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Una serata alle tende di via Romea Nord ALLE PAGINE 4-5 CALCIO NEL CAOS
Una coop per il futuro del Ravenna A PAGINA 6 IL CASO CASTELLUCCI
I ravennati in scena con lo spettacolo contestato A PAGINA 10 OPERA
Lirica, all’Alighieri torna la Bohème A PAGINA 15 JUNIOR
Favole e marionette nei teatri A PAGINA 22 GUSTO
Come si mangiava la polenta in Romagna A PAGINA 23 SALUTE
RaFarmacie contesta la liberalizzazione A PAGINA 26
BENI ARCHITETTONICI
Camere con vista basilica Aule di lusso per il catechismo inutilizzate a San Giovanni Evangelista IL CONCERTO
ECONOMIA
Protesta dei tir: pesanti danni per il porto bloccato
Mettere mano agli edifici del centro storico è molto complicato. Sono severamente vincolati e ogni mattone, ogni colore, è sotto lo sguardo vigile della Soprintendenza incaricata dal ministero dei Beni Culturali di sorvegliare sui patrimoni artistici e storici italiani. Tanto più è difficile farlo se si tratta di edifici storici che sono completamente blindati. Eppure una delle più nobili e antiche basiliche della città, San Giovanni Evangelista, costruita per volontà di Galla Placidia nel V secolo, ha visto importanti lavori modificare molto la propria natura, tanto da suscitare perplessità anche in molti ravennati. “Dio geometra” era la scritta apparsa qualche anno fa sulla ringhiera dei lavori in corso della scala che si arrampica nel retro della chiesa. Una imprecazione vergata a bomboletta che sottolineava ironicamente un malessere cittadino. Ora i lavori sono ultimati, ma la ringhiera da cantiere è rimasta e l’edificio, a dire di don Giorgio Fornasari, parroco della chiesa, è inutilizzabile. Cosa nasconde la ristrutturazione di una parte di uno dei beni storici e monumentali più importanti della nostra città?
Non è un “semplice” concerto, quello di sabato 28 gennaio al Bronson di Madonna dell’Albero, perché gli scozzesi The Vaselines – per la prima volta in Italia – non sono esattamente un “semplice” gruppo. A parte essersi sciolti vent’anni fa quando il loro primo album non era ancora nemmeno stato pubblicato ed essersi ora riformati per uscire con un secondo disco, Eugene Kelly e Frances McKee sono stati tra gli artisti preferiti di Kurt Cobain, che con i suoi Nirvana ne coverizzò vari brani, uno dei quali durante uno dei concerti più famosi e seguiti della storia della televisione, l’Mtv Unplugged in New York del 1993. A rendere poi ancor più speciale il live dei Vaselines a Ravenna, la presenza sul palco, a completare i ranghi della band, di due musicisti d’eccezione quali Bobbie Kildea e Stevie Jackson dei Belle&Sebastian.
Al quarto giorno di rivolta è intervenuto il prefetto con un’ordinanza che ha vietato l’occupazione della carreggiata con i camion in sosta. È stato questo il momento di svolta nella protesta ravennate dei camionisti che dalla sera del 22 gennaio hanno trasformato la rotatoria di via Romea Nord alle Bassette nel fulcro della protesta: sul ciglio della strada nelle traverse della zona artigianale si sono radunati tra trecento e quattrocento camion. A capo della protesta alcuni autotrasportatori locali che hanno chiesto e ottenuto le autorizzazioni in prefettura per un presidio in strada. Ben presto però il picchetto si è trasformato in qualcos’altro: ogni camion in transito veniva fermato e – più o meno cortesemente – invitato a non ripartire per partecipare alla sommossa. Molti hanno aderito volontariamente, altri si sono sentiti obbligati ad aderire riferendo di minacce e intimidazioni. In alcuni casi si è parlato anche di pneumatici forati a chi non voleva far parte della protesta e voleva invece proseguire e consegnare il proprio carico.
SEGUE A PAGINA 7
SERVIZIO A PAGINA 14
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The Vaselines, pop-folk di culto
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CRONACA& SOCIETÀ
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
VERDE PUBBLICO
Via Versilia: «Quell’antenna non deve essere potenziata» I residenti dell’isolato stanno raccogliendo le firme, di nuovo. Come dieci anni fa, ma questa volta la storia potrebbe finire un po’ diversamente. Allora infatti le loro proteste non sortirono effetti e l’impianto fu realizzato. Il caso fu classificato come “conflitto sociale significativo” dall’Arpa. Oggi, forse, non ci sarà bisogno di arrivare a tanto. La conferenza dei servizi del 17 gennaio ha infatti bocciato il potenziamento dell’antenna di via Versilia per alcune criticità riguardo alla concentrazione delle onde elettro-
I residenti raccolgono le firme, la conferenza dei servizi chiede modifiche al progetto magnetiche. Una buona notizia per quel centinaio di cittadini residenti nel raggio di cinquanta metri circa da quel numero 19 su cui svetta il ripetitore Vodafone dal 2001 e su cui è stato chiesto il permesso di aggiungere quello di Tre. La legge esige che non vengano superati i 6 v/m ma sono moltissimi i comuni che hanno adottato limiti ben più bassi, pari ad esempio a 0,5 v/m, dopo gli ultimi studi pubblicati in materia. E in molti territori si sono adottati misure per evitare l’installazione di impianti nel raggio di 200 metri da ospedali e asili nido. A Ravenna, ci si è dati al momento il limite di 3 v/m, ma nella relazione Arpa per l’autorizzazione all’installazione della nuova c’è scritto che non si può escludere sia possibile il superamento di quel limite e che in alcune abitazioni più elevate potrebbe arrivare fino a 5,2. Ecco per-
Le antenne servono a migliorare la ricezioni dei telefonini, le richieste per nuovi impianti sono però molto scarse perché la copertura in città è già molto estesa.
i limiti
6v/m
Il livello massimo di inquinamento elettromagnetico previsto per legge in Italia.
3
3v/m
E’ il livello massimo consentito nel Comune di Ravenna, in base a un principio di cautela. In altri Comuni è molto più basso.
Parco Baronio: al via i lavori dopo l’estate Con i suoi 17 ettari sarà il parco più grande della città (l’equivalente di circa 24 campi da calcio; il parco di Teodorico, per rendere l'idea è di 12 ettari). Previsto già dal piano regolatore del 1983, i lavori per la sua realizzazione partiranno finalmente quest'anno. Nelle scorse settimane, infatti, il Comune è entrato finalmente in possesso di tutta la vastissima area (che va da via Fiume Abbandonato, dopo il bosco Baronio, fino a via Meucci, viale Pertini e la rotonda Olanda) ed entro marzo – ci assicurano dagli uffici comunali competenti – sarà pronto il progetto definitivo, a cura dello studio Land di Milano.Poi sarà messo a bando il primo stralcio dei lavori, del valore di circa 900mila euro (finanziati – come raccontavamo sul Ravenna&Dintorni dello scorso 23 giugno – grazie a Hera come sorta di compensazione per l'ampliamento, consentito dai piani regolatori, della discarica sulla Romea), che prevede la realizzazione dell'area verde, la cintura boschiva che la delimita e una serie di dune da ottenere con la terra che verrà estratta per far nascere il laghetto lungo 130 metri che caratterizzerà il parco. Verranno inoltre trasferiti i 250 orti attualmente presenti, in un'area vicina al nuovo centro per anziani che si trova in via Meucci, dove sarà realizzato il principale ingresso al parco Baronio. Il primo stralcio, però, finisce qui. Per essere completato il parco avrà bisogno di altri 3 milioni di euro circa, che attualmente come prevedibile (visto il periodo) non sono disponibili. L'importante però – hanno sempre ripetuto dal Comune – è partire con i primi lavori. Una volta realizzata l'area verde, è l’auspicio, sarà più facile trovare i finanziamenti per completare il parco. Considerato il fatto che quello per il primo stralcio dei lavori sarà un bando particolarmente complesso, dal Comune l'obiettivo è di riuscire ad assegnare i lavori e partire con il cantiere a fine estate, magari iniziando la piantumazione degli alberi in novembre, momento piuttosto propizio. Luca Manservisi
ché, rivela l’assessore all’ambiente Guido Guerrieri interpellato sull’argomento, è stato chiesto al proponente di trovare una diversa ubicazione dell’antenna. Dunque, per il momento è sventato il timore dei firmatari che dieci anni fa, dopo l’installazione, raccontano di aver osservato strani fenomeni nelle proprie case (talvolta tutt’ora in atto) come l’accensione spontanea di giocattoli dei bambini o che lamentano addirittura di aver sentito voci provenire dai forni. Per chi volesse comunque maggiori informazioni sulla petizione, è possibile contattare Michele Rossi al numero: 0544 501696
Una veduta degli orti dove sorgerà il nuovo parco Baronio.
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giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
SENZATETTO di Federica Angelini Altro che i dieci o dodici clochard storici di Ravenna per cui erano state pensate. I venti posti nelle tende per i senzatetto allestite in via Romea Nord nella sede di Mistral (dopo il diefront della curia rispetto all’offerta dello spazio del Torrione a seguito di una petizione di residenti) in realtà non bastano. A gennaio, con il freddo vero, chi arriva per ultimo al dormitorio di via Mangagnina, rischia di non trovare posto sulle navette (tre ogni sera in partenza per le tende). Quando pos-
E alle tende non c’è posto per tutti C’è chi è costretto a passare la notte nei bar o sotto i portici
Agli ospiti è assicurata cena e doccia sibile, queste persone vengono dirottate verso l’altro dormitorio nel borgo San Rocco, ma ci sono stati casi in cui hanno potuto fare la doccia e mangiare qualcosa, ma non trovare un alloggio. Allora, raccontano alcuni, ci sono i portici o, quando fa troppo freddo, i corridoi del pronto soccorso. «L’altra notte – racconta un ragazzo marocchino che parla perfettamente l’italiano – sono arrivato tardi e ho passato la notte senza dormire dentro un bar aperto tutta la notte. Adesso sono un po’ preoccupato, perché non ho il permesso di soggiorno. Devo aspettare lunedì per avere i documenti, mi ha detto l’avvocato, spero che non mi lascino fuori».
No, se è arrivato in tempo, non resterà fuori, anche se è senza permesso di soggiorno. Ha un documento valido di identità e questo basta. Poi lui è consapevole che alla questura sarà segnalata la sua presenza lì, ma lui non ha il timore di essere espulso. Quanti casi di persone senza documenti validi si sono verificate? Poche per la verità, pochissime. Forse anche perché molti lo sanno che, comunque, la loro presenza deve per forza essere denunciata. E, allora, chi va nelle tende?
Volontarie di Mistral durante il montaggio delle tende
A sentire i volontari che gestiscono il progetto tra via Mangagnina e via Romea Nord c’è un gruppo fisso di una quindicina di persone (ognuno ha addirittura il proprio posto in tenda) e altri cinque o sei che ruotano, a seconda anche di chi riesce ad arrivare per primo, appunto. Venerdì 20 gennaio, quando siamo abbiamo seguito il loro percorso tra le sette e le undici di sera, dentro le tende c’erano persone di sei nazionalità diverse. Con uno dei due italiani che, come in una
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Ma quanto costerà l’Imu? E cos’è la classificazione energetica degli edifici? E quanto valgono davvero le case di Ravenna oggi? La Darsena sarà mai riqualificata? E la banca, una volta che avrò trovato l’appartamento dei miei sogni, mi concederà il mutuo? Meglio i bot o un appartamento per i miei figli? E cos’è la nuda proprietà? Quante domande girano intorno alla casa, sia per chi già ce l’ha, sia per chi la vuole comprare o vendere, sia per chi adesso più che mai cerca un bene rifugio in cui investire i risparmi al riparo dalle tempeste finanziarie. Con il 2012, il settimanale Ravenna&Dintorni dedicherà periodicamente due pagine di approfondimento a tutte le nuove questioni che riguardano l’abitare in città. E così, a chi vuole vendere o comprare casa offriremo non solo gli annunci immobiliari pubblicati settimanalmente, ma tutte le informazioni di contesto utili per chi deve compiere una scelta diventando di fatto partner degli operatori professionali del settore.
Perché lettori più preparati possono diventare clienti più consapevoli.
qualsiasi sala d’aspetto, mentre era in fila per il pulmino si lamentava del fatto di essere sorpassati dagli stranieri nell’accesso ai servizi. Il gruppo più consistente e omogeneo è quello di profughi tunisini che sono ben felici di mostrare il loro permesso per motivi umanitari. Sono i ragazzi che in teoria, si era detto nei mesi scorsi, nelle tende non sarebbero dovuti andare perché potevano trovare ospitalità altrove, grazie alla protezione civile regionale. E ora alcuni di loro sono in effetti in attesa di una risposta, che però tarda ad arrivare. E quindi sono ancora a Ravenna, senza casa e senza lavoro. E la sera, almeno alcuni di loro si recano appunto al dormitorio per doccia e cena, poi alle tende. Prima chiedono di poter avere ancora qualche coperta. Perché? E’ freddo nelle tende? No, in realtà no, dopo le prime sere la temperatura è stata considerevolmente alzata, ma, spiega Carla Soprani, volontaria del Comitato antidroga e responsabile del dormitorio, è una questione di usi e costumi. «Sono abituati – dice – ad avvolgersi nelle coperte lo vediamo anche qui al dormitorio. I sacchi a pelo per loro non sono l’ideale e non possiamo comunque pretendere che si adeguino così, di punto in bianco, ad
abitudini tanto diverse». Ecco, quando si dice lo spirito di accoglienza. Che non impedisce a quella che tutti i ragazzi chiamano “mamma Carla” di rimproverarli bonariamente, spiegando che deve per forza tenere qualche coperta per chi fosse costretto a dormire fuori. I ritardatari, appunto. Nei suoi confronti questi ragazzi, tutti giovanissimi, mostrano affetto e rispetto. E la salutano con un grazie prima di salire sul pulmino. Quando arriviamo in via Romea, però, l’atmosfera non è altrettanto distesa. E i volontari di Mistral che sovrintendono il progetto ci sconsigliano di entrare, oppure ci offrono la
Ogni sera i pulmini fanno tre viaggi “scorta”. I ragazzi si sono innervositi, dicono, perché è entrato un fotografo. Cosa che loro non gradiscono. E nelle tende non ci entriamo, per rispetto della loro privacy, innanzitutto. «Il punto – dice Flavia Sansoni di Mistral, l’associazione che gestisce questa parte del progetto – è che noi
NEL DETTAGLIO
Cento euro a notte solo di gasolio Le prime stime dei costi: circa 4.500 euro al mese Il regolamento di accesso alle tende è di fatto un’appendice di quello del Re di Girgenti che consente l’accoglienza anche a chi è privo di permesso di soggiorno (l’unico limite è a chi non possiede nemmeno un documento di identità valido), salvo tuttavia comunicare la presenza alla questura. Le tende sono tecnicamente di proprietà dell’associazione Mistral che si è fatta capofila del progetto elaborato durante la scorsa legislatura (quando l’assessore ai servizi sociali era Pericle Stoppa) dal tavolo della povertà e con cui, per questo specifico progetto, l’Asp (e non il Comune) sottoscriverà una convenzione. Convenzione che ancora non è stata firmata perché ancora non è nota la cifra che Asp dovrà riconoscere a Mistral, essendo l’esperienza al primo anno in corso. Quali sono questi costi? Con il contributo della Fondazione del Monte sono state acquistate le tende (del valore di 26mila euro), le brandine (20 del valore di 100 euro l’una più Iva), i sacchi a pelo e il detersivo necessario alla manutenzione corretta delle tende. Con gli spiccioli rimasti si sta pagando anche alcuni dei costi vivi a cui per gran parte sta facendo fronte Mistral, in attesa del rimborso dall’Asp e che nella fattispecie sono i costi del carburante per i sei viaggi andata a ritorno dalla città alla tende necessari in media ogni giorno (tre la sera e tre la mattina) e, soprattutto il gasolio necessario a riscaldare le due tende che in queste nottate consumano in media 40 litri di gasolio a notte. Un centinaio di euro, si calcola, almeno nelle notti in cui gli impianti funzionano a pieno regime. Ossia una cifra prossima ai 3mila euro al mese. A cui si devono aggiungere il noleggio del bagno chimico, i pezzi sostituitivi ordinati tra brandine e altro. Infine, c’è il costo dell’unico operatore, una persona esperta che ha lavorato in passato anche in campi profughi, che ha firmato un contratto con la Consulta del volontariato (con la quale l’Asp ha una convenzione in realtà per l’emergenza caldo e non per quella freddo) e che costa un centinaio di euro a notte di servizio. Ogni settimana lavora in media due o tre notti. Non ci sono costi aggiuntivi per le assicurazioni dei volontari, i quali ne sono già provvisti facendo parte di associazioni. Ancora non è stato stabilito in che giorno le tende smetteranno di operare, perché molto dipende dalle temperature, ma potrebbe ragionevolmente essere in una data tra la metà e la fine di febbraio. In ogni caso, per un mese a pieno regime, si potrebbe stimare un costo non inferiore ai 4.500 euro.
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
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PARLA L’ASSESSORE siamo felici di far vedere a tutti come sono e cosa sono le tende e non vogliamo tenere fuori la stampa perché non abbiamo nulla da nascondere, anzi». In effetti, lo sforzo dell’associazione di volontariato che in genere non si occupa di sociale ma di protezione civile e sicurezza stradale, è notevole. Una trentina i volontari coinvolti che fanno le notti, a due a due, a volte insieme all’unico operatore stipendiato, pagato dalla Consulta per il volontariato. Notti insonni, che i volontari passano accanto al camino a chiacchierare, tra un controllo e l’altro al perfetto funzionamento dei riscaldatori nelle tende. Dentro la sede Mistral ci sono anche videocamere che però, per ragioni di privacy, non sono state installate all’interno, ma solo all’esterno delle tende. Problemi? Sì, problemi ce ne sono. L’utenza, ovviamente, non è delle più semplici soprattutto per chi magari non è abituato a questo tipo di situazioni. Mistral, infatti, ha per esempio scoperto solo a progetto avviato che sarebbe stato impossibile lasciare lì di notte volontarie donne. «Non le ascoltano – spiega Sansoni – alcuni di loro, soprattutto quelli del Maghreb. Ed è molto faticoso imporre regole e farle rispettare». Come il divieto di fumare e di portarci alcolici. Non solo, Mistral non si aspettava che già diverse brandine avessero bisogno di essere sostituite dopo un mese. «Sono le migliori in commercio – precisano – ma lo stesso ne hanno rotte diverse, magari saltandoci sopra. Ne abbiamo ordina-
Qualche danno alle strutture: ordinati i ricambi te altre, e abbiamo messo a disposizione anche le due che inizialmente avevamo tenuto per noi». E infatti c’è qualcuno che è costretto a dormire per terra. I posti sono venti, ma le brandine meno. Almeno finché non arriveranno le nuove. E in ordinazione è anche un tubo dell’apparecchiatura che serve a riscaldare le tende che si è rotta dopo che qualche ospite vi aveva messo a riscaldare o asciugare gli abiti. E adesso ha bisogno di una cura particolare. Anche perché, con il freddo, i riscaldatori funzionano a pieno regime ed è questo che fanno i volontari: si assicurano a più riprese, durante la notte, che tutto funzioni a dovere per gli ospiti. Passata la notte, altri volontari di Mistral, ma anche di altre associazioni come Caritas e Auser, arrivano per riportare gli ospiti in città. Sulle sette del mattino. Prima viene loro offerto, nel cortile, un caffé caldo e una fetta di panettone. «Loro si sono stancati del panettone e un po’ protestano – racconta Sansoni – ma noi non abbiamo altro...». Riportati in città, i ragazzi hanno la giornata da far passare. In giro, senza una meta precisa, dicono. Nella nebbia che a metà gennaio, gelida, non dà tregua. Fino alla sera, quando è ora di tornare al campanello di via Mangagnina, ritrovare “Mamma Carla”, una doccia e la via per le tende.
Piaia: «Il prossimo anno si potrebbe cambiare la modalità del servizio» Quando si presenta al re di Girgenti o anche alle tende è accolta da tutti con grande calore. L’assessore ai Servizi sociali e al Volontariato Giovanna Piaia sembra amata e stimata da utenti dei servizi e da volontari di questo progetto sperimentale. Perché in queste settimane ci è venuta spesso, spessissimo. Parla poco, ascolta molto, si rivolge a tutti con la stessa cortesia. Per lei questo progetto è stato un banco di prova di fuoco, si può
Carla Soprani (a sinistra) e Giovanna Piaia (a destra) al Re di Girgenti
Il dormitorio pubblico di via Mangagnina
dire, visto che le tende sono state oggetto di critiche anche molto pesanti perfino dal suo stesso segretario di partito Laimer Armuzzi. Del resto lei stessa, allora in giunta con altre deleghe, l’aveva bocciato l’anno scorso a febbraio. Quest’anno, acquisendo i Servizi sociali si è trovata a doverlo gestire. Per prima aveva previsto che i venti posti non sarebbero stati sufficienti e che non si poteva escludere che nelle tende avrebbero trovato posto profughi e addirittura irregolari. Le chiediamo a questo punto una prima valutazione. Assessore, soddisfatta di come stanno andando le cose? «Era un progetto approvato e per capire se e come poteva funzionare andava sperimentato. Stiamo facendo molte valutazioni, non è affatto detto che il prossimo anno sarà riproposto nella medesima forma. È chiaro, come ho più volte avuto modo di dire, che la situazione durante l’estate era cambiata rispetto a quando il progetto era stato formulato e che la richiesta di posti in un dormitorio è in aumento. Detto questo, stiamo dando una risposta importante. In altre città hanno aperto container da sei posti». State cercando nuovi edifici da adibire a dormitori almeno temporanei? «Sì, ci stiamo muovendo, ma su questo al momento preferisco non anticipare nulla di preciso per non compromettere soluzioni prese in esame». Vi siete rivolti anche alla curia? «Sì, a Santa Teresa, l’ho fatto personalmente. Stiamo aspettando risposte». Perché ancora non esiste una convenzione tra Mistral e Asp? E perché il Comune non è direttamente coinvolto da un punto di vista amministrativo?
