Ravenna & Dintorni 443 - 02 06 2011

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2 giugno 2011 n. 443

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CALCIO SCOMMESSE INSERTO IMMOBILIARE QUINDICINALE da pagina 35 CGIL

Galeotti lascia il territorio faentino A PAGINA 7 REFERENDUM

Anche un corteo di auto per l’acqua pubblica A PAGINA 7 COSTRUZIONI

L’Acmar chiarisce l’appalto alla mafia A PAGINA 10 CRIMINI E MISFATTI

Carabinieri e spaccio, tra assolti e indagati A PAGINA 11 RAVENNA FESTIVAL

L’edizione 2011 al via con Abbado A PAGINA 12 ANTEPRIMA ESTATE

Intervista al Libanese di “Romanzo criminale” A PAGINA 22

Lo scandalo travolge il Ravenna

POLITICA

Nuove giunte: donne Manette e indagati: il momento più buio nella storia del club giallorosso giovani, e polemiche FESTIVAL DELLE CULTURE

Prima la giustizia sportiva poi quella ordinaria, il Ravenna Calcio ha incassato due bastonate pesanti in due settimane: una penalizzazione di sette punti in classifica per un tentato illecito e un dirigente di primo piano dell’organigramma societario arrestato dalla procura di Cremona con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Il pallone giallorosso sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia. Ha cominciato Fabio Pisacane, giocatore del Lumezzane, accusando il direttore sportivo del Ravenna Giorgio Buffone di avergli offerto 50mila euro per aggiustare la partita tra lombardi e romagnoli. La commissione disciplinare gli ha creduto e ha penalizzato il club mandandolo agli spareggi salvezza di Prima divisione che aveva evitato sul campo. Poi la vera bufera è arrivata quando i poliziotti della mobile hanno arrestato Buffone: sarebbe una figura di riferimento in un sodalizio che, secondo l’accusa, corrompeva giocatori per aggiustare l’esito delle partite e poi andava a scommettere su risultati non certi ma quanto meno molto probabili. Un’inchiesta di cui si parla in tutta Italia e che vede coinvolti personaggi di primo piano come l’ex attaccante della Nazionale Beppe Signori e il marito di Simona Ventura, Stefano Bettarini. Una situazione in evoluzione, di cui vi terremo aggiornati in questi giorni anche sul nostro sito internet.

Dedicata alla rivoluzione che ha caratterizzato il nord Africa nei mesi scorsi – alla Thawra, come dice il direttore artistico Tahar Lamri – si apre venerdì 3 giugno la tre giorni della V edizione del Festival delle Culture, dispiegata tra l’Almagià e i suoi dintorni e, per la prima volta, anche sullo specchio d’acqua della darsena di città. Per un lungo weekend Ravenna porterà dunque sotto i riflettori il suo melting pot, tra incontri, dibattiti, spettacoli, stand gastronomici, musica e danze, in una vera e propria energica festa dell’incontro culturale. E senza dimenticare chi per la difesa delle proprie idee e dei diritti umani ha sacrificato addirittura la propria vita, a partire da Vittorio Arrigoni, a cui il festival rende omaggio.

Le giunte provinciale o comunale sono pronte a mettersi al lavoro, o quasi. I nomi infatti presentati dal sindaco Fabrizio Matteucci e dal presidente della Provincia Claudio Casadio dovevano accontentare tutti e, dopo giorni di cesello e bilancino, sono usciti sorprendendo molti. Anche alcuni alleati, come Fds e Idv che più o meno ufficialmente hanno fatto sapere di essere profondamente insoddisfatti. All’interno del Pd, invece, con qualche sacrificio, le varie componenti e mozioni sono tutte rappresentate. Non solo, il Pd ha anche tenuto conto della necessità di abbassare l’età, di rinnovare e di dare degna rappresentanza alle donne. Il tutto in tandem, perché la concomitanza delle elezioni fa sì che il Comune e la Provincia sembrino governate da un’unica grande giunta di sedici persone intercambiabili nei ruoli. E il Comune principale del territorio finisce per pagare dazio alle ragioni della politica offrendo la compensazione all’Idv con ben due assessorati, di cui uno a una ragazza lughese (che non basta però a soddisfare i dipietristi). Ma certo il dato più saliente è la giovane età di due membri della giunta Matteucci, due ragazze ventenni a cui si affiancano due trentenni e un quarantenne. E se l’anagrafe e la rappresentanza di genere è a posto, ora resta da vedere l’equilibrio politico e la forza che avrà una giunta che parte già con forti tensioni e che dovrà affrontare un consiglio non più granitico come il precedente.

ALBERIZIA A PAGINA 3

SERVIZI E INTERVISTA A WU MING ALLE PAGINE 14 E 15

SERVIZI A PAGINA 4,5 E 6

Il melting pot alla Darsena

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