R&D 31 01 2019

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31 GENNAIO-6 FEBBRAIO 2019

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I CONTI IN TASCA Carrello della spesa, pieno di benzina, affitto e salute: i prezzi del carovita

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INTRO / 3 31 gennaio-6 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Trivelle, ok la difesa del settore ma niente retorica green di Andrea Alberizia

Ogni volta che qualcuno, di solito si tratta di Governi o di associazioni ambientaliste, si accosta al settore delle estrazioni di idrocarburi in mare si alza la protesta da Ravenna. Padroni e lavoratori sanno mettere da parte storiche divisioni di qualunque tipo e fanno fronte comune: guai a chi tocca le trivelle. La scena la stiamo vedendo in queste settimane con l’emendamento al Ddl Semplificazioni, voluto da Lega e M5s in Parlamento, che introduce uno stop di 18 mesi ai pozzi di ricerca offshore. Gli operatori dicono che la modifica introdotta metterà in ginocchio il settore che per Ravenna vorrebbe dire una tragedia visto che è considerata un’eccellenza nel campo e mantiene migliaia di famiglie grazie ai posti di lavoro. Gli operatori dicevano la stessa cosa anche tre anni fa quando si arrivò al referendum proposto dalle Regioni per decidere se abrogare una norma che consente di prolungare le concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro le 12 miglia dalla costa, finché i giacimenti non si esauriscono. Poi non si arrivò al quorum, tutto rimase com’era eppure la crisi per il settore c’è stata lo stesso. Di solito i rappresentanti delle categorie e le istituzioni seguono una linea di difesa consolidata. La riassumiamo brutalmente: sappiamo che gli idrocarburi non sono fonti inesauribili, sappiamo che sono inquinanti ma alla produzione di energia da fonti rinnovabili bisogna arrivare gradualmente per consentire la graduale riconversione del settore e salvare l’occupazione e poi qua a Ravenna tiriamo fuori del gas che è il meno inquinante. Tutto vero: una lucida riflessione di buon senso. Poi però quando passa la buriana non si sente più lo stesso fronte compatto padronilavoratori-istituzioni-locali che alza la voce con la stessa animosità di questi giorni per chiedere la definizione di una politica energetica nazionale a lungo termine e una reale migrazione verso le rinnovabili per passare dalle parole ai fatti. La riconversione di un settore costa soldi. Un tema che, fatti salvi i casi più virtuosi che esistono, viene visto da alcune imprese come qualcosa da evitare più possibile o almeno rinviare. Tutto sommato è anche comprensibile. Se chiedete all’oste com’è il vino vi dirà che il suo è il migliore. Se dite a un petroliere di smantellare tutto e passare all’energia green questo fa la difesa d’ufficio a tutti i costi perché hai voglia a dire che gli idrocarburi si esauriranno ma difficilmente questo accadrà prima del suo ritiro dall’ufficio per godersi i meritati guadagni di una vita di lavoro. Ecco, allora va bene la difesa del settore per proteggere posti di lavoro, di ‘sti tempi poi. Magari risparmiamoci solo tutta la retorica del “non vediamo l’ora di diventare green ma dovete darci il tempo di farlo”. Anche solo per coerenza, che non è mai male.

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POLITICA CONGRESSO PD: NEI CIRCOLI VINCE ZINGARETTI

ECONOMIA TRIVELLE: PASSA AL SENATO LO STOP DI 18 MESI

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I-IV

PRIMO PIANO CAROVITA: VARIAZIONI DEI PREZZI IN DIECI ANNI

SOCIETÀ IN CRESCITA GLI ACCESSI ALLA BIBLIOTECA

SPORT BASKET, A LUGO L’ESPERIMENTO ORVA CONTINUA

TEATRO LETTURE SCENICHE AL RASI CON LE ALBE

INSERTO CENTRALE AMICI ANIMALI I SERVIZI VETERINARI ANCHE A DOMICILIO

JUNIOR IL GENIO DA VINCI IN UNA MOSTRA INTERATTIVA da pagina

32 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E NOTIZIE SUL MONDO DELLA CASA HI-TECH PROSEGUONO IN TUTTA LA CITTÀ I CANTIERI DELLA FIBRA OTTICA PER CONNETTERE CASE E UFFICI

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Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 800

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA


4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Una parte del racconto” (Mezzano) di Adriano Zanni

La redazione risponde

PERCHÉ NESSUNO SCENDE IN PIAZZA PER I MIGRANTI? Dove siamo tutti? Perché nessuno sta scendendo in piazza in questa città? E perché quando anche ci si prova, si vedono sempre le solite poche stesse facce? Possibile che parrocchie, sindacati come la Cgil e organizzazioni come l’Arci (stendiamo un velo sui partiti...) non siano capaci di mettersi insieme? E gli stranieri? Gli immigrati o i figli di immigrati? Tutte le associazioni che danno vita al festival delle culture? Come è possibile che nemmeno un evento come quello della Sea Watch a Siracusa o, prima, a Natale, non riesca a mobilitare almeno qualche centinaia di persone, se non migliaia in una terra che ha un porto e che ha una tradizione di volontariato, di solidarietà, di cooperazione, e di sinistra? A cosa serve, esattamente, la Rete antirazzista nata in città? Perché i sindacati pensano solo a contrastare la manovra economica? E come è possibile che non sia giunta notizia della firma dell’appello “Non siamo pesci” di nessuno dei nomi più importanti della cultura cittadina? In una città e una provincia dove non si contano le celebrazioni per la liberazione dal nazifascismo e contro l’olocausto, oggi nessuno sente il bisogno di stare insieme agli altri, a tanti altri, per dire che le politiche di Salvini non ci appartengono, per far vedere che no, non è vero che “la gente” è tutta

con lui. È indifferenza, noncuranza, menefreghismo, paura o convinzione quella che sembra stia pervadendo anche la nostra città? Lo stanno dicendo tutti in questi giorni: la storia ci giudicherà per questo, saremo tutti chiamati a rispondere della nostra indifferenza. Che senso

ha citare e insegnare le parole di Liliana Segre a scuola a ragazzi quando poi, fuori, nessuno sembra ricordarle? Possibile che ci si mobiliti di più per l’oil&gas (di cui per carità, nessuno vuole negare l’importanza) che per vite umane a rischio? Lettera firmata

Gentile lettrice, pubblichiamo volentieri il suo spunto polemico e appassionato, come altrimenti del resto non potrebbe essere, dato il tema. Inutile negare che si nota una certa discrepanza tra l’impegno educativo e anche istituzionale e culturale su questi temi e il reale coinvolgimento delle persone al momento della

U n m o n d o d i p i c c o l e c os e s p e c i a l i

T a n t e i de e b e l l e , s o s t e n i b i l i , di v e r t e n t i p e r i t u oi r e g a l i d i S a n V a l e n t i n o . . . e n o n s o l o Via Ravegnana, 4 Borgo S. Rocco Ravenna Tel. 329 1029973

plasticose

“chiamata” in piazza. Un fenomeno complesso, forse mosso soprattutto dalla rassegnazione che dall’indifferenza, almeno nelle generazioni più adulte: la piazza serve ancora davvero a qualcosa? Ora pare ci sarà un appuntamento il prossimo sabato (vedi p. 6) senza bandiere. Vedremo come andrà.


PUNTI DI VISTA / 5 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Misteri e timori tra custodi, geotritoni e notti estive d’autunno di Moldenke

“Servono più controlli all’ingresso dei musei”. L’appello è del Scmdc (Sindacato Custodi dei Musei del C....), preoccupato per i dati sulla mostra al Mar e dei primi due mesi del nuovo museo di Classe che hanno registrato rispettivamente 7mila (su 17mila complessivi) e 6mila (su oltre 10mila complessivi) ingressi gratuiti. L’ipotesi è che queste 6-7mila persone – secondo le prime indagini sempre le stesse, quelle che di solito si fermano più del dovuto anche davanti ai buffet – siano entrate di nascosto, senza pagare il biglietto, sfruttando le difficoltà di custodi “costretti a turni sempre più massacranti”, dichiara il Sindacato. Qualcuno invece ha ventilato l’ipotesi che siano stati conteggiati anche i visitatori dell’inaugurazione (della mostra e del museo) e del finissage (della mostra), quando potevano entrare indisturbati cani e porci, per cercare di fare una figura migliore sulla stampa (che diciassettemila è pur sempre meglio di diecimila e diecimila a sua volta è meglio di quattromila) ma il mistero resta. “Le estati non sono più quelle di vent’anni fa”. Preoccupano le dichiarazioni di esperti meteorologi, secondo cui potrebbero esserci tracce di clima estivo anche in ottobre e perfino in novembre. Non sono quindi da escludere ulteriori ritardi per la riapertura della Ravegnana, inizialmente fissata «in primavera», e ora battezzata dalla Regione «entro la fine dell’estate». Allo stesso modo rischia un ulteriore slittamento anche il mercato coperto di Ravenna, stando alle ultime dichiarazioni. La speranza degli addetti ai lavori è che sia in arrivo un agosto piovoso e l’estate possa finire in tempo, alla faccia dei meteorologi. “Da San Marino ammettono: siamo stati noi a insabbiare il porto di Ravenna”. Scottante rivelazione di un settimanale del Titano che riporta una conversazione privata tra il re e la regina del regno incantato di San Marino, stufi «di avere tra i coglioni», citiamo testualmente, «tutti questi crocieristi con il cappello di paglia» che preferivano visitare San Marino piuttosto che Ravenna una volta sbarcati dalle loro navi a Porto Corsini. Ecco così l’ordine inviato alla mascotte degli ultimi Giochi dei Piccoli Stati (che, lo giuro, è un geotritone), ad andare a insabbiare i fondali di Ravenna. Rimangiatevi tutto, voi che avete dato la colpa alle istituzioni.

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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

LA SFIDA

Da sinistra: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina, Roberto Giachetti

I numeri del congresso tra gli iscritti Pd in provincia di Ravenna

VOTANTI

ZINGARETTI

MARTINA

GIACHETTI

1.984

32,8%

50,6% 14%

Congresso Pd: nei circoli vince Zingaretti Primo round al governatore del Lazio nel voto riservato agli iscritti, seguito da Martina e Giachetti Soddisfazione del segretario provinciale per la partecipazione. Il 3 marzo le primarie aperte a tutti Nicola Zingaretti conquista la maggioranza dei duemila voti espressi dagli iscritti ai circoli Pd in provincia di Ravenna nell’ambito della scelta dei candidati alle primarie aperte del 3 marzo. Le convenzioni di circolo si sono concluse domenica 27 gennaio: hanno partecipato 1.984 persone pari a circa il 50 percento degli iscritti al Partito democratico. Di seguito i risultati delle votazioni (dati diffusi dalla segreteria provinciale): Nicola Zingaretti 992 voti (50,64 percento), Maurizio Martina 642 (32,77), Roberto Giachetti 274 (13,99), Dario Corallo 16 (0,82), Maria Saladino 28 (1,43), Francesco Boccia 7 (0,36). Spetterà ora alla convenzione nazionale sancire il risultato dato dai territori e determinare quali saranno i tre candidati più votati che, dunque, potranno accedere alla fase delle primarie del 3 marzo ma che appare chiaro, dall’andamento nazionale, saranno proprio Zingaretti, Martina e Giachetti (questi ultimi due, come noto, si dividono i voti dei renziani). «Al termine di questa

prima fase congressuale – ha detto il segretario provinciale Alessandro Barattoni (schieratosi con Martina) – non posso che esprimere soddisfazione per la partecipazione riscontrata. I congressi di circolo non sono stati solo uno strumento di voto, ma un’occasione di confronto e discussione sul futuro del partito, dell’Italia e dell’Europa. Adesso lavoreremo insieme per rendere il più possibile partecipate le primarie del 3 marzo. Nelle prossime settimane verranno organizzate tante iniziative del Pd e dei comitati. Invito tutti i cittadini a partecipare affinché il congresso sia utile a condividere preoccupazioni idee e progetti nella discussione. Un grande ringraziamento va ai tanti militanti e volontari che hanno organizzato le assemblee, permettendo al nostro partito di rimanere l’unico nel quale uno vale uno e che coinvolge e interroga i suoi iscritti nei processi decisionali». Particolare soddisfazione è stata espressa ovviamente dal comitato uscito vincitore (anche nel resto della Regione) di

cui fa parte come noto anche il sindaco Michele De Pascale. Non troppo sorprendentemente, Martina ha dato molte soddisfazioni ai suoi nel Faentino, dove storicamente abbondano i renziani: è risultato primo con il 48 percento delle preferenze. Entusiasmo tra le file del comitato per il terzo classificato, la cui candidatura era nata a sorpresa dopo il ritiro di Minniti. «Siamo cresciuti ogni giorno – scrivono – fino a superare la quota di 30 volontari. Siamo cresciuti nei voti. Le stime ci davano al 6% e con l’entusiasmo abbiamo portato la mozione Giachetti-Ascani in provincia di Ravenna ben oltre il 14%, bloccando letteralmente la favoritissima e organizzatissima mozione Zingaretti e la mozione Martina. Per un manipolo di volontari, molti sotto i 35 anni, la quasi totalità alla prima esperienza di congresso, è stato un risultato encomiabile e di cui andiamo fieri». Ora la parola passerà, il 3 marzo, a una platea molto più ampia. Quanto più ampia è una delle incognite.

IN PIAZZA Manifestazione autoconvocata per l’accoglienza a chi scappa da guerre e fame Il 2 febbraio alle 14 anche a Ravenna cittadini e associazioni si stanno organizzndo per svolgere la manifestazione autoconvocata in modo spontaneo in tutta Italia, per dar vita a una catena umana attorno a tutti gli edifici di tutti i Comuni Italiani. Sulla pagina Facebook “L’Italia che Resiste” si legge: «Perché abbiamo scelto di resistere alle scelte inumane, di chi vorrebbe lasciar morire in mare chi scappa dalla guerra, dalla fame e dalla povertà. Perché non si torni indietro mai più». I partecipanti sono invitati a portare un un simbolo del salvataggio in mare. Info, adesioni e volontariato: resistenza2febbraio@gmail.com.

LEGA Banchetti a sostegno di Salvini in tutta la provincia Fine settimana di mobilitazione e banchetti per la Lega anche in provincia di Ravenna (nella foto quello di Lugo di mercoledì 30 che replicherà anche domenica 3). Si tratta di una raccolta firme sotto l’appello “Salvini non mollare”, in relazione alla richiesta di processo per il Ministro dell’Interno in merito alla nota vicenda della nave Diciotti quando per cinque giorni non autorizzò lo sbarco dei profughi, pur trattandosi di una nave battente bandiera italiana. Il venerdì i militanti del Carroccio saranno a Cervia e San Pietro in Vincoli, il sabato a Bagnacavallo e Ravenna (al mercato cittadino la mattina e in centro il pomeriggio).