«Perché il Comune demanda ad Asp l’erogazione dei servizi dedicati all'accoglienza temporanea delle persone con problematiche sociali ed esistenziali. Sulla convenzione, è solo questione di tempo: essendo al primo anno si sta cercando di calcolare nel dettaglio la cifra che andrà sulla convenzione». Questo è regolamentare? È una prassi? «Quando un’associazione di volontariato sostiene un progetto continuativo ha diritto al rimborso spese vive di materiale, perchè sul lavoro gratuito non devono gravare spese di funzionamento. La convenzione assicura questa trasparenza». Perché il regolamento parla di un ricovero maschile? «Perché non si poteva pensare a un ambiente misto, sapevamo comunque che l’utenza sarebbe stata prevalentemente maschile e per le donne c’è una stanza a loro riservata in via Mangagnina». Cosa risponde al comitato “Rompere il silenzio” che su questo tema si sta muovendo e non le ha talvolta risparmiato critiche? «Credo sia positivo che cittadini si attivino e facciano richieste, pressioni e anche critiche. L'unico atteggiamento che talvolta non mi è piaciuto è stata un po' di diffidenza, come se volessimo nascondere qualcosa. Mentre noi siamo sempre stati molto trasparenti rispetto a un progetto che non aveva precedenti. Molto trasparenti anche nelle incertezze, nelle varie difficoltà organizzative incontrate per ridurre il disagio degli ospiti e dei volontari. Abbiamo organizzato un progetto inedito, abbiamo maturato e aggiunto esperienza al lavoro sociale di bassa soglia e sapremo fare meglio il prossimo anno». Federica Angelini
SUSSIDIARIETÀ
Mistral: «Esperienza per noi nuova e impegnativa» A colloquio con i diversi volontari coinvolti nell’accoglienza, tra dormitorio e via Romea
I volontari in servizio alle tende nella notte di venerdì 21 gennaio
All’ora di cena, al re di Girgenti, in questi giorni c’è quanto mai da fare, visto il numero crescente di commensali. A dare una mano ci sono gli ospiti stessi della struttura, persone che vivono lì per lunghi periodi e quasi tutti inseriti in percorsi di assistenza sociale, persone che stanno attraversando un periodo di difficoltà magari dopo aver perso tutto al gioco, o anche dopo una separazione dalla moglie. Accanto a loro, ci sono però volontari del Comitato cittadino antidroga che assicurano una presenza a rotazione. Sacrificano una sera alla settimana per dare una mano e aiutare quelle stesse persone che tanti altri ravennati vogliono e hanno voluto tenere ai margini della città, non desiderano vedere. Loro ci si mescolano ogni sera, instaurando rapporti importanti. Perché? «Perché in realtà qui si riceve moltissimo – ci spiegano le due volontarie in servizio venerdì 20 gennaio – a noi fa bene. Certo, a volte ci sono situazioni difficili, ma si scambiano tante cose, è una finestra sul mondo». Rivolgiamo la stessa domanda ai volontari di Mistral in servizio invece alle tende. Qui, ci sono tre uomini e quattro donne. Le donne sono nella “cucina” della sede, attorno al fuoco, a chiacchierare. In realtà loro sono più lì a far compagnia ai loro compagni (di volontariato e anche nella vita) che altro, que-
sta sera. Gli uomini sono fuori, ad accertarsi che sia tutto a posto dentro e fuori le tende. Le ragazze ci spiegano che per loro quella, l’associazione, è ormai una seconda casa, una seconda famiglia. E con orgoglio raccontano la vita di comunità che fanno dentro Mistral, dove i vari progetti di prossimità e sicurezza stradale servono loro, spiega Flavia Sansoni, come “allenamento” per quella che è la prima mission di Mistral: le emergenze, essendo un’associazione di protezione civile. Quando chiediamo un bilancio su questa prima esperienza con il sociale, Sansoni risponde: «Noi siamo abituati a lavorare a testa bassa finché c’è da fare e a lasciare le valutazione alla fine. Certo oggi posso dire che si tratta comunque di un’esperienza molto impegnativa per noi». E ammette che molte cose che sono accadute non erano state preventivate, sebbene, va detto, non sia per la verità successo niente di così grave se si pensa alla complessa situazione di questo ricovero. L’esperienza può insegnare anche cosa mettere in conto e cosa no. Una cosa è certa, considerato il numero di persone di fatto coinvolte quotidianamente in questo progetto, senza i volontari quelle persone forse avrebbero dormito al freddo. E se anche il prossimo anno non si dovesse ripetere l’esperienza delle tende e si trovasse una situazione più stabile, dati i bilanci degli enti locali in difficoltà, sarebbe difficile anche solo pensare di fare a meno di loro. Lo conferma anche Susanna Tassinari, presidente dell’Asp: «Questo è verissimo. E per la verità, già adesso, se non potessimo contare su Carla Soprani e i volontari del comitato cittadino antidroga avremmo enormi difficoltà nel gestire una struttura come il Re di Girgenti». Carla, 67 anni, da parte sua, ci tiene a precisare: «Nel sociale c’è moltissimo da fare, anche magari per chi, come me, sceglie di andare in pensione presto per lasciare il posto ai giovani. C’è tanto da fare, senza però portare via il posto di lavoro a nessuno, come aiuto e supporto al pubblico».
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CRONACA& ATTUALITÀ
TURISMO: I DATI
Il 2011 è l’anno degli stranieri
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
CALCIO NEL CAOS
Una cooperativa per il futuro del Ravenna, ma ora fa paura il fallimento della Triestina
Con il dato di dicembre risulta possibile tracciare il bilancio annuale di arrivi e presenze turistici nella nostra provincia. Il dato complessivo arrivi risulta in sostanziosa crescita rispetto al 2010 del 5,51%, giungendo così a quota 1.366.564. Crescono, sia pure in modo più contenuto, anche le presenze, che sono state oltre 163.000 in più rispetto al 2010 con una crescita del 2,36% e un totale di 7.075.070, «ossia – rivelano dalla Provincia – il terzo dato di sempre, inferiore soltanto ai picchi del 2009 e del 2007». In dettaglio, il comune di Ravenna chiude l'anno con un dato positivo, totalizzando 578.576 arrivi (+4,85% sul dato 2010) e 2.836.106 presenze (+2,11% sul 2010). Nello specifico, il comparto città d'arte, ha conseguito ottimi risultati nel corso dell’anno, con 238.423 arrivi n e l d e t t a g l i o (+2,05% rispetto alCOSA SIGNIFICANO l’anno 2010) e ben “ARRIVI” E “PRESENZE” 510.208 presenze, Non è certo immediato per i con una crescita del non addetti ai lavori com4,83% rispetto alprendere immediatamente il l'anno scorso. Il significato di arrivi e presencomparto Ravenna ze turistiche. Un arrivo si mare cresce nel conteggia ogni qual volta 2011 del 6,91% nequalcuno faccia check-in in gli arrivi (che in touna struttura ricettiva. A quel tale si attestano a punto, ogni notte di pernotTifosi in fila quota 340.153) e tamento viene calcolata coal Benelli dell'1,54% nelle preme presenza. Dunque ogni per donare fondi senze, per un totale persona che faccia un arrivo a favore di 2.325.898. Nella può generare anche più predella realtà cervese gli arsenze se rimane per più notsquadra. rivi sono stati ti. Ecco perché il dato arrivi è 676.407 (+6,34% sempre nettamente inferiore sul 2010) e le preal dato presenze. senze 3.889.531 (+2,67% sull'anno 2010). Il dato, aggregato a quello dei IN ASPPI AFFITTO FAI DA TE: lidi ravennati, conferma il peso del coAttraverso il sito Asppi.ra.it è possibile per gli associati mettere re-business costiero che, da solo, totaun annuncio per proporre il proprio appartamento. lizza circa l'88% del totale presenze Anche chi è alla ricerca di un alloggio può inserire annuo. Analizzando i trend del merun proprio annuncio. Per informazioni telefonare 0544-470102. cato, il 2011 è stato l'anno della ripresa del mercato estero con una crescita pari al 7,4% ed un totale di 1.384.341 presenze. In particolare E’ importante capire se la Rendita Catastale dei propri immobili è giusta o se ha bisogno di essere verificata per poter pagare la giusta quota di IMU e IRPEF e non l'annata si è contraddistinta per la un “sovraprezzo” inutile. L’Agenzia del Territorio mette a disposizione grande ripresa dell'incoming tedesco dei proprietari la possibilità di fare una verifica e quindi un “ag(395.882 presenze, +10,7% sul dato giustamento” della Rendita attraverso l’invio di una lettera-richiesta fatta su un mobile a disposizione negli uffi2010) e, più in generale, di tutto il ci di piazza Caduti per la Libertà 29. La modifica della mercato aggregato di lingua tedesca, rendita, ove fosse accertata la non congruenza di quelche totalizza circa 70.000 presenze in la utilizzata, avrà effetto retroattivo e quindi al rimborpiù rispetto all'anno 2010, per un toso delle eventuali spese in più sostenute. Attenzione però a non incorrere in errori che potrebbero rendere tale di 630.576. (pari al 45,55% dell’”Istanza di revisione di rendita catastale in autotute- Associazione sindacale l'intero bacino estero). Molto bene anpiccoli proprietari la ai sensi del DM 37/97” inutile o anche “dannosa”. immobiliari che Francia (125.887 presenze) e L’Asppi di Ravenna mette a disposizione dei soci una consulenza, su appuntamento, per compilare ed inol- Ravenna Via R. Serra, 65 Russia (93.498) che crescono rispettel. 0544 470102 trare la richiesta in maniera appropriata. tivamente del 21,6 e del 42,4%. fax 0544 470075 info@asppi.ra.it Critico sui dati il consigliere di Lista TABELLA NUOVI MOLTIPLICATORI www.asppi.ra.it per Ravenna Alvaro Ancisi secondo il Su tutte le categorie prima di fare i calcoli occorre riFaenza Via Cavour, 25 valutare la Rendita del 5%. I nuovi moltiplicatori per le quale i dati più significativi per l’ecotel. 0546 25807 varie categorie diventano: faenza@asppi.ra.it nomia «continuano ad esserci nasco- Abitazioni, gruppo catastale A 100: Lugo Via Manfredi, 41 sti, forse neppure ricercati». Il riferimoltiplicatore 160 (prima 100) tel. 0545 33356 mento è in particolare a i tassi di occu- Cliniche private, gruppo catastale B 100: lugo@asppi.ra.it moltiplicatore 140 (prima 100) pazione delle camere, «largamente inSERVIZI AI SOCI - Uffici, gruppo catastale A 10 soddisfacenti – dice Ancisi – secondo - Gestione contratti moltiplicatore 130 (prima 50) di locazione la convinzione generale degli operato- Fabbricati industriali, D 50 - Assistenza legale moltiplicatore 110 (prima 50) ri», e al «crollo dei prezzi». Il 2,11% di - Consulenza - Negozi e botteghe, C 1 – 34 aumento delle presenze nel comune condominiale moltiplicatore 119 (prima 34) - Consulenza tecnica di Ravenna, termina Ancisi, «è perfi- Affitti e vendite da ESEMPIO: Una rendita di cento la si somma al suo 5% no inferiore a quello medio della proprivato a privato e diventa 105. 105 x 160 = 16.800 (base imponibile su vincia, nonostante la dotazione turiDal 1980 a Ravenna cui fare i calcoli per le tassazioni). stica molto superiore».
L’ex capitano Bartolini al lavoro per costituire una società per acquistare il club
Revisione Rendita Catastale
Mentre sul campo il Ravenna Calcio, dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale del 25 gennaio, si avvicina sempre più pericolosamente alla zona retrocessione, continuano le vicissitudini societarie. E ancor di più alla luce delle ultime novità che apprendiamo poco prima di andare in stampa: la Triestina (di cui il patron del Ravenna Calcio Sergio Aletti è diventato presidente nei mesi scorsi) è stata dichiarata fallita dal tribunale civile di Trieste. Un fallimento che potrebbe naturalmente avere ripercussioni anche sul Ravenna, essendo praticamente la stessa proprietà. Proprietà, però, che qui in città non si vede da tempo e soprattutto non rispetta più i suoi impegni. Tanto che se non fosse stato per l’allenatore Rodolfo Dodo Giorgetti e il suo staff prima, e i tifosi poi, probabilmente il Ravenna non sarebbe neppure più sceso in campo visto che nessuno avrebbe pagato le spese delle utenze e fatto fronte a tutti quei costi necessari per utilizzare lo stadio Benelli e organizzare le trasferte. Finora per questo motivo la raccolta fondi dei tifosi ha permesso di mettere a disposizione dello staff giallorosso già qualcosa come diecimila euro. Una situazione eccezionale però che non può certo diventare la regola. Ed ecco quindi che sta per nascere una cooperativa (o una società a responsabilità limitata) con l’obiettivo di operare parallelamente alla società di Aletti e di occuparsi della gestione patrimoniale per poter almeno arrivare a fine stagione senza dover ricorrere all’aiuto dei tifosi. Sarebbero già diversi gli sponsor intenzionati a partecipare a questa nuova operazione. «Ma l’obiettivo – dichiara uno dei promotori dell’iniziativa, l’ex capitano del Ravenna negli anni Sessanta, Giorgio Bartolini, che parla però ancora solo di ipotesi operative – è quello di trovare una soluzione definitiva e di subentrare ad Aletti al termine della stagione con un pool di imprenditori di buona volontà in grado di acquistare la società». Il primo passo sarà però quello di entrare parallelamente ad Aletti che lunedì 23 gennaio, raggiunto a Trieste da mister Giorgetti, ha in un primo momento dato la propria disponibilità all’operazione, che comprende anche un accordo del tutto simile per il settore giovanile (per il quale è già pronta una Asd messa a punto dall’avvocato Ivano Guadagnini), assicurando la delegazione ravennate che l’avrebbe messa in contatto con un suo fidato professionista. Poi però si è fatto di nebbia, impegnato in più importanti questioni a Trieste. E ora tutto potrebbe tornare in discussione. «In ogni caso – assicura però Bartolini (che parla anche per conto del suo socio, Alessandro Brunelli) – noi andremo avanti nel progetto del nuovo ente, al momento chiamiamolo così, con Aletti o senza Aletti». Luca Manservisi
BLOC NOTES L’OLOCAUSTO DELL’ARCIGAY CON IL FILM BENT
Venerdì 27 Gennaio, in occasione della Giornata mondiale per il ricordo delle vittime dell’olocausto, Arcigay Frida Byron Ravenna organizza la proiezione del film Bent, alle ore 20.30 presso RavennaStudenti, Via Paolo Costa 38, Ravenna. Bent è uno dei pochi film che testimoniano l’olocausto degli omosessuali.
SEMINARIO SULLA STORIA E IL PENSIERO DELLE DONNE
Si concludono il 30 gennaio le iscrizioni per il seminario La storia e il pensiero delle donne coordinato da Marisa Evangelisti con inizio il 3 febbraio alla Casa delle Culture di piazza Medaglie d’oro, a Ravenna. Il seminario è organizzato in collaborazione con Donne Cgil e Spi Cgil, Associazione Femminile Maschile Plurale, Assessorato alle Politiche e Cultura di Genere del Comune di Ravenna.
UNA TESI IN MEMORIA DEL COMANDANTE BULOW
In occasione del quarto anniversario della morte di Arrigo Boldrini, il comandante partigiano Bulow, ha preso il via un ciclo di conversazioni promosso dall'Anpi dedicato alla storia contemporanea con l’assegnazione del premio dedicato a Boldrini dalla Fondazione Bella Ciao a una tesi di laurea in storia contemporane.
FONDAZIONE CARIRA
Gualtieri ancora presidente Lanfranco Gualtieri (foto) è stato confermato alla presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. L'organo di indirizzo ha ritenuto di confermare integralmente, per acclamazione, tutto il consiglio di amministrazione uscente, eleggendo ed integrando nel consiglio, in sostituzione del compianto Giovanni Mazzotti, Ugo Marco Neri. Pertanto, per il periodo 2012-2017 il consiglio sarà formato da: Lanfranco Gualtieri, Romano Argnani, Gianluigi Callegari, Gianni Ghirardini, Gaetano Leogrande, Ugo Marco Neri, Ugo Mongardi Fantaguzzi, Antonio Rambelli, Guido Sansoni e Carlo Simboli. Il Collegio dei Revisori che è formato dal nuovo presidente, Roberto Fabbri, dal nuovo sindaco effettivo, Ermanno Cicognani e dal confermato Ubaldo Agnoletti, mentre come supplenti sono stati confermati Angelo Minguzzi e Emilio Vistoli. Si erano in precedenza insediati i membri del rinnovato Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con i nuovi ingressi di Mirella Falconi Mazzotti, docente dell’Università di Bologna, di Franco Gàbici, presidente del Comitato ravennate della Società Dante Alighieri, e di Carlo Lorenzo Corelli, designato dell’Amministrazione provinciale di Ravenna.
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
CRONACA& ATTUALITÀ
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IL CASO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA
Quel palazzo di lusso ai giardini Speyer Lavori da 800mila euro: «Si tratta solo di aule per il catechismo...» Le transenne che ancora oggi delimitano la scalinata e, sotto, la scritta che comparve nel corso dei lavori.
(segue dalla prima) Il progetto realizzato sui chiostri del XVI secolo di San Giovanni Evangelista è quello di tre residenze di lusso su una dimensione di alcune centinaia di metri quadrati. Nel progetto depositato al catasto comunale si vedono numerose stanze: sei camere da letto, sette bagni, tre cucine, alcuni saloni e una grande terrazza con balaustra in metallo (visibile anche dai giardini Speyer) con vista dall’alto sulla più antica chiesa di Ravenna. Il totale dei lavori ammonterebbe secondo indiscrezioni a una somma di addirittura 800mila euro. Il tutto ovviamente esente dalle imposte immobiliari, visto che è
Il permesso ottenuto quando era vacante la poltrona di Soprintendente
Restano le transenne nonostante l’intervento sia finito di proprietà della Chiesa. Da molto tempo il parroco aveva in animo di fare i lavori di restauro di quell’area. Già nel 2005 dichiarava al Corriere Romagna: «Da quindici anni attendo che il piano per restaurare la struttura adiacente divenga realtà. Sto quasi perdendo la speranza, anche perchè realizzarlo costa due milioni di euro. E io non li ho...». Il permesso della Soprintendenza arriva nel 2007 e il parroco trova anche la somma che pensava non avrebbe mai trovato. Da dove vengono questi soldi non si sa nulla di troppo preciso. Ciò che si sa è però che l’amministratore unico delle finanze della parrocchia è don Giorgio Fornasari, che non si affida a un organo di amministrazione, come hanno molti complessi religiosi, ma svolge questa gravosa funzione tramite il proprio conto corrente privato che si trova lontano da Ravenna, e dagli occhi indiscreti dei ravennati, precisamente alla Banca Popolare di Milano. Cosa diventerà questo palazzo di lusso? Un altro ostello in stile Galletti Abbiosi? O una residenza che potrebbe essere utilizzata anche quando il parroco andrà in pensione? «Si tratta solo di aule per il catechismo» sostiene don Giorgio. Aule di catechismo dotate di tutti i comfort però, visto che uno dei fornitori del cantiere sostiene di aver recapitato a quell’indirizzo delle vasche idromassaggio. L’ingegner Giovanni D’Antonio che ha curato il progetto non rilascia dichiarazioni in proposto e si limita a un evasivo «non sono autorizzato a parlare dei lavori
PARLA IL PARROCO
«La scala così non si può usare, qualcuno potrebbe suicidarsi...» E Don Giorgio Fornasari non ci fa vedere l’area restaurata
Don Giorgio Fornasari
Abbiamo incontrato don Giorgio Fornasari all’ingresso del chiostro. Il parroco sottolinea le necessità dei bambini del catechismo che hanno guidato la sua mano nel dirigere i lavori di restauro. Avete fatto lunghi lavori sui piani dei chiostri di cosa si tratta? «Vede, la parrocchia è frequentata da centotrenta bambini per il catechismo, l’aula in cui si ritrovano è troppo piccola e così ne abbiamo costruito una nuova». I lavori sono finiti però i bambini stanno ancora nell’aula piccola, perché? «Perché la scala esterna da cui dovrebbero accedere non si può aprire». Non si può accedere dall’altro lato? «Si potrebbe, ma non va bene, non è pratico». La scala è realizzata come da progetto. Perché non si può utilizzare? «Lei lo sa in che zona siamo?» Sì, nella zona monumentale di una città d’arte… «No, siamo nei giardini Speyer, dove succede di tutto. Voglio costruire un muro di protezione altrimenti viene la gente a defecare nella scala e a drogarsi e io non ho voglia di pulire perché sono un prete non uno spazzino. Inoltre la scala è alta e potrebbe salire qualcuno e buttarsi giù per suicidarsi». Il piano di sopra è molto attrezzato, stando
al disegno, si potrebbe usare anche come ostello? «Si potrebbe, ma io non lo faccio. Ci penserà il prossimo parroco se vuole». In città si parla molto delle tende per i senzatetto che non sono sufficienti per tutti quelli che in città non hanno un luogo per ripararsi dal freddo di notte. Si potrebbero accogliere momentaneamente in quelle camere? «Assolutamente no. Non ci penso nemmeno». Perché? «Perché no. Servono per il catechismo». Ma se ha detto che non le usate per il catechismo? «Non ci penso nemmeno. Poi sono solo due piccoli corridoi». Nel disegno ci sono sette bagni però… «Ci sono solo due corridoi e due piccoli bagni». Potremmo vedere come è stato realizzato il piano di sopra? «No». Solo per poter vedere com’è. Se è vero che i bambini non possono accedere alle aule vorremmo scriverlo. «No, no». Ma quanto sono costati i lavori? «Moltissimi soldi». Di che cifra stiamo parlando? 800mila euro? «Non mi ricordo». Ma da dove sono arrivati tutti questi soldi? Da fondazioni bancarie? Dalla curia? «Dalle offerte dei fedeli». (ma.ca.)
che svolgo per i miei clienti, ma escludo categoricamente si tratti di un ostello». Nessun abuso edilizio è stato commesso. È tutto in regola. Per ogni lavoro su beni storici è necessario il permesso della Soprintendenza: la domanda è arrivata mentre la poltrona del Soprintendente era vacante. Anna Maria Iannucci se ne era già andata e la nuova nomina non era ancora stata assegnata. A firmare il documento in quel periodo di transizione fu delegato l’architetto Emilio Roberto Agostinelli. «È passato molto tempo e non ricordo bene – afferma lo stesso Agostinelli –. Si chiedeva il permesso di ampliare i locali parrocchiali. La situazione del chiostro era ferma al periodo post bellico e l’unica scala che esisteva era quella sul lato ovest. Così il parroco chiese di aggiungerne una anti-incendio». A coronare il cantiere è stata infatti la scalinata che si arrampica poco lontano dall’abside della chiesa. Un progetto analogo, quello della scala esterna anti-incendio del vicino istituto commerciale “Ginanni” di via Carducci, era stato respinto per tutela del centro storico. Don Giorgio però non è soddisfatto della realizzazione della scala, che vorrebbe più riparata, anche per motivi di ordine pubblico visto la vicinanza con i giardini Speyer e chiede il permesso di costruire un’ulteriore balaustra di protezione. Permesso negato però dal nuovo Soprintendente Giorgio Cozzolino. In risposta al rifiuto il parroco scrive (a mano) una vibrante lettera al Comune in cui spiega che la scala così come è «potrebbe servire da nascondiglio a chi volesse sottrarsi alle frequenti ispezioni delle forze dell’ordine» e, citiamo testualmente, «si potrebbe obbligare un altro a salire per precipitarlo giù compiendo un omicidio». Nonostante queste rigorose motivazioni il nuovo permesso non arriva e il prete decide così per rappresaglia di lasciare le staccionate di ferro da cantiere attorno alla scala – che sono ancora ben visibili – anche se l’intervento è di fatto ultimato. I lavori fecero drizzare le antenne anche al ministero che con una lettera chiese alla Soprintendenza di controllare cosa stava accadendo ai chiostri. «Tutto in regola», fu però la risposta, ci assicura ancora Agostinelli. Un ultimo aspetto della vicenda riguarda i «lavori in deroga». Da quanto previsto dal primo documento, infatti, il permesso dei lavori viene accordato a patto che venisse «riaperto il fornice», ossia ripristinata l’antica apertura dei chiostri che ne rende visibile l’interno da fuori. Questo lavoro non è stato mai realizzato, forse derogato o forse ritenuto scomodo per la privacy dei bambini del catechismo. Matteo Cavezzali
ECONOMIA& ATTUALITÀ
COOPERAZIONE
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«Girare sulle strade solo un rischio per l’incolumità»
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
L’INTERVISTA
«Bloccare i tir non serve alla categoria» Il presidente del Consar condanna la rivolta: «Settore frammentato» Ogni giorno di blocco dei camion è stato un mancato guadagno di mezzo milione di euro per il Consar, uno dei principali consorzi di autotrasportatori a Ravenna di cui Veniero Rosetti è presidente. La cifra è frutto di un rapido calcolo sulla stima media dei danni patiti dalle circa 350 imprese consorziate per un totale di circa settecento automezzi pesanti.
