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LA SCALATA

È partita la campagna elettorale che porterà alla scelta del nuovo sindaco di Ravenna

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L’entrata principale del municipio in piazza del Popolo

A Russi la prima casa funeraria della Romagna: uno spazio intimo

e privato

per dare l’ultimo saluto ai propri cari

Onoranze Funebri Celli Ottavio offre nella propria sede di via dei Braccianti 3 una struttura con quattro appartamenti e un’ampia sala per il commiato, pensata per celebrazioni private, momenti di ricordo in famiglia e riti laici o religiosi. «Abbiamo pensato a questa soluzione per rendere più confortevole un momento tanto doloroso e delicato che interessa la vita di tutti noi»

2023 Russi ospita la prima casa funeraria

(con sede in via dei Braccianti, 3) offre, oltre ai consueti servizi funebri, uno spazio intimo e raffinato dedicato agli ultimi saluti dei propri cari. Le tariffe di “Anima Serena” sono le medesime di una camera ardente comunale ma alle famiglie sarà garantito uno spazio privato dove ricevere il conforto di conoscenti e amici nel pieno rispetto della privacy.

La struttura presenta quattro appartamenti (sala dell’Iris, sala della Calla, sala della Primula, sala della Mimosa) e un’ampia sala per il commiato arredata in maniera sobria e accogliente, pensata per celebrazioni private, momenti di ricordo in famiglia e riti laici o religiosi (anche con musica dal vivo . li appartamenti sono divisi in due stanze, una per accogliere il feretro e una dedicata al ricevimento di amici e parenti, con divanetti e postazione per il caffè. «Abbiamo pensato a questa soluzione per rendere più confortevole un momento tanto doloroso e delicato che interessa la vita di tutti noi» spiega Ottavio Celli, titolare dell’agenzia di Onoranze Funebri e impegnato da oltre 40 anni nel settore

La struttura propone inoltre due “percorsi” separati, uno per i famigliari, che raggiungeranno l’ap partamento attraversando una hall dai toni pastello, con fontane rilassanti e musica in filodiffusio ne, e una per il caro estinto, la cui bara entrerà e uscirà da una porta differente, non accessibile ai visitatori: « uesta separazione gioca un ruolo importante nell’elaborazione del lutto continua elli chi in vita esce dalla camera tornando sui propri passi, preparandosi mentalmente al distac co dalla salma, che parte in un’altra direzione».

La struttura accessibile liberamente dalle alle , ma i parenti riceveranno un badge che permet te di accedere alla propria stanza in ualsiasi orario, in modo da effettuare anche veglie perpetue o notturne.

Tra i servizi extra offerti dalla struttura anche un giardino pensile sopraelevato, per chi volesse

prendersi un momento di pausa dal ricevimen to e una sala ristoro dotata di macchinetta per snack e bevande.

«La formula della casa funeraria è molto diffusa in Lombardia, e credo che possa rappresentare il futuro della ritualità funebre. Le strutture sanita rie e ospedaliere risultano spesso anguste, traf ficate e meno curate nell’estetica e funzionalità» precisa il titolare.

L’arredamento, caratterizzato da illuminazioni strategiche e toni pastello, stato curato da un’azienda specializzata del bresciano. Anche le caratteristiche tecniche sono ottimali, grazie agli spazi ampi, al lavoro di un impianto per il ricambi volumetrici d’aria e alla temperatura controllata. uidare l attività di fami lia al fianco di ttavio elli il fi lio ndrea di anni, laureato in economia aziendale e specializzato con una tesi di master sul servizio funebre: «Può sembrare un ambito lavorativo particolare per i pi giovani, ma anche io ho iniziato circa alla stessa età e ho capi to presto che non si tratta solo di lavoro, ma del soste no che si pu dare alle persone in difficoltà lla fine diventa uasi una missione. l grazie sentito da parte di una famiglia in lutto vale pi di ualsiasi cifra» spiega elli. ltre al disbrigo delle pratiche burocratiche, alla realizzazione di manifesti, vendita di bare e urne e servizio di trucco e vestizione della salma, l’agenzia di onoranze funebri di ussi offre anche una se rie di servizi tecnologici e all’avanguardia come il funerale in streaming (molto apprezzato da chi ha parenti lontani o dai fedeli di alcune religioni e un servizio telematico di messaggi di condoglianze alla famiglia: tramite un portale dedicato infatti sarà possibile visionare il manifesto della persona estinta, ricevere tutte le informazioni su data e luogo delle celebrazioni e inviare un messaggio di cordoglio anche in forma anonima che verrà stampato e consegnato alla famiglia. « n tanti anni di lavoro ho avuto modo di notare i cambiamenti nel settore: oggi c’ pi sensibilità. n tempo si dava importanza solo alla bara, doveva essere pregiata e costosa. ggi passata in secondo piano, si pensa più alla cerimonia nel suo insieme e all’importanza di un personale formale e ordinato. La nostra squadra è composta da sei professionisti che con la loro competenza e attenzione cercano di supportare i famigliari in ogni fase». n sede sono disponibili vari arredi cimeteriali e urne tra cui scegliere: si va dalle pi tradizionali a uelle dalle forme pi fantasiose, come cornici, cuori o barche, passando per i pezzi di artigianato in ceramica locale. In partenza nei prossimi mesi anche un corso di tanatoestetica per principianti, una due giorni di formazione guidata da un’esperta del settore: «Quello del trucco mortuario è un ambito che merita di essere valorizzato e gestito da personale competente conclude elli . un lavoro che regala grande dignità alle salme, in uendo molto positivamente anche sul ricordo di amici e parenti, consolati nel vedere la persona cara bella e in pace».

Dal
della Romagna. Il servizio di Onoranze Funebri Celli Ottavio
La sala del commiato
Il servizio di Tanatoestetica
O C A
F C

Adesso abbiamo i candidati, speriamo di non addormentarci

E così, il nome del candidato sindaco a Ravenna per il centrodestra è arrivato ed è quello di Nicola Grandi. Per la verità, al momento è uno dei nomi su cui il centrodestra non è riuscito a trovare una convergenza, ma diciamo che è quello che dovrebbe dare più lo da torcere al centrosinistra (unito) visto che è stato scelto da Fratelli d’Italia, avallato da Forza Italia e dalla lista civica Viva Ravenna. Che dire? Grandi è una persona perbene, con una lunga esperienza politica alle spalle, con un “maestro” come Ancisi da cui è riuscito ad affrancarsi, conosce la città a fondo e i suoi problemi, è sempre stato coerentemente all’opposizione senza sbraitare, ha modi civili e cortesi (qualità non banale e da non sottovalutare mai), l’età giusta per un incarico simile. Ora, date tutte queste considerazioni sul candidato, la domanda che sorge spontanea è: perché solo adesso? Grandi è lì da sempre, da settimane osserva come gli altri le intenzioni di Fratelli d’Italia, da anni è tra i banchi dell’opposizione. C’è voluto tutto questo tempo per convincerlo? Dif cile da credere e l’impressione un po’ inevitabile è che in realtà il suo nome sia stato un po’ un ripiego in mancanza di altri pro li. Il che, si badi bene, è proprio un peccato. Grandi poteva benissimo da subito essere un candidato da contrapporre a Barattoni, per uno scontro che si prospetta a questo punto piuttosto garbato ma speriamo non soporifero. Dal canto suo infatti il segretario Pd ha aperto uf cialmente la campagna elettorale (in realtà già in corso da mesi per lui) ribadendo alcune idee chiave: più alberi, attenzione al sociale, una piazza coperta. A cui ha aggiunto come priorità il rifacimento dei marciapiedi e un osservatorio sui prezzi contro il carovita. Tutti temi importanti, per carità, ma su cui non c’è certo da aspettarsi uno scontro. Chi potrebbe obiettare che i marciapiedi siano un disastro e impediscano di fatto una mobilità inclusiva? E che male potrai mai fare un osservatorio dei prezzi? Chissà, forse tutti aspettano la data delle elezioni per giocarsi gli assi nella manica del programma, le loro visioni di una Ravenna del futuro al di là della sacrosanta e sempre prioritaria manutenzione dell’esistente.

Di certo sarà dif cile che arrivi da quello che è al momento il terzo candidato in lista, Alvaro Ancisi, sui banchi dell’opposizione dagli anni Sessanta, 85 anni il prossimo agosto, ostinatamente sostenuto da Lega, Pdf e dalla lista civica che lui stesso ha fondato. Non per un problema anagra co, ovviamente, ma proprio di carriera politica, da decenni Ancisi parla dai banchi dell’opposizione con critiche e proposte, dif cile immaginare progetti davvero inediti. A meno che il decano non intenda sposare alcune posizioni dei due partiti che lo sostengono in tema, per esempio, di sostegno alla famiglia, consultori, biblioteche, diventando così, da civico, il più politico dei contendenti.

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ECONOMIA

CRISI LAFERT, ARRIVA

LO STOP AI LICENZIAMENTI

12 SOCIETÀ

UNIVERSITÀ: ECCO I PASTI

A PORTATA DI STUDENTE

15 SPORT

DOPO IL RITIRO, PARLA MILENA BALDASSARRI

18 CULTURA

INTERVISTA AL GRUPPO NANOU: NON SOLO DANZA

22 GUSTO

LA NOSTRA RECENSIONE DELLA “TAVERNA BYRON”

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XXIII - n. 1.085

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I volti nuovi della politica locale
di Moldenke

Tutte queste novità, sinceramente, mi stanno facendo girare la testa. Chi se l’aspettava una campagna elettorale così frizzante?

Il primo candidato a sindaco uf cializzato, come ormai ben sapete, è stato Alvaro Ancisi, 85 anni la prossima estate, entrato in consiglio comunale per la prima volta nel 1966. Scelto dalla Lega, per una di quelle decisioni dif cili da comprenderà, tra il serio e il faceto, al limite del casuale e diretta conseguenza di una serie di attacchi di panico.

Per cercare di non essere da meno, gli ex alleati di Fratelli d’Italia hanno puntato su Nicola Grandi, che ha iniziato proprio in Lista per Ravenna con Alvaro Ancisi e che è però in politica, a Ravenna, da soli vent’anni. Dilettanti.

E per cercare di non essere a sua volta da meno, nel centrosinistra si è mosso un autentico gigante, Daniele Perini, fondatore di Amare Ravenna, con una schiera di vecchi fan da far impallidire lo stesso Ancisi. Perini ha annunciato di voler rispolverare la sua lista Ama Ravenna (presentata nel 2016 ma non nel 2021), di cui sarà capolista e con cui potrà festeggiare, se eletto, i 40 anni dal primo ingresso a Palazzo Merlato, negli anni ottanta. Epico.

Il tutto mentre a fare il candidato che sindaco lo diventerà veramente è stato messo ormai un anno fa Alessandro Barattoni, non certo un nome nuovo, segretario del Pd, entrato in consiglio comunale a Ravenna sempre con il Pd nel 2011.

E c’è chi dice che potrebbe restare in giunta anche l’ex vicesindaco che potrebbe diventare nuovamente vicesindaco (chiaro?) Eugenio Fusignani, che ha iniziato l’altro giorno, lui, nel 1986, come consigliere di circoscrizione.

Lo abbiamo capito, le novità in politica da queste parti non ci piacciono. E allora permetteteci di credere ancora a un sogno: date un incarico a Vidmer Mercatali, richiamate Giannantonio Mingozzi. Che almeno ci divertiremmo...

FEMMINISMO

Un incontro sulla violenza di genere al circolo I Mugnai

Giovedì 6 marzo alle 20.30 il circolo ricreativo culturale I Mugnai di Ravenna (via Lametta, 67) ospita l’incontro sul tema del femminicidio dal titolo “Ma io non sono come lui…Non sono violento!”. Interverranno, per l’Associazione Femminile Maschile Plurale, Antonella Bufano, psicoterapeuta, e Ivan Morini, vicepresidente; moderatrice dell’incontro Ilva Tabanelli, consigliera del circolo. «Parlare di violenza maschile contro le donne - scrivono i promotori dell’incontro - vuol dire affrontare il contesto delle relazioni di disparità tra i sessi e la cultura diffusa che legittima queste relazioni. Il contrasto della violenza maschile contro le donne richiede la messa in discussione di convinzioni diffuse e profondamente introiettate, di ruoli e gerarchie consolidate tra le persone». Per partecipare è richiesta la tessera Arci, che si può richiedere anche all’ingresso. Info: 335 7733971.

STORIA/1

A Classe un ricordo del partigiano repubblicano che salvò Sant’Apollinare

Guerrino Ravaioli, partigiano repubblicano di Classe, è considerato il vero protagonista della salvezza della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, che gli alleati in un primo momento volevano bombardare, al termine della Seconda Guerra Mondiale. Per ricordare la sua storia, nel 30esimo anniversario della sua scomparsa, la Cooperativa Repubblicana Giancarlo Manuzzi e la Sezione Pri di Classe organizzano per venerdì 28 febbraio alle ore 18 una commemorazione pubblica al circolo Pri di via Zuccherificio. Interverrà la nipote, Daniela Donati.

FESTIVAL CULTURE

A oltre tre anni dall’aggressione militare all’Ucraina, l’associazione Malva “ucraini di Ravenna”, nell’ambito del Festival delle Culture, propone una mostra fotografica all’interno dello spazio della ”Casa delle Culture” in piazza Medaglie d’oro 4, a Ravenna, dal titolo “Nove viaggi in Ucraina” (fino al 23 aprile). Gli scatti sono stati realizzati da Pierfrancesco Curzi, giornalista e scrittore marchigiano che dall’inizio di marzo del 2022 ha compiuto diverse missioni in Ucraina realizzando una serie di reportage giornalistici. Da quei viaggi è nato anche il libro “Check-Point Kyiv. L’invasione dell’Ucraina raccontata dal campo”, (Infinito Edizioni), pubblicato a fine ottobre 2023. Sabato 1 marzo (ore 16.30) per l’inaugurazione della mostra lo stesso Pierfrancesco Curzi esporrà le esperienze raccolte nel suo libro, intervallate dalla lettura di poesie di poeti contemporanei e delle melodie della bandura, suonate da Olena Melnyk. Sabato 8 marzo (ore 17) un incontro di poesia e musica con Maria Havryliuk e Andriy Podolskyy.

STORIA/2

Miro Gori presenta il suo libro sugli anarchici

Sabato 1 marzo alle 10.30, alla biblioteca Trisi di Lugo lo studioso Gianfranco Miro Gori presenterà il suo libro Ceppo e mannaia. Anarchici e rivoluzionari romagnoli nel mondo (edizioni Interno4 2022), uno spaccato sulla Romagna ribelle, anarchica e rivoluzionaria tra l’Ottocento e il Novecento.

NOMINE

Cambio in giunta a Bagnacavallo: Baldini al posto della dimissionaria Danesi

Una nuova assessora entra a far parte della giunta comunale di Bagnacavallo. Si tratta di Cristina Baldini, nominata dal sindaco Matteo Giacomoni in seguito alle dimissioni per motivi personali di Lucilla Danesi. A lei vanno le deleghe a Polizia Locale e Mobilità, Patrimonio, Rapporti con le partecipate, Servizi demografici e Urp. Le deleghe a Cultura, Turismo e Promozione del territorio vengono invece affidate alla vicesindaca Caterina Corzani. Cristina Baldini, 59 anni, bagnacavallese, attualmente lavora all’ufficio amministrativo di Agrintesa e ha circa 25 anni di esperienza presso cooperative agricole in ambito contabile e di bilancio. Fa parte del Pd ed è alla sua prima esperienza amministrativa.

Maria Luisa Martinez alla presidenza del consiglio comunale di Faenza

Maria Luisa Martinez è la nuova presidente del Consiglio Comunale di Faenza. Succede a Niccolò Bosi, dimessosi dall’assise manfreda dopo l’elezione al Consiglio regionale, nonostante le due cariche non fossero incompatibili. Dopo le prime votazioni andate a vuoto causa la necessità di una maggioranza dei due terzi, sul nome della consigliera del Partito Democratico Martinez del Partito Democratico la maggioranza è stata granitica con un voto compatto. Respinto il tentativo delle minoranze di sparigliare le carte su un altro nominativo: il risultato è stato una spaccatura fra schede bianche e tre voti sul civico Massimiliano Penazzi. Maria Luisa Martinez, molto nota in città per il suo ruolo di dirigente scolastico dell’Istituto Oriani per molti anni e poi del provveditorato agli studi, ha annunciato che lascerà l’attuale incarico di presidente del Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina. Giacomo Baldini

è il nuovo segretario del Pd di Lugo

Il Partito democratico ha un nuovo segretario comunale a Lugo. Giacomo Baldini prende il posto di Gianmarco Rossato e guiderà il Pd fino alla prossima fase congressuale che da statuto si terrà entro l’anno. Baldini, dipendente pubblico di 44 anni, è attualmente capogruppo in consiglio comunale: resterà in consiglio ma non più come capogruppo per dedicarsi appieno alla nuova funzione. L’elezione è avvenuta all’unanimità. Rossato ha lasciato l’incarico che rivestiva dal 2018 a seguito del suo ingresso nella giunta della sindaca Elena Zannoni.

