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23 febbraio 2012 n. 476
Redazione tel 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 info@reclam.ra.it OMSA
Altri sei mesi di cassa integrazione A PAGINA 4 POLITICA
Mozione unitara per il primo congresso Pdl A PAGINA 5 TEATRO/NOBODADDY
Intervista a Latini sul suo Ubu Roi DA PAGINA 14 MUSICA
Pappano e Piovano sul palco dell’Alighieri A PAGINA 15 FORUM
A PAGINA 16 SALUTE
Diossine: un pollo oltre i limiti di legge A PAGINA 26
SOCIETÀ
La denuncia: «Polizia violenta»
OFFERTE IMMOBILIARI da pagina 28
ECONOMIA
Confcooperative: Due agenti querelati per lesioni da un’immigrata. E il Comune riceve altre segnalazioni un congresso in tempo di crisi PROSA
A sollevare il tema c’è stato il caso di una ragazza somala che ha denunciato di essere stata strattonata dalla polizia tanto da spingere la questura a diramare una nota per spiegare la propria versione dei fatti. Poi ci sono alcuni operatori dell’immigrazione dell’ufficio comunale che dicono di aver ricevuto segnalazioni da alcuni utenti, alcune ritenute attendibili altre meno, tutte da vagliare. Segnalazioni che sono state fatte anche all’assessore competente in tema di immigrazione e sicurezza che intende chiedere un incontro in questura per affrontare il tema prima di esprimere valutazioni. Nessuno parla di un fenomeno diffuso e non sono stati segnalati episodi di particolare gravità. Molti operatori di strada riferiscono di non aver avuto sentore del problemi. Mentre altri dicono invece che in effetti il clima si sta surriscaldando. Noi abbiamo raccolto qualche testimonianza che include anche voci (per ovvie ragioni anonime) all’interno delle forze dell’ordine. Il lavoro degli agenti in strada, peraltro in alcuni casi provenienti da altre città e di rinforzo all’organico ravennate, è sicuramente meritorio e non c’è motivo di dubitare che la stragrande maggioranza degli agenti rispetti le regole. Ciononostante, queste segnalazioni esistono. E ci è parso doveroso renderne conto.
Dopo gli spettacoli di denuncia sui misteri di Ustica e del Vajont e il successo di Ausmerzen, l’oratore civile Marco Paolini arriva a Ravenna con ITIS Galileo, in scena all’Alighieri da mercoledì 29 febbraio a sabato 3 marzo. L’avventura umana e culturale di Galileo Galilei rivisitata dunque da un maestro dell’arte della narrazione. Con la sua aggraziata ironia e le doti affabulatorie, Paolini ripercorre la figura del padre della scienza moderna, la sua fame di conoscenza e l’amore per lo studio costante e appassionato delle cause e dei fenomeni della natura. Il Galileo di Paolini – scritto con Francesco Niccolini – è un eroe moderno, un eroe senza mito, un genio senza laurea, un uomo che ha paura e non se la sente di morire per le sue idee. Non è un Giordano Bruno, un eretico pronto al rogo, ma un simbolo in lotta per la “legittimità di sbagliare”.
Lo staff di Ravenna 2019 assicura che la fotografia sarà al centro della candidatura a capitale della cultura. Il direttore del Mar Claudio Spadoni giustifica la presunta disattenzione verso l’ottava arte. Un'esponente di primo piano della fotografia ravennate racconta le difficoltà per una piccola galleria in centro. Sono alcune delle reazioni alla nostra inchiesta della scorsa settimana, quando fotografi di fama internazionale avevano denunciato il disinteresse delle istituzioni locali verso il settore.
SERVIZI ALLE PAGINE 6-7
CAVEZZALI A PAGINA 13
MANSERVISI ALLE PAGINE 8-9
Paolini e la rivoluzione di Galileo
Mentre la crisi morde e perfino un gigante come Librerie.coop chiede la cassa integrazione (parziale) per i dipendenti, la grande centrale di Confcooperative va a congresso e si prepara a rinnovare i vertici. Un appuntamento che sarà anche un momento per riflettere sulla tenuta del sistema economico e delle imprese locali, soprattutto in relazione alla stretta creditizia che sta di fatto mettendo in ginocchio molte famiglie e realtà imprenditoriali. SERVIZI ALLE PAGINE 2-3
CULTURA
«La fotografia è centrale per Ravenna 2019»
Giorgio, Roberta, Gianni e Katia vi aspettano all’Agriturismo
Camere, cucina, relax a Brisighella in via Montefortino 2 cell. 388 1442264
O Editore Reclam Aut. Trib. di Ravenna n. 1172 del 17/12/2001 Direttore responsabile: Fausto Piazza Stampa: Galeati Industrie Grafiche Anno X nr. 475. Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA. Prezzo� 0,08 COPIA OMAGGI
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CRONACA& ECONOMIA
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
CREDITO E FINANZE
L’ASSEMBLEA
Confcooperative riunita a congresso al tempo della crisi. Rinnovo dei vertici
Ecco gli strumenti per sostenere imprese e famiglie
«In questi ultimi 4 anni Confcooperative Ravenna ha concentrato gran parte delle proprie energie nel sostegno e nella guida delle cooperative associate sia dal punto di vista economico che gestionale. Sono stati anni difficili che hanno visto abbattersi anche sulla nostra provincia gli effetti di una crisi devastante che, purtroppo, morde ancora oggi. La nostra organizzazione però può dirsi soddisfatta del lavoro svolto fin qui e dei risultati, incoraggianti, che ci accompagnano: in un periodo nero per l’economia locale l’utilizzo di ammortizzatori sociali da parte delle nostre cooperative è quasi irrilevante se confrontato ai dati economici complessivi». La riflessione è di Raffaele Gordini, presidente uscente di Confcooperative, che così pone le premesse dell’imminente XXIVº Congresso dell’associazione e fra le priorità, lo sviluppo delle cooperative associate e la promozione di una “nuova cooperazione”. L’assise dell’Unione provinciale a cui parteciperanno oltre 200 delegati è in programma il prossimo venerdì 24 febbraio, a partire dalle ore 9.30, presso l’hotel Holiday Inn di Ravenna (via Mattei 25). «Ci siamo sempre battuti a sostegno delle nostre cooperative – prosegue nel suo ragionamento il presidente Gordini – e non ci siamo mai sottratti alle responsabilità verso il territorio. Abbiamo fornito un contributo attivo in tutti i Tavoli della provincia, pubblici e delle associazioni di categoria, sia per la concretizzazione del Nuovo Patto per lo Sviluppo, sia per la stesura dei Piani territoriali di ambito locale. Chi guiderà l’associazione nei prossimi 4 anni avrà davanti una nuova grande sfida
«L’accesso al credito per le imprese e la tutela dei soci lavoratori in alcuni campi, quali la salute personale e il superamento della cosiddetta terza settimana con la surrogazione (sostituzione) di prestiti ad alto tasso di interesse contratti dai singoli cittadini, sono attività sulle quali sempre più oggi si spende la nostra organizzazione nel formulare proposte e progetti – afferma Andrea Pazzi, direttore Confcooperative Ravenna –; un mandato ricevuto in questi anni che, ritengo, possa essere mantenuto anche durante i prossimi quattro anni della nuova presidenza che verrà eletta nel corso del Congresso provinciale». Sul fronte delle imprese sono note a tutti le principali problematiche del momento riassumibili in generalizzata difficoltà di accesso al credito (con particolari rigidità per alcuni settori d’impresa quali l’edilizia), lentezza degli Istituti bancari nell’erogarlo e forti difficoltà nell’incassare il loro dovuto dalle vendite o dalle prestazioni eseguite, in particolare quando il committente è la Pubblica amministrazione. La cooperazione ha a disposizione uno strumento per far fronte a questo problema: il consorzio unitario di garanzia Cooperfidi Italia che in Emilia Romagna svolge l’operatività più importante. «Grazie a Cooperfidi, – sottolinea Pazzi – con le garanzie sussidiarie fornite e le convenzioni con la maggior parte degli Istituti di credito operanti sul territorio, le cooperative possono ricevere dalle banche maggiore possibilità di erogazione e tassi d’interesse concorrenziali rispetto al mercato». I numeri di Cooperfidi ne dimostrano la sua efficacia: nella sola Emilia Romagna nell’anno 2011 i finanziamenti erogati sono stati pari a 50milioni di euro, di cui circa 30milioni concessi in convenzione con il Fondo di co-garanzia della Regione che ha permesso una maggiore operatività nell’assegnazione di prestiti. «Oltre a Cooperfidi – prosegue Pazzi – le cooperative possono contare su funzionari della nostra associazione provinciale, specializzati nel pianificare gli investimenti, nelle “ristrutturazioni” del debito, nella valutazione delle proposte di credito e nel dialogo con le banche. Inoltre non va dimenticato il lavoro svolto dalle Bcc, che hanno dato e continuano a fornire risposte importanti a questi problemi, a dimostrazione che tutta la cooperazione, anche in materia di credito, è a fianco dei propri soci e del proprio territorio». Per il credito al consumo, cioè quei finanziamenti erogati alle singole persone per l’acquisto di beni e servizi, dal contatto tra la nuova Mutua regionale Vivere e il sistema regionale delle Banche di Credito Cooperativo è nato un nuovo prodotto creditizio con l’obiettivo di venire incontro alle famiglie in particolari difficoltà economiche sia perché strette da finanziarie private con tassi a doppia cifra, sia per contingenti esigenze di nuovo prestito. «I due firmatari dell’accordo hanno diversi ruoli – spiega Pazzi –: compito della Bcc è di liberare il consumatore dall’impegno preso con la finanziaria e sostituire il precedente debito con uno più dilazionato nel tempo a tassi inferiori e rate sostenibili; la cooperativa Vivere, nel frattempo, farà da intermediario e da garante nell’intera transizione».
L’ultimo congresso provinciale di Confcooperative nel 2008
L’assise provinciale in programma il 24 febbraio all’Holiday Inn di Ravenna. Attesi oltre 200 delegati fatta di azioni propositive e concrete per uscire dalla crisi e di impegni importanti per la coesione del movimento nell’ambito dell’Alleanza delle Cooperative Italiane». Il programma della giornata di Assemblea sarà articolato in un momento pubblico (dalle 9,30 alle 12,45) e in una seconda parte, riservata ai delegati (dalle 14,30), durante la quale si terrà l’elezione del presidente e dei consiglieri provinciali che guideranno l’Associazione nel futuro quadriennio. La sessione pubblica mattutina prevede, altre alla relazione del presidente Gordini, i saluti della autorità presenti: Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna, Claudio Casadio, presidente provincia di Ravenna, Mons. Giuseppe Verucchi, vescovo della Diocesi di Ravenna-Cervia, Gianfranco Bessi, presidente Cciaa di Ravenna; seguiranno l’intervento del prof. Franco Mosconi, docente di Economia all’Università di Parma, e le conclusioni del presidente regionale di Confcooperative,
Raffaele Gordini
Maurizio Gardini «Abbiamo pensato di dividere in due parti i lavori per poter garantire uno spazio adeguato ai delegati delle cooperative che durante la parte riservata potranno intervenire in Assemblea sugli argomenti che reputano più importanti – evidenzia il direttore di Confcooperative Ravenna Andrea Pazzi –. I lavori di preparazione al Congresso sono partiti diversi mesi fa con la proposta, da parte del Consiglio uscente, di quattro gruppi di lavoro dedicati a: “Una moderna organizzazione”, “La cooperativa e il mercato”, “Servizi efficienti ed efficaci...”, “L’Alleanza delle cooperative italiane”. Così nostri quadri dirigenti hanno avuto modo di partecipare a momenti di approfondimento su tematiche che verranno poi discusse in assemblea». «Inoltre – continua Pazzi – dal consiglio provinciale è emersa la proposta di una speciale commissione atta a formulare le linee per un Codice etico di Confcooperative Ravenna, uno strumento che possa essere da stimolo per le cooperative aderenti e per la comu- Andrea nità in cui operano». Pazzi
I numeri dell’Unione provinciale di Ravenna Cooperative associate: 204; Valore della produzione: 1.893.003.921 euro; Posizioni associative: 107.852 soci; Addetti: 11.458; Capitale intergenerazionale: 827.644.136 euro; Capitale investito in iniziative sul territorio: 3.121.986 euro (contributo fondamentale delle Banche di Credito Cooperativo); Commesse affidate alle cooperative sociali di inserimento lavorativo: 4.982.013 euro; Persone appartenenti alle fasce deboli occupate dal sistema Confcooperative: 684 Imposte e tasse versate: 14.069.157 euro Raccolta della Banca di Credito Cooperativo ravennate e imolese e Bcc Romagna Occidentale: 3,5 miliardi di euro Sportelli Bcc: 50 in tutta la provincia [Dati tratti dal Bilancio Sociale Confcooperative Ravenna 2010]
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
CRONACA& LAVORO
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CRISI
DOPO IL MALTEMPO
Se la scuola chiude per neve le maestre non sono tutte uguali A seguito della chiusura di tutte le scuole per l’emergenza neve, re al pagamento o segnarle come ferie a seconda delle necessità le maestre, gli educatori e tutti i lavoratori dei nidi o delle materne personali. Oppure potranno anche decidere di recuperarle supcomunali saranno pagati o perderanno otto giorni di lavoro? Di- plendo alle assenze delle colleghe nell’arco dell’anno, anche se in pende. Non tutti i lavoratori saranno infatti trattati allo stesso mo- questo caso si dovranno adattare a lavorare in orari e strutture dido. I dipendenti comunali assunti a tempo indeterminato saranno verse dalle abituali e che potrebbero essere anche distanti e non sempre conciliabili con il proprio lavoro norpagati normalmente, come gli statali. I dipenmale. Grazie all’accordo di “mensilizzazione”, denti delle cooperative e i precari del Comune, però, se decideranno di recuperare le ore riceche fanno lo stesso lavoro, saranno trattati in veranno lo stipendio normalmente». Il promodo diverso e dovranno recuperare le ore (se blema arriverà con la chiusura delle scuole, in sarà possibile) o perderanno la retribuzione. cui le ferie sono obbligate. A quel punto le ore Come è giustificata questa disparità? I geninon recuperate e non utilizzate come ferie potori pagheranno le rette complete dei figli al nitrebbero intaccare lo stipendio delle lavoratrido (vedi box), pur non avendo potuto usufruire ci, che oscilla attorno ai 900 euro al mese. del servizio. «Anche il Comune – assicura l’asMa come è possibile che gli assunti dal Cosessore all’Infanzia Ouidad Bakkali – pagherà mune siano pagati, mentre i loro colleghi asnormalmente una quota per ogni bambino alsunti sempre dal Comune, ma a tempo deterle cooperative, come concordato, senza tenere minato, e i dipendenti dalle coop (a loro volta conto della chiusura». E allora, perché le lavopagate dal Comune) non lo siano? «È una diratrici dipendenti di cooperative potrebbero sparità contrattuale. Il lavoro è identico, il non ricevere lo stipendio? contratto no e quindi nemmeno i diritti», spieSecondo quanto spiegatoci da Rita Contessi, ga la sindacalista. I soldi pagati dai genitori responsabile del personale dei 417 lavoratori per queste giornate allora rimarranno al Codella coop Zerocento, «le assenze vanno in mune e alle cooperative? «Non ci sarà nessuqualche modo giustificate. Per questo, in acna discrepanza tra le entrate e le uscite della cordo con i sindacati, abbiamo stabilito tre mocooperativa. – spiega Rita Contessi di Zerodi in cui i lavoratori potranno giustificarle. O utilizzando le ferie, o utilizzando le proprie ore di permesso o con la cento –. Le lavoratrici hanno un contratto con previste ferie e ore di permesso e si farà semplicemente riferimento a quello». banca ore (un sistema di recupero delle ore non lavorate, ndr)». Matteo Cavezzali Eppure le indicazioni della Flc Cgil nazionale erano state categoriche «non è dovuto alcun recupero per le ore non prestate, fermo restando il diritto alla retribuzione – ha scritto Isetta Barsanti Mauceri in una l e t a r i f f e nota –. Il ritardo o l’assenza dal servizio COSA PAGHERANNO per cause non imputabili alla volontà LE FAMIGLIE del lavoratore rientra in quella tutelata La giunta comunale ha disposto dal codice civile secondo cui, all’articoche nel mese di febbraio, le falo 1256, “l’obbligazione si estingue miglie dei bambini iscritti a tutte quando, per una causa non imputabile le materne comunali e statali si al debitore, la prestazione diventa imvedranno ridurre proporzionalpossibile”». mente le tariffe a forfait relative La Cgil di Ravenna però attenua i toal servizio mensa. Per quanto rini: «Le direttive nazionali non sono apguarda i nidi, invece, verrà plicabili a tutti i contratti, perché anmantenuta invariata la parte fische i datori di lavoro (in questo caso il sa di retta (che costituisce di Comune di Ravenna e le coop, ndr.) possogran lunga la percentuale magno applicare lo stesso criterio di “non giore) e non verrà invece conrecupero” negando la retribuzione – teggiata la quota giornaliera, spiega Marinella Melandri segretaria come accade quando un bamdella Funzione Pubblica Cgil Ravenna bino è assente per motivi fami–. I lavoratori potranno scegliere se segliari o di salute. gnare le giornate a zero ore e rinuncia-
Precarie e dipendenti di cooperative dovranno recuperare otto giornate o rinunciare alla retribuzione Le statali e comunali invece no
Librerie.coop: cassa integrazione per i lavoratori C’è aria di crisi nel settore librario. Parte la cassa integrazione per i sei dipendenti della Libreria coop di Ravenna e per quelli del punto vendita di Lugo, come per tutti i 170 dipendenti nazionali del gruppo. La società ha chiesto formalmente la cassa integrazione nei giorni scorsi al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e comunicato contestualmente ai sindacati. Riguarderà a rotazione circa una ventina di lavoratori sui 170 e dovrebbe avere quindi un impatto molto limitato sui lavoratori, come hanno commentato alcuni sindacalisti. La scelta di ricorrere comunque agli ammortizzatori sociali, aveva spiegato in una nota la società «è dovuto all’acuirsi della crisi dei consumi in generale e al settore del libro in particolare: il mercato del libro nel 2011 ha chiuso intorno a -8% rispetto al 2010, mentre librerie Coop a -2,8%; in gennaio 2012 il mercato ha chiuso al -10% e librerie Coop a – 3%». Dati in perdita ma non drammatici che però arrivano in un momento delicato. «Questa infelice coincidenza tra la crisi e lo start up delle librerie – dice ancora librerie.coop ha posto la società di fronte alla necessità di utilizzare la flessibilità prevista contrattualmente e il temporaneo ricorso agli ammortizzatori sociali per garantire da una parte i posti di lavoro esistenti e dall’altra affrontare la ristrutturazione aziendale finalizzata alla crescita, allo sviluppo e all’occupazione». Il punto vendita ravennate dell’Esp è stato tra i primissimi, se non il primo, ad aprire in Italia e in città la società è coinvolta anche nel grande progetto di ristrutturazione del mercato coperto. Su questo, giungono però rassicurazioni da Giovanni Monti, vicepresidente di Coop Adriatica, il garantisce però che questo provvedimento «non inficerà minimamente sul progetto che è ovviamente confermato. Bisogna evitare toni allarmistici su questa questione, che riguarda una flessione del settore a livello nazionale. Le librerie sono e restano il nostro fiore all’occhiello». (ma. ca.)
«Ma il progetto per il mercato coperto non è in discussione Sarà fatto»
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CRONACA& ATTUALITÀ
C I R C O L O C O O P E R AT O R I ALLA CLASSENSE SI PARLA
LAVORO
Alla Pansac si punta a far ripartire a pieno regime l’attività L’accordo prevede che la OmsaGolden Lady possa richiedere la concessione della cig in deroga – con il sostegno sia del ministero sia della Regione Emilia-Romagna – per 239 lavoratori con un impegno del ministero dal 15 marzo al 15 settembre 2012. Nel periodo di cig in deroga, si punterà ad attuare un progetto industriale che potrà consentire di assorbire un parte rilevante delle lavoratrici e dei lavoratori (almeno 120). È già previsto un incontro al Ministero dello sviluppo economico entro il 10 marzo per perfezionare gli accordi tra l’acquirente, Golden Lady, organizzazioni sindacali e le istituzioni, mentre la Regione, a sua volta, convocherà Golden Lady e sindacati il pros-
PARTITO DEMOCRATICO
DI MOVIMENTI MIGRATORI
Omsa, cassa integrazione per altri sei mesi «La cassa integrazione in deroga di sei mesi per i lavoratori dell’Omsa consente di proseguire più serenamente il lavoro per la reindustrializzazione dell’area e per la salvaguardia dell’occupazione. Abbiamo fatto un altro passo in avanti». Lo ha sottolineato l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli commentando l’accordo raggiunto mercoledì 22 febbraio a Roma al ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
simo 12 marzo per chiudere formalmente la procedura di mobilità aperta dall’azienda. La Regione e la Provincia di Ravenna interverranno per favorire la necessaria riqualificazione professionale dei lavoratori. Pansac. Si sono svolti invece il giorno prima, martedì 21 febbraio, sempre a Roma, gli incontri tra le istituzioni e il commissario straordinario della Pansac Marco Cappelletto. È stata chiesta la concessione della cassa integrazione guadagni straordinaria, con decorrenza 12 dicembre 2011, e per tutta la durata dell’attività del commissario, per un numero massimo di 731 unità lavorative distribuite nei cinque stabilimenti produttivi italiani, compreso quello ravennate. Cappelletto ha poi esposto i programmi futuri di sviluppo aziendale dichiarando che le prospettive di recupero dell’attività imprenditoriale avverranno sulla base di un programma di prosecuzione dell’esercizio dell’impresa, e di cessione degli stabilimenti produttivi di cui essa si compone. Per quanto riguarda lo stabilimento produttivo ravennate l’assessore Cameliani dichiara che «vi è il massimo impegno a far ripartire a pieno regime l’attività e che in proposito si stanno cercando di acquisire ulteriori ordinativi di mercato».
Proseguono le iniziative del circolo Cooperatori Ravennati dedicate al grande tema della “Globalizzazione e immigrazione”. Dopo l’incontro con l'economista Massimo D'Angelillo, venerdì 24 febbraio alla sala Muratori della biblioteca Classense, in via Baccarini, è in programma la seconda conferenza: dopo l’introduzione di Oscar Casadei, presidente del circolo, il relatore sarà lo storico ravennate Andrea Baravelli, che affronterà il tema “I movimenti migratori, problemi ed opportunità in prospettiva storica. L’atteggiamento dei ravennati di ieri e di quelli di oggi”. I N C O N T R I
DONNE E BENI COMUNI SECONDO L’ECONOMISTA RICOVERI
Continua il breve corso di economia organizzato dal comitato “Se non ora quando” di Ravenna. Sabato 25 febbraio alle 10 nella sala di via Garattoni 1 l’appuntamento è con l’economista Giovanna Ricoveri che parlerà di “Economia, donne e beni comuni”. L’incontro ha l’obiettivo di analizzare tre elementi: l'economia dominante intesa come il problema; le donne intese come soggetto capace di individuare e praticare soluzioni e i beni comuni intesi come strumenti capace di favorire l'emergere di potenzialità. Giovanna Ricoveri, economista, ambientalista, ha fondato e diretto dal 1991 ad oggi la rivista CNS (Capitalism, Nature, Socialism).
Massimo D’Alema alla sala Rinascita Big del Pd in regione nel fine settimana. Massimo D'Alema sarà a Ravenna domenica 26 febbraio alle 10.30 alla sala Rinascita di via Maggiore, intervistato dal direttore de L'Unità Claudio Sardo. Venerdì 24 il segretario Pierluigi Bersani sarà invece a Bologna, alle 21, con pullman in partenza da tutta la provincia (alle 18 da Ravenna, info 0544 281611).
LA COOPERANTE RAPITA
Il presidente Napolitano «Rossella Urru sta bene» Rossella Urru – la giovane cooperante sarda rapita in Algeria che a Ravenna si è laureata e ha iniziato a lavorare – sta bene. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Le autorità italiane – ha dichiarat – stanno seguendo molto bene la vicenda e, dalle informazioni che abbiamo, sappiamo che Rossella sta bene. Inoltre il Ministero degli esteri mi ha assicurato che stanno intensificando i contatti per giungere alla sua liberazione». Intanto a Ravenna è in programma un sit-in per chiedere la sua liberazione organizzato dalle assessore e dalle consigliere comunali. L'appuntamento è per giovedì alle 18 in piazza del Popolo e verrà riproposta il 23 di ogni mese fino a quando non ci saranno novità.
