorsa settimana, si apre la IX edizione di GialloLuna NeroNotte, il festival del giallo e del noir italiani organizzato in varie location cittadine dall’associazione culturale Pa.Gi.Ne. È a Sala D’Attorre di Casa Melandri che venerdì 30 ottobre (ore 18) si terrà il primo incontro con gli autori, nella fattispecie Diana Lama e Divier Nelli, che in I thriller dei 150 anni parleranno dell’antologia Camicie rosse, storie nere. Tredici giallisti per mille garibaldini (edizioni Hobby & Work), alla quale hanno parteciapto insieme a undici colleghi. La serata prosegue poi al Teatro Socjale di Piangipane, dove alle 21 si svolge l’usuale Serata di Gala con il conferimento del premio “GialloLuna 2011” al regista Alberto Sironi, il tutto con la musica dal vivo del Quartetto Randagio e il loro Omaggio a Fabrizio De André. Sabato 1 ottobre si torna a Sala D’Attorre (ore 18) per l’incontro dal significativo titolo Il giallo del debut-

la pubblicazione OMAGGIO A FRANCESCO TALANTI Francesco Talanti, nato a Sant’Alberto il 2 febbraio 1870, è l'autore di una straordinaria versione in dialetto romagnolo di sei Canti della Divina Commedia, esempio di umorismo garbato e sapiente. Autore prolifico, soprattutto di poesie e saggi, ha scritto un unico romanzo, L'ombra del delitto, pubblicato per la prima volta nel 1911 a Bellinzona e mai più ristampato. È dunque nell’occasione del centenario, che GialloLuna ri-pubblica con il marchio PaGiNe Edizioni la novella di Talanti, arricchita da un contributo di Franco Gàbici, vuole rendere omaggio a Francesco Talanti, sperando che si possano avviare nuove ricerche sulla sua produzione letteraria e di divulgazione scientifica.

P R O S A

ALL’ALIGHIERI SI PRESENTA LA NUOVA STAGIONE

tante, in cui tre nuovi autori “gialli” propongono le opere prime. Ascolteremo quindi Lorenza Ghinelli (trentenne cesenate che illustrerà la genesi molto curiosa del suo romanzo, Il Divoratore, su Newton Compton), Silvia Golfera (lughese insegnante lughese, con La solitudine dell’animale, Discanti

Sopra, l’illustratore Onofrio Catacchio

Sabato 1 ottobre (ore 11.30) la cittadinanza è invitata alla Sala Corelli del teatro Alighieri per l’usuale presentazione della stagione di prosa curata da Ravenna Teatro. Saranno presenti Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna, Ouidad Bakkali, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Marco Martinelli, direttore artistico della Stagione di Prosa, Luigi Dadina, presidente di Ravenna Teatro e Marcella Nonni, direttore organizzativo di Ravenna Teatro. Tra i nomi che sfileranno all’Alighieri a partire da novembre, Isabella Ferrari con Ennio Fantastichini, Teatro delle Albe, Fabrizio Gifuni, Marco Paolini.

Francesco Talanti

Editore) e Ilaria Milandri (pittrice di Forlì che giunge alla narrativa con il romanzo La visione cieca, Foschi Editore). GialloLuna prosegue poi martedì 4 ottobre, quando nella sede dell’Autorità Portuale (ore 18, via Antico Squero) si inaugura la mostra L’evoluzione del mito. Da Fantomas a Fantomax, con le immagini di Karel Thole e Onofrio Catacchio, mentre mercoledì 5 tornano al ristorante Cappello le ormai tradizionali Cene con delitto, organizzate dalla compagnia Quelli che il delitto. Intensa la giornata di giovedì 6 ottobre: a Sala D’Attorre (ore 18) incontro con i due scrittori (e non solo) romagnoli Franco Calandrini e Guido Pasi. Il primo parlerà del suo (bellissimo) È colpa di chi muore (Edizione del Maestrale), l’altro presenta il nuovo Morti da morire (Danilo Montanari Edizioni). Chiusura in serata al ristorante La Gardela con una nuova Cena con delitto.

L’ I N A U G U R IL VALTORTO CAMBIA FACCIA(TA)

A Z I O N E

Venerdì 30 settembre (dalle 20.30) si svolgerà al centro culturale Valtorto (via Faentina 216) la festa e l’inaugurazione della nuova insegna (nella foto lo spazio dove verrà apposta) per celebrare l’inizio delle attività per il 2011/12. L’inaugurazione completa il percorso promosso nella primavera del 2011 con il bando “Valtorto cambia faccia(ta)”, vinto da Mirko Dadich per la realizzazione di un’opera insegna per la facciata del Valtorto. Alla serata ci saranno, oltre a Mirko Dadich, il buffet con Simona Ciobanu, le proiezioni video di nastynasty© e il concerto/video istallazioni “Elettrobaaz”, con Franco Naddei (elettronica), Max Ferraresi (loop dj) e i visual di Neo Project.

Baracche burattini via da Cervia verso le colline cesenati

Stefano Giunchi, direttore artistico del festival Arrivano dal Mare!

La Sirena, simbolo da decenni di “Arrivano dal Mare!”, ill festival cervese del teatro di figura, volta sdegnosamente le spalle alla “citta madre” per approdare lungo i fiumi e le cittadine delle colline cesenati. È l’immagine quanto mai emblematica della 36ª edizione del festival e del divorzio sancito fra Cervia, “Arrivano dal Mare!”e il Centro Teatro di Figura che così prende su letteralmente baracca e burattini (con tanto di scuola di formazione, rassegne e museo) per andarsene verso terre e teatri più ospitali. Una diaspora ormai inevitabile – fa capire il direttore artistico e fondatore del festival e del CTF, Stefano Giunchi – dopo che il Comune ha ridotto al lumicino le risorse destinate alla cooperativa teatrale e alle sue attività spettacolari e didattiche, facendo cadere di fatto il rinnovo di un rapporto di convenzione che durava da 35 anni. Poco male, si punta su “nuovi pubblici e vecchi amici”: il festival si farà comunque, proprio in questi giorni, articolato in un intenso cartellone distributito fra giovedì 29 settembre e domenica 2 ottobre, fra gli spazi teatrali, le strade e le piazze di Gambettola, Longiano e Montiano, dove già il Ctf gestisce i palcoscenici municipali. In programma, oltre venti appuntamenti spettacolari (fra cui alcune porime nazionali), per adulti e per i più piccoli , ma anche incontri, mostre, atelier e la tradizionale premiazione delle Sirene d’Oro ai protagonisti del teatro di figura. Da non perdere la festosa kermesse finale, domenica pomeriggio, nelle strade di Gambettola. Fra le compagnie in cartellone: Massimo Schuster, Gaspare Nasuto, Alessio di Modica, le Marionette di Franco Lupi, Bruno Niemen, Danilo Conti e Francesca Proia, la Drammatico Vegetale, il Teatro del Drago, i Pupi di Stac, Dario Tognocchi... Il calendario completo degli eventi su www.arrivanodalmare.it


CULTURA& CINEMA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

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L’INTERVISTA

«Il festival è cambiato e si è evoluto» Alberto Bucci fa un bilancio del Mosaico Film Fest, aspettando Godard... di Francesco Della Torre Non tutti i festival possono permettersi un Film Socialisme di chiusura. Quando poi l'autore è Jean-Luc Godard, le antenne non possono che scattare sull'attenti. È vero, il Maestro della Nouvelle Vague, nella senilità, si è dato a opere difficili, sperimentali e di non facile comprensione. Ma la forza delle sue immagini rendono ancora il suo cinema unico. Un'ultima giornata, quella di sabato 1 ottobre del Mosaico d’Europa Film Fest, che al Cinema Corso inizia con un regista che alla sua opera seconda (la prima era l'ottimo Orphans del 1998) vinse il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia: Magdalene. Dopo otto anni, Peter Mullan torna alla regia con Neds, presentato in anteprima proprio qui a Ravenna. Se a questi due pezzi da novanta aggiungiamo il film presentato in apertura, Outrage del mitico Takeshi Kitano, si può dire che per l'edizione 2011 il Mosaico Film Fest ha calato il tris d'assi vincente. Ma cosa può ancora mancare a un festival come questo? Cosa può far spiccare il volo? Lo chiediamo all'organizzatore e vero e proprio factotum del festival, un uomo solo al comando, Alberto Bucci, già forte delle esperienze del Corto Imola

A sinistra un’immagine tratta da “Film Socialisme”, capolavoro di Jean Luc Godard che ha chiuso il Mosaico Film Fest; a destra, il direttore artistico Alberto Bucci

Festival e del Nightmare, in cui ricopre, fondamentalmente, lo stesso ruolo che nel Mosaico. «Il festival nel corso degli anni è cambiato, si è evoluto, anche se quest'anno, per i motivi legati alla sala, abbiamo organizzato tutto in fretta e la cosa si è ripercossa sull'assenza di ospiti internazionali. Inoltre continueremo a lavorare in direzioni sempre più diver-

Il festival ha avuto quest’anno un tris d’assi

se: come quest'anno abbiamo parlato di musica, successivamente potremmo offrire una finestra sull'animazione o sul documentario. Generi non riconducibili al semplice film narrativo di novanta minuti. Sarebbe poi importante ottenere qualche anteprima nazionale come quest'anno poteva essere Drive di Refn, anche se questo film non avrà problemi di distribuzione». Venezia insegna che avere an-

teprime anche di pochi giorni, crea l'evento. «Certamente è un elemento a cui lavoreremo alle prossime edizioni. Aggiungo che sarebbe stato un sogno avere Godard in sala, ma il Maestro non si muove». Molti cinefili distratti hanno perso per strada l'opera di Godard, qualcuno addirittura crede che sia morto. Ma in questi ultimi anni, che strada ha preso il Maestro della Nouvelle Vague? «O lo ami o lo detesti, io sono un “godardofilo” e considero quest'ultimo film un capolavoro. Quest'ultima opera rispetta l'unità di spazio e di tempo, e si svolge in una nave da crociera: l'incipit è un'inquadratura in soggettiva sul mare, con dialogo fuori campo tra uomo e donna: – Il denaro è un bene comune. – Come l'acqua allora!».

«Molto interessante lo sguardo sull’Islam Punk»

Molto attuale e molto “socialisme”, vista la riflessione iniziale. «Attraverso i suoi non-luoghi di vita, l'autore costruisce una critica della società, partendo sempre dal suo consueto interrogativo su “Cos'è il cinema?”, domanda alla base della poetica godardiana». Infine, un nome nuovo emerso in questi giorni di festival? «Più che un nome, ho trovato interessante lo sguardo su un mondo che non conosciamo e che abbiamo volutamente chiamato Islam Punk. Quando un anno fa vidi questo film (The Taqwacores), ho pensato subito di volerlo portare al Mosaico. È stato empatico, immediato. Spero che qualcuno abbia condiviso con me questa passione». Gli status su facebook (Islam Punk) di chi aveva appena visto il film e il generale apprezzamento, confermano che mostrare mondi così lontani (la scena musicale punk nel mondo islamico), costituisce sempre motivo d'interesse.


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CULTURA& PROGETTI

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

FORUM

Scienza, l’altra faccia della poesia La proposta di un luogo, in Darsena, cerniera tra città, scuola e università Riprende la serie di interventi promossi da Ravenna & Dintorni tra i nomi della cultura e dell’economia per riflettere sulla candidatura della città a Capitale della cultura europa nel 2019. Questa settimana ospitiamo Serena Fagnocchi, a molti nota per il suo impegno politico nel Pd (con posizioni molto vicine a quelle di Pippo Civati), di professione fisica e ricercatrice. Per noi, il primo intervento che parla esplicitamente di scienza. di Serena Fagnocchi Non so se l’uomo abbia cominciato prima a parlare o a contare, ma dentro di noi convivono da sempre insieme Poesia e Scienza, le due facce della stessa sete di conoscenza e di bellezza. Solo recentemente questi due aspetti inscindibili del nostro essere sono stati separati, relegati in ambiti diversi e infine posti in contrapposizione tra loro. Non ci rendiamo neppure conto di quanto le scienze entrino continuamente nelle nostre vite e accompagnino le nostre giornate. Quando lanciamo una palla è la meccanica immaginata da Newton – con o senza mela – che ne disegna le traiettorie. Quando accendiamo lampadine o la radio è la conoscenza della forza elettromagnetica con le sue onde che rende possibili questi semplici gesti. La chimica con le sue molecole e le sue reazioni entra in tutte le farmacie, ma anche nei ceppi di legno che bruciano nel camino o nei fertilizzanti che usiamo in giardino. Usiamo l’aritmetica ogni giorno per semplici calcoli su spesa e resti, su stipendi, rette e tasse. E c'è matematica anche dietro processi decisionali che compiamo continuamente: la scelta del parcheggio più vicino alla

nostra meta è un problema di calcolo delle probabilità, così come lo stipare valige e borse nel baule della nostra utilitaria è strettamente legato alla Teoria della complessità. Come è la Teoria del caos a predire il moto delle nubi e dei venti, base della meteorologia, dove un piccolo cambiamento delle condizioni iniziali porta a risultati estremamente diversi nei lunghi tempi. Ecco perchè previsioni oltre 34 giorni non sono attendibili. La tecnologia per osservare nuove particelle elementari sviluppata al Cern di Ginevra, il grande acceleratore di particelle oltre che il laboratorio più grande del mondo, è alla base della Pet (tomografia a emissione di positroni) che permette indagini diagnostiche sempre più accurate nei nostri ospedali. Computers, cellulari e i-pod non sarebbero possibili senza la Meccanica Quantistica, coi suoi “gatti di Schrodinger” né vivi né morti, e col principio d'indeterminazione di Heisenberg, che eleva l'impotenza a principio sostenendo che non è possibile conoscere simultaneamente posizione e velocità di una particella. Una teoria che tramortisce il senso comune e ha sconvolto tutto quello che è stato prima. Che costrinse Einstein – che non l'accettò mai – allo sbotto «Dio non gioca a dadi» e fece dire a Murray GellMann, premio Nobel per la Fisica nel '69, «Se qualcuno dice di poter parlare di Meccanica Quantistica senza avere le vertigini, semplicemente vuol dire che non ha capito niente di cosa sia». Satelliti e Gps non potrebbero esistere senza la Teoria della Relatività Generale di Einstein, coi suoi spazi-tempo curvi e i suoi buchi neri a me tanto cari, cui ho dedicato tutta la mia ricerca

biografia ESPERTA DI GRAVITAZIONE EINSTENIANA Classe 1977, laurea e dottorato in Fisica all’Università di Bologna, Serena Fagnocchi dal 2005 è stata ricercatrice per vari istituti di ricerca italiani e stranieri, nell'ordine, tra cui l’Alma Mater, il Centro Studi e Ricerche Fermi di Roma, la Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati SISSA di Trieste. Attualmente lavora per la School of Physics and Astronomy, University of Nottingham, UK. È esperta di gravitazione ensteiniana e degli effetti quantistici in presenza di campigravitazionali intensi, con particolare attenzione ai buchi neri e alla loro evaporazione quantistica (effetto Hawking). Collabora con l’Università di Harvard, il Max Planck Institute di Monaco, il Weizmann Institute di Tel-Aviv. Ha collaborato a molti progetti di divulgazione scientifica. È responsabile provinciale del Pd scuola.

scientifica. Il nostro Paese, terra di poeti, di esploratori e di scienziati, testimonia la sete di conoscenza e la curiosità del nostro popolo. L’Italia vanta una tradizione scientifica eccellente ed illustri scienziati. A fianco di Dante e Ariosto, Montale e Pirandello, l'Italia è la Patria di Galileo Galilei, il padre del metodo scientifico e quindi della scienza moderna, di Luigi Galvani, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Giulio Natta, Carlo Rubbia, Rita LeviMontalcini per citare solo premi Nobel. O, per stare vicinissimo a noi, del faentino Evaristo Torricelli e del lughese Gregorio Ricci Curbastro, che Einstein volle omaggiare visitandone la tomba in segno di riconoscenza per avergli fornito coi suoi studi la matematica necessaria a costruire la sua Relatività Generale. Queste persone eccezionali famose in tutto il mondo e motivo di vanto per

BANDO

84 giovani volontari rispondono all’appello di “Ravenna 2019” Sono ben 84 coloro che hanno risposto al bando promosso venti giorni fa dallo staff di “Ravenna 2019” per la ricerca di volontari disposti a lavorare per la candidatura della nostra città a Capitale Europea della Cultura. Tutti giovani di età compresa fra i i 18 e i 30 anni, laureati o laureandi, in gran parte provenineti dall’ambito universitario locale e – come recitava l’appello – “appassionati di cultura”. I volontari saranno presto destinati a supportare l’organizzazione degli incontri propedeutici alla candidatura che prevedono fra l’altro, in novembre, seminari tematici con prestigiosi relatori che (l’avevamo già anticipato su queste pagine) vanno da Stefano Boeri a Marc Augé, da Predrag Matvejevic a Irene Tinagli, fino ad Hanif Kureshi.