CURZI E IL SUO REPORTAGE DALL’UCRAINA: MOSTRA E LETTURE

ri i afer o ai i e ziame i ra ia o i rei ria izzazio e

Fino a febbraio 2026 un contratto di solidarietà per i 55 dipendenti dello stabilimento di Fusignano. L’assessore: «Fondamentali i prossimi 12 mesi»

Svolta positiva nei giorni scorsi per i lavoratori della Lafert Spa, azienda veneta (controllata dalla giapponese Sumitomo) che progetta e produce motori elettrici che nelle scorse settimane aveva annunciato la chiusura dello stabilimento di Fusignano, dove lavorano 55 dipendenti. La novità è l’ammortizzatore sociale garantito a questi ultimi, un contratto di solidarietà, da marzo e no a febbraio 2026. La proposta, presentata durante il tavolo di confronto in Regione Emilia-Romagna con le istituzioni e le parti sociali, arriva assieme alla comunicazione della revoca della procedura del licenziamento collettivo. La soceità si è inoltre impegnata a individuare un advisor che sarà incaricato di sviluppare un piano di reindustrializzazione, mirato a individuare un soggetto imprenditoriale interessato a rilevare il sito e a svilupparvi nuove attività.

La nuova misura va nella direzione da sempre dichiarata dall’azienda di favorire una continuità lavorativa con altri soggetti imprenditoriali o il ricollocamento dei lavoratori presso altre realtà del territorio. Il ricorso al contratto di solidarietà porterà a una riduzione delle ore lavorative, senza compromettere l’occupazione, consentendo così ai dipendenti di mantenere il proprio posto di lavoro durante questo periodo di transizione.

L’advisor individuato da Lafert, con esperienza consolidata nel settore industriale e che verrà presentato nelle prossime settimane, sarà responsabile, insieme all’azienda,

PROGETTI

della de nizione e dell’implementazione delle strategie necessarie per modernizzare e diversi care il sito produttivo, creando così nuove opportunità di crescita e occupazione. Nell’assemblea di fabbrica è arrivato il via libera dei lavoratori Lafert all’intesa raggiunta, con la soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil che in una nota inviata alla stampa assicurano che il percorso annunciato «sarà costantemente monitorato da organizzazioni sindacali e istituzioni». «È più che mai necessario adesso lavorare per la reindustrializzazione del sito, vista anche la disponibilità dell’azienda - è il commento invece dell’assessore regionale Giovanni Paglia -. I prossimi 12 mesi saranno fondamentali per valutare tutte le possibilità per mantenere attiva la produzione a Fusignano e non perdere posti di lavoro».

Il Comune di Bagnacavallo ha affidato i lavori del valore di 830mila euro per completare la trasformazione dell’area del Redino, a ridosso della ferrovia alle porte della città, per farne un parco pubblico da utilizzare, in caso di emergenze idrauliche, per allagamenti controllati e difendere il centro abitato. Due gli interventi principali: la realizzazione delle ultime opere idrauliche necessarie per la piena funzionalità della vasca di laminazione e la trasformazione dell’attuale area verde in un parco fruibile. I lavori partiranno entro la primavera.

COMMERCIO

Arriva l’Hub urbano per valorizzare il centro storico: un incontro

Prosegue il progetto, promosso dalla Regione, per la creazione di un hub urbano, che sarà localizzato nell’area del centro storico di Ravenna e che ha come obiettivo la valorizzazione delle attività commerciali attraverso interventi strategici. Attualmente è in corso la redazione dello studio di fattibilità e giovedì 6 marzo alle 14.30, nella sala del consiglio comunale, l’amministrazione presenterà il progetto agli operatori economici del centro storico interessati a far parte della rete.

ENERGIA

UN ANNO DI RESTYLING PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA

astel olognese erranno ri ualificate 1.650 sorgenti. Investimento da 1,3 milioni

In arrivo a Castel Bolognese una nuova pubblica illuminazione “green”. Sono quasi 1.650 le sorgenti luminose di vecchia generazione che verranno riquali cate con tecnologia a led, il tutto con un risparmio energetico annuo di quasi 490mila kWh, «pari a 194 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera ogni anno - scrivono dal Comune -, corrispondenti al consumo medio annuo di circa 180 famiglie, consentendo un risparmio di 91 Tep».

Questi i dati del progetto di riquali cazione energetica presentato in municipio e progettato da Hera Luce per il Comune di Castel Bolognese. Il contratto, che sarà sottoscritto a metà marzo, prevede un completo restyling di circa un anno.

Grazie all’intervento di Hera Luce saranno sostituiti quasi tutti i quadri elettrici e ne saranno installati 31 di nuovi, posizionati accanto a quelli esistenti. Saranno inoltre sostituiti 150 sostegni e relativi bracci, altrettanti plinti e pozzetti, saranno collocati 41 punti di telecontrollo e sarà realizzata una linea interrata lunga 4 km.

L’investimento a carico di Hera Luce è di oltre 1,3 milioni di euro, importo che sarà recuperato con il risparmio energetico ottenuto grazie al relamping di impianti e reti, quindi senza nessun onere per i cittadini.

L’intervento certamente più rilevante sarà la riquali cazione di quasi 1.520 corpi illuminanti esistenti, che saranno ottimizzati con tecnologia Led di ultima generazione, cui saranno aggiunti altri nuovi apparecchi per illuminare nuove aree.

Il progetto prevede anche 19 attraversamenti pedonali con installazione di punti luce dedicati che consentiranno di illuminare, oltre all’attuale piano orizzontale, anche quello verticale, rendendo visibile il corpo del pedone già dall’area di attesa. Tutti gli interventi a regime consentiranno la trasformazione dell’impianto d’illuminazione in uno completamente green: il 100% dell’energia che lo alimenterà sarà ottenuta da fonti rinnovabili e anche le strutture sono pensate per essere riutilizzate.

UN PARCO VERDE ALLAGABILE PER “SALVARE” BAGNACAVALLO

RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio - 5 marzo 2025

re a i a i a i a o o o f ia i centrosinistra strafavorito, centrodestra diviso

Il segretario del Pd Barattoni avrà una coalizione larga per tenere insieme dai Repubblicani agli ambientalisti o sfidano due civici sostenuti da una parte da ratelli d’Italia e orza Italia randi e dall’altra dalla ega Ancisi di Federica Angelini

Il quadro non è ancora del tutto terminato e mancano alcuni dettagli, ma di certo c’è l’impianto generale delle prossime elezioni comunali di Ravenna, un appuntamento ancora più importante in quanto è nita un’era (De Pascale) e ne inizierà probabilmente un’altra, visto quanto spesso i sindaci vengono poi rieletti, con un orizzonte davanti a loro di dieci anni di governo.

In attesa della data del voto che si vociferava potesse essere l’11 maggio - un’ipotesi che ogni giorno pare più remota visto il ritardo da parte del governo nell’annunciarla (ritardo che sta suscitando qualche malumore anche nel centrodestra di alcune delle maggiori città che andranno al voto) - si stanno nalmente delineando gli schieramenti.

IL CENTROSINISTRA

Qui per la verità il nome del candidato c’è da tempo ed è quello del segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni, scelto dopo una consultazione interna ai circoli l’estate scorsa. La prima uscita pubblica è stata quella alla festa provinciale dell’Unità, l’avvio della campagna elettorale uf ciale è del 22 febbraio. Nel mezzo ovviamente Barattoni ha partecipato ad altri incontri e sta battendo il territorio, in ascolto di problemi e questioni che comunque conosce bene e da anni. Classe 1982, ragioniere con una laurea triennale, oggi dipendente Federcoop, è stato a lungo consigliere comunale e capogruppo Pd. Tra i suoi indiscussi meriti quello di non aver mai perso un’elezione amministrativa, con l’eccezione di Brisighella, anche negli anni in cui nelle province limitrofe vinceva la destra (risultato a cui, a onor del vero, ha anche contribuito l’incapacità della destra da queste parti di trovare candidati all’altezza della s da). Mediatore, interlocutore attento, Barattoni è unanimamente considerato persona seria e af dabile, che non ha mai messo le proprie ambizioni personali davanti agli interessi di partito. Rispetto al cervese De Pascale di dieci anni fa parte con numerosi vantaggi, a cominciare dalle sue origini nel forese e da una vita trascorsa a Ravenna. A sostenerlo la ormai solita e variegata compagine del centrosinistra. Oltre al Pd (che nel frattempo ha “assorbito” gran parte di Coraggiosa e Sinistra per Ravenna), ci saranno diversi altri simboli. La geometria al momento più incerta è quella delle forze più centriste. Ci saranno i repubblicani, naturalmente, che potrebbero presentarsi da soli e che sicuramente, dopo l’esperienza non proprio entusiasmante della Regionali, vorranno avere l’Edera bene in vista. Ci saranno poi Italia Viva, i Socialisti, Più Europa e Azione che potrebbero andare insieme in un’unica lista “riformista” e chissà, forse anche sotto un unico simbolo ex novo. Barattoni avrà poi l’appoggio del Movimento 5 Stelle e di Avs (Alleanza Verdi Sinistra), in cui pare ormai certo conuirà anche l’ex lista civica Ambiente e Territorio di Maiolini (ex 5 Stelle). Ci sarà invece il ritorno di Ama Ravenna di Daniele Perini, come nel 2016 (vedi pagina 8). Ma a differenza di allora, quando si andò al ballottaggio, Barattoni parte con un vantaggio politico non da poco perché ha appunto in coalizione i grillini e buona parte di quella che allora costituì Ravenna in Comune. La quale continua a esistere come simbolo e nome e ha annunciato per il 5 marzo l’indicazione del candidato sindaco dopo aver eletto portavoce Paolo Secci ma di certo non potrà contare sull’appoggio di alcune forze che nel 2016 la sostenevano come Sinistra Italiana (oggi in Avs), né di un candidato forte come allora si rivelò essere Raffaella Sutter

IL CENTRODESTRA

Sbarramento: le liste in coalizione devono arrivare poco sopra il 2%, il 3 se vanno da sole

la prima fuga in avanti è stato il capogruppo leghista Gianlippo Rolando che ha annunciato il sostegno della Lega a Veronica Verlicchi, capogruppo della Pigna. Tempo due ore e il responsabile della Lega Romagna, il deputato forlivese Jacopo Morrone, ha smentito il consigliere. Tempo due giorni e lo stesso Morrone ha annunciato che il candidato sindaco della Lega è Alvaro Ancisi, 84enne decano dell’opposizione, fondatore della storica lista civica Lista per Ravenna, con una pluridecennale presenza a Palazzo Merlato (eletto nel 1966 per la prima volta, alla quinta candidatura a sindaco). Con loro, in un’unica lista che si presenta con i tre simboli, anche il Popolo della Famiglia qui guidato da Mirko De Carli. Foto di gruppo e per il momento nessun passo indietro nemmeno a fronte dell’annuncio del candidato di Fratelli d’Italia. Con un clamoroso ritardo, dopo solleciti da stampa e alleati, infatti, il partito di maggioranza relativa del centrodestra a cui spettava la scelta del nome ha nalmente deciso, smuovendo i piani alti. E il 24 febbraio da Roma è arrivata la conferma di una voce che circolava da qualche giorno: il candidato di Fratelli d’Italia è il civico Nicola Grandi (55 anni, assicuratore). E poiché Forza Italia aveva posto come con-

IL PRECEDENTE

Nel 2021 ci furono 11 candidati a sindaco

I risultati: il Pd superò il 36 percento, Fdi al 9

LE SEI PROMESSE DI BARATTONI

La campagna elettorale di Alessandro Barattoni, candidato a sindaco di Ravenna con il centrosinistra, è partita con sei promesse: nuove linee gratuite di autobus, piante verdi nelle aule di scuola, più spazi pubblici a disposizione di giovani e associazionismo (con tanto di una nuova piazza coperta), migliorare la qualità dei marciapiedi, un osservatorio sui prezzi contro il carovita, riportare servizi pubblici in centro storico. Messaggi chiari che il 42enne originario di Sant’Alberto che si occupa di gestione immobiliare in Federcoop Romagna – segretario provinciale del Pd dal 2017 dopo due mandati come consigliere comunale – ha presentato il 22 febbraio alle oltre trecento persone affluite alle ex officine della Compagnia portuale in via Antico Squero dove il candidato è arrivato in bici, per il suo avvio di campagna elettorale.

dizione che il candidato fosse politico, Grandi è uscito dal gruppo di Viva Ravenna dove era stato eletto per unirsi al partito della Meloni. Al momento quindi, pare certa una s da tra ex, due civici centristi che sono appunto Ancisi e Grandi (che ha iniziato la propria carriera proprio in Lpr). Resta da capire cosa farà la Pigna e la parte della Lega che non si riconosce nella scelta di Morrone. Ci sarà anche Verlicchi in corsa? O la lista civica appoggerà Grandi? Applicheranno la strategia dell’attaccare divisi per poi colpire uniti in un eventuale ballottaggio?

IL VANTAGGIO DEL BALLOTTAGGIO

Qui la situazione si è sbloccata solo di recente, dopo clamorosi annunci e smentite, e il puzzle è lungi dall’essere completo. Dopo un’attesa che sembrava non avere ne, infatti, a fare

Alle ultime elezioni amministrative Michele de Pascale venne eletto sindaco al primo turno con il 59,5 percento delle preferenze, grazie soprattutto al 36,3 percento del Pd ma anche al contributo della lista civica De Pascale Sindaco che arrivò al 5,9, Ravenna Coraggiosa (5,4), Repubblicani (5,2) e Movimento 5 Stelle (3,9). Restarono fuori dal consiglio le altre tre liste della coalizione della maggioranza: i renziani di Ravenna in Campo (2 percento), Ambiente e Territorio (1,1) e Voci Protagoniste (0,6). Il principale sfidante Filippo Donati si fermò al 22,5 percento (Fratelli d’Italia 8,9, Lega 8,4 e la lista civica Viva Ravenna al 4,5), davanti ad Alvaro Ancisi (5 percento grazie al 3,3 di Lista per Ravenna e di altre cinque liste che però non arrivarono nemmeno all’1), Veronica Verlicchi della Pigna (3,9 percento) e Alberto Ancarani di Forza Italia (ultimo degli eletti con il 3,3 percento). Restarono fuori dal consiglio addirittura altri 6 candidati a sindaco (fu un record per Ravenna), tra cui tre comunisti: solo il no vax Emanuele Panizza sfiorò il 3 percento; gli altri cinque rimasero sotto l’1.

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ogni lista ha bisogno di 350 sottoscrizioni, la metà 4 anni fa per ragioni Covid

Come noto per le amministrative si vota contemporaneamente per il sindaco e per la composizione del consiglio comunale. A differenza delle Regionali, l’elezione diretta del sindaco avviene al primo turno solo se uno dei candidati supera il 50 percento più uno dei voti, altrimenti, dopo due domeniche si va al ballottaggio. Qualora dovesse veri carsi questa ipotesi, a differenza del 2016 il centrosinistra non potrebbe sperare sulla convergenza di nessuna forza politica visto che le include praticamente tutte, mentre il centrodesta potrebbe unire le forze. Vero è però che il centrodestra diviso qui non ha mai portato particolare fortuna e tutte le volte in cui la frammentazione è stata eccessiva, di fatto ha vinto al primo turno il centrosinistra. Per quanto riguarda le liste e i consiglieri, lo sbarramento se si corre in coalizione è di poco superiore al 2 percento, mentre sale al 3 se si corre da soli

Dif cile dire con precisione quanti voti, in numeri assoluti, servano per eleggere un rappresentante a Palazzo Merlato. Dipende naturalmente dall’af uenza e da come questa condizionerà il voto. Si può guardare a cosa successe nel 2021. Il consigliere comunale con meno preferenze tra i 32 fu Giancarlo Schiano dei Cinque stelle: ottenne 63 voti (il più votato fu Igor Gallonetto con 198 ma venne nominato assessore) in una lista che ne raccolse 2.443 pari al 3,9 percento. Restando nella maggioranza, Roberto Fagnani arrivò a 279 preferenze ma la sua lista “In campo”

ELEZIONI COMUNALI

CENTRODESTRA/1

GRANDI PUNTA SULLA SICUREZZA E SU SERVIZI PUBBLICI MIGLIORI

«La città di Ravenna ha bisogno di più sicurezza perché non è solo una percezione dei cittadini, ha bisogno di servizi pubblici migliori e non più economici, ha bisogno di attenzione a tutta l’economia e non solo al turismo». Sono le prime parole di Nicola Grandi nelle vesti di candidato sindaco per Fratelli d’Italia. Una sintetica anticipazione in occasione dell’incontro con la stampa per ufficializzare il passaggio dalla lista civica Viva Ravenna al partito di Giorgia Meloni.Il programma dettagliato verrà annunciato entro i primi giorni di marzo. A sostenere Grandi (in attesa dell’ufficialità di Forza Italia) anche la lista civica Viva Ravenna: il timone sarà nelle mani di Filippo Donati, albergatore e consigliere comunale uscente dopo la candidatura a sindaco: «Stiamo preparando i candidati per la lista e faremo un po’ “i discoli”, mettendo in mostra le mancanze di questa amministrazione».

ottenne la metà dei voti dei grillini e non entrò in consiglio. Tra le la dell’opposizione, Lista per Ravenna arrivò a duemila voti (3,32 percento) ma le 256 preferenze incassate da Gianfranco Spadoni non lo portarono in municipio.