POLITICA / 7 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

CONTI PUBBLICI

Holding: risultato 2018 migliorato rispetto alle previsioni

L’INCONTRO Meetup 5 Stelle ed esperti a confronto sulle valli

Nel 2019 ci si aspetta un risultato netto di 10,656 milioni di euro Saranno vendute azioni Hera

Si conferma il buon andamento di Ravenna Holding nel preconsuntivo 2018. Le previsioni di budget sono state migliorate in maniera significativa. La società – che detiene le partecipazioni dei Comuni di Ravenna (socia maggioritaria al 77,08 per cento) e ha tra i soci anche il Comune di Cervia (10,08 per cento), Faenza (5,17 per cento), Russi (0,66 per cento) e la Provincia (7,01 per cento) – vede un pre consuntivo 2018 da 12,564 milioni di euro, con un miglioramento rispetto a quanto previsto pari a 1,387 milioni di euro. «Si prevede – si legge in una nota della società – il raggiungimento di tutti gli obiettivi di tipo strategico assegnati a Ravenna Holding dai Comuni Soci, misurati con indicatori di efficienza-economicità e solidità finanziaria, sia a livello di singola società che di gruppo. Ravenna Holding e le società controllate presidiano e monitorano in particolare le voci di costo, con specifico riferimento ai costi per personale e per servizi». Positive anche le previsioni per il triennio 2019-2021, le cui previsioni approvate dal Cda saranno ora sottoposte all’ap-

tato netto pari a euro 10.656.807, beneficiando anche degli introiti straordinari derivanti dalla vendita ipotizzata azioni Hera (tra 2,5 e 3 milioni), già prevista nel piano programmatico dello scorso anno. «Anche al netto della plusvalenza prevista per la vendita delle azioni Hera – che consente nel 2019 di compensare da un punto di L’amministratore delegato vista economico la perdita e presidente di Ravenna dei dividendi per le azioni Holding Carlo Pezzi vendute, e garantire risultati non ordinari – il conto economico evidenzia risultati strutturalmente positivi. Per tutto il periodo di Piano, si prevede un utile “strutturale” che si può mantenere superiore agli 8 milioni netti, garantendo agli azionisti dividendi superiori ai 7 milioni», scrive ancora la società. Ravenna Holding ha garantito la distribuzione agli stessi, pianificandone la copertura finan- azionisti (dal 2005, anno di costituzioziaria necessaria, e confermando nell’arco ne, ad oggi) di dividendi per oltre 81 midi piano la riduzione dell’indebitamento e il lioni di euro, pari all’81,36% dell’utile mantenimento di una posizione patrimo- prodotto, oltre a 35 milioni di euro complessivi legati a due riduzioni volontarie niale e finanziaria equilibrata. L’esercizio 2019 è stimato con un risul- del capitale sociale. provazione dei soci. Il piano triennale 2019-2021 è stato predisposto tenendo conto degli indirizzi espressi dal coordinamento soci, e considera gli investimenti anche di natura immobiliare delineati dagli

Il 2 febbraio, in occasione della Giornata mondiale delle zone umide, i gruppi del Movimento 5 Stelle di Alfonsine, Argenta, Cervia, Codigoro ed i Meetup ‘’Comacchio e 7 lidi’’ e ‘’A riveder le Stelle Ravenna’’ hanno organizzato un incontro pubblico per fare luce, spiegano «su un patrimonio di tutti i cittadini sempre più a rischio». L’appuntamento è ad Argenta, al Museo delle Valli alle 16. Tra gli interventi quello di Giorgio Lazzari, che ha dedicato tutta la sua vita alla protezione e allo studio dell’Oasi di Punte Alberete, Riccardo Gennari, guida ambientale, Francesco Mezzatesta, scrittore e naturalista, e Mattia Lanzoni, ittiologo e docente dell’Università di Ferrara. Si proseguirà con i contributi dei portavoce del Movimento 5 Stelle: Andrea Bertani consigliere regionale, Claudio Dolcetti, consigliere comunale di Codigoro, Stefano Gemignani consigliere comunale di Alfonsine, Francesca Santarella, Cora Bonazza e Davide Grossi attivisti rispettivamente dei Meetup di Ravenna, Comacchio e Cervia. A fare gli onori di casa Luca Bertaccini il consigliere e neo candidato sindaco di Argenta.

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Entratina dello Chef - Sorbetto al “BVB” Tartare di Romagnola, Gelato Senape e Miele, Salsa all'Uovo e Mela Croccante Risotto alla Zucca, Gelato al Fossa, Friscous e Olio al Rosmarino Tagliata di Petto d'Anatra con Gelato al suo Foie Gras, riduzione al Sangiovese Crema di Topinambur e Chips di Patate Viola Zabaione all'Albana e Scroccadenti Vini in abbinamento: BVB Spumante Brut Famoso 2018 Bianco delle Volture Forli Igp Famoso 2018 Cleonice Romagna Docg Albana 2017 Fiorone Romagna Doc Sangiovese Castrocaro 2017




10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

OFFSHORE

Trivelle, accordo Lega-M5s: stop 18 mesi Il sindaco: «Intesa disastrosa» De Pascale annuncia la partecipazione alla manifestazione sindacale a Roma il 9 febbraio E il leghista Pini sta con il primo cittadino: «Non basta per tutelare il comparto»

Lega e Movimento 5 Stelle sono arrivati a un accordo in Parlamento sulle trivellazioni in mare. Il tema riguarda da vicino Ravenna dove il settore offshore è radicato con alcune migliaia di posti di lavoro. L’intesa tra le due anime del governo Conte prevede non più uno stop di tre anni alle ricerche come proponevano i grillini ma diciotto mesi e un aumento dei canoni di concessione pari a 25 volte (rispetto alle 35 previste in una bozza precedente). Dopo l’ok del Senato il 29 gennaio, dovrà pronunciarsi la Camera. Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, parla di «intesa disastrosa» e prosegue nel solco tracciato di un asse con il Carroccio per fare leva sulla componente meno integralista dell’esecutivo: «La Lega è ancora in tempo per alzare la testa sia al Senato che alla Camera e ribadisco la richiesta a Salvini di venire a Ravenna a incontrare i lavoratori e le imprese prima dell’approvazione definitiva». Il primo cittadino afferma che «questo provvedimento in nessun modo tutela l’ambiente anzi, aumenterà le emissioni poiché non riduce il consumo di fonti fossili, quello sì sarebbe un obbiettivo serio, ma semplicemente penalizza la produzione nazionale a favore delle importazioni e il gas estratto all’estero, per essere trasportato, ha una dispersione di circa il 30 percento con conseguente aumento delle emissioni». De Pascale annuncia che il 9 febbraio sarà a manifestare a Roma con i lavoratori, le imprese e i sin-

dacati del comparto offshore di Ravenna che in blocco, esclusa solo Confesercenti, hanno firmato un documento diretto al Governo. L’1 febbraio a Bologna una riunione del tavolo offshore convocato dall’assessorato alle Attività produttive. Come già si era visto nei giorni scorsi, De Pascale ha trovato in Gianluca Pini, ex deputato leghista e presidente della sezione romagnola

del partito di Salvini, il “suo uomo all’Havana”. Pini fa sapere che «lavoreremo fino all’ultimo, se serve anche durante la seconda lettura alla Camera, per salvaguardare il settore oil & gas: l’emendamento uscito dalla mediazione di stanotte infatti non tutela ancora a sufficienza il comparto». È proprio il comunicato stampa del Carroccio a parlare di «impegno assieme a Giorgetti ed altri esponenti della Lega in un du-

TAVOLA ROTONDA Al via il master in diritto marittimo La Camera di Commercio di Ravenna ospita l’inaugurazione del master in Diritto marittimo, portuale e della logistica – organizzato nel campus di Ravenna dal dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna – e per l’occasione andrà in scena una tavola rotonda a cui interverranno i presidenti di dieci Autorità di sistema portuale italiane, per la prima volta riuniti a Ravenna. Appuntamento alle 15 di venerdì 1 febbraio. Il titolo della tavola rotonda è “Porti: pubblico o privato”, modera Angelo Scorza, direttore responsabile del magazine online Ship2Shore, conclusioni del professore Stefano Zunarelli, ordinario di diritto della Navigazione dell’Università di Bologna. Il master diretto dalla professoressa Greta Tellarini, in collaborazione con l’Autorità di sistema portuale del mare adriatico centro settentrionale e con il patrocinio di Assoporti e di Confetra, prevede 200 ore di didattica frontale e 500 ore di stage.

ro braccio di ferro con i 5stelle». Addirittura Pini arriva ad affermare che avrebbe «barattato volentieri la tenuta del settore con la fine di questa esperienza di governo che ha mostrato troppi, imbarazzanti limiti da parte dei 5 stelle; ma non sono io a decidere». Il riferimento è alle dimissioni minacciate dal ministro Sergio Costa e all’ipotesi che potesse innescarsi una crisi di governo.

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ECONOMIA / 11 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

AUTOMOTIVE/1

Diesel nel mirino: i motori a benzina guadagnano mercato ma l’elettrico resta un lusso di fascia alta Le previsioni 2019 di Gamberini (Sva) per il mercato: ÂŤA livello nazionale penso che si chiuderĂ con un calo di immatricolazioni rispetto al 2018Âť ÂŤC’è tanto terrorismo contro i motori a gasolio e questo ha spostato le vendite a favore del benzina, l’elettrico invece oggi è ancora un discorso di nicchia rivolto piĂš al lusso che all’ecologiaÂť. Gianmarco Gamberini, titolare delle concessionarie del gruppo Sva (Volkswagen, Land Rover e Jaguar), riassume cosĂŹ il panorama odierno a inizio 2019 per il mercato auto. La sua previsione per l’anno è pessimista in generale ma ottimista in casa propria: ÂŤIl 2018 a livello nazionale si è chiuso con un calo del 3,5 percento, il 2019 penso che registrerĂ ancora un segno meno fermandosi a 1,8 milioni di immatricolazioni. Per il nostro gruppo invece le aspettative sono buone perchĂŠ Volkswagen uscirĂ con il nuovo TCross e a breve dovrebbero riaprire gli ordini per i modelli a metano di Up, Polo e Golf che erano chiusi da aprile scorso perchĂŠ era stata raggiunta la quota previstaÂť. E il metano alle latitudini ravennati è una delle alimentazioni piĂš gettonate: ÂŤLombardia, Emilia-Romagna e Toscana sono le regioni dove è piĂš diffusa la rete di distribuzione. Se a livello nazionale siamo sul 18-20 percento di penetrazione, in queste zone arriviamo circa al 25Âť. Ottimismo per Gamberini anche per l’uscita della nuova Evoque in primavera, veicolo dedicato alle fasce alte di mercato: ÂŤDa sempre è un prodotto all’avanguardia che ha fatto scuola in molti elementi, sarĂ ancora cosĂŹÂť. Ma le auto elettriche avranno mai un peso consistente sul mercato? ÂŤPartiamo dicendo che su 100 nuove immatricolazioni oggi ne abbiamo 52 diesel e 0,3 elettriche, in crescita rispetto allo 0,1. Oggi l’alternativa interessante può essere l’ibrido plug-in che combina elettrico e benzina. Ma bisogna saper dosare bene il piede sull’accelleratore perchĂŠ sopra i 50 orari si viaggia a benzina e a quel punto i consumi sono quelli di qualunque motore a benzinaÂť.

Nel 2018 consegnati quasi duemila veicoli nuovi Nel 2018 la concessionaria Sva ha consegnato quasi duemila veicoli nuovi (1.600 Volkswagen, 150 Volkswagen commerciali, 76 Jaguar e 156 Land Rover) e 1.200 usati.

AUTOMOTIVE/2

USATO: COMPRAVENDITE IN CRESCITA IN PROVINCIA Dati Autoscout24: nel 2018 20mila passaggi di proprietĂ Cresce l’interesse in Emilia Romagna per il mercato delle auto usate: dopo aver archiviato il 2017 con un incremento del +5,8 percento, nel 2018 le vendite di auto di “seconda manoâ€? nella regione sono aumentate di un ulteriore 6,7 percento rispetto all’anno precedente. Questo il quadro che emerge dall’Osservatorio del noto portale web Auto Scout 24 (www.autoscout24.it). I passaggi di proprietĂ , seppur con valori differenti, aumentano in tutte le province della regione, e ai primi posti per numerositĂ troviamo Bologna con 47.533 (+6,6%), Modena con 39.840 (+8,3%) e Reggio Emilia con 32.242 (+6,4%), seguite da Parma con 24.002 (+5,3%), Ravenna con 20.380 (+6,2%), ForlĂŹ-Cesena con 19.992 (+8,2%), Ferrara con 17.824 (+6,9%), Piacenza con 15.448 (+5,6%) e Rimini con 14.763 (+4,7%). Ma rispetto alla popolazione residente maggiorenne, la situazione è ben diversa: sul podio troviamo Reggio Emilia con 734,7 passaggi ogni 10.000 abitanti, Modena (682,2) e Piacenza (635,6). Seguono nell’ordine Parma (633,7), Ravenna (614,7), ForlĂŹ – Cesena (603,7), Ferrara (592,2), Bologna (556,3) e Rimini (522,4). Il prezzo medio delle vetture offerte sul mercato nella regione è pari a â‚Ź 12.750 - un dato leggermente superiore alla media nazionale - mentre l’etĂ media delle auto in vendita è di 8,7 anni.

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12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

CAROVITA/1

Autobus, pausa pranzo, spesa e pizza: la giornata costa il 17,6 percento in più del 2008 I dati raccolti dall’osservatorio “Ravenna attenta ai prezzi”. In dieci anni il trasporto pubblico è cresciuto di un terzo, boom del Parmigiano. Oggi per un caffè in provincia ci vuole in media 1,08 euro di Alessandro Montanari

Nel dicembre del 2008 Marco, single ravennate, esce di casa per andare al lavoro. Aspetta l'autobus alla fermata e oblitera regolarmente il biglietto. La sera, dopo aver mangiato una pizza, va a letto ma non riesce a prendere sonno. Così fa una botta di conti, su quanto ha speso quella giornata. Siccome è un tipo preciso, la fa al centesimo. Il risultato finale dice che ha speso 46,09 euro. Dieci anni dopo Marco è ancora single. Resta un tipo preciso e prima di coricarsi sfoglia un vecchio libro, dove trova il bigliettino dove aveva appuntato quanto speso dieci anni prima. Così il giorno dopo decide di ripetere l'esperimento e scopre che il costo di quella giornata è aumentato del 17,6 percento. Stavolta ha speso infatti 54,21 euro. Come si arriva a questa cifra? Rimaniamo sulla giornata del nostro ravennate. In quella giornata del 2008 acquista due biglietti dell'autobus (due euro in tutto) e va al lavoro. In pausa pranzo mangia un veloce panino al bar (2,35 euro) e un caffé (un euro). Quando esce dall'ufficio si ferma a fare la spesa. Ha il frigo vuoto e lo riempie con mezzo chilo di carne di bovino (8,97 euro), tre etti di pane (1,14 euro), altrettanti di parmigiano reggiano (5,64 euro), un etto di prosciutto crudo (2,43 euro), una bottiglia d'olio da un litro (5,88 euro), un chilo di pasta (1,77), sei bottiglie d'acqua minerale (2,11 euro), un chilo di mele (1,86 euro) e uno di banane (2,94 euro). In serata esce con gli amici e vanno in pizzeria, dove prende una margherita e una bibita, spendendo 8,01 euro. Dieci anni più tardi, come detto, la spesa per vivere la stessa giornata è aumentata. Il trasporto pubblico gli costa ora 2,6 euro, il barista ha alzato i prezzi dei panini, che ora costano in media 3,88 euro, e pure quello del caffè, salito a 1,08 euro. La sera, in pizzeria, serve quasi “un deca” per lo stesso pasto di dieci anni prima (9,54 euro per l'esattezza). In mezzo, c'è la spesa: a quantità invariate la carne è salita a

La media per una cena in pizzeria nel 2008 nel Ravennate

8,01 EURO

Un litro di olio di oliva nel 2018: dieci anni fa costava invece 5,88

Nella tabella in basso alcuni prodotti del carrello della spesa ravennate con le variazioni dei prezzi in euro nel corso degli anni (dati Osservatorio Ravenna attenta ai prezzi)

8,43 EURO

Un chilo di mele: è una delle voci della spesa dei ravennati in calo

1,59 EURO

9,44 euro, il pane a 1,34, il parmigiano costa ora 7,18 euro e il prosciutto crudo 2,65. Un litro d'olio si trova in media a 8,43 euro mentre la pasta costa venti centesimi in più del 2008. Una confezione di acqua minerale costa 2,4 euro. Buone notizie solo sulla frutta: le mele si trovano a 1,59 euro, le banane a 2,11. Il nostro single ravennate ci ha aiutato a spiegare il caro vita. I dati qui forniti sono rapportati a quelli riportati dall'Osservatorio “Ravenna Attenta ai prezzi”, istituito nel 2007 e che viene ancora aggiornato. In tabella c'è l'andamento dei prezzi del dicembre di ogni anno. Come si nota le variazioni per singolo prodotto oscillano. Nella tabella in basso è stato riportato anche il valore del paniere. Natural-

mente si tratta in questo caso di un metodo di ricerca “artigianale”: in altre parole la variazione percentuale non corrisponde con l'indice inflattivo derivato dall'Istat che ha al suo interno centinaia di prodotti. Si nota comunque come il peso totale del nostro paniere nel 2009 parta con il freno a mano tirato, sentendo probabilmente gli effetti della prima grossa crisi dei consumi e solo nel 2012 il valore totale torni circa ai livelli del 2008. L'anno successivo c'è un forte aumento, di circa sei euro, dovuto al costo del prosciutto crudo. “Quota cento” arriva soltanto nel 2015. Gli ultimi tre anni hanno conosciuto anche due variazioni negative rispetto agli anni precedenti: una nel 2016 e l'altra nel 2018.