Per il consorzio 500mila euro di danni al giorno Rosetti, qual è stata la posizione del Consar nei confronti del blocco? «Il consorzio non impone nessuna condotta ai suoi associati ma come presidente ho consigliato a tutti di non mandare mezzi sulle strade per questioni di incolumità». Fermi nei propri piazzali ma nessuna adesione al fermo? «È stata un’iniziativa che costerà solo danni agli autotrasportatori. La trattativa ufficiale ha già ottenuto due concessioni per il recupero delle accise su base trimestrale e l’istituzione di una commissione che lavori sull’applicabilità di costi minimi per la sicurezza. La trattativa continua per ottenere altro. Non sarà certo questo blocco ad accelerare i tempi»· Chi ha aderito ha sbagliato? «Non capisco la volontà di fermarsi se è in corso una trattativa con il governo. Le associazioni avevano programmato lo stop e poi si è deciso di rinviarlo di sessanta giorni per continuare a trattare». Allora chi ha organizzato i picchetti? «Qualcuno ha voluto approfittare della situazione per avere un ri-
LA CRONACA
Il prefetto libera le Bassette
Ordinanza vieta la sosta e i camion ripartono (segue dalla prima) Nella serata di lunedì, ventiquattro ore dopo l’avvio della protesta, si è temuto di restare a secco alle pompe di benzina: inizialmente infatti anche i mezzi cisterna venivano bloccati rendendo quindi impossibile l’approvvigionamento per i distributori che in alcuni casi hanno esaurito presto le scorte sulla scia di qualche automobilista corso a fare il pieno perché preoccupato. I manifestanti hanno poi lasciato il via libera alle cisterne e il pericolo di restare senza carburante ai distributori è svanito. Anche nei giorni più caldi della protesta i problemi per la viabilità per gli automobilisti sono stati comunque ridotti al minimo: le vetture infatti venivano lasciate circolare senza intoppi, le difficoltà si sono avute solo sulla statale 309 Romea in direzione nord dove i camion in sosta hanno occupato buona parte di una carreggiata per diversi chilometri costringendo le auto a viaggiare quasi a senso unico alternato con l’ausilio delle forze dell’ordine. Rischi per la sicurezza stradale si sono avuti anche sulla statale 16 Adriatica: i camion in sosta all’altezza dello svincolo con via Faentina sono stati un problema nelle notti di nebbia. Dopo l’ordinanza del prefetto che ha di fatto liberato le strade alle Bassette i manifestanti rimasti erano una ventina.
torno di immagine in senso politico. L’associazione Trasportounito ha sfruttato l’esasperazione del settore per mettere in piedi la protesta cavalcando l’onda degli episodi in Sicilia». Qualcuno le direbbe che la protesta serve per farsi sentire davvero… «Non sono questi i sistemi». Ma il malcontento è reale. «L’autotrasporto sta vivendo una crisi pesante come tutti i settori dell’economia italiana e mondiale. L’aumento delle accise sui carburanti imposto dal Governo ha scatenato la rivolta. Il settore ha problemi concreti ma soprattutto un problema di rappresentanza». Cosa intende? «Se una categoria è sempre sul piede di guerra c’è qualcosa che non va. Direi che il problema non è di istituzioni ma di uomini. Ritrovarsi con un settore frammentato in una quindicina di associazioni di categoria è una situazione insostenibile. E molti di questi uomini poi cercano proprio interesse. La guida dovrebbe essere in mano a imprenditori non ai funzionari. Manca il governo della categoria».
«Rappresentanti di imprenditori sono inefficienti» E a livello locale? «Mi sento di dire che le associazioni si stanno impegnando per far crescere dei giovani che rappresentino la categoria con il giusto approccio»· I giorni di caos cosa lasceranno? «Spero che servano perché tutti riflettano sui propri ruoli». Andrea Alberizia
Giorni di protesta e tensione alle Bassette per la rivolta messa in piedi da alcuni camionisti che hanno fermato tutti i mezzi pesanti in transito lasciandone ripartire solo alcuni dopo trattative. In alcuni casi la polizia ha scortato i tir che volevano ripartire.
Cofari, leggera è la vita Il comitato unitario dell’autotrasporto della provincia di Ravenna (Cuar) - costituito da Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Legacoop e Confcooperative - a seguito delle manifestazioni avviate da un gruppo di autotrasportatori non riconducibili a forme associative ha ribadito la propria contrarietà dissociandosi dalla protesta, riportando le preoccupazioni di tutte le imprese di autotrasporto ravennati che sono state fortemente penalizzate da questa manifestazione unilaterale. Il Cuar ha poi ribadito che la sospensione del fermo per 60 giorni è scaturita a seguito della presa di coscienza del Governo dei problemi contingenti dell’autotrasporto italiano, e che lo stesso Governo, nei giorni precedenti, ha assunto precisi impegni che riscontrano le richieste del mondo dei trasporti, maggiormente rappresentativo a livello na-
Sigle di categoria contrarie alla protesta
LE CONSEGUENZE
Il porto messo in ginocchio Attività ridotta alla metà Attività ridotta quasi alla metà rispetto gli standard. Il porto di Ravenna ha dovuto fare i conti in maniera pesante con il blocco dei tir imposto dai manifestanti: per tre giorni, e non è escluso che disagi continuino anche dopo, i camionisti ribelli hanno impedito entrata e uscita di mezzi pesanti dallo scalo. La conseguenza è presto detta: non arrivavano merci da imbarcare e non uscivano quelle sbarcate. Sulle banchine si è quindi ridotto il lavoro cercando di mettere a magazzino la merce arrivata e imbarcare quella già presente nei capannoni. Per le merci rinfuse che vengono caricate direttamente sui camion dallo sbarco della nave si è dovuta sospendere completamente l’attività. Roberto Rubboli, amministratore delegato di Sapir, principale terminalista ravennate, tratteggia un paio di percentuali: «Il porto ha lavorato al massimo al 60 percento delle sue potenzialità. Lo scambio con l’hinterland via terra si è invece ridotto al dieci percento». Dall’associazione ravennate degli spedizionieri internazionali (Arsi) è arrivato presto l’allarme: «Danni ingenti per il porto». Riccardo Martini, presidente Arsi, non ha difficoltà a ipotizzare un danno da centinaia di migliaia di euro al giorno: «Le merci deperibili come frutta e verdura sono rimaste ferme e hanno subito danni. Ma anche gli autotrasportatori che non hanno aderito ma sono rimasti fermi per non correre rischi hanno dovuto sostenere spese».
I manifestanti hanno impedito l’ingresso dei mezzi
zionale e che lo stesso Governo ha approvato, all’interno del decreto legge in materia di infrastrutture e trasporti: la disposizione già operativa per il recupero delle accise 2011; la disposizione per il recupero trimestrale delle accise, con domanda da presentare nel mese successivo di ciascun trimestre del 2012; approvazione del testo condiviso del decreto per l’applicazione delle sanzioni dell’articolo 83 bis sui costi di sicurezza. La sospensione del fermo è inoltre legata alla verifica degli impegni assunti dal Governo ad intervenire nelle prossime settimane in merito: alla conferma dello stanziamento delle risorse per il settore; all’impegno a ridurre i giorni di divieto di circolazione dei mezzi pesanti. Risulta del tutto evidente che, dato il contesto, questa forma di protesta, sia del tutto strumentale, dannosa per il tutto il sistema economico e non risolutiva per i reali problemi dell’autotrasporto.
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IL FERMO DEI CAMION
Il comitato: «Il Governo si sta già muovendo»
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ECONOMIA& TRASPORTI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
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CRONACA& CULTURA
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
POLEMICA A TEATRO
«Non ci siamo autocensurati»
Parlano gli attori ravennati impegnati a Milano nella pièce di Romeo Castellucci accusata di blasfemia di Alessandro Fogli Preceduto da un susseguirsi di incredibili polemiche, ha debuttato la sera di martedì 24 gennaio al teatro Franco Parenti di Milano Sul concetto di volto nel figlio di Dio, spettacolo della compagnia cesenate Socìetas Raffaello Sanzio con protagonisti due attori ravennati tacciato dalla curia milanese e dal Vaticano stesso di blasfemia. Un’accusa del tutto infondata – gli episodi incriminati in realtà, in scena, non avvengono né sono mai avvenuti in passato – e che segue quelle già rivolte alla compagnia a Parigi, dove nell’ottobre scorso la pièce finì nel mirino di un gruppo di esaltati integralisti cattolici che, come minacciato anche a Milano, hanno in più occasioni interrotto le repliche dello spettacolo. Nel capoluogo lombardo però i vari gruppuscoli di fanatici religiosi si sono distinti per ora con altri squallidi gesti, come il recapito di buste anonime al teatro Parenti contenenti bossoli di pistola e rivolgendosi su internet con insulti razzisti alla direttrice di quest’ultimo, Andrèe Ruth Shammah, bersaglio di odiose contestazioni antisemite. Al Parenti sono in scena fino al 28 gennaio Sergio Scarlatella e Gianni Plazzi, i due attori ravennati che avevamo sentito nel momento della bagarre francese e con i quali abbiamo tastato il polso della situazione prima e dopo il debutto milanese. Vi aspettavate una cosa del genere anche in Italia, dove peraltro lo spettacolo era già stato rappresentato varie volte? Qual è il vostro stato d’animo? Scarlatella: «Sono sconsolato nel rendermi Sabato 28 gennaio, alle ore 11, presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense, Massimo Cacciari presenterà il volume dell’autore ravennate Alberto Giorgio Cassani, Barcellona: Sulle tracce perdute di Pepe Carvalho (Edizioni Unicopli, Milano, 2011, introduzione di Manuel Vázquez Montalbán). Si tratta della nuova edizione ampliata del volume edito nel 2000, con cui ha preso avvio la collana “Le Città Letterarie”, coordinata dallo stesso Cassani e dal poeta Marco Vitale. Il filosofo veneziano, Ordinario di Estetica alla Facoltà “Vita e Salute” del San Raffaele di Milano si è sempre occupato del tema della città: da Metropolis: Saggi sulla grande città di Sombart, Endell, Scheffler e Simmel (Officina Edizioni, 1973) a Dallo Steinhof: Prospettive viennesi del primo Novecento (Adelphi, 1980, 2005, II edizione riveduta), sulla Vienna finde-siècle, fino al più recente La città (Pazzini Editore, 2004, 2006, II edizione). In quest’occasione, Cacciari parlerà dello sguardo degli scrittori sulla città, scenario, ma anche protagonista, quest’ultima, di molti tra i maggiori romanzi dell’Otto-Novecento. Il titolo della conferenza-presentazione, Ascolto il tuo cuore, città, riprende quello di un celebre libro di Alberto Savinio dedicato a Milano, una sorta di «lungo conversare» con una città, che è spesso, come scrive Walter Benjamin – altro autore prediletto da Cacciari – “città dell’infanzia”, del ricordo. Savinio – come fa Benjamin in Immagini di città o in Infanzia berlinese – scopre una città fat-
«È assurdo rendersi conto che tutto questo caso è nato da un equivoco enorme, da notizie false»
conto di una situazione assurda nata da un equivoco, da notizie false, da giudizi di persone che lo spettacolo non l’hanno nemmeno visto. Ma sono anche molto agguerrito, perché credo molto in questo lavoro e nel lavoro di Romeo, che appoggio al cento percento. Credo in un teatro che non si limita al superficiale ma che si avvicina all’uomo, così come succede in questo spettacolo, che è un atto d’amore verso l’uomo e la sua fragilità». Plazzi: «Non avrei mai creduto che potesse succedere una cosa del genere, come si fa a giudicare senza vedere? E, soprattutto, come si fa a dire cosa è giusto o no mostrare, quando è la gente che sceglie liberamente di venire a vedere lo spettacolo?». Tutto questo battage rischia in qualche modo di compromettere la vostra concentrazione in scena? Scarlatella: «La preoccupazione c’è e le minacce non lasciano indifferenti, ma ormai ci abbiamo fatto il callo a Parigi, dove lo spettacolo è stato interrotto tutte le sere. Quando però sei sul palco succede qualcosa di imperscrutabile, di magico, che ti fa dimenticare tutto ciò che c’è fuori. Tanto che ogni volta che ci interrompevano, pur essendo ormai scontato, era una sorpresa. I rischi dunque ci sono, ma lo spettacolo deve essere fatto, ci credo tantissimo, proprio per il bellissimo messaggio
che ne è alla base». Plazzi: «Non temo alcun calo di concentrazione, sono talmente convinto della giustezza dello spettacolo che nulla mi turba. È da Parigi che continuano a ripetersi una serie incredibili di bugie, tutto ciò non c’entra nulla col teatro, forse c’è dietro una qualche manovra che non riesco a comprendere». All’indomani della prima di Sul concetto di volto nel figlio di Dio, al momento di andare in stampa registriamo che alle minacce di interruzione dello spettacolo della Socìetas Raffaello Sanzio non sono seguiti fatti concreti. I gruppi di ultras cattolici (Militia Christi e Italia Cristiana, soprattutto), ma anche forze politiche come Lega Nord e Forza Nuova, si sono infatti limitati a manifestare nei dintorni del teatro, senza recare danno alcuno alla pièce di Romeo Castellucci. E, di nuovo, abbiamo scambiato qualche battuta con Scarlatella. La prima milanese è andata bene, ma ci sono altre repliche. «Sì, è andato tutto liscio, fuori dal teatro comunque c’era anche la polizia. Occorre dire però che il pubblico della prima era un po’ particolare, composto in prevalenza da addetti ai lavori e critici, però speriamo che anche nelle prossime serate vada tutto nel migliore dei modi. La città, soprattutto negli ultimi giorni, ci ha espresso grande solidarietà». In questo allestimento, come già avvenuto in altre piazze, è assente la scena in cui un gruppo di bambini scaglia delle bombe a mano contro il volto del Cristo, ossia uno dei momenti più presi di mira, seppur distorcendo la realtà, dagli esaltati cattolici. Ma non è stata una scelta dovuta alle minacce. «Assolutamente no, si sapeva già un anno fa che quella scena non sarebbe stato possibile in questo spazio, così come non è stata possibile in tanti altri teatri. La scena è importante, Romeo la vorrebbe sempre ma spesso la logistica la impedisce, non ci siamo minimamente autocensurati».
L’INCONTRO
Ascolto il tuo cuore, città Massimo Cacciari presenta alla Classense il volume di Alberto Giorgio Cassani sulla Barcellona di Manuel Vázquez Montalbán
ta di associazioni, di figure, di fantasmi, di fatti. In questo senso, Manuel Vázquez Montalbán, le cui “diverse” Barcellone Cassani racconta nel suo saggio, è stato un profondo “ascoltatore” delle tante voci che compongono la polifonia della sua città. Come anticipazione all’incontro del 28 gennaio, pubblichiamo qui di seguito un estratto dalla recensione al libro firmata da Antonio Pizza, docente di Historia del Arte y Arquitectura all’Universitat Politécnica de Catalunya di Barcellona. «All’interno dell’ammirabile collana “Le Città Letterarie” (Edizioni Unicopli, Milano) esce in nuova veste quello che ne fu – dieci anni or sono – il volume d’esordio: Le Barcellone perdute di Pepe Carvalho di Alberto Giorgio Cassani. “Le Città Letterarie” è una serie editoriale che finora, nonostante l’innata discrezione in un mercato vittima di
ben altri spettacolari prodotti commerciali, ha presentato ben 40 titoli, muovendosi in un territorio culturale di gran suggestione: quello delle interazioni, stimolanti e proteiformi, fra contesto urbano ed elaborazione letteraria. Il volume in questione si occupa delle essenziali connessioni esperibili fra la nota figura dell’investigatore Pepe Carvalho, generato dalla penna di Manuel Vázquez Montalbán, e la città di Barcellona, soprattutto nei suoi recessi meno bersagliati dall’oleografia turistica e più vincolati alla vita reale dei suoi abitanti. D’altra parte, l’autore, la cui scomparsa risale al 2003, oltre ad essere un prestigioso scrittore, è stato a lungo un autentico ed efficace “cronista urbano”, sempre in prima linea durante le mille battaglie per i diritti civili, la giustizia sociale, una democrazia autentica che hanno contrassegnato questo paese dalla fine della dittatura ai giorni nostri. Non solo, quindi, M. Vázquez Montalbán ha ambientato la maggior parte della sua opera fra le maglie di questa città, ma è stato anche un continuo e lucido esegeta delle sue vicende politiche, sociali e urbanistiche: schierandosi spesso controcorrente rispetto al compiacente ottimismo che ha vertebrato la rinascita di Barcellona nei decenni po-
steriori alla caduta del franchismo, fustigando duramente i fallaci fasti olimpici e postolimpici, e denunciando, a volte quasi in totale isolamento rispetto a una intelligencija colpevolmente complice del potere, i risvolti torbidi, sperequativi, antisociali di millantate politiche ufficiali di modernizzazione. Una delle sue ultime pubblicazioni saggistiche si intitolava significativamente La literatura en la construcción de la ciudad democrática (2001), e di questo in effetti si tratta anche nella fiction dei suoi romanzi: di come la rappresentazione letteraria possa farsi carico di un rapporto strutturante con la vita urbana, servendosene come soggetto di narrazione ma anche agendo nei suoi confronti come elemento di evidenziazione, critica, denuncia. Un tempo si sarebbe detto trattarsi di uno scrittore impegnato; di certo, M. Vázquez Montalbán è stato uno scrittore moderno, nel senso di aver fatto dell’attualità, come luogo di conflitti, il tema preponderante della sua interpreta-
In alto, il filosofo Massimo Cacciari; sopra la copertina della nuova edizione del saggio di Alberto Giorgio Cassani.
zione del presente. D’altronde, anche nella bella introduzione scritta per l’occasione, l’autore ricordava: «L’“eccitante letterario” di Barcellona proviene da una particolare relazione spazio-tempo, relazione diacronica e sincronica», per poi aggiungere: «Questa relazione spazio-tempo si colloca nel tempo convenzionale di circa centocinquant’anni di storia e in pochi chilometri quadrati di territorio in cui ci fu di tutto e tutto accadde durante i giorni lavorativi e le domeniche, in cui tutti quanti andavano alla Rambla […] per il momento la nuova e la vecchia scenografia di tutte le Barcellone possibili si sono riempite di turisti e ristoranti». Nel suo dettagliato excursus, A.G. Cassani restituisce con gran acume i passi non casuali che i personaggi dei libri di M. Vázquez Montalbán realizzano in lungo e in largo in una Barcellona in parte insolita e in parte ormai inesistente; dimostra di essere un gran conoscitore della sua opera, come anche del locus (niente affatto amoenus, nonostante quanto continuino a svendere i depliants pubblicitari delle agenzie internazionali) dei vagabondaggi delle sue figure letterarie. È una ricostruzione esemplare della città odierna, mediante citazioni selezionate con intelligenza ed opportunità, corredate delle corrispondenti inquadrature storiche. Il ridisegno dei percorsi compiuti dai protagonisti permette cosí di riconoscere se non un’altra città, almeno un contesto in parte diverso da quanto la propaganda commerciale si ostina ancora oggi a diffondere».
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
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detti e contraddetti UN ARTICOLO CHE AIZZA AL RAZZISMO...
Arrabbiata e indignata. Questa è stata la mia reazione all’articolo del Carlino del 22 gennaio: “Tende piene. Ma qualche ospite è molesto”. Articoli come questo aizzano chi legge all’intolleranza, alla divisione, al razzismo. Occorre abbandonare ogni prevenzione e misurare il peso delle parole. Vengono contrapposti due gruppi di ospiti: quelli europei, tranquilli e “rispettosi”, e quelli nordafricani portatori di danni e “tensioni”. Orbene: questa divisione significa mettere l’uno contro l’altro. Chi si ubriaca di più? Dal mio posto privilegiato di osservazione so che non ci si ubriaca per nazionalità, ma per disagio. Ogni sera al dormitorio pubblico il Re di Girgenti, di cui sono la responsabile, accogliamo persone che, oltre al proprio corpo, hanno solo fame e freddo. Prima di essere trasferiti alle tende, qui tutti fanno la doccia e mangiano la cena delle “sportine” che i nostri ospiti interni hanno cucinato per loro. I ragazzi tunisini sono giovani pieni di energia trattenuta, energia sprecata e non utilizzata. Di giorno stanno in giro senza trovar niente da fare. In attesa di un progetto di inserimento, vago e inafferrabile. E appunto perché sono giovani hanno lo stesso voglia di ridere e scherzare, alcuni sono più esuberanti di altri, è vero, ma non per questo sono per forza molesti o dannosi. Tanto più che il loro arrecar danno, lo pagano: chi alla tenda ha rotto la brandina, ora dorme col sacco a pelo sui cartoni per terra, in attesa che ne arrivino di nuove. Se si valuta che qualcuno possa portare danno agli altri, non viene inviato alle tende. Ma non si deve dimenticare che un ubriaco, dormendo al gelo, potrebbe anche morire. La mia filosofia è quella di non spingere la persona, non tirarla, non imporre nulla, se non il rispetto della legalità. Ci si deve mettere a fianco delle persone e saper attendere i loro tempi. Il comportamento di ciascuno va compreso tenendo conto della sua cultura, dell’etnia, dell’età. Non basta
tirargli una coperta addosso per riscaldarlo. Nell’emergenza si devono comunque trovare soluzioni umane. Il progetto tende è a bassissima soglia, non va dimenticato. Come progetto sperimentale ha soddisfatto in pieno, ma ora che si è constatato l’effettivo bisogno di una accoglienza di emergenza, per il futuro, si deve trovare una soluzione diversa. E va valorizzato il lavoro di tutti i volontari. Noi, come Comitato Cittadino Antidroga, impegnamo a turno otto volontari e sei operatori, trecentosessantacinque giorni l’anno, ma lungi da noi è il pretendere la gratitudine. Io mi sento mortificata come persona, quando sono costretta a lasciar fuori qualcuno per mancanza di un posto e non mi arrendo fino a che non ho trovato una degna soluzione. Ogni sera prima di salire sui pulmini che li portano alle tende, tutti gli ospiti, ci dicono “grazie, a domani”. In che lingua lo dicono, poco c’importa Carla Soprani, volontaria del Comitato Cittadino Antidroga, responsabile del dormitorio pubblico il Re di Girgenti Trattare di temi come questi sui giornali è sempre faccenda delicata, perché il rischio della stigmatizzazione è dietro l’angolo. Proprio in questo numero, abbiamo cercato di affrontare il tema delle tende cercando di ascoltare più voci, cercando di capire e raccontare una complessità che è fatta innanzitutto di persone e di vite.
SU QUELL’APPARTAMENTO DI L IDO A DRIANO...