CRONACA& POLITICA
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
PDL/1
PDL/2
E dopo il congresso primarie anche per i parlamentari Sarà un congresso unitario quello di domenica 26 febbraio al Cube Hotel, il primo congresso provinciale del Pdl, che sarà presieduto da Beatrice Lorenzin e vedrà l’elezione dell’unico candidato coordinatore Alberto Ancarani e del suo vice Paolo Savelli. Quest’ultimo infatti ha deciso di ritirare la propria candidatura (sponsorizzata dall’ex An Roberto Petri) nata in contrapposizione a quella di coordinatore Gianguido Bazzoni. Il consigliere regionale, però, già qualche settimana fa si era detto disposto a un passo indietro in nome dell’unità e del rinnovamento. E così, salgono alla ribalta, entrambi con un po’ di emozione, due trentenni, entrambi avvocati, entrambi da oltre dieci anni attivamente impegnati in politica, entrambi nati e politicamente cresciuti in Forza Italia. Forse anche per questo i due, dicono, hanno lavorato in totale sintonia nello stendere il documento congressuale. La loro mozione è di dodici pagine e, in brutale sintesi, difende l’operato di Berlusconi, chiede un nuovo assetto istituzionale e, sul territorio, si impegna a radicare il partito pur senza farlo diventare il Pd. Con lo scopo di riunire tutto ciò che “non è sinistra” nei diversi territori e strappare, da qui al 2016, il maggior numero di amministrazioni al centrosinistra. Il loro è un impegno a essere più presenti nei territori, a far emergere anche fuori Ravenna l’anima del Pdl che c’è in provincia. E per farlo chiedono il voto dei 1200 neo tesserati, i quali potranno votare anche il consiglio direttivo provinciale di cui sono già noti quindici nomi che esprimono comunque le diverse anime del partito, mentre gli altri quindici sono scelti direttamente dai votanti che potranno indicare una sola preferenza. A breve poi, sempre per impegno di Ancarani e Savelli, i militanti saranno chiamati a votare anche per i congressi comunali. E se questa è di per sé una novità, visto appunto che finora il partito era stato «carismatico e verticistico» secondo la definizione dei due candidati, la grande rivoluzione potrebbe essere quella delle primarie. Perché il Pdl locale, come ha sottolineato lo stessi Petri, intende utilizzare la consultazione di simpatizzanti e militanti per tutti i candidati sindaci e anche per i candidati parlamentari, nel caso nel frattempo non venisse modificata la legge elettorale. (fe. an.)
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Da sinistra Paolo Savelli e Alberto Ancarani
Ancarani: «La nostra forza sarà il fatto di essere stati eletti dalla base»
Alberto Ancarani sarà il primo coordinatore provinciale Pdl eletto dagli iscritti. Ha appena trent’anni ma fa politica da dieci e siede sui banchi del consiglio comunale di Ravenna. Lei e il suo vice siete giovani e avete l’appoggio di due big come Bazzoni e Petri. Come riuscirete a garantirvi l’indipendenza da queste figure “ingombranti”? «Abbiamo detto che siamo loro grati per il lavoro fatto fin’ora e che contiamo sulla loro collaborazione. Noi però, a differenza loro e non certo per loro responsabilità, saremo i primi a essere eletti e avremo quindi la forza di questa legittimazione. Quella di guidare il partito è una responsabilità che vogliamo prenderci e vogliamo che questo congresso sia un inizio, non la fine di qualcosa». I partiti sono in crisi, anche qui. E voi state cercando di strutturarne uno, non siete “antistorici”? «Il nostro scopo è quello di coniugare il buono del passato dei partiti senza però trasformarli in centri di potere, come troppo spesso sono diventati. Per questo oggi sono in crisi. Ma credo che ancora un partito possa rappresentare un luogo di sintesi delle varie istanze di una società, soprattutto quando, come nel nostro caso, gli iscritti appartengono a ceti sociali molto diversi tra loro. A patto che sia forte il legame tra i vertici e la base». Tra i valori in evidenza nella vostra mozione ci sono molte questioni di “coscienza” come il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, il matrimonio tra uomo e donna, le radici cristiane dell’Europa. Il Pdl ravennate sta prendendo una piega “confessionale”? «No, questi temi non sono emersi su pressione di una parte sola del partito, ma anzi, sono condivisi da tutti. Personalmente sono cattolico, ma non ho voluto mai dare un’impronta confessionale al mio fare politica, io per esempio, se fosse presentato un odg a favore dei due attori ravennati minacciati di morte per
lo spettacolo della Sanzio, voterei a favore. In generale credo che il Pdl si stia configurando sempre più nel solco del Partito popolare europeo, anche se, è un dato di fatto, nel resto d'Europa far parte del Ppe non crea un automatismo con il rigido rispetto della dottrina sociale della Chiesa, come invece accade in Italia. Non vorrei però che venisse trascurato l’altro aspetto fondante del Pdl: la spinta verso la libertà impenditoriale». A questo proposito: cosa ne
pensa dell’Omsa? Fanno bene a delocalizzare? «No, perché un imprenditore che comunque ha modo di fare business e che da uno stato ha ricevuto servizi dovrebbe sentire una responsabilità verso il territorio. Però allo stesso tempo dico anche uno stato che rende troppo conveniente delocalizzare per via di troppi lacci e lacciuoli ha molte responsabilità in questa vicenda. E le hanno anche scelte fatte in passato dalle amministrazioni locali». D’accordo con la cassa integrazione in deroga dalla Regione alle lavoratrici? «Gli ammortizzatori sociali in questi due anni hanno permesso di tenere insieme il paese, ma non credo dovrebbero essere erogati dalla Regione. Si rischia di creare precedenti e di fare figli e figliastri. La sensazione è che sia più una scelta simbolica e ideologica». Sui bilanci comunali, il Pdl chiede di non aumentare l’Imu, ma come far quadrare i conti? «Esatto. Noi crediamo che prima di sfruttare questa piccola patrimoniale mascherata sia possibile fare razionalizzazioni anche nei servizi e tagli che non sono stati fatti, non
solo nella cultura ma anche nel welfare. Una volta fatto questo, si può parlare di nuove tasse». Vendere le partecipate? «Dipende. Certamente, a Ravenna, bisognerebbe vendere Sapir. E su Ravenna Farmacie siamo favorevoli all’ingresso di un socio privato, ma si potrebbe fare anche di più, evitando però un monopolio privato, ossia facendo uno “spezzatino”. Il pacchetto azionario di Hera sarebbe stato da vendere tempo fa, prima che il valore delle azioni calasse, perché non serve a mantenere il controllo pubblico dell’azienda, che è garantito dal patto di sindacato». Un’ultima domanda personale. Lei non vive grazie alla politica e ci spende dunque gran parte del suo tempo libero. Perché? «Perché ci credo. Perché credo che ci possano essere le condizioni per cambiare questa città in cui sono nato e in cui ho vissuto sotto la cappa soffocante del partitone che tutto decide, dal presidente della Camera di commercio fino al presidente del più piccolo comitato cittadino. Credo ci possa essere una politica meno assistenzialista e più liberale anche a Ravenna». Federica Angelini
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CRONACA& ATTUALITÀ
LA CONFESSIONE
La divisa che racconta «Ti provocano e reagisci Ho picchiato anche io»
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
IL CASO
In ospedale con una spalla lussata, ragazza querela due poliziotti per lesioni
«Quando ho smesso di prenderlo a calci avevo Scappata dalla guerra che affligge il suo paese da anni, oggi in pratica il fiatone. Ma certi pezzi di merda che stanno qua vive al dormitorio Re di Girgenti di a spacciare a volte esagerano e ti scappa la pavia Mangagnina avendo perso lavozienza». Aveva esagerato quell’extracomunitario ro e non riuscendo più a trovarne e lui, con la divisa addosso, lo ha preso a calci. uno. Una storia triste come forse «Ma lo sanno tutti che succede a chiunque sta molte altre, che l’8 febbraio è però nelle forze dell’ordine, non racconto mica niente sfociata anche in una denuncia nei di nuovo. Ci sono delle volte in cui se non le dai confronti di due polifinisci per prenderle. Che cosa doziotti. La protagonista vremmo fare?». della vicenda è una raSuccede. Succede a Ravenna. Ce v i a l e B e r l i n g u e r gazza somala di 25 anlo racconta uno di loro, uno delle forLA QUESTURA SCEGLIE ni, che abbiamo inconze dell’ordine. Ce lo racconta mezzoDI NON COMMENTARE I FATTI trato in un bar del cenra prima di montare per un turno: Prima di pubblicare queste due tro. «I poliziotti mi han«Non sai mai cosa ti capita quando pagine abbiamo ritenuto opportuno picchiato», ci aveva entri in servizi. Ti può capitare di tutno che la questura di Ravenna poanticipato al telefono. to. Dalle cazzate inutili ai casini più tesse fornire la sua posizione sulle La ragazza – ci ha raccomplicati. Ci chiamano dappertutto testimonianze e sulle vicende che contato poi di persona – e te la devi cavare con quello che sai, avremmo raccontato. La scelta delavorava come badante con la tua esperienza». gli uffici di via Berlinguer è stata 24 ore su 24 a 900 euro In certi casi l’esperienza e la conoquella di non aggiungere nulla al al mese alle dipendenze scenza non bastano per mantenere il comunicato sulla vicenda della di una ravennate che, al controllo della situazione: «Ci sono 25enne somala che ha querelato i termine di un rapporto certi che provocano continuamente e due agenti. Per tutti gli altri episodi burrascoso, l'ha licentu ti sforzi per controllarti perché picla polizia ha scelto di non dire nulziata lo scorso mese di chiare qualcuno non è certo l’obiettila ritenendoli privi di fondamento. marzo. Stando anche a vo di nessuno nelle forze dell’ordine quanto ci racconta il ma a volte le provocazioni diventano suo avvocato Andrea Camprini, alla troppe, anche noi siamo uomini, la pazienza ti ragazza spetterebbero ancora circa scappa e alzi le mani». Nel giro di chi si occupa 3mila euro di stipendi pregressi. Si è dell’ordine pubblico, a prescindere dal corpo di rivolta all'ispettorato del lavoro, ai appartenenza o dalla divisa indossata, si è sparsa sindacati e a un avvocato: in mano presto la voce della denuncia presentata dalla raha i documenti che comproverebbegazza somala che accusa due agenti di polizia di ro il mancato pagamento, che spetaverla buttata a terra: «Non ho idea di cosa sia terebbe al genero della signora, in successo. Però credo che un conto sia avere a che quanto c’è la sua firma in calce alla fare con uno spacciatore e un conto con una raproposta di conciliazione formulata gazza che doveva avere dei soldi». Andrea Alberizia dall’ispettorato del lavoro. Ma i soldi
nonostante questo non si vedono e lei continua a cercare un nuovo lavoro senza riuscirci. Così decide di andare di persona dal genero della sua ex assistita, a casa sua, per chiedergli i soldi faccia a faccia. Lui, però, non vuole neppure vederla e chiama la polizia che, giunta sul posto con una pattuglia della squadra volante composta da due agenti, tenta di ricostruire la vicenda, invitando la ragazza – è quanto ci dice lei stessa – a rivolgersi all'ispettora-
to del lavoro e ad andarsene da quella casa. La giovane allora si innervosisce, non vuole più ricominciare tutta la trafila già vissuta ma vuole solo parlare con l'uomo che ancora non le ha dato i soldi che le spetterebbero. Si impunta e vuole restare sul pianerottolo di fronte all'ingresso. I poliziotti cercano di convincerla ad andarsene e, stando ancora al suo racconto, la strattonano facendola cadere. Nella querela presentata in questura
La storia di una 25enne immigrata dalla Somalia che accusa due agenti di averla strattonata La polizia smentisce tutto
CRONACA& ATTUALITÀ
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
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DAL COMUNE per lesioni la giovane usa la parola «strattonata». Lei – continua il racconto della somala – chiama il 118 che però tarda ad arrivare e così si incammina e arriva a piedi al pronto soccorso, dove le prestano le prime cure, la refertano e le applicano una fasciatura rigida alla spalla lussata. Al bar lo abbiamo constatato. Il giorno dopo ha avuto il coraggio di andare a denunciare i poliziotti in questura. La sera del 9 febbraio, il giorno stesso in cui l’avevamo incontrata al mattino, arriva in redazione un comunicato stampa dalla stessa questura in cui si riassume la vicenda, in maniera piuttosto diversa rispetto alla versione fornita dalla badante. Secondo la polizia, infatti, l'intervento degli agenti sul posto non avrebbe soddisfatto la ragazza che – si legge nella nota – «con uno stratagemma» si sarebbe improvvisamente introdotta all'interno della palazzina dove abita l'uomo che non le avrebbe pagato gli arretrati e avrebbe iniziato «ad inveire contro gli italiani, suonando anche in maniera violenta al campanello dell’ex datore di lavoro». «Gli agenti, pertanto – continua la nota della polizia che citiamo testualmente – tentavano di farla recedere dal suo comportamento e di condurla all’esterno del palazzo, ove nel frattempo si era creato scompiglio, ma la stessa opponeva una ferma resistenza. Riportata la donna alla calma, gli agenti terminavano l’intervento e, senza procedere ulteriormente, lasciavano lo stabile senza che la signora lamentasse alcunché». L’avvocato Camprini poi ci dirà che dalla questura è arrivata una controquerela ai danni della donna. Luca Manservisi
GLI AVVOCATI
«Voglio un incontro in questura» L’assessore alla Sicurezza: «Ho sentito io stessa i racconti degli immigrati»
L’assessore Martina Monti col sindaco in un sopralluogo ai giardini Speyer
«Non molti giorni fa – racconta Marcello Chiorboli, operatore allo sportello Immigrati del Comune di Ravenna in via Alberoni – un ragazzo tunisino del 1992 è venuto in ufficio: aveva labbra rotte, segni sulle gambe e sulle braccia e il giubbotto strappato. Ha detto che erano stati degli agenti durante un normale controllo, senza che lui avesse reagito». Chiorboli, insiema al collega Meho Sulemanski della cooperativa “Persone in movimento” che si occupa di profu-
La testimonianza degli operatori «Un tunisino racconta di pugni per fargli firmare un foglio in bianco È arrivato da noi con le labbra rotte»
FUORI CITTÀ
«Molti non vogliono querelare perché temono le conseguenze»
«Uno picchiava, l’altro guardava»
«Questo tipo di denunce – ci spiega l’avvocato Andrea Maestri, esperto di immigrazione – sono sempre molto complicate perché di fatto è sempre la parola di una parte, della presunta vittima, contro l’altra, l’agente, a cui può bastare appellarsi al reato di “resistenza a pubblico ufficiale” per giustificare qualche eventuale eccesso. Per questo è fondamentale e delicatissimo il ruolo del giudice che deve vagliare bene le testimonianze e ogni elemento della vicenda. Perché è chiaro che bisogna far passare il concetto, anche dal punto di vista culturale, che anche la potenziale vittima immigrata davanti alla legge è protetta al pari di qualsiasi altra vittima. Qui, per fortuna, è chiaro che non esiste un problema diffuso di maltrattamenti agli immigrati da parte della polizia, ma gli agenti che stanno in strada e sono in prima linea e si trovano a gestire potenzialmente anche situazione pericolose vanno accompagnati e supportati. E i pochi casi di violenza puniti con puntualità». «Di questi casi ne capitano – concorda l’avvocato Lina Taddei –. Non è semplice tracciare un confine tra la versione del ragazzo e quanto dichiarato da chi procede. Chi racconta tali storie difficilmente trova il coraggio di denunciare per timore di conseguenze. Il sentore è che in molti casi si abusi dello strumento penale, nella fattispecie si apra un’indagine per il reato di resistenza a pubblico ufficiale».
John (nome di fantasia), nigeriano, classe 1973, vive a Ravenna, ma per molto tempo è andato a Rimini a cercare di racimolare gli spiccioli dai carrelli della spesa o nei parcheggi a pagamento. Un giorno del gennaio 2008, mentre è davanti a un centro commerciale, vede arrivare due auto dei carabinieri e cerca di scappare, perché ha visto rigettare la sua richiesta d’asilo e, in attesa del ricorso, è momentaneamente irregolare. Viene preso e portato in auto, senza manette. John è un tipo tranquillo e pacifico, non ha precedenti, mai alzato un dito contro nessuno. Viene lasciato solo nel sedile posteriore e si sente rivolgere una minaccia: «Quando siamo in ufficio ti faccio il culo». E in effetti, racconta ancora John: «Arrivati in caserma, mi ha trascinato fuori dall’auto e, in prossimità dei gradini di accesso alla sede, mi ha colpito con numerosi schiaffi, calci e pugni in diverse parti del corpo e ha continuato per diversi minuti, nonostante lo implorassi di smettere». A un certo punto, racconta ancora John, sul posto si è presentato anche un altro carabiniere che ha assistito alla scena senza intervenire. John viene poi rinchiuso nella cella di sicurezza e racconta di essere stato lasciato senza cibo né acqua per oltre ventiquattrore.Terminata l’udienza di convalida, John torna a Ravenna e va dritto al pronto soccorso dove gli diagnosticano «una contusione toracica con infrazione della sesta costola destra e contusioni al volto». E John decide allora di sporgere denuncia affidandosi a due avvocati ravennati i quali però non riescono a ottenere nulla di più di un’archiviazione da parte del giudice che evidentemente non si è lasciato convincere dalla testimonianza del nigeriano, né dalla sua cartella clinica, ma ha dato credito alle parole del militare che avrebbe spiegato come il ricorso alla forza fosse stato reso necessario dalla resistenza opposta dall’arrestato. Resistenza che però, appunto, non aveva avuto nemmeno bisogno del ricorso alle manette.
Nigeriano denuncia carabinieri, il giudice archivia
via Gulli «PROVOCAZIONI IN CRESCITA DOPO ARRIVO DEI PROFUGHI» Altre testimonianze arrivano dalle parti di via Gulli. E sempre da quella zona arriva invece il racconto di un ragazzo di origini maghrebine, regolare in Italia da anni che racconta di un «atteggiamento aggressivo delle forze dell’ordine anche nei normali controlli di routine. Personalmente mi è capitato di sentirmi dire frasi come “Tornatene a casa tua”, “Vattene di qui”, “Vergogna” senza che avessi fatto nulla. Così si scaldano gli animi, confesso di averli a mia volta accusati di razzismo. Questo atteggiamento di provocazione psicologica non è nuovo, ma negli ultimi tempi, dall’arrivo dei profughi tunisini, mi sembra che si sia accentuato verso noi tutti immigrati del Nordafrica».
ghi e in quel momento era nell’ufficio, ha ritenuto plausibile quella testimonianza. «Ha detto – prosegue nel racconto – di essere stato costretto a firmare un foglio sotto le minacce di pugni in testa. Ma siccome non parla italiano, non ha capito cosa stesse firmando. Abbiamo interpellato la nostra dirigente, Raffaella Sutter, chiedendo cosa potevamo fare e lei ci ha consigliato di andare in ospedale ma il ragazzo, quando ha capito che comunque la denuncia l’avrebbe dovu-
ta fare a un poliziotto, non se l’è sentita, ci ha detto che temeva ripercussioni. Credo che dorma per strada. Chi lo conosce mi dice che il ragazzo è tranquillo e non solito a delinquere. Ma pare che non sia un episodio isolato. Sia chiaro, io non accuso nessuno, mi limito a riportare segnalazioni che riceviamo». Ma non potrebbe essere che, invece, si picchiano tra loro? Che mentano? «Io quel ragazzo l’ho visto e ci ho parlato. È venuto qui da solo, spaventato e preoccupato. Altri ragazzi sono venuti con segnalazioni simili ma ci sono sembrati meno attendibili e, forse sbagliando, li abbiamo più trascurati». «Se ci arrivano segnalazioni di questo tipo e riteniamo la persona attendibile – dichiara la dirigente del Comune Raffaella Sutter – non possiamo esimerci dall’intervenire, per esempio accompagnandoli a sporgere denuncia o al pronto soccorso. Fa parte del lavoro degli operatori. Se poi dovessero presentarsi più casi, allora dobbiamo agire». È quello che sembra intenzionata a fare l’assessore all’Immigrazione e alla Sicurezza Martina Monti. «So che sono arrivate segnalazioni di questo tipo, alcune le ho sentite personalmente mentre mi trovavo negli uffici. Chiederò un incontro con la dirigente della questura. Che attendibilità abbiano le testimonianze non possiamo saperlo, per questo voglio approfondire e farmi un’idea più chiara». Federica Angelini
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Ponteggi poco sicuri e furti in condominio Spesso i furti nei condomini sono facilitati dalla presenza di ponteggi durante l’effettuazione di lavori di manutenzione dello stabile. Questi, infatti, non sono installati in modo tale da rendere difficoltoso l’uso da parte di estranei e spesso l’illuminazione carente permette di introdursi facilmente negli appartamenti. Il proprietario dell’unità immobiliare che ha subito il furto può chiedere i danni sia all’impresa esecutrice, per l’omessa predisposizione delle misure utili ad evitare simili inconvenienti, sia al condominio (Amministratore) per l’omessa vigilanza sulla medesima ditta. Nella fattispecie si è pronunciato il Tribunale di Terni che, con la sentenza n. 414 dello scorso 11 maggio, ha condannato tanto l’impresa quanto il condominio: “Del danno patito da persona il cui appartamento sia stato svaligiato da ladri, introdottivisi attraverso ponteggi installati per il restauro del fabbricato e privi sia di illuminazione che di misure di sicurezza, possono essere chiamati a ri- Associazione sindacale piccoli proprietari spondere non solo l'impresa che ha realizzato i ponteggi stessi, ma immobiliari anche il condominio, per un duplice titolo: sia quale custode del fabbricato, ai sensi dell'art. 2051 c.c., sia per "culpa in vigilando" od Ravenna Via R. Serra, 65 "in eligendo", allorché risulti che abbia omesso di sorvegliare l'opetel. 0544 470102 rato dell'impresa appaltatrice, ovvero ne abbia scelta una manifefax 0544 470075 stamente inadeguata per l'esecuzione dell'opera (Cass. Sez. 3, seninfo@asppi.ra.it tenza n. 6435 del 17/03/2009). La questione di una concorrente rewww.asppi.ra.it sponsabilità del Condominio è legata strettamente a quella dell'imFaenza Via Cavour, 25 prenditore e si ricollega all'accertato mantenimento della struttura, tel. 0546 25807 in assenza di cautele a tutela dei singoli condomini. L'autonomia faenza@asppi.ra.it dell'appaltatore il quale esplica la sua attività nell'esecuzione delLugo Via Manfredi, 41 l'opera assunta con propria organizzazione apprestandone i mezzi, tel. 0545 33356 nonché curandone le modalità ed obbligandosi verso il committente a prestargli il risultato della sua opera, comporta che, di regola, lugo@asppi.ra.it l'appaltatore deve ritenersi unico responsabile dei danni derivati a SERVIZI AI SOCI terzi dall'esecuzione dell'opera. Tuttavia, una corresponsabilità del committente può configurarsi sia in ipotesi di violazione di regole di - Gestione contratti di locazione custodia, ex art. 2051 c.c., che in caso di riferibilità dell'evento al committente stesso per "culpa in eligendo" per essere stata affidata - Assistenza legale l'opera ad un'impresa assolutamente inidonea ovvero quando l'ap- Consulenza paltatore é in base ai patti contrattuali - sia stato un semplice esecucondominiale tore degli ordini del committente ed abbia agito quale "nudus mini- Consulenza tecnica ster" attuandone specifiche direttive” (Trib. Terni 11 maggio 2011 n. - Affitti e vendite da 414). E’chiaro, naturalmente, che il livello di tutela civile non escluprivato a privato de quello penale. In sostanza individuati i ladri si potrà chiedere il risarcimento anche a loro. Dal 1980 a Ravenna
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CRONACA& CULTURA
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
FOTOGRAFIA
L’INTERVENTO
Quello spazio sperimentale in centro: «Ma è durissima solo coprire le spese»
«Disattenzione verso la fotografia? Bisognerebbe chiedere al Mar»
Tra i nomi più importanti attivi in città nel campo della fotografia c’è senza dubbio anche quello di Alessandra Dragoni che dopo aver lavorato all’estero tra Amsterdam e Parigi e collaborato con le più importanti riviste italiane ha aperto a Ravenna una piccola galleria fotografica in via Pasolini, MyCamera. «Si tratta – ci racconta – del mio studio che ho deciso di utilizzare anche come spazio espositivo, per mostrare lavori che considero interessanti e utili alla conoscenza e alla diffusione del linguaggio fotografico contemporaneo. Mostro e vorrei mostrare autori italiani o stranieri che lavorano sulla ricerca. Vuole essere uno spazio sperimentale, dove propongo agli artisti di provare un lavoro, un progetto, che poi va a debuttare magari in un luogo più grande o istituzionale. È successo con Broomberg e Chanarin, per esempio». In questi giorni (e fino all’8 marzo) è in corso la mostra di Marcello Galvani, giovane autore che fa parte di Osservatorio Fotografico, associazione ravennate per la promozione della cultura fotografica di cui anche la stessa Dragoni fa parte. Ma come si sostiene un luogo del genere? «Sarebbe auspicabile riuscire a coprire almeno le spese – continua Dragoni – ma è durissima. Mi piacerebbe creare delle piccole pubblicazioni per l’uscita di ogni mostra per avere un documento che lasci una traccia del lavoro fatto, ma non posso sostenerne i costi. Gli stessi fotografi che espongono da me devono autoprodursi i lavori. Il problema grave è che non ci sono mai le risorse. In questo senso, se la fotografia fosse meno relegata a mostre estemporanee ma fosse parte integrante dei grandi progetti, se fosse considerata come indispensabile e “naturale” nella costruzione della storia di un luogo, se il tessuto economico della città volgesse il suo sguardo verso questa disciplina, si potrebbero costruire esperienze importanti». «Produrre un libro fotografico o una mostra o un progetto di documentazione sul territorio – spiega ancora la fotografa – significa produrre materiale di valore destinato a durare nel tempo. A Ravenna non mancano i fotografi. Manca la controparte, manca la committenza». Come dichiarava Guido Guidi la scorsa settimana su queste pagine, anche Dragoni attribuisce «il problema della fotografia in città alla mancanza di cultura. È certamente sottovalutato il suo ruolo nell’ambito contemporaneo – conclude –. Proprio a Ravenna, che invece si dimostra molto attenta e all'avanguardia in altri contesti come teatro e musica».