POSTCARDS di

EMILIANO BIONDELLI

«Le città della Scienza di Parigi o Shangai sono grandi poli di attrazione turistica» tutti noi, si vedono al più intestare alcune scuole o strade. Con tali premesse è doloroso constatare l'anoressia scientifica oggi dilagante, con preoccupanti rigurgiti di superstizione e credulità, uno scollamento sempre più vistoso tra il dato oggettivo e la percezione del reale. Oggi il non sapere nulla di fisica o matematica è sfoggiato come un vezzo invece che essere confessato con vergo-

gna e quando si parla di Cultura ci si riferisce implicitamente solo all'Arte, alla Storia e alla Letteratura dimenticando la Scienza. Tuttavia la fame di Scienza non è morta, come si avverte dal successo di ogni iniziativa di divulgazione scientifica (avete mai provato ad assistere ad una lezione divulgativa di Margherita Hack?), delle pubblicazioni divulgative e delle Città della Scienza, autentici attrattori turistici di folle come a Parigi, Valencia e Shangai, appena aperta e tutto esaurito per mesi. Da noi manca totalmente un luogo della Scienza di questo genere, e credo che se Ravenna decidesse di promuoverne la realizzazione all’interno del progetto di riqualificazione della Darsena sarebbe in grado di attrarre un bacino nuovo e vasto di persone e di interessi, portando allo stesso tempo uno straordinario apporto alla candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019, dimostrando che l’assenza totale di persone provenienti dal mondo della Scienza nel Gruppo di lavoro sulla candidatura non significa necessariamente scarsa attenzione alla Cultura scientifica. Sarebbe un luogo di reale scoperta per famiglie e bambini, attraverso esperienze dirette e sorprendenti, capaci di educare al metodo scientifico in modo semplice e naturale. Un luogo capace di attrarre turisti dalla costa o in arrivo con le crociere. Un luogo in grado di divenire punto d'incontro tra società e studenti se opportunamente inserito nel tessuto cittadino ed universitario, con adeguati spazi di interazione e aggregazione e aule multimediali, contribuendo a realizzare Ravenna come città davvero universitaria (non basta infatti un’università per fare di una città una città universitaria). Un luogo di collegamento tra società, università e scuole, poiché giovani e bambini hanno un ruolo cruciale nella diffusione futura della cultura scientifica. Ho sempre considerato i bambini gli scienziati perfetti: curiosi e senza pregiudizi, pieni di domande e con poche “certezze”. Il metodo scientifico procede infatti per “falsificazione” delle conoscenze precedenti, in un percorso verso teorie sempre più in grado di descrivere il reale, ma senza avere mai la pretesa di essere “vere”. Si sa che arriverà sempre il giorno in cui un'osservazione casuale, un esperimento, un'intuizione, metterà in crisi quella che è considerata la frontiera più avanzata della conoscenza di oggi. E ciò permetterà di andare avanti. E avanti ancora. Il dubbio e la curiosità sono il carburante della scienza. Le domande lo strumento per sapere che risposte cercare. “Non è ciò che non sai a crearti dei problemi, ma ciò che sai per certo”, diceva Mark Twain, e questo vale nella vita come nella scienza. A dimostrazione che una maggiore sensibilità e metodo scientifico nella vita di tutti i giorni potrebbe contribuire ad un migliore modo di affrontare le sfide e i problemi di ogni giorno. In ogni campo. Basterebbe un po' di coraggio e di immaginazione, condite con un po' di dubbio e curiosità. Credo valga la pena provarci.


DOVE& QUANDO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

DIARIO

• GRANDE SCHERMO • Programmazione da venerdì 30 settembre a giovedì 6 ottobre

CinemaCity - Ravenna

fer., sab. e fest.:18-22.40

Carnage

fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.55-20.25-22.40-00.50; dom.: 15.35-17.55-20.25-22.40

Kung Fu Panda 2

(Regia di Roman Polanski)

fer., sab. e fest.: 20.40-22.30

fer., sab. e fest.: p.u. 16

I Puffi

Italia - Faenza

(Regia di Raja Gosnell)

A dangerous method (Regia di David Cronenberg)

fer. e sab.: 16-18-20.35-22.35; dom.: 15.40-17.40-20.35-22.35

Come ammazzare il capo... e vivere felici

ven., lun., mer. e gio.: p.u. 20.30; sab.: 17.45-20.30; dom.: 15.30-17.45-20.30

(Regia di Seth Gordon)

lun.: p.u. 20.30 (film in lingua originale)

Super 8

La pelle che abito (v.m. 14)

Drive

(Regia di Pedro Almodovar)

fer. e sab.: 17-20.25-22.45; dom.: 15.30-17.50-20.25-22.45

fer.: 20.40-22.45; sab.: 18.15-20.40-22.45; dom.: 16-18.15-20.40-22.45

(Regia di Jennifer Yuh)

(Regia di J.J. Abrams)

fer. e sab.: 20.20-22.45; dom.: 15.35-20.20-22.45

(Regia di Nicolas Winding Refn)

Niente da dichiarare

Kung Fu Panda 2

(Regia di Dany Boon)

(Regia di Jennifer Yuh)

(Regia di Paul Feig)

mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

(Regia di Douglas McGrath)

fer. e sab.: 16-18-20.40-22.40; dom.: 15.30-17.35-20.40-22.40

Crazy, stupid, love (Regia di John Requa, Glenn Ficarra)

fer. e fest.: p.u. 22.40; sab.: 22.40-00.50

Sex and zen 3D

(Regia di Roman Polanski)

ven., sab., mar., mer. e gio.: p.u. 21.15; dom.: 17-18.45-21.15

Cars 2 (Regia di Brad Lewis e John Lasseter)

Questa storia qua (Regia di Alessandro Paris e Sibylle Righetti)

Le amiche della sposa

Ma come fa a far tutto?

Carnage

sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

sab.: p.u. 18.10; dom.: 16-18.10

fer. e sab.: 16-18.15-20.30-22.45; dom.: 15.30-17.45-20.30-22.45

lun.: p.u. 21.30 (presente in sala la regista Sibylle Righetti)

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE

FARE I CONTI CON L’AMBIENTE

per Ravenna 2011, incontro con lo storico dell’arte Philippe Daverio. Inizio ore 18.

Sarti - Faenza A dangerous method

(Regia di Cristopher Sun Lap Key)

Box Office 3D - Il film dei film

(Regia di David Cronenberg)

CASA MATHA, RAVENNA

(Regia di Ezio Greggio)

fer. e sab.: 16-18.05-20.40-22.45; dom.: 15.30-17.35-20.40-22.45

fer.: p.u. 20.30; sab.: 17.50-20.30-00.55; dom.: 17.50-20.30

SOFFI MUSICALI E VIBRAZIONI DI CORDE

Drive

concerto per organo, clavicembalo, flauto, violino e violoncello. Inizio ore 20.30.

(Regia di Nicolas Winding Refn)

fer.: 20.30-22.45; sab.: 18-20.30-22.45-00.55; dom.: 15.40-18-20.30-22.45

Blood Story (Regia di Matt Reeves)

fer. e sab.: 16-18.15-20.30-22.45; dom.: 15.30-17.45-20.30-22.45

INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT COLLEGIATA DI SAN MICHELE, BAGNACAVALLO

Blood Story

IL VARIETÀ DELLO ZODIACO

(Regia di Matt Reeves)

Baciato dalla fortuna

ospite d’onore Pippo Santonastaso. Inizio ore 21.

(Regia di Paolo Costella)

fer. e sab.: 16-18-20.30-22.30; dom.: 15.30-17.30-20.30-22.30

TEATRO ZODIACO, RAVENNA

IL PICCOLO PRINCIPE

Jolly - Ravenna fer. e sab.: 16-18-20.50-22.30; dom.: 15.40-17.20-20.50-22.30 (Regia di Rupert Wyatt)

fer. e sab.: 16-17-18.05-20.30-20.40-22.35-22.45; dom.: 16-17.30-18.05-20.30-20.4022.35-22.45

(Regia di Andrea Segre)

ven. e sab.: 20.35-22.30; dom.: 16.30-18.30-21.15; lun., mar., mer. e gio.: p.u. 21.15

Cinedream - Faenza

TRADIMENTI

La pelle che abito (v.m. 14)

(Regia di Pedro Almodovar)

spettacolo da Harold Pinter, con Gianluca Balducci, Alessandro Bandini e Laura Berardi, per la regia di Domenico Ciolfi. Ingresso libero. Inizio ore 21.30.

(Regia di Pedro Almodovar)

ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.40; dom.: 16-18.30-21

(Regia di Raja Gosnell)

ven., sab., mar., mer. e gio.: 16-18.05-20.30; dom.: 15.30-16.40-18.40-20.40; lun.: 16-18.05

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT PIAZZA NUOVA, BAGNACAVALLO

San Rocco - Lugo

La pelle che abito (v.m. 14) ven., sab., lun., mer. e gio.: p.u. 22.40; dom.: 15.30-22.40

I Puffi

adattamento teatrale del racconto di Antoine de Saint-Exupé, a cura dell’associazione culturale Entelechia. Inizio ore 21.30.

Io sono lì ven. e sab.: 20-22.30; dom.: 16-18.15-20.30-22.30; lun., mar. e gio.: p.u. 21

L’alba del Pianeta delle Scimmie

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Ma come fa a far tutto? fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.50-20.20-22.40-00.55; dom.: 15.30-17.50-20.20-22.40

(Regia di Douglas McGrath)

fer.: 20.35-22.40; sab. e dom.: 18-20.35-22.40

Super 8

L’alba del Pianeta delle Scimmie

Baciato dalla fortuna

(Regia di J.J. Abrams)

(Regia di Rupert Wyatt)

(Regia di Paolo Costella)

Astoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026 Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052

Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT TEATRO GOLDONI, BAGNACAVALLO

Teatro Moderno Fusignano Terraferma

VENERDÌ 30 SETTEMBRE

(Regia di Emanuele Crialese)

IL RITORNO

presentazione del libro di Fiorenza Brunetti. Inizio ore 9.58.

sab.: 20.30-22.30; dom.: p.u. 21

INFOLINE 0544 408230 LIBRERIA.COOP, RAVENNA

INFOCINEMA Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165

GIOCHI DI PAROLE A TRE

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DOVE& QUANDO

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

www.ravennaedintorni.it

VISIBILI E INVISIBILI di

FRANCESCO DELLA TORRE

il tuo quotidiano online

Crazy, Stupid, Love, una commedia sentimentale che piace anche a chi non ama il genere

Crazy, Stupid, Love, di John Requa e Glenn Ficarra Ficarra (...no!) e Requa sono due bravi sceneggiatori americani al secondo film da registi che, visto il cast che sono riusciti a riunire, sono molto quotati a Hollywood e dintorni. Crazy, Stupid, Love è una commedia sentimentale, genere normalmente poco apprezzato da chi scrive, che intanto è riuscito nel primo piccolo miracolo di non farsi storpiare il titolo dai distributori italiani e addirittura a mantenerlo intatto. Secondo piccolo miracolo, il film è piaciuto a chi non ama molto il genere. Terzo piccolo miracolo, le due ore di durata non si sentono mai. Ma partiamo dal principio: il film parla di un incontro tra un marito che è stato appena scaricato e un inguaribile dongiovanni, un’amicizia che spalancherà al depresso e poco affascinante (ex) marito le vie della mondanità più sfrenata. Gli incontri dei due protagonisti s’intrecceranno con quelli di altri personaggi secondari, dando vita a un puzzle di storie intrigante e assai divertente. Per quanto riguarda la trama, come da consuetudine, mi fermo all’inizio, perché raccontare un film è quanto di DIMENSIONI

più odioso e rovinoso esista al mondo, inoltre ci sono alcuni aspetti di Crazy, Stupid, Love su cui vale la pena soffermarsi. Come premesso sopra, il cast vale da solo il prezzo del biglietto. I due protagonisti maschili, Steve Carell e Ryan Gosling sono eccezionali: il primo, sorta di Jim Carrey con più tatto (40 anni vergine), è certamente alla sua prova migliore; del secondo segnatevi attentamente il nome perché questo è il suo anno, visto che lo vedremo in opere acclamate e ambiziose quali Drive e Le idi di marzo. La “risposta” femminile è maiuscola: accanto alla sempre grande Julianne Moore abbiamo l’emergente e qui già ampiamente celebrata (Easy Girl e Zombieland) Emma Stone. In ruoli minori, troviamo anche Kevin Bacon e Marisa Tomei. La sceneggiatura è impeccabile, e soprattutto regala un grande colpo nel secondo tempo, quando sembra che tutto confluisca nel prevedibile, prendendo di sorpresa lo spettatore e regalando ancora mezz’ora buona di situazioni ingarbugliate. Certo, il miele abbonda e come sempre dolcifica un po’ troppo il tutto lasciando da parte ogni cattiveria, però la costruzione del

Blackout, di Rigoberto Castaneda (2011) Gianluca Morozzi è uno scrittore molto noto a Ravenna e dintorni, pochi sanno però che dal suo clamoroso successo Blackout ne è stato tratto un film, co-produzione Italia-UsaMessico, da noi inedito per, credo, molto tempo. Tratto fin troppo liberamente dal libro, il film è ambientato in un ascensore con tre persone che si blocca: i continui flashback mostrati, servono per farci capire la vera natura dei protagonisti, facendo così salire la tensione nello spettatore, visto che dentro l'ascensore i tre non si conoscono ancora. Tecnica non nuova, ma sempre solida. Poi il finale, che non si può rivelare, che oltre a tradire lo spirito del romanzo, rovina l’essenza del film stesso, non facendo combaciare alcune scelte di sceneggiatura e mostrando una risoluzione grezza, seguita da una postilla finale che più inutile non si può. Peccato, perché romanzo e metà film funzionano assai, e soprattutto riescono a creare ciò che un thriller deve: la tensione. Poi però si butta tutto via. Peccato. Sottotitoli disponibili in rete.

