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6 giugno 2013 n. 538
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CONSIGLIO COMUNALE
Foto di Adriano Zanni
Parla la new entry del Movimento 5 Stelle A PAGINA 5 LA TESTIMONIANZA
L’architetto ravennate che protesta a Istanbul A PAGINA 10 RAVENNA FESTIVAL
I classici della danza contemporanea al Rasi A PAGINA 15 TEATRO
Anche a Cervia un festival sul contemporaneo
IN PANNE
A PAGINA 16 SPORT
Calcio: l’addio di tifosi e giocatori a Corvetta A PAGINA 23
ECONOMIA
in tutti gli spettacoli del Festival
IL FESTIVAL
LA CASA DEL CONDIZIONATORE
C’era una volta il mercato delle auto
E in Darsena si scoprono nuove culture
Mentre continua a tenere banco il caso Ghetti, con Audi che da agosto lascerà l’azienda ravennate, i dati delle nuove immatricolazioni sono disperati anche in provincia di Ravenna, se poi paragonati con quelli di solo qualche anno fa. Così abbiamo fatto un sopralluogo tra le concessionarie della città, scoprendo per esempio che anche Bmw se ne andrà da Ravenna. E raccogliendo le testimonianze di chi non ce la fa più e si sente stritolato dalle grandi case automobilistiche.
Torna in Darsena il Festival delle Culture, giunto alla settima edizione con un programma ricchissimo nato da un processo partecipativo che ha coinvolto decine di associazioni della città.
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CRONACA& SOCIETÀ
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 giugno 2013
L’EVENTO
Suoni, sapori, parole: torna in Darsena il festival delle culture
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La suggestiva e immancabile capoeira, in apertura del festival in Darsena il 7 giugno
Settima edizione per la festa più meticcia della città, il Festival delle culture, che dal 7 al 9 giugno torna ad animare Almagià e dintorni (quest’anno sarà aperta anche la banchina) con il solito arcobaleno di colori, sapori, profumi, suoni. A dare vita all’esperienza ancora una volta decine di associazioni di immigrati e italiani che, quest’anno ancora più che in passato, hanno prodotto un fittissimo programma tramite il metodo della partecipazione. Tahar Lamri, che era stato il direttore artistico delle prime edizioni, promette che sarà presente alla manifestazione, ma ha preferito lasciare la guida al processo partecipativo. Portavoce del gruppo di lavoro è Francesco Bernabini. Si comincia ancora una volta con la “fiumana” dei giovani che, venerdì 7 giugno, partendo alle 17 da piazza San Francesco, attraverseranno la città con esibizioni di parkour e break dance nel centro storico della città, fino ad arrivare appunto all’Almagià dove si alterneranno dibattiti (vedi box accanto) e spettacolo. Per quanto ri- i d i b a t t i t i guarda il fitto programma artistiCITTADINANZA, LAVORO, ARCHITETTURA: co tra gli appuntamenti clou ci IL FESTIVAL CHE SI CONFRONTA saranno i Radìs con il loro folk Il fitto programma di dibattiti in occasione del Festival delle innovativo e travolgende (venerdì culture si svolgerà quest’anno in uno spazio allestito sulla ban7 alle 22.30), mentre sabato 8 alchina e incentrati sul tema della cittadinanza. Si comincia vele 21.30, salirà sul palco Zohreh nerdì 7 con “Suolo o sangue? Cittadinanza italiana: diritti, discriminazioni e prospettive” con l’atleta “g2” dell’esercito Joohya con il suo Afghan Ensemble, in un suggestivo concerMarco Najibe Salami, l’avvocato Andrea Maestri, il Responsabile immigrazione Arci Filippo Miraglia, Laura Scacchetti di Reto che ripercorre gli antichi canti popolari e religiosi dell’Afghanite ToghethER e il sociologo Mauro Valeri, responsabile dell’Osstan, mentre l’ultima serata veservatorio sul razzismo nel calcio e autore di libri sul razzismo drà sul palco Roberto Durkovic nello sport quali “Nero di Roma”. Sabato 8, alle 17, si prosegue con l’incontro “Cittadinanza Intrecciata. Donne migranti e e i Fantasisti del Metrò, un native insieme per una piena cittadinanza senza confini”, orcantautore di origine praghesi ganizzato dall’associazione Intrecci e da Liberedonne – Casa che ha mischiato alcuni dei migliori musicisti italiani con virdelle Donne di Ravenna. Alle 20.30 si parlerà di crisi economituosi di origine rom che suonavaca cittadinanza e identità della persona nell’incontro “Senza no nella metropolitana milanese. lavoro, chi siamo?”. con l’antropologo Francesco Zanotelli, il Ma non mancheranno la capoeisociologo Enzo Morgagni, la psicologa Anna Di Matteo dell’associazione SèStante, la formatrice, ra, il sabar, le danze nigeriane, i Daniela Ciani, e il Segretario Nidil Cgil Idilio Galeotti. Sabato 8, invece, alle 20.30 l’incontro è sulcori rumeni e romagnoli, le danze la storia e la cultura del popolo rom, “But Baxt ta Sastipè” (Che possiate essere sani e fortunati), filippine in uno spettacolo corale a cui è legata una mostra esposta nel porticato dell’Almagià. Interverranno Giovanna Zoffoli di dove ogni momento è da vivere Integriamoci Insieme, Alessandro Forni dell’Associazione Menocchio e Graziella Gardini Pasini, con allegria e, soprattutto curiodell’Associazione italiana zingari oggi. Sabato 8, alle 10 e in sala D’Attorre, si svolgerà invece il sità, così come si potranno assagseminario “Africa: un vivere sostenibile, nuovi confini per l’abitare, con gli interventi del poeta giare i sapori di stand etnici di vaeritreo Hamid Barole Abdu e il giovane architetto Samuel Teclehaimanot Ghebreiesus che introria provenienza e curiosare tra durrà gli interventi degli architetti Fabrizio Caròla, progettista della cupola per la Darsena che è bancarelle di artigianato e delle stata realizzata nei giorni precedenti il festival e sarà inaugurata venerdì 7, in apertura del festivarie associazioni che saranno val, Linda Zardo e Blal Adem Esmail. presenti con i propri materiali.
LAVORI IN COMUNE
Quattrocento posti per volontari teenager
La “cupola per la Darsena” alla cui costruzione hanno partecipato studenti e anche due muratori di Cmc e Scuola Edile in un progetto congiunto per far dialogare le culture abitative.
RACCOLTA FONDI
LU
T T O
La comunità senegalese sta raccogliendo fondi per il rimpatrio delle salme di Abdoulaye Sylla e Mbaye Kharma Mamadou, deceduti in un incidente stradale. Per chi fosse interessato: conto corrente banca Cassa di Risparmio di Cesena intestato a Ndiaye Mor Dia - Iban IT 42 X 0612023600DR0201208158.
Dopo il successo dello scorso anno, con oltre duecento richieste, tornano le “magliette gialle” che contraddistingueranno i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni che aderiranno come volontari al progetto “Lavori in Comune” organizzato dall’Assessorato al Decentramento, unico nel suo genere. Potranno scegliere di dedicare una o più settimane delle loro vacanze a forme di collaborazione partecipando a una o più tra le circa cinquanta iniziative che spaziano da ambiente e tutela dei beni comuni ad arte e cultura, da comunicazione a memoria e storia; dalla solidarietà al turismo. Tutti saranno seguiti da un tutor e lavorarenno in gruppi da tre a dieci persone. Quattrocento quest’anno i posti disponibili. Le iscrizioni si ricevono da giovedì 6 giugno, le attività partiranno dopo il 14 giugno. Info: 0544 482799, 482815 (città e mare); 0544 410000 – 521505 (area nord), 0544 551022 – 555035 (area sud). Per vedere le aree e i progetti: www.comune.ra.it.
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CRONACA& POLITICA
giovedì 6 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI
L’INTERVISTA Corradino Mineo, giornalista e direttore di Rainews per anni, è dallo scorso febbraio parlamentare del Partito democratico. E dentro il Pd sta prendendo posizioni molto forti e critiche verso le scelte fatte nelle ultime settimane da parte del gruppo dirigente del partito. Sul suo blog interviene quasi quotidianamente commentando i fatti del giorno un po’ come faceva in tv, partendo proprio dalla rassegna stampa. Venerdì 7 e sabato 8 giugno sarà a Ravenna per incontrare il pubblico in dibattiti di politica e noi ne abbiamo approfittato per disturbarlo tra una riunione di una commissione e l’altra e chiedergli intanto un suo rapido parere proprio su uno dei temi che sta occupando il dibattito nazionale. Mineo, cosa ne pensa del cosidetto “editto di Grillo” contro Gabanelli, Formigli, Annunziata? Secondo lei ha solo sbagliato nomi, come dicono alcuni, o ha proprio sbagliato bersaglio? «Grillo ha una crisi di nervi, il suo obiettivo e il suo schema è chiaro: vuole trovarsi da solo contro Berlusconi. È l’ennesimo caso della politica che usa la televisione, come sempre accade in Italia». Qundi c’è un problema di rapporto tra informazione e politica? «In Italia l’informazione è drammaticamente connessa al sistema politico. Tutto il gruppo dirigente dell’editoria, il sindacato, l’ordine dei giornalisti sono un tutt’uno, non hanno quel distacco dal politico che dovrebbe-
«Politica e informazione troppo connesse» Il senatore Mineo invitato in città: «Grillo? In piena crisi di nervi» ro avere. E così le crisi politiche finiscono inevitabilmente per scaricarsi sulla televisione e più in generale sull’informazione». Detto da lei, un giornalista televisivo che poi si è candidato... «Ma magari Mauro, Calabresi, De Bortoli o Mentana scendessero in politica. Il problema non è quello di passare da un mestiere all’altro. Il problema è tirare la volata a qualcuno, a torto o ragione, e poi fare la parte di quelli imparziali. Tutto il rapporto tra televisione e politica non funziona come dovrebbe. Il talk show in par condicio, per esempio, è una follia, porta a un atteggiamento supino, al politicamente corretto, alla negazione di ogni forma di dissenso. Porta a politici che non rilasciano più interviste ai giornali ma scelgono la tv perché così possono dire tutto quello che vogliono. Ma non dovrebbe essere così, questo è un assurdo». Ma se il sistema è un tutt’uno, come si cambia? Chi deve fare la prima mossa? L’informazione o la politica? «Dobbiamo cambiare parametri. Siamo di fronte al fallimento di tutte le classi dirigenti del paese e Grillo non rappresenta un’alternativa vera. Dobbiamo cambiare lingua». Adesso si parla di tante riforme. Lei cosa ne pensa?
Quali riforme ci possiamo aspettare? «Non lo sa nessuno, nemmeno chi le vuole fare. Da quarant’anni devono fare riforme e non ci sono mai riusciti. Non sono stati capaci di governare negli ultimi quindici anni almeno e adesso vogliono fare le riforme per salvare se stessi, in un Paese dove interi settori dell’economia sono stati bruciati, dove non funziona la pubblica amministrazione. E poi, come puoi pensare alle riforme con un macigno come quello di Berlusconi sulla giustizia?». Scusi, però lei sta dentro un
gli incontri MINEO, IL VENERDÌ AL CAPPELLO SABATO MATTINA AL FANDANGO Sarà un breve tour, si può dire, quello di Corradino Mineo, parlamentare Pd e fino a pochi mesi fa volto noto della Rai, nel ravennate. Venerdì 7 giugno infatti sarà all’albergo al Cappello di Ravenna per un’iniziativa che vede anche la partecipazione della giovane Giuditta Pini, deputata, organizzata dai Gd per parlare di Italia e futuro alle 21. Sabato mattina, invece, l’appuntamento per un caffé con il senatore è al Fandango di Marina di Ravenna dove sarà intervistato da Carmelo Domini per un’iniziativa della neonata associazione Led. Appuntamento alle 10 nel bagno di viale delle Nazioni al numero 50.
partito che sta appoggiando questo governo, che sta facendo queste cose proprio in questi giorni... «Sì, ma anche Epifani l’ha detto, con i suoi modi pacati, ma l’ha detto. L’azione di governo deve lasciar fuori le riforme». A proposito di partito, cosa spera che succeda dentro al Pd nei prossimi mesi in vista del congresso? «La cosa più rischiosa e da evitare assolutamente è che si mettano fintamente d’accordo in quattro o cinque, che facciano una mediazione preventiva al vertice. O che trovino un accordo tra le correnti alle primarie che sarebbe un pateracchio, pensando di affidarsi poi a Renzi. Non credo sarebbe praticabile. Io continuo a sperare in una grande forza di sinistra. Ho parlato con Barca, ha idee interessanti, Cuperlo è sicuramente persona intelligente, ma qualcuno dice troppo legato a D’Alema. Non lo so, io sono nel partito da poco. Non sono né un ex Dc né un ex Pci, sono libero. Quello che spero che accada davvero è che si smetta di scegliere giovani già vecchi solo sulla base di appartenenze alle correnti. O il confronto, quello vero, con i cittadini la prossima volta rischia di essere davvero disastroso». Federica Angelini
RAVENNA& DINTORNI | giove 6 giugno 2013
CRONACA& POLITICA
CRONACHE ROMANE
PALAZZO MERLATO
In consiglio un nuovo grillino Lorenzo Gatti, 29 anni, subentra a Elisa Renda Passaggio di consegne all’interno del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle ravennate. Elisa Renda, infatti, per ragioni di impegni professionali si vede costretta ad abbandonare l’incarico e al suo posto ha accettato di subentrare il primo dei non eletti nel 2011: Lorenzo Gatti. 29 anni, tirocinante infermiere, coinvolto in politico fin dal primo meet-up e mai iscritto a un partito, Gatti è, neanche a dirlo, alla sua prima esperienza amministrativa. A differenza del suo leader, sembra non avere troppi problemi a parlare con la stampa. E sul cosiddetto editto di Grillo si limita a dire: «Con i suoi toni, rimarca un problema che non è nuovo». Gatti, lei accetta questo incarico in un momento alquanto turbolento per il Movimento, a livello nazionale. Il movimento è spaccato? «Diciamo che resto fedele all’idea di un progetto politico più di lungo periodo. Se c’è un pluralismo interno credo sia fisiologico e mi sembra comunque molto più ridotto di quello che vediamo in altri movimenti o partiti». Ma quindi secondo lei non c’è un problema di democrazia interno? «Noi a Ravenna non abbiamo mai avuto problemi, nessuno è mai venuto a dettare regole o strategie da applicare». In che rapporti è con gli altri consiglieri e cosa spera di fare una volta entrato a Palazzo Merlato? «Ho seguito i lavori dall’esterno e non ho critiche da muovere al gruppo consiliare. Personalmente so che dovrò dare innanzitutto continuità al buon lavoro fatto da Elisa, soprattutto nella fase di rodaggio. C’è molto da studiare e da imparare. In futuro magari non mi dispiacerebbe occuparmi anche di cultura...» Non è soddisfatto di come vanno le cose su questo versante in città?
«Credo ci siano molte potenzialità, ma che troppo spesso siano iniziative per pochi, un po’ radical chic, che non escono nelle strade, come dovrebbe avvenire in una città che vuole essere capitale europea... E ho l’impressione che anche per la candidatura, si parli tanto di partecipazione, ma alla fine le decisioni saranno altri a prenderle». In generale, quando cominciò l’attività con il meet-up e poi si candidò, cosa voleva soprattutto cambiare di questa città? «Volevo contribuire a rovesciare un sistema di potere che dura da troppo tempo e che si è incancrenito, dove le competenze dei singoli non vengono prese in considerazione per favorire logiche di appartenenza». Lei non si sente né di destra né di sinistra? «Credo che ci troviamo in un’epoca storica in cui è necessario fare scelte inevitabili e che non possono essere etichettate secondo categorie ottocentesch o al massimo novecentesche». A un eventuale referendum sull’uscita dall’euro come voterebbe? «Voterei no, non possiamo uscire dall’euro. Lavoro in ospedale, i quattro quinti dei macchinari che si trovano in una sala operatori vengono dalla Germania. Non potremmo più permetterceli. Ed è ovviamente solo un esempio». A proposito, da neoconsigliere comunale e da operatore della sanità, cosa ne pensa dell’Ausl unica? «Credo che sarà inevitabile, spero, ma temo non sarà così, che sarà anche l’occasione per una vera riorganizzazione e non solo una gara tra le Ausl esistenti ad accaparrarsi le eccellenze». (fe. an.)
Quel guitto pericoloso contro la libertà di stampa di
ANDREA CASADIO
Da giornalista, trovo ignobili le frasi che Grillo quotidianamente pronuncia contro la stampa. «La stampa di regime fa di tutto per impedirmi di fare conoscere compiutamente il nostro programma». «In molti giornali si fa di tutto perché i cittadini non apprezzino nella giusta misura le nostre iniziative. Noi siamo diversi dai vecchi politicanti». «I giornali e le televisioni nascondono la verità e la manipolano». Come definire queste parole, pronunziate da un chiaro nemico d’uno dei baluardi della civiltà occidentale, la libertà di stampa? Non contento, il guitto ha proseguito: «La stampa e la televisione, la maggior parte dei giornalisti compiono una disinformazione organizzata, istituzionalizzata, scientifica: le ricostruzioni dei giornali sono tutte lontane dalla realtà». E ancora: «Quella contro di noi è un gioco di rimbalzo, un attacco concertato, una morbosa campagna di stampa che però non ha elementi fondati sui quali basare le proprie accuse». E l’ex comico è ancora andato oltre: «Non perderemo un solo minuto del nostro tempo in trasmissioni ignobili, fondati sulla cultura del sospetto, magari accanto a cadaveri eccellenti come certi politici e giornalisti». Definire cadaveri eccellenti i giornalisti è un’esecrabile offesa. Queste sono frasi pericolose, sfuggite di bocca a un demagogo populista che sotto la maschera del guitto nasconde in realtà la faccia di un pericoloso nemico della democrazia. Bene ha fatto Lucia Annunziata a rispondergli per le rime: «Beppe Grillo continua la sua personalissima campagna di demonizzazione dei giornalisti. La triste verità è che l’unica libertà che Grillo sta dimostrando di poter rivendicare a pieno titolo è quella all'insulto e alla diffamazione. E, che gli piaccia o no, somiglia sempre di più a quei “vecchi politici” che dice di combattere, quelli a cui non piacciono i giornalisti che dicono quello che pensano». Ma Grillo, non contento, è andato oltre. Dal suo orifizio buccale populista sono uscite altre frasi ancora, la solita litania del vaffanculismo becero: «La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L’autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e dal sistema del finanziamento illegale dei partiti, lascia il paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a una nuova repubblica. Mai come in questo momento l'Italia, che giustamente diffida di profeti e salvatori, ha bisogno di gente con la testa sulle spalle. Noi. Noi siamo il nuovo». Ecco. Allora? Sono d'accordo. Chi ha pronunciato tutte le parole che ho citato è un pericoloso populista. Peccato però che a pronunciarle sia stato Silvio Berlusconi, e non Grillo. Sostituite “Berlusconi” a “Grillo” e otterrete la verità. Sono tutte frasi pronunciate tra il 1994 e il 2013 da Silvio Berlusconi. Quello che nel 2001 ha fatto chiudere Sciuscià, la trasmissione tv alla quale collaboravo, perché aveva «fatto un uso criminoso della televisione pubblica». Quello che possiede tre televisioni (private) e ne controlla altre due (pubbliche). Quello che controlla giornali e case editrici, e ha un partito azienda, tutto suo. Ah già, ma quello pericoloso è l'altro.