IN QUANTI ALLE URNE?

CENTRODESTRA/2

ANCHE ANCISI PARTE DALLA SICUREZZA E SI OCCUPERÀ DI AUTISMO

In occasione dell’annuncio della candidatura a sindaco, arrivata a fine gennaio, Alvaro Ancisi ha reso noto solo l’indice della prima bozza del programma. I capitoli sono 25. La sicurezza è al numero uno. Gli altri temi che spiccano sono il turismo, la tutela dell’ambiente, la raccolta rifiuti, il diritto alla casa, i pensionati, la riduzione delle società partecipate. Un capitolo è dedicato all’autismo, un tema che secondo il decano dell’opposizione merita un’attenzione particolare per aiutare persone autistiche e familiari. Dall’annuncio della candidatura non sono stati resi noti ulteriori dettagli sul programma, ma Ancisi assicura che la prima bozza portata alla discussione con gli alleati era già un buon canovaccio di partenza.

L’af uenza alle amministrative è di solito superiore a quella di altre consultazioni come Europee e Regionali pur in assenza di una campagna mediatica nazionale. Si parla del territorio, il sindaco è la gura che tutti conoscono, vicino ai cittadini. Inoltre c’è da considerare che ogni lista che si presenta candida 32 persone e alla ne avremo 10-12 liste, vorrà dire qualche centinaia di persone direttamente coinvolte a fare campagna elettorale tra amici, parenti, vicini di casa e colleghi. A questo si aggiunga che ogni lista dovrà raccogliere 350 rme (nel 2021 il numero era dimezzato per ragioni di Covid e questo aveva sicuramente facilitato la candidatura di simboli che però non sono arrivati al 2 percento), il che implica il coinvol-

SERVIZI PER L’EDILIZIA

gimento di qualche migliaia di persone, visto che si può votare per una sola lista. Detto questo, però, con una s da senza troppo “sale”, con un centrodestra diviso, senza un trascinatore che possa portare alle urne tutti gli scontenti da una parte, e senza il “timore” di una clamorosa scon tta dall’altra parte, il rischio di una certa freddezza dell’elettorato non è da trascurare soprattutto con una campagna elettorale che rischia di essere brevissima e interrotta da un lunghissimo incastro di vacanze pasquali e ponti festivi.

Professionalità e attenzione alla sicurezza per il settore costruzioni

Top Edil è l’azienda ravennate, nata nel 2023 dall’esperienza di Top Rent, che si occupa di edilizia a tutto tondo, dalle impermeabilizzazioni di tetti e terrazzi alle coperture e pavimentazioni, fino all’installazione di linee vita e lavori in spazi confinati

Impermeabilizzazioni di terrazzi e tetti, coperture, pavimentazioni, installazioni di linee vita e lavori in spazi confinati: Top Edil è l’azienda ravennate che si occupa di edilizia a tutto tondo, con professionalità e attenzione alla sicurezza. Nata nel febbraio del 2023, Top Edil affianca Top Rent, da 15 anni azienda leader nel settore del noleggio macchinari per le costruzioni e servizi all’edilizia.

«Forti degli anni di esperienza sul campo e del parco macchine già disponibile in azienda, abbia mo deciso di creare una nuova realtà interamente dedicata all’ambito delle costruzioni – spie ga il titolare Stefano Morelli –. Oltre ai servizi di noleggio, Top Rent propone anche una serie di corsi di formazione, con un focus particolare sulla sicurezza sul lavoro, che ci permette di agire con professionalità e competenza anche nelle situazioni più delicate».

Il tema della sicurezza è sempre stato centrale in azienda, e la squadra di Top Edil è formata per intervenire senza difficoltà anche in spazi confinati e lavori in quota. «La maggior parte dei nostri interventi sono atti a migliorare la funzionalità delle case e alzarne la classe energetica – continua il titolare –. In questa direzione abbiamo recentemente inaugurato il brand “Top Energy”, che strizza l’occhio al mercato energetico green, attraverso la vendita e installazione di pannelli fotovoltaici per privati e aziende». Per Top Edil il 2025 si presenta come un anno di nuove sfide e soddisfazioni: alle commissioni

di privati si aggiunge per la prima volta un progetto di costruzione destinato alla rivendita di immobili e la vincita della gara d’appalto per l’opera di rifacimento delle coperture delle carceri di Forlì. «La nostra filosofia aziendale si basa sull’innovazione continua e sulla ricerca di soluzioni performanti a costi competitivi. All’attenzione per un lavoro attento e sicuro si aggiungono gli anni di esperienza sul territorio, la formazione degli operai e un ufficio tecnico qualificato in grado di dare supporto costante al cliente, dalla consulenza iniziale fino al follow up post vendi ta, inclusa l’assistenza per le pratiche amministrative – conclude Morelli –. Crediamo che questa nuova formula ancor più settorializzata ci permetta di soddisfare al meglio le esigenze della clientela, dandoci modo di misurarci con nuovi e importanti progetti pubblici e privati spaziando anche fuori dai confini della provincia».

RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio - 5 marzo 2025

LA LISTA CIVICA

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or o i ma a e a con Daniele Perini a e a a a e o ia a i

Il fondatore di Amare Ravenna sarà di nuovo capolista. «L’emergenza sono i giovani: proponiamo un consigliere che se ne occupi»

In consiglio comunale dal 1988 con il sindaco Dragoni, poi nel Pd, poi con la sua lista civica nel 2016 e attualmente capogruppo della lista De Pascale sindaco, Daniele Perini è pronto per la nuova s da elettorale amministrativa della primavera 2025. Sulla scheda sarà capolista del simbolo Ama Ravenna, che entrò in consiglio comunale nel primo mandato di De Pascale, per poi con uire, nel 2021 nella lista del “sindaco”. Ora la lista è pronta per sostenere convintamente Alessandro Barattoni. «Credo che Barattoni possa essere un ottimo sindaco per varie ragioni - dice Perini - e non solo perché ci accomuna il fatto di esssere entrambi di Sant’Alberto e quindi una sua vittoria sarebbe un po’ una vittoria del forese. Mi sembra che il suo interesse e la sua propensione siano proprio adatti alla dimensione dell’ente locale e all’attenzione alla comunità, ciò che serve a Ravenna, in linea con la tradizione di grandi sindaci ravennati con cui ho avuto la fortuna di collaborare, da D’Attorre a Mercatali, no a Matteucci. De Pascale è stato un ottimo sindaco, ha dovuto affrontare tante emergenze, e n da subito era chiaro che avesse ambizioni diverse, da grande palcoscenico». Già composta la lista di 32 nomi pronti a spendersi per Ama Ravenna tra cui, oltre al capolista stesso Perini, ci sono il consigliere uscente Davide Buonocore, Alessandro Bondi del Csi, un ex di Lista per Ravenna come Federico Fronzoni, il fondatore di Marinando Sante Ghirardi e tanti nomi nuovi tra cui Sonia Zanzi detta Davis, di recente alla ribalta della cronache dello spettacolo per la sua partecipazione al programma televisivo Voice Senior. «Abbiamo un buon mix, con quasi metà lista al femminile e dove ci sono molte persone che si occupano di sociale, con noi ci sono Oss, infermieri, un operatore che si occupa di autismo, giovani e meno giovani. Abbiamo cattolici, ortodossi, atei, diverse esperienze valoriali che sono con uite in un programma molto vasto che proporremo a Barattoni», racconta ancora Perini. Naturalmente dal fondatore di Amare Ravenna non ci può che essere un’attenzione prioritaria ai temi del sociale e dell’assistenza degli anziani, che tocca sempre più famiglie. «Dobbiamo fare pressioni perché la Regione riequilibri la spesa sanitaria tra Emilia e Romagna e perché a Ravenna vengano riconosciuti 150 posti in struttura accredidati che al momento sono interamente a carico delle famiglie. In generale, dobbiamo tornare a un diverso rapporto con la medicina del territorio, anche per risolvere i problemi del Pronto Soccorso che spesso, ahimé, sono dovuti a un’utenza anziana, di persone con malattie croniche, che non hanno altri percorsi disponibili anche a cau-

A SINISTRA DEL PD

CAMPAGNA ELETTORALE

GLI AMBIENTALISTI DEL CENTROSINISTRA IN PIAZZA CONTRO IL RIGASSIFICATORE VOLUTO DALLO STESSO CENTROSINISTRA

o strano caso di telle mbiente erritorio e erdi e le prime polemiche con gli alleati Repubblicani

sa dei tagli ai posti letto nei reparti di Medicina. Siamo una città per fortuna “vecchia”, cioè dove l’aspettativa di vita è molto alta e non possiamo non occuparcene e non pensare a nuove soluzioni». Ma non ci sono solo gli anziani nelle priorità della lista. «Oggi la nuova emergenza sono i giovani - dice Perini - di loro dobbiamo occuparci, del loro disagio, la politica deve mettersi in ascolto con modalità nuove. Per questo proponiamo, sul modello di Bologna, un consigliere incaricato e non un assessore che si occupi esclusivamente di Politiche giovanili». Le idee, insomma, ad Ama Ravenna non mancano, i candidati nemmeno e tutto è pronto per iniziare la raccolta rme appena saranno note le date del voto. (fe.an.)

TAVOLA ROTONDA

Gli universitari si incontrano per un’agenda da proporre al sindaco

In vista delle elezioni, l’associazione Studenti Indipendenti Giurisprudenza (Sig) lancia un appello a tutte le associazioni studentesche e giovanili per partecipare a una tavola rotonda il 15 marzo alle 17 (il luogo verrà comunicato nei prossimi giorni): un’occasione per confrontarsi, proporre idee e delineare una visione condivisa per il futuro della città. L’obiettivo è costruire insieme un’agenda condivisa su temi come istruzione, lavoro, ambiente, mobilità, cultura e diritti. È possibile aderire all’indirizzo studenti.indipendenti.giuri@ gmail.com.

Ravenna in Comune torna in campo dopo l’exploit con Sutter nel 2016 Ma ci sarà anche il simbolo di Potere al Popolo

Alle prossime Amministrative tornerà il simbolo di Ravenna in Comune, associazione di sinistra che nel 2016 si presentò alle elezioni con una lista a sostegno di Raffaella Sutter (in grado di ottenere il 6,5 percento di preferenze, decisive per portare al ballottaggio De Pascale). Una recente assemblea ha eletto alla carica di portavoce Paolo Secci, in passato presidente dell’associazione e membro storico del gruppo costitutivo. Dalla prossima assemblea del 5 marzo uscirà il nome del candidato sindaco. Rispetto al 2016 non è da escludere la possibilità di vedere sulla scheda anche altri simboli, oltre a quello di Ravenna in Comune, a sostegno dello stesso candidato sindaco. L’obiettivo è evitare una nuova divisione nell’estrema sinistra, che quattro anni fa portò a ben tre candidati a sindaco diversi, tutti rimasti sotto l’1 percento. In questo senso, appare certa la presenza sulla scheda di Potere al Popolo, partito molto attivo in questi anni sul territorio.

Coalizione larga, ci sono anche i centristi

In questa pagina passiamo in rassegna le liste che affiancheranno ormai per certo il Pd nella coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato sindaco Barattoni alle prossime elezioni. Da Ama Ravenna di Perini (vedi intervista qui a fianco) al Partito Repubblicano che ha già polemizzato con le liste ambientaliste che nei giorni scorsi hanno protestato in piazza contro il rigassificatore ma che saranno nella coalizione del centrosinistra: il Movimento 5 Stelle e l’Alleanza Verdi Sinistra (con Ambiente-Territorio).

A completare il quadro saranno le liste di centro come i renziani di Italia Viva (nei giorni scorsi è passata a esprimere il proprio sostegno a Barattoni la senatrice Paita), +Europa, i socialisti, Azione, che alle Regionali formarono una lista unica con i Repubblicani, che ora hanno invece già manifestato l’intenzione di andare al voto da soli.

A protestare in piazza a Marina di Ravenna il 23 febbraio contro l’imminente arrivo del rigassi catore – oltre agli ambientalisti “duri e puri” di area anti Pd – c’era anche una parte della coalizione di centrosinistra che quel rigassi catore lo ha di fatto voluto, nel corso dell’ultima legislatura guidata da Michele de Pascale. Uno solo il passaggio in consiglio comunale – relativo a una variante urbanistica, senza entrare nel merito della decisione –che ha visto comunque votare tutto il centrosinistra a favore, anche chi ora protesta. Tra questi il Movimento 5 Stelle, che dà la colpa a Bonaccini e rivendica la propria contrarietà, chiedendo ora agli alleati di ridurre i tempi di permanenza della nave rigassi catrice (autorizzata per 25 anni). Alla protesta di Marina di Ravenna ha aderito anche la lista civica Ambiente-Territorio dell’ex grillino Marco Maiolini, che ne ha rispolverato il simbolo in questi giorni, dopo che alle ultime Amministrative non era riuscito a entrare in consiglio comunale (sempre nella coalizione di centrosinistra). Ora, proprio a cavallo dei giorni della manifestazione, Maiolini comunica di aver de nito un accordo con Europa Verde per una lista unitaria in grado di «non disperdere i voti ambientalisti» e costruire quindi «una forza ambientalista» a sostegno del candidato del Pd Alessandro Barattoni. Insieme a Sinistra Italiana (anch’essa tra gli aderenti della manifestazione di Marina) per riproporre il simbolo Avs (Alleanza Verdi Sinistra) che nel comune di Ravenna alle ultime regionali ha superato il 4 percento delle preferenze.

Al polo estremo, ma sempre all’interno della coalizione di centrosinistra, si pongono invece i Repubblicani, che in questi giorni hanno polemizzato proprio con Giovanni Paglia (assessore regionale e referente in zona per Sinistra Italiana) sul tema delle estrazioni in mare, fortemente “sponsorizzate” dall’Edera, che si appresta anche a dare il benvenuto all’Omc, la era del settore oil & gas in arrivo in aprile a Ravenna e che dall’altra parte vedrà gli ambientalisti impegnati in un calendario di iniziative contro, con tanto di manifestazione nazionale già annunciata per il 12 aprile.

Sonia Davis e Daniele Perini

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10 / PRIMO PIANO

RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio - 5 marzo 2025

Ravenna al voto per il sindaco 7

Nel 2006 la vittoria con la percentuale più alta (68,9 per Matteucci), ma Mercatali nel 1997

più

il secondo di 45mila schede. Ci hanno provato 6 donne. Record Ancisi: 4 tentativi. Nel 2001 al voto 9 elettori su 10

La storia delle elezioni comunali a Ravenna dice che, come noto, ha sempre vinto la coalizione di centrosinistra.

La tornata elettorale della prossima primavera sarà l’ottava in città da quando è in vigore la legge 81 del 1993 che viene comunemente identi cata come la norma che introdusse l’elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini. Inizialmente la durata del mandato era di quattro anni, portati a cinque con una modi ca di legge del 1999.

Nelle sette elezioni avvenute nora solo in due casi si è andati al secondo turno di consultazioni tra i due candidati più votati del primo turno, nel 1993 e nel 2016.

Come noto, Ravenna voterà fra poche settimane (anziché nella primavera del 2027) perché Michele de Pascale ha lasciato in anticipo l’incarico per passare in Regione. È la seconda volta che un sindaco lascia la poltrona prima della naturale scadenza per un altro ruolo. Avvenne già nel 2006: a febbraio Mercatali si dimise in anticipo di qualche mese per candidarsi al Senato. In quel caso, trattandosi di dimissioni e non di decadenza come invece ha scelto di fare De Pascale, venne sciolto il consiglio comunale e fu nominato un commissario.

