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13 giugno 2013 n. 539

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L’INTERVISTA

Parla l’autore del libro sulla tragedia Mecnavi

UNA TASSA DA BUTTARE

A PAGINA 3 LAVORO

Marcegaglia scarica le coop Rafar e Cofari ALLE PAGINE 4-5 RAVENNA FESTIVAL

Dal liscio in balera al rock sinfonico ALLE PAGINE 12-13 GUSTO

Il segreto del pane buono per davvero A PAGINA 16 SPORT

Il racconto per immagini di due promozioni in A A PAGINA 22

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CULTURA&NATURA

Rifiuti, arriva la Tares Ma si potrebbe evitare?

Alla scoperta delle vie d’acqua della città

Hera ha addirittura istituito un numero verde, per spiegare agli utenti come funziona la nuova tassa sui rifiuti, la Tares. Ma in realtà a luglio pagheremo un semplice anticipo calcolato sulla base della Tia. In attesa che il governo riformuli il tutto, unendola probabilmente all’Imu, anch’essa sospesa. Il punto è, dice qualcuno, che questa Tares si sarebbe dovuta e si dovrebbe proprio evitare.

Incrocio tra evento culturale, storico e sportivo, Trail Romagna invita la cittadinanza alla riscoperta della città attraverso antiche e nuove vie d’acqua con un corsa domenica 16 e una passeggiata lunedì 17 giugno.

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CRONACA& ATTUALITÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

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L’INTERVISTA Angelo Ferracuti è uno scrittore di inchiesta, un giornalista del Manifesto che ha raccontato nei suoi libri le storie di lavoratori, operai e migranti. Da poche settimane è uscito Il costo della vita, storia di una tragedia operaia edito da Einaudi che aprirà la rassegna “Come gira il mondo” al Fandango di Marina di Ravenna venerdì 14 giugno alle 18.30. A metà tra inchiesta e racconto, il libro ripercorre la tragedia della Mecnavi: le vite spezzate dei tredici uomini uccisi, gli errori, le omissioni, gli insabbiamenti. Perché oggi è importante non dimenticare il disastro della Mecnavi? «Perché parla al presente, in tanti modi. Ed è il prototipo di una triste storia italiana che si ripete. Con un valore aggiunto negativo: accadde e continua ad accadere a Ravenna, nel cuore che immaginavamo civile dell’Italia, dove per esempio il caporalato e lavoro nero sono forti come in certe zone depresse del meridione. È il segno del declino della civiltà del lavoro nel nostro paese, prima ancora del lavoro come capacità occupazionale; e il nuovo volto che il capitalismo si è dato, cioè affermare il dominio per mezzo dello stato di crisi». Cosa non era stato scritto sulla Elisabetta Montanari? «Non è importante cosa si scrive, ma come si scrive. C’era già la bella memoria di Rudy Ghedini, Nel buio di una nave. Mancava soprattutto un collegamento narrativo tra il passato e il presente. Ho cominciato proprio pensando alla vita dopo, a com’era cambiata in chi era rimasto, e poi come era vissuta la memoria, però raccontando quella storia con una intonazione epica, diciamo ricostruendo il vero con gli strumenti narrativi dello scrittore, ma senza fiction, senza invenzione. Alcuni incontri sono stati sconvolgenti. Per esempio come quello con la madre di un ragazzo morto nella nave il primo giorno di lavoro. Una cosa che non dimenticherò mai. Spero di aver raccontato quella donna così come mi è apparsa quel giorno, cioè come un personaggio. Ne è venuto fuori

La Mecnavi e la città cosciente Ferracuti, giornalista e autore de Il costo della vita, ospite al Fandango quello che il giornalista de L’Unità Bruno Ugolini ha definito un romanzo sociale, dove ho cercato di connettere dentro un parlatorio diffuso tutte le voci dei protagonisti e, in definitiva,

va. Il capitolo che ricostruisce quella giornata terribile, il 13 marzo 1987, è stato il più faticoso, ci ho messo l’anima a scriverlo, la passione, ma anche un po’ il cuore. Perché chi scrive partecipa, non solo con la testa, partecipa emotivamente, almeno io, e molti di quei ragazzi erano miei coetanei, un pezzo della mia generazione. Nel farlo ho capito anche una cosa che non avevo mai capito. Persi un amico giovanissimo, morto a diciotto anni mentre lavorava in uno zuccherificio, maciullato da una macchina che tagliava le bietole. Forse per via di quel trauma, di quella ferita, ho raccontato molte storie di morti sul lavoro negli ultimi anni, compresa questa. Per risarcirle almeno di un racconto». Oggi il porto di Ravenna è davvero più sicuro? Secondo te si può dire “Mai più” a quella tragedia? «I porti sono luoghi particolari, con leggi proprie, e comunque si fanno lavori più pericolosi che altrove. Questo va detto. Il libro mi pare dica chiaramente, attraverso interviste, testimonianze di operai, sindacalisti, articoli della stampa locale, cioè di chi è informato sui fatti, che poco è cambiato, non solo a Ravenna. Anzi, che in alcuni casi la situazione è peggiorata». Come è vissuta la vicenda della Mecnavi nel resto d'Italia? A Ravenna che clima hai trovato facendo domande a riguardo? «Tutti quelli che sono stati militanti politici della sinistra come me ne conservano di quella storia almeno la memoria della cronaca, cioè gli echi giornalistici lontani nel tempo, parlo di chi oggi ha cinquanta, sessant’anni. Tutti gli altri non ne sanno nulla. Ma intere generazione sono state

spossessate artatamente della memoria. Non sanno niente della Mecnavi ma neanche del rapimento Moro, del golpe Borghese o della Strage di Brescia. Credo che di quella storia nel corpo sociale di Ravenna resti un ricordo lontano e alcune frasi del cardinale Tonini, degli uomini che morirono come topi. Molto forti, molto letterarie e anche metaforiche. Poi oltre la retorica delle celebrazioni, che molti dicono nel libro è addirittura per tanti motivi controproducente, e sono d’accordo, di quelli che vogliono dare le medaglie d’oro, non resta molto». Ora che il libro è pubblicato, è stato recensito ottimamente su tutti i giornali ed ha anche ottenuto il premio Lo Straniero 2013 della rivista di Goffredo Fofi, hai deciso comunque di investire tempo per parlare in pubblico di questa vicenda e anche nelle scuole. Perché? «A meno di un mese dall’uscita il li-

«Il libro è un piccolo tentativo di contronarrazione»

Angelo Ferracuti, in una foto di Ennio Brilli

della città cosciente. Credo che servirà anche per Ravenna, per rileggere una delle pagine più nere della sua storia, al di là del giudizio che si può avere sul libro». Come ci hai lavorato? Quanto tempo hai impiegato per raccogliere voci e testimonianze? «Ho lavorato un anno e mezzo al libro con accanimento, anzi dopo i primi mesi proprio con vera ossessione. È un po’ una traccia che sta anche nel libro, un meta-racconto dove spiego come è nato il mio reportage, come lavoro. Naturalmente senza l’aiuto di tutte le persone che ho incontrato a Ravenna non sarei riuscito nel mio intento. Con alcuni sono diventato persino amico, ho dormito nelle loro case, come è successo con l’attore Gianfranco Tondini e sua moglie. Quindi il libro lo firmo io ma è un’opera colletti-

bro ha ricevuto molta attenzione, soprattutto per il suo valore letterario, e la cosa non può che farmi piacere. Concepisco il libro come uno strumento dialettico, qualcosa che va discusso, che contribuisce al dibattito collettivo. Per questo sto facendo molte presentazioni, soprattutto con i giovani. Non ho scritto solo un libro sulla Mecnavi ma sulla condizione operaia, almeno questo era l’intento, e sull’Italia dove comincia a deperire la società solidaristica e le idee del socialismo planetario. Voglio raccontare ai ragazzi come in questi anni il neoliberismo più sfrenato abbia tolto di mezzo come soggetti i lavoratori, per raccontare l’epica del danaro e del management. Questo libro è un piccolo tentativo di contro-narrazione. Bisogna ricominciare da una critica molto radicale del capitalismo, una cosa che gran parte della sinistra italiana ha abbandonato a metà degli anni ’80, proprio quando quei tredici uomini, tra i quali c’erano i primi precari della storia recente, e un egiziano del Cairo che cercava fortuna nel nostro paese, morirono soffocati nelle stive della Elisabetta Montanari». Matteo Cavezzali

L’EVENTO

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Cuore della serata sarà, alle 21.30, il concerto della nota band di folk rock militante di The Gang (nella foto), alla Rocca di Russi, venerdì 14 giugno. Prima, alle 20, suonerà il cantautore Werther Barth. Ma tra la musica non mancheranno momenti di interventi politici, come quello di Domenica Gavella, a introdurre gli ospiti d’onore. La serata definita “politico-culturale con musica” è organizzata dalla Federazione della sinistra, composta da Rifondazione comunista e dal Pdci.


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CRONACA& ECONOMIA

LAVORO/1

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LAVORO/2

Scandalo corrieri: Quell’appalto al ribasso in Marcegaglia il caso arriva fino al ministero L’arrivo di una cooperativa milanese getta un’incognita su 70 lavoratori di Luca Manservisi

Dopo la nostra inchiesta pubblicata lo scorso 16 maggio sul mondo del corriere espresso – in cui abbiamo riscontrato una sorta di caporalato legalizzato, come dichiarato da alcuni addetti ai lavori – il deputato ravennate di Sel, Giovanni Paglia, ha presentato un’interrogazione ai ministri del Lavoro e delle politiche sociali e delle Infrastrutture e trasporti in cui chiede di attivare un’indagine «per verificare la diffusione di eventuali pratiche estranee al pieno rispetto della legalità». Dopo aver ricordato che il segmento è in crescita e che il mercato é dominato da grandi gruppi (Dhl, Sda, Tnt, Ups, Brt, Gls), Paglia sottolinea come l’organizzazione del servizio nel nostro paese pare abbia trovato la propria forma consolidata «nell'esternalizzazione del servizio di consegna a cooperative di ridotte dimensioni e capacità finanziaria». «I contratti stipulati con tali cooperative – continua – avrebbero caratteristiche tali da renderli di fatto incompatibili con lo svolgimento del servizio secondo le prescrizioni del Ccnl di categoria e i costi standard del settore trasporti». Tanto che «esistono – continua Paglia – evidenze facilmente riscontrabili di anomalie nelle buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, con presenza anomala di voci quali rimborsi spese e trasferte, a fronte di contratti parttime». Il deputato chiede quindi al Governo, nel caso fosse già a conoscenza del problema, se «non ritenga opportuno demandare alle strutture territoriali dello Stato competenti l'avvio di una fase di controlli diffusi, volti a determinare un ripristino delle condizioni di rispetto dei contratti e delle leggi».

Sono giorni concitati alla Marcegaglia, con una settantina di lavoratori delle cooperative che operano in appalto all’interno dello stabilimento metallurgico ravennate che potrebbero ritrovarsi senza lavoro entro pochi mesi. Si tratta in particolare di soci e dipendenti di due coop ravennati che lavorano da anni in Marcegaglia, ossia Rafar (del gruppo Ciclat, con una quarantina di lavoratori) e Cofari (un centinaio in questo caso le persone impegnate), a cui quest’anno, rispetto alla prassi, non è stato rinnovato il solito contratto. Il motivo è l’inserimento di un nuovo soggetto proveniente da fuori, da Milano, che si è aggiudicato un appalto per svolgere le stesse mansioni (che vanno dal facchinaggio in banchina all’utilizzo del carroponte e all’attività di imballaggio) grazie a un ribasso del 10 percento rispetto alle tariffe di Cofari e Rafar, che generalmente riuscivano anche ad ottenere un aumento pari a circa l’1 percento rispetto all’anno precedente. Quest’anno è stato loro richiesto da Marcegaglia invece uno sconto, per scongiurare il nuovo arrivo, che significa però un segno meno in bilancio (già colpito dalla crisi) di circa 400mila euro per Cofari e di 150mila per Rafar. Impossibile quindi competere con il nuovo soggetto, che è una società coo-

Alcuni coils del tipo di quelli lavorati in Marcegaglia. A destra un frame del sito internet di Europa System in cui l’azienda spiega le politiche di riduzione dei costi

perativa milanese dal nome bizzarro, “Le banane”. Dal 17 giugno entreranno i suoi nuovi lavoratori, prima di arrivare a pieno regime secondo i programmi in settembre, quando la manodopera di Cofari e Rafar – è stato comunicato loro – verrà invece grossomodo dimezzata. La conferma arriva direttamente da Marcegaglia, a cui abbiamo chiesto lumi: «La società cooperativa “Le banane” – ci ha scritto il capo ufficio stampa – sta subentrando in sostituzione, per ora parziale, delle due società cooperative

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attualmente operanti nello stabilimento di Ravenna dopo una regolare gara d'appalto indetta negli ultimi mesi e a fronte di un ribasso inferiore del 10 percento». La nuova cooperativa – assicurano da Marcegaglia – «si è già dichiarata disponibile ad assumere tutti dipendenti delle altre due cooperative rimasti senza lavoro e si è impegnata a reclutare tutto il personale occorrente sul territorio di Ravenna, dove sta aprendo un ufficio apposito nel centro della città. Marcegaglia Ravenna non effettuerà

comunque nessuna riduzione di personale». Per ottenere qualche informazione in più su Le Banane, non avendo trovato praticamente nulla su internet, contattiamo invece Europa System, azienda multiservizi e srl milanese a cui è collegata, che vanta tra i propri clienti anche l’Inter, il consorzio che gestisce lo stadio di San Siro o l’aeroporto di Linate. «È una cooperativa (il cui presidente PierFrancesco Pietracai in questi giorni non era raggiungibile, ndr) che abbiamo creato per otte-


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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

nere appalti nel settore del facchinaggio – ci spiega Eleonora Tanzi di Europa System – con già una settantina di soci». E un capitale sociale piuttosto basso... «Noi chiediamo a ogni socio 250 euro di quota sociale, quindi per ottenere il capitale basta moltiplicarla per 70 (il totale è inferiore ai 20mila euro, ndr). Oltretutto quella quota viene restituita al socio lavoratore, in busta paga». Anche i ravennati ora possono diventare soci, e lavorare così in Marcegaglia. Basta compilare un modulo (che circola in città da settimane) da inviare via fax a Europa System in cui si chiede l’ammissione e si dichiara di osservare lo statuto e il regolamento, che però non sono visibili. «Ma dopo quel fax seguono solitamente incontri approfonditi e almeno un colloquio, in cui possiamo rispondere alle domande, risolvere i dubbi dei futuri soci e conoscerli meglio», spiega ancora Tanzi. Al momento sono una dozzina le persone già arruolate, tra cui anche un ex dipendente Cofari. «Parteciperanno ai corsi di formazione per essere preparati al ruolo», ci assicurano da Milano. Lo spettro della coop fasulla, creata solo per sfruttare i lavoratori con tariffe inferiori rispetto alla concorrenza, aleggia ovviamente su tutta questa vicenda. «Lo sappiamo che ci vogliono far passare per qualcosa del genere – continua Tanzi – ma noi a Ravenna daremo

lavoro, e siamo naturalmente pronti a riassumere tutti i dipendenti che resteranno a casa a causa del nostro arrivo. Sappiamo però che le cooperative ravennati al momento stanno facendo di tutto per metterci i bastoni tra le ruote. Io posso solo dire che Europa System farà da garante, che abbiamo chiesto un incontro con i sindacati, ci raffrontiamo con un consulente del lavoro e rispetteremo il contratto nazionale Trasporti e logistica, dal quinto livello in su, in base alle mansioni e all’anzianità, come spero stiano facendo anche le cooperative presenti ora in Marcegaglia. So per esempio che una di queste sta chiedendo 5mila euro ai propri soci...». Tanzi sta parlando di Cofari, e in particolare di un’operazione di aumento di capitale sociale, a fronte di problemi di natura finanziaria aggravati, per esempio, anche dalla stessa Marcegaglia che – ci spiega proprio Cofari – paga generalmente i committenti a 180/200 giorni rispetto ai 90/110 degli accordi, mettendo così in difficoltà nel pagamento degli stipendi la stessa Cofari, che a fine 2012 ha chiesto ai circa 280 soci di intervenire per ricapitalizzare la società con 5mila euro a testa. Chi ha potuto ha versato in contanti, gli altri hanno aperto finanziamenti, con la cooperativa che si è premurata di non far pagare loro gli interessi passivi.

Cofari e Rafar subiranno una riduzione del 50 percento I nuovi arrivati: «Rispetteremo il contratto e siamo pronti ad assumere chi resterà a casa»

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LAVORO/3

E la Copura perde le scuole «Saranno sempre più sporche» La Copura, colosso della cooperazione ravennate, resta fuori dalle scuole. L’azienda infatti dal prossimo anno scolastico non si occuperà più delle pulizie negli istituti ravennati, come invece faceva da tradizione. La svolta in seguito a una decisione del Governo Monti, che ha deciso di accentrare i “servizi di pulizia” delle scuole pubbliche italiane di ogni ordine e grado in un’unica gara di appalto indetta l’estate scorsa da Consip, la società per azioni pubblica nota per essere la centrale acquisti per la pubblica amministrazione italiana. Un appalto unico suddiviso su base geografica in 13 lotti e che poneva per i partecipanti requisiti tali da consentire la partecipazione solo a grossi gruppi. Una decisione che ha indotto Copura – abituata tradizionalmente ad aggiudicarsi invece gli appalti direttamente dai vari plessi scolastici – a presentarsi insieme al Consorzio Nazionale Servizi (Cns), che ha però perso il lotto in cui era inclusa l’Emilia-Romagna, finita invece in mano alla bolognese Manutencoop, che quindi si occuperà anche delle pulizie delle scuole ravennati. Copura, tramite Cns, si è invece aggiudicata l’appalto in alcune regioni del centro Italia, e in particolare si occuperà di una parte delle scuole nelle Marche. La gara non è ancora stata però aggiudicata e poi ci saranno pure trenta giorni di tempo per eventuali ricorsi: ritardi che potrebbero far slittare l’avvio del nuovo appalto anche nel 2014. Copura impiega in questa attività una ventina di persone a 30 ore settimanali (a cui vanno aggiungere quelle delle cooperative sociali che non si occupano comunque solo di pulizie), che in base alla legge dovranno essere reimpiegate da Manutencoop, ma che certo non possono stare tranquille. Come spiega il presidente di Copura, Corrado Pirazzini. «Chi ha vinto lo ha fatto con un 40 percento di ribasso sulle tariffe, è evidente che chi fa le pulizie ora continuerà a lavorare, ma sarà costretto a prendere il 30 percento in meno. È una situazione di difficile soluzione: se le scuole sono sporche ora, insomma, dopo questa svolta saranno ancora più sporche». (lu.ma.)