«La fotografia è al centro dell’interesse dello staff di Ravenna 2019». Parola di Franco Masotti, direttore artistico del Ravenna Festival e come noto membro del comitato artistico-organizzativo sorto a fine 2010 per costruire la candidatura della nostra città a capitale europea
altro che constatare quello che lui stesso definisce un «problema» riguardo «la mentalità della città nei confronti della fotografia». «È strano – continua Masotti – ma è così. Si tratta di una sorta di disattenzione, una rimozione. Qualche volta, diciamola tutta, trattasi di sana ignoranza o arretratezza provinciale, ma Modena o Savignano (dove la fotografia viene molto valorizzata, ndr) non sono così lontane. Forse, ancora, è un’incapacità di guardarsi e vedersi. Poi nascono fotografi così importanti… sarà un caso?». In questa difficoltà, secondo Masotti, «vi deve essere un elemento antropologico di qualche natura che potrebbe essere indagato. Comunque si tratta di una strana dialettica tra il genius loci e il Nemo profeta in patria in questa città così propizia agli ossimori. Voi – continua – avete fatto benissimo ad avviare un dibattito e almeno qualcuno ora inizia a percepire che non c’è “solo” il mosaico, e anzi potrebbe essere proprio la fotografia la chiave di volta dell’immagine di Ravenna in Europa». Malanca e Guidi lamentavano in particolare il disinteresse delle istituzioni. «Che però non si devono identificare con Ravenna2019 e il suo staff, che è operativo da meno di un anno – conclude Masotti –; esiste un’istituzione di riferimento per quanto concerne le arti visive a Ravenna che è il Mar. Bisognerebbe chiedere al direttore Spadoni…». Lo abbiamo fatto nella pagina qui a fianco. (lu.ma.)
Franco Masotti dello staff 2019 sull’ottava arte: «È al centro del nostro interesse» della cultura. Lo abbiamo interpellato alla luce della nostra inchiesta della scorsa settimana, quando abbiamo riportato le dichiarazioni di autorevoli esponenti del mondo della fotografia come Alex Majoli, Ettore Malanca e Guido Guidi, che denunciavano una sorta di disinteresse da parte della città e, più o meno direttamente, anche dello staff di Ravenna 2019. «Fin dagli incontri delle “Cinquetracce” – ci dice invece Masotti – Guido Guidi compare in una pubblicazione piccola ma preziosa curata da Silvia Loddo ed edita in occasione della traccia “Verso il mare aperto” (curata dallo stesso Masotti, ndr). Quella pubblicazione offriva le immagini (vagamente di tema “marino”) di 18 fotografi di area romagnola e voleva essere un primo
segno di attenzione proprio per la fotografia e i fotografi che hanno lavorato sul nostro territorio, anche se non ravennati di nascita. Ne cito uno per tutti, grandissimo, Luigi Ghirri». Replicando anche alla provocazione di Guidi – che ricordava sul nostro giornale il fatto di essere stato invitato a Guimaraes capitale europea della cultura di quest’anno e di non essere invece stato ancora contattato dallo staff di Ravenna – Masotti chiede, giustamente, tempo. «Siamo all’inizio del percorso, siamo ancora solo candidati, e al 2019 mancano 7 lunghi anni…». Anche il direttore artistico del Ravenna Festival non può però fare
Una foto di Guido Guidi inserita nella pubblicazione realizzata in occasione delle Cinquetracce per Ravenna capitale
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Vitamin Store, prodotti e consigli mirati per alimentazione e integrazione Inaugura anche a Ravenna - il 25 febbraio, in via Maggiore 56 - il negozio del marchio leader europeo del settore Il regno degli amanti del benessere e del fitness. È questo il biglietto da visita del nuovo Vitamin Store Ravenna, con sede in via Maggiore 56, che sabato 25 febbraio celebra l’inaugurazione ufficiale. Un ambiente simpatico e pieno di energia, in cui ottenere informazioni e consigli mirati in materia di alimentazione ed integrazione, grazie alla professionalità e competenza dei due giovani titolari: Antonio Carmellini, personal trainer certificato Issa, con alle spalle oltre quindici anni di vita operativa in Aeronautica Militare, e Nadia Lombardi, nutrizionista ed esperta in alimentazione ed integrazione sportiva, con un passato da assistente di volo. Quello di Ravenna rappresenta il 75° negozio della grande catena Vitamin Store, leader europeo nel settore dal 1993. «Tutti i nostri prodotti sono studiati per raggiungere obiettivi specifici e tutti gli ingredienti e le
informazioni nutrizionali, riportate sulle etichette, sono reali e aggiornati – illustrano Antonio e Nadia –. Il nostro punto di forza è la disponibilità di 45 marchi, italiani ed internazionali, oltre a otto linee in esclusiva Vitamin Store. Dall’ideazione alla produzione, al
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
CRONACA& CULTURA
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LA TESTIMONIANZA
L’INTERVISTA
«Ci sono i fotografi e ci sono gli artisti...» Il direttore artistico del Museo d’arte respinge le accuse Tra le istituzioni prese di mira dai grandi fotografi da noi intervistati sullo scorso numero di Ravenna&Dintorni c’era naturalmente anche il Museo d’Arte della città di Ravenna, che ha da poco inaugurato la nuova grande mostra di pittura e che non pare in effetti aver mai puntato con convinzione sulla fotografia come forma d’arte. Ne parliamo con il direttore artistico Claudio Spadoni, in questi giorni al centro delle polemiche anche per l’incarico da consulente esterno che il Comune gli ha conferito, di fatto senza sostituirlo (se non con una dirigente comunale ad interim), dopo che a inizio anno era andato ufficialmente in pensione da direttore del Mar. Ma su questi temi Spadoni preferisce non dichiarare, nonostante le nostre insistenze. Parliamo di fotografia, allora: il Mar non la tiene in dovuta considerazione? E perché? «Non mi sembra si possa dire che il museo abbia ignorato la fotografia: basterebbe scorrere le edizioni prima di “No Border”, curate da Serena Simoni e Maria Rita Bentini, poi di “Critica in arte”, ognuna con un giovane critico diverso (rassegne che però non si tengono più, ndr), per rendersi conto che un numero considerevole di giovani artisti invitati lavorava sulla fotografia. Poi bisognerebbe intendersi: la fotografia è un mezzo espressivo da tempo adottato da molti artisti, come da molti bravissimi fotografi che a ragione o a torto non sono accreditati come artisti. Capisco che il discrimine è capzioso, ma questa è la realtà, non una mia opinione. In ogni caso, come per qualsiasi altro mezzo espressivo, personalmente non ritengo utili, a far chiarezza in merito, mostre specifiche, preferendo invece la pluralità, per confronti diretti più interessanti». Cosa ne pensa del progetto di Luigi Tazzari di riportare in città i grandi nomi della fotografia ravennate? Il Mar collaborerebbe? «Non avrei nulla in contrario su una mostra di grandi fotografi ravennati, salvo precisare che in questi casi l’operazione rischia di apparire ri-
duttivamente campanilistica anche se si tratta di fotografi di reputazione internazionale». C’è però chi l’accusa di una certa chiusura verso altre forme espressive contemporanee come la videoarte. In passato ha fatto anche discutere il mancato allestimento al Mar per motivi di budget di un’opera di Yuri Ancarani, regista ravennate recentemente premiato anche al Festival di Venezia. «Vale lo stesso discorso fatto per la fotografia. Rivedersi, prego, le edizioni di “No Border” e di “Critica in arte”, quando ho personalmente invitato artisti che lavoravano col video. Così come ho fatto, lo vorrei ricordare ai distratti, nell’ultima Quadriennale di Roma, dove proprio un videoartista da me chiamato, Adrian Paci, ha vinto il primo premio, assegnato da una giuria internazionale. La storia di Ancarani l’ho già spiegata a suo tempo: si è trattato di un problema di reperimento di risorse non preventivate, per quanto molto modeste, in tempi brevi. Ma riconfermo la stima che ho di lui. Curioso, però, che nessuno abbia espresso rammarico per una mancata mostra di Christo, che avrei potuto fare a costi contenutissimi, ma non sostenibili perchè non preventivati. Sarebbe stata di risonanza internazionale». Cosa sta facendo e cosa può fare il Mar per Ravenna capitale europea della cultura? «Penso che il Mar, con la visibilità esterna della sua attività espositiva, come delle ricerche e pubblicazioni sulle proprie collezioni, stia facendo la sua parte. Ed è quello che io credo debba comunque fare un museo, posto che non lo si voglia intendere come una Mirabilandia o come sede per iniziative estemporanee, fossero pure “trovate” di grande richiamo. Continuo a credere che la forza di un museo stia nella salvaguardia della sua identità». Luca Manservisi
Claudio Spadoni tra un «discrimine capzioso», campanilismi e quella mostra mancata di Christo
«Mostrare i maestri, puntare sui giovani» Riceviamo e volentieri pubblichiamo la testimonianza di un giovane fotografo ravennate stimolato dalla nostra inchiesta della scorsa settimana. Come giovane fotografo che opera in questa città non posso che riscontrare che sebbene Ravenna presenti occasionali mostre fotografiche, dall’altra parte mancano un progetto più articolato che permetta il confronto tra chi si occupa di fotografia e anche un luogo dedicato ad esposizioni, corsi-workshop e acquisto di opere fotografiche. Per tale ragione nonostante aver realizzato e portato in mostra nella mia città natale alcuni dei miei progetti sono oggi impegnato solo ed esclusivamente con la fotografia al di fuori dei confini della città. Credo che a questo punto la scelta delle istituzioni, delle associazioni che si propongono di promuovere la fotografia e di coloro che parteciperanno possa avere due soluzioni. La prima: lavorare con grandi autori, magari fotografi nati a Ravenna e conosciuti in tutto il mondo; una soluzione “vetrina” in grado di attrarre a sé pubblico e visitatori ma che nella sostanza non crea opportunità per chi a Ravenna o nel circondario crede nella fotografia come forma di espressione. Oppure si può scegliere una soluzione di “sostanza” promuovendo chi a Ravenna si occupa di fotografia e non solo, ma anche dando valore ai fotografi, spesso poco ricordati, che nel corso della prima metà del '900 in questa città hanno lavorato e che hanno lasciato archivi che sono veri e propri documenti di storia (per citare un esempio il fondo fotografico Trapani e David). Queste due soluzioni non si escludono vicendevolmente ma potrebbero diventare un connubio vincente. Mostrare le opere dei maestri della fotografia richiamando in città pubblico e visitatori e al tempo stesso lavorare con autori meno noti valorizzando il loro lavoro e promuovendo la loro visibilità. Un esempio di questa strategia è l'attività dell'Archivio Fotografico Italiano di Castellanza (Varese) che è in grado di lavorare con grandi autori e al tempo stesso con giovani e meno conosciuti dando vita a esposizioni di ottima qualità. Inoltre un investimento sulla fotografia a Ravenna non dovrebbe prescindere dall'individuazione di un soggetto competente, sopra le parti, in grado di ascoltare le proposte che pervengono da fotografi, associazioni, sponsor e istituzioni che si assuma la responsabilità di operare scelte concrete e lungimiranti. Questo aiuterebbe a sopperire un faticoso dialogo attento per lo più a personalismi e inimicizie piuttosto che alla vera incentivazione della fotografia. Inoltre occorrerebbe un luogo deputato in modo esclusivo o quasi alla fotografia. Matteo Sauli
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COMMENTI& OPINIONI
giovedì 23 febbraio 2011 | RAVENNA& DINTORNI
detti e contraddetti a cura di FAUSTO
PIAZZA
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
ADDIO BLOCKBUSTER, È STATO BELLO, CI MANCHERAI
Addio Blockbuster. È come un pugno nello stomaco che apprendiamo la notizia della sua futura e definitiva chiusura a Ravenna. Per quelli come noi, nati e vissuti negli anni delle Vhs vendute nei grandi e colorati centri dalla scritta panciuta blu e gialla, accettiamo inermi questa grande sconfitta. Non sono bastati i popcorn, le bibite, i surgelati, i pupazzi o i prodotti americani. Il gigante “pirata” internet ha battuto le tradizioni, i sapori e le bellezze di una serata passata in compagnia a vedere un film noleggiato. Sfido io a trovare una sola persona che vi inviti a casa a guardare un film scaricato da internet, essendone certo di poterne trovare mille, invece, che vi proponessero una serata Blockbuster. “Dai film alla salute”, dicono, il destino dei negozi Blockbuster messi in ginocchio da internet è la riconversione in parafarmacie. Servizi per il benessere? Ma chi vi dice che per noi il benessere non era passare minuti e minuti a scegliere un film per poi trascorrere una serata in famiglia? Il benessere non è fatto solo di creme e cremine o pillole dimagranti e ringiovanenti, di questo lo sanno i lavoratori coinvolti che sono 920 su circa 130 punti vendita Blockbuster. Lorenzo, Ravenna
DIOSSINE, IL DOTTOR GHINASSI SI DOVREBBE DIMETTERE
Il dottor Ghinassi solo per questa frase (estrapolata dalla nostra intervista della scorsa settimana, ndd) in un Paese serio si dovrebbe dimettere domani mattina: «L’inceneritore è un male che non possiamo evitare». Incredibile. Se un medico (non un rappresentante di Confindustria, un medico, per di più direttore del dipartimento di sanità pubblica di Ravenna) difende l’archeologia industriale nel 2012 come fosse una prassi inevitabile, è di tutta evidenza che non sa nulla di prevenzione primaria e non sa nulla dei suoi doveri (tralasciamo a livello tecnico). Non sa neppure che Reggio
L’OSSERVATORIO
TUTTO D’UN TRATTO di
GIANLUCA COSTANTINI
Emilia sta per chiudere il suo maledetto inceneritore e a Parma si sta combattendo una battaglia civile e pacifica per impedirne uno nuovo. [...] Giudico quantomeno ipocrita la richiesta di “monitoraggi” espressa dal sindaco Matteucci, quando nel 2006 la maggioranza che lo esprime ha impedito l’audizione al Comune del dottor Montanari in Commissione ambiente: era già calendarizzata, poi hanno trovato la postilla giusta nei regolamenti. Paura a confrontarsi con dati scomodi eh? Le audizioni sono registrate... non è mica come nei convegni: quelli basta disertarli, o non rispondere sui giornali fino a quando gli allarmi non si esauriscono per estenuazione. Un ex assessore della giunta Mercatali a me riferì personalmente: «Montanari? Non durante la campagna elettorale» (quando si dice “priorità”!). Un mese dopo ho fatto i miei bravi bagagli e me ne sono andato a distanza di sicurezza da questi irresponsabili, non prima di aver contribuito ad evitare il terzo, inutilissi-
mo, inceneriore in progetto in città. Su una cosa ha ragione il dottor Ghinassi: non c’è da sorprendersi se si trovano le diossine nel latte materno nel ravennate. Verissimo. Greenpeace le aveva già trovate nel latte vaccino di allevamenti nel 2004. Bastava cercarle. Come a sud di Brescia: bastava cercarle. Se non le cerchi le diossine, non le trovi. Una nota volutamente polemica però la aggiungo: se le due donne prese in esame dai movimenti invece che esseri umani fossero pecore andrebbero abbattute. Ci rendiamo conto? [...] Col senno di poi, ho preso una decisione giusta ad andarmene da Ravenna. Le fonti di inquinamento inutile, superfluo, e incontrollabile come nel caso di combustibile eterogeneo, andrebbero chiuse domanimattina. Tutte. E faccio una scommessa. Da poco sono stati condannati alcuni di coloro che hanno permesso la follia dell’amianto. Fra 10-20 saranno condannati coloro che hanno permesso la follia dell’incenerimento. Roberto Pirani
TENIAMO TENDE E STAZIONE ANCORA APERTE PER I SENZATETTO
Prima del grande gelo, ci siamo interrogati su come la nostra comunità lo avrebbe affrontato, mettendoci dalla parte di chi, per varie ragioni, non ha un tetto. La scelta delle tende, da noi criticata, ha comunque offerto un riparo, anche se le criticità denunciate dagli ospiti, non meno che dagli ospitanti, sono state la conferma che, in futuro, le scelte dovranno essere altre. L’apertura della stazione ha consentito di evitare danni peggiori, ma non ha risolto per tutti il problema di un luogo caldo. Ci risulta che molti, troppi, hanno passato la notte in luoghi di fortuna, e questo non va bene. Ora ci chiediamo. Dopo le tende, dopo la stazione? Quale altra soluzione? Abbiamo maturato una convinzione. Le pubbliche istituzioni hanno la responsabilità della “regia” di un’opera che non può che essere dell’intera collettività, nell’offrire una risposta complessiva di accoglienza, tesa a soddisfare innanzitutto alcuni bisogni elementari della persona (dormire, lavarsi, mangiare), per restituirle dignità e gettare le basi per un percorso di reciproca conoscenza, sulla cui base, nel tempo, si possono anche strutturare progetti di inserimento sociale e lavorativo. Come primo passo in questa direzione, chiediamo una proroga affinché le tende restino in funzione e la stazione resti disponibile, per non costringere nessuno a dormire all’addiaccio. Ciò può costituire un grave danno sia in termini sanitari, per la persona stessa, che nei termini di “omissione di soccorso” da parte di chi deve tutelare la salute delle persone in questa città. Ravenna è una città ad alta civiltà, con livelli di vita e pubblici servizi non lontani dai migliori standard europei. La nostra comunità si trova di fronte a un nuovo banco di prova, in uno scenario mondiale e mediterraneo attraversato da radicali novità. Come la comunità ravennate affronterà tutto questo ci dirà molto su “chi noi siamo”. Comitato “Rompere il silenzio”
Ecco di cosa parlano i ravennati di
MOLDENKE
Dialogo 1: «Ne ha fatta di neve eh». «Già». «Ma adesso si scioglie». «Sì, dicono che verrà un gran caldo». Dialogo 2: «Hai visto che buche che ci sono per le strade?» «Uno scandalo». «Che vadano tutti in malora». «Vergogna». Dialogo 3: «Ma lo sai che chiude il mercato coperto?». «Pensavo fosse già chiuso. Hai detto quello coperto, no?». «Nel senso che ci faranno una Coop». «Ah, ok. Meno male». «Ma cosa dici? Noi vogliamo le nostre tradizioni!» «Ah sì, scusa, hai ragione». Dialogo 4: «Caro, vado all’Iper a fare la spesa». «Stai attenta ai marocchini nel parcheggio» «Ho un badile nel bagagliaio». Dialogo 5: «Ho visto la mostra del Mar». «Dove?» «Al Mar». «Il Mar? Bella?». «Sì, c’è Caravaggio». «Ma è fantastico!». Dialogo 6: «Saranno mai delle robe, tende per i senzatetto!» «Ma cosa sono i senzatetto, degli stranieri?» «Certo». «Ma che se ne tornino a casa loro!». Dialogo 7: «È come con Berlusconi, adesso salta fuori che il Pd non l’ha votato nessuno». «Tutti a lamentarsi, ma qualcuno li avrà pur votati». «Eh sì». «Già». «Senti, ma il Pd cosa sono i Ds?» «Penso di sì». «Orca, mi sa che alla fine allora li ho votati pure io». «Porca boia, credo anch’io». Dialogo 8: «Dove vai stasera?» «Al Cinemacity». «A far cosa?» «Voglio vincere il premio per il rutto più forte mai fatto nel bel mezzo di un film scelto a caso».
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WEB& OPINIONI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
Commenti dal web
Fulmini&Saette di Adriano Zanni Cronache e visioni dal Deserto rosso (tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it)
Il dibattito tra i lettori di ravennaedintorni.it Pubblichiamo alcuni dei commenti più interessanti postati dai lettori sul nostro sito internet. IIl tema è e rimane per me la vignetta, più volgare della stessa volgarità che si contesta all'esibizione di Belen, la quale, se potesse, avrebbe tutto il diritto di controbattere all'autore con un “Ma troia, vallo a dire a tua sorella!”. (Peterstillman si scaglia contro la vignetta che Gianluca Costantini ha dedicato alla ormai celeberrima farfallina di Belen a Sanremo e che è stata criticata da più di un nostro lettore) Dopo il “cuba libre” da una parte e la “limonata” dall’altra, noi ravennati, troveremo mai qualche associazione di qualunque ceppo esso sia, disposta ad organizzare una manifestazione a Ravenna, per noi ravennati, per rivendicare il diritto alla salute sopra ogni cosa, per i nostri figli, per le loro mamme, per noi tutti? Quinidi a voi cari Gd ravennati... perchè non ho il piacere di vedervi manifestare a casa vostra per la salute delle neo-mamme e quindi del loro piccolo? Per caso, seppur con tutto il rispetto, il diritto alla salubrità del latte per il proprio piccolo è meno importante della discriminazione palesata da Giovanardi? Mi piacerebbe vedere una maturità in questi giovani (come in tutti gli altri) che a quanto pare ancora non esiste. Certo è più semplice aggregarsi a manifestazioni di dissenso "nazional popolari" come questa, che chieder conto pubblicamente, seriamente e con fermezza alla propria amministrazione di un problema tanto grave quanto “scomodo” per chi viene chiamato a darci
Zeta, Casal Borsetti, febbraio 2011 risposte concrete... Ragazzi sveglia! È ora di crescere!? Ciao Stefania, anzitutto ci tengo a sottolineare che i diritti sono egualmente importanti quali essi siano, così rispondo alla sua terza domanda. Non ci siamo aggregati a una manifestazione di dissenso nazional popolare perchè ripeto secondo me nessun diritto può essere contesa di primato popolare. La manifestazione era stata organizzata dai Gd di Modena con il contributo delle altre realtà provinciali della regione e dell'esecutivo nazionale. Questo evento non era scontato ma ha suscitato nella nostra organizzazione una forte indignazione e conseguente mobilitazione. Non sono dell'idea di disprezzare una manifestazione per i diritti civili (nel caso di Modena) ed elogiarne una per la diossina nel latte e viceversa. Questo suo "sfogo" verso noi giovani e le provocazioni finali mi fanno ricordare le frasi dette in questi anni del tipo, "giovani bamboccioni, chi si laurea dopo i
28 anni è uno sfigato", e infine è di pochi giorni fa la frase, "chi guadagna 500 euro è uno sfigato". Non credo che i giovani se le meritino e non credo sia un approccio al dialogo giusto. Noi come giovani e come gruppo GD cerchiamo di affrontare tutte le tematiche principalmente locali e in questi due mesi dal congresso di dicembre siamo intervenuti su diversi temi. (Acceso scambio di battute tra Stefania e LorenzoM a margine all’articolo che riportava la notizia della partecipazione dei Gd a una manifestazione a Modena contro le parole omofobiche dell’ex ministro Giovanardi. Nei commenti si fa riferimento anche all’iniziativa dei giovani Pdl che raccolgono firme per i diritti umani a Cuba) Sembra confermarsi anche questa volta il metodo raantica, che consiste nello spostare da altri musei cittadini pezzi già noti ed esporli spendendo una montagna di soldi per alimentare il carrozzone al seguito. a proposito, si fanno aste pubbliche
ad esempio per gli allestimenti e vince sempre lo stesso? o si assegnano a licitazione privata? sono quasi convinto sia la seconda che ho detto, chissà perchè... comunque quello che vince contro una agguerrita concorrenza dev'essere davvero talentuoso, speriamo non lo scopra il motorshow perché rischiamo ce lo portino via. (jfsebastian questa volta rivolge i propri strali contro Tamo e RavennaAntica)
ROSSELLA LIBERA
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Aldo&Nilde
Senzatetto tra buonismo e realismo Una nuova conversazione di Aldo e Nilde, due personaggi che amano discutere un po’ su tutto senza essere d’accordo su niente... chissà se votano per due partiti diversi. Nilde: Sono preoccupata. Giovedì sera chiudono la stazione. Aldo: La chiudono per l'emergenza maltempo? N: L'avevano aperta per la neve, perché ci potessero dormire i senzatetto. Ora questi, poveretti, dove andranno? Fa ancora freddo. A: Macché freddo. sembra primavera. la notte non scende nemmeno sotto zero. dai su. N: Va beh, ma quindi secondo te è accettabile che restino senza un posto, a dormire sotto i portici o in posti fetidi e luridi? La civiltà di una città si misurerà anche da queste cose, no? A: Questo è solo buonismo. N: Chiamalo come vuoi, ma rispondimi. Per te va bene così, che la gente dorma per strada? A: Certo che mi va bene così. Mi sembra assurdo che si spendano soldi per tenere aperta una stazione ferroviaria di notte per far dormire dei barboni. N: Quindi secondo te dovrebbe chiudere anche il dormitorio? Ai barboni non dovremmo nemmeno dar da mangiare... A: Spiegami tu perché la società deve farsi carico di queste persone. N: Perché è una società e non una giungla. Perché a chiunque può capitare un momento di sfiga nella vita, perché spesso parliamo di persone fragili, magari malate di qualche dipendenza, o senza una rete di protezione. O deve sopravvivere solo chi può contare sulla famiglia di origine? A: Tu sogni un mondo di frutta candita, Nilde. nella società ci sono persone come i barboni di cui la società se ne frega. E poi ora il problema è il freddo, in estate sarà il caldo? Che facciamo? Aria condizionata? N: Allora mi dai ragione, nel mondo ideale dovrebbe andare come dico io... è già qualcosa. A: Non è il mondo ideale quello, è il mondo dei buonisti che non sono realisti. I barboni esistono e le sale d’attesa delle stazioni non possono essere casa loro. Fs hanno cancellato migliaia di treni e io viaggiatore devo mettermi ad attendere in un dormitorio di gente sudicia? N: Ah, sono d'accordo, io sarei per strutture adatte all'accoglienza, quella era un'emergenza che la dice lunga su come siamo impreparati... A: Ma certo, costruiamo un 5 stelle, eh? Dai. Paga il comune con i nostri soldi? N: Comune, Stato, Ausl. Sì, tutti noi. A: Mi fai ridere. N: Perché? Sei a corto di argomenti? Va a finire, Aldo, che io sarò buonista, ma nemmeno tu riesci a essere troppo cattivo.