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 giugno 2013
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IL CASO
Ghetti Auto, titoli di coda
IL MERCATO
Nel 1992 vendute 20mila vetture Volkswagen lascia ma nessuno spiega i motivi L’anno scorso la metà: è crollo Ci sarà da fare i conti con un calo del fatturato del 40 percento. Di colpo, senza paracadute. Dal prossimo 5 agosto nei saloni della concessionaria Ghetti, quattro in provincia di Ravenna, non ci saranno più Audi in vendita accanto a Volkswagen, Seat e Skoda. Il gruppo Volkswagen, che controlla gli altri tre marchi, nell’agosto di due anni fa ha comunicato la volontà di rescindere il contratto avviando i ventiquattro mesi di preavviso previsti nelle clausole prima di riprendere le insegne dei quattro cerchi dalla famiglia faentina, unici rivenditori ufficiali in provincia. A settembre 2014 accadrà lo stesso con il marchio Vw. Sarà la fine dell’impero Ghetti, almeno per le dimensioni con cui lo si conosce oggi: dalla nascita nel 1963 è arrivato nel 2011 tra le prime venti concessionarie italiane del gruppo con tremila auto vendute (tra nuove e usate) e un fatturato di 70 milioni di euro all’anno. Il futuro di un centinaio di lavoratori è in bilico. Resterebbero infatti solo i marchi Seat e Skoda che rappresentano una fetta di fatturato attorno al 5 percento. Sono settimane di trattative. Dopo aver tentato di ricucire lo strappo – anche attraverso la mediazione delle istituzioni politiche locali e dei sindacati con manifestazioni pure a Verona davanti ai cancelli della sede italiana di Vw – nei giorni scorsi Ghetti, con una lettera aperta inviata ai quotidiani, ha rotto gli indugi dando per perso il marchio Audi e concentrando gli sforzi sull’altro fronte ancora aperto. Le possibilità che Ghetti possa spuntarla facendo tornare i tedeschi sui propri passi sembrano però ridotte. Al momento la strada che appare più percorribile è quella della cessione di un ramo d’azienda. Perché è vero che Volkswagen ha interrotto i rapporti con Ghetti e per qualche mese potrebbe essere assente dalla provincia con punti vendita ufficiali ma è altrettanto vero che il gruppo tedesco, indicando a Ghetti alcuni imprenditori graditi e potenzialmente interessati a rilevare l’attività, ha indirettamente lanciato un segnale chiaro: non intende lasciare sguarnito il Ravennate. Del resto nei primi cinque mesi del 2013 il gruppo ha venduto 535 vetture, circa il 12 percento del mercato provinciale. Ancora sconosciuta la ragione ufficiale del divorzio. Tutti con la bocca cucita. Quando lo scorso ottobre Cgil, Cisl e Uil di Ravenna lanciarono l’allarme per la sorte dei cento dipendenti Ghetti, da Ve-
La corsa verso il baratro è cominciata nel 2008 e per ora non si vede quando arresterà la marcia. Cinque anni fa le vendite di auto nuove hanno iniziato a flettere in Italia e la provincia di Ravenna non ha fatto eccezione ricalcando i segni negativi nei confronti annuali: il 2007 fu il picco in alto – 18mila vetture immatricolate in provincia, 2,5 milioni nel Paese – raggiunto con una crescita partita dal 2003. Poi dal 2008, escludendo un sussulto nel 2009, il declino non ha conosciuto soluzione di continuità: il 2012 si è chiuso con solo 10mila nuove auto comprate dagli automobilisti ravennati. Lontanissimi i tempi in cui si vendevano quasi 20mila auto in un anno: era il 1992 e la popolazione residente in provincia era ferma a 350mila persone contro le quasi 400mila dei giorni nostri (over 18 sono circa il 70 percento). Mercato dimezzato in vent’anni. Alla fine del 2012, secondo i dati dell’Aci (Automobile club d’Italia), le autovetture circolanti sulle strade della provincia erano 253mila (sommando motocicli e autocarri si arriva a un parco veicoli di 344mila unità). Nei giorni scorsi l’Unrae (Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri, ritenuta la voce di riferimento nel settore) ha rilasciato gli ultimi dati sull’andamento del mercato a maggio: 881 le auto nuove vendute a Ravenna – sul podio Fiat (136), Ford (74), Volkswagen (72) – che sono sostanzialmente in linea con il maggio del’anno scorso (909) e addirittura una leggera boccata d’ossigeno rispetto al mese precedente (783) ma in netto calo rispetto a marzo (958). Se poi si aggiungono febbraio (814) e gennaio (962) salta fuori che nei primi cinque mesi dell’anno nel Ravennate sono state vendute 4.398 auto (52mila in Emilia Romagna): erano state 4.735 nello stesso periodo del 2012. i numeri
I lavoratori dei quattro saloni della concessionaria Ghetti in provincia di Ravenna protestano davanti alla sede di Volkswagen Italia: a rischio il posto di circa cento dipendenti
rona riuscimmo a ottenere solo poche righe vergate dall’ufficio stampa: «Riteniamo che le determinazioni dei signori Ghetti circa la cessazione della propria attività di impresa, costituiscano il frutto di una autonoma scelta imprenditoriale, nulla ostando a che la stessa società o altra compagine a loro riferibile continui ad operare nel mercato del nostro settore come libera impresa». Eppure solamente un mese prima la Volkswagen Italia aveva inviato una raccomandata ufficiale all’azienda faentina per comunicare la risoluzione del contratto di concessione per la marca Vw: «La trasformazione che nell’ultimo periodo hanno subìto le relazioni commerciali fra le nostre rispettive società, ci impone – nell’area di gravitazione commerciale in cui la vostra azienda opera – di adottare la soluzione organizzativa qui esplicitata». Dal quartier generale di Ghetti, dopo la lettera alla stampa, solo silenzio: «Noi non possiamo rilasciare altri commenti o dichiarazioni in merito». In via informale trapela che Vw non avrebbe fornito spiegazioni particolari a Ghetti. E sulla carta, una volta concessi i due anni di preavviso, non sarebbe nemmeno obbligata a fornirle. Ma se la volontà di Vw è quella di restare sul territorio allora non
Da agosto l’azienda faentina perderà Audi
è così privo di logica ipotizzare che la rescissione con Ghetti non sia dettata dalla decisione di scartare l’area ravennate bensì da qualche incomprensione tra azienda madre e concessionaria. Circostanza che ormai appare data per certa fra qualche addetto ai lavori. Non tutti sono di questo avviso. Non lo è ad esempio Adolfo De Stefani Cosentino, il ravennate che guida il gruppo De Stefani-Mercedes e siede nel consiglio di amministrazione di Federauto, sindacato dei concessionari: «Il caso Ghetti è il più anomalo che io conosca a livello nazionale perché è l’unico di un concessionario con disponibilità finanziaria che è stato revocato per una scelta strategica della casa automobilistica. Non ha responsabilità Ghetti, lo so con certezza da fonti esterne. Volkswagen ha valutato che con questo mercato in crisi e questo numero di concessionarie non poteva reggere: la volontà è quella di ridurre il numero prendendo zone strategiche dove fare degli hub e mandare questi stessi concessionari a coprire le periferie con strutture più snelle. Ghetti ci è cascato dentro, la disdetta è arrivata per una questione di carattere strategico, dimenticando però che Ghetti qui è un nome, e che addirittura pochi anni fa aveva fatto un favore a Volkswagen acquistando la concessionaria di Lugo. Credo insomam che abbia tutte le ragioni per essere contrariato». Andrea Alberizia
I tedeschi cercano un nuovo imprenditore
45%
7%
La diminuzione del mercato ravennate nel confronto tra i primi cinque mesi del 2013 e lo stesso periodo del 2012.
La diminuzione percentuale di nuove auto immatricolate a Ravenna nel 2012 (10mila) rispetto a quelle immatricolate nel 2007 (18mila). Nel 1992 il picco (19.908). Dati Unrae
VICEVERSA
Questa volta impariamo dalla crisi di
GUIDO PASI
Automobili se ne vendono poche. Colpa della crisi e dei prezzi. Auto e carburanti costano molto più di quello che valgono intrinsecamente. Una scatola di metallo con un motore simile a quello inventato due secoli fa non vale quello che costa. I carburanti poi sono vecchi e sporchi e hanno un prezzo “politico”. Partendo da qui potrebbe venirci voglia di una liberazione dai costi economici e ambientali dell’auto (polveri sottili e effetto serra). Questa volta potremmo imparare una lezione da questa crisi, diversamente da quel facemmo al tempo delle crisi petrolifere. Lì avremmo potuto voltare le spalle al petrolio scegliendo il bietanolo che si può fare in casa, non inquina e non incrementa l’effetto serra. Funziona bene però, tanto che un’Alfa Romeo ci vinse una leggendaria Mille Miglia nel 1932 del secolo scorso e tanto che, proprio a Ravenna e da Raul Gardini, nacque il sogno di riconvertire a etanolo l’industria petrolifera. Viceversa quel sogno finì come sappiamo e scegliemmo di continuare con il petrolio con relativi interessi e relative guerre. Nuovamente le tecnologie ci permetterebbero di pensare ad alternative comode e veloci all’automobile “status simbol”, senza venir meno alla “democrazia territoriale”: muoverci tutti, liberi di andare dove vogliamo. Non si tratta di sopprimere l’automobile ma intanto bisognerebbe renderla un po’ meno soffocante e ubiqua. Solo l’ottusità di chi vuole spremere le vecchie tecnologie impedisce di passare a mezzi di trasporto privati e collettivi alimentati elettricamente e con bioetanolo. Gran parte delle comunicazioni potrebbero già viaggiare solo sulla rete. Viceversa tutta la burocrazia gira ancora con mezzi antichi e, per esempio, ci tocca ancora raggiungere fisicamente luoghi come ospedali o Cup anche solo per ritirare referti e diagnosi. Poche sono le scuole dotate di comunicazione on-line con le famiglie. Se dobbiamo partire in aereo finiamo per lasciare un auto in parcheggio per tutto il tempo in cui saremo lontani. Viceversa, da dieci anni, per andare da Colonia all'aeroporto di Francoforte, una distanza di circa 300 chilometri, il treno superveloce impiega circa un'ora e il biglietto aereo comprende il costo del treno; dalla stazione ferroviaria, poi, il percorso pedonale porta al check-in del terminal in meno di dieci minuti. Io non credo, diversamente dalla Cina e altri paesi in crescita, che da noi riprenderà la vendita di automobili con l’intensità del passato e che “Car pooling” e “Car sharing” (uso plurimo della stessa auto) viceversa si affermeranno nel futuro, se useremo la testa. Per avere trasporti pubblici come quelli citati in Germania, viceversa, ci vorrebbe un paese intero che la sappia usare.
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CRONACA& ECONOMIA
di Luca Manservisi «Io amo la macchina, ho la guida nel sangue. Di sera capita che scappo a Montecarlo, o in montagna, per sfogarmi. Ma hanno distrutto un patrimonio italiano, io quando uso la Ferrari lo faccio consapevole che è un bene di tutti. E invece oggi ti fanno sentire un evasore, un mafioso. Sono costretto a girare con la mia denuncia dei redditi personale nel cruscotto, siamo ridotti così ormai...». Inizia così il nostro viaggio nel mondo dell’automobile, fatto innanzitutto di passione. E di ricordi di un passato che non c’è più. La Sva, una storia italiana. Le parole qui sopra sono di Giuliano Gamberini, patron della Sva, storica concessionaria Fiat di Ravenna (poi col tempo anche Lancia, Alfa Romeo e, ultimamente, Land Rover), in via Trieste, che quest’anno festeggia il sessantesimo anniversario di attività. Un anniversario non certo felice, visto il momento storico. «Non so cosa le abbiano detto i miei colleghi – ci racconta Gamberini – ma la verità è che non si guadagna più niente. Se fosse solo per le auto sarei in rosso, anzi, probabilmente in galera per bancarotta. Per fortuna ho deciso in passato di diversificare e quello che guadagno con i miei immobili (Gamberini è proprietario, tra gli altri, degli immobili lungo la Faentina dell’ex Blockbuster, di Cisalfa, Surplus, Ipertoys, Megavision e del nuovo ristorante Shilin di Fornace, oltre che del centro commerciale Teodora vicino alla sede della Sva, ndr) poi lo butto nelle auto. Dirà che sono un pazzo, ma io lo faccio solo per l’amore che ho per il mio lavoro. Ho 72 anni ma sono in ufficio alle 8 e un quarto di mattina e torno a casa alle 7 di sera, e quando sono in ferie mi vorrei sparare...». Tutte le mattine Gamberini fa il giro del suo piccolo impero, 15mila me-
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L’APPROFONDIMENTO
Il tracollo del mercato dell’auto Viaggio tra le concessionarie. «Di questo passo costretti a cambiare mestiere» tri quadrati di spazio al coperto («nella mia officina ci starebbero dentro tutte quelle di Ravenna», ci dice sorridendo mentre lo accompagniamo proprio in uno dei suoi soliti sopralluogohi mattutini) e 4-5 ettari di piazzali all’aperto, con in media 350 auto usate e 600 nuove che la Fiat e gli altri marchi continuano a inviare a Ravenna come se niente fosse. «Se chiediamo meno auto la Fiat ci dice: “Dobbiamo fermare lo stabilimento di Pomigliano? Blocchiamo Mirafiori?”. Non lo so, io, cosa devono fare, ma me lo devono dire, a Torino, se vogliono che io resti, oppure che si prendano loro tutta la baracca. Chissà, forse torneremo a essere commissionari e ad essere pagati per auto venduta...». Ma non si tratta solo di mercato in calo. Gamberini infatti sbotta contro le imposte e l’introduzione dell’Imu: «Io l’anno scorso ho pagato mezzo milione di euro di tasse – continua – e per evitare che mi tassino anche lo stipendio, praticamente non lo prendo. Il problema è che il governo sembra più interessato ad altre questioni, alle unioni omosessuali, o alla cittadinanza dei figli degli stranieri, per esempio. E nel frattempo a noi che muoviamo 60-70 milioni di euro in un anno non resta una lira. La soluzione? La matematica mi dice di ridurre i costi fissi, ma non è certo facile smobilizzare un’azienda come la mia con una novantina di dipendenti. Per continuare devi provare a diversificare, allargare i confini. Noi abbiamo aperto a Lugo,
Il ruolo dell’Architettura contemporanea
per esempio, e questo si fa già sentire positivamente, nonostante ci siano nuovi costi. Poi è inutile, se continua così arriveremo al punto in cui diremo: signori vi ringraziamo, ma ora dobbiamo cambiare mestiere». De Stefani e la mancanza di riforme strutturali. A conferma delle parole di Gamberini, ecco i numeri di Adolfo De Stefani Cosentino, del gruppo De Stefani (il più antico di Ravenna, nato nel 1909 e passato dalla rivendita di carrozze alle auto Simca, passando dagli autocarri, fino a diventare concessionario Mercedes e Smart), famiglia che detiene anche il 58 percento della Destauto, concessionaria Nissan di via Faentina. «Dal 2008 a oggi il mercato a livello nazionale è calato del 42 percento – ci spiega –, e in Italia le concessionarie sono passate da 3.600 a 2.700. La crisi vuol dire questo: qualcuno scompare e qualcuno rimane, ma a condizioni peggiori e con scenari in cambiamento». De Stefani Cosentino dal 2002 fa parte anche dei vertici di Federauto e in qualità di responsabile del settore fiscale è spesso a contatto con il Governo. «Purtroppo non abbiamo stabilità e non si riescono a fare riforme strutturali. La politica agisce solo sulle emergenze e i primi ad essere colpiti sono i più “raggiungibili”: e così via alle tasse sulla benzina o sulle automobili, con conseguenze catastrofiche, anche sulle entrate per lo Stato, tra l’altro. Poi in Italia si parla sempre di armonizzarci al resto d’Europa ma
Giuliano Gamberini nell’officina della sua Sva. A destra la sede della Dream Car in via Vicoli frutto di un investimento milionario
lo facciamo su tutto tranne che per le auto, essendo il nostro l’unico paese in cui le macchine aziendali non sono detraibili, in termini di tasse e di ammortamento». Tornando alla realtà locale, un marchio premium come Mercedes paga anche le politiche di tassazione su auto di grossa cilindrata e l’effetto controlli della finanza per stanare gli evasori. «Il risultato è stato vedere i clienti scendere man mano di livello, passare da auto top a quelle di un gradino sotto, fino ad arrivare per esempio alla Smart. Ma tutto questo si ripercuote anche sull’indotto, con le officine che ormai gli accessori di un certo tipo di automobile non li trattano neppure più». Come affronta la crisi De Stefani? «Tentando di agire sui costi fissi. Sono appena tornato da Bo-
logna perché sono stato costretto a ridurre di 15 persone il personale. Ora abbiamo 77 dipendenti, quando ai tempi d’oro eravamo attorno al centinaio di unità. Poi dobbiamo abbassare le spese relative ai nostri immobili. E per il futuro puntiamo molto sull’ecommerce». E la Bmw se ne va da Ravenna. Mentre tiene banco il caso Ghetti (vedi pagina 7) anche un altro marchio prestigioso sta per abbandonare (seppur molto probabilmente solo temporaneamente) Ravenna. Si tratta di Bmw, di cui Dream Car a breve non sarà più concessionaria per scelta, o quasi. «Il problema – ci confida il titolare, Walter Visani, che ha portato il marchio Bmw in città nel 1986 e che ha da poco investito 5 milioni di euro per la mega-sede di via Vicoli, lungo la
Comune di Ravenna
Ciclo di conferenze organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm - Le Cantine di Palazzo Rava, in collaborazione con la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), con il patrocinio del Comune di Ravenna e Ravenna 2019 Coordinatore Emilio Rambelli
Giovedì 20 giugno 2013 Ennio Nonni parlerà di Una nuova urbanistica è possibile?
Le Cantine di Palazzo Rava Ravenna - via di Roma 117
ore 21
All’incontro seguirà un momento conviviale Info: Ilaria Siboni - siboni.ilaria@gmail.com - Cell. 338 1584910
CRONACA& ECONOMIA
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VIA TRIESTE
Classicana – è che le case automobilistiche continuano a pensare solo ai numeri. È calato il mercato, è aumentata la concorrenza, ma Bmw continua a chiedere un’immagine premium, un servizio premium, senza però pensare che i margini non lo sono invece più, “premium”. E allora basta. Se non sono loro a togliermi il marchio sarò probabilmente io entro fine anno a lasciarli, alla scadenza del contratto quinquennale. Resterà solo il nostro marchio Dream Car, tornerò a fare il rivenditore di auto usate, seminuove, a chilometri zero, come quando ho iniziato a Russi negli anni Ottanta. I clienti ci conoscono, garantiremo un servizio di assistenza all service, adeguato a ogni esigenza, manterremo l’officina e tutti i nostri dipendenti (che ora sono una trentina, rispetto ai 51 di qualche anno fa, ndr), anzi sto pure pensando di implementare la nostra attività con anche la carrozzeria». Dream Car, con la Bmw, ha vissuto sulla propria pelle un altro fenomeno particolare. «Da un paio d’anni avere una macchina di cilindrata superiore ai 3mila ti fa passare per ladro se non peggio. La Finanza ti ferma per strada appena ti vede. E i clienti sono scappati tutti. Adesso se solo osi parlare di una vettura oltre i 2mila, si chiudono le orecchie. Mi sono ritrovato in casa all’improvviso vettura invendibili, anche nel campo dell’usato, vetture che fino al giorno prima erano invece il nostro pane quotidiano». Dalle Jaguar alla Chevrolet. Fenomeno, questo, confermato (tanto da parlare di «caccia alle streghe», sulla base dell’esperienza con la Jaguar) anche dal Gruppo Benelli, che in questo periodo di crisi sta limitando le perdite grazie soprattutto alla diversificazione, potendo contare su tre concessionarie a Ravenna, da quella Peugeot alla Opel (subentrando a Romauto dopo la vicenda che aveva portato alla chiusura della concessionaria) fino a Lineablù, che può contare sul mar-
chio storico Volvo oltre che su Jaguar, Mazda e Chevrolet. Parliamo con Enrico Benelli che in Lineablù ci conferma le impressioni dei colleghi: «Non torneremo più ai livelli del 2008 – spiega – quando in Italia si vendevano 2,4 milioni di auto all’anno. Ora siamo a 1,2, ed è per questo inevitabile assistere a ristrutturazioni. Per quanto riguarda il nostro caso, avere più marchi ci permette di sfruttare le diverse politiche delle case e in questo periodo è buona, per esempio, la performance di Chevrolet, che ha un ottimo rapporto
E scoppia anche il caso Bmw: via dalla Dream Car, che punta sull’assistenza
qualità/prezzo». Benelli può vantare anche un’esperienza lavorativa di alcuni anni in nord Europa e non può quindi non sottolineare – in linea con quanto detto da De Stefani – le differenze fiscali rispetto all’estero dove le auto commerciali sono quasi interamente detraibili. «In Svezia poi c’è un mercato dell’usato più sviluppato, comprano, o noleggiano, tranquillamente auto con 200mila chilometri, che qui non vuole più nessuno. È un peccato perché una diversa mentalità aprirebbe anche in Italia mercati insperati. In generale qui però si dovrebbe cercare di rendere l’auto più accessibile, in particolare ai giovani. Fino a 30 anni ora i ragazzi sono fortemente disincentivati ad acquistare, per tutti i costi legati all’automobile». «Una specie in via di estinzio-
il progetto UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE «MA SENZA HOTEL TARGATO BATANI...» Come raccontiamo all’inizio dell’articolo in queste due pagine, Giuliano Gamberini, titolare della concessionaria Sva di via Trieste, ammette di non essere sprofondato nella crisi del mercato automobilistico grazie soprattutto agli investimenti nel settore immobiliare. E ne è in arrivo uno piuttosto importante proprio a fianco della propria concessionaria. Verrà infatti realizzato un nuovo parco commerciale così da andare a completare il centro Teodora. L’opera verrà realizzata con tutta probabilità il prossimo anno e sono previsti 10mila metri quadrati di centro commerciale e 20mila da sfruttare come terziario. Oltre a questi 30mila metri quadrati il progetto prevede la realizzazione di un hotel che si affacci sul Pala De André. «A causa dei ritardi burocratici dell’Amministrazione comunale – ci rivela Gamberini, titolare del progetto in compartecipazione con una delle figlie di Raul Gardini, Maria Speranza – si è tirato indietro nientemeno che Antonio Batani (titolare della catena alberghiera Select Hotels Collection, tra gli imprenditori italiani del settore di maggior successo, ndr) con cui avevamo già un accordo per la realizzazione di un 5 stelle. Grazie soprattutto al nostro Comune, invece, ora lo sta inaugurando a Cesenatico...». Ora si punta sul commerciale, quindi. «Per fortuna a Ravenna la superficie di commerciale è ancora bassa, non come a Faenza e Imola, e sarà un ottimo investimento. D’altronde il Teodora sta andando benissimo e anche la Coop è molto contenta di come hanno risposto i clienti». (lu.ma.)
ne». Incontriamo Giovanni Mazzini nel suo ufficio dell’Emiliana Motor di via Faentina. Ecco un’altra famiglia ad aver legato le proprie sorti a quelle di un marchio automobilistico, in questo caso Ford. Ora sono tre fratelli a portare avanti l’azienda aperta nel lontano 1961. «Che dire – commenta sconsolato, come i suoi colleghi delle altre concessionarie – credo che ormai possiamo essere considerati come una specie in via di estinzione. Alcuni decenni fa si vendeva forse anche un po’ di meno ma c’erano margini elevati. Negli ultimi anni invece non è più vero l’assunto che più vendi e più guadagni, perché i margini si sono ristretti al minimo. Non è possibile fare economie di scala. I costi fissi restano alti, ci sono da pagare gli interessi per le auto in stock, i magazzini, eccetera. E intanto dal 2011 ad oggi le vendite sono comunque diminuite del 50 percento». «Le case automobilistiche scaricano tutti i costi sulle concessionarie». Autopiù opera a Ravenna solo dal 2007 e ora, a seguito anche di questa crisi, copre un mercato su tre province, comprese anche Bologna e Ferrara. Da due anni ha aperto una sede anche a Lugo. «I margini si erodono sempre di più – commenta il numero uno della società, Antonio Sangiorgi, nella concessionaria RenaultDacia di via Faentina – e le case hanno scaricato sempre più tutti i costi sulle concessionarie, compresa anche la parte amministrativa, che una volta gestivano direttamente. Abbiamo fatto tutti investimenti incredibili per stare al passo con le case automobilistiche, ma ora non c’è altra soluzione che diminuire i costi e sperare che cambi qualcosa, anche se siamo tutti consapevoli che certi numeri non torneranno più».
