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CHIMICA

Nuove nubi sui lavoratori ex Vinyls A PAGINA 3

POLITICA

Renzi fa il pieno sotto la pioggia ALLE PAGINE 4-5

CULTURA

Settembre è ancora il mese di Dante A PAGINA 14

RAVENNA 2019

Le idee di Prodi per la candidatura A PAGINA 17

GUSTO

La vendemmia dopo la siccità A PAGINA 20

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LUTTO

La città piange Gabrio Maraldi

DOPO L’INCENDIO

La parola ai cittadini per far rinascere L’assessore colpito da malore. La due giorni in Darsena dedicata a lui la pineta Ramazzotti FESTIVAL AMMUTINAMENTI

Come ogni sera in questo periodo, aveva appena finito di cuocere il risotto di pesce, alla festa del Pd, quando improvvisamente si è accasciato a terra e il suo cuore ha smesso di battere. Per Gabrio Maraldi, 56 anni, assessore amato e stimato da colleghi e oppositori, non c’è stato nulla da fare. E ora, la città, le istituzioni, i compagni di partito lo piangono e si uniscono al cordoglio della famiglia per una morte così brutale e improvvisa. Maraldi era conosciuto, il suo ruolo di amministratore con deleghe di peso, ma anche per la sua umanità, il suo carattere per cui, dice un compagno di partito «era impossibile non volergli bene». Capace, appassionato, pragmatico, era una colonna portante del Pd ravennate e della giunta, una persona da tutti ritenuta affidabile e seria. Tra i suoi ultimi progetti c’era quello della Darsena partecipata, che compie un anno proprio il 7 settembre, lo stesso giorno del suo funerale. La due giorni di festa programmata per proseguire questa bella esperienza di cui Maraldi era giustificatamente fiero sarà ovviamente dedicata a lui. Non potrà più essere un momento di gioia, perché troppo è il dolore di chi ha lavorato con lui in questi dodici mesi. Ma sarà comunque una prima occasione per ricordare il contributo che “Super Gabrio” (come lo chiamava il Sindaco) ha dato alla città.

Torna il festival di danza urbana e d’autore Ammutinamenti e, nella sua XIV edizione, invade la città dal 7 al 16 settembre. E sotto la lente in questo 2012 ci sono ora più che mai la sperimentazione di nuovi linguaggi della scena e il ricambio generazionale di artisti e spettatori. Sempre a cura di Cantieri, con la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini, il festival fa anche parte dei progetti di “Prove tecniche di 2019”. Tre le sezioni consolidate: Darsena Dance Raids, Vetrina dei giovani danzatori Ravenna e infine Video dance. Una novità di questa edizione sono invece i Laboratori d’Autore i cui esiti verranno trasformati in prove aperte e dimostrazioni pubbliche. Il programma completo, le immagini e gli approfondimenti nel nostro inserto centrale.

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INSERTO CENTRALE PAGINE I-IV

Resterà on line fino al 30 settembre lo spazio web “Per la rinascita della pineta” voluto dal sindaco Fabrizio Matteucci per permettere a tutti i cittadini, singoli oppure organizzati in gruppi e associazioni, di avanzare idee, suggerimenti, e proposte per la rinascita della pineta di Lido di Dante, devastata dall’incendio del 19 luglio. Ed è attivo l’indirizzo di posta elettronica pineta@comune.ra.it, al quale si possono appunto inviare i propri contributi per la pubblicazione sul sito, fino al 30 settembre. Lo spazio web è consultabile dal sito del Comune www.comune.ra.it. Fino al 30 settembre ciascuno potrà dire la sua, poi l’Amministrazione assumerà i propri orientamenti definitivi e si confronterà con il Corpo Forestale dello Stato e il Parco del Delta del Po, coinvolgendo la Provincia e la Regione.

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CRONACA& ECONOMIA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

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I DATI

Persi 380 posti di lavoro in 5 mesi La crisi in provincia. Inps: a luglio triplicata la cassa integrazione Quei dati da brivido li ha snocciolati Riberto Neri, segretario provinciale della Uil, durante il dibattito dedicato al lavoro della Grande Festa del Pd. Le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps nel mese di luglio nella provincia di Ravenna, secondo i dati elaborati dalla Uil, sarebbero salite a quasi 650mila dalle 196mila di giugno. Un’impennata spaventosa pari a un terzo dell’aumento di tutte quelle autorizzate in più in regione. Un dato che è caduto in mezzo a un dibattito in cui, insie-

aprile. Un’emorragia continua e apparentemente inarrestabile. E, sempre secondo la Camera del lavoro, i lavoratori che fanno uso di ammortizzatori sociali solo oltre 5.500, 1.200 in più di quanti erano al 30 marzo (ma 350 in meno di giugno).

Una storia quasi a lieto fine: le 380 lavoratrici Omsa sono state in gran parte ricollocate e l’ex calzificio (delocalizzato in Serbia) diventa luogo di produzione di divani. L’attività dovrebbe iniziare entro poche settimane.

Neri (Uil): «Colpa di un’economia troppo sbilanciata sul terziario. Bisogna tornare a produrre»

c a s s a i n te g r a z i o n e

649.059 ore

Un calo si registra nell’edilizia, ma spiega Neri della Uil «Questo significa soprattutto che molti hanno perso il lavoro. I segnali più preoccupanti adesso arrivano dal commercio, dal terziario. L’impennata della cassa integrazione di lu-

Queste le ore autorizzate dall’Inps nel mese di luglio nella sola provincia di Ravenna, contro le 195.895 di giugno. Di queste 97.630 sono di ordinaria (contro le 88.128 di giugno), 205.701 di straordinaria (contro le 2.034 di giugno) in deroga e 345.728 di deroga (contro le 62.034).

me a due rappresentati nazionali di Cisl e Cgil, Giorgio Santini e Danilo Barbi, e al responsabile economico del Pd Stefano Fassina, si sono affrontati i temi della crisi. Unico rappresentante locale sul palco, Neri ha ritratto una provincia più sofferente che mai, con 30mila disoccupati in crescita, con questo boom di cassa integrazione che vede quadruplicare in un mese le cig straordinarie e quintuplicare quelle in deroga. Come a dire che c’è una massa di persone, migliaia, che potrebbero essere prossimi alla mobilità. E del resto, osservando i dati pubblicati dalla Cgil il 4 settembre si scopre che da fine giugno a ai primi di settembre, cioé in due mesi, in provincia si sono persi 186 posti di lavoro, 380 dai primi di

AT T I V I T À P R O D U T T I V E TORNA LA BIENNALE AL PAVAGLIONE DI LUGO

Dall’8 al 16 settembre torna la fiera biennale di Lugo dedicata ad agricoltura, artigianato e industria nel centralissimo Pavaglione. Stand e incontri per sfidare la crisi insieme ad aziende, associazioni di categoria, e rappresentanti del mondo istituzionale.

glio si spiega probabilmente così con la crisi dei consumi che costringe molte aziende del commercio a ricorrere agli ammortizzatori sociali. E purtroppo il nostro territorio si è sviluppato troppo in questo senso. In tutta la provincia non ha aperto un nuovo insediamento produttivo, mentre abbiamo visto crescere moltissime aree commerciali, con gli esiti che sappiamo, in certi casi. E in questo momento in cui le delocalizzazioni non vanno più verso est, alla ricerca di una manodopera che non è più così conveniente, ma vanno verso nord, verso l’Austria perché lì permessi e autorizzazioni hanno tempi brevissimi, dobbiamo innanzitutto rimuovere ogni ostacolo di ordine burocratico e creare le condizioni per rendere invitanti gli investimenti dall’estero». Anche perchè la situazione è nera, nerissima anche per chi il lavoro non l’ha perso. «Ci sono realtà – spiega Neri – dove i lavoratori sono in cassa integrazione, ma l’azienda ha già chiuso e se non arriva un compratore entro un anno entreranno in mobilità. E altri che, quando il compratore è arrivato, sono stati solo in parte riassunti, spesso con stipendi più bassi e carichi di lavoro più alti». Il declino, ora, si tocca con mano. (fe. an.)

CHIMICA

Nuove nubi per i lavoratori all’ex Vinyls In una nota unitaria, i tre sindacati tornano a lanciare l'allarme: dopo la gioia dei mesi scorsi, all’ex Vinyls c'è di nuovi il rischio cassa integrazione. La Coem, infatti, azienda subentrata a Vinyls, ha informato i sindacati delle grosse difficoltà sorte riguardo l'approvvigionamento della materia prima (Cvm) da Arkema/Kem One nonostatne gli accordi presi. Il nuovo Ad ha spiegato ai sindacati di essere alla ricerca di soluzioni alternative, ma qualora tale situazione di stallo dovesse perdurare fino alla fine del mese di settembre, sarebbe inevitabile il ricorso all'apertura di una procedura di cassa integrazione. «Questo sarebbe assolutamente inaccettabile – scrivono però Cgil, Cisl e Uil – non è possibile penalizzare ancora una volta gli stessi lavoratori che hanno vissuto con grande sacrificio la precedente vertenza, inoltre i 54 dipendenti della Coem si sono sacrificati per 10 mesi per rendere l'impianto perfettamente pronto per la produzione». La situazione sarà discussa a Roma il 17 settembre al Mise che, oltre ad aver convocato la riunione, ha inviato una lettera di richiesta di chiarimenti ad Arkema. Resta inoltre senza soluzione anche l’altra vertenza che ha fatto scalpore, quella dell’ex Pansac, per cui si attende un compratore che ancora non arriva.


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CRONACA&POLITICA

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA&DINTORNI

FESTA PD/1

Pienone per il rottamatore Renzi

il programma TRE GIORNI IN PIÙ PER LA GRANDE FESTA IN LUTTO

L’appello di Matteucci: «Veltroni e D’Alema non si ricandidino» «C’è una sola cosa su cui tutti i dirigenti del Pd sono d’accordo e sono io, sono tutti contro di me». Lo diceva Matteo Renzi, sindaco di Firenze e sfidante di Bersani alle primarie per scegliere il candidato premier del centrosinsitra per il 2013, lunedì 3 settem-

sindaco di Firenze è riuscito a richiamare una folla di sei o settecento persone perfino alle sei del pomeriggio alla festa del Pd ravennate, nonostante un tempo da lupi, e nonostante Renzi fosse ufficialmente ospite di un incontro tra tre sindaci per parlare di città e

bre a Ravenna. E per capire appieno il senso di questa frase, basta leggere i retroscena pubblicati da Repubblica due giorni dopo. Secondo l’autorevole quotidiano, in caso di vittoria di Bersani (che ha però ovviamente smentito), ci sarebbe già un piano che vedrebbe posti di rilievo anche per Bindi, Veltroni, D’Alema, Franceschini e Fioroni. Forse proprio per questo il

amministrazioni. La voglia di ricambio evidentemente corre anche a queste latitudini, e quando non c’è questa, c’è di sicuro la curiosità. Non a caso a sentirlo, oltre a tanti supporter che l’hanno accolto calorosamente nonostante l’ora di ritardo con cui è arrivato, c’erano tutti i big del partito locale. Il ritardo e il maltempo hanno avuto il merito di far cadere il pretesto

Sopra, il maltempo durante l’attesa per Renzi sotto gli stand su cui erano stati montati gli altoparlanti. Sotto: Renzi insieme a Matteucci.

un po’ ipocrita del confronto tra sindaci per far entrare il dibattito subito nel vivo: le primarie. Con Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna, e un altro bersaniano di ferro, Daniele Manca, sindaco di Imola contro Matteo Renzi. Lui, il rottamatore, non ha deluso, è stato brillante, spiritoso, un po’ ruvido su alcuni passaggi (i più applauditi), per esempio quando parla dei responsabili degli «inciuci romani» che hanno fatto cadere i governi Prodi. Un deciso scatto in avanti rispetto a Matteucci che aveva a sua volta fatto dichiarazioni importanti sul tema del ricambio: il sindaco ravennate sostiene che Massimo D’Alema e Walter Veltroni non dovrebbero ricandidarsi in Parlamento dopo 25 anni. «Stimo entrambi – dice – ma credo che possano dare il loro prezioso contributo anche senza essere parlamentari». Dalla sua Matteucci può anche snocciolare le età anagrafiche dei suoi assessori. Mentre Manca difende il modello emiliano-romagnolo cui Bersani, da presidente della Regione, ha dato enorme contributo (Manca, peraltro, a 43 anni, potrebbe essere un papabile candidato al posto oggi occupato da Errani). Renzi, da solo, contro i due colleghi ha parlato di «bellezza della politica da riconquistare», ha raccontato il suo modo di fare sindaco andando nelle scuole e occupandosi di buche, ha spiegato come ha abbassato le tasse sulla prima casa compensando gli introiti con percentuali più alte sulle seconde e sulle case

in zone lussuose di Firenze. Ha parlato di asili nidi per richiamare al futuro. Ha insistito sul conflitto generazionale che nel passato ha garantito benessere alle generazioni oggi più anziane indebitando però chi sarebbe venuto dopo. «Non potevo non candidarmi – spiega – visto che da tempo pongo il tema del ricambio. Se si fa una battaglia, non ci si può tirare indietro nei momenti decisivi, non cogliere le occasioni. Noi possiamo anche perdere, ma queste primarie possono comunque servire per riportare la voglia di far politica tra tanta gente e a elaborare nuove idee». E anche Matteucci e Manca si dicono felici dell’apertura di Bersani (il quale per statuto non era tenuto ad ammettere altri candidati del Pd a primarie di coalizione) a Renzi, un’apertura in grado di coalizzare energie fresche intorno al partito. Partito cui tutti dicono di voler bene. Certo, sentire Matteucci che assicura l’appoggio dell’intero partito a Renzi in caso di una sua vittoria forse ha fatto venire quasi i brividi a qualcuno dei notabili del partito in platea, ma tant’é, così funzionano le primarie. E per questo Matteucci avanza a Renzi, come farà con Bersani (che però non verrà alla festa ravegnana), la richiesta di una patrimoniale e di lotta all’evasione per alzare i redditi sotto i 1500 euro. Mentre è Renzi a parlare di patto di stabilità che strangola i Comuni. Insomma, difficile capire bene i ruoli in un dibattito un po’ frettoloso e senza veri argomenti

Al momento in cui andiamo in stampa, la Grande Festa del Pd è scossa dall’improvviso lutto per l’assessore Gabrio Maraldi, colpito da infarto proprio dopo aver cessato il servizio da volontario il 4 settembre. Su richesta dei familiari, tuttavia, il programma della festa non sarà variato e così giovedì 6 l’incontro è sul tema “Vite sospese: l’emergenza carceri” e interverranno Sandro Favi (responsabile carceri del Pd nazionale), Nello Cesari (già provveditore regionale Emilia Romagna- Marche), Desi Bruno (garante regionale diritti detenuti). Il dibattito sarà preceduto dalla performance di “Poveri d’arte Teatro”. “Nuovi populismi e nuovi fascismi” è l’argomento approfondito il 7 settembre da Gabriele Albonetti (questore della Camera dei Deputati) e da Franco Giordano (Sel). Per l’8 settembre è in programma l’intervista a Dario Franceschini. Infine lunedì 10 settembre si parlerà di sport, Olimpiadi e non solo con Conchita De Gregorio che incontrerà Josefa Idem. La festa proseguirà fino al 13 settembre per recuperare i giorni di maltempo. Le bandiere saranno listate a lutto.

sul tavolo. Ma i fan di Renzi sono soddisfatti: reduce da un incontro a Forlì e diretto verso Ferrara: il giovane sindaco di Firenze, per la verità con una lunga esperienza politica alle spalle, ha dato prova di verve e grinta, ha divertito e provocato. E per ora, questo forse può bastare. Federica Angelini


CRONACA&POLITICA

RAVENNA&DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

IN CITTÀ

FESTA PD/2

Fassina: «Mi auguro che ci confronteremo sui programmi»

Tutti (o quasi) i big per Bersani Pagani: «Confermo le primarie per scegliere i parlamentari» C’erano tutti o quasi i big del partito locale a sentire Renzi, sebbene nes- cata. Ma sui contenuti della sua proposta ho molti dubbi». Maestri da suno di loro, ma proprio nessuno, sia un suo sostenitore. Come spiega tempo sostiene la necessità del ricambio e pensa che Bersani debba lanGiuseppe Roccafiorita, presidente dell’associazione Agora che sostiene il ciare subito un segnale di fortissima discontinuità ma che, in generale, sindaco di Firenze alle primarie, il politico più di spicco tra le loro fila è De- «abbia la statura e l'esperienza necessarie per diventare presidente del nis Di Martino, giovane consigliere comunale, non proprio un pezzo gros- consiglio e che Renzi sia acerbo per un simile ruolo. Il suo giro per l'Italia so di via della Lirica. Se si eccettua il sindaco di Faenza, Giovanni Malpez- è utile a rinfrancare gli animi più depressi e a stimolare qualche risorsa zi (lui stesso un outsider al Pd che vinse le primarie contro il candidato so- esterna o in fuga ma l'approdo ideale sarebbe una candidatura unica stenuto dal partito), i vertici democratici ravennati sono tutti per Bersani. (Bersani) del Pd alle primarie di coalizione, con un patto nobile e traspaEcco, per esempio, il commento che ci rilascia il segretario del Pd provin- rente tra tutti i contendenti su contenuti programmatici fortemente innociale Alberto Pagani, a margine dell’incontro: «La necessità di rinnovare vativi». (fe. an.) e garantire il ricambio dei nostri rappresentanti di cui ha parlato Renzi c'è realmente, ed è sentita. Anche Bersani ne è consapevole, e sono certo che saprà dimostrarlo con i fatti». E dalle nostre parti? «Per quanto ci riguarda questo problema non esiste, perché abbiamo già detto che saranno i nostri elettori a scegliere anche i candidati al Parlamento con le primarie. Al di là di questo tema mi auguro che nelle prossime settimana gli elettori possano avere più chiare anche le idee concrete che tutti i candidati proporranno. Lunedì sera non c’è stata occasione per entrare nel merito e capire quali sono i nuovi contenuti politici e programmatici, ma c'è tempo sufficiente per approfondire». E sul timore che si tratti di un dibattito in realtà privo di contenuti si soffermano in molti. «Personalmente – dice per esempio Fabio Sbaraglia, consigliere comunale Pd nemmeno trentenne – faccio parte di quelli che non hanno paura di queste primarie, anzi le vivo serenamente e mi auguro che servano a scegliere una direzione netta per il Pd. Purtroppo però finora di proposte concrete ne ho viste ben poche. Il solo duello Bersani-Renzi mi appassiona poco, aspetto i programmi. Forse oggi il cuore oggi direbbe Bersani, ed è vero che Renzi ha il merito di riuscire a suscitare vero entusiasmo (merce rara di sti tempi). In ogni caso non potrà esi renziani sere un scelta emotiva». Qualche merito a Renzi viene riconosciuto anche da un alNASCE IL COMITATO PER IL ROTTAMATORE A margine dell’incontro con Renzi alla festa del Pd, l’associazione Ago.ra, presieduta da Giutro esponente del Pd abituato, peraltro, a prendere posizioni seppe Roccafiorita, ha dato vita al comitato di sostegno per Renzi alle primarie per il centroanche non sempre condivise, Andrea Maestri, ex capogrupsinistra che si dovrebbero tenere tra fine novembre e dicembre. Per ora ne fanno parte una po in consiglio comunale. «Sto leggendo il libro di Renzi, ho ventina di persone che stanno aspettando la presentazione ufficiale della candidatura di Rentrovato pagine banali e ruffiane e altre di una profondità di zi, prevista per il 13 settembre. Info: laposta.agora@gmail.com. analisi graffiante e ben comunicata. Appunto, ben comuni-

La platea folta e variegata accorsa a sentire Renzi alla festa del Pd lunedì 3 settembre.

Se è vero che nel dibattito di lunedì sera i tre presenti sul palco della festa Pd sembravano talvolta darsi ragione, con il sindaco Matteucci che cercava di dimostrare come il rinnovamento sia una priorità anche i bersaniani, ci sono questioni cruciali che contrappongono Renzi e Bersani, per esempio la questione del lavoro. A collaborare con il sindaco di Firenze è infatti il noto giuslavorista Pietro Ichino, che da tempo propone una riforma in parte coincidente con quella della Fornero e comunque volta a riequilibrare le tutele tra vecchie e nuove generazioni di lavoratori. Sul fronte opposto c’è invece il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, che nega l’esistenza di un conflitto generazionale tra lavoratori e parla piuttosto dell’impoverimento generale della classe lavoratrice. Per capirci, uno l’articolo 18 è disposto a metterlo in discussione, l’altro lo considera un baluardo contro lo scivolamento verso una peggiore condizione del lavoro dipendente, secondo lui vera causa profonda della crisi. Fassina è stato ospite della festa del Pd insieme ai leader sindacali e ha confermato l’intenzione di cambiare la legge Fornero. A margine dell’incontro, ci ha anche confermato che il ministro del lavoro non è stato invitato alla festa nazionale del Pd perché in questo momento il partito fatica a dialogare con lei per via degli esodati. Pochi giorni fa Ichino aveva ritenuto questa giustificazione inaccettabile e aveva detto che se dovesse passare la linea di Fassina, ci sarebbe una forte discontinuità. Dunque, abbiamo chiesto a Fassina, scegliere tra Renzi e Bersani vorrà dire scegliere anche tra due riforme del lavoro diverse e per certi versi inconciliabili? «È proprio quello che spero – ci dice – mi auguro che le primarie siano sui contenuti e non su questioni anagrafiche». D’accordissimo, certo una domanda resta, se questi contenuti non si è riusciti ad approfondirli nei dibattiti della festa del Pd (troppo spesso trasformati in comizi e quindi in occasioni un po’ perse), dove e quando ci saranno luoghi per capire?