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CRIMINI& MISFATTI
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
STORIE DI DELITTI
Un’esecuzione con la “lupara” L’ombra della malavita organizzata dietro la morte di Fausto Gasperoni di Nevio Galeati «Non si commetta l’errore di ritenere che gli interessi mafiosi siano altrove»: così ha detto il procuratore generale di Bologna, Emilio Ledonne, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, il 28 gennaio. Secondo il magistrato, dunque, la presenza di organizzazioni mafiose è “crescente”, e c’è il rischio che si nasconda la testa per non vedere. Il procuratore generale continua, infatti: «Sono sorpreso che le istituzioni economiche locali pensino che il pericolo mafia non sia all’ordine del giorno. La criminalità organizzata ha chiesto persino fondi pubblici alla Regione per le sue imprese». Una novità? Purtroppo no: il “caso Gasperoni” è infatti del 1991. Fausto Gasperoni ha 42 anni, abita a Cesena, è sposato; ha tre figli. Il 16 dicembre 1991, un lunedì, esce di casa dopo cena. Si chiude alle spalle la porta blindata, controlla l’ora sul Rolex d’oro. Non ha la patente (risulta “nullatenente”) e normalmente si sposta in Vespa; ma ha comprato da poco tempo una Volkswagen Po-
lo; sale sull’auto e parte verso la riviera cervese. Non fa più ritorno. Il suo cadavere, semi carbonizzato, viene scoperto alle 7.30 del 17 dicembre da un giovane dipendente di un’azienda agricola che sta andando al lavoro in auto, seguito da un collega che guida il trattore. Il corpo, supino e con la gamba destra ripiegata in alto, è al margine di una carraia, via Argine Destro, poco distante da viale Nullo Baldini, dietro al circolo ippico “Le Siepi” di Cervia. È stata un’esecuzione: qualcuno ha fatto inginocchiare Fausto, gli ha puntato le canne di una “lupara” alla base del collo, a sinistra, e ha esploso un colpo, dall’alto verso il basso. I pallettoni sono finiti nel cuore e nello stomaco. Poi lo ha cosparso di benzina e, con una miccia rudimentale realizzata con fazzoletti di carta, ha appiccato il fuoco. Polizia e carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ravenna, seguono una prima pista che potrebbe portare in Sicilia e alla mafia. Fausto Gasperoni è infatti sospettato di essere un piccolo boss
dello spaccio della droga. Nel 1988 è stato arrestato in seguito a un’inchiesta condotta dalla magistratura palermitana; l’ipotesi di reato è associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata allo spaccio della droga. Con lui finiscono in carcere an-
in distribuzione da venerdì 24 febbraio Ravenna, via della Lirica 43 - tel. 05440544 408312 - www.reclam.ra.it
In alto, un articolo del Carlino sul caso Gasperoni. Sotto: La scientifica della Polizia e i carabinieri davanti al cadavere di Fausto Gasperoni. Foto Augusto Balestrazzi.
che due catanesi che abitano a Imola. L’ipotesi è che Fausto sia stato ucciso da killer venuti dalla Sicilia. Gli investigatori hanno davanti un evento analogo: nella notte fra il 23 e il 24 ottobre lungo l’A14, nell’area di servizio “Bevano”, sono stati trovati i cadaveri di un catanese, esponente certo di un clan mafioso, e di un suo amico. Si teme che si sia innescata una faida “a distanza” per il controllo del territorio. Alcune indagini parlano di una Romagna della droga divisa in due; la fascia sud controllata dalla camorra; il centronord dalla mafia. Nel mezzo Cesenate e Ravennate sono terra di frontiera. Dove capita, ad esempio, che esponenti della camorra “passino” informazioni confidenziali alla polizia per colpire i concorrenti affiliati alla mafia. Le indagini proseguono cercando di ricostruire i movimenti di Gasperoni. La notte tra il 16 e il 17 dicembre il “piccolo boss” incontra, forse in un locale notturno della riviera, qualcuno che conosce e di cui si fida; poi, dopo aver parcheggiato la Polo poco distante dalla stazione ferroviaria di Cervia, sale su un’altra auto, senza sapere che sta firmando la propria condanna a
morte. Ma non c’è alcun indizio su chi sia questo “qualcuno”. Fa poi capolino un altro movente. Fausto Gasperoni potrebbe aver ricattato il componente di un’altra famiglia criminale per una vicenda privata, legata a una sua amica, giovane entraineuse straniera, rimasta contagiata dall’Hiv. Il cesenate avrebbe preteso un “risarcimento” e l’altro avrebbe deciso di ucciderlo. Il sospettato viene interrogato dal sostituto procuratore, ammette di aver avuto rapporti “commerciali” legati alla droga (il giro è di una trentina di milioni), ma niente di più. E appunto non si trova alcun appiglio per l’omicidio. Il calendario è arrivato al mese di ottobre del 1993. Tutto si ferma per quattro anni. Nel 1997 l’Italia vive il dramma del sequestro Soffiantini (l’industriale viene liberato dopo 237 giorni di prigionia e dopo il pagamento di un riscatto di 5 miliardi). Nella gang arrestata in quella vicenda c’è anche Giorgio Sergio, 45 anni, “specializzato” in rapine. Quando viene messo a segno il sequestro è in regime di semilibertà: di giorno lavora in un’azienda agricola, di notte torna a dormire in carcere a Ravenna. Finito in carcere con l’accusa di sequestro di persona si “pente” e comincia a parlare. Racconta così i retroscena di decenni di imprese criminali messe a segno in Romagna e non solo. L’elenco delle rapine è impressionante, e Giorgio Sergio dice di essere responsabile anche dell’omicidio di Fausto Gasperoni. È stato ucciso perché non ha diviso con i complici il bottino di una rapina. Giorgio Sergio chiama in causa un vecchio “compare”, Osvaldo Broccoli, cesenate; e Antonino D’Anna, trapanese di origine e cesenate d’adozione. C’erano anche loro, a “Le Siepi”. Giorgio Sergio viene condannato con rito abbreviato a 13 anni di reclusione, che si aggiungono ai 25 per il sequestro di Giuseppe Soffiantini e l’omicidio di un agente di polizia. Gli altri due vengono processati nel giugno 2002 dalla Corte d’assise di Ravenna. Oltre all’omicidio, devono rispondere di associazione a delinquere per commettere rapine in banca. Fra gli imputati ci sono anche Marcello Finzio (‘solo’ per spaccio di banconote false); e Giulio Moro, che fa parte della famiglia sarda ritenuta responsabile del sequestro Soffiantini, accusato di associazione a delinquere. Per i primi due il pm chiede l’ergastolo. Il 14 giugno 2002 Osvaldo Broccoli viene assolto da tutte le accuse; Antonino D’Anna viene condannato a 6 anni e 6 mesi per le rapine. La giuria ritiene che le ‘rivelazioni’ di Giorgio Sergio non abbiano riscontri oggettivi e quindi è lui l’unico assassino “certo”. Ma l’intera vicenda resta coperta dalla nebbia.
CULTURA& SPETTACOLI
L’INTERVISTA
Marco Paolini e la lezione di vita di Galileo Galilei di Matteo Cavezzali «È più famoso anche del Papa, Galileo, e di Shakespeare. Shakespeare a 50 anni è già andato in pensione. Per Galileo è solo l'inizio, però... calma, il passo da meccanico a filosofo non è così facile... Sarà anche famoso più del Papa, ma cominciano le grane». Con questa battuta di ITIS Galileo, in scena al teatro Alighieri da mercoledì 29 febbraio a sabato 3 marzo, Marco Paolini introduce il carattere dello scienziato e filosofo rivoluzionario Galileo Galilei al centro del suo nuovo spettacolo. Dopo aver affrontato temi politici come il crollo del Vajont e la strage di Ustica, il maggior interprete del teatro civile in Italia ora racconta la vita dell’uomo di scienze che rivoluzionò l’astrologia e soprattutto il concetto di “verità”. Cosa può insegnare all’Italia di oggi un personaggio come Galilei? «La lezione di Galileo non è solo nel suo lascito scientifico. Per me, è prima di tutto la lezione di un uomo che non rinuncia ad usare il cervello. Un insegnamento che oggi vale più di tante parole. Galileo ha saputo essere in contrasto anche con i propri canoni di pensiero, con le regole precostituite. Non per ribellismo, ma per la curiosità di sperimentare. In un tempo dominato da un’ossessione per la verità Galileo ha costruito il suo lavoro sulla necessità di formulare ipotesi, teorie, commettendo anche fertili errori, utili errori. È grazie a questo che oggi nella scienza il concetto di verità non esiste o comunque è di scarso valore rispetto alla necessità di formulare teorie che implichino verifiche, ragionamenti e sempre la possibilità di essere demolite, senza che caschi il mondo per questo. Sono convinto che la fragilità del tempo in cui viviamo sia legata a uno strapotere del realismo, che è una teoria che si afferma come vera, ma non sempre lo è. Voglio dire che la nostra forma mentis, il nostro modo di pensare è oggi molto più economico, molto più politico e molto meno scientifico di quel che forse ci servirebbe». Il suo teatro civile è diventato un modello culturale per molti nuovi talenti, qual è la chiave del suo modo di fare teatro? «Io sono un narratore, la mia esperienza, più che da un’urgenza di dire cose vere, di documentare fatti accaduti, nasce dalla voglia di raccontare. Ho imparato l’abc del mio personale modo di narrare costruendo racconti di vita, piccoli frammenti di una commedia che fa i conti con una terra, un paesaggio, una memoria. Poi sono arrivato alla narrazione che è stata definita "civile" e indubbiamente la storia contemporanea – il terribile "secolo breve" – ha dato a me, come ad altri, molto materiale su cui costruire racconti, riflessioni. Io ho iniziato a
narrare in teatro fatti e documenti perché mi ci ha condotto il teatro stesso, come forma di dialogo e di riflessione con un pubblico che conosce, che pensa, che vive. E questo è un discrimine che ritengo fondamentale. Perché assieme alle persone che hanno lavorato con me, nella redazione dei testi e nelle ricerche, ho sempre cercato di fare teatro e non inchiesta, anche se l’inchiesta fa parte del processo di lavoro. Il mio mestiere è il teatro, io racconto delle storie, dei pezzi di umanità, che stanno dentro una cornice più grande spesso drammatica, spesso così grande da ignorare quelle piccole storie» I suoi spettacoli si adattano molto alla televisione e sono stati presi a riferimento anche da Roberto Saviano, come si relazione il teatro con la televisione? «In termini assoluti non saprei, per me la televisione è un mezzo di trasporto di servizio pubblico da cui ricordarsi di scendere prima di arrivare al capolinea. Un mezzo di trasporto che prendo volentieri, ma senza abusarne e tenendo conto del suo linguaggio: ogni spettacolo in tv va contestualizzato offrendo alla fotografia un’opportunità di diventare elemento di racconto. A teatro va benissimo un fondo nero, in televisione quasi mai, almeno per me, perché ho bisogno di accogliere spettatori dal vivo e quelli seduti a casa in un luogo preparato per aiutare a seguire quello che racconto. I tempi e i modi sono invece gli stessi del teatro, non sento mai l’esigenza di cambiarli». Oggi il sistema culturale è in crisi, come sarà il futuro del teatro italiano? «La situazione del teatro italiano oggi è quella di un teatro che resiste, che cerca di esistere contando sulle proprie forze e sulle propria urgenza artistica. È quella di un teatro che si forma e si sostanzia anche fuori dai teatri, nelle case, tra i banchi di scuola, nei centri sociali, negli oratori, nelle redazioni… È quella di un teatro con le finestre aperte, che fa uscire la polvere e lo stantio, e che si lascia attraversare da quanto gli sta attorno. Credo che il teatro sia uno strumento potente per parlare di oggi, anche con le parole di ieri. E in questo presente io vedo anche il futuro del teatro italiano».
CULTURA
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
Domenica 19 febbraio. Terza rappresentazione di Quello che prende gli schiaffi di Leonid Nikolaeviã Andreev (Quello è interpretato da un ottimo Roberto Sturno), nella libera versione di Glauco Mauri, sempre efficace nella sua sapiente sobrietà, qui nei panni di Papà Briquet, che così entra in scena: “Ogni sera la commedia / ci trasforma in personaggi: / in pagliacci sgangherati e un poco pazzi, / in ricconi e poveracci / in felici e disperati / in eroi ed in vigliacchi. / Siamo specchi, testimoni della vita. / Ogni sera per un poco / qui si gioca il nostro gioco…”. E noi per gioco abbiamo scelto:
CHIARO DI LUNA di Paul Verlaine
(da Il profilo lieve delle voci antiche, introduzione di Mario Luzi, traduzione di Cesare Viviani, Mondadori, Milano 1988) Paul Verlaine è nato a Metz nel 1844 ed è morto a Parigi nel 1896.
IN S GAIA DE LAURENTIS È UNA MODERNA LISISTRATA
In alto, Marco Paolini; Qui sopra, Gaia De Laurentis, protagonista di “Lisistrata” a Massa Lombarda
Giovedì 8 marzo ore 21.15
Gabriele Mirabassi Duo
Buffet, antipasti e cappelletti fatti in casa - Ingresso 10 euro, buffet 15 euro Info e prenotazioni: 0544 217734 - jazzravenna@libero.it - nessun obbligo di tessera.
GIOVANNA MAIOLI
al calmo chiaro di luna triste e bello che fa sognare gli uccelli negli alberi e singhiozzare d’estasi gli zampilli, gli alti zampilli d’acqua snelli fra i marmi.
Sala Rinascita - via Maggiore 71 - Ravenna
Marco Tamburini: Tromba, Live electronics Stefano Onorati: Piano, Sinth, Live electronics Stefano Paolini: Batteria, Live electronics
a cura di M ARIA
Mentre cantano in tono minore l’amor vittorioso e ogni altra fortuna, alla felicità non sembran credere la loro canzone si mescola al chiaro di luna,
JAZZ NEL BORGO Three Lower Colours
LA BUSTINA DI MELPOMENE
L’anima vostra è un paesaggio scelto che maschere e bergamasche incantano suonando il liuto e danzando e quasi tristi sotto i bizzarri travestimenti.
L’Associazione Ravenna Jazz Presenta
Giovedì 1 marzo ore 21.15
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Gabriele Mirabassi: Clarinetto Peo Alfonsi: Chitarra
C E N A
Prosegue, mercoledì 29 febbraio (ore 21), alla Sala del Carmine di Massa Lombarda la rassegna sovracomunale “sipario.tre”. Protagonista Gaia De Laurentiis nei panni di “Lisistrata”, per un viaggio nella poetica di Aristofane. La messa in scena, curata dal regista Stefano Artissunch, è stata premiata dalla critica teatrale italiana che ne ha riconosciuto la capacità di filtrare il testo originale cercando soluzioni contemporanee. La particolarità della rappresentazione è nella contaminazione fra cabaret e burlesque che si evidenzia nelle musiche, nelle atmosfere e nei costumi.?Nella storia la guerra non fa da sfondo alla commedia, ma la penetra in tutta la sua drammaticità divenendone protagonista. Lo spettacolo è un omaggio a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che per la bandiera, non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore.
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CULTURA& SPETTACOLI
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
NOBODADDY
IL FESTIVAL
L’Ubu Roi di Roberto Latini tra Pinocchio e Patafisica
Tre giorni di eventi e libri d’artista con Fahrenheit39 alla Ninapì Preceduto da un’anteprima al Fargo Cafè, giovedì 23 febbraio alle 18, in cui l’editore Danilo Montanari ne presenterà il catalogo, Fahreneheit39, festival sull'editoria indipendente e libro d'artista in Italia, organizzato dall’associazione culturale Strativari, inaugura poi venerdì 24 alla Galleria Ninapì (ore 18) alla presenza di editori indipendenti, artisti italiani, studenti e con la serigrafia live di Mister Gatto e il dj set di Mouch. Sabato 25 febbraio la mostra alla Ninapì si apre alle 11 e alle 17 vedrà l’intervento di un ospite speciale: Leonardo Sonnoli – progettista grafico, docente in sistemi editoriali ed esperto in storia dell'editoria – terrà infatti una presentazione (dal titolo Montag & Clarisse) del suo lav oro e di una selezione dei progetti più meritevoli dei suoi studenti. La serata si concluderà poi alle 24 al Bronson di Madonna dell’Albero con l’anteprima assoluta di youBook, visual-performance di Ste Rigi. Domenica 26, infine, il festival ha in programma un evento a sorpresa alla Ninapì (ore 16), seguito alle 18.30 dalla presentazione di Danilo Montanari, assieme agli autori, di due pubblicazioni fresche di stampa: Flippers 1977-78, di Olivo Barbieri, e Behind the walls di Paolo Ventura.
di Alessandro Fogli Dopo il successo di Ubu incantenato, visto al teatro Rasi qualche anno fa, il cartellone del Nobodaddy ospita il ritorno a Ravenna del romano Roberto Latini e della sua compagnia Fortebraccio Teatro, in scena martedì 28 febbraio alle 21, sempre al Rasi, con il testo centrale della saga di Alfred Jarry, Ubu Roi, prodotto dal Teatro Metastasio Teatro Stabile della Toscana. Datato 1896, Ubu Roi – ispirato al Macbeth di Shakespeare e intriso in toni dadaisti e surrealisti – apre al Novecento la “patafisica” inventata da Jarry, scienza delle soluzioni immaginarie e delle leggi che governano le eccezioni spiegando un universo alternativo. Ed è da un fondale marino che la regia di Roberto Latini fa emergere le presenze “patafisiche” del suo Ubu Roi, come se gli attori fossero naufraghi su un palcoscenico che appare come un luogo fuori da ogni tempo e spazio, un pianeta in movimento eppure immobile e quasi condannato alla reiterazione della propria condizione. Per moltiplicare poi il fattore immaginario del testo di Jarry, i volti degli attori – accanto a Latini ci sono Sebastian Barbalan, Lorenzo Berti, Fabiana Gabanini, Ciro Masella, Savino Paparella, Simone Perinelli, Marco Vergani – sono celati da maschere uniformi, che permettono di aprire altri livelli possibili tra i personaggi. Accanto al magma poetico di Jarry, Latini evoca in Ubu Roi versi di Shakespeare – da Macbeth ad Amleto, passando per Romeo e Giulietta, Giulio Cesare e La Tempesta – e di Pinocchio. È però l’autore e protagonista dello spettacolo a raccontarci qualcosa in più di questo grottesco Re Ubu. Latini, dopo l’Ubu incatenato in solitaria torna a Ravenna con un Jarry corale e una grossa produzione alle spalle. «Tornare a Ravenna è un grande piacere. L’Ubu incatenato in realtà è
DANZA
successivo cronologicamente a Ubu Roi ma quello che conta è la sua forza simbolica. Mi piacerebbe lavorare sempre con una compagnia numerosa, e se nel passato ho lavorato quasi sempre da solo o con i soliti pochi compagni non è stato certo per vezzo artistico. Purtroppo la mia condizione lavorativa non mi permette di chiamare altri. Questa coproduzione invece è l’occasione per condividere il mio lavoro, cosa che ritengo fondamentale, stimolante e molto didattica. Questo Ubu Roi è uno spettacolo che tenta qualcosa di diverso e avevo bisogno di condivederlo con altri e in un territorio comune, alla pari, non ospitando la compagnia da me. Lo spettacolo non è mio». La figura di Ubu continua a suggerirle compositi scenari, spunti multidirezionali. «Qui la cosa più evidente è che al mondo degli Ubu ho accostato un ospite, qualcuno che conferma la loro alterità. Gli Ubu nascono fuori dal tempo, da tutto, e non hanno mai avuto problemi a essere fuori. Serviva qualcuno che fosse allo stesso tempo
presenza e assenza di questa alterità, che fosse spettatore ma anche attore. Ecco allora che ho aggiunto un Pinocchio, un rimando a Carmelo Bene che entra nello spettacolo con i suoni di Artaud». Il mondo degli Ubu uno se lo aspetta nero, oscuro, invece in scena qui tanto bianco. Scelta darmmaturgica o estetica? «Drammaturgica. Pensavo alla pagina bianca, al nessun mondo. Gli Ubu sono dei transitanti, non abitano, eppure serviva un luogo, un’assolutezza. Il bianco è come una tela sulla quale gli Ubu vanno a disegnarsi, non c’è alcun mondo». Com’è la situazione del teatro San Martino di Bologna, di cui lei è direttore artistico e che ha sospeso la programmazione per mancanza di fondi? «Siamo in attesa di capire se ci siano punti di contatto con le istituzioni. Da soli non ce la facciamo e credo che non riusciremo a proseguire, anche se ovviamente vorrei essere smentito. Però proseguire mi sembra fuori dalla portata dei tempi».
A sinistra Roberto Latini (vestito di rosso) e la compagnia Fortebraccio Teatro. A destra, la Parsons Dance
All’Alighieri The Best of Parsons Dance Il terzo appuntamento della stagione di danza del teatro Aligheri è con una vera e propria icona della post modern dance ossia la compagnia creata negli anni Ottanta da David Parsons, che sabato 25 (ore 20.30) e domenica 26 febbraio (ore 15.30) porterà a Ravenna The best of Parsons Dance. Cinque coreografie che ben rappresentano la creatività del coreografo statunitense e la sua danza piena di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso: dall’ultima creazione in prima europea Round my world a Hand Dance, da Swing Shift alla famosissima Caught, per finire con la contagiosa allegria di Nascimento. Info: 0544 249244.
Giovedì 15 marzo
Giovedì 23 febbraio
Gloria Turrini e Francesco Laghi
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I V E
dalle ore 21.00 Ingresso Libero
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Hernandez & Sampedro C O U S T I C
D U O
dalle ore 21.00 Ingresso Libero
Via Quattro Novembre, 51 Ravenna, RA - tel: 0544 217023 chiuso la domenica - PER INFO: cell. 327 6778149
CULTURA& SPETTACOLI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
BRONSON
MUSICA CLASSICA
CONCERTO TRIBUTO
Luci su Maria Antonietta e la psichedelia dei Pontiak Paesi e generi diversi sotto i riflettori questa settimana al Bronson di Madonna dell’Albero, che sabato 25 febbraio ospita la pesarese Maria Antonietta, seguita mercoledì 29 dagli americani Pontiak. Maria Antonietta, al secolo Letizia Cesarini, è una giovane poco più che ventenne che racconta nelle sue canzoni la vertigine e lo schianto della sua età. La sua scrittura tagliente e personalissima riesce a parlare di un'intera generazione ai più sconosciuta, mentre la predisposizione al punk più rude fa di questa musicista una felice scoperta del cantautorato italiano femminile. In una serata aperta dalle debuttanti ravennati In.Versione Clotinsky, Maria Antonietta presenta i brani del suo nuovo, omonimo album (ore 22). Van, Lain, e Jennings Carney sono invece tre fratelli, che lavorano e vivono nella stessa fattoria in Virginia e suonano nella stessa band, i Pontiak, gradito ritorno a Ravenna dopo un paio di concerti caldi tra Bronson e Hana-Bi. Sono una delle più quotate rock band della nuova scena americana, poderosi e moderni nel loro anacronismo come Black Mountain, Arbouretum, White Hills e Black Angels, e potenti nella dicotomia melodia/rumore sulla scia dei migliori Melvins. La band dei fratelli Carney ha pubblicato a febbraio il nuovo album Echo One, ennesimo capitolo di una discografia immensa e di altissimo livello. Heavy blues e rock ‘n' roll degenerato, carezze e pestoni, ecco come si evolve la potenza intrinseca dei Pontiak. Aprono i romagnoli Herba Mate. Info: 333 2097141.