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CRONACA& ATTUALITÀ

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

AMBIENTE di Federica Angelini Una diversa tariffa alternativa alla Tares potrebbe arrivare a costare il diciassette percento in meno per tutti i rifiuti non domestici e far risparmiare un sette percento alle famiglie. Cioé qualche milione di euro nella nostra provincia. Almeno ne sono convinti i sostenitori della cosiddetta “tariffa puntuale”, tra cui Sel. Di certo c’è che invece il primo effetto concreto a luglio e settembre in tema di tariffe sui rifiuti sarà, per le attività non domestiche, l’impossibilità di scaricare il 10 percento di Iva come avveniva invece con la Tia. Perché la Tares conviene (agli utenti) meno della Tia In attesa di capire cosa sarà esattamente della tanto temuta Tares, la cui riformulazione per ora è stata posticipata, si è deciso di far pagare agli utenti un anticipo stabilito sul costo della Tia dello scorso anno (vedi box a lato), ma con questa differenza non trascurabile: la Tia era una tariffa e l’Iva era scaricabile per le attività produttive, la Tares è una tassa, si paga tutta e nulla viene reso. A questo si aggiunga che nemmeno si sa a quanto ammonterà, visto appunto che è oggetto di revisione da parte del Governo. Dovrebbe comunque essere più alta della Tia perché la nuova tassa era nata per sommare ai costi per lo smaltimento rifiuti anche una copertura per le spese dei servizi indivisi (come l’illuminazione pubblica) sulla base delle dimensioni degli immobili, come non bastasse l’Imu. Per una famiglia di quattro persone in una casa di 140metri che nel 2012 ha pagato 340 euro l’aumento a fine anno, salvo modifiche, potrebbe essere anche superiore ai 40 euro.

«La Tares si può evitare. E sui rifiuti si può far risparmiare imprese e famiglie» tares/tia LA PRIMA RATA SI PAGA A LUGLIO UN NUMERO VERDE DI HERA PER INFORMARE Intanto, da Palazzo Merlato arriva la comunicazione ufficiale sul pagamento Tares: come è noto, da quest’anno la Tia è stata sostituita dalla Tares. Si tratta di una tassa comunale che dovrà essere pagata in tre rate alle seguenti scadenze: 31 luglio; 30 settembre, 31 dicembre a saldo con la maggiorazione di 30 centesimi al metro quadro il 31 dicembre. Già da questa settimana Hera, cui il Comune ha affidato l’incarico di riscossione delle prime due rate, invierà agli utenti i bollettini per il pagamento della prima; la seconda nei mesi successivi. L’importo delle prime due rate in acconto è calcolato sulla base della Tia applicata nel 2012. Le modalità di pagamento delle due rate di acconto da parte dei cittadini sono le medesime della Tia applicata in precedenza. Per quanto riguarda invece la terza rata a saldo, l’importo sarà definito applicando le tariffe 2013 oltre alla maggiorazione di 0,30 cent/mq; gli introiti saranno riscossi dallo Stato con modalità che verranno rese note. Fermo restando che il Governo non introduca nuove discipline normative relative all’Imu che coinvolgano anche il prelievo sui rifiuti. Hera mette a disposizione un numero verde dedicato a Tares, 800.999.004, che offre risposte chiare ed aggiornate relative a questo tributo.

Tariffa puntuale: la Tares non è ineluttabile Insomma, ancora una volta i Comuni si troverebbero, proprio come con l’Imu, nella parte dei gabellieri senza responsabilità politiche? Non esattamente. Perché la legge in questo senso parla chiaro e a evidenziarlo è stata in particolare una forza alleata al Pd a Ravenna, ossia Sel, tramite Andrea Mengozzi, che è da poco il coordinatore provinciale del partito e

La proposta di Sel per aumentare la differenziata

che sui temi ambientali può vantare un’esperienza maturata sul campo essendo stato in passato assessore provinciale all’Ambiente (oggi è tornato al suo vecchio mestiere di insegnante). «I Comuni possono evitare l’applicazione della Tares e quindi l’aumento secco del 10 percento di costi per tutti i rifiuti non domestici se scelgono di effettuare una raccolta e di conseguenza una tariffazione puntuale. Questo nella sola provincia di

Ravenna avrebbe potuto dire lasciare in circolazione sul territorio 3milioni di euro, di cui circa la metà nel solo Comune di Ravenna». Per raccolta puntuale si intende, in pratica, un porta a porta spinto che permetta di capire chi differenzia e quanto, facendo così pagare di più (o soltanto) l’indifferenziata all’utente. «Un metodo che, dove applicato, porta a un risparmio di circa il 7 percento per utente (pari a circa 24 euro per la famiglia che

ne ha pagati 340 di Tia, ndr), senza contare i benefici ambientali e della salute. Perché in questo modo salgono le percentuali di rifiuti differenziati. La gente è spinta da motivazioni etiche ma anche economiche». L’affondo di Sel: «A Hera non conviene differenziare» E allora, perché qui non accade? Perché, par di capire, Hera non ci crede. Non a caso i suoi massimi

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CRONACA& ATTUALITÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

dirigenti proprio di recente, in occasione del bilancio di sostenibilità dell’azienda, hanno dichiarato che la politica “rifiuti zero” è un’utopia e hanno difeso il proprio modello, raccolta mista con isole ecologiche, sperimentazioni (parziali) di porta a porta (senza però la cosiddetta tariffa puntuale), inceneritore e in ultima istanza discarica. «Il punto è che Hera deve garantire utili ai propri soci, come prevede il codice civile – spiega Mengozzi –. I Comuni devono occuparsi degli interessi dei propri cittadini». Ma soci di Hera sono i Comuni stessi. Una situazione apparentemente un po’ contraddittoria. «Il problema – spiega ancora Mengozzi – è che Hera ci guadagna comunque, visto che è anche proprietaria della discarica. E naturalmente ci guadagna se ne ottiene del carburante (derivato dai rifiuti) da bruciare nell’inceneritore con cui produce energia elettrica. Mentre i Comuni, se effettuassero direttamente la raccolta, sarebbero incentivati a ridurre il materiale da mandare in discarica per pagare meno il conferimento e ottenere invece benefici cedendo i materiali da riciclare ai consorzi di recupero istituiti per legge. I singoli utenti, sempre per poter risparmiare, sarebbero spinti a tentare innanzitutto di ridurre il volume dei propri rifiuti e a differenziare il più possibile. I numeri sulla differenziata di Hera non sono poi così positivi, anzi. La media del 51,8 percento è sotto la media di tutte le regioni del nord Italia e anche sotto a quel 58,6 che fa Iren nella parte occidentale della regione (Piacenza, Parma e Reggio Emilia)». Come a dire, non è vero che una politica

l’incontro L’ALTERNATIVA DI IREN: ROSSI E ZAN IN CITTÀ Per discutere di questi temi e in generale della gestione rifiuti, Sel organizza un incontro il 1 luglio alle 18 in sala Melandri con Raphael Rossi, presidente di Iren, la multiutily emiliana che sta optando appunto per la tariffazione puntuale, e Alessandro Zan, deputato Sel della commissione ambiente.

la differenziata

55,1% È questa la percentuale di differenziata a Ravenna, ma la media di Hera (che serve un’area molto più ampia) si ferma a 51,9. La media regionale è del 52,9 e quella nazionale del 35. Ma rispetto a questo dato va detto che, nel 2010, l’Emilia Romagna era dietro Veneto, Trentino, Piemonte, Friuli e Lombardia. La legge prevedeva che a fine 2012 si fosse arrivati al 65 percento. Hera rende noto che il 93 percento della differenziata viene effettivamente riutilizzato.

L’isola ecologica interrata in piazza Andrea Costa. A Pagina 6, Andrea Mengozzi (il secondo da destra) durante una visita alla discarica di via Romea Nord.

ispirata al concetto di “rifiuti zero” sia solo praticabile nei piccoli paesini, come si è spesso detto. «Tra i sindaci che vogliono andare verso la tariffazione puntuale per evitare la Tares c’è quello di Genova. Oltre a quelli delle zone gestite da Iren». Nessun contributo sulla riduzione dei gas serra Si tratta di una partita molto importante sotto vari profili, anche per-

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ché, come ha ribadito Hera Ravenna, il nostro inceneritore resta il più inquinante della regione: risale al 1996 risultato il più datato. «Proprio per questo è importante affrontare il nodo adesso: l’Europa ci sta chiedendo di andare in una direzione precisa che porterebbe risparmi in termini ambientali, economici e di salute. Se perseguissimo queste strade alternative potremmo anche pensare che sia venuto il momento di spegnere il nostro

inceneritore». Il problema non resta la discarica? «Il materiale da mandare in discarica sarebbe davvero residuale e se fosse ulteriormente ridotto allungherebbe la vita della discarica. Inoltre, comunque, l’inceneritore produce ceneri, che andrebbero stoccate». Nessun inceneritore potrebbe eliminare del tutto una discarica, mentre l’innalzamento della percentuale di differenziata produrrebbe benefici sulla qualità dell’aria. O almeno così si legge nel Piano clima che la Provincia sta per varare dove viene scritto, nero su bianco, che il mancato raggiungimento degli obbiettivi di differenziata (che per il 2011 era il 60 percento mentre in provincia ci siamo fermati al 55,1%) non ci permette di contabilizzare le azioni per la gestione dei rifiuti come utili a ridurre le emissioni climalteranti (e per cui, tra l’altro, sono stati spesi anche 270mila euro a fondo perduto della Regione ). Sotto il 65 percento: 25mila euro di multa Non solo, il fatto di non aver raggiunto almeno il 65 percento di differenziata nel 2012, nonostante i limiti previsti dal testo unico ambientale, recependo le normative europee, ci costa una penale sul prezzo che già paghiamo per il conferimento in discarica. «È una penale – ci conferma l’assessore all’ambiente del Comune, Guido Guerrieri – che pagano tutti i comuni della Regione, poiché nessuno è arrivato al 65 percento. Si tratta di circa 3,60 euro per tonnellate. E nel 2012 a Ravenna abbiamo conferito in discarica un po’ meno di 5mila tonnellata, 7mila in tutta la provincia (la multa corrisponderebbe quindi a 25mila 200 euro, ndr.). Questa cifra andrà direttamente alla Regione che la redistribuirà sul territorio».

All’assessore chiediamo anche quanto costa conferire in discarica: «Circa 85 euro a tonnellata, una cifra che è stata adeguata lo scorso anno, ma che resta molto al di sotto di quella media regionale». La questione politica: il Pd che difende la multiutility Ma su una questione spinosa come quella della Tares, che fa emergere in realtà critiche precise a un colosso come Hera frutto di casa Pd e sempre difesa dalla nostra amministrazione, può o potrebbe andare in crisi un’alleanza storica come quella tra Sel e Pd da queste parti? «Per ora – dice Mengozzi – noi poniamo una serie di questioni sul tavolo della politica e ci aspettiamo risposte: Hera deve essere solo l’esecutore al cui interesse anteporre le esigenze ambientali ed economiche del territorio e dei cittadini. Con l’inceneritore a fine vita, questo è il momento in cui si devono fare le scelte. Come prospettiva io credo nelle alleanze di centrosinistra che hanno peraltro dimostrato di poter vincere, come quella a Roma per Marino, sul programma dell’Italia Bene Comune». Questioni che per la verità sono poste, più o meno in questi termini, anche da alcuni esponenti Pd fuori provincia, come il sindaco di Forlì Roberto Balzani, o sindaci appunto di Parma (M5s), Reggio e Piacenza (Pd). Mentre nell’opposizione ravennate, il Movimento 5 stelle ha annunciato l’intenzione di approfondire il tema e si è dichiarato favorevole all’introduzione di una tariffazione (e raccolta) puntuale. Possibile che a Palazzo Merlato tra tutti i consiglieri del Pd non ce ne sia nessuno pronto a far propria questa battaglia? Le occasioni per scoprirlo potrebbero non mancare.

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CRONACA&ATTUALITÀ

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA&DINTORNI

IL FATTO

L’INCHIESTA

Molotov a Faenza, due denunciati Hanno disturbi psichici. Uno dei cinque raid alla casa dell’ex sindaco Una coppia di fidanzati, lui 37 anni e lei 33, entrambi seguiti da strutture sanitarie per disturbi psichici, sono gli autori dell’attacco incendiario di maggio con tre bombe molotov contro la casa a Faenza del presidente della Provincia ed ex sindaco della città manfreda, Claudio Casadio. Così sono convinti gli inquirenti che, dopo venti giorni di indagini portate avanti in sinergia da polizia e carabinieri, considerano chiusa l’inchiesta con la denuncia per entrambi. L’uomo è chiamato a rispondere da solo anche di altri quattro episodi simili avvenuti nella stessa città: l’incendio all’auto della moglie di Casadio nel cortile dell’abitazione poche ore prima delle molotov, le fiamme appiccate per due volte (30 maggio e 1 giugno) contro il portone del municipio, le bottiglie incendiarie lanciate contro la vetrata di un bar in via Mazzini (10 giugno). Dopo quest’ultimo episodio l’uomo è stato arrestato. Per loro le accuse sono danneggiamenti e tentato incendio. A riassumere il caso è stato il colonnello Guido De Masi, comandante provinciale dei carabinieri, nel corso di una conferenza stampa. Gli indizi L’analisi minuziosa dei filmati delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private nelle vie della città, gli esiti dei rilievi tecnicoscientifici compiuti dai carabinieri del Ris, i verbali delle pattuglie intervenute subito dopo i raid e la confessione del 37enne: su questi quattro cardini è incentrata l’accusa a carico della coppia. Una sola testimonianza oculare: la prima molotov lanciata contro la porta di Casadio non è scoppiata ma il rumore ha richiamato alla finestra la moglie dell’ingegnere 57enne e attraverso la tapparella abbassata è riuscita vedere due ombre lanciare una bottiglia a testa e poi scappare a piedi. Un terzo uomo è stato iscritto nel registro degli indagati: era in compagnia degli altri due prima e dopo gli attacchi a Casadio ma non ha avuto ruoli attivi ed

Il colonnello Guido De Masi, comandante provinciale dei carabinieri a Ravenna

è quindi da considerarsi un testimone la cui posizione verrà archiviata (potrebbe dover rispondere di favoreggiamento in caso fosse stato al corrente del piano). Il movente A spingere il 37enne, un disoccupato incensurato, non ci sarebbe nessun movente politico, come poteva essere ipotizzato vista la trentennale carriera di Casadio. Le motivazioni fornite durante gli interrogatori non sembrano trovare consistente fondamento nella realtà dei fatti: pare che l’uomo addossi a Casadio la responsabilità per la mancata assegnazione di fondi alla clinica dove è morto il padre ricoverato; il portone

del municipio sarebbe finito nel suo mirino come gesto dimostrativo per la presunta mancanza di un accesso per i disabili e il bar perché l’uomo si era detto pronto a comprarlo e il barista lo avrebbe trattato con sufficienza. Le bombe Gli investigatori hanno riconosciuto la meticolosa precisione con cui l’uomo ha agito, una freddezza che ha stupito: telefonino lasciato a casa per evitare di essere individuato attraverso le celle telefoniche, sopralluoghi preventivi, tentativi di evitare le telecamere, cambio d’abito prima di tornare sul luogo dei roghi nelle ore immediatamente successive all’azione (come spesso fanno i piromani per gustarsi lo spettacolo dei danni causati), utilizzo di guanti per confezionare e lanciare gli ordigni. Piuttosto maldestro invece il confezionamento delle molotov: in nessun caso sono infatti realmente esplose ma hanno solo sprigionato fiamme. I sospetti Il nome del 37enne è salito in cima alla lista dei sospettati già al mattino successivo degli attacchi contro l’abitazione di Casadio. I carabinieri infatti l’hanno trovato presente tra i curiosi radunatisi in zona sia dopo le fiamme all’auto che dopo quelle al portone. L’uomo ha agito da solo versando liquido infiammabile sul parabrezza poi ha convinto la compagna per tornare con le molotov avendo capito che dalle prima battute i vigili del fuoco sembravano orientati a considerare le fiamme della vettura come un'autocombustione visto che la famiglia era tornata da poco da un concerto a Ravenna e il motore era ancora caldo. Gli altri episodi Le indagini restano aperte per fare luce su altri due attentati che si sono inseriti nella scia di fuoco. Un cassonetto bruciato a Faenza e le fiamme all’entrata degli uffici Cgil di Cervia: il primo sembra di natura accidentale. Andrea Alberizia

LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA CO.M.E.R. AVVISO DI VENDITA Il giorno 04 del mese di luglio dell’anno 2013 alle ore 15,00 in Forlì, presso lo Studio dell’Avv. Andrea Assogna, in Forlì Corso della Repubblica n. 65, avrà luogo l’esperimento di incanto per la vendita del seguente bene immobile, sito in Ravenna, Via Canala, di proprietà della Cooperativa Mangimistica Emiliano Romagnola soc. coop. a r.l. in liquidazione coatta amministrativa: - terreno, sito in località Camerlona, individuato al Catasto Terreni del Comune di Ravenna – sezione di Ravenna- al Fg. N. 40, particella n. 15 quale seminativo, Classe 2, superficie Ha 3 are 53 ca 53, con un reddito dominicale di € 291,60 e con reddito agrario di € 246,49. Prezzo di vendita euro 441.600 oltre IVA, se dovuta. Le offerte dovranno pervenire lo Studio del Notaio dr. Giuseppe Bellecca con studio in Cesena Galleria Isei n. 6, entro il giorno 03 luglio 2013 ore 12.00, in busta chiusa contenete: l’offerta con il nome dell’offerente e due assegni circolari rispettivamente di € 44.160,00 per cauzione e di € 22.080,00 per spese approssimative della vendita successiva, entrambi intestati a: “Liquidazione Coatta Amministrativa CO.M.E.R. soc. coop. a r.l.. L’aggiudicazione avverrà a favore del maggiore offerente, fermo restando l’aumento di 1/5 ai sensi di legge; il saldo entro 30 giorni con assegni circolari, la vendita entro 45 giorni dal saldo. A carico dell’aggiudicatario spese di procedura, di trasferimento ed ogni altra conseguente e dipendente. Per informazioni rivolgersi ai Commissari Liquidatori presso lo Studio dell’Avv. Andrea Assogna in Forlì Corso della Repubblica n. 65 - Tel 0543 35490. I Commissari Liquidatori Avv. Andrea Assogna Avv. Francesca Giardini Dott. Andrea Mazzetti

A Cervia fiamme sul portone degli uffici Cgil Mentre le notti faentine venivano scosse dagli attacchi incendiari, un episodio simile si è verificato anche a Cervia ma al momento pare slegato dalla scia di casi nella città manfreda. Il bersaglio preso di mira da ignoti nella notte tra il 5 e il 6 giugno è stata una delle sedi della Cgil nella cittadina sul litorale. Una palazzina di due piani in via Ospedale, interamente occupata da uffici del sindacato. A segnalare l'attacco incendiario è stato un vigile urbano che stava per entrare in servizio, attorno alle 4.45, quando ha notato le fiamme che provenivano dal portone. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco hanno ritrovato una bottiglia confezionata come una molotov, con tanto di stoppino, appoggiata in terra. Gli autori del gesto hanno poi cosparso il pianerottolo di benzina e appiccato il fuoco. Un modus operandi che fa pensare non si tratti di un professionista. Limitati i danni all'edificio, circoscritti al pianerottolo, con portone e muri anneriti.