L’EX SFIDANTE

«Temo la mancanza di regole certe» Freddina rispetto a Renzi è, almeno per ora, perfino Serena Fagnocchi, che due anni fa si trovò nella situazione di sfidante outsider interna al Pd per le primarie provinciali che dovevano decretare il candidato a piazza Caduti. Da lei, Fagnocchi, ci si aspetterebbe un’adesione alla causa del rinnovamento. «Rinnovamento sì, ma non qualunque, per questo sono qui ad ascoltare Renzi. E sono molto soddisfatta del gesto del segretario di legittimare il prossimo candidato del centrosinistra attraverso primarie aperte. Ora però occorre dare seguito alle sue parole concordando al più presto le regole. Come appartenente al Pd spingerò affinchè siano fissate prima possibile e agli eventuali candidati del Pd siano date le stesse possibilità e gli stessi strumenti». D’accordo, ma chi sosterrà? «Ad ora nessuno dei potenziali candidati è in grado di rappresentarmi completamente. Quindi come ogni elettore mi metterò in ascolto di ciò che diranno loro, e i loro sostenitori, per maturare una scelta meditata, non legata a correnti o personalismi». Spera in altre candidature, come quella di Pippo Civati? «Sto osservando cosa accade, ma credo che il panorama delle candidature sia ormai definito e non ritengo che aumentarle possa portare giovamento. Anche se uno non si ritrova rappresentato esattamente da nessuna delle candidature attuali (sempre che vengano confermate e sempre che le primarie si facciano davvero) credo che la soluzione stia nel mettersi in ascolto e attenta osservazione per poter scegliere consapevolmente, anche senza schierarsi». Quindi non parteciperà alla campagna elettorale. Nemmeno a quella per la scelta dei parlamentari, sul territorio? «Al momento sono soprattutto preoccupata per la prolungata assenza di regole chiare di partecipazione. Tempi stretti e regole fumose rischiano di trasformarle in una passerella di legittimazione per i candidati già scelti dalle segreterie, e non nel momento di apertura e partecipazione che invece dovrebbero rappresentare». (fe. an.)

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CRONACA&ATTUALITÀ

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA&DINTORNI

LUTTO/1 Chi lo conosceva sapeva da tempo qual era il suo obiettivo, anche se mai ufficialmente dichiarato: prima di farsi da parte voleva mettere almeno un primo punto fermo – come ad esempio l’approvazione del piano operativo comunale (Poc) – nel percorso per la riqualificazione della darsena di città cui teneva in modo particolare e per cui si era speso molto sposando l’idea della partecipazione popolare. E poi – tra un anno circa, a metà del suo terzo mandato – avrebbe lasciato l’incarico di assessore comunale. Perché il 56enne Gabrio Maraldi, diessino doc prima del Pd, nella politica ravennate ci stava da una trentina d’anni (consigliere in quella che fu la circoscrizione Mare dal 1983 al 1993 poi consigliere comunale fino al 2001) e fare politica come la faceva lui – nel modo in cui tutti gli riconoscono, con la passioil nostro ricordo naccia, mettendoci la faccia fino alle asCIAO, ASSESSORE semblee dei più esaRipubblichiamo anche per i lettori del nostro giornale il “bombolone” uscito gitati comitati – alla sul nostro sito internet la mattina di mercoledì 5 settembre, appena saputa fine stanca. E prima la notizia della morte dell’assessore Gabrio Maraldi. aveva lavorato al tu“Ok, dammi il titolo”. Le nostre telefonate cominciavano quasi sempre così, bificio Maraldi poi quando capivi che era uno di noi a chiamare, un giornalista. Ci scherzavamo inglobato dalla Marin redazione: “Chiami Maraldi? Hai preparato il titolo?” cegaglia. È morto per Ora mancherai anche a noi, che ti stimavamo per la tua correttezza e precisioun malore la sera del ne, perché magari ogni tanto avremmo voluto che ci dicessi qualcosa di più, 4 settembre alla fema potevamo star certi che quello che dicevi era già stato verificato, era pronsta del Pd dove ogni to per essere stampato. Eri un politico che misurava le parole, che non le spagiorno, come ogni rava mai grosse, che non amava finire sui giornali. Ci toccava un po’ rincorreredizione, faceva il ti, ma non ti sei mai negato. Tra le tante cose per cui ci siamo sentiti ce ne sovolontario. no due, tra le recenti, che forse più di altro dimostrano come fossi un ammini«Aspettava solastratore moderno, che sapeva guardare oltre all’oggi: la moschea e la darsena mente di dedicarsi partecipata. Due sfide nuove e non scontate per la città che hai difeso e su cui agli affetti familiari – hai lavorato con passione e pragmatismo, come sempre. ricorda Alvaro AnciSappiamo di averti fatto arrabbiare ogni tanto, ma, come si capisce bene dalsi, il decano dell’ople nostre cronache di questi anni, la nostra stima e il rispetto nei tuoi confronposizione ravennate ti non son mai venuti meno. Esprimiamo il più sentito cordoglio alla tua famiche tante volte ha glia, alla giunta e al partito a cui hai dedicato una vita di autentica passione pobattagliato con Malitica. raldi –, come mi riLa redazione

ASPPI Notizie

Assistere i Condomini autogestiti

ne condominiale occorre comunque rispettare quello che prevede il Codice Civile per evitare problemi se la situazione ad un certo punto dovesse diventare meno idilliaca o ci fosse la necessità di lavori sulle parti comuni. L'ASPPI propone di assistere l'amministratore che autogestisce il proprio condominio affinché possa svolgere l'incombenza affidatagli in tutta sicurezza. L'assistenza fornita riguarda singoli servizi o una supervisione annuale generale delle attività condominiali in base alle richieste e/o alle esigenze del Condominio. Gli amministratori dei Condomini autogestiti interessati, associati e/o non, potranno contattare la sede ASPPI di Ravenna per un appuntamento allo scopo di ottenere ulteriori informazioni in merito alle proprie necessità.

spondeva sempre quando lo stuzzicavo pronosticandogli un grande futuro politico». Lo stesso sindaco Fabrizio Matteucci era consapevole di avere in squadra un asso di briscola: «Una volta gli dissi che aveva tutte le credenziali per candidarsi sindaco nel 2016». Su una cosa non c’è dubbio: dalle parti di via della Lirica, in casa democratica, godeva di fiducia cieca. In giunta comunale dal 2001, il secondo mandato di Vidmer Mercatali, con il passare degli anni è diventato il vero e proprio baluardo Pd a Palazzo Merlato e lo è diventato soprattutto un anno fa quando il Matteucci Bis schierò la 25enne Ouidad Bakkali e la 22enne Martina Monti. Il 56enne, un anno più vecchio di Matteucci e secondo per anzianità solo a Giovanna Piaia, era il bilanciamento di esperienza per tenere in piedi una squadra con le due baby. La settimana scorsa, sul palco della festa Pd, il sindaco lo aveva chiamato «Super Gabrio». Per la spiegazione, di nuovo, prendiamo a prestito le parole di Ancisi: «Lo giudicavo, non si offenda nessuno, il migliore dell’attuale squadra di governo della nostra città e quello più affidabile». Quando te ne vai da queste parti è facile che gli amici parlino bene di te. Ma quando lo fanno i nemici, politici sia chiaro, allora è tutta un’altra storia. E sono tanti, non solo nel mondo istituzionale, a raccontare il vuoto che lascerà. Non è un caso se a Maraldi erano

Una carriera a Palazzo Merlato: sopra Gabrio Maraldi nel 2009 illustrava il progetto della moschea alle Bassette, a sinistra il giorno del 2011 con la nomina nella seconda giunta Matteucci. Nella pagina accanto in alto nel 2004 a Marina di Ravenna con il sindaco Vidmer Mercatali sul cantiere del nuovo arredo in viale delle Nazioni, in basso un’immagine del 2002.

state affidate le deleghe tra le più pesanti dell’amministrazione comunale: dal 2001 a luglio 2008 Lavori Pubblici, dal 2001 Protezione Civile; da luglio 2008 a maggio 2011 Urbanistica, Edilizia, Protezione Civile, Traffico; da giugno 2011 Urbanistica, Edilizia, Grandi Infrastrutture, Ravenna digitale. E non è un caso nemmeno che sul-

la sua scrivania negli anni siano finite, passateci il termine, le beghe più spinose del Comune. L’ultima in ordine di tempo? Quel pasticciaccio dell’autocostruzione a Filetto. Non ancora risolto ma ai più attenti non sarà sfuggito che, pur essendo in capo all’assessore Piaia la delega Casa, era stato messo in campo «Super Gabrio» per trovare la soluzione. Non vi basta

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Amministrazione "condominio autogestito"Chiedi in Asppi le informazioni necessarie

È morto l’assessore Maraldi Da trent’anni in prima linea

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CRONACA&ATTUALITÀ

RAVENNA&DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

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LUTTO/2

Un malore mentre lavorava ai fornelli della festa del Pd I funerali in piazza del Popolo

da facebook IL RICORDO DI BERSANI

La notizia della morte di Gabrio Maraldi non ha lasciato indifferente il segretario nazionale del Pd Pierluigi BErsani che su Facebook ha scritto: «Sono profondamente scosso dalla morte di Gabrio. Un amministratore amato, capace e infaticabile, un nostro dirigente, un nostro militante, un nostro volontario. La sua morte lascia in noi una ferita e un vuoto che non si colma. Noi, tutti assieme, porteremo avanti quei valori in cui Gabrio credeva, e che lo hanno portato a spendere le sue ultime ore per la sua gente, la sua città e il suo partito».

l’autocostruzione? Allora il tanto discusso piano dell’arenile e l’ultimo piano del traffico e della darsena partecipata si è già detto. Lascia la moglie Paola, la figlia Alice e il nipotino Cesare. Sono stati i suoi famigliari a chiedere che la festa del Pd, quella dove Gabrio faceva il volontario, vada avanti come era in programma. Andrea Alberizia

I funerali di Gabrio Maraldi si svolgeranno in piazza del Popolo venerdì 7 settembre: dopo aver lasciato l’obitorio dell’ospedale di Ravenna, dove dal primo pomeriggio del giorno prima sarà allestita la camera ardente (una volta terminata l’autopsia disposta dalla procura), il feretro arriverà nella piazza del municipio alle 14.30 per una cerimonia pubblica. A stroncare la vita del 56enne è stato un A sinistra Gianandrea Baroncini, responsabile organizzativo della festa del Pd, malore accusato nella a destra il presidente della Regione Vasco Errani: al pala de Andrè, il giorno dopo la morte di Maraldi, il ricordo dell’assessore. tarda serata del 4 settembre mentre, come consuetudine, si trovava alla festa provinciale del Partito democratico al pala De Andrè: lui, assessore comunale al terzo mandato, faceva il volontario come un qualunque militante. Ai fornelli della cucina di pesce, addetto al risotto. Quel pomeriggio più di un amico lo aveva visto stanco in volto e aveva ammesso di non sentirsi bene. Con qualcuno aveva detto di sentirsi influenzato. Alle 23.28, secondo i tabulati della centrale operativa, il 118 ha ricevuto la telefonata di una persona alla festa che segnalava il malore: Maraldi si è accasciato a terra senza alcun preavviso. Mentre il 118 raccoglieva le informazioni al telefono, sul posto è arrivato il personale della Pubblica Assistenza che ha un presidio all’interno della festa e ha constatato lo stato di incoscienza sollecitando l’intervento del 118. La postazione più vicina è proprio nel parcheggio del palazzetto dello sport: alle 23.30 il mezzo di soccorso è partito e alle 23.34 gli infermieri sono arrivati sul posto avviando le pratiche di rianimazione con massaggio cardiaco. «I primi soccorsi al paziente – spiega Giorgio Randi, coordinatore del 118 Romagna – sono stati fatti dalla Pubblica Assistenza mettendolo in sicurezza. Non è stato defibrillato perché quando l’apparecchio è stato collegato al corpo si è accertato un ritmo cardiaco che non consentiva quella manovra. In buona sostanza non tutte le persone in arresto cardiaco necessitano del defibrillatore». Sottoposto per quasi mezzora a rianimazione cardiopolmonare con massaggio esterno: «Si è deciso di andare oltre i venti minuti teorici perché si trattava di una persona giovane. I soccorsi si fanno sul luogo per evitare di perdere istanti preziosi». Alle 23.54 l’assessore è stato caricato sull’ambulanza e nel tragitto verso il pronto soccorso è arrivato il decesso.


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CRONACA& ATTUALITÀ

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

DARSENA Abbiamo lavorato insieme un anno appena. Un anno giusto giusto. Un anno di lavoro intenso, di lavoro condiviso, di lavoro serio e onesto. Un anno di lavoro partecipato e appassionato. Un anno in cui Gabrio Maraldi ha avuto l’intelligenza e il coraggio di “giocare per davvero” insieme a noi alla “Darsena che vorrei” nella meravigliosa idea di restituire vita, identità, colore e contemporaneità a un pezzo di città dimenticato. Appena 4 giorni fa, durante una conferenza stampa, Gabrio ha definito «un’esperienza entusiasmante» il percorso di partecipazione, nel quale, del resto ha sempre creduto. Sappiamo che i successi di questa «esperienza entusiasmante» sia sul piano regionale che sul piano nazionale ottenuti con il percorso di partecipazione li dobbiamo anche a Gabrio che ha saputo ascoltare e accogliere tutti i cittadini e le cittadine che in questi mesi hanno partecipato al percorso. Ha saputo approfondire, integrare e miscelare le idee e le proposte, dei cittadini, anche quelle più fantasiose, con le competenze di tecnici e politici. Adesso andremo comunque avanti perchè «fare della Darsena il fiore all’occhiello della città» come diceva Gabrio, è il nostro compito e il nostro impegno. Perché tutte e tutti glielo dobbiamo. L’abbiamo pubblicata integralmente, la dedica che i facilitatori del percorso di partecipazione “La Darsena che vorrei” (Andrea Caccìa, Barbara Domenichini e Stefania Pelloni) hanno pubblicato su Facebook poche ore dopo la morte dell’assessore Gabrio Maraldi, i cui funerali si terranno lo stesso giorno del compleanno di quel percorso che Maraldi ha contribuito a creare in prima persona. Percorso che ha permesso ai cittadini di progettare insieme la riqualificazione del quartiere, anche se solo sulla carta, e in attesa di conoscere quanto dei

E sul Candiano arrivano le barche Una festa dedicata a Maraldi per il compleanno del percorso di partecipazione a l l ’A l m a g i à GIOVEDÌ 20 VERRÀ PRESENTATO IL NUOVO SIGARONE Sarà presentata in una conferenza aperta al pubblico giovedì 20 settembre alle 20.30 all’Almagià l’ipotesi di recupero realizzata da Nuovostudio (e anticipata da Ravenna&Dintorni nei numeri scorsi) del cosiddetto sigarone, l’ex magazzino Sir, divenuto quasi un simbolo della riqualificazione della Darsena di città. Parteciperanno alla serata – coordinata dal nostro direttore Fausto Piazza – oltre a Gianluca Bonini ed Emilio Rambelli di Nuovostudio, la soprintendente Antonella Ranaldi, l’architetto degli uffici comunali Francesca Proni ed esponenti dell’Amministrazione comunale. Sarà quella l’occasione per scoprire nel dettaglio come potrebbe essere recuperato il sigarone, progetto che secondo i proponenti potrebbe fungere da volano alla riqualificazione dell’intero quartiere.

Una delle iniziative che hanno coinvolto i cittadini del processo di partecipazione “La Darsena che vorrei” che il 7 settembre compie un anno.

loro stimoli verranno accolti nel piano che sta per essere messo a punto dal Comune. Per l’occasione sono state organizzate diverse iniziative dal pomeriggio di venerdì 7 alla mattinata di sabato 8 settembre (il programma completo, suscettibile di variazioni a causa del lutto imprevisto, è nella pagina a fianco e sarà comunque dedicato – ci ha anticipato il sindaco – alla memoria di

Gabrio Maraldi), che in particolare sono stati voluti e saranno vissuti dalle centinaia di cittadini e cittadine che in questi dodici mesi hanno dato vita e continuità al progetto. L’evento più caratteristico della due giorni sarà la navigazione delle acque del canale Candiano. Grazie alla partecipazione e alla collaborazione della società Canottieri Ravenna

arriveranno infatti in testata della Darsena alle 18.30 circa di venerdì 7 settembre centinaia di imbarcazioni a remi che saranno accolte dalle note della banda cittadina. In testa al corteo delle imbarcazioni ci sarà Marcello Miani, campione del mondo di canottaggio e reduce dall’avventura olimpica. La prima parte del percorso di pro-

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CRONACA& ATTUALITÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

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IL PROGRAMMA

Sopra l’installazione di Carla Baroncelli con i manifesti dei ritratti di cento persone che hanno partecipato al percorso di partecipazione in Darsena. A destra un mercatino in banchina.

gettazione partecipata, segnata da tappe quali le passeggiate di quartiere, i focus group, i workshop e l’incontro finale di open space technology, è terminata in dicembre con la consegna all’Amministrazione del documento della partecipazione, ovvero la raccolta delle proposte e delle idee delle cittadine e dei cittadini. Documento che – aveva assicurato Maraldi – è sta-

to in massima parte recepito dai tecnici comunali per la stesura del Piano degli obiettivi e delle azioni per il Poc tematico Darsena di città. E a gennaio è stata avviata una nuova fase del percorso di partecipazione tramite i cosiddetti guerrilla gardening (che sono operazioni di abbellimento del verde pubblico), i mercatini e le performance in banchina, gli in-

contri di confronto e scambio con altre realtà italiane ed europee di riqualificazioni partecipate e di riutilizzo degli spazi in trasformazione. Nel frattempo si sono intensificate le collaborazioni con numerosi soggetti culturali e sociali presenti in città: la scuola media Mario Montanari e il centro sociale La Quercia, ma anche la neonata cooperativa teatrale E e l’associazione Cantieri, quest’ultima in particolare coinvolta proprio per quanto riguarda questo primo compleanno di “La Darsena che vorrei”, in quanto coinciderà con l’avvio della quattordicesima edizione del festival di danza urbana e d’autore Ammutinamenti, che proseguirà, anche in altri luoghi della città, fino al 16 settembre (vedi approfondimenti e programma del festival nell’inserto centrale di quattro pagine a esso dedicato su questo giornale). I progetti per la darsena sono strettamente legati anche al percorso di candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura nel 2019 (il compleanno del processo di partecipazione è stato inserito anche tra le prove tecniche di questa seconda parte dell’anno, vedi articolo a pagina 17), e i temi delle cosiddette cinquetracce che stanno caratterizzando la candidatura di Ravenna saranno declinati in vari modi anche nella due giorni lungo il Candiano. Il cammino della Darsena che vorrei, aveva spiegato l’assessore Maraldi in conferenza stampa, è stato finora «un’esperienza entusiasmante», che ha messo in risalto Ravenna sia sul piano regionale che nazionale, se è vero che il sindaco di Milano dopo aver incontrato una delegazione ravennate ha deciso di volersi ispirare proprio a ciò è stato fatto qui per il progetto di riqualificazione dei Navigli.