A GLIE ROB CHE AL ZUZED SOL IN “TOND”

TE

INFOLINE 0544 465078 CENTRO LA LUCERTOLA, RAVENNA

commedia dialettale con la Compagnia Qui de Tond. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 25661 CENTRO SOCIALE IL TONDO, LUGO

I THRILLER DEI 150 ANNI

incontro con gli scrittori Diana Lama e Divier Nelli. Inizio ore 18.

LA DIVINA COMMEDIA NEL MONDO - VERSIONE CATALANA

INFO WWW.GIALLOLUNA.IT SALA D’ATTORRE, RAVENNA

conversazione sulla presenza di Dante in Catalogna, con Raffaele Pinto. A seguire, lettura in italiano e catalano del XVIII canto del Paradiso con Alessandro Sorrentino e il traduttore Joan Francesc Mira I Casterà. All’organo Paola Dessì. Inoltre, consegna del Lauro Dantesco “ad honorem” a Ezio Raimondi. Inizio ore 21.

MOSAICO FILM FEST

proiezione dei “Il cielo cade”, di Antonio Frazzi, “Exit through the gift shop” di Banksy e “Die fremde” di Feo Aladag. Inizio ore 18.

INFO WWW.MOSAICOFILMFEST.IT CINEMA CORSO, RAVENNA

CASA DI UNA BAMBOLA

BASILICA DI SAN FRANCESCO, RAVENNA

video performance liberamente ispirata all’omonimo dramma di Ibsen, con Francesca Dirani. Inizio ore 20.30.

EFFEDIA

in concerto per un tributo a Fabrizio De Andrè. Inizio ore 20.30. PALCO CENTRALE, GODO DI RUSSI

NELLA SPERANZA SIAMO STATI SALVATI il Coro “Nitida Stella” propone un raffinato repertorio polifonico classico e contemporaneo. Inizio ore 20.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT

CHIESA DI SAN GIROLAMO, BAGNACAVALLO

LA DIVINA COMMEDIA NEL MONDO

presentazione del libro di Gianni Zauli, con mostra di oggetti ludici. Inizio ore 18.

INFOLINE 0545 64330 TEATRO GOLDONI, BAGNACAVALLO

film porta lo spettatore al finale desiderato. Leggasi: è una commedia, non un film di Quentin Tarantino.

L’ASTROLOGIA OCCIDENTALE

A San Francesco l’ultima serata con la versione catalana Serata conclusiva, venerdì 30 settembre, alle 21, con La Divina Commedia nel Mondo, rassegna che quest’anno ha raggiunto la XVII edizione. La Basilica di San Francesco di Ravenna ospiterà la presentazione della traduzione in lingua catalana e un’interessante conversazione sulla presenza di Dante nell’area culturale della Catalogna. La versione della Commedia che sarà presentata è l’ultima e risale al 2000. Autore è lo studioso Joan Francesc Mira I Casterà che si è occupato di antropologia culturale dopo aver studiato presso l’Università Gregoriana di Roma. La serata si concluderà con la lettura del XVIII canto del Paradiso, in lingua italiana e in catalano, fatta rispettivamente da Alessandro Sorrentino e Joan Francesc Mira I Casterà. Inoltre, verrà consegnato il Lauro Dantesco “Ad Honorem” a Ezio Raimondi, dantista e professore emerito dell’Università di Bologna. All’organo, Paola Dessì. Ingresso libero.

verrà presentato il libro di Renata Venturini “Manuale di astrologia occidentale” e si parlerà della struttura e di come funziona l’astrologia classica occidentale. Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 401645 ALEF - LIBRERIA ESOTERICA & GALLERIA D’ARTE, RAVENNA

SERATA DI GALA

conferimento del Premio GialloLuna 2011 al regista Alberto Sironi. Musica dal vivo con il Quartetto Randagio che presenta un omaggio a Fabrizio De Andrè.

SOLO NOTIZIE SELEZIONATE EDIZIONI E COMUNICAZIONE S r l

Inizio ore 21.

INFO WWW.GIALLOLUNA.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE

BALLI FOLK

esibizioni di danze folkloristiche, non solo romagnole. Inizio ore 21.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT PIAZZA NUOVA, BAGNACAVALLO

FREAK OUT!

spettacolo di improvvisazione teatrale con l’associazione Belleville. Inizio ore 21.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT CHIOSTRO DELLE CAPPUCCINE, BAGNACAVALLO

SETTANT’ANNI DI MUSICA ALLA RADIO

serata dedicata alla storia della radio , con Luigi Bertaccini e il gruppo Saluti da Saturno. Inizio ore 21.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT PIAZZA DELLA LIBERTÀ, BAGNACAVALLO

ROCK HOUSE NAIMA

live con New Cherry, Sara Piolanti, Charleston e Simona Gretchen. A seguire, dj set rock e disco. Inizio ore 22.

INFOLINE 335 314568 NAIMA CLUB, FORLÌ

JOY SALINAS

in concerto. Speciale house consolle by Dj Robert-Eno e Alex Montana, voice e percussione. International guest star dj from Usa Kenny Carpenter. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 0546 46877 TEK CLUB, FAENZA

PER ME È SÌ

il venerdì sera del Baccara: nella sala principale la selezione musicale è curata dai dj Marco Genesi e Massimo Buganè, con un programma r’n’b, dance e house. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 333 2188098 BACCARA, LUGO

SABATO 1 OTTOBRE

A CAVALLO NEL MARE D’AUTUNNO

un week end con il primo raduno equestre tra pinete e valli: passeggiate a cavallo, musica e attività didattiche per i più piccoli, battesimo della sella per i principianti. Sabato sera, dalle 20, cena di gala e festa country. Quota di partecipazione 95 euro.

è in distribuzione il numero di settembre - www.reclam.ra.it


DOVE& QUANDO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

Il modulo d’iscrizione è scaricabile dal sito www.alohabeach.it. Le iscrizioni vanno inoltrate entro il 30 settembre via fax al n. 0544 446142 o via mail a alessandra@alohabeach.it. Inizio ore 10.

INFOLINE 0544 446142 ALOHA BEACH, MARINA ROMEA

ROMBI DI PASSIONE

ultimo week end con la kermesse di iniziative motoristiche. Sabato e domenica, spettacoli di street trial e stunt riders, gare di kart, mercatino e stand gastronomici. Inizio ore 10. PIAZZA GARIBALDI, LUGO

IN CAPO AL MONDO

primo contest di pittura, con gli artisti che si sfidano per le strade. Partecipazione gratuita. Inizio ore 14.

INFO WWW.DIMENSIONIVARIABILI.IT PIAZZA SAN FRANCESCO, RAVENNA

MOSAICO FILM FEST

ultimo giorno del festival, con la proiezione di: “Neds” di Peter Mullan, “K-Metamorphosis” e “Together” di Lorenza Mazzetti, “Banditi a Milano” di Carlo Lizzani. Alle 22, cerimonia di premiazione del concorso europeo e a seguire evento speciale: proiezione di “Film socialisme” di Jean Luc Godard, l’ultimo capolavoro del maestro della nouvelle vague. Inizio ore 15.

FESTA MESTA di

ALESSANDRO FOGLI

The Whole Love, il disco di un grande gruppo al top della carriera

Dunque, pare che la scoperta della natura dei neutrini renderà possibile viaggiare nel tempo. Bene, se agli scienziati del Cern di Ginevra occorre una cavia, mi offro volontario per farmi spedire in via Volturno 60 a Milano, il 29 settembre del 1936, dotato di un grosso randello e di un potente topicida. Ma questa non è una rubrica scientifica, dunque bando alle ciance e parliamo di serie faccende. Con l’album del 2002 Yankee Hotel Foxtrot, i Wilco si liberarono finalmente della nomea di “gruppo di quel tipo degli Uncle Tupelo” che li aveva in qualche modo distanziati dall’ottenere il rispetto che invece meritavano chiaramente, permettendo così a Jeff Tweedy di prendere coscienza del suo enorme talento e seguire la sua musa verso sentieri mai battuti prima, con risultati sempre più sorprendenti. Ma con così tanto spazio di manovra disponibile per Tweedy e i suoi soci, il lavoro in studio dei Wilco dopo Yankee Hotel Foxtrot, sebbene spesso brillantissimo, non è più sembrato così coeso come in Being There o Summerteeth, album certo eclettici ma che rivelavano inoltre

IL GIALLO DEL DEBUTTANTE

INFO WWW.GIALLOLUNA.IT SALA D’ATTORRE, RAVENNA

ORATORIO DELL’ASCENSIONE Costruzioni Ristrutturazioni Vendita diretta case Serietà Affidabilità Competenza

in diretta audio e video su schermo gigante dalla chiesa di San Carlo di Modena, con solisti, coro e orchestra di Villa Contarini. Ingresso gratuito. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 955672 AUDITORIUM CORELLI, FUSIGNANO

di Mirco Romagnoli & C. Via Cesenatico 156 - 48042 (FC) Tel./Fax 0547 671754 Cell. 333 4800146 mirco196226@libero.it www.rrfcostruzioni.it

INFOLINE 0544 438494 BBK BEACH, PUNTA MARINA TERME

CARTOON PARTY

con Cristina D’Avena e Miwa Band. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 0546 46877 TEK CLUB, FAENZA

CLOSING PARTY

l’ultimo evento della stagione per il PinetabyVisionnaire e il PacificoDinner, con Andrea Camurri che presenta Lio, il club cabaret più in di Ibiza, e poi ancora Formentera Return con il PinetaClub di Formentera e il NeroOpaco di Formentera, i due locali più alla moda dell’isola. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 0544 994728 PINETA CLUB, MILANO MARITTIMA

PACO E MAGIÀ

R.R.F. COSTRUZIONI

in concerto, musica anni 60-70. Inizio ore 21.

DOMENICA 2 OTTOBRE

PALCO CENTRALE, GODO DI RUSSI

BANDA STADT KAPELLE DI NERESHEIM

TARANTA CONTAINER

con i Nidi d’Arac in concerto: un viaggio nella musica salentina, contaminata da suoni metropolitani. Inizio ore 21.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT PIAZZA DELLA LIBERTÀ, BAGNACAVALLO

i musicisti della città tedesca gemellata con Bagnacavallo propongono un ampio repertorio di musica per ottoni, sotto la direzione del maestro Bernd Simon. Dalle 15.30, concerto itinerante in centro storico. Inizio ore 10.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT PIAZZA DELLA LIBERTÀ, BAGNACAVALLO

GLORIA TURRINI E FRANCESCO LAGHI

STORIE DA 1000 LIRE

letture animate di Alfonso Cuccurullo sullo spirito dell’Unità d’Italia, per bambini da 5 anni in su. Replica alle 17. Inizio ore 15.30.

in concerto. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 438494 BBK BEACH, PUNTA MARINA TERME

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT CHIOSTRO DELLE CAPPUCCINE, BAGNACAVALLO

DISCORING

repertorio rigorosamente anni ‘80 con il dj set di Graziano Manoli e

ALEAENSEMBLE – IL TRIO D’ARCHI, UN CLASSICO DEL CLASSICISMO

due figure di musicisti, Paul Wranitzky e Ludvig van Beethoven, il cui nome è legato al “classicismo viennese”, si confrontano sotto le

QUARTETTO AVOS

in concerto l’ensemble di archi e pianoforte formato da musicisti provenienti dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Inizio ore 17.

PESCARA. ENNIO FLAIANO

E LA CITTÀ PARALLELA

presentazione del libro con l’autore, Antonio Marchetti. Inizio ore 18. LIBRERIA LILLIPUT, RAVENNA

UNITI IN MUSICA

concerto della Corale bagnacavallese Ebe Stignani per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Inizio ore 20.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT CHIESA DEL CARMINE, BAGNACAVALLO

ROBERTO VALENTINI

appuntamento con il liscio romagnolo. Inizio ore 20.45.

INFOLINE 0545 25661 CENTRO SOCIALE IL TONDO, LUGO

una sorta di massiccio nucleo centrale venuto un po’ a mancare negli album più recenti. Ciò in parte può essere dovuto ai frequenti cambi di formazione, frutto anche di circostanze gravissime (ultima, la morte nel 2009 del multi strumentista Jay Bennett), e infatti non appena i Wilco hanno avuto il tempo di rodare coi giusti tempi una line-up finalmente serrata, ecco il nuovo The Whole Love, disco che ritrova finalmente la forza, la consistenza e la coerenza del capolavoro Yankee Hotel Foxtrot. Come YHF, The Whole Love è il frutto di una band che stilisticamente è aperta a tutto, dalla tagliente dissonanza di The Art of Almost e la contemplazione umorale di Black Moon, al pop spiegazzato ma allegro di I Might e l’incedere baldanzoso della rock & roll Standing O, ma, cosa più rilevante di tutte, l’album – come non succedeva da Being There del 1996 – suona come se i Wilco si stiano proprio divertendo con i loro tanti mutamenti morfologici musicali. Anche passaggi più sobri quali Rising Red Lung

Marco Genesi. Inizio ore 23.

incontro con le autrici Lorenza Ghinelli (“Il divoratore”, Newton & Compton), Silvia Golfera (“La solitudine dell’animale”, Discanti Editore) e Ilaria Milandri (“Visione cieca”, Foschi Editore). Inizio ore 21.

INFO WWW.MOSAICOFILMFEST.IT CINEMA CORSO, RAVENNA

INFOLINE 0544 39837 SALA CORELLI DEL TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA

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possiedono un cuore e un’anima che sono caldi e avvincenti, e questi musicisti centrano coerentemente il bersaglio sia individualmente che come ensemble; le tastiere di Mikael Jorgensen apportano un capriccio giocoso proprio ai pezzi che più ne hanno bisogno, dalle scaramucce di chitarra tra Tweedy, Nels Cline e Pat Sansone scaturiscono in continuazione ottime soluzioni, e la sezione basso/batteria di John Stirratt e Glenn Kotche tiene a bada il ritmo con parti uguali di immaginazione e precisione. Con The Whole Love i Wilco hanno fatto un album in cui il tutto è potente come le singole parti: i musicisti si imbeccano l’un l’altro con l’intuito e l’intesa che differenziano una vera band da un gruppo di persone che semplicemente suonano insieme, e tutte le canzoni qui convergono verso un unicum vario, intelligente e, il più delle volte, genuinamente commovente. In buona sostanza, questo è il disco di un grande gruppo al top della carriera; The Whole Love è una gioia da ascoltare, un lavoro che ogni volta rivela qualcosa di nuovo e che conferma i Wilco come una delle migliori band americane del 21° secolo. Da avere subito.

abili dita dei musicisti dell’Alea Ensemble, Andrea Rognoni, violino, Stefano Marcocchi, viola e Marco Frezzato, violoncello. Ingresso 10 euro. Inizio ore 11.

INFOLINE 0544 271071 MUSEO NAZIONALE, RAVENNA

FESTA DEI NONNI

saranno organizzati i giochi di una volta, giochi per lo più di gruppo che hanno riempito l’infanzia dei nostri nonni e che oggi vanno riproposti pensando soprattutto alle giovani generazioni. La partecipazione è gratuita. Inizio ore 14.30.

INFOLINE 333 4956397 PARCOBALENO, ALFONSINE

FESTA DI FINE ESTATE

con l’esibizione del Gruppo Ballerini Romagnoli Alla Casadei. Dopo la merenda, pomeriggio musicale col Quartetto Randagio dedicato a Fabrizio De Andrè. Alle 20.30, tombola per i soci. Inizio ore 15.30.