ASPPI Notizie

REVISIONE CALDAIE E MANUTENZIONI ORDINARIE CON IVA AL 10% Lo ha stabilito una recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate La manutenzione degli impianti di riscaldamento, controllo, revisioni, manutenzione ordinaria è soggetta ad un’IVA del 10% se l’edificio è a prevalente destinazione abitativa. Vale altresì nel caso di immobili a riscaldamento centralizzato, dove sono presenti anche uffici e negozi. Con la risoluzione n. 15 del 6 marzo 2013, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito ogni dubbio. Le “Entrate” hanno chiarito che la manutenzione ordinaria è relativa agli interventi di rinnovamento, riparazione e sostituzione delle finiture degli edifici e necessarie ad integrare o mantenere efficienti gli impianti esistenti (Dpr 380/2001). Se si è già pagata un’IVA al 21% può essere fatta domanda di rimborso per il versamento eccedente. Funziona così: Il privato richiede il rimborso all’azienda fornitrice che a sua volta, con la dichiarazione firmata dal cliente si rivolgerà all’Agenzia delle Entrate per farsi risarcire. Il tutto va fatto entro i due anni dal primo versamento IVA.

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CRONACA& ATTUALITÀ

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

CRONACHE ROMANE

LA CURIOSITÀ

La cupola in Darsena INCONTRO non c’è più, Nuova urbanistica ma potrebbe tornare e risparmio energetico Era stata costruita, non senza qualche difficoltà burocratica (ovviamente), nei giorni precedenti il Festival delle culture e giovedì 13 giugno viene abbattuta. È la piccola cupola costruita di fronte all’Almagià come laboratorio sperimentale che tendeva a recuperare antiche tecniche edilizie africane economiche ed ecocompatibili per una forma, quella della cupola, dall’alto valore simbolico. A costruirla erano stati studenti di ingegneria, con la collaborazione di muratori esperti della Cmc e della scuola edile. Si era tenuto un convegno in cui l’architetto, Fabrizio Caròla, che ha studiato, riscoperto e riadattato antiche tecniche costruttive ne ha mostrato il valore. Durante il festival ha ospitato eventi e ha fatto bella mostra di sé attirando l’attenzione e diventando fulcro anche simbolico. Per questo c’era chi chiedeva che venisse conservata un po’ più a lungo, magari per farne piccolo teatro di un altro evento. Ma la cupola era nata come installazione temporanea e così la sua vita è cessata con la fine della settima edizione del festival delle culture, una manifestazione peraltro che nasce dal basso e coinvolge decine di associazione nella sua progettazione, che ha riscosso anche quest’anno grande partecipazione di pubblico. Ora c’è chi, e tra questi anche persone che hanno dato vita al festival, chiede che quella forma semplice e antica possa caratterizzare magari una nuova zona della Darsena, vista anche l’economicità e l’ecocompatibilità della costruzione e il valore partecipativo e laboratoriale della realizzazione. Chissà che non si vedranno crescere cupole che possano durare più di qualche settimane.

Nuovo incontro del ciclo “Il ruolo dell’architettura contemparonea” curato da Emilio Rambelli, in collaborazione con la rivista TrovaCasa Premium e Ravimm. Alle cantine di palazzo Rava in via di Roma a Ravenna, giovedì 20 giugno l’appuntamento è alle 21 con Ennio Nonni, architetto, capo settore urbanistica Comune di Faenza, con l’intervento dal titolo “Una nuova urbanistica è possibile?”. Nonni sarà preceduto, alle 20.30, dall’ingegnere Francesco Rinaldi su efficienza energetica ed ecobonus. A fine serata un momento conviviale con i vini della Cantina Braschi.

GIOVANI

Due giorni di ponte tra Università e lavoro Giovedì 13 e venerdì 14 giugno dalle 9 alle 18, nel Palazzo dei Congressi in Largo Firenze e Palazzo Corradini in via Mariani, si terrà la seconda edizione di Lavoro cerca Università, iniziativa organizzata dal Campus di Ravenna e Fondazione Flaminia, inseriti quest’anno all’interno di un più ampio progetto volto a disegnare percorsi di incontro tra domanda e offerta lavorativa promosso dal Comune di Ravenna con il supporto della Fondazione Eni Enrico Mattei e coinvolge Provincia e associazioni di categoria del territorio. Quest’anno per la prima volta, i giovani partecipanti potranno candidarsi per l’assegnazione di un tirocinio formativo retribuito che ogni azienda presente metterà a disposizione grazie al contributo di Fondazione Eni. Esperti di ricerca attiva del lavoro terranno seminari di orientamento al lavoro e su tematiche come il self marketing, il career management 2.0, Il programma completo dell’iniziativa è disponibile su www.poloravenna.unibo.it oppure su www.fondazioneflaminia.it. Informazioni allo 0544 936297.

«Sa come abbiamo vinto? Fingendo di non essere noi» di

ANDREA CASADIO

«Il Pd ha stravinto! La destra è morta, Grillo è finito!» hanno urlato i capi Pd. Quando ho visto il 16 a 0 alle elezioni amministrative, ho pensato: «Tanto, è più forte di loro. Neanche finiscono di stappare il prosecco per festeggiare il pericolo scampato che già i vittoriosi capicorrente ricominceranno a scannarsi l’uno con l’altro». Difatti è subito ricominciato il botta e risposta delle dichiarazioni, l’una in totale disaccordo con l’altra, in perfetto stile Pd. «Ha vinto il governo delle larghe intese!», cioè in sostanza ho vinto io, ha cinguettato Letta Enrico, subito spalleggiato da Massimo D’Alema, che di Letta è alleato. «È un risultato che premia il lavoro di Bersani», ha commentato il sapido Epifani, subito spalleggiato da Massimo D’Alema, che di Epifani è alleato. «È la rivincita delle politiche, ma io non mi candido a segretario, perché stavolta non mi faccio fregare», ha chiosato Fonzie Renzi, subito spalleggiato da Massimo D’Alema, che di Renzi è alleato. E soprattutto mi son detto: «Sta a vedere che adesso Bersani dice che ha vinto lui». E difatti oggi i bersaniani, i possenti strateghi che stanno alla politica come i Jalisse al successo musicale, hanno emanato un Grande Documento dal titolo, evidentemente autoironico, “Fare il Pd” (che attira il subitaneo commento che si rivolge di solito agli stitici: minchia, quanto tempo ti ci vuole ancora?) in cui sostengono: «Abbiamo vinto noi, Renzi non esageri con i personalismi»; e stavolta D’alema è stato zitto perché come al solito si è alleato con tutti quelli che considera probabili vincitori (per poi rovesciarli e sostituirsi immantinente a loro) ma con Bersani no, perché lo considera un inguaribile perdente (e forse qui per una volta ha ragione). E il solito alto dirigente del Pd mi ha preso da parte e mi ha confessato: «Macché trionfo del Pd. Qui hanno vinto i sindaci di sinistra nonostante il Pd, ha perso Grillo, ha perso il Pdl, ha vinto Berlusconi. E soprattutto, ha vinto l’astensione. I nostri sindaci hanno vinto contro candidati di destra obbrobriosi, ha vinto Berlusconi perché ha dimostrato che senza di lui il Pdl non esiste. Ma soprattutto sa come abbiamo vinto, noi? Vuole che le sveli la strategia? Guardi questo manifesto di Ignazio Marino. Cosa vede, o meglio, cosa non vede? Ecco, non c’è un solo accenno al Pd. Via il logo Pd, via il rosso che richiami il partito, solo uno sbiadito magenta e colorini vari stile pacifismo. Niente parole d’ordine che richiamino anche lontanamente il Pd, banditi dai comizi parole come “compagni, responsabilità e regole”. La gente le schifa. Per vincere abbiamo fatto finta di non essere noi». E me lo conferma uno dei responsabili della campagna elettorale: «Il motto della campagna di Marino era: “Non è politica, è Roma”. Era un richiamo a Grillo. Al ballotaggio non sapevamo più cosa inventare e allora gli abbiamo detto: Marino, gridi: “Daje!”, lui così ammodino e pulito che userebbe persino il vocabolo sedere al posto di culo. Usare il brand Pd ora è come voler vendere banane Chiquita a Cuba». Insomma, senza leader il Pdl (e anche M5S) perde a livello locale. Senza leader, il Pd (che del resto di leader non ne ha) vince a livello locale. Ma le elezioni nazionali sono un’altra cosa. E il Pd si sta preparando a perderle.

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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

COMMENTI& OPINIONI

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

PIAZZA

L’OSSERVATORIO

Dall’intuito di Bazzoni alle femministe

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

TUTTO D’UN TRATTO REPORTAGE DALLA PALESTINA Un piccolo villaggio vicino a Nablus, da due anni, tutti i venerdì manifesta contro una delle tante azioni illegali di Israele. Nel 2002 Israele ha chiuso la strada d'accesso al villaggio, dapprima controllando gli accessi e lasciando passare solo gli abitanti del villaggio, ma da due anni chiudendola a tutti. Gli abitanti, di fatto, non possono nè uscire nè entrare dal villaggio se non andando su una superstrada distante 14 km, ovviamente raggiungibile solo da chi ha un mezzo. Da due anni i palestinesi di Kufr Qaddum manifestano per ottenere l'apertura della strada. Manifesta tutto il villaggio, bambini e vecchi compresi. Oggi con l'ISM ero lì a sostenere la loro causa. Tutto quello che scriverò non sarà mai sufficiente per descrivere ciò che è accaduto. La manifestazione ha inizio dopo la preghiera, ci sono i bambini con i cartelli "wanted for justice", c'è un vecchio che cammina con il bastone. Ci sono tutti. Si inizia e le colline attorno al villaggio sono già presidiate dai sionisti. Si cammina sulla strada, si accende il fuoco in prossimità dello stop. Arrivano... Tento di filmare, ma arrivano subito gli spari. Sparano i lacrimogeni sulla folla che corre, sparano sui bambini, sparano sui vecchi. Stiamo correndo tutti il più lontano possibile, ma i lacrimogeni sono sparati con una tale potenza che arrivano a km di distanza. Mi brucia la pelle delle braccia, del viso, fatico a respirare. Qualche secondo per riprendere la lucidità con una cipolla sotto al naso che divido con i palestinesi. Ma riprendono subito a sparare, si corre più indietro e per tentare di videoriprendere le scie dei gas nel cielo, cado, mi sollevano e mi portano avanti. I bambini con le maschere antigas vanno vicino ai gas, continuano ad avanzare. Questi bambini sono straordinari, non hanno paura del mostro. Ma, ecco che tutto si complica: sparano anche da destra, da sinistra e da dietro

di

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GIANLUCA COSTANTINI di

MOLDENKE

Alcune dichiarazioni da ricordare delle ultime settimane (sono tutte vere). «[...] Ma sono proprio le parole che ormai sono sfuggite al sano dibattito civile, diventando pesanti come macigni ed incitando ogni giorno all’aggressione ed all’odio contro chiunque si occupi della Cosa pubblica o contro l’avversario politico. E’ chiaro che dopo tanto odio seguono i fatti, come quando si impedisce a leader di partito di tenere manifestazioni elettorali, o si fanno attentati ed aggressioni [...]». (Gianguido Bazzoni del Pdl nel suo intervento di solidarietà al presidente della Provincia Claudio Casadio, dando per scontato che l’attentato incendiario di cui è stato vittima sia di matrice politica. Cosa poi completamente esclusa dai carabinieri qualche giorno dopo) «Non sono morto». (il direttore d’orchestra ravennate Paolo Olmi). «Quanti ragazzi e ragazze dovremo ancora seppellire per stimolare quel barlume di coscienza nelle persone per far loro capire che se si beve non si deve guidare? (l’assessore Martina Buby Monti su Facebook cerca di salvare il mondo, grazie) al corteo. Siamo circondati. Ecco i feriti. Arriva la prima ambulanza, vedo che caricano un uomo, vedo del sangue per terra. Chiedo chi è, ed è proprio quel vecchio con il bastone. Hanno sparato ai bambini, hanno sparato ad un vecchio, hanno sparato sulla folla di spalle. Continuano, sparano anche sull'ambulanza mentre stanno caricando il vecchio. C'è un altro ferito, sembra che un ragazzo abbia una gamba rotta. Iniziano ad andarsene, attorno a noi solo fumo e fiamme. Vogliono fare il deserto per poi chiamarlo "pace". Questa notte, forse, il villaggio verrà nuovamente attaccato. Sparano i gas dentro alle case, mentre stanno dormendo, come la scorsa notte. I sionisti hanno fatto un volantino con delle foto di alcuni bambini del villaggio e l'hanno affisso sulle case e sulla Moschea, con scritto "L'esercito vi cerca, quando

Circolo di Russi

vi trova, vi prende". Ho visto l'orrore, il mostro che uccide i diritti umani e la sua volonà di uccidere. Questa notte per il villaggio di Kufr Qaddum sarà un'altra notte da affrontare e domani sarà un altro giorno di resistenza. Samantha Comizzoli dalla Palestina

CARDINAL TONINI E L’OPUS SANCTI MICHAELIS ARCHANGELI La segreteria di Sua Eminenza il Cardinal Ersilio Tonini smentisce le dichiarazioni pubblicate dal sito della associazione Opus Sancti Michaelis Archangeli. L’ufficio stampa di sua Eminenza il Cardinal Ersilio Tonini rende noto che le dichiarazioni e le foto pubblicate dal sito dell’associazione Opus Sancti Michaelis Archangeli sono state estrapolate in maniera del tutto arbitraria e non sono state concesse dalla sua segreteria. Inoltre, l’af-

fermazione secondo cui Sua Eminenza ne sarebbe il Direttore spirituale è assolutamente infondata. In particolare, il segretario del Cardinale, Don Paolo Pasini dichiara che : “L’operazione è stata del tutto arbitraria e smentiamo nella maniera più assoluta alcun legame tra il Cardinale e la suddetta associazione. Il sito riporta foto e dichiarazioni di Sua Eminenza non autorizzate e non corrispondenti a verità ”. Anzi, secondo la segreteria di Sua Eminenza: “Non si conosce nulla della suddetta associazione e non risulta che sia stata riconosciuta ufficialmente da alcuna autorità ecclesiastica”. Da ciò si evince che qualunque donazione richiesta usando il nome del Cardinal Ersilio Tonini è non deve essere creduta né accettata. Ufficio stampa Opera di Santa Teresa del Bambin Gesù

«Da anni denunciamo come l'uso distorto del corpo femminile nelle pubblicità sia un fattore di arretratezza culturale e veicolo attraverso cui passa il modello femminile che la società patriarcale intende imporre: la donna non persona, soggetto di diritti e di libertà, ma corpo desiderabile per gli uomini e solo in quanto tale, esistente e spettacolarizzato. Non a caso le immagini usate sia a Marina che a S.P. In Vincoli presentano corpi femminili a metà, da cui sbucano mutandine abbassate ( sempre a disposizione!!) o tope (femminilizzate) emergenti da quelle fisiologicamente naturali: mezzi corpi, perchè non esistono le figure intere-donne persone, ma solo merci da esibire e consumare. Pensiamo sia venuto il momento di dire basta: basta pensare che queste immagini siano innocue o, addirittura, scherzose. basta pensare che, al più, sia questione solo di "buon gusto" ( che pure, è banale dirlo, esiste, considerando la cialtroneria e il livello di volgarità raggiunti). E basta, soprattutto, pensare che non esista correlazione fra queste rappresentazioni del corpo femminile e la violenza scatenata contro le donne che finisce spesso, troppo spesso, nel femminicidio». (la lettera aperta delle femministe che pubblicizza così un bagno al mare e un motoraduno).