Nel carrello della spesa, una delle voci che più è aumentata è quella del Parmigiano reggiano che costa oggi 21,55 euro al chilo contro i 16,91 di dieci anni fa. La carne di bovino è invece diminuita di circa un euro e mezzo nell'ultimo biennio dopo aver raggiunto il costo di 22,5 euro: quattro e mezzo in più rispetto al 2008. Considerevole anche il rialzo dell’olio di oliva che arriva a costare 8,43 euro. Per quanto riguarda i servizi, il costo del trasporto urbano è aumentato di un terzo in dieci anni. Il caffè a Ravenna lo trovate a un euro o ad un euro a dieci, da qui la singolare media di 1,08. Come nota metodologica bisogna aggiungere che, negli anni, possono essere variati gli esercizi che aderiscono all'Osservatorio.

PRODOTTO E QUANTITÀ

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

Carne fresca, 1 kg

17,93

17,96

17,96

17,81

18,2

19,55

20,23

22,5

22,2

20,32

18,87

Pane, 1 kg

3,43

3,37

3,37

3,4

4,19

3,58

3,48

3,53

3,63

3,97

4,01

Parmigiano reggiano 1 kg

16,91

16,17

17,01

19,45

20,1

19,13

20,06

20,43

20,02

20,57

21,55

Prosciutto Crudo, 1 kg

24,27

21,63

21,55

22,37

20,85

26,44

27,12

27,32

26,84

27,9

26,54

Olio, 1 lt

5,88

5,51

5,33

4,87

4,19

5,46

4,98

5,69

6,05

8,43

8,43

Pasta di grano duro, 1kg

1,77

1,64

1,67

1,75

1,81

1,83

1,66

1,69

1,64

1,97

1,97

Acqua Minerale (6 bott.)

2,11

1,81

1,97

1,97

2,1

2,08

2,22

2,58

2,26

2,4

2,4

Caffè al bar

1

1

1

1,08

1,08

1,06

1,02

1,04

1,06

1,06

1,08

Pasto in pizzeria (bibita + pizza)

8,01

8,12

8,42

8,83

8,83

8,83

9,19

9,17

9,34

9,54

9,54

Panino al bar

2,35

2,39

2,6

2,69

3,35

3,35

3,35

3,23

3,33

3,71

3,88

Trasporto pubblico urbano

1

1

1

1,2

1,2

1,2

1,3

1,3

1,3

1,3

1,3

TOTALE

84,66

80,6

81,88

85,42

85,9

92,51

94,61

98,48

97,67

101,17

99,57

Variazione % rispetto all'anno precedente

/

-4,80

1,59

4,32

0,56

7,69

2,27

4,09

-0,82

3,58

-1,58


PRIMO PIANO / 13 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

CAROVITA/2

A Faenza il pieno più economico Rilevazioni del Mise in ogni distributore della provincia Il gpl che costa meno è a Riolo Terme

COMUNI

Benzina Self

Gasolio Self

Gpl

Alfonsine

1,439

1,409

0,599

Bagnacavallo

1,438

1,398

0,619

Bagnara di Romagna

1,419

1,379

0,589

Brisighella

1,463

1,443

n.d.

Casola Valsenio

1,438

1,398

n.d.

Castel Bolognese

1,399

1,369

0,599

Cervia

1,429

1,398

0,639

Conselice

1,699

1,599

n.d.

Cotignola

1,499

1,449

n.d.

Faenza

1,379

1,334

0,614

Fusignano

1,469

1,429

n.d.

Lugo

1,439

1,399

0,609

Massa Lombarda

1,409

1,379

0,579

Ravenna

1,418

1,369

0,599

Riolo Terme

1,429

1,379

0,571

Russi

1,429

1,399

0,589

Sant'Agata sulSanterno

1,448

1,399

0,579

Solarolo

1,479

1,439

0,709

La tabella raccoglie i prezzi più bassi dei carburanti al distributore nei diciotto comuni della provincia di Ravenna secondo l’ultima rilevazione di gennaio esaminata dal Mise

Nel territorio comunale di Ravenna un pieno di gas costa almeno 0,599 euro al litro, per uno di benzina ne servono come minimo 1,418 mentre il diesel si trova anche a 1,369. Questi sono i dati che emergono dall'Osservatorio del Governo sui prezzi del carburante (carburanti.mise.gov.it), i cui dati sono disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo economico. I prezzi sono aggiornati periodicamente e, per ogni territorio comunale, sono indicati i costi del carburante in ogni singolo distributore. Nella tabella in alto in pagina sono distribuiti i minimi che si possono trovare nei distributori di ogni comune (per ovvi motivi non vengono riportati i nomi delle pompe di benzina ma chi è interessato può utilizzare il motore di ricerca del sito). Il gpl più

conveniente in provincia si trova, secondo l'ultima rilevazione di gennaio, a Riolo Terme (0,571 euro al litro). Per quanto riguarda la benzina e diesel i più fortunati sono i faentini (rispettivamente 1,379 euro e 1,344 al litro). Si tratta di prezzi, va ricordato, molto volatili che dipendono anche da fattori geopolitici e che tendono ad oscillare di settimana in settimana. Vale la pena dare un'occhiata anche ai massimi in provincia: un litro di benzina in provincia può costare fino a 1,999 euro con una differenza rispetto al minimo di ben sessanta centesimi. Il gasolio non sale oltre 1,899 euro (differenza di 55,5 centesimi al litro). Il costo massimo del gpl in provincia è invece di 0,839 euro, con una differenza di 27,8 centesimi rispetto a quello in cui costa meno.

DATI ISTAT

INFLAZIONE ANNUA: A RAVENNA 1,6 PERCENTO È LA QUINTA CITTÀ IN ITALIA. AL TOP C’È BOLZANO I confronti dell’Unione nazionale consumatori: per una famiglia media è una stangata da 449 euro Secondo l'Unione nazionale consumatori, Ravenna è la quinta città con l'inflazione media annua più alta in Italia. L'associazione ha analizzato i dati Istat e scoperto che l'aumento del costo della vita nel 2018 à cresciuto in media dell'1,6 percento. Ciò, secondo i consumatori, corrisponde ad un aumento di 449 euro per una famiglia media. L'Emilia-Romagna è una delle regioni più care: quattro città sono nella top ten italiana. Oltre a Ravenna anche Reggio Emilia, Forlì-Cesena e Bologna. Il capoluogo con i maggiori rincari del 2018 è Bolzano dove l”inflazione media record dell’1,9 percento determina, per una famiglia tipo, una stangata pari a 632 euro su base annua. Al secondo posto Reggio Emilia che, con un incremento dei prezzi pari all’1,8 percento, registra una spesa annua supplementare di 505 euro, terza Forlì/Cesena, dove l’inflazione dell’1,7 percento implica un’impennata del costo della vita pari a 477 euro. Al quarto posto Lecco che, con rialzo dei prezzi dell’1,7 percento, ha un salasso, per una famiglia media, pari a 472 euro su base annua.

Secondo quanto scrive il Mise, lo strumento di monitoraggio dei prezzi, analogamente a esperienze simili a livello europeo, «vuole garantire una specifica funzione di supporto meramente conoscitivo per il cittadino, relativo a quella che rappresenta un'offerta standard di prodotto, al prezzo più vantaggioso (in modalità self ove presente o possibile)». Quello del prezzo più basso, è ovviamente un importante criterio di scelta per il consumatore, ma non esclude diverse scelte basate, ad esempio, sulla maggiore o minore vicinanza dell'impianto, sulla presenza di altri servizi aggiuntivi o, comunque, sulla qualità complessiva dei servizi offerti, come ad esempio la presenza ai autolavaggi o servizi connessi ai distributori. (al.mo.)


14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

CAROVITA/3

Affitti, ridotti i canoni concordati In centro si parte da 4,50 euro al mq L’accordo tra le rappresentanze degli inquilini e dei proprietari immobiliari Sunia: «Per i giovani è difficile avere le garanzie richieste, soprattutto se non c’è la rete familiare»

Una voce che da sempre ha il suo peso nel carovita è l’affitto di casa. Una voce che compare sempre più spesso nei bilanci dei nuclei familiari prendendo magari il posto della rata del mutuo: la crisi degli ultimi anni ha reso più difficile l’accesso al credito per l’acquisto degli immobili e la soluzione diventa la locazione. A livello provinciale la novità più rilevante è l’aggiornamento delle tariffe dei contratti a canone concordato (vedi box), abbassate di circa il 25 percento un anno fa: «È stata una richiesta arrivata anche dai nostri associati – dice Silvio Piraccini, presidente provinciale dell’Asppi (associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari) – che di fronte alle crescenti difficoltà di alcuni inquilini a pagare hanno preferito ritoccare i canoni per mantere gli affittuari». I dati Asppi, forniti dallo stesso Piraccini, dicono a Ravenna si affitta a prezzi di circa 8-11 euro al metro quadrato per un appartamento da 60-70 mq in centro o Borgo San Biagio. Si scende di due-tre euro spostandosi verso Darsena o prima periferia. Se si esce dal capoluogo le cifre possono calare anche del 20 percento a Faenza o del 30 a Lugo. Le tabelle aggiornate dicono che in centro per 60 mq si va da 210 a 478 euro al mese in base alle dotazioni dell’immobile, 232-552 per 80 mq e 300-672 per 100mq. Abbiamo interpellato Immobiliare.it, sito che raccoglie una vasta fetta di offerte: a dicembre 2018 la media degli affitti per la provincia era di 7,81 euro al mq, in calo del 3,4 percento rispetto a sei mesi prima, in aumento dello 0,5 percento rispetto a un anno prima. Un osservatorio interessante è quello del Sunia (sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari affiliato alla Cgil). Il segretario provinciale è Enzo Bosi: «Il mercato degli affitti in provincia si mantiene abbastanza stabile. Gli affitti

che prima venivano fatti su contratti liberi oggi si orientano a utilizzare l’accordo territoriale dei singoli Comuni che danno benefici a proprietari e inquilini. Il 95 percento dei circa trecento contratti fatti da noi in un anno sono stati a canone concordato». Bosi descrive un mercato in cui nel capoluogo la domanda supera di molto l’offerta rispetto a Faenza o Lugo: «A Ra-

Agevolazioni per entrambe le parti I contratti di affitto a canone concordato sono stati introdotti dalla legge 431/98. L'importo del canone viene stabilito sulla base degli indicatori dell’accordo territoriale. Si tratta di una negoziazione che vede come protagonisti le associazioni dei proprietari a livello provinciale e i sindacati degli inquilini nella stessa area territoriale con il supporto del Comune. I canoni concordati vengono fissati stabilendo le modalità di valutazione degli immobili e all'interno della fascia compresa tra il canone massimo e quello minimo definiti per ogni tipologia individuata e per ogni quartiere. La durata minima della locazione deve essere di tre anni. Da un lato questo tipo di contratti prevede l'affitto di immobili a prezzi calmierati, fattore che vede gli inquilini come beneficiari. Dall'altro i proprietari versano al Fisco imposte sul reddito generato dalla locazione applicando un'aliquota agevolata, pari alla cedolare secca al 10 percento. Si usufruisce di un'imposta ridotta del 25 percento per il versamento dell'Imu, un'imposta ridotta del 25 percento per la Tasi. Gli inquilini possono usufruire di una speciale detrazione nel caso in cui appartengano alle fasce svantaggiate a basso reddito.

venna c’è una richiesta anche di lavoratori in trasferta che magari richiedono contratti a termine e spesso l’affittuario che viene da fuori non può portare le garanzie della rete familiare che invece ancora hanno un peso in altre zone del territorio». E le case che restano invendute non incidono sull’andamento delle tariffe: «Chi non riesce a vendere è difficile che decida di affittare». (and.a.)


PRIMO PIANO / 15 31 gennaio-6 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

CAROVITA/4

Sanità, abolito il superticket Nell’Ausl Romagna gli esenti totali sono 222mila Per i residenti in Emilia-Romagna un risparmio di 34 milioni di euro all’anno, interampente coperti della Regione Dall’1 gennaio scorso la giunta regionale dell’EmiliaRomagna ha abolito il superticket con due misure. La prima è l’abolizione della quota aggiuntiva sui farmaci (fino a 2 euro per ogni confezione, con un tetto massimo di 4 euro a ricetta) e sulla specialistica ambulatoriale, cioè visite ed esami (fino a 10 euro a ricetta), per i nuclei familiari con redditi fino a 100mila euro. La seconda è la cancellazione del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico (sia per i figli che per i genitori). Secondo i dati dell’assessorato alla Salute il risparmio annuo per i residenti è di circa 34 milioni di euro, interamente coperti da risorse regionali. Attualmente, dunque, in Emilia-Romagna oltre tre milioni di cittadini – parliamo di assistiti in fascia QB – non pagano più il superticket, che rimane a carico di soli 500mila assistiti, i più abbienti. Contemporaneamente, quasi un milione di persone (979.486 assistiti) non pagano più il ticket base, perché sono in fascia FA2, che indica l’appartenenza a nuclei con almeno due figli a carico. Nell’Ausl Romagna gli esenti totali sono 222mila, gli assistiti con reddito sopra i 100mila euro sono 135mila, sotto ai centomila euro sono 800mila e i componenti di famiglie con almeno due figli sono 252mila. È possibile verificare la propria fascia reddituale di appartenenza accedendo al Fascicolo Sanitario Elettronico, se attivato, oppure tramite Cup. Qualora una persona ritenga di non appartenere alla fascia che gli è stata attribuita in automatico in Anagrafe - senza alcuna incombenza per i cittadini - per esempio perché l’anno precedente è cambiato il proprio reddito familiare, può chiedere una modifica presentando l’autocertificazione.

CARO ESTINTO Servizi cimiteriali, nuove tariffe: per la sepoltura servono almeno 600 euro Affrontare la morte di un famigliare comporta anche alcune spese, fissate dal Comune in un apposito tariffario dei servizi cimiteriali. A Ravenna Palazzo Merlato ha appena modificato il suo, fissando in linea di massimo un incremento dell’1,3 percento (quello di adeguamento all’inflazione) ma instaurando anche nuove tariffe, in vigore dal primo febbraio del 2019. Scegliendo la soluzione più semplice, la sepoltura, non si spendono meno di seicento euro. In linea generale l’istruttoria amministrativa per autorizzazioni al trasporto o alla disposizione al seppellimento costa 134,77 euro. La vestizione e la preparazione della salma 193,57 euro e altri 56,22 euro al giorno si spendono per la refrigerazione. La sepoltura costa 280,56 euro mentre mentre la tumulazione in tomba di famiglia, edicola, arcata di famiglia o sarcofago costa 160,56 euro. Qui c’è la prima novità del nuovo tariffario perché la tumulazione nei loculi comuni fino al 2018 costava 97,14 euro mentre ora entra a far parte di questa nuova sezione. La muratura del loculo costa 71,69 euro. La tariffa ordinaria per la cremazione - che elimina gran parte dei costi - è pari a 589,11 euro. Per i cadaveri di persone indigenti il servizio base è, generalmente, gratuito. Il tariffario è stato aggiornato con l’utilizzo della sala del commiato in cui è stato differenziato il periodo invernale (dal 15 ottobre al 15 aprile) ed estivo. In inverno, con il riscaldamento, la sala costa 91,56 euro. In estate la tariffa è di 45,79 euro. Fino allo scorso anno la tariffa era unica e pari a 78,57 euro. Per il resto, le nuove tariffe riguardano soprattutto le esumazioni e le eventuali demolizioni delle murature.


16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

LIBRI La novità per i più piccoli: il kit di lettura

La Classense torna a crescere per numero di utenti e prestiti

Progetto peculiare del 2018 per l’infanzia, durante il quale è proseguito il diffusissimo “Nati per leggere”, è stato “I tuoi primi passi nel mondo”, in adesione al programma nazionale Nati per Leggere e in collaborazione con Ausl Romagna: il “kit di benvenuto” per i nuovi nati del Comune di Ravenna, che contiene, oltre al libro in edizione speciale Dieci dita alle mani e dieci dita ai piedini, una dotazione per la lettura nei primi mesi di vita.