Vicino alla Fiat apre un nuovo McDonald’s Aperto per tutta la notte il venerdì e il sabato. Da luglio Ravenna avrà la prima attività commerciale che sfrutterà la totale liberalizzazione degli orari di esercizio: sarà un ristorante della catena fast food McDonald’s. Il terzo punto in città contrassegnato dalla grande Emme gialla arriverà in via Trieste, a ridosso del cinema Astoria e di fronte alla sala bingo, nel comparto della concessionaria Sva di Giuliano Gamberini, che ha venduto il terreno alla multinazionale. Il 3 giugno il capitolo finale delle selezioni per le 40 assunzioni che hanno richiamato addirittura 600 curricula. Donna nell’80 percento dei casi, residente in provincia di Ravenna nel 95, con un diploma come titolo di studio in nove casi su dieci: questo il profilo sommario degli aspiranti lavoratori che hanno fatto i colloqui nel McDonald’s Village allestito nel parcheggio dell’Esp. I 600 che hanno presentato domanda online hanno sostenuto un test attitudinale che ha portato a una massiccia scrematura: 107 i convocati per i colloqui. In palio un contratto a tempo indeterminato: «Part-time tra 20 e 30 ore settimanali che potrà arrivare fino a 800850 euro netti al mese», spiega il 51enne Ivano Comandini che già gestisce il fast food del centro commerciale sull’Adriatica e gestirà anche il nuovo. Ci sarà una sala da 150 posti (all’Esp sono 180), altrettanti all’esterno, con tanto di corsia per prelevare i prodotti direttamente dall’auto. «Non conosciamo crisi, bisogna dirlo – commenta sempre Comandini –. Nel 2012 abbiamo avuto una crescita del 10 percento». (and.a.)
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ATTUALITÀ&SOCIETÀ
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FUSIGNANO
IL PERSONAGGIO
«La Turchia è stanca di Erdogan» La rivolta contro il premier vista da un architetto ravennate a Istanbul Tornando a casa dalla festa della Repubblica al consolato italiano si è trovata da una parte i manifestanti in marcia verso la piazza e dall’altra la polizia che lanciava lacrimogeni. E così da venerdì sera quando esce di casa porta sempre in borsetta una bottiglietta di aceto per bagnare il foulard e respirare meglio. Elena Giugni è di Fusignano, fa l’architetto a Istanbul e ha vissuto tre degli ultimi quattro anni nella città che, come altre in Turchia, da alcuni giorni è teatro di accesi scontri tra forze dell’ordine e la popolazione che contesta il primo ministro Recep Tayyp Erdogan. «È ormai da un mese che la tensione sta salendo – racconta la 31enne raggiunta su Skype –. È da tempo che una parte della popolazione fatica ad accettare le decisioni del Governo. Tanti piccoli episodi che hanno fatto crescere la rabbia». La scintilla che ha acceso la rivolta in strada (dove Elena ha scattato le foto di questa pagina e della gallery in fondo) è stato l’intervento della polizia per sgomberare un gruppo di manifestanti accampati a Gezi Park, vicino a piazza Taksim, per impedire l’abbattimento dell’area verde per fare spazio a un centro commerciale. «Chiaramente la rivolta non è scoppiata per gli alberi, l’episodio ha solo portato al culmine la sopportazione della gente». Già sfiancata da un clima di repressione sempre più duro: «Nell’ultimo periodo la via principale della città è presidiata tutti i sabati da camionette della polizia pronte con lacrimogeni e idranti. Sono intervenuti per disperdere diverse manifestazioni, anche con pochi partecipanti». Con le cariche di polizia a colpi di gas lacrimogeno è scoppiato il business per difendersi: «Il prezzo delle mascherine è cresciuto in maniera incredibile. E in alcuni casi se capiscono che sei straniero chiedono anche di più». Ma per Elena non è un problema: «Porto gli occhiali – ride – e
Nel riquadro Elena Giugni, 31enne architetto ravennate che lavoro a Istanbul. Nella foto grande piazza Taksim
con la mascherina si appannano, non posso usarla. Devo usare il foulard con l’aceto». Agli angoli delle strade si trovano i kit completi di tutto: «Il limone, il Maalox, lo spruzzino per l’aceto». Quando arriva la nuvola di gas si cerca di restare calmi: «Gli occhi piangono, tossisci, non vedi niente e ti muovi a tentoni in mezzo alla gente che urla di stare calmi. Venerdì sera siamo riusciti a rientrare nel consolato italiano».
Facile comprendere che da alcuni giorni muoversi per le strade di Istanbul sia diventato un slalom per evitare di cadere nel caos: «In alcune parti della città la protesta è davvero pacifica, una specie di festa con anziani e bambini che non fanno niente di male e dove sono stata anche io. Ai bordi delle strade vendono bibite e panini. In altre parti invece è proprio guerriglia». E a volte basta poco per spaventarsi: «Molte comunicazioni viaggiano su Twitter e Facebook ma in certi momenti tolgono la rete dei cellulari e non si può comunicare. Ci sono gli alberghi che mettono a disposizione le proprie reti wireless». Ma perché scendere in strada? «Ho amici e colleghi di questa città e io vivo qui: è normale voler dire la nostra per far sapere al governo che questo atteggiamento non è accettabile. Non è una protesta che riguarda solo i turchi. Se annunciano di voler vietare la vendita di alcolici dopo le dieci di sera credo che riguardi tutti». E forse a spingere Elena in strada c’è anche la passione per l’architettura: molte delle scelte di Erdogan che hanno attirato le critiche dell’opinione pubblica riguardano proprio interventi di urbanistica su edifici storici della città. Interventi che l’ordine degli architetti ha critica e non approvato ma poi realizzati lo stesso: «Un vecchio teatro è stato completamente stravolto per farne un centro commerciale e lo spazio teatro è stato ricostruito in cima al nuovo edificio. Accanto a Gezi Park c’è il vecchio teatro dell’Opera, dismesso da qualche anno. Ora hanno annunciato che vogliono abbatterlo e ricostruirlo con uno spazio convegni e centro commerciale. Ma che senso ha?». E così Elena è salita con i manifestanti sul tetto dell’edificio: «Da qualche giorno il governo ha lasciato la piazza ai manifestanti come gesto distensivo. Ma è difficile capire cosa succederà». Andrea Alberizia
Protesta grillina per salvare decine di alberi Alla fine tredici si salveranno, tenuti sotto osservazione per evitare crolli improvvisi. Si chiude così la vicenda dei 48 alberi da abbattere a Fusignano, sul canale dei Mulini nell'area dell'ex Tramvia. Le piante, sull'argine di un canale pensile utilizzato per irrigare i campi in un'area di proprietà della Provincia, dovevano essere abbattute nel 2007 per ragioni di sicurezza stradale legate al rischio crolli data l’inclinazione dei fusti: 13 sono stati abbattuti tra il 2007 e il 2008 e per 22 sono iniziate le operazioni nella mattinata del 4 giugno ma subito è scoppiata la protesta di Legambiente e Movimento 5 Stelle con due attivisti che si sono incatenati agli alberi (tra loro anche Francesca Santarella, consigliere comunale a Ravenna per M5s). È prevista la piantumazione di 22 piante in aree verdi indicate dal Comune, probabilmente il vicino bosco. Per l'argine del canale invece sarà avviato un piano per la piantumazione di alberi a basso fusto, come prevede il codice della strada.
CRONACA& SOCIETÀ
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IL DIBATTITO
RAVENNA HOLDING
Comune: dalla cassaforte dividendi per quasi 6 milioni
Ausl Unica: il sindaco di Ravenna pronto al ruolo di mediatore
Saranno circa 7 i milioni di euro dividendi che Ravenna Holding distribuirà ai suo tre soci una volta chiuso e approvato il bilancio 2012 di cui è stato presentato il progetto alla stampa. Di questi poco meno di 6milioni andranno al socio con quasi l’84 percento di quote, ovvero il Comune di Ravenna, e il resto sarà diviso tra Cervia (10 percento) e Faenza (5 percento). A elencare e spiegare i numeri per la prima volta Carlo Pezzi, che è diventato presidente e amministratore delegato lo scorso anno, andando a sostituire Elio Gasperoni (ora presidente di Legacoop). Pezzi snocciala numeri di cui si dice soddisfatto, dato il particolare frangente economico e data la natura dei servizi e dei business del pacchetto azionario detenuto da Ravenna Holding, ossia soprattutto le quote di aziende ex municipalizzate che operano nei servizi ai cittadini, settori di per sé necessariamente non molto remunerativi. L’utile netto è di 8.025.937 euro, di oltre 430mila euro più alto del budget previsionale. Un milione di euro resterà dunque nelle casse della Holding. Il patrimonio netto è valutato in 454.726.437 milioni. Il debito, dopo la fusione di Area Asset, è salito a 53.394.827.
Sala praticamente piena, tante domande. Il debutto in società della neonata associazione Led venerdì 31 maggio ha permesso di affrontare in pubblico il tema dell’Ausl unica voluta dalla Regione. Non a caso in sala oltre a sindacalisti ed esponenti politici di vari partiti c’erano anche medici, infermieri e personale sanitario. Al tavolo dei relatori, come noto, Roberto Balzani, sindaco di Forlì, critico sul metodo a suo dire imposto dall’alto da Bologna e sbilanciato in termini di potere, e Fabrizio Matteucci che in questi mesi non ha spesso esternato pubblicamente la sua posizione ma ha firmato documenti che invece sposano la linea della Regione. In ballo l’unificazione di quattro aziende in un’unica enorme realtà da oltre 2 miliardi di euro e un milione e duecentomila cittadini. L’obiettivo e il metodo. L’obiettivo può essere di per sé condivisibile, il problema è il metodo concordano, seppure con qualche sfumatura, i due sindaci. Perché dal metodo e dal percorso si può determinare l’esito. Come ha spiegato Balzani, Matteucci stesso ha enucleato il problema all’ultima riunione, dopo che il sindaco forlivese si era più volte trovato isolato sull’argomento. Da quel che si è capito, la Regione sarebbe pronta a partire facendo prima una “scatola” istituzionale da varare già a gennaio, per poi far decidere ai territori la realizzazione pratica. Matteucci e Balzani invece sembrano concordare sulla necessità di un processo inverso. Se Matteucci intanto ribadisce la necessità di un documento su alcuni principi guida sull’erogazione dei servizi quali la prossimità dell'assistenza di base, la distribuzione e la certezza di livelli di eccellenza e il potenziamento dell'assistenza territoriale, Balzani continua a chiedere un monitoraggio più approfondito dello status quo, intanto. La sua idea è quella di un’analisi di tutte le buone prassi adottate nelle varie Asl attuali per farle diventare standard per le altre. Con un occhio di riguardo sui controlli incrociati di bilanci dopo che, racconta Balzani, la Regione non si era accorta di un buco di bilancio di decine di milioni di euro proprio nell’Ausl forlivese. E, come non bastasse, a chi aveva taroccato i bilanci per nascondere il buco non sarebbe stato fatto nulla. Le ragioni. Le ragioni che spingono verso l’Asl unica dei due sindaci sono per certi versi diverse e complementari. Matteucci parla chiaramente della prospettiva di un taglio del 15 percento di risorse per la sanità nei prossimi tre anni e della necessità quindi di ridurre e ottimizzare le spese. E su questo l’applauso lo raccoglie però Balzani quando dice che la nuova Ausl unica intanto non dovrebbe fare investimenti sul mattone, ma solo sui servizi, vista l’enorme disponibilità di immobili che le singole aziende porterebbero in dote. Matteucci concorda. Ma Balzani, più in generale, si lancia in un parallelo ardito e sostiene che l’Ausl unica potrebbe funzionare come il carbone e l’acciaio funzionarono per l’Europa. Ovvero come primo motore per innescare un meccanismo che porti poi a un’unificazione più ampia portatrice di benefici diffusi. Ma perché questo possa avvenire, ribadisce il sindaco forlivese, questa unificazione non può essere fatta calare dall’alto. Matteucci il mediatore? Chissà se gli interventi di mediazione di Matteucci saranno sufficienti. Dal canto suo, il sindaco di Ravenna è favorevole a uno scatto in avanti, a un’accelerazione del processo che altrimenti sarebbe destinato a restare bloccato, dice, per altri quattro o cinque anni e dunque su questo si distanzia da Balzani. Ma il sindaco di Forlì insiste: se non posso essere decisore, allora togliamo l’ultimo velo di ipocrisia e scriviamo nella nuova legge che il responsabile della salute pubblica è direttamente il presidente della Regione. E di sassolini contro il governo emiliano-romagnolo, Balzani nel corso della serata se ne toglie più di uno. «Non mi sento certo che non siano stati fatti accordi sopra la mia testa, non mi sento tranquillo». Matteucci è nella parte del mediatore, di colui che capisce che parte delle istanze di Balzani sono ampiamente condivise (per esempio dagli ordini dei medici, da suoi alleati politici come il Pri) e forse da molti cittadini, intimoriti all’idea di perdere servizi, più di qualsiasi altro esponente del suo stesso partito. Allo stesso tempo, difende l’operazione nel complesso e ne vuole garantire l’effettività a breve termine, anche perché non farlo vorrebbe dire mettersi contro il partito locale, regionale e il concittadino Vasco Errani. (fe. an.)
Area Asset e Atm Parking, addio Tra le novità del bilancio la fusione per incorporazione di due società che di fatto non esistono più. Atm Parking ha conferito alla Holding il patrimonio immobiliare di quella che fu Atm (ormai fusa in Start, azienda di trasporto pubblico di area vasta che potrebbe accogliera a sua volta quote di altre aziende del settore dell’area bolognese). Area Asset ha invece trasferito l’ingente patrimonio delle reti idriche cittadine utilizzate da Hera per la distribuzione dell’acqua. Un ingente patrimonio che però, a parte il canone di locazione, non garantisce utili e che, a differenza delle reti del gas, non può essere per legge ceduto. Area Asset ha anche conferito a RaHolding il proprio pacchetto azionario di Hera e i propri debiti. Hera, le cui azioni non sono del Comune Grazie all’operazione di Area Asset, dunque, i dividendi di Hera sono ormai registrati sotto un’unica voce e sono pari nel 2012 a 7.818.600. A questo proposito, il presidente Pezzi ha voluto precisare un paio di dettagli tecnici che potrebbero però avere conseguenze politiche importanti. Rispondendo indirettamente a chi da tempo nell’opposizione consiglia di vendere le azioni Hera per trovare risorse pubbliche (ma il sindaco stesso non ha escluso che in futuro possa parzialmente avvenire) Pezzi ha ricordato che il passaggio non sarebbe così immediato visto che non sono più i Comuni a possedere le azioni, ma la Holding, appunto, che come ogni so-
cietà per azioni è vincolata a passaggi che renderebbe di fatto lungo e laborosio, in alcuni casi tecnicamente impossibile, trasferire tutto quanto l’incassato in caso di vendita. Come dividendi infatti sarebbe distribuita subito solo la plusvalenza (che le condizioni di mercato non rendono particolarmente appetibile) mentre il resto, cioé la parte preponderante, potrebbe essere eventualmente distribuita solo come riserva accantonata, se il bilancio lo consente.
Romagna Acque e Start, sopra il 20 percento In entrambe le società di Area Vasta il Comune di Ravenna, tramite Ravenna Holding, è l’azionista più importante con una quota superiore al 20 percento. Se Start non garantisce utili, il colosso Romagna Acque, quanto mai solido in termini anche di patrimonio, stacca quest’anno dividendi pari a 472.128 (oltre il doppio dello scorso anno.
La se dell’ex Dogana, parte del patrimonio immobiliare di Ravenna Holding che oggi, in cambio di un affitto dal Comune, ospita la polizia municipale. Sopra: Carlo Pezzi.
Ravenna Farmacie verso il pareggio? Dopo anni in cui aveva garantito utili, da due anni questa società è in perdita. Pezzi assicura che i provvedimenti presi potrebbe portare già al pareggio nel 2013 e che l’azienda ha il management e le capacità per farcela anche in un quadro di mercato profondamente mutato. L’ingresso dei privati? «Solo se vantaggioso». Insomma, non dovranno essere loro a risanare i bilanci delle farmacie comunali. L’Azimut dimezzata continua a produrre utili A garantire utili anche Azimut, l’azienda che si occupa di vari servizi tra cui la sosta, lo sfalcio del verde, i servizi cimiteriali. Nei 720mila euro di quest’anno sono inclusi anche circa 250mila ancora residuo della vendita. Azimut lo scorso anno è stata infatti ceduta per il 40 percento a una cordata di cooperative del territorio che con una gara a doppio oggetto ha ottenuto sia l’azionariato, sia l’appalto per lo svolgimento dei lavori, evitando così ad Azimut la gara pubblica obbligatoria per affidare i servizi e garantendole per quindici anni le tariffe. Qui starebbe il vantaggio, per il pubblico, nell’aver ceduto ai privati una quota così consistente di un’azienda che comunque garantisce utili di tutto rispetto.
Sapir e le altre A garantire dividendi c’è poi Sapir (1.012.276), di cui la RavennaHolding ha il 18,53 percento, la società che opera nei servizi portuali e Aser, nei servizi mortuari, che conferisce utili per 101.250 (esattamente come nel 2011) posseduta al 100 percento. I beni immobili e la sorte della municpale Al momento il Comune di Ravenna paga un affitto a Ravenna Holding per far ospitare nella sede dell’ex Dogana in Darsena la polizia municipale. Ravenna Holding dovrebbe in futuro sistemare l’ex deposito Atm proprio per farne una caserma per la polizia municipale e in permuta ricevere di fatto l’attuale sede di via Mameli per poterla poi valorizzare. Stessa sorte dovrebbe accadere all’ex Dogana i cui proventi dovrebbero però essere usati per la riqualificazione della Darsena, o almeno così dice il Poc. Sulla carta un incastro triangolare che non dovrebbe costare un euro al Comune. Ma il mercato immobiliare in crisi rende al momento difficile prevedere sbocchi a breve. E il presidente Pezzi ha confermato che l’accordo con Palazzo Merlato sarà a breve oggetto di un incontro. Par di capire che perché si muova qualcosa in tempi ragionevoli potrebbe essere necessario dedicare qualche risorsa pubblica all’operazione. (fe. an.)
Roberto Balzani sfoggia la maglietta della neonata associazione Led accanto a Fabrizio Matteucci.
TRASPORTI& LOGISTICA
giovedì 6 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI
IN BANCHINA
Traffici in recupero rispetto all’anno scorso Compagnia Portuale Ravenna Un’impresa per il porto
Imbarco - Sbarco e movimentazione merci nel Porto di Ravenna Via Antico Squero, 6 Ravenna - Italia Tel. +39 0544 458111 (centralino) Fax +39 0544 459399 www.compagniaportuale.ravenna.it posta@compagniaportuale.ravenna.it
Positivo il primo quadrimestre dell’anno per il traffico del porto di Ravenna, dove si è registrata una movimentazione merci di 7,1 milioni di tonnellate, ovvero del 3,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. In particolare gli sbarchi sono aumentati dell’1,8% e gli imbarchi del 14,5%. Positivo il traffico nel mese di aprile che è stato di 1,9 milioni di tonnellate, il che significa di 155 mila tonnellate superiore allo stesso mese dello scorso anno (+8,7%). Incrementi tanto più incoraggianti per lo scale ravennate se si considera che l’Istat ha invece registrato per il commercio estero, nel primo trimestre 2013, sia un calo in termini di volumi del 2,3% per le esportazioni e del 6,7% per le importazioni sul piano nazionale. Analizzando le differenti tipologie di merci, vediamo che quelle secche hanno registrato una crescita del +5,1%, mentre le rinfuse liquide sono diminuite del -10,1%. I segnali positivi arrivano dalle merci unitizzate: sono cresciute infatti del 9,6% quelle in container e quelle su rotabili sono cresciute addirittura del 58%. Tra le merci secche i dati positivi sono per i prodotti agricoli (+56,1%), grazie a una consistente importazione di granoturco proveniente dall’Ucraina, per le derrate alimentari (+12,3%), e per i concimi (+9,8%) che hanno registrato una crescita degli scambi con Spagna, Grecia, Egitto e Estonia.Dopo un 2012 particolarmente negativo, nel quadrimestre risultano in crescita anche i prodotti metallurgici (+6,7%), per i quali, negli ultimi mesi, a causa della difficoltà di approvvigionamento dal porto di Taranto, sono variati i Paesi di importazione. In recupero, anche se ancora in calo, i materiali da costruzione (-5,8%). Buono il risultato del traffico container che è crescituo del 4,19% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda la movimentazione trailer continuano ad essere molto positivi gli effetti del nuovo collegamento della Grimaldi Ravenna-Brindisi-Catania: sulla linea Ravenna-Catania il traffico CIN/Tirrenia e Grimaldi è stato complessivamente di 10.902 pezzi contro i 7.243 dello scorso anno (+50,5%) a cui si devono aggiungere quelli della nuova tratta Ravenna-Brindisi che sono stati 2.086. Molto positivo anche il risultato relativo al traffico di nuove auto che arrivano sulle banchine del porto di Ravenna, che da 5.112 pezzi, registrati in gennaio-aprile 2012, passano a 8.477, negli stessi mesi di quest’anno (+65,8%).