CULTURA& SPETTACOLO

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

RAVENNA FESTIVAL/1

E i giardini pubblici diventano una balera di Roberto Valentino Scorsese si è immerso nelle profondità poetiche del blues, Wenders si è fatto trascinare dai ritmi contagiosi della musica cubana. E se fosse ancora vivo a quale musica volgerebbe il suo sguardo Fellini? Beh, la risposta non richiede sforzi di grande fantasia. Ma grazie al suo genio visionario, si può star certi che di liscio si (ri)innamorerebbero sicuramente un po’ tutti, grandi e piccini, uomini di cultura “alta” e “bassa”. E magari lo si suonerebbe e ballerebbe anche alla Scala: sì, il potere del cinema sarebbe anche capace di catapultarlo dalle balere al tempio della lirica! Fantasticherie a parte, col liscio dobbiamo fare i conti un po’ tutti: è nel nostro vissuto, nelle nostre memorie, specialmente in quelle rimosse. Una manifestazione come Ravenna Festival non poteva quindi ignorarlo. Anzi ha fatto molto di più: lo ha eletto a tutti gli effetti a tratto distintivo di questa edizione 2013, trasformando per la speciale occasione i Giardini pubblici (in viale Santi Baldini) in una autentica balera, ovviamente fornita di pista da ballo. La Balera del Ravenna Festival si inaugura ufficialmente il 18 giugno con una vera e propria festa del liscio (una serata danzante denominata Polka Day, dalle 21.30) animata da varie titolate orchestre: una sorta di abbraccio corale a tutti quanti vorranno cimentarsi in vorticose danze a suon e a ritmo di polke, tanghi, valzer e tutto quanto fa muovere gambe e piedi. Musica da ballare ma anche da ascoltare: la serie di concerti si preannuncia infatti come un viaggio, interessante e stimolante, fra proposte musicali che in un modo o nell’altro si confrontano col liscio, azzardando anche inedite commistioni. Ecco che allora i concerti inizieranno con la Banditaliana dell’organettista Riccardo Tesi, il primo ad essersi avventurato in questo mondo da una prospettiva di rivalutazione artistica, che si accoppierà alla Fanfara Tirana, tipica brass band balcanica (giovedì 20 giugno alle 21.30). E i romagnoli Equ proveranno a coniugare il liscio persino col progressive rock, mentre il batterista Vince Vallicelli farà la stessa cosa col blues, coinvolgendo anche un’orchestra sinfonica. Più collaudata è la formula clarinetti-fisarmonica di Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia, entrambi con un passato nelle sale da ballo prima di combinare profumi popolari e improvvisazione jazz. Ma in cartellone ci sono anche l’omaggio al mitico Secondo Casadei ad opera del vulcanico fisarmonicista Simone Zanchini, i concerti della Banda di Ruvo di Puglia e dei Bandervish (in ambedue i casi con il jazzista Livio Minafra al piano), ovvero la fusione fra i Radiodervish e la Banda di Sannicandro di Bari. Mischiati a questi, altri momenti più tradizionali o apparentemente tali: il giro di valzer dell’Orchestra Cherubini, le milonghe di El Cachivache, il ballo antico montanaro alla “Filuzzi”, i Violini di Santa Vittoria e le ocarine dell’Ensemble Novecento che rivisita Verdi. Il liscio in tutte le sue possibili declinazioni, dunque. L’indagine del Ravenna Festival tra le pieghe di uno dei simboli della cultura romagnola sconfina volutamente, mescola tradizione e modernità, segue un criterio filologico e nel contempo lo tradisce scopertamente, converte il liscio in musica non solo per gambe e piedi. Anche la testa e il cuore servono per entrare in un mondo “minore” ormai solo per convenzione.

RAVENNA FESTIVAL/2

Concerto e proiezioni per l’omaggio a Berio Se c’è un compositore che ha saputo, come pochi altri miscelare “alto” e “basso”, questi è Luciano Berio di cui ricorre quest’anno il decennale dalla scomparsa. Mercoledì 19 giugno al teatro Alighieri (ore 21) il Festival gli renderà omaggio con il concerto del Nextime Ensemble, diretto da Danilo Grassi, L’Homme Armé voce solista di Monica Bacelli e voce recitante Marco Cavalcoli - che, in collaborazione con Tempo Reale (il centro di ricerca elettroacustica fondato a Firenze dallo stesso Berio), proporrà un programma che sintetizza le principali linee di ricerca musicale del grande compositore. Ma per ricordare Berio il Ravenna Festival ripropone anche al Planetario – dall’11 giugno al 12 luglio tutti i martedì e venerdì sempre alle ore 18 – le dodici puntate del ciclo televisivo ideato e realizzato dal grande compositore dal titolo “C’è musica&musica”. Uno straordinario viaggio nella musica in onda sulla Rai nel 1972.

CULTURA

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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI Ricordando il poeta cileno Pablo Neruda, Premio Nobel 1971, a 40 anni dalla scomparsa, avvenuta il 23 settembre 1973. Un poeta (era nato il 12 luglio 1904) al quale in anni lontani dedicai varie serate. L’edizione che sto sfogliando porta una simpatica dedica di Arnoldo Foà, che avevo invitato a Ravenna a leggere, appunto, Neruda: “Giovanna, per merito tuo venni a Ravenna”. Mi piace anche riportare queste parole del poeta pronunciate in occasione del Nobel: “Credo che i miei doveri di poeta non solo mi indicassero la fraternità con la rosa e con la simmetria, con l’esaltato amore e con la nostalgia infinita, ma anche con le aspre fatiche umane che incorporai nella mia poesia”.

AH VASTITÀ DI PINI... di Pablo Neruda

ravenna festival/3 DANZA AFRICANA ALL’ALIGHIERI

Ah vastità di pini, rumore d’onde che si frangono, lento gioco di luci, campana solitaria, crepuscolo che cade nei tuoi occhi, bambola, chiocciola terrestre, in te la terra canta! In te i fiumi cantano e in essi l’anima mia fugge come tu desideri e verso dove tu vorrai. Segnami la mia strada nel tuo arco di speranza e lancerò in delirio il mio stormo di frecce.

Alcuni riti antichissimi continuano a esprimere la propria arcana forza anche quando vengono presentati su di un palcoscenico e trasformati in linguaggi artistici. È un percorso già ‘scoperto’ e praticato da Ravenna Festival, che viene rinnovato con Feelings & Voices, emozionante esempio di danza africana, che sarà presentato al pubblico dal coreografo e danzatore keniota Fernando Anuang’A e dai suoi Maasaï vocals, giovedì 13 giugno ore 21, al Teatro Alighieri, in esclusiva per l’Italia.

Intorno a me sto osservando la tua cintura di nebbia e il tuo silenzio incalza le mie ore inseguite, e sei tu con le tue braccia di pietra trasparente dove i miei baci si ancorano e la mia umida ansia s’annida. Ah la tua voce misteriosa che l’amore tinge e piega nel crepuscolo risonante e morente! Così in ore profonde sopra i campi ho visto piegarsi le spighe sulla bocca del vento. (da Poesie d’amore, traduzione di Giuseppe Bellini, Newton Compton, Roma 1975)

RAVENNA FESTIVAL/4

IL PROGETTO

Ecco il suono di Ravenna Alla Classense “Mundus” di De Angelis-Policicchio

Il violoncello del grande Yo-Yo Ma Venerdì 14 giugno alle 21 appuntamento con la musica classica al Pala De André con il cosmopolita Yo-Yo Ma – nato a Parigi, da genitori cinesi, e cittadino statunitense – considerato dalla critica tra i più grandi violoncellisti di tutti i tempi e certamente oggi il più famoso. Allievo della celebre Juilliard School of Music di New York, discepolo del grande Pablo Casals, a otto anni si esibisce accanto a un titano come Leonard Bernstein e da quel momento non smette di girare il mondo, da un certo momento in poi sempre assieme a Petunia (è il nome del suo violoncello: un Domenico Montagnana del 1733 valutato due milioni e mezzo di dollari; ma Yo-Yo Ma ha in uso anche lo Stradivari Davidov appartenuto alla grande Jaqueline Du Pré, e possiede un insolito violoncello in fibra di carbonio made in Usa). Sarà una sorta giro del mondo in miniatura quello che Yo-Yo Ma proporrà agli spettatori del Ravenna Festival al Pala De André, dove si esibirà insieme alla pianista Kathryn Stott: dall’Italia pseudo-settecentesca della Suite italienne di Igor’ Stravinskij (tratta e arrangiata dal celebre balletto Pulcinella) alla Francia musicale contemporanea con un estratto dal Quatour pour le fin du temps di Olivier Messiaen; dalla Germania tardoromantica della Sonata in re minore op. 108 di Johannes Brahms, al Sudamerica dell’Alma Brasileira di Heitor Villa-Lobos, dell’immortale Oblivion di Astor Piazzolla e della Dansa Negra del pianista, poeta e compositore brasiliano – nomen omen – Mozart Camargo Guarnieri.

Verrà presentato ufficialmente alla città nell’ambito del Ravenna Festival il progetto biennale della cooperativa E dal titolo Buco Bianco, che si propone di indagare, attraverso un’ampia mappatura, il corpo sonoro del territorio di Ravenna. A essere presentato sarà in particolare Mundus, il paesaggio sonoro fondativo di Buco Bianco, frutto di più di un anno di registrazioni notturne e diurne. Si tratta di una sorta di introduzione al corpo sonoro della città di Ravenna; di una declinazione del progetto “da camera” (della durata di 70 minuti), in un luogo simbolico e carico di stratificazioni come la Biblioteca Classense. Nel 2014, in seguito a un ulteriore anno di registrazioni, sarà presentata la versione sinfonica di Buco Bianco, in questo caso invece per grandi spazi. L’appuntamento è dal 17 al 29 giugno alla sala Holden della Classense (posti limitati, prenotazione consigliata allo 0544 249244), dal lunedì al giovedì alle 17.30, il venerdì e il sabato alle 17.30 e alle 21 (pausa domenica 23 giugno). I due autori del progetto (responsabili di registrazioni, orchestrazione e sound design) sono Luigi De Angelis – regista, scenografo, grafico e musicista, fondatore della compagnia Fanny & Alexander – e Sergio Policicchio, artista visivo e performer che ha collaborato tra gli altri anche con Motus e Socìetas Raffaello Sanzio.


CULTURA& SPETTACOLO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

RAVENNA FESTIVAL

Steve Vai al Pala De André con orchestra Chitarrista, autore e produttore americano, di origini italiane, ha venduto in tutto il mondo oltre 15 milioni di album e vinto 3 Grammy Awards. Allievo di Joe Satriani, prima di iniziare a metà anni Ottanta la sua carriera solista, ha esordito come chitarrista di Frank Zappa, nella cui band ha militato per due anni, dal 1980 al 1982. Ora, trent’anni dopo, Steva Vai torna in Italia – sabato 15 giugno alle 21 al Pala De André nell’ambito del Ravenna Festival – con il progetto straordinario per rock band e orchestra “Steve Vai & Evolution Tempo Orchestra”. Artista eclettico e virtuoso, universalmente riconosciuto come uno dei migliori chitarristi nella storia del rock, Vai proporrà al pubblico i suoi pezzi più famosi completamente rivisitati in chiave classica, accompagnato dai 50 strumentisti della Evolution Tempo Orchestra diretta da George Natsis. Non si tratta di un semplice riarrangiamento di brani rock con una base d'orchestra: Vai scrive e compone usualmente su spartito, sin dai tempi in cui metteva sul pentagramma le follie del suo mentore Zappa, ed è abituato a concepire i propri brani pensando ai movimenti esatti per ogni singolo strumento. La consistenza ritmica della rock band

Steve Vai e, sotto, Lee Ranaldo

fornisce la base ad una serie di arie che paradossalmente erano già insite nei brani stessi, attendendo solo il momento di essere evidenziate all'interno di un contesto adeguato. Circa due ore di concerto in cui saranno eseguiti cavalli di battaglia come "For The Love of God”, “Velorum”, “Whispering a Prayer”, “The Attitude Song”, "Racing the World", "The Murder", e la suite "Fire Garden". La Evolution Tempo Orchestra è l'orchestra sinfonica nazionale della televisione di stato della Romania Tvr1. Il tour italiano si svolge in collaborazione con Radio 2 Rai che trasmetterà il concerto del 15 giugno dal Ravenna Festival.

Il ruolo dell’Architettura contemporanea Ciclo di conferenze organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm - Le Cantine di Palazzo Rava, in collaborazione con la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), con il patrocinio del Comune di Ravenna e Ravenna 2019 Coordinatore Emilio Rambelli

Le Cantine di Palazzo Rava - Ravenna - via di Roma 117

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IL CONCERTO

Metà Sonic Youth per Strade Blu a Faenza

non solo musica I BEVANO EST E LUCARELLI-BALDINI ALLA FESTA DEL FAI DI TRAVERSARA Venerdì 14 e sabato 15 giugno il gruppo giovani del Fai (Fondo Ambiente Italiano) di Ravenna organizza la tradizionale “Festa campestre di inizio estate”, nel parco intorno alla Torre Medievale di Traversara di Bagnacavallo. La festa si articola tra incontri, musica, arte e gastronomia. Venerdì 14 giugno la serata di intrattenimento si aprirà con una “Conversazione al tramonto” (ore 20.30) che vedrà protagonisti gli scrittori Eraldo Baldini e Carlo Lucarelli. A seguire, alle 21.30, il concerto folk dei Bevano Est. Sabato 15 la serata si aprirà con il concerto di Giacomo Scudellari. A seguire altro concerto con le Femme Folk. Nella Torre sarà allestita la mostra dell’artista Giorgia Severi. Dalle 19 stand gastronomico.

Arriva martedì 18 giugno alle 21.30 al teatro Masini di Faenza – nell’ambito della rassegna “Strade Blu” – per la prima volta in Italia la nuova band di Lee Ranaldo, chitarrista e cantante newyorkese, componente storico dei Sonic Youth e autore solista. Ranaldo presenterà i brani di “Between the Times and the Tides”, uscito su Matador nel 2012, e offrirà un'anteprima del prossimo disco solista, in arrivo a settembre 2013. Lo farà con l’accompagnamento di una band stellare, formata dall’altro chitarrista newyorkese Alan Licht, nome di grande rilievo nell’ambito dell'avanguardia statunitense, dal bassista Tim Luntzel, e dal batterista Steve Shelley, anche lui storico membro dei Sonic Youth. “Lee Ranaldo and the Dust” – così è stato ribattezzato il progetto – rappresenta un'occasione a dir poco unica di sentire e vedere Ranaldo alle prese con un repertorio più “popular” rispetto alle esplorazioni sperimentali che si è concesso in trent'anni di “gioventù sonica”, in un’originale e creativa rivisitazione del songwriting di matrice americana. Venerdì 21 giugno Strade Blu continua sempre al Masini di Faenza con un altro grande concerto, quello degli americani Lambchop. info: 320 0374633, info@stradeblu.org.

I N

S P I A G G I A

ALL’HANA-BI DAI DOORMEN AI NEOZELANDESI VEILS Martedì 18 giugno al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna tornano i ravennati The Doormen, che presentano il loro secondo album “Black Clouds” all’insegna di un rock con chiare influenze britanniche. Giovedì 20 l’appuntamento è con una band di caratura internazionale nel mondo dell’indierock: si tratta del gruppo anglo-neozelandese The Veils, che presenterà all’Hana-Bi il quarto album dal titolo “Time stays, we go”.In precedenza, sabato 15 giugno, l’appuntamento è con i ravennati Lovespoon, in concerto in occasione della presentazione del loro disco di debutto all’insegna di melodie e neopsichedelia. I concerti iniziano alle 21.30.

MATTEO SCAIOLI ALLA DUNA La musica dal vivo torna alla Duna degli Orsi con la rassegna “Dance Alert!”. Sabato 15 giugno, dalle 18 alle 20, l’appuntamento è con il musicista ravennate Matteo Scaioli, tra percussioni ed elettronica.

RITMI CUBANI AL PETER PAN Al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna sabato 15 giugno (ore 17.30) atmosfere cubane con il concerto del Pennabilli Social Club.

Comune di Ravenna

GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2013 - ore 21.00

Ennio Nonni, Architetto, capo settore urbanistica Comune di Faenza:

“Una nuova urbanistica è possibile?” APERTURA ORE 20,30: Francesco Rinaldi, Ingegnere, A.D. Gruppo Ubisol:

“L’efficienza energetica: ecobonus del 65% e Conto termico – Esempi reali e simulazioni” In collaborazione con Libellula srl All’incontro seguirà un momento conviviale con i vini della Cantina Braschi (Mercato Saraceno) Info: Ilaria Siboni - siboni.ilaria@gmail.com - Cell. 338 1584910



IN COLLABORAZIONE CON Comune di Ravenna

Urban Trail & Trekking Urbano

ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ D’ACQUE di Giovanni Trabalza*

PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA

Domenica 16 giugno, alle 6 di mattina, per Trail Romagna sarà l’alba di una nuova sfida. La scommessa è quella di portare, con due inediti eventi integrati, gli amanti della corsa e della cultura a correre e camminare consapevolmente, nella storia della propria città. Una storia saldamente legata all’acqua e al rapporto controverso che ha sempre avuto con Ravenna: inondazioni, acque malsane, acque di difesa ma anche di apertura al mondo, elemento di scambio e comunicazione. Sarà un “viaggio” attraverso stratificazioni urba-

Percorsi inediti guidati, racconti, installazioni, musica intorno a Ravenna

Urban Trail: all’alba del 16giugno una corsa non competitiva di 15 km fra il verde, segnata da antiche e nuove vie d’acqua nistiche e idrografiche secolari, dalla Ravenna romana, a quella bizantina poi medievale fino alla città attuale. L’Urban Trail è la prima tappa del progetto “Ravenna città d’acque” che, insieme al Trekking Urbano del giorno seguente (17 giugno, alle 18), realizza un percorso tra le memorie “sonifere” di una città, oggi di terra, nata sull’acqua. Il progetto nasce nell’anno internazionale della cooperazione idrica e si realizza grazie a Ravenna Festival, al contributo della Fondazione del Monte, e alla collaborazione di Ravenna Capitale 2019, RavennAntica, Hera e Reclam - Ravenna&Dintorni. Partenza e arrivo della corsa “non competitiva” sono fissati allo Chalet dei Giardini, il cuore verde della nostra città e attraverso antiche e nuove vie d’acqua si snoderà un percorso di oltre 15 chilometri che collegherà aree verdi e parchi (anche futuri) in un momento in cui la città, ancora dormiente permetterà ai partecipanti di liberare la fantasia. L’arrivo previsto dei partecipanti è previsto fra le 8 e le 8.30 dove allo chalet li aspetta una buona colazione e il sorteggio di un ricco paniere premi in natura, attrezzature sportive e un weekend per due persone offerto da Millepiedi Viaggi. *co-fondatore di Romagna Trail