Dopo anni di calo in termini numerici, il 2018 ha segnato un’inversione del trend Tantissimi gli eventi, tra mostre e incontri, che hanno coinvolto la biblioteca

In totale in un anno sono entrate circa trecentomila persone, sono state organizzate 94 visite guidate, sono stati concessi 188.659 prestiti, il libro più prestato è stato “L’amica geniale” di Elena Ferrante (51 volte) e il film è stato “La grande scommessa” di Adama Mckay (78). È il 2018 in sintesi della biblioteca Classense di Ravenna. Che con il suo lavoro ha contribuito alla nomina di Ravenna dal Mibac come “Città che legge” per il terzo anno consecutivo. Ma soprattutto nel 2018 ha invertito un trend che invece era stato imboccato negli ultimi anni: quello di un cale costante di accessi e utenti. Tra le ragioni forse anche la maggiore apertura della biblioteca, sotto la direzione di Maurizio Tarantino (che è a capo della biblioteca e dirigente della cultura in comune da marzo 2017), a eventi di vario genere, dagli incontri alle mostre. Negli ultimi mesi si sta inoltre sperimentando l’apertura domenicale e la chiusura dei servizi il lunedì mattina. Comunque, ecco i numeri forniti per raccontare il 2018. Presenze. Rispetto al 2017, che aveva segnato 232.571 accessi complessivi, si segnala un incremento del 27 percento e si arriva a 298.860 accessi agli spazi della Classense, «rilevati in maniera uniforme ed obiettiva tramite telecamere», spiega un comunicato stampa diffuso dalla direzione. Prestiti e consultazioni. La Classense segna un più 1 percento nei prestiti con la sezione Holden (dedicata alla fascia d’età dell’adolescena) in crescita costante fin dall’apertura; la Sezione Saggistica oggetto di recente riordino, che registra un forte incremento (+57 percento). Cresce anche la consultazione dei fondi antichi e dei documenti dell’Archivio Storico Comunale: il dato passa da 26.400 a 90.549. Dopo Elena Ferrate a pari merito tra i romanzi più gettonati troviamo Paula Hawkins, La ragazza del treno (2015), Gianrico Carofiglio, L’estate fredda (2016) e Paula Hawkins, Dentro l’acqua (2017). Postazioni. Nell’ottica della maggiore fruibilità possibile degli spazi dal 2018 il primo piano offre 21 nuovi posti studio e 3 nuove postazioni PC di cui una per ipovedenti. Fototeca. In estate è stata realizzata la fototeca, un nuovo spazio appositamente attrezzato per una più efficace conservazione e fruizione del ricchissimo patrimonio fotografico della Classense (oltre 200 mila immagini), concentrato in un unico ambiente e ordinato fondo per fondo. Eventi e mostre. Convegni, conferenze, incontri con gli autori e presentazioni di libri e molte mostre. Il totale assomma alla cifra di 96 eventi (per 23.262 partecipanti), che raggiungono la somma di 199 considerando anche gli eventi ospitati. Visite guidate. Si contano 94 visite guidate agli spazi e al patrimonio della biblioteca, condotte in prima persona dai bibliotecari. Considerevoli i 5.960 visitatori dell’Aula Magna (erano stati 3.776 l’anno prima). Tra i visitatori illustri: Adriano Pro-

IL DATO Cresce anche la tomba di Dante: presenze contate con la videocamera Come noto la tomba di Dante afferisce alla biblioteca Classense per la gestione. I dati relativi alle visite al sepolcro di Dante sono i seguenti: 380.535 per il 2018, un significativo aumento rispetto ai 305.319 dell’anno precedente. «Tutti i dati sono stati raccolti con un criterio uniforme e obiettivo, ricavato dagli accessi rilevati automaticamente dalle telecamere» e non, come in precedenza, contate dai custodi.

speri, tra i più grandi storici dell’età moderna, accademico dei Lincei; Elena Stancanelli, scrittrice e giornalista, finalista al Premio Strega; l’ambasciatore di Spagna in Italia Jesús Manuel Gracia Aldaz; i ragazzi dell’Istituto Maiorana di Lampedusa, che per la

prima volta hanno visitato una grande biblioteca storica; Romano Prodi. L’impegno rivolto alle classi scolastiche è stato significativo. Quasi 400 classi (tra Classense e decentrate) per un totale di più di 8.000 studenti.

Affitto sale. Infine, va segnalato che anche le sale disponibili per l’affitto hanno registrato un aumento di ricavi: : si è passati dai 5.886 euro del 2016 ai 10.668 del 2017, mentre nel 2018 si è arrivati ad incassare 12.409 euro.

IL CONFRONTO

L’ex direttore del Mar precisa: «Il museo è sempre stato vivo tutto l’anno e ha dato spazio al contemporaneo» Claudio Spadoni replica alle dichiarazioni di Maurizio Tarantino, suo successore: «Senza alcuna intenzione polemica; taccio infatti su mostra, catalogo e visitatori» Riceviamo e volentieri pubblichiamo la riflessione di Claudio Spadoni, crtico d’arte e a lungo direttore del Mar, il museo d’arte di Ravenna, poi curatore delle grandi mostre fino al 2016, che ci scrive dopo l’articolo pubblicato la scorsa settimana sulle presenze alle mostre e al museo durante il 2018 in risposta ad alcune dichiarazioni dell’attuale direttore (e dirigente del settore Cultura del Comune) Maurizio Tarantino. «Leggo sul vostro settimanale alcune affermazioni del direttore del Mar, intervistato a proposito dei risultati della mostra “War is over”, che mi inducono a qualche precisazione. E senza alcuna intenzione polemica; taccio infatti su mostra, catalogo e visitatori. Ma a un certo punto si dice, testualmente, che «l'obiettivo era però anche quello di rendere il museo vivo durante tutto l’anno, non solo durante Claudio Spadoni la grande mostra come accadeva in passato». Per un al Mar evidente difetto di informazione si è trascurato il fatto che anche prima al Mar non c'era periodo dell’anno privo di iniziative e attività espositive. Dopo la mostra principale, in estate si apriva un’antologica dedicata ad artisti di larga notorietà - l'ultimo è stato l'italo-francese Adami - poi il ciclo di “Komikazen” mostre dedicate a protagonisti internazionali del fumetto curate da Elettra Stanboulis; quindi RAM con artisti dell’ultima generazione: quindi il GAEM concorso e mostra di giovani mosaicisti internazionali; a segui-

re le mostre del ciclo “Critica in Arte”, con tre giovani critici che presentavano tre giovani artisti; infine la mostra dedicata ai giovani vincitori del “Premio Marina di Ravenna”, secondo la nuova formula adottata dal Premio. Dunque, se non ho dimenticato qualcosa, una sequenza di esposizioni che si concludeva appena in tempo per allestire la mostra principale di febbraio. Senza contare le conferenze, presentazioni di libri, attività legate alla conservazione, alla didattica, e insomma le diverse iniziative istituzionali di ogni museo. Riguardo poi all’affermazione di «aver portato un tema contemporaneo per la prima volta» vorrei far notare che per un quindicennio si era tenuto un ciclo di mostre dedicato a critici e artisti del'ultima generazione, prima col titolo “No Border”, poi “Critica in Arte”, che non ha riscontro non solo nella storia del museo di Ravenna, ma di nessun altro museo italiano. Ma preme sottolineare soprattutto che con la più ampia varietà di mezzi espressivi, in gran parte dei casi le tematiche affrontate toccavano la più viva attualità. Se poi si considera “contemporaneo” per eccellenza il motivo della guerra e delle conflittualità, bisognerebbe riflettere sul fatto che per quanto purtroppo sempre attuale, è un motivo antropologico antico: dura ininterrottamente, diciamo pure, da Caino e Abele ad oggi». Claudio Spadoni


SOCIETÀ / 17 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

VALORIZZAZIONE

Beni statali: aumentano incassi e visitatori paganti, calano gli ingressi gratuiti Il bilancio del primo anno di accordo tra Stato e fondazione Ravennantica per le gestione dei siti

La Basilica di Classe (foto) torna sopra quota centomila visitatori paganti, il Mausoleo di Teodorico si avvicina ai cinquantamila. Dopo anni di crisi, specialmente nella chiesa di Classe, nell’ultimo biennio sono tornati a crescere i visitatori nei due monumenti statali che, dal novembre del 2017, hanno visto la gestione dei servizi di accoglienza affidati al Comune. Palazzo Merlato ha poi affidato a sua volta a Ravennantica. A Classe i visitatori totali sono saliti a 190.001, con un incremento dei paganti (passati da 92.375 a 108.448, nel 2016 erano 86.547). Nel Mausoleo di Teodorico, pur in presenza di un calo dei visitatori totali (90.786 contro i 94.610 registrati nel 2017), si è comunque assistito a un aumento dei paganti, cresciuti di quasi settemila unità e arrivati a 48.448. Ne hanno beneficiato gli incassi: 1,173 milioni di euro nel 2018 rispetto agli 838.189 a cui ci si era assestati nel 2017. In particolare, gli incassi della Basilica di Sant’ Apollinare in Classe e del Mausoleo di Teodorico nel 2018 ammontano rispettivamente a 718.373 euro rispetto ai 500mila euro del biennio precedente e a 227.669 euro rispetto ai 160mila euro del 2016 e del 2017. Nel totale, oltre ai due monumenti Unesco di cui si è parlato, anche il Museo Nazionale, il palazzo di Teodorico e il Battistero degli Ariani pettivamente a 718.373 euro rispetto ai 500.000 euro del biennio precedente e a 227.669 euro rispetto ai 160.000 euro del 2016 e del 2017. Nel totale, oltre ai due monumenti Unesco di cui si è parlato, anche il Museo Nazionale, il palazzo di Teodorico e il Battistero degli Ariani. In generale i visitatori che entrano a titolo gratuito sono in continuo calo e si sono assestati sotto quota duecentomila nel 2018. In questo primo anno RavennAntica, di concerto con il Polo Museale, si è dedicata all’approntamento dei servizi per l’accesso, tale da garantire che i book-shop fossero riforniti, assortiti e monitorati in relazione alla tipologia dei visitatori e ai periodi di affluenza. Sono stati istituiti, inoltre, i servizi di audioguida e di visite guidate per visitatori singoli e famiglie, attivi dalla seconda metà del 2018 e già fruiti da 3.365 visitatori per quanto riguarda le visite guidate e da 2.820 visitatori per quanto riguarda le audioguide. L’occasione è stata buona anche per fare un primo bilancio di Classis. Nel nuovo museo sono stati staccati 10.855 biglietti fino ad oggi, di cui però 6.231 gratuti. È il primo bilancio ufficiale della struttura che è stata inaugurata l’1 dicembre, quindi si riferisce ai primi due mesi di vita.

ARCHEOLOGIA Monica Piancastelli racconta il patrimonio maltese Il giorno 7 febbraio alle ore 17.00 presso la Casa Matha, in Piazza Andrea Costa 3, a Ravenna, Monica Piancastelli, geoarcheologa, presenterà, con l’ausilio di fotografie e filmati, lo straordinario patrimonio archeologico della Preistoria maltese, ancora poco noto alla maggior parte del pubblico italiano. Ricercatrice e divulgatrice, per venti anni impegnata in cantieri archeologici in tutta Italia, collaboratrice di musei archeologici, autrice di articoli scientifici e di libri per adulti e bambini, ha pubblicato lo scorso ottobre il libro “Malta: le grandi costruzioni preistoriche: un archeologo racconta”, per le Edizioni Polaris, nel quale dà voce ad un archeologo romagnolo degli anni ’30 del secolo scorso, Luigi Maria Ugolini, nato a Bertinoro nel 1895 e morto a soli 41 anni, per narrare i cosiddetti “templi” maltesi, i più antichi edifici preistorici del Mediterraneo, risalenti a circa 6.000 anni fa e patrimonio dell’UNESCO.

Museo Classis: nei primi due mesi oltre 10mila ingressi di cui 6mila gratis

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18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

L’INCONTRO/1

A RUSSI SI PARLA DI IMMIGRAZIONE Appuntamento il 2 febbraio alle 10 nel centro Porta Nuova

Statisticamente emerge che gli italiani, nei confronti dell’immigrazione, per un quarto sono contrari agli immigrati, un quarto è favorevole per principio ad ospitarli, mentre il restante 50 per cento è incerto su come conciliare sicurezza con solidarietà. Questo il tema che si affronterà nel convegno dal titolo provocatorio “Qua non entra nessuno”, organizzato presso il Centro Sociale Culturale Porta Nova di Russi, in via Aldo Moro 2/1, sabato 2 febbraio alle ore 10.00. L’incontro sarà coordinato da Daniele Bolognesi, presidente del Centro Porta Nova, introdotto da Laura Errani, Vicesindaco del Comune di Russi, con la partecipazione di Giovanna Santandrea addetta allo Sportello Immigrazione del Comune di Ravenna, Chiara Resta dell’Associazione “Farsi Prossimo” di Faenza, Fabio Bassi della Cooperativa sociale “Il Mulino” di Ravenna e sarà concluso da Elisabetta Gualmini, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.

AUDIZIONI La casa di produzione di “Gomorra” cerca a Ravenna ragazzi per una nuova serie tv Cattleya, principale casa di produzione indipendente italiana, già nota per titoli come “Suburra”, “Gomorra” (nella foto) e “Tutto può succedere”, apre a Ravenna le selezioni per una nuova – si legge nella comunicazione pubblicata anche dal sito dedicato al cinema della Regione – «importante, serie televisiva di prossima realizzazione». Per interpretare i ruoli da co-protagonisti si ricercano ragazzi e ragazze “che dimostrino un’età tra i 18 e i 21 anni”. Gli interessati si dovranno presentare al Palazzo del Cinema e dei Congressi, in Largo Firenze 1, lunedì 4 e martedì 5 febbraio, dalle 13 alle 18. I minori dovranno essere accompagnati da un genitore o da un accompagnatore maggiorenne autorizzato, con documento che ne attesti la regolare e legale responsabilità.hi è interessato, ma impossibilitato a presentarsi in tali date può inoltrare una presentazione o un curriculum, alllegando due foto (primo piano e figura intera) a castingcattleyaemiliaromagna@gmail.com (sarà in questo caso la produzione a contattare i candidati ritenuti idonei).

L’INCONTRO/2 La mostra del Mic presentata a Lugo

LA RASSEGNA Un documentario sulle “cose buone” al Ridotto del Masini di Faenza

Mercoledì 6 febbraio alle 18 nel Salone estense della Rocca di Lugo, in piazza Martiri 1, ci sarà una conferenza di Claudia Casali sulla mostra “Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America”, in corso al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza fino al 28 aprile, di cui Casali è direttrice. La mostra “Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America” presenta circa trecento reperti (terrecotte e tessuti) della collezione del Mic di Faenza insieme ad altre opere (propulsori dorati, sculture, stele, eccetera) provenienti dai più importanti musei italiani di antropologia e da due collezioni private.

Proseguono, mercoledì 6 febbraio alle 21 al Ridotto del Teatro Masini di Faenza, le proiezioni della rassegna Il Cinema della Verità, organizzata per il quarto anno consecutivo dall’Amministrazione Comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri. Prodotto da Coffeetime Film e Sunset Produzioni, in collaborazione con Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, sarà presentata la pellicola Solo cose belle. Le cose belle prima si fanno poi si pensano di Kristian Gianfreda. Per presentare il film saranno presenti in sala il regista e gli attori, scelti durante il casting che si è tenuto proprio al Ridotto del Teatro Masini. Solo cose belle è un lungometraggio che racconta l’incontro tra due mondi opposti che improvvisamente - e loro malgrado - si incrociano. Da una parte un sonnacchioso e convenzionale paesino dell’entroterra romagnolo, dall’altra l’inusuale e rumoroso microcosmo di una casa famiglia, ossia quel luogo in cui gli “sbagliati” e i “superflui” di questa società trovano possibilità e occasioni. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.