Dal volano su rotoprato alla pizza in banchina E mercatini per tre giorni Il programma degli eventi realizzati per il compleanno della “Darsena che vorrei”. Venerdì 7 settembre - Dalle 16, in banchina, “Facce da partecipazione”: allestimento dei 100 manifesti con i ritratti dei partecipanti al percorso di partecipazione. Installazione di Carla Baroncelli. - Dalle 17 in via D'Alaggio-Testata Darsena, “Abitiamo”: un paesaggio abitato di jeans ricolmi di fiori. “Immaginare l’immaginario”: campionato di volano su rotoprato. “La danza dei contrari”: un villaggio in cui giocare, ballare, fare musica, costruire giochi e giocattoli. Installazioni a cura di Creaverde. - Dalle 17 in via D'Alaggio sarà presente il Palomar-Ludobus dei bambini e delle bambine con animazioni varie. - Alle 18.30 in testata della Darsena “Ravennarema”: arrivo di canoe, kayak, paddle, dragon boat, e altre imbarcazioni a remi. Evento a cura della società Canottieri Ravenna. - Dalle 18 dalla sede dell’Autorità Portuale fino alla testata della Darsena la banda Città di Ravenna accoglie “RavennaRema”. - Dalle 19 in via Perilli-via dell’Almagià, “Schegge di creatività”: mercatino delle donne artiste e creatrici che si svolgerà anche l’8 e il 9 settembre. - Dalle 19 in zona gru, “L’altalena”: installazione a cura di Loretta Merenda. In via D’Alaggio invece installazione a cura di Alessandro Garavini. - Dalle 21 all’Urban Center allestito in testata della Darsena “Lavori in Comune”: reportage fotografico dei ragazzi e delle ragazze del progetto “Lavori in Comune”. - Dalle 21 pizza in banchina in collaborazione con la pizzeria Naif. - Alle 23.30 in banchina, “Verso il mare aperto”: tante piccole candeline per il compleanno della Darsena finiranno in mare. Installazione a cura di Creaverde. Sabato 8 settembre - Alle 10 nella sala dell’Autorità Portuale “Donne in Darsena”: videoproiezione con protagoniste le donne abitanti nel quartiere. Seguirà una comunicazione di Gisella Bassanini, docente del Politecnico di Milano, sul tema della città tramite l'approccio di genere.


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SCUOLA& ATTUALITÀ

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

IL RACCONTO Lunedì 3 settembre all’istituto Bucci di Faenza si sono ritrovati insegnanti provenienti da tutta la provincia, convocati tutti assieme per l’eventuale assegnazione di un contratto da supplente per l’anno scolastico alle porte. Come evidente è stata una giornata di grande caos, con centinaia di precari in attesa per ore nelle aule della scuola. Noi abbiamo deciso di raccontarvela dalla voce di chi c’era, un professore precario (che preferisce restare anonimo) che per fortuna la butta anche (e soprattutto) sull’ironia. Precari, insegnanti, specializzati (e di conseguenza vincitori di concorso), iscritti in graduatoria divisi per materia, e questa è la premessa. Ci sono una graduatoria, una classifica, e un tavolo che, materia per materia, chiamerà i candidati dal primo al ventesimo (dal ventesimo in poi, al momento sono esclusi). Nel mondo della scuola significa che forse ci sarà una cattedra (che vuole dire 18 ore settimanali) o uno spezzone (che vuol dire un numero minore di 18 e maggiore di 6). O forse niente. Chi vivrà vedrà. Anzi, chi sopravviverà alla giornata tragicomica che vi sto per raccontare. Le Convocazioni. Cosa sono? Ora, avete presente la scena della caccia in Fantozzi? Un numero abnorme di cacciatori alla demenziale ricerca di qualche rara e povera bestia da cacciare, che alla fine si ridurrà a sparare all'uccellino del ragioniere più famoso d'Italia. In questo caso si procede materia per materia, fino all'ultimo spezzone disponibile, dopo di che il mercato di quella materia è chiuso, a casa gli altri. Materia per materia, ora per ora, goccia per goccia. Ore 9.00. Piove, non pioveva da due mesi, quindi c’era astinenza. Nell’atrio della scuola c’è una moltitudi-

A caccia di una cattedra: il diario di un prof precario

ne di persone, come se fossero lì per un conc.... Sì avete capito bene, qualche genio ha indetto un concorso quando ci sono ancora almeno centomila persone abilitate che devono essere assunte. Un po’ come far uscire un bando per ripopolare Hong Kong. Geniale, si suggerisce un esame di stato calabrese al ministro attuale, almeno per mettersi a livelli minimi. Ore 9.30. La grande stanza dei convocati è composta da quattro differenti etnie. Sulla grande cattedra i Signori dei Bottoni, coloro che chiameranno uno a uno i nostri nomi con la speranza di dare un lavoro a tutti.

Tra questi signori c'è il Gran Mogol, un capo che chiama e che non molla il posto neanche per fare pipì (sospetto di catetere nascosto), e resta con la sua faccia da buono per 10 ore di fila al proprio posto. Immaginatevelo tale e quale a Francesco Guccini. Volete che, dopo anni di canzoni operaie, Guccini non voglia vederci lavorare tutti? Ed essere buoni conviene: il precario che ottiene la cattedra, sorride, saluta e se ne va; chi non la ottiene, protesta, un po’ come dopo un calcio di rigore contro. A destra dei Bottoni ci sono le Segretarie, quattro signore efficienti non particolarmente entusiaste del compito, che registrano le

nomine avvenute e sprizzano simpatia da tutti i pori essenzialmente per due motivi: quando vai da loro significa che hai avuto l'incarico; mangiano una quantità industriale di merendine e bevande tali da riempire il cestino fino all’orlo, esattamente ogni mezz’ora. A destra dei Bottoni, le Grandi Corporazioni, GC1, GC2, GC3, che oltre a guardarsi continuamente in cagnesco tra loro, devono registrare il corretto andamento delle operazioni, che si traduce nello stare fermi al loro posto senza far nulla per poi ogni mezz’ora andare a confabulare con i Signori dei Bottoni, fermando per un buon quarto d'ora le operazioni di nomina: non si è mai capito cosa si dicano, non si è mai avuto il sentore di un benchè minimo beneficio per i convocati. Per capirci, questi signori sono come gli Informatori Sanitari quando sei in fila dal medico: ti fanno perdere tempo, e non ti regalano un farmaco manco morto. I nostri GC però hanno tanti volantini dove ci ricordano che siamo precari e, unica cosa utile ma demoralizzante, hanno un prospetto veritiero dei posti disponibili, che fino al giorno prima si potevano vedere da internet, ma sembravano il doppio. In questo volantino accade poi una cosa bellissima: ci sono spezzoni inferiori alle 6 ore che i Bottoni non possono chiamare (è la legge), ma che torneranno in mano ai presidi. Per i precari è un guardare ma non toccare, come se da un momento all’altro un gruppo di chef portasse

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una tonnellata di tagliatelle al ragù, che non si possono neanche avvicinare. Insomma, si annusano e basta, per usare un francesismo. Infine, nella platea con posti a sedere limitati, non numerati, non disponibili in prevendita, ci sono i convocati, precari, in attesa di nomina. Distinguiamo sette tipologie: 1. Il Precario Deluso, il primo della graduatoria, generalmente attorno ai quaranta (ma con punte di sessanta, non scherzo), colui che pensava di essere assunto e invece si ritrova in questo tour. Il PD (non me ne voglia nessuno per la sigla) diventa a questo punto una mina vagante, perché sceglie per primo, ed è talmente voglioso di rivalsa nei confronti del prossimo che farà scelte imprevedibili con conseguenze orribili per la classifica. Un po' come se la capolista alla penultima giornata perde in casa col Lecce (non me ne vogliano, a Lecce). 2. Il Precario Sicuro, colui che è in posizione da medaglia olimpica, ben più giovane, che deve solo decidere dove passerà un altro anno di lavoro vero, lavoro intero, lavoro deciso; è ancora ignaro che il PD lo getterà nel panico più totale, costringendolo a scelte degne di un Homer Simpson: per esempio, il PS abita a Ravenna di fronte al liceo classico, s’incasina e sceglie la scuola alberghiera di Riolo Terme. Con conseguenze catastrofiche per i successivi. 3. Il Precario Classico, quelli come ve li immaginate voi: in mezzo alla classifica, di età indefinita e indefinibile, stanchi, sudati, bruttarelli, di statura media e corporatura robusta, nonostante la dieta seguita tutta l'estate per apparire a Guccini deperiti e bisognosi di cattedra. Tristi, insomma. 4. La Precaria Mamma, quella che alle 17 deve ritirare il bimbo dal-

Comune di Ravenna

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RECITAZIONE ADULTI


RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

SCUOLA& ATTUALITÀ

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il numero

l’asilo, depositato alle 9; questa categoria fino alle 15 non si distingue dai PC, dalle 16 in poi è paragonabile ai gruppi di autonomi-anarco-insurrezionalisti-nemici dello stato-irresponsabili-gioventù bruciata che lanciano le molotov contro la polizia; categoria difficilissima, da una certa ora in poi. E soprattutto, tanti bimbi in mezzo a una strada, senza famiglia. Sottocategoria: la PM con figlioletto presente, impegnata inutilmente a commuovere le platee, per finire prima possibile. 5. Il Precario Ombra, forse il più simpatico, senza problemi economici, situato a metà classifica, che è lì e spera che la graduatoria si chiuda prima di loro, così da non avere incarichi lunghi e gravosi, così da poter giostrarsi l’anno con qualche semplice oretta di supplenza settimanale. Se così succede, restano i migliori e ti offrono pure da bere, se per caso le convocazioni arrivano a loro, non possono che accettare (se no chi lo dice a casa?) e diventano esattamente come le PM dopo le 17. 6. Il Precario Mac, un uomo di stile, con tanto di Mac Book portatile e cuffie, talmente preso dalla sua attività (probabilmente chattare su facebook) che al momento del suo appello non sente la chiamata, lasciando così generosamente una bella cattedra a un collega felice. Piccola, grande caratteristica: sarà l’ultimo ad andarsene, il Mac ha una batteria di buona durata. 7. Il Precario Family, colui che si porta marito, moglie o mamma (diteci che lavoro fate, ci interessa) per farsi incoraggiare, o per far controllare che non gli scippino nulla. Precario più sereno di altri, e più incorruttibile, ma attenzione ai genitori: sono pronti a chiamarti in disparte proprio nel momento della tua chiamata, per farti

na assunto a tempo indeterminato, che si rivela un utile snellimento di tempo. Ma se lo si urla a ogni santo nome chiamato, si manda totalmente in crisi il precario convocato: andare a scegliere una cattedra o picchiare chi ha tentato di farlo fuori? 5. Andare al bar: no, perchè se chiamano te, chi ti segue in graduatoria urlerà “ruolo!”, e di fatto ti frega. 6. Leggere un quotidiano non è facile; quelli di destra provocherebbero uno sdegno tale da trasformare tutti i PO in PD, per fregarti il posto; quelli di sinistra in cinque minuti farebbero formare un caos di persone attorno a te, per cercare una notizia che dica che il concorso non si fa più; quelli di centro non lo so, esistono? perdere il treno del lavoro! Ore 11.00. La stanza è sempre piena, fa un caldo boia nonostante piova da due ore; come prima cosa si cerca di individuare le persone che ti stanno davanti e chiedere quale posto sceglieranno, per poi cercare di capire quale sarà il tuo destino. Si forma il seguente meccanismo: chi è dietro cerca di diventare amicone di chi lo precede, ricevendo in cambio solo indifferenza; in compenso chi ti è dietro e vuole diventare giocoforza il tuo migliore amico, incontra qualche nostra remora. Mescolando per mezz’ora e mondando gli ingredienti si ottiene un bel gruppetto di amici mossi da un equilibrio precario (e daje), dove a volte si finisce anche per intortare la precaria della porta accanto, che ovviamente uscirà con te solo se la precedi in graduatoria. Individuato il gruppo, interrogati i presenti, fatte le dovute e fredde presentazioni, tenendo conto che stiamo dentro a un film di Sergio Leo-

ne, ci si inizia a porre alcuni quesiti vitali per come affrontare tatticamente la giornata. Ore 12.00. Nel decidere come passare il tempo, alcune ipotesi prendono il sopravvento. 1. Mettersi a fare parole crociate: ci si posiziona in zona insegnanti di lettere, che conoscono ogni possibile definizione contenuta nel gioco enigmistico: sanno benissimo cos'è il Precambriano o il Beccobunsen. Indispensabili. 2. Sbirciare in graduatorie che non ti competono, e quando ne scopri una che ti annuncia felicemente che il primo della lista non si è presentato, gli dici che sei suo delegato: morte probabile, flagellazione sicura. 3. Giocare con lo smartphone: no, perchè si scarica la batteria e a quel punto non puoi neanche andare più in bagno. 4. Urlare “ruolo!”, giusta consuetudine usata dai precari quando viene chiamato qualcuno che è stato appe-

Ore 13.00. Dai Bottoni (non Guccini) ci fanno sapere che è vietato fare fotografie, e senza neanche saperne il motivo. Viene immediatamente da chiedersi quale droga o esasperazione possa spingere un qualsiasi essere umano a fotografare un simile scenario. Ore 14.00. Sopravviene un certo languorino, e di convocare la materia del precario sofferente, neanche l'ombra. A questo punto il Precario Classico si trasforma in Precario Cameriere. Perchè lui? Intanto così non si cambia sigla (PC), poi, a esclusione, il PD sputerebbe nel panino, il PS può essere chiamato da un momento all'altro, la PM ha figli, anche se questi sono felicemente all'asilo, il PF ha famiglia, che non muove un dito, il PO ha già pranzato al ristorante alle 12.30, il PMAC non sente. E comunque si mangia. Niente convocazioni. Ore 16.00. Mentre si aspetta, dai Bottoni annunciano che per la tua

1.400

Sono i docenti precari inseriti nelle graduatorie della provincia

materia sono spuntate nuove cattedre: panico totale. Il PD si arrabbia ancora di più, i PS non sono più sicuri, i PO temono seriamente l'incarico. Impassibili i PC, i PF, il PMAC (non sente) e le PM, in quanto stanno chiamando ogni forma di baby sitting per cercare di non abbandonare i figli in così precoce età. Ore 18.00. Si è rimasti in pochi: chi non è stato chiamato, chi è sadico e guarda come va a finire il match, chi sa già di essere disoccupato ma non vuol crederci, e il PMAC. A un certo punto un flash provoca l’ira dei Bottoni (non Guccini, eh). Il colpevole salta fuori subito, sotto forma di tuono. Risate generali, tranne PM e PMAC. Le Segretarie sono al loro diciassettesimo cestino, le GC hanno rotto le scatole già nove volte, ripartite rigorosamente in tre a testa. Ore 19.30. Dopo l'eventuale emozione della scelta, e il saluto alle Segretarie, è tutto finito, con due soli tipi di precari, quello occupato (PO) e quello disoccupato (PD, non è colpa mia neanche stavolta, eh). Il PD è a piedi, stremato, e il PO è lieto di portarlo a casa, anzi alla fermata dell'autobus che lo porterà in un piccolo paese dove le case costano di meno. Diluvia, quindi a mani vuote non torna, racconterà agli amici di questa giornata e ne scriverà su facebook, sentendosi paradossalmente rispondere di andare a lavorare. Magari. P.C.


Un’ipotesi di recupero Almagià - giovedì 20 settembre ore 20.30

Convegno di presentazione del progetto di recupero dell’ex magazzino SIR in Darsena Promotori dell’evento: Immobiliare Platani (proprietario dell’edificio), Nuovostudio (ideatore del progetto), la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium Partecipano i progettisti, amministratori pubblici ed esperti del settore. La cittadinanza è invitata


COMMENTI& OPINIONI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

PIAZZA

Voglio ringraziare pubblicamente tutti i lettori, gli amici e i colleghiche ci hanno telefonato e scritto dopo l’uscita del numero 500 di Ravenna & Dintorni, testimoniando stima e apprezzamento per il nostro lavoro e per per augurarsci il buon proseguimento dell’esperienza fatta in questi 10 anni. Non sono mancate però alcune omissioni che vi vorrei segnalare adesso come integrazione a quel fascicolo. In primo luogo la mancanza, per un banale errore tipografico, del nome di Chiara Bissi fra i collaboratori storici del giornale. Chiara ha scritto centinaia di articoli di cronaca e cultura (anche in prima pagina) nei primi 4-5 anni di vita del settimanale ed ora resta una delle firme fondamentali della rivista Trovacasa. Inoltre, abbiamo tralasciato, per distrazione ma non certo per disconoscimento del loro valore, alcune associazioni e istituzioni culturali. Le elenco brevemente: il festival Ravenna Jazz e l’associazione Angelo Mariani, in campo musicale; poi il Centro Relazioni Culturali e la Biblioteca Classense (al centro nell’ultimo decennio di un vasto cantiere di recupero e innovazione) nell’ambito librario e letterario. Solo per citare le assenze più eclatanti...

UN CLACSON CONTRO GLI UCCELLI? RIVOGLIO IL SILENZIO IN CAMPAGNA

Risiedo in campagna, precisamente a Santerno, da quando sono nata 27 anni fa. La casa in cui vivo è circondata da campi, per cui sono abituata ai rumori tipici dell'ambiente agricolo. Fino a quest'anno per spaventare gli uccelli impedendo così che si cibino delle colture era stato usato quello che gli agricoltori chiamano “il cannone”, uno strumento funzionante ad aria compressa, credo, che ogni 15 minuti circa emette un suono simile

L’OSSERVATORIO

Autocostruzione, qualcuno faccia qualcosa

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

NUMERO 500, TANTI APPREZZAMENTI ... E QUALCHE OMISSIONE

POSTCARDS di

EMILIANO BIONDELLI

di

ad uno sparo. Da qualche settimana invece è stato imposto agli agricoltori – con la spiegazione che avrebbe un minore impatto acustico – l'utilizzo di un nuovo strumento, che emette un suono simile a un clacson ogni 2 minuti. Non so quale efficacia abbia nei confronti della popolazione avicola, ma so per certo che per noi esseri umani è immensamente più fastidioso. Per diverse ragioni che vado ad elencare: il “cannone” emette un suono sordo e dal timbro basso, questo nuovo strumento è molto più squillante, con un tono più alto perciò più udibile e più irritante; questo “clacson” suona ogni due minuti, non 15; gli agricoltori di solito si premuravano di collocare il “cannone” in modo che il suono venisse propagato dove non c’erano case, perciò in casa a finestre chiuse era pressochè inudibile mentre questo nuovo “clacson”, benchè col-

locato ancora più lontano, è perfettamente udibile per almeno 800 metri in linea d'aria, anche in casa a finestre chiuse. In conclusione, se questo nuovo strumento è stato studiato apposta per la quiete pubblica, posso affermare che l'obiettivo è fallito decisamente. Per chi, come me, spesso lavora da casa al computer, non basta nemmeno chiudere le finestre (oltretutto ben isolate) per non sentire questo clacson che per tutto il giorno, deconcentra, infastidisce, irrita i nervi e confonde le idee. Nemmeno gli agricoltori sono felici di questa soluzione. La campagna è bella anche per il suo silenzio, e io lo rivoglio indietro. Francesca Cavina, Santerno

QUELLE MULTE NEL PARCHEGGIO DELL’ORTO SIBONI

Vorrei cortesemente segnalare il fatto che i vigili urbani di Ra-

venna hanno iniziato a multare (39 euro) le auto parcheggiate in mezzo al cosiddetto “Orto Siboni” all'incrocio con viale Randi e circonvallazione al Molino, con la “scusa” che non sarebbero all’interno degli spazi delimitati. Ma nessun indicazione al riguardo (divieto o avviso) è presente in loco! Si ricorda, a memoria d'uomo, che da quando è stato istituito tale piazzale non è mai stato sanzionato un parcheggio in mezzo alla piazza. [...] Trovo la cosa disdicevole e inopportuna: multare un veicolo parcheggiato in un luogo preposto e che non crea alcun problema di viabilità e accesso al luogo medesimo, é come “rubare” dal portafoglio delle persone 40 euro a caso [...]. Fausto Pirini, Ravenna

Per riassumere la vicenda dell’autocostruzione, che questo giornale peraltro ha già affrontato ampiamente, mi sono affidato alle parole degli stessi autocostruttori, pubblicate sul sito difesaconsumatori.eu. Loro ci hanno messo denaro e manodopera con il risultato che ora potrebbero essere espropriati di una casa che non c’è. Il sindaco li ha incontrati da poco, assicurando che super Gabrio avrebbe risolto tutto. Ora che il povero assessore Maraldi non c’è più, la speranza è che qualcun altro possa risolvere la questione prima possibile. Sperando che anche il mio appello possa servire a dare un pizzico di visibilità in più a una vicenda al limite del surreale.

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PIATTI “FORTI”:

MOLDENKE

«La proposta era allettante: a 14 nuclei famigliari veniva offerta l'opportunità di realizzare la propria abitazione in “autocostruzione”. Tramite un bando del Comune vengono selezionati 7 nuclei italiani e 7 nuclei stranieri. Sempre tramite bando viene scelta la ditta che dovrà mettere a disposizione la propria struttura tecnica per il progetto, l'acquisto del materiale e fornire le maestranze. Banca Etica mette a disposizione della cooperativa di autocostruttori un credito finanziario per coprire l'intera opera, che verrà poi recuperato dal frazionamento del credito stesso in 14 mutui al termine dei lavori. Il Comune mette a disposizione il terreno in usufrutto per 99 anni su cui sorgeranno i 14 appartamenti e si impegna a "sovrintendere coordinare e vigilare in tutte le fasi la corretta attuazione del progetto" sottoscrivendo insieme ad Alisei un protocollo d'intesa. Il progetto è partito nel novembre del 2006, i tempi previsti per il compimento dell'opera 30 mesi. Gli autocostruttori hanno prestato le proprie 1500 ore di manodopera pattuite per un totale di circa 20.000 ore fino al luglio del 2009: a questa data i lavori sono stati sospesi perchè Alisei si è resa latitante. Da quel momento gli autocostruttori hanno cominciato a rivolgersi all'Amministrazione comunale perchè facesse pressione nei confronti di Alisei e sbloccasse la situazione di stallo. Nel luglio del 2010 Alisei ha dichiarato fallimento e la situazione è precipitata. Gli autocostruttori attribuiscono al Comune la responsabilità di non avere vigilato nei tempi utili e prestabiliti le fasi d'avanzamento dei lavori: se ciò fosse stato fatto correttamente Alisei non avrebbe avuto il modo di prosciugare interamente il credito della banca. Ora si rivolgono al Comune perchè si assuma le proprie responsabilità e trovi il modo di portare a termine l'opera, pur con il notevole ritardo che si è verificato. Al momento gli autocostruttori per sensibilizzare l'opinione pubblica e per ribadire che non sono assolutamente disposti a perdere tutto, hanno occupato il cantiere e attendono, come gli è stata promessa, una proposta concreta dall'Amministrazione».