CITTÀ E STORIA

Urbanistica fluviale: la grande “Y” di Paolo Bolzani «Passeggiando per Ravenna, ci si accorge di essere di fronte ad insieme eterogeneo, in cui gli otto monumenti inseriti nella World Heritage List dell’Unesco (S. Vitale, Mausolei di Galla Placidia e di Teodorico, Battisteri Neoniano e degli Ariani, Basiliche di Sant’Apollinare Nuovo e in Classe, Cappella arcivescovile) si trovano immersi in un quadro complesso e pluristratificato. […] Al viaggiatore disattento o poco informato le peculiarità di Ravenna potrebbero giustamente non apparire con la dovuta chiarezza; in realtà un tratto caratteristico di Ravenna è la non immediata evidenza delle sue chiavi di letture, in primo luogo il rapporto tra processi morfogenetici, struttura del territorio e struttura della città. Ravenna non reca – co-

me molte altre città della Via Emilia (ad esempio Rimini, Faenza, Forlì, Imola, Bologna, Modena, ecc.), ma anche Firenze e Milano – uno sviluppo urbano originato dal castrum, l’accampamento militare dei Romani strutturato sul cardo (asse nord-sud) e sul decumano (asse est-ovest), che in quei casi costituisce il fulcro di un impianto centrale soggetto ad una crescita più o meno centrifuga e che permane con centralità originaria. […] Il momento della descrizione è anche il momento della rammemorazione e, a volte, del sogno. In questo modo ha origine un’immagine in grado di saldarsi a quelle informazioni che ne evitano una fruizione solamente impressionistica – già di per sé esaltante – per suggerire quale grado di trasformazione abbia subito e rechi tuttora con sé il codice genetico di un luogo. segue a pagina II

Dopo il successo dei Concerti Trekking realizzati in collaborazione con il Ravenna Festival quest’anno Trail Romagna raddoppia e propone un nuovo appuntamento: un inedito percorso legato alle memorie acquatiche di Ravenna, che intreccia una passeggiata all’aria aperta di sette chilometri e mezzo, racconti di storia e archeologia narrati da esperte guide, installazioni create per l’occasione a riprodurre suggestioni visive e sonore del rapporto fra acqua e terra, e infine animazioni musicali. Ecco il Trekking Urbano di “Ravenna città d’acque” in programma lunedì 17 giugno (partenza alle 18 dallo Chalet dei Giardini Pubblici), una sorta di nuovo modello di fruizione turistica della città d’arte – “dolce” e non invasivo – che salda ecologia (si va a piedi), cultura e intrattenimento intelligente in un memorabile itinerario tematico. La passeggiata, che si articola in tredici tappe di grande suggestione storica, dall’antichità al primo Novecento (vedi la mappa realizzata dallo studioso di topografia antica e moderna Gian Franco Andraghetti a pagina III) si snoda ad anello intorno al cuore della città. A condurre, animare ed illustrare le varie stazioni del percorso sono impegnati l’archeologa Giovanna Montevecchi e i ricercatori Gian Franco Andraghetti , Pietro Barberini e Osiride Guerrini. Il Trekking Urbano è arricchito dalle installazioni site specific di Luigi Berar di (al Molino Lovatelli, nei giardini dell’Arcivescovado e in piazza Andrea Costa) e dalle incursioni musicali di Napolincanto, un quartetto composto da Gianni Aversano voce, chitarra e recitazione, Domenico De Luca chitarra e percussione, Michele De Martino mandolino, Valentina Ferraiuolo tamburi e voce. A fine passeggiata festa finale sempre ai Giardini Pubblici, dopo le 21.


II

STORIA URBAN TRAIL TREKKING URBANO

13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

SEGUE DALLA PRIMA i s t r u z i o n i p e r p a r te c i p a r e URBAN TRAIL DOMENICA 16 GIUGNO CORSA NON COMPETITIVA DI KM 15.5 (E 8) CON PREMI A SORTEGGIO RITROVO: Chalet dei Giardini Pubblici di Ravenna dalle ore 5.30 PARTENZA: ore 6 SEGNALAZIONI: con bandelle e frecce RISTORI: 2 lungo il percorso (no bicchieri) più ristoro finale (completo) TEMPO MASSIMO: 2.30 ore PREMI A SORTEGGIO: 1 week-end per 2 nei “Borghi più belli d’Italia”, 3 prosciutti, 3 abbonamenti da 10 piscina Aquae, materiale tecnico Puma, etc. (elenco completo sul sito http://www.trailromagna.eu/). MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: iscrizione diretta 5 euro (con colazione post corsa). Chi si presenta in bici 1 euro di sconto.

Ecco come i secolari corsi di fiumi e canali hanno plasmato la pianta della città Il disvelamento della storia di una via, di una piazza, di un borghetto, di un monumento, di un gruppo di fabbricati disposti apparentemente senza motivo, avviene perciò all’interno di un viaggio nella città, mentre questa viene esperita all’interno di un percorso che collega eventi di forma nel continuum urbano; l’emergenza architettonica è parte inscindibile di un racconto fisico e temporale, basato sulla sequenza progressiva scorgere-raggiungere-ammirarepercorrere-praticare. La ricerca e la riscoperta del genius loci e le chiavi di lettura evocate cercano di far emergere un’intuizione, che a tratti è la trama della soggiacente struttura della città, le grammatiche generative dei luoghi. […] Ravenna è uno dei tanti esempi di stratificazione storica, testimoniato da compresenze architettoniche attribuibili ad età diverse. Basti pensare al fronte di S. Apollinare Nuovo, con la Basilica, il portico e il campanile afferenti a periodi diversi, o meglio ancora al suo interno con una spazialità teodericiana cui si innesta un’abside barocca, conclusa nel 2000 la cinquantennale esperienza della ricostruita abside del Mesini in chiave tardoantica. […] Una volta entrati in città, ci dirigiamo verso il centro storico . Noi stiamo ora percorrendo e osservando una città con una fondazione e conformazione originaria simile a quella, as-

sai più tarda, di Venezia, ma di cui non permane traccia palese. In base alle più recenti ipotesi idrogenetiche già in età preromana un ramo verosimilmente del Po (Padenna, probabilmente “Po di Ravenna”) proveniendo da nord, poco prima di entrare in quello che stava diventando l’abitato di Ravenna, si sarebbe diviso in due alvei. […] Quello più occidentale si attestava lungo l’odierna via Girolamo Rossi e all’altezza dell’attuale Piazza Costa riceveva le acque di un tracciato antico del Lamone con alveo seguente le attuali vie Baccarini e Mazzini. A sua volte il ramo del Lamone si era già diversificato qualche centinaio di metri a ovest di Porta Adriana con un secondo tracciato che, dopo un’ansa pronunciata verso sud, confluiva nuovamente nel Padenna all’altezza di piazza dei Caduti. Di questi corsi d’acqua in età medievale permane il Padenna, mentre le acque del vecchio Lamone assumono le denominazioni di Flumisellum Padennae lungo via Cavour e di Lamisa, verosimilmente da Alamon (Lamone) nel tracciato meridionale. In particolare il tracciato del Padenna e del Flumisellum seguivano il medesimo tracciato che si verificherà in epoca medioevale. In corrispondenza con l’innesto di via Salara in via Cavour venne costruito un ponte con volta in pietra calcarea, il Ponte di Augusto, scoperto casualmente nel 1983. In cor-

rispondenza delle attuali vie Mentana e Cairoli su via Gardini/Gordini, si trovava un altro ponte, il Ponte di Sant’Apollinare. Le attuali vie Gardini, Gordini e Mariani erano caratterizzate da una lunga via porticata che da circa Piazza Arcivescovado – ai limiti della “Ravenna quadrata” del castrum costituito dalle mura repubblicane – raggiungeva la Platea Maior, vale a dire l’attuale via di Roma, i cui pilastri sono stati rinvenuti nel corso del rifacimento del manto stradale della stessa via Mariani nella tarda estate del 2004. Il tombamento del Padenna e del Flumisellum determina la viabilità primaria del centro storico, marchiando la struttura urbana con una chiara figura a “Y”. Questo tombamento avviene verosimilmente nel corso del XV secolo, poco prima o in concomitanza con la presa di Ravenna da pare della Serenissima Repubblica di Venezia (1441), che manterrà al città degli Esarchi fino al 1509». Miscellanea, tratta da Idea di Ravenna, da un’idea di Enrico Bonfatti e di Davide Roncuzzi, testi di Paolo Bolzani, foto di Claudio Notturni, Bologna, Airplane srl editore, 2005.

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In alto, uno scorcio dell’interno del Molino Lovatelli, una delle tappe del Trekking Urbano “Ravenna città d’acque” che ospiterà anche una installazione di Luigi Berardi. A sinistra, i resti dell’acquedotto romano, inglobati nel duomo di Ravenna, altra tappa del percorso storicoarcheologico in programma lunedi 17 giugno.

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RAVENNA& DINTORNI | 13 giugno 2013

LA MAPPA URBAN TRAIL TREKKING URBANO

III


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L’ASSOCIAZIONE URBAN TRAIL TREKKING URBANO

13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

PODISMO

Di corsa tra sapori e scenari da fiaba La storia del Trail Romagna

Annoiati dal podismo classico decisero che era tempo per un nuovo modo di correre: gustandosi il paesaggio naturale. È nata così a Ravenna a luglio del 2008 l’associazione sportiva dilettantistica Trail Romagna. A fondarla due amici, Giovanni Trabalza e Ciro Costa (nella foto a destra). Quest’ultimo oggi è ancora presidente: «Avevamo la passione comune per la corsa e gli spazi naturali. Abbiamo voluto abbinare le due cose immaginando di poter correre attraverso ambienti di cui magari nemmeno si conosce l’esistenza e invece sono eccellenze territoriali di questa zona, contesti che rendono la nostra terra qualcosa di unico».

In cinque anni circa 140 eventi, dai due amici fondatori a una macchina organizzativa che oggi muove circa 150 persone: pinete, valli, parchi cittadini e non, foreste, zone costiere sono diventati le scenografie per l’attività sportiva. «Il comune denominatore è la possibilità di fruire di scenari non tradizionali per questo sport. Ma anche di declinare la pratica sportiva in maniera accessibile a tutti, in base alle proprie capacità, aggiungendo aspetti culturali che trasformano lo sport in un veicolo eco-turistico in grado di attrarre persone da fuori del nostro territorio con un ritorno per le attività commerciali». Sono nate le passeggiate con arti-

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sti, filosofi, letterati: «Alcuni hanno un richiamo nazionale, in media il 40 percento dei partecipanti non è della provincia di Ravenna». Una grande macchina organizzativa mossa dalla passione e dal volontariato. Costa in prima persona: «Sono un libero professionista, lavoro da anni nel campo della formazione del personale nelle reti vendita. Poi c’è la passione per altri mondi e si fa tutto con piacere». 48enne, un passato da calciatore nel Ravenna a metà degli anni Ottanta: «Dopo la laurea ho smesso con il calcio e per uno che giocava da mediano era normale finire a fare podismo. Insomma una vita da mediano». Con il tempo Trail Romagna è diventato un modello importato da altri territori: «Molti hanno preso spunto dal nostro progetto, è la dimostrazione e la soddsifazione che il meccanismo funziona. Amici che hanno partecipato ai nostri eventi e hanno ripetuto le situazione in altri contesti. È una soddsifazione quando vedi queste cose, capisci che il lavoro è ben fatto». Oltre a quella sportiva e quella ambientalista, c’è una terza anima che vive nel progetto: l’enogastronomia. «Abbiamo alcuni eventi in cui il prodotti dell’eccellenza locale sono un filo conduttore dell’iniziativa. Poter gustare i prodotti locali diventa uno stimolo in più alla partecipazione». Infine anche la sfida nella sfida: «In un periodo di crisi per tutti bisogna sempre trovare nuove vie per recuperare le risorse cercando di capitalizzare al massimo quello che può essere il ritorno dei nostri progetti per il territorio». (and.a.)

porto fuori IL MINI TRIATHLON DEI BAMBINI PER TORNARE ALL’ATTIVITÀ SPORTIVA Il 21 luglio ai Tre Laghi di Porto Fuori andrà in scena un evento organizzato da Trail Romagna: si tratta del mini triathlon per bambini. L’iniziativa è pensata per avvicinare nuove leve al mondo del podismo ma più in generale per riportare le nuove generazioni all’attività sportiva intesa in senso ampio come attività fisica che i nuovi stili di vita e le nuove abitudini stanno mandando nel dimenticatoio. «Il nostro triathlon aderisce al progetto inglese delle cinquanta cose da fare da bambini. Cose semplici come correre su un prato o arrampicarsi su un albero. Cose semplici che le nuove generazioni non fanno più spendendo ore davanti a computer e televisione».


CULTURA& LIBRI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

FAE UGO CORNIA A FAENZA IN UNO SPEAKER’S CORNER

IL LIBRO

L’epopea di Rita, tra Villanova e la California Potrebbe essere la trama di un film dei fratelli Cohen, o il canovaccio di un romanzo di Eugenides. Invece, è una vicenda vera che si svolge tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento tra Villanova di Bagnacavallo, Ravenna, il Texas e la California e che oggi per la prima volta viene raccontata da due autori ravennati Saturno Carnoli e Guido Pasi. La forza e il destino della Rita Barbieri è un volume basato sui documenti reperibili che raccontano una vicenda a dir poco incredibile. Appena ventenne, Rita Barbieri, di origini modeste (ma in grado di leggere e scrivere) viene messa incinta dal fidanzato, che però rifiuta di sposarla. Lei, per vendetta, lo uccide. Ma una sentenza per certi versi sorprendente e dettata dallo spirito positivista degli anni la assolve. A quel punto, Rita diventa una celebrità e per sfuggire anche a quell’involontaria fama raggiungerà a breve un cugino emigrato in America, nella cittadina di Texarkana dove, tra i primi a proporre hamburger, i due faranno fortuna, prima di emigrare nuovamente in California. Questa in estrema sintesi la trama, il libro è molto più ricco di suggestioni e documentazioni. La scrittura asciutta cerca di non interferire mai troppo rispetto alle fonti e di non eccedere, se non con delicatezza, nelle ricostruzioni non comprovate da documenti. Molto belle le pagine in cui gli autori chiedono al lettore di immaginare il viaggio di un migrante di quegli anni dalla misera Romagna fino alla frontiera occidentale dove si stavano costruendo le grandi ferrovie con il lavoro dei neri d’America da poco liberati dalla schiavitù. Sono pagine che arrivano dopo quelle relative al fatto di cronaca che era diventato una ballata e una leggenda raccontato in tutti i mercati: quello della bella Rita che con un coltello uccide l’uomo che l’ha sedotta e abbandonata. Se non fosse per l’accurata documentazione e gli stralci di stampa dell’epoca riprodotta davvero si stenterebbe a credere che la vicenda non fosse fiction. E invece è uno squarcio su questa terra in un tempo ormai remoto. E, almeno per chi questi posti li conosce, le pennellate che dipingono lo sfondo, senza tuttavia appesantire la vicenda, rappresentano una ragione in più per godere della lettura. Per conoscere gli autori e la genesi di questo bel libro, corredato anche di molte immagini dell’epoca, l’appuntamento è alla libreria Feltrinelli di via Diaz a Ravenna venerdì 14 giugno alle 18. (fe. an.)

La storia vera di una donna che un secolo fa uccise l’ex amante

N Z A

Lo scrittore modenese Ugo Cornia animerà uno speaker’s corner al Parco di San Francesco di Faenza, martedì 18 giugno alle 21, con il suo Scritti di impegno incivile (Quodlibet). Accanto alla statua di Evangelista Torricelli, Cornia disserterà di spread, evasori, babbo Natale, vespasiani e altre modeste proposte per un teppismo riformatore.

TOPONOMASTICA

Chi sono le donne che danno i nomi alle vie Venerdì, 14 giugno, alle 17 alla sala Muratori della Classense, sarà presentato il libro Strada alle donne, sulla toponomastica al femminile nel comune di Ravenna, realizzato da Biblioteca Classense e Soroptimist international d’Italia e al Comune. Tra gli altri interveranno il sindaco e Claudia Giuliani, dirigente della biblioteca e presidente Soroptimist di Ravenna, autrice del libro con Sandra Dirani e Cristina Fragorzi. Le protagoniste sono divise in vincitrici di Nobel, donne di scienza e medicina, donne di arti e lettere, maestre, imperatrici, politiche, donne di lotta e impegno, sante, vittime nella storia, donne dei poeti.

COTIGNOLA

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BLOOMSDAY

Staffetta di lettura per celebrare Joyce Il 16 giugno sarà Bloomsday anche a Ravenna, ossia una giornata dedicata all’Ulisse, il romanzo di James Joyce che si svolge proprio nella giornata del 16 giugno e racconta le vicende di James Bloom. A Ravenna ci sarà una staffetta di letture di brani del grande scrittore irlandese che partirà alle 10 dalla Biblioteca Classense, proseguirà poi alle 11 (fino alle 11.30) al caffé Belli, poi ai giardini della biblioteca Oriani (dalle 11.30 alle 12), alla Feltrinell di via Diaz (dalle 12 alle 13), al Clou café di piazzetta degli Ariani (dalle 13 alle 14.30), al bar Alighieri (fino alle 15.30) poi al B&B al Teatro in Largo Firenze. Per trasformare la città per un giorno in una sorta di “gemella” di Dublino.

MOSTRA AL MAR

Wanda la carrellista al Teatro Binario

Domenica 16 giugno chiude Borderline

Volto noto per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva Zelig Circus, giovedì 20 giugno, dalle 21.30, sarà protagonista col suo recital Ciao ciao, Patachini!, Maria Pia Timo, nota al grande pubblico anche come Wanda, la carrellista romagnola. L’appuntamento è nel Giardino del Teatro Binario di Cotignola.

Ultimi giorni per visitare la mostra “Borderline”, dedicata al rapporto tra arte e follia, al Mar di Ravenna. Domenica 16 giugno la mostra sarà visitabile straordinariamente fino alle 21 (la biglietteria chiuderà alle 20). Venerdì 14 giugno, ultimo aperitivo con visita guidata su prenotazione. Visite guidate poi sabato 15 e domenica 16 alle 11 e alle 16.30.