Il crollo dell’af uenza (in uno scenario in cui la popolazione elettorale nel comune in 32 anni è cresciuta del 5 percento) è una costante. All’ultima tornata di ottobre 2021 (sebbene ci fosse il record di 11 candidati sindaci rispetto alla media di 5 o 6 delle precedenti elezioni) è andato al voto il 54 percento degli aventi diritto. Lontano il picco del 2001 quando votarono quasi nove elettori su dieci. Questo porta a un’ulteriore considerazione: con il consenso di tre elettori su dieci nel 1993 D’Attorre dovette andare al ballottaggio, con lo stesso consenso nel 2021 De Pascale vinse al primo turno s orando il 60 percento. Dati interessanti anche dall’analisi di coalizioni e singole liste. De Pascale nel 2021 era appoggiato da otto simboli, solo uno (Pds) a sostegno di D’Attorre nel 1993. Il primo partito del centrosinistra arrivò a s orare il 50 percento nel 2006. Quattro anni fa sono bastati poco più di cinquemila voti a Fratelli d’Italia per essere il secondo partito della città e primo nel campo del centrodestra.

Attualmente sono tre i candidati annunciati per la prossima tornata: se dovesse vincere Ancisi, con quasi 85 anni di età sarebbe il più anziano della storia cittadina. Nel 2016 De Pascale fu il più giovane con 31 anni. Finora ci hanno provato in 38 (di cui 6 donne, la prima Maria Grazia Beggio nel 2001). Curiosità: Michela Guerra si candidò nel 2016, mentre il padre Sergio ci provò nel 1993. (and.a.)

Come leggere i gra ci

I grafici elaborati da Gabriele Rosatini, con dati del ministero degli Interni, raccontano le elezioni comunali a Ravenna dal 1993, quando è cambiata la legge elettorale. Il secondo grafico mostra i risultati del primo turno per i candidati sindaci con percentuali e voti raccolti da primo (sempre di centrosinistra) e secondo classificato. Nel 1993 e nel 2016 ci fu anche il secondo turno dove vinse il candidato di centrosinistra. Il grafico in basso mostra le prestazioni delle liste (percentuale e voti assoluti) del primo partito di centrosinistra e del primo di opposizione.

AFFLUENZA

I RISULTATI DEI CANDIDATI SINDACO

I RISULTATI DELLE LISTE

ommer ia i a e o ri e e a a e a ba o a io ro o o i o or ai aria fre a

Nel 2016 Massimiliano Alberghini si candidò come civico con il sostegno di Lega, Fdi e Forza Italia: «Non ho avuto ricadute negative sul lavoro»

Sono due i candidati sindaci che in sette elezioni comunali a Ravenna hanno costretto il centrosinistra al ballottaggio. Nel 1993 ci riuscì per primo l’ingegnere Ezio Fedele Brini, morto nel 2023. Nel 2016 l’ultimo a farcela è stato il commercialista Massimiliano Alberghini alla prima esperienza in assoluto in campo politico, sostenuto da una coalizione di quattro liste (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista per Ravenna).

Sono passati quasi dieci anni: Alberghini, che ricordo ha?

«Sicuramente un’esperienza positiva. Mi sono confrontato in un campo per me nuovo mettendomi in gioco con entusiasmo. Mi ha portato a conoscere tantissime persone e entrare in contatto con diverse realtà, fatte di microcosmi nei quali regnano, anche, diseguaglianze su vari fronti. La frenesia che tipicamente caratterizza una campagna elettorale e l’entusiasmo di portare il mio messaggio politico nei diversi contesti via via incontrati hanno certamente lasciato un ricordo positivo, soprattutto perché hanno incontrato il favore positivo di tante persone».

Prima di quella candidatura, e della conseguente esperienza da consigliere comunale, non aveva mai messo piede in politica. Cosa l’ha colpita di più, in negativo o in positivo, dei meccanismi politici che non si immaginava?

«Sicuramente il confronto politico, la diversi-

tà di idee ed anche, nei dovuti modi, lo scontro politico sono fattori positivi e stimolanti. Tuttavia raramente, molto raramente, nella realtà dei fatti il confronto politico sulle tematiche trattate si è tradotto un qualcosa di costruttivo. Troppo spesso ciò che nasce dall’opposizione viene per principio osteggiato dalla maggioranza, ma è vero anche il contrario. Un maggior dialogo, se realmente costruttivo nei fatti e non solo nelle parole, sarebbe opportuno e di giovamento a tutta la comunità».

Perché decise di interrompere l’impegno politico? Da allora ha mai avuto la tentazione di tornare in campo? Le è stato chiesto?

«L’impegno politico comporta un notevole dispendio in termini di tempo e di energia che deve almeno avere come contraltare un progetto politico che punti a crescere e svilupparsi nel futuro. Questo era il mio pensiero post amministrative 2016: considerare il risultato ottenuto il punto di partenza per sviluppare coerentemente il progetto tentando di migliorarlo in termini di offerta e di risultati, indipendentemente da chi sarebbe stato il successivo candidato sindaco. Inoltre svolgo una professione che mi piace, che mi impegna tante ore e mi sta dando soddisfazioni. Pertanto non si sono veri cati i presupposti perché la tentazione di tornare potesse de nirsi realmente concreta anche se, sì, mi è stato chiesto».

Candidarsi contro le forze politiche del-

«Purtroppo il confronto politico non porta quasi mai a qualcosa di costruttivo»

la maggioranza consolidata in città le ha portato dif coltà o ostacoli nella vita personale o professionale nei momenti della campagna o in seguito?

«Escludendo qualche piccolo episodio registratosi durante la campagna elettorale da parte di estremisti facinorosi, non ho avuto dif coltà di alcun tipo, mai. Posso affermare di avere avuto, e di avere tuttora, buoni rapporti personali con i rappresentanti delle forze politiche, al netto dello scontro politico sempre improntato nel massimo rispetto reciproco. La mia professione non è mai stata ancorata alla politica, o dipesa da essa. Non lo era prima del 2016 e non lo è stata dopo. Per cui non ho realmente avuto vantaggi o svantaggi di alcun tipo».

Quale fu il merito della coalizione o del candidato sindaco di centrodestra che vi consentì di arrivare al ballottaggio?

Massimiliano Alberghini, classe 1965, al momento del voto per le Comunali 2016 di Ravenna

«Penso un insieme di fattori, non uno in particolare. Il contesto storico della città, un certo frazionamento a sinistra, la presenza di diverse liste civiche che hanno ottenuto importanti risultati e forse anche un candidato sindaco sconosciuto alla politica che probabilmente ha portato una ventata di aria fresca anche se l’inesperienza nel campo politico, almeno inizialmente, qualche svantaggio può averlo dato. Se rifacessi la campagna elettorale del 2016, conscio però dell’esperienza maturata, qualche decisione diversa la prenderei sicuramente, ma questa è un’altra storia».

Al momento ci sono tre candidati sindaci: Barattoni, Ancisi, Grandi; se restasse così l’offerta, per chi voterebbe? «Certi segreti non si possono rivelare». Andrea Alberizia

29.000 copie direttamente nelle buchette di Faenza , Brisighella , Casola Valsenio , Castel Bolognese , Riolo Terme , Solarolo

SERVIZI

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Prenotazioni con una app, distribuzione in centro per il consumo al giardino Rasponi o da asporto. Ogni giorno previsti piatti

Gli studenti dei corsi universitari di Ravenna potranno pranzare con una spesa di 5 euro dal 3 marzo. È l’effetto di un accordo sperimentale siglato tra Fondazione Flaminia, che promuove l’insediamento dell’Università di Bologna in Romagna, e l’ente di formazione Engim. Saranno, infatti, gli iscritti alla scuola professionale a preparare 200-250 pasti da distribuire dal lunedì al venerdì alle of cine Ubuntu di via Arnaldo Guerrini per essere consumati negli spazi del giardino Rasponi o ritirati per l’asporto. Gli studenti potranno prenotare il proprio pranzo attraverso l’app “E2K Menù”, sviluppata da Engim. Nei prossimi mesi verrà implementato un ulteriore punto di distribuzione al ristorante didattico di via Punta Stilo. Il servizio, inizialmente, era stato pensato per gli iscritti a Medicina, poi è stato ampliato a tutti gli studenti del campus con l’obiettivo di rendere la città più accogliente per gli universitari, rispondendo alla loro richiesta di una mensa accessibile, soprattutto per i fuori sede e i pendolari.

Ad occuparsi della preparazione dei pasti, due classi di studenti provenienti dai corsi per operatore della ristorazione e operatore agroalimentare promossi da Engim. Anche il servizio di distribuzione sarà gestito dai ragazzi dell’istituto, rientrando nell’ambito delle attività formative e didattiche della scuola e permettendo di mantenere i prezzi accessibili e competitivi.

I pasti verranno realizzati nei laboratori dell’area ex Marani, sede operativa della scuola: «Si tratta di una grande opportunità per i nostri studenti, che potranno simulare e sperimentare in maniera ancora più realistica la produzione quotidiana dei pasti e la successiva fase di vendita – spiega Rina Giorgetti, direttrice Engim Emilia-Romagna –. Questa speri-

• RISTRUTTURAZIONI CONDOMINIALI

• RIVESTIMENTO TERMOCAPPOTTO

• TINTEGGIATURA E VERNICIATURA

• RIFACIMENTOTETTI E SMALTIMENTOETERNIT

• RIPRISTINO E TRATTAMENTO CEMENTOARMATO

• IDROLAVAGGIO E SABBIATURA ECOLOGICA

• RIFACIMENTO BALCONI PARITÀ DI GENERE IMMAGINI STEREOTIPATE: DALLE CAVERNE AGLI SPOT

UN’AULA STUDIO A CONSELICE

La redazione di Radio Sonora al centro civico “Pellegrini” di Conselice, il progetto giovanile dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, diventa anche un’aula studio per studenti universitari e delle scuole superiori. La nuova funzionalità è possibile grazie ai ragazzi del gruppo informale giovanile dell’associazione Art Lab che garantirà le aperture. Non ci sarà un orario fisso, ma verrà definito un calendario secondo le disponibilità dei volontari. Per usufruire degli spazi occorre prenotarsi mandando una mail a artyoungcons@gmail.com oppure contattare su Instagram la pagina @art.young.cons.

mentazione, oltre a rispondere a un’esigenza degli universitari, rappresenta perfettamente la nostra visione di impresa formativa, che mette al centro della didattica l’azione sul campo e il metodo “dell’imparare facendo”». Il sindaco Fabio Sbaraglia si augura che il servizio di ristorazione diventi un polo di accentramento in grado di favorire la socialità.

ADOLESCENTI

Incontro pubblico promosso dall’Ordine degli Architetti

La non ancora raggiunta parità di diritti, di opportunità e di trattamento nell’ambiente di lavoro – e non solo – tra uomini e donne sarà il tema di un incontro pubblico aperto alla cittadinanza promosso dall’Ordine provinciale degli architetti di Ravenna. L’appuntamento è per le 14 del 6 marzo alla sala Ragazzini in largo Firenze: Serena Simoni, storica dell’arte e pubblicista che collabora da tempo con Ravenna&Dintorni, terrà una relazione dal titolo “Il tasto a scelta rapida: quando immagini e stereotipi crackano il cervello”, dedicata al potere che hanno le immagini – dai disegni rupestri allo spot televisivo – di veicolare stereotipi e depositare idee nella memoria collettiva. A dialogare con Simoni ci sarà Rita Rava, presidente dell’Ordine degli Architetti di Ravenna. L’iniziativa si svolge nell’ambito della Giornata internazionale della donna e fa parte di una staffetta che coinvolge gli Ordini degli Architetti tutte le province della regione in un evento congiunto dal titolo “Libera parità, verso un futuro equo”. L’evento si svolge in contemporanea nelle nove città capoluogo di provincia dell’Emilia-Romagna. Ogni location in ogni città coinvolta sarà contemporaneamente collegata online con le altre e si passerà la parola e la diretta dell’incontro. Ogni evento sarà dunque in presenza, con la partecipazione del pubblico locale, e contemporaneamente collegato agli altri in diretta. Nove interventi, di 20 minuti ciascuno, tenuti da professioniste e professionisti dalle competenze diverse.

Fenomeno hikikomori: come riconoscere il ritiro sociale. Se ne parla all’Itis

La parola giapponese hikikomori è entrata nell’uso italiano per indicare il fenomeno degli adolescenti che si isola dalla società, arrivando anche a non uscire dalla propria stanza di casa. Del tema se ne parlerà in un incontro aperto alla cittadinanza il 5 marzo alle 17.30 all’Itis Nullo Baldini di Ravenna nell’ambito dell’educazione alla salute promossa dall’istituto. Le psicologhe Giulia Adorante e Barbara Gnisci, esperte del settore, approfondiranno le ragioni alla base del ritiro sociale dei giovani, fornendo strumenti a genitori, insegnanti e tutti gli operatori coinvolti, per aiutarli a riconoscere i primi segnali di questo disturbo in modo da prevenire ed intervenire con azioni efficaci.

FORMAZIONE

L’intelligenza arti ciale al servizio di professionisti e imprenditori, appuntamento al museo Classis

La seconda edizione del Salotto Digitale farà tappa al Museo Classis di Classe lunedì 3 marzo, con un incontro dedicato a professionisti, imprenditori e cittadini sul tema dell’intelligenza artificiale. L’appuntamento con il format ideato da Alfredo Canelli e organizzato dall’agenzia ravennate W&D è dalle 14 alle 19. Collaborano alla realizzazione del progetto Enrico Rosso, Nicolò Bertaccini, Tommaso Nuti, Matteo Saragoni e Emanuele Rambaldi. L’ingresso all’evento è libero ma è necessaria la prenotazione su salottodigitale.net. Tra i temi toccati: content management, il ruolo del copywriter, il rapporto tra didattica e IA, tool innovativi per la creazione di video originali, la fotografia.

SPAZI COMUNI

RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio - 5 marzo 2025

CARNEVALE

Il “bis” a Lido Adriano. Fa festa anche Borgo Montone

Domenica 2 marzo seconda sfilata dei carri allegorici (dopo quella in centro a Ravenna) del Carnevale dei Ragazzi: appuntamento dalle 14.30 a Lido Adriano. Il percorso si snoderà tra piazza Vivaldi e nei viali Petrarca, Virgilio, Marziale e Ovidio. Torna anche la festa a Borgo Montone, alle porte di Ravenna, sempre il 2 marzo dalle 15.

I carri allegorici di Granarolo Faentino

Domenica 2 marzo torna il noto Carnevale dei ragazzi di Granarolo Faentino: dalle 14.30 la tradizionale sfilata dei carri allegorici per le vie del paese. In piazza punto ristoro; animazione e musica dal vivo.

Il tradizionale lancio di palloncini a Traversara

A Traversara, nonostante i segni dell’alluvione, si festeggia la settantacinquesima edizione del Carnevale dei ragazzi, in programma domenica 2 marzo a partire dalle 14.30, in piazza don Modanesi. Alle 17 il lancio dei palloncini colorati con i biglietti omaggio per la Festa della Primavera in Fiore. Il pomeriggio si concluderà con una cena a base di pizza presso i locali della Parrocchia.

A Cervia giochi, balli e laboratori

Il carnevale di Cervia si terrà domenica 2 marzo tra giochi, balli, laboratori, caramelle, i dolci tipici di carnevale e palloncini. Alle 15 inizia la festa nella vicina piazzetta Pisacane che sarà il regno dei più piccoli; piazza Garibaldi, invece, accoglierà i più grandi con musica e animazione.

Ad Alfonsine s lata da piazza a piazza

Domenica 2 marzo ritorna il Carnevale ad Alfonsine, con una sfilata di gruppi in maschera che partirà da piazza Monti alle 14.30, per arrivare in piazza Gramsci dove ci saranno le premiazioni di tutti i partecipanti.

Novità in centro a Lugo: si festeggia all’insegna di “Alice nel paese delle Meraviglie”

Sarà una festa mascherata del tutto nuova quella che animerà il centro di Lugo nel pomeriggio di domenica 2 marzo, dalle 14 alle 18. Il Comune ha infatti organizzato, con la collaborazione del Rione Cento e della Pro Loco, il “Carnevale delle Meraviglie”, un pomeriggio di eventi e animazioni per tutta la famiglia che quest’anno trarrà ispirazione da “Alice nel paese delle Meraviglie”. In programma animazioni, musica dal vivo, laboratori e anche un percorso in cui superare prove sensoriali, intellettive e di agilità. Sarà allestito un punto ristoro.