Sono una cittadina di nascita polacca, con cittadinanza italiana, vivo a Lido Adriano da circa vent’anni, sono una di quelle che ha visto il declino e l’uso che è stato fatto della località. Proprio in questi anni Lido Adriano iniziava a diventare località di confinamento e penso chiaramente fosse una scelta e non un semplice caso. Per circa 10 anni Lido Adriano è stata terra di invasione da parte di tutti, ma soprattutto la località dove veniva dato il
TUTTO D’UN TRATTO di
GIANLUCA COSTANTINI
spese che noi cittadini abbiamo pagato tramite le operazioni fatte per debellare il problema mafia. Lettera firmata, Lido Adriano
ANCISI E LA PRESIDENZA DI AGENDA ...
soggiorno a tutte quelle persone che per un motivo o per legge altri non volevano. Oggi si dice quasi con orgoglio che un appartamento sequestrato alla mafia verrà ristrutturato e dato per le emergenze abitative. Non ci vedo nessun orgoglio e nessun beneficio, in quanto negli anni dei “confinamenti” il danno che questo ha creato alla località è una ferita che difficilmente si rimarginerà se non vengono fatti investimenti nella ristrutturazione, non di un appartamento, ma di tutta la località [...] Oggi con circa 50.000 euro (che è l’importo utilizzato per ristrut-
turare l’appartamento in questione, ndd) si può acquistare un appartamento, a Lido Adriano, in quanto il mercato delle case è crollato in modo catastrofico [...]. Ultimo pensiero, questa casa ristrutturata a spese dei cittadini, ad una cifra astronomica, verrà poi data ad una famiglia con emergenza abitativa, che lo distruggerà in pochi mesi come è consuetudine, creerà altri disagi alla località a spese dei cittadini residenti e dei turisti. Pensavo utopicamente che le case sequestrate alla mafia venissero vendute e il denaro servisse a coprire le
Riprendo il vostro articolo sul numero del 19 gennaio (“Agen.Da: la presidenza sarà retribuita? L’incarico potrebbe andare al PD Maestri, Ancisi contesta la scelta”) per precisare la mia posizione. L’attuale presidenza di Agen.da è esercitata “gratis” da Elio Gasperoni, in quanto presidente di Ravenna Holding, scatola madre di Agen.da, dove ci costa 70 mila euro l’anno. [...] Quello che io contesto non è la persona scelta per sostituire Gasperoni alla sua scadenza, nel prossimo aprile. Maestri lo meriterebbe anche. Ma, nel suo caso, l’incompatibilità, che la legge prevede per gli amministratori del Comune e per gli ex fino a tre anni dalla cessazione. Maestri è stato infatti consigliere comunale fino alla primavera scorsa. L’incompatibilità vale per le nomine di amministratori od ex in società che gestiscono servizi del Comune (come l’Asp e molte altre), ma anche in società partecipate dal Comune. [...] Contesto Agen.Da – società costituita da Comune, Autorità Portuale, Provincia e Camera di Commercio, con un versamento iniziale di 120.000 euro come capitale sociale, più gli oneri di gestione – per la vaga funzione di “facilitatore” dei progetti di trasformazione della Darsena di città: anziché fare un ente nuovo sarebbe bastato mettere insieme un gruppo di amministratori, dirigenti e funzionari dei quattro enti, già pagati abbondantemente per il loro lavoro, in modo da facilitare, esercitando le proprie funzioni, gli eventuali (molto eventuali) progetti di trasformazione della Darsena. E magari costituire quello “sportello unico” con cui ricevere, trattare e autorizzare i progetti stessi, unico concreto obiettivo che Agen.da si era dato e di cui in due anni non si è saputo niente. Alvaro Ancisi, Lista per Ravenna
finalmente i blog spazi d’autore in totale libertà da leggere e commentare • • • • • • •
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Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alle mail carodirettore@ravennaedintorni.it, redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
i nostri
a cura di FAUSTO
Fulmini&Saette (Adriano Zanni) La cucina dei media (Fausto Piazza) Diritto alla curiosità (Frida Byron) La stylettata (Psycho Killer) Zampanò (Matteo Cavezzali) Eppur si muove (Serena Fagnocchi) L’intruso (Tahar Lamri)
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Commenti dal web
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
LA FOTO DELLA SETTIMANA
L’OSSERVATORIO
Quel regolamento discriminatorio sugli artisti di strada
Il dibattito tra i lettori di ravennaedintorni.it Pubblichiamo alcuni dei commenti più interessanti postati dai lettori sul nostro sito internet.
di
Il problema del progressivo inaridirsi di ogni fonte di finanziamento della cultura è sotto gli occhi di tutti. Difficile che il Comune possa fare qualche cosa, come pure possano rimediare gli sponsor “soliti noti”... quelli a cui tutti finiscono sempre per rivolgersi e che, a chi poco a chi tanto, infine qualche cosa elargiscono. Il problema è che, in una città che si reputa civilmente e culturalmente avanzata, candidata ad essere futura capitale europea della cultura, sarebbe ora che si producesse un soprassalto di orgoglio da parte di soggetti “nuovi” e solitamente defilati. Il mio è un appello alle energie economiche che esistono, da quelle più grandi (petrolieri, energetici, portuali, ecc... ecc..) a quelle più piccole (commercianti e artigiani, rappresentati dalle rispettive organizzazioni, liberi professionisti, cliniche private, ecc.), perché ci si metta d'accordo per adottare una manifestazione che arricchisce tutti noi. Anche perché, diciamolo chiaramente, un festival come Komikazen costano molto meno di un SUV o di una nuova auto aziendale! Essere orgogliosi di essere di Ravenna vuole dire saperlo dimostrare nei fatti oltre che nelle parole e nei discorsi da bar!
amministra ha presentato l’ipotesi di uno stravolgimento delle più importanti istituzioni culturali della città senza che la voce dell’Assessore alla cultura sia sta udita. Ma forse la logica che anima il Sindaco e i suoi è sempre la stessa. L'immarcescibile logica del potere: diamo un contentino ai giovani e ai loro ingenui sostenitori, lasciamoli discutere di festival del fumetto e di esigui finanziamenti; ai posti veri, ai soldi veri pensiamo noi. Parola di Sindaco. (Gnaus e Pompeo commentano, tra gli altri, l’articolo sul richio di chiusura che corre il festival Komikazen per mancanza di fondi, anche privati )
Che succede? La silente Bakkali in pochi giorni ha espresso più di un'opinione personale. Forse il Sindaco si è distratto. Fino ad ora le giovani comparse della sua giunta avevano taciuto diligentemente [...] e ora, improvvisamente........parlano. Eppure nei mesi scorsi chi ci
Ma che cavolo dite caproni. Se non arrivano dalle fondazioni da dove devono arrivare i soldi alla cultura? (Alberto replica ad altri lettori che non si dicevano troppo preoccupati dal taglio di risorse alla cultura annunciato dalla Fondazione del Monte)
Lavoratrici Omsa in lotta fino a Mantova Pubblichiamo un’immagine inviataci da Paola Resta, del Gruppo dello zuccherificio, che ha accompagnato le Brigate teatrali e le lavoratrici Omsa nella loro protesta del 15 gennaio a Mantova, dove ha sede la casa madre di Golden Lady. Le circa 240 lavoratrici rimaste stanno ora attendendo di capire se davvero esista un compratore pronto a una riconversione che potrebbe però occupare solo una metà di loro.
Apprendo che i grillini difendono gli evasori fiscali. Paghi le tasse e non hai problemi con equitalia. Semplice. [...] (Li. Pe. sul voto di astensione dei grillini all’odg di solidarietà ai lavoratori di Equitalia) se un gruppo di completi sconosciuti anche un po' sfigati che si riconosce in un comico fa campagna elettorale senza un soldo e prende il dieci percento fregandolo al pd. poi se li ascolti ti rendi conto che dicono cose di buon senso. e il pd invece di capire che è ora di svegliarsi almeno a livello locale per intercettare quel dieci percento di gente con i coglioni in frantumi sceglie che la strategia migliore è denigrarli per farli apparire dei poveretti. funzionerà fino a quando gli elettori pd saranno quell'ammasso di vecchi rincoglioniti che vengono portati al seggio dai pullimini del partito e ficcati in cabina con una scheda elettorale
precompilata. ma questi prima o poi schiatteranno e saranno sostituiti da elettori giovani ma giovani davvero e non come il consigliere taroni che è il giovane più vecchio che ci sia a ravenna. e i giovani col cazzo che daranno il voto a uno come cavicchioli o brunelli o bessi o compagniacantante. (Eric Arthur Blair a margine dello sfogo del capogruppo del M5S
ROSSELLA LIBERA
MOLDENKE
Con una tristezza infinita nel cuore, dopo la rubrica della scorsa settimana sulle assurde limitazioni contenute nel regolamento per gli artisti di strada varato dalla nostra amministrazione, pubblico la lettera del direttore della Federazione Nazionale degli stessi artisti di strada che risponde all’esposto di Ancisi. Già, bravo Ancisi, mi tocca ripeterlo, perché giustamente ora il direttore della Fnas gli risponde ridicolizzando l’operato del Comune. Che ora si spera possa provvedere autonomanente, senza aspettare un ricorso al Tar, e rimetta le mani al regolamento. «Senza dubbio – si legge nella lettera – siamo di fronte ad un provvedimento illegittimo, inutilmente repressivo e (come si dimostrerebbe nel tempo) certamente inefficace. Si tratta del primo regolamento approvato in Italia che propone l’identità tra “attività a cappello” e “attività di spettacolo viaggiante”, a fronte di decine di provvedimenti locali e due Leggi Regionali che invece ben distinguono queste due forme di esercizio. La Federazione Nazionale degli Artisti di Strada nel 2005 ha vista riconosciuta un’istanza presso il Ministero con la quale ha proposto e formulato l’aggiornamento dell’elenco delle attrazioni dello spettacolo viaggiante con l’inserimento dell’attività di spettacolo di strada. [...] Certo nessuno avrebbe immaginato che quel provvedimento sarebbe stato utilizzato da qualche improvvido amministratore per ricondurre qualsiasi forma di espressione artistica di strada a quella dell’esercizio commerciale in seno allo spettacolo viaggiante [...] Nel caso della libera espressione dell’arte di strada, quella eseguita “a cappello”, è evidente che non si tratti di attività assimilabile allo spettacolo viaggiante, che è e rimane una forma imprenditoriale definita di fatto dai caratteri dell’esercizio commerciale. Non c’è richiesta di corrispettivo, c’è la totale assenza degli elementi organizzativi dell’impresa… [...] Per quanto riguarda il divieto totale di uso degli amplificatori, il divieto di esercizio dell’arte di mangiafuoco, il divieto generalizzato di uso della maschera, si tratta davvero di disposizioni discriminatorie e anacronistiche. La nostra Federazione segue da molti anni la stesura dei provvedimenti comunali in materia, con un’attività di consulenza svolta nei confronti delle amministrazioni delle più importanti città italiane (negli ultimi mesi Milano e Napoli). E forse il primo erroredell’amministrazione di Ravenna è stato proprio quello di non coinvolgere un ente che rappresentasse autorevolmente le istanze degli artisti. [...]Mi riservo di contattarla, dopo un rapido confronto con il presidente ed eventualmente con il Consiglio Direttivo Nazionale, per concordare i termini di un’azione di opposizione al provvedimento». Alessio Michelotti, direttore Fnas
Divertimento&Tempo Libero
+ cinema + teatro + musica + arte + feste + ballo + divertimento Ogni settimana su
WEB& OPINIONI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
Sono on line su www.ravennaedintorni.it i nostri nuovi blog, spazi dedicati a temi molto diversi tra loro e curati autonomamente dai rispettivi autori in totale libertà e in cui, ci auguriamo, i lettori troveraranno nuove occasioni per dialogare e confrontarsi su temi scentifici (grazie a Serena Fagnocchi), del genere (con Frida Byron dell’Arcigay), sui media (dialogando con il direttore Fausto Piazza o il giornalista Matteo Cavezzali), di immigrazione (Tahar Lamri), di moda e stili con Psycho Killer o di immagini e immaginari ammirando le splendide foto di Adriano Zanni. Eccovene un altro assaggio, per invogliarvi ad andare sul sito a leggere tutto il resto, a commentare, criticare e magari diffondere.
Diritto alla curiosità di Frida Byron Siamo uguali ma siamo diversi. Liber* di esistere!
Perché fare Coming Out, dire cioè di essere gay?
Blog + blog
da www.ravennaedintorni.it capito che se temevo che si scoprisse, voleva dire che il problema l'avevo io: avevo interiorizzato i pregiudizi degli altri, ero controllato dalla paura della mia omofobia. Per cui non consideravo il mio orientamento sessuale normale e rispettabile, ma invece qualcosa di cui vergognarmi, di cui non poter parlare pubblicamente, che mi rendeva ricattabile e che perciò dovevo nascondere. Una volta consapevole di questo ho smesso di nascondermi scaricando il peso assurdo che portavo sulle spalle. L'enorme corazza lucidata per anni, con la quale credevo di proteggermi, era caduta dietro di me ed ero rimasto nudo, ma invulnerabile e libero di volare a riprendermi la dignità rubata: ero rinato! Per evitare di ripetere il mio errore auguro a tutte e a tutti di trovare il coraggio di farlo. Di superare cioè la fase del rifiuto e quella della rassegnazione per arrivare alla piena accettazione della propria identità.
Premessa: essendo il post di Bruno “Eumeme” Moroni piuttosto lungo, vi rimandiamo al nostro sito internet per leggerlo nella sua interezza e per scoprire quali iniziative sta mettendo in campo l’Arcigay Frida Byron al fine di agevolare il “coming out”. Qui ci limitiamo a riportare la parte in cui Bruno racconta la sua esperienza in famiglia, molto divertente ma anche altrettanto “istruttiva”. [...] il più grande errore della mia vita è stato il continuare a nascondere la mia omosessualità fino ai 40 anni. Solo a quell’età ho
dei miei genitori devo raccontare anche il Coming Out a mia madre, che avvenne otto anni prima di quello a mio padre. Decisi di portarla all'Arena del Sole di Lido di Classe a vedere la proiezione estiva di Philadelphia, il primo film sull'Aids con Tom Hanks, che avevo già visto. All'uscita, seduti in auto le dico: «Mamma, hai presente il personaggio che interpreta Tom Hanks?». Lei: «Sì?!». Io: «Ecco, vedi, la sua vita è la mia vita!». Lei con voce rotta dall'emozione e con gli occhi già lucidi: «Hai l'Aids?!». Io: «Ma nooooo, sono Gay!». Lei: «Aaaah, meno male, mi hai fatto prendere un colpo. Lo sapevo già comunque!» (le mamme lo sanno sempre). [...]
Fulmini&Saette di Adriano Zanni Cronache e visioni dal Deserto rosso
[...] L'ultimo in famiglia a cui ho fatto Coming Out, e con grande difficoltà, è stato mio padre, mentre in auto mi accompagnava all'aeroporto. Ho cercato invano le parole per tutto il viaggio. Poi, quasi per disperazione perché quasi arrivati, sbottai: «Babbo, è tanto tempo che ti devo dire una cosa per me molto importante, ma mi è molto difficile...» - pausa infinita - ehm... sono gay...». E lui: «...e dove sta il problema?». Per tutta la vita le mie paure mi avevano persino impedito di offrire agli altri la possibilità di esprimersi sulla questione, ci pensava la mia omofobia a parlare per loro dentro di me. [...] per par condicio nei confronti
Le grandi imprese, Porto Corsini - 2011
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Aldo&Nilde
Il Comandante Bulow: eroe o solo vincitore? Una nuova conversazione di Aldo e Nilde, due personaggi che amano discutere un po’ su tutto senza essere d’accordo su niente. Nel ‘900 sarebbero stati facilmente classificabili come di sinistra Nilde, di destra Aldo. Oggi, chissà... Aldo: È uno scandalo. Nilde: Cosa? I blocchi? Son d'accordo. A: Macchè blocchi, mica faccio il camionista. È uno scandalo la borsa di studio intitolata a Bulow. N: E perché, scusa? È un padre della Repubblica. A: La Repubblica in cui vivo io non è certo figlia di un assassino. Tanto vale intitolare la borsa di studio a Charles Manson. N: Ma vergognati! Bulow è un eroe che ci ha liberati da una dittatura ingiusta. E' stata una guerra di liberazione. In guerra i morti purtroppo ci sono sempre. A: Hai detto bene: i morti ci sono in guerra. E non a guerra finita per rappresaglia. Se ci sono si chiamano omicidi. Ma a Ravenna è vietato dire che Bulow è un assassino. N: Ma questo è da dimostrare. E in ogni caso, qualsiasi cosa sia stato fatto dopo è comprensibile. I fascisti avevano ammazzato padri, amici, fratelli dei partigiani. . A: Allora cosa vi costa dire che Bulow ci ha liberato ma ha ammazzato un po' di fascisti per vendicarsi? Invece no, volete che sia un cavaliere senza macchia. Ma non è così. N: Neanche a me piacciono i santini. Però Bulow è uno che era dalla parte di chi aveva ragione. Gli altri avevano torto. Non è un problema di vinti e vincitori. Ma di libertà e ditattura. E io sono orgogliosa che fosse di Ravenna. E mi aspetto che la mia città lo onori. Gettare fango addosso ai partigiani non capisco a cosa possa servire. A: Ad esempio serve ad essere più onesti nel parlare della storia di questo Paese. Non getto fango ma mi piace dire le cose come stanno. Bulow è un liberatore assassino. Dillo! N: Non ci penso proprio. Assassino può essere definito chi è stato giudicato colpevole di omicidio da un tribunale democratico. Non è questo il caso. Però di sicuro devi anche a lui il fatto di avere tribunali democratici, oggi. Ecco perché ai giovani, oltre a Marx, bisogna insegnare forse l'unico di pezzo di storia eroica di questo paese... A: Secondo te un tribunale avrebbe potuto mai condannare uno della parte che aveva vinto la guerra? Dai, su Nilde, non pigliamoci per il culo. Chi vince si tiene la ragione, sempre. N: Sì, e in questo caso si può dire, per fortuna. O preferivi i fascisti? A: Non è questione di preferenze. Bulow passa per eroe perché hanno vinto loro. Come tu sai era una guerra e se avessero vinto i fascisti come dici tu, a quest'ora altro che busto e borsa di studio dedicati al tuo Bulow. L'esito della storia determina il giudizio sui personaggi.
CULTURA& SPETTACOLI
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
BRONSON
Vaselines, i più amati da Cobain per la prima volta in Italia Sex with an X (questa volta per Sub Pop), che sarà presentato anche al Bronson – ed è la prima volta che il gruppo viene in Italia – sabato 28 gennaio in una formzaione del tutto a sorpresa che comprende anche due membri dei Belle & Sebastian, Bobbie Kildea e Stevie Jackson «È una bella sensazione promuovere un album nuovo a vent’anni dal nostro scioglimento – raccontano Eugene e Frances –, perché come tutto ciò che hanno fatto i Vaselines anche questa cosa è stata totalmente non pianificata. La reunion è avvenuta per caso, ci siamo ritrovati per alcuni concerti di beneficenza, abbiamo accettato qualche offerta di suonare in America, abbiamo scritto alcuni pezzi nuovi to venisse pubblicato. Vent’anni più e improvvisamente eccoci con un altardi eccoli a sorpresa di nuovo insie- bum intero. Ora sono due anni che siame – guidati come allora dal duo che mo di nuovo insieme ed è divertente componeva il nucleo originale del come lo era all’inizio». Certo, non ci poteva essere spinta quartetto, ossia Eugene Kelly e Frances McKee, per qualche anno coppia migliore per una semisconosciuta fissa anche nella vita privata – per l’u- band scozzese che avere la più grande scita del loro secondo album insieme, rockstar del mondo che coverizza un tuo pezzo in una performance televisiva leggendaria, ma siil gruppo spalla curamente i Vaselines si sarebbero ricavati il loro posto APRONO I RAVENNATI DOORMEN nella storia del rock anche senza che i Nirvana facessero la loro Jesus Doesn't Want Me for a Sunbeam durante l’MTV Unplugged del 1993. «Quando sentii che i Nirvana avevano fatto un nostro pezzo non ero in un bel periodo – ricorda Eugene Kelly –. Lavoravo in un bar a Glasgow, avevo finito di andare al college, ci eravamo lasciati con Frances, la band si era sciolta. Scoprire L’onore di aprire per i Vaselines al Bronson toccherà questa cosa di Kurt Cobain fu ai ravennati The Doormen, band che si è da tempo una sensazione fantastica». lasciata alle spalle ogni sorta di timore reverenziale, I Nirvana inserirono poi alavendo già suonato insieme a band del calibro di tre due canzoni dei Vaselines, Ash e Subsonica. Il quartetto presenterà i brani del Molly's Lips e Son of a Gun, fortunato album omonimo d’esordio, tra shoeganella raccolta Incesticide, ma a ze/new-wave e alternative rock newyorkese. quel punto, semplicemente, i Kurt Cobain li amava, così come li amava l’etichetta culto Rough Trade e tutta una generazione di band, ma gli scozzesi Vaselines si sciolsero addirittura prima che il loro album di debut-
Vaselines già non esistevano più. «Fu incredibile il successo “postumo” che ottenemmo da allora in poi – dice Frances McKee – e ancora di più lo è stato rendersi conto ora che ci siamo rimessi insieme di quante band, come ad esempio Vivian Girls, The Pains of Being Pure at Heart o Dum Dum Girls, si siano ispirate ai Vaselines». Sex With an X ci riconsegna oggi
CULTURA
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MUSICA CLASSICA
I Solisti Veneti all’Alighieri spaziano tra ‘700 e ‘800 con Albinoni e Chopin
A sinistra i Vaselines in uno scatto di inizio carriera. Qui a fianco, il duo al giorno d’oggi. In basso a sinistra i The Doormen. Sopra, I Solisti Veneti
una band in formissima, con l’usuale elegante sdegno per concetti noiosi quali crescita e maturità. «Diciamo che sicuramente siamo più consapevoli delle qualità che definiscono i Vaselines – aggiunge Frances –, soprattutto il fatto che Eugene e io cantiamo insieme e le nostre voci sono complementari. Tuttavia, dopo vent’anni, è evidente che non è che suoniamo poi così bene! Non siamo molto professionali». «Registriamo velocemente – dice Eugene – e non ci ammazziamo di lavoro, cosa che credo sia fondamentale per mantenere viva l’emozione di suonare». E come allora, ecco lungo tutto il disco il gioioso senso dell’umorismo della band, a partire dal titolo, per il quale Frances ha dovuto chiedere anche il
Dopo dodici anni di assenza, mercoledì 1 febbraio arriva sul palcoscenico del teatro Alighieri (ore 20.30) uno dei gruppi orchestrali più popolari nel mondo, I Solisti Veneti, diretti dall’infaticabile Claudio Scimone, che ne fu il fondatore nel 1959. La serata si svolgerà nell’ambito della stagione “Ravenna Musica” curata dall’associazione musicale Angelo Mariani e prevede un concerto dedicato a Sette e Ottocento titolato Melodia e virtuosismo nella musica italiana, con l’esecuzione di Albinoni e Vivaldi, poi brani di Rossini, Antonino Pasculli e Giovanni Bottesini, per finire con le variazioni che Fryderyk Chopin scrisse su un tema dalla Cenerentola di Rossini e la Carmen Fantasy di Pablo de Sarasate.
benestare del marito. Ma perché i Vaselines, nel 1989, a due anni dalla nascita, lasciarono perdere così in fretta la loro creatura? «Per tanti motivi – spiegano –. I posti in cui suonavamo all’inizio erano sempre freddi, avevamo fame, non avevamo mai un soldo. Dopo un paio d’anni ci sembrò tutto così triste. E soprattutto ci fu l’enorme delusione di vedere che il nostro album non sarebbe uscito, perché l’etichetta, la 53rd & 3rd, era fallita proprio in quel momento. Credevamo che nessuno lo avrebbe dunque mai ascoltato. Poi, sì, la Rough Trade lo pubblicò, ma ci eravamo già sciolti. Insomma, credevamo di non avere un futuro. Nessuno ci conosceva, non avevamo un’etichetta, nessun tipo di management. Pensammo che fosse meglio fa-
La band scozzese in concerto con membri di Belle&Sebastian
re altro». E dunque cosa successe agli ex Vaselines negli anni Novanta? «Gli anni Novanta per un po’ furono divertenti – ricorda Eugene –. Con i Captain America (poi rinominati Eugenius) ebbi un buon periodo, con dischi usciti su Fire Records e Atlantic Records. Ho viaggiato per il mondo e suonato un po’ ovunque. Andava tutto alla grande ma dopo che Kurt Cobain si suicidò l’industria musicale cambiò e le band della scena grunge furono abbandonate a se stesse in fretta. Il mio gruppo stava addirittura per firmare con il management dei Nirvana ma poi non se ne fece nulla. La seconda metà della decade non fu un granché per gli Eugenius, ci arrabattammo per qualche anno per poi scioglierci». Per fortuna però, anche se dopo vent’anni, i Vaselines hanno finalmente deciso di fare la cosa giusta: tornare insieme. Alessandro Fogli
CULTURA& SPETTACOLI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di M ARIA
LIRICA
La Boheme, l’opera più amata torna al teatro Alighieri
GIOVANNA MAIOLI
Cento anni fa, il 12 aprile 1912, moriva a Bologna Giovanni Pascoli. Il 2012 quindi sarà un anno di intense celebrazioni pascoliane. Noi cominciamo con
L’ORA DI BARGA di Giovanni Pascoli Al mio cantuccio, donde non sento se non le reste brusir del grano, il suon dell’ore viene col vento dal non veduto borgo montano: suono che uguale, che blando cade, come una voce che persuade. Tu dici, È l’ora; tu dici, È tardi, voce che cadi blanda dal cielo. Ma un poco ancora lascia che guardi l’albero, il ragno, l’ape, lo stelo, cose ch’han molti secoli o un anno o un’ora, e quelle nubi che vanno. Lasciami immoto qui rimanere fra tanto moto d’ale e di fronde; e udire il gallo che da un podere chiama, e da un altro l’altro risponde, e, quando altrove l’anima è fissa, gli strilli d’una cincia che rissa. E suona ancora l’ora, e mi manda prima un suo grido di meraviglia tinnulo, e quindi con la sua blanda voce di prima parla e consiglia, e grave grave grave m’incuora: mi dice, È tardi; mi dice, È l’ora. Tu vuoi che pensi dunque al ritorno, voce che cadi blanda dal cielo! Ma bello è questo poco di giorno che mi traluce come da un velo! Lo so ch’è l’ora, lo so ch’è tardi; ma un poco ancora lascia che guardi. Lascia che guardi dentro il mio cuore, lascia ch’io viva del mio passato; se c’è sul bronco sempre quel fiore, s’io trovi un bacio che non ho dato! Nel mio cantuccio d’ombra romita lascia ch’io pianga su la mia vita! E suona ancora l’ora, e mi squilla due volte un grido quasi di cruccio, e poi, tornata blanda e tranquilla, mi persuade nel mio cantuccio: è tardi! è l’ora! Sì, ritorniamo dove son quelli ch’amano ed amo. (da Poesie, Mondadori, Milano 1954)
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La bohème – che andrà in scena al teatro Alighieri sabato 28 (alle 20.30) e domenica 29 gennaio (alle 15.30) – è una delle opere più amate e rappresentate, tanto che anche a Ravenna manca dalle scene da appena quattro anni. In essa Giacomo Puccini ha saputo racchiudere l’essenza della lirica rinnovandone il linguaggio. Debuttò al teatro Regio di Tornino nel 1896 diretta da Arturo Toscanini, che per altro Puccini non avrebbe gradito perché considerava troppo giovane il maestro ventottenne che con la sua interpretazione contribuì all’ingresso de La bohème nella storia della musica dell’opera. Per la prima volta con La bohème salirono sul palco personaggi realistici della Parigi bohemien. Non più eroi verdiani, ma giovani che non sapevano come pagare l’affitto, che scappavano dall’osteria senza saldare il conto e che vivano in fred-
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de soffitte. Nell’incontro di martedì 24 gennaio alla sala Corelli del teatro Alighieri il critico Giancarlo Ladini ha definito quest’opera come «una macchina drammaturgia perfetta» basata sulla «sottrazione di tutto il superfluo». Con La bohème l’opera diventa ritratto della borghesia, si inizia a parlare di temi prima tabù come il conto da pagare, i “caffè” e la città, la Parigi bohemien in cui si vede la Milano della Scapigliatura che Puccini conosceva bene. Al centro dell’opera la tematica dell’amore per l’arte che può portare a tre strade: una è il successo, una la resa, e quindi il conformarsi con gli standard e il ritorno alla vita borghese, la terza è una morte di stenti nella miseria, non con un dramma, ma va lentamente ad esaurirsi. L’altro grande protagonista è la giovinezza. L’amore turbolento tra Mimì e Ridolfo è già segnato dalla malattia di lei. La tisi, di cui lui si accorge toccando la gelida manina, divenuta una aria celeberrima. I due sanno che lei morirà e vedono nell’ingiallire delle foglie sugli alberi il segno di una fine inevitabile. Mimì muore giovane e con lei finisce la giovinezza e le sue illusioni. Il genio di Puccini però non fa della fine di Mimì un momento di eccessivo pathos, come erano stati prima la morte di Violetta nella Traviata, che spirando compie un atto eroico. Mimì muore in silenzio. Gli archi, come una dissolvenza, vanno a spegnere Mimì senza più voce. Come una ragazza che si arrende alla vita con lo sfiorire della giovinezza. La centralità di questo tema rende calzante la scelta di un cast di giovani interpreti come quello scelto dal regista Marco Gandini, docente all’Accademia di perfezionamento per cantati lirici del Teatro alla Scala, che spiega: «Ho continua esperienza con cantanti giovani o debuttanti. Nei giovani c’è una purezza di espressione e un palpito che appartiene alla giovinezza». A dirigere l’Orchestra della Toscana sarà il maestro Francesc Bonnín, assiduo frequentatore di Bohème e profondo conoscitore del compositore toscano. Info: 0544 249244. Matteo Cavezzali
LIDO ADRIANO
Venerdì 27 gennaio
SCOPRI IL TUO FUTURO! Cena & Serata con Cartomante! Buon cibo, serata divertente, PREZZO MOLTO CONVENIENTE è gradita la prenotazione
Via Faentina 121 - Ravenna (sotto il cavalcavia di via Faentina) Tel. 0544 461533 - Aperto dal lunedì al sabato Aperto anche la domenica
Il rap di Colle der Fomento e Alien Dee al Cisim Dopo il forfait del novembre scorso arrivano finalmente al Cisim di Lido Adriano, sabato 28 gennaio alle 22, i romani Colle der Fomento, uno tra i gruppi che nella scena hip hop italiana ha fatto la storia del genere (sono attivi dai primi anni Novanta) e che tuttora continua a produrre dischi carichi di significato e di ricerca stilistica. I Colle der Fomento (Danno, Masito Fresco e Dj Baro) possono vantare collaborazioni con i nomi più importanti della scena italiana e internazionale, tra cui Kaos One, Otierre, Dj Shocca, Fugees, De La Soul e Wu Tang Clan. E in concerto con loro ci sarà anche Alien Dee, beat boxer italiano che, con un perfetto connubio tra disciplina e continua ricerca musicale, ha saputo crearsi uno stile riconosciuto ben oltre i confini del nostro Paese. Durante la serata vi saranno inoltre esibizioni di breaking a cura del gruppo storico Break The Funk e dj set di D.A.R.I.O. e Ciccio B. Info: 339 3027028 o www.ccisim.com.