SPECIALE / I

AMICI ANIMALI

31 gennaio - 6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

CONVEGNO

Quel “seme della violenza” svelato dalla crudeltà indirizzata contro gli animali Incontro promosso da Fidapa con la docente universitaria Giovanna Bellini e altri esperti sulla devianza di bambini e adulti

Fidapa porta a Ravenna un convegno (venerdì 1 febbraio, alle 9.30, alla Casa Matha) di forte interesse, che in altre città italiane ha già trovato attenzione e consensi, grazie alla presenza del team della dottoressa Giovanna Bellini, docente all’Università di Pisa, che si occupa di relazione tra violenza su animale e violenza interpersonale. Un agito crudele su un animale messo in atto da un adolescente o bambino può essere indice di abusi subiti, messo in atto da un adulto può rappresentare un indice di pericolo sociale senza dimenticare che si tratta di abominio morale e reato. La dottoressa Bellini ha raggruppato le varie iniziative sotto il nome “Il Seme della Violenza”, citando un celebre film dell'America degli anni Cinquanta con protagonista Glenn Ford. Il team si batte affinchè venga compreso quanto sia necessario cambiare la mentalità corrente, che considera i crimini sugli animali reati di serie B e quanto al contempo sia importante saper riconoscere e prendere seriamente gli agiti violenti sugli animali compiuti dai bambini e dagli adolescenti. In età evolutiva tali comportamenti possono rappresentare, infatti, una spia di abusi subiti, relazioni disfunzionali parentali o amicali, ed un indice di un possibile sviluppo di una personalità abusante in età adulta se non riconosciuti e bloccati e in età adulta, infine, rappresentano non solo un abominio morale ma anche un reato secondo il nostro codice penale (art. 544 c.p.), indicando spesso la pericolosità

sociale dei soggetti che li commettono. Importante, inoltre, il capitolo dei maltrattamenti in famiglia di cui spesso l'abuso sull'animale ne è una spia, così come un mezzo attraverso cui compiere violenza assistita sui minori. Attraverso il percorso multidisciplinare del “Seme della Violenza” che include interventi di veterinari, psicologi dell'età evolutiva, psichiatri, criminologi, neurologi, penalisti, rappresentanti delle forze dell'ordine ed esperti di comunicazione, si cerca di far vedere con occhi diversi l'azione di crudeltà compiuta sull'animale e quanto questa sia una anello forte della catena del ciclo della violenza.

LA DENUNCIA Enpa Ravenna: i parchetti per lo sgambamento non sono “parcheggi” «Da più parti – denuncia la sezione Enpa di Ravenna – ci è stato segnalato un fenomeno singolare, che induce alcuni detentori di cani a “parcheggiare” il proprio animale all’interno dei parchi riservati allo sgambamento degli amici a quattro zampe. Gli episodi sono riscontrabili quasi sempre in prossimità di supermercati, fatto che ci induce a supporre che il detentore della bestiola, non potendola condurre con se all’interno dell’esercizio commerciale, non abbia altra soluzione che quella di introdurlo nell’area verde recintata e lasciarlo libero di vagare da solo. Non condividiamo una simile condotta innanzi tutto perché il cane deve essere sempre accompagnato dal possessore, così come prescrivono le norme vigenti in materia, in secondo luogo perché lasciando un cane incustodito si possono verificare degli spiacevoli e talvolta pericolosi incidenti. Il parchetto riservato allo sgambamento dei cani è pur sempre un luogo aperto al pubblico e pertanto l’occhio del detentore deve essere sempre presente e vigile. Zuffe, aggressioni e morsicature possono avvenire in modo particolare là dove i cani sono tenuti liberi ed incustoditi. Quando si esce di casa con Fido occorre sempre essere attenti per non generare problemi agli animali ed al nostro prossimo».

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II / SPECIALE

AMICI ANIMALI

RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio - 6 febbraio 2019

SERVIZI VETERINARI

Troppi amici, grossi, pigri, anziani, spaventati? Ecco che arriva in ausilio la visita a domicilio Oggi il medico può effettuare a casa molti interventi... E c’è anche il taxi e l’ambulanza In una società sempre più improntata sui servizi, aumentano anche quelli rivolti agli animali domestici. Il tuo cane è anziano e pigro non si convince a uscire di casa al momento di fare una visita dal veterinario? Oppure è troppo grosso per essere spostato di peso? Il tuo gatto si defila appena vede all’orizzonte il trasportino e ha sentore di dover abbandonare il proprio territorio? O, ancora, spostare i tuoi tre o quattro animali insieme è un’impresa titanica? In tutti questi casi, può essere utile chiedere al veterinario di venire al

proprio domicilio. Una soluzione, fra l’altro, che ben si concilia con i numerosi impegni quotidiani di famiglia e di lavoro, che rendono complesso affrontare una lunga coda dal veterinario. «Il veterinario a domicilio è un servizio importante, al passo con i tempi e in forte crescita – afferma Matteo Galliani, medico veterinario della Centro Polispecialistico Veterinario di Russi –. Sin dall’infanzia, ho sempre amato gli animali e ricordo ancora la reazione del mio gatto Camillo quelle volte in cui era proprio

necessario portarlo a una visita. Appena vedeva il trasportino, spariva e non si faceva trovare, gli venivano veri e propri attacchi di malinconia. Così, fra me e me, ho sempre pensato che avrei offerto il servizio a domicilio una volta diventato veterinario. Ovviamente i casi in cui è meglio ricorrere a tale opportunità sono i più disparati: ci sono per esempio anche cani che non amano essere messi nel trasportino, cani troppo grossi di non facile trasporto per i proprietari, cani anziani con problemi di artrosi che si muovono con grandi diffi-

coltà, proprietari che non hanno il mezzo giusto per condurre i propri animali e via di seguito. Durante la visita a casa, inoltre, si instaura un bel rapporto confidenziale fra paziente e dottore». Grazie all’aumentata capacità tecnologica, attualmente, il veterinario che si reca a domicilio è in grado di portare con sé la strumentazione adeguata per effettuare analisi, radiografie ed ecografie. Prelievi e analisi del sangue sono infatti tra i servizi più richiesti a domicilio, al pari delle vaccinazioni, soprattutto quando

si hanno più animali. «Siamo inoltre in grado di portare avanti dei percorsi di medicina preventiva a domicilio – aggiunge Galliani – per chi necessità di terapie e visite periodiche per curare malattie croniche. In altri casi, offriamo anche il servizio di Taxi Dog, ossia il trasporto di proprietario e animale da casa alla struttura più idonea in cui effettuare accertamenti diagnostici o interventi chirurgici, offrendo quindi al proprietario il supporto di un veterinario per non farsi mai trovare impreparato». Tanti passi avanti sono stati dunque fatti in un mondo in cui – un tempo – pareva impensabile anche solo avere ambulanze riservate agli amici a quattro zampe. Accanto ai servizi di veterinario a domicilio e di Taxi Dog, esistono pertanto le ambulanze veterinarie con a bordo un veterinario e le unità di soccorso, ossia furgoni attrezzati per il recupero di animali incidentati. Roberta Bezzi

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AMICI ANIMALI / III 31 gennaio - 6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

FAUNA SELVATICA

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Novità del recente Piano faunistico approvato dalla Regione Sensori luminosi e dissuasori acustici che allertano gli animali e mettono in guardia gli automobilisti, per aumentare la sicurezza sulla strada: sono solo alcuni degli strumenti che la Regione ha testato per valutare l’efficacia nel prevenire gli incidenti stradali causati da cinghiali e da altri animali selvatici che, sempre più frequentemente, raggiungono strade e centri abitati. Prevista dal nuovo Piano faunistico regionale, il primo in Italia, questa novità è già stata sperimentata in alcune aree “pericolose” individuate in provincia di Modena, Reggio Emilia, Rimini e Piacenza a partire dal 2014. E i risultati sono positivi, La sperimentazione che ha previsto l’uso di un mix di apparecchiature piazzate in tratti stradali limitati scelti tra i più pericolosi dal punto di vista della presenza di fauna selvatica, ha messo a confronto l’efficacia di diversi strumenti di prevenzione tra cui sensori elettronici in grado di propagare stimoli acustici all’avvicinarsi di un ungulato selvatico; dissuasori elettronici capaci di emettere stimoli visivi e acustici di disturbo degli animali che si attivano con le luci dei fari; dispositivi ad ultrasuoni che li tiene lontani. Tutte queste apparecchiature sono accompagnate da cartelli verticali informativi che avvisano l’automobilista di passaggio, dell’inizio di un tratto a rischio collisione. Secondo i dati forniti dai Centri di recupero animali Selvatici convenzionati con la Regione, dal 2012 al 2017 si sono registrati in Emilia-Romagna 4.745 incidenti stradali con animali di grossa taglia. L’86,7% degli incidenti vede coinvolti i caprioli con 4114 casi concentrati lungo la via Emilia, mentre l’8,4% è causato dai cinghiali (400). Infine, daini e cervi contribuiscono complessivamente con 231 incidenti pari al 4,8%. Il 39,3% degli incidenti (1864) ricade nel territorio provinciale di Reggio Emilia dove è stata realizzata una sostanziosa parte della sperimentazione, segue Bologna con il 18,8% (892 incidenti), Parma con il 11,6% (551), Rimini con l’11,1% (526 incidenti), Modena con il 9,5% (449), Piacenza con il 6,1% (290), Forlì-Cesena con l’2,8% (135) e Ravenna con l’0,5% (22). Il numero più basso (16 incidenti) è naturalmente nella provincia di Ferrara. Il periodo dell’anno dove si registrano più incidenti è legato ovviamente al comportamento degli animali ed è la primavera. Un secondo picco di incidentalità si registra tra ottobre e fine gennaio, probabilmente correlato con le attività di caccia. Infine, nell’arco delle 24 ore, è di sera, tra le 18 e le 24, che si verificano la maggior parte degli incidenti.

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IV / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio - 6 febbraio 2019

CORSI

NON SOLO 4 ZAMPE

Il fascino dell’acquario domestico, alla scoperta del mondo sommerso Ci sono le vasche marine e quelle di acqua dolce, pesci grandi e piccoli fino a straordinarie creature tropicali. Ce ne parla l’esperta Laura Mazzotti CON L’ENPA DI LUGO UNA RETE DI “BALIE” ESPERTE A SVEZZARE GATTINI ORFANI Allattare un gattino rimasto orfano può diventare una vera passione. A Lugo l’Enpa ha proposto recentemente un corso per diventare balie di gatti con lo scopo di creare una rete di persone disponibili a imparare e a allevare i gatti piccoli abbandonati. Il corso guidato da esperti veterinari ha affrontato i temi dell’allattamento, svezzamento e cura durante la crescita. Un’esperienza gratificante, ma anche molto impegnativa, che richiede tempo, pazienza e una serie di cautele come il fatto che i cuccioli vanno tenuti al caldo per permettere loro di acquisire una temperatura corporea adeguata e che non va utilizzato il latte vaccino.

de meno pezzi di ricambio e una fauna più semplice. Si può cominciare così, per passare col tempo a qualcosa di più impegnativo. Gli acquari marini, con acqua salata, partono dagli 80-100 centimetri e richiedono qualche accortezza in più: controllo della salinità, test pH, inserimento di rocce vive e di invertebrati. Va detto però che, in tutti i casi, la manutenzione mensile è realmente alla portata di tutti, con un po’ di pratica». Non ci sono limiti per gli appassionati d’acquari, sia in termini di dimensioni, di selezione di pesci e pezzi vari. Per costruire un acquario marino stabile ci vuole tempo infatti, è un po’ come arredare casa: si fa a piccoli passi mettendo oggi una roccia, domani un invertebrato e via di seguito. Ci sono persone che ne possiedono anche più d’uno, arrivando quasi a veri e propri “zoo aquarium”, se si ha la giusta disponibilità economica e di spazio. Fondamentale è la scelta dei pesci giusti da mettere in vasca.

AMICI ANIMALI

Tutte le passioni nascono con una piccola scintilla. Anche quella per gli acquari. Avere un mondo sottomarino in salotto è qualcosa che affascina, da sempre, grandi e piccini. Sin da piccoli molte persone sono attratte da ciò che vive sott’acqua. In tanti si portano a casa un pesce rosso, magari dopo una giornata al luna park. Poi, appena si va al mare, non si vede l’ora di indossare la maschera per esplorare i fondali. La passione poi cresce, tanto da desiderare di possedere un acquario in casa, con pesci rossi e tropicali. «Sono in tanti gli amanti degli acquari, non c’è età – racconta Laura Mazzotti, proprietaria dell’Aquarium Center di via Le Corbusier 11 a Ravenna –. Ci sono i bimbi, i ragazzi, le famiglie, il single che vuole arredare la casa. Ricordo che quando mio padre aprì l’attività c’erano tanti bambini che oggi sono diventati adulti e tuttora vengono in negozio per migliorare o ingrandire il proprio acquario. Certo, la crisi economica di questi ultimi anni si è fatta sentire anche nel nostro settore, tanto più che l’acquario non è qualcosa di strettamente necessario. Però, il vero appassionato, non rinuncia a prendersi cura della propria vasca, mentre chi è alle prime armi magari si orienta verso qualcosa di piccolomedie dimensioni che, fra l’altro, si adatta alle metraturei sempre più ridotte delle abitazioni». Quanto costa farsi l’acquario? I fattori che incidono sul prezzo sono ovviamente molteplici, quali la forma e la grandezza della vasca, la tipologia di pesci e di pezzi da inserire. Si può partire da un minimo di 80-90 euro per un acquario completo di circa 45 centimetri, accessoriato con luci a led (e non più al neon, come in passato) e termo-riscaldatore per pesci anche tropicali. «Al neofita suggerisco acquari di acqua dolce – aggiunge Mazzotti –, in quanto più semplici dal punto di vista della manutenzione. Bastano infatti pochi accorgimenti di cui si possono occupare anche i ragazzini: tenere monitorati certi valori, cambiare l’acqua e mettere qualche reagente. Questo tipo di acquari è anche più economico in quanto richie-

«Per chi è all’inizio – spiega Laura Mazzotti – consiglio pesci di piccolo-media taglia, tipo bianchetti, in genere timidi e abituati a stare con tutti. Tra i pesci d’acqua dolce, però, ci sono anche eccezioni: per esempio, il cosiddetto “pesce combattente” è un maschio pinnato e colorato, in grado di attirare molto l’attenzione, che ama vivere da solo o in branco ma non con altri maschi. Per i ciclidi di media-grande taglia bisogna essere un po’ più esperti. Per le loro dimensioni, richiedono molta acqua e quindi vasche grandi. Anche il ciclo della riproduzione in genere suscita molta curiosità, ma occorre fare attenzione per non trovarsi un eccesso di pesci in una vasca troppo piccola. Tra i pesci tropicali, molto richiesti sono il pagliaccio, il famoso Nemo di Disney, il Red Parrot ossia il pesce pappagallo e il piranha. Pochi sanno che quest’ultimo può essere anche “vegetariano”, e quindi stare un po’ con tutti». Roberta Bezzi

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SPORT / 19 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PALLACANESTRO SERIE B

Orva, largo ai giovani: il laboratorio continua Nuovi vertici nella società di Lugo ma stessa filosofia: salvarsi per lanciare nuovi talenti. In rosa sei Under 20 su dieci di Vincenzo Benini