SERATE A TEMA:

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CULTURA& SPETTACOLI

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

LA RASSEGNA

Dante in tutte le salse Sessanta iniziative per il mese dedicato al Sommo Poeta Torna come da tradizione il Settembre dantesco con una sessantine di iniziative per ogni tipo di pubblico in programma per tutto il mese e fino al 4 di ottobre, in occasione del 691° annuale della morte del Sommo Poeta. L’appuntamento centrale per le celebrazioni è domenica 9 settembre, con le tradizionali celebrazioni che inizieranno alle 10 in piazza del Popolo e proseguiranno con la prolusione alla Classense sul tema “Quattro cerchi, tre croci. Tempi e silenzi della Divina Commedia”, la messa a San Francesco e l’offerta dell’olio alle 12.30 nella tomba di Dante. Per tutta la giornata piazza San Francesco ospiterà il “mercato medievale” a cura dell'associazione storica Quelli del Ponte. La celebrazione del 691° annuale della morte di Dante, sarà anche l’occasione per lanciare un nuovo progetto: valorizzare sotto il profilo turisticoculturale la tratta ferroviaria Faentina che collega le due principali città dantesche: Ravenna a Firenze. A tale scopo domenica si costituirà ufficialmente il comitato “Amici della Faentina - il treno di Dante”. Le sessanta iniziative del Settembre dantesco abbracciano varie forme d’arte e di cultura: accanto alle letture delle traduzioni della Divina Commedia nelle varie lingue del mondo – quest’anno in portoghese, islandese, e lettone –, alle iniziative organizzate dalla Cassa di Risparmio per Dante 2021, alle due mostre fotografiche alla biblioteca Classense sui paesaggi danteschi, alle conferenze sulla letteratura e al cinema, il cartellone presenta anche una singolare interpretazione della poetica dantesca in web, come la creazione della guida “Dante in rete” www.sites.google.come/site/danteinrete realizzata dal Liceo classico cittadino. Mercoledì 5 in biblioteca Classense sono state inaugurate due mostre fotografiche: “Fotografare l’Italia della Commedia: vecchi e nuovi paesaggi danteschi” e “Paesaggi italici nella Divina Commedia”: 50 foto di Vittorio Alinari (1921) dagli Archivi Fotografici Alinari. Giovedì 6 settembre proseguiranno gli appuntamenti nei chiostri francescani con l’apertura del festival Dante 2021 a cura della fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che proporrà eventi anche tra venerdì e sabato in piazza del Popolo alle 21 con Moni Ovadia, Silvio Orlando e Giorgio Albertazzi che sabato riceverà il premio “Dante Ravenna” e a cui seguirà l’atteso concerto di Arisa. Nel box qui a fianco il programma nel dettaglio.

CULTURA

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Arisa sarà protagonista del settembre dantesco con il concerto di sabato 8 in piazza del Popolo

IL PROGRAMMA

Tra i protagonisti Silvio Orlando, Moni Ovadia e il pop di Arisa Gli appuntamenti del settembre dantesco da giovedì 6 a mercoledì 12. Giovedì 6 settembre: ai chiostri francescani alle 17.30 apertura del festival Dante2021 con la presentazione del primo volume “Conversazioni di Dante2021”; a seguire la commedia per burattini “Pulcinella va all’inferno” e l’incontro con Rosario Coluccia, Marzio Porro e Paolo Trovato su “La Commedia: dai manoscritti alle edizioni scolastiche”. In piazza del Popolo alle 21 gli spettacoli “Vita, costumi e studi di Dante, come li raccontò Giovanni Boccaccio” di e con Virginio Gazzolo e “When I had journeyed half of our life’s way, / I found myself within a shadowed forest» di e con Roger Eno (pianoforte). Venerdì 7 settembre: ai chiostri francescani alle 17.30 “Dante testimone per l’eternità”, incontro con Carlo Ossola e la partecipazione dell’attore Silvio Orlando. In piazza del Popolo alle 21 “L’inferno e il paradiso - Ha-Tofet ve-ha Eden -” di Immanuel Romano, con Moni Ovadia e l’Ensemble Cantilena Antiqua diretto da Stefano Albarello. Sabato 8 settembre: ai chiostri francescani alle 17.30 “Indagini su Francesca da Rimini”, incontro con Lorenzo Renzi e Luca Azzetta; a seguire interludio musicale per voce, liuto, salterio e percussioni con Stefano Albarello e Marco Muzzati. In piazza del Popolo alle 21 la consegna del premio Dante Ravenna a Giorgio Albertazzi. A seguire concerto di Arisa, “Amami”, con Giuseppe Barbera (pianoforte). Domenica 9 settembre (dopo le celebrazioni del mattino): ai chiostri francescani alle 18 omaggio musicale a Dante con il concerto dell’Orchestra Arcangelo Corelli, diretta da Jacopo Rivani; alle 21 gli studenti recitano le terzine della Divina Commedia e i sonetti del Sommo Poeta. Martedì 11 settembre: al cinema Corso alle 21 proiezione del film “L’Inferno” (1911). Mercoledì 12 settembre: al Museo Dantesco dalle 16.45 alle 19 “O Muse or m’aiutate. A legger poesie”, lezione a cura di Nicoletta Bacco. Al planetario alle 21 “O Muse or m’aiutate Paradoxes#9 The one rose”, spettacolo a cura di Orthographe.

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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di M ARIA

GIOVANNA MAIOLI

Settembre, andiamo… La nostra Bustina riprende il suo ultradecennale cammino interrotto dalle vacanze estive, pronta ad accogliere le nuove proposte. La prima di queste è una bella e intensa poesia di Emanuele Palli, tratta da un raffinatissimo libro d’artista che contiene quattro sue poesie e quattro incisioni inedite di Matteo Accarino.

RITTO SULL’ARGINE... di Emanuele Palli

Ritto sull’argine destro del Reno (o forse è il sinistro? Mi chiedo se nel leggere la vita va lo sguardo alla fonte o la fronte alla morte…) vedo senza guardare alberi irti di rami capovolti nel cereo riflesso dell’acqua. Sull’altra sponda brillano luci lampioni umani apparecchi per vincere il buio, ma il buio nell’uomo è sconfinato e l’esile rosa del cielo serale non dà una durata al tempo che passa. Sentirlo passare, segnarne sul foglio gli oscuri presagi le vuote sorprese i canti non umani non è nulla, è una lumaca che lascia strisciando la sua bava sul mondo, il mio inchiostro profondo. (da Fuga. Poesie di Emanuele Palli, incisioni di Matteo Accarino, Sant’Alberto di Ravenna 2010) Emanuele Palli, poeta e giornalista, autore di varie raccolte, laureato in Lingue e civiltà orientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è nato a Forlì e vive a Sant’Alberto di Ravenna.


UNA PRODUZIONE EDITORIALE

LA DANZA CHE RESISTE E COINVOLGE di Linda Landi Teniamoci forte. Teniamoci la danza, e teniamoci stretti anche noi. Il messaggio delle die hard della danza di ricerca arriva forte e chiaro, e tocca le anime un po’ stanche di chi combatte tutti i giorni la crisi, ridando una carica nuova al crivellato mondo della cultura. Ammutinamenti resiste e, nella sua XIV edizione, gode di ottima salute, invadendo la città dal 7 al 16 settembre 2012. Una sfida poetica che si rinnova dal 1999 portando una fondamentale riflessione sul proprio essere nel mondo attraverso la creatività, nuove modalità performative e precise strategie di formazione del pubblico, di reperimento delle risorse e di progettazione culturale. E sotto la lente in questo 2012 ci sono ora più che mai la sperimentazione di nuovi linguaggi della scena e il ricambio generazionale di artisti e spettatori che - possiamo finalmente azzardarlo – ormai si guardano complici, occhi negli occhi, inter pares. Sempre a cura di Cantieri, con la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini, il festival è promosso dal Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia Romagna e il patrocinio della Provincia di Ravenna, del Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e il sostegno di Aterdanza e della Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna. E fa anche parte dei progetti di “Prove tecniche di 2019”. Tre le sezioni consolidate: Darsena Dance Raids, che apre il Festival con uno sguardo sul lavoro delle grandi compagnie di danza in site specific (con MK, Dewey Dell, gruppo nanou e il laboratorio della ravennate Silvia Calderoni ['kane], ovvero teatro urbano guidato rivolto ad un numero illimitato di persone e liberamente aperto al pubblico in tutte le sue fasi). C’è poi la Vetrina dei giovani danzatori Ravenna, uno spazio per danzatori e formazioni provenienti da tutta Italia; e infine Video dance, in cui danza e videoarte si incontrano, quest’anno allestita in un container di fronte alle Artificerie Almagià tutti i giorni del festival. La sezione a cura di Gitta Wigro, vede la proiezione di dance film realizzati da alcuni tra i più interessanti autori della scena internazionale, uniti dalla stessa tensione verso un linguaggio coreografico che emerga attraverso lo schermo. Una novità di questa edizione sono invece i Laboratori d’Autore, svolti durante tutto il corso dell’estate per offrire ai giovani un’occasione di confronto con autori emergenti e formatori affermati, i cui esiti verranno trasformati in prove aperte e dimostrazioni pubbliche. Durante il fine settimana inoltre, molti gli eventi che coinvolgono il quartiere Darsena, con performance, installazioni e mostre a cura di La Darsena che vorrei. Si comincia venerdì 7 (ore 18) con la Banda della città che accompagna l’arrivo del corteo RavennaRema – a cura della Società Canottieri Ravenna – composto da canoe, kayak, paddle, dragon boat e altre imbarcazioni a remi, che partirà dal Cimitero Monumentale per arrivare alla Darsena e, è il caso di dirlo, aprirà le danze per noi tutti.

AVANGUARDIE

Annalì Rainoldi

Ricercare coi linguaggi del corpo di Lorenzo Donati

G I O VA N I P R O M E S S E

Ecco la vetrina dei nuovi autori: libertà ed emozioni in movimento di Matteo Cavezzali «Questo lo sapevo fare anche io» è il tipico commento un po’ cafone, un po’ provocatorio che si può sentire di fronte ad espressioni dell’arte contemporanea. Difficile però sarà ascoltarè un commento del genere al cospetto delle performace della “Vetrina giovane danza d’autore” (che è un po’ il cuore del festival Ammutinamenti, dal 14 al 16 settembre) in cui giovani corpi di “atleti della musica” si fletteranno in coreografie sperimentali. In questo caso lo scettico cultore del Lago dei cigni dovrà applicarsi di più per stroncarle e potrà al massimo giungere a uno sterile: «Cosa vuol dire sta roba?». La cui risposta è ovviamente «Nulla», perché la danza contemporanea è astratta e fisica, non racconta storie, ma suggerisce emozioni. I luoghi selezionati dal festival Ammutinamenti sono, come sempre, poco consueti alla performance, si tratta infatti di negozi, luoghi di passaggio e spazi pubblici (sezione Out), accanto al più circoscritto Almagià (sezione In). La Vetrina, ideata da Cantieri, mostrerà il meglio delle compagnie provenienti da tutta Italia, selezionata dal network nazionale Anticorpi XL presente in 14 regioni.

Manolo Perazzi

La sezione Out si apre venerdì 14 settembre al Mar (il Museo d’arte della città in via di Roma) alle ore 16 (con replica alle 17). Ramona Di Serafino (Abruzzo) presenta Overshadow, un lavoro tutto giocato fra luce e ombra. Claudia Caldarano (Toscana) in Dialogo, propone una perfomance con la musica dal vivo di Beppe Scadrino al sax e clarinetto. Segue a pag. II

«La coreografia stessa scompare e lo spettacolo è ciò che rimane – grossomodo il corpo». Si potrebbe partire da questo assunto per introdurre i lavori di MK, Dewey Dell e gruppo nanou, fra le compagnie di punta della danza di ricerca italiana in programma il primo weekend di Ammutinamenti. La citazione appartiene a Michele Di Stefano, coreografo romano del gruppo MK, parole scritte per lo spettacolo Tourism che ha debuttato nel 2008. Crediamo tuttavia che possano in qualche misura parlarci di un orizzonte più ampio, quello di alcune formazioni italiane che fanno del corpo una domanda, un centro di indagine per creazioni in fuga da codici precostituiti, da tradizioni vissute come distanti. Gruppi che inventano personali linguaggi, che negli anni sono stati riconosciuti dai maggiori festival nazionali e non solo. Lo spaccato che offre Ammutinamenti ben rappresenta le tensioni della danza di oggi, proponendo anche un percorso fra diverse “generazioni” di artisti nel quale lo spettatore potrà riconoscere richiami e distanze. Gli MK sono attivi dagli anni '90, i ravennati nanou nascono agli inizi del 2000, mentre il primo lavoro dei cesenati Dewey Dell è del 2007. Per discutere del percorso di MK occorre descrivere una tensione che attraversa molte delle loro creazioni, certamente gran parte delle ultime. Si tratta di scardinare gli schemi di movimento precostituiti, che siano quotidiani o coreografici, nel tentativo di abitare una zona di mezzo in cui lo spettatore è chiamato a costruire una nuova grammatica di visione. Gesti, figure, passi a due raramente seguono un andamento di mimesi del reale, per sostanziarsi piuttosto in un orizzonte di dialogo in cui l'azione di uno dipende sempre dalla reazione dell'altro, e viceversa. Ma non si tratta di improvvisazione, piuttosto di sospensione degli schemi di movimento, anche quelli di una “ricerca” italiana che ha creato i suoi stilemi.

Segue a pag. II


II

ANTEPRIMA AMMUTINAMENTI

settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

AVANGUARDIE

MK, Dewey Delle e nanou: il meglio del contemporaneo Donati/continua dalla prima Quattro danze coloniali viste da vicino (il 7 settembre alle 22.30 alle Artificerie Almagià) è uno spettacolo che estrapola le danze del precedente progetto Il giro del mondo in 80 giorni, tratto da Jules Vernes, e più in generale riprende l'ossessione di Di Stefano già emersa in lavori degli anni passati: andare in cerca di una identità in tempi di immaginario colonizzato, dove il viaggio e il turismo altro non sono che rotte organizzate in cui non ci sono margini di imprevedibilità. Lo spettacolo mostra così assoli e figure in cui è la relazione con l'altro da sé a essere indagata: i movimenti personali vengono eterodiretti o imitati, in sequenze che appaiono un tentativo impossibile di misurare la distanza fra corpi. Emergono lacerti di immaginario condiviso (divise da safari, relazioni a due come fra colonizzatori e colonizzati, palline da golf che invadono la scena) a evocare ambienti conosciuti, mentre chi guarda ha di fronte una presenza che sfugge, che sposta continuamente la percezione verso un fuori a un tempo distante e vicinissimo. Il giorno successivo, alle 22.30 all'Almagià, verrà presentato Grave di Dewey Dell, compagnia che ha fra l'altro partecipato – ricevendo una menzione speciale – al Premio Giovani Danz'autori dell'Emilia-Romagna nel 2007 con l'opera prima à elle vide. Il nucleo artistico formato da Agata, Demetrio, Teodora Castellucci e da Eugenio Resta insegue visioni coreutiche fantastiche: galli e scorpioni che si agitano, presenze antropomorfe che ricordano gli extraterrestri, sagome scure con i fianchi bombati. La musica, nei loro lavori, è elemento drammaturgico al pari della danza, dei costumi e delle luci ed è composta per la scena da Demetrio Castellucci, conosciuto come Black Fanfare nei circuiti musicali. Una danza per gli occhi, in cui più che il “senso” è importante il fiume di percezioni che gradualmente rompe gli argini. In Grave si indaga l'idea di caduta, metafora della stessa condizione umana, ma anche dei tanti passaggi di stato dell'esistenza (il sonno, l'innamoramento). Una danza che evoca la caduta senza imitarla, che cerca di raffigurare l'idea di vuoto prima dello schianto, che scompone la velocità del precipitare in sequenze ipoteticamente immobili. Nello spettacolo vedremo fra l'altro in scena le partecipanti al laboratorio che Dewey Dell ha tenuto a Ravenna nei giorni precedenti alla rappresentazione. Il percorso di ospitalità di gruppi affermati si conclude il 9 e 10 con Motel [LP] di gruppo nanou, evento proposto dalla neonata cooperativa E il cui atto di presentazione è stata la straordinaria Fèsta di maggio 2012 (con nanou ci sono ErosAntEros, Fanny & Alexander, Menoventi). Trilogia prodotta fra il 2008 e il 2011, viene per la prima volta presentata a Ravenna nella sua interezza, con inizio alle 21 alle Artificerie Almagià. Il racconto è fuori scena, dicono i nanou nelle note di regia: ciò che vedremo sono dunque i lacerti di un evento che dobbiamo ricostruire. Un uomo e una donna scompaiono e ricompaiono dietro un tavolo al centro della scena, sembrano osservare una spiaggia al tramonto evocata in audio, attraverso rotture coreografiche nervose ci rimandano a una possibile relazione amorosa. Figure enigmatiche attraversano lo spazio indossando un nero cappello, la donna (o è un'altra?) cammina sul fondo vestita di un abito rosso fuoco, per ricomparire infine rinchiusa (o adagiata?) in una scatola che riproduce in piccola scala gli ambienti già visti. È una superficie che offre a chi guarda pochi ma decisivi appigli mimetici: un audio con stoviglie sfregate, una figura che pare evocare un fatto violento, presenze esterne che sembrano poter manovrare le azioni della coppia. L'illuminazione crea un ambiente algido, in cui il colore del ghiaccio fa crescere la temperatura di attesa, mentre la dinamica di luce/buio/luce diventa una chiave percettiva assimilabile a quella del montaggio cinematografico, debitrice di atmosfere fra il noir e il thriller psicologico. Il progetto Motel, dopo essere stato ospitato un po' ovunque in Italia nelle sue singole parti (la prima e la seconda Stanza e l'Anticamera), arriva dunque in versione integrale. Occasione unica per incontrare il lavoro del gruppo fondato da Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Roberto Rettura, all'interno di una sezione di Ammutinamenti sicuramente da non perdere.

Sopra Motel [LP] di gruppo nanou, qui sotto MK.