A Conselice torna il Giro delle colonie di San Grugnone

Mercoledì 5 marzo a Conselice è in programma il tradizionale “Giro delle colonie”, con partenza dalle 12.30 in via Selice e arrivo quattro ore dopo in piazza. Una sfilata in maschera con punti ristoro e musica dal vivo nell’ambito del cosiddetto Carnevale di San Grugnone, dal nome romagnolo risalente all’Ottocento con cui veniva indicato il Mercoledì delle Ceneri, «e’ dè d’ Sén Grugnõn», perché la gente metteva il “grugno” pensando alle rinunce imposte dalla Quaresima. A Conselice questa tradizione viene mantenuta in vita dal 1919.

DUE SERATE CON I “PERSONAGGI” DI ANTONIO ALBANESE

Doppia replica, il 4 e il 5 marzo (ore 21), al teatro Alighieri di Ravenna per “Personaggi”, spettacolo di Antonio Albanese che riunisce alcuni tra i volti creati dal noto comico, da Epifanio a Cetto La Qualunque, da Alex Drastico a Ivo Perego. IL COMICO

FAMIGLIE

Ultimo appuntamento con la stagione dell’Almagià: dopo lo spettacolo un grande party in maschera

Ultimo appuntamento della stagione teatrale le Arti della Marionetta: sabato 1 marzo all’Almagià di Ravenna un appuntamento dedicato al Carnevale pensato per le famiglie. Bambini e adulti saranno coinvolti in una festa di Carnevale con lo spettacolo di teatro d’attore I 4 musicanti di Brema ovvero La vera leggenda del Rock ‘n’ Roll!, della compagnia toscana Nata Teatro. La festa inizierà alle ore 16:30 con una serie di attività e laboratori rivolti ai bambini a tema “carnevalesco”, in collaborazione con l’Associazione e il Museo La Casa delle Marionette. Alle ore 17.30 lo spettacolo e al termine merenda e la vera e propria festa dove musica, balli e danze.

Al Rasi un “Poemetto illustrato” per bambini dai 4 anni

Domenica 2 marzo dalle 17 al teatro Rasi di Ravenna va in scena lo spettacolo di Drammatico Vegetale “Poemetto illustrato” che descrive con immagini, ombre, oggetti, pupazzi, maschere e sculture l’incanto della scoperta della vita. Uno spettacolo adatto a bambine e bambini a partire dai 4 anni.

Tra letture, disegni, video e oggetti con le “Trame su misura” al centro sociale Il Tondo

INFO E PRENOTAZIONI: Tel. 0545.980013 - 335.7443361

CONSELICE - via Coronella, 110 - Ravennaagriturismomassari@virgilio.it

Domenica 2 marzo dalle 16 prosegue la rassegna per famiglie al centro sociale Il Tondo di Lugo. Protagonista la compagnia Giallomare Minimal Teatro con “Trame su misura”, progetto teatrale composto da differenti spettacoli incentrati su testi, editi e inediti, di Renzo Boldrini che riscrive in chiave contemporanea alcune famose fiabe. Utilizzando un originale stile scenico che “mixa” lettura ad alta voce, narrazione teatrale, disegno e composizione grafica dal vivo, videoproiezione ed animazione di figure e oggetti.

La poetica e la cultura del cibo in scena alla Casa del Teatro di Faenza

Domenica 2 marzo dalle 16 alla Casa del Teatro di Faenza va in scena lo spettacolo per bambini “Zizola ti voglio bene come il sale” della compagnia umbra Associazione Ippocampo. Lo spettacolo fa parte di un percorso sulla poetica e la cultura del cibo.

GLI ULTIMI “FUOCHI” DI MARZO

Proseguono fino al 3 marzo le serate conviviali nelle aie degli agriturismi e delle fattorie nell’ambito del programma dei “Lom a Merz”, tra racconti, cibo, vino e musica (il programma giorno per giorno sul sito illavorodeicontadini.org) . Tra gli appuntamenti, da segnalare la “rievocazione storica” della primavera in programma dal mattino a sera alla Torre di Oriolo dei Fichi (nella foto) il 2 marzo.

TEMPO LIBERO

febbraio - 5 marzo 2025 RAVENNA&DINTORNI

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L’INTERVISTA

Il sogno (realizzato) di Milena Baldassarri «Che emozione la prima Olimpiade»

La campionessa ravennate di ginnastica ritmica si racconta a poche settimane dal ritiro: «Ci allenavamo almeno otto ore al giorno, tutti i giorni. Ora voglio imparare a godermi il tempo libero»

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Tre volte campionessa italiana assoluta e vincitrice di cinque medaglie mondiali, la 23enne ravennate Milena Baldassarri ha segnato la storia della ginnastica ritmica italiana per la prima volta nel 2018, conquistando ai Mondiali di So a il primo argento mai vinto da una ginnasta tricolore. Tre anni dopo, alle Olimpiadi di Tokyo, con il sesto posto nella nale All-Around ha conquistato il miglior risultato mai ottenuto no ad allora da una individualista italiana.

Partita dall’Edera Ravenna, Baldassarri ha lasciato la Romagna e la sua famiglia a soli 12 anni per trasferirsi all’ambiziosa SGF (Società Ginnastica Fabriano), nelle Marche. Un’infanzia divisa tra scuola e palestra. «Ci allenavamo per almeno otto ore al giorno, tutti i giorni - ricorda -. La ginnastica ritmica richiede tecnica e precisione che si raggiungono solo con un lavoro costante» che l’ha portata a una serie di grandi soddisfazioni anche oltre lo sport, come la nomina di Role Model per Mattel nel 2021 con una Barbie a lei ispirata: «Una collaborazione di cui vado orgogliosa, nata per assottigliare il dream-gap tra lavori maschili e femminili e ricordare che i grandi risultati nascono da grandi sogni».

Pochi mesi fa, nel corso del gala Euskalgym di Bilbao, Baldassarri ha annunciato il suo probabile ritiro dalle competizioni internazionali, confermato con un post su Instagram lo scorso 30 dicembre. L’obiettivo oggi è quello di imparare a rallentare e a godersi il ritrovato tempo libero da dedicare a se stessa.

Milena, ha capito subito di voler dedicare gran parte della sua vita alla ginnastica?

«In realtà no. Quando ero bambina si trattava solo di uno sport, poi mi sono innamorata dei risultati. L’emozione del podio è stata quella che mi ha portato a dedicarmi con più serietà alla disciplina. Oggi è strano dirlo, ma ho trascorso i primi due anni in nazionale pensando solo a me e alla mia performance. Poi ho capito l’importanza della bandiera e di scendere in pedana per rappresentare la mia nazione. Da quel momento è stato ancora più speciale».

Cosa le ha dato e cosa le ha tolto la ginnastica, soprattutto durante l’infanzia?

«Mi piace pensare che non mi abbia tolto nulla, rifarei tutto da capo. Quello che sono oggi è frutto del lungo percorso che ho alle spalle, che mi ha formato non solo come atleta ma come persona. Se devo pensare a cosa mi ha regalato la ginnastica, a parte tante soddisfazioni, direi le amicizie create e consolidate in tutti questi anni. Devo ringraziare molto anche la mia famiglia, il loro sostegno incondizionato ha reso tutto più semplice. Sono sempre stati al mio anco, accompagnandomi in ogni decisone senza mai forzarmi».

Quando sono arrivate le prime soddisfazioni?

«Le prime medaglie d’oro sono arrivate intorno ai 12 anni, quando appunto ho deciso di dedicare la mia vita allo sport. Nel 2018 c’è stato l’argento a So a, ma la soddisfazione più grande è stata quella della quali cazione per le olimpiadi, a Tokyo 2020 (posticipate a luglio 2021 a causa della pandemia ndr) e Parigi 2024»

Cos’è cambiato tra la prima e la seconda Olimpiade?

«L’emozione della prima Olimpiade è immensa, arrivi e non sai cosa aspettarti: ero talmente entusiasta da non vedere nessun difetto nell’organizzazione, era tutto bellissimo. L’assenza di pubblico mi ha aiutato a vivere con leggerezza la gara, nonostante l’uso costante della mascherina e le tante restrizioni. Quando sono arrivata a Parigi invece sapevo già cosa avrei trovato, e l’entusiasmo ha lasciato spazio alla concentrazione e a uno sguardo più oggettivo. A stupirmi in quel caso è stato l’affetto del pubblico. Solo un anno prima della competizione ci sono stati cambi importanti nello staff, tra cui la mia storica allenatrice. La novità in corsa ha richiesto un patto di ducia reciproca immediata con la nuova tecnica Claudia Mancinelli, che non ha tradito le aspettative. Per quello che riguarda So a Raffaeli (bronzo a Parigi, ndr) invece, tra noi si è instaurato un rapporto di “sorellanza”, qualcosa che va oltre l’amicizia». C’è qualche retroscena sui Giochi che può raccontarci?

«Vorrei spezzare una lancia nei confronti dei famigerati letti di cartone: sono comodissimi! Li ho provati sia a Tokyo che a Parigi, e me li sarei portati casa se fosse stato possibile. In generale non ho capito tutte le critiche sul villaggio olimpico, noi siamo sempre state bene, abbiamo avuto la fortuna di arrivare nei giorni meno caldi e non abbiamo nemmeno mai acceso l’aria condizionata».

Durante le ultime Olimpiadi si è parlato molto di ginnastica, si percepisce un maggiore interesse anche da parte dei più giovani?

«Direi di sì, soprattutto nei confronti dell’artistica, grazie all’interesse di programmi tv come “Ginnaste - vite parallele”, all’importante lavoro della federazione e agli ottimi risultati delle Fate. Nell’ultimo periodo anche la ritmica è cresciuta, sia per popolarità che per numero di medaglie, facendo appassionare i più giovani anche grazie al ricambio generazionale» A questo proposito: fermarsi è stata una scelta sofferta?

«Non è stato facile, ma ero preparata. Il range di età per le gare lascia poco margine e la preparazione olimpica va valutata di quattro anni in quattro anni. Può sembrare poco ma è un lasso di tempo importante per uno sportivo. Posso già dire che la cosa che mi mancherà di più sarà l’adrenalina delle gare». E adesso quali sono i piani?

«Imparare a godermi il tempo libero. Una novità assoluta nella mia vita. Sono entrata nel gruppo sportivo dell’areonautica militare da atleta professionista e mi alleno ancora in vista delle esibizioni istituzionali ma con ritmi molto diversi. Dopo una vita passata in palestra è bello riscoprire anche il piacere di rallentare». C’è un mito che l’ha accompagnata nel corso della sua carriera?

«Fin da piccola ho sempre seguito e ammirato le ginnaste di alto livello del panorama internazionale, ma uno sportivo in grado di ispirarmi davvero è Alex Zanardi. Credo che la sua storia e la sua resilienza incarnino i valori dello sport e siano un esempio per tutti». La recente inchiesta che ha coinvolto la squadra delle Farfalle per i presunti maltrattamenti nei confronti delle giovani ginnaste ha messo in luce una quotidianità fatta di giudizi severi e denigrazioni, in particolare sul peso delle atlete. Ci sono mai stati momenti di sconforto o insicurezza legati al suo corpo, anche a causa dei commenti di tecnici e allenatori?

«L’inchiesta sui presunti maltrattamenti e i giudizi sul peso? Ho sempre saputo che questo sport precisa, non per vezzo

«Abbiamo cercato di prendere le distanze dalla vicenda della squadra: non ci ha toccate direttamente ma non possiamo ignorare il fatto che questo sport richieda un determinato canone sico. Personalmente, mi è capitato di trovarmi in difcoltà, soprattutto durante i primi mesi dell’anno, dove spesso il mio corpo non era al suo meglio. Con l’arrivo del caldo e mantenendo un regime alimentare attento però sono sempre riuscita a rimettermi in forma per le gare importanti di ne estate: non è stato facile, ma ho sempre saputo che questo sport richiede una sicità precisa, non per vezzo, ma per necessità». Cosa vorrebbe dire ai giovani che vogliono iniziare questo sport?

«Che al di là dei risultati è fondamentale seguire i propri obiettivi e il proprio miglioramento personale. Credo che il modo migliore per iniziare sia avvicinarsi a tutto quello che questo sport è capace di dare al di fuori della pedana, come le amicizie e un ricco bagaglio personale che ti accompagnerà per la vita».

Maria Vittoria Fariselli

Milena Baldassarri
comune a Ravenna dopo aver ricevuto un premio alla carriera; al centro con la divisa dell’Aeronautica; a destra in pedana alle Olimpiadi di Tokyo

Info sul sito classense.ra.it MOSTRE/1

Inaugura un percorso per capire gli impervi viaggi di Negri, Gessi e Matteucci tra il ‘600 e l’800

Venerdì 28 febbraio (ore 17) si inaugura alla biblioteca Classense di Ravenna la mostra Il Genio vagante. Negri, Gessi e Matteucci: storie di viaggiatori tra Seicento e Ottocento L’esposizione racconta le vite di tre grandi esploratori di origini ravennati, Francesco Negri (1623-1698), Romolo Gessi (18311881) e Pellegrino Matteucci (1850-1881). Libri, mappe, manoscritti e una piccola ma straordinaria collezione di armi africane fanno luce su epoche, personaggi e questioni sulle quali anche oggi è importante ri ettere. Il percorso accosta esperienze tra loro molto diverse: quella di un viaggiatore che a ne Seicento percorre la via della Scandinavia e quella di due esploratori che a ne Ottocento si spingono a sud, nell’Africa profonda. Af dandosi a mappe geogra che e descrizioni ancora in parte prescienti che, piene di serpenti marini, draghi volanti e fenomeni naturali inspiegabili, don Francesco Negri, parroco di una modesta chiesetta di Ravenna, raggiunse in solitaria i con ni nordici dell’Europa, a Capo Nord, e fu il primo etnografo del popolo dei Sami. Oltre due secoli intercorrono tra il suo “viaggio settentrionale” (1665) e le spedizioni africane di Gessi e Matteucci, tra Sud Sudan e golfo di Guinea conclusesi con la morte prematura di entrambi (1881).

La mostra espone anche due preziosi oggetti provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e, grazie alla collaborazione con il Mar di Ravenna è arricchita da un intervento dell’artista came-

runense Victor Fotso Nyie, per accompagnare la ri essione odierna su colonialismo, decolonizzazione e incontro tra civiltà.

La mostra rientra nella XVIII edizione del Festival delle Culture 2025 e resterà allestita no al 14 giugno.

MOSTRE/2

LUGO OMAGGIA PIER VITTORIO TONDELLI

Sabato 1 marzo (ore 18) alle pescherie della Rocca di Lugo inaugura Altri libertini. Solitari, sconfitti, distaccati, ribelli, un omaggio artistico a Pier Vittorio Tondelli con opere di Vittorio D’Augusta (nella foto), Piero Dosi, Danilo Melandri, Claudio Montini e Gio Urbinati. La mostra, curata da Gian Ruggero Manzoni con Rodolfo Gasparelli e Massimiliano Fabbri, celebra i 70 anni dalla nascita di Pier Vittorio Tondelli e i quaranta dalla pubblicazione di Rimini, uno dei suoi capolavori letterari insieme alla raccolta di racconti che ne rivelò il genio e che dà il titolo all’esposizione. La mostra sarà visitabile fino al 30 marzo, il giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, il sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.

AGENDA INCONTRI

Anna Nadotti racconta Rachel Cusk alla sala Muratori

Mercoledì 5 marzo (ore 17.30), nella sala Muratori della biblioteca Classense, il ciclo di conferenze dedicato alle donne che traducono scrittrici prosegue con Anna Nadotti e l’intervento dal titolo Rachel Cusk: tradurre sulla ghiaia

La rassegna dedicata agli autori russiani si apre con Alessandro Bucci

Con lo Yearbook del Campionato F1 di Alessandro Bucci, edito da Roberto Vallardi, inizia sabato 1 marzo (ore 15) al centro sociale culturale “Porta Nova” di Russi la quarta rassegna della presentazione di libri di autori russiani Appuntamenti di Primavera 2025. Con la partecipazione della bandiera della Minardi, Pierluigi “Piero” Martini, si parlerà di storia della F1, delle novità del 2025 e del Mondiale di Formula 1. La rassegna proseguirà per i quattro successivi sabati.

STORIA

Nicola Mariuccini alla biblioteca Oriani

Venerdì 28 febbraio (ore 17.30) alla biblioteca Oriani la rassegna Storie nella Storia si apre con la presentazione dell’ultimo romanzo di Nicola Mariuccini, Io ti porterei (Castelvecchi 2024). Il libro narra la storia di una donna, Liboria, da tutti chiamata Nilde, che nell’Italia degli anni Quaranta del Novecento vuole divorziare a ogni costo. L’autore, romanziere e drammaturgo, ne discuterà con il direttore della biblioteca, Alessandro Luparini.