Raggiungere la salvezza in B per restare uno dei “laboratori” più interessanti della pallacanestro italiana. È questo l’obiettivo principale del Basket Lugo, al secondo anno di fila nella serie cadetta, che punta prima di tutto a far crescere e a lanciare i giovani in realtà più importanti e ambiziose. Si tratta di un traguardo molto difficile da raggiungere, in quanto il torneo è di alto livello e al momento i biancoverdi dell’Orva stazionano in zona playout. La formazione del tecnico Gianluigi Galetti è infatti reduce dalla sconfitta casalinga con la quotata Super Flavor Milano e occupa la penultima posizione, ma questo non scoraggia un ambiente che fa dell’entusiasmo e dell’ottimismo una delle sue caratteristiche primarie. Una società, quella lughese, che nel corso dell’estate ha subito grossi cambiamenti nei suoi vertici dirigenziali, con Giuseppe Rossi che, pur rimanendo coinvolto nel progetto, dopo 25 anni ha lasciato la presidenza, affidata a Paolo Montanari. Il compito di costruire quasi da zero la rosa della squadra è stato così affidato al general manager Luciano Giovannini, che ha mantenuto la filosofia del club, ingaggiando in gran parte giocatori di belle speranze. «Un po’ per motivi economici – spiega quest’ultimo – un po’ per tradizione, abbiamo scelto di funzionare sempre come una sorta di laboratorio, ingaggiando giovani giocatori in modo da farli maturare in un’ottima palestra come la Serie B». Si continua così a percorrere una strada che ha portato grandi soddisfazioni nella passata stagione. «Quasi tutti i protagonisti della bella salvezza dello scorso anno hanno compiuto un salto di qualità, a partire da Rubbini, che si è trasferito a Ravenna in A2, per arrivare a Galassi, che si è trasferito di recente a Ozzano. Su dieci elementi che compongono il roster, ben sei di loro sono Under 20, e tutti sono trattati alla pari, con la possibilità di mostrare il proprio valore. Come chioccia è rimasto giusto Seravalli, che si è ripreso da un infortunio molto pesante e si sta

confermando davvero capace a ricoprire questo ruolo». In questi anni la società lughese si è fatta un nome nell’ambiente cestistico nazionale, diventando sinonimo di serietà e valorizzazione. «I nostri ragazzi provengono dai vivai di realtà di alto livello come Mestre, Bologna, Trieste e Treviso, con questi club che ripongono in noi grande fiducia. Non è semplice poter avere giocatori di questo tipo, ma i buoni rapporti con alcune delle società maggiori si stanno rivelando fondamentali. Il fatto di poter contare su un tecnico come Galetti, a Lugo da cinque anni e grande conoscitore del basket giovanile, rappresenta una garanzia ulteriore». Come si può vedere dalla classifica l’Orva è nel bel mezzo della zona calda della graduatoria, con soli otto punti in diciotto gare, ma è comunque in crescita, in virtù di alcuni risultati positivi giunti nelle ultime settimane. «Al contrario del torneo scorso si è fatta molta fatica in partenza, mentre adesso stiamo cominciando a carburare. Soprattutto in casa abbiamo ingranato la marcia giusta, aggiudicandoci tre gare ravvicinate, mentre soffriamo ancora troppo in trasferta. In palestra si lavora con impegno ed entusiasmo, ma in campo si paga ancora cara la differenza in fatto di esperienza». A far ben sperare per il futuro è però l’esempio portato dalla passata stagione, con l’Orva che contro tutti i pronostici è riuscita a salvarsi passando dai playout, spedendo in Serie C i “cugini” di Rimini. «Il girone di andata iniziò male, con sei sconfitte di fila anche in virtù di un calendario durissimo, poi ci siamo ripresi, trovando la giusta intesa tra i giocatori. Se è al completo, la nostra squadra è capace di lottare fino alla fine e di puntare a una posizione migliore possibile in classifica, anche se sarà dura “scappare” dai playout». Principale realtà in ambito sportivo nella città di Lugo, la società biancoverde nel territorio gode di un buon seguito di pubblico e di un discreto appoggio da parte degli sponsor. «In tutto abbiamo circa 350 tesserati, con la maggior parte di loro che

Il presidente Paolo Montanari: «Abbiamo circa 350 tesserati, buon movimento»

Time out sul parquet del palasport di Lugo, affidato dal Comune in gestione alla società Basket Lugo Aviators

fanno parte del settore giovanile. C’è un buon movimento, andiamo nelle scuole per promuoverci e tanti ragazzi provengono dai paesi vicini, facendo il nostro dovere dal punto di vista sociale. Purtroppo l’Orva ha dovuto ridimensionare il suo aiuto, ma per fortuna esistono tante piccole aziende che ci danno una mano. Anche l’amministrazione comunale, per quello che può, ci appoggia: si potrebbe fare di più, ma già il fatto che ci abbiano affidato la gestione del palasport è un’ottima cosa. Non è sem-

plice gestire una società sportiva al giorno d’oggi, in quanto le risorse sono limitate, ma con passione e impegno finora siamo riusciti a superare tutti gli ostacoli». Niente sogni, quindi, ma solidi traguardi da raggiungere: questo in pratica il motto del Basket Lugo. «Sarebbe fondamentale raggiungere la salvezza, perché ci garantirebbe il mantenimento dei rapporti privilegiati con alcuni grandi club. È chiaro che un’eventuale retrocessione ci obbligherebbe a un cambiamento di filosofia».

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND

Un sabato caldo per pallavolo e calcio: la Rai al Pala De André, il Ravenna Fc al Benelli cerca la prima vittoria del 2019

Le ragazze dell’Olimpia Teodora festeggiano l’accesso alla Pool Promozione di serie A2: torneranno in campo a Ravenna il 10 febbraio

Un altro sabato “caldo” attende alcune delle più importanti formazioni degli sport di squadra in provincia di Ravenna, a partire dalla Consar, che il 2 febbraio disputa in occasione della settima giornata di Superlega di volley l’ennesimo anticipo davanti alle telecamere di Raisport. Nell’inedito orario delle 15.15 la formazione di Graziosi, spinta dal successo esterno con Castellana Grotte, ospita al Pala De André l’ambiziosa Calzedonia Verona, realtà costruita per insidiare le quattro “big”, con l’obiettivo di conquistare qualche punto per tenere viva la speranza playoff. Sempre di sabato scende in campo anche il Ravenna Fc (calcio Serie C), che al “Benelli” (ore 20.45) incrocia l’ostica Fermana puntando alla prima affermazione del 2019.

Se nel torneo di A2 femminile di pallavolo la Conad, reduce dalla qualificazione alla Pool Promozione, osserva un fine settimana di riposo (riprenderà il 10 febbraio, in casa contro Orvieto), in quello di A2 di basket l’OraSì prosegue con gli straordinari, giocando domenica 3 febbraio il terzo match in otto giorni. I giallorossi di Mazzon tornano al Pala De André (ore 18) per affrontare una Gsa Udine da prendere con le molle. A completare il programma, restando nella pallacanestro (ma Serie B) l’Orva sabato attende a Lugo (ore 20.30) la visita della Gimar Lecco, mentre la Rekico domenica al PalaCattani (ore 18) va all’assalto della Rucker San Vendemiano. In A2 femminile, invece, l’InfinityBio sempre domenica si reca a Roma (ore 18) per sfidare l’Athena. (vi.be.)


20 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Bohemian Rhapsody: la conferma che il rock è una delle favole più belle del Novecento

Le lamine argentee di Sant’Apollinare

Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

sione cinematografica, alcun momento da ricordare Bohemian Rhapsody (di Brian Synger, 2018) al di là della musica. E in fondo non c’è niente di Il film parla di Freddie Mercury e dei Queen, dalla male, perché il rock è una delle favole più belle del loro fondazione nel 1970 alla grande performance al Novecento e qualsiasi estratto di storia di qualsiasi concerto di Live Aid del 1985. Non amo particolarband protagonista, indipendentemente dai gusti, mente i Queen (eufemismo) anche se apprezzo la canzone che dà il titolo al film, ma la curiosità dettata sia dal clamore mediatiUn fotogramma da Bohemian Rhapsody co che in realtà rimbomba da oltre trent’anni (amplificatosi con la morte di Mercury datata 1991) sia dalla mia passione in generale per il rock e la sua storia, ha preso il sopravvento. La storia del gruppo nasce dall’incontro fra Mercury, che è un ragazzo di origine persiana chiamato Farrokh Bulsara, e due futuri membri della band, il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor, ai quali poco dopo si unirà il bassista John Deacon, così da formare i Queen nella formazione unica e originale che conorisulta particolarmente godibile. Ma la critica giustasciamo. L’ascesa del gruppo e del suo leader, gli mente parla di forbici e di mistificazione della realtà, amori, la sua sessualità, e gli scontri tra le diverse perquest’ultima inaccettabile perché si parla di una biosonalità dei membri durante il periodo di maggior grafia ufficiale, e nel caso (io non so nulla della loro splendore costituiscono la prima parte del film, che vita) sarebbe grave e sbagliato cambiare le vite delle poi dedica gran parte delle sue due ore e un quarto persone. Sulla superficialità della storia, sul dover per l’evento che rilancerà il gruppo, grazie ai loro mettere in due ore dentro ogni cosa, rinunciando a venti magici minuti sul palco, ovvero il già citato conlunghi periodi storici (1986-morte di Freddie, o certo di Live Aid nel 1985, quando il protagonista già anche l’infanzia) è un limite che ti dà il cinema e che avvertiva i primi sintomi della malattia che lo ucciè giusto rispettare. A meno di esistenze brevi come derà dopo 6 anni e una serie di ulteriori dischi di nel caso di Control sui Joy Division (il miglior film rock grandissimo successo. Il film è prodotto dai due “ex” degli ultimi tempi, pur anche in questo caso non Queen Brian May e Roger Taylor (le virgolette sono amando i protagonisti), è normale parlare di un d’obbligo, loro due continuano a suonare come periodo circoscritto. Il suggerimento però sorge sponQueen) e non è altro che un’esaltante cavalcata crotaneo: perché in questi casi non utilizzare l’ormai nologica atta all’esaltazione del gruppo. Il film non abusato formato delle mini serie, così da raccontare c’è, il protagonista Remi Malek è encomiabile nel cerogni band di successo senza tralasciare nulla? In concare di riprodurre un personaggio così carismatico e clusione, Bohemian Rhapsody si fa guardare volentiecomplesso come Mercury, paragonabile per istrioniri soprattutto per merito del rock e della sua storia, smo a un Michael Jackson o a un David Bowie; pur mentre a livello cinematografico è inconsistente ma non conoscendo la storia del gruppo, non si vedono corretto e servile (quest’ultimo non necessariamente scene particolarmente “negative” (ricordate The un difetto per i fans). L’unica cosa che fa davvero Doors?), non si approfondisce alcun personaggio, si ridere sono i premi e le candidature: fuori luogo, mettono in luce sempre e soprattutto le canzoni. Non tempo e soprattutto fuori di testa. c’è alcun approfondimento tematico, alcuna incur-

Tre antiche lamine, esposte al Museo Arcivescovile, costituiscono un’importante attestazione di culto verso Sant’Apollinare. Esse furono rinvenute nel 1173, anno in cui il pontefice Alessandro III intervenne per dirimere la questione relativa alla custodia della sepoltura del Santo sorta tra i monaci camaldolesi di Sant’Apollinare in Classe e i monaci di Sant’Apollinare Nuovo: quest’ultimi, infatti, affermavano di essere loro i custodi delle sante reliquie del primo vescovo ravennate il cui corpo - in un’epoca non meglio precisata - sarebbe stato portato entro le mura cittadine. La sepoltura di Sant’Apollinare fu rinvenuta «sotto l’altare maggiore» della basilica classense e il legato papale Ildebrando Crasso, il cardinale Teodino e l’arcivescovo di Ravenna Gerardo rinvennero, insieme al corpo venerato, le preziose lamine. La prima, datata alla fine del IX secolo, ricorda la sepoltura di Apollinare: «Qui riposa il santissimo corpo del beato Apollinare, sacerdote e martire di Cristo…». La seconda lamina, ritenuta insieme alla terza opera del X secolo, ricorda la sua origine antiochena, il suo invio a Ravenna e i miracoli da lui compiuti: «Il beato Apollinare, originario di Antiochia, fu inviato a Ravenna dal principe degli apostoli…». Nella terza lamina il testo - perduto, ma noto grazie alla sua trascrizione riportata in un documento custodito presso l’Archivio di Stato di Ravenna - racconta le numerose percosse subite dal Santo e il suo martirio: «Qui fu a lungo percosso…».

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CULTURA / RUBRICHE / 21 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

LETTI PER VOI

Esecuzione problematica, il concerto salvato solo dal mezzosoprano

Vox di Christina Dalcher? Meglio recuperare Il racconto dell’ancella

di Enrico Gramigna

di Nevio Galeati *

Non tutte le ciambelle riescono col buco. Questo detto popolare riassume bene quello che è successo nello spettacolo andato in scena sul palco del teatro Rossini di Lugo sabato 26 gennaio. Cose che succedono, si dirà, eppure questo appuntamento è davvero sintomo della profonda crisi che la cultura sta attraversando attualmente nel nostro paese. Procediamo però con ordine perché prima dell’esordio sulla scena, c’è stato un campanello che Daniela Pini avrebbe dovuto dare un allarme: il cambio di orchestra. Chi avesse consultato a inizio stagione il libretto con tutti gli spettacoli sarebbe rimasto sorpreso di trovare l’Orchestra Città di Ferrara schierata sul palcoscenico. Certo, può succedere di cambiare interpreti tra la stampa del catalogo generale della stagione e la specifica esibizione: accade (molto) meno di frequente che a cambiare siano le orchestre. Il programma, gradevole nel complesso, mancava di una precipua organicità. Alla meravigliosa Serenata op.22 di Dvořák seguivano Il tramonto di Respighi, le Siete canciones populares españolas di De Falla, I crisantemi di Puccini, Oblivion di Piazzolla e La danza di Rossini: due brani orchestrali, nemmeno tra i più semplici, uniti a una carrellata di canzoni (più il poemetto) che sembrano essere giustapposte solo per mettere alla prova la buona pronuncia in diverse lingue del bravo mezzosoprano Daniela Pini. L’esecuzione è stata davvero problematica. La stupenda composizione di Dvořák è stata sicuramente il brano più maltrattato della serata. I problemi si sono manifestati fin da subito, con i violini scomposti e con un suono più

nebbioso del dovuto, le viole diversamente intonate, i violoncelli non sempre coesi e quel vibrato a tratti più simile al risultato di una scossa elettrica che a un addolcimento del suono. Alla guida di questa barca vi era Nicoletta Conti, direttrice di ascendenza bernsteiniana, i cui gesti, più belli che utili, non erano di alcun aiuto nello svuotare lo scafo dall’acqua.

Per fortuna la serata ha avuto anche un’altra protagonista, come detto, Daniela Pini. Il mezzosoprano romagnolo eccelle in morbidezza, dolcezza e pronuncia, unendo a queste tre caratteristiche anche una rara omogeneità in tutti i registri. Non stupisce che il pubblico abbia apprezzato il concerto, salvato dalla sua ottima interpretazione. Chi ne esce, e male, è l’Orchestra Città di Ferrara che non è certo un’orchestra stabile, nelle cui fila si sono scorti volti noti che collaborano con molte, troppe e mediocri, realtà e che mai si sarebbe pensato di vedere sul palco nella stagione principale del teatro lughese.

Appuntamento il 25 aprile per il prossimo numero di

Quando un autore esordiente parte con un’idea “forte”, anche se non originalissima, dovrebbe curarla come fosse un bonsai. Controllarne la crescita con cura, lasciando che la potenza di quella storia possa dispiegarsi piano piano, fino a diventare un micro universo credibile e affascinante. Vox, romanzo d’esordio di Christina Dalcher (Editrice Nord, traduzione di Barbara Ronca) si apre dando la sensazione di trovarsi di fronte appunto a una piccola quercia letteraria. Lo slogan da cui parte è efficace: “Se sei una donna e vivi negli Usa non puoi pronunciare più di cento parole al giorno”. La cosa ha una declinazione feroce: il governo, che segue le direttive di un guru puritano durissimo, indica le cose che possono fare e quelle vietate. Le trasforma, pena punizioni durissime che arrivano all’eliminazione fisica, in “angeli del focolare” afoni, che possono obbedire, procreare (solo dopo il matrimonio) e, appunto, tacere. Senza poter leggere, scrivere, gestire il proprio danaro. Tutto questo mentre il resto del mondo va avanti come sempre. La protagonista, Jean Mclellan, studiosa di linguistica e neuropsicologa, si trova nelle condizioni di potersi ribellare, con la prospettiva di cambiare il sistema e ridare voce e libertà alle donne. Non male, vero? Se a qualcuno viene in mente Il racconto dell’ancella di Margareth Atwood, ha colto nel segno: il riferimento a quel bellissimo romanzo è esplicito. Ma Vox sciupa l’occasione che aveva davanti e si trasforma un una storia banale, con gli elementi utili per arrivare sul grande schermo studiati a tavolino: un marito potente, comprensivo, ma che non contesta il sistema; il

matrimonio si infrange anche perché lei ha un amante che le salva anima e corpo; poi pianti e morti innocenti da vendicare, azioni e complotti, fino alla chicca per un produttore politicamente corretto Made in Usa: l’Italia come paese felice, luogo della grande bellezza. «… Mi piace guardare le donne italiane. Parlano con le mani, con tutto il corpo, con tutta l’anima. E cantano», dice Jean Mclellan. Per altro, l’amante-scienziato che si mette al suo fianco è di origini italiane… È possibile, se non certo, che l’intento di Dalcher fosse sottolineare una realtà preoccupante ed evidente: di fronte alle conquiste sociali delle donne, l’uomo reagisce con la violenza e l’oppressione, per restare a capo del “branco umano”. Quindi, come il movimento Mee Too, l’autrice voleva chiamare alla rivolta, restituendo voce (appunto) alle donne. Ma perde il filo, inventa congiure in stile Dan Brown, senza avere la stessa abilità nel gestirne l’evoluzione; sciupa addirittura una traccia che poteva rivelarsi straordinaria: il contrasto con il figlio adolescente che pensa come il guru, e che vorrebbe quindi mamma e sorella mute e obbedienti, servili. La ricetta comprende poi molto miele e un pizzico di peperoncino (ovvero sesso). Un pregio? La scrittura va via liscia, senza intoppi né imperfezioni particolari, e tutto è raccontato in prima persona da Jean. Quattrocento pagine leggere, quindi. Ma a un romanzo, anche se di puro intrattenimento deve portare altro. Un consiglio? Recuperare Il racconto dell’ancella di Atwood, stampato nel 2017 da Ponte alle Grazie nella traduzione di Marco Papi. *direttore di GialloLuna NeroNotte


22 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

CLASSICA/1

Una serata dedicata a Beethoven con gli austriaci del Wiener Concert-Verein Per “Ravenna Musica” la compagine fondata nel 1987 dai membri dell’Orchestra Sinfonica di Vienna

Dall’Ungheria all’Austria. Dopo l’apertura con l’Orchestra Miskolc, il secondo concerto della stagione “Ravenna Musica” dell’associazione Angelo Mariani, in programma venerdì 1 febbraio alle 21, porterà sul palco del teatro Alighieri di Ravenna la compagine orchestrale Wiener Concert-Verein. L’orchestra, fondata nel 1987 dai membri dell’Orchestra Sinfonica di Vienna, della quale prende il nome originale, è regolarmente ospite dei più importanti Festival musicali europei e collabora con acclamati direttori d’orchestra

internazionali. A Ravenna sarà diretta da Ernest Hoetzl, attivo in tutti i continenti, dopo aver studiato direzione d'orchestra all'Università di Musica di Graz. Interamente dedicato a Beethoven il programma del concerto, con la Sinfonia n. 2 e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 15. La parte di solista sarà affidata al pianista di Graz Markus Schirmer, così descritto dalla critica: «Un pifferaio magico al piano, la sua musica arriva direttamente dal cuore, dal cervello e dalla punta delle dita».