GIOVANI PROMESSE

La città come un grande palcoscenico Cavezzali/continua dalla prima Alle 18.30 il pubblico si sposta al Minne Song (negozio di abbigliamento e degustazione di vino e birra di via Zirardini) per assistere alla performance UN/DRESS di Masako Matsushita (Marche). In serata la sezione IN alle Artificerie Almagià con Daniele Ninarello (Piemonte) che presenta NON(LEG)AZIONI. Ninarello nel 2012 ha ricevuto una menzione speciale al Dna Romaeuropa Festival; attualmente è impegnato in un progetto del Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro in Brasile. A seguire un melting pot di linguaggi nel lavoro dell’italo inglese Elisabetta Lauro e del colombiano Cesar Augusto Cuenca Torres (Puglia) in Hay Un No Se Que No Se Donde: entrambi diplomati in Germania, partecipano come ospiti alla “Sacre du Printemps” di Pina Bausch e collaborano a Kassel con il coreografo e regista taiwanese Wu Kuo-Chu, di cui nel 2004 diventano membri stabili della compagnia; dal 2011 lavorano autonomamente e hanno presentato diversi pezzi brevi in Italia e Germania. Gradito ritorno quello di Helen Cerina (Marche) in Du liebst mich ru viel, performance tutta concentrata sul tema della disconnessione. Manolo Perazzi (Abruzzo) presenta Pianterreno, in cui tutto si sviluppa all’interno di una stanza: un viaggio all’interno di una mente disagiata e dibattuta tra momenti di smarrimento e lucidità, tra desiderio di uscire fuori da quelle quattro mura e paura di affrontare il mondo. A seguire Giorgia Nardin (Veneto) in Dolly, che riflette su quanto la bambola Barbie, magra, slanciata, sicura di sé, gioiosa e realizzata, abbia contribuito a modellare nel tempo i parametri con cui il corpo femminile viene inteso. La serata si conclude con Francesca Beatrice Vista (Lazio) in I CHANGE, una partita tra suono e movimento ispirata a John Cage, che vede protagonisti una danzatrice-coreografa e un musicista-compositore, ognuno con il proprio strumento: un corpo e un contrabbasso. Sabato 15 settembre per la sezione OUT alla Galleria Ninapì (via Pascoli 31) alle ore 16 (e in replica alle 16.30) ancora UN/DRESS di Masako Matsushita; alle ore 17 proiezione dell’architettura ossea di Nicola Galli (Emilia Romagna), artista polie-

drico che spazia tra arti visive, performative, fotografia e video. Alle ore 18.30 alla Libreria Feltrinelli (via Diaz), Francesca Gironi e Francesca Tilio (Marche) in The girl is missing // I don’t know who I am: una donna ha perso la memoria, per ricostruire la sua storia ha a disposizione pochi oggetti sparsi in una stanza vuota, ma non sa leggere gli indizi. La performance è un set fotografico, che ospita cinque spettatori alla volta. Ogni situazione dà vita a uno scatto, che insieme agli altri costituiscono le tracce di una storia. La fotografa accoglie l’ospite, lo conduce sotto voce, scatta. Il pubblico osserva. La seconda serata della vetrina, sezione IN, vede in programma Annalisa Rainoldi (Lombardia) in Diataraxia Noctuidae, protagonista di un paesaggio deserto e silenzioso un’entità femminile che ricorda il volo della diataraxia, una farfalla notturna. A seguire Tommaso Serratore e Francesca Pravisani (Friuli Venezia Giulia) presentano Tavor, una riflessione sulla testa, parte del corpo ma anche sede delle attività cerebrali, a partire da un'analisi delle fasi del sonno. Zolfo è la performance di Paola Ponti (Emilia-Romagna), danzatrice e coreografa selezionata nel 2012 per il progetto di creazione residenziale all'art center OMI di New York (2012) e finalista del Premio GD'A 2011 Emilia Romagna. Francesca Duranti (Toscana), formatasi in ginnastica ritmica, danza contemporanea e classica a Firenze, Siena e nei maggiori centri di danza europei, propone Non so come stare. Per concludere Maristella Tanzi e Carlo Quartararo (Puglia) nell’ironico N-Esimo Progetto Fallimentare, in cui una danzatrice e un tec-

nico mostrano al pubblico una selezione dei loro spettacoli in repertorio, un lavoro altamente autobiografico, una visione un po' sbilenca, di quello che fanno e di quanta fatica impiegano per farlo. Lo spettacolo è vincitore del Premio GD’A Puglia 2011. Nel pomeriggio di domenica 16 settembre la sezione IN della vetrina si chiude con la compagnia Ba Bau Corp di Francesco Collavino e Gemma Carbone (Friuli Venezia Giulia), che presenta Siano le ombre, un lavoro sui giochi che crea la luce con il corpo del danzatore. Un ritorno per il palco di Ammutinamenti la coreografa Tiziana Bolfe (Veneto) in Le Coltri Stanche, ispirato all’opera le “Tre grazie” dello scultore neoclassico Antonio Canova. La compagnia 7/8 chili (Marche) di Davide Calvaresi presenta Replay sulla relazione tra corpo, gesto ed immagine digitale, partendo dall'assemblaggio di sequenze video tratte da Youtube: riprese di accadimenti significativi di cronaca, eventi sportivi, interviste e gaffe. Le immagini sono state montate, in modo da creare continuità e possibilità di interazione con i corpi in scena. La piéce si interroga sui meccanismi di rappresentazione del potere, sulla libertà di azione dell’uomo e sulla capacità di distinguere la realtà dalla finzione. Ancora una compagnia Metatesta Dance Company (Liguria) in Le Vedove del Buongusto: mezzo minuto di raccoglimento di Emanuela Bonora e Laura Brera (nella foto), coreografe genovesi che si sono formate e hanno molto lavorato nell’ambiente londinese. Chiude il programma Dario Tortorelli (Puglia) con Romeo Heart, ispirato dalla musica elettronica sperimentale di Sandro Perri meglio conosciuto come Polmo Polpo.


ANTEPRIMA AMMUTINAMENTI

RAVENNA& DINTORNI | settembre 2012

III

L’INTERVISTA

Da Pina Bausch al terremoto A colloquio con Antonio Carallo, tutor dei giovani coreografi di Intercity La danza che sconfina, esce dai teatri e unisce le città attraverso la filosofia per riflettere sul senso profondo delle cose. Impossibile rimanere indifferenti all’affondo tematico di Intercity. Il progetto formativo e performativo promosso da Anticorpi (Rete di Festival, Rassegne e Residenze Creative dell’Emilia-Romagna) e TPP - Teatro Pubblico Pugliese, che si rivolge a otto giovani autori di danza emiliani (Elena Giacchetti, Barbara Berti, Alice Bariselli, Cinzia Pietribiasi) e pugliesi (Manuela Lops, Mariano Cipriani, Belen Duarte, Michele Gorizia) impegnati nella realizzazione di creazioni coreografiche in urbano o site-specific, attraverso un percorso di due settimane. Tre le città coinvolte: Bologna (il 7 settembre nel cartellone del festival Danza urbana), Ravenna (l’8 settembre per Ammutinamenti) e Carpi (il 15 settembre per il Festival della Filosofia). E immediato corre il pensiero ai contesti urbani feriti dal terremoto che ha toccato la nostra regione. Tutor dei giovani coreografi è Antonio Carallo, danzatore della compagnia di Pina Bausch, la coreografa tedesca che inventò il teatrodanza aprendo nuove prospettive nelle di-

mensioni dell’arte coreutica. Diplomatosi in Danza Contemporanea al Folkwang Hochschule di Essen, oltre ad essere membro del Tanztheater, Carallo collabora anche con il francese Jérôme Bel, protagonista sperimentale e provocatorio della danza di ricerca che ha lavorato sull’abbattimento delle barriere tra performer e pubblico. Due esperienze che gli hanno cambiato la vita trasformandolo nell’artista di oggi, messo a confronto con la sfida filosofica di Intercity tra danza e aneliti di ricostruzione. Di un immaginario prima di tutto. Signor Carallo, qual è secondo lei il filo che può collegare la danza urbana, le cose e la scia distruttiva del terremoto? «Ho provato una sensazione di difficoltà quando mi hanno parlato di questi temi. Mi sembrava una sfida difficile da affrontare in così pochi giorni e quindi mi sono concentrato soprattutto sull’idea di consumo, il rapporto necessario col mondo in cui viviamo, senza cadere nelle retoriche. A Carpi non ci sono mai stato e non ho avuto un rapporto diretto col terremoto. L’unica sensazione che ho è quella del fluire delle cose, la loro mancanza di

eternità, perché sappiamo che esistono, ma non se ci potranno essere anche domani. Il tema è fortissimo, perché queste persone hanno perso la loro casa, le loro certezze quotidiane e questo trova uno specchio nella concezione che ho della danza urbana. Infatti non mi interessa come “terzo teatro”, come veniva percepita negli anni Ottanta, ma per le potenzialità di condivisione di aspetti sociali e politici, non in contrapposizione al “sistema”, ma come rapporto tra performer e pubblico, come interazione. Lo spazio urbano è il luogo dell’accadimento, del confronto con un sistema capitalista che sta scricchiolando, di un approccio più diretto col mondo. Per questo credo sia importante il contatto con chi viene per vedere la performance, ma ancora di più l’esperienza casuale con chi ci si imbatte mentre fa altro». Sicuramente il suo è un approccio molto sperimentale. Quali vie ha percorso, quindi, dal Tanztheater di Pina Bausch in poi? «Il lavoro con Pina Bausch è stato il primo in assoluto, il mio esordio. Avevo poca esperienza e non avevo mai lavorato in teatro prima, quindi ho assorbito come una spugna, tantissimo, senza

In questa pagina tre foto della scorsa edizione di Ammutinamenti tra cui (a sinistra) l’opera “Potenziale di Fisicità, 2011” di Sergio Policicchio, nella foto di Andrea Bernabini

quasi riuscire a digerire, ma mi ha aperto molte prospettive proprio per questo uso della danza oltre la coreografia, verso il teatro. A un certo punto però la spugna era satura e mi sono chiesto in quale punto mi trovassi io. Uscire da quel mondo è stato fondamentale: anche se non avevo idee chiare, sentivo che era arrivato il momento di spostarsi. E mi sono ritrovato poi a lavorare con Jérôme Bel che ha un approccio più teorico e concettuale, oltre ad un bagaglio importante nelle arti visive. Oggi il mio lavoro è legato alle emozioni che derivano dalle esperienze dirette: mi relaziono alla danza come se fosse un foglio bianco su cui apporre dei segni. Mi interessa mettere in discussione la rappresentazione, mostrare il processo creativo, essere fuori dal teatro». Linda Landi

VISIONI

Quando la danza incontra il video Uno sguardo sulla sezione curata dall’inglese Gitta Wigro di Serena Simoni Un'importante sezione dell'edizione di Ammutinamenti 2012 è quella dedicata alla videodanza, un linguaggio che negli anni ha conosciuto in Europa un forte sviluppo e interesse sia da parte degli operatori che del pubblico. Curata dall'inglese Gitta Wigro, una specialista del settore che collabora con numerosi festival internazionali sul tema, la sezione presenta alcuni video europei legati alla danza contemporanea che verranno proiettati in vari luoghi di Ravenna per tutta la durata di Ammutinamenti. Come nota Wigro in alcune interviste, la videodanza è un settore interessante proprio per la sua capacità di relazionarsi in modo principale con la danza contemporanea, ma anche per la possibilità di arricchire questa esperienza dialogando con l’arte concettuale, col linguaggio cinematografico e con altri linguaggi visivi. La selezione in programma – che comprende brevi dance films provenienti da Francia, Italia, Gran Bretagna e Paesi Bassi – rappresenta un ventaglio di possibilità che rende la complessità di queste opere, che si confrontano con un'esperienza solitamente vissuta in modo del tutto diverso. La visione di una pièce è infatti solitamente legata al corpo, qui e ora, ridotta (per così dire) all'esperienza diretta, immediata, e per questo intraducibile, fra lo sguardo e il corpo dello spettatore e quello dei danzatori, intesi nella loro globalità, in un ambiente definito che li unisce. I video invece scavalcano questo modo usuale di percepire e ripropongono una relazione che è già esistita in passato fra le prime videoregistrazioni delle performances artistiche, ma con quel di più dato dalla specificità del linguaggio della danza, dall'enorme sviluppo dei supporti tecnici e dalla sensibilità del tutto diversa. Se alcuni video ancora nascono senza progetto definito, col puro intento di dare testimonianza di

un particolare lavoro in una determinata location, altri articolano il lavoro dei danzatori in qualcosa di completamente nuovo. Appartiene a questo genere il video CONTEMPO(t)RE girato da Giulia Fontanini sulla base di Kalsh, una pièce su coreografia e interpretazione di Francesca Fornarini: in questo caso tre camere hanno seguito il corpo di Francesca, accompagnato da un meticoloso rendimento sonoro di rumori e respiro. L'indagine visiva del corpo della danzatrice si moltiplica in base alle riprese, evidenziando dettagli, movimenti, espressioni corporee. Non si tratta di aggiungere o togliere nulla al lavoro della danzatrice, ma di intervenire sullo sguardo dello spettatore a cui viene data la possibilità di cogliere aspetti inattesi dell'azione, impercepibili in un normale contesto. La visione risulta guidata e in questo caso quasi completamente annullata la percezione spaziale. Al contrario, del tutto attento al contesto spaziale è invece Instrument (2011) realizzato per la regia dell'olandese Ruben Van Leer e la coreografia di Lukas Timulak. Il video registra con ottimi supporti tecnici l'azione del danzatore slovacco, azzerando quasi i colori ad eccezione dei verdi. L'ambiente è caratterizzato da un reticolo geometrico di punti a pavimento, che si intersecano con l'azione di danza esaltando movimento e pause, ma il video trasforma il lavoro in altro grazie all'intervento del computer. In sintesi, il video non si limita ad una selezione girata dell'azione, ma interviene nel lavoro creando una gabbia visiva virtuale per il danzatore e, al contrario, perfettamente percepibile dagli spettatori. Da ultimo, segnaliamo l'ottimo Constellations di Magali Charrier, una giovane regista londinese i cui video legati principalmente alla danza hanno già ricevuto numerosi riconoscimenti. In questa recente produzione del 2012 risulta completamente assente il

corpo dei danzatori, ma il video diventa una ri-creazione artistica della loro presenza. Il film è il risultato di una residenza della regista presso The Place, una famosa dance-house, dove Charrier ha speso ore nell'osservazione degli esercizi e delle prove, memorizzati in disegni e collages. Interessata ai movimenti e a “come” li si impara nella disciplina, la regista aggiunge anche una sua sensibilità verso la parte esperienziale, privata e umana, di chi danza. Il video presenta brevi sketches in cui si indagano i movimenti degli esercizi tradotti in segni grafici, collegandoli a suoni e respiri, ma nello stesso tempo compaiono ulteriori segni in movimento e immagini che danno forma anche a pause, soste, sforzi, perfino agli errori e alle distrazioni dei danzatori. Il titolo del video rimanda alla registrazione della geometria liquida della danza, in una fantasmagoria di segni dentro a cui stanno anche le emozioni e l'ebrezza della danza, ultima, splendente Costellazione di questo video.

solidarietà ECCO COME AIUTARE IL TEATRO DI FERRARA DOPO IL TERREMOTO Il festival Ammutinamenti promuove l’appello della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara che ha attivato un conto corrente per raccogliere le donazioni di persone e di istituzioni private e pubbliche interessate a sostenere gli interventi che si renderanno necessari per la ripresa delle attività dopo il terremoto. Fra gli enti che si sono già mobilitati in questa direzione ricordiamo l’Orchestra del Festival di Lucerna e l’Orchestra Mozart di Bologna dirette da Claudio Abbado, il Festival Pucciniano di Torre del Lago, l’Accademia Bizantina di Ravenna, l’Università degli Studi di Napoli, Cartanima Teatro di Monza, il Movimento per la Cultura - sede di Trieste, il Teatro Valle Occupato di Roma, il Teatro Gesualdo di Avellino, l’ASSIF - Associazione Italiana Fundraiser. Tutti coloro che sono interessati a sostenere i lavori previsti per garantire la ripresa delle attività del Teatro Comunale di Ferrara con un contributo diretto potranno effettuare un versamento tramite bonifico bancario con indicazione della causale “erogazione per la riapertura del Teatro Comunale di Ferrara” presso: Cassa di Risparmio di Ferrara - sede di Ferrara - Codice IBAN: IT 29C0615513000000000037562; Codice BIC: CFERIT2F (per donazioni provenienti dall’estero). Per informazioni: tel. 0532 218303; email: sviluppo.teatro@comune.fe.it.


IV

ANTEPRIMA AMMUTINAMENTI

settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

Il cartellone degli eventi DARSENA DANCE RAIDS VENERDÌ 7 SETTEMBRE DARSENA DI CITTÀ dalle ore 18

La Darsena che Vorrei dalle ore 19 Falsework La contessa vien dal mare progetto per la Darsena di Ravenna. ['kane] laboratorio condotto da Silvia Calderoni.

VIA PERILLI dalle ore 19

Schegge di creatività mostra mercato di artigianato e design di giovani artiste.

dalle ore 17 Pop Up Play Gruppi gioco a sorpresa Come per un ordinario appuntamento convenuto il Pop Up Play è realizzato coinvolgendo un gruppo misto allo scopo di riappropriarsi di uno spazio di città attraverso il gioco informale. Per bambini dai 3 anni. Prenotazione obbligatoria. A cura dell’associazione La Lucertola. dalle ore 21.30 Milonga Porteña Con la partecipazione delle principali realtà tanguere del territorio. TangoDj Internacional el 'Popùl' Castello. A cura di Tango La Floridita. DARSENA DI CITTÀ dalle ore 19

ore 20 - 21 - 23.30 Performance di Parkour a cura di Ravenna Parkour. In collaborazione con Deviazioni - Animazioni di strada dalle ore 20.30 Cartografie a cura di Giulia Cesari, Alessandro Lonzi e Chiara Pappi, in collaborazione con V!RA2019.

Falsework La contessa vien dal mare progetto per la Darsena di Ravenna. ['kane] laboratorio condotto da Silvia Calderoni. Mostre e installazioni a cura di La Darsena che Vorrei. Con Crea Verde, Carla Baroncelli e Loretta Merenda. dalle ore 20 Intercity – Premio gd'a XL esito finale del laboratorio condotto da Antonio Carallo con i giovani danz'autori partecipanti al premio gd'a Emilia Romagna e Puglia.

VIA DELL’ALMAGIÀ

VIA PERILLI dalle ore 19

AREA VERDE VIA SPADOLINI

dalle ore 21 Darsena Dance Raids 09<11 Video installazione di Andrea Bernabini, a cura di N.E.O Project Ravenna.

DAVANTI ARTIFICERIE ALMAGIÀ

dalle ore 20 Video Dance Moving Virtual Bodies Temporary station con video installazione. A cura di Gitta Wigro per Anticorpi XL. Visione critica a cura di Gianfranco Tondini alle ore 21.30 ARTIFICERIE ALMAGIÀ

ore 22.30 MK / Quattro danze coloniali viste da vicino.

SABATO 8 SETTEMBRE I N F O E B I G L I ET T E R I A Informazioni: www.festivalammutinamenti.org - info@festivalammutinamenti.org tel. 0544 251966 - 320 9552632 Ufficio stampa: Pepita Promoters tel. 0512919805-info@pepitapromoters.com Prevendita: presso le Artificerie Almagià nei giorni di spettacolo, a partire dalle ore 20 • sul sito www.vivaticket.it • Call center Vivaticket 899.666.805 per chi chiama dall’estero - from outside Italy: +39.041.2719035 • Call center 89.24.24 Servizio a carattere sociale - Informativo di Seat Pagine Gialle. Info e costi www.892424.it. Il servizio è attivo e accessibile 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale • presso i punti vendita dislocati sul territorio nazionale elencati sul sito www.vivaticket.it. Ingresso gratuito per gli eventi urbani e le installazioni di Darsena Dance Raids; tutti gli spettacoli presso MAR, Libreria La Feltrinelli, Galleria Ninapì, Minne Song. Prenotazione obbligatoria per gli spettacoli che al MAR e Galleria Ninapì; per i laboratori di Silvia Calderoni e La Lucertola; per il gioco/performance Cobain Affaire di Ortographe. Lo spettacolo del vincitore del Concorso Histriodanza è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Il costo del biglietto degli spettacoli presso le Artificerie Almagià è di 10 euro. I posti sono limitati, si consiglia l’acquisto dei biglietti in prevendita.

bini, a cura di N.E.O Project Ravenna. DAVANTI ARTIFICERIE ALMAGIÀ

dalle ore 20 Video Dance Moving Virtual Bodies Temporary station con video installazione. A cura di Gitta Wigro per Anticorpi XL. Visione critica a cura di Gianfranco Tondini alle ore 24

ARTIFICERIE ALMAGIÀ

ore 22.30 Dewey Dell/ Grave.

DOMENICA 9 SETTEMBRE

Schegge di creatività mostra mercato di artigianato e design di giovani artiste.

AREA VERDE VIA SPADOLINI

VIA PERILLI dalle ore 19

VIA DELL’ALMAGIÀ

dalle ore 21 Darsena Dance Raids 09<11 Video installazione di Andrea Berna-

Schegge di creatività mostra mercato di artigianato e design di giovani artiste.

AREA VERDE VIA SPADOLINI

ore 20 - 22 - 23.30 Performance di Parkour a cura di Ravenna Parkour. In collaborazione con Deviazioni - Animazioni di strada dalle ore 20.30 Cartografie a cura di Giulia Cesari, Alessandro Lonzi e Chiara Pappi, in collaborazione con V!RA2019.

VETRINA GIOVANE DANZA D'AUTORE

dalle ore 21 Darsena Dance Raids 09<11 Video installazione di Andrea Bernabini, a cura di N.E.O Project Ravenna.

VENERDÌ 14 SETTEMBRE

DAVANTI ARTIFICERIE ALMAGIÀ

MAR MUSEO D'ARTE DELLA CITTÀ

dalle ore 20 Video Dance Moving Virtual Bodies Temporary station con video installazione. A cura di Gitta Wigro per Anticorpi XL.

ARTIFICERIE ALMAGIÀ

ore 21 gruppo nanou / Motel [LP].

DARSENA DI CITTÀ dalle ore 19

['kane] laboratorio condotto da Silvia Calderoni. Mostre e installazioni a cura di La Darsena che Vorrei. Con Crea Verde, Carla Baroncelli e Loretta Merenda. Quintetto per due ballerine, due suonatori e un sorso d'acqua con Michela Minguzzi, Elena Foletti, Caterina Sangiorgi, Luca Vassura. Da un laboratorio condotto da Monica Marcucci. dalle ore 19.45 Falsework La contessa vien dal mare progetto per la Darsena di Ravenna. dalle ore 20.30 Orthographe /Cobain Affaire $$$ gioco da tavolo e spettacolo. Prenotazione obbligatoria.

ore 20 - 22 - 23.30 Performance di Parkour a cura di Ravenna Parkour. In collaborazione con Deviazioni - Animazioni di strada dalle ore 20.30 Cartografie a cura di Giulia Cesari, Alessandro Lonzi e Chiara Pappi, in collaborazione con V!RA2019.