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CULTURA& RUBRICHE

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

Fulmini&Saette di Adriano Zanni

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Dai National ai “vampiri” fino ai vostri concerti di LUCA MANSERVISI Sono felice di poter ospitare in fondo a questa rubrica la prima lista dei “concerti della vita” di un lettore, che ha risposto così al mio appello di due settimane fa, e quindi io mi limito a una rapida segnalazione di alcuni dischi per diversi aspetti importanti usciti negli ultimi tempi. Sul primo sono arrivato un po’ lungo: si tratta della collaborazione (l’album si chiama Still smiling) tra Blixa Bargeld (mitizzato leader degli Einstürzende Neubauten e membro fondatore dei Bad Seeds di Nick Cave) e il compositore di culto (soprattutto per il cinema) Teho Teardo: roba nata, fatta e servita per un pubblico radical chic che si è ritrovata a fare i conti con sold out ai concerti e critiche entusiastiche pure sulla stampa generalista. Mi sarebbe piaciuto tanto stroncarla, una roba così, per affrancarmi dai radical-chic, ma in realtà è un bel disco, con Blixa che canta in inglese, tedesco e anche italiano con il suo vocione tra archi eleganti ed elettronica discreta, riuscendo ad essere anche melodico il giusto (voto 7,5). Disco molto atteso era quello dei National, band tra le più importanti del decennio in ambito “canzoni” (del tipo malinconiche e struggenti) che con Trouble Will Find Me confermano la loro piena maturità artistica, senza però lasciare il segno: ci sono anche qui pezzi memorabili, ma l’impressione in generale è quella di un disco prevedibile, un pochino stanco, non sempre all’altezza delle attese, tra l’altro un pochino peggio del precedente, che era un pochino peggio del precedente, e via dicendo. Un 6,5, per me. Con una certa puzza sotto il naso mi sono sempre tenuto alla larga dai newyorkesi Vampire Weekend, tra i nomi più pompati della scena indie mondiale degli ultimi anni. Ora che l’hype pare essersi smorzato, ho ascoltato con attenzione il loro nuovo (terzo) disco, Modern Vampires Of The City, rimanendone piacevolmente sorpreso (voto 7+), tanto da poi andare ad ascoltare meglio anche gli altri due. Bravi, niente di clamoroso, ma nel genere indie-pop (con influenze anche world, che li rendono pure originali) sono da tenere come punto di riferimento. Hype a mille, pur se non ai livelli dei vampiri, anche per i Deerhunter, che questa volta hanno scelto però di lasciare le ambizioni a casa e di sfornare un disco di semplici canzoni tra pop obliquo e accenni psichedelici, che però, a dispetto di alcune critiche feroci, secondo me funziona. Anche se non troppo (6/7). Infine lasciatemi citare due dischi un po’ più “difficili” come il nuovo, doppio, Dirty Beaches, tra Suicide e folk-ambient (si può dire?): scostante, alterno, strano, ma 7,5 per il talento purissimo. Poi c’è l’inaspettato Fields of Reeds dei These New Puritans, che abbandonano i canoni rock per andare verso una sorta di neoclassica d’avanguardia (comunque cantata) che solo per avermi fatti venire alla mente Talk Talk e Scott Walker merita un 7,5. -------------------------------------------------------------------------------

La canzone di un sabato mattina, Marina Romea VISIBILI & INVISIBILI di

FRANCESCO DELLA TORRE

Quando lo humour britannico produce anche noia...

Una rubrica di cinema tradizionale vede un recensore invitare o meno alla visione un film, raccontandone i motivi. Diritto lecito e doveroso del lettore è quello di ignorare i consigli e procedere per la propria strada. Questa rubrica, più radical e meno chic di questa Ravenna aspirante capitale, vuole ribaltare i ruoli e invitare il lettore a vedere il film in questione per poi magari tentare di convincere anche il presunto critico titolare della rubrica. Killer in viaggio, di Ben Wheatley (2012) Chris e Tina sono una coppia apparentemente nerd e innocua, che decide di fare una vacanza in camper attraverso la campagna inglese, per celebrare il loro amore e per permettere a Tina di staccarsi da una madre ossessiva. Ben presto si trasformeranno in una sorta di novelli Bonnie e Clyde: Chris uccide senza pietà le persone che secondo il suo stravagante metro di giudizio non sono degni di stare al mondo. Tina inizialmente è spaventata, ma poi si adegua. Commedia nera, genere molto amato in questa rubrica, vincitrice di premi in patria (in pratica ha vinto l'Oscar inglese) e primo premio al prestigioso e interessante festival noir di Courmayeur. Le premesse sono fantastiche, eppure ben più di qualcosa non va. Bastano pochi minuti per perdere interesse nella storia, per notare subito le stampelle su cui poggia una narrazione davvero poco fluida. Se il primo omicidio può “divertire”, l'interesse nella catena seriale perde man mano che passano i minuti, fino a un finale che, inaspettato e bellissimo, riscatta parzialmente un film in ogni caso noioso e privo di mordente. Non si sa bene cosa lo condanni, forse lo humour troppo british,

con situazioni che degenerano proprio per i modi inglesi di concepire l'educazione. In ogni caso, visti i premi e l'entusiasmo che lo accompagna, viene rinnovato l'invito al lettore a convincere chi sta scrivendo di aver preso una cantonata. Oppure, di essere d'accordo con lui. Frequently Asked Questions About Time Travel, di Gareth Carrivick (2010) Ray, Toby e Pete sono tre amici molto nerd, appassionati di fantascienza, che guarderebbero ogni giorno Guerre stellari o Ritorno al futuro. Insomma, tre inglesi come ce ne sono ovunque, Ravenna compresa. In un pub una tizia prende da parte Ray, gli dice che viene dal futuro e che loro tre diventeranno famosissimi. Inizierà un demenziale ed esilarante viaggio nel tempo, coi tre imbranati protagonisti che devono guardarsi le spalle dai “revisori” storici che dal futuro li vogliono far fuori (una sorta di Cyber-Pansa). Girato con pochissimi mezzi e tanta fantasia, il film è giocato tutto su paradossi temporali e piccoli viaggi nel tempo (anche di solo mezz'ora), basandosi sul concetto di come la manipolazione del passato incide sul futuro. Il tutto con enorme ironia e calandosi completamente nelle vesti dei protagonisti, più vicini a quelli di Una notte da leoni che a Luke Skywalker. La fantapassione gioca brutti scherzi e alla fine si esagera un po', ma per tutta la (brevissima, un'ora e un quarto) durata del film ci si diverte parecchio, perchè lo humour britannico è si un po' più greve ma anche diretto e... internazionale. E se si è un po' come i protagonisti, ci si arriva ad entusiasmare. Inedito da noi, e destinato a restarlo, sottotitoli disponibili in rete.

MALDINI E COFFARI & C.

Volentieri raccolgo l’ invito a scrivere sui concerti della vita. Come partire non lo so. Vado un po’ a random. Torino 11 luglio 1982, Rolling Stones: giornata indimenticabile. Io ero un pischello. I miti. E Mick Jagger che profetizza una vittoria dell’ Italia per 3-1 contro la Germania, nella finale. In serata saremo Campioni del Mondo di calcio. Milano 1984, U2: The Unforgettable Fire tour. Bono & soci sono ancora puri. Londra 1986, Residents: concerto da fantascienza. Londra 1990, Nick Cave: semplicemente straordinario; la forza oscura della voce. Londra 1990 Red Hot Chili Peppers: quando famosi non lo erano ancora. Sempre Londra, fine ’80, inizio ’90: Stray Cats, Pogues, ManoNegra. E infine per arrivare a tempi più recenti, Torino 2004, Massive Attack: di grande impatto musicale e visivo. Unici ad oggi. Verona 2006, Pearl Jam: la cornice dell’ arena parla da se. Perugia 2008, Rem: semplici e belli. Ferrara 2008, David Byrne: riesuma i 2 capolavori dei Talking Heads. Ispirato. Bologna 2012, Radiohead: da sogno. (Rodolfo Amato) Per vedere pubblicati anche i vostri concerti della vita, scrivetemi alla mail luca@ravennaedintorni.it.

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DOMENICA 23 GIUGNO

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LUNEDÌ 24 GIUGNO

FRANK DAVID

MARTEDÌ 25 GIUGNO

BALLERINI MILLELUCI


CULTURA& TEMPO LIBERO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

CinemaCity - Ravenna

• CINEMA •

Hates - House at the end of the street (Regia di Mark Tonderai)

gio., ven., lun. e mar.: 20.25-22.45; mer. e sab.: 18.10-20.25-22.45; dom.: 16-18.10-20.25-22.45

Programmazione da giovedì 13 a mercoledì 19 giugno

17

lun.: 20.30-22.40

L’esorcista (v.m. 14) (Regia di William Friedkin)

mer.: 20.20-22.40

Italia - Faenza

Quando meno te lo aspetti

Niente può fermarci

(Regia di Agnès Jaoui)

(Regia di Luigi Cecinelli)

ven., sab. e lun.: p.u. 21.15; dom.: 18.30-21.15

gio., ven., lun. e mar.: 20.40-22.50; mer. e sab.: 18.20-20.40-22.50; dom.: 16.10-18.20-20.40-22.50

La parte degli angeli (Regia di Ken Loach)

mer.: p.u. 21.30

Benvenuti a Saint-Tropez

Cinedream - Faenza

(Regia di Danièle Thompson)

gio., ven., lun. e mar.: 20.20-22.40; mer. e sab.: 18.10-20.20-22.40; dom.: 16-18.10-20.20-22.40

Hates - House at the end of the street (Regia di Mark Tonderai)

fer.: 20.30-22.45; sab.: 18-20.30-22.45; dom.: 15.40-18-20.30-22.45

Il fondamentalista riluttante (Regia di Mira Nair)

(Regia di M. Night Shyamalan)

(Regia di Mira Nair)

gio., ven., lun. e mar.: 20.25-20.50-22.30; mer. e sab.: 18-18.50-20.25-20.50-22.30; dom.: 16.10-18.15-18.50-20.25-20.50-22.30

fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.50-20.20-22.40; dom.: 15.25-17.50-20.20-22.40

After Earth - Dopo la fine del mondo Quando meno te lo aspetti

(Regia di M. Night Shyamalan)

(Regia di Agnès Jaoui)

fer.: 20.35-22.45; sab.: 18.10-20.35-22.45; dom.: 15.30-18.10-20.35-22.45

gio., ven., lun. e mar.: p.u. 20.30; mer. e sab.: 18.15-20.30; dom.: 16-18.15-20.30 (Regia di Jason Moore)

Proiezione in 3D: fer.: 20.20-22.45; sab.: 17.50-20.20-22.45; dom.: 15.20-17.50-20.20-22.45

U.S.A. vs John Lennon (Regia di David Leaf e John Scheinfeld)

Proiezione in DGT: lun.: p.u. 20.30

(Regia di Barry Levinson)

fer.: 20.30-22.45; sab.: 17.50-20.30-22.45; dom.: 15.45-17.50-20.30-22.45

Proiezione in DGT: mer.: 20.30-22.55

Jolly - Ravenna

gio., ven., lun. e mar.: 20.20-22.25-22.55; mer. e sab.: 18.15-20.20-22.25-22.55; dom.: 16-16.50-18.15-20.20-22.25-22.55

Epic

sab.: p.u. 18; dom.: 15.40

gio., ven., sab., lun. e mar.: p.u. 21; dom.: 18.30-21

Rocca Cinema - Ravenna

(Regia di Gabriele Salvatores)

sab.: p.u. 21.30

(Regia di Chris Wedge)

dom.: p.u. 17

Fast & Furious 6

(Regia di Régis Roinsard)

dom.: p.u. 21.30

fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

La grande bellezza (Regia di Paolo Sorrentino)

gio., ven., dom., lun. e mar.: 20.10-22.45; sab.: 18-20.35-23.10; mer.: 18-20.35

Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052 Rocca Cinema Ravenna, Rocca Brancaleone, tel. 339 5988013

(Regia di Jacques Audiard)

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Arena Borghesi Faenza, via Stradone 2, tel. 0546 663568

lun.: p.u. 21.30 (ingresso gratuito)

mar.: p.u. 21.30

Croods (Regia di Chris Sandres e Kirk De Micco)

Arena Cinema - Massa Lombarda

Un eroe dei nostri tempi

(Regia di Mario Monicelli)

mar.: p.u. 21.30

La grande bellezza

(Regia di Paolo Sorrentino)

Cineparco delle Cappuccine Bagnacavallo

Oltre le colline

gio.: p.u. 21.30

La parte degli angeli (Regia di Ken Loach)

ven. e sab.: p.u. 21.30

Monsters & Co. Proiezione in 3D: fer.: p.u. 20; sab.: 17.40-20; dom.: 15.30-17.40-20

Il sospetto mar.: p.u. 21.30

(Regia di Luchino Visconti)

(Regia di Justin Lin)

lun.: p.u. 21.30 (Regia di Thomas Vinterberg)

Vaghe stelle dell’Orsa

(Regia di Cristian Mungiu)

Fast & Furious 6

(Regia di Pete Docter, David Silverman e Lee Unkrich)

Un sapore di ruggine e ossa

(Regia di Justin Lin)

dom.: p.u. 21.30

sab., dom. e lun.: p.u. 21.15

(Regia di Paolo Sorrentino)

gio., ven., sab., lun. e mar.: 20.20-22.45; dom.: 17.45-20.20-22.45

Tutti pazzi per Rose

(Regia di Hayao Miyazaki)

La grande bellezza gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 20.10; dom.: 17.35-20.10

Educazione siberiana

Kiki - Consegne a domicilio

Gulliver - Alfonsine

(Regia di Chris Wedge)

(Regia di Régis Roinsard)

Una notte da leoni 3 (Regia di Todd Phillips)

Epic

Tutti pazzi per Rose

sab.: p.u. 21.30

mer.: p.u. 21.30

(Regia di Todd Phillips)

(Regia di William Friedkin)

Proiezione in 3D: gio., ven. e mar.: 20.10-21-22.50; sab.: 17.50-18.40-20.35-21.20-23.15; dom.: 16-17.30-18.40-20.10-21.20-22.50; lun.: 20.10-22.20-22.50; mer.: 17.50-20.10-22.50

(Regia di Ken Loach)

Una notte da leoni 3

L’esorcista (v.m. 14)

(Regia di J.J. Abrams)

La parte degli angeli

(Regia di Haifaa Al-Mansour)

(Regia di J.J. Abrams)

Into darkness - Star Trek

Bianca come il latte, rossa come il sangue

La bicicletta verde

Into darkness - Star Trek Voices

fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

gio.: p.u. 21.30

ven.: p.u. 21.30

fer.: 21.40-22.40; sab.: 17.45-21.40-22.40; dom.: 15.35-21.40-22.40

Il fondamentalista riluttante

The Bay

(Regia di Roberto Andò)

(Regia di Luigi Cecinelli)

After Earth - Dopo la fine del mondo

gio., ven., lun. e mar.: p.u. 20.30; mer. e sab.: 18.15-20.30; dom.: 16-18.15-20.30

Arena Borghesi - Faenza

Viva la libertà

(Regia di Giacomo Campitoti)

Niente può fermarci

gio., ven., lun. e mar.: 20.10-22.50; sab.: 18-20.35-23.10; dom.: 17-20.10-22.5; mer.: 18-20.35

Sarti - Faenza chiusura estiva

U.S.A. vs John Lennon

Tutti contro tutti (Regia di Rolando Ravello)

dom. e lun.: p.u. 21.30

Reality (Regia di Matteo Garrone)

mar. e mer.: p.u. 21.30

(Regia di David Leaf e John Scheinfeld)

INFOCINEMA Arena Cinema Massa Lombarda, c/o Museo della Frutticoltura Bonvicini via Amendola 40, tel. 329 2054014 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cineparco delle Cappuccine Bagnacavallo, via Berti 6, tel. 329 2054014

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril Giovedì 13 giugno, ore 21

Venerdì 21 giugno, ore 21

Luoghi da Favola

I Venerdì dell'A.R.A.R., Sala Conferenze del Planetario, INGRESSO LIBERO

IL CIELO DEI BAMBINI (serata al telescopio, letture animate)

Venerdì 14, ore 21

OSSERVAZIONE DELLA VOLTA STELLATA (cielo permettendo, ingresso libero)

Martedì 18 Giugno, ore 21 Claudio Balella

LA BIBLIOTECA DI BABELE (edizione ombrellone) Recensione di libri di astronomia e scienza.

Martedì 25 giugno, ore 21 Agostino Galegati

VIAGGIO DALLA LUNA AL SOLE Alla scoperta dei nostri vicini

OSSERVIAMO LA LUNA E LE COSTELLAZIONI Per informazioni e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it


MANGIARE& BERE

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

L’ALIMENTO

Il pane buono, tra gesti arcaici e ingredienti da cercare con cura di Giorgia Lagosti Ricordo con tanto affetto quando la mia nonna paterna raccoglieva un pezzetto di pane accidentalmente caduto a terra, lo ripuliva con cura e lo mangiava come fosse il cibo più buono del mondo. O ancora quando, indispettita, con un gesto veloce, rimetteva “diritto” il filone di comune dopo che qualcuno inavvertitamente lo aveva riappoggiato sulla tavola sottosopra. In quei gesti arcaici, tramandati di generazione in generazione, c’era la sobrietà dignitosa di chi avvertiva il dovere di non sprecare un bene prezioso. C’era il rispetto per le valenze simboliche e persino sacrali di quello che è uno degli alimenti più antichi e più intimamente legati alla storia dell’umanità. La necessità di non sprecare gli avanzi del pane ha istigato generazioni di massaie, in Romagna di azdòre, a inventare ricette tanto fantasiose quanto gustose, capaci oggi più che mai di comunicare sapori antichi e familiari: la pappa con il pomodoro, il pancotto, la panzanella toscana, i passatelli romagnoli, la pasta con la mollica tipica del sud d’Italia, le onnipresenti bruschette, polpette e gnocchi, i canederli trentini. E poi tortini, frittate, ripieni, croste, panature… Ma, per un buon pane, “buono come il pane”, sono gli ingredienti, pochi, pochissimi, che devono essere ricercati con cura e verso i quali è necessaria una grande attenzione. Materia prima fondamentale rimangono le farine di frumento, in particolare quelle di grano tenero di tipo 0, 1 e 2, particolarmente indicate per la panificazione: la loro soffice consistenza e le

giuste proporzioni di amido e glutine favoriscono l’azione dei lieviti e permettono di ottenere una mollica morbida e finemente alveolata. Tipiche del nostro Sud, invece, le semole di grano duro, a più alto contenuto di glutine e carotenoidi, conferiscono al pane un colore giallognolo, una particolare consistenza e una più lunga durata che rendono possibile la produzione di pagnotte di grandi dimensioni. Ed erano queste, dalla crosta dura e croccante, che i contadini di altri tempi infilavano nelle bisacce e se le facevano bastare per giorni. Allora come oggi l’impiego di sfarinati di buona qualità e l’uso di tecniche di panificazione a regola d’arte rendono inutile il ricorso all’uso di composti chimici detti miglioratori. Sembrerebbe superfluo poi parlare di acqua, ma non è affatto così. Non tutte le acque vanno bene e non tutte garantiscono gli stessi risultati. L’acqua ideale do-

vrebbe essere potabile, non inquinata, non troppo dura né eccessivamente trattata con cloro e non dovrebbe avere un alto contenuto di sali terrosi. Aggiunta in dosi variabili da 50 a 65 parti per 100 di farina, facilita la formazione del glutine e la regolazione delle attività enzimatiche. Ma vero ingrediente cardine della panificazione è il lievito. Generalmente si tratta del comune lievito di birra che innesca la conversione degli zuccheri fermentescibili presenti nell’impasto in anidride carbonica, etanolo e sostanze secondarie. Attenzione, però. C’è lievito e lievito. Piccole produzioni artigianali di particolare pregio utilizzano ancora una forma più antica e laboriosa di lievitazione naturale, con l’impiego di paste acide. Questo procedimento mette in moto diversi tipi di fermentazione che causano la lenta comparsa di acido lattico e acido acetico. Ne risulta un pane dalla mollica soffice e alveolata,

dai profumi e dagli aromi più ricchi e complessi e da una fragranza che si conserva a lungo. E il sale? Questo minerale onnipresente (da preferire quello di origine marina) può entrare a far parte dell’impasto nella misura del 2 percento, anche se esistono pani sciapi come quello toscano. Va detto però che la presenza del sale non solo rende il pane più appetibile, ma induce una fermentazione meno tumultuosa, svolge una azione antibatterica e migliora la conservabilità. Purtroppo la nostra alimentazione quotidiana è fin troppo ricca di sale e questo non aiuta la nostra salute. Va nella giusta direzione quindi l’iniziativa di oltre 200 panificatori italiani che dal 2011, per ottenere un calo del rischio cardiovascolare, si sono impegnati ad abbassare all’1,7 percento la percentuale di cloruro di sodio sul totale della farina.