Nei primi mesi 2013 registrato un + 3,5 %
PORTO
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IL PROGETTO
Portolab: 330 ragazzi in banchina Portolab, progetto di avvicinamento tra scuola e realtà portuale, lanciato nel 2007 dal Gruppo Contship Italia, si avvia a concludere la settima edizione a Ravenna, registrando una crescita sia nel numero di scolaresche sia nel numero di soggetti che vi sono coinvolti. Quindici le classi, di 6 scuole, che quest’anno hanno visitato il Terminal Container. 330 ragazzi hanno assistito in banchina allo svolgimento dei controlli di sicurezza e alle operazioni di movimentazione delle merci.
1992 > 2012
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TRASPORTI& LOGISTICA
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 giugno 2013
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RICERCA
Addio area ex Sarom il tecnopolo sarà in città
Il tecnopolo, ossia il soggetto che nasce dalla collaborazione tra Università ed enti locali per promuovere ricerca sul campo, sarebbe dovuto sorgere nella tanto sognata Cittadella della nautica, ossia nell’area ex Sarom bonificata e riconvertita a nuova vita ecomica. Ma le condizioni in questo momento per sperare di portare a termine quel progetto non ci sono. E così, il consiglio comunale, con un atto di realtà, ha votato per chiedere che i fondi regionali, pari a 1,7 milioni di euro già destinati per la ristrutturazione la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale dell’officina e area bunker per idrogeno in area Rivoira al fine del loro utilizzo come campo prove per l’energiagione siano ridestinati al fine di dare la necessaria priorità alle attività di ricerca industriale nel territorio ravennate. La Regione ha accolto la richiesta e quindi, come proposto dalla Provincia in qualità di soggetto promotore del tecnopolo a Ravenna, la sede del tecnopolo sarà collocata presso la sede dell’Università di Bologna in via Sant’Alberto 163 a Ravenna e saranno cofinanziati programmi aggiuntivi di ricerca industriale, oltre a quelli già oggetto di precedenti convenzioni, per i seguenti laboratori già operativi presso i tecnopoli di Ravenna e Faenza: Ciri meccanica avanzata e materiali (Università di Bologna), Ciri edilizia e costruzioni (Università di Bologna), Ciri Energia e Ambiente ( Università di Bologna), Mitai di Certimac di Faenza, Istec-Cnr di Faenza. «Ciò comporterà anche – ha concluso Cameliani – l’assunzione di ulteriori ricercatori che seguiranno nuovi progetti». Cameliani ha annunciato inoltre che il 26 settembre, nell’ambito dell’evento Lab e Lab 2013m si terrà un convegno per illustrare i risultati del tecnopolo e discutere con la Regione sulle prospettive di questi strumenti per la fase 20142020.
Al momento non ci sono le condizioni per la realizzazione della cittadella della nautica
FERROVIE
LA RICHIESTA
Cargo Trenitalia se ne va: odg dalla Provincia
Una scalo privato per Marcegaglia?
Un odg del consiglio provinciale votato all’unanimità chiede alla Giunta provinciale, ai Sindaci, ai parlamentari ravennati, e ai Comitati degli utenti, «di farsi portavoce di una forte iniziativa nei confronti di Trenitalia, del Parlamento e del Governo nazionale, nonché della Regione Emilia-Romagna affinché si riesca a garantire un servizio del trasporto merci su ferro adeguato e a prezzi adeguati, servizio fondamentale per la ripresa economica e lo sviluppo futuro della nostra provincia e di tutto il paese». La richiesta si è resa necessaria dopo la decisione di Cargo Trenitalia di dismettere il punto di riparazione dei carri, operante da anni nello scalo ravennate. Una scelta che stride con l’aumento dei traffici merci su ferro.
Il gruppo Marcegaglia ha avanzato richiesta all’Autorità portuale di Ravenna per poter avere in concessione fino al 2022 un tratto di banchina in cui svolgere in modo esclusivo le operazioni di carico e scarico delle proprie merci (acciaio). Si tratterebbe di un’area di 8mila mq. L’iter scadrà il 15 giugno prossimo insieme a quello concomitante relativo a un “ampliamento dell’autorizzazione all’esercizio dell’impresa portuale”. Marcegaglia come noto a Ravenna ha da anni un importante sido di produzione metallurgica.
Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria
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COMMENTI& OPINIONI
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detti e contraddetti a cura di FAUSTO
PIAZZA
L’OSSERVATORIO
Da Mercatali a Sefi Idem: il caso delle case
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
TUTTO D’UN TRATTO Caro direttore, le scrivo per guadagnare la gratitudine di tutti i cittadini del Comune di Ravenna che, senza questa mia, mai saprebbero chi saranno i veri artefici del risanamento delle casse del Comune. Ma facciamo un passo indietro. Ora sono anagraficamente residente all’estero, ma la mia residenza fiscale è in Italia, il mio reddito da pensione viene tassato in Italia (ma questo lo dico solo per conoscenza). Possiedo un solo immobile sul suolo italiano e, posso aggiungere, terrestre. L’immobile è ubicato nel territorio del mio ex comune di residenza, per l’appunto il Comune di Ravenna, immobile non locato e in uso gratuito a uno dei miei figli. La normativa Imu prevede che sia considerata “abitazione principale”: l’immobile di proprietà e residenza. Una Circolare Ministeriale ha precisato che i Comuni possono considerare “abitazione principale” l’immobile di proprietà dei cittadini residenti all’estero purché non locati. I Comuni possono, non devono. Il Comune di Ravenna ha deciso di “non potere” e quindi devo pagare l’aliquota ordinaria applicata alle seconde case. Se l’immobile di mia proprietà fosse ubicato nel Comune di Bologna (che ha potuto recepire il suggerimento dello Stato) avrei usufruito dell’aliquota prima casa nel 2012 ed ora della sospensione. Se poi l’immobile fosse ubicato nel Comune di Russi avrei pagato, nel 2012, l’aliquota ridotta ammessa per “immobili in uso gratuito a famigliari”. Se interessa, sempre nel 2012, il Comune di Cervia adottava la medesima risoluzione del Comune di Ravenna. Tutto questo per dire che non esiste altro criterio oggettivo, nella scelta che ogni singolo
di
GIANLUCA COSTANTINI
Comune effettua, se non quella legata allo scarso stato di salute delle finanze del comune medesimo. Altrimenti con quale criterio il Comune di Ravenna ha deciso di non poter ammette la parificazione ad “abitazione principale”? Pare evidente che la mancata concessione sia legata esclusivamente allo stato di salute delle casse del Comune di Ravenna che, questo punto, io e qualche altro dovremo cercare di sanare. Da qui nasce la mia speranza di guadagnare la gratitudine di tutti i cittadini del Comune. Cordiali saluti. Tiziano Matteucci, dalla Tailandia
COMPLIMENTI PER I SUCCESSI AL SAN PIETRO IN VINCOLI Complimenti al San Pietro in Vincoli Calcio per le numerose vittorie riportate in questo 2013. La società si è distinta conquistando il campionato di Prima Categoria con la prima squadra, quello provinciale con la Juniores, per poi salire pochi giorni fa sul gradino più alto del podio sempre con la prima squadra nella Coppa Emilia di Prima Categoria. Esprimo le mie più vive congratulazioni ai giocatori, all'allenatore e al presidente e auguro loro di proseguire affiatati in questo percorso ricco di conquiste. Gianluca Benzoni, Lista per Ravenna
appuntamenti giugno 2013
SULL’IMU E QUELLA STRANA SCELTA DEL COMUNE DI RAVENNA
NO ALLE IMMAGINI FEMMINILI DEGRADANTI Cgil, Cisl e Uil di Ravenna raccolgono l’invito di Udi, Linea Rosa e Associazione Libere Donne di prendere posizione pubblicamente per disapprovare le modalità di promozione e pubblicizzazione di due eventi ravennati, il Marinabay e il motoraduno di San Pietro in Vincoli, avvenuta utilizzando immagini femminili umilianti e degradanti. I sindacati riconoscono la gravità delle immagini e l’urgenza della riflessione, della denuncia, del cambiamento. Le donne vere stanno scomparendo nell’immaginario collettivo sociale per essere sostituite da rappresentazioni frammentati, umilianti e volgari. Non possiamo assuefarci all’utilizzo strumentale del corpo femminile. Perché la donna deve essere rappresentata esclusivamente attraverso un corpo feticcio, seminudo, sensuale, provocatorio e muto? Le immagini sono segni, simboli, modelli di pensiero. E i modelli di pensiero informano i comportamenti. Che messaggi si veicolano con titolazioni e immagini volgari e sessiste? Quali comportamenti possono associarsi ad una concezione della donna come mero oggetto sessuale? La violenza maschile sulle donne non è un mero fatto individuale, ma ha origine in modelli culturali che si fondano sul possesso e sulla sopraffazione dell’uomo sulla donna. Si tratta quindi di capire quali modelli culturali vogliamo promuovere: la logica del mercato non può travolgere qualsiasi barriera etica; l’uso distorto del corpo femminile non può essere relegato allo “scherzo” o alla “bravata”. Cgil, Cisl e Uil, della provincia di Ravenna
giovedì 6 giugno - ore 20.30 Scopri il tuo futuro... col caffè
giovedì 13 giugno - ore 20.30 Il pesce dei Marinai
giovedì 20 giugno - ore 20.30 Barbecue sotto le stelle
giovedì 27 giugno - ore 20.30 La Trattoria premia la pagella DAL 13 GIUGNO SIAMO APERTI TUTTE LE SERE (CHIUSO IL MARTEDÌ)
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di
MOLDENKE
Allora, c’è stato un giornale (Ravenna&Dintorni) che ha scritto che l’ex sindaco e senatore del Pd, Vidmer Mercatali, si è comprato la casa a Marinara – in quella Marinara che ha fortemente contribuito a creare – sfruttando uno sconto a sua insaputa di circa il 40 percento sui prezzi medi dichiarati dalla proprietà. Lo stesso Mercatali ha risposto ribadendo le sue ragioni sul Carlino, e poi ha chiarito quello che aveva detto sul Carlino sul Corriere Romagna. Ok, tutto bene, niente di scandaloso ci mancherebbe. Ma in tutto questo, probabilmente, il terzo quotidiano della città si è sentito escluso. E allora ecco la bomba: la Voce di Romagna scrive qualche settimana dopo che il ministro Josefa Idem, la nostra amata Sefi, ha la residenza in una palestra. Sì, in un edificio che ospita un’attività commerciale, la palestra Jajo Gym. Al primo piano di quell’edificio, in effetti, c’è un appartamento. Appartamento nel quale abitava insieme al marito prima del 2008, quando invece la coppia si è trasferita nella casa dei genitori. Senza però cambiare residenza. O meglio, l’ha cambiata solo il marito, che ammette la dimenticanza – naturalmente sul Carlino, dove c’è anche la testimonianza del commercialista, che assicura che l’immobile dove c’è la palestra non è mai stato parificato a una prima casa e che la neoministra ha sempre pagato le relative tasse «secondo le norme vigenti». Naturalmente non ne abbiamo la certezza, non avendo visto i documenti. Ma ci fidiamo, sì. Anche se qualcuno mi deve spiegare come ci si fa a dimenticare di cambiare la residenza alla moglie, mentre la cambia il marito. E come è possibile che non se ne siano mai ricordati prima (dal 2008 ad oggi), di non risultare residenti nella stessa casa. E se davvero il fatto di avere una residenza in uno stabile dove c’è un’attività commerciale non comporti niente di strano. Non so, davvero, magari è stata solo una dimenticanza. Ma per una volta sto con Alberto Ancarani del Pdl, che in una interrogazione al sindaco ritiene opportuno «sgomberare il campo da qualunque illazione o diceria relativa a un componente di un governo che fa della sobrietà, del rigore e del rispetto delle norme la propria principale cifra politica». E chiede anche a Matteucci «se abbia intrapreso azioni per accertare la congruità dei tributi pagati sull’edificio ove risiede il Ministro Idem». Ecco, chissà se e cosa risponderà il sindaco. Ma anche a me piacerebbe saperne di più.
RAVENNA FESTIVAL/1
Al Rasi tornano in vita i classici della danza contemporanea Dopo la presentazione pubblica di martedì 4 giugno a cura dell’ideatrice e direttrice artistica Marinella Guatterini, arriva al Ravenna Festival il Progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Conteporary Choreography ‘80-‘90). Nato nel 2011, il progetto ha un sottotitolo eloquente “Mettiamo in moto la memoria”: la sua principale finalità è riconoscere infatti il passato prezioso, creativamente originale, spesso profetico della coreografia contemporanea. La scelta e il conseguente riallestimento si propongono di offrire al pubblico odierno pièce d’autore che costituiscono, ormai, la tradizione del “nuovo”. Il passaggio di consegne, dagli interpreti di ieri a quelli anche giovanissimi di oggi, equivale all’appropriazione di esemplari modalità compositive e linguistiche, nel novero della migliore arte performativa del nostro Paese. Il progetto si pone, al momento, l’obiettivo di riproporre dieci coreografie considerate esemplari, con giovani interpreti italiani sempre diversi, anzitutto nei teatri e nei festival che promuovono il progetto stesso. L’appuntamento è per tre sere consecutive al teatro Rasi di Ravenna, da giovedì 6 a sabato 8 giugno, rispettivamente con Duetto (1989), La boule de neige (1985) e Calore (1982). Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini è una produzione del 1989 per il non più esistente gruppo Parco Butterfly, affidata ora alla compagnia Fattoria Vittadini; Calore di Enzo Cosimi, creazione del 1982, dell’allora compagnia del coreografo, denominata Occhèsc, è stata affidata alla compagnia Enzo Cosimi; La boule de neige di Fabrizio Monteverde del 1985, una produzione della non più esistente compagnia Baltica, affidata al Balletto di Toscana Junior. Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org.
RAVENNA FESTIVAL/2
CULTURA
CULTURA& SPETTACOLI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 giugno 2013
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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI Sabato 1 giugno, pomeriggio, Ravenna Festival. Al Teatro Alighieri era di scena la terza rappresentazione di Sleeping Beauty, il balletto coreografato con raffinata maestria da quel genio della creazione ballettistica che è Matthew Bourne, sulla musica di un altro grande, della creazione musicale, che è Pëtr Cajkovskij. La storia è tratta da La bella addormentata nel bosco, l’indimenticabile fiaba di Charles Perrault che ha incantato - e a volte impaurito - la nostra infanzia. E ancora ci incanta. Ma non ci fa paura… O sì? Pubblico folto ed entusiasta.
SETTE FATE... di Charles Perrault
L’Africa e la Classica Orchestra Afrobeat Domenica 9 giugno alle 21 al teatro Alighieri appuntamento con “Regard sur le Passè”, epica musicale in tre movimenti diretta da Marco Zanotti. La Classica Orchestra Afrobeat rilegge questa pietra miliare della cultura africana con un ensemble bizzarro ma con una tavolozza timbrica unica, a cavallo tra il barocco ed il popolare, tra l’Europa e l’Africa, impreziosito dalla presenza e dalle voci di Sekouba Bambino (Guinea) e del griot Baba Sissoko. RAVENNA FESTIVAL/3
il punto d’incontro ALL’ALIGHIERI TUTTE LE INFO CON I MANOSCRITTI VERDIANI È stato inaugurato al teatro Alighieri, in centro a Ravenna, il “Punto d’incontro di Ravenna Festival 2013” che quest’anno è impreziosito da una speciale opportunità: l’esposizione al pubblico, nel bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, dei manoscritti verdiani acquisiti da Eni e Intesa San Paolo all'asta toscaniniana di Sotheb’y a Londra. I visitatori potranno ammirare, fino al 3 luglio, le pagine con i primi passi della composizione del Falstaff del 1890, il telegramma di Giuseppe Verdi ad Arturo Toscanini per l’ottima esecuzione dell’opera alla Scala nel 1899 e le pagine autografate dell’Ave Maria, composizione per coro tratta dai Quattro Pezzi Sacri del 1896. Il punto d’incontro del Festival è aperto fino al 13 luglio tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 20. Si tratta di un luogo dove è possibile entrare liberamente e ricevere informazioni su tutte le attività del Festival e sulla città.
AGENDA FEST IL DVD DI LUCIANO BERIO
La coreografia di Bertozzi per Corelli Mercoledì 12 giugno alle 21 al teatro Rasi, omaggio ad Arcangelo Corelli nel terzo centenario della morte con la coreografia di Simona Bertozzi Elogio de “La Folia”. Con Bertozzi in scena Manfredi Perego, con la partecipazione di Andrea Sassoli e Sara Dal Corso.
I VA L
Sabato 8 giugno alle 11 di mattina alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna verrà presentato il progetto “C’è musica e musica”, 2 dvd e libro sul ciclo di lezioni trasmesso in Rai negli anni settanta a cura del compositore Luciano Berio. Organizza Feltrinelli Real Cinema in collaborazione con RAI ERI e Centro Studi Luciano Berio.
C’era una volta un Re e una Regina che erano disperati di non aver figliuoli, ma tanto disperati, da non potersi dir quanto. Andavano tutti gli anni ai bagni, ora qui ora là: voti, pellegrinaggi; vollero provarle tutte: ma nulla giovava. Alla fine la Regina rimase incinta, e partorì una bambina. Fu fatto un battesimo di gala; si diedero per comari alla Principessina tutte le fate che si poterono trovare nel paese (ce n’erano sette) perché ciascuna di esse le facesse un regalo; e così toccarono alla Principessa tutte le perfezioni immaginabili di questo mondo. Dopo la cerimonia del battesimo, il corteggio tornò al palazzo reale, dove si dava una gran festa in onore delle fate. Davanti a ciascuna di esse fu messa una magnifica posata, in un astuccio d’oro massiccio, dove c’era dentro un cucchiaio, una forchetta e un coltello d’oro finissimo, tutti guarniti di diamanti e di rubini. Ma in quel mentre stavano per prendere il loro posto a tavola, si vide entrare una vecchia fata, la quale non era stata invitata con le altre, perché da cinquant’anni non usciva più dalla sua torre e tutti la credevano morta o incantata. Il Re le fece dare una posata, ma non ci fu modo di farle dare, come alle altre, una posata d’oro massiccio, perché di queste ne erano state ordinate solamente sette, per le sette fate. La vecchia prese la cosa per uno sgarbo, e brontolò fra i denti alcune parole di minaccia… (in I racconti delle fate, traduzione di Carlo Collodi, Adelphi, Milano 2002)
TEATRO RASI 8 luglio 2013 ore 21 Testo “io crescerò”
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CULTURA& SPETTACOLI
di Matteo Cavezzali «A Cervia mancava una apertura verso il teatro contemporaneo, per questo ho pensato di organizzare una tre giorni in cui tutti i cittadini e anche i turisti potessero scoprire questa scena in cui la Romagna ha molto da dire». È chiaro l’intento di Alex Giuzio, giovane organizzatore che è riuscito, quasi da solo, a realizzare una rassegna di tutto rispetto. Si tratta di Drammi Collaterali, che da venerdì 7 a domenica 9 giugno porterà a Cervia un assaggio del miglior teatro di ricerca e alcune mostre. Alla sua prima edizione la rassegna mette assieme alcuni protagonisti del teatro ravennate con due nomi della nuova ricerca romana ospitati al teatro comunale di Cervia. Anche le modalità con cui sono stati trovati i fondi per realizzare il festival è originale. Nessun contributo pubblico infatti: «Abbiamo avuto un finanziamento dalla Banca Popolare di Ravenna, ma poi il resto dei soldi è arrivato da alcuni piccoli contributi provenienti da negozi e aziende della città. Hanno sposato il progetto, è stato faticoso cercarli uno ad uno, ma alla fine è stato un ottimo risultato». In programma ci saranno Fanny&Alexander che riproporranno uno dei loro classici, Him, in cui un Hitler in stile Cattelan doppia in tempo reale il film de Il mago di Oz (sabato 8 alle 20). I faentini Menoventi presentano la commedia paradossale InvisibilMente recentemente vista alla Darsena di Ravenna durante Fèsta (venerdì 7 alle 21). Arrivano nella città delle saline anche due talenti della scena romana. Andrea Cosentino è uno dei più interessanti esponenti del teatro di narrazione non-convenzionale. Cosentino presenta Angelica (venerdì alle 22) un monologo privo di un reale filo narrativo in cui vengono trattati con leggerezza temi gravosi come la vita, la morte, il teatro e la società dei media, in un susseguirsi e incastrarsi di
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IL FESTIVAL
RAVENNA 2019
“Drammi collaterali” a Cervia fra teatro, arte e musica
Daniele Timpano e, a sinistra, Andrea Cosentino in scena.
micro-storie. L’altro romano è Daniele Timpano che presenta Aldo Morto, un monologo ispirato alle ripercussioni sulla società italiana del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Lo spettacolo irriverente ha ottenuto ottime recensioni dalla critica ed è la prima volta che viene presentato in Romagna (sabato 8 alle 21.30). A seguire Davide Sacco di ErosAntEros presenterà un live di musica elettronica.