VIA DELL’ALMAGIÀ

EXTRADANCE

il fuoriprogramma

ore 16 MINNE SONG (VIA ZIRADINI)

ore 18.30 ARTIFICERIE ALMAGIÀ

ore 21 Vetrina della giovane danza d’autore. dalle ore 20 Video Dance Moving Virtual Bodies Temporary station con video installazione. A cura di Gitta Wigro per Anticorpi XL. Looupe. Installazione video di Filippo Farneti e Gerardo Lamattina.

SABATO 15 SETTEMBRE LUNEDÌ 10 SETTEMBRE DARSENA DI CITTÀ dalle ore 19

GALLERIA NINAPÌ ore 16 LIBRERIA LA FELTRINELLI ore 18.30 ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21

DAVANTI ARTIFICERIE ALMAGIÀ

Vetrina della giovane danza d’autore dalle ore 20 Video Dance Moving Virtual Bodies Temporary station con video installazione. A cura di Gitta Wigro per Anticorpi XL. Looupe. Installazione video di Filippo Farneti e Gerardo Lamattina.

ARTIFICERIE ALMAGIÀ

DOMENICA 16 SETTEMBRE

Mostre e installazioni a cura di La Darsena che Vorrei. Con Crea Verde, Carla Baroncelli e Loretta Merenda.

dalle ore 20 Video Dance Moving Virtual Bodies Temporary station con video installazione. A cura di Gitta Wigro per Anticorpi XL. ore 21 gruppo nanou / Motel [LP].

GIOVEDÌ 13 SETTEMBRE TAMO, COMPLESSO DI SAN NICOLÒ DI RAVENNANTICA

ore 19 Premiazione e spettacolo del Vincitore del Concorso Histriodanza.

ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 17

Vetrina della giovane danza d’autore Temporary station con Looupe. Installazione video di Filippo Farneti e Gerardo Lamattina. Il programma è passibile di variazioni. Aggiornamenti sul sito web www.festivalammutinamenti.org

C R E D I TS Con il contributo di: MIBAC- Ministero Per i Beni e le Attività Culturali, Anticorpi- Rete di Rassegne, Festival e Residenze Creative, Anticorpi XL, Regione Emilia Romagna, Aterdanza, Progetto GECO, Comune di Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Con il patrocinio di: Provincia di Ravenna Con il sostegno di: Autorità Portuale In collaborazione con: MAR Museo d'arte della città, RavennAntica, Almagià-rete di associazioni culturali, Fanny & Alexander, V!RA2019, La Darsena che Vorrei, Ravenna Teatro, Libreria La Feltrinelli, Minne Song, galleria Ninapì, Acer, Seamond, Igersravenna Media partner: MediaLabStore, Agenzia Image, Reclam Sponsor tecnici: Compagnia Portuale Ravenna, ITER Prevendita: Vivaticket Il Festival Ammutinamenti 2012 è inserito all'interno del Cartellone Prove Tecniche di Ravenna 2019


INFORMAZIONE PROMOZIONALE

L’arte di creare un sorriso

Tutti vorremmo cambiare in meglio qualcosa nella nostra immagine, ma vorremmo farlo con un’esperienza piacevole, magari senza alterare in maniera drastica e irreparabile la nostra dentatura, con un trattamento duraturo nel tempo. La tecnica che oggi ricava maggiori consensi è la ricopertura dentale con minimi spessori di porcellana, 0, 3mm appena , in grado di permettere in una sola seduta o poche ore la correzione di asimmetrie dentali, spazi tra i denti, disallineamenti, corone e vecchi ponti divenuti antiestetici ma ancora in grado di garantire una buona funzione masticatoria.

Bellezza in bianco La crescente richiesta da parte dei pazienti di trattamenti sbiancanti ha portato negli ultimi anni a un costante sviluppo di materiali e tecniche per ottenere risultati predicibili con metodiche sicure. Tra queste tecniche, l’utilizzo della luce laser a 980 nanometri trova una sua collocazione ideale in quanto: - permette di ridurre i tempi operatori e la sensibilità dentale a fine trattamento - permette all’ossigeno di penetrare in profondità nello smalto e nella dentina esplicando un’azione efficace anche su gravi colorazioni I risultati che si ottengono con il laser sono sorprendenti e i tempi di lavoro sono minimi, in quanto è sufficiente una sola seduta della durata di 1 ora. Seguendo il principio fondamentale in Medicina “primum non nocere”, lo sbiancamento dentale deve migliorare l’estetica dentale senza però compromettere in alcun modo l’integrità strutturale dello smalto. L’interposizione della pellicola trasparente sul cristallo laser consente di dirigere la totalità dell’ossigeno nascente verso la superficie dello smalto e non verso l’esterno. in questo modo si ottiene un’azione più efficace in un tempo minore, riducendo ogni rischio di complicanze. Il costo contenuto del trattamento e la durata nel tempo del risultato, 2/3anni almeno, rendono questo procedimento eccellente. Un sorriso esteticamente piacevole, influenza notevolmente l'espressione del volto, questo è uno dei motivi per cui negli ultimi anni si è riscontrato un netto incremento di pazienti che richiedono lo sbiancamento dentale .

La procedura è semplice, durante la prima visita si fotografa il volto del paziente, vengono poi proposte al paziente tutte le possibilità di miglioramento dell’estetica del sorriso attuabili. Se la scelta del paziente ricade sull’applicazione di faccette estetiche Smiller, l’odontoiatra in diretta, potrà far vedere al paziente il risultato finale, provvedendo alla realizzazione di un Mock Up in resina acrilica con la forma e le caratteristiche del sorriso scelto dal paziente. Sempre nella stessa seduta il dentista provvederà alla presa dell’impronta per una ceratura diagnostica e un rilievo dell’occlusione, imperativo assoluto: in odontoiatria nessun intervento estetico dev’essere eseguito a spese della funzione (la masticazione, articolazione, fonazione, equilibrio, postura) e della salute del dente. Una volta scelto il tipo di intervento, le procedure di applicazione richiedono un tempo di circa un’ora e 30 minuti incluso la rifinitura e il controllo occlusale. Fortunatamente l’enorme successo e la grande richiesta di questa nuova tecnica sta influenzando positivamente anche l’industria che ha iniziato a ridurre contestualmente ai tempi di realizzazione e anche i costi.


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CULTURA& SPETTACOLI

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

LIBRI

LA RASSEGNA

RUSSI

Due giornate a Lugo dedicate all’editoria indipendente italiana

Teatro in spazi privati con il nuovo progetto delle Belle Bandiere

Sabato 8 e domenica 9 settembre 2012 a Lugo si svolgerà la prima edizione di Librinchiostro, festival dell’editoria indipendente italiana. La fiera, che nasce da una precedente esperienza realizzata nel 2010, avrà luogo nel suggestivo chiostro dell’ex convento del Carmine, situato nel pieno centro storico della località (piazza Trisi 4). Oltre alla parte espositiva-fieristica, che vedrà la presenza di una quarantina di editori indipendenti provenienti da tutta Italia, sono in programma alcuni interessanti appuntamenti: sabato 8 settembre, ore 17 e 18, dimostrazioni per il pubblico di lettura da eBook reader e alle 21 l’incontro con lo scrittore casolano Cristiano Cavina che presenta il suo “Romagna mia!” (Laterza 2012); domenica 9 invece un pomeriggio dedicato ai più piccoli con letture animate. L’ingresso alla fiera e la partecipazione agli eventi è gratuita. Orario di apertura al pubblico: sabato dalle ore 10 alle 22.30, domenica dalle 10 alle 20. Info per il pubblico: 0545 63002 e segreteria@discantieditore.it.

La compagnia teatrale Le Belle Bandiere di Russi presenta l’11 settembre a Russi la seconda apertura di Sonhos, il progetto triennale teatrale di spettacoli, letture, incontri e laboratori. Dopo la prima dello scorso luglio all’ex Macello, Sonhos aprirà le porte al pubblico nel cortile della Casa Bucci, una casa contadina nel cuore di Russi che inaugura l’ospitalità delle Case del teatro e delle arti, spazi privati e mai utilizzati per azioni teatrali che accoglieranno alcune fasi del progetto. Durante la serata verranno presentati i programmi dei laboratori e un ciclo di letture che si apriranno a partire dall’autunno. Prevista anche un’apertura al pubblico dei più piccoli, con la collaborazione dell’associazione culturale Altr’e20, che alle 18 proporrà un percorso per bambini “fra letture e fiori giganti” seguito da un laboratorio pittorico. Il programma della serata continua alle 19.30 e alle 22.30 con un concerto di azioni, parole, musica e pensieri a cura de Le Belle Bandiere. Info: www.lebellebandiere.it e 393 9535376.

MU

S I C A AN TI C A TORNANO I CONCERTI DELL’ACCADEMIA: TUTTE LE DOMENICHE AL MUSEO NAZIONALE

Domenica 9 settembre alle 11 tornano i concerti dell'Accademia Bizantina, che portano (tutte le domeniche fino al 4 novembre) nelle sale del Museo Nazionale di Ravenna la musica antica suonata con gli strumenti originali d'epoca. Il primo appuntamento sarà “Da Mozart a Rossini tra classicismo e romanticismo” con Paolo Zinzani (violino); Alice Bisanti (viola); Paolo Ballanti (violoncello) e Marcello Gatti (flauto traversiere).

La ravennate Martina Evangelisti vince il premio Campiello Giovani Con il racconto intitolato “Forbici”, la 19enne ravennate Martina Evangelisti ha vinto l'edizione 2012 del premio letterario Campiello Giovani. Il riconoscimento, assegnato l’1 settembre nella sede della Biennale a Venezia, premia la giovane scrittrice (nella foto proprio a Venezia) che già l’anno scorso, con il suo “Rose Rosse”, era entrata tra i cinque finalisti.

EMILIA ROMAGNA FESTIVAL

La Filarmonica Arturo Toscanini suona anche Morricone a Faenza Giovedì 13 settembre, alle ore 21.15, nella suggestiva cornice di piazza della Molinella, a Faenza, giunge a conclusione la dodicesima stagione di Emilia Romagna Festival. Il festival saluterà il suo pubblico con un concerto diretto dalla prestigiosa bacchetta di Israel Yinon alla guida della Filarmonica Arturo Toscanini e dei solisti Sandu Nagy al flauto, Daniele Titti al clarinetto e Linda Di Carlo al pianoforte, con un repertorio sinfonico e concertistico di Otto e Novecento e con una nuova composizione in prima nazionale di Ennio Morricone. L’evento segna inoltre l’apertura della versione invernale dell’Emilia Romagna Festival, che si svolgerà da settembre a primavera 2013, nello storico teatro Masini di Faenza (che ospiterà anche il concerto di giovedì in caso di maltempo. Ingresso a 20 euro, info: 0542 25747 e www.erfestival.org.

ART FILIPPO BERNABEI ALLA GALLERIA NINAPÌ

E

“Hier ist kein warum” è la nuova e originale mostra della galleria Ninapì che inaugura sabato 8 settembre alle ore 18 in via Pascoli 31 a Ravenna. Protagonista il giovane artista Filippo Bernabei (nella foto una delle sue opere). La mostra rimarrà aperta fino al 23 settembre e sarà visibile nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19. Apertura anche su appuntamento chiamando il 340 0789505.

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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

CULTURA& PROGETTI

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CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

In arrivo il treno con destinazione 2019 Il Romagna Express è la novità di spicco della seconda parte di prove tecniche di Matilde Bravetti È stato presentato in Municipio il cartellone della seconda parte (da settembre a dicembre) delle cosiddette prove tecniche per il 2019, anno per il quale Ravenna si candida come noto a diventare capitale europea della cultura. Un cartellone che si distingue subito per l'ampiezza rispetto a quello dei mesi passati, con circa cinquanta iniziative in programma e un maggior numero di realtà culturali coinvolte. Quasi tutti gli eventi inseriti hanno già una storia importante alle spalle ma è proprio per questo che rientrano naturalmente nel percorso di candidatura, in quanto, come sottolinea il coordinatore di Ravenna 2019 Alberto Cassani, «testimoni della base di offerta culturale già presente sul territorio» senza la quale il «lungo cammino verso il 2019 non sarebbe potuto iniziare». «Chi fa cultura in questa città – aggiunge l'assessore alla Cultura del Comune Ouidad Bakkali – deve essere 2019». Anche per questa seconda parte delle prove tecniche, l’idea

è stata quella di mettere in rete delle iniziative in linea con il percorso già definito nella prima parte, accomunate quindi dalla caratteristica di porsi in dialogo costante con la contemporaneità, spesso con linguaggi innovativi che non è solito trovare nella proposta culturale tradizionale. Ecco allora spuntare nel programma un evento per esempio come “Off-set”, organizzato dall'associazione culturale Strativari, in cui cinque giovani progettisti grafici chiamati da tutta italia metteranno in luce il loro personale sguardo su Ravenna in veri e propri manifesti che, dal 10 al 22 novembre, verranno affissi lungo le strade della città. Quella di Ravenna – in contrapposizione ad altre città europee che hanno avuto a disposizione budget molto elevati per il loro percorso verso il 2019 – è una candidatura low-cost (lo sottolinea l'assessore Bakkali) ma non per questo meno incisiva: «Ravenna – dice l’assessore – si avvale di uno strumento di forza rispetto ad altre candidature, anche più ricche e cioè il sostegno di un territorio, quello romagnolo, che in questa secon-

L’INCONTRO

Nel cartellone spazio anche alla fotografia e alla Notte d’oro con effetti collaterali

Anche i suggerimenti di Prodi per Ravenna capitale Anche l’ex premier Romano Prodi appoggia la candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura nel 2019. Il sindaco Fabrizio Matteucci e il coordinatore di Ravenna 2019 Alberto Cassani hanno infatti incontrato Prodi nei giorni scorsi, presentandogli il progetto e ricevendo in cambio, assicura il sindaco «idee bellissime». Idee «che porteremo alla discussione del consiglio comunale in ottobre». Il sindaco assicura poi che «con il professor Prodi lavoreremo nei prosimi mesi».

da parte delle prove tecniche ha incrementato significativamente le iniziative a sostegno della potenziale capitale». Come successo ad esempio nei giorni scorsi a Faenza con il festival della ceramica Argillà, che ha dato il via a questa seconda tranche di manifestazioni. Ma anche Rimini, Forlì, Cesena e la Bassa Romagna partecipano attivamente. La novità più grossa in cartellone, già anticipata nei mesi scorsi da Ravenna&Dintorni, è quella del Romagna Express 2019 (pronunciato “venti-diciannove”), un treno che per cinque giorni (dall'8 al 12 ottobre) unirà le cinque principali città romagnole coinvolte nella candidatura: Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini e Faenza. In ognuna delle tappe saranno organizzate delle iniziative culturali ad hoc. Perchè nonostante le poche risorse, come fa notare sempre l’assessore, «dal 2007 al 2011 sono stati creati (in Italia, ndr) più di 50.000 posti di lavoro nel settore della cultura», e questo trend positivo, in contrasto con la crisi che ha colpito in generale gli altri settori, «è segnale che puntare sulla cultura è redditizio, che la cultura ha un valore economico e che bisogna dimenticare il luogo comune secondo cui con la cultura non si mangia». Anche tra gli appuntamenti

storici spiccano alcune novità in linea con lo spirito di Ravenna 2019: ad esempio, all’interno delle tante iniziative dedicate a Dante, sono state inserite nelle prove tecniche due mostre fotografiche e una serata di letture in cui alcuni ragazzi delle scuole ravennati interpreteranno la Divina Commedia nelle loro lingue madri, per un totale di 12 lingue diverse, in un inno all'integrazione. E poi le danze urbane dell'affermato Ammutinamenti (vedi inserto centrale su questo numero del nostro giornale), le rassegne dedicate al cinema come Sedicicorto e Nightmare Film Festival, anche la Notte d'Oro (che potrà contare sui cosiddetti effetti collaterali, come accaduto per le giornate del cinema in piazza), l’iniziativa Saluti da Ravenna che coinvolge attivamente il mondo della fotografia ravennate, il festival del fumetto Komikazen, fino ai Libri Mai Mai Visti in mostra a Russi, perchè anche gli eventi più “piccoli” – è stato detto in conferenza stampa – sono tasselli importanti per mettere a disposizione dei cittadini la proposta culturale di Ravenna e della Romagna. Una vetrina per tante iniziative, insomma, in vista del 2013, anno in cui è prevista la consegna del dossier ufficiale per la candidatura. Sarà allora il momento, ricorda Lorenzo Donati del comitato organizzativo, di porre una nuova domanda alle prove tecniche: «fatta la fotografia, come cambierà il percorso delle singole realtà culturali coinvolte, ora che c'è la consapevolezza di guardare tutti al 2019?».


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CULTURA&RUBRICHE

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA&DINTORNI

Fulmini&Saette di Adriano Zanni Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

FUORI STAGIONE

Corposamente: dove si festeggiano tutte le arti dal vivo di

LORENZO DONATI (@ALTREVELOCITÀ)

La canzone di settembre, Marina Romea VISIBILI & INVISIBILI di

FRANCESCO DELLA TORRE

Sei film dal festival di Venezia, quest’anno meno glam del solito

Report ridotto e in puntata unica, gli altri film durante l’anno. Cambiato il direttore, col ritorno di Alberto Barbera, si è assistiti a una Mostra di profilo più basso, con poche star e poco glamour, in linea con la crisi del paese. Meglio così, poniamo l’attenzione ai film. La città ideale, di Luigi Lo Cascio. Debutto alla regia per l'attore, con una delicata e paradossale storia sulla questione morale: un ambientalista, che viene coinvolto in un incidente che non ha provocato, ha voglia di dire la verità. Bel debutto, qualche debolezza a metà film, sopratutto nell'inutile personaggio della bella studentessa, e con un finale che è un dichiarato omaggio a Sciascia. Recita tutta la famiglia Lo Cascio: oltre allo zio (Burruano, grande), madre e fratelli. W la famiglia. 6,5. Queen of Montreuil, di Solveig Anspach. Montreuil, alle porte di Parigi. Agathe, neo vedova, incontra una stravagante madre col giovane figlio, entrambi islandesi, che le chiedono ospitalità, in una palazzina che comprende altri personaggi stravaganti. Commedia islandese divertente, surreale, pur partendo da sfondi drammatico-sociali, con alcuni elementi esilaranti che condiscono il film: una foca perduta da uno zoo, e i dialoghi e le mimiche da operai dalle cime delle loro gru. Sgangherato e simpatico. 7. Cherchez Hortense, di Pascal Bonitzer. Quando c'è in scena il grande Jean Pierre Bacri (Il gusto degli altri, Così fan tutti), tutti in silenzio ad applaudire. Il regista perde importanza e il film lo fa lui, e le storie sono sempre simili, con al centro un borghese con un brutto carattere che deve risolvere una difficile situazione familiare. Ovviamente bellissimo. 8. The Master, di Paul Thomas Anderson. Chi scrive, non ama il regista di Boogie Nights, Magnolia e Ubriaco d'amore. La storia di un alcolizzato che entra a far par-

te della comunità di scientology dopo la seconda guerra mondiale è un film ben fotografato, recitato sopra le righe dai pur bravi Phoenix e Hoffman, ma scritto malissimo e in evidente crisi di orientamento, man mano che passano i minuti. 4. Bad 25, di Spike Lee. Documentario sulla realizzazione dell'album Bad di Michael Jackson, a 25 anni dalla sua uscita. Pur non amando la sua musica, non si possono che ammirare le sue doti di ballerino. Ma sentire per due ore i suoi amichetti che te lo dicono, dopo un po' annoia. Per fans. 6. Fill The Void, di Rama Burshtein, Famiglie di ebrei ortodossi alle prese con la sistemazione dei propri figli, con matrimoni di convenienza. I problemi sono due: il regista non sembra avere troppo spirito critico, e il film è ambientato ai giorni nostri. In realtà questo spaccato, ben girato e ben definito nei suoi protagonisti, risulta una visione gradevole e illuminante. Per l’ateismo. 6,5. To The Wonder, di Terrence Malick, autore negli anni settanta di due film bellissimi e poi tornato con tre film controversi negli anni duemila. Qua per due ore due tizi totalmente inespressivi (Ben Affleck e una bellissima Bond Girl russa) dicono che l'amore è bello, poi è brutto, poi è litigherello. Poi arriva anche Romina Mondello, a fare un monologo sull’amare noi stessi. Mai vista una porcheria simile in anni di cinema. 1 (per rispetto al suo passato). Love is All You Need, di Susanne Bier. La brava e di solito seriosa Bier, realizza una commedia, omaggiando dichiaratamente l'Italia e le vecchie commedie americane, Billy Wilder in primis. Con un buon Pierce Brosnan, la storia di un matrimonio di danesi e americani celebrato a Sorrento, si rivela un leggero e divertente gioco di equivoci e amori. Personaggi godibilissimi. 7. E' stato il figlio, di Daniele Ciprì sarà recensito la prossima settimana, insieme al commento ai premi.