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La Bandeandrè ricorda il grande Faber al Socjale
Pappano e Piovano, straordinario duo È un duo straordinario, quello che vedremo domenica 26 febbraio (ore 21) al teatro Alighieri nell’ambito della stagione “Ravenna Musica” curata dall’associazione musicale Angelo Mariani, con il maestro Antonio Pappano (ormai star planetaria e direttore musicale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma) che si esibirà nelle rari vesti di pianista insieme Luigi Piovano, primo violoncello solista dell’orchestra, nell’unica data che il loro breve tour italiano prevede in Emilia Romagna. In programma due autori italiani riscoperti di recente dalla critica, il forlivese Gian Battista Cirri e il napoletano Giuseppe Martucci. Due giorni dopo, martedì 28 febbraio (ore 20.30) sarà poi recuperato il concerto de I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone.
L I B R I
GIORGIO VASTA ALLA FELTRINELLI
Lo scrittore Giorgio Vasta sarà ospite, in collaborazione con l’Associazione legalità e giustizia, della libreria Feltrinelli giovedì 23 febbraio alle ore 18.30. Vasta vive a Torino e ha pubblicato il romanzo “Il tempo materiale” (in corso di stampa in altri paesi europei e Stati Uniti, selezionato per il Premio Strega del 2009 e finalista al Premio Dessì, al Premio Berto e al Premio Dedalus). Il libro che l’autore presenta è però “Spaesamento”, da poco edito da Laterza.
Venerdì 24 febbraio (ore 22) sul palco del Teatro Socjale di Piangipane arriva la Bandeandrè, per un chiaro omaggio al grande Fabrizio De Andrè dal titolo Caro Fabrizio.... «“Caro Fabrizio…” è l’incipit di una lettera che molti di noi avrebbero potuto scrivere – spiega Gianluigi Tartaull, voce e chitarra del gruppo – soprattutto quelli che oggi hanno superato “il mezzo del cammin di nostra vita”. In questo caso, invece, è una giovane donna di 27 anni, di nome Roberta, che ce l’ha letta in una serata dedicata a De Andrè, nell’anniversario della sua nascita. La passione e l’emozione che ci ha trasmesso questa lettera, Bandeandrè cerca di trasmetterla nei suoi concerti, perché, al di là dell’efficacia tecnica, De Andrè pretende partecipazione e coinvolgimento. In questo concerto non vogliamo raccontare solo un percorso artistico, con molte collaborazioni che lo hanno variato e sempre arricchito, ma cerchiamo di far conoscere anche l’uomo, che, pur nel suo desiderio di isolamento dalla massa, come nessun altro ha saputo raccontare i vizi e le contraddizioni del mondo che lo circondava. E siccome pare che l’umanità non sappia migliorare (anzi, a volte sembra tornare indietro), andando a rovistare fra le 120 e più canzoni che ci ha lasciato troviamo sempre qualcosa che ci riguarda, ora e sempre». Sempre il Socjale, giovedì 23 febbraio, ospiterà alle 21 la presentazione del libro di Enrico Gulminelli Ero amico di Angelo Fabbri (Edizioni Pendragon), di cui la’utore discuterà insieme agli scrittori Carlo Lucarelli ed Eraldo Baldini e al giornalista Nevio Galeati. Info: www.teatrosocjale.it.
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CULTURA& PROGETTI
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
FORUM CAPITALE DELLA CULTURA Torna dopo qualche settimana di assenza il nostro forum permanente sulla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura. A intervenire è una giovane compagnia teatrale ravennate. di TeatrOnnivoro Per fare cultura basta la volontà di comunicare a qualcuno la propria visione. Per fare cultura in modo professionale però, e rendere la cultura degna della “C” maiuscola, occorrono altre due cose: i luoghi dove poter accogliere un pubblico e i soldi per poter fare una produzione. Il percorso di Ravenna 2019 iniziato con gli incontri di Cinque tracce, giustamente pensate per un lavoro intellettuale di confronto con esperti italiani e stranieri, potrebbe proseguire con un diretto coinvolgimento della foltissima flora culturale cittadina. Come? L’unico modo di coinvolgere è dare possibilità di fare. Come per la Darsena si è pensato alla partecipazione dei cittadini come mezzo per formare un progetto, per Ravenna capitale si potrebbe procedere per idee. Speriamo che la open call sia una occasione reale. L’opportunità di finanziare anche chi fino a oggi è rimasto escluso da tutti i circuiti, e non un momento per rimpolpare meccanismi già oliati e perfettamente funzionanti. Ci sono moltissimi giovani artisti in città che non hanno contatti con le istituzioni. Sono musicisti, pittori, e ragazzi che hanno progetti spesso snobbati perché “venuti dal nulla”. Speriamo insomma che a questa “chiamata” risponda qualcuno e non parta la solita segreteria telefonica. Anche noi che non abbiamo alcuna “patente di cultura” vogliamo dare alcuni suggerimenti alcuni suggerimenti dal basso, nati da diversi confronti tra noi e tra altri lavoratori del settore artistico ravennate e non solo, che potranno essere ignorati, ma che riteniamo valga comunque la pena di ascoltare. Fondi Quanti soldi sono a disposizione dei prossimi eventi? 300mila euro? Bene dividiamoli in piccoli blocchi e facciamo un bando in cui siano premiati i progetti migliori per far respirare l’idea di capitale in città. Un bando non rivolto ai singoli artisti, ma a gruppi di artisti diversi che devono lavorare assieme e sforzarsi di collaborare anche tra generi di arte diversi, anche quelli meno conosciuti. A questi gruppi vengano assegnati contributi. Basta dare fiducia alle idee. «Tenete, avete questo budget, create qualcosa, un evento, una mostra, un percorso. Insomma: stupiteci!». Solo con la fiducia si costruisce una collettività consapevole. Crediamo che con finanziamenti anche piccoli i vari artisti della città sarebbero in grado di costruire ed esplorare strade non ancora immaginate. In una capitale della Cultura non si ha paura di osare, di dare carta bianca anche a un gruppo di quindicenni. In fondo Rossini quando visse tra Lugo e Conventello di Ravenna non aveva ancora quindici anni e qui compose brani di eccezionale intensità grazie al contributo di alcuni mecenati. Cosa esclude che oggi giri per
«Servono soldi, spazi aperti e fiducia nei progetti dei giovani» Nella foto i ragazzi di TeatrOnnivoro impegnati in uno spettacolo a Santarcangelo dei Teatri.
le strade di Ravenna qualche grande talento a cui serve solo una opportunità? Scuole Gli studenti sono una grande potenzialità per la città. Le superiori e l’università sono fucine di idee che vengono lasciate marcire sull’albero. Non intendiamo il coinvolgimento
TeatrOnnivoro: «L’open call sia una opportunità anche per finanziare chi finora è rimasto escluso da tutti i circuiti»
biografia Il TeatrOnnivoro nasce nel 2008 a Ravenna ed è composto da Matteo Cavezzali, Antonio Maiani, Elena Ferri, David Loom, Kingsley Ngadiuba, Ilaria Cavezzali, Vacon Sartirani, Franck Viderot, affiancati da un mutevole gruppo di giovani spiriti liberi. Il 29 febbraio 2008 va in scena alla Galleria Ninapì di Ravenna il loro primo spettacolo: Indigesto – Tragicommedia gastro-teologica, che verrà replicato in vari spazi e festival. Nel corso del 2009 la compagnia allestisce diverse performance tra cui Il presidente, Fasci-nazione, A-ø nascita e morte del teatro nello stivale italico (presentato al festival di Santarcangelo Immensa) e Otium Imperii. Il secondo spettacolo del TeatrOnnivoro Il Morbo è stato presentato in anteprima a Parma all’interno del Premio Scenario 2009. La compagnia ha partecipato in città a Ravenna-Viso-In-Aria e al Festival delle Culture.
delle scuole come istituzioni, ma direttamente dei ragazzi. Lasciare in mano ai ragazzi, senza la mediazione di professori che dettano regole, la possibilità di fare può dar vita a inedite visioni della città e del mondo. I ragazzi delle superiori, a differenza di quello che molti credono, non sono stati anestetizzati dalla tv e da internet. Sono ricchi di potenzialità, ma
hanno poche occasioni di mettersi realmente alla prova perché vengono incasellati in percorsi obbligati. Noi, lavorando per anni come guide della non-scuola e facendo teatro nelle superiori e nei centri di aggregazione, abbiamo toccato con mano la vitalità insperata degli adolescenti. Perché sprecarla? Basterebbe lasciargli a disposizione gli edifici scolastici per una serata al mese. Una serata in cui organizzarsi da soli. Siamo certi nascerebbe qualcosa di interessante. Spazi Un altro punto importante è l’apertura degli spazi. Ravenna sotto questo aspetto ha una lunga storia di coinvolgimento degli artisti come è successo col festival Ravenna viso-in-aria o in concorsi come Ram, eccetera, ma questo non vuol dire che si sia arrivati a destinazione. Lasciare aperti i luoghi della città per serate a disposizione di progetti organizzati per tempo e con una coerenza, da chi non ha modo di accedere agli spazi sarebbe una grande opportunità. L’Almagià, il teatro Rasi, l’Alighieri, la galleria Ninapì, il Mar, la Classense che lasciano una serata di programmazione a chi voglia mezzora per presentare il proprio lavoro. Certo ci sono dei costi, e anche il rischio che non tutti i risultati siano artisticamente degni di nota, ma è un rischio che tutto sommato si può correre. Privati Concludiamo con una piccola provocazione. Parafrasando JFK i privati, i locali di Ravenna e piccoli imprenditori non dovrebbero pensare «cosa possiamo guadagnare dalla capitale della cultura», ma «cosa possiamo fare per essa». Al momento ci sembra che l’interesse di molti sia più mirato a sondare se c’è qualcosa da guadagnare da questa sfida che non a come vincerla insieme, ma i veri imprenditori sanno che non c’è guadagno se prima non si investe in un progetto. Gli artisti sono pronti a questo investimento, gli imprenditori lo sono?
EVENTI& TEMPO LIBERO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO
ORDINE DEGLI ARCHITETTI, RAVENNA
MAMA’S CLUB
SPAESAMENTO
APERITIVO
presentazione del libro di Giorgio Vasta, in collaborazione con l'Associazione Legalità e Giustizia. Tre giorni a Palermo, alla fine dell'estate, come occasione per prendere le misure del presente italiano. Inizio ore 18.
ricco aperitivo con buffet e musica. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 403584 INCONTRO CAFÈ, RAVENNA
FAHRENHEIT 39
inaugurazione della seconda edizione del festival sull'editoria indipendente. Serigrafia live di mr. Gatto, dj set di Mouch. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 34535 LIBRERIA FELTRINELLI, RAVENNA
L'OPERA DA TRE SOLDI
da Bertold Brechtt, con Massimo Ranieri e la partecipazione straordinaria di Lina Sastri. Inizio ore 20.30.
INFO WWW.STRATIVARI.ORG GALLERIA NINAPÌ, RAVENNA
HAMLET AND RADIOMIKROKOSMOS
INFOLINE 0544 249244 TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA
dopo il consueto appuntamento con l'aperitivo del venerdì, musica live con i saggi della scuola Mikrokosmos. Inizio ore 20.30.
ERO AMICO DI ANGELO FABBRI
presentazione del libro (edizioni Pendragon): la ricostruzione di uno dei delitti del Dams, degli anni '80, a cura di Enrico Gulminelli (compagno di stanza della vittima). Ne discuteranno con l'autore Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini e Nevio Galeati. A tutti gli intervenuti, un assaggio dei mitici cappelletti. Inizio ore 21.
INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE
MAGIC QUEEN
live per un tributo ai Queen. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 421026 ASTORIA, RAVENNA
THEATER OF WAR
per la rassegna di documentari e film "Storie di artisti, di esili, di confini" proiezione del documentario. A seguire incontro con Marco Martinelli, autore e regista del Teatro delle Albe. Per accedere al luogo è necessario tesserarsi all'associazione Il lato oscuro della costa, la tessera costa 2 euro. Ingresso gratuito. Inizio ore 21.
INFOLINE 339 3027028 CISIM, LIDO ADRIANO
HALIFAX
in concerto. Inizio ore 22.
INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA
Musiche dal sud Italia con i Gràttula Beddàttula Sabato 25 febbraio al Mama’s Club di via San Mama protagonista la musica dal sud Italia con i Gràttula Beddàttula. Il gruppo propone un repertorio tradizionale cercando – attraverso la musica e il canto ma anche attraverso la narrazione – di trasmettere la complessità di un sud che è insieme mitico e crudamente reale, duro e poetico. Il week end del Mama’s si apre però venerdì 24, con una nuova serata dedicata alla scoperta dell’Italia, dal titolo “Pane, amore e... Ciociaria”. Il racconto breve di una terra tutta da scoprire, narrato da Gianfranco Coccari, ciociaro doc. Interventi di Pietro Vicchi dell’Associazione Italiana Sommeliers. Le serate iniziano alle 21.30. Info: www.mamasclub.it Michele Bentini. Inizio ore 17. SALA NULLO BALDINI, RAVENNA
I MOVIMENTI MIGRATORI, PROBLEMI E OPPORTUNITÀ IN PROSPETTIVA STORICA
INFOLINE 0544 482112 BIBLIOTECA CLASSENSE, RAVENNA
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CLIMA
con Caterina Mlynarczyk Simboli, docente di Scienze Naturali. Ingresso gratuito. Inizio ore 17. CASA MATHA, RAVENNA
conferenza di Andrea Baravelli, con il presidente del Circolo Cooperatori Ravennati Oscar Casadei. Inizio ore 17.
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PICCOLA CONVERSAZIONE SUL
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conferenza di Pippo Ciorra, ordinario di composizione all'Università di Camerino e curatore per l'architettura al museo MAXXI di Roma. Inizio ore 17.30.
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LA STORIA DELL'ARTE RACCONTATA DA FLAVIO CAROLI
INFOLINE 0544 39972 SALA D'ATTORRE, RAVENNA
ESULI. STORIE DI PROFUGHI ISTRIANI, GIULIANI E DALMATI per il Giorno del Ricordo, proiezione del documentario a cura di
RAVENNA IN TRANSIZIONE
il gruppo invita a un incontro in cui si parlerà di alimentazione sostenibile ed economia solidale. L'obiettivo dell'iniziativa è conoscere la situazione attuale e condividere le soluzioni possibili in uno scenario in cui il cibo sano diventa un prodotto sempre più raro. Proiezione del documentario “Una fattoria per il futuro”, prodotto dalla naturalista Rebecca Hosking. Inizio ore 20.30.
INFOLINE 340 3931216 SALA BUZZI, RAVENNA
LE MANI IN FACCIA
Luca Martini presenta il suo libro (Voras edizioni, 2010). Inizio ore 20.45.
ANITA DEI DUE MONDI
Luisa Cottifogli presenta Anita, il nuovo album, uscito alla fine del 2010. Un live che si muove tra il Sud America e l’Europa. Si tratta di un concerto inframezzato da alcuni monologhi, una pièce unica nella quale la voce passa senza soluzione di continuità dal parlato al cantato all’improvvisazione “strumentale”. Ingresso 8 euro. Inizio ore 21.
INFOLINE 0545 954194 TEATRO MODERNO, FUSIGNANO
TUTTI I GIORNI A PRANZO
Menù di pesce €15,00 vino, acqua e caffè compreso
TUTTI I VENERDÌ
Scopri il tuo futuro! Cena&Serata con cartomante
è gradita la prenotazione
GIUNTI NELLA PROVINCIA DI
RAVENNA
INFOLINE 0544 498028 BAR-PUB MARGARITA, SAN BARTOLO
PRO LOCO, PORTO CORSINI
SENZA ARCHITETTURA
VENERDÌ 24 FEBBRAIO
cinque secoli di storia dell'arte occidentale in un grande affresco dal Rinascimento ad oggi, con il critico d'arte noto ospite fisso della trasmissione di Fabio Fazio, "Che tempo che fa". Inizio ore 18.
17
Via Faentina 121 - Ravenna (sotto il cavalcavia di via Faentina) Tel. 0544 461533 - Aperto dal lunedì alla domenica
L'EQUIVOCO INFORMAZIONALE NELL'INTERPRETAZIONE DELLE
INTOLLERANZE ALIMENTARI
conferenza di Michele Zampighi. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 401645 ALEF - LIBRERIA ESOTERICA & GALLERIA D'ARTE, RAVENNA
4 AGOSTO 1974. ITALICUS, LA STRAGE DIMENTICATA
proiezione del film documentario di Alessandro Quadretti e Dome-
nico Guzzo. I registi saranno presenti in sala. Inizio ore 21.15.
INFOLINE 0546 55075 CINEMA MODERNO, CASTEL BOLOGNESE
9 CHAMBERS
sono il super-progetto formato da Greg Hampton (Alice Cooper), Ed Mundell (Monster Magnet), Jorgen Carlsson (Gov’t Mule) e Vinnie Appice (Black Sabbath, Dio), il cui album omonimo di debutto è stato pubblicato in novembre. Inizio ore 21.30.
INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL'ALBERO
LARA IACOVINI
in concerto accompagnata da Alessio Menconi, alla chitarra. Musica blues, bogie'n'roll. Inizio ore 22.
INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA
PSYCHO SURFERS
in concerto. Inizio ore 22.
INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA
TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRÈ con Bandeandrè. Inizio ore 22.
INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE
BRASIL NOITE PARTY
i sapori e i suoni del Brasile, la città carnevalesca per eccelenza. Un party a tema verde oro, dal
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EVENTI& TEMPO LIBERO
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
FESTA MESTA di
ALESSANDRO FOGLI
Ben Frost e Daniel Bjarnason danno nuova vita alla colonna sonora di Solaris
Ben Frost e Daniel Bjarnason – entrambi in forza alla Bedroom Community – sono due signori che, in effetti, in Italia, forse non sono molto conosciuti. Non sono la next big thing, non devono dimostrare nulla nell’ambito di nessuna scena in particolare, ma tuttavia, per chi li conosce, questi due nomi sono molto importanti. L’islandese Bjarnason, che negli ultimi anni ha scritto pagine importantissime in tema musica classica contemporanea, si è guadagnato l’affezione di critica e fan in tutto il mondo, e il suo ultimo album, Procession (2010) ha avuto un ottimo successo. E, forte anche di un curriculum mostruoso – che include collaborazioni con i ben più noti Sigur Ros e Mum – Bjarnason ha attirato più di un’attenzione con il suo particolare taglio di minimalismo neoclassico. Non da meno è l’australiano (ma anch’egli residente in Islanda) Ben Frost, che, sebbene non un beniamino della critica come mister Bjarnason, può vantare la stima e l’alta considerazione del leggendario Brian Eno. Ma perché sto parlando di questi due focozzoni? Perché la loro personalissima ripresa della colonna sonora del film capolavoro di Andrej Tarkovskij Solaris è semplice-
mente geniale. In questo progetto, commissionato dall’Unsound Festival di Cracovia, Frost ha messo le sue distorsioni elettroniche (quelle che hanno fatto del suo album del 2009 By the Throat un lavoro da brividi), Bjarnason ha diretto la Cracovia Sinfonietta e Eno ha rielaborato le immagini del film in modo da proiettarle durante i pochi live concessi per uno scarno tour (che ha toccato anche l’Italia). Comunque, la forza di questo Solaris è che risulta davvero un amalgama perfetto di entrambi gli artisti, una superba combinazione tra gli arrangiamenti classici di Bjarnason e del minimalismo introverso di Frost. Grondante mistero e avvolto nella malinconia, l’album è una creatura sfuggente; toni bassissimi, rarefatto, ma grandemente efficace. Il disco è ovviamente un chiaro omaggio al romanzo di fantascienza omonimo che Stanislaw Lem pubblicò nel 1961 e da cui Tarkovskij nel 1972 e Soderbergh nel 2002 trassero i loro film. La grandezza del libro sta nel contrasto tra la storia d’amore e il triste isolamento trasmesso dell’infinita oscurità dello spazio, e sebbene sia stato etichettato come
fantascienza in realtà è una storia molto umanistica, che tratta di solitudine e della paura dell’ignoto. E quello che fanno Frost e Bjarnason è proprio catturare lo spirito della storia, proposito ambizioso riuscito però decisamente bene. Come si diceva, Solaris è un album molto minimalista, in cui ritroviamo gli archi e il piano che Bjarnason ha usato in Processions – ma meno drammatici e incalzanti –, ai quali Frost aggiunge il suo tocco di Mida, trasformando il lavoro di Bjarnason in una questione molto più morbida. Un esempio su tutti, il pezzo Reyja (il nome dell’apparizione senziente di romanzo e film), che prende forma e svanisce tra toni soavi e archi crescenti. Note discordanti aggiungono poi uno strato di mistero, catturando il sentimento allo stesso tempo di desiderio e orrore che il protagonista prova per Reyja. Sfortunatamente Solaris segue molto questa formula. Magari in qualche brano c’è più violoncello e meno pianoforte, però, pur nella sua mistica bellezza, il disco è a tratti forse troppo omogeneo. Poco importa. Solaris è un lavoro bello e inquietante; è il modo migliore per far conoscere ulteriormente al mondo due eccezionali compositori, in grado di ricreare in musica tutte le complesse emozioni del capolavoro di Lem prima e Tarkovskij poi.
carattere decisamente sexy. Nel privèe i ritmi Afro Brasiliani di uno dei dj del genere più richiesti e seguiti di tutta la Romagna, Dj Wally e il suo Bunda Maluca Staff. Inizio ore 23.30.
INFOLINE 333 8115954 BACCARA, LUGO
U N ’ A N T I C A A RT E P E R U N M O D E R N O B E N E S S E R E
SABATO 25 FEBBRAIO
“LA FÔLA DE’ PAPON” E “L’ USLEN BUR-BUR”
le lettrici volontarie del progetto Juke Box di Sant’Alberto, racconteranno in forma animata a un pubblico di bambini e bambine dai 3 ai 6 anni, le due fiabe in dialetto romagnolo, tratte dal libro “Streta la foia, lêrga la veja...” a cura di Edda Lippi. L’ingresso è libero. Inizio ore 10.
INFOLINE 0544 482819
Aperto dalle 10 alle 20 - chiuso la domenica via Newton 8 (parallela viale Galilei) Ravenna Info: 335 341204 - 0544 1693865 È GRADITA LA PRENOTAZIONE
FUORI STAGIONE
Discutere attorno ai confini fra le discipline, da Orthographe a Zapruder di
LORENZO DONATI
In tempi di polemiche inscritte in orizzonti disciplinari sempre troppo angusti, ci prendiamo il lusso di una piccola riflessione attorno alle opere di chi si muove a cavallo fra i confini, mettendo in discussione generi e linguaggi. In Romagna ne abbiamo esempi di caratura europea, con buona pace di chi si ostina a considerare il nostro territorio l’ultima delle province. Per esempio questa settimana (25 febbraio) il gruppo teatrale Orthographe presenterà una nuova puntata del suo progetto pensato all’interno del Planetario di Ravenna: in collaborazione con la Presto Records di Lorenzo Senni, l’idea è coniugare la fascinazione per il mistero della volta stellata (e quindi in senso lato della scienza) con un percorso attorno ai suoni elettronici, per dare una vita impensata ai puntini luminosi proiettati sulla testa di chi guarda. Il gruppo non è nuovo a questi sconfinamenti: basta pensare al loro gioco da tavolo Cobain Affaire $$$, in cui le pedine devono percorrere un tabellone in cerca di indizi sulla morte di Kurt Cobain. Si sosta nelle ville in cui la star dei Nirvana ha passato gli ultimi mesi di vita e si possono lanciare “colpi bassi” agli altri concorrenti, per vendere le storie che avremo raccolto alla lucrosa casa editrice di turno. Teatro? Riflessione sull’intrattenimento da ludoteca? Percorso attorno al concetto stesso di storia? Decidete voi, ma procuratevi presto un esemplare del gioco
che il gruppo ravennate ha da poco messo in commercio. Volendo spingerci in Romagna, si potrebbe parlare a lungo degli Zapruder filmmakersgroup. Il loro percorso pone domande attorno alla matericità dell’immagine in opere che adottano la tecnica 3D anaglifa: chi guarda ha la sensazione che gli attori cinematografici escano dallo schermo o che quelli teatrali ci entrino. Fra le ultime produzioni ai confini di generi sempre più in dissolvimento possiamo segnalare due concerti, parola più che mai di comodo: in Criptofonia (2009) siamo di fronte a un gruppo di sciucaren in cui il riverbero ritmico dei colpi di frusta si trasfigura in singulto elettronico, che proietta la sua aura nello spazio e molto oltre la fonte di provenienza; in Spell (2011) vediamo sul fondo un tavolo da ping-pong: due membri della nazionale italiana tennistavolo iniziano a palleggiare vorticosamente, dei microfoni replicano il suono della pallina che sbatte sulla superficie, lo distorcono, mentre una melodia da festa suonata al piano da Francesco Fuzz Brasini traghetta la percezione verso un fuori scena misterico. Musica elettronica? Teatro che mette in scena il gesto sportivo? Sono tutti casi in cui le risposte sarebbero oziose, perché prima della disciplina conta il “discorso” che l’arte riesce a proiettare sui tempi che stiamo vivendo. Esempio di come la speculazione sull’importanza di questo o quel linguaggio celi una preoccupante povertà di argomenti, oltre che essere sintomo di una arretratezza culturale che vorremmo scrollarci di dosso.