Domenica 9 alle 21 all’ex pescheria chiude la programmazione Work performance della attrice portoghese Ana Vilela Da Costa. Non sarà solo il teatro però protagonista di Drammi Collaterali. Alla Sala Rubicone dei Magazzini del sale sarà infatti presentata la mostra di Osservatorio Fotografico del progetto – ideato e curato da Silvia Loddo e Cesare Fabbri con foto di Nicola Baldazzi, Davide Baldrati e Francesca Gardini –
Tra i protagonisti Fanny&Alexander e i romani Cosentino e Timpano
sulla città di Ravenna, visibile dalle 16 alle 19 nei tre giorni della rassegna. Possibilia, esito del percorso di partecipazione sul futuro dei magazzini del sale sarà esposto negli spazi dello stesso magazzino. Sempre nella zona della Darsena di Cervia sarà visibile l’installazione “feticcio” T’Oracolo realizzata da Antonello Ghezzi. Nel foyer del teatro invece sarà proiettata la videoinstallazione Sport del gruppo nanou. Tutte le mostre e installazioni sono a ingresso gratuito mentre per gli spettacolibiglietto a 5 euro. Info: drammicollaterali.net o 338 4692530.
Oltre 50 eventi fino a settembre da vera capitale È stata presentata in Municipio l'edizione estiva di “Prove tecniche”, il cartellone di Ravenna2019 preparatorio della candidatura a capitale europea della cultura. Oltre 50 proposte, da giugno a settembre, in tutta la Romagna: cinema, concerti, feste, installazioni, incontri, mostre e spettacoli a Cesena, Faenza, Forlì e Rimini ma anche in Appennino, Bassa e Riviera. Il programma completo e continuamente aggioranto è presente sul sito www.ravenna2019.eu . «Sempre più istituzioni, artisti e soggetti culturali ci chiedono di essere presenti nelle prove tecniche», ha spiegato Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna2019, presentando il cartellone in Comune insieme all'assessore comunale alla Cultura Ouidad Bakkali, organizzatori di iniziative e referenti delle città sostenitrici. Per quanto riguarda le produzioni di Ravenna2019, dopo il successo del 2012 viene confermata “Cinema in cinque tracce”, rassegna di film ispirata dai temi della candidatura nella centralissima piazza del Popolo di Ravenna (15-19 luglio). Spicca poi, il 23 agosto, la “Festa in Darsena”, una giornata di musica e installazioni in un luogo simbolo della città in ottica 2019. La programmazione estiva accompagnerà, per così dire, la stesura finale e la consegna della domanda di partecipazione (il bando scade il 20 settembre), ma le “Prove tecniche” proseguiranno poi fino a dicembre nelle forme già conosciute.
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FAENZA
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LA CURIOSITÀ
Un concertone per Valter Del Pane Sul palco per ricordare il titolare della Sghisa anche Roy Paci e Niccolò Fabi È tutto pronto per il concertone dal titolo “La Repubblica di Valter”, che si terrà venerdì 7 giugno in piazza del Popolo a Faenza a partire dalle 21. Protagonista il Collettivo Dal Pane, formato da alcuni artisti di spicco della scena indipendente della nuova musica d’autore italiana in memoria di Valter Del Pane, titolare dell’Osteria della Sghisa prematuramente scomparso l’anno scorso, storico partner del Mei e animatore socio-culturale faentino in vari campi. Sul palco, tra gli altri, Roy Paci, Zibba, Roberto Angelini, Pino Marino, Pier Cortese, Leo Pari, Grazia Negro, Ilaria Graziano, John Lui, Gabriele Lazzarotti, Andrea Pesce, Daniele “Il Mafio” Tortora e Fabio Rondanini. Ospite d’eccezione della serata sarà Niccolò Fabi. Uscirà in contemporanea, sempre il 7 giugno, anche il cd La Repubblica di Valter, album prodotto da Etnagigante che conterrà dodici brani in gran parte già noti ma reinterpretati, riarrangiati e registrati live negli studi di Lecce di Roy Paci. Tra le canzoni presenti sull’album anche l’inedito “In ogni goccia” scritto appositamente da Roy Paci per l’amico Valter Dal Pane. Il ricavato del concerto sarà devoluto in beneficenza ai figli dello stesso Dal Pane. L’attività del Collettivo continuerà poi con la raccolta di fondi per una borsa di studio.
MUSICA DAL VIVO
Band ravennati in vetrina anche d’estate tra città e mare In estate non si fermano le attività dell’Associazione Norma che ha ideato e organizzato un programma di concerti che da giugno a fine settembre porterà a esibirsi più di una decina di giovani band della scena ravennate in vari luoghi della città (tra Almagià e Valtorto) e della costa. La rassegna “Ravennaduepuntozero summer edition” partirà mercoledì 12 giugno dalle 21 fino all’1 al bagno Sottomarino di Marina di Ravenna all’insegna del rock più o meno pesante con Hydrahead (nella foto), Limite Minimo 130, Rust in Peace. Info su Facebook e allo 0544 684365.
Mandelli, attore star nei Soliti Idioti, suona dal vivo al bagno Hana-Bi Serata ad alto tasso di divertimento ed energia al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna, dove martedì 11 giugno arrivano i lombardi Hot Gossip – che suonano una sorta di brit-pop con influenze anni novanta – con uno special guest d’eccezione. Si tratta di Francesco Mandelli (nella foto), noto al grande pubblico (e alla stragrande maggioranza dei giovani italiani) come protagonista del serial (e poi del film) I soliti idioti ma da tempo musicista della band Orange. In precedenza, sabato 8 giugno all’Hana-Bi l’appuntamento è con His Clancyness, il progetto indie-rock di Jonathan Clancy (A Classic Education, Settlefish). I concerti iniziano alle 21.30 (a ingresso gratuito).
RAVENNA SCREEN
A lezione di cinema al bed&breakfast
IL CONCERT AL PETER CON GIACOMO TONI TRA JANNACCI E CAPOSSELA
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Partono due nuove rassegne sulla settima arte in città Ravenna Screen Project ha presentato due nuove iniziative cinematografiche, realizzate in collaborazione con l’Ufficio Attività cinematografiche del Comune. Una delle due novità è la rassegna “Lezioni di Cinema – Capolavori alla moviola” a cura di Fabrizio Varesco, iniziata il 5 giugno e in programma tutti i mercoledì (alle 21) fino al 3 luglio nella corte del bed & breakfast “Al Teatro” di Largo Firenze 16 (in centro a Ravenna, ingresso libero). «Cinque incontri – ha spiegato Varesco – per entrare e approfondire i capolavori del nostro cinema grazie all’originale approccio fornito da esperti ma soprattutto amanti della settima arte». Nel corso delle serate si avvicenderanno in “cattedra” Marco Del Bene (docente di Storia dell’Asia Orientale presso il Dipartimento “Isti-
tuto italiano di studi orientali” dell’Università La Sapienza), che tratterà I sette samurai di Kurosawa, poi lo scrittore Eugenio Baroncelli, Alberto Achilli responsabile dell’Ufficio Attività Cinematografiche del Comune di Ravenna, e lo scrittore Eraldo Baldini. È consigliata la prenotazione al numero 340 9931784 (solo il mercoledì) o via e-mail all’indirizzo ravennacinema@gmail.com. La seconda rassegna è “Controcinema – il cinema indipendente” a cura di Alberto Bucci: lunedì 10 giugno alle 20.30 sarà proiettato al cinema Corso (via di Roma 51) il film: Restiamo Umani – The Reading Movie (2012), regia di Fulvio Renzi e Luca Incorvaia. Il film della lettura integrale del libro Gaza – Restiamo Umani scritto da Vittorio Arrigoni.
Sabato 8 giugno al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna alle 17.30 è in programma il concerto di Giacomo Toni & 900 Band. Toni promuove il suo disco Musica per Autoambulanze, recensito favorevolmente sulle riviste di settore, nelle quali viene paragonato a gente del calibro di Enzo Jannacci, Piero Ciampi, Paolo Conte e Vinicio Capossela. Ingresso gratuito.
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CULTURA& ARTE
giovedì 6 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI
LA RECENSIONE
Ubaldo Oppi, La giovane sposa, 1922-24 (Padova, Musei civici)
di Serena Simoni Dopo la bella mostra dedicata a Wildt, protagonista della scultura italiana di inizio ’900, i Musei di San Domenico di Forlì ospitano come naturale proseguimento un’indagine sull’arte maturata negli anni del fascismo. Apprezzata da numerosi visitatori, Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre ha affrontato un percorso non semplice per chiarire i vari aspetti della cultura visiva di quell’epoca, stretta fra necessità del regime e aspirazioni alla libertà di espressione. Scartato giustamente il titolo DVX previsto in prima battuta, riduttivo e fuorviante per la mostra che è stata allestita e per le complesse tematiche affrontate, va reso merito al curatore Fernando Mazzocca che ha scelto opere famose insieme ad altre meno interessanti dal punto di vista estetico, ma assolutamente esemplificative del clima del tempo, allargando a comprendere grafica, design e moda. Nonostante alcuni nèi – illuminazione non sempre adeguata, sale talvolta troppo “piene” di opere che interferiscono fra loro, allarmi che scattano a ripetizione anche senza folla – la mostra, va detto, è imperdibile. Questo, fin dal prologo nella sala iniziale, dove ad accogliere lo spettatore appare l’icona malinconica della Silvana Cenni di Casorati (protagonista di un’indimenticabile mostra a Ravenna) posta accanto a uno dei pezzi più misteriosi del ’400, la Città ideale della Galleria nazionale di Urbino. L’ouverture sibillina degli anni ’20 sta tutta in questi due dipinti, nella realizzazione di un’arte nuova e antica al tempo stesso, che trova la propria forza espressiva nelle radici, intese in senso estensivo: dalla romanità al Rinascimento, dal classicismo al primitivismo etrusco, da Giotto a Piero della Francesca. «Nulla di alambiccato e di eccentrico» professava al tempo la critica d’arte e giornalista Margherita Sarfatti, che dichiarava di amare la limpida compostezza dei nuovi antichi, lontani dal linguaggio «arbitrario e oscuro» delle Avanguardie, liquidate come una «malattia infantile». La fondatrice di Novecento, questo il gruppo di pittori creato nel
Imperdibile Novecento tra avanguardie e regime 1923, non era in una posizione autarchica, ma si trovava in linea con quel “ritorno all’ordine” sostenuto in tutta Europa e che si esplicitava anche nei recuperi monumentali del Picasso post-cubista. Nonostante a queste date Mussolini manifestasse cieca fiducia verso la Sarfatti, amica intima e sostenitrice del duce fin dai suoi primi passi socialisti, appare chiaro anche dalla mostra quanto sia difficile educare le masse o dare fondamento a nuove mitologie, senza dar corda ad un’arte di regime. Forse proprio grazie all’amica, all’inaugurazione della prima mostra di Novecento Mussolini fu in grado di affermare che «non si può governare ignorando l’arte e gli artisti» e che lungi da lui era l’idea di «incoraggiare qualcosa che possa assomigliare all’arte di Stato». A dimostrarlo è l’appoggio dato al gruppo della Sarfatti, composto da artisti di prim’ordine e presto allargato negli anni successivi: in mostra, si vedano i lavori – alcuni eccezionali – di Ubaldo Oppi (La giovane sposa), di Anselmo Bucci, Achille Funi, Mario Sironi, Casorati (Concerto). Eppure, già nella sezione dedicata al culto della patria trova origine la prima retorica del fascismo che ha bisogno di eroi e di raccogliere il malcontento della vittoria tradita: per questo affida a scultori come Andreotti e Rambelli il culto dei caduti della I grande guerra, da calibrare fra recuperi simbolisti e classicismo novecentista. Sono temi in crescita fin dalla seconda metà de-
gli anni ’20 e che perdurano nel decennio successivo, quando faranno gioco allo spirito di squadra dei Balilla e delle camicie nere, tratteggiati dal realismo divisionista di Nomellini, o dei nuovi caduti della guerra d'Africa. Anche il mito del capo, affrontato in mostra, non può esulare da un'arte di stato: che sia il virtuosismo di Wildt, l’aviopittura di Dottori, il futurismo cinetico di Bertelli o la pittura didascalica di Conti, gli artisti credono o sembrano credere che si possa realizzare un’arte fascista pur mantenendo la libertà di
espressione. Sicuramente ci crede uno dei più grandi artisti italiani del ’900, Mario Sironi, che all’inizio degli anni ’30 giustifica il superamento dell’arte da cavalletto in favore di opere murali come affreschi e mosaici, in grado di educare meglio le masse. Il passaggio a questa arte che si fa carico di idealità condivise – si pensi ai cicli decorativi di Palazzo di Giustizia a Milano o dell'Università di Roma – non potendo essere in mostra, viene espresso nella sezione Arte pubblica, in cui sono esposti progetti e disegni di architetti come Marcello Piacentini: sul filo del rasoio, l’architettura oscilla fra il razionalismo avanguardista degli anni ’20 e la monumentalità di regime, del tutto vincente nel decennio successivo. Dimenticate le sperimentazioni razionaliste e sopravvissuti i futuristi solo grazie a un loro utilizzo circoscritto da parte del regime, non sarà altrettanto facile per Novecento mantenere la posizione: nonostante il tentativo di recuperare temi cari al fascismo come la maternità, il lavoro, la fertilità
A Forlì, la mostra sull’arte tra le due guerre in Italia
della terra, la loro non è più un’arte in linea con la politica culturale del partito. Ormai, per Mussolini l’arte non può che essere “sociale”. L’oscillazione fra un becero trionfalismo – bene espresso in mostra dai dipinti vincenti al Premio Cremona creato dal gerarca Farinacci – e un’arte libera, possibilmente fedele ma senza vincoli al fascismo – sostenuta dal Premio Bergamo di Bottai – corre per tutta la mostra, sfiorando manifesti, abiti ed oggetti di design. Per molti artisti, il risultato fu uno scacco matto fra precario equilibrio e paradossale infermità, le stesse tensioni opposte del Giocoliere di Donghi (1937). Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre - fino al 16 giugno - Forlì, Musei di San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro - orari: MA-VE 9.30-19; SA-DO e festivi 9.30-20. Info: 199757515.
ACCADEMIA DI BELLE LABORATORI E GIARDINI APERTI PER L’OPEN DAY
Renato Bertelli, Profilo continuo. Dux, 1935 (Firenze, Palazzo Pitti)
A RT I
L’Accademia di Belle Arti di Ravenna apre a tutti l’ultimo giorno di scuola, Venerdì 7 giugno. Docenti e studenti invitano la cittadinanza a frequentare laboratori che apriranno alle 10, con visite guidate e servizio di orientamento no stop per l'intera giornata. All'ingresso una sorprendente opera musiva: “Tu ed io” di Melissa Moliterno farà partecipare al mosaico gli ospiti dell'Accademia, che attraverso una divertente fotografia diventeranno. Alle 17.30 ci sarà l’inaugurazione open garden, un percorso nel verde con le opere dei giovani artisti del Triennio di Arti Visive – Mosaico e del Biennio Specialistico di Mosaico. Per reinventare il paesaggio che circonda l'Accademia con installazioni, mosaici e suoni. Alle 19.30, cena-buffet all’aperto e musica per continuare il dialogo e l’incontro con l'arte.
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CULTURA& RUBRICHE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 giugno 2013
Fulmini&Saette di Adriano Zanni
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Letti per voi
Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Dai vampiri agli zombie: il nuovo Vergnani di
Piano Magic, Mezzano VISIBILI & INVISIBILI di
FRANCESCO DELLA TORRE
Che opera atipica, politica, efficace e disgustosa
The Bay, di Barry Levinson (2012) Prima di parlare del film in questione, riassumiamo il curriculum di Barry Levinson, 71 anni: A cena con gli amici (recuperare), Il migliore, Piramide di paura, Good Morning Vietnam, Rain Man, Bugsy, Toys, Rivelazioni, Sesso e potere e così via. Insomma, un pilastro assoluto di Hollywood e autore di alcune delle commedie a sfondo drammatico più note degli anni ’80-’90. Dopo un po' di anni di comprensibile declino, si legge di un suo ritorno con un horror prodotto da Oren Peli, e cioè il signor Paranormal Activity. Che succede? In realtà Levinson da qualche tempo si cimenta con documentari. The Bay è invece un “mockumentary” (un documentario falso) ed è girato con la tecnica del “found footage” (video ritrovati dopo i fatti narrati del film), due tecniche, soprattutto la seconda, sviluppatesi in poco tempo (nell'horror fu introdotta da The Blair Witch Project e resa ancor più nota proprio da Paranormal Activity) ma di cui già purtroppo assistiamo ad un certo abuso, soprattutto quando si parla di sovrannaturale. Eppure The Bay è bello, molto bello. Com’è possibile? Nato dall'idea di realizzare un documentario sul reale inquinamento che in questi anni ha subito l'altrimenti bellissima baia Chesapeake nel Maryland, il regista ha voluto portare il messaggio ecologico sotto forma di un reportage in cui si narra di batteri mutati a causa del massivo sversamento in mare di escrementi di pollo, che si introducono nel corpo umano (sia grazie a bagni in mare, che all'acqua potabile) e che pian piano lo divorano dall'interno. Il tutto è raccontato tramite tutti i mezzi di massa possibili, dai cellulari alle videocamere, dalla videosorveglianza a skype. È proprio tramite quest'ultimo che la protagonista racconta, a posteriori, cos’è suc-
cesso nella cittadina in quel maledetto 4 luglio 2009. Non spaventoso, ma agghiacciante e difficile da digerire, il film rappresenta una bellissima metafora (neanche troppo tale) su come l'uomo stia distruggendo la natura e ne subirà le conseguenze. I mezzi usati dal grande regista sono tutti funzionali al racconto, che pur nella sua assurdità, porta un forte senso di angoscia in sala; inoltre, usando un appropriato e sottile humor nero, non manca di attaccare e deridere la sua società: oltre a scegliere una data simbolo, il regista presenta un sindaco ignorante, che in accordo con le cariche politiche più alte sceglie di occultare la vicenda in cambio di venti denari. Non manca la coppia “american style” perfetta, vista come poco lungimirante occhio esterno e per nulla critico. Un film duro, pieno di scene poco digeribili, ma che rappresenta uno dei gridi di allarme più efficaci e coinvolgenti possibili. Un horror atipico, un film politico, una piccola, grande e... disgustosa opera!. P.O.E. - Poetry of Eerie, di registi vari (2011) Un super invisibile, visto che esce in pochissime sale. Poetry of Eerie è un film a episodi tutti ispirati da racconti di Edgar Allan Poe. Esce in sala (dove esce) con solo otto dei tredici episodi inizialmente proposti e disponibili nel dvd americano già uscito. Si segnala un’importante presenza ravennate, quella di Edo Tagliavini che firma l'episodio più ironico e interessante della serie, Valdemar, che parla di un uomo mesmerizzato in punto di morte, rimanendo così sospeso tra vita e morte. Visto che dura solo 11 minuti, non si dice altro. Si dice però che la Commissione di Revisione Cinematografica ha dato uno squallido Vietato ai minori di 18 anni al film. Giusto per una migliore diffusione, grazie. Con in cantiere un seguito, P.O.E. 2.
NEVIO GALEATI*
«Il male è istintivo, il bene richiede una disciplina ferrea che pochissimi sono in grado di applicare e sostenere, se non sono stati incoraggiati, indirizzati e sorretti dalle solide fondamenta di una limpida educazione». Questa è la chiave di volta dell’ultimo romanzo di Claudio Vergnani, I vivi i morti e gli altri (Gargoyle, marzo 2013), nuova incursione in un tema classico dell’horror dopo la trilogia sui vampiri (Il 18° vampiro, Il 36° giusto e L’ora più buia), gli zombi. Ancora una volta la variazione sul tema tocca punte di qualità notevoli, che ricordano un maestro della letteratura fantastica, Richard Matheson e il suo Io sono leggenda (non il film, con Will Smith, please). Lo scrittore modenese, segue l’odissea (o la discesa agli inferi) dell’ex militare di professione Oprandi, assoldato per recuperare un vecchio nobile diventato zombie, per restituirlo alla figlia che gli vuol dare «degna sepoltura» in Svizzera. Già, perché il mondo è impazzito: i morti “ritornano”, ma non seducenti come i fascinosi eroi di Twilight o i revenant di Anne Rice. No, no: sono davvero terrificanti, cadono a pezzi ma continuano a cercare vittime; imputridiscono ma non si fermano. Insomma, il contrario de Le intermittenze della morte di Saramago, dove la signora con la falce improvvisamente, quasi per capriccio, smette di recidere vite (con conseguenze disastrose: ha senso parlare di immortalità dell’anima se… non si muore più?). È naturalmente una spirale senza fine, perché gli zombi uccidono e generano altri morti viventi. Anzi, anche chi è già nella tomba esce; e ha fame. Commenta Oprandi: «Che altro era l’avvento degli zombi se non il Giorno del Giudizio? E la sentenza era lì, sotto gli occhi di tutti». Alla faccia della «resurrezione della carne». Da brividi, giusto? No, sbagliato, i brividi non arrivano da quella parte, perché pagina dopo pagina diventa chiaro cosa voglia dire Vergnani quando sostiene che il male si scatena “spontaneamente”. Il suo riferimento è ai “vivi” che compiono incredibili nefandezze una volta staccati i freni inibitori. E il lettore può scoprire, passo passo, chi siano “gli altri” del titolo. Perché in realtà qualcosa batte ancora nel petto dei presunti mostri. Una storia di grande intensità che, a differenza di altri contenitori di splatter e frattaglie, fa paura perché porta a pensare alla realtà, non ad “anestetizzarla”. Perché parla di sentimenti e di impulsi primari, senza dimenticare i ritmi della letteratura popolare, utilizzando anche la cifra dell’ironia. Dove sono rispettate alla perfezione le regole dell’action thriller e dove si può “percepire” davvero il rumore che fa uno stivale quando viene risucchiato dal fango. Il tutto con una struttura narrativa lucida e limpida, che crea empatia. Così alla fine si spera che Oprandi possa tornare fra i vivi. E in un altro romanzo. *direttore del festival GialloLuna NeroNotte
lo! l e b è il cielo con noi! o scopril Domenica 9 giugno, dalle ore 15
Giovedì 13 giugno, ore 21
Round Table 11, Club 41 I BAMBINI IN FESTA manifestazione di beneficenza a favore di A.G.E.O.P.