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CULTURA& SPETTACOLI
NOBODADDY
Sopra, un momento dello spettacolo “Lucido”, in scena all’Almagià
ni, che, per la prima volta in Romagn, ametterà in scena lo spettacolo Lucido, dell’astro della drammaturgia argentina Rafael Spregelburd. Lucido è uno dei testi più recenti di Spregelburd e gli è valso, per il secondo anno consecutivo dopo il successo della teatro-novela Bizarra, il Premio Ubu per la miglior novità straniera. Una commedia amara divertente e ben congegnata, un’opera scritta come un mec-
IL CONCERTO
T E AT R O
Humor nero argentino in scena all’Almagià Venerdì 27 gennaio il Nobodaddy si sposta all’Almagià, dove alle ospiterà la compagnia Costanzo/Rustio-
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
canismo a orologeria. Il titolo si riferisce a una singolare teoria in base alla quale sarebbe possibile assumere un lucido controllo dei propri sogni. E sui misteriosi incroci fra realtà e sogno, fra esistenza vera e fantasmi della mente è sviluppata l'intera azione, che alterna quadri di vita domestica di una stravagante famiglia argentina alle visioni oniriche di Luca, il giovane protagonista. Al centro dell’intricata trama c'è il ritorno a casa, dopo anni, di Lucrezia, che da bambina ha donato un rene al fratello Luca: lei ora ha il marito in ospedale, in attesa di trapianto, e sembra intenzionata a rivendicare la restituzione dell'organo. Quello di Spregelburd è un humour nero fatto di dialoghi ingegnosi e pirotecnici in cui il gioco comico è continuamente rilanciato. Da non dimenticare che, sempre venerdì (ore 18) al teatro Rasi avrà luogo un incontro con gli attori e registi Milena Costanzo e Roberto Rustioni condotto dai critici teatrali Lorenzo Donati e Renato Palazzi. Info: 0544 36239.
FANNY & ALEXANDER ORGANIZZA IL LABORATORIO MAP AND STACK!
Grande jazz al Socjale con i virtuosismi al sax di Sherman Irby
In collaborazione con Nobodaddy e Teatro delle Albe, la compagnia Fanny & Alexander terrà ad Ardis Hall (zona Bassette) Map and Stack!, laboratorio per attori e
drammaturghi della collana Alfavita condotto da Pietro Babina, Jonny Costantino e Chiara Lagani il 3 (15 20), 4 (10 - 13 e 14.30 - 19.30) e 5 (10 - 14) febbraio. Map and stack! è un laboratorio sperimentale di drammaturgia, che coinvolge scrittori e attori mettendoli in collaborazione nell'atto della progettazione, dell'interpretazione e della codificazione di un testo che sarà il risultato di una prassi d'equipe. L'idea di questa sperimentazione nasce dalla necessità di trovare una prassi di scrittura per la scena e al contempo di potenziarne la fase creativa. Info e iscrizioni: 0544 456716, 348 3831176 o info@fannyalexander.org.
In alto a sinistra l’attrice e drammaturga Chiara Lagani; sopra Sherman Irby
Serata di grande jazz al Teatro Socjale di Piangipane, dove venerdì 27 gennaio (ore 22) arriva il Sherman Irby Quartet, composto dagli americani Sherman Irby (sax alto), James Hurt (piano) e Darrell Green (batteria) e dal “nostro” Marco Marzola al contrabbasso. Quartetto ormai consolidato, l’ensemble ha tenuto molti concerti in Italia e all’estero. Nell’ottobre del 2006 ha registrato addirittura tre album, che sono stati presentati poi durante il tour europeo nel marzo 2010. Il gruppo, caratterizzato dal suono caldo, rotondo e potente del sassofono di Irby (il quale vanta collaborazioni con i più grandi musicisti della scena internazionale del jazz, da Ron Carter a Freddie Hubbard), propone in gran parte un repertorio di composizioni originali e raffinate, toccando vari stili che vanno dalla tradizione blues a situazioni aperte e di ricerca, fino ad arrivare alle etnie provenienti dall’Africa. Il tutto senza tralasciare le musiche dei grandi compositori arrangiate dagli stessi componenti del gruppo. Irby é nato a Tuscaloosa, in Alabama, ed é considerato dalla critica uno dei più grandi altossassofonisti degli ultimi anni. Anche nell’intervallo di questa serata di grande musica il Socjale servirà gli immancabili cappelletti. Info: www.teatrosocjale.it.
EVENTI& TEMPO LIBERO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
GIOVEDÌ 26 GENNAIO
1512 LA BATTAGLIA DI RAVENNA
conferenza di Mauro Mazzotti e Paola Novara. Inizio ore 20.45. SALA COMUNALE, S. PIETRO IN VINCOLI
CLAUDIO FABI
in concerto. Inizio ore 21.
INFOLINE 0547 665113 TEATRO PETRELLA, LONGIANO
I POETI DEI POETI
Francesca Serragnoli legge Ted Hughes, Adelia Prado e Philipe Levine. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 22388 ROCCA ESTENSE, LUGO
OCCIDENTE SOLITARIO
di Martin McDonagh, con Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo De Santis. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 64330 TEATRO GOLDONI, BAGNACAVALLO
CUL DE SAC
recital di Gianfranco Tondini. Inizio ore 22.
INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA
RSS
rock’n’blues from Ravenna. Inizio ore 22.
INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA
VENERDÌ 27 GENNAIO
SI FA PRESTO A DIRE DIO
Paolo Scarpi presenta il suo libro sulla nascita e sviluppo delle varie religioni attraverso costumi, abitudini e tradizioni. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 39972 SALA D'ATTORRE, RAVENNA
BENT
in occasione della Giornata della Memoria, Arcigay Frida Byron organizza la proiezione del film che testimonia l'olocausto degli omosessuali. Inizio ore 20.30.
INFOLINE 333 6117894 CASA RAVENNASTUDENTI.ORG, RAVENNA
HAMLET AND RADIOMIKROKOSMOS
dopo il consueto appuntamento con l'aperitivo del venerdì, musica live con i saggi della scuola Mikrokosmos. Inizio ore 20.30.
INFOLINE 0544 498028 BAR-PUB MARGARITA, SAN BARTOLO
GIN GAME
di Donald Lee Coburn, con Valeria Valeri e Paolo Ferrari. Inizio ore 20.45.
INFOLINE 0544 587641 TEATRO COMUNALE, RUSSI
GOMITOLI
spettacolo in cinque quadri che raccontano quindici anni di storia italiana, dal 1930 al 1945, attraverso alcune testimonianze. Alla fine di ciascun quadro viene lanciato al pubblico un gomitolo, affinché la memoria non vada perduta. Lo spettacolo, per la regia di Piero Zama, vedrà in scena quattro ragazzi diciottenni – Silvia Calderoni, Mattia Martini, Simona Neri, Carlo Sella. Inizio ore 20.45.
INFOLINE 0545 905502 SALA POLIVALENTE, BAGNARA DI ROMAGNA
IMPEGNARSI DA CRISTIANI PER IL BENE COMUNE DELLA CITTÀ: MOTIVAZIONI, SFIDE, PROPOSTE... conferenza di don Antonio Sciortino, direttore di "Famiglia Cristiana". Inizio ore 20.45.
LE PASSIONI DEL BAR
Giovanni Nadiani interpreta il nostro tempo con i discorsi e i personaggi del bar, tra ironia e profondità. Inreventi musicali di Ingenorg Riebesehl. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 41426 TEATRO BINARIO, COTIGNOLA
SALA S. CARLO, FAENZA
CIRANDA QUARTET
LUCIDO
in concerto, un viaggio musicale lungo le rotte dell'Atlantico dei navigatori portoghesi, nella cultura lusitana. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 954194 TEATRO MODERNO, FUSIGNANO
GIONA NELLA PANCIA DELLA BALENA
con Milena Costanzo e Roberto Rustioni. I due giovani registi milanesi esplorano uno dei testi più recenti di Rafael Spregelburd, nome di punta della nuova drammaturgia mondiale. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 36239 ALMAGIÀ, RAVENNA
Paolo Rinaldini presenta il saggio, che offre al lettore una versione reale e inconsueta del testo biblico legato alla controversa figura del profeta Giona. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 401645 ALEF - LIBRERIA ESOTERICA & GALLERIA D'ARTE, RAVENNA
KELLY MCKLENDON
in concerto il soprano, accompagnato dall'Ensemble Malerbi. Inizio ore 21.
in concerto. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 977078 OSTERIA IL CANTINONE, CERVIA
UNA RECITA STRAORDINARIA
dai testi di Giovannino Guareschi, con sergio Diotti. Inizio ore 21.
INFOLINE 0532 805344 TEATRO DEI FLUTTUANTI, ARGENTA
UNA RIZETA PAR LA FELICITÉ
INFOLINE 0545 985831 SALA DEL CARMINE, MASSA LOMBARDA
LE DONNE DEL RISORGIMENTO ITALIANO NEL CINEMA
cena tricolore e presentazione del libro di Giorgio Sangiorgi sulle donne protagoniste del Risorgimento e come sono state rappresentate nel cinema. Inizio ore 21.
STEFANO FARISELLI BAND
La Compagine di San Tomè presenta il suo spettacolo dialettale. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 975166 TEATRO COMUNALE, CERVIA
Raggi. Ingresso gratuito. Inizio ore 21.
UNBEKANNT ADRESSAT
INFOLINE 0544 988955 CA' NORI, CERVIA
in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, spettacolo teatrale liberamente tratto da “Destinatario Sconosciuto” di Katherine Kressmann Taylor. Regia di Alessandro Tampieri, con Fabrizio Molducci, Alessandro Tampieri, in video Cristiana
INFOLINE 340 5790974 TEATRO LOLLI, IMOLA
RIFONDAZIONE INDIE ROCK
FESTA MESTA di
ALESSANDRO FOGLI
Aspettando A different Kind of Truth, riascoltiamo i Van Halen di 1984
Non essendo questo l’ambito consono a manifestare tutto il disprezzo, il disgusto e la pena nei confronti della chiesa cattolica per l’ignobile, violenta e patetica pagliacciata che sta mettendo in atto a Milano nei confronti dello spettacolo teatrale della Socìetas Raffaello Sanzio, mi concentrerò invece sulla notizia del momento, sul fatto che tutti aspettavamo con ansia e speranza crescenti. I Van Halen stanno per uscire con un nuovo album. Ma un nuovo album non con Pippa Hager o un Carneade qualunque alla voce, bensì con “Diamond” Dave Lee Roth, come ai tempi belli, come ai tempi di quando Lee Roth se ne andò, ossia il 1984 dell’album omonimo. Era già da qualche anno che la effettiva e auspicata e sognata reunion era avvenuta – ok, Michael Anthony è stato sostituito al basso dal figlio di Eddie Van Halen, Wolfgang, però ce lo facciamo andar bene – ma l’uscita di un disco nuovo, beh, è un’altra cosa, è una roba concreta, che tra meno di due settimane potremo stringere tra le mani. A Different Kind of Truth esce
infatti il 7 febbraio su Interscope, anticipato dal primo singolo, Tattoo, pezzo che lascia intendere l’intenzione di Eddie e soci di ripartire, con nuove prospettive, da dove si era interrotto il sodale con David Lee Roth. 1984 – sul quale si possono riversare le peggio critiche, lo so, perché ci sono le tastierone, e perché sarebbe ruffiano e leggero e troppo commerciale e maraglio e così via – è un album fotonico (aggettivo che rubo a mio cugino di 9 anni, il quale è sfottuto dagli amichetti perché parla come uno di 6), un concentrato di energia heavy-pop suonato meravigliosamente da quattro musicisti che, in quel momento, erano una macchina da guerra. Come tutto il mondo sa, 1984 si apre, dopo un’intro strumentale, con il super-singolo Jump, in cui le famose tastiere ricoprono un ruolo fondamentale con quel riff circolare che non sarebbe mai venuto così bene solo con la chitarra elettrica. È vero che con questo corposo inserto sintetico il pezzo non può che librarsi verso il pop, ma la sezione
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ritmica Anthony-Alex Van Halen tiene la canzone ancorata al terreno, mentre la voce esplosiva di Lee Roth la riporta immancabilmente nel recinto del rock. Cosa che si ripete a maggior ragione in tutti i titoli seguenti, a partire dalla contagiosa Panama (sì sì, coretti e riff accattivanti, ma suonati da dio) e proseguendo con Top Jimmy, Drop Dead Legs (più bluesy), poi Hot for Teacher (la chitarra di Eddie qui sciorina proprio), I’ll Wait (ancora tastiere e sei corde a braccetto), per finire con Girl Gone Bad e House of Pain, le più ricercate del mazzo. Peccato solo che, complessivamente, 1984 duri poco più di mezz’ora, perché questo è il miglior disco mai realizzato dai Van Halen. Ed è forse perché consapevole dell’impossibilità di ripetere un risultato simile che David Lee Roth abbandonò il gruppo subito dopo il tour mondiale di 1984. E infatti con Sammy Hagar dietro al microfono l’alchimia perfetta si smarrì (ma non il successo commerciale). Poi i problemi di alcol di Eddie, l’abbandono anche di Anthony, lo scioglimento. Ora, però, i tempi sono maturi per riprovarci. Rock ‘n’ roll is not dead.
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Sgrassature e pulizie di fondo
una serata indie rock: musica sincera e diretta, suonata fortissimo e cantata a squarciagola. Al Bronson suonano i tre gruppi che più di tutti rappresentano lo stato di grazia dell’emocore (in) italiano del 2011: Raein e Distanti, da Forlì, più gli emiliani Gazebo Penguins. Musica per chi ha il cuore pesante e la voglia di cantarlo in coro. Inizio ore 21.30.
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BUON COMPLEANNO JANIS
omaggio a Janis Joplin con The Rose… and more. Raduno nazionale dei fans di Janis Joplin. Ingresso 10 euro. Inizio ore 22.
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MARIANGELA COFONE
in concerto col suo quartetto musica soul jazz. Inizio ore 22.
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PRODIGAL SONS
in un tributo agli Iron Maiden. Inizio ore 22.
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SHERMAN IRBY QUARTET
grande jazz con il saxofonista statu-
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EVENTI& TEMPO LIBERO
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
E BAIRAV ENSEMBLE
FUORI STAGIONE di
LORENZO DONATI
Castellucci, il concetto di Volto del Figlio di Dio e la società della chiacchiera
Alla prima milanese è andato tutto liscio. Dopo settimane di teatrino mediatico, il teatro di Romeo Castellucci è andato in scena, sebbene sorvegliato dalle forze dell’ordine. Per chi non avesse seguito la faccenda ecco un riassunto. Nel 2010 la Socìetas Raffaello Sanzio debutta con un lavoro a firma Castellucci: Sul Concetto di Volto nel Figlio di Dio. Trattasi di un piano sequenza in cui un vecchio padre incontinente è assistito e pulito dal figlio, mentre il viso di Gesù del Salvator Mundi di Antonello da Messina scruta sullo sfondo attori e spettatori. Il figlio piange e invoca, un manipolo di bambini lancia ordigni giocattolo sul dipinto: il volto di Cristo si ricopre di inchiostro nero e si strappa, si svela una citazione biblica che recita «tu sei il mio pastore», messa in dubbio da un «non». Iperrealismo della scena, pietà umana, domande al trascendente. A Parigi, nell’ottobre scorso, circola la voce (falsa) che vengano gettati escrementi sul volto di Gesù. Lo spettacolo viene interrotto più
volte, il regista è minacciato, la polizia presidia il Théâtre de la Ville. In Italia, Sul Concetto era stato già programmato in varie piazze e giunge al Franco Parenti di Milano dopo il caso francese. Il 24 gennaio vari raggruppamenti si radunano fuori dal teatro: Forza Nuova, lefebvriani, leghisti. Da una roulotte viene detta una messa riparatoria in latino. Intanto, nelle settimane prima, la Curia milanese aveva criticato la scelta del teatro di programmare lo spettacolo, rinforzata da una nota ufficiale del Vaticano. Al debutto meneghino per fortuna tutto avviene in modo regolare, compreso un incontro alla presenza di Antonio Scurati, Stefano Boeri, Filippo Timi e altri, mentre nei giorni precedenti varie voci mediatiche si erano espresse sostenendo Castellucci, da Sgarbi a Gad Lerner. Si sta parlando della libertà di poter vedere un’opera e dell’artista di mostrarla, e tutto quello che si può fare a tal fine è urgente e necessario.
Augurandosi che si raffreddino i disgustosi clamori, restiamo con alcune considerazioni che ci parlano dell’oggi. L’orizzonte massmediatico è impantanato in polemiche create ad arte, nessuno escluso, dove si prende posizione senza avere visto, senza conoscere; parlare di contenuti, in questa società, è possibile solo all’interno di nicchie ristrette, ignorate dal resto del mondo; anche nella stampa specializzata è stato possibile solo divulgare e postare, perché nella società del “mi piace” quasi nessuno è interessato ad approfondire; così facendo scompaiono gli orizzonti, le storie, i contesti: un po’ come è accaduto a Ravenna con il caso Guidarello, in cui anziché discutere le scelte della direzione artistica si è preferito scagliarsi contro l’opera furbetta degli artisti. Eppure, sbirciando Twitter, dopo lo spettacolo compare anche qualche utente che ragiona su ciò che ha visto a teatro, in 140 caratteri. Conclusione: chi fa cultura, oggi, è minoranza di minoranza; chi discute ha spesso tutti contro, anche gli amici; eppure il mondo è sempre lì alla finestra, qualche luce può sempre accendersi.
BACCARA, LUGO SABATO 28 GENNAIO
CIÒ CHE DISSE L'UOVO
lettura e laboratorio con Alice Iaquinta. Inizio ore 9.30. U N ’ A N T I C A A RT E P E R U N M O D E R N O B E N E S S E R E
INFOLINE 0545 280912 BIBLIOTECA TARONI, BAGNACAVALLO
ASCOLTO IL TUO CUORE, CITTÀ
Massimo Cacciari presenta il libro di Alberto Giorgio Cassani, Barcellona. Sulle tracce perdute di Pepe Carvalho (Unicopli 2011). Inizio ore 11.
INFOLINE 0544 482112 BIBLIOTECA CLASSENSE, RAVENNA
LETTURE ANIMATE, LABORATORIO E MERENDA
Aperto dalle 10 alle 20 - chiuso la domenica via Newton 8 (parallela viale Galilei) Ravenna Info: 335 341204 - 0544 1693865 È GRADITA LA PRENOTAZIONE
nitense. Inizio ore 22.
INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE
BACK TO THE 80’S
party anni 80 con il dj Luigi Bertaccini. Dagli anni '80 ad oggi, tutto viene riproposto cercando l'energia e la potenza di brani a volte dimenticati, oppure semplicemente recuperati. A scaldare la serata, dj Ssshh! con il suo beat anni '70. Ingresso gratuito per i soci Arci. Inizio ore 22.30.
INFOLINE 347 8616394 VOODOO ARCI CLUB,
SAN GIUSEPPE DI COMACCHIO
PASCIÀ + CIRCUS CLUB
due sale, due eventi importanti. In sala grande, Fashion Party dai sapori sexy: Riccione goes to Lugo, per il gemellaggio con la discoteca Pascià, ospiti i migliori “rappresentanti” del Pascià. Special guest in consolle insieme a Massimo Buganè, Wally, il dj resident del Pascià. Nella sala privèe torna, dopo il successo di dicembre, il "Circus Club" con le sue sonorità rock. Inizio ore 23.
INFOLINE 333 8115954
un pomeriggio dedicato ai più piccoli, per bimbi da 3 a 6 anni, con i volontari del progetto "Letture Juke Box". Inizio ore 16.30.
INFOLINE 0544 219377 VILLAGGIO GLOBALE, RAVENNA
UN PRETE E UN CANE IN PARADISO
conversazione con l'autore, Franco Gabici, sul libro che parla della vita di don Fuschini. Inizio ore 16.30. CENTRO CULTURALE POLIVALENTE, RUSSI
LA BOHÈME
di Giacomo Puccini, direttore Elio Boncompagni e regia di Marco Gandini. Nuovo allestimento del Teatro del Giglio di Lucca, in coproduzione con Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Alighieri di Ravenna. Inizio ore 20.30. Replica dom. ore 15.30.
INFOLINE 0544 249244 TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA
ROMEO & GIULIETTA - NATI SOTTO CONTRARIA STELLA
da William Shakespeare, con Ruggero Dondi, Salvatore Landolina, Ernesto Mathieux. Inizio ore 20.30. Repliche dom. ore 16 e ore 20.30 e lun. ore 20.30.