BIBLIOTECA PER RAGAZZI CASA VIGNUZZI, RAVENNA
MISERIA E SPLENDORE DELLA CARNE
visita guidata alla mostra appena inaugurata al Museo d'Arte della città di Ravenna. La visita, organizzata da Strada Facendo, comprende visita guidata con guida professionista e ingresso alla mostra. Costo 11 euro. Inizio ore 15 e secondo turno ore 16.30.
INFOLINE 0544 35570 MUSEO D'ARTE DELLA CITTÀ, RAVENNA
PIADA CIOCK
per due giornate, sabato (dalle 15) e domenica (dalle 10), animazioni, mercatini e soprattutto tante prelibatezze tutte da degu-
fiera di forlì NATURAL EXPO, UN WEEK END DI SALUTE E BENESSERE Giunta alla sesta edizione, NaturalExpo si conferma come una delle vetrine più attente a quei principi che stanno alla base del benessere olistico della società e dell’individuo. La manifestazione ricerca principi che portano al sentirsi bene con se stessi, a vivere in armonia con l’ambiente circostante, a condividere con l’altro il piacere dello stare insieme. Da venerdì 24 a domenica 26 febbraio, dalle 10 alle 20 orario continuato, alla Fiera di Forlì verranno presentati i nuovi prodotti del benessere e i diversi trend della salute e dell’ecologia. Vari i settori, da “La casa che vorrei”, dedicato all’eco-house, a “Libera il tuo tempo”, su turismo, sport e attività per i più piccoli. Ingresso 6 euro. Info: www.naturalexpo.it
stare. Inizio ore 15.
PIAZZA FARINI, RUSSI
LE DERNIER CARAVANSÉRAIL
per il progetto rifugiati "Senza confini", proiezione del film del Théâtre du Soleil (Parigi). Ingresso libero. Inizio ore 17.
INFOLINE 0546 622999 TEATRO FELLINI, FAENZA
LEONARDO SONNOLI
per Fahrenheit39, il progettista grafico, docente in sistemi editoriali presso Isia Urbino e Iuav di Venezia terrà una presentazione (dal titolo “Montag & Clarisse”) del suo lavoro e di una selezione dei progetti più meritevoli dei suoi studenti. A mezzanotte, al Bronson, anteprima assoluta di “youBook”, visual-performance
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Libreria esoterica ALEF: cinque incontri per aprire le porte della conoscenza Continuano i seminari organizzati dalla Libreria Esoterica Alef di via Ravegnana 146/a. «La nostra volontà – rivela Andrea Buldrini, titolare della libreria – è quella di aprire le porte della conoscenza, studiando ed approfondendo molte problematiche volutamente non trattate dalla cultura ufficiale. Con i nostri corsi ed i nostri seminari - continua Andrea - speriamo di aiutare tutti coloro che desiderano conoscere e parlare di qualcosa con spirito libero e critico». 3 marzo: Il cammino delle Otiot. Seminario introAndrea Buldrini duttivo su lettere ebraiche ed arcani maggiori, piccolo viaggio nell'universo ed in noi stessi accompagnati dalle Otiot, le lettere ebraiche. Il seminario è rivolto a coloro che conoscono i tarocchi ma anche a coloro che nulla sanno di questa arte divinatoria ma che si trovano in una condizione di vuoto, l' ideale per fare affiorare ed agire la simbologia in tutta la sua potenzialità. Inizio marzo (giorno ancora da definire): Corso di Astrologia. Un corso base per chi ha interesse ad affrontare gli aspetti noti e meno noti di questa disciplina. Relatore sarà Renata Venturini, diplomata all'Accademia di Belle Arti, pittrice e scultrice. Studiosa di archeologia ha tenuto conferenze in varie città ed ha insegnato l' Astrologia in numerosi corsi privati. Ha scritto per numerosi giornali e riviste fra cui "La Repubblica". 10 marzo: Il livello 7. Il livello 7 è l'ultimo stadio dell'evoluzione della vita terrena che ci condurrà ad identificarci definitivamente con la nostra Anima. Il livello 7 si divide in tre passi che comprenderanno "Eden Esperimento Uomo", l' identificazione della propria "Particella Celeste", il raggiungimento della totale "Consapevolezza Individuale". 11 marzo: Seminario Yoga e Chakra. Un percorso dell'anima e della coscienza, un fiorire dell'energia vivente. Condurrà il seminario il maestro Valis della scuola Atmanyoga di Ravenna, esperto nelle metodologie per lo sviluppo personale e nelle pratiche per meditare con esperienza in Raja Yoga e Yoga Vedanta. 17/18 marzo: Essere se stessi. Un fine settimana intensivo di consapevolezza e guarigione condotto da Prem Antonino (Toni Putortì) e Luce Caponegro. Un intenso viaggio interiore per investigare la nostra vera natura. L'obiettivo è quello di bypassare ed eliminare maschere e strati di falsità per poter cogliere l'espressione del volto originale e incontrare la libertà e la bellezza dell'Essere. Iscrizioni: Libreria Esoterica Alef di via Ravegnana 146/a -Ravenna Per informazioni: 0544 401645 - 348 3666968.
EVENTI& TEMPO LIBERO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
che Ste Rigi ha ideato appositamente per il festival. Inizio ore 17.
INFO WWW.STRATIVARI.ORG GALLERIA NINAPÌ, RAVENNA
RAVENNA, FINALMENTE!
presentazione del libro edito da Fernandel: sei giovani autori si confrontano sull'idea di Ravenna 2019. Inizio ore 17.
INFOLINE 347 4706210 LIBRERIA LIBERAMENTE, RAVENNA
APERITIVO
ricco aperitivo con buffet e musica. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 403584 INCONTRO CAFÈ, RAVENNA
INFOLINE 0544 36239 TEATRO RASI, RAVENNA
FAHRENHEIT 39
evento a sorpresa, seguito alle 18.30 dalla presentazione di Danilo Montanari, assieme agli autori, di due pubblicazioni fresche di stampa: “Flippers 197778”, di Olivo Barbieri, e “Behind the walls” di Paolo Ventura. Inizio ore 16.
INFO WWW.STRATIVARI.ORG GALLERIA NINAPÌ, RAVENNA
IL GRANDE TRIONFO DI FAGIOLINO PASTORE E GUERRIERO
di e con Mauro e Andrea Monticelli. Inizio ore 16.30.
INFOLINE 0544 483460 ALMAGIÀ, RAVENNA
in concerto con il clarinetto solo di Daniele Titti. In programma musiche di Rossini, Shostakovic e von Weber. Inizio ore 20.30.
con Bruno Tommasello (sax) Fabrizio Moretti (chitarra) Alessandro Carrozzo (basso) Ale D'Altri (batteria). Inizio ore 22.
LUIGI PIOVANO E ANTONIO PAPPANO
LUNEDÌ 27 FEBBRAIO
INFOLINE 0545 38542 TEATRO ROSSINI, LUGO
APERITIVO
ricco aperitivo con buffet e musica. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 403584 INCONTRO CAFÈ, RAVENNA
APERITIVO
e musica. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 471354 BAR ROMEA, RAVENNA
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
uno straordinario e inedito duo violoncello e pianoforte. In programma musiche di Cirri, Martucci, Beethoven e Brahms. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 249244 TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA
SAX AND THE CITY
conferenza esperenziale dedicata alle pratiche di consapevolezza, con Fabio Valis. Inizio ore 18.
INFOLINE 0544 401645 ALEF - LIBRERIA ESOTERICA & GALLERIA D'ARTE, RAVENNA
incontro con Federica Cavani. Inizio ore 15.
INFOLINE 0544 543711 MUSEO NAZIONALE, RAVENNA
I SOLISTI VENETI
in concerto, diretti da Claudio Scimone. Inizio ore 20.30.
l'associazione Il Terzo Mondo organizza la serata d'incontro e aggregazione con un menù speciale, sapori tipici dell'Africa, artisti e musica danzante di tutto il mondo. Inizio ore 20.
INFOLINE 0544 249244 TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA
L'AVARO
di Moliére. Con Teatro delle Albe. Regia di Marco Martinelli. Inizio ore 20.45.
INFOLINE 328 1455130 CENTRO VALTORTO, RAVENNA
INFOLINE 0544 587641 TEATRO COMUNALE, RUSSI
THE BEST OF PARSONS DANCE
INCONTRO CON SHAGHAYEGH BEHESHTI
Affitto e vendita di celle frigorifere industriali e commerciali di diverse dimensioni
ITALIA, LA MIA AFRICA - LA DANZA DEL NUOVO MILLENNIO
COSCIENZA ANIMICA
conferenza di Rosalba Fazio. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 401645 ALEF - LIBRERIA ESOTERICA & GALLERIA D'ARTE, RAVENNA
IN VIAGGIO CON UNA ROCKSTAR proiezione del film di Nicholas Stoller e intervallo con cappelletti. Inizio ore 21.30.
una serata, a ingresso gratuito fino alle 23, declinata al femminile in cui i malinconici mondi di Maria Antonietta incontrano le curiose sonorità di In.Versione Clotinsky. Inizio ore 21.30.
INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE
MERCOLEDÌ 29 FEBBRAIO
ITIS GALILEO
con Marco Paolini. Inizio ore 20.30.
INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL'ALBERO
INFOLINE 0544 249244 TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA
LINOLEUM
LISISTRATA
in concerto. Inizio ore 22.
con Gaia De Laurentiis. Ingresso 15 euro. Inizio ore 21.
INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA
INFOLINE 0545 41426 SALA DEL CARMINE, MASSA LOMBARDA
VONN WASHINGTON & FUNKY 4 OF US
MIND JUGGLER
il musicista californiano in concerto. Una serata dedicata a pezzi ricercati e cult del mondo della musica funky. Inizio ore 22.30.
una serata alla scoperta delle magie dell'inconscio con Francesco Tesei. Inizio ore 21.
INFOLINE 338 2960997 CAFFÈ CENTRALE, VILLANOVA DI BAGNACAVALLO
INFOLINE 0546 21306 TEATRO MASINI, FAENZA
ALMOST FAMOUS
FESTA DI CARNEVALE
proiezione del film di Cameron Crowe. Inizio ore 21.30.
il party di carnevale targato Silver. Inizio ore 23.
spettacolo in tre atti di Bruno Gondoni, con la Compagnia Piccolo Teatro Città di Ravenna. Inizio ore 15.
LIVELLO 7. PERCORSO DI
INFOLINE 0544 36239 TEATRO RASI, RAVENNA
MARIA ANTONIETTA
E VAMPIRO
INFOLINE 0546 622999 CASA DEL TEATRO, FAENZA
con Roberto Latini. Inizio ore 21.
INFOLINE 0546 21306 TEATRO MASINI, FAENZA
DOMENICA 26 FEBBRAIO
per il progetto "Senza confini", incontro a cura di Roberta Gandolfi (Università degli Studi di Parma). Ingresso libero. Inizio ore 21.
UBU ROI
con Emanuela Bianchini e la Compagnia Mvula Sungani. Inizio ore 21.
INFOLINE 349 3660528 BBK BEACH, PUNTA MARINA TERME
IL SENSO DELL'ELEFANTE
ETICA E VALORI NELLA CLASSICITÀ
US MAGNA E US BALA BÈN NENCA IN AFRICA
INFOLINE 328 2533234 333 5490089 RISTORANTE VERANDA DELLE ROSE, RAVENNA
INFOLINE 0546 21306 TEATRO MASINI, FAENZA
VIZI PRIVATI, PUBBLICHE VIRTÙ:
INFOLINE 0544 36239 TEATRO RASI, RAVENNA
cena con ballo e karaoke. Menù di pesce, 22 euro. Inizio ore 21.
dell’Associazione Cultura e Sport “I Fiori” di Faenza, concorso nazionale riservato a giovani cabarettisti emergenti. Inizio ore 21.
MARTEDÌ 28 FEBBRAIO
con Marco Olivieri, Francesco SperiTeatro delle Briciole - Babilonia Teatri. Inizio ore 18.30.
HAMLET FEAT IVANA'S BAND
FAENZA CABARET PREMIO ALBERTO SORDI
INFOLINE 0545 22388 HOTEL ALA D'ORO, LUGO
BABY DON'T CRY
INFOLINE 0544 249244 TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA
INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA
Marco Missiroli presenta il suo romanzo. Premio Campiello opera prima 2006, Premio Comisso 2009, Premio Tondelli 2009. Inizio ore 21.
OSHO. VITA E MEDITAZIONE
cinque coreografie che ben rappresentano la creatività del coreografo statunitense e la sua danza piena di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso. Inizio ore 20.30. Replica dom. ore 20.30.
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INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA
Via Palestina 30 - (angolo via Mozambico) - Russi (RAVENNA) Tel e Fax. 0544/582877 - info@mannaiefiglio.com
www.mannaiefiglio.com
PONTIAK
nuovo album e nuovo tour dei Pontiak, Echo Ono, alcune delle più dirette canzoni mai create dalla band. Inizio ore 21.30.
INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL'ALBERO
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EVENTI& TEMPO LIBERO
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
VISIBILI & INVISIBILI di
FRANCESCO DELLA TORRE
In Time, una feroce demolizione del capitalismo in un film di intrattenimento intelligente ma troppo didattico
In Time, di Andrew Niccol (2011) In un futuro prossimo è stato scoperto il gene dell’immortalità e la specie umana cresce fino ai 25 anni per poi non invecchiare mai. Dopo quest’età, però, i grandi del mondo hanno deciso che il tempo è denaro, o meglio viceversa, e ogni singolo minuto di vita diventa moneta di scambio interplanetario, e si vive in funzione del tempo stesso. Ma proprio come il nostro, questo mondo è governato da pochi che mantengono il loro tenore di vita sulle spalle dei poveri, attraverso le banche (del tempo) che governano questa preziosissima moneta a scapito dei deboli. Justin Timberlake è un novello rivoluzionario, che ha ereditato un secolo di vita e sfida il sistema di banche e capitali. La puntualità con cui questo film arriva nelle sale è svizzera: In Time sembra (e forse è) una feroce e sarcastica demolizione del sistema capital-liberistico che vige in Europa, e, non sazio di questo scenario, ci spiega un’ovvietà, e cioè che la crisi dei paesi operai, è un fenomeno controllato attraverso tabelloni stile Wall Street dal capitalismo per autosostenersi. Una volta chiara la natura politica del film, passiamo al giudizio: è un film ben costruito, ritmato, ben recitato (il fuoriclasse Cillian Murphy migliore in campo) e che strizza l’oc-
chio a moltissimi film, di fantascienza e non (si pensi anche a Bonnie e Clyde). Niccol è bravo, vi ricordate quant’era bello Gattaca, ma sembra che indugi un po’ troppo sulla didattica del messaggio e su un gioco un po’ ripetitivo di caccia all’uomo, dando l’impressione di un film quasi più adatto a ragazzi che adulti, sensazione che è sottolineata dal fatto che questo mondo è popolato da personaggi tutti giovani, che siano figli o suocere, si tratta sempre di venticinquenni. Anche se una buona lezione di economia non guasta mai, l’occasione per creare un piccolo classico, un Blade Runner o un Brazil, è mancata, o forse mai cercata. Intrattenimento intelligente, sterile nella messa in scena, ma che ha il coraggio di raccontare e affrontare l’attuale crisi economica, travestendosi da film di fantascienza. A lonely place to die, di Julian Gilbey (2011) Quando un thriller non ti fa dormire sonni tranquilli, ancor prima di maledirlo, capisci già che è un grande film. Quando le emozioni non ti abbandonano nei titoli di coda, vuole dire che il film è entrato nella tua vita cinefila dalla
porta principale, e difficilmente se ne andrà. A Lonely Place To Die (“Un posto solitario per morire”) non è un capolavoro, ma è proprio il genere di film che ti fa pensare quanto scritto sopra. L’inizio è già interessante per chi non ama la montagna, mozzafiato per tutti gli altri: nelle highlands scozzesi un gruppo di scalatori sta arrivando a una vetta, non senza difficoltà dovute forse a uno scarso affiatamento tra le persone. Inquadrature mozzafiato, soggettive da vertigini, i primi minuti varrebbero da soli il film. Poi il gruppo di alpinisti, in un momento precedente a un’altra scalata, trova una bimba sepolta, con la fessura per respirare, e decidono di portarla con loro. Basta trama, però per invogliarvi va detto che da qui inizia un turbine di emozioni e situazioni mozzafiato di grande intensità e di grande cinefilia: si va da Un tranquillo weekend di paura, con le highlands viste come un terreno minato, fino a sfiorare la tradizione horror del villaggio maledetto, come il connazionale e invisibile The Wicker Man. Qualche critico l’ha paragonato al connazionale Descent, in quanto l’apertissima montagna riesce a dare un senso di claustrofobia, ma in questo film la vicenda è del tutto verosimile e priva di elementi sovrannaturali. È un film recente, non distribuirlo sarebbe un delitto, ma nell’attesa ci si può godere la versione originale, coi sottotitoli italiani come sempre reperibili in rete.
• MOSTRE D’ARTE • CARAVAGGIO, COURBET, GIACOMETTI, BACON... MISERIA E SPLENDORE DELLA CARNE TESTORI E LA GRANDE PITTURA EUROPEA
MUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ - RAVENNA via di Roma, 13 - tel. 0544 482487
La grande mostra del Mar, curata da Claudio Spadoni, dedicata al pittore, drammaturgo, giornalista e sensibilissimo storico e critico d’arte Giovanni Testori, si articola in diverse sezioni dedicate alla grande arte europea dal ‘500 al ‘900: la pittura di realtà del ‘500 in Lombardia, i “manieristi” lombardo piemontesi, Caravaggio, sua grande passione dichiarata, Fra Galgario e Cerutti, i grandi dell’‘800 francese Gericault e Courbet, la Nuova Oggettività con Dix e Grosz, poi Bacon (nella foto), Giacometti, Morlotti, Sironi, Manzù, Varlin, Marini, Sutherland, Guttuso, Gruber, Vacchi, Rainer, Vallorz, tra gli altri, per giungere ai “nuovi selvaggi tedeschi” fino a Cucchi e Paladino. Orari: fino al 31 marzo: da mar a ven 9-18, sab e dom 9-19, chiuso lun; dall’1 aprile: da mar a gio 9-18; ven 9-21; sab e dom 9-19 , chiuso lun. Ingresso: intero: 9 euro, ridotto: 7 euro. Sabato 25 e domenica 26 febbraio alle 16.30 appuntamento di visita guidata aperto al pubblico (tariffa unica euro 12 - non sono valide altre riduzioni, convenzioni e tariffe speciali; prenotazione obbligatoria). Fino al 17 giugno
RITORNI - PERSONALE DI FRANCO RUSCELLI
GALLERIA AMARTE - RAVENNA via Baccarini, 20 - tel. 0544 1881437
La mostra è dedicata al pittore Franco Ruscelli ed è a curata da Mario Arnaldi.