MUSICA

All’Ala d’Oro un ricordo di Massimo Cotto

Venerdì 28 febbraio, alle ore 20.30 nel ristorante dell’Hotel Ala d’Oro il Caffè Letterario di Lugo celebra il ricordo del dj e scrittore Massimo Cotto, scomparso la scorsa estate, con una cena conviviale musicale dove verrà presentato il libro fotografico “Pictures of you”, che lo stesso Cotto ha realizzato insieme al fotografo Henry Ruggeri. Presenterà la serata la vedova Chiara Buratti mentre gli interventi musicali saranno affidati al duo Hernandez & Sampedro.

A tutti un caloroso augurio di una felice serata!! Naturalmente resta sempre a vostra disposizione il nostro menù alla carta. Ricornando cha a partire dal 1º febbraio la trattoria sarà aperta tutti i giorni a pranzo e anche per cena nelle serate del giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi per proporvi il gustoso menù con aggiunta della pizzeria con forno a legna magistralmente condotta dal maestro Mino!

SCULTURA

Giovedì 27 febbraio (ore 18) al Mar di Ravenna si inaugura la mostra Io sono l’altro di Victor Fotso Nyie, a cura di Giorgia Salerno. Victor Fotso Nyie indaga il tema dell’identità attraverso la rilettura delle tradizioni e simbologie africane. Il titolo del progetto, Io sono l’altro, nasce dalla volontà di porre una riflessione sul concetto di alterità e dalla necessità di interrogarsi su ciò che si osserva e si apprende in un museo. L’artista utilizza l’argilla e la ritrattistica come processo conoscitivo delle proprie origini e come mezzo per una riappropriazione culturale che intreccia memorie collettive, storie e forme antiche a un linguaggio personale e contemporaneo. La scultura esposta, Re-connexion, ritrae lo stesso artista, dal cui capo prendono vita figure antropomorfe: idoli e manufatti africani che risplendono al loro interno di una patina dorata che trascende la materialità terrena della terracotta, per evocare una dimensione divina ed eterea. Fino al 2 giugno nella nuova “Arts & New Media Room”.

ARTE CONTEMPORANEA

Il concetto di Resistenza in una collettiva ad Alfonsine

Sabato 1 marzo (ore 18) inaugura nella galleria del Museo della battaglia del Senio di Alfonsine la mostra Resistenti #2 - corpi d’arte e mutazioni sociali

Dopo una prima edizione a Villa Verlicchi a Lavezzola l’inverno scorso, la mostra si rinnova di opere e artisti ad Alfonsine, presentandosi come un luogo di riflessione in cui l’arte invita a ripensare al modus vivendi odierno per attualizzare il concetto stesso di resistenza. Sono quasi una ventina le tematiche selezionate (e 16 gli artisti coinvolti), che passano dalle guerre all’ambiente, alle azioni che stanno cambiando i tratti della terra e i suoi abitanti. Tra le scelte affrontate anche le dipendenze, la fuga dei cervelli, l’offerta digitale che induce a tentazioni e comportamenti imitativi e consumistici e la sottovalutata persistenza delle fake news.

A ingresso gratuito, la mostra resterà aperta fino al 30 marzo

LIBRI Si parla di Frida Kahlo al Mercato coperto

Sabato 1 marzo (ore 18) al piano superiore del Mercato coperto di Ravenna la rassegna letteraria Storie e persone si apre con Valeria Biotti che presenta il suo Frida Kahlo (Diakros). La biografia di Frida Kahlo racconta una donna spezzata ma orgogliosa. Il suo corpo frantumato dalla colonna vertebrale, pur doloroso, non è paragonabile alle ferite causate dal tradimento del marito. Nonostante ciò, la sua vita si trasforma in un’esperienza intensa tra arte, politica e sogni.

CONFERENZE

“Vitalità dell’ornamento”: Pierluca Nardoni e Giorgia Salerno alla Fondazione Sabe

Sabato 1 marzo (ore 18) la Fondazione Sabe per l’arte (in via Pascoli a Ravenna) presenta la conferenza Vitalità dell’ornamento, di Pierluca Nardoni e Giorgia Salerno (nella foto), in ricordo di Gian Luca Tusini. Superate le idee moderniste che vedevano l’ornamento come un “delitto” per il gusto e persino per la società, nel corso del Novecento, artisti, critici e filosofi sono tornati a considerare la decoratività come un diritto, fino a farne un fattore chiave della cultura visiva postmoderna. Partendo da questi presupposti, Pierluca Nardoni e Giorgia Salerno illustreranno esperienze artistiche tra le più significative della contemporaneità che hanno adottato le logiche, le strutture e il potere seduttivo dell’ornamento. L’occasione nasce dalla volontà di ricordare Gian Luca Tusini, docente universitario e membro del comitato scientifico della Fondazione Sabe.

MUSEI/1

Musica e disegno dal vivo nel quadriportico del Mar E dj-set nel bar rinnovato

Venerdì 28 febbraio il Mar di Ravenna ospita “Eco”, evento in programma al quadriportico del museo e nel rinnovato Art Caffè Garde Bistrot, dalle 18.30 alle 23.30 (a ingresso libero).

Dalle 18.30 alle 19.30 “drawing & listening session” sulle note di un sax che si mescolerà alle vibrazioni di un sintetizzatore, creando un effetto di delay e riverbero che favorirà la produzione artistica. Gli artisti e le artiste coinvolti sono: Massimiliano Fabbri, Giorgia Severi, Emilio Macchia, Dissenso Cognitivo, Federica Giulianini, Francesca Cerfeda, Lorenzo Scarpellini, Filippo Maestroni, Valentina Fussi, Francesca Fantoni, Miriam Fabietti, Roberta Casadei, Marco Scalcione, Tommaso Martines, Emma Neulichedl, Giorgia Baroncelli, Isotta Folli, Anna Agati, Davide Gandolfo, Martina Gambaletta, Martina Roberts, Grazia Cardinale, Federica Sangiorgi, Maria Vittoria Pagani, eukéramos, ZANI, Chiara Cappucci, Alice Foletti, Matteo Bertaccini, Daniela Guzzinati, Ilaria Piccirillo, Francesca Casadei. Dalle 20.30 alle 23.30: live dj-set con bar aperto, musica, aperitivo, cena.

Domenica 2 e per tutte le domeniche di marzo alle ore 16.30 nella Sala del ‘600 della Pinacoteca ha inizio un nuovo ciclo di “Note d’arte” a cura del Conservatorio Verdi. Per questa edizione, dopo il concerto, alle ore 17.30 gli spettatori potranno partecipare ad una visita guidata alla Collezione dei Mosaici Contemporanei.

CARTOLINE DA RAVENNA

Mittente Giovanni Gardini

Queruli e insolenti

Il Cardinale Giulio Alberoni, legato di Romagna dal 1735 al 1739, fu una gura di rilievo per la storia di Ravenna. Grazie a lui furono portate a termine importanti opere idrauliche come la deviazione dei umi Ronco e Montone e lo scavo del canale Corsini, così chiamato in onore del Ponte ce Clemente XII. Tuttavia, prima di venire in Romagna e di compiere queste grandi opere aveva avuto modo di esprimere al Cardinal Bartolomeo Massei, che lo aveva preceduto nello stesso incarico, tutto il suo disappunto per questa nomina: «Suppongo non ignorerà Vostra Eminenza aver combattuto dieci giorni continui per non andare Legato di Romagna. L’ambizione, se ne ho avuto, deve essere soddisfatta. L’interesse non mi ha mai dominato, e sarebbe gran pazzia la mia se, avendo ricusato, o non avendo voluto pescare in alto mare, mi venisse voglia di pescare in una pozzanghera. […] Vado a governare popoli queruli, ed insolenti nella loro connaturale in ngardaggine, a’ quali non mancano procuratori in Roma senza numero per essere assistiti nella loro irregolare condotta. Tali assistenze li rendono baldanzosi e temerari, e non ànno vergogna di dire che è in loro potere il fare rimovere dalla Legazione il Legato. Questo però non mi spaventa, perché il giorno che uscirò alla Legazione, ne darò al Signore Iddio in nite grazie. Nel tempo che vi starò, farò la Giustizia senza il minimo riguardo, e rispetto umano, e può essere che la Provvidenza mi abbia riservato a fare le giuste altrui vendette...».

MUSEI/2

Al Nazionale visita guidata e concerto auto-contrabbasso

Al Museo Nazionale di Ravenna ogni sabato pomeriggio di febbraio e marzo alle 15.30 “Scopri il museo con noi”, visite guidate a cura del personale. Domenica 2 marzo ingresso gratuito e concerto “Dialoghi Sonori: l’esplorazione del flauto e del contrabbasso” (alla Sala del Refettorio, ore 17), in collaborazione con il conservatorio ravennate Verdi.

FOTOGRAFIA

ALL’AUDITORIUM CORELLI

IL “BUCATO” DI SANDRA LAZZARINI

Giovedì 6 marzo (ore 18) nell’atrio dell’auditorium Arcangelo Corelli di Fusignano si inaugura la mostra fotografica di Sandra Lazzarini dal titolo Bucato. In mostra sono esposti alcuni autoritratti e still-life realizzati tra il 2018 e il 2021. Il lavoro di Lazzarini (classe 1976, vive e lavora a Forlì) si concentra sulla rappresentazione del corpo femminile per superare i canoni puramente estetici e conformisti. Orari di visita: il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

VICTOR FOTSO NYIE ALLA “ARTS & NEW MEDIA ROOM”

18 / CULTURA

27 febbraio - 5 marzo 2025

L’INTERVISTA

Gruppo Nanou, la danza dopo il Premio Ubu «Con la propria identità si possono fare grandi cose»

La compagnia ravennate sarà al Teatro Rasi il 4 e il 5 marzo con l’installazione “Them”, in cui la telecamera riscrive lo spazio e il tempo della coreografia. «Il video è sia un elemento scenico che la possibilità di uno sguardo dall’interno»

Martedì 4 e mercoledì 5 marzo (ore 20) La Stagione dei Teatri ospita al Teatro Rasi di Ravenna l’installazione Them. Immagine movimento, di gruppo Nanou, la compagnia ravennate fondata da Rhuena Bracci e Marco Valerio Amico da poco vincitrice del premio Ubu 2024 per il miglior spettacolo di danza con Redrum. Proprio con Marco Valerio Amico abbiamo fatto una chiacchierata.

Cos’ha portato il Premio Ubu alla compagnia?

«Un po’ di soddisfazione. È un momento in cui vieni riconosciuto per ciò che hai fatto, e per quanto non si lavori per il riconoscimento, fa molto piacere quando le due cose coincidono. Il premio è arrivato nei nostri vent’anni di attività e nel momento in cui abbiamo scelto di porci come punto di riferimento per realtà più giovani. Un esempio ne è Stefania Tansini (vedi box grigio qui a anco), che accompagniamo produttivamente dal 2020. L’altro aspetto veramente molto bello dell’Ubu è rendersi conto che per alcuni artisti che stanno facendo percorsi linguistici personali come il nostro – anche azzardati rispetto al sistema teatrale e coreogra co – il fatto che abbiamo vinto un premio così importante abbia portato una gioia condivisa, la sensazione che non ci si debba sempre appartenere a uno stile, a una forma, ma che con la propria identità e la propria serietà si possano comunque essere riconosciuti per il proprio valore».

Redrum fa parte dell’ampio progetto Overlook Hotel. A quando il prossimo step?

«Ci stiamo lavorando. Quest’anno siamo su una cosa “piccola” e intima, certi che nel 2026 arrivi la seconda installazione. Sarà un gioiellino, una concentrazione su un interprete e su un aspetto del tema che stiamo affrontando, ossia le stanze dell’Overlook Hotel. Preferisco non anticipare molto altro se non il fatto che ci stiamo rendendo conto che ogni stanza avrà un regista del ‘900 a cui fare riferimento rispetto al nostro immaginario». Le stanze vi hanno sempre affascinato, penso ovviamente anche a Motel, perchè?

Stefania Tansini in scena con “My body solo”

Sempre martedì 4 e mercoledì 5 marzo (ore 21) la coreografa e danzatrice

Stefania Tansini, vincitrice del premio Ubu 2022 come miglior performer under 35, proporrà al Rasi My body solo, spettacolo di danza in cui l’artista continua il percorso di ricerca sul corpo e sul movimento, in una forma di espressione autentica e in contatto profondo con l’altro. In uno spazio metà nero e metà oro, un suono accoglie l’ingresso del pubblico e tre luci ne guidano l’incontro con il movimento, il respiro e la voce della performer.

“BIANCO” DI TANTILLO-CARLI A FAENZA E A BAGNACAVALLO IN ANTEPRIMA NAZIONALE

Martedì 4 (ore 21) alla Casa del Teatro di Faenza e mercoledì 5 marzo (ore 21) al Goldoni di Bagnacavallo, Accademia Perduta/Romagna Teatri presenta in anteprima nazionale una sua nuovissima co-produzione, Bianco, spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Tantillo, che ne è anche interprete insieme a Valentina Carli. Mia e Lucio si conoscono un pomeriggio nel reparto di oncologia dell’ospedale locale. Hanno rispettivamente 37 e 40 anni. E se non fosse che sono entrambi terrorizzati dall’idea di morire, si accorgerebbero subito che non si tratta di un incontro qualunque. Ma come si fa a riconoscere la vita mentre si sta guardando in faccia la morte? Ed è possibile immaginare un futuro se non si è sicuri di avercelo? È da qui che Bianco parte per raccontare l’incontro tra due anime che, per potersi afferrare, devono prima di tutto riuscire a restare attaccate ai propri corpi. Info: accademiaperduta.it TEATRO/1

«Perchè sono seriali, hanno dei numeri che portano sempre con sè del mistero. Il numero matematico – sia nelle composizioni aleatorie, come quelle di Cage, che in qualsiasi studio – porta con sè sempre un mistero affascinante, che può essere risolto ma anche lasciato com’è. La serialità delle stanze: possono essere uguali, diverse, possono rivelare qualcosa di familiare e allo stesso tempo qualcosa di conturbante.

Ogni “stanza” è capace di sorprenderci ogni volta e, dopo vent’anni, è ormai uno dei nostri tratti distintivi e affettivi».

Veniamo a Them, che vedremo al Rasi. Un lavoro che sublima la vostra fascinazione per il video.

«Il video qui ha una doppia valenza: è un elemento scenico, nel senso che è trasmesso da tv a tubo catodico. La tv vecchia è un oggetto, non solamente un monitor, un video, un’immagine. Ha un peso rilevante. L’altro aspetto è lo sguardo del video, ge-

TEATRO/2

La Ruina al Goldoni con il pluri-premiato “Dissonorata”

Venerdì 28 febbraio (ore 21) va in scena al Teatro Goldoni di Bagnacavallo Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria, scritto, diretto e interpretato da Saverio La Ruina, spettacolo ultra-premiato (Ubu come “migliore attore” e “migliore testo”, Hystrio alla Drammaturgia e candidato agli Eti – Gli Olimpici del Teatro come “migliore interprete di monologo”) in cui risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste, una in particolare. La “piccola”, tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione.

stito dal vivo dalla coreografa Rhuena Bracci. Rhuena con la telecamera riscrive lo spazio, il tempo, riscrive una possibilità di sguardo dall’interno della scena. Questo dispositivo crea una sorta di prisma, una meravigliosa situazione in cui più piani vengono costruiti, gestiti e restituiti contemporaneamente. Al contempo questi piani si sfasano leggermente nel tempo, perchè la tecnologia a cui facciamo riferimento ha dei piccoli ritardi, dei piccoli errori affascinanti: il segnale video perde qualche frazione di secondo, una tv restituisce l’immagine leggermente diversa da come il nostro occhio guarda. Tra l’analogico e il digitale si crea una situazione immersiva. Ci si ritrova all’interno di qualcosa che si somma e si frastaglia, si separa e si ritrova nello sguardo. Them è nata come installazione online. Erano ancora i tempi del lockdown, volevamo imparare a usare la videocamera e l’idea di base era che fosse maneggiata da un corpo all’interno della scena stessa per restituire un ritmo coreogra co».