Luoghi da Favola IL CIELO DEI BAMBINI (serata al telescopio, letture animate)
Martedì 11 Giugno, ore 21
Martedì 18 Giugno, ore 21
Oriano Spazzoli I RITI DEL CIELO feste tradizioni legate agli astri
Claudio Balella OSSERVIAMO LA LUNA E LE COSTELLAZIONI
Per informazioni e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it
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CULTURA&TEMPO LIBERO
CinemaCity - Ravenna
giovedì 6 giugno 2013 | RAVENNA&DINTORNI
• CINEMA •
After Earth - Dopo la fine del mondo (Regia di M. Night Shyamalan)
fer.: 17-18-20.40-21.10-22.55; sab.: 16.30-17.40-18.40-20.40-21.10-22.55-23.15; dom.: 15.30-16.20-17.40-18.3020.15-20.40-22.30-22.55
Programmazione da giovedì 6 a mercoledì 12 giugno
Robbie Williams - Live at the 02 Arena (proiezione del concerto della popstar inglese)
mer.: 20.30-22.45
Italia - Faenza Quando meno te lo aspetti (Regia di Agnès Jaoui)
Quando meno te lo aspetti (Regia di Chris Wedge)
(Regia di Agnès Jaoui)
fer.: 18-20.40-22.45; sab.: 17-20.40-22.45; dom.: 15.40-18-20.40-22.45
Voices
Proiezione in 3D: gio., ven., sab., lun. e mar.: p.u. 17; dom.: 16-18 Proiezione in 2D: fer.: 17.45-20.10-22.30; sab.: 16.30-20.10-22.30; dom.: 15.30-17.45-20.10-22.30
(Regia di Jason Moore)
fer.: 18-20.25-22.50; sab.: 17-20.25-22.50; dom.: 15.35-18-20.25-22.50
Il grande Gatsby (Regia di Baz Luhrmann)
Proiezione in DGT: gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: 20.10-22.50
The Bay (Regia di Barry Levinson)
fer.: 17.15-20.40-22.40; sab.: 16.40-18.40-20.40-22.40; dom.: 16-18-20.40-22.40
Into darkness - Star Trek
Fast & Furious 6 (Regia di Justin Lin)
gio., ven., lun. e mar..: 17.15-18.05-20.20-21-22.55; sab.: 16.40-18.05-20.20-21-22.55; dom.: 15.30-17-18.05-20.20-21-22.55; mer.: 17.15-20.20-22.55
(Regia di J.J. Abrams)
La grande bellezza (Regia di Paolo Sorrentino)
fer.: 17-20.10-22.50; sab.: 16.40-20.10-22.50; dom.: 16.30-20.10-22.50
Robbie Williams - Live at the 02 Arena (proiezione del concerto della popstar inglese)
gio., ven., sab., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15
mer.: 20.30-22.45
Una notte da leoni 3
Jolly - Ravenna
(Regia di Todd Phillips)
fer.: 20.30-21.10-22.45; sab.: 17.50-20.30-21.10-22.45-23.10-00.50; dom.: 15.25-16-18-20.30-21.10-22.45
Tutti pazzi per Rose (Regia di Régis Roinsard)
gio., ven., sab., lun. e mar.: p.u. 21; dom.: 18.30-21
Cinedream - Faenza After Earth - Dopo la fine del mondo
Epic
Proiezione in DGT: gio., ven., lun. e mar.: 18.05-20.15-22.30; sab.: 17.20-20.15-22.30; dom.: 16-18.05-20.15-22.30; mer.: p.u. 18.05 Proiezione in 2D: fer.: 17-20.40-22.55; sab.: 16.30-18.35-20.40-22.55; dom.: 15.30-17.40-20.40-22.55
Epic
Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033
(Regia di Jason Moore)
fer.: 20.25-22.40; sab.: 17.45-20.25-22.40-00.55; dom.: 15.30-17.45-20.25-22.40
(Regia di Francesco Minarini)
(Regia di Barry Levinson)
gio., ven., lun. e mar.: 20-22.45; sab.: 17.40-19.30-22.45-00.45; dom.: 17.40-19.30-22.45; mer.: p.u. 20
Arena Borghesi - Faenza
La grande bellezza gio., ven., lun. e mar.: p.u. 20.10; sab.: 17.40-20.10; dom.: 15-17.40-20.10
Fast & Furious 6
Proiezione in 3D: mer.: 20.20-22.45
(Regia di Federico Fellini)
mer.: p.u. 21.30
Viaggio sola (Regia di Maria Sole Tognazzi)
sab., dom. e lun.: p.u. 21.15
Il grande Gatsby (Regia di Baz Luhrmann)
fer., sab. e dom.: p.u. 21.45 (Regia di Wolfgang Reitherman)
(Regia di J.J. Abrams)
Le notti di Cabiria
Gulliver - Alfonsine
(Regia di Justin Lin)
Il libro della giungla
Into darkness - Star Trek
gio.: p.u. 21
sab.: p.u. 17.40; dom.: 15.30-17.40
fer.: 20.20-22.45; sab.: 17.45-20.20-22.45; dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45
The Bay
Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Arena Borghesi Faenza, via Stradone 2, tel. 0546 663568
ven., sab., lun. e mar.: p.u. 21.15; dom.: 17.30-21.15
I nuovi corti di Francesco Minarini
(Regia di Chris Wedge)
(Regia di Paolo Sorrentino)
Voices
(Regia di Todd Phillips)
(Regia di Régis Roinsard)
gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: 20.40-22.45
fer.: 20.35-22.45; sab.: 18.10-20.35-22.45-00.45; dom.: 15.30-18.10-20.35-22.45
Una notte da leoni 3
Tutti pazzi per Rose
Solo Dio perdona - Only God forgives (v.m. 14) (Regia di Nicolas Winding Refn)
(Regia di M. Night Shyamalan)
Proiezione in 3D: mer.: 18.05-21 Proiezione in 2D: mer.: 17-20.10-22.55
Sarti - Faenza
sab.: 17.40-20; dom.: 15.50-17.40-20
INFOCINEMA Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cineparco delle Cappuccine Bagnacavallo, via Berti 6, tel. 329 2054014 Arena Cinema Massa Lombarda, c/o Museo della Frutticoltura Bonvicini via
Cineparco delle Cappuccine Bagnacavallo Un giorno devi andare (Regia di Giorgio Diritti)
mar. e mer.: p.u. 21.30
Amendola 40, tel. 329 2054014
GIARDINI PUBBLICI
LA NOVITÀ
Torna la grande festa dei bambini «che fa bene»
Alla scoperta del teatro in un corso estivo tra marionette e narrazioni Per la prima volta Teatro del Drago offre ai bambini (8/13 anni) e alle famiglie di Ravenna l’opportunità di seguire un corso di avvicinamento al teatro in tutte le sue forme, partendo dal mondo della figura e della narrazione. Dal lunedì al venerdì per due settimane (10 -14 e 17-21 giugno), l’appuntamento è ai Giardini Pubblici, all’Almagià e alla Casa delle Marionette per imparare a conoscere i contenuti, le tecniche e l’atmosfera del teatro. Si può scegliere la singola settimana o entrambe. Info e prenotazioni: cell. 392 6664211, la mattina tel. 0544 483460, mail: info@teatrodeldrago.it.
Torna domenica 9 giugno ai giardini pubblici di Ravnena la grande festa organizzata da Round Table 11 e club 41, con la collaborazione di moltissime associazioni sportive e associative che organizzano una domenica dedicata ai più piccoli per raccogliere soldi che poi vanno ad Ageop, associazione che si occupa da oltre trent’anni dei bambini malati di tumore. Nelle edizioni passate, che hanno tutte richiamato migliaia di famiglie, sono stati raccolti tra i 35 e i 40mila euro. Tantissime le iniziative a cui i bambini durante la giornata, dalle 10.30 alle 22 possono dedicarsi, dagli sport come il rugby e il baseball, all’intramontabile pompieropoli al tiro con l’arco. Non mancheranno momenti di animazioni, stand per mangiare una salsiccia, arti marziali e attività all’interno del Planetario.
COTIGNOLA E R IL DON CHISCIOTTE DI GEK TESSARO IN UNO SPETTACOLO
JUNIOR
GENITORI& BAMBINI
RAVENNA& DINTORNI |giovedì 6 giugno 2013
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LUOGHI DA FAV NUOVE LETTURE A SAVIO E AL TIRO A SEGNO
O L A
Continuano gli appuntamenti con il ciclo di letture e visite gratuite per i bambini e le loro famiglie “Luoghi da favola”. Giovedì 6 giugno, alle 17 al centro visite Cubo Magico Bevanella di via Canale Pergami a Savio, lettura animata “Gli alberi del mare”, tenuta dal gruppo volontario “Lettori Juke Box”. Lunedì 10 giiugno alle 17 al Vecchio tiro a segno nazionale, “Un gatto sull’albero”. Al termine, Ivo Angelici illustrerà al pubblico le caratteristiche degli alberi dei dintorni e l’Associazione sportiva tiro a segno offrirà una merenda. Ingresso gratuito.
L’INIZIATIVA
AV E N N A
TRA IMMAGINI E PAROLE
Ultimi giorni a Cotignyork, la manifestazione che, fino a domenica, porta a Cotignola giochi, laboratori e tante attività per i bambini. Tra gli appuntamenti, venerdì 7 al pomeriggio sono in programma tre laboratori: collage e mobile, con Marilena Benini, alle 17 nel cortile di Palazzo Sforza; disegno con Dacia Manto, alle 17.30, alla Scuola A&M; “Feticcio del mio cuore” con Alice Iaquinta, alle 17.30 al Parco Zanzi. Alla sera tre appuntamenti con i burattini nel cortile di Casa Varoli. Dalle 16 di sabato alle 12 di domenica, campeggio e festa della Scuola Arti&Mestieri a Parco Zanzi e Parco Bacchettoni. Alle 19.30 si cena allo stand del Motoclub I Leoni. Alle 20.30 via Cairoli ospiterà lo spettacolo “Storie per macchine a soffio” di Claudio Cavalli/Artexplora. A seguire, alle 21.30, presso Parco Bacchettoni, lo spettacolo “Il cuore di Chisciotte” di Gek Tessaro (che sarà anche a Ravenna domenica sera, negli Antichi Chiostri della Cassa di Risparmio a Ravenna alle 21) e, alle 22.30, a Casa Varoli, “La casa” (Tanti Cosi Progetti) di Danilo Conti e Antonella Piroli. Per info e prenotazioni: 0545 908879, fabbrim@comune.cotignola.ra.it, www.aem-selvatica.org.
L’albero in festa al Felici insieme “L’albero in festa” è arrivato a scuola. La manifestazione, patrocinata dall’ufficio Ambiente del Comune di Ravenna e organizzata da Piero Errani per arricchire di verde la pineta e alcune zone della città, oltre che offrire un momento di gioia all’aria aperta per i bimbi, quest’anno ha festeggiato nel cortile della scuola materna “Felici insieme”, dove alcuni nuovi alberelli sono stati piantati da Piero Errani e i suoi collaboratori (nella foto, un momento dell’iniziativa).
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ESTATE& TEMPO LIBERO
giovedì 6 giugno 2013 RAVENNA& DINTORNI
LIDO ADRIANO
Dai “Sapori d’Italia” a “Spiagge Soul” tanti intrattenimenti targati Pro Loco la rassegna
SPAZIO D’ARTE 2013 Venerdì 21 giugno
❚ Dal Bagno Calipso al Bagno Cristallo (ore 17 18) Les Foli (parata di danze africane) ❚ Piazza Vivaldi ore 21 Belen Carreras (spettacolo di danze orientali) ❚ Piazza Vivaldi ore 21.30 Steppin Razor (concerto di reggae music)
Venerdì 21 giugno
❚ Parco della Piadina ore 19 Banana Boat (musiche dal Golfo del Messico) ❚ Viale Virgilio ore 20 The Godivas (cover delle grandi popstar americane) ❚ Piazza Vivaldi ore 21 Les Foli (spettacolo di danze africane) ❚ Piazza Vivaldi ore 21.30 Del Barrio “El Diablito” (folklore Argentino)
Venerdì 21 giugno
❚ Dal Bagno Arcobaleno al Bagno Tiramisu (ore 17 -18) Belen Carreras (parata di danze orientali) ❚ Piazza Vivaldi ore 21.30 Folkomondo (folk europeo)
Nonostante un maggio incredibilmente tiepido e piovoso la stagione turistica a Lido Adriano è già partita da qualche settimana e la Pro Loco della cittadina balneare, una delle più attive della riviera ravennate, sta già lavorando a pieno ritmo per promuovere la località e intrattenere i turisti. Ne parliamo con la presidente Paola Fantinelli che non teme più di tanto il debole flusso turistico di fine primavera e punta tutto sulla’agognata bella stagione «quando arriveranno soprattutto i proprietari delle seconde casi che qui al Lido sono la grande maggioranza dei residenti estivi» Ecco allora cosa bolle in pentola: «Innazitutto abbiamo concepito due distinteprogrammazioni – spiega Fantinelli – una di eventi promozionali, l’altra pià consueta di animazioni, tutte le sere, nel cuore dell’estate. Per quanto riguarda la promozione già la prossima settima nel week-end del 15 e 16 luglio ospitiamo la rassegna di prodotti tipici nazionali “Sapori d’Italia” con un mercatino di specialità che provengono un po’ da tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia passando naturalmente per la Romagna. SI potranno degustare e acquistare diverse specialità, dagli arrosticini abruzzesi alla fiorentina di Chianina toscana ai deliziosi dolci siciliani... Sabato sera, in piazza Vivaldi abbiamo previsto anche la diverte animazione musicale dei
Moka Club, domenica pomeriggio offriamo invece uno spettacolo di musiche e balli folk romagnoli, con tanto di sciucarén». «Il fine settimana seguente, dal 21 al 23 giugno – ci tiene a sottolineare la presidente della Pro Loco – torna per la quarta edizione il mini festival di strada “Spazio d’arte”, con musiche, balli e parate, per le vie e le piazze del Lido ma anche in spiaggia (vedi il programma dettagliato nel box a sinistra, ndr)». Intanto prenderà il via il prorgramma di animazione serale – continua Fantinelli –: il lunedì sera è riservato agli eventi per i più piccoli, il martedì è dedicato ai mercatini, il mercoledì al folk romagnolo, il gio-
vedì ai mercatini di viale Alfieri, il venerdi ala movida romagnola in viale Virgilio con musiche e balli folk». «La prima settimana di luglio, la dedicheremo tutta alla “Notte Rosa” con diversi eventi fra cui un concerto di rockabilly e un tributo a Fabrizio De André con la band di Salvo Mauceri. Sempre a luglio come lo scorso anno ospiteremo sicuramente anche qualche serata della rassegna itinerante musicale “Spiagge soul”, Infine – conclude Paola – le serate a Lido Adriano saranno animate anche dall’ottima programmazione di intrattenimenti che hanno già avviato o progettato alcuni stabilimenti balneari come Cala Celeste, Cesar, La Plage, Giada».
Al via la seconda stagione del Cala Celeste di Abbiati Ormai è tutto pronto per l'inaugurazione dello stabilimento balneare di Lido Adriano CalaCeleste che sabato 8 giugno inaugurerà la stagione 2013 e festeggerà il primo anno della gestione di Christian Abbiati. Sabato 8 giugno il portiere del Milan, che anche quest'anno ha ottenuto importanti successi, e la moglie Stefania daranno il via a questa nuova estate dopo il successo dell'avventura imprenditoriale sul litorale ravennate avviata scorso anno. Oltre al massimo comfort e relax in spiaggia Cala Celeste promette ottime iniziative enogastronomiche, opportunità per il welness, importanti e divertenti eventi sul piano delle feste e delle serate musicali e spettacolari.
Lido Adriano Viale Petrarca 474 - tel. 0544 496087
s p i a g g i a
Lido Adriano - viale Virgilio 14 tel. 339.4210343
Sotto, Christian Abbiati e consorte al bagno Cala Celeste di Lido Adriano.
PARTY DI APERTURA
Lido Adriano - Viale Verdi 128 Tel. 0544 493501 bagnotiramisu@yahoo.it
Pasticceria Panetteria . Salumeria
Nella foto a sinistra, al centro la presidente della Pro Loco di Lido Adriano, Paola Fantinelli durante la recente iniziativa turistico sportiva iniziativa “Pescando Ravenna.
l i d o
a d r i a n o
RISTORAZIONE - RACCHETTONI BEACH VOLLEY - BOCCE
LIDO ADRIANO Viale Petrarca 472 - Tel. 0544 495183
CALCIO
Addio a Daniele Corvetta, il presidente delle serie B Da sinistra: Corvetta con Schwoch; lo striscione dei tifosi al funerale e un momento di gioia sul campo dell’era Corvetta
È morto venerdì 31 maggio a 74 anni Daniele Corvetta, armatore e storico presidente del Ravenna Calcio. Prese la squadra nel 1990 e la tenne fino al 2001 quando il club fallì trasci-
nato nel crac della sua Misano Navigazione. Al decennio del vulcanico presidente sono legati i ricordi più emozionanti del tifo giallorosso: la prima promozione in serie B nel 1992-93 e l'arrivò al Benelli di giocatori che poi avrebbero segnato il calcio italiano. Vestirono giallorosso personaggi come Christian Vieri, Francesco Toldo, Lamberto Zauli, Stefano Torrisi, Enrico Buonocore. A guidarli in panchina allenatori come Francesco Guidoli, Luigi Delneri e Walter Novellino, solo per citare i nomi più noti. Da circa cinque mesi Corvetta era ricoverato in ospedale a Rimini. Cadendo in casa a San Bartolo, frazione di Ravenna, si era fratturato un femore. Le conseguenze della frattura e altri malesseri precedenti hanno segnato i suoi ultimi mesi di vita. La morte è arrivata a distanza di pochi giorni da quella di un altro presidente del Ravenna, Sergio Aletti, che ha lasciato ben altri ricordi nell'immaginario della tifoseria. Messaggi di cordoglio sono arrivati da parte del sindaco Fabrizio Matteucci e dell’assessore allo Sport, ma anche del Pdl provinciale, che ha ricor-
dato la sua candidatura a sindaco di Ravenna per Forza Italia. Noi, invece, abbiamo chiesto ad alcuni personaggi che hanno scritto le pagine più importanti della storia del Ravenna un ricordo del presidente. «Era una bella persona – ci dice col fiatone nientemeno che Francesco Guidolin (allenatore dell’Udinese, e del Ravenna che conquistò la prima storica promozione in serie B) mentre è in sella alla sua inseparabile bicicletta –, schietta, diretta. Ho un bellissimo ricordo di lui e di quella stagione a Ravenna, ambiente fantastico, cavalcata straordinaria. Corvetta mi chiamò, chiedendomi di vincere il campionato e lo abbiamo fatto». Altro allenatore che ha fatto il grande salto grazie anche al Ravenna di Corvetta è Walter Novellino. «Che dispiacere – ci dice al telefono, apprendendo la notizia in quello stesso istante –, Corvetta era davvero una persona perbene. Un buono. Ricordo tutte le nostre cene le sere prima della partita. Aveva una grande passione».
Ci sono poi alcuni giocatori che sono rimasti nel cuore di tutti i tifosi giallorossi, e che sono stati molto legati in primis a Corvetta. Due su tutti: Enrico Buonocore e Mariano Sotgia. «Ho saputo della sua morte dieci minuti fa da mio figlio, che lo ha letto su Facebook – ci racconta Sotgia il giorno stesso – e mi dispiace moltissimo. Era un uomo e un presidente eccezionale. Mi trattava un po' come un figlio, e quindi non aveva remore anche a sgridarmi quando sbagliavo. Ci dava la carica, a noi giocatori, aveva una gran passione. Ricordo che, anche dopo che non era più presidente, continuava a venire a trovare in ritiro noi vecchi che eravamo tornati o rimasti a Ravenna. Un aneddoto? Tantissimi, ma ne cito uno simpatico in un momento triste: dopo la prima retrocessione dalla serie B naturalmente si infuriò moltissimo e torno a Ravenna in auto. Appena arrivato però, ci telefonò, mentre noi eravamo in pullman, per avvisarci che c'erano i tifosi
Il ricordo di ex allenatori e giocatori
SPORT
SOCIETÀ& TEMPO LIBERO
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ad aspettarci allo stadio per contestarci. Ci disse: "Non dovrei dirvelo, ma vi voglio troppo bene". Alcuni sfruttarono il consiglio, e tornarono a prendere la propria auto i giorni dopo, senza affrontare gli Ultras». «Io credo di essere stato forse il giocatore più amato da Corvetta, sono esploso anche grazie a lui, sotto la sua gestione – commenta invece Buonocore –. Ricordo quando andai a Venezia, che mi chiese quanti soldi volevo per restare... Era una persona speciale, il classico presidente tifoso, caldo. Poi quando si arrabbiava faceva paura, si toglieva la giacca e spaccava i tavoli con i pugni, lui che da giovane faceva il pugile. Ricordo che grazie a lui in quel periodo tutti i giocatori volevano venire a Ravenna. La Ravenna sportiva perde l'uomo più importante nella storia del suo calcio». Ai funerali, svoltisi lunedì 3 giugno a Madonna dell’Albero, erano tanti gli ex calciatori e uomini di calcio presenti alla cerimonia. Assenti invece rappresentanti ufficiali del Comune. Tanta la commozione sui volti dei tifosi, che hanno appeso anche uno striscione in ricordo del loro presidente.