Franco Ruscelli si è diplomato all’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna nel 1973. La sua ricerca pittorica di genere paesaggistico, mette in rapporto la pittura di ogni epoca con la fotografia naturalistica contemporanea. Da parecchi anni Ruscelli ha concentrato la sua ricerca pittorica su alcuni soggetti fondamentali: l’orizzonte paesaggistico, la rappresentazione di rose, i mosaici a tessera minuta e le ‘mosture’, che ripropone, insieme ai paesaggi, in questa mostra. Ispirati al romanzo di Marguerite Yourcenar (Il tempo grande scultore) questi mosaici/sculture (mosture) sono composti di materiali vari (frammenti di lignei antichissimi, frammenti di affreschi del settecento, oro zecchino in foglia, oro bizantino, platino, smalti bizantini, calcarei delle colline dell’Alto Savio, della Tunisia, del Marocco, delle cascate di Saturnia, delle spiagge dell’Adriatico e del Tirreno, pittura ad olio e acrilico. Orari: da lun a ven 1619.30, sab 10-12.30 / 16-19.30, dom 16-19.30 (ingresso gratuito, apertura anche su appuntamento cell. 328 4612194). Fino al 10 marzo
particolare rilievo storico, i diversi aspetti della sua vita, nella loro evoluzione lungo il tempo, documenti e illustrazioni raccolte in altrettante “isole” multimediali. La mostra offre anche un itinerario storico-cronologico dei 150 anni di storia unitaria. Orari: tutti i giorni 10-17, sab, dom e fest 10-18 (ingresso gratuito). Fino al 18 marzo
LUCI DI LEPTIS
CHIESA DI SAN DOMENICO, URBAN CENTER - RAVENNA via Cavour - tel. 0544 36136
Verrà inaugurata venerdì 17 febbraio, alle 17.30, presso la suggestiva cornice della chiesa di San Domenico, in via Cavour 1, la mostra fotografica “Luci di Leptis”. L’esposizione vuole essere un omaggio al fotografo ravennate Claudio Pollini a un anno dalla sua scomparsa. Fotografo free lance, Pollini si è diplomato all'Istituto d'Arte di Firenze. Dal 1988 al 2006 ha lavorato per l'Agenzia fotografica Laura Ronchi/Tony Stone di Milano. Ha pubblicato su numerosi periodici italiani e stranieri. Ha collaborato con le Università di Napoli, Roma e Bologna. La mostra “Luci di Leptis” propone una cinquantina di suggestive fotografie della città romana di Leptis Magna, in Libia e sarà arricchita da immagini inedite che verranno proiettate all'interno dell'esposizione e proposte al pubblico per la prima volta. Sarà presente anche un video dedicato al Foro e al Teatro di Leptis Magna, realizzato da Touchwindow Srl per il Museo di Tripoli. Orari: mar., mer e ven 10-13 / 16-19, sab, dom e fest 10-19. Fino al 4 marzo
RAPPRESENTARE L’ITALIA - 150 ANNI DI STORIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
SUPERZELDA - LA VITA DISEGNATA DI ZELDA FITZGERALD
ANTICHI CHIOSTRI FRANCESCANI - RAVENNA
GALLERIA MIRADA - RAVENNA
via Dante Alighieri, 2a
via Mazzini, 83 - tel. 0544 217359
A conclusione del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, gli Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ospitano la mostra nazionale “Rappresentare l’Italia – 150 anni di storia della Camera dei deputati”, che approda a Ravenna dopo essere stata ospitata a Roma a Palazzo Montecitorio. L’esposizione racconta la storia della Camera e porta il visitatore a seguire, per mezzo di documenti e testi, video e oggetti di
Mostra degli acquarelli tratti dal graphic novel Superzelda di Tiziana Lo Porto e Daniele Marotta. Sceneggiato a partire dai romanzi del marito, e disegnato utilizzando l’iconografia dell’epoca e le foto di famiglia di casa Fitzgerald, Superzelda è il ritratto a fumetti della coppia più spericolata e romantica di quella che Gertrude Stein definì “generazione perduta”. Orari: da gio a dom 16-19. Fino al 3 marzo
Astoria - Ravenna
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EVENTI& TEMPO LIBERO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
• CINEMA •
The help
(Regia di Tate Taylor)
ven., sab., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40; dom.: 17-20.40
Programmazione da venerdì 24 febbraio a giovedì 1 marzo
Albert Nobbs (Regia di Rodrigo García)
ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40; sab.: 20.20-22.40; dom.: 16-18.20-20.40
Un giorno questo dolore ti sarà utile
Qualcosa di straordinario
(Regia di Roberto Faenza)
fer.: 16-18.10-20.35-22.40; sab.: 16-18.10-20.35-22.40-00.45; dom.: 15.40-17.45-20.35-22.40
ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.30; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16-18-20.30
Benvenuti al nord
dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45
(Regia di Ken Kwapis)
Knockout - Resa dei conti
(Regia di Luca Miniero)
ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40; sab.: 20.25-22.40; dom.: 16-18.15-20.40
Millennium - Uomini che odiano le donne (v.m. 14) (Regia di David Fincher)
ven., mar. e mer.: p.u. 20.40; sab.: 20.20-22.40; dom.: 16-18.20-20.40
(Regia di Steven Soderbergh)
fer.: 16-18-20.35-22.35; sab.: 16-18-20.35-22.35-00.35; dom.: 15.40-17.40-20.35-22.35 (Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano)
fer.: 15.50-18.05-20.20-22.35; sab.: 15.50-18.05-20.20-22.35-00.50; dom.: 15.30-17.45-20.20-22.35
Il lago dei cigni (proiezione in differita dell'opera di Tchaikovski)
mar.: p.u. 20
In time (Regia di Andrew Niccol)
fer.: 16-18.10-20.30-22.40; sab.: 16-18.10-20.30-22.40-00.50; dom.: 15.30-17.50-20.30-22.40
CinemaCity - Ravenna
Hysteria
(Regia di Tanya Wexler)
lun.: p.u. 20.30 (film in lingua originale)
Paradiso amaro
Mission: impossible Protocollo fantasma
(Regia di Alexander Payne)
fer.: 20.20-22.45; sab.: 17.50-20.20-22.40; dom.: 15.30-17.50-20.20-22.40
(Regia di Brad Bird)
ven., sab., dom., mar., mer. e gio.: 20.20-22.45; lun.: p.u. 22.45
War Horse
The Artist
(Regia di Michel Hazanavicius)
ven., lun., mar. e gio.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16-18.30-21
Cinedream - Faenza
Paradiso amaro
Proiezione in 3D: fer.: 20.25-22.35: sab.: 17.45-20.25-22.35-00.45; dom.: 15.30-17.45-20.25-22.35
Qualcosa di straordinario
ven., lun., mer. e gio.: p.u. 21; sab.: 17.10-20-22.45; dom.: 15-17.50-21
fer.: 20.20-22.35; sab.: 18-20.20-22.35; dom.: 15.35-18-20.20-22.35
(Regia di Fausto Brizzi)
fer.: 20.35-22.45; sab.: 17.30-20.35-22.45; dom.: 15.15-17.30-20.35-22.45
fer. e sab.: 16-18.10-20.30-22.40; dom.: 15.30-17.40-20.30-22.40
(Regia di Steven Soderbergh)
The help
fer. e sab.: 17-20-22.45; dom.: 15.20-18.05-20.50
Europa - Faenza
Italia - Faenza
Atm - Trappola mortale
ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 17-18.45-21.15; mar. e mer.: p.u. 21.15
(Regia di David Brooks)
fer. e fest.: p.u. 22.40; sab.: 22.40-00.30
Viaggio nell'isola misteriosa (Regia di Brad Peyton)
Proiezione in 3D: fer.: 16-18.3020.45-22.45; sab.: 16-18.30-20.4522.45-00.45; dom.: 15.30-17.3020.45-22.45; proiezione in 2D: fer. e sab.: 17.40-20.30; dom.: 18-20.30
sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
E ora dove andiamo? fer.: 20.35-22.45; sab.: 20.35-22.4500.55; dom.: 15.50-20.35-22.45
Tre uomini e una pecora (Regia di Stephan Elliott)
fer., sab. e fest.: p.u. 18.10
(Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano)
Hugo Cabret (Regia di Martin Scorsese)
Astoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026 Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052
Proiezione in 3D: fer. e sab.: p.u. 15.50; dom.: p.u. 15.30; proiezione in 2D: fer. e sab.: 17-20.20-22.45;
fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.45-20.20-22.40-00.50; dom.: 15.25-17.45-20.20-22.40
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033
Condomini Uffici privati e pubblici Lucidatura pavimenti
PULIZIA
(CRISTALLIZZAZIONI)
Sgrassature e pulizie di fondo
L'arte di vincere (Regia di Bennett Miller) sab. e dom.: 16.30-21; lun.: p.u. 21
(Regia di Yasemin Samdereli)
mar.: p.u. 21
Cinema Moderno Castel Bolognese
Il gatto con gli stivali
(Regia di Chris Miller)
sab.: p.u. 16.30
Teatro Moderno Fusignano
sab. e dom.: p.u. 21
lun.: p.u. 21.30
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può (Regia di Mike Mitchell)
(Regia di Luis Bunuel)
dom.: p.u. 16 gio.: p.u. 21
Sarti - Faenza
Un giorno questo dolore ti sarà utile (Regia di Roberto Faenza)
INFOCINEMA Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
E
da ven. a lun.: p.u. 21
The Iron Lady (Regia di Phyllida Lloyd)
(Regia di Nadine Labaki)
L'angelo sterminatore
Quasi amici - Intouchables
(Regia di Stephan Elliott)
sab. e dom.: p.u. 21
(Regia di Chris Miller)
fer.: 16-18-20.40-22.40; sab.: 16-18-20.40-22.40-00.40; dom.: 15.30-17.30-20.40-22.40
fer.: 16-18-20.40-22.40; sab.: 16-18-20.40-22.40-00.40; dom.: 15.40-17.40-20.40-22.40
ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
La talpa (Regia di Tomas Alfredson)
Il gatto con gli stivali
(Regia di Fausto Brizzi)
(Regia di Steve McQueen)
Almanya - La mia famiglia va in Germania
Albert Nobbs
Hysteria (Regia di Tanya Wexler)
Com'è bello far l'amore
Shame (v.m. 14)
Sala Sarti - Cervia
(Regia di Tate Taylor)
ven., sab., mer. e gio.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
(Regia di Steven Spielberg)
dom.: p.u. 14.30
Tre uomini e una pecora
(Regia di Martin Scorsese)
(Regia di Rodrigo García)
War Horse
Rango (Regia di Gore Verbinski)
Gulliver - Alfonsine
Hugo Cabret
mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
Knockout - Resa dei conti
(Regia di Alexander Payne)
San Rocco - Lugo
The help (Regia di Tate Taylor)
Convento di S. Francesco - Bagnacavallo
Com'è bello far l'amore
sab.: p.u. 17.40; dom.: 15.10-17.40
(Regia di Ken Kwapis)
ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 16-1821.15; mar. e mer.: p.u. 21.15
ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21
(Regia di Steven Spielberg)
(Regia di Brad Peyton)
(Regia di Dennis Dugan)
fer., sab. e fest.: p.u. 15.50 gio.: p.u. 21
fer.: 20.30-22.40; sab.: 18-20.30-22.4000.55; dom.: 18-20.30-22.40
(Regia di James Bobin)
Viaggio nell'isola misteriosa
Jack e Jill
Ex Drummer (v.m. 18) (Regia di Koen Mortier)
(Regia di Andrew Niccol)
I Muppet
Jolly - Ravenna
Quasi amici - Intouchables
In time
Circolo Jolly - Russi
Immaturi - Il viaggio
(Regia di Paolo Genovese)
dom.: p.u. 21
Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663 Circolo Jolly Russi, via Cavour,
GIARDINAGGIO Manutenzione giardini privati e pubblici Potature di alto fusto con macchinari specifici
PRONTO INTERVENTO • INTERVENTI D’EMERGENZA • PREVENTIVI GRATUITI • 334 3218031 Lido Adriano - via Tono Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950
RAGAZZI& BAMBINI
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
BURATTINI
LETTURE FIABE IN DIALETTO ROMAGNOLO
La stagione del Drago si chiude con il Fagiolino della famiglia Monticelli La XXIII stagione de “Le Arti della Marionetta” del Teatro del Drago giunge a conclusione domenica 26 febbraio (ore e 16.30), quando all’Almagià andrà in scena lo spettacolo della famiglia Monticelli – per bambini dai tre anni in su – Il grande trionfo di Fagiolino pastore e guerriero. La storia vede Fagiolino che con tanta fortuna Sopra, due “protagonisti” dello è diventato uno dei più ricchi agricoltori del regno di spettacolo con Tracia. Nel frattempo il Mago Norandino viene rifiuFagiolino tato come sposo dalla bella Altea, Principessa nel regno di Tracia; per vendetta il terribile Mago Norandino, con una stre- i l p i c c o l o g i o r n a l i s t a goneria toglie la favella alla Principessa. Fagiolino, aiutato da una Fata di nome Alcina, andrà prima a rubar la “nocciolina fatata” al Diavolo Farfarello e poi a guarir la Principessa. Ovviamente alla fine affronterà anche il Mago Norandino a suon di sane randellate. Lo spettacolo si chiude con Fagiolino pastore che diventa prode guerriero e sposo prediletto della bella Altea. E per concludere , il balletto finale. Lo spettacolo è tratto da un antico canovaccio dell’800 di uno dei padri della commedia burattinesca emiliano-romagnola, Angelo Cuccoli. La versione messa in scena dal Teatro del Drago si avvale di un copione originale di proprietà della Famiglia Monticelli.A dare vita a Fagiolino e Il disegno scelto dopo il carnevale a tutti i personaggi della vicenda la saall’Almagià del 18 febbraio è piente arte di Mauro Monticelli e di Anquello di Sofia Nivellini, di 6 anni. drea Monticelli. Info: 0544 483461.
Sabato 25 febbraio, ore 10, a Casa Vignuzzi (via San Mama 175) le lettrici volontarie del progetto Juke Box di Sant’Alberto, racconteranno in forma animata a un pubblico di bambini e bambine dai 3 ai 6 anni, le fiabe in dialetto romagnolo “La fôla de’ Papon” e “L’ uslen Bur-Bur”, tratte dal libro “Streta la foia, lêrga la veja...” a cura di Edda Lippi in collaborazione con l’ Associazione Istituto Friedrich Schürr. La capienza è di 25 bambini al massimo; a narrazione iniziata non è possibile accedere alla sala. L’ingresso è libero. L’iniziativa fa parte della rassegna “ il sabato dei piccoli” organizzata dall’Assessorato al Decentramento del Comune settimanalmente.
JUNIOR
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A destra, un momento dello spetatcolo dei Babilonia “Baby don’t Cry”
M A S S A
L O M B A R D A
AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DI “SPETTACOLI A MERENDA”
Prendono il via sabato 25 febbraio (per proseguire poi fino ad aprile) gli appuntamenti della nuova edizione di “Spettacoli a merenda”, letture, cinema e laboratori per famiglie organizzati dall'assessorato alla Cultura del Comune presso la Sala del Carmine e il centro culturale Venturini di Massa Lombarda. Al termine di ogni spettacolo ci sarà una merenda per tutti i bambini offerta dal supermercato InCoop di Massa Lombarda, assieme ai succhi di frutta offerti da Conserve Italia. Sabato 25 febbraio si inizierà proprio dal centro culturale Venturini, dove alle 10 si terrà la lettura animata “L'arcobaleno”, a cura delle lettrici volontarie “Amiche del Signor Oreste”. La lettura è rivolta a bambini dai 4 agli 8 anni ed è a ingresso gratuito. Si proseguirà poi domenica 4 marzo con la proiezione del film Il gatto con gli stivali (ore 16.30, Sala del Carmine), mentre sabato 10 marzo Simone Pelliconi e Giulia Bovolenta porteranno i bambini alla scoperta del mondo di Emilio Salgari in occasione dei 150 anni della sua nascita (ore 10, centro culturale Venturini).
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Al ristorante Cristallo con piacere si mesce ottimo vino rosso ...con prelibato pesce Vino rosso con il pesce? «Un abbinamento possibile, in certi casi anche auspicabile». Massimo Marino commerciante di vini e titolare assieme a Manuela Succi e Christian Savini dello storico ristorante Cristallo di piazza Saffi 18 a Punta Marina, non ha alcun dubbio. «L'importante – precisa Massimo – è abbinare il giusto piatto al giusto vino. Un vino rosso può magnificamente sposarsi con un piatto di pesce ma deve avere caratteristiche ben determinate, essere fresco, fragrante, poco tannico e non molto corposo. Vini rossi strutturati di gradazione oltre i 13 gradi non sono assolutamente adatti per accompagnare le tante, gustosissime ricette di pesce. Il classico brodetto, la padellina di molluschi e crostacei al sugo rosso servita con la polenta fritta, la sarda e la saraghina scottadito, i tagliolini al caffé con caviale oppure il caviale servito nel modo tradizionale, con il burro ed i crostini, sono piatti a cui può essere trionfalmente abbinato un ottimo vino rosso. Il Sangiovese di Romagna ma anche alcuni vini trentini ed alto atesini come il Lagrein, il Pinot Nero e La Schiava, un ottimo vitigno autoctono della provincia di Bolzano. Suggerisco di abbinare il vino rosso anche ad altri buonissimi piatti come gli spaghetti o i tagliolini alla bottarga, piatti buoni e sostanziosi adattissimi a questo tipo di matrimonio. Con il bravissimo e giovanissimo chef Antonio Tortora, stiamo percorrendo le nuove strade della enogastronomia. Siamo affascinati dalle sperimentazioni e dalle innovazioni ma siamo anche convinti di dover difendere la tradizione enogastronomica del nostro territorio. La qualità, la ricerca di eccellenti materie prime, la rintracciabilità e la stagionalità dei prodotti, la serietà dei fornitori, sono le fondamenta di una buona ristorazione. Vino rosso con il pesce? Ancora oggi qualcuno considera stravagante questo abbinamento. Un grave errore perché un buon vino rosso della tradizione si sposa benissimo con i piatti di mare della tradizione e, di questo, i miei ed i nostri clienti sono sempre più convinti». Ristorante Cristallo, piazza Saffi 18 - Punta Marina (Ra) tel. 0544 437228 - 0544 698007 - www.ristorantecristallo.com
TEATRO RAGAZZI
I Babilonia al Rasi con Baby don’t cry
C’è un appuntamento al teatro Rasi che riunisce due percorsi: quello del “Tè a Teatro” – rassegna di spettacoli domenicali per le famiglie a cura della Drammatico Vegetale – e quello del Nobodaddy – la programmazione che il Teatro delle Albe dedica ai nuovi linguaggi della scena contemporanea. Al centro di questo crocevia di spettatori, sabato 25 febbraio alle 18.30, sarà Baby don’t Cry, progetto di Babilonia Teatri – prodotto dal Teatro delle Briciole –, giovane compagnia veronese che si è imposta sulla scena italiana per il suo linguaggio dal taglio pop e dal colore rock, che punta il dito sulle contraddizioni dell’oggi con ironia e determinazione (la si è vista recentemente, sempre al Rasi per il Nobodaddy, con Pop star). Baby don’t Cry – rivolto ai bambini dai 7 anni in su – è uno spettacolo che parla delle lacrime ed è nato dalla voglia di lavorare su un tema di cui i bambini avessero conoscenza ed esperienza diretta e sul quale gli adulti non avessero la possibilità di porsi su un piano di superiorità, ma di condivisione e confronto. «Piangere – dicono i Babilonia – è un’esperienza che appartiene a tutti, ma che nelle diverse età della vita assume significati e valori diversi. Prima di realizzare lo spettacolo abbiamo incontrato bambini di età diverse per parlare con loro dei motivi che li spingono a piangere, degli obiettivi e delle emozioni legate a quel momento. Abbiamo scoperto che per i bambini il pianto non è in nessun modo un tabù». Prima dello spettacolo musica dal vivo a cura dell’Istituto Superiore Studi Musicali Giuseppe Verdi di Ravenna. E a conclusione aperitivi a cura di Federica Vicari - Il Lato Oscuro della Costa. Info: 0544 36239.
A CESENA
ALCE NERO CAFFÈ BIO BELLO DA MANGIARE Da noi tutto è biologico! Dal pane caldo alla frutta e verdura, dalle crostate ai succhi, dai mieli ai vini, dal pomodoro alla pasta, tutto quello che vuoi comprare o mangiare. Alce Nero Caffè nasce per chi ama conoscere quello che mangia, i luoghi e i produttori di origine, per chi ama stare insieme degustando cibi buoni e sani.
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MAGIARE& BERE
SALUMI
Quel salvadanaio del maiale La tradizione della beccheria e della conservazione di Giorgia Lagosti Non è un caso se ancora oggi i salvadanai hanno la forma di un maialino, il maiale infatti, un tempo, non era concepito come carne, non era considerato come il pollo o il coniglio, ma era l’animale di cui si metteva via tutto, un vero e proprio salvadanaio. E febbraio era un momento cruciale per questo “risparmio”, perché era il mese in cui si preparava il porcile, lo “stalletto”, lo si disinfettava con la calce viva, dal soffitto al pavimento, fino a che non diventava tutto bianco; si approntava un giaciglio di paglia fresca, quella dell’ultima trebbiatura e… si andava a comperare il maialino: entro i 15 chili, un lattonzolo (latèun). Se ci fosse stata la possibilità di scegliere, la schiena a coppo era segno di buon magro e poco lardo, il posteriore tondo avrebbe dato bei prosciutti e la coda riccia avrebbe allontanato il malocchio. Durante i primi mesi si allevava con gli avanzi di cucina poi, da fine settembre, cominciava l’ingrasso: un mese a zuppa di mais, farina di polenta, ghiande e erba medica bollita e il mese successivo a scarti di patate e farina di orzo. Accudire il maiale rappresentava un impegno quotidiano, costante e inderogabile. Poi arrivava il momento di ucciderlo, di smett e’ bagoin, e in campagna il momento giusto andava dalla fine di novembre, dal giorno di Sant’Andrea, fino a circa a metà gennaio, al giorno di Sant’Antonio Abate; c’era anche chi aspettava ancora un po’, fino a febbraio inoltrato perché, con l’uccisione del maiale, si aveva l’impressione che i gior-
In basso, un’esemplare di mora romagnola con il suolattonzolo
ni di festa, dopo quelli del Natale, fossero ancora di più. Chi se lo poteva permettere ne macellava due: uno, il più grosso prima di Natale e l’altro verso la fine dell’inverno. Quest’ultimo sarebbe tornato utile alla ripresa dei lavori nei campi, verso la fine di marzo o i primi di aprile, durante la zappatura del grano. La macellazione casalinga, la “beccheria”, era un momento emozionante e solenne, era un rito denso di significati perchè in questo animale si riconosceva il sostentamento e la sopravvivenza di tutta la famiglia in tutti i giorni dell’anno a venire. E se conservare, far durare nel tempo, non sprecare nulla, concetti innati in una mentalità frutto della paura della carestia, erano gli scopi primari, era sì importante il momento della macellazione, ma ancora più importante era quello della stagionatura. Per due intere giornate il lavoro era continuo, serrato. Si co-
minciava sezionando le carni, poi si lavoravano quelle per il consumo fresco, quelle che avrebbe sfamato la famiglia nelle prime due o tre settimane: si metteva il fegato nella rete, si cuoceva il migliaccio, si tagliava la cotica, si stringevano i ciccioli con le tradizionali ganasce di legno… Poi si dovevano preparare la salsiccia da stagionare, quelle “matte”, i cotechini, i salami, i “gentili” da mangiare il giorno di Pasqua, il lardo da maturare sotto speziatura, le golette che venivano lavorate come il lardo, la coppa di testa, i prosciutti (che non sarebbero stati consumati prima dell’anno successivo), la coppa, lo strutto; si raccoglievano anche il pelo, le unghie e i denti: sarebbero serviti per fare pennelli e bottoni. Una volta che tutta la carne del maiale era stata lavorata e “confezionata”, dopo che erano stati salati i prosciutti, le coppe e
le spalle rimanevano solo le ossa: messe inizialmente sotto sale, anche queste avrebbero trovato un loro ruolo. Nei primi giorni dopo la macellazione, nelle cucine della pianura, sulle tavole l’azdora avrebbe portato il cervello saltato in padella con olio o strutto, il trippino preparato in umido, la pancetta fresca rosolata a pezzetti in padella e servita con i radicchi di campo (i tipici “bruciatini”), il cuore o il rognone cotti sulla brace dopo una marinatura in olio e vino
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
La nostra azienda si occupa dell’allevamento di maiali; abbiamo un laboratorio dove trasformiamo la carne derivata dalla macellazione dei nostri animali e la vendiamo nel negozio annesso al laboratorio. Abbiamo carne fresca, salumi stagionati tipici e la possibilità di preparare porchette e arrosti per feste, ritrovi, cene... su prenotazione Siamo anche nel circuito delle fattorie didattiche il negozio è APERTO dal MERCOLEDÌ al SABATO dalle 9.30 alle 12,30 - pomeriggio su prenotazione
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t r a f i l m e l e t te r a t u r a DALL’ODISSEA FINO A ANDY WARHOL Molte popolazioni del passato, a partire dai Romani, avevano un’alta considerazione del maiale, tanto da “impiegarlo” come mezzo di comunicazione tra dei e uomini: gli aruspici etruschi e latini cercavano segni della volontà divina nei fegati dell’animale. E ciò valeva anche per Virgilio, che usò una scrofa bianca, da sempre simbolo di fertilità, per indicare a Enea dove sbarcare. La mole di riferimenti letterari dedicati ai suini dimostra la loro importanza nella vita quotidiana: dall’Odissea a Plinio, fino ad arrivare alle descrizioni dedicate da Carlo Levi ai “sana scrofe” nel Cristo si è fermato ad Eboli. Anche il cinema ha dato il suo contributo nel rendere eterni le tradizione e gli usi popolari legati al maiale: basta citare le scene della macellazione contenute ne l’Albero degli zoccoli di Olmi e in Novecento di Bernardo Bertolucci, nonché quelle del film che nel 1969 inaugurò una nuova stagione del cinema tedesco, Scene di caccia in bassa Baviera di Peter Fleischmann. Ancora, per quanto riguarda la pittura, non c’è secolo e corrente artistica in cui non compaia il suino: dalle prime raffigurazioni dei maiali selvatici del 1100 fino ad Andy Warhol. Ciononostante, con il diffondersi della cristianità, per via della sue frequenti riproduzioni che l’hanno caricato di una simbologia legata alla lussuria e all’impurità, significati negativi si sono sovrapposti all’immagine immacolata del maiale.
bianco, la graticola di salsicce o di braciole di lonza nelle famiglie più abbienti. Poi, finito tutto il “fresco” una mattina sarebbe andata a dissalare quelle ossa che, assieme alla sola conserva di pomodoro, avrebbero insaporito un intero paiolo di brodo a cui destinare i gratè o del semplice pane raffermo. Finita la minestra ogni commensale si sarebbe servito la sua parte di ossa per “piluccare” la parte di carne rimasta, sempre poca ma saporitissima.
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MANGIARE& BERE
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
COSE BUONE DI CASA
IL MERCATO
Ecco il gustosissimo polpettone A ognuno il suo, sempre ottimo a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT
Da domenica torna Madra, la festa dei sapori Comincia la nuova stagione di Madra, la festa dei sapori che ogni anno, per 6 domeniche da febbraio a novembre, trasforma il centro storico di Ravenna nella mostramercato degli agricoltori. Il primo appuntamento con “Il Buono della Terra in Città” è in programma il 26 febbraio: su decine di bancarelle in via Mario Gordini e via Corrado Ricci i produttori locali esporranno e venderanno direttamente al pubblico le proprie eccellenze di stagione.
INC TORNA L’IRRESISTIBILE PIADA CIOK
O N T R I
G O L O S I
Dopo il grande successo degli scorsi anni, torna sabato 25 e domenica 26 febbraio per le vie del centro di Russi “Piada Ciock”. Un’iniziativa che fa esplodere il gusto e animerà il centro storico tra animazione e gustosissime merende con piadina e cioccolato. Organizzata dal Consorzio Commercianti di Russi Centro di Romagna con il patrocinio del Comune, “Piada Cioc" è una festa di due giorni per grandi e piccini, accompagnata dalle specialità più dolci. Nessuno potrà resistere alla tentazione di gustare crepes, piadine, bomboloni, brioches, tutto farcito al cioccolato, durante una passeggiata invernale.
L'altro pomeriggio alla libreria Feltrinelli durante la presentazione del mio libro Cose buone di casa sulle ricette autunno-inverno si è parlato di polpette e polpettone. La ricetta delle polpette e zucchine verrà inserita nel libro primavera-estate in uscita fra poche settimane, del polpettone ne parlo subito. Si utilizza la carne del brodo cioè il bollito sia di manzo che di pollame. Le dosi sono indicative, perché dipende da quanta carne abbiamo a disposizione. Ingredienti: carne del bollito tritata finemente con la mezzaluna (500 gr), 2uova, due cucchiai di parmigiano grattugiato, un cucchiaio di prezzemolo tritato, una tazza di pane secco ammollato nel latte e strizzato, un cucchiaio di ricotta, sale se occorre. Preparazione: mescolare tutti gli ingredienti. Sarebbe bene lasciare poi in frigorifero l'impasto per diverse ore. Sul tagliere stendere l'impasto in forma di rettangolo, adagiarvi sopra 3-4 fette di mortadella e al centro mettere 2-3uova sode. Arrotolare e compattare il rotolo, infarinarlo poi friggerlo in padella con poco olio extra vergine d'oliva. Dopo averlo cotto passarlo in un tegame con salsa di pomodoro al basilico e lasciarlo insaporire per una ventina di minuti. Servire caldo. Questa è la ricetta di casa mia, ma esistono molteplici versioni del polpettone.
A L I M E N TA Z I O N E CIBO SANO E “SOLIDALE”
Il gruppo “Ravenna in Transizione”, con il patrocinio del Comune di Ravenna, invita i cittadini a partecipare venerdì 24 febbraio presso la Sala Buzzi (ex-Sala Forum, viale Berlinguer 11), alle ore 20.30, a un incontro in cui si parlerà di alimentazione sostenibile ed economia solidale. L'obiettivo dell'iniziativa è conoscere la situazione attuale e condividere le soluzioni possibili in uno scenario in cui il cibo sano diventa un prodotto sempre più raro. Verà proiettato il documentario Una fattoria per il futuro, prodotto dalla naturalista Rebecca Hosking, insieme a due agricoltori che fanno parte del gruppo Poderi di Romagna e ad alcuni rappresentanti dei Gruppi di Acquisto Solidale di Ravenna e Forlì. Seguirà un dibattito ed una degustazione di dolci fatti in casa.
GLI STAPPATI
In anteprima i Sangiovese riserva 2009 di alcune note etichette romagnole di FABIO
MAGNANI GLISTAPPATI @GMAIL.COM
Oggi facciamo un po’ di anteprime dedicate al Sangiovese riserva 2009 di alcune delle etichette più conosciute in zona. Grazie alla fiera “Vini ad Arte”, tenutasi a Faenza lo scorso fine settimana, ho modo di farvi qualche anticipo. Il sangiovese “Thea” di Tre Monti è risultato essere più espressivo in bocca che al naso con un bel gioco acido/tannico; il “Domus Caia” di Ferrucci dal naso un po’ ridimensionato, dove un po’ di spinta al palato avrebbe regalato qualche emozione in più. Il “Pietramora” della Zerbina preannuncia eleganza, forza e allunghi minerali; il “Michelangiolo” è apparso un po’ monocorde, nonostante l’ottimo impatto iniziale al palato, e con un amarognolo ancora predominante in fase di persistenza, mentre Drei Donà con il suo “Pruno” ci regala naso fine, fatto di sottili spezie, e bocca appena austera che si contrappone all’altro suo uvaggio storico “Cuvée Palazza”, più disponibile al naso e facile da gestire al palato. Ricordo che si tratta di assaggi generalizzati e che ciò che avete appena letto è suscettibile all’evoluzione stessa del vino che può migliorare o meno. La prossima settimana anteprime e “prove di botte” del 2011.