INFOLINE 0544 422228 CENTRO SOCIALE LA QUERCIA, RAVENNA

È SO ALEGRIA

dalle 17 alle 18, hora feliz, a seguire dj “Turma Do Mosquito”. Inizio ore 17.

INFOLINE 0544 530854 BAGNO MOSQUITO COAST, MARINA DI RAVENNA

AMOROSO FOCO

l’ensemble composto dal soprano Marina Bartoli e da Michael Leopold si esibirà in “Guerra di baci”. Ingresso a

offerta libera. Inizio ore 17.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT CHIESA DI SAN GIROLAMO, BAGNACAVALLO

ARANCIA MECCANICA

in concerto per un tributo a Lucio Battisti e tanto altro. Inizio ore 20.30. PALCO CENTRALE, GODO DI RUSSI

MUSICA SACRA DAL ‘600 AL ‘900

il Coro polifonico Ad Novas propone un ricco repertorio di musica sacra d’autore. Inizio ore 20.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT COLLEGIATA DI SAN MICHELE, BAGNACAVALLO

VOCI E COLORI IN PIAZZA NUOVA concerto di The colours of Freedom: brani gospel classici e contemporanei. Inizio ore 20.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT PIAZZA NUOVA, BAGNACAVALLO

OUR FIRST PACT

in concerto Kam Hassah, uno dei protagonisti della scena undergorund italiana. Inizio ore 21.

INFO WWW.ORTOGRAPHE.IT PLANETARIO, RAVENNA

DALL’OPERA DI VERDI AL ROCK DEI GIORNI NOSTRI

viaggio nella musica nei 150 anni dell’Unità d’Italia. Inizio ore 21.30.

INFO INFO WWW.LAFESTADISAN MICHELE.IT

BOOK CROSSING di

GIULIA MONTANARI

Torna la stagione del giallo ecco la mia personalissima playlist

Con Giallo Luna Nero Notte, torna la stagione del giallo e così, ecco qua una mia personalissima play list sui miei detectives e dintorni preferiti, quelli che quando esce una loro avventura, ancora oggi, a distanza di anni, proprio non posso resistere. E su quelli che pare siano andati in pensione, non mi rassegno. Ce ne sono che sono resuscitati… Tralascio quelli che ormai non potranno più riservarci nuove sorprese (Maigret sopra ogni altro) e quelli con cui ho passato tanti anni di cui sono loro grata…

Kurt Wallander Ombroso, umorale, scostante, talvolta insicuro, ma ovviamente intelligentissimo, sensibilissimo e profondissimo, quest’uomo ci accompagna nei ghiacci della Svezia, tra Malmo e Ystad, a indagare su vicende terribili e crudissime, ma ci rivela anche il suo privato, l’ex moglie, il padre malato, la figlia di cui non sempre è perfettamente in grado di prendersi cura. Melan-

conico, lento, riflessivo, lui come i romanzi di cui è protagonista. Sugli schermi è comparso per due volte, in una serie da dimenticare e in una versione invece molto suggestiva con Kenneth Branagh. Autore: Henning Mankell

Autore: Ian Rankin

Pedra Delicado Finalmente una donna che non è una Charlie Angel, non è la sorella, la figlia, l’amante di un protagonista. Ha superato la quarantina, conduce una serena vita sessuale e regge l’alcol in modo decisamente apprezzabile. Dal punto di vista investigativo non è il genio da contrapporre a Lupin terzo, ma una poliziotta testarda e dedita al lavoro, da cui però (a differenza di tanti colleghi maschi) ogni tanto riesce pure a staccare. Imperdibili i dialoghi con il suo sottoposto… Sarà perché è spagnola e di Barcellona, la sua melanconia sembra meno impenetrabile di quelle di John e Kurt. Autrice: Alicia Gimenez Bartlett

John Rebus Anche lui parrebbe ormai aver abbandonato l’attività, ma il suo creatore è in splendida forma e quindi, perché disperare. John Rebus è un anticonformista, stretto nel ruolo di poliziotto, che vive in un’Edimburgo dove la mala si intreccia alla Dylan Dog politica e alla corruzione. Anche lui gran bevitore, disordinato, No, non è vero, lo ammetto. Ho smesso di leggere le sue stoincasinato, orso e ossessionato dal lavoro. Eppure irresistibile. rie tanti tanti anni fa, quando io ero ancora giovane. Lui ovviaForse, come lettori, è meglio non chiedersi nemmeno troppo mente lo è rimasto. Questo è un semplice omaggio al suo ediperché lo troviamo così irresistibile. tore, che ci ha lasciati.


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DOVE& QUANDO

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CHIOSTRO DELLE CAPPUCCINE, BAGNACAVALLO LUNEDÌ 3 OTTOBRE

LEONORA ARMELLINI

in concerto, con musiche di Schumann. Inizio ore 17.

INFOLINE 0544 39837 SALA CORELLI DEL TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA

FRANK DAVID

concerto dell’orchestra spettacolo. Inizio ore 20.30. PALCO CENTRALE, GODO DI RUSSI

FESTA DEI NONNI

serata tutta romagnola, con un incontro dal titolo: “Fet d’una volta”. Protagonista dell’incontro, Mario Gurioli, scrittore, studioso e narratore faentino che racconterà al pubblico una preziosa testimonianza su un mondo ormai scomparso, uno spaccato fedele degli stili di vita della Romagna di ieri. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 955653 CENTRO CULTURALE IL GRANAIO, FUSIGNANO

UN PIRATA PICCOLO PICCOLO

presentazione del romanzo di Amara Lakhous, con l’autore. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 22388 HOTEL ALA D’ORO, LUGO

MARTEDÌ 4 OTTOBRE

IL CIELO E IL TEMPO (PARTE II): ALLE RADICI DEL PENSIERO

conferenza di Oriano Spazzoli. Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 62534 PLANETARIO, RAVENNA

MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE

IL PIANETA VERDE

proiezione del film di Coline Serreau. Inizio ore 15. SALA BUZZI, RAVENNA

LA RIVOLUZIONE MILITARE NELLA BATTAGLIA DI RAVENNA conferenza di Mauro Mazzotti. Inizio ore 17.

INFOLINE 0544 39972 SALA D’ATTORRE, RAVENNA

CENA CON DELITTO

a cura della Compagnia Quelli del delitto. Inizio ore 21.

INFO WWW.GIALLOLUNA.IT RISTORANTE CAPPELLO, RAVENNA

ANDREA DULBECCO & BEBO FERRA

in concerto - musica jazz. Inizio ore 22.

INFOLINE 0546 21560 ZINGARÒ JAZZ CLUB, FAENZA

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

MOSTRE D’ARTE L’EREDITÀ DI LUIGI EINAUDI

ANTICHI CHIOSTRI DI SAN FRANCESCO RAVENNA via Dante Alighieri, 2a - tel. 06 6865461

La mostra, voluta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e da lui inaugurata al Quirinale il 12 maggio 2008, trasferita successivamente a Milano, a Torino e a Napoli, ora approda a Ravenna, che rappresenta il luogo ideale per proseguire la serie di mostre nelle città che hanno segnato la storia d’Italia nei primi 150 anni della Nazione. Curata da Roberto Einaudi, l’esposizione ripropone la figura di Luigi Einaudi: economista insigne, professore all’Università Bocconi di Milano e all’Università di Torino, viticoltore nel suo podere a Dogliani, raffinato collezionista di libri rari, giornalista de “La Stampa”, “Corriere della Sera” e “The Economist”, direttore di riviste scientifiche come la “Riforma Sociale” e la “Rivista di storia economica”, Governatore della Banca d’Italia dal 1945 al 1948, Presidente della Repubblica dal 1948 al 1955. Fotografie e testimonianze inedite, provenienti dagli archivi dello Stato, dalla Presidenza della Repubblica, dalla Banca d’Italia, dalla Camera dei Deputati, dalla Fondazione Corriere della Sera, dalle Fondazioni intitolate a Luigi Einaudi, dalla famiglia Einaudi e da collezioni private, documentano le fasi della vita di quest’intellettuale e statista di alto rigore morale e forte impegno civile. La documentazione in mostra, oltre a far luce sulla figura di Einaudi, concorre alla ricostruzione della memoria storica dell’Italia, nel periodo che va dal 1874 al 1961. Orari: da lun a ven 10-17; sab, dom e fest 10-18. Fino al 26 novembre

SAN FRANCESCO OLTRE IL CONVENTO

MUSEO DELLE CAPPUCCINE - BAGNACAVALLO

collettive e personali, si misura oltre il territorio regionale in ambiti internazionali, con opere esposte in California e a New York. “Surfista” dell’anima e del mondo, esploratore consapevole di quell’inquietudine moderna che lo fa navigare nella liquidità di Zygmunt Bauman, con pudore e severità imbronciata approda sempre all’isolamento del proprio studio, amore che non tradisce, dove si placa la “verità del sè” per ricominciare a graffiare nuove tracce dalla profondità del nero. [...] Il mondo di Suprani non certifica alcun crollo clamoroso della contemporanietà mediatica; suggerisce, invece, una melanconica malattia continua, un leggero spossamento sottolineato da una manciata di colori, una febbriciattola endemica all’essenza stessa del nostro vivere quotidiano» (F. Arfelli). Orari: da dom a ven 1619.30, sab 10-12.30 / 16-19.30. Fino all’8 ottobre

BANDA LARGA - PERSONALE DI GAIA FERRARIO

MAR, S. MARIA DELLE CROCI - RAVENNA via Guaccimanni, 5 - tel. 0544 591715

L’iniziativa rientra nel quadro de Il Mestiere delle Arti, un progetto triennale di formazione avanzata sostenuto dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia Romagna, che propone la prima mostra personale di Gaia Ferrario (Torino 1985). Il lavoro prosegue la ricerca iniziata nell’estate 2010 durante il workshop-mostra de Il Mestiere delle Arti, Here we are – Lo spazio è sempre specifico, al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara, e che vede nell’installazione ‘Quotidiana-Mente’ l’occasione per far riflettere sui concetti di relazione e comunicazione. Con una maglia di 60 mq di pagine di giornale, l’opera principale di questa mostra nasce dalla riflessione sulla complessità dei linguaggi che ci circondano. La banda larga e la sua diffusione sono fattore di crescita economica di un Paese. ‘Quotidana-mente’, con i suoi 3000 quotidiani “Il Sole 24 Ore” è una visione di questo spaccato. La mostra offre una visione metamorfica sul rapporto dialogico e drammatico tra le modalità d’informazione, tra passato, presente e futuro. Orari: ven, sab. e dom 9.30-12.30 / 15.30-19. Fino al 4 ottobre

I CANTI DELLE ROVINE - PERSONALE DI MANUELA TONI

via Vittorio Veneto, 1 - tel. 0545 280913

In esposizione, oltre a mappe e documenti d’archivio, ci saranno alcuni pregevoli cicli di affreschi strappati provenienti dal convento di San Francesco e riferibili alla seconda metà del Settecento, che solitamente sono conservati nei depositi del museo e che ora, per la prima volta, vengono mostrati al pubblico. La mostra è curata da Patrizia Carroli, Diego Galizzi e Carlo Polgrossi. L’evento espositivo propone un interessante approfondimento sulle vicende storiche, artistiche e sociali dell’antico convento di San Francesco di Bagnacavallo, il complesso architettonico storicamente più importante della città. Orari: da martedì a domenica 10-12 e 15-18. Chiusura il lunedì e i postfestivi. Durante i giorni della festa di San Michele (29 settembre-2 ottobre), l’apertura pomeridiana verrà prolungata fino alle 23.30. Fino al 20 novembre

CARLO ZAULI, TERRA CHE RIVIVE

CONVENTO DI SAN FRANCESCO - BAGNACAVALLO via Cadorna, 8 - tel. 0545 280911

La parte bagnacavallese della mostra Terra che rivive, dedicata allo scultore faentino Carlo Zauli, completamente inedita rispetto a quella che si è chiusa a Cervia il 4 settembre scorso, ospita una ventina di opere di grande formato che Zauli ha realizzato fra l’inizio degli anni Settanta e la metà del decennio successivo e che lo stesso artista faentino considerava uno dei vertici della propria ricerca espressiva. Ricerca che partiva dalla terra, vista sia come simbolo di vita e primigenia fonte di energia sia come luogo di appartenenza dove affondare le proprie radici, quella terra di Romagna a cui Zauli si è sempre dimostrato profondamente legato. Orari: tutti i giorni 15-18.30 - sab e dom anche 10-12; 29 settembre, 1 e 2 ottobre 10-12 e 1523.30; 30 settembre 15-18.30 e 20-23.30. Fino al 9 ottobre

PALAZZO VECCHIO BAGNACAVALLO piazza della Libertà - tel. 0545 280898

La pittrice bagnacavallese espone la sua serie di opere dal titolo I canti delle rovine, ispirato da un brano di Fernando Pessoa. Ricorrendo a dipinti, incisioni e installazioni, la Toni, come indicato dal critico Enzo Dall’Ara nel testo del catalogo della mostra, «oltre a esprimere un diario intimo, denuncia una condizione umana che vorrebbe affrancare da uno stato di rovina. […] Affidando personalità agli oggetti e un’anima all’essere figurato, Manuela Toni avvicina le opere a noi e induce a riflettere sulla vita». Orari: 29 settembre, 1 e 2 ottobre 10-12 / 1523.30; 30 settembre 15-18 / 20-23.30; dal 3 al 9 ottobre feriali 15-18, festivi 10-12 / 15-18. Fino al 9 ottobre

TAMO - TUTTA L’AVVENTURA DEL MOSAICO

COMPLESSO DI SAN NICOLÒ - RAVENNA via Rondinelli, 2 - tel. 0544 213371

STRAPPI D’ESISTENZA RICOMPOSTA DALLA LUCE PERSONALE DI REMO SUPRANI

GALLERIA AMARTE - RAVENNA via Baccarini, 20 - tel. 328 4612194

La personale è dedicata al pittore ravennate Remo Suprani (1965) e presentata da Fiorangela Arfelli. «Suprani dagli anni ‘90 ad oggi, attraverso numerose mostre

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Percorso gastronomico in dieci tappe fra i sapori dell’autunno e del territorio dal 3 ottobre all’11 dicembre 2011 70 appuntamenti con la buona tavola in 10 ristoranti del ravennate

www.valliepinete.com Ristorante

Alexander Via Bassa Del Pignataro 8 Borgo San Rocco - Ravenna tel. 0544 212967 www.ristorantecinemaalexander.it

dal 3 al 9 ottobre

Ristorante

il Mago del Pesce

Via Sant’Alberto 404 Sant’Alberto tel. 0544 529048 www.ilmagodelpesce.it

dal 10 al 16 ottobre

Ristorante Pizzeria

Babaleus Vicolo Gabbiani 7 - Ravenna tel. 0544 216464 www.ristorantebabaleus.com

dal 17 al 23 ottobre

Ristorante

al Granchio Viale Lungomare 61 Marina di Ravenna tel. 0544 538738 www.ristorantealgranchio.com

dal 24 al 30 ottobre

Trattoria

Cubana da Irma e Pino Via Molo Dalmazia 37 Marina di RA tel. 0544 530231 www.trattoriacubana.it

dal 31 ottobre al 6 novembre

Piccola croquette al formaggio di fossa su funghi pioppini, salame d’oca 00 Euro e pere al vino bianco Cannelloni in farcia di patate affumicate e scalogno, coscia e petto di quaglia con salsa al tartufo Petto d’anatra arrostito con salsa al Sangiovese, cipollotti e uva bianca glassati e purè di patate profumato alla vaniglia Castagnaccio, gelato alla ricotta e cioccolato Principessa Ghika - Riesling e Chardonnay - Spalletti 2010 Rocca di Ribano - Sangiovese superiore Sangiovese Merlot e Cabernet - Spalletti 2007 Madame Dorè - Albana di Romagna spumante D.O.C.G. Spalletti 2010 Acqua e Caffè