INFOLINE 0545 38542 TEATRO ROSSINI, LUGO
CHI L'HA D'OR, CHI L'HA D'ARZENT
tre atti di Eugenio Guberti, con la Compagnia della Casa del Fanciullo. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 591715 TEATRO MONTI, ALFONSINE
E VAMPIRO
spettacolo in tre atti di Bruno Gondoni, con la Compagnia Piccolo Teatro Città di Ravenna. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 64330 TEATRO GOLDONI, BAGNACAVALLO
FADEN PIANO TRIO
in concerto - musica jazz. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 530585 BAR TIMONE, MARINA DI RAVENNA
HAMLET FEAT IVANA'S BAND
cena e ballo. Menù di pesce, 22 euro. Inizio ore 21.
INFOLINE 328 2533234 - 333 5490089 RISTORANTE VERANDA DELLE ROSE, RAVENNA
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
con i giovani dell'Oratorio centro giovanile dei Salesiani. Testo e regia di Beppe Aurilia. Inizio ore 21.
INFOLINE 327 0171581 TEATRO SAN SIMONE GIUDA, RAVENNA
in un tributo alle musiche zingare. L'Ensemble propone, rivisitandola in modo personale, la musica popolare dei paesi balcanici, che in Europa fu fatta conoscere dagli zingari rumeni e ungheresi durante il loro nomade girovagare. Inizio ore 21.30.
INFOLINE 0544 405730 MAMA'S CLUB, RAVENNA
THE VASELINES
una band di culto, non si può definire che così. Gli scozzesi amati da Kurt Cobain e dai Nirvana tornano insieme dopo vent'anni e arrivano eccezionalmente anche a Ravenna per presentare il nuovo album, Sex with an X. Inizio ore 21.30.
INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL'ALBERO
BUBA BAND
in concerto la band di Andrea Morelli, Pier Mingotti, Luca Florian e Giò De Luigi. Inizio ore 22.
INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA
COLLE DER FOMENTO - ALIEN DEE
i Colle Der Fomento sono tra i gruppi che nella scena hip hop italiana ha fatto la storia e continua tutt’ora a produrre dischi carichi di significato e di ricerca stilistica. In concerto con loro, Alien Dee, beat boxer italiano. Inizio ore 22.
INFOLINE 339 3027028 CISIM, LIDO ADRIANO
THORI E ROCCE
Don Joe & Shablo presentano il nuovo disco - musica hip hop. Inizio ore 23.
INFOLINE 336 694414 ROCK PLANET, PINARELLA DI CERVIA
JOE DIBRUTTO
il loro spettacolo fonde i grandi successi dell'era discomusic con i brani originali presenti all'interno del loro nuovo album "Listen to the music". A seguire, Festa anni 70. Inizio ore 23.30.
INFOLINE 0546 46877 TEK CLUB, FAENZA
DOMENICA 29 GENNAIO
DOMENICA IN ROCCA
si potrà visitare il Museo del Castello e la rocca sforzesca accompagnati da guide in abito rinascimentale e i bambini potranno divertirsi con il laboratorio gratuito di scherma medievale, proposto dal gruppo di rievocazione storica "Li Sparvieri". Inizio ore 15.
INFOLINE 331 6995930 ROCCA SFORZESCA, BAGNARA DI ROMAGNA
E MUNUMENT
commedia dialettale con il
EVENTI& TEMPO LIBERO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
Gruppo Teatrale La Compagine di Lugo. Inizio ore 15.
VISIBILI & INVISIBILI
INFOLINE 0544 591715 TEATRO RASI, RAVENNA
La talpa, grande cast, dialoghi serrati e una mirabolante appendice...
ANIMALIA. INCONTRARE,
di
laboratorio, merenda e proiezione del film di Michel Ocelot, "Kirikù e gli animali selvaggi". Inizio ore 15.30.
La talpa, di Tomas Alfredson (2011) Mai come in questo caso va immediatamente specificato il genere del film: spionaggio. Seconda premessa: il titolo italiano è frutto di pigrizia, visto che la talpa a cui si dà la caccia nel film è da ricercarsi tra uno stagnaio, un sarto, un soldato e una spia... Tinker, Tailor, Soldier, Spy, il titolo originale. Londra, 1973: a un vecchio agente in pensione viene affidato l’incarico di trovare una talpa all’interno dei servizi segreti, che probabilmente ha instaurato una rete di comunicazione col temuto KGB. L’ambientazione è ricreata così bene, che sembra di assistere realmente a un film di spionaggio degli anni settanta americani: la recitazione è impeccabile ed è una gioia poter rivedere Gary Oldman ad alti livelli; la regia di Alfredson, reduce dal bellissimo Lasciami entrare, è elegante e misurata e davvero ti apre una gradita porta nel passato per farti gustare ogni scena del film. Insieme al grande cast, i co-protagonisti sono i dialoghi, tanti, impeccabili, troppi, serrati nel ritmo e soprattutto nel contenuto, che impongono allo spettatore un’attenzione massima per tutte le due ore di proiezione: li amerete in un istante, e qualche minuto dopo sarete con la vostra mente a implorare riposo. Il conflitto trova una sua coe-
GUARDARE E STUDIARE ANIMALI CON IL DISEGNO
INFOLINE 0545 908871 PALAZZO SFORZA, COTIGNOLA
STORIE D'INCANTESIMO
spettacolo per la regia di M. Kobachuk e E. Lopes. Teatro del Molino. Inizio ore 15.30.
INFOLINE 0544 497501 VULKANO, SAN BARTOLO
IL PIFFERAIO MAGICO
spettacolo di Accademia Perduta, con Maurizio Casali e Mariolina Coppola. Inizio ore 16.
INFOLINE 0545 64330 TEATRO GOLDONI, BAGNACAVALLO
RACCONTI ODOROSI
una lettura gioco con Giorgia Strada. Inizio ore 16.
INFOLINE 388 6535937 GULLIVER CAFÈ, ALFONSINE
CAPPUCCETTO ROSSO
19
FRANCESCO DELLA TORRE
rente risoluzione in un finale che mette tutti i tasselli a posto, ma il film è tutt’altro che finito e nella sua straordinaria, emozionante e mirabolante appendice, che, finalmente senza alcun dialogo ma anzi sulle meravigliose note de La mer di Julio Iglesias cambia letteralmente prospettiva alla pellicola, spogliandola della sua verbosità e complessità, mostrando una sequela di immagini dei suoi protagonisti totalmente spiazzante ed entusiasmante, mettendole uno dei più bei punti esclamativi della storia del cinema. Un pubblico vero dovrebbe alzarsi e ballare, tale è l’entusiasmo trasmesso da questi ultimi minuti che valgono da soli il film. Ma anche il resto è di qualità, ma forse un terzo spettacolo è meglio evitarlo, se è permesso un consiglio. Small town murder songs, di Ed Gass-Donnelly (2010) Testi di Cormac McCarthy, musiche dei fratelli Coen. Pazienza per l’originalità ma le premesse sono davvero ottime, visto che la coppia ha già partorito Non è un paese per vecchi. La trama è presto fatta: in un villaggio canadese, un poli-
ziotto dal passato violento ma convertitosi alla cristianità, deve indagare sull’omicidio di una donna. Protagonista del film, un attore feticcio dei fratelli Coen, Peter Stormare, volto di Fargo. E proprio come in Fargo, e (con un po’ più di azzardo) in Twin Peaks, sono la location, il villaggio, la comunità a dominare il film. In un altro contesto, la storia non si svilupperebbe in un certo modo, le vicende e i personaggi vivrebbero di vita diversa. È questa la forza di Small Town Murder Songs, opera seconda di Ed Gass-Donnelly, promettente canadese di trentacinque anni, premiata all’edizione 2010 del Torino Film Festival, e ovviamente ignorata dalla distribuzione italiana. Altra colonna del film è la figura del protagonista, un uomo fragile che ricadrà nel dramma di un passato che aveva deciso di mettere da parte, una vicenda che dà una forza magnetica e un gusto superiore alla pellicola stessa, retta anche da una colonna sonora di alto livello. Ci sono tempi morti, è vero, dati da lunghi silenzi, quasi come se il regista lasciasse alla coppia Stormare-Villaggio (non Paolo, ma la cittadina) le chiavi della vicenda e se ne andasse. Il meccanismo non perfettamente oliato è compensato dalla durata: 75 minuti passano che è un piacere e si concedono a qualsiasi film, peccato che non esista da noi se non in lingua originale con i sottotitoli scaricabili in rete, as usual.
con i Fratelli di Taglia. Inizio ore 16.30.
INFOLINE 0544 483460 ALMAGIÀ, RAVENNA
I BESTIOLINI
con Gek Tessaro. Inizio ore 16.30.
INFOLINE 0544 587641 TEATRO COMUNALE, RUSSI
APERITIVO
e musica. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 471354 BAR ROMEA, RAVENNA
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
con i giovani dell'Oratorio centro giovanile dei Salesiani. Testo e regia di Beppe Aurilia. Inizio ore 18.
INFOLINE 327 0171581 CISIM, LIDO ADRIANO
TRIOCROMATICO
in concerto - jazz. Inizio ore 20.
INFOLINE 0545 60631 LA CANTINA DI PIAZZA NUOVA, BAGNACAVALLO
MADE IN TERRE
clownerie di e con Jean Meningue. Inizio ore 20.45.
INFOLINE 0545 905501 SALA POLIVALENTE, BAGNARA DI ROMAGNA
QUISQUILIA - VIAGGIO PER UN ANGELO E UN CLOWN
con Olivia Ferraris e Milo Scotton. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 88508 TEATRO COMUNALE, CONSELICE
J J QUINTET
in concerto per uno speciale tri-
buto a Janis Joplin. Inizio ore 22.
MOSTRE D’ARTE
LUNEDÌ 30 GENNAIO
ECLETTICA PERSONALE DI BARBARA COTTIGNOLI
INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA
CLUB
CINEMA, CINEMA, CINEMA...
occasione conviviale con letture al buio di brani tratti da film più o meno famosi: chi scopre il film, che sarà poi proiettato in sala, vincerà un premio in libri. Inizio ore 20.30.
27/01/2012 dalle 21 Sherman Irby Quartet
MARTEDÌ 31 GENNAIO
LA NEBULOSA DEL GRANCHIO
conferenza di Massimo Berretti. Inizio ore 10.41.
IVETE DE SOUZA
una delle più belle voci brasiliane in una panoramica dalla bossanova al samba. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 60631 LA CANTINA DI PIAZZA NUOVA, BAGNACAVALLO
VIENI A BALLARE... MARTEDÌ?
la serata sarà animata dalla musica di Otto e Strambal. Ricchi premi a sorpresa. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 422228 CENTRO SOCIALE LA QUERCIA, RAVENNA
LE REGOLE DELLA TRUFFA
proiezione del film di Rob Minkoff e intervallo con cappel-
corso Vittorio Veneto, 32 - tel. 0545 985890
Il grande jazz: Sherman Irby: sax alto Darrel Green: batteria James Hurt: pianoforte Marco Marzola: contrabbasso
INFOLINE 0545 22388 HOTEL ALA D'ORO, LUGO
INFOLINE 0544 62534 PLANETARIO, RAVENNA
SPAZIO ESPOSITIVO - MASSA LOMBARDA
Piangipane (RA) - via Piangipane 153 - www.teatrosocjale.it letti. Inizio ore 21.30.
INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE
I PECIA BIGUL
in concerto. Inizio ore 22.
INFOLINE 0546 900142 LISMORE IRISH PUB, FAENZA
MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
in concerto, con il violino di Viktoria Borissova. Inizio ore 20.30.
INFOLINE 0545 38542 TEATRO ROSSINI, LUGO
I SOLISTI VENETI
in concerto, diretti da Claudio Scimone. Inizio ore 20.30.
INFOLINE 0544 249244 TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA
SIMON
cabaret con il "mago" del Costipanzo Show. Inizio ore 21.30.
INFOLINE 0544 422516 TRIBECA LOUNGE CAFÈ, RAVENNA
ALESSANDRO GIACHERO TRE
il pianista con il suo Trio Razional Eccentrico. Inizio ore 22.
INFOLINE 0546 21560 ZINGARÒ JAZZ CLUB, FAENZA
WWW.INVIAGGIOVERSOBROADWAY.COM in viaggio verso broadway il musical
Per la festa San Pêval di Segn, dedicata al patrono di Massa Lombarda, in mostra le opere di Barbara Cottignoli. Il titolo dell’esposizione, Eclettica, rimanda alla molteplicità dei mezzi usati dall’artista (pittura, ceramica, mosaico e scultura) per dare vita a un mondo popolato da figure ironiche al limite del grottesco. La mostra è curata dall’Udi di Massa Lombarda. Barbara Cotignoli (Faenza, 1969) ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti a Ravenna, dove ha avuto come maestro Umberto Folli. Ha frequentato corsi di formazione pluriennali sotto la guida di docenti come Marco Bravura, Mario Pezzi, Vittorio Bulgarelli ed Egidio Miserocchi. Orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19. Fino al 29 gennaio
PREVENDITE: •RAVENNA: Metrò srl V.le Europa 1 - 0544 421211 Agenzia Viaggi La Classense - 0544 33347 •FAENZA: Mephisto - 0546 667205 •LUGO: Centro Commerciale il Globo Librerie Coop - 0545 20311 •FORLÌ: M Prevendite 0543 60738 •CESENA: Disco d’Oro 0541 692358
info&prevendite
20
EVENTI& TEMPO LIBERO
Astoria - Ravenna
Shame (v.m. 14)
• CINEMA •
L’ultimo terrestre
(Regia di Gianni Pacinotti)
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
gio.: p.u. 21
(Regia di Steve McQueen)
ven. e sab.: p.u. 22.30; dom. e mar.: p.u. 21.15
Programmazione da venerdì 27 gennaio a giovedì 2 febbraio
E ora dove andiamo?
(Regia di Nadine Labaki)
Il figlio di Babbo Natale
(Regia di Sarah Smith e Barry Cook)
sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40; sab.: 20.30-22.40; dom.: 16-18.10-20.40
J. Edgar
(Regia di Clint Eastwood)
ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.30; sab.: 20.10-22.35; dom.: 17-20.30
L'arte di vincere
20.50-22.35-22.45-23.05-00.50; dom.: 15.30-16.10-17.20-17.50-18.2520.20-20.30-20.50-22.35-22.45; lun., mar., mer. e gio.: 16-17.10-17.4018.25-20.20-20.30-20.50-22.35-22.45
Il gatto con gli stivali
(Regia di Bennett Miller)
fer.: 16-18.10-20.30-22.40; sab.: 16-18.10-20.30-22.40-00.50; dom.: 15.30-17.40-20.30-22.40
Mission: impossible - Protocollo fantasma
ven., sab., lun., mer. e gio.: p.u. 20.20; dom.: 15.15-20.20
Underworld: il risveglio
(Regia di Måns Mårlind e Björn Stein)
fer.: 20.40-22.45; sab.: 21.10-23.15; dom.: 18-20.40-22.45
(Regia di Brad Bird)
(Regia di Chris Miller)
(Regia di Mike Mitchell)
sab.: 17.30-19.10; dom.: 15-16.40
La talpa
Immaturi - Il viaggio
(Regia di Tomas Alfredson)
(Regia di Paolo Genovese)
ven., sab., mar., mer. e gio.: 17-20.25-22.50; dom.: 15.20-17.50-20.25-22.50; lun.: 17-22.50
fer.: p.u. 22.40; sab.: 17.35-22.55; dom.: 17.35-22.40
Sherlock Holmes - Gioco di ombre (Regia di Guy Ritchie)
The help
mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
(Regia di Tate Taylor)
fer. e sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15.20
Acab - All Cops Are Bastards (Regia di Stefano Sollima)
Underworld: il risveglio
(Regia di Måns Mårlind e Björn Stein)
Proiezione in 3D: fer. e fest.: 20.35-22.35; sab.: 20.35-22.35-00.30
L’ora nera
(Regia di Chris Gorak)
fer. e sab.: 18.05-20; dom.: 15.20-20
Non avere paura del buio
La talpa
(Regia di Tomas Alfredson)
ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.30; sab.: 20-22.30; dom.: 17.15-20.30
(Regia di Troy Nixey)
fer., sab. e fest.: p.u. 22.45
(proiezione in differita dell’opera di Jules Massenet, dalla Royal Opera House di Londra)
mar.: p.u. 20
CinemaCity - Ravenna
The Iron Lady
(Regia di Phyllida Lloyd)
fer.: 16-18.05-20.30-22.35; sab.: 16-18.05-20.30-22.35-00.40; dom.: 15.30-17.35-20.30-22.35
Benvenuti al nord
(Regia di Luca Miniero)
ven.: 16-17.10-17.40-18.25-20.20-20.3020.50-22.35-22.45-23.05; sab.: 16-17.10-17.40-18.25-20.20-20.30-
fer. e sab.: p.u. 16; dom.: p.u. 15.30
fer. e sab.: 16-18; dom.: 15.30-17.30
Immaturi - Il viaggio
(Regia di Paolo Genovese)
fer. e sab.: 15.50-20.30; dom.: 18.05-20.30
Midnight in Paris
lun.: p.u. 20.30 (film in lingua originale)
(Regia di Stefano Sollima)
Astoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026 Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052
The Iron Lady
ven., lun., mar. e gio.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16-18.30-21
(Regia di Phyllida Lloyd)
fer.: 20.25-22.40; sab.: 17.40-20.25-22.4000.50; dom.: 15.30-17.40-20.25-22.40
Benvenuti al nord
(Regia di Luca Miniero)
fer.: 20.20-20.50-22.40; sab.: 17.50-18.20-20.20-20.50-22.4023.10-00.55; dom.: 15.30-16-17.5018.20-20.20-20.50-22.40
ven.: 20.10-20.25-22.45-22.55; sab.: 17.35-18.10-20.10-20.25-20.4022.45-23.10-00.55; dom.: 15-15.5017.35-18.20-20.10-21-22.45; lun., mar., mer. e gio.: 20.10-21-22.45
Europa - Faenza
Orari: 9,30/12,30 e 15,30/19,00 Domenica 15.30/19.00 CHIUSO LUNEDÌ
ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 15-17-19-21
Convento di S. Francesco Bagnacavallo
(Regia di Tom McCarthy)
(Regia di Nadine Labaki)
ven., sab., mer. e gio.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
Gulliver - Alfonsine
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
Le nevi del Kilimangiaro
(Regia di Robert Guédiguian)
(Regia di Guy Ritchie)
Panico al villaggio (Regia di Stéphane Aubier e Vincent Patar)
Cinema Moderno Castel Bolognese
da ven. a lun.: p.u. 21
sab.: p.u. 17
dom.: p.u. 14.45
Italia - Faenza
(Regia di Gilles Paquet-Brenner)
ven. e sab.: p.u. 20.40; dom.: 17-18.45; mer.: p.u. 21.15
INFOCINEMA Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
RAVENNA Via Medulino, 3 (angolo via Trieste) Tel 0544 455666
J. Edgar
(Regia di Clint Eastwood)
sab. e dom.: p.u. 21
La chiave di Sara
(Regia di Tomas Alfredson)
10.00/12.30-15.00/19.00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDI' TUTTO IL GIORNO
(Regia di Luca Miniero)
Mosse vincenti
E ora dove andiamo?
Maestri dell’usato
CERVIA Via G. di Vittorio, 5 Tel 0544 977144
Benvenuti al nord
(Regia di Brad Bird)
La talpa
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033
ven. e sab.: 20.35-22.30; dom.: 16-18.1521.15; lun., mar. e mer.: p.u. 21.15
San Rocco - Lugo
Mission: impossible - Protocollo fantasma
Jolly - Ravenna
The Iron Lady
(Regia di Mike Mitchell)
Acab - All Cops Are Bastards
fer.: 20.30-22.45; sab.: 19.10-22.4500.55; dom.: 18.20-20.30-22.45
Cinedream - Faenza
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può
(Regia di Woody Allen)
ven.: 16-17-20.10-20.3021.50-22.50-23.10; sab.: 16-17-20.10-20.30-21.50-22.5023.10-00.30; dom.: 15.20-16-17.20-18-20.10-20.3521.50-22.50; lun., mar., mer. e gio.: 16-17-20.10-20.3021.50-22.50
(Regia di Phyllida Lloyd)
L’incredibile storia di Winter il delfino (Regia di Charles Martin Smith)
Cendrillon
(Regia di Phyllida Lloyd)
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può
fer. e sab.: 18.15-20.30-22.30; dom.: 17.45-20.30-22.30
ven., mer. e gio.: p.u. 20.40; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16-18.05-20.40
Sarti - Faenza
The Iron Lady
sab.: p.u. 17.10; dom.: p.u. 15.50
(Regia di Steve McQueen)
(Regia di Michel Hazanavicius)
lun.: p.u. 21.30
(Regia di Charles Martin Smith)
Shame (v.m. 14)
The Artist
(Regia di Ivan Cotroneo)
L’incredibile storia di Winter il delfino
Proiezione in 2D: dom.: p.u. 15.20
ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40; sab.: 20-22.30; dom.: 17-20.30
La kryptonite nella borsa
Circolo Jolly - Russi
Miracolo a Le Havre
(Regia di Aki Kaurismäki)
dom.: p.u. 21
Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663 Circolo Jolly Russi, via Cavour,
Vendere o comprare usato? RAVENNA - Zona Ponte Nuovo Via Dismano, 118/A Tel 0544 470268 Orari: 10,00/12,30 e 15,00/19,00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ TUTTO IL GIORNO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
IL MUSICAL
Al De Andrè in viaggio verso Broadway Sabato 28 gennaio (ore 21.30) sul palco del Pala De Andrè salira lo spumeggiante acst di In viaggio verso Broadway - Il musical, un insolito viaggio nello scintillante mondo del musical dall'Italia agli States passando per Parigi e Chicago. La trama recita di un tranquillo volo aereo dall'Italia agli Stati Uniti, un inceppo al video proiettore dell'abitacolo non permetterà ai passeggeri di vedere alcun video durante la tratta aerea. La situazione viene però sbloccata dal personale di bordo che,visto il disguido,si improvvisano per una notte artisti di musical per allietare il volo di tutti i passeggeri. Tutti i passeggeri saranno trascinati in un avvincente vortice musicale che farà ripercorrere le storie dei più importanti musical dagli anni '70 ad oggi. Il cast si esibirà allora nei più famosi brani tratti, tra i tanti, da Giulietta e Romeo, Jesus Christ Superstar, Il fantasma dell'opera, Chicago, Moulin Rouge, Cats, Hair, Mamma mia, con la regia di Andrea Lanfredi. Info: 0544 421211. CINEMA
DIVERTIMENTO& TEMPO LIBERO
C I R C O L O A U R O R A DAL TEATRO DI TONDINI AL TRIBUTO A JANIS JOPLIN
Giovedì 26 gennaio (ore 22) torna a grande richiesta dopo il successo di una settimana fa al Circolo Aurora di via Ghibuzza il teatro di Gianfranco Tondini, con il secondo atto di "Cul de sac". In una frontiera immaginaria, il controllore e il controllato, danno vita a un esilarante dialogo surreale, in cui Tondini si smezza sapiente-
M A M A’ S C L U B NOTE TZIGANE CON E BARAIV
Sabato 28 gennaio (ore 21.30) arriva al Mama’s Club di Ravenna l’E Bairav Ensemble – cioè Fabrizio Meloni (clarinetto), Emiliano Rodriguez (sassofoni), Massimiliano Rocchetta (pianoforte) e Roberto Bartoli (contrabbasso) – con Pulcherrima Ignota, un tributo alle musiche zingare. Il gruppo rivisita in modo personale la musica popolare dei paesi balcanici, che in Europa fu fatta conoscere dagli
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MERLINO E IL DESTINO ARIETE Con Marte che vi pungola vi attende una settimana con un’energia tale da riuscire a far indigestione di chiunque vi osteggia. Ma cercate di non esagerare e conservate un po’ di energia anche per progetti a lunga scadenza Anche in amore, o nelle nuove conquiste, ritrovate cupidigie suine. TORO Siete inquieti e con l’umore tendente allo sfigo-cimiteriale, ma quando i doveri vi chiamano voi rispondete sia per indole che per i buon Giove e Marte che vi appoggiano contro la quadratura di Mercurio. Giovedì e venerdì le giornate migliori anche per curare gli ormoni ospedalizzati. GEMELLI Con Mercurio che si porta in trigono venerdì, perdete quell’aria un tantino schizoide. Nel lavoro, vi sarà più facile collaborare e concretizzare, mentre cupo-pensieri vi ronzano in testa a proposito di certe questioni familiari o sentimentali che vorreste cambiare. Non abbiate fretta nel decidere.
mente. La settimana dell’Aurora prosegue quindi venerdì 27 con il concerto del Mariangela Cofone Quartet, ore 22, con Davide Nicodemi (pianoforte), Fabio Tuminelli (contrabbasso) e Riccardo Frisari (batteria), mentre domenica 29 sarà di scena il J J Quintet, ossia un tributo speciale a Janis Joplin con arrangiamenti di Alessandro Petrillo. Ingresso libero per i soci Aics. Info: 347 9156080.
zingari rumeni e ungheresi durante il loro nomade girovagare. È musica struggente e allo stesso tempo travolgente, permeata dal calore del fuoco degli accampamenti, ma anche dalla malinconia dello sguardo di chi non sa cosa gli porterà il domani. Molti degli autori ai quali si rifà il gruppo sono sconosciuti, oppure ci sono compositori legati alla tradizione musicale balcanica quali Balazs, Csoka, Layos, Dinicu. Info: www.mamasclub.it.
fiera di forlì SAPEUR, NONA EDIZIONE PER LA FIERA DEL PRODOTTO TIPICO DI QUALITÀ
Circolo Sogni proietta Fortàpasc Per il consueto appuntamento cinematografico dei “Giovedì d’autore” il circolo Sogni e il cinema teatro Astoria presentano giovedì 26 gennaio, alle 21, il film Fortàpasc, di Marco Risi, con Libero de Rienzo, Valentina Lodovini e Michele Riondino. Il film, del 2009, racconta la storia vera del giovane giornalista del Mattino Giancarlo Siani, ucciso dalla Camorra nel settembre 1985 per le sue inchieste sui traffici di droga e gli affari post terremoto dei clan di Torre Annunziata. Ingresso 4 euro e 50.