CLASSICA/3 Il Flauto magico di Mozar in “miniatura” alla sala Fellini di Faenza, con i soli strumenti del Trio Teophilus Domenica 3 febbraio alle 18 alla Sala Fellini di Faenza protagonista sarà la musica del Flauto magico di Mozart. Il Trio Teophilus, composto da Yuri Ciccarese al flauto, Dimitri Ashkenazy al clarinetto e Pierluigi Di Tella al pianoforte, interpreta questo straordinario “singspiele” con i soli strumenti senza l’ausilio del canto, in un rifacimento musicale dove, in sequenza, si potranno ascoltare ouverture, arie, duetti e terzetti, come nella composizione originale; una miniatura d’opera in stile cameristico dove i tre strumentisti, di lunga esperienza internazionale, incarnano i vari personaggi in scena. Info al 339 4748625.

CLASSICA/2

ALLA SALA CORELLI LA 21ESIMA EDIZIONE DEI CONCERTI DI MIKROKOSMOS Si parte con Santià e Cicoli. Il programma completo L’importanza dell’offerta culturale di una città è data non solo dalla qualità di proposte, ma anche dalla quantità degli eventi e certo non si può dire che a Ravenna la musica non sia presente nel tessuto cittadino. Il 3 febbraio si inaugurerà la 21esima edizione di una stagione che è una eccellente sintesi di quantità e qualità di appuntamenti: Mikrokosmi, organizzata dall’associazione culturale Mikrokosmos in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, è una rassegna fresca e attenta al repertorio, mai banale (concerti alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri). L’inaugurazione passerà tra le dita del pianista Marco Santià che dividerà la scena col giovane soprano Romina Cicoli (insieme nella foto), presentando un repertorio da camera che raramente, e a torto, è proposto nelle sale. Sarà interessante poter ascoltare le pagine di Tosti, Respighi, Leoncavallo alternate a quelle di Bach e Scarlatti. Particolare sarà il concerto in scena il 10 febbraio nel quale ci sarà un’alternanza tra due strumenti che non si vedono spesso insieme nello stesso recital, chitarra e pianoforte, suonati da Eugenio Della Chiara e Alberto Chines. Il programma incuriosisce sia per questo inedito avvicendamento degli strumenti davanti alle pagine scarlattiane, sia per le composizioni di Galante e Sciortino che uniscono chitarra e pianoforte in un bizzarro duo. Il 17 febbraio sarà la giovanissima Luna Costantini a presentare al pubblico ravennate un interessante viaggio nella scrittura pianistica, dalle origini clementiane, passando per l’immancabile Chopin e giungendo alla sperimentazione timbrica di Debussy. Sarà invece il Quartetto Maas, col pianista Andrea D’Alonzo, a suonare il 24 febbraio: pagine di grande interesse saranno quelle presentate dai cinque musicisti, tutti studenti dell’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, i quintetti di Schumann e Shostakovic. Il 3 marzo sul palco salirà il giovanissimo vincitore del Premio Steinway 2018, Antonio Alessandri che a dispetto della sua verde età proporrà al pubblico brani di Mozart, Schumann e Chopin racchiusi da composizioni di Janáček e Debussy. Come di consueto, l’appuntamento del 10 marzo vedrà esibirsi i migliori talenti delle Masterclass di Canto e Musica da Camera tenuti dai Maestri Paola Leolini e Nazzareno Carusi. Proprio Carusi sarà protagonista il 17 marzo, con Pietrangelo Buttafuoco, di un appuntamento a metà tra Bach e Leopardi volto a celebrare i 50 anni dal primo allunaggio che verranno celebrati anche con l’intervento di Paolo Morini. Il 24 marzo sarà la volta dei pianisti Paolo Dirani e Mauro Landi che omaggeranno Debussy a 101 anni dalla morte proponendo uno spettacolo tra il musicale e il teatrale. Il duo formato dai celebri pianisti Davide Cabassi e lo stesso Carusi sarà di scena il 31 marzo con composizioni di Schumann, Schubert e Beethoven, mentre la rassegna chiuderà il 7 aprile con il Trio di Imola impegnato tra le armonie di Mozart e Brahms. Enrico Gramigna


SOCIETÀ / 23 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

CLASSICA/4 JAZZ Al Rossini il quartetto di Diego Frabetti e il trio di Daniele Ciuffreda La stagione musicale del Rossini Jazz Club di Faenza (in piazza del Popolo) prosegue il 31 gennaio con il Diego Frabetti Quartet, formazione costituita da Diego Frabetti alla tromba, Nico Menci al pianoforte, Francesco Angiuli al contrabbasso e Marco Frattini alla batteria. In programma standard e grandi classici del jazz, con particolare attenzione al bebop e all’hardbop. Giovedì 7 febbraio sul palco invece il Daniele Ciuffreda Organ Trio, composto da Daniele Ciuffreda alla chitarra, Alberto Marsico all’organo Hammond e Daniele Pavignano alla batteria. Conceti alle 22, a ingresso gratuito.

Al Mama’s ritmi brasiliani con Ivete Souza

Bruno Canino suona Bach a Faenza con la violinista russa Ksenia Dubrovskaya

Sabato 2 febbraio al Mama’s di Ravenna “Afro in Jazz-Brasil”, una serata all’insegna dei ritmi afro-brasiliani, rivisti e adattato in chiave moderna senza perdere di vista il concetto del jazz. Sul palco Ivete Souza alla voce, Amauri Donevati al basso, Maurizio Degasperi al piano e Marcinho Pereira alla batteria. Concerto dalle 21.30, ingresso a 12 euro.

L’ANTICIPAZIONE

Prosegue al Ridotto del Masini la stagione dell’Emilia Romagna Festival Il 2 febbraio torna Sua Maestà Bach al Ridotto del teatro Masini di Faenza (ore 21) nell’ambito dell’Emilia Romagna Festival, con Quattro Sonate per violino e pianoforte, interpretate dalla violinista Ksenia Dubrovskaya e da Bruno Canino al pianoforte. Due generazioni a confronto: l’una è tra le più talentuose e carismatiche violiniste della nuova generazione, l’altro è un vero monumento del concertismo italiano e internazionale. Nata e cresciuta in Russia, Ksenia Dubrovskaya è attualmente membro di giurie internazionali in tutto il mondo nonostante la giovane età. Bruno Canino è invece nato a Napoli, diplomato a Milano e docente per dieci anni a Berna. Come solista e pianista da camera, si è esibito nelle principali sale e festival europei, arrivando anche in America, Australia, Cina e Giappone, diretto da personalità come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Riccardo Chailly. Collabora con illustri strumentisti quali Uto Ughi, Salvatore Accardo, Pierre Amoyal, Itzahk Perlman e Sergei Krylov.

CHANSON Al Socjale un omaggio a Edith Piaf Il teatro Socjale di Piangipane dedica un omaggio alla vita e alla voce unica di Edith Piaf. Sul palco (venerdì 1 febbraio dalle 21.30) la cantante Daniela Piccari accompagnata al contrabbasso da Andrea Alessi e da Dimitri Sillato al pianoforte e violino. Un tributo non solo alle canzoni e alla splendida voce della diva francese scomparsa nel 1963, ma alla sua vita intera, emblematica del periodo tra gli anni Trenta e Sessanta, segnata da incontri importanti, da grandi amori e da brani indimenticabili, tra cui "Non, je ne regrette rien". Biglietto 15 euro.

Sul numero in uscita il 28 febbraio

AL RAVENNA FESTIVAL ANCHE I BATTERISTI (E FONDATORI) DI POLICE E PINK FLOYD È stata presentata al palazzo dei congressi (alla presenza del premio Oscar Nicola Piovani, anche lui tra gli ospiti in cartellone) la trentesima edizione del Ravenna Festival, che si aprirà con un esclusivo incontro fra due giganti della musica quali Riccardo Muti e Maurizio Pollini, insieme per il concerto inaugurale del 5 giugno. Tra i grandi artisti in programma anche il violinista greco Leōnidas Kavakos e il direttore d’orchestra Emmanuel Krivine, così come i leggendari batteristi Stewart Copeland (dei Police) e Nick Mason (dei Pink Floyd), il celebre cantautore Ben Harper e il maestro della musica balcanica Goran Bregovic’ (nella foto). Per quanto riguarda la danza sono stati annunciati l’Hamburg Ballett, John Neumeier e la Martha Graham Dance Company, oltre al gran gala Les Étoiles. Il viaggio del Festival continuerà, nello spazio e nel tempo, nelle basiliche ravennati con i Tallis Scholars, per un’esperienza assolutamente unica di sette concerti in un giorno, e con i quotidiani Vespri a San Vitale; quindi attraverso il Purgatorio di Dante – “messo in vita” da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari con una rappresentazione creata su misura per Ravenna nel giardino del teatro Rasi. Tutto il cartellone su www.ravennafestival.org.


24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

CANTAUTORI

ROCK/1

ALTERNATIVA Al Clandestino tra pop elettronico e tropical rock

Aldo Becca presenta “Dali” dal vivo al Cisim

Giovedì 31 gennaio dalle 22 al Clandestino di Faenza concerto dei tedeschi Le Millipede, elettronica pop trasversale sponsorizzata dalla label di culto Morr Music.

Venerdì 1 febbraio al Cisim di Lido Adriano dalle 21 verrà presentato il libro di Johann Merrich “Breve Storia della Musica Elettronica e delle sue Protagoniste”. A seguire la stessa Merrich (musicista elettronica veneta) aprirà la serata di musica vera e propria che culminerà con il concerto del cantautore ravennate Aldo Becca, che presenterà il suo nuovo disco, “Dali”, tra canzoni e musica ambient.

Isak Suzzi al Cinetico di Montaletto Sabato 2 febbraio dalle 22.30 al Bike Bar Cinetico di Montaletto di Cervia concerto del cantautore romagnolo Isak Suzzi, tra blues e Americana.

Del Grillo e Di Rosolini, eccentrici al Kinotto Fa tappa giovedì 31 gennaio (dalle 22) con un concerto al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti “Il Cammino di Sanremo” del cantautore romano Giovanni Del Grillo, impegnato in una sorta di pellegrinaggio cantautorale a piedi da Roma fino al palco dell’Ariston di Sanremo. Al Kinotto da segnalare poi l’appuntamento di domenica 3 febbraio dalle 19: sul palco il cantautore siciliano Davide Di Rosolini (foto) con il suo spettacolo di teatro-canzone.

THALIA ZEDEK CON LA BAND AL CIRCOLO ABAJUR Fa tappa mercoledì 6 febbraio (dalle 21.30) al circolo Abajur di Ravenna il tour della Thalia Zedek Band, collettivo guidato dalla musicista e cantautrice americana Thalia Zedek, nome di culto tra i fondatori dei Come. Presenteranno il nuovo album d’inediti “Fighting Season”, uscito per la Thrill Jockey e che vede tra gli ospiti anche J Mascis dei Dinosaur Jr.

ROCK/2

Sabato 2 febbraio (dalle 23) al piccolo club faentino ecco invece il concerto dei francesi Ultra Zook (foto), tra math, funk e “tropical rock”.

HIP HOP

AL MOOG IN ESCLUSIVA GLI OLANDESI LEWSBERG Unica data italiana, sabato 2 febbraio dalle 21,30 al Moog di Ravenna, per gli olandesi Lewsberg (postpunk). Ingresso gratuito.

IL RAPPER DI CULTO INOKI AL BRONSON Arriva sabato 2 febbraio al Bronson di Madonna dell’Albero (live dalle 21.30 in collaborazione con il Cisim) un’autentica leggenda del mondo hip hop italiano, il rapper bolognese Inoki (foto). Il giorno prima al club ravennate sul palco invece i faentini Ottone Pesante con il loro metal strumentale suonato con strumenti a fiato: presentano il nuovo disco “Apocalips”. Ad aprire lo sludge metal dei forlivesi Abaton.

LO SPETTACOLO Al Mariani ethno-jazz da camera con danzatrici

libri di seconda mano e foto d’epoca

Venerdì 1 febbraio all’osteria del Mariani di Ravenna appuntamento con Zatar, il nuovo progetto di Francesco Bartoletti, violoncellista ravennate, insieme alla danzatrici Moira Cappilli e Teresa Mirri, della compagnia faentina Emporio del Sale. Sul palco un ensemble che guarda all’Oriente con un progetto di “ethno-jazz da camera”. Il giorno prima, giovedì 31, country con The Climbers.


CULTURA / 25 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROSA

LA SERATA

All’Alighieri arrivano Questi fantasmi! del grande Eduardo De Filippo

LETTURE SCENICHE DI GIOVANI AUTORI EUROPEI CON GLI ATTORI DEL TEATRO DELLE ALBE Appuntamento al Rasi il 6 febbraio dalle 18.30 con le voci della storica compagnia ravennate

A pochi anni dalla scomparsa del figlio Luca, torna la compagnia oggi diretta da Carolina Rosi

A pochi anni dalla prematura scomparsa di Luca De Filippo, Elledieffe, la compagnia teatrale oggi diretta da Carolina Rosi, che porta il nome del grande attore e regista, arriva in scena al teatro Alighieri di Ravenna con il capolavoro eduardiano Questi fantasmi! con la regia di Marco Tullio Giordana, dal 7 al 10 febbraio. Questi fantasmi! è una commedia in tre atti, scritta nel 1945 ed è la seconda, dopo Napoli Milionaria, a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari. Eduardo si ispirò probabilmente per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale, in rapporto all'affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un'impertinente “monaciello”. L’opera, una delle prime commedie di Eduardo ad essere rappresentata all'estero (nel 1955 a Parigi, al Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt), ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni. Scrive Giordana nelle note di regia: «Eduardo è uno dei nostri grandi monumenti del ‘900, conosciuto e rappresentato, insieme a Pirandello, nei teatri di tutto il mondo. Grandezza che non è sbiadita col tempo, non vale solo come testimone di un’epoca. Al contrario l’attualità di un testo come Questi fantasmi! è per me addirittura sconcertante. Emerge dal testo non solo la Napoli grandiosa e miserabile del dopoguerra, la vita grama, la presenza liberatrice/dominatrice degli Alleati, ma anche un sentimento che ritrovo intatto in questo tempo, un dolore che non ha mai abbandonato la città e insieme il suo controcanto gioioso, quello che Ungaretti chiamerebbe l’allegria del naufragio».