35,

Julienne di petto di Fagianella steccata 00 Euro con tartare di ortaggi del periodo ed estratto di zucca gialla Riso vialone nano di PonteLagorino (FE) con polpa di Folaga estratta a crudo in cestino di pecorino stagionato Raviolo di ricotta e Gambero di valle su passata di marroni con anguilla arrostita Cannelloni gratinati di Raviggiolo romagnolo (Presidio Slow Food) e straccetti di Muggine dorata di valle con relativa bottarga La nostra idea di Sbrisolona con calice di Albana passita Font’Enea dell’Azienda Campo del Sole Sangiovese Durano D.O.C. - Azienda Campo del Sole di Bertinoro Acqua San Bernardo

35,

35,

Tortino di patata e carpaccio di petto d’oca 00 Euro affumicato su letto di insalatina di campo Risotto al ragù bianco d’anatra con cuore di pistacchi e saba Entrecote di manzo scaloppato con funghi e scaglie di grana Sformatino alla ricotta con fondente aromatizzato al caffè “Pagadebit” Poderi dal Nespoli “Drogheria Bianco” Poderi dal Nespoli “Prugnetto” Poderi dal Nespoli “Bradamante” Poderi dal Nespoli Acqua e Caffè Grappa di Sangiovese

35,

Antipasto freddo: insalata di seppioline 00 Euro con fagioli bianchi e julienne di tropea Antipasto caldo: code di gamberi sfumati al balsamico su letto di radicchio trevigiano Raviolo ai crostacei con gamberi e noci Strozzapreti ai calamaretti con pomodorino fresco, spinaci e pinoli Tagliata di tonno al tartufo di Pineta con spiedini di verdure grigliate Yogurt ai frutti di bosco in cialda Sangiovese superiore Tre Monti Sant’Anna Chardonnay bianco Tre Monti Sant’Anna Acqua e Caffè

Antipasto misto: alici e anguilla marinata Primo a scelta: Risotto con anguilla - Maccheroncini con sarde Bis con i 2 primi Fritto dell’Adriatico Anguilla ai ferri Sorbetto Sangiovese Superiore - Cantina Braschi Trebbiano di Romagna - Villa Giulia Pignoletto - Villa Giulia Acqua e Caffè

35,00 Euro

Trattoria Bar

Flora Via Ragone, 104 Ragone (RA) tel. 0544 534044

dal 7 al 13 novembre

Ristorante

La Gardèla

Via Ponte Marino, 3 - Ravenna tel. 0544 217147 www.ristorantelagardela.com

dal 14 al 20 novembre

L’Osteria

del Pescatore Via Faentina, 273 San Michele tel. 0544 418116 www.osteriadelpescatore.com

dal 21 al 27 novembre

L’Osteria

del Tempo

Perso

Via Gamba 12 - Ravenna tel. 0544 215393 www.osteriadeltempoperso.it

dal 28 novembre al 4 dicembre

Ristorante

Oasis Dinner Viale delle Nazioni 70 Marina di Ravenna tel. 0544 531582

dal 5 all’11 dicembre

Misticanza di arance, erbette di pineta 00 Euro con citronette al tè Terrina di patate e cicoria selvatica su crema di zucca Consomè di cappelletti in brodo di tortore Tagliolini agli stridoli e tartufo di pineta Capriolo al forno con crema di mirtilli e polenta Formaggio di fossa con mela cotogna insaporita nella saba Castagnole e bracciatelli di Romagna Trebbiano Floresco - La Berta Sangiovese Superiore Solano - La Berta Malvasia - Uve Stramature - La Berta Acqua e Caffè

35,

35,

Straccetti di petto d’anatra al ristretto 00 Euro e bacche di ginepro su radicchietto di campo Passatelli asciutti alla fonduta di formaggio e tartufo di pineta Tagliolini caserecci allo scalogno di Romagna e bruciatini Lepre in salmì con foglie di alloro e polenta bianca Pecorino nostrano con cotognata di pere Crostata casalinga alla confettura di mirtilli Rambela di Burson da Uve Famoso - Az.Agr.Longanesi Sangiovese di Romagna Riserva da Jeroboam - Cesari Bradamante di Romagna da uve bianche stramature - Poderi Dal Nespoli Acqua e Caffè

35,

Piadina con anguilla affumicata 00 Euro e erbetta di campo Passatelli asciutti con poverazze Cappelletti al nero di seppia con cannocchie Spiedi di sarde alla griglia con semi di finocchio Assaggio di frittura di paranza - Polenta alla griglia e fritta Le Cantarelle con i fichi caramellati Trebbiano di Romagna “Tratti d’autore” cantina Forlì Predappio Chardonnay brut Azienda agricola Cà Rossa Bianco Sillaro albana Azienda agricola Cà Rossa Acqua e Caffè

35,

Carpaccio di branzino su insalatina 00 Euro di valeriana, pinoli tostati e balsamico Nido di spaghetti alla chitarra su guazzetto di vongole veraci, pomini e pesto di basilico Orata arrostita su crema di patate e funghi rosolati Creme brulee alle more con piccolo savarin tiepido al profumo di limone e vaniglia Sangiovese di Romagna Superiore “Il Prugnolo” - Villa Trentola Chardonnay, Riesling “Principessa Ghika” - Spalletti Colonna di Paliano Acqua e Caffè

35,

Insalata di misticanza con scaglie di pecorino, 00 Euro carpaccio di tartufo fresco e riduzione di balsamico Flan di porcini su crema di patate al timo Tortelli di zucca saltati al burro con scaglie di Formaggio di Fossa dop Costolette di Agnellone Q.C.* saltate con salsa alla melograna Antiche patate Duchessa - Tortino di mele con crema inglese alla cannella Mavi rosè - Tenuta Fulcera - Forlì IGT 2009 da uve 50% merlot 50% Sangiovese - Edmeo rosso - La Pennita - Forlì rosso IGT da uve 50% Sangiovese, 25% Merlot 25% Cabernet Sauvignon Saba di nostra produzione Acqua e Caffè * qualità controllata, di razza Bergamasca, provenienti dal Copaf di Brisighella

È VIVAMENTE CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE


GUSTO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

La torta di San Michele, riconosciuta dalla Regione come prodotto tipico

BAGNACAVALLO

MANGIARE& BERE

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COSE BUONE DI CASA

Festa di San Michele arte e gastronomia in piazza

Arrosto di maiale con uva ottimo con il purè

Tutto pronto per l’edizione 2011 della Festa di San Michele, che da giovedì 29 settembre (giorno del patrono della città) fino al 2 ottobre animerà il centro di Bagnacavallo con un ricco calendario di eventi culturali e ricreativi: spettacoli, concerti, mostre, visite guidate e luoghi dove gustare vini e piatti tipici. Giovedì 29 settembre l’inaugurazione della festa (ore 20) sarà affidata al regista Domenico Ciolfi, che con il suo spettacolo Tradimenti, tratto da Harold Pinter, darà vita a una commedia della memoria che ben si inserisce nel percorso artistico che la festa dedica al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Lo spettacolo teatrale (ore 21.30 teatro Goldoni), dialogherà con le videoproiezioni curate sempre da Ciolfi in piazza della Libertà, dove suoni e immagini “vestiranno” i palazzi della principale piazza bagnacavallese per rendere omaggio agli elementi del mondo dell’arte, della cultura e della lingua che hanno contribuito a fare l’Italia. Sempre giovedì 29 sono in programma Ripercorrendo l’Italia in piazza della Libertà (esibizione di ginnastica ritmica, ore 16), Il Piccolo Principe in piazza Nuova (adattamento teatrale, ore 21.30) e uno spettacolo di musica d’autore con Enrico Farnedi accompagnato dall’ukulele nel chiostro del Museo Civico delle Cappuccine (ore 21.30). Si proseguirà poi nei giorni successivi con musica, improvvisazioni teatrali, danza, la sfilata degli acconciatori e appuntamenti dedicati ai più piccoli. Nelle chiese della città, ogni sera dal 29 settembre al 2 ottobre, saranno proposti concerti di musica sacra con cori, canti polifonici e un concerto di campane. Si conferma poi il connubio fra la Festa di San Michele e l’arte, con le numerose mostre visitabili nei luoghi espositivi più belli della città; ecco allora Carlo Zauli: Terra che rivive –

Un pensiero ancora per il sesto piano del grande magazzino Ka. De.We. di Berlino, centinaia di metri quadrati dedicati al cibo e alle bevande. Quando mi capita di visitare luoghi come questo penso che nelle grandi città non è importante saper cucinare ma saper acquistare i cibi giusti. Basta avere buon gusto e denaro e i problemi sono risolti anche se il piacere di cucinare non viene soddisfatto. Mi piacerebbe che il mercato coperto potesse assomigliare a uno di questi luoghi, dove puoi fare la spesa e nello stesso momento sederti ad un piccolo chiosco dove ti servono cibi preparati all'istante presi dal banco. Infatti alla Ka.de.We vi sono ristoranti dove puoi mangiare carne alla griglia con verdure o pesce o bere un bicchiere di vino accompagnato da salumi e formaggi. Il banco che mi ha più affascinato è stato quello delle uova, centinaia, di vari colori e grandezze sistemate in confezioni o sfuse. Se fossi stata invitata a cena non avrei portato fiori ma un cesto di uova! Ed ora pensiamo alla nostra consueta ricetta. Arrosto di maiale con uva Ingredienti per 6 persone: arista di maiale senza ossa kg 1, pancetta fresca gr 200, due cucchiai di scalogno tritato, un cucchiaio di sedano tritato, un bicchiere abbondante di vino bianco secco, salvia, rosmarino, alloro e basilico, un cucchiaio di queste erbe tritatate. Sale, pepe, uva bianca 3 o 4 grappoli grandi. Preparazione: dal macellaio fatevi legare il pezzo di carne. In una padella antiaderente rosolate la carne con un cucchiaio di scalogno, salate e pepate. Adagiate la carne in un tegame da arrosto che possiate mettere in forno, contornatela con le fettine di pancetta, le erbe aromatiche, il sedano, l'altro cucchiaio di scalogno, mettete in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti poi aggiungete il vino bianco secco e un po' di chicchi d'uva, continuate la cottura ancora per 30 minuti. A cottura ultimata estraete la carne dal tegame avvolgetela in un foglio di carta argentata e tenetela al caldo, frullate il sugo e passate al colino, mettete sul fuoco e versatevi altri chicchi d'uva, lasciate scaldare per qualche minuto. Composizionedel piatto. Tagliate a fette la carne, sistematela nel piatto e ricoprite con la salsa e l'uva. Accompagnate con purè di zucca o cavolfiore cotto a vapore cosparso di mandorle tostate. Calorie a porzione 470, escluso il contorno.

Nuova copertura in vetro

Primari esplosi al convento di San Francesco; Enrico Lombardi: La pazienza dell’ombra alla chiesa del Suffragio; Francesco Bombardi: Silenti presenze nel chiostro del convento di San Francesco; Andrea Tampieri: Simmetrie in Sala delle Colonne e Palazzo Massari; Manuela Toni: I canti delle rovine a Palazzo Vecchio; San Francesco oltre il convento al Museo civico delle Cappuccine; Arte in Europa dal 29 settembre a Palazzo Vecchio; L’Italia in comune. Il primo decennio di governo unitario nei territori dell’Unione nell’atrio del Palazzo comunale. Sabato 1 e domenica 2 ottobre tornerà anche la mostra-mercato di incisioni Carte in fiera, che giungerà all’undicesima edizione. Venti saranno gli Appunti d’arte disseminati nel centro storico della città, mentre saranno organizzate visite guidate per portare alla scoperta della chiesa di San Girolamo e del Teatro Goldoni, del Podere Pantaleone, del Giardino dei Semplici e del Castellaccio. Numerose saranno le animazioni, le esposizioni, i mercati e i mercatini lungo le strade della città. Ma la Festa di San Michele è naturalmente nota anche per l’eccellente gastronomia: dieci punti gastronomici consentiranno di gustare specialità di ogni tipo, dal tipico menù romagnolo ai piatti etnici, mentre il consorzio “Il Bagnacavallo” darà la possibilità di gustare i vini del territorio. Forni e pasticcerie prepareranno l’ormai celeberrima torta di San Michele, riconosciuta dalla Regione come prodotto tipico.

Terrazza panoramica aperta tutto l’anno

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Bosco Falconeria è l’azienda siciliana che produce quest’ottimo vino da uve “catarratto”. L’annata 2009 ha un naso pronunciato, docile e disponibile. Equilibrato nell’espressione e di buona precisione. Frutta e fiori gialli, sfumature di rose, agrumi e macchia mediterranea. Sensazioni affumicate. Sentori minerali, di sabbia di mare e gesso. Bocca acida, quasi dissetante. Un po’ contratto il finale. Amarognolo in fase di chiusura e leggera sensazione tannica. Una conclusione ricca di ricordi di agrumi, alloro, sale ed erbe aromatiche. L’azienda lavora secondo i canoni dell’agricoltura biologica, non è molto conosciuta, almeno ai più ma non fatevela sfuggire. È una bella emozione e vi mette in condizione di capire una delle tante sfumature, vere, del “catarratto”.

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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

L’INIZIATIVA

LIBRI

Silvia Manzani presenta “Figli di uno stesso sesso”

Nasce il Cine Mamma, film con baby sitter Mercoledì 5 ottobre alle ore 15, nella Sala Buzzi della Seconda Circoscrizione di Ravenna verrà realizzto in via sperimentale e inedita l’inziativa Cine Mamma, con la proiezione del film Il pianeta verde di Coline Serreau. «Andare al cinema – commenta l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ravenna, Giovanna Piaia – non è semplice quando si hanno bimbi piccoli, anzi molto spesso si rinuncia per molti mesi. Allora abbiamo deciso di organizzare la proiezione di un film in orario pomeridiano con tranquilla e gratuita offerta di un servizio di baby sitting offerto dalle volontarie della Banca del Tempo».

LABORATORI

Al centro La Lucertola burattini e giocattoli ecologici L’associazione La Lucertola organizza, presso l’omonimo centro di via Romolo Conti 1 a Ravenna, due serie di incontri per bambini e genitori. Il primo progetto, Officina Burattina, nasce dal desiderio di avvicinare i bambini e le loro famiglie al teatro dei burattini. Le sessioni di due ore ciascuna, con cadenza settimanale, prevedono: dizione e movimento del corpo, costru-

zione di scenografie e personaggi, drammaturgia e scrittura di uno spettacolo (che sarà allestito alla fine del corso), spettacoli di burattini e marionette e altri personaggi del teatro di figura. Si comincia l’11 ottobre alle 17. Info e iscrizioni: 334 6052337. Il secondo progetto, Un giocattolo di genitore, prevede laboratori per costruire giocattoli a basso impatto ambientale (e ad alto impatto emotivo) ed è rivolto ai genitori che desiderino imparare a costruire giocattoli con materiali di riciclo e idee innovative per i propri figli. Sono previsti quattro incontri, uno a settimana, di due ore ciascuno con inizio il 16 ottobre alle 20. Info e iscrizioni: 347 0033093.