Sapeur festeggia i suoi 9 anni di attività grazie alla fiducia che da anni ripongono in essa gli espositori provenienti da tutta Italia, e al suo nutrito pubblico di buongustai e appassionati del settore, che nelle giornate del 27-28-29-30 gennaio 2012, presso i padiglioni della Fiera di Forlì, avranno la possibilità di deliziare il proprio palato e i propri sensi in un “viaggio gustoso” tra i sapori, i profumi e le eccellenze di produzione delle varie regioni della nostra penisola. L’appuntamento inoltre è l’occasione per chef, ristoratori, baristi di aggiornarsi e conoscere le anticipazioni e le innovazioni del mondo culinario. Sapeur si caratterizza quindi sempre più come un momento di incontro diretto tra la produzione made in Italy, i consumatori e gli operatori del settore: un grande mercato dove è presente una ricca esposizione di bio-diversità agroalimentari, che il pubblico potrà acquistare, conoscere, degustare attraverso il contatto diretto ma anche laboratori del gusto, momenti di educazione alimentare per grandi e piccini, esibizioni di grandi chef, spazi dedicati alle cucine tradizionali e convegni. La fiera sarà aperta dalle 10 alle 22 il 27 e 28 gennaio, dalle 10 alle 20 il 29 e 30 gennaio. Info: www.sapeur.it
MAGNETI PER PERDERE FINO A 10 KG. COS’E’ ZERODIET? E’ un’innovativa terapia brevettata che unisce i vantaggi di validi sistemi già utilizzati in auricoloterapia e agopuntura, aggiungendo una tecnologia che sta dando risultati eccellenti NEI TRATTAMENTI PER PERDERE PESO. E’ noto alla scienza medica che nella terapia con agopuntura e con auricoloterapia, la stimolazione di determinati punti dell’orecchio induce la liberazione di neurotrasmettitori capaci di determinare IMPORTANTI EFFETTI TERAPEUTICI. Il sistema ZeroDIET si avvale di due biomagneti in materiale naturale i quali, con la loro pressione programmata determinano una efficace stimolazione dei punti auricolari riducendo sensibilmente la fame e l’appetito. La stimolazione continua nel tempo della terapia ZeroDiet ha due importanti azioni sul comportamento alimentare: A) miglioramento dello stato psicoemotivo legato al cibo e riduzione della fame e dell’appetito. B) azione a livelli dell’apparato digerente sui meccanismi di controllo del comportamento alimentare favorendo in tal modo una più precoce insorgenza della sensazione di sazietà Il tutto senza difficoltà eo impegno da parte del soggetto. Il risultato sarà quello di perdere peso già dai primi giorni. Testato e consigliato dall’Istituto Superiore di Igiene Alimentare. E R B O R I S T E R I A A RT E B I O VIA BERLINGUER, 44 (PALAZZO DEGLI AFFARI) - RAVENNA • T E L . 0 5 4 4 / 2 7 0 7 4 1
CANCRO Mercurio è dissonante fino a venerdì, ma Giove e Marte vi appoggiano: le preoccupazioni ci sono, ma non è un buon motivo per trasformarvi in Sterminators. Anche in famiglia dove stanchezza e sfigo-pessimismo aleggiano. Ascoltate i suggerimenti contro il serial killer che c’è in voi. LEONE Causa la nervosa opposizione della Luna potreste avere le transaminasi di un alcolizzato con la cirrosi epatica. Forse una discussione in famiglia o qualche spesa di troppo potrebbe darvi più pensieri di quanti ve ne servano. Fine settimana da dedicare all’ormone sfigato e irato del partner! VERGINE Complice Mercurio in trigono a Marte nel segno, certe questioni di lavoro migliorano, anche se per alcuni di voi in modo fortunoso. Ma in amore siete più gelidi della Regina delle nevi, tanto che chiunque si avvicini rischia di trasformarsi in una spinacina Findus. Fine settimana sonnolento. BILANCIA Con Mercurio in trigono da venerdì, sul lavoro avete una marcia in più e le finanze sembrano riprendersi da vere e proprie iatture. Bene anche l’amore, nonostante non verrà meno il vostro smaccato cinismo: prima ci siete voi con le vostre esigenze, poi gli altri, se avete tempo. SCORPIONE Con la Luna che raggiunge Venere in trigono venerdì, le cose migliorano, purché riusciate a tenere a freno il mostro della palude che alberga in voi. Il periodo non è dei migliori: preoccupazioni economiche e di lavoro vi accerchiano. Ma non è un buon motivo per deratizzare i familiari. SAGITTARIO Nonostante la nervosa quadratura di Marte, sul lavoro non fate danni esageratamente gravi, ed il commercialista non vi richiama all’ordine. Insomma, perdete i modi da pit bul con le ragadi labiali, peraltro poco utili anche per la fornicazione, che ora sembrano riproporsi, specie nel week end. CAPRICORNO Anche se gli eventi sembrano seguire percorsi diversi da quelli che avreste voluto, non tutto il male verrà per nuocere. Giovedì e venerdì buone notizie: un finanziamento o una giusta intuizione per risolvere faccende spinose vi risolleveranno il morale. Bene la fornicazione nel week end. ACQUARIO Nonostante Giove ancora un po’ avaro nel vostro cielo, riprendete la vostra marcia da granatieri trionfanti nel lavoro. Giovedì e venerdì però evitate di prendere a sediate tutto ciò che vi capita a tiro nel caso di intoppi indesiderati. Fine settimana utile a palpeggiare i glutei di chi vi piace. PESCI Con la Luna nel segno fino a venerdì, congiunta a Venere, le idee si schiariscono favorendo colloqui, trattative o consolidando la vostra posizione lavorativa. Oltre a ciò il sudombelico perde l’aspetto catatonico e si fa pigliatutto, malgrado un briciolino di sfiga in amore nel week end.
BAMBINI& RAGAZZI
VULKANO
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
L A
Storie d’incantesimo con le marionette di Eduardo Lopes Gli spazi di Vulkano (a San Bartolo, in via Cella 261) ospitano domenica 29 gennaio (ore 15.30) il terzo appuntamento di Tè a Teatro, protagonista questa volta la compagnia Teatro del Molino, che rappresenterà lo spettacolo Storie d'incantesimo, attraverso la tecnica del teatro di marionette, dove il gioco e la poesia sono gli ingredienti principali. Concepito da Eduardo Lopes, che ha anche creato i pupazzi, lo spettacolo è un insieme di piccole storie che propongono un dialogo muto dove la parola è sostituita dalla musica e dal movimento. Storie come quella di un ragazzino e il suo aquilone, di un cavallo che conquista la sua libertà, di una bambina che ha come amica la Luna. È uno spettacolo semplice e delicato, di grande capacità comunicativa, risultato di esperienze che considerano il silenzio e il movimento linguaggi essenziali e universali. Uno spettacolo unico nel suo genere. Al termine della rappresentazione, Eduardo Lopes terrà un laboratorio a tema con lo spettacolo, e a seguire tè con pasticcini per tutta la famiglia. Sarà inoltre attivo il punto prestito libri della Biblioteca Casa Vignuzzi di Ravenna. La prenotazione è obbligatoria, iI giorno stesso, dalle ore 13.30 al 339 5400579.
C E L E B R A Z I O N E
CONSULTA DEI RAGAZZI PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
In occasione del Giorno della Memoria, venerdì 27 gennaio, anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, alle 9.45 nel municipio di Ravenna si svolgerà una seduta straordinaria della Consulta dei ragazzi e delle ragazze. L’appuntamento è intitolato Otto candele per ricordare e prevede una lettura dell’attrice Francesca Mazzoni su testo di Primo Fornaciari, ricercatore su temi relativi alla Shoah eoperatore del centro didattico “La Lucertola”. Interverranno il sindaco Fabrizio Matteucci, il prefetto Bruno Corda e il video-maker Fabrizio Varesco, autore del video Roberto Bachi: Uno stato di perfetta innocenza.
JUNIOR
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TEATRO DEL DRAGO
Un Cappuccetto Rosso moderno
BAGNACAVALLO
Sopra, l’animatore Edorado Lopes del Teatro del Molino.
Il Pifferaio magico al Teatro Goldoni Prosegue la rassegna del teatro Goldoni di Bagnacavallo “A Teatro con mamma e papà”, che domenica 29 gennaio (ore 16) propone una tra le più longeve e fortunate produzioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri: Il pifferaio magico. La pièce è scritta dal regista Claudio Casadio insieme a Giampiero Pizzol e Marina Allegri ed è interpretata da Maurizio Casali e Mariolina Coppola.
Dopo la pausa natalizia riprende domenica 29 gennaio all’Almagià (ore 16.30) la stagione “Le Arti della Marionetta” del Teatro del Drago. Protagonista la compagnia Fratelli di Taglia, che porterà in scena un classico della letteratura per l’infanzia, Cappuccetto Rosso, spettacolo di Giovanni Ferma e Daniele Dainelli con con lo stesso Ferma e Marina Signorini. La storia, quella classica, è narrata e interpretata da due personaggi fantastici: Bum e Annie, che vivono nel “cortile” trasformato in un bosco metropolitano, che diventa anche lo spazio scenico in cui vengono accolti alcuni degli spettatori. In questo cortile surreale Annie diventerà, per gioco, Cappuccetto Rosso e Bum il lupo. Attraverso una comicità esilarante ispirata alla Commedia dell’Arte e al clown, il lupo trasformista “con scherzi e lazzi” coinvolgerà Cappuccetto, e con lei il pubblico presente, in un carosello di situazioni travolgenti, filastrocche, canzoni, suoni e magie di colori. E alla fine riuscirà nel suo intento: mangerà prima la nonna e poi la bambina. Qui finisce la favola originale di Perrault, mentre prende forma una morale che alla compagnia è sembrata molto attuale. Al termine, usuale appuntamento con il Piccolo Giornalista. Info: 0544 483461.
INDIANO
delizie e aromi dall ’oriente Ravenna, Viale Pallavicini 8 - Info tel: 0544 218580
Sopra, un momento di Cappuccetto Rosso
TRADIZIONI Se oggi la polenta di granoturco è un piatto che si mangia per “sfizio”, tanto per cambiare menù, agli inizi degli anni trenta, soprattutto in montagna, si mangiava da sola. Se sulle nostre tavole la troviamo fatta a strati e condita con ragù di carne, con formaggi fusi, intinta in succulenti guazzetti o in ricchi brodetti di pesce, in passato era “sconsa” o “sorda” (forse dal latino “sordidus” che significa squallido o povero). Le colline della Valle del Savio, agli inizi degli anni Trenta, erano molto popolate e, sia nei grandi casolari in cui vivevano famiglie patriarcali di contadini, boscaioli, carbonari e pastori, sia nelle piccole case in cui si stipavano numerosi nuclei dei senza terra che andavano “ad opera” presso agricoltori possidenti, c’era aria di festa quando la polenta era accostata a ricotta, raviggiolo o a semplici radicchi di campo conditi con una “croce” di olio e tanto aceto. Erano invece solenni i giorni in cui era “stesa”, quando cioè, appena cotta e ancora semiliquida, veniva versata sopra a un tagliere sul tavolo della cucina e appiattita con un mestolo di legno come se fosse una grossa sfoglia: perché il pranzo fosse pronto mancava solo un leggero strato di “sugo”. Si soffriggeva un po’ di cipolla aggiungendo, se era il tempo dell’uccisione del maiale, piccoli pezzetti di lardo; rosolato il tutto, si completava con un bel po’ di salsa di pomodoro. In qualche occasione “speciale” veniva messo anche un “trofeo”: al centro del tagliere, sulla cupola di polenta, un pezzo di salsiccia cotta in graticola. Quando tutti erano seduti a tavola, l’azdòra porzionava la “ruvida crema” fumante a spicchi, tutti uguali, con un filo di refe, e … insieme, si cominciava ad “attacca-
Dal tagliere ai “manfroni” Ecco come si mangiava la polenta, tra pianura e città re” la propria fetta: all’inizio era una gara a “scottalingua”, poi diventava una corsa di resistenza. Chi giungeva per primo al centro
della polenta, si aggiudicava la salsiccia. Scendiamo ora a valle e arriviamo fino alla piana, nelle zone “di qua e di là” della via Emilia. Vero è che la polenta arrivava sempre dalla collina, ma le mutazioni geografiche portavano a modificazioni di colture e quindi di prodotti e
Un piatti di “mafrigle”
Nei paesi serviti dalla pisàera veniva accostata alle vongole
di cucina. Tipica dell’inverno era la polenta con le fave: nei giorni in cui fuori era troppo freddo e non si ci poteva impegnare in niente se non a fare cose che un contadino considerava di poco conto fra le pareti domestiche, si mangiava solo due volte e si preparavano modeste pietanze. In queste giornate allora, verso sera, l’azdòra cominciava a mescolare nel paiolo la farina di mais. Le fave erano legumi che andavano ammollati almeno un giorno prima, poi lessati e, solo in ultimo, aggiunti a un soffritto fatto con olio, lardo aglio e cipolla. Se avanzava un po’ di polenta (e magari rimaneva di proposito), la si sarebbe tagliata a fette e soffritta nello strutto il giorno dopo, croccante e dorata. Altra versione, soprattutto per le famiglie povere, era con l’aringa: detta anche saràega o saracca, si comperava sfusa nella bottega; a casa si poteva ravvivare sulla graticola, sopra alla brace e si condiva, salata com’era, solo con un filo d’olio. Unico companatico “di mare” della gente contadina, emblema della stagione fredda, l’aringa, secca e “arida”, ma forte di odore e di sapore, spesso si teneva appesa ai legni del soffitto o al lume sopra la tavola, ad altezza d’uomo e si strofinava con fette di pane o polenta per far prendere loro un po’ di sapore. Ma attenzione! Una fetta una passata: se qualche commensale strisciava due volte sull’aringa veniva chiamato sgulmanè (ingordo) o strusciòn (sciupone).
Nella versione marinara, soprattutto nei paesi “serviti” dalla pisàera, la pescivendola, che settimanalmente arrivava puntuale a cavallo della sua bicicletta, la farina di granoturco veniva accostata alle vongole: semplicemente aperte in padella con aglio e olio, andavano a dare sapidità alla polenta ancora fumante. Torniamo infine in montagna, e forse molto indietro nel tempo, per concludere questo nostro viaggio nella Romagna della polenta con i manfrigle. Innanzitutto bisogna assolutamente fare distinzione dall’omonimo piatto della pianura, ovvero dai “monfettini” in brodo. Siamo nella zona di Bagno di Romagna, di San Piero: i fagioli Borlotti venivano lessati con gli odori (sedano, carote, cipolla alloro e sale). Pronti, si scolavano e nella loro acqua si preparava la polenta. In un altro tegame poi, c’era un soffritto di aglio, pancetta
e pomodoro. Alla fine si univa tutto assieme e … questa è la versione del giorno stesso: ci si sedeva a tavola e si mangiava quella che chiamavano “farinata”. Ma i manfroni? La polenta rimasta veniva fatta agghiacciare e, tagliata a fette, era abbrustolita sulla graticola, o fritta in padella. Era quindi un avanzo “riscaldato” che a molti piaceva più della versione fresca. E veniva servita abbinandola a raveggiolo o a squacquerone. Giorgia Lagosti [2 - fine]
nel dettaglio GIALLA O BIANCA? QUESTIONE DI DELICATEZZA Ricavata dalla macinazione dei chicchi del granoturco bianco, più raro e più costoso di quello giallo, se ne ottiene una “crema” che, oltre a un profumo meno deciso della “sorella maggiore” (per fama e diffusione), è più delicata e meno aggressiva nei confronti dei condimenti che le vengono accostati. Dal punto di vista nutrizionale, i valori (proteine, grassi, carboidrati, ceneri etc.) quasi si equivalgono, ma una netta differenza si riscontra nel tipo di grana: solitamente quella della bianca è inferiore rispetto a quella della gialla. Oggi, in tutta Italia, quando si dice polenta non è necessario specificare se gialla o bianca, data la predominanza della prima ma, fino a una cinquantina di anni fa, in Veneto e soprattutto nelle zone pianeggianti delle province di Venezia, di Treviso e di Padova, quasi quotidianamente si celebrava il rituale della preparazione della polenta e si usava rigorosamente la farina di mais bianco. Nelle zone montane dove la povertà alimentare era più accentuata si usava una polenta gialla più grossa di macina, dal gusto più deciso che quasi coprisse i sapori del poco cibo che accompagnava; scendendo invece verso la pianura e verso le città, luoghi caratterizzati da problemi alimentari minori, la polenta diventava bianca, di grana più fine e più delicata. (gio. la.)
Incontro con l’autore
cose buone di casa
il libro di ricette di angela schiavina da conservare, da regalare, ma sopratutto da gustare
Le ricette di Angela Schiavina pubblicate su Ravenna&Dintorni raccolte in due volumi illustrati autunno - inverno e primavera - estate
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GUSTO
MANGIARE& BENE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
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MANGIARE& BERE
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
B A G N A C AVA L L O
IVETE DE SOUZA TORNA ALLA CANTINA DI PIAZZA NUOVA
ANTICA TRATTORIA DEL TEATRO
Martedì 31 gennaio alle 21 la Cantina di Piazza Nuova a Bagnacavallo ripropone la potente voce di Ivete de Souza, che si esibirà insieme a Federico Codicè (chitarra) e Marco Zanotti (batteria). Lo show è una panoramica di alcuni classici della bossa nova e del samba, con alcune incursioni nel Brasile che più si avvicina all'Africa, per un viaggio fatto di colori, ritmo e armonie suggestive e canzoni in spagnolo. Da non dimenticare poi, domenica 29, il concerto dei Trio Cromatico. Info: 0545 60631
di Daniele Francesconi
CERVIA
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L’Alberghiero ci porta a cena con lo chef Bertidel Nell’ambito delle iniziative previste per l’alternanza scuola-lavoro per le classi 4ª, l’Istituto Alberghiero di Cervia ha progettato una serie di giornate di studio laboratoriale con alcuni dei migliori chef della Romagna. Ogni giornata si concluderà con una cena a tema aperta anche al pubblico esterno, con performance degli chef coadiuvati dagli alunni. Il progetto prevede la sperimentazione di nuovi percorsi didattici-formativi, un mix fra l’esperienza educativa in aula, la didattica di laboratorio e l’esperienza educativa in ambienti di lavoro. Avvierà il progetto lo chef Gianni Berti del ristorante La locanda dei Salinari di Cervia con una cena prevista per la sera di venerdì 27 gennaio, una degustazione didattica sulle eccellenze gastronomiche del territorio e prodotti Slow Food. Durante la degustazione verranno illustrati le peculiarità degli ingredienti utilizzati. Tra le tante prelibatezze presenti nel menù, la lonza di mora romagnola affumicata, il risotto “Grumolo delle Abbadesse” al sugo di valle e ristretto alla noce moscata e lo stracotto di mora romagnola al Burson cotto a bassa temperatura con crema di polenta. Info: 0544 976498.
GRUPPO DELLO ZUCCHERIFICIO ORGANIZZATA LA CENA TRA AMICI A TORRI DI MEZZANO
CERVIA Via Circonvallazione Sacchetti 152 Via XX Settembre 67 Tel e Fax. 0544 971133
Domenica 5 febbraio ore 20.15 a Torri di Mezzano (i via Torri 331) torna come ogni anno la cena degli amici del Gruppo Dello Zuccherificio. Sarà un momento di festa, di incontro, un ritrovo tra nuovi e vecchi amici. Il menù prevede fantasia di crostini, tagliatelle al ragù, stufato "dello zuccherificio", dolci in abbondanza, acqua e vino. È previsto un menù vegetariano. Il tutto per la cifra di 16 euro, tessera del "Gruppo Dello Zuccherificio" per l'anno 2012 compresa. Se qualcuno non volesse la tessera annuale, il prezzo scende a 13 euro. Il ricavato della serata verrà utilizzato per i progetti annuali dell’associazione. I posti disponibili sono 130, quindi è richiesta la prenotazione con largo anticipo a uno dei seguenti contatti: gruppodellozuccherificio@gmail.com o 3463596917.
COSE BUONE DI CASA
Gli intramontabili gnocchi di patate... con salsa di zucca a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT
La ricetta della settimana riguarda gli gnocchi di patate. Una preparazione semplice, poco costosa ma gustosa e anche raffinata se l'accompagnamo a salse particolari. Ingredienti per 6 persone: patate kg 1,200, farina gr 250/300, 1 uovo e 1 tuorlo. Sale fine. Procedimento: lavare le patate e cuocerle a vapore, quando sono tenere sbucciarle e passarle o con il passaverdura o lo schiacciapatate. Lasciarle raffreddare poi impastarle con la farina,le uova e il sale. Dividere l'impasto in tanti filoncini e poi in tocchetti, prendere una forchetta o una grattugia e passare ogni tocchetto o sui rebbi della forchetta o sul retro della grattugia facendo in modo che il tocchetto diventi simile a un’orecchietta o conchiglia. In questo modo lo spessore degli gnocchi diventerà più sottile e accoglierà meglio la salsa. Cuocerli in acqua salata e appena vengono in superficie lasciarli pochi minuti, poi scolarli e condirli a proprio gusto, spolverare con parmigiano e servire. Se li vogliamo cuocere e consumare dopo qualche ora, dopo averli scolati lasciarli raffreddare in una teglia, poi coprire con latte freddo, quando saremo pronti per gustarli, basta rimetterli, dopo averli scolati dal latte, per qualche minuto in acqua bollente e poi scolarli e condirli. I condimenti classici sono burro e salvia, ragù classico di carne o salsa di pomodoro. Oppure salsa di zucca e pancetta croccante, salsa di radicchio trevigiano e dadini di provola, pesto alla genovese con pinoli tostati. La salsa di zucca e pancetta croccante si fa così: zucca, scalogno, tritati e rosolati con poco olio extra vergine d'oliva, sale, pepe, cuocere e frullare, pancetta stagionata tagliata a listarelle e saltata per pochi minuti in padella. Cuocere gli gnocchi, poi condirli con la salsa di zucca e mettervi sopra le listarelle di pancetta, una spolverata di parmigiano reggiano e una grattata di noce moscata.
GLI STAPPATI
Assaggiamo il “raro” raboso del Veneto irruento e pieno di sorprese di FABIO
MAGNANI GLISTAPPATI @GMAIL.COM
Non si sente parlare molto di raboso, vitigno autoctono del Veneto, da molti ricordato per il suo carattere rustico. Oggi assaggiamo il “Raboso del Piave Montgomery Day” annata 2006 dell’azienda “Barattin”. Al naso è vivido, attento sempre pronto a stupirti con profumi immediati che continuamente cambiano di posto dentro al bicchiere. Frutta rossa acida, china, bergamotto, mandorle, marasca e rose tra i vari sentori percepiti. Intensità e persistenza con leggero affumicato finale. Al palato l’asprezza del vitigno è stata un po’ mitigata dal tempo ma mantiene tutta l’irruenza che sempre distingue il raboso. Immediato, fresco, dal tannino grintoso che non lascia spazio a riflessioni. Disponibile alla beva, essenziale e dinamico. Un vino da considerarsi buono nella tipologia.