Farina, acqua e lievito: pochi ingredienti ma fondamentali per questo cibo semplice e universale.

GUSTO

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Sotto: una panzanella, una delle tante ricette inventate per non buttare il pane

nel dettaglio UN PAESE CON DUECENTOCINQUANTA TIPI DI PANE Ha del prodigioso la straordinaria varietà di tipi e di forme di pane che ha origine da così pochi e semplici ingredienti: farina, acqua e lievito, con l’aggiunta facoltativa del sale. Usi e tradizioni locali ci hanno consegnato un patrimonio di valore inestimabile costituito da oltre 250 tipi diversi di pane. Pane comune, pani speciali, pani di farina di grano tenero, pani di semola di grano duro, pani di farina integrale, pani di kamut, di segale, di farro, di riso, di orzo, di mais, di avena, di miglio, di grano saraceno, pagnotte, panini, friselle e filoni, biova, carta musica e ciabatta, ciopa, chifel, cioriola romana e coppia ferrarese, michetta, pagnotta del dittaino, pane casereccio di Genzano, pane di Altamura, di Matera, di Merano, puccia, carasau… In alcuni casi si tratta di vere e proprie perle gastronomiche, in altri di pani normali, tanto importanti però per la nostra vita di tutti i giorni. Né la civiltà dei consumi, né alcuni tentativi di ingiusta demonizzazione del pane in nome di una sorta di ossessione per la linea sono riusciti a scalzarlo dalla quotidianità dei nostri comportamenti alimentari. Certo, i consumi pro capite giornalieri in Italia si sono notevolmente ridotti (da 820 grammi al giorno a 100), ma il pane, alimento semplice, fragrante, sano e nutriente, si è preso la rivincita, vedendosi confermare il ruolo di pilastro fondamentale della dieta italiana e mediterranea. (gio. la.)

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MANGIARE& BERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

COSE BUONE DI CASA

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TRADIZIONI PAESANE

Delizioso dessert in coppa di albicocche e non solo... a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

Con l’arrivo dell’estate possiamo contare su maturi e succosi frutti per prepare dolcezze freschi e prelibati. Questa settimana vi propongo un dessert con le albicocche. Albicocche e non solo, perché la confezione in coppa prevede la preparazione di due creme e di due diverse guarnizioni, per una delizia che è composta da diversi strati. Ingredienti: albicocche mature ma sode (calcolare per 12 bicchieri, 15 frutti), due cucchiai di zucchero vanigliato, un bicchiere di vino moscato Preparazione delle albicocche: lavare i frutti, aprirli e tagliare a cubetti, cuocere i pezzi con lo zucchero e il vino per 10 minuti. Poi lasciare raffreddare. Ingredienti della crema di formaggio: 400 gr. di mascarpone, 200 gr. di robiola, due cucchiai di zucchero. Preparazione: mescolare il tutto accuratamente e mettere in una tasca da pasticceria Ingredienti della crema di zabaione: 1 uovo intero e 3 tuorli, 4 cucchiai di zucchero e 1 cucchiaino di farina, un bel bicchiere grande di vino moscato. Preparazione: lavorare le uova con lo zucchero e la farina, aggiungere il vino, e cuocere a fuoco basso per 5 minuti. Deve assumere un'aspetto cremoso. Poi lasciare raffreddare. Inoltre predisporre: 150 gr. di amaretti sbriciolati finemente e due cucchiai di granella di pistacchi. Assemblaggio del dolce in un bicchiere o coppetta: sul fondo mettere una spolverata degli amaretti sbriciolati, un cucchiaio di albicocche con un po' del loro liquido, la crema di formaggio, altre albicocche, un poco di crema di zabaione e poi in cima la granella di pistacchi. Tenere in frigorifero per almeno un'ora prima di servire.

Storia, aneddoti, cibo e buon vino a Filetto “Come sono belli i nostri paesi”: con questo titolo, giovedì 20 giugno (ore 21) si tiene a Filetto, nella ex chiesa di San Lorenzo, una serata dedicata alle tradizioni e alle eccellenze di un paese di campagna fra storia, memorie, gastronomia tipica e vini di pregio. Fra gli ospiti dell’incontro Vanda Budini che presenterà le caratteristiche del territorio, la nostra Angela Schiavina che parlerà delle sue “cose buone di casa”, Alessandra Ravagli che illustrerà i buoni vini e i frutti dell’azienda agricola di famiglia, Roberto Marchini, autore di una ricerca sulla Villa Ramona Nuova di Filetto, Antonio Gallegati, dell’omonima azienda vitivinicola di Faenza produttrice dell’eccellente sangiovese di Romagna doc superiore “Corallo Nero” che ha ottenuto i prestigiosi tre bicchieri della Guida d’Italia 2010 del Gambero Rosso, e infine, Germano Brandolini che racconterà delle cronache paesane, a partire dalla festa religiosa e sagra popolare della Madonna di Sulo. La serata è promossa dal comitato cittadino di Filetto Pilastro e dall’associazione culturale “Come eravamo”.

aperto dal martedì al sabato dalle 5,00 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 19,00 alla domenica dalle 5,00 alle 13,00 Via Garigliano, 19 Ravenna Tel. 0544 67503

I PIATTI DELLE FESTE - VOLTANA

cose buone di casa

GLI STAPPATI

Albana vendemmia tardiva 2012 Fattoria Paradiso, da non perdere di FABIO

MAGNANI GLISTAPPATI@GMAIL.COM

Non perdetevi la vendemmia tardiva 2012 da uve albana della Fattoria Paradiso. SI tratta di un vino essenziale se paragonato alla categoria. Leggero miele al naso, uva passa, salvia, scorze di agrumi ed erbe aromatiche. Precisione e lunghezza. Palato equilibrato, dalla freschezza acida modulata e dal finale appena astringente. Chiude tra ricordi di legno di cedro e fichi freschi maturi. L’appassimento è ottenuto in pianta tramite recisione del tralcio. Ottimo vino, di buona beva, agilità e facilità d’abbinamento.

Cappelletti voltanesi, con carne e parmigiano Sapori e tradizione alla Festa de l'Unità di Voltana, che si aprirà dal 20 al 25 giugno nel Campo sportivo della frazione lughese. Alla festa, i primi la faranno da padroni, con piatti di terra e di mare preparati al momento dalle volontarie. Un posto d'onore senza dubbio va ai famosi cappelletti voltanesi, con ripieno di carne e parmigiano, confezionati rigorosamente a mano. Da non dimenticare però le delizie del mare, dagli spaghettoni allo scoglio ai tagliolini con i gamberi, fino al tradizionale risotto con ragù di pesce. Tra i secondi, invece, l'anguilla cotta all'ordine, sulla brace.

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GENITORI& BAMBINI

IL GIARDINO DI BAMBI

UN BAGNO DI LIBRI

Torna la rassegna di letture sulla sabbia Non solo secchiello e paletta, tuffi e gelati: tra i protagonisti del divertimento dei bambini in spiaggia ci sono anche i libri. E la voce di tanti lettori e lettrici volontari, artefici di letture collettive. Si ripropone per il quarto anno consecutivo la rassegna “Un bagno di libri”, letture ad alta voce per genitori con bambini (0-6 anni) a cura dei lettori e delle lettrici volontari di Nati per Leggere. Dal 17 giugno – primo appuntamento al bagno Federico di Punta Marina alle 17 – al 26 luglio otto gli stabilimenti balneari coinvolti, tra Marina di Ravenna, Punta Marina e Casalborsetti. In questa edizione si sperimenta anche l'appuntamento mattuttino al Bagno Vela, dalle 10 alle 11 del mercoledì. Ci sono venticinque nuovi lettori NpL in campo per questa edizione. Le lettrici e i lettori hanno frequentato un corso di formazione organizzato dall’Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con l’l'Area Istruzione e Infanzia e sponsorizzato dal Consiglio di zona di Coop Adriatica, hanno iniziato la loro attività di lettura ad alta voce nelle biblioteche della città e nelle librerie aderenti al progetto. Gli stabilimenti balneari contribuiscono ogni anno al progetto Nati per Leggere Ravenna con una donazione in libri che va ad alimentare lo scaffale dedicato ai lettori volontari disponibile presso la biblioteca ragazzi di Casa Vignuzzi. Dall'inizio della manifestazione sono stati donati 160 nuovi libri.

Un nuovo centro educativo in via Newton Alla presenza dell’assessore comunale Massimo Cameliani, è stato inaugurato il centro educativo e ricreativo per bambini “Il Giardino di Bambi”, in via Newton 32, a Ravenna. «Il Giardino di Bambi – spiegano le tre giovani socie, Chiara, Manuela e Valentina – è un centro che vuole andare incontro alle mamme con uno spazio creato ad hoc per l’organizzazione di laboratori creativi, gioco, feste di compleanno». Il centro è aperto dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 e il sabato e domenica dalle 15.30 alle 19.30. «Ma intendiamo organizzare gli orari anche a seconda delle esigenze dei genitori. Inoltre su prenotazione, possiamo affittare sale per eventi e compleanni. Infine intendiamo organizzare anche Cre estivi e invernali». Il Giardino di Bambi offre un servizio educativo per i bimbi dai 12 ai 36 mesi.

RUSSI MARATONA MARAMEO AL PARCO BERLINGUER Venerdì 14 giugno, a partire dalle 16.30, ritorna Marameo al Parco Berlinguer di Russi, con laboratori, concerti, cena e campeggio con racconti e storie di paura. Per la cena e il campeggio è richiesta la prenotazione obbligatoria entro il 13 giugno al cell. 342 6613841 (posti tenda limitati). Il programma prevede, alle 17.15 “Music Together”, laboratorio per piccoli (0-5 anni); a seguire laboratorio, lettura musicata, cena, concerto con i “Capra e Cavoli” e campeggio. Al risveglio si aprirà il laboratorio del buongiorno.

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JUNIOR

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LA PREMIAZIONE

Una medaglia per i 60 alunni del “Pedibus targato Ra” Tutti i giorni, con il loro giubbottino arancione, sono andati a piedi da casa a scuola e viceversa, facendo moto, socializzando tra loro, imparando nuove regole sull’educazione stradale e dando un contributo al miglioramento della qualità dell’ambiente urbano in prossimità delle loro scuole. Per questo i 60 alunni delle elementari Augusto Torre (nella foto) e Vincenzo Randi che nel corso dell’anno scolastico che sta per finire sono stati allo stesso tempo il motore e i passeggeri del “Pedibus targato Ra” hanno ricevuto, per la giornata mondiale dell’ambiente, una medaglia in segno di riconoscimento.

CENTRO COMMERCIALE ESP SABATO E DOMENICA SI CORRE IN FORMULA 1, IN PALIO UNA PLAYSTATION 3 Sabato e domenica prossimi, all’interno del Centro commerciale Esp, sarà installata una super pista per modellini elettrici, la più grande pista itinerante d’Italia, che riproduce il circuito originale del Gran Premio d’Italia di Monza, con uno sviluppo totale di ben 40 metri su due corsie di gara. Ogni aspirante pilota potrà gareggiare con la monoposto nazionale per eccellenza, una Ferrari F1 in scala 1:32, e dovrà effettuare 5 giri di pista (più 1 giro di ricognizione per testare il percorso), alternandosi su entrambe le corsie disponibili, cercando di ottenere il tempo totale di gara più basso possibile. Il miglior tempo ottenuto sarà visibile, al termine della prova, su di un monitor posizionato nei pressi della partenza della gara. Al termine della seconda giornata di gara, al concorrente che avrà effettuato il giro più veloce in assoluto verrà assegnato il Trofeo Esp, consistente in una Sony PlayStation 3 (il vincitore – se non presente – verrà contattato telefonicamente e il premio sarà consegnato a domicilio). La gara è aperta a tutti, senza limite di età o di sesso, ci si iscrive direttamente sul posto e la partecipazione è totalmente gratuita. I minori possono partecipare solo se accompagnati da un tutore. Ogni pilota potrà partecipare per un massimo di 2 volte a giornata (anche non consecutive).


ESTATE& TEMPO LIBERO

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INFORMAZIONE PROMOZIONALE

LIDO ADRIANO

Fine settimana in riva al mare con tutti i più buoni “Sapori d’Italia Lido Adriano - Viale Petrarca 344, Tel. 0544-494534 - info@bagnocalipso.com

Fotoconcorso sulle architetture del Lido

Week end all’insegna delle eccellenze dell’enogastronomia del Bel Paese a Lido Adriano, che il 15 e 16 giugno nelle vie e piazze della localita balneare ospita la rassegna di prodotti tipici nazionali “Sapori d’Italia” con un mercatino di specialità che provengono un po’ da tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia passando naturalmente per la Romagna. Per l’occasione sI potranno degustare e acquistare diverse specialità delle regioni italiane, dagli arrosticini

abruzzesi alla fiorentina di Chianina toscana ai deliziosi dolci siciliani... Non mancheranno momenti di itrattenimento e animazione musicale. Sabato 15,sul palco allestito in piazza Vivaldi si esibirà il gruppo dei Moka Club, fra travestimenti, ironia e tantissimi hit della disco music e del rock degli anni ‘70. Domenica 16 nel pomeriggio è in programma invece uno spettacolo di musiche e balli folkloristici romagnoli, con tanto di sciucarén».

La Pro Loco di Lido Adriano con il Patrocinio del Comune di Ravenna organizza, ai fini di valorizzazione e promozione turistica della località, un concorso fotografico il cui tema è “L’anima Architettonica di Lido Adriano” Tutte le foto presentate dovranno, pena l’esclusione, interessare il territorio di Lido Adriano con i seguenti confini: Porto Fuori , Punta Marina con il confine del Canaletto, direzione Lido di Dante :Fiumi uniti incluso la Foce. Il termine ultimo per la partecipazione e la consegna delle fotografie è lunedì 24 luglio, presso la segreteria del concorso (Pro Loco Lido Adriano). Per ulteriori informazioni sui termini del concorso consultare il sito www.prolocolidoadriano.it

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SOCIETÀ& TEMPO LIBERO

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA& DINTORNI

LE IMPRESE

Sono vittorie su tutti i campi Le squadre cittadine di calcio, basket e volley festeggiano la promozione A volerla mettere giù con un po' di motivata spavalderia, tipica di questi momenti, si potrebbe dire che in città lo sport sappia solo vincere. Ma abbasseremo l'asticella di una tacca e diremo che in città, quando si fanno le cose per bene e la fortuna gira, lo sport sa anche vincere e regalare emozioni. Le stagioni sportive delle tre principali discipline - calcio, pallavolo, basket - si sono chiuse con una promozione in categoria superiore per una squadra ravennate. Lo ha fatto il Ravenna Sport 2019 nel calcio salendo dagli inferi della Promozione all'Eccellenza, sempre inferi ma un po' più su. Lo ha fatto la Donati Cmc Porto nel volley vincendo la finale playoff e arrivando in A2 presentandosi con il vestito buono alla cerimonia di fusione con la Robur Costa . Lo ha fatto l'Acmar Piero Manetti completando un'impresa che pareva compromessa quando perse clamorosamente in casa la prima delle tre gare decisive e ora, con la riorganizzazione dei campionati, arriverà in Legadue. Insomma, è un estate di goduria sportiva. Buon divertimento.

Scene da promozione: alcune immagini dei successi cittadini tra calcio, pallacanestro e pallavolo. Le gallerie complete dei festeggiamenti sul nostro sito www.ravennaedintorni.it

SPORT

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la festa 100 ANNI DI CALCIO Il 15 giugno lo stadio Benelli ospiterà la festa del centenario del calcio a Ravenna. Un torneo giovanile, stand gastronomici ma soprattutto la partita amarcord tra la squadra del 1992-93 allenata da Francesco Guidolin e quella del 1996-97 allenata da Walter Novellino. In campo tanti dei protagonisti degli ultimi anni del secolo giallorosso, nomi di calciatori che hanno scaldato i cuori della tifoseria ravennate. Spazio anche al ricordo di chi non c’è più: Vittorio Mero, Gionata Mingozzi, Brian Filipi, Daniele Corvetta.