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A L F O N S I N E

FESTA DEI NONNI AL PARCOBALENO Domenica 2 ottobre il Parcobaleno di Alfonsine ospiterà, in concomitanza con la ricorrenza nazionale, la Festa dei Nonni. Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale Il Pino e patrocinata dal Comune. A partire dalle 14.30 verranno riproposti i “Giochi di una volta”, «giochi per lo più di gruppo – spiegano gli organizzatori – che hanno riempito l’infanzia dei nostri nonni e che oggi vanno riproposti pensando soprattutto alle giovani generazioni, abituate a divertimenti diversi, spesso più costosi e più solitari». La cooperativa sociale Il Pino proporrà inoltre un laboratorio per la realizzazione di un oggetto a sorpresa che ogni bambino potrà regalare ai propri nonni. Info: 333 4956397 (Davide).

Giovedì 6 ottobre (ore 18) verrà presentato alla libreria Feltrinelli di via IV novembre, alla presenza dell’autrice, il libro Figli di uno stesso sesso. Abbattere le barriere educative nei confronti delle famiglie omogenitoriali (edito da Fernandel), della giornalista ravennate Silvia Manzani. Le famiglie omogenitoriali rappresentano un fenomeno sociologico emergente che si inserisce a pieno titolo nella generale trasformazione della famiglia contemporanea. Sebbene la presenza di bambini che crescono con uno o più genitori omosessuali sia un dato a volte quantificato e a volte solo stimato a seconda del paese preso in considerazione, è evidente che la rivendicazione della genitorialità anche da parte di gay e di lesbiche ha percorso negli ultimi anni passi da gigante, soprattutto in virtù delle tecniche di fecondazione medicalmente assistita. Durante la presentazione Dialogheranno con Silvia Manzani, Tania Noanda Moroni (Arcigay Ravenna) e Federica Ferruzzi (Qui Magazine). INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Fate Folletti, al via i laboratori creativi per i bimbi Proseguono le iscrizioni per i nuovi corsi proposti da Fate Folletti, spazio/ludoteca di via Faentina 121/G a Ravenna, il regno in cui i bambini possono giocare in tranquillità e in cui i genitori possono ritrovarsi e chiacchierare in libertà. Si tratta di laboratori creativi, per bambini da 1 a 4 anni, nelle giornate del mercoledì dalle 17 in poi, e di corsi di inglese per bambini dai 3 ai 5 anni e dai 6 anni in su, il

giovedì dalle 17 in poi, con una docente esperta che utilizza il sistema veicolare, ossia la lingua madre per creare situazioni-tipo in modo giocoso. Prossimamente partiranno anche i corsi di musica e psicomotricità. A disposizione dei piccoli ospiti ampio spazio attrezzato con giochi per i più piccoli (dai zero ai tre anni), un playground per i più grandi, una cucinagioco, e altro ancora.


SALUTE& BENESSERE

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

CURE NATURALI L’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere è una pratica terapeutica diffusa in diverse culture e popolazioni fin dai tempi antichi. È la fitoterapia. Per molti secoli la farmacia è stata l’unica depositaria dell’arte preparatoria, sia galenica che magistrale, in particolare di medicinali di derivazione vegetale. Decotti, tisane e infusi sono stati a lungo le preparazioni farmaceutiche più nobili. Oggi la fitoterapia è una vera scienza medica che nell’intera filiera utilizza tappe codificate che tengono sotto controllo la coltivazione della pianta, la qualità del terreno, i metodi di raccolta, le procedure di essiccamento, estrazione e titolazione. La diffusione dei punti di distribuzione, sia del farmaco etico che dell’integratore vegetale, hanno avvicinato il pubblico al consumo di tali prodotti, ma anche allentato il controllo e la supervisione che la scienza della preparazione e distribuzione dei prodotti farmaceutici ha sempre esercitato. Inoltre, il mercato offre una gamma di proposte con singolari caratteristiche tra le quali il rigore scientifico non sempre ricopre il primo posto. Per questo la farmacia è oggi chiamata a promuovere un uso razionale delle piante medicinali e della fitoterapia, rendendo più consapevole il paziente consumatore, che deve essere educato ad un’accurata lettura dell’etichetta, delle dosi, dei

Le piante che possono curarci Ottobre è il “Mese della fitoterapia” grazie alle Farmacie tempi, delle controindicazioni o possibili interazioni. Un bagaglio di informazioni che gli permettono di poter utilizzare prodotti che hanno una buona valenza

Una veduta di Cervia, una delle località coinvolta dall’iniziativa di quest’anno

Cinque appuntamenti che toccheranno varie località

terapeutica e scarsi effetti collaterali. L’educazione alla salute, nel suo senso più esteso, diventa una finalità dalla quale la moderna farmacia non può più esimersi, e la manifestazione “Mese della fitoterapia e della medicina naturale”, che quest’anno è giunta alla sua XIV edizione, diventa sempre più rilevante sul piano sociale. Ed è per

questo che Ravenna Farmacie Srl ha ampliato l’evento a Ravenna e Cervia, mentre gli anni scorsi si realizzava solo ad Alfonsine. Cinque le serate/studio che si svolgeranno nel mese di ottobre e rivolte a tutti. Si inizia il 3 ottobre a Ravenna, alla sala D’Attorre, ore 20,45 (vedi box). Seguiranno tre serate ad Alfonsine presso il Museo del Senio, sempre alle 20,45: il 10 ottobre Tino Casetti, direttore dell’Unità operativa aziendale di Gastroenterologia dell’Ausl di Ravenna, parlerà di “Purganti, lassativi: pochi vantaggi, tanti guai”; il 17 ottobre Maurizio Diamante della Erbavita affronterà l’argomento “Il ruolo delle piante nel migliorare l’efficienza cognitiva e i processi energetici dell’organismo”; il 24 ottobre Erus Sangiorgi, consulente dell’Oms dell’Università di Milano, interverrà su “Antinvecchiamento – Antiage: mito mediatico o realtà scientifica ?”. Ultimo appuntamento a Cervia il 15 ottobre alle ore 17,30, presso il Magazzino del Sale, con Maurizio Morelli, specialista in ostetricia e ginecologia, che parlerà di “Fitoterapia, cultura e territorio”. Ravenna Farmacie vuole così promuovere la conoscenza e lo studio della fitoterapia

e della medicina integrata nel suo senso più ampio, con la convinzione che le discipline mediche che volgono alla prevenzione e al ripristino dell’equilibrio e della salute della persona, siano un punto di forza per lo sviluppo della medicina preventiva in generale, in un’ottica di razionalizzazione della spesa sanitaria e di una medicina a misura d’uomo. Claudia Graziani

SALUTE

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la serata del 3 ottobre SI COMINCIA CON UN BICCHIERE DI SANGIOVESE Il ciclo di incontri organizzato da Ravenna Farmacie sulla fitoterapria prenderà il via il 3 ottobre alle 20.45 a sala D’Attorre a Ravenna con un incontro dal tema “Vino e antinvecchiamento cellulare”e vedrà la presenza di Stefano Ciatti, presidente dell’associazione vino e Salute di Montalcino e docente di Semiotica Medica delle flebopatie dell’Università di Siena. Il vino rosso, splendido prodotto derivante dalla fermentazione del frutto della vitis vinifera, presenta molteplici proprietà benefiche a partire dall’effetto antiossidante ed è quindi è un ottimo rimedio per combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di alcuni tipi di tumori. Il vino rosso infatti, ovviamente nella giusta quantità, grazie ad una sostanza chiamata resveratrolo, ha la capacità di abbassare la pressione arteriosa ed è anche in grado di prevenire e combattere malattie come l’arteriosclerosi o malattie cardiache come l’infarto, l’ictus o l’angina pectoris. La serata è stata gentilmente patrocinata dall’Associazione Italiana Sommeliers di Ravenna e “Cantina Intesa” offrirà, a conclusione della serata, un calice di Sangiovese a tutti gli intervenuti.

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SALUTE& BENESSERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedĂŹ 29 settembre 2011

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Nuovi materiali... per sostituire i denti! Fino ad oggi avevamo due possibilitĂ per sostituire un dente mancante: limare i denti naturali oppure inserire nell’osso un impianto su cui fissare una protesi. Gli sviluppi della tecnologia non sono mancati neppure in campo odontoiatrico tradizionale, dandoci cosĂŹ una terza possibilitĂ per diminuire tempi e costi: sostituire il singolo dente fissandolo a due appoggi in titanio sui denti contigui oppure, molto piĂš semplicemente, fissare il dente su due piccoli alloggiamenti sui denti naturali attigui. Va altresĂŹ detto che il 95% delle protesi fisse oggi vengono costruite con una struttura metallica che fa da supporto alla ceramica (protesi metallo-ceramica), il nuovo sistema di cui parliamo, elimina completamente il supporto metallico, garantendo una estetica veramente eccezionale. Il sistema ha il pregio di avere un’ottima durata malgrado le forti sollecitazioni fisiche del cavo orale, pur scontando il difetto di richiedere passaggi costosi. Vengono utilizzate fibre di vetro o di polietilene al posto del metallo: da ciò trae vantaggio l’estetica, la resistenza fisica del manufatto, e il legame chimico con i materiali compositi. Questi ultimi, grazie anche alle tecnologie adesive consentiranno di

ottimizzare il rapporto qualitĂ /prezzo dei manufatti protesici. I progressi tecnologici investono comunque anche i materiali. L’ultima novità è lo zirconio, deputato a sorreggere la struttura ceramica che resta insuperata per le caratteristiche fisiche ed estetiche; lo zirconio rappresenta un notevole miglioramento in termini di bio-compatibilitĂ e durezza. Per le protesi tradizionali ricordiamo che si usano attualmente leghe metalliche composte di metalli preziosi (oro, palladio, platino) e metalli vili (cromo, cobalto e molibdeno). Ăˆ comunque il titanio a sviluppare una sempre maggior tecnologia di impiego, grazie al fatto di essere un materiale dalle proprietĂ fisiche e biologiche davvero eccezionali. Esso gode infatti della peculiaritĂ di essere bio-inerte, tant’è che viene usato da anni in ortopedia per mantenere uniti frammenti ossei fratturati.

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Nuovi trattamenti per migliorare il proprio aspetto ed essere piĂš glamour, sono proposti dal Centro estetico Solidea, in via Porto Coriandro 7/C, di fronte alla Rocca Brancaleone, a Ravenna. Si tratta dell’allungamento delle ciglia e dell’applicazione di smalto semipermanente. ÂŤSempre piĂš donne desiderano avere uno sguardo piĂš intenso e sensuale – illustra la titolare Rita Fabbri che vanta diversi anni di esperienza nel settore –. Questo è possibile con l’allungamento e rinfoltimento delle ciglia. Per l’applicazione sono necessarie circa due ore, durante le quali si applica un ciglio alla volta sul proprio ciglio. L’effetto è molto naturale e la durata prevista è di due mesi al massimo, ossia fintanto che le vecchie ciglia non cadano per lasciare il posto alle nuove. Non ci sono controindicazioni grazie all’utilizzo di colle che non provocano allergieÂť. Il costo del trattamento è di centocinquanta euro.

Un altro servizio particolarmente apprezzato è lo smalto semipermanente. In tal caso, dopo una accurata manicure di tipo estetico, si procede all’applicazione dello smalto che viene applicato sull’unghia e asciugato sotto la lampada. L’effetto dura per circa due o tre settimane. Questo

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trattamento protegge anche l’unghia grazie a una base di cheratina. Il costo del servizio è di quarantatre euro, ma per le cliente che non necessitano di una manicure il prezzo è di trenta euro. Personale altamente qualificato è a disposizione della clientela che offre anche altri servizi quali: pulizia del viso e del corpo, depilazione con ceretta o con ago, solarium viso e corpo, massaggi, idromassaggi, trucco da giorno, da sera e da sposa, riflessologia plantare. Il centro estetico Solidea è aperto dal martedĂŹ al giovedĂŹ dalle 10 alle 18 (orario continuato), mentre il venerdĂŹ e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedĂŹ).

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Se il batterio vien dal fiume Balneazione vietata per due giorni. Sversamenti illegali la possibile causa La spiaggia di Lido di Savio è stata chiusa d’urgenza con una ordinanza del sindaco Fabrizio Matteucci il 13 luglio, per poi essere riaperta due giorni dopo. A costringere Matteucci a intervenire, mettendo a rischio il “buon nomeâ€? della riviera è stato il risultato di un campionamento dell’Arpa datato 11 luglio. Vicino alla foce del Savio era presente il doppio dei batteri escherichia coli del massimo consentito per legge. l

IL CONCERTO

Sepultura, e il metal trionfa

IL CASO

Omofobia in classe Ispezione a scuola dopo due denunce Dalle denunce di due studentesse, una lesbica e una transessuale, che hanno raccontato di essere state discriminate da due docenti è partita un’inchiesta dell’ufficio scolastico provinciale per verificare il clima nell’istituto superiore della provincia al centro della bufera. La vicenda è arrivata fino alla ribalta della cronaca nazionale: l’ispettore ascolterĂ ora una quarantina di persone per ricostruire i contorni della vicenda. Finora sono stati ascoltati solo una studentessa, un’insegnante e la curia che ha nominato la dod l


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COMMENTI& OPINIONI

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

PIAZZA

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui risponderà il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail faustopiazza@reclam.ra.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48100 Ravenna.

LA ZONA DANTESCA UNA LATRINA A CIELO APERTO Caro direttore, desidero segnalarle una situazione deplorevole: lo stato di degrado della piazza San Francesco, in particolare l’angolo con via Antonio Santi, la piccola ma storica via che congiunge la zona dantesca con via Guaccimanni. È un luogo che vede il passaggio di migliaia di turisti e di ravennati ed è ora ridotto ad una latrina a cielo aperto, con conseguente fetore accresciuto, a dismisura, dalle temperature elevate di questi mesi. La zona altamente suggestiva, pregna di rimandi danteschi e storici, è divenuta il ricettacolo di persone che stabilmente bivaccano, dormono, mangiano e fanno “di tutto e di più”. Il deterioramento è accresciuto dall’abbandono di biciclette prive di ruote, di manubri ed adibite ad attaccapanni (la fantasia delle persone, davvero, non ha limiti). Uno spettacolo indecoroso che è sotto gli occhi di tutti i passanti, soprattutto dei turisti, che guardano con occhio interrogativo la scena e commentano di conseguenza; mi è capitato, purtroppo, varie volte di assistere a questa comprensibile reazione. È una realtà incresciosa e deprecabile, alla quale occorre porre rimedio per molteplici motivi: - Ravenna è, a giusta ragione, candidata Capitale europea della cultura 2019. Piazza San Francesco/via Antonio Santi rientrano nel nostro “biglietto da visita”? - la basilica di S. Francesco e i luoghi adiacenti fanno parte della “Zona del Silenzio” che custodisce i resti mortali del Sommo Poeta: una ricchezza culturale unica, con relative conseguenze per la città; - negli ultimi tempi ho notato, con vivo piacere, che i giovani ravennati e mi riferisco a quelli animati da un sano desiderio di ritrovarsi, in modo civile, con i propri coetanei, si sono “riappropriati” di piazza S.Francesco. Non credo, di conseguenza, sia di aiuto alla loro crescita umana la presenza, nei portici attigui, di persone che

L’OSSERVATORIO

non si sia trovata una soluzione per uno dei luoghi più suggestivi di tutta Ravenna. Ora Hera ha potenziato la pulizia per rendere presentabile la piazza in occasione della Notte d’oro. Ma dopo?