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VELA
Match-race internazionale a Marina Tutto pronto per la quinta edizione della regata internazionale match race Grado 3 di Marina di Ravenna. La manifestazione si svolgerà dal 7 al 9 giugno all’interno delle dighe foranee della località ed è promossa dall’associazione Sport Vela Ravenna, presieduta da Claudio Emiliani, in collaborazione con Lega navale e i circoli velici ravennati e gode del patrocinio del Comune di Ravenna e dell’Autorità portuale. Parteciperanno alla tre giorni nove equipaggi italiani e stranieri, tra cui i ravennati Jacopo Pasini, campione italiano Match Race in carica, e Michele Ivaldi, velista professionista con alle spalle tre campagne di Coppa America su Luna Rossa. Grado3 sarà un ottimo allenamento in vista dei Campionati Italiani Assoluti di Match Race, organizzati dal Circolo Velico Ravennate in ottobre, che si svolgeranno sempre con le barche Beteau 25 Platu messe a disposizione da Sport Vela Ravenna. «Giunta alla sesta edizione – ha commentato il vicesindaco Giannantonio Mingozzi nel corso della presentazione ufficiale dell’evento in municipio – la competizione, rappresenta dopo la scomparsa del match race Trombini uno degli appuntamenti più importanti dell’anno perché mantiene vivo il nome di Marina di Ravenna nel mondo velistico e lo spirito di competizione sportiva. Un grazie all’associazione Sport Vela per il lavoro svolto per avvicinare i giovani al mondo della vela e agli sponsor che hanno mantenuto il proprio impegno nonostante la crisi economica».
MANGIARE& BERE
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ENOLOGIA TIPICA
Da uve autoctone di Spergola reggiana un universo di pregevoli “bollicine” di Fabio Magnani Una riflessione, questa che leggete, che nasce dopo essermi imbattuto in una vecchia bottiglia di “Cà Besina” del 1984 ottenuto da uve “Spergola” vinificate secondo metodo classico. Lo assaggio per la curiosità di scoprire come fosse stato pensato e sperimentato negli anni ’80 questo vitigno autoctono del reggiano. Al naso incuriosisce per la fragilità. Una fragilità che non mostra cedimenti ma rimane integra nella sua evoluzione. Odori di fiori gialli, di acacia dove le sfumature di miele, di frutta secca e di datteri si uniscono a ricordi di argilla. Una sottile ossidazione di concerto con tutte le percezioni regalate dal vino. Bocca leggermente voluminosa, soffice. Carbonica finissima ritmata da delicata acidità. Sapidità e leggera sensazione astringente. Al palato è coerente con quanto appena percepito al naso e un leggero ritorno metallico lascia subito spazio a un piacevole ricordo di sé. Lo scopo di quest’assaggio era, prima di tutto, capire l’evoluzione della Spergola, che oggi comincia ad attrarre l’attenzione di qualche appassionato secondo il quale quest’uva può diventare un vino di riferimento nel panorama degli autoctoni. La mia curiosità però si spinge oltre, per capire chi per primo avesse creduto in quest’uva soprattutto dopo aver saputo che D’Attoma, famoso enologo internazionale, la scoprisse casualmente. Mentre era nell’azienda Casali, infatti, trovarono una catasta di bottiglie di “Cà Besina” dell’84. Una dimenticanza di qualche cantiniere forse ma una volta assaggiato D’Attoma decide di approfondire il caso. Volevo capire come questa storia è cominciata. Chi ha fatto quella bottiglia, e quali erano i suoi pensieri in merito alla Spergola? Chi ha convinto ventinove anni dopo uno degli enologi più famosi nel panorama internazionale? Faccio qualche ricerca e rintraccio la persona che pensò questo
GUSTO
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Lo spumante “Villa Jano” dell’azienda Casali ricavato da uve Spergola.
vino e decido di incontrarla. È Giuseppe Meglioli, enologo di Reggio Emilia, di esperienza internazionale e territoriale con un curriculum tra i più ambiti al punto tale che lauree, master e specializzazioni all’estero sono solo un corredo. Mi accoglie con la semplicità del suo accento reggiano incuriosito da qualcuno interessato alla sua Spergola, un vitigno ancora sconosciuto ai più. Seduti in compagnia di un calice di vino, mi trasporta nel passato di questo vitigno. «Una volta la Spergola era considerata un clone del Sauvignon – mi spiega –, dopo con le analisi mirate e successivi studi, è diventato il vitigno autoctono che prende il nome dal dialetto emiliano “spelgrena”. È un vitigno – prosegue- della zona della colline di Scandiano ed era l’uva usata per fare vino bianco secco, amabile o dolce». Come nasce l'idea di fare spumante da un vitigno come la Spergola? «Erano gli anni '80 – ricorda Meglioli –, e all'epoca ero consulente dell'azienda Casali, cantina storica della nostra zona che si trova a Patrissolo di Scandiano. L'idea nacque di fronte a quest'uva neutra, ricca di acidità che sembrava fatta apposta per essere
spumantizzata. All'epoca la mia esperienza era diversa e seguivo spesso le indicazioni di un bravo enologo francese che considero un maestro. Ricordo – racconta emozionato – che andavo spesso in Francia, a prendere i lieviti giusti, portavo le bottiglie a far assaggiare agli esperti per avere riscontri e suggerimenti. Sono stati anni di grandi esperimenti – continua –, e devo dire che l'azienda Casali è sempre stata molto attenta alle novità e alla possibilità di migliorare sempre i propri prodotti». Che caratteristiche esprime la spergola? «Nel vino si dovrebbe cercare di rispettare il vitigno, la Spergola ha note floreali e non andrebbe banalizzata con profumi di banana derivati da tecnologia avanzata e uso di particolari lieviti. È un vino che ha freschezza acida e sapidità. Tutte caratteristiche adatte al metodo classico che poi virano verso toni di miele e grigliati con l'evoluzione. Ricordo che quando andavo a farlo assaggiare spesso i risultati erano simili a quelli di zone più blasonate». Quanto tempo è rimasto in Casali a far vino? «Dal 1980 fino al '89. Sono andato
Tutto nasce negli anni ‘80 con la creazione dello spumante “Ca Besina” per le cantine Casali di Scandiano. Ce ne parla il suo creatore, l’enologo di fama Giuseppe Meglioli
via dopo che l’azienda vinse il premio “Cangrande” a Verona. A quel punto pensavo che il mio compito fosse finito e decisi di andare all’estero per migliorarmi ulteriormente». Che ricordo ha del lavoro all'azienda Casali? «Bello, un'azienda che mi ha dato tantissimo, molte delle mie pubblicazioni nascevano proprio dal lavoro svolto là. Il ricordo del “Cà Besina” è molto forte, anni costruttivi, fantastici, in termini di creatività e collaborazione». Poi D’Attoma inciampa in una delle tue bottiglie perché, ricordiamo che il “Cà Besina” del 1984 è una tua creatura. Pare che proprio quella bottiglia gli abbia dato l'ispirazione ad approfondire quell'uva. «Si era una delle mie annate – spiega Meglioli –, evidentemente D'Attoma ha intuito il potenziale di questo vitigno, il che mi fa piacere visto che si tratta di un vitigno della mia terra. E, immagino, che avrà anche un'idea di sviluppo dello stesso in base alla sua esperienza».
GLI STAPPATI
Da “Ponoria” ad “Albore” a “Villa Jano”, altri figli della Spergola marcati Casali di FABIO
MAGNANI GLISTAPPATI@GMAIL.COM
Non ci rimane che fare un assaggio veloce, una carrellata su alcuni vini ottenuti da uve Spergola dell’azienda Casali. Il “Pomoria” 2011 è un vino che si distingue per semplicità con note floreali di rose bianche, fiori di campo e tonalità fruttate che ricordano la mela e la pera. Sapidità sul finale e leggero residuo zuccherino. Il frizzante secco “Albore” 2011 conserva un profilo floreale con note di erbe aromatiche. Toni fruttati di pera e mela. Lo spumante brut “Villa Jano” 2011 dal palato non dinamico ma di piacevole freschezza anche se un po’ di spinta in più non guasterebbe. Infine il “Cà Besina” 2006, non ha il fascino retrò dell’84, ma odori freschi di erba tagliata e fiori gialli, lieviti e crema pasticcera. La bocca manca un po’ di coordinamento.
COSE BUONE DI CASA
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MANGIARE& BERE
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FESTIVAL DEL COCKTAIL
Involtini di carne cruda con asparigi e vellutata
Ristorante Pizzeria di Irco Guerra
a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT
Ecco finalmente il sole e l'aria più calda... Così nasce la voglia di preparare cibi estivi. A questo proposito vi racconto la ricetta degli involtini di carne cruda con asparagi su vellutata di piselli e asparagi Ingredienti: una fettina di carne di scottona sottile da carpaccio per ogni persona, un mazzo grande di asparagi, 300 gr. di piselli piccoli già sgusciati, un cipollotto fresco da tritare finemente, olio extra vergine d'oliva, sale semi fino di Cervia, pepe in grani macinato al momento. Preparazione: pulire gli asparagi e lavarli, togliere la parte più legnosa, cuocerli in un tegame dove avremo fatto rosolare metà cipolla con un cucchiaio d'olio; dopo qualche minuto aggiungere un po' d'acqua calda e salare. Cuocere i piselli come gli asparagi. Prendere le fettine di carne, salarle leggermente con sale fine, mettere al centro qualche punta di asparago e arrotolare. Passare dal passaverdura i piselli e i gambi degli asparagi o frullarli. In un piatto di portata mettere la purea di verdure, tagliare a metà gli involtini. E adagiarli sopra la purea, spargere un po' di sale di Cervia, irrorare con olio e macinare un po' di pepe. Si possono decorare con granella di pistacchi o con olive taggiasche sott'olio o fettine di pomodorini secchi sott'olio. Le fettine di carne si possono farcire con altre verdure tipo peperoni arrostiti privati della pelle, fagiolini cotti a vapore, insalata belga cotta nel forno, e così via. La vellutata invece può essere preparata con altre verdure, l'importante è scegliere accostamenti delicati ed equilibrati. A chi non piace la carne cruda, gli involtini dopo averli preparati si possono passare per pochissimi minuti in un padellino cuocendoli a fuoco vivace.
NOTIZIE GOLOSE SLOW FOOD E IL “GIOCO DEL PIACERE” CON L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA AL IL MOLINETTO DI PUNTA MARINA E A PALAZZO BOSCHI A COTIGNOLA Sia la condotta Slow Food di Ravenna che quella di Godo propongono anche quest’anno l’iniziativa del “Gioco del piacere” sull’olio extravergine di oliva. A Ravenna la serata si terrà il 13 giugno (ore 20) al ristorante “Il Molinetto” di Punta Marina. L’incontro prevede una degustazione “alla cieca” di quattro oli extravergine di oliva fra quelli descritti nella Guida Slow agli Extravergini 2013. Al termine della degustazione verranno serviti assaggi misti di pizza preparata con la passata di pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto (presidio Slow Food). Costo della serata: 20 euro per soci, 25 euro per accompagnatori ed amici. Info e prenotazioni: g.gallotti@alice.it (preferibile) oppure al 333 1615936 (dopo le 21). La condotta di Godo invece propone lo stesso CONDOTTE DI RAVENNA e GODO gioco sempre il 13 giugno (ore 20.30) all’agriturismo di Palazzo Boschi a Cotignola (via Ragusi 4). Gli oli degustati saranno poi abbinati a diversi piatti preparati per l’occasione: formaggio fresco, insalata dell'orto, verdure cotte, carpaccio di carne, zuppa dilegumi e cereali. Costo della serata: 28 euro per i soci, 32 euro per accompagnatori ed amici. Info e prenotazioni: Mauro 347 4524084 o slowfood godo@gmail.com.
Ristorante Pizzeria
APERTO dal 23 MARZO al 29 SETTEMBRE Notte e Dì
eh già, SONO ANCORA QUA!
Milano Marittima Viale Matteotti 57 - tel. 0544 991768
Forno a legna Cucina casalinga Pasta al mattarello Dessert fatti in casa
Grandi barman in scena al Mo.Wa Dopo il successo della prime serate prosegue al Mo.Wa di Marina di Ravenna la seconda edizione del festival “Mi casa es tu casa” che ospita barman di rilievo internazionale inpegnati in veri e propri barman show, con tanto di degustazione di originali cocktail preparati sul momento. L’appuntamento è per tutti i mercoledì sera fino a settembre. Quest’anno gli incontri del festival saranno caratterizzati da uno stage pomeridiano con il guest-barman nella sede (sempre al Mo.Wa) della Caribbean Bar Academy (scuola di formazione sulle tecniche di miscelazione primitiva e caraibica). Durante gli incontri ogni ospite parlerà del proprio stile di lavoro e la propria visione del mondo del bar e della miscelazione. Durante la serata aperta al pubblico, a partire dalle ore 21, l'ospite presenterà una cocktail-list di degustazione di 5/6 drink al bancone bar del Mo.Wa e i presenti avranno la possibilità di ordinare il loro drink e di vedere il barman al lavoro. Fra i fuoriclasse dei cocktail che saranno presenti alla rassegna si segnalano: Oscar Quagliarini, Antonio Parlapiano, Fulvio Piccinino, Patrick Pistolesi, Alex Kratena (World's Best Bartender), Matteo Zed, Mario La Pietra, Andrew Nicholls, Leonardo Leuci, Roberto Artusio, Alexander Frezza, Daniele Dalla Pola, Boudewijn Mesritz, Paolo Sanna… i l B u o n Pa e s e AL CENTRO COMMERCIALE ESP “ITALIA IN FESTA” CON LA MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI TIPICI Fino a domenica 9 giugno, il centro commerciale Esp ospita una rassegna di sapori e dei colori delle regioni italiane. “Italia in Festa” è il nome della mostra mercato delle tipicità Italiane che porterà negli spazi centrali della struttura commerciale il meglio della produzione enogastronomica di pregio del nostro Paese. Un mercatino tipico realizzato con una dozzina di bancarelle in legno animerà così la galleria dell’Esp con la possibilità di degustare ed eventualmente acquistare alcune delizie della tradizione enogastronomica Italiana, oltre alla conoscenza delle sue realizzazioni artigianali e artistiche. Il filo conduttore è la qualità e l’unicità dei prodotti in mostra, provenienti in particolare da Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana, Liguria, Alto Adige.
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SALUTE& BENESSERE
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L’INIZIATIVA
Com’è buono il latte di mamma Due giorni a Ravenna per consulenze e promozione dell’allattamento al seno Molte le iniziative in programma sabato 8 e domenica 9 giugno in piazza S. Francesco a Ravenna, città scelta dal Ministero della Salute per la campagna di comunicazione “Il latte della mamma non si scorda mai” per la promozione dell’allattamento al seno. Per due giorni ostetriche, assistenti sanitarie e pediatri saranno a disposizione per consulenze su allattamento, lo svezzamento, le vaccinazioni. Numerosi incontri, con vari relatori, affronteranno e spiegheranno come l’allattamento materno sia da incentivare e promuovere, rimuovendo anche gli ostacoli di natura pratica che tavolta lo rendono impossibile. Per tenere al centro i bambini e dialogare con loro, sono stati pensati spazi di lettura, musica e momenti ludici di diverso tipo, condotti dalle associazioni di volontariato. Partecipano all’organizzazione dell’evento e sono presenti L’Amministrazione provinciale di Ravenna, il Comune di Ravenna, Il Comune di Faenza, il Comune di Lugo, Centro per le Famiglie Asp Ravenna Cervia e Russi, Centro per le Famiglie di Faenza, Centro per le Famiglie Unione Bassa Romagna, il Collegio Ostetriche Provincia di Ravenna. Fondamentale anche il contributo di molte associazioni tra cui “Magicamente Clown”, “Assistenza Genitori e Bambini Ospedalizzati”, “Il Mosaico Amici dei bambini malati”, Allattando a Faenza, La Leche League - Lega per l’allattamento materno, Nati per Leggere e Nati per la Musica.
ESTATE
L’assistenza medica per i turisti Come ogni anno ha preso avvio a fine maggio il Servizio di assistenza medica per i turisti italiani e stranieri temporaneamente presenti sul nostro territorio e per i lavoratori stagionali non residenti. Il Servizio, presente su tutta la zona costiera della provincia, da Casalborsetti a a Tagliata di Cervia, sarà articolato in attività di visite domiciliari su chiamata 24 h su 24 al numero 0544 917613 e in attività ambulatoriali erogate dagli undici ambulatori attivi, che osserveranno gli orari pubblicizzati presso le farmacie, le strutture alberghiere, le Pro Loco e tutte le strutture di accoglienza turistica. Come da indicazione della Regione Emilia Romagna, il cittadino che usufruirà del Servizio parteciperà alla spesa della prestazione erogata con la somma di 15 euro per le prestazioni ambulatoriali e di 25 euro per quelle domiciliari, con rilascio di ricevuta fiscale. Il servizio terminerà domenica 15 settembre.