Maestri dell’usato

Doveva essere a Filetto, e come fondale naturale doveva avere la chiesa di San Lorenzo. È stato invece all'Almagià, mentre fuori scrosciava la pioggia di settembre. L'ormai storico festival Corposamente ha aperto lo scorso weekend la densa stagione di arti sceniche ravennate, in attesa di Ammutinamenti. Diretto da Andrea Bernabini, Corposamente si è sempre posto come crocevia di differenti discipline, ospitando artisti affermati ed emergenti. Quest'anno la direzione è stata condivisa con il gruppo Panda Project e con Alberto Marchesani, un bel segnale di apertura in tempi di orticelli sempre più chiusi. I due giorni di festival sono stati occasione per porsi una domanda fondamentale: quale teatro mostrare a un pubblico poco abituato a frequentare le arti sceniche contemporanee? Quasi ovunque in Italia si risponde con un repertorio tradizionalistico che si ritiene ripaghi le attese del pubblico, ma che è difficilmente in grado di dialogare col presente. Corposamente ha proposto una via in cui l'ironia è stata spesso la lente per attraversare le opere: le acrobazie di quattro uomini calati in frammenti di personaggi Shakespeariani per la Compagnia della Quarta, la stralunata vicenda di tre amiche che decidono di aprire una agenzia per far rivivere i ricordi della Compagnia Elena Vanni. In questi casi, così come per le Scene da un Matrimonio di Roberto Castello, crediamo sia legittimo domandarsi cosa vi sia dietro alla superficie di intrattenimento che mostrano gli spettacoli, per capire cosa resti nella percezione di chi guarda. Se nei primi due spettacoli è forse meglio non porsi la questione, per quanto riguarda Castello si può rispondere accennando a una sottile inquietudine: una coppia di sposi viene ossessivamente manipolata e messa in posa da un terzo uomo, come di fronte a un'impietosa macchina fotografica; i due uomini guardano estasiati la donna che ci lancia bomboniere, mentre nel finale veniamo invitati a gettare sugli sposi vestiti recuperati da sacchi ai nostri piedi, fino a sommergerli. Quanta sottile costrizione si cela nei gesti, negli sguardi, nelle pose sorridenti degli sposi? E nei nostri? Fra uno spettacolo e l'altro Bernabini faceva gli onori di casa presentando le opere, interrotto dalle gag dei Panda Project e aprendo così la strada a registri decisamente differenti. In La morte di Giulio Cesare Claudio Morganti è stato capace di evocare le azioni di Bruto e dei congiurati modulando lo spessore della voce, ritmando la lettura con graffi e colpi a un gong alle sue spalle. Sofia Barilli, giovanissima, ha chiuso il festival con uno scolastico pezzo di danza a tesi: l'inizio è sulle punte, nel mezzo delle bamboline vengono attratte nello spazio, il finale disarticola il gesto verso tensioni di libertà. Con qualche sconfinamento un po' troppo netto in un orizzonte di puro intrattenimento, questo “nuovo” Corposamente è esperimento prezioso e ci si augura a lungo termine. Sono bastati due giorni, infatti, per liberare lo spettatore da una delle domande più oziose e mal poste: era danza teatro musica o video? Nessuno di questi e tutti insieme, era Corposamente..

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10.00/12.30-15.00/19.00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDI' TUTTO IL GIORNO

Orari: 10,00/12,30 e 15,00/19,00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ TUTTO IL GIORNO


CULTURA& TEMPO LIBERO

RAVENNA& DINTORNI |giovedì 6 settembre 2012

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• CINEMA • Programmazione da venerdì 7 a giovedì 13 settembre

Ribelle - The brave

(Regia di Mark Andrews)

Proiezione in 3D-feriali e sab.: 17.3020.30-22.30; dom.: 16.45-18.45-20.50 Proiezione in 2D-feriali e sab.: 18.3020.40-22; dom.: 16-17.10-18.20-20.40-22.40

Shark

(Regia di Kimble Rendall)

feriali e sab.: 17.30-20.40-22.40; dom.: 16-18-20.40-22.40

Italia - Faenza

Bella addormentata

(Regia di Marco Bellocchio)

CinemaCity - Ravenna The bourne legacy

(Regia di Tony Gilroy)

feriali.: 17.20-20-20.15-22.35-22.50; sab.: 17.20-20.15-20.30-22.50-23.05; dom.: 16-17.20-20-20.15-22.35-22.50

Come non detto

(Regia di Ivan Silvestrini)

feriali, sab. e festivi.: 18.35-20.45-22.45;

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

feriali e sab.: 18-20.30-22.45; dom.: 16-20.30-22.45;

(Regia di Christopher Nolan)

feriali e sab.: p.u. 21.15; dom.: 15.30-18.15-21.15 chiuso il lunedì

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

(Regia di Christopher Nolan)

feriali e sab.: 17.30-18-20.35-21.3022.40; dom.: 16.30-18-20.20-21.10-22.40

I mercenari 2

(Regia di Yasemin Samdereli)

(Regia di Simon West)

feriali e sab.: 17.30-20.40-22.45; dom.: 16-18.05-20.40-22.45

C’era una volta in Anatolia

feriali e sab.: p.u. 21; dom.: 18.30-21 chiuso il lunedì

Proiezione in 3D- feriali: p. u. 20.40 dom.: sab.: 17.50-20.40; dom.: 15.50-17.50-20.40 Proiezione in 2D-feriali: 20.20-22.45 sab.: 17.20-20.20-22.45 dom.: 15.20-17.20-20.20-22.45

Bella addormentata

(Regia di Tony Gilroy)

ven.: 20.10-22.45; sab.: 17.35-20.10-22.45; dom.: 15-17.35-20.10-22.45 lun., mar., mer., gio.: 20.15-22.45

Cinedream - Faenza (Regia di Mark Andrews)

Sarti - Faenza

The bourne legacy

mer.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Ribelle - The brave

Jolly - Ravenna (Regia di Nuri Bilge Ceylan)

Almanya - La mia famiglia va in Germania

(Regia di Marco Bellocchi)

ven. e sab: 20.30-22.30; dom.: 16.30-18.40-21.15; lun., mar., mer. e gio.: p.u. 21.15

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

(Regia di Christopher Nolan)

ven.: 20-21-21.45-22.30; sab.: 17.20-18-20-21-21.45-22.30; dom.: 15-16.30-18-20-21-21.45-22.30; lun., mer., e gio.: 20.20-21-21.45-22.30 mar.:21-21.45-22.30

Shark

(Regia di Kimble Rendall)

feriali: 20.35-22.45; sab.: 17.40-20.35-22.45; dom.: 15.40-17.40-20.35-22.45

Madagascar3: ricercati in Europa

(Regia di Tom McGrath)

feriali: 20-20.50-22.45 sab.: 17.30-18-20-20.50-22.45 dom.: 15.30-16-17.30-18-20-20.50-22.45

I mercenari 2

Madagascar3: ricercati in Europa

(Regia di Simon West)

(Regia di Tom McGrath)

feriali, sab. e dom.: p. u. 22.55

Proiezione in 3D- feriali e sab.: p. u. 18 dom.: 16-17.50; Proiezione in 2D-feriali e sab.: 17.3018.30-20.30-20.40-22.30; dom.: 16.35-17-18.30-20.30-20.40-22.30

Astoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026 Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052

Frankenstein musical

(Regia di Danny Boyle)

Proiezione in lingua originale mar.: p. u. 21

Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

INFOCINEMA Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663 Circolo Jolly Russi, via Cavour,

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MANGIARE& BERE

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

L’APPROFONDIMENTO

Un’annata che farà discutere La vendemmia 2012 tra siccità, caldo e concentrazione zuccherina di Fabio Magnani* Vendemmia 2012: una delle annate che più farà discutere in assoluto. Quest’anno, temperature, siccità e radiazioni solari hanno messo alla prova non solo i vigneti ma anche la pazienza dei vignaioli da sempre alla mercé del tempo. La raccolta è cominciata con largo anticipo. In certe zone addirittura, in base alla tipologia delle uve, prima di ferragosto. L’opinione di molti è che sarà una grande annata: poca produzione ma abbondanti concentrazioni. Un millesimo, per intenderci, che compenserà il grosso calo quantitativo con la qualità. Speriamo dico io, non sono molto convinto giacché, dal mio lavoro quotidiano con le cantine, sono chiare le difficoltà che solo chi ha avuto accortezza in vigna e capacità di cantina è in grado di superare senza troppo ferirsi. Inoltre, tutti parlano sempre di concentrazione zuccherina dimenticando fattori come la maturità fenolica e il rapporto degli acidi, solo per citarne alcuni, fondamentali per la buona riuscita di un vino. Comunque vedremo, tra qualche mese, quando sarà il momento degli assaggi. Il clima sta cambiando, è innegabile. Anni fa si scriveva tra queste pagine che di questo passo in Romagna si farà primitivo… e sangiovese in Germania. Allora si trattava di “fantaenologia” chiamata in causa da un gruppo di ricercatori che studiando le variazioni climatiche, e inserendole in una linea temporale, lanciarono quello che oramai non è più un allarme perché risaputo. Se in passato i vignaioli gareggiavano a chi piantava più vitigni internazionali, oggi c’è da chiedersi cosa ne pensano del fatto che queste uve non reggono la siccità. È noto che in questo caldo le uve autoctone reggono meglio rispetto ai “blasonati internazionali”. Basti pensare a certe nostre uve, che a fatica raggiungevano la giusta maturità, che ora godono di questo privilegio sofferenza, invece, di un merlot o un cabernet ora affaticati dall’eccessiva calura. In Romagna possiamo parlare della rivincita del sangiovese? Bistrattato, “tagliuzzato”, rimpinguato e mascherato da dosi massicce di merlot, potrà ora riemergere con orgoglio dalla drammatica siccità delle future annate? Ovvio, il suolo, determinate zone, la mano dell’uomo fanno la differenza e possono aiutare la pianta a resistere. Una cosa è però resistere soffrendo e un’altra è saper reggere una situazione pesante. La vite, in fondo, è un po’ come gli uomini. Se soffre molto lascia “cicatrici” profonde sul futuro del vino se invece regge – pure soffrendo –, migliora se stessa e ogni sorso del suo liquido frutto. Per certi versi ammetto la mia curiosità per qualche produttore romagnolo facile nell’usare i soliti “masche-

ramenti internazionali” perché ora diventa difficile la scelta. Merlot e cabernet, i soliti noti, in queste condizioni rischiano di appesantire l’usuale “taglio romagnolo”. Le azioni, come le intenzioni, dovranno, in quest’annata essere ben calibrate. Se qualcuno di voi è scettico vada con la memoria ai merlot degli anni passati, fermatevi verso gli anni ’90 e poi risalite fino ai giorni nostri. Trovata qualche differenza? Altri profumi, altre vibrazioni acide e finezze varie nevvero? Altro vinoso problema è legato allo stesso sangiovese che qualche tecnico romagnolo solleva quando in vena di polemica. Molti in passato si sono buttati sull’acino piccolo – una tipologia di sangiovese – quando altri gridavano all’acino grosso. Per alcuni le grida sono rimaste tali, chi aveva orecchie per intendere ed esperienza per agire ha preferito l’acino grande. Tipologia di sangiovese, quest’ultima, che in Romagna, pare, renda meglio. Io non entro nel merito perché non è lo scopo di queste righe ma rimane il fatto che noi si debba sempre imitare qualcuno. O stranieri o toscani poco importa. L’importante e scimmiottare chi pensiamo abbia l’erba più verde, incuranti del proprio giardino. Non lamentiamoci però se qualcuno dice, come un amico direttore commerciale di una nota azienda vinicola, che «…il vino romagnolo alla fine non se lo ingolla nessuno». *wine consultant e selezionatore di vini

GLI STAPPATI

Il trebbiano di Bernardi, quando il risparmio non rovina il palato di FABIO

MAGNANI - GLISTAPPATI@GMAIL.COM

La casa vinicola Bernardi è un marchio, del gruppo “Cevico” che contraddistingue questo trebbiano di Romagna 2011. Ne scrivo perché è un vino piacevole e dal costo irrisorio comprato per curiosità in uno dei principali supermercati della nostra città al prezzo di 3,40 euro. Un vino ben fatto, pulito. Con piacevoli sentori floreali e di erbe aromatiche. Un frutto evidente, fresco. Solo un po’ di solforosa a tratti evidente ma nulla che vada a ridurre la piacevolezza stessa del vino. Il palato è fresco quasi dissetante e di piacevole beva. Un vino da undici gradi e mezzo dove non andiamo a cercare chissà quale emozione ma semplicità di beva. In un momento dove tutti tendono al risparmio bevendo cose pessime in nome dell’austerità, questo “vinellino di casa nostra” rappresenta una via di mezzo al risparmio sì ma senza rovinarsi il palato. Provatelo freddo accanto a un fritto e vedrete.

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MANGIARE& BERE

LA FESTA

A Cervia tre giorni di eventi golosi al sapore di sale

GUSTO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

Con “Sapore di Sale” Cervia festeggia uno dei suoi beni più preziosi frutto di una tradizione secolare. La festa giunta quest’anno alla 16ª edizione, sarà allestita dal 7 al 9 settembre, tra la Darsena e i Magazzini del Sale e porterà al centro della scena gli aspetti culinari e storici, culturali e salutistici del cosiddetto “oro bianco”, in una girandola di appuntamenti per un lungo weekend tutto da assaporare. Vino, focaccia, piadina, cappelletti, cozze alla marinara, cibo di strada con il fritto di pesce, mostremercato di prodotti d'eccellenza e ancora esposizioni, laboratori del gusto, incontri, spettacoli, escursioni, questo il ricco menù della kermesse cervese che presenta anche diverse novità. Fra tutte l’innovativa proposta di Mauro Uliassi, lo Streetfood Camper, la cultura del cibo di strada rivisitata dallo chef pluristellato che proporrà un “food” da passeggio che si compone di ali di pollo fritte e trapizzino alla porchetta, ovviamente al sale di Cervia. Altra novità è la Cena inaugurale, dedicata ai cento anni di Milano Marittima negli spazi del Magazzino del sale (a cura del ristorante Terrazza Bartolini), creata dallo chef Matteo Casadio. In tavola un’inedita rivisitazione di alcuni piatti della tradizione meneghina rivisti in chiave “Milanese-Marittima”, a partire naturalmente dal celeberrimo risotto. Inoltre, per tutti i gourmand, l’appuntamento clou sarà l’apertura della prima forma di Parmigiano Reggiano “Vacche Rosse Razza Reggiana” al sale di Cervia. Da segnalare anche il Mercatino dei CONDOTTA DI RAVENNA Sapori – che si snoderà dalla banchina del Magazzino lungo il porto canale e il piazzale dei Salinari – e l’osteria ”Sapore di Sale” (gestita dal ristorante Casa delle Aie), dove cuochi ed esperti dei laboratori del gusto, curati da Slow Food, saranno impegnati a deliziare il pubblico con piatti unici della tradizione. Non mancheranno, infine, degustazioni di vini del territorio e aperitivi “al sale”, assaggi, incontri culinari e laboratori sulla marinatura del pesce e la pasta fresca. La rassegna promossa dal Comune di Cervia è organizzata da Tuttifrutti e Atlantide, con la collaborazione di Slow Food e varie associazioni cittadine. Il calendario completo degli eventi in programma sul sito www.cerviasaporedisale.it.

COSE BUONE DI CASA

Vi faccio sapere quant’è buona la torta con le pere

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cose buone di casa vol. 1 e 2

a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

In coda all’estate, riprendiamo il nostro appuntamento settimanale. Comincio con un dolce alla frutta, la torta con le pere Ingredienti: zucchero gr. 200, fecola di patate gr. 70, mandorle pelate e abbrustolite leggermente in forno gr. 70, burro gr. 10, 5 uova, la scorza di un limone grattugiata, un bicchiere di vino bianco secco o dolce secondo il gusto, comunque di buona qualità, due belle pere kaiser, un chiodo di garofano e un pezzetto di cannella, panna montata o da montare gr. 300, liquore di pera o a piacimento (lo consiglio alla frutta), pane grattugiato per la tortiera Preparazione: prima di tutto prepariamo le pere. Lavate, tagliate in 4 parti, togliete il torsolo, sbucciatele, mettetelele in un tegame con vino bianco, gr. 70 di zucchero e le spezie. Lasciatele cuocere per circa 10/15 minuti (devono essere cotte ma risultare ancora sode). Toglierle dal liquido e lasciatele raffreddare. Nel frattempo preparate la torta. Versate tre uova intere e due tuorli in una terrina con gr. 80 di zucchero . Poi, con lo sbattitore elettrico montate il composto, quindi unite la scorza del limone grattugiato, la fecola e le mandorle che avrete ridotto in polvere. Mescolate con delicatezza, sempre girando il composto dall'alto verso il basso. Unite i restanti due albumi che avrete montato a neve. Versate il composto in uno stampo di cm. 24 imburrato e spolverato con il pane grattugiato. Cuocete in forno per circa 40 minuti a 190 gradi. Quando la torta è cotta, adagiatela su una gratella da pasticceria perchè si raffreddi bene. A questo punto montate la panna. Lo zucchero che vi resta potete utilizzarlo per addolcire la panna. Composizione del dolce: su un piatto di portata mettete la torta e spennellatela con il liquore e se è rimasto con del succo di cottura delle pere. Tagliare a fettine le pere cotte e sistematele a raggera poi decorare con la panna montata. Se volete arricchire ulteriormente il dolce servitelo con una salsa al cioccolato o allo zabaione.

PRODOTTI TIP IL GASTROSOFO GRAZIANO POZZETTO A MARINARA PER PARLARE DI MORA ROMAGNOLA E FORMAGGIO SQUAQUERONE

Li trovi in librer ia a € 15,00

L’angolo della Piadina

di Deborah

IC I

Proseguono venerdì 7 settembre, nella cornice della piazza del porto turistico di Marinara, gli incontri per conoscere da vicino le tradizioni e le delizie dei prodotti tipici e della gastronomia romagnola. L’iniziativa è organizzata dal negozio temporaneo del Molino Spadoni e del Consorzio dell’Appennino Romagnolo, aperto quest’estate presso il centro del porto turistico di Marina di Ravenna e si avvale del patrocinio della Pro Loco cittadina e della condotta Slow Food di Ravenna. Ospite della serata (inizio alle ore 21.30) sarà Graziano Pozzetto, gastrosofo e scrittore, un vero e proprio enciclopedico della cultura materiale romagnola, autore grazie alle sue capillari ricerche sul campo, di ponderose ed esaustive pubblicazione sui prodotti e le tradizioni culinarie del nostro territorio. Pozzetto parlerà, nell’occasione, di maiale autoctono (la razza mora) e di formaggio squacquerone, che lo ricordiamo ha conseguito recentemente, a livello europeo, il marchio dop. A termine dell’incontro sarà offerta una degustazione di prodotti tipici delle “Officine Gastronomiche Spadoni”.

a Ravenna, sulla strada del mare

via Trieste 115 Disponibili anche piadine con farina biologica di kamut senza strutto e senza lievito per prenotazioni

tel. 0544.590424


SALUTE&BENESSERE

giovedì 6 settembre 2012 | RAVENNA&DINTORNI

CENTRO IPERBARICO

Fonte di notizie e curiosità il blog del Centro Iperbarico di Ravenna (www.iperbaricoravennablog.it) permette di condividere le storie di pazienti e professionisti «convinti – vi si legge che spesso la soluzione al problema di una persona è la risposta al problema di tanti altri». Cliccare sul sito o ricevere gli aggiornamenti su Facebook dà proprio l’idea di un luogo attivo al quale attingere per saperne di più sul Centro Iperbarico, sulla sua storia, sul team di medici, tecnici e amministrativi. Si scopre che al suo interno c’è il Centro di Cura per le Ferite Difficili dove vengono trattate diverse patologie: ulcere, arteriose, venose, traumatiche, reumatiche, da pressione o sopraggiunte in un paziente diabetico (es. piede diabetico). Dall’inizio di quest’anno poi è nato il blog magazine “Ossigenatevi!”, un

Ossigenarsi (3): storie di blogger, sub e mobili tarlati da “curare”

Il centro iperbarico è diventato “social” e le esperienze si condividono nuovo strumento per leggere le storie più seguite. Si possono stampare e conservare. Nel blog si può contattare il direttore della struttura, Pasquale Longobardi, che risponde a tutti illustrando le possibili te-

rapie e i protocolli in essere al Centro Iperbarico. Abbiamo detto che vi si trovano curiosità che possono sempre tornare utili. Lo stesso Longobardi riporta l’esperienza di un amico fotografo subacqueo che gli ha rivelato come liberarsi in una notte delle punture di ricci di mare: scaldare sul fornello olio e sale, passare la soluzione sulla zona ferita, tamponando per pochi secondi alla volta con uno straccio imbevuto. Al mattino non ci sarà più nulla. Per rimanere in tema nella ri-