AGENDA TEATRO

Lodo Guenzi a Faenza con Toccando il vuoto di David Greig

Rappresentato per la prima volta in Italia e in scena al Teatro Masini di Faenza mercoledì 5 marzo (ore 21), Toccando il vuoto è un testo del drammaturgo scozzese David Greig, in cui Lodo Guenzi, diretto da Silvio Peroni, è protagonista insieme a Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta. Il tema dello spettacolo è quello delle scelte, etiche e non, che circondano gli eventi. Tratta da una storia vera, la pièce è ambientata nel 1985 durante la scalata nelle Ande Peruviane, dove gli alpinisti Joe Simpson (interpretato da Lodo Guenzi) e Simon Yates (Giovanni Anzaldo) restano vittime di un incidente durante la fase di discesa che provoca la caduta di Joe in un dirupo. Info: accademiaperduta.it.

Al Rasi lo sloveno “Five Kinds of Silence”

Sabato 1° marzo (ore 21) al Teatro Rasi va in scena la prima nazionale dello spettacolo Five Kinds of Silence, della regista slovena Maša Pelko. Lo spettacolo trae spunto dal testo pubblicato nel 1996 da Shelagh Stephenson e racconta la storia di tre donne, una madre e le due figlie, che vengono abusate dal marito e padre.

COMICO

La stagione del Masini si chiude con la Rimbamband

La rassegna di Teatro Comico 2024/25 al Masini di Faenza si chiuderà sabato 1 marzo alle ore 21 con la Rimbamband e lo spettacolo “Manicomic”, la cui regia è firmata da Gioele Dix.

Una Vestale che guarda a Visconti e Maria Callas

Il 28 febbraio e il 2 marzo all’Alighieri in scena il capolavoro di Gaspare Spontini, con la regia di Gianluca Falaschi

Venerdì 28 febbraio (ore 20.30) e domenica 2 marzo (ore 15.30) la stagione d’opera del Teatro Alighieri prosegue con il nuovo allestimento de La vestale, che reimmagina il capolavoro di Gaspare Spontini (a 350 anni dalla nascita) a partire dalla storica produzione scaligera con Luchino Visconti alla regia, Antonino Votto sul podio e, in scena, Franco Corelli e Maria Callas. Così la vestale romana e il soprano greco si rispecchiano l’una nell’altra, perché «come Maria Callas, Giulia è una gura osservata, giudicata e spinta verso una perfezione insostenibile, un peso che alla ne si rivela schiacciante», sottolinea il regista Gianluca Falaschi, che cura anche scene e costumi.

Nel ruolo della giovane destinata al tempio c’è Carmela Remigio, mentre Bruno Taddia è Licinio, che di Giulia è innamorato; Joseph Dahdah è l’amico Cinna, Daniela Pini è la Gran Vestale (nella replica del 2 marzo il ruolo è di Lucrezia Venturiello) e Adriano Gramigni interpreta il Gran Ponte ce. Alessandro Benigni guida l’Orchestra La Corelli, Corrado Casati è maestro del Coro del Teatro Mu-

MUSICA CLASSICA/3

nicipale di Piacenza, le coreogra e sono rmate da Luca Silvestrini e le luci da Emanuele Agliati. Composto su libretto in francese di Victor-JosephÉtienne de Jouy e rappresentato per la prima volta nel 1807 all’Académie Impériale de Musique (come era conosciuta allora l’Opéra di Parigi) in presenza dell’Imperatrice Giuseppina, La vestale è da considerarsi il capolavoro di Spontini per la possente ispirazione drammatica, la raf natezza della parte strumentale e la stretta aderenza tra valori musicali, psicologia dei personaggi e azione scenica. Il compositore marchigiano era giunto nella capitale francese quattro anni prima, forte della fama di autorevole esponente della scuola napoletana (egli stesso si de niva, con qualche libertà, “allievo di Cimarosa”). Giovedì 27 febbraio (ore 18) a Palazzo Rasponi ci sarà il consueto appuntamento con Prima dell’opera, il percorso di incontri a ingresso libero dedicati ai titoli in cartellone. In questo caso guida l’incontro Emilio Sala, musicologo e docente all’Università Statale di Milano. Info: teatroalighieri.org.

La Scuola Malerbi di Lugo omaggia Rossini nel 233° anniversario della nascita con un doppio concerto

Venerdì 28 febbraio un doppio evento celebrerà a Lugo il 233° anniversario della nascita di Gioachino Rossini e il suo rapporto con Giuseppe e Luigi Malerbi, che ne furono gli insegnanti durante il suo soggiorno a Lugo tra il 1802 e il 1804. Proprio la scuola di musica Malerbi ha infatti organizzato due concerti dedicati al grande compositore – che nacque a Pesaro il 29 febbraio del 1792 da padre lughese – coinvolgendo per entrambi il trio composto dal soprano Jennifer Turri e dal pianista Ludovico Falqui Massidda (nella foto), che è anche uno dei docenti della scuola, e dall’attore Davide Matterazzo come voce recitante. Si partirà alle 11 alla scuola primaria Codazzi-Gardenghi, in via dei Melandri, con uno spettacolo riservato ai bambini, metre alle 20.30, nel teatrino di Villa Malerbi, in via Emaldi 51, lo stesso trio si esibirà in brani tratti da varie opere. L’ingresso allo spettacolo serale a Villa Malerbi è gratuito, con obbligo di prenotazione (info: malerbi@comune.lugo.ra.it 389-1954270).

Emma Bertozzi e Fabrizio di Muro alla sala Corelli per “Mikrokosmi”

Domenica 2 marzo (ore 11) la rassegna Mikrokosmi prosegue alla sala Corelli del Teatro Alighieri con il duo violino-pianoforte composto da Emma Bertozzi e Fabrizio di Muro. La violinista Emma Bertozzi, vincitrice del Primo premio alla masterclass di Stefan Milenkovich, sarà accompagnata sul palco dal pianista Fabrizio Di Muro per proporre la Sonata n.3 di Brahms e la Sonata in la maggiore di Franck.

MUSICA CLASSICA/1

FUORICLASSE EMELYANOV A FAENZA

L’ultimo dei Pomeriggi Musicali al Mic di Faenza, domenica 2 marzo (ore 15.30), vede il ritorno all’Emilia Romagna Festival di un puro talento del pianoforte, Konstantin Emelyanov, rinomato pianista russo, appena trentenne, diventato una vera e propria scoperta al 16° Concorso Internazionale Cajkovskij nel 2019, quando ha vinto il 3° premio e nello stesso anno ha ricevuto il titolo di “Artista di Radio Russia”, il Premio del Pubblico dai lettori della nota rivista Musical Life, diventando artista Yamaha. In programma Haydn, Schubert e Ravel.

MUSICA CLASSICA/2

I Solisti di Kiev ospiti di Ravenna Musica insieme al clarinetto di Fabrizio Meloni

L’ensemble ucraino sul palco giovedì 6 marzo

Giovedì 6 marzo (ore 21) la rassegna Ravenna Musica prosegue al Teatro Alighieri ospitando la National Chamber Ensemble “Kyiv Soloists”, che si esibirà insieme al clarinettista Fabrizio Meloni. La National Chamber Ensemble “Kyiv Soloists” è stata fondata nel 1996 dal violinista e didatta russo Bohodar Kotorovych. Durante i primi 20 anni dell’attività dell’ensemble, formato dai migliori musicisti ucraini, ha effettuato numerose tournée internazionali. Dopo la scomparsa del fondatore, nel 2017 il violinista Valeriy Sokolov, nativo dell’Ucraina e con un’apprezzata attività concertistica, è stato nominato direttore principale e artistico dell’Orchestra da Camera Ucraina, aprendo collaborazioni con musicisti di grande fama. A Ravenna i Kyiv Soloists proporranno in apertura Cinque danze Greche per orchestra d’archi di Nikos Skalkottas. Seguirà Gran Quintetto in Si bemolle maggiore per clarinetto e archi op. 34 di Carl Maria von Weber, che vedrà la partecipazione nella parte di solista di Meloni, primo clarinetto solista sia dell’Orchestra che della Filarmonica del Teatro alla Scala. Béla Kovàcs, probabilmente il clarinettista ungherese più conosciuto, è l’autore del brano successivo, Sholem-Alekhem, rov Feidman!, quindi verrà eseguito il Romanian Folk dances per archi di Bela Bartok, e a chiudere la Suite n. 3 Antiche Arie e Danze di Ottorino Respighi.

MUSICA ANTICA

Chiara Cattani alla guida dei solisti e dell’orchestra di San Francesco

Serata di gala domenica 2 marzo alle ore 18.30 all’interno della Basilica di San Francesco di Ravenna. A dirigere i Solisti e l’Orchestra della Cappella Musicale della Basilica ci sarà una prestigiosa direttrice e clavicembalista, Chiara Cattani, astro romagnolo della musica antica. Per questa occasione la musicista faentina si cimenterà in un repertorio caro alla compagine ravennate. Fondamentali per la concezione luterana le cantate nate dalle menti di Johann Sebastian Bach e di Dietrich Buxtehude. Non solo Germania, però, nella concezione della musica sacra, ma anche un pezzetto d’Italia, rappresentata dalla maestria vivaldiana manifesta nell’oratorio “Juditha triumphans”. A suggello, infine, della serata due concerti per oboi, uno del caleidoscopico Prete Rosso e l’altro nato dalla maestosa mente di un altro grande del 1685, questa volta sassone, Georg Friedrich Händel. Ingresso a offerta libera.

LIRICA
IL PIANISTA

CONCLAVE Finalmente è giovedì gio. 27: ore 18.30 - 21.00

PUNK

LAMBRINI GIRLS IN ESCLUSIVA AL BRONSON

Sabato 1 marzo (ore 22) il duo inglese delle Lambrini Girls, composto da Phoebe Lunny e Lilly Macieira, sarà al Bronson Club di Madonna dell’Albero per l’unica data italiana del loro tour. Il concerto – dopo quello visto all’Hana-Bi per il festival Beaches Brew – promette di essere un’esperienza infuocata, grazie al loro punk incisivo e ironico, che affronta tematiche sociali contemporanee. Il live act sarà affiancato dall’artista di apertura Kent Osborne. Le Lambrini Girls, notate per la loro attitudine provocatoria, sono tra i gruppi più interessanti della scena alternativa di Brighton e sono pronte a sorprendere ancora una volta il pubblico ravennate. Dopo aver pubblicato l’album di debutto Who Let the Dogs Out, uscito lo scorso 10 gennaio per City Slang, le Lambrini Girls sono pronte a portare dal vivo il loro sound incendiario. Il concerto è sold out.

ROCK/1

The Manifesto 1789 al MacGowan

Venerdì 28 febbraio (ore 21.30) il pub MacGowan di Ravenna ospita il concerto dei The Manifesto 1789, trio lisergico ravennate, rock psych/New wave con influenze anni ’70 e ’90.

FOLLEMENTE

ven. 28 - sab. 1: ore 18.30 - 21 dom. 2: ore 16.00 - 18.30 - 21.00 mer. 5: ore 18.30 - 21.00

MUSICA FOLK

La scozzese Emma Morton al Teatro Socjale accompagnata dai The Graces

Venerdì 28 febbraio (ore 21.30) al Teatro Socjale di Piangipane sarà in concerto Emma Morton, accompagnata dai suoi The Graces. L’incontro e la contaminazione tra roots-rock, soul, jazz e folk caratterizzano i concerti della cantante scozzese Emma Morton, qui accompagnata da Roberto Villa (basso), Piero Perelli (batteria, già con Glen Hansard, Eddie Vedder e Andrea Bocelli) e Luca Giovacchini (chitarre). Morton, dopo la partecipazione a X Factor nel 2014, ha sviluppato uno stile proprio molto contaminato, raggiungendo televisioni e radio e inserendosi nella top 3 nelle classifiche. Emma Morton & The Graces hanno recentemente registrato un nuovo disco nel quale si controbilanciano i toni dolci tipici dell’ereditario folk scozzese di Emma e la passione condivisa dalla band per la musica afroamericana.

FORMAZIONE

AL VIA A MALAGOLA IL CORSO PER SOUND DESIGNER

Iscrizioni aperte fino al 13 marzo per 13 posti gratuiti disponibili

CIRCOLI

Alessandro Braga nelle vesti di Morricone e il rock-blues di Angie Brown al Mama’s Due appuntamenti, nel fine settimana del Mama’s Club di Ravenna. Si inizia venerdì 28 febbraio (ore 21.30) con Emozione per pianoforte e voce. Semplicemente Morricone: nei panni di Morricone-narratore sarà Alessandro Braga, che cura anche la regia dello spettacolo in un unico atto, accompagnato dalle note al pianoforte di Mary Veloce e Luca Bombardi. Edoardo Liverani ed Elisabetta Rivalta si uniscono al cast interpretando le voci dei numerosi personaggi incontrati da Morricone. Sabato 1 marzo (ore 21.30) ecco poi la cantante Angie Brown con lo Special Duet, ossia James Vallicelli (voce e chitarra) e Paolo Di Martino (batteria percussioni). Il repertorio di questo trio è un concentrato di rock-blues anni ‘70, ‘80 e ‘90.

FARMACIE DI TURNO

+APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30

DAL 27 FEBBRAIO AL 2 MARZO SAN BIAGIO via Maggiore 6 - tel. 0544 212684; COMUNALE 8 via Fiume Montone Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; SAVARNA via Savarna 243 (Savarna) - tel. 0544 533631; S. PIETRO IN CAMPIANO via Petrosa 381 (S. Pietro in Campiano) - tel. 0544 576143.

DAL 3 AL 9 MARZO

DRADI via Anastagi 5 - tel. 0544 35449; COMUNALE 8 via Fiume Montone Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 9 viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434; SANTERNO via della Repubblica 1 (Santerno) - tel. 0544 417197.

+APERTURA TUTTI I GIORNI

DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO

servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Montone Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

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Da aprile alla Scuola di vocalità e centro di ricerca vocale e sonora Malagola è in programma il corso di formazione permanente gratuito dal titolo La materia del suono: il sound design nelle performing arts, diretto da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi in dialogo con il sound designer Marco Olivieri e il light designer e direttore tecnico Luca Pagliano. Malagola ospiterà per il secondo anno, in qualità di docenti, ingegneri del suono, artisti ed esperti nell’ambito della sonorizzazione dal vivo, tra cui Robin Rimbaud aka Scanner, Nicola Prodi, Hubert Westkemper e Scott Gibbons. Il corso di formazione si svilupperà nel periodo compreso tra aprile e maggio e sarà ospitato tra Malagola e Teatro Rasi. Fino al 13 marzo, le iscrizioni sono aperte a 13 studenti per sound designer, il bando per la presentazione delle candidature è al link https://tinyurl.com/4rwtuwew.

ROCK/2

I francesi Gloria al Clan Destino

Sabato 1 marzo (ore 22) al Clan Destino di Faenza arriva la band psych-pop-rock francese Gloria. In circolazione dal 2016, è frutto del chitarrista Kid Victrola, al quale si è aggiunto il trio composto da Amy, Baby B e Wendy.

FIDO IN AFFIDO

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Un giallo sui generis di drammatica attualità

Conclave (di Edward Berger, 2024)

Conclave è uscito in sala già da un paio di mesi, ma la drammatica e ineluttabile attualità ci porta a riscoprire un titolo che, oltre alle otto candidature agli Oscar, è tornato sulla bocca di tutti. Dopo l’improvvisa morte di papa Gregorio XVII, viene convocato immediatamente dal cardinale Thomas Lawrence (Ralph Fiennes) il conclave, che riunisce a porte chiuse (“cum clave”) i cardinali della Chiesa cattolica. Oltre a Lawrence le personalità principali sono Aldo Bellini (Stanley Tucci), che continuerebbe la linea relativamente progressista del defunto pontefice, e i più conservatori, dal canadese Tremblay (John Lithgow) al nigeriano Adeyemi (Lucian Msamati), fino al più reazionario di tutti, l’italiano Goffredo Tedesco, interpretato dal “nostro” Sergio Castellitto. Dulcis in fundo, come in tutti i gialli che si rispettino, arriva l’outsider messicano Benitez, mentre a livello di cast, si segnala anche la “sorella” Isabella Rossellini. Il termine “giallo” non è stato citato a caso, perché Conclave si snoda con i canoni del genere, pur non presentando omicidi seriali o situazioni di brivido; ciò che crea questo particolare tipo di atmosfera è la tensione tra i suoi protagonisti, le trattative, i colpi di scena che, pur lentamente, si susseguiranno nell’ultima parte del film. Il tedesco Edward Berger si è messo in luce come regista e co-sceneggiatore dell’ultima e ottima trasposizione del classico antimilitarista Niente di nuovo sul fronte occidentale , guadagnando premi e consensi, e conferma la sua abilità nella regia in questa sua ultima opera. Il pezzo forte è la direzione degli attori, che a dire il vero partono già da un livello molto alto, e la gestione delle scene “di massa”, riguardanti il conclave stesso, imponenti, drammatiche e realistiche. Proprio per questo, il film andrebbe fruito in lingua originale, anche per la varietà degli idiomi, che si perdono con un doppiaggio che inevitabilmente penalizza la straordinaria interpretazione dei protagonisti. Le due ore scorrono bene ma a un certo punto lo spettatore sente il bisogno di una svolta, di un colpo di scena, di uno sviluppo della trama, che se mantenesse l’assoluta linearità rischierebbe sia di annoiare che di deludere; la svolta c’è, è estremamente potente, e va a cambiare le carte in tavola con una scelta di sceneggiatura coraggiosa. Alla Chiesa, in generale, non è piaciuto, mentre la critica ha apprezzato il film nella sua interezza. Comunque la si veda, Conclave è una pellicola che per quasi tutta la sua durata fa respirare il cinema, quello vero. E le opinioni sono personali, questo lo sapete già.