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
MANGIARE& BERE
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INFORMAZIONE PROMOZIONALE
PIATTI E PRODOTTI TIPICI
Pizza verace fra tante specialità partenopee e monumenti golosi per la Ravenna capitale La ricerca delle eccellenze enogastronomiche della provincia di Ravenna ci conduce oggi a Punta Marina, in via delle Nasse 21, alla pizzeria Cento Pizze. Ci accoglie il titolare, Antonio Caramiello, un napoletano doc per una pizza dop. Molto cortese e comunicativo, Antonio offre una ristorazione di alta qualità utilizzando con sapienza gli eccellenti prodotti del territorio campano. Inventiva, fantasia, tanta passione, tanto lavoro meticoloso, tanta attenzione ai particolari. Questa è l'anima della cucina di Antonio. «Oltre la pizza... molto di più – sorride il titolare della Cento Pizze – offro, infatti, molti piatti tipici napoletani e campani, le zeppole alle alghe marine, gli gnocchi alla sorrentina, gli scialatielli alla pescatora, gli scialatielli con i friarielli, gli spaghetti con soffritto (fatto di salsa piccante e frattaglie). Utilizzo sempre la pasta della pizza anche per fare le bruschette. La mia pizza è la pizza napoletana verace. Elastica, un impasto di 300 grammi, una cottura veloce a 350 gradi che fa perdere meno acqua e che mantiene intatti i sapori ed i valori nutritivi. Sopra la mia pizza metto solo prodotti di qualità compreso l'ormai poco usato basilico. Vado personalmente in meridione a trattare gli acquisti direttamente con i produttori del luogo perché voglio vedere di persona come lavorano e dove lavorano. Utilizzo prodotti stagionali, prodotti freschi e di giornata. Avete mai gustato i miei babà o la mia pastiera, i miei dolci napoletani»? Confermiamo anche noi: una bontà... Grazie ad Antonio e a tutto il suo staff! Ritorniamo a Ravenna per andare ad incontrare Davide Raffoni, il titolare del forno Antico Porto di via Romea Sud 51. Vice presiden-
A fianco, i monumenti bizantini di cioccolato, creati dal panificatore e cioccolatiere Davide Raffoni (forno Antico Porto di Ravenna).in omaggio a Ravenna Capitale Europea della Cultura 2019. Sotto, solo pizza verace partenopea da Cento Pizze il noto locale di Punta Marina per buongustai delle specialità napoletane.
Via Trieste 90 - Ravenna Phone: 0544 422516 - FB: Sanzio Davidi www.tribeca-ra.it sanziotribecalounge@libero.it
Cabaret Ravenna Tribeca
SIMON CA B A R ET
Mercoledì 1 febbraio dalle ore 21.00
Menù della serata te del Sindacato dei Panificatori Ravennati, Davide, oltre ad essere un bravissimo artigiano è un pioniere che ricerca le nuove frontiere della cioccolateria. Di carattere aperto e cordiale, Davide sa quello che vuole e, quello che vuole, lo vuole fare bene, inventare nuove forme, nuovi spazi, nuovi sapori. Un architetto prestato al cioccolato. «Non esageriamo – risponde Davide sorridendo – anche se la mia volontà di dedicare a Ravenna Capitale Europea della Cultura 2019 i monumenti bizantini in cioccolato vuole essere un atto di amore verso la mia città e la sua grande storia. Ho riprodotto utilizzando cioccolato fondente e latte, le basilica di SanVitale, Galla Placidia, Sant’Apollinare in Classe, il Mausoleo di Teodorico, la Tomba di Dante. Un regalo per i tanti turisti, un'interessante opportunità per i
- Bicolore di vellutate di patate e zucchini con arrosticini di pollo e cumino - Fagottino con funghi, mozzarella e vesuviani al basilico - Risottino alle piccole verdure croccanti con chips di patate - Filettino bardato al Parma con glassa al balsamico e spuma di carote - Bavarese all’ananas con caramello tropicale commercianti. D'altronde l'amore per la mia terra già in passato mi aveva suggerito altre creazioni che hanno avuto l'onore di presenziare a manifestazioni internazionali come il primo Festival Europeo dei Panificatori. Così sono nate la Ro-
RISTORANTE
magnola e la Sangiovesa, golose creature tondeggianti a base di farina di mandorle, mostarda, sangiovese e, ovviamente, tanto buon cioccolato». Un artista, Davide Raffoni, non di epoca bizantina ma della buona Ravenna di oggidì.
Euro 25,00 (bevande escluse) Info e prenotazioni: 0544 422516
enaa i h c a Pa nnzon peunazje ag
Specialità di Pesce Piazza Saffi 13 - Punta Marina Terme (RA) Tel. 0544 437228 - Fax. 0544 698007 • è gradita la prenotazione • Chiuso il mercoledì solo nel periodo invernale. cristalloristorante_55@virgilio.it
Punta Marina Terme Centro Comm. Bisanzio via delle Nasse 21 tel. 0544.437321 www.centopizze.it
SALUTE& BENESSERE
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
RAVENNA FARMACIE
BENEFICENZA
La liberalizzazione delle farmacie? Un danno alle casse del Comune Non minacciano serrate, ma non per questo sono meno arrabbiate o preoccupate delle “colleghe” private. Le farmacie pubbliche infatti rischiano al pari, se non più delle altre, di vedere crollare il loro valore e di subire un forte calo di fatturato dalla liberalizzazione messa in atto dal Governo Monti che di fatto potrebbe permettere, almeno sulla carta, l’apertura di 10-13 nuove farmacie nel territorio ravennate. «Il fatto che dal decreto sia stata tolta la prelazione per il pubblico ci penalizza fortemente – spiega Barbara Pesci, direttore generale di Ravenna Farmacie – perché ci impedisce di aprire nuovi esercizi, cosa che invece avremmo fatto se ce ne fosse stata data la possibilità. E il paradosso è che una delle spiegazioni date per questa scelta è che così si sarebbe velocizzata l’apertura delle nuove farmacie, mentre qui a Ravenna è sempre stato vero il contrario, perché al pubblico basta individuare il luogo, mentre per affidare la farmacia a farmacisti privati serve un
Barbara Pesci
concorso. È vero che ci sono posti in cui i comuni hanno esercitato le prelazioni senza poi attivare il servizio, e questo di fatto ha penalizzato la concorrenza. Ma non è il caso della provincia di Ravenna, dove i comuni sono stati virtuosi e hanno aperto tutte le farmacie per cui avevano la prelazio-
qualche numero
170 lavoratori I dipendenti dell’azienda Ravenna Farmacie sono in tutto più di 170 (da dividere fra farmacie – circa 125 – magazzino e uffici). In estate i dipendenti crescono fino a circa 200. La farmacia più grande della provincia è la Comunale n. di via Fiume abbandonato. Il suo giro di fatturato può arrivare a superare i 4 milioni di euro.
ne». Con un dato: nelle farmacie pubbliche mediamente lavorano più persone che in farmacie private delle stesse dimensioni. Ma essere virtuosi, ormai lo sappiamo, non sempre premia. E così il rischio, se non la certezza, è che, salvo modifiche, Ravenna Farmacie subirà un grave danno dalla liberalizzazione e su più fronti. Da un lato infatti la maggiore concorrenza potrebbe portare meno fatturato, visto che la promessa di Monti è quella di far pagare meno i farmaci e dunque la spesa complessiva dovrebbe contrarsi e non aumentare. Il primo rischio, come in ogni azienda che perde fatturato e non può espandersi (in questo caso, per legge), è quello ovviamente di dover ridurre gli organici. Ma il danno più grave che potrebbe ripercuotersi su tutti i ravennati, indipendente dal fatto che siano o meno clienti di RaFarmacie o che ci lavorino, è che si potrebbe prospettare un calo delle entrate (ogni anno diverse centinaia di migliaia di euro, fra utili, diritti di gestione e affitti) che Ravenna Farmacie finora ha garantito a Ravenna Holding e, in ultima istanza, a Palazzo Merlato, oltre che agli altri comuni soci (Cervia, Fusignano, Alfonsine e Cotignola) mai come in questo periodo assetati di risorse. A questo, si aggiunge la perdita di valore dell’azienda sul mercato, esattamente come accade per le farmacie private. Insomma, siamo sicuri che queste liberalizzazioni per i ravennati saranno davvero un affare? Federica Angelini
Ancora disponibile il calendario Avis realizzato dalle scuole È ancora disponibile il calendario 2012 dell’Avis, frutto del 9° concorso “Avis: una risorsa per l’integrazione!” proposto a tutte le scuole della provincia di Ravenna nell’anno scolastico 2010-2011. Gli elaborati grafici, le poesie, i racconti che scandiscono i mesi sono i lavori vincenti e segnalati dalla giuria fra ben 192 opere pervenute da 43 classi appartenenti a 22 istituti scolastici. Hanno contribuito alla stampa del calendario le sezioni comunali Avis di tutto il territorio provinciale con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con gli elaborati ammessi al concorso sarà realizzata una mostra itinerante che ricorderà ai cittadini l’importanza di un gesto semplice ma prezioso come il dono del sangue o del plasma. I messaggi di questi ragazzi sul calendario ci ricorderanno che la diversità è una ricchezza e non un limite. Info: 0544 421180.
SALUTE
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FA E N Z A
PROSEGUE L’ITER PER REALIZZARE IL NUOVO PRONTO SOCCORSO
Dopo la delibera approvata dal Consiglio Comunale di Faenza lunedì 23 gennaio, che ha approvato la richiesta dell’Ausl di ampliamento della palazzina Trasfusionale, in deroga alle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, il progetto definitivo del nuovo Pronto Soccorso di Faenza, presentato dall’Ausl di Ravenna, ha avuto il via libera il 24 gennaio, dal Servizio Strutture Sanitarie della Regione Emilia Romagna. Il Gruppo Tecnico incaricato della valutazione dei progetti ha espresso parere positivo sugli elaborati tecnici e sanitari presentati dall’Azienda Usl di Ravenna. Parere che verrà ufficialmente formalizzato nei prossimi giorni. Con ciò, lo sviluppo del progetto proseguirà con le fasi previste dal programma: gara di appalto, definita nelle modalità e nei tempi di durata dalla specifica normativa nazionale, apertura cantiere e ultimazione dei lavori, come previsto entro il 2015. INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Parafarmacia Cesarea: dimagrire per stare bene
Aspetti fisiologici e psicologici di un piano dietetico. Ce ne parlano le dottoresse Versari e Palmieri In un momento in cui i servizi farmaceutici destano particolare interesse, abbiamo visitato la Parafaramacia Cesarea, nuovo esercizio aperto a Ravenna dalla Dott.ssa Patrizia Versari. Dott.ssa Versari, qual'è il core business della sua attività o meglio il settore al quale dedicate maggior attenzione ? «Pur cercando di avere una buona interazione totale, sicuramente abbiamo una particolare attenzione per la dietetica, non tanto per la sua conseguente valenza estetica, ma soprattutto in quanto basilare per il benessere che si riflette sulla nostra vita quotidiana. La perdita di peso è l'aspetto più considerato, ma certamente non l'unico da considerarsi, quando si segue un piano alimentare. I punti fondamentali del nostro programma sono: la disintossicazione, il drenaggio e l'integrazione nutrizionale, che hanno l'obiettivo di concorrere ad una perdita di peso, ma soprattutto di riequilibrare le funzionalità organiche raggiungendo così la massima effi-
cienza fisiologica. Il concetto di “forma” o per dirla con un neologismo di “wellness” non si può infatti limitare alla parte fisica, ma diventa uno stato psicofisico, in fondo non diciamo niente di nuovo; “mens sana in corpore sano”». Dott. ssa Versari, in che modo sviluppate questo progetto? «Il progetto prevede l'interazione con una specialista, la Dott.ssa Annarita Palmieri, che interviene nella nostra struttura, visitando i nostri clienti ed elaborando piani dietetici personalizzati, nonché monitorando gli sviluppi per tutto il corso del programma». Dott. ssa Palmieri, lei che supporta la Parafarmacia Cesarea in questo progetto; quali sono le fasi principali? «Una prima fase conoscitiva dell’individuo, del suo stato di salute, della sua storia e della sua storia alimentare; concordo insieme alla persona il piano dietetico, che varia per persona, per età, per bisogni… e poi un monitoraggio e un supporto continuo
Nella foto a sinistra la Dottoressa Annarita Palmieri. A destra la Dottoressa Patrizia Versari e la Dottoressa Maddalena Piffanelli
durante tutto il percorso». Dott.ssa Palmieri, quali sono mediamente i tempi per riscontrare dei benefici ? «I benefici sono immediati, la perdita di peso invece è estremamente soggettiva». Dott. ssa Palmieri, a chi consiglierebbe di intraprendere questo percorso? «A tutti, con particolare attenzione a
chi è tendenzialmente in aumento di peso, ma con la supervisione e la collaborazione di tutta la famiglia e adeguando gli strumenti operativi all’età». Dott. ssa Versari, quali sono i costi? «Attualmente abbiamo in corso una promozione che prevede la prima misurazione del peso e valutazione corporea gratuita , la prima visita ed elaborazione
del programma a 110 euro , i successivi controlli con relativa rielaborazione del programma a 40 euro l'uno». Che fare per accedere al servizio? «Telefonicamente al numero 0544 470149 o meglio, passando presso la nostra sede in via Cesarea 205, in modo da coordinare gli appuntamenti coniugando le rispettive esigenze».
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SPORT& TEMPO LIBERO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 26 gennaio 2012
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
CAMPAGNA ANTIDOPING
Anche lo sport amatoriale rischia di diventare sempre più “tossico”
Il doping fra gli atleti amatoriali, un fenomeno diffuso oppure un fenomeno marginale? Per Davide Benazzi, ex atleta, laureato in scienze motorie, allenatore e responsabile comunicazione dell'Uisp, il problema è molto serio. «Come Uisp ci stiamo da sempre impegnando per garantire a tutti i cittadini il diritto di fare sport. Noi intendiamo lo sport come salute, come mezzo per stare assieme agli altri, come puro divertimento. Durissima è la nostra lotta al doping. Una battaglia difficile se si pensa che la stessa pratica della trasfusione non è estranea al mondo degli amatori. Mi piacerebbe dire tante cose anche sui cosiddetti integratori proteici e farmacologici. Sarà per una prossima volta. L'Uisp ha organizzato molte iniziative per contrastare il doping. Ricordo nel 2004 “Primaedoping”, nel 2006 “Asinochidoping” con la collaborazione diretta degli studenti. A seguito di questa benemerita iniziativa nel 2008 è nata “Mamma, parliamo di doping”. Insomma, come associazione abbiamo da tempo scatenato una lotta contro il doping senza se e senza ma». Anche l'altra grande associazione del tempo libero, l'Endas, si sta impegnando per contrastare lo sport non pulito. Riccardo Mazzoni, associato Endas e titolare della palestra New Life di Santo Stefano, non è molto ottimista. «Già nel lontano 2003 partecipai come relatore ad un convegno organizzato dalla Regione sul mondo del doping. Il
problema è molto serio, le conseguenze drammatiche per la società e per il nostro sistema sanitario. La gente, gli sportivi dilettanti si drogano per un eccesso di agonismo, per ottenere prestazioni sempre più interessanti. Non si tratta di avere ambizioni olimpiche, basta voler battere il vicino di casa. Una cosa incredibile ma è così che funziona. L' Endas cerca di far fronte a questo dramma
con tecnici preparati e aprendo un costante confronto con gli atleti e le loro famiglie. Un grande impegno, una battaglia molto difficile se si pensa al fatto che, ogni giorno, vengono immessi illecitamente sul mercato nuovi farmaci dopanti». Maria Luisa Monti, titolare della nota erboristeria di via Guaccimanni a Ravenna apre uno spiraglio di speranza. «I grandi labora-
tori farmaceutici si stanno impegnando nella creazione di nuovi integratori naturali. Il laboratorio Di Leo, ad esempio, produce da tempo preparati polivitamici o superenergetici a base di pappa reale, ginseng, polline, propoli. Non solo. Pratiche e procedure puramente manuali come la Kinesologia e la Neuro Training, rappresentano un' ottima risposta nel preparare i muscoli ed il cervello degli atleti nella fase pre gara. Insomma, non c'è bisogno di avvelenarsi con farmaci più o meno puliti per potere fare sport e per ottenere dei buoni risultati cronometrici. La natura può dare veramente tutte le risposte del caso». Sconsolante, infine, il parere di Gianfranco Ricci, storico titolare dell'omonimo negozio di via Nigrisoli. «Ho gareggiato come ciclista amatoriale dal 1968 al 1975. A quei tempi si sapeva e non si sapeva. Si diceva che coloro che gareggiavano "molto in alto" usassero "panini e pasticche", gli altri si arrangiavano oppure, molto più semplicemente, non avevano le possibilità di accedere alle "bombe" dell'epoca, molto più casalinghe e meno sofisticate delle attuali. Il problema non è solo del ciclismo. Il problema è di tutto lo sport amatoriale. Un eccesso di agonismo, la volontà di primeggiare ad ogni costo, la certezza che "tanto a me non succederà nulla", i motivi sono tanti. Debellare il doping? Per me non è possibile. Non ci si potrà mai riuscire e dico questo con tanta angoscia e tanta delusione». Un quadro non allegro come possiamo vedere. Nelle prossime puntate cercheremo di capire come e perché un semplice atleta amatoriale possa decidere all'improvviso di rovinarsi la vita assumendo sostanze dopanti.
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Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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Editore: Edizioni & Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini e Erika Marchi (grafica).
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
Collaboratori: Andrea Alberizia, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it
NUMERI UTILI
FARMACIE APERTURA DIURNA 8.30-19.30 via De Gasperi 71 - tel. 0544 33054; via Mattei 30 - tel. 0544 451401. via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale dei Navigatori 35 (Punta Marina Terme) - tel. 0544 437448.
Dal 29 gennaio al 4 febbraio Comunale 6, piazzale Farini 6 - tel. 0544 212835; San Domenico, viale Alberti 61 - tel. 0544 401550. Dal 30 gennaio al 4 febbraio Al Mare, viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; Comunale 9, viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434.
APERTURA NOTTURNA 19.30-8.30 Comunale 8,
via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.
APERTURA DOMENICALE 8.30-12.30/15.30-19.30 Comunale 5,
via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it
ESCURSIONISMO
Lun
Legenda IQA Buona Accettabile
Dal 22 al 28 gennaio Santa Teresa, Montanari, Dal 23 al 28 gennaio Comunale 7, Comunale 3, Piferi,
Delia è una deliziosa cagnolina anziana, di taglia medio piccola, ama essere portata a spasso... in braccio! Diamole una possibilità! Aspetta un nuovo padrone per dargli tutto il suo affetto.
giovedì 26 gennaio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
TENNIS
Ciaspolata al Corno
Tutto aperto per i playoff
Secondo appuntamento con il turismo invernale organizzato in collaborazione con Uisp Lugo e Faenza. Sabato 28 e domenica 29 gennaio i tre comitati si trasferiscono a Corno alle Scale per trascorrere un weekend al rifugio Duca degli Abruzzi. Due giornate dedicate all'escursionismo, compresa un’affascinante ciaspolata notturna con guida. Partenza con mezzi propri sabato 28 gennaio alle 11 dal piazzale Veterani dello Sport davanti agli uffici della Uisp Lugo. Lasciate le automobili presso gli impianti di risalita “Le Polle”, il rifugio si raggiunge solo attraversando la foresta a piedi. Cena tipica al rifugio e ciaspolata notturna. Domenica 29 dedicata all’escursionismo. Rientro al parcheggio previsto per le 15.30. Il pacchetto Uisp comprende noleggio ciaspole, cena del 28, colazione, pranzo al sacco e merenda di domenica 29. Quota di adesione 85 euro. Il rifugio dispone di 28 posti letto. Info: 0544 219724. Uscita organizzata in collaborazione con l’Agenzia Deka Viaggi di sant’Agata.
Archiviata la 3ª giornata del girone di ritorno del torneo di tennis organizzato da Uisp Ravenna. A due giornate dal termine ancora tutto aperto per aggiudicarsi i playoff. Qualche battuta di arresto ha modificato la classifica finale. La squadra del Cral Enrico Mattei risulta avanti di un solo punto sul Tennis Cervia che vince il 3° match consecutivo. 3° posto per lo Smile Caffè, seguito a pochi punti dal Cral CMC in rimonta. 5ª piazza al Match Point staccato di soli 6 punti. Chiude la classifica il Borgorosso del CT Castiglione, che è riuscito a conquistare un altro punto sul campo del Darsena. Risultati 3ª giornata: Mattei-CMC 1-2, Borgorosso-Match Point 1-2, Pol. 2000-Smile Caffè 3-0. Classifica: Mattei 25, Pol. 2000 24, Smile Caffè 19, CMC 16, Match Point 10, Borgorosso 2. Prossimo turno si gioca dal 23 al 28 gennaio: CMC vs pol. 2000, Mattei vs Match Point, Smile Caffè vs Borgorosso.
N U O T O
ISCRIZIONI APERTE PER IL TERZO TURNO DEI CORSI
Sono aperte le iscrizioni per il terzo turno dei corsi di nuoto organizzati dalla Uisp Ravenna, che inizieranno dai primi di febbraio. I rinnovi per chi sta già frequentando possono essere effettuati o presso gli uffici della Uisp oppure dal 25
gennaio al 2 febbraio dalle 16.30 alle 18.30, sabato e domenica esclusi, presso la piscina Comunale. Chi intende iscriversi per la prima volta deve necessariamente passare dalla sede Uisp. Ricordiamo che i corsi in piscina della Uisp non sono solo corsi di nuoto, ma anche corsi di acquagym, acquaticità per i bimbi da 0 a 5 anni e ginnastica in acqua per la terza età.
Pronto Soccorso 118 Guardia Medica 800 244244 Ospedale 0544 285111 Cmp 0544 286350 Pubblica Assistenza 0544 400888 Guardia Veterinaria 0544 693099 Enpa - Protezione animali 0544 36944 Carabinieri 112 Polizia 113 Vigili del Fuoco 115 Guardia di Finanza 117 Vigili Urbani 0544 482999
Soccorso Stradale 803 116 Guardia Costiera 1530 - 0544 443011 Corpo Forestale Stato 1515 Hera Ravenna 800 939393 Telefono Azzurro 19696 Linea Rosa 0544 216316 Anagrafe 0544 482264 - 482482 Iat 0544 35755 Informagiovani 0544 36494 Centro per l’impiego 0544 608001 Sportello immigrati 0544 485301 - 0544 485302 Taxi 0544 33888
CALCIO
Con 23 squadre il 28 gennaio riprende il campionato Riprende da sabato 28 gennaio, dopo la lunga sosta natalizia, il campionato di calcio organizzato da Uisp Ravenna. Anche in questa stagione la Lega Calcio Uisp Ravenna ha raccolto l’adesione di 23 squadre che movimentano circa 600 atleti. Quest’ anno il nostro campionato si disputa con una formula nuova, non più due gironi di categorie diverse, quindi non più Seniores e Amatori, ma gironi con pari dignità e un una fase finale a play-off che vedrà incrociarsi le squadre dei due tornei. La necessità di questa nuova impostazione è nata per venire incontro alle esigenze delle società che aderiscono alla nostra attività, in particolare per la difficoltà a iscrivere associazioni nel girone Seniores, più impegnativo sia dal lato atletico che da quello organizzativo e dirigenziale. La Lega Calcio ha quindi operato questo cambiamento per salvaguardare il campionato. Come in ogni svolta non tutte le società sono soddisfatte, ma come sempre i dirigenti della Lega sapranno ascoltare le esi-
genze degli insoddisfatti e, se possibile, aggiusteranno le problematiche nei prossimi tornei. Ricordiamo che oltre al campionato le nostre società sono impegnate in una intensa attività regionale che comprende la Coppa Romagna che vede partecipare 8 squa-
dre del nostro comitato e i campionati di Eccellenza e Coppa Amatori che ne impegnano altre 3. Sono inoltre iscritte alla Uisp Ravenna nove squadre che disputano il campionato riservato agli over 35 organizzato dalla Uisp Forlì Cesena per tutto il territorio romagnolo. A questo punto non rimane che augurare a tutte le società partecipanti un buon proseguimento di campionato.
inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 26 gennaio 2012
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