TELECAMERE ANCHE AL NIDO, QUALCUNO FERMI IL DELIRIO

hanno altri interessi e/o uno stile di vita completamente diverso e, spesso, discutibile; - in ultimo, ma non come importanza, ritengo che sia compito degli organi preposti occuparsi in modo concreto, operativo, e visibile alla cittadinanza, delle persone che “bivaccano” sotto i suddetti portici. Sono degli esseri umani in grave difficoltà, che presentano problemi di vario tipo. È evidente a tutti che il modo migliore

per portare aiuto non è lasciarli “accampati” nella “zona del silenzio”, ma condurli in apposite strutture, dove possano essere adeguatamente sostenuti e seguiti. Manuela Mambelli, coordinatrice “Dante in rete” C’è poco da aggiungere alla lettera della signora Mambelli, che condivido totalmente. È davvero incredibile che ancora

Qualcuno fermi il delirio delle telecamere! È allucinante constatare che in un asilo privato, peraltro inaugurato ufficialmente dal Sindaco e affiliato alla Cna, si ricorra a telecamere per controllare i bambini e le dade; anzi, soprattutto queste ultime, che accettano pur di avere i bambini e spacciano la cosa come positiva. È il modello del grande fratello importato anche in provincia ove si riteneva esistessero ancora rapporti umani basati sulla fiducia reciproca delle persone, particolarmente le maestre d’asilo. Al contrario, queste accettano perchè diffidano dei genitori e, viceversa, questi ultimi gradiscono perché non si fidano completamente delle maestre. Complimenti, un bel clima educativo! Oggi, segno dei tempi, si vuole tutto mediato dalle webcam e da internet come conseguenza quotidiana del bombardamento scandalistico dei mass-media (vedi Rignano Flaminio) su vicende vere o presunte connesse agli asili e scuole in genere. A Ravenna, in particolare, dilaga la moda delle telecamere alimentata dal Comune: persino nel controllare la raccolta differenziata dei rifiuti [...]. Oggi può succedere che non si saluti o non si parli con il vicino di casa, ma si vada a vedere cosa fa e quali sono i suoi amici su facebook. Qualcuno osa chiamare questo progresso? Qualcuno nelle Istituzioni è in grado di fermare questo delirio e questa deriva antidemocratica (si sarebbe detto un tempo) lasciando almeno in pace i bambini? Che pedagogia è mai questa? Quella di allevare futuri bamboccioni come hanno rilevato i pedagogisti? [...] Angelo Ravaglia, Lugo

Noi ravennati veri che non siamo mica razzisti, ma... di

MOLDENKE

Io sì che sono un ravennate vero, sono una persona a modo, che vive in una città tranquilla, dove non vogliamo che ci siano troppi problemi, siamo persone per bene noi, che votano la sinistra ma non troppo, non sono mica razzista, però ho firmato la petizione contro le tende per i senzatetto alla parrocchia del Torrione perché non mi piace mica avere qua vicino a casa mia tutti 'sti barboni, metti che vengano anche quei tunisini? Quelli spacciano, si picchiano, addirittura in via Cavour poi, non sono mica razzista, però se proprio si devono fare, queste tende, che ci vadano solo i barboni per bene, quelli almeno un po' italiani. Che poi di clandestini ne abbiamo già abbastanza nel parcheggio dell'Iper che noi ravennati veri lo sappiamo, non è mica bello, metti una donna che sia lì da sola no, una donna indifesa, metti che uno di questi clandestini le chieda una monetina o le voglia portare via il carrello, la donna non si può mica difendere, si può anche prendere paura, e pensa poi a un'anziana, pensate a vostra nonna, ecco, vostra nonna che si trova davanti quegli stranieri, mica dico negri eh, però sono pur sempre stranieri, hanno una faccia che fa un po’ paura, metti che questi stranieri le chiedano una monetina, a vostra nonna, non succedeva mica quand’era giovane, ma sai te quante cose non succedevano, quand’era giovane? Ma però dai, non sono mica gli stranieri il problema, per noi ravennati veri, quelli non razzisti come me, loro in fondo sono come noi, se vogliono vivere qui che si accomodino, rispettando però le nostre regole eh, quello sì. Ma i problemi sono altri, i problemi sono che Marina non è più la Marina di una volta, che in centro non si può andare in macchina perché ci sono le telecamere che ti fanno la multa, per fortuna alla sera almeno non si paga il parcheggio e ti puoi fare l’aperitivo in santa pace, però insomma non si può esagerare a fare baracca che io li capisco chi raccoglie firme contro quei locali troppo rumorosi, un po’ di rispetto, non chiedo mica tanto, solo di non esagerare, che qui la gente lavora, non come a Napoli. Ma, oh, detto senza offendere, che non sono razzista, io...


GIOCHI& PASSIONI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

MERLINO E IL DESTINO

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IL BLOG DI MORGANA

Essere l’amante di... un gesto egoista che è meglio evitare

ARIETE Mercurio e Venere dissonanti si insinuano nel quotidiano: alcuni rapporti, specie di lavoro, più che alla frutta sono arrivati alla tisana di finocchio post cena. Per fortuna Marte in appoggio vi permette di operare le giuste selezioni o di sedervi a tavolino per trovare le giuste mediazioni. Sex gaudente. TORO Per una volta nella vita siate opportunisti: sfruttate la dissonanza di Marte per enfatizzare gli ormoni e moderare petulanze e ire che si appropinquano giovedì e venerdì. Ne gioveranno gli espletamenti suini, che si moltiplicheranno come i pani e i pesci, a prescindere dall’orientamento del palato. GEMELLI Il meglio lo darete nel lavoro e in ogni occasione mondana ben riuscita, specie se non condivisa col partner. Ma nel fine settimane non rinchiudetevi in casa con partner o familiari: solo così eviterete di prendervele a randellate come Tafazzi per banali discussioni di principio. CANCRO Il lavoro tutto sommato fila e anche se faticate come i somari di Tirso, la creatività vi fa partorire idee ben accette se non da tutti, quasi. L’amore poi vi centrifuga e il sex può essere anche sul genere ammorbidente Coccolino, in offerta tre per uno. Vedete di non affaticarvi troppo… LEONE Momento positivo per colloqui e progetti di lavoro, sempre che la vostra azienda non sia strapiena di incapaci, neanche fosse un partito politico. In compenso nel week end si profilano incontri sul genere gola profonda, perfetti per soddisfare gli ormoni gonfi e tonici che vi ritrovate! VERGINE Con il trigono di Giove che vi sostiene, anche se gli impegni sono tanti e noiosi, non è il caso di fare i piagnoni come le puerpere con le ragadi e prestate più attenzione al partner, se non volete rischiare di potargli le bolas con le vostre zitello-isterie, soprattutto nel week end a rischio di frizioni.

morgana@ravennaedintorni.it

www.merciari.com Risolvendo il cruciverba, nelle caselle evidenziate in giallo risulterà una frazione ravennate. ORIZZONTALI: 7. Si effettuano per apprendere - 11. Luogo dove vi sono molti arbusti di rovo - 16. Opposte a dolcezze - 17. Liquido nutritivo che circola nelle piante - 19. Superficie di una figura 20. Specchio d’acqua salmastra - 21. Titolo che spetta al più anziano - 23. Finiscono i surplus - 24. La anelava Ulisse - 25. Maschio dell’oca - 26. Felice, gioioso - 28. Formano una associazione - 29. Curano gli interessi del minorenne - 30. Si mettono sulle i 31. Il numero perfetto - 32. Omaggio scritto di un autore - 33. Bastonata - 34. Il due per Tacito - 35. Capoluogo della Liguria - 36. Sentimento rabbioso - 38. Danza spagnola di ritmo ternario - 39. Oggetto che si può descrivere col tatto - 40. Si ripetono nella calca - 41. Parlano in pubblico - 43. Lo stesso che maestrale - 44. Bit Per Secondo - 45. Crolli di sassi - 46. Vede - 47. L’introduzione di dati in un elaboratore elettronico. VERTICALI: 1. Studio di un proiettile - 2. Collezionano per proprio piacere - 3.Astuto, scaltro - 4. Crudeli, feroci - 5. La belva “ridens”

- 6. Bazar in centro - 7. Farmaco calmante - 8. Perfora lo stomaco - 9. Giornali personali - 10. Canto nazionale - 11. Dio del sole nella mitologia egizia - 12.Visionare per formularne un giudizio - 13. Persona con un gran bagaglio di conoscenze - 14. La presentano gli studenti prima della tesi di laurea - 15. Vocali in gola - 18. Il principio della fortuna - 22. Periodo storico - 23. Possono essere isolanti - 25. Sensi di riserbo nei confronti di quanto riguarda il sesso - 26. Cima o formazione montuosa appuntita - 27. In fondo ai serbatoi - 29. Non dure - 30. Lega di stagno, antimonio e piombo, usata nell’antichità per vasellame da tavola - 32. L’Alain del film "Mister Klein" - 33. Divisioni di terreno - 35. Parte del muso di animali macellati - 36. Pagamento effettuato in contanti - 37. Ultimo anglosassone - 38. Vi si consumano bevande o pasti veloci - 39. Il rumore di un secondo - 40. Central Processing Unit - 42. Radio Frequenza - 43. Sigla di Macerata - 44. Iniziali del cognome del fondatore degli scout.

Soluzione del crittografato localizzato pubblicato su Ravenna & Dintorni giovedì 22 settembre 2011

BILANCIA Nonostante Saturno, il feldmaresciallo delle stelle, faccia di tutto per richiamarvi ai vostri doveri, riuscirete sicuramente a trovare occasioni per divertirvi, soprattutto giovedì e venerdì quando l’amore potrebbe sembrare il far West, con le balle di fieno che rotolano e tutto il resto! SCORPIONE Non rovinate tutto quello che avete costruito sfoderando la cordialità dell’Idra a sette teste solo per la dissonanza incrociata di Marte e Giove. Se in fatto di lavoro e di soldi il vostro di dietro lotta per la salvezza, datevi una calmata, soprattutto nel week end quando il partner chiederà più attenzioni. SAGITTARIO Con Saturno e Marte in appoggio, concludete il mese collezionando utili impegni proficui e sponsor per i vostri progetti. Ma non cadete nelle vostre solite sfigo-flautolenze nel week end, quando il partner avrà voglia di impegnarsi ed impegnarvi in argomenti carnali interessantissimi. CAPRICORNO Il vostro proverbiale garbo da gruista si placherà durante la settimana, quando vi sentirete socievoli e anche più disponibili. Vale quindi la pena proporre progetti ai capi e, per chi cerca lavoro, inviare curricula. Vietato temporeggiare, anche con un ex che inspiegabilmente dovesse cercarvi.

Ho letto da qualche parte che le donne si innamorano di ciò che sentono e gli uomini di ciò che vedono. Per questo le donne si truccano e gli uomini mentono. Non so se la seconda parte di questo presunto assioma sia corretto, sicuramente se ne può discutere, ma la prima parte mi trova d’accordo. Soprattutto se penso a certe donne mature che di fronte all’amante sposato che si ostina a non lasciare moglie e figli, minacciano di rivelare il fedifrago alla moglie tradita. Perché farlo? Che cosa c’entra la poveretta? E una vendetta mediocre può forse sollevare le sorti di una relazione nata clandestina e che nella maggioranza dei casi è destinata a rimanere nelle segrete stanze? Possiamo chiamarlo in molto modi, ma il sentimento che sottende questa minaccia non è l’amore come ce l’hanno insegnato i poeti, la pubblicità e la posta del cuore di molti settimanali. Assomiglia piuttosto all’amore di sé. «Nessun uomo mi ha mai fatto sentire come lui». È questa una delle espressioni tipiche con cui le amanti frustrate o a un passo dalla menopausa giustificano il senso di rivalsa meglio noto come vendetta. Peccato però che in queste circostanze le amanti non si soffermano mai su un modestissimo particolare: gli amanti si incontrano per brevi momenti, nei quali ognuno dà il meglio di sé. Biancheria intrigante e umore squillante per lei, completa attenzione da parte di lui in vista della ricompensa finale. Proviamo ora a prolungare questa situazione nella condivisione di una vita quotidiana: la lavatrice che si rompe, i turni per il bagno, le cene della domenica a casa dei suoceri, l’estratto conto, il ciclo mensile della donna, i figli da accompagnare a scuola e in palestra… Benissimo, ma la passione travolgente e irripetibile, sul genere Sex and the City, con fuga nel week end in qualche città romantica? Ne dubito, e ammettiamolo una buona volta che “essere l’amante di” è solo un gesto per prima cosa egoista: prendersi il meglio o l’adrenalina di una relazione senza i noiosi doveri quotidiani. Ma se poi il giochino dura troppo o finisce per non soddisfare più, non è colpa del terzo “incomodo”, che nella migliore delle ipotesi neppure immagina di portare un peso sulla testa, ma dei protagonisti di una storiella che se non è drammatica è quanto meno nonsense. Per capirci meglio: se lo conosci lo eviti, altrimenti te ne assumi la responsabilità.

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ACQUARIO Marte fa il broncio, ma i pianeti in Bilancia vi aiutano a mitigare l’umore da sfigati con l’herpes labiale e a vedere il bicchiere mezzo pieno. Insomma, spira una brezzolina di cambiamento, in meglio, che se non alza la gonna, almeno vi aiuta a guardare con più calma a ciò che volete. PESCI Il lavoro vi fa girare le appendici procreative come lame rotanti, e l’amore ve le affloscia. Non reagite come coguari e prendetevi il tempo per elaborare strategie vincenti. Nell’attesa fatevi una dose di ottimismo e conservate in freezer il sud dell’ombelico, ancora troppo sensibile e cieco.

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SALUTE&BENESSERE

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA&DINTORNI

LA NATURA RITROVATA

Nuove armonie fra corpo e mente Il benessere fisico e mentale, la salute del corpo e della mente, una soluzione allo stress ed agli affanni quotidiani, questo cercano le tante persone che hanno deciso di intraprendere percorsi non tradizionali per ritrovare se stessi e la propria positività. Ci rechiamo in via Carlo Cattaneo 1 a Ravenna, per incontrare Flavio Gori, noto naturopata ravennate. Diplomato in naturopatia con studi in medicina funzionale, da anni Flavio Gori mette la sua esperienza e la sua professionalità al servizio di chi ha bisogno. «Un naturopata – precisa subito il signor Gori – è un educatore della salute. Noi aiutiamo le persone a seguire un cambiamento utilizzando dei rimedi naturali. Tutti gli essere viventi sono dotati di un programma che permette l'autoguarigione perchè di fronte ad una criticità (ad esempio una piccola ferita) il sistema mette in moto automaticamente un meccanismo di regolazione. Quando uno stress od una criticità diventano permanenti, il sistema si esaurisce e la capacità di regolazione si perde. Con il test di regolazione di base siamo però in grado di valutare e di rimuovere i fattori di disturbo, intossicazioni,

«Un naturopata sostiene e rafforza un sistema vivente utilizzando dei metodi naturali ma è sempre aperto alla collaborazione con la medicina ufficiale...»