IL CONSIGLIO

Ritenzione idrica: ecco come sconfiggerla in farmacia Gambe pesanti, accumulo di grassi ad addome, glutei e cosce, sensazione di gonfiore: potrebbero essere i sintomi di una ritenzione idrica, un disturbo diffuso, soprattutto fra la popolazione femminile, che si evidenzia con la tendenza dell’organismo a trattenere liquidi che si accumulano maggiormente nelle zone già predisposte all’accumulo di grassi, quindi proprio cosce, glutei e addome. In alcune condizioni questa ritenzione può essere concausa della formazione della cellulite. Ma non è solo per cercare di migliorare tale condizione che è importante drenarsi. Infatti, a seconda di quale tipo di ritenzione idrica si soffre, si possono avere diversi disturbi oltre a quelli sopra citati. «Molto sinteticamente – spiega la dottoressa Monica Tozzi della Farmacia comunale n. 4 di via Nicolodi 21 – possiamo distinguerla in quattro tipi: la circolatoria o primaria, quella più diffusa dovuta al cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico, il sangue in parte ristagna provocando un flusso di liquido negli spazi interstiziali delle cellule degli arti inferiori; la secondaria dovuta a patologie come ipertensione, cardiopatie, insufficienza renale ed epatica; la iatrogena per uso prolungato o abuso di farmaci ad esempio antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale; la alimentare dovuta a eccessivo consumo di cibi contenenti sodio come formaggi stagionati, insaccati, l’usare troppo il sale. Naturalmen-

te il medico di riferimento saprà cosa è più opportuno fare per ridurre la ritenzione idrica, ma anche i farmacisti possono essere un valido aiuto, anche come primo approccio e per consigliare comportamenti e rimedi». È frequente, infatti, che al banco arrivino richieste di informazioni o per l’acquisto di prodotti e il farmacista cerca di capire, da una prima anamnesi, se la persona soffre di particolari patologie, quali farmaci assume o se c’è una specifica terapia in corso. «Intanto – prosegue la dottoressa Tozzi – è importante cambiare il proprio stile di vita facendo attività fisica come il nuoto o passeggiare e poi inserire nell’alimentazione frutta ricca di potassio che elimina i liquidi in eccesso, vitamina C che protegge i vasi sanguigni e i capillari, carboidrati integrali, pesce, bere molta acqua a basso contenuto di sodio. Possono aiutare le tisane drenanti con ippocastano, tè verde, carciofo e pungitopo. Alcuni clienti preferiscono le formulazioni in compresse o in bustine, ma recentemente grosso successo riscuotono gli stick-pack, bustine liquide concentrate monodose che possono essere diluite in acqua e bevute nell’arco della giornata. Esistono anche nuove formulazioni bifasiche: quella per il giorno ad azione drenante, antiossidante e reidratante e quella per la notte depurativa e disintossicante. Tanti i rimedi naturali che hanno un esito benefico. Nelle formulazioni in commercio, accanto ai prodotti

con azione drenante, sono presenti il tamarindo e il succo di prugne che hanno anche un’azione blandamente lassativa, nonché componenti con attività termogenica come l’arancio amaro che aumenta il metabolismo, e l’alga bruna, ricca di iodio

SALUTE

SALUTE& BENESSERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 13 giugno 2013

MERLINO E IL DESTINO ARIETE La serenità è nel cuore, le soddisfazioni economico-professionali incominciano ad arrivare, e voi ritrovate l’ottimismo. Tutto si consolida insomma, anche anatomicamente parlando, ma sabato non abbaiate come rottweiler se sarete richiamati ai doveri domestici. Nel week end riposate! TORO Saturno istiga a tagliare con ciò che non vi soddisfa; Venere e Mercurio galvanizzano, così il lavoro arriva o si consolida, e la fornicazione vi impana come un cordon bleu, e vi rende altrettanto gustosi. Ma attenti a non voltare le spalle ai soliti fetenti travestiti da Buoni Samaritani. GEMELLI Con Marte nel segno che aizza la iena zitella che c’è in voi e Giove che porta sollievi nel cuore, non stressatevi più di tanto se talvolta il lavoro sarà piacevole come una flebite. Siete in odore di riscossa, ma tenete a freno quella lingua a meno che non si tratti di cogliere l’occasione di fornicare. CANCRO Grazie a Mercurio e Venere in buona posizione, e Giove in procinto di entrare nel segno, il lavoro migliora, anche se permane la presenza intorno a voi di persone imparentate con una colonia di zecche. Se per qualcuno non è tempo del grande amore, la fornicazione comunque si globalizza.

Grosso successo riscuotono gli stick-pack, bustine da diluire

LEONE Con l’aiuto di Marte e Giove intercettate occasioni e sponsor utili nel lavoro. Fascino e simpatia lievitano come e più degli zigomi della Santanché, ma con risultati differenti visto che avrete la possibilità di farvi apprezzare non solo per le vostre acrobazie in fatto di fornicazione.

(non indicata per chi soffre di tiroide). I maggiori drenanti sono la betulla, la gramigna, che aumenta la diuresi, lo hieracium pilosella, che elimina l’acido urico ed è un anticellulite, il meliloto per un drenaggio linfatico in caso di gonfiore alle gambe, il tè di Giava o il tè verde, il succo di mirtillo per proteggere i capillari e per chi ha problemi di circolazione, il gambo di ananas che aiuta nei processi digestivi e riduce gli edemi, il rusco, il tarassaco, il ginkgo biloba, l’equiseto, il magnesio e il potassio. Ma esistono molti altri tipi di prodotto che per contenuto o formato possono adattarsi ad ogni esigenza». Claudia Graziani

La dottoressa Monica Tozzi, della Farmacia comunale n. 4 a Ravenna

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3 BUONI MOTIVI PER FARE IL TEST PER LE

INTOLLERANZE ALIMENTARI:

- Dà la possibilità di studiare una dieta personale ed unica. - L’eventuale perdita di peso non è che uno dei benefici che potrai ottenere conoscendo i cibi non tollerati dal tuo organismo - Stanchezza e gonfiore lascieranno il posto a energia e lucidità mentale

VERGINE Con Marte dissonante che vi conferisce l’oro olimpico nel lancio degli zebedei, la fatica c’è, ma anche gli amici in grado di tirarvi le volate giuste specie nel lavoro. Ormoni poco reattivi, a meno che non finiscano nelle mani giuste nel fine settimana quando sarete baciati anche dalla Luna giusta. BILANCIA Con Mercurio e Venere dissonanti, siete pervasi di acido zitelico. Il che non guasta per riconsiderare le frequentazioni e, tanto per salvarvi i glutei, le collaborazioni. Fino a sabato sarete presi da scadenze e da faccende concrete e domenica neppure la fornicazione saprà appagarvi. SCORPIONE Con Mercurio e Venere in transito positivo non saranno certo dei contrattempi o le discussioni in famiglia ad arrestare la vostra carica. Il peggio è passato e voi avete perso l’espressione cupa della zia vecchia e zitella. Anche gli ormoni sono sulla cresta dell’onda per tuffarsi nella fornicazione. SAGITTARIO Se terrete conto dell’opposizione di Marte e dell’orgoglio che talvolta monta a sproposito, l’umore potrebbe addirittura migliorare, e l’istinto suino avere il sopravvento. Giornate no venerdì e sabato, quando dovrete stendere una rete protettiva fra i vostri zebedei e certi rapporti poco chiari. CAPRICORNO Questo cielo vi impone di farvi due glutei a forma delle piattaforme per l’estrazione del gas metano al largo di Marina di Ravenna. Poche le soddisfazioni nel lavoro, ma anche in amore e rimediare non sarà semplice. Fornicazione come il varco attivo di Sirio in centro. Non si passa. ACQUARIO Marte e Giove sono in transito positivo: anche se gli affari di cuore non saranno idilliaci, almeno non saranno acidi come feld-zitelle. Andrà meglio nel lavoro: si espande l’autostima e la voglia di farvi valere. Ma non esagerate, per non volete finire in cronaca nera! Fine settimana di relax. PESCI Marte vi declassa come il debito pubblico italiano, ma voi non minacciate ritorsioni se non volete avere la peggio e perdere complicità utilissime, anche in senso fornicatorio, dove potreste sentir suonare finalmente le campane, possibilmente da spasimanti neanche troppo “teen”.


INFORMAZIONI&SERVIZI

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Otto

Otto è un bel cagnolone di 5 anni, taglia media. È un po’ triste perché è dovuto tornare in canile... e non per colpa sua! Chiamate per adottarlo.

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Rocks ha circa 9 anni. Un po’ spaesato inizialmente, ora è più socievole. Cerca una famiglia che gli dia affetto, e una casa con giardino! Per conoscerlo e adottarlo rivolgersi al canile di Ravenna: tel. 0544 453095.

giovedì 13 giugno 2013 | RAVENNA&DINTORNI

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 3 al 9 giugno 2013 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Lun

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Mar

Mer

Gio

Ven

Edizioni & Comunicazione srl Editore: Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it

Dom

Direttore responsabile: Fausto Piazza

Legenda IQA Buona Accettabile

Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica) Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Flavio Montelli, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani - Illustrazioni: Gianluca Costantini

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazotoedozono. Infunzionedelsuovaloresiindividuanocinqueclassidiqualitàdell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it

FARMACIE APERTURA DIURNA 8.30-19.30 Dal 13 al 15 giugno Santa Teresa, Montanari, Comunale 7, Comunale 3, Piferi,

via De Gasperi 71 - tel. 0544 33054; via Mattei 30 - tel. 0544 451401; via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

PULIZIA

Domenica 16 giugno Comunale 6, S. Domenico, Comunale 3, Piferi,

piazzale Farini 6 - tel. 0544 212835; viale Alberti 61 - tel. 0544 401550; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

(CRISTALLIZZAZIONI)

Dal 17 al 19 giugno Comunale 6, S. Domenico, Al Mare, Comunale 9,

piazzale Farini 6 - tel. 0544 212835; viale Alberti 61 - tel. 0544 401550; viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434.

Condomini Uffici privati e pubblici Lucidatura pavimenti Sgrassature e pulizie di fondo

Comunale 8, Comunale 5,

via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

Al Parco Teodorico si inaugura il progetto “1 km in salute” per chi già frequenta il parco. L’obiettivo è quello di contrastare la sedentarietà, attraverso il movimento alla giusta intensità personale. ùLa giusta intensità la si trova attraverso un semplice test con l’aiuto di Uisp Ravenna. Ogni giovedì dal 20 giugno dalle 17 alle 19 Uisp Ravenna sarà presente per tutta l’estate con lo stand ufficiale per testare tutte le persone che vorranno prendere parte al progetto. Tutta la cittadinanza è invitata.

Manutenzione giardini privati e pubblici Potature di alto fusto con macchinari specifici

•PRONTO INTERVENTO •INTERVENTI D’EMERGENZA •PREVENTIVI GRATUITI

via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

APERTURA NOTTURNA DAL 15/5 AL 15/9 E TUTTE LE DOMENICHE 8.30-19.30

E GIARDINAGGIO

334 3218031

APERTURA NOTTURNA 19.30-8 E TUTTI I SABATO 8-12.30

L’INIZIATIVA

Uisp Ravenna in collaborazione con il Servizio Sanitario Regionale e il Comune di Ravenna inaugura sabato 15 giugno 2013 alle ore 11 presso il parco urbano Teodorico il percorso “1 km in salute”. Interverranno, durante la manifestazione, il sindaco del Comune di Ravenna, gli assessori all’Ambiente-Sport e Servizi Sociali, oltre a dirigenti dell’Asl di Ravenna. Uisp Ravenna ha allestito un percorso di 1km all’interno del parco urbano Teodorico, contrassegnato da appositi cartelli, adatto per una camminata veloce, una corsa lenta o entrambe. I cartelli, distanti 100 mt uno dall’altro, sono caratterizzati da tempi di percorrenza ed esercizi fisici da eseguire. Il percorso rimarrà fisso all’interno del parco, disponibile per chiunque e per tutto l’anno. Può essere utilizzato individualmente o in gruppo con la stessa velocità di passo. “1 km in salute” intende promuovere l’esercizio fisico per le persone sedentarie, poco attive o un valido riferimento

Sab

Lido Adriano - via T. Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

A CIASCUNO IL SUO

Sabato 15 giugno incontro e pedalata fino al mare per la sicurezza di pedoni e ciclisti Sabato 15 giugno le associazioni che hanno aderito alla campagna regionale per la sicurezza di pedoni e ciclisti “A ciascuno il suo” si ritroveranno in piazza del Popolo a Ravenna per consegnare il cuscino simbolo della campagna all’ assessore alla Mobilità Martina Monti. Il ritrovo della manifestazione è fissato in piazza del Popolo alle 9.30, l’incontro con l’assessore avverrà alle 9.45 e a seguire per gli interessati l’Advs di Ravenna organizza una pedalata che arriverà fino al mare. Per fare della sicurezza stradale uno specchio della civiltà di una comunità bisogna favorire i comportamenti corretti di ogni segmento di mobilità, ma soprattutto occorre ridare peso ai valori in gioco. L’assurdo tributo di vite umane che viene pagato ogni anno per la circolazione nelle strade italiane viene considerato come una sorta di calamità naturale, il doloroso ma inevitabile prezzo da pagare per garantirsi la libertà di spostamento e lo sviluppo economico di un territorio. È quindi questa visione fatalista che va anzitutto combattuta per ristabilire al più presto il primato della salute e dell’integrità fisica di ogni essere umano. In strada si circola meglio e si evitano i pericoli se tutti sono chiamati a fare la loro parte. Ecco perché il titolo della campagna è “A ciascuno il suo”, per dire “A ciascuno il suo pezzo di responsabilità”. Un titolo che non è solo identico a quello di un romanzo di Leonardo Sciascia ma anche la traduzione del “suum cuique tribuere” (in

italiano: dare a ciascuno il suo), uno fra i principali precetti del diritto romano. La nostra convinzione è che se ciascuno, in strada, metterà la necessaria attenzione e responsabilità, il resto verrà da sé, sicurezza stradale inclusa. Pensiamo che, per ricostruire una più incisiva cultura della sicurezza stradale, si debba fare ricorso alle radici solidaristiche di questa regione e trasferirle in tema di corretta mobilità. Ci riferiamo al concetto di cura o meglio ancora di cura reciproca applicata alla strada. Che il più forte si prenda cura del più debole! Ecco la regola semplice che dovrebbe permeare i comportamenti in strada di tutti e che questa campagna intende comunicare con forza. Come rappresentare “fisicamente” l’idea di cura? Con un cuscino e nulla più. Un cuscino inteso come simbolo di morbidezza (di cura appunto) da mettere tra le relazioni che si instaurano tra gli utenti della strada. Si tratta di una sfida importante e ambiziosa anche sul piano culturale: fare in modo che tutti i cittadini della regione agiscano come una comunità rispettosa capace di cooperare per tutelare tutti e in particolar modo gli utenti più vulnerabili: pedoni e ciclisti innanzitutto; anziani soprattutto. Hanno aderito all’iniziativa Uisp, Legambiente, Advs, Fitel, Fiab, Spi Cgil, Auser, Ada, Cisl Pensionati e Uil Pensionati.


INFORMAZIONE PROMOZIONALE

L’arte di creare un sorriso

TUTTO SULL’IMPLANTOLOGIA Aspetti generali Gli impianti rappresentano una procedura molto affidabile e duratura nel tempo che consente, nella maggior parte dei casi, di non dover coinvlgere i denti vicini a quelli mancanti, ma di fare reggere agli impianti stessi il peso e lo sforzo dei denti rimpiazzati. La procedura è quella di un piccolo intervento di chirurgia orale, che non comporta alcun rischio se affrontato da medici esperti e qualificati.

Le novità: tecnica all-on-four/all-on-six con carico immediato Questa tecnica rivoluzionaria permette di riabilitare un’intera arcata dentale - inferiore o superiore - tramite l’inserimento di solo quattro/sei impianti endo-ossei. Per il paziente i vantaggi sono significativi; prima di tutto l’applicazione è possibile anche in presenza di poca quantità ossea, limitandone il fastidio post-operatorio. Inoltre, questa tecnica permette di ridurre notevolmente i tempi chirurgici: nell’arco della stessa giornata dell’intervento - ossia dell’inserimento degli impianti - è infatti possibile posizionare la dentatura fissa provvisoria avvitata sugli impianti stessi. Questo si definisce “Carico Immediato”. In sintesi, il successo di questa tecnica cresce insieme alla soddisfazione dei nostri pazienti, grazie alla relativa semplicità d’esecuzione, un protocollo operativo poco invasivo, il costo contenuto rispetto ad altre metodiche tradizionali e la possibilità di attuare il carico immediato (cioè la possibilità di posizionare immediatamente i denti provvisori fissati nel cavo orale senza imporre l’utilizzo delle protesi mobili per diversi mesi). Costi ridotti del 40 percento rispetto al passato.

CELLULITE E INESTETISMI CUTANEI: Finalmente una soluzione reale al problema con il contour ultrasonico sicuro e certificato. Secondo il parere di molti chirurghi plastici e medici estetici, che stanno usando questa metodologia già da molti mesi, i risultati sono esaltanti, ben visibili e misurabili immediatamente, ogni volta, già dalla prima seduta. Variano da paziente a paziente, ma si tratta sempre di alcuni centimetri di spessore che vengono riassorbiti ed eliminati ad ogni trattamento. Questa tecnica ad ultrasuoni, erogati da macchinari in grado di trattare in maniera efficace e totalmente sicura anche il tessuto adiposo più profondo, ha aperto nuovi orizzonti nel campo delle procedure non invasive. Questo trattamento è ideale per coloro che vogliono rimodellare il proprio corpo sia in zone limitate sia in ambito generale (riduzione del peso corporeo). Per il trattamento viene utilizzato un manipolo speciale per il linfodrenaggio che, attraverso il suo movimento ondulatorio impresso, genera nel tessuto adiposo una sorta di “rottura cellulare”. Contemporaneamente questo trattamento induce anche un miglioramento della circolazione arteriosa, linfatica e venosa onde per cui viene favorita l'eliminazione dei grassi attraverso il sistema linfatico. Generalmente un ciclo di 10 sedute è in grado di portare ad un miglioramento decisamente soddisfacente per il paziente. Nei casi moderati, un ciclo di 5 trattamenti può condurre al recupero dei volumi accumulati durante il periodo invernale.


SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 13 giugno 2013

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