Fondazione

Onlus

Per migliorare la vita dei malati di cancro Viale della Lirica 61 - Ravenna Tel. 334 8756305

SE VOLETE AIUTARCI Conto corrente Postale n. 52966892 Intestato alla Fondazione LUCE’ Onlus Ravenna Unicredit Banca Spa Fil. Ravenna P.zza del Popolo C/c 000023500000 Cin K Abi 02008 Cab 13120

vista Mondo Sommerso che sarà in edicola in settembre, sarà pubblicato un articolo di Longobardi sugli animali marini pericolosi e i rimedi di primo soccorso. E poi lo sapevate che esiste una piscina profonda quasi 35 metri? Nel blog si spiega che si chiama Nemo 33 e si trova a Bruxelles, in Belgio. «A dire la verità – si legge – non si tratta di una semplice piscina con un po’ più acqua del solito, ma è una vasca altissima dove si può fare pratica subacquea: è profonda 34,5 metri e

contiene 2,5 milioni di litri di acqua non clorata e altamente filtrata. Qui anche chi non ha mai fatto immersioni può sperimentare cosa vuol dire stare sott’acqua e magari scoprire una passione per la subacquea. E’dotata anche di finestre a vari livelli di profondità dove i visitatori possono affacciarci per sbirciare come è fatta all’interno. Un tuffo costa dai 22 euro in su, un prezzo accessibile a tutti». E a proposito di immersioni sono davvero molte le notizie che riguardano questa pratica sportiva o lavorativa sulla quale molti sono i quesiti dei lettori e molti gli interventi del dottor Longobardi. Non manca neanche il lato comico che ci ha strappato un sorriso. «Ogni tanto una sana risata fa bene» scrive la redazione del blog sul commento arrivatogli via Facebook dalla dottoressa Laura De Fina, medico specialista in Medicina subacquea e iperbarica che lavora presso il Centro iperbarico dell’ospedale di Grosseto. «Caro Pasquale, questa te la voglio raccontare perché è troppo carina: mi ha appena chiamato una signora chiedendomi se trattiamo i mobili in camera iperbarica per togliere i tarli! Dì la verità…questa ti mancava!». Claudia Graziani

SALUTE

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La Fondazione, in coerenza con lo scopo costitutivo, si attiva affinchè i malati di cancro ed i loro familiari abbiano in qualsiasi circostanza un punto di riferimento a cui rivolgersi per le loro necessità. La Fondazione non agisce con proprie strutture, ma fa in modo che i servizi progettati e realizzati siano operativi all’interno della sanità nazionale o di cliniche specializzate. In stretta collaborazione con la Direzione Generale dell’AUSL di Ravenna ha progettato e poi contribuito alla realizzazione della “Pronta Disponibilità Infermieristica” operativa per tutta la Provincia di Ravenna - 7 giorni su 7 – 24 ore su 24. Questo servizio non è fruibile liberamente da tutta la cittadinanza ma soltanto ai malati oncologici con maggiori problemi.Tuttavia rappresenta un servizio di eccellenza per i malati ed in Italia ci sono pochissime realtà equivalenti. Sempre per la Provincia di Ravenna è in fase di progetto esecutivo un altro servizio denominato “Punto di Ascolto Oncologico” che sarà accessibile a tutta la cittadinanza attraverso un numero verde ed avrà lo scopo di aiutare i malati a districarsi nell’iter della malattia ed a ricevere consigli appropriati per qualsiasi tipo di richiesta. La Fondazione poi ha realizzato all’interno dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, diretto dal Prof. Veronesi, un Call Centre che risponde ai problemi dei malati dimessi dall’Istituto. Questo Call Centre è operativo dal 2006, viene gestito da personale infermieristico dell’Istituto ma con il sostegno economico della nostra Fondazione. Ulteriori notizie sul sito: www.lucefondazione.org


SALUTE& BENESSERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 settembre 2012

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS

Profumerie Sabbioni: da Ravenna alla Romagna seguendo la scia di passione e bellezza Da sessant’anni accompagnano i ravennati e i romagnoli nel mondo della bellezza, dei profumi e del make-up. Con sede a Ravenna e sedici punti vendita dislocati in tutta la Romagna, le Profumerie Sabbioni sono diventate sinonimo di professionalità, passione e senso di appartenenza al territorio. E per la città di Ravenna sono ormai un’istituzione. Era, infatti, il 1953 quando Enrico Sabbioni e la moglie Loredana Pagani intrapresero l'attività di rivenditori ambulanti di articoli professionali per barbieri, parrucchieri ed estetiste. Visitavano i loro clienti (nel ravennate e forlivese) a bordo di una Fiat 1100 e di una vecchia Topolino, rielaborata internamente dal signor Sabbioni con cassetti e scomparti per presentare spazzole, bigodini e altri prodotti. Il vero salto arriva nel 1957, quando decidono di aprire la prima profumeria in via Cerchio a Ravenna (l'anno seguente si spostano nella più centrale via Guidone), inizialmente con il nome "Profumeria La Rosa", poi con l'insegna Profumerie Sabbioni che da allora identifica tutti i punti vendita. L’entrata in azienda dei figli Maurizio e Maria Rosa segna però la svolta: grazie a passione, entusiasmo e spirito imprenditoriale iniziano ad aprire con successo una profumeria dopo l’altra, seguendo le linee di sviluppo della città di Ravenna (dai centri storici ai centri commerciali) e delle limitrofe città romagnole (da Lugo a Rimini fino ad Argenta). Impegno ed esperienza, assortimento, qualità e professionalità hanno accompagnato il costante trend di crescita dell’azienda Sabbioni che

MAGNETI PER PERDERE FINO A 10 KG.

negli anni si è radicata sul territorio diventando la più grande catena romagnola di profumeria selettiva. In un mondo sempre più globalizzato dove le catene straniere e le multinazionali la fanno da padroni, questa ormai storica realtà dà lavoro a 60 dipendenti (suddivisi tra i punti vendita, il magazzino e gli uffici) e, nonostante la crisi, fa del proprio meglio per garantire sempre il lavoro a tutti e dare impulso all’economia locale. Analoga attenzione è rivolta ai clienti con una politica di correttezza, serietà e trasparenza dei prezzi che sono da anni al netto, ossia già scontati con uno sconto medio del 20% rispetto al prezzo indicativo di vendita stabilito dalle aziende del settore e quando l’Iva è passata dal 20% al 21%, per alcuni mesi nelle Profumerie Sabbioni i prezzi sono rimasti invariati, perché i titolari si sono accollati l’onere dei rincari. Da diversi anni le Profumerie Sabbioni fanno parte del consorzio nazionale Ethos che accorpa le più prestigiose profumerie italiane, con il quale hanno fidelizzato sempre più la propria clientela grazie allo stile corretto, etico ed innovativo e alle continue promozioni e iniziative. Entrare in una Profumeria Sabbioni significa scegliere qualità e cortesia in un luogo di prestigio e tradizione che valorizza, ogni volta, la bellezza di ognuno di noi e ci fa sentire sicuri e coccolati come a casa nostra. Valentina Bartolini

COS’E’ ZERODIET?

E’ un’innovativa terapia brevettata che unisce i vantaggi di validi sistemi già utilizzati in auricoloterapia e agopuntura, aggiungendo una tecnologia che sta dando risultati eccellenti NEI TRATTAMENTI PER PERDERE PESO. E’ noto alla scienza medica che nella terapia con agopuntura e con auricoloterapia, la stimolazione di determinati punti dell’orecchio induce la liberazione di neurotrasmettitori capaci di determinare IMPORTANTI EFFETTI TERAPEUTICI. Il sistema ZeroDIET si avvale di due biomagneti in materiale naturale i quali – posizionati come descritto più avanti – con la loro pressione programmata determinano una efficace stimolazione dei punti auricolari riducendo sensibilmente la fame e l’appetito. La stimolazione continua nel tempo della terapia ZeroDIET ha due importanti azioni sul comportamento alimentare: a) miglioramento dello stato psicoemotivo legato al cibo e riduzione della fame e dell’appetito. b) B) azione a livelli dell’apparato digerente sui meccanismi di controllo del comportamento alimentare favorendo in tal modo una più precoce insorgenza della sensazione di sazietà con riduzione dell’assunzione di cibo, molto più facilmente

di quanto avrebbe fatto se privo di questi stimoli. Il risultato sarà quello di perdere peso già dai primi giorni. Testato e consigliato dall’Istituto Superiore di Igiene Alimentare. Le ricerche a livello mondiale sull’obesità non causata da disfunzioni patologiche imputano la causa del soprappeso ad un eccesso di alimentazione di circa il 30%. L’utilizzo dei magneti ZeroDIET permette di mangiare dal 25 al 39% in meno di quello che si sarebbe mangiato senza il loro uso, e di conseguenza può consentire una perdita di peso che va dai 3,6 fino ai 5,3 kg. I magneti ZeroDIET diventano inoltre un importante coadiuvante quando vengono utilizzati insieme a regimi alimentari controllati o diete programmate, permettendo in questo caso risultati ancora superiori, fino a 9,8 kg di calo di peso corporeo in 30 giorni. I magneti sono ricoperti in oro, metallo nobile e prezioso da sempre noto per le sue capacità conduttive e perché non provoca nessun tipo di allergia (esclusi i soggetti allergici all’oro).

Piazza San Romualdo, 11 - San Romualdo (RA) Tel. 0544 483180 - Fax 0544 680154 - info@cpvillaserena.com

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•Villa Serena è un’azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008 •Casa protetta per anziani non autosufficienti accreditata con la Regione Emilia Romagna e Azienda USL di Ravenna •Reparto Casa Protetta per anziani non autosufficienti in regime privato •Reparto “Il Giglio” dedicato a persone affette da Alzheimer •Reparto disabili adulti per n. 10 posti accreditati. •N. 5 posti disabili disponibili in regime privato •Assistenza infermieristica 24 ore su 24 •Attività ricreativa con animazione e musicoterapia

MERLINO E IL DESTINO ARIETE Il partner apprezzerà la domenica di riposo quando avrete finalmente tempo di mettere a nudo le vostre parti più sensibili per far vibrare, moderatamente, il sudombelico più di una Iacuzzi. Ma sul lavoro organizzatevi invece che aizzare il mastino napoletano che alberga in voi contro chi vi odia. TORO Se avete passato gli anta, dovrete ricredervi: tenacia e onestà pagano, prima o poi, e fa venire il meteorismo intestinale ai figli di meretrice che vi ostacolano, specie nel lavoro. L’amore è altruista, il sud ombelico meno. Impegnatevi, specie se siete singles: se non cuccate, non fornicate neppure. GEMELLI Anche se Mercurio dissonante rende difficile raccogliere ogni botta di glutei, da giovedì ritrovate slancio, ma di fronte a certe rogne occorre avere più pelo sullo stomaco di un gorilla innamorato. Domenica non esagerate col riposo del corpo, che il partner potrebbe chiedere la separazione. CANCRO Con Venere nel segno e Mercurio in sestile, colleghi, familiari e cane di casa potranno tirare un sospiro di sollievo perché almeno per un po’ la farete finita con le vostre elucubrazioni su catastrofismi e simili. Domenica potreste tentare un colpo di sudombelico nuovo col partner. LEONE Nonostante certe preoccupazioni economiche, charme e simpatia non vi mancano. Tra giovedì e sabato avrete modo di tonificare i glutei con soddisfazioni sul lavoro o nei rapporti. Per chi lo cerca, l’amore ancora non si profila all’orizzonte, ma chi è in coppia, invece, vivrà una domenica di relax. VERGINE Gli impegni sono trilioni, ma il lavoro premia, anche sotto il profilo del bonifico bancario. Approfittatene per ritagliare un po’ di tempo da dedicare al partner, che troppo spesso dimentica come siete fatti, anatomicamente parlando, soprattutto nel week end, se non sarete al lavoro. BILANCIA Con Giove che consola, venerdì e sabato saranno le giornate migliori, tanto che assomiglierete sempre meno a Dracula e sempre più a Bambi. Anche in amore, ma non siate lassativi con le vostre lagnanze, se non volete che il partner sia avvincente come lo spazio dibattiti alla festa del Pd. SCORPIONE Mercurio in Vergine, sostenuto da Marte nel segno, vi rende più strateghi di Dalema, ma non assecondate il desiderio silente di rottamare certe persone o situazioni con il garbo di un ippopotamo acquatico. L’amore sarà come una stanza subaffittata, clandestinamente. Attenzione. SAGITTARIO Con la Luna dissonante non brandite il cric contro il colleghi che provocano riflussi gastrointestinali, ed un partner che vi soffocano più dell’asma. Fate una valutazione reale della situazione prima di prendere decisioni. Intanto, se l’amore latita, l’ormone è luminescente.

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L’assistenza all’insegna della qualità

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CAPRICORNO Marte e Mercurio sostengono i rapporti di coppia, ma Venere opposta complica le cose. Urge mettere la museruola al doberman che avete nelle mutande. Anche nel lavoro, dove tante soluzioni si profilano. Intanto portate in avanscoperta il sudombelico, che finalmente torna a captare. ACQUARIO Da venerdì il cielo si rasserena. Fate però attenzione a non polemizzare con i colleghi per le solite questioni di principio. Intanto l’amore è appassionante quanto un corso di uncinetto ed il sex scabroso come la Monaca di Monza nei Promessi Sposi. Forse siete stanchi del solito partner. PESCI Permane il desiderio di spalmare vetriolo come fosse nutella sugli zebedei altrui. Ma è solo il bisogno di sfogarvi per la fine delle vacanze. Ma il lavoro è in netta ripresa, come l’amore che vi avvolge come carta da regalo. Solo il denaro vi impensierisce, ma non ingigantite il problema.


INFORMAZIONI& SERVIZI

FIDO IN AFFIDO

Sabato

Qui ci vuole una persona speciale: Sabato non è più giovanissimo, con un piccolo problema ad un occhio, ma nonostante questo non ha perso le speranze di trovare una famiglia…

INFOCITTÀ

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Per conoscerle e adottarle rivolgersi al canile di Ravenna, tel. 0544 453095.

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Liu

giovedì 06 settembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 27 agosto al 02 settembre 2012 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Lun

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Editore: Edizioni & Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini e Erika Marchi (grafica)

Legenda IQA Buona Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

Per conoscerlo: 3287488021 3474819433

Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it

APERTURA DIURNA 8.30-19.30

Dal 7 settembre all’8 settembre Comunale 1, via Berlinguer 34 - tel. 0544 404210; Comunale 2, via Faentina 102 - tel. 0544 460636; Classe, via Classense 72 (Classe) - tel. 0544 527410; Comunale 3, via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507

Dal 10 al 13 settembre Ghigi, via Cavour - tel. 0544 38575; Porta Nuova, via Cesarea 25 - tel. 0544 63017. Al Mare, viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019 Pifieri, viale dei Navigatori 35 - Punta Marina - tel. 0544 437448

APERTURA NOTTURNA 22.30-8.00 Comunale 8,

via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

Comunale 5,

via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

APERTURA DOMENICALE 8.30-12.30/15.30-19.30 E NOTTURNA

LA FESTA

Raduno alla pineta di Classe fra sport, natura e divertimento Domenica 16 settembre presso il parco 1 Maggio della pineta di Classe a Fosso Ghiaia, la Uisp Ravenna organizza una festa di sport e tempo libero Una festa per riscoprire un ambiente naturale vicino ma spesso poco conosciuto, un’occasione per muoversi all’aria aperta con le proposte dalla Uisp, e un momento per divertirsi a provare nuove attività o guardare esibizioni sportive. Questo è lo spirito di “Incontro al Parco”. Questo è quanto vogliono regalare la Uisp Ravenna, Uisp Regionale, Uisp Area Sport in Natura e tutte le società sportive che hanno aderito all’iniziativa a tutti i partecipanti. Nella giornata si effettueranno una pedalata aperta a tutti nella mattinata, nel pomeriggio una camminata nordic walking all’interno della pineta. Sarà possibile provare le canoe, e sono previste altre attività come prove di conduzione cavalli per i ragazzi, tornei di calcetto, Esibizione di ginnastica ritmica, Esibizione di Karate Tradizionale o la possibilità di provare il tiro con l’arco e il tennis e altre attività di animazione. Per realizzare questo evento la Uisp ha richiesto la collaborazione di alcune società sportive che gestiranno le varie attività si tratta di: Surfing Shop sport promotion, Nordic Walking Ravenna, ASD Real Piangipane, ASD Rhithmic

Collaboratori: Andrea Alberizia, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni

FARMACIE

Domenica 9 settembre Ghigi, via Cavour - tel. 0544 38575; Porta Nuova, via Cesarea 25 - tel. 0544 63017; Al Mare, viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; Comunale 3, via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507..

gattino bellissimo di 3 mesi, sverminato e a breve vaccinato, cerca adozione amorevole con molta urgenza!

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Ravenna, Shotokan Karate Club Ravenna, Bizantina Tennis School, Scuderia del Borgo.

Alla festa PD APPU NTAM E NTI ALL’ARE NA SPORT USIP AL PALA DE ANDRÉ Continuano le esibizioni organizzate dalla Uisp Ravenna presso la grande festa del PD. Le esibizioni si svolgono nell’area della palestra interna al palazzetto dello sport Mauro de Andrè dove è presente uno spazio espositivo della Uisp e dove è possibile avere informazioni sulle varie attività sportive e sui nostri corsi di nuoto. Questo il programma degli eventi da giovedì 6 settembre: Giovedì 6 settembre: Esibizione di ginnastica Artistica e Ritmica a cura della A. S. D. Edera Ravenna. Venerdì 7 settembre: Esibizione di Karaté degli atleti del Shotokan Karaté Club Sabato 8 settembre: Prova il tennis a cura di Bizantina Tennis School. Domenica 9 settembre Scacchi: gioco libero. Lunedì 10 settembre: Il Mare in Città i ragazzi dai 9 ai 14 anni possono provare l’attività subacquea in piscina con il Circolo Subacqueo Ravennate SHOTOKAN KARATE CLUB Lo shotokan karate club società sportiva affiliata Uisp che si a esibirà venerdì 7 settembre presso l’area sport Uisp alla festa del PD, riprende in settimana l’attività corsistica presso la palestra del liceo classico di Ravenna, nelle giornate di lunedì, martedì, e giovedì dalle 18.30 alle 21.

PULIZIA

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A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

AL VIA IL 1º OTTOBRE I CORSI DI NUOTO

B

L O C

N

O T E S

Sono ricominciate le iscrizioni per i corsi di nuoto organizzati dalla Uisp Ravenna, che inizieranno presso la piscina comunale e alla piscina Selenia dal 1 di ottobre. Le nostre attività in acqua sono rivolte a tutti,dai bimbi di 4 mesi fino agli over 90. Oltre ai normali corsi di nuoto per adulti e ragazzi ci sono anche i corsi di acquaticità per bimbi da 0-4 anni che si svolgono alla piscina Selenia del Villaggio Anic, i corsi di acquaticità, 3-5 anni e corsi ragazzi presso la piscina Comunale, ma abbiamo anche attività di acquagym e acquajogger, e corsi di ginnastica in acqua rivolti alla terza età.

CORSI “DOLCE ATTESA” IN PISCINA

Dal 24 di settembre presso la piscina Selenia del villaggio Anic inizieranno i corsi di ginnastica in acqua in preparazione al parto denominati Dolce Attesa. I corsi saranno tenuti da ostetriche. Il corsi saranno aperti alle gestanti che abbiano superato la 17-esima settimana del periodo di gravidanza. Sarà possibile acquistare pacchetti monosettimanali di 4 lezioni da svolgere in quattro settimane o pacchetti bisettimanali da otto lezioni in 5 settimane. Le giornate disponibili sono il mercoledì dalle 12 alle 13, il venerdì dalle 12 alle 13 e il sabato dallle 11 alle 12. Info e iscrizioni agli uffici della Uisp Ravenna.

CORSI PER BIMBI “CORPO PALLA ACQUA”

I corsi “Corpo Palla Acqua” sono un nuovo progetto Uisp che vede il bambino al centro di un viaggio alla scoperta del mondo attraverso il proprio corpo. Le attività sono rivolte a bimbi di 3 -6 anni e fanno riferimento a tre situazioni differenti di gioco con la palla, a corpo libero e attraverso l'acqua. Le lezioni in palestra si terranno il martedì pomeriggio dalle 16.30 alle 17.20 per i bimbi di 3-4 anni e dalle 17.30 alle 18:20 per i 5-6 anni. Per la parte acqua il corso è abbinabile ad una qualsiasi lezione di nuoto "primi passi" o "ragazzi" presso la piscina comunale di Ravenna. L’inizio dell’ attività è previsto per il 1° ottobre. Info e iscrizioni agli uffici della Uisp Ravenna.


SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 6 settembre 2012

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