Filosofia Ricette semplici, veloci, ma di grande impatto gustativo, studiate e proposte con bobrietà ed attenzione Ricerca di prodotti di qualità e presentazione di un menù sfizioso con accostamenti capaci di giustificare una proposta a prezzi contenuti
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
MANGIARE& BERE
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INFORMAZIONE PROMOZIONALE
PIATTI E PRODOTTI TIPICI
Curzul, pescato fresco e selvaggina ai Salinari Tortelli di zucca e stracotto in tavola alla Rustica Gianni Berti e Barbara Sirri sono i giovani titolari della Locanda dei Salinari di circonvallazione Sacchetti a Cervia. Un luogo di ritrovo accogliente, ideale per tutti gli amanti della cucina di qualità e del pesce fresco. Gianni fa parte dell'Alleanza fra Cuochi di Slow Food e si è impegnato ad utilizzare a rotazione almeno tre presidi segnalati da questa benemerita associazione. «Un impegno che onora e affascina – ci precisa Gianni – ma anche un impegno che crea non poche difficoltà. Non è facile far ruotare i presidi perché non è sempre facile (sale di Cervia e mora romagnola a parte) reperirli. I miei clienti sono molto attenti alla qualità e alle proposte del giorno, seguono più i miei consigli che non il menù alla carta. Confesso – aggiunge sorridendo Gianni – che se qualcuno vuole mangiare il pesce in modo tradizionale beh... me lo deve dire per tempo, deve prenotarsi. Io non preparo piatti tradizionali ma i curzul (antica pasta romagnola), i quadrucci al brodo di cefalo e il pesce azzurro cucinato nei modi più innovativi. Uso crostacei, mazzancolle e scampi freschi, non uso aragoste o pesci di allevamento. Anche a coloro che preferiscono la carne offro prodotti non tradizionali e non di allevamento ma sempre di alta qualità: i piccioni, la mora roma-
Giorgio, Roberta, Gianni e Katia vi aspettano all’Agriturismo
Camere, cucina romagnola, olio e vino di nostra produzione. Un’oasi di tanquillità sulle colline faentine gnola, la selvaggina... La mia cantina parla principalmente il dialetto romagnolo e mi diletto anche a confezionare personalmente salami, confetture, olive in salamoia, acciughe, conserve in genere». Ringraziamo Gianni Berti che è riuscito a farci venire un gagliardo appetito alle prime ore della mattina e ritorniamo a Ravenna per incontrare Michele Zoli, titolare della trattoria La Rustica di via Alberoni angolo via Sante Baldini. « Gestisco questo locale dal 2000 dopo aver rilevato la precedente gestione da papà Eugenio che aprì questo locale nel lontano 1989. La mia è una cucina volutamente tradizionale ma anche volutamente rivisitata perché amare e rispettare la tradizione non significa chiudere il cuore e la mente a nuove esperienze e sperimentazioni. Evidenti sono gli influssi mantovani perché la
Via Ca' Del Vento, 20/G Bagnacavallo (RA) - tel 0545 62470 Cena dalle 19 alle 23 Festivi anche a pranzo Chiuso martedì e mercoledì
Sopra, Michele Zoli , titolare della classica trattoria “La Rustica” di Ravenna che propone cucina romagnola e mantovana. Gianni Berti nella sua “Locanda dei Salinari”, a Cervia,che offre piatti inovvativi di mare e di terra
bravissima cuoca (mia mamma Renza) è originaria proprio della città dei Gonzaga. Ecco spiegato il segreto degli ottimi tortelli di zucca con il ripieno ingolosito dalla mostarda di mele mantovana e dagli amaretti, ecco spiegato il perché del nostro buonissimo stracotto di cavallo. La pasta all'uovo è tutta fatta in casa, cerco fornitori romagnoli, ho una enoteca principalmente romagnola e regionale. La mia trattoria sorge all' inizio del centro storico e la mia offerta enogastronomica romagnola e mantovana assieme convive fascinosamente con altre offerte
enogastronomiche della nuova Ravenna ormai diventata società aperta e multiculturale. Lo sforzo di offrire una cucina di qualità, buona e gustosa non sempre viene premiata dai clienti, spesso un po' distratti e molto condizionati dal poco tempo a disposizione. Credo, comunque, che ricercare la qualità sia la cosa giusta da fare senza, però, farsi condizionare da slogan e preconcetti. Giusto privilegiare i prodotti del nostro territorio, ma credo sia controproducente snobbare tutto quello che proviene da altre regioni o da altri paesi».
a Brisighella in via Montefortino 2 cell. 388 1442264
CRONACA& SALUTE
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
ALLARME AMBIENTE
«Su diossine e altri inquinanti è ora di fare monitoraggi concreti» «Finora le autorità hanno applicato la politica dello struzzo che di fronte ai pericoli nasconde la testa sotto la sabbia. Hanno evitato di fare ricerche perché fino a quando non ci sono risultati è come se il problema non esistesse». Le autorità nel mirino sono quelle di tutela per l’ambiente e la salute, le critiche arrivano da Stefano Raccanelli, responsabile del laboratorio microinquinanti organici di Venezia-Marghera del consorzio interuniversitario che ha svolto le analisi sui campioni di latte materno e di carne di pollo raccolti dal Movimento 5 stelle di Ravenna rintracciando una presenza di diossine a livelli che i grillini giudicano preoccupati. Nel caso dell’animale si era oltre il limite consentito per legge. Nel caso delle due donne non esiste una legge che fissa parametri per il latte materno ma esistono per il latte vaccino ed erano superiori fino a quattro volte. «Chiariamo subito una cosa – precisa Raccanelli – le diossine non sono cianuro quindi non rischia nulla chi ha mangiato quel pollo o i bambini che hanno bevuto quel latte dalla madre. Le diossine hanno effetti in prospettiva futura, sulle persone già adulte e sulla loro prole cui vengono trasmesse dai genitori». Il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Ravenna, Paolo Ghinassi, in una intervista pubblicata sul numero scorso ha definito inevitabile la presenza di diossine per chi vive in aree industrializzate. «Diossine sono risultato dei processi di combustione quindi è comprensibile che
Parla il direttore del laboratorio di analisi sul pollo contaminato
siano presenti in chi vive in un’area con industrie. Ma sappiamo che livelli hanno le persone che vivono invece fuori da aree industriali? No, perché non ci sono studi dettagliati»· E il riferimento è alla convenzione di Stoccolma: nel 2001 venne firmata per impegnarsi a ridurre certi inquinanti tra cui le diossine. L’Italia non ha ancora ratificato la convenzione con la legge nazionale. «Rendiamoci conto che nel nostro Paese abbiamo solo un piano
nazionale residui che prevede 440 campioni all’anno in tutto lo Stato. Dovremmo sapere quante diossine abbiamo in corpo. E dovrebbe chiederselo il sindaco di ogni città che è la prima autorità sanitaria sul territorio comunale». Tra dicembre e febbraio, per iniziativa del Movimento 5 stelle che ha sostenuto le spese delle analisi (circa 600 euro ognuna), a Ravenna sono suonati tre campanelli di allarme: le due madri e l’animale. Tre campioni senza valore statistico, come riconosciuto dai grillini. Che incalzano: «Noi abbiamo fatto la nostra parte, l’Ausl e le autorità facciano il resto». Ancora Ghinassi, intervistato prima che fossero pubblicati i risultati sul pollo, ha sostenuto l’impossibilità di paragonare latte materno e latte vaccino: il bovino comincia a produrre latte dopo appena un anno di vita, la donna dopo almeno una ventina e quindi con più tempo trascorso nell’ambiente. «È vero – incalza Raccanelli – ma forse non andrebbe dimenticato che la donna allatta un bambino di pochi chili e il bovino invece allatta un vitello di diverse decine di chili di peso». Ma allora che deve fare il cittadino di fronte a questi fenomeni? «Dovrebbe pretendere tre cose. Un monitoraggio preciso delle emissioni degli inceneritori a spese delle aziende. La pubblicazione dei dati. Un biomonitoraggio sui soggetti che vivono in questi contesti cercando nelle matrici corrette». Andrea Alberizia
SALUTE
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LA LETTERA
Latte materno inquinato Il sindaco chiede aiuto all’Emilia Romagna Inserire Ravenna nel progetto regionale sulla qualità dell'aria e nel monitoraggio dei contaminanti. È la richiesta del sindaco dopo il caso di due madri con tracce di diossina nel latte. Era stato il Movimento 5 Stelle a dicembre a rendere pubblici i risultati dei test svolti su due volontarie: i livelli di diossina erano fino a quattro volte oltre il limite consentito per il latte vaccino. Dopo avere incontrato nei giorni scorsi il direttore dell’Ausl di Ravenna, Tiziano Carradori, il sindaco Fabrizio Matteucci ha inviato una lettera agli assessori all’Ambiente e alle Politiche per la Salute dell'Emilia Romagna per chiedere il coinvolgimento del Comune di Ravenna nei progetti di ricerca regionali. «Risulta – scrive il primo cittadino – che in altre parti della regione l’associazione Medici per l’ambiente abbia effettuato campionamenti e analisi di diossine suscitando allarme nella popolazione. Tenuto conto che la Regione Emilia Romagna sta conducendo un progetto innovativo di studio e valutazione della qualità dell’aria denominato Supersito e ha attivato, nell’ambito dell’assessorato alla Salute, un gruppo di lavoro dedicato al monitoraggio e al controllo dei contaminanti negli alimenti sono a chiedere di inserire nell’ambito delle attività dei progetti sopracitati anche il territorio ravennate per dare risposte alle preoccupazioni della cittadinanza». Nella vicenda non ha tardato l’intervento di Patrizia Gentilini, presidente dell'associazione Medici per l'ambiente a Forlì-Cesena che ha inviato una lettera aperta al dirigente Ausl Paolo Ghinassi dopo l’intervista pubblicata sul numero scorso: «Ghinassi afferma che non sono necessarie ulteriori indagini perché in tutte le aree industrializzate le diossine sono presenti nel latte materno. Ci spiace contraddirlo ma questo non è il parere dell'Organizzazione mondiale della sanità che anzi raccomanda il biomonitoraggio del latte materno, quale indicatore ideale della contaminazione ambientale e, più modestamente, neppure delle associazioni che hanno dato vita di recente ad una specifica campagna per la difesa del latte materno dall'inquinamento».
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SALUTE& BENESSERE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 23 febbraio 2012
L’INIZIATIVA
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it
TENNIS
Camp estivo a Marina Romea R A C C H E T T O N I I
ECCO I CORSI DI AVVIAMENTO
La pol 2000 Cervia in finale col Mattei L’ultima settimana del torneo di tennis Uisp Ravenna ha sancito i nomi delle due squadre che si contenderanno il titolo in finale: Pol 2000 Cervia contro Cral Enrico Mattei. Venerdì 17 e sabato 18 si sono giocati gli incontri della quinta giornata di ritorno dopo la lunga interruzione causa maltempo. Nessuna sorpresa ha sconvolto l’esito della classifica anche se il risultato di due incontri poteva escludere una delle tre possibili finaliste. Tutto come previsto. Pol. 2000 ha vinto (2-1) in casa con la diretta pretendente E. Mattei la quale ha ottenuto, comunque, un punto prezioso per la conquista della finale. Smile caffè vincendo in trasferta contro Match Point (1-2) si è aggiudicata la terza posizione al torneo. Quarto posto per la squadra del CMC che ha lasciato a zero il Borgorosso sconfiggendolo in casa (3-0). Classifica finale: Pol. 2000 31, E. Mattei 27, Smile Caffè 26, Cmc 20, Match Point 14, Borgorosso 2. Vista la concomitanza con altri eventi sportivi la data per la finale tra Pol. 2000 ed Enrico Mattei verrà resa nota entro venerdì 24 febbraio 2012 sul sito Uisp Ravenna e sul bollettino ufficiale. T U R I S M O
I N V E R N A L E
DOMENICA 26 GITA SULLA NEVE A ZOLDO
Per tutti i soci Uisp, domenica 26 febbraio gita sulle nevi di Zoldo. In occasione dell’evento aperto a tutti gli appassionati degli sport sulla neve, Uisp organizza la prima tappa dello Snowboard-Day offrendo corsi gratuiti per principianti di questa divertente disciplina. La giornata prosegue con pranzo, musica e divertimento presso gli stand Uisp direttamente sulle piste. Sono aperte le iscrizioni. Programma: partenza ore 4:30 presso Sant’Agata con pullman. Pranzo e lezioni di snowboard compreso nel prezzo. Quote di adesione 37 euro viaggio + pranzo, 65 euro viaggio + pranzo + skipass. Per prenotazioni tel 0544 219724.
La Uisp Ravenna presenta una nuova iniziativa per la stagione invernale 2012. Il 28 febbraio partono i corsi di avviamento e perfezionamento al gioco del racchettone. Attività sportiva per tutti che si è evoluta, in poco tempo, da gioco da spiaggia a sport. UISP offre l’opportunità di apprendere e migliorare la propria tecnica di gioco per scopi ludici o destinata a tornei e campionati amatoriali. L’attività è dedicata a tutti i ragazzi/e da 8 ai 15 anni, agli adulti dai 16 anni ed oltre. Nei corsi verranno affrontate lezioni di tattica, tecnica di base, regolamento e preparazione fisica. Per questa importante proposta il Comitato di Ravenna si avvale della consulenza di Gianfranco Corelli con qualifica di tecnicoistruttore nazionale UISP. Inizio corsi 28 febbraio 2012 presso i campi coperti del centro sportivo Robur via Guidarelli 7 a Ravenna. Giornate dedicate ai corsi: martedì 18.30-19.30, 19.30-20.30, 20.30-21.30; giovedì 18.30-19.30; venerdì 18.30-19.30, 19.30-20.30. Per informazioni e prenotazioni telefonare a UISP Ravenna 0544 219724 Gianfranco Corelli 347 7018353.
Le Uisp del Territorio romagnolo, Ravenna, Imola Faenza e della Bassa Romagna da tempo collaborano proponendo diverse attività comuni. Fra le nuove proposte di quest’anno spicca quella legata ai centri estivi residenziali. Si tratta di un’interessante iniziativa di carattere sportivo, ma soprattutto sociale, in supporto alle tante famiglie che nel corso dei mesi estivi necessitano sempre più di un sostegno logistico ed organizzativo indirizzato ai figli. Il Centro estivo è rivolto ai giovani dai 10 ai 14 anni e si svolgerà al Camping Villaggio del Sole di Marina Romea, realtà a sua volta conosciuta da tempo per la qualità delle proprie strutture ricettive in diverse località balneari, dall’11 giugno al 28 luglio. La proposta prevede turni settimanali dal lunedì al venerdì con posti limitati e un massimo di 30 giovani per ogni turno. Particolare attenzione è stata poi riservata alle tariffe, ancora in via di definizione ma sicuramente con prezzi piuttosto contenuti e pensati proprio per facilitare l’adesione a questa iniziativa da parte di un numero di famiglie il più possibile ampio. I ragazzi e le ragazze iscritte saranno seguiti per tutto l’arco delle giornate da operatori Uisp qualificati con un rapporto di un responsabile per ogni 6 minorenni presenti. In ogni bungalow della struttura, dotati di tutti i comfort del caso, soggiorneranno poi non più di 5 giovani. Previste diverse attività di intrattenimento dalle tradizionali attività in spiaggia, da svolgere nel tratto di mare posto proprio davanti al camping, ad attività quali visite guidate nella pineta, corsi di nuoto nella piscina dell’impianto e i laboratori consueti che il camping prevede per i propri clienti. Oltre alle attività sopra citate saranno previste alcune attività facoltative che potrebbero prevedere il pagamento di un’ulteriore quota, come equitazione, gite in barca a vela e motore, prove di canoa nella piallassa. Info (entro il 29 febbraio): Uisp Ravenna tel. 0544 219724 ravenna@uisp.it www.uisp.it/ravenna; Uisp Imola Faenza Tel. 0542 31355 0546 623769 www.uisp.it/imolafaenza; Uisp Bassa Romagna Tel. 0545 26924.
Xantea, la purea di frutta miracolosa La mangostina, il succulento frutto dell’albero del mangostano è da sempre apprezzato sia per il gusto sia per le caratteristiche nutrizionali. Soprattutto la buccia, ricca di xantoni, antiossidanti e antinfiammatori, è utilizzata nel sud est asiatico per ricavarne infusi e decotti corroboranti per trattare una varietà di disturbi. Una sorta di frutto proibito per l’Europa e l’occidente, perché l’impossibilità di conservare il frutto durante il viaggio e di coltivarlo al di fuori del suo habitat lo ha reso pressoché sconosciuto. La moderna scoperta del frutto del mangostano la si deve a Joe Morton nel 1995, che, incuriosito dal sapore del frutto, lo fece esaminare e scoprì che conteneva una quantità incredibile di antiossidanti, sostanzialmente un unicum del mondo vegetale. È grazie a lui che il mondo occidentale ha scoperto questo straordinario dono della natura. Secondo uno studio pubblicato sul Nutrition Journal, «potrebbe rivelarsi un ottimo rimedio per prevenire malattie cardiache e diabe-
te nei pazienti obesi. Bere circa mezzo litro di succo di mangostano al giorno, secondo Jay Udani, coordinatore della ricerca, ha fatto registrare una riduzione di 1,33 mg della proteina Creattiva». È un frutto incredibilmente ricco di xantoni (42 xantoni ogni 100 grammi), antiossidanti e antinfiammatori, soprattutto nella buccia. Il potere antiossidante si misura in Orac e il “nostro” frutto ne ha circa 24mila. Ha proprietà incredibilmente antiossidanti e non solo. I risultati di studi e ricerche mediche mostrano miglioramenti nell’idratazione della pelle con diminuzione delle macchie e delle rughe. Il prodotto è noto anche per le proprietà di attivazione del metabolismo e di trasformazione della “massa grassa” in massa magra. Quest’ultima possibilità, unita alla capacità di contenere il picco glicemico e al contenuto in fibre utili al transito intestinale, ne fa un prodotto naturale utile al controllo del peso. Inoltre gli xantoni sono noti per le proprietà antinfiammatorie. Il prodotto è utile anche nella prevenzione del diabete e delle malattie vascolari. Oggi il frutto di mangostano arriva in Italia fresco in poche ore. La novità assoluta consiste anche nel metodo di estrazione, con il quale una società italiana, la P.SW. Energy srl di Catania (metodo brevettato) riesce a estrarre una “purea” con un grado di purezza
pari al 100%. Così nasce Xantopia TM, la purea miracolosa e dalla formula esclusiva, realizzata con frutta fresca e appena importata dall’estremo oriente, che abbina il sapore sensazionale a una comprovata ricerca scientifica. La purea Xantopia presenta concentrazioni naturali di fitonutrienti, tra cui xantoni, catechine, flavonoidi e proantocianidini. Da poco la portentosa purea di mangostina, e i prodotti a base di mangostina sono anche in Italia, e a Ravenna nell’erboristeria Artebio di Beniamino Severi in via Berlinguer 44. Xantopia TM può essere utilizzata per diverse patologie tra cui infiammazione, depressione, diabete, allergie, ma anche artriti, micosi, deperimento, invecchiamento e nevralgie. Va utilizzata costantemente e i risultati si possono notare nel giro di 2 settimane.
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MERLINO E IL DESTINO ARIETE Giovedì evitate l’ira più debilitante dell’antibiotico, per non dare soddisfazione a chi vuole farvi due natiche grandi come un pullman a due piani. Da venerdì con la Luna nel segno il clima si rasserena, anche nei rapporti, dove il buonumore vi premierà con un sudombelico Bimbi elettrico. TORO Con tutto il cielo che tifa per voi, cercate di non brontolare come una pentola a pressione Lagostina, soprattutto in famiglia. Sforzatevi di comprendere i labirinti mentali altrui, o almeno di ignorarli. Ma l’amor appaga, ed il sudombelico diventa patrimonio dell’Unesco, da conservare nel week end. GEMELLI Con Mercurio e Marte storti come una suocera, giovedì potreste trovare il colpo di mazza giusto per mandare chi rompe a lavorare nella provincia estrema del coccige. Andrà meglio nel fine settimana, quando ritroverete un umore tollerabile anche dal partner, ideale per sperimentare la sintonia suina. CANCRO Con Sole, Mercurio e Nettuno in trigono, presto raggiunti da un’ottima Luna, avrete idee geniali sul lavoro, utili per farvi assumere e ampliare il giro di business. Il fine settimana sarà invece grigio-topo, ma non fatela peggio di quello che sarà solo perché il partner vi dirà di avere mal di testa. LEONE L’umore subito potrebbe non essere dei migliori. Più che assumere i modi sussiegosi del gorilla incacchioso, sarebbe meglio fare il punto della situazione lavorativa e affrontare ogni rogna per la coda. Nel fine settimana buona la sintonia col partner, ma il linguaggio del corpo latita. VERGINE Per fortuna Giove protegge i rapporti di coppia, che altrimenti con l’irritabilità che vi ritrovate il partner potrebbe decidere di prendere le vie legali per risolvere ogni contrasto. Anche sul lavoro non andrà meglio, se la spensieratezza continua a preferire una vacanza nell’emisfero australe. BILANCIA Con la Luna che raggiunge Venere in opposizione in Ariete, il lavoro stressa e con certa gente potreste comportarvi come spaccazebedei. Cercate di evitare, anche perché se vi accalorate troppo rischiate di sprigionare troppo vigore fisico contro le rotule di chi vi sta intorno, partner compreso. SCORPIONE Buone notizie: il Sole raggiunge Mercurio e Nettuno in Pesci, formando un bel trigono. Così voi potete organizzare viaggi, cambiare lavoro, condurre affari vantaggiosi, aprirvi alla vita sociale e a quella suina, ma attenzione a non suscitare nel partner più angoscia di un travaso d’ormoni. SAGITTARIO È un periodo un po’ antipatico ma Venere in trigono vi aiuta a mantenere saldo l’equilibrio psico-emotivo. Sul lavoro o in famiglia cercate di non fare i sadici, non lanciate critiche come fossero freccette del tiro a segno e non praticate sacrifici umani. Anche l’amor è insipido: non si fornica. CAPRICORNO Sono giornate tranquille e produttive, con l’umore sereno come un maestro zen. Attenzione però alle giornate di giovedì e venerdì: anche se Venere protegge il rapporto di coppia, voi dovreste aiutarla togliendovi la divisa da feld-zitella, ed indossare qualcosa di più intrigante, o anche nulla. ACQUARIO La giornata di giovedì sarà quella più delicata. Un rigurgito di stress sembra possibile, anche se amore e denaro hanno il potere di lenire parecchie pene. Ma lo stomaco di colleghi e collaboratori potrebbe chiedere un ordine di allontanamento per i vostri maltrattamenti. PESCI È un ottimo periodo: il Sole entra nel segno raggiungendo Mercurio e Nettuno, che vi regalano buonumore ed ottimismo. Ma non fatevi suggestionare dagli sbalzi d’umore di chi vi sta intorno. L’amore c’è e vi circonda come gelatina, il sex è sublime e vi massaggia come escort nel week end.
INFORMAZIONI& SERVIZI
INFOCITTÀ
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FIDO IN AFFIDO
Ginger
Ginger è una bella cagnolona, arrivata da poco in canile. Ha l’aria un po’ smarrita e sperduta, forse per la sua timidezza, e in più è di taglia grande e anziana... Un’adozione del cuore! Per le adozioni: Ufficio per i diritti degli animali, tel. 800 099577; canile, tel. 0544 453095.
ADOTTAMICI
Gina
giovedì 23 febbraio 2012 | RAVENNA& DINTORNI
QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 13 al 19 febbraio 2012 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.
Lun
Mar
Legenda IQA Buona Accettabile
Mer
Gio
Ven
Sab
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Dom
Editore: Edizioni & Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini e Erika Marchi (grafica).
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
Collaboratori: Andrea Alberizia, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it
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Dal 19 al 25 febbraio Comunale 8, via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; Dradi, via Anastagi 5 - tel. 0544 35449. Dal 20 al 25 febbraio Comunale 3, via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; Comunale 9, viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434. Dal 26 febbraio al 3 marzo Comunale 1, via Berlinguer 34 - tel. 0544 404210; Comunale 2, via Faentina 102 - tel. 0544 460636; Classe, via Classense 72 (Classe) - tel. 0544 527410. Dal 27 febbraio al 3 marzo Al Mare, viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
Gina è una bellissima gatta adulta, molto dolce e affettuosa. È già sterilizzata. Aspetta solo una famiglia che si prenda cura di lei, le dia una nuova casa, amore e tanto tanto affetto. Per le adozioni: Contattare il 340 8961224
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APERTURA DOMENICALE 8.30-12.30/15.30-19.30 Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
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SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 23 febbraio 2012
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| giovedì 23 febbraio 2012
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