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intolleranze alimentari, pensieri ossessivi, esaurimento energetico, con dei trattamenti assolutamente naturali. Collaboro con la medicina ufficiale e non penso certo di sostituirmi al medico di base o ad uno specialista, anzi. Un naturopata sostiene e rafforza, come ho detto, un sistema vivente utilizzando dei metodi naturali ma è sempre aperto alla collaborazione con la medicina ufficiale nell'esclusivo interesse del paziente». Ringraziamo il signor Gori per la gentilezza e la cortesia che ci ha dimostrato per andare a Punta Marina in viale dei Navigatori 66 ad incontrare Patrizia Bortolameolli, titolare dell'erboristeria Frate Vento. «Abbiamo aperto l'erboristeria vent’anni fa e la nostra

volontà è quella di fare divulgazione a 360°. Per questo abbiamo creato l'Associazione Culturale Frate Vento perchè crediamo sia necessario fare cultura, informare la gente, assistere tutti coloro che ci chiedono aiuto. Parlare di medicina cinese o di terapie alternative non significa, per noi, seguire una moda ma parlare di un vero e proprio sistema di vita. La nostra Associazione sta organizzando conferenze informative e culturali. Particolare attenzione verrà da noi dedicata alle nuove pratiche del Qi Gong. Il più delle volte il Qi Gong viene presentato come controllo respiratorio per fini di circolazione energetica, respirazione addominale, respirazione inversa. Nelle prossime conferenze che verranno organizzate dalla nostra Associazione parleremo, invece, di un nuovo gradino del

ALEF

In alto, una seduta di Qi Gong. A fianco, il maestro yoga indiano Lahiri Mahasaya.

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7/10 UFO sì: fino a prova contraria.

21/10 Iridologia e valutazione Ore 21.00 - Matteo Missiroli

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SALUTE&BENESSERE

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INFORMAZIONE PROMOZIONALE

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Qi Gong, lo Shui Gong o “Qi Gong del sonno”. Una pratica speciale per tanto tempo tenuta nascosta dai Taoisti e divisa in due fasi, la prima come approccio al Qi Gong con evidente azione meditativa, la seconda meditazione pura, il Nei Gong. In questa seconda fase si acquisisce la capacità di entrare nel sonno dopo un lungo processo. La funzione primaria di questa fase è quella di pompare la Yin Qi e mantenerla a disposizone per eventuali distribuzioni mirate». Salutiamo la preparatissima e sor-

A sinistra, immagine simbolica dei Chakra. In basso, il simbolo del Tao.

«C’è bisogno di divulgare la conoscenza, ogni forma di conoscenza fuori da schemi, mode o ipocrisie» ridente Patrizia per ritornare a Ravenna in via Canalazzo 47 da Fabio Montanari, presidente dell'Associazione Tan Den. «La nostra Associazione nasce innanzitutto per divulgare l'importanza e l'utilità dei massaggi Shiatsu. Organizziamo, però, anche corsi di massaggio tradizionale, di alimentazione, di linfodrenaggio. Aiutiamo la gente a riequilibrare il corpo e la mente, ad affrontare la complessità di una meditazione. Con lo Shiatsu si vuole raggiungere un riequlibrio energetico, si vuole risolvere un problema strutturale ed articolare ma anche un problema psicologico come l'ansia o la paura. Si lavora sui meridiani energetici che sono i tracciati lungo i quali passa, appunto, l’energia ben sapendo che ad ogni meridiano corrisponde un organo – rapporto rabbia/fegato oppure paura/reni». Veramente molto interessante. Ringraziamo Fabio Montanari per recarci in un negozio in cui si può leggere tutto (ma proprio tutto!) di queste pratiche. Gentile e sorridente ci accoglie Andrea Buldrini, tito-

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lare della Libreria Esoterica Alef di via Ravegnana 146/a. «Voglio subito chiarire che il termine esoterico deriva dal greco e si riferisce a tutte quelle conoscenze tenute all'oscuro. Non sono, insomma, un satanista od un amante delle messe nere ma un commerciante che vuole divulgare quello che la cultura dominante non vuole che venga divulgato. Organizzo corsi e conferenze di cristalloterapia, numerologia, musicoterapia, naturopatia, fitoterapia, terapie fondamentali per capire se stessi, la propria personalità, le proprie inclinazioni oppure per ottenere una maggiore energia o per liberare le energia negative. Molti libri trattano di Angeli e di Spiriti Guida e spiegano i canali di comunicazione con i quali si può entrare in contatto con queste entità. Io credo che bisogna divulgare la conoscenza, ogni forma conoscenza, al di fuori di schemi, mode o ipocrisie». Una scelta coraggiosa quella di Andrea, una scelta molto aprezzata dai tanti che cercano una risposta al perchè la vita sia spesso così banale e tanto faticosa.

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SPORT& TEMPO LIBERO

giovedì 29 settembre 2011 | RAVENNA& DINTORNI

MARINA ROMEA

PALLAVOLO

L’attesa è finita: dopo undici anni il volley di A1 al pale De Andrè

Aloha Beach, a cavallo in spiaggia Cinque weekend per gli amanti del cavallo e della spiaggia. “A cavallo nel mare d’autunno” è il titolo della rassegna organizzata dal bagno Aloha Beach di Marina Romea: tutti i finesettimana di ottobre la spiaggia dello stabilimento sarà dedicata al mondo equestre. podismo MARATONA: ULTIMI GIORNI PER ISCRIVERSI Il 30 settembre è l’ultimo giorno per iscriversi con tariffe agevolate alla Maratona Internazionale Ravenna Città d’Arte e alla Forlì-Ravenna. Per la 30 km la quota è di 20 euro (2 dei quali saranno devoluti all’Istituto Oncologico Romagnolo) mentre per la regina della corse che continuerà per altri 12 km attraversando l’iscrizione è di 35 euro (e 25 per donne e ultramaratoneti). Informazioni su www.maratonadiravenna.it.

BLOC LA BIZANTINA SCHOOL SI PUÒ IMPARARE GIÀ A 4 ANNII

N O T E S

TENNIS: CON

/1

Bizantina Tennis School è la nuova scuola tennis affiliata Uisp che propone la diffusione e lo sviluppo del tennis nel territorio di Ravenna. L’associazione promuove corsi per il settore giovanile. Vengono proposti sia l’avviamento al tennis per ragazzi dai 6 ai 16 anni sia un nuovo progetto educativo che ha l’intento di diffondere il gioco tra i bambini dai 4 ai 6 anni. I corsi verranno presentati fino al 30 settembre dalle 15 alle 19 presso il Circolo Tennis Darsena in via Curzola 1, a Ravenna. Le prove sono gratuita. Per informazioni: 335 8168958 (Patrizia Borghi); 335 434910 (Fabrizio Padovani); bizantinatennisschool@gmail.com.

PALLAVOLO IN GIRO PER LA ROMAGNA CON LA QUARTA EDIZIONE DEL “VOLLEY

UISP”

Per tutti gli appassionati di pallavolo della Romagna torna “Volley Uisp”, quarta edizione del campionato di pallavolo maschile organizzata dai Comitati di Ravenna, Forlì-Cesena, Imola-Faenza e Bassa Romagna. La manifestazione amatoriale indoor è aperta a tutti con il solo obbligo di schierare non più di due giocatori tesserati per la serie C (Fipav). Il campionato si svolgerà presso le palestre e palazzetti di tutta la Romagna con turni di gioco serali settimanali. Ogni squadra potrà decidere il luogo in cui disputare le partite casalinghe. Il campionato comincerà a ottobre e terminerà a maggio. Le prime squadre classificate avranno diritto a partecipare alle finali regionali e nazionali Uisp. Il termine per le iscrizioni è fissato per martedì 11 ottobre. Informazioni presso i Comitati di Ravenna e della Bassa Romagna.

L’ultima volta era il 2 aprile 2000. È da quel giorno che gli amanti della pallavolo in città aspettano di rivedere una partita della massima serie al pala De Andrè. Domenica pomeriggio l’attesa si chiuderà: sarà il derby contro Modena a riportare l’A1

del volley a Ravenna. La sfida con gli emiliani è la seconda giornata del campionato 201112. L’esordio per la Cmc guidata dal coach Antonio Babini è stato domenica scorsa a Macerata, nella tana della Lube (vedi foto). Contro la corazzata marchigia-

CORSI

na i neopromossi ravennati hanno perso 3-1. Lo stesso risultato con cui il Porto Volley (denominazione della squadra maschile di undici anni fa) perse nel 2000 da Palermo. Tifosi e squadra sognano di battezzare il ritorno con un risultato diverso.

BLOC NOTES/2 BEACH TENNIS SULLA SPIAGGIA D’INVERNO A PINARELLA DI CERVIA

Lezioni di golf... senza snobismi L’Asd Golf per tutti organizza i corsi per l’annata 2011-2012, in programma a partire dall’11 ottobre presso la palestra nuova del Ginanni in via San Giovanni Bosco, a Ravenna. Sono previsti due diversi orari di inizio, alle 21 e alle 22, per gruppi di circa sei persone. Il corso prevede cinque lezioni in palestra con frequenza settimanale, mentre il sesto e ultimo incontro si svolgerà presso il campo da golf “I Fiordalisi” di Forlì. Il costo del corso, comprensivo di attrezzatura, maestro, utilizzo strutture e ingresso al campo pratica è di 78 euro per gli adulti e di 60 euro per bambini fino a 15 anni. La quota associativa è di 15 euro per gli adulti e di 10 euro per bambini fino a 15 anni. Infine, per chi ne è sprovvisto, la tessera Uisp costa 10 euro per gli adulti e 6 per i bambini fino a 15 anni. Informazioni: 377 4468708; info@asdgolfpertutti.it. A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

L’Asd Playball di Cervia organizza tornei invernali di beach tennis presso il Parco 5 Pini di Pinarella. Possono partecipare alle competizione gli uomini e le donne non iscritte nella classifica 1 Uisp. Al termine di ogni evento verranno premiate le prime quattro coppie e sono previsti gadget e un buffet per tutti. Il calendario degli eventi prevede tornei di doppio maschile amatori il 9 ottobre, il 13 novembre e l’11 dicembre 2011, il 12 febbraio e il 24 marzo 2012. Sono inoltre in programma tornei di doppio misto e doppio under il 6 gennaio e il 25 marzo 2012. Si terrà infine un torneo di doppio femminile il 15 aprile 2012. I tornei avranno inizio alle ore 13. Per informazioni e iscrizioni si può contattare l’associazione sportiva dilettantistica PlayBall in via Pinarella 66 a Cervia al 327 2004368 oppure all’indirizzo di posta elettronica info@play-ball.it. Si può inoltre consultare per avere notizie il sito web www.play-ball.it.

MARATONINA “COLONNA DEI FRANCESI” PER IL CAMPIONATO PROVINCIALE

L’Asd La Caveja organizza per domenica 2 ottobre la XXXIV edizione della Maratonina “Colonna dei Francesi”, gara competitiva valida come settima prova del 13° campionato provinciale Uisp di corsa su strada. Il ritrovo è fissato per le 8 a Madonna dell’Albero. Alle 9 è prevista la partenza della gara “Promesse di Romagna” riservata ai ragazzi. Alle 9.30 partirà invece la gara competitiva di 13,5 km e a seguire la non competitiva. La successiva prova del campionato di corsa su strada è prevista per domenica 9 ottobre a San Pancrazio.


INFORMAZIONI& SERVIZI

BIBLIOTECHE E MUSEI BIBLIOTECA ORIANI tel. 0544 30386 Consultazione: da lun a ven 8.30-13 e 14.30-19, sab 8.30-13. Prestito: fino a 20 minuti prima della chiusura.

BIBLIOTECA CLASSENSE E MULTIMEDIATECA tel. 0544 482112 Consultazione e Multimediateca: da lun a ven 9-19, sab 9-18. Prestito: fino a 15 minuti prima della chiusura. Fondi antichi e archivio storico: mar e giov 9-17, mer e ven 9-14, sab 9-13.

INFOCITTÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 29 settembre 2011

EMEROTECA tel. 0544 482055 Da lun a ven 8.30-22.30, sab 8.30-13, 14.30-19; dom e festivi: 8.30-12.30.

BIBLIOTECA DEL MAR tel. 0544 482774

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 19 al 25 settembre 2011 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Lun

Legenda IQA Buona Accettabile

Mar

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Mer

Gio

Mediocre

Ven

Sab

Scadente

Dom

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

FIDO IN AFFIDO/1

FIDO IN AFFIDO/2

Attila

Gigi

Gio 9.30-13.30.

BIBLIOTECA SPORTIVA CONI tel. 0544 37432 Lun, mar, gio e ven 15-18, mer 9-12. Altri orari su appuntamento.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI tel. 0544 684409 Da lun a ven 8.30-13; mar e gio anche 14-17.

ISTITUTO MUSICALE “G. VERDI” tel. 0544 212373 Da lun a ven 8-19.

ITC “G. GINANNI” tel. 0544 36449 Da lun a ven 7.30-13.30; mar e ven anche 14-17.

IPSSCT “A. OLIVETTI” tel. 0544 30326 Da lun a sab 8-13 (gio presso istituto Callegari).

EMEROTECA MULTILINGUE CASA DELLE CULTURE tel. 0544 591876 Da lun a ven 9-13.

MUSEO ATTIVITÀ SUBACQUEE tel. 335 5432810 Apertura su appuntamento.

MUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ tel. 0544 482477 Mar, gio e ven 9-13.30 e 15-18; mer e sab 9-13.30; dom 15-18.

DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA tel. 0544 32512

Da gio a dom e festivi 9.30-13 e 14.3018.30.

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it

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Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini e Erika Marchi (grafica). Collaboratori: Ivan Adonis, Andrea Alberizia, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Claudia Graziani, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini, Geralama, Flavio Montelli

APERTURA DIURNA 8.30-19,30

Da lun a ven 14.30-18.30, sab 9-13.

Da lun a giov 9-22.30, ven 9-18, sab 9-12; sala studio e sala internet lun-ven 1722.30, sab 14.30-18.30.

Edizioni & Comunicazione srl Editore: Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it

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Dal 2 all’8 ottobre Dell’Aquila, piazza XX settembre 1 - tel. 0544 30173;

Candiano, via Trieste 1 - tel. 0544 422590; Comunale 10 (dal 3 ottobre), via 56 Martiri 106/E (Ponte Nuovo) - tel. 0544 61088; Comunale 3 (dal 3 al 9 ottobre), via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di RA) - tel. 0544 530507.

APERTURA NOTTURNA 19,30-8,30 Comunale 8 , via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

APERTURA DOMENICALE 8,30-12,30/15.30-19.30 Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di RA) - tel. 0544 530507.

NUMERI UTILI Pronto Soccorso 118 Guardia Medica 800 244244 Ospedale 0544 285111 Cmp 0544 286350 Pubblica Assistenza 0544 400888 Guardia Veterinaria 0544 693099 Enpa - Protezione animali 0544 36944 Carabinieri 112 Polizia 113 Vigili del Fuoco 115 Guardia di Finanza 117 Vigili Urbani 0544 482999 Soccorso Stradale 803 116 Guardia Costiera 1530 - 0544 443011 Corpo Forestale Stato 1515 Hera Ravenna 800 939393 Telefono Azzurro 19696 Linea Rosa 0544 216316 Anagrafe 0544 482264 - 482482 Iat 0544 35755 Informagiovani 0544 36494 Centro per l’impiego 0544 608001 Sportello immigrati 0544 485301 - 0544 485302 Taxi 0544 33888



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