MUSICA FRESCA O DECONGELATA

Norvegesi in America

di Francesco Farabegoli

The Young Mothers - Better If You Let It (Sonic Transmissions, 2025) Tra le realtà musicali che più ci hanno dato godimento negli ultimi 25 anni c’è la scena di jazz contemporaneo norvegese. Detta così a crudo sembra una cosa un po’ bizzarra, ma parliamo di una realtà molto conosciuta e frequentata dagli ascoltatori, che gravita attorno a un paio di etichette strepitose (Rune Grammofon, Smalltown Supersound…) e un pugno di musicisti che si mescolano in band più o meno estemporanee. Tra questi musicisti c’è Ingebrigt Håker Flaten, che suona il basso/contrabbasso e milita tra le altre in una band essenziale chiamata The Thing (assieme a Mats Gustafsson e Paal Nilssen-Love, forse le due gure centrali della scena). Ha messo le mani anche sul disco che nominerei per primo se mi chiedessero qual è il più bell’album degli anni ’10: The Cherry Thing, ritorno di Neneh Cherry (con i The Thing, appunto) dopo 15 anni e passa di silenzio discogra co. Håker Flaten a dire il vero vive negli Stati Uniti da vent’anni, è una gura centrale dell’improjazz americano e oltreoceano è il fondatore di un’altra band: si chiamano The Young Mothers e suonano un pregevolissimo minestrone di roba in cui individuare per lo e per segno gli ingredienti non è proprio facilissimo. C’è sicuramente del jazz, non proprio free ma sicuramente basato sull’improvvisazione. E un po’ di quello che qualcuno chiamava nu-jazz, quelle cose per cui è famosa gente come Gilles Peterson. C’è tanto hip hop, soprattutto quello avant dei primi anni duemila (Madvillain, Cannibal Ox e gruppi simili), e poi c’è tutto quello che serve a sparigliare e dare sapore. Un occhio alla world music, in particolare a ritmiche che hanno sapori un po’ di Africa e un po’ di Sudamerica, e tutto quel che ci può passare in mezzo. Va detto anche che è un disco degli Young Mothers, e chi ha sentito le loro cose passate (una volta vennero anche a suonare all’Area Sismica) sa che non stiamo parlando di roba che ti puoi ascoltare serenamente mentre sorseggi un daiquiri: a un certo punto la violenza e l’arroganza spicciola prendono il sopravvento sugli elementi colti, e ci si ritrova tirati in mezzo a una rissa da stadio, nel ruolo del povero innocente pestato a sangue. C’è anche gente a cui questo atteggiamento arrogante e massimalista non piace. Rispetto le scelte di chiunque ma cerco di non discutere di musica con questi individui.

Quando il corpo non è ciò che credi
di Matteo Cavezzali *

Noi abbiamo un corpo o siamo il nostro corpo? Nella società digitale in cui viviamo ci dimentichiamo spesso di essere corpo, considerandolo solo nel momento in cui si ammala. Se per gli antichi greci era normale pensare il corpo come una parte essenziale dell’esistenza, tanto da far nascere la loso a proprio nelle “palestre”, oggi il corpo è più utilizzato come mezzo per l’appagamento sensoriale o come modo per apparire, dimenticandoci che un corpo bello da vedere non è necessariamente sinonimo di un corpo sano. Per il losofo Michel Foucault il corpo è un sistema di “bio-potere”: un luogo di scontro politico, basti pensare allo scandalo della corporeità per la chiesa, o alle battaglie sull’aborto e la disforia di genere. Alla storia del corpo e degli organi che lo compongono ha dedicato un libro Vittorio Lingiardi, psichiatra (quindi medico): Corpo, umano (Einaudi) racconta il nostro corpo passando a scandaglio i suoi organi tra scienza, letteratura e suggestioni varie, come se fosse una wunderkammer. Lingiardi inizia sostenendo che l’idea di una separazione tra mente e corpo sia errata. Già Freud sosteneva che la pelle è il primo organo psichico, dopo di lui Winnicott scrisse molto sull’importanza del contatto corporeo e la teoria dell’attaccamento. La mente è quindi il corpo stesso. Il pensiero inizia dalle prime sensazioni siche, quando siamo ancora immersi nel liquido amniotico, e prosegue con il contatto con il corpo materno. Il corpo e i suoi organi hanno avuto nella storia dell’umanità molti signi cati simbolici. Il più raccontato è il cuore, il cui battito è sinonimo di vita. Nei millenni ha preso tanti signi cati, per gli Egizi aveva un vaso canopo dedicato a mantenerlo nell’eternità, ancora per Aristotele il cuore era l’unico centro del pensiero umano. È con Galeno che i Romani iniziano la lunga storia occidentale che vede cervello e cuore in contrasto tra loro; come scrive Pascal, uno centro della ragione l’altro dei sentimenti. Differenze che ovviamente non hanno valore scienti co ma solamente simbolico, ma che fanno ormai parte del nostro modo di intendere il corpo. Il libro si chiude con il cervello. Il cervello non è una centralina che dà ordini al corpo, come molti pensano, ma è al contrario un ricettore di stimoli che arrivano da tutti gli organi, in primis dalla pelle, che apre a esplorare il mondo. Il cervello è più simile a un direttore d’orchestra, ed è un organo ancora molto misterioso. L’ultima scoperta su di esso è molto recente e si tratta dei neuroni specchio, che hanno modi cato in modo radicale la visione che avevamo del suo funzionamento. Questi neuroni proiettano le emozioni delle altre persone in noi, e sono il motore dell’empatia. Insomma molto c’è ancora da scoprire, ma, come sottolinea l’autore, l’eccezionalità della vita umana è che, come un’opera d’arte, trascende il materiale di cui è stata realizzata.

La nuova Taverna “sotterranea” di Ravenna, pronta anche per una visita reale...

Una cena nel ristorante da poco inaugurato in via Cavour e dedicato a Lord Byron: menu essenziale tipico romagnolo in un ambiente suggestivo, con un servizio premuroso

Dopo aver frequentato ristoranti, trattorie, pizzerie e osterie, a cena – in quattro – ci rifocilliamo in una taverna, denominazione più unica che rara a Ravenna. Ma che indubbiamente rievoca lo spazio sotterraneo e l’epoca (fra Settecento e Ottocento) in cui fu realizzato e utilizzato come cantina, a Palazzo Guiccioli, che si affaccia nella centralissima via Cavour. Il locale, aperto da appena due mesi, è punto di ristoro della grande residenza nobiliare, mirabilmente restaurata dopo annosi lavori di recupero architettonico e funzionale da parte della Fondazione della Cassa dei Risparmi. L’edi cio è stato recentemente aperto al pubblico e vanta un bel giardino di corte e i musei storici dedicati al Risorgimento e a Lord George Byron, che a Ravenna fu ospite fra il 1819 e il 1821 a seguito dell’amata e amante Teresa Gamba Guiccioli, moglie ventenne dell’anziano conte Guiccioli, proprietario del palazzo. La taverna è per l’appunto intitolata a Byron, il più celebre fra i poeti romantici, giovane aristocratico inglese, “rivoluzionario” e instancabile viaggiatore.

L’ambiente in cui ci accomodiamo a tavola è proprio suggestivo con alcune sale dalle alte volte di mattoni faccia a vista. Si dice – fra aneddoti e testimonianze – che in quella cantina Byron custodisse, da vero eccentrico, «un serraglio formato da dieci cavalli, otto cani, tre scimmie, cinque gatti, cinque pavoni, un corvo, un’aquila, un falco, un paio di porcelli-

ni d’India e una gru egiziana» (fonte National Geographic), ma anche le armi per i primi patrioti “carbonari” di cui il poeta sovversivo era sodale e sostenitore.

IL PARERE DEL GOURMET

Esperienze di degustazione nei locali di Ravenna e della Romagna. Senza pregiudizi e prebende, il racconto del piacere di stare a tavola fra cibi autentici, ospitalità e giusto conto

lasagne, strozzapreti, carni di maiale, agnello, manzo, coniglio. Poche le eccezioni e appena una concessione per il pesce (baccalà) e piatti vegetariani (tempeh o tofu con verdure). La presentazione delle portate è minimale, per quanto curata ad evidenziare ingredienti e condimenti. Come di consueto abbiamo ordinato “a sentimento” scambiandoci bocconi a vicenda per avere un quadro più esteso dei giudizi di gusto. Abbiamo assaggiato una Tartare di manzo con or di sale dell’antica Salina Camillone e pepe al limone (fresca e delicata); una ParPROVATO PER VOI

Lasciati i racconti storici ci dedichiamo al cibo offerto dalla taverna, un locale da una sessantina di coperti con postazioni comode, fra sedie e divanetti imbottiti. L’atmosfera, nonostante la dimensione ipogea, è confortevole e senza fronzoli né frastuono. Ottimale la climatizzazione e l’illuminazione, diffusa nello spazio architettonico e dettagliata sul tavolo,

grazie a sottili paralumi di design a led che deniscono bene il tavolo e le pietanze, senza infastidire la vista. L’apparecchiatura è tradizionale con tovaglia e tovaglioli di spesso tessuto bianco e stoviglieria di buona fattura. Il menù è essenziale, articolato in cinque o sei proposte per ogni categoria gastronomica fra antipasti, primi piatti, pietanze con contorno e dolci. L’offerta punta sulla cucina tipica romagnola, preparata in osservanza della tradizione senza particolari innovazioni: taglieri di salumi e formaggi, cappelletti, tagliatelle,

Il nostro ristorante riaprirà sabato 1 Marzo

Az. Agr. Trerè - S.S. soc. agr. via Casale 19 - Monticoralli - Faenza (RA) Tel. +39 0546 47034 / +39 348 8089108 / +39 348 2685356 trere@trere.com - www.trere.com

LA PAGELLA DI

Taverna Byron

Ambiente 4,5

Servizio 4

Cucina 3,5

Qualità / Prezzo 4

migiana di melanzane (ben dosata e saporita); Paccheri cacio, pepe e guanciale bruschettato (equilibrati fra morbidezza e croccantezza); Cappelleti in brodo e Tagliatelle ai funghi porcini: su questi due piatti, sostanzialmente piacevoli, si è però aperta una discussione sullo spessore della sfoglia al mattarello, nel nostro caso di una certa consistenza. Che per almeno due di noi è stata meno apprezzata – al di là della bontà del brodo e del ripieno di parmigiano per i cappelletti e dell’ottimo amalgama dei porcini freschi per le tagliatelle – visto che

preferiscono una pasta all’uovo tirata più sottile. Per quanto riguarda le pietanze ci siamo accontentati di gustare un Coniglio in casseruola con carcio e una ciotola di Radicchi di campo con i bruciatini, entrambi piacevoli, non troppo calcati nella sapidità. In ne, ci siamo cimentati con i dolci, “spartani” nella confezione ma assai deliziosi nell’equilibrio fra consistenza e aromi: un Créme Caramel, un Mascarpone con cioccolato (straordinariamente sof ce e delicato) e una notevole Zuppa inglese, la cui origine (in verità sconosciuta), in una delle tante versioni proverbiali, viene fatta risalire alla presenza di Byron a Ravenna, la “sopa dl’ingles” per l’appunto... Poi abbiamo concluso il pasto con una fragrante tazza di caffè.

Per il bere, scegliendo da una carta dei vini ben curata e selezionata, ci siamo limitati a ordinare una bottiglia di rosso romagnolo, il robusto (ma non troppo) Sangiovese superiore “Le Papesse” di Villa Papiano da Modigliana.

Da sottolineare il servizio, sempre premuroso, attento ed ef ciente nei tempi di consegna delle portate, che ha dato un tocco di gentilezza, non sempre scontato in un ristorante, a tutta la cena.

Tutto compreso abbiamo speso 161 euro (40 a testa). Chissà se Re Carlo d’Inghilterra e consorte, attesi a Ravenna a inizio aprile per una visita uf ciale (anche per vedere il Museo Byron) si fermeranno alla taverna del poeta per un lunch “alla romagnola”.

COSE BUONE DI CASA

A cura di Angela Schiavina

Pesce al sale profumato

Questa ricetta è di Giorgia Chiatto di Napoli, insegnante Aici.

Ingredienti: 1 orata o 1 branzino di 800/1.000 grammi circa; 1,5 kg di sale grosso possibilmente integrale; 1 albume; qualche foglia di alloro; 1 rametto di rosmarino; qualche foglia di salvia e di timo; fettine di limone; 300 g di patate; 200 g di zucchine piccole; mezzo scalogno; sale; pepe.

Preparazione . Lessare le patate, schiacciarle grossolanamente con una forchetta, tritare le zucchine e saltarle un minuto in padella con un filo d’olio e con lo scalogno tritato. Amalgamare le zucchine con le patate e aggiustare di sale e pepe. Tritare le erbe aromatiche e mescolarle al sale insieme all’albume. Sventrare e lavare accuratamente il pesce (io lo faccio sempre fare al pescivendolo), asciugarlo e sfilettarlo intero, liberandolo dalla lisca centrale. In una pirofila preparare uno strato abbondante di sale, appoggiarvi sopra il pesce, farcire il ventre con l’impasto di patate e zucchine e coprire il pesce con il sale rimanente. Passare in forno preriscaldato a 220° per circa 35/40 minuti finché la crosta non appare rosata. Quindi toglierlo dal forno, spaccare la crosta di sale, pulire il pesce e servire subito, condito con un filo di olio extra vergine d’oliva e con le fettine di limone.

SBICCHIERATE

Lillatrino, poetico vermentino toscano

Vorrei iniziare condividendo alcune parole in merito al vino dell’immenso Guido Ceronetti (poeta, scrittore, losofo, teatrante, drammaturgo, giornalista e tanto altro), nelle quali mi ritrovo come se fossi a casa. «Il vino buono non è il vino bello, cioè non ha la bellezza volgare, ma la segreta. La bellezza del vino è quella del cuore, che l’occhio, nella sua egoistica stupidità, non può capire. Per capire un vino bellissimo, bisogna aver saputo prima respingere i simulacri pieni di frode della bellezza canonica». Sicuramente non canonico è il Lillatrino, un Montecucco Doc 2022 ottenuto da vermentino in purezza dall’azienda Pierini e Brugi, in località Belvedere (provincia di Grosseto). Deve il suo nome dalla presenza imponente attorno al vigneto di arbusti rigogliosi di lillatro, essenza tipica della macchia mediterranea che rappresenta. Pigiatura sof ce, fermentazione spontanea, af namento in acciaio, questo bianco ci restituisce appieno il tratto di Maremma da cui proviene, storicamente vocato per la viticoltura, con un bouquet esplosivo su cui dominano gli agrumi, le note erbacee e i ori gialli. Come sempre, le cose iniziano però a farsi serie in bocca, dove questo vermentino fuori dagli schemi si rivela allo stesso tempo euforico e compassato, di freschezza dirompente ma mirabilmente equilibrato. Il nale è lungo e balasamico. Molto bene.

Serata Tirolese

GIOVEDÌ 20 MARZO - ORE 20

Menù degustazione

Liptauer (Crema spalmabile) con pane nero e Brezel

Spätzle al formaggio tirolese con anelli di cipolla arrostiti

Costine di maiale con insalata di cavolo

Strudel di mele con salsa di vaniglia calda

IlMolinettoèlietodicomunicarecheilsuoimpegno Green èincostanteevoluzioneedaumentoperché èfermamenteconvintochequestasialastradagiustadaseguire. Greenèbello!

Gulasch di manzo con Knödel di pane

COSTO 39 EURO a persona

Birra Hirter dall’ Austria a fiume, musica tirolese, balli tradizionali con il Trachtenverein Almleben da Absam e tanto divertimento assicurato!

IL 18 MARZO

A cura di Alessandro Fogli

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