SALUTE
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DISABILITÀ
Torna la veleggiata contro le barriere Il 9 Giugno a Marina di Ravenna torna la veleggiata di “tuttinbarcabili” organizzata dall’associazione Marinando Ravenna che, in occasione della premiazione, presenterà la sua piccola nuova flotta di 2.4. I 2.4 sono piccole imbarcazioni monoposto dotate di comandi manuali che anche disabili motori sono in grado di condurre, ma non per questo da considerarsi di serie B, rientrano infatti nelle classi Olimpiche e partecipano ai campionati Mondiali di vela. La veleggiata di “tuttinbarcabili” non sarà una competizione agonistica, ma un momento d'incontro sportivo destinato ad abbattere quelle barriere culturali che ancora creano distinguo verso la disabilità che tuttavia, nel susseguirsi delle varie edizioni, ha visto diminuire sensibilmente con la crescente partecipazione del pubblico e in particolar modo degli armatori dei circoli velici locali. La veleggiata prenderà il via alle ore 13 dal porto turistico di Marinara a Marina di Ravenna. INFORMAZIONE MEDICA
AMBULATORIO DENTISTICO ERCOLANI
Se il dentista veste i panni del paziente Mi è capitato recentemente, a una cena, di masticare inavvertitamen- qualità degli interventi, attrezzature e materiali d'avanguardia. È rite un granello di sale grosso... Una sensazione molto spiacevole, un schioso e scorretto operare nella bocca di una persona senza disporre trauma doloroso, poi scopro che mi sono frantumato un dente. di queste caratteristiche professionali e tecniche. Poi interviene quelEra di sabato e mi sono immediatamente preoccupato di come affron- l'imponderabile ma fondamentale rapporto di fiducia che si deve intare il problema... All'improvviso si sono accumulate tante ansie: il staurare fra medico specialista e paziente/cliente: senza fiducia, queldolore aumenterà? Che calmanti mi conviene prendere? Dato che la sorta di "complicità" positiva fra medico e paziente, non si possoprima di lunedì rischio di non trovare assistenza... Dovrò chiamare no raggiungere buoni esiti, con soddisfazione reciproca. un dentista ma quando mi riceverà? E che tipo di intervento dovrò su- Spesso il paziente è ignaro su cosa si interviene (e su come si interbire? Mi trapaneranno? Sarà doloroso? Riuscirà veramente il dentista viene) rispetto ai suoi problemi. a sistemarmi il dente spezzato? Mi toRecentemente, in molti "ambulatori e glieranno il dente? Quante volte dovrò anche all'estero, molto si gio«Fiducia e trasparenza devono cliniche", andare in ambulatorio? E quanto mi coca sulla convenienza tariffaria. Come se fondare il rapporto fra medico la salute e la cura dell'apparato dentario sterà? Posso fidarmi? Non stiamo parlando di un dito slogato ma della mia e cliente, soprattuto sul perché, si potessero risolvere in una questione bocca! commerciale. Certe tecniche odontoiasu come, e quanto costa Ecco cosa mi è passato per la testa dopo triche – oggi molto in voga e molto pubfare un intervento odontoiatrico» blicizzate – come l'implantologia possoquesto incidente. Vi sembrerà paradossale ma io di professione faccio proprio no sembrare una strada semplice, efficail dentista! ce e conveniente di cura. Ma nonostante Sono un medico chirurgo odontoiatra ma anch'io ho le mie ansie e le la seduzione di questi metodi innovativi, la via può risultare una preoccupazioni, come i pazienti che curo ogni giorno. Certi casi del- “scorciatoia", forse utile a chi la propone ma non sempre virtuosa ed la vita, magari banali come quello che vi ho raccontato ci insegnano efficace per il paziente. molte cose, ad esempio è utile ogni tanto ritrovarsi improvvisamente La fiducia di cui parlavo prima significa anche diagnosi accurate e nei panni degli altri, e così potere capire in prima persona i dubbi, le proposta di alternative di cura per il cliente, sul piano dei metodi, dei preoccupazioni e i timori di chi ha bisogno di cure mediche delicate tempi e dei costi. Rendere consapevoli e consentire di scegliere prima di operare è fondamentale nella nostra professione. È quello che e importanti come quelle odontoiatriche. Perché con i denti non si scherza: serve competenza, esperienza e può avviare un rapporto autentico e trasparente con i pazienti, come
indica la deontologia professionale. Modus operandi, tecnologie, materiali, specializzazioni, costi: su tutte queste componenti va fatta opera di informazione e divulgazione al paziente, con responsabilità, prima di effettuare qualsiasi azione. Ne parleremo diffusamente nei prossimi articoli. A proposito del dente spezzato: è andato tutto bene, me l'hanno recuperato senza alcun dolore. Senza sostituirlo, ho preferito seguire il pensiero che sia meglio salvare il dente, quando sia possibile con ragionevole certezza, perché quello che natura ci ha donato è un bene supremo che dobbiamo tutelare. Dottor Carlo Ercolani
Ambulatorio Dentistico Ercolani Studio specializzato in Odontoiatria Ercolani Dr. Carlo, Dr. Roberto, dott.sa Paola via Teodorico 15 - Ravenna - tel. 0544 451580
SALUTE& BENESSERE
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INFORMAZIONE PROMOZIONALE
PROFUMERIE SABBIONI-ETHOS
E ora godetevi il sole: con Lancaster l’estate è già arrivata Bastano solo tre step per ottenere un’abbronzatura perfetta e duratura Una pazza (e piovosa) primavera sta finalmente lasciando il posto all’estate. E la corsa all’acquisto del solare più adatto è cominciata, perché sono proprio le prime esposizioni dopo i lunghi mesi invernali ad essere più rischiose per la pelle ed è proprio per questo che occorre prepararla al meglio. In che modo? Utilizzando da 7 a 15 giorni prima dell’esposizione il Tan Preparer di Lancaster, l’innovativo prodotto pre-sole che aumenta la naturale capacità della pelle di adattarsi ai raggi solari e che stimola la naturale produzione di melanina. Disponibile in siero per il viso e in Acqua idratante per il corpo il Tan Preparer va applicato alla mattina o alla sera, non contiene filtri di protezione ed è il primo step per avere un’abbronzatura da sogno. Innumerevoli sono i benefici del sole sulla pelle, ma altrettante sono le insidie. Una su tutte i raggi nocivi UVA e UVB e gli insidiosi Infrarossi che filtrano e danneggiano le cellule e che bisogna contrastare applicando sempre un prodotto con protezione solare. Sono soprattutto gli Infrarossi ad essere nocivi, perché costituiscono oltre la metà dello spettro solare, hanno una lunghez-
za d’onda superiore a quella degli UVA e UVB e sono capaci di raggiungere gli strati più profondi della nostra pelle facendole perdere elasticità e contribuendo a formare i radicali liberi. La protezione di cui abbiamo bisogno si ritrova in tutta la linea Infrared Technology di Lancaster che vanta un’ampia scelta di SPF specifici per ogni fototipo (e ogni tipo di vacanza) e che garantisce un’azione antiossidante per prevenire i segni del tempo. Si va dalle creme, agli oli, ai latti solari con fattori di protezione da 10 a 50. Per le pelli più delicate e sensibili c’è Sun Delicate dall’SPF 50+, mentre la linea Sun Age Control racchiude protezione e trattamento anti-età in un’unica formula. L’assoluta novità di quest’estate 2013 sono le linee Sun Sport e Sun For Kids: la prima è una gamma di formulazioni solari studiate per chi ama la vita all’aria aperta e che resistono all’aria e al sudore, mentre la seconda, con i suoi due prodotti con SPF 50, è studiata per la pelle dei più piccoli. Entrambe le linee sono arricchite della protezione anti-raggi Infrarossi e possono essere applicate anche su pelle bagnata. La pelle è stata dunque preparata, è stata esposta e infine cosa resta? L’ultimo step: lenirla con il doposole. L’utilizzo dell’After Sun Lancaster per idratare dopo una lunga giornata di mare o la linea Tan Maximizer Lancaster che, oltre a idratare, prolunga ed intensifica l’abbronzatura, saranno la carta vincente per concludere il vostro percorso di bellezza. Insomma, cosa desiderare di più se non di godersi il sole in libertà insieme a Lancaster? Valentina Bartolini
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
SERVIZI ALLA PERSONA
FarmaCHL, spazio integrato per il benessere con farmacista, estetista e nutrizionista Uno staff giovane caratterizzato da professionalità diverse ma correlate, dal farmacista, al nutrizionista e fino all’estetista, per rispondere alle esigenze di salute e benessere della clientela. Potrebbe essere questo il biglietto da visita del nuovo negozio FarmaCHL, aperto lo scorso 6 ottobre in via Rotta 65/A, a Ravenna. Titolare dell’attività è il 27enne Fabio Francesconi che, prima di mettersi in proprio, ha maturato esperienza come farmacista alle Comunali. FarmaCHL è la prima società di franchising italiano di distribuzione farmaceutica dedicata alle parafarmacie ed è controllata dal gruppo CHL Spa quotato alla Borsa di Milano. «Ho colto al volo questa opportunità per cercare di realizzare il mio sogno – afferma Francesconi –. Da tempo infatti pensavo a un luogo in cui riuscire a combinare e far collaborare professionisti con competenze differenti ma affini. FarmaCHL non è solo una parafarmacia, ma anche un centro estetico diretto da Serena Pace, che si avvale di qualificate operatrici. Una volta a settimana, inoltre, arriva anche un valido nutrizionista, il dottor Enrico Ricci, in grado di fornire diete personalizzate. Siamo così in grado di fornire alla clientela un pacchetto tutto incluso che comprende una dieta, massaggi e integratori alimentari. Nutrizionista, estetista e farmacista insieme per offrire il massimo supporto possibile. Il nostro percorso è appena iniziato ma questa è la direzione in cui intendiamo sviluppare la nostra attività. Finora i clienti che si sono rivolti a noi, so-
no rimasti soddisfatti». E non è finita qui, perché FarmaCHL punta anche sull’omeopatia, grazie alla consulenza di esperti omeopati e naturopati. un’attenzione particolare è rivolta anche agli amici a quattro zampe, in quanto FarmaCHL è anche una farmacia veterinaria che offre un vantaggio non da poco: prezzi inferiori al 10 per cento per tutti i prodotti veterinari con e senza ricetta medica. «La politica dei prezzi è un altro nostro punto di forza – conclude il titolare –. Ogni mese prepariamo infatti delle promozioni, che sono esposte a banco e in vetrina e che sono pubblicizzate anche attraverso volantini, sui prodotti farmaceutici, integratori, etc.». Entrando nel negozio, si resta colpiti dalle linee pulite e chiare, che evocano il design dei paesi nordici. Ci si sente come a casa, ben accolti dal giovane personale, pronto a dare tutte le informazioni necessarie.
via Rotta 65a - Ravenna tel. 0544 452005 farmachlrav@hotmail.it www.farmachlravenna.it Farmachl Ravenna
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MERLINO E IL DESTINO ARIETE Giovedì e venerdì saranno giorni buoni per spostarsi ed imbastire nuovi contatti. I problemi più seri ci saranno con il partner: munitevi di attributi e non prendete impegni per il fine settimana se non volete ritrovarvi in un nido di vespe invece che d’amore. Ormoni utili a sbollire ogni tensione. TORO Con Mercurio e Venere che hanno iniziato un buon sestile, sarete efficienti e propositivi in attesa di quei riscatti che vi attendono a giugno. Solo l’amore sarà più platonico che suino, il che non è sempre negativo, perché potrebbe essere l’occasione di farvi notare per la vostra simpatia. GEMELLI Più sereni, dinamici ed affettuosi, domenica sarete al centro di una babele di incontri e contatti sociali. Ma il meglio potrebbe riservarvelo l’amore, sempre che conserviate le energie, con una standing ormonation. Peccato che inizio settimana il lavoro vi ricondurrà alla prosaica realtà. CANCRO Con Mercurio e Venere nel segno, intuizioni e sensibilità si moltiplicano, il che sarà ottimo per trovare soluzioni geniali sul lavoro e ancora più nel talamo, se siete singles, perché il corpo finalmente si inturgidisce e, suins in fundo, beandosi di tanta e nuova e piacevole fornicazione LEONE Andare al lavoro sarà piacevole quanto un foruncolo fra i glutei. E se nel fine settimana non ci sarà granché da fare i suini alla fin fine non vi importerà più di tanto. Le uscite in coguaro style non miglioreranno le cose. Calmatevi e non assumete il carisma di Grillo contro tutti. VERGINE Lo Stress nuoce al senso del dovere ed al lavoro in amore gli ormoni non fanno distinzioni tra amenità clandestine e fornicazioni ufficiali. Il fatto è che confondete i problemi personali con quelli della coppia. Ma domenica possibili momenti romantici per i più intraprendenti di voi. BILANCIA Sarà perché festivo ma domenica si rivelerà la giornata migliore. Perfetta per andare al mare e fare nuove amicizie. Nei giorni successivi, l’umore tornerà ad abbaiare come il rottweiler di Frankestein. Solo più cattivo. Può darsi che ci siano ostacoli o rallentamenti, ma non azzannate i collaboratori. SCORPIONE Recuperare gli arretrati e le simpatie alienate sarà più difficile che combattere gli inestetismi della cellulite. Ma domenica sarete come nuovi ed in armonia con il creato tutto, soprattutto se riuscirete a staccare la spina dai soliti impegni, più urticanti di un porcospino in letargo tra gli zebedei. SAGITTARIO Contrattempi, un bisticcio con il partner o in famiglia vi faranno sclerare, ma non è il caso di appiccare il fuoco in casa e dare la colpa ai topi che hanno rosicchiato i contatti elettrici. State calmi e meditate. Forma neuronalis scarsa. Forma sudombelicalis non pervenuta. Passerà. CAPRICORNO Sarà la primavera in ritardo, ma non riuscite ad ingranare, specie se partner e familiari vi richiamano alle piccole incombenze domestiche ed il capo vi affida più compiti e meno tempo. Se siete singles, in fatto di sex scegliete solo chi vi offre le giuste garanzie suine, non solo l’amore. ACQUARIO Con Sole, Giove e Marte in trigono, potete rilassare gli zebedei sino ad ora impregnatii di acido lattico. Si aprono prospettive interessanti di lavoro, d’amore e suine, soprattutto per chi dovrà avere a che fare con voi. Sarete espansivi, vivaci e stranamente cordiali col prossimo. PESCI A parte giovedì, quando la vostra lingua, temporaneamente non collegata all’apparato neuro-cerebrale, potrebbe giocare brutti scherzi, saranno giornate tranquille, con i pianeti amici del vostro saldo bancario e delle vostre sorti in generale, anche di quelle affettivo-fornicanti.
INFORMAZIONI&SERVIZI
FIDO IN AFFIDO/1
Milù
Milù è nata nel 2011, è giovane e tanto carina. Venite ad adottarla!
INFOCITTÀ
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Per conoscerla e adottarla rivolgersi al canile di Ravenna: tel. 0544 453095.
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Vivi
Vivi è una cagnolina di taglia piccola. Ha 14 anni e un bel pelo folto. È non vedente e abituata a stare in casa. Adozione del cuore! Per conoscerla e adottarla rivolgersi al canile di Ravenna: tel. 0544 453095.
giovedì 6 giugno 2013 | RAVENNA&DINTORNI
QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 27 maggio al 2 giugno 2013 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.
Lun
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Legenda IQA Buona Accettabile
Mer
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Gio
Ven
Sab
Edizioni & Comunicazione srl Editore: Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it
Dom
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica) Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Flavio Montelli, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani - Illustrazioni: Gianluca Costantini
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazotoedozono. Infunzionedelsuovaloresiindividuanocinqueclassidiqualitàdell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it
FARMACIE APERTURA DIURNA 8.30-19.30 Dal 6 all’8 giugno Cicognani, Moderna, Al Mare, Comunale 5,
via Castel S. Pietro 21 - tel. 0544 212826; via Bovini 11 - tel. 0544 218994; viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
Domenica 9 giugno Santa Teresa, Montanari, Al Mare, Comunale 5,
via De Gasperi 71 - tel. 0544 33054; via Mattei 30 - tel. 0544 451401; viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
Dal 10 al 12 giugno Santa Teresa, Montanari, Comunale 7, Comunale 3, Piferi,
via De Gasperi 71 - tel. 0544 33054; via Mattei 30 - tel. 0544 451401; via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.
PULIZIA
Condomini Uffici privati e pubblici Lucidatura pavimenti (CRISTALLIZZAZIONI)
Sgrassature e pulizie di fondo
Comunale 5,
CICLISMO
via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
Lido Adriano - via T. Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it
PATTINAGGIO CORSA
Successo per la prima tappa Tre ori ai regionali del Quadrifoglio ravennate per la Rinascita C E N T R I
Domenica 2 giugno si è aperta la stagione della Lega ciclismo Uisp Ravenna con la prima tappa del Quadrifoglio ravennate da Osteria alla Rocca delle Camminate. Ottanta chilometri in bicicletta da percorrere a marcia libera in gruppo o in solitaria tra le pianure della provincia di Ravenna e le colline forlivesi. La manifestazione 2013 è stata un successo eclatante per la società organizzatrice ASD Osteria. Record di presenze con 634 atleti ai nastri di partenza. Rispettato il programma, con il via alle 7 di mattina, il plotone si è diretto verso la prima salita a Bertinoro poi Polenta, Fratta Terme, Meldola e infine l’ultima fatica verso Rocca delle Camminate. La manifestazione è stata gestita in ogni particolare dalla ASD Osteria attraverso il controllo atleti e la fornitura di ristori nei punti stabiliti. Alle ore 12, terminato il percorso dei ciclisti, sono iniziate le premiazioni presso il circolo ARCI di Osteria. Trenta società hanno acquisito i punteggi necessari per ottenere i premi in natura messi a disposizione dall’organizzazione. Prosciutti, coppe e salami sono stati distribuiti alle società con numero di atleti più elevato compreso il trofeo “Massimo Morigi” consegnato all’Avis Faenza come società più numerosa della manifestazione. Prossima tappa del Quadrifoglio Ravennate domenica 16 giugno con partenza dalle ore 6.30 dalla sede CMC di Ravenna in via Trieste verso le colline forlivesi. Consulta il sito www.uisp.it/ravenna per maggiori dettagli del percorso.
Nella foto, le tre atlete Noemi Buresta, Serena Mazzotti e Silvia De Santis.
Nel fine settimana dell’1 e 2 giugno si sono disputati a Forlì i campionati regionali di pattinaggio corsa. La Rinascita Pattinaggio di Ravenna ha partecipato all’evento e le atlete dirette e allenate da Ezio Rossini hanno ottenuto ben 7 medaglie: tre ori, due argenti e due bronzi. Noemi Buresta ha guadagnato il titolo nella 70 mt sprint e la seconda piazza nella 1500 mt in linea, Serena Mazzotti seconda e quindi argento nella gara sprint ha conquistato il primo posto nella gara di fondo. Federica Costrino ha vinto il titolo nella 900 mt in linea ed è giunta al terzo posto nella 70 mt sprint. A completare l’ottima giornata delle atlete ravennati Silvia de Santis che ha ottenuto una brillante medaglia di bronzo nella 1500 mt in linea ed è giunta al quarto posto nella gara sprint.
Potature di alto fusto con macchinari specifici
•PRONTO INTERVENTO •INTERVENTI D’EMERGENZA •PREVENTIVI GRATUITI
via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.
APERTURA NOTTURNA DAL 15/5 AL 15/9 E TUTTE LE DOMENICHE 8.30-19.30
Manutenzione giardini privati e pubblici
334 3218031
APERTURA NOTTURNA 19.30-8 E TUTTI I SABATO 8-12.30 Comunale 8,
E GIARDINAGGIO
E S T I V I
ANCORA APERTE LE ISCRIZIONI AI CAMP PER RAGAZZI
Sono aperte le iscrizioni per i Centri estivi organizzati da Uisp Ravenna. Due le tipologie proposte: “Una mattina di giochi” e il classico Camp di Ponte Nuovo. “Una mattina di giochi” si alterna fra il campo di atletica e la piscina comunale di Ravenna e impegnerà i ragazzi dai 6 ai 13 anni tutte le mattine dalle 7.45 alle 13 da lunedì al venerdì, a partire da lunedì 10 giugno 2013, proponendo giochi, sport e laboratori creativi. La seconda opportunità è il classico Camp di Ponte Nuovo. Il centro è caratterizzato da sport, mare, giochi e tanto divertimento, si svolge presso il Parco di via della Vigna a Ponte Nuovo (Ra) ed è rivolto ai ragazzi dai 6 anni ai 13 anni, che saranno seguiti da istruttori qualificati. Per informazioni www.uisp.it/ravenna oppure è possibile contattare gli uffici telefonicamente al numero 0544 219724.
R A C C H E T T O N I
SABATO 8 GIUGNO LA FESTA AL BAGNO MARISA DI MARINA ROMEA Rinviata a sabato 8 giugno 2013 la giornata della Festa del Racchettone Uisp. A Marina Romea presso il Bagno Marisa si confronteranno in campo 64 (sessantaquattro!...) squadre, composte in media tutte da un minimo di cinque giocatori fino a un massimo di sette per un totale di quasi 400 atleti per la giornata delle Finali delle manifestazioni Uisp di Racchettoni 2012-13.
CORSI DI AVVIAMENTO E PERFEZIONAMENTO PER IMPARARE TATTICA E TECNICA DI BASE UISP offre l’opportunità di apprendere e migliorare la propria tecnica di gioco per scopi ludici o destinati a tornei e campionati amatoriali. Nei corsi verranno affrontate lezioni di tattica, tecnica di base, regolamento e preparazione fisica, sotto la guida attenta del Tecnico Istruttore Uisp Gianfranco Corelli. L’attività è aperta a tutti: dai principianti a chi è già in possesso di buona tecnica in quanto i corsi prevedono diversi livelli di abilità. L’attività si svolgerà presso il Bagno Susanna di Punta Marina in via della Fontana 58, da giugno a settembre 2013 nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì dalle 18.30 alle 20.30 e il sabato dalle 9 alle 11. Per informazioni: cell. 347 7018353 Gianfranco oppure ai recapiti della Uisp.
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
L’arte di creare un sorriso
E quando manca un dente? S ... LE
ION OLUZ
I!
La mancanza di un dente, perso per svariati motivi, porta il dentista ed il paziente ad operare delle scelte per stabilire la soluzione migliore per la sostituzione di quell’elemento. Lasciando da parte la possibilità di ricorrere alla protesi mobile, non consigliabile per il dente singolo se non in fase provvisoria o come soluzione di emergenza per un deficit estetico, la scelta ricade sulla protesi fissa. In epoca pre-implantare la soluzione era scontata: si ricorreva ad un ponte coinvolgendo nella ricostruzione i denti adiacenti all’elemento mancante. Oggi in epoca di impianti abbiamo una soluzione diversa, molto affidabile rappresentata dalla sostituzione del dente mancante con una radice di titanio (impianto) e con una corona da questo sostenuta.
Vantaggi L’implantologia migliora la funzione masticatoria e offre, quindi, un miglior comfort di vita. È l’impianto, infatti, a sostenere il dente singolo e non i denti vicini; inoltre forma e colore saranno scelti in modo che corrispondano esattamente alle caratteristiche della dentatura presente nella bocca del paziente.
E quando mancano più denti ?
HAPPY LIFT!
...il piu grande successo medico degli ultimi tempi
Il processo di invecchiamento, che comincia ad apparire intorno ai 30 anni, inverte il “triangolo della bellezza” la cui base è nella parte superiore del viso durante l’adolescenza e nei 20 anni, ma con il tempo inevitabilmente si ribalta. Con il cedimento dei tessuti profondi, cominciano ad apparire solchi e rughe, che indicano un cambiamento interiore nella struttura portante della pelle. HAPPY LIFT è la chiave per un piccolo passo indietro nel tempo, una tecnica mini-invasiva e con tempi brevi di ripresa in grado di farvi ringiovanire senza un intervento chirurgico di maggiore entità o cicatrici visibili. Come risultato, un aspetto più giovanile e un contorno facciale migliore sono visibili immediatamente dopo l’operazione. I risultati di HAPPY LIFT hanno dimostrato di avere una lunga durata: fino a 5/6 anni. I migliori candidati per HAPPY LIFT sono uomini e donne di età compresa tra i 30 e i 60 anni che rifiutano un lifting facciale tradizionale pur volendo un aspetto più giovane. Sopracciglia, guance, mandibola, collo e viso sono le aree che possono essere trattate utilizzando i fili HAPPY LIFT, sia permanenti sia riassorbibili. Questa nuova tecnica ha ottenuto le autorizzazioni e i riconoscimenti dai Ministeri della Salute di tutto il mondo e dalle autorità sanitarie di oltre 90 paesi, come TGA (Australia), ANVISA (Brasile), FDA (Thailandia) KFDA (Corea), INVIMA (Colombia), SFDA (Arabia Saudita), Emirati Arabi (Kuwait e Dubai ), FDA (Filippine) HPA (Singapore). I costi di questi trattamenti sono paragonabili ai trattamenti con filler tradizionali.
Nel caso in cui, invece, si debbano ricostruire più elementi dentali perchè mancanti, si progetta un ponte che avrà come pilastri gli impianti stessi, garantendo al paziente stabilità e sicurezza. Il miglioramento delle tecniche di indagine e la preparazione dei professionisti italiani rendono questi trattamenti veloci e sicuri, con costi ormai alla portata di tutti.
SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 6 giugno 2013
ASPPI Notizie
PENSIONATO
In Asppi prezzi scontati per il certificato energetico La “Certificazione energetica” va messa anche negli annunci di affitto. Il documento attesta il rendimento energetico di un edificio. L’acquirente o l’affittuario, ricevendola, viene messo a conoscenza dell’effettivo valore di consumo dell’immobile. L’edificio viene classificato con una scala graduata sulla base delle sue caratteristiche energetiche. La certificazione energetica, il cui obbligo deriva da una direttiva di carattere comunitario, è stata recepita attraverso il D.M.26 giugno 2009 . Le regioni hanno legiferato una propria metodologia di calcolo per la definizione dell’indicatore di prestazione energetica. Le classi energetiche, prodotte dalla certificazione energetica, vanno dalla A+ (edificio a bassissimo impatto ambientale) alla classe G (edificio ad alto consumo energetico ). Attenzione però, la classe energetica, necessaria anche per gli appartamenti che vengono locati deve essere specificata negli annunci immobiliari. Attenzione! La Certificazione va effettuata da un tecnico autorizzato.
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