LO SPETTACOLO L’Aminta di Torquato Tasso portata in scena da Antonio Latella Come anticipato sullo scorso numero, al teatro Alighieri di Ravenna, giovedì 31 gennaio alle 21, va in scena l’Aminta di Torquato Tasso per la regia di Antonio Latella, dal 2017 direttore del Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia. Come noto è la vicenda del pastore Aminta e del suo amore per la ninfa Silvia. Lo stile evocativo dei versi fa del discorso un vero e proprio canto. Le suggestioni di Latella sul testo portano la compagnia da lui fondata a confrontarsi con il grande autore italiano, partendo dalla compresenza in esso di due forze: la spregiudicata ricerca di innovazione linguistica, e la tensione verso un classicismo da reinterpretare.

Mercoledì 6 febbraio alle 18.30 per la Stagione dei teatri l’appuntamento è con una serata sui generis dal titolo Avventure per nuovi mondi, peripezie di eroi e antieroi contemporanei. Si tratta di una serie di letture sceniche coordinate da Roberto Magnani (nella foto), Laura Redaelli, Alessandro Renda con Lorenzo Carpinelli, Flaminia Pasquini Ferretti, Tonia Garante, Matteo Gatta, Camilla Lopez, Marco Montanari, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Alessandro Renda, Max Rassu. L’appuntamento è al teatro Rasi di Ravenna per un progetto che fa parte del “Fabulamundi Playwriting Europe”, programma che sostiene e promuove la drammaturgia contemporanea di dieci Paesi europei. A Ravenna, con la cura della studiosa e critico Rossella Menna, avremo una serie di letture sceniche e, a seguire, un incontro con Matteo Marchesini, critico letterario e scrittore, e Rossella Menna stessa. Si comincia alle 18.30 con Contro la Democrazia/Contro il Progresso di Esteve Soler con Lorenzo Carpinelli, Flaminia Pasquini Ferretti, Max Rassu che leggeranno sette scene, tratte dalla Trilogia dell’Indignazione del drammaturgo spagnolo. A seguire The Lulu Project di Magali Mougel con Matteo Gatta, Tonia Garante, Camilla Lopez e Marco Montanari La giovane drammaturga francese consegna il ritratto di un adolescente occidentale alla ricerca della libertà, che sfugge ai tormenti sociali e famigliari che lo circondano rifugiandosi in sogni popolati da alieni buoni. Guerrieri in gelatina di Claudius Lünstedt con Roberto Magnani, Laura Redaelli, Alessandro Renda: tre giovani uniti da un micidiale e incondizionato desiderio di realizzazione interpretano tre monologhi che si completano e si contraddicono a vicenda fino a condensarsi in un caso criminale. Info e prenotazioni: 0544 36239.

SCUOLA DI CUCINA

EVENTI FEBBRAIO 2019 LUN. 4-11 18-25 GIO. 7 SAB. 9 MER. 13 SAB. 16 DOM. 17 GIO. 21 VEN. 22 SAB. 23 MER. 27 GIO. 28

Non il solito corso di cucina vegetariana con Candida Visaggi Pasta al matterello La cucina degli altri mondi: Asia-Africa-Sud America Il Giappone - con Jimmy Bertazzoli dell’Aguardiente Apertura Gruppo Acquisto Etico Appuntamento con la dolcezza: Dolci da tutta Europa La cucina siciliana La cucina crudista - con ZeRaw Sushi - con Nuccio Brancato La cucina salutare Riso e risotti - con Nuccio Brancato

ore 19-21 ore 19.30-23.30 ore 15.30-18.30 dalle ore 17.00 ore 19.30-23.30 dalle ore 19.30 ore 19.30-22.30 ore 19.15-22.15 ore 19.30-23.30

c/o Darsena PopUP - via dell’Almagià Ravenna Info e prenotazioni: Rosella tel. 348.1539975 - rosella.mengozzi@hotmail.it Per tutti gli appuntamenti seguici su scuola di cucina Saperi e Sapori


26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio-6 febbraio 2019

LIBRI/1

Alla libreria Liberamente il nuovo romanzo di Cristiano Cavina Appuntamento con l’autore l’1 febbraio Il giorno dopo l’antologia La vita vista da qui

Appena uscito in libreria, venerdì 1 febbraio alle 18.30 il nuovo romanzo dello scrittore casolano Cristiano Cavina, Ottanta rose mezz’ora, sarà presentato dall’autore alla libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna, con Silvia Manzani. La vicenda si stacca dal timbro a tratti comico delle storie a cui Cavina ci ha abituato con i suoi romanzi ambientati a Casola. Al centro del romanzo c’è infatti una storia d’amore non convenzionale e una storia di prostituzione che, racconta l’autore nell’intervista pubblicata sul mensile R&D Cult di febbraio, nasce da una storia vera. Sempre alla libreria Liberamente, ma sabato 2 febbraio alle 18 si terrà inoltre la presentazione di “La vita vista da qui”, un’antologia curata da Sara Rattaro in cui nove autori si confrontano sul tema della sopravvivenza.

LIBRI/2 Giancarlo Marinelli alla biblioteca Classense Per la rassegna “Il tempo ritrovato”, mercoledì 6 febbraio alle 18 alla biblioteca Classense di Ravenna, lo scrittore Giancarlo Marinelli presenta Il silenzio di averti accanto (La Nave di Teseo). Il libro racconta un viaggio nella storia di due uomini, di una famiglia e di un intero paese che dal 1916 arriva fino ai giorni nostri.

LIBRI/3 Un febbraio dedicato a Elena Ferrante La Casa delle donne di Ravenna dedica il mese di febbraio a Elena Ferrante che ha ammaliato lettori e lettrici di diverse età, generazioni e aspirazioni. Il primo incontro è venerdì 1 febbraio alle ore 17,45 alla Casa delle donne di Ravenna in via Maggiore 120: Raccontare fino in fondo. Riflessioni sui testi di Elena Ferrante con Laura Gambi, scrittrice nota a Ravenna per la sua attività nel sociale, e Chiara Lagani, attrice e autrice, fondatrice di Fanny & Alexander, che porta in scena da qualche mese (anche al Rasi a breve) Storia di un’amicizia, tratto proprio dall’Amica Geniale. Le due dialogano insieme alle lettrici della Casa delle donne di Ravenna in un confronto aperto al pubblico e gratuito.

MUSICA

AL MOOG IL DIRETTORE DEL RAVENNA FESTIVAL Franco Masotti racconta i suoi incontri con i grandi artisti Città del silenzio o città della musica? Su quale siano il ruolo e il destino di Ravenna si interroga ai “Sabati del Moog” Franco Masotti, direttore artistico di Ravenna Festival. L’appuntamento è per sabato 2 febbraio, alle 18, quando Masotti sarà ospite del circolo di via Padenna a Ravenna all’interno della rassegna settimanale curata da Ivano Mazzani per raccontare i suoi “incontri con uomini straordinari”. Franco Masotti parte da una constatazione semplice e provocatoria: “Ravenna da città del silenzio diventa città della musica, insospettabilmente...”. Fior di autori e musicisti hanno portato la loro arte e le loro opere a Ravenna nel corso degli anni e questo anche grazie alla trentennale esperienza di Ravenna Festival. Il direttore artistico del Festival apre dunque una riflessione sulle attitudini della città, divisa tra traguardi culturali e chiusure provinciali. Partendo dalle esperienza di Arvo Pärt e John Cage, Masotti guida il pubblico del Moog in un curioso viaggio tra opere e curiosità di personaggi mondiali.

LIBRI/4 Piero Camporesi e il gusto della ricerca: se ne parla alla sala Muratori

LIBRI/5 All’Ala d’Oro di Lugo La scuola giusta. In difesa del liceo classico

Per il cilco di incontri organizzato dal Centro relazioni culturali, venerdì 1 febbraio alla sala Muratori della biblioteca Classense, in via Baccarini, Elide Casali e Claudia Giuliani presenteranno il volume "Il gusto della ricerca. A proposito di Piero Camporesi”, a cura di Gian Mario Anselmi, Aurelia Camporesi, Elide Casali e Alberto di Franco. Con uno scritto inedito di Piero Camporesi e una premessa di Corrado Augias, Milano, Il Saggiatore 2018.

Per la rassegna “Il caffé letterario” venerdì 1 febbraio, alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro a Lugo, il filologo Federico Condello presenterà il suo ultimo libro La scuola giusta. In difesa del liceo classico edito da Mondadori. Un volume in cui ribadisce le ragioni per cui lo studio di latino e greco abbiano ancora oggi un profondo valore. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Marcello Savini.

I N

L I B R E R I A

Ravenna Disegnata di Paolo Bolzani La nuova guida di Ravenna al tratto Le meraviglie di Ravenna come non si erano mai viste. In 45 eleganti disegni architettonici, le facciate e i particolari dei monumenti e degli edifici storici della millenaria città d'arte. Completano l’edizione bilingue italiano e inglese cenni storici e 11 percorsi turistici urbani.

In libreria a 10 euro


CULTURA / 27 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL MONOLOGO

LO SPETTACOLO

MOBY DICK SECONDO ROBERTO MERCADINI

AL DOCK 61 IL VIAGGIO NELL’INFERNO DI DACHAU DI EUGENIO SIDERI

Venerdì 1 febbraio al Mama’s club di via San Mama alle 21, l’attore e autore cesenate Roberto Mercadini affronta in un monologo MobyDick tratto dal romanzo di Melville di cui dice: «Non è un romanzo. Forse neppure un libro. È un mostro che sta fra gli altri volumi scritti come il leviatano bianco sta in mezzo alle altre creature marine. Moby Dick non si può narrare, “sebbene molti abbiano tentato” (per citare Melville). Che può farne, allora, un narratore (e nel tempo d’una narrazione)? Può almeno far brillare alcuni frammenti incandescenti; far intuire, per sintesi, l’intera luce, l’intero calore del magma. Può dire: “sono come un palombaro che scende negli abissi. Trova Atlantide. Non può risalire portandosi Atlantide sulle spalle. Può riportare però qualche frammento (una moneta, un pezzetto d’anfora, un naso di statua). E poi dire: 'guardate, questa non è Atlantide; è la prova che, là sotto, c’è Atlantide: andate a farci un giro, se vi capita».

Domenica 3 febbraio, il circolo Arci Dock 61 di via Magazzini Posteriori a Ravenna si trasforma in un teatro. Dopo l’aperitivo (dalle 18.30), alle 19.30 infatti andrà in scena Kannichen, viaggio nell’inferno di Dachau, di Antonella Gullotta; drammaturgia e regia Eugenio Sideri; in scena Elio Ragno (durata dello spettacolo 45 minuti). Si tratta di uno spettacolo che gira da quattro anni e nasce come lavoro sulla Shoah da portare nelle scuole medie in occasione del Giorno della Memoria. Il testo è frutto della penna di Antonella Gullotta, allieva del laboratorio triennale di scrittura teatrale Carne–Viva che Sideri tenne a Ravenna, poi rielaborato insieme. Kaninchen, che in tedesco significa “conigli”, sono appunto i conigli da esperimento, le cavie. Nel campo di concentramento di Dachau però, e non solo, venivano usate cavie umane sulle quali venivano eseguiti terribili esperimenti pseudo–scientifici, e di questo tratta il lavoro.

LEZIONE-SPETTACOLO La banalità del male con Paola Bigatto Sarà con La banalità del male, lezione-spettacolo di e con Paola Bigatto che rielabora teatralmente il noto saggio di Hannah Arendt, il secondo dei tre incontri in programma a Bagnacavallo per la rassegna “La memoria e il teatro. Strumenti teatrali per raccontare la storia”. Organizzata dall’associazione culturale bagnacavallese La Bottega dello Sguardo, assieme al Comune, per approfondire la relazione tra il teatro e la Shoah in occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, la rassegna proporrà questo incontro domenica 3 febbraio alle 17 presso la sala didattica delle Cappuccine.

INCONTRI Michele Marziani e la solitudine

IL LIBRO L’uomo di Mosca di Alberto Cassani ad Alfonsine con Guido Ceroni

“Una Massa di libri”, la rassegna dedicata agli incontri con gli autori, prosegue con un nuovo appuntamento al centro culturale “Carlo Venturini”, in viale Zaganelli 2 a Massa Lombarda. Giovedì 7 febbraio alle 20.30 in biblioteca arriva Michele Marziani e il suo Il suono della solitudine (Ediciclo ed., 2018). Lo scrittore porta il lettore a conoscere i lati affascinanti (ma anche quelli più pericolosi) della solitudine. L’autore racconta su come vivere in modo solitario aiuti ad avere meno paura del mondo, meno credulità, a far viaggiare il pensiero creativo.

Giovedì 31 gennaio alle 20.30 Alberto Cassani presenta il suo libro L’uomo di Mosca (Baldini+Castoldi, 2018) a Palazzo Marini di Alfonsine (via Roma 10). All’appuntamento sarà presente Guido Ceroni, presidente di Isrec (Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea) di Ravenna. Il romanzo tratta la storia di Andrea Cecconi, avvocato di mezza età, figlio e nipote di storici militanti comunisti, convertito senza entusiasmi ai riti della borghesia di provincia. A risvegliare la sua curiosità è un racconto che gli fa il nonno prima di morire. Si parla di finanziamenti al vecchio Pci e del ruolo di un misterioso “uomo di Mosca”. Come noto l’autore è stato assessore per lungo tempo alla Cultura del Comune di Ravenna.

14 Febbraio

San Valentino Aperitivo di Benvenuto Antipasto Vol au vent sfizioso Tortina di robiola e culatello Flan alla carota e asparagi Primo Ravioli a cuore con ricotta, fontina e pecorino in besciamella e speck

Secondo Filetto di suino al pepe rosa con champignon e grana Dessert Mascarpone con amaretti e fragole Flute di prosecco - Calice di vino, acqua, caffè - Servizio e coperto inclusi

Via H. Matisse

0 €A 5 PP CO IA

Serata con il romantico piano bar di Nico

Madonna dell’Albero (RA) per prenotazioni

Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo sabato, domenica e festivi - Chiuso il lunedì


28 / CINEMA

(2018) di Peter Farrelly Candidato a 5 Premi Oscar 2019 Vincitore di 3 Golden Globe 2019

RAVENNA&DINTORNI 31/1-6/2/2019

• Cinemacity • Ravenna

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

0544 37148

“2DAYS CULT MOVIE”

“CARTOON KIDS”

GENNAIO

A MERCOLEDÌ 6

gio. 31 - ven. 1: ore 21.00 (2018) di Stefano Mordini sab. 2: ore 19.15 - 21.30 dom. 3: ore 17.30 - 21.00 lun. 4 - mar. 5: ore 21.15 mer. 6: ore 21.00 Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •

(2018) di Rob Marshall sab. 2: ore 17.00 dom. 3: ore 15.00 Cinema Mariani - Ravenna

Green Book

di Peter Farrelly fer.: 17.45-20.45-22.45; sab. e dom.: 15-17.45-20.45-22.45 gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Il primo Re

di Matteo Rovere fer.: 17.50-20.40-22.35; sab. e dom.: 15-17.50-20.40-22.35

Dragon Trainer Il mondo nascosto

di Dean DeBlois gio.: 17.45-18.30-20.15-22.50; fer. (escluso gio.): 17.45-18.30-20.1521.15-22.50; sab. e dom.: 14.50-15.20-16-17.4518.30-20.15-21.15-22.50

L’esorcismo di Hannah Grace (v.m. 14) di Diederik Van Rooijen fer.: 17.40-20.20-22.45; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.45

di Volfango De Biasi fer., sab. e dom.: p.u. 18

Maria Regina di Scozia di Josie Rourke fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 14.50

Ralph spacca internet

di Phil Johnston, Rich Moore fer., sab. e dom.: p.u. 17.40

Bohemian Rhapsody di Bryan Singer sab. e dom.: p.u. 15

• Cinema Mariani • Ravenna

Green Book

di Peter Farrelly

La Favorita

di Steven Caple Jr. fer.: 17.50-20.40-22.40; sab. e dom.: 15-17.50-20.40-22.40

Glass (v.m. 14)

di M. Night Shyamalan fer., sab. e dom.: 20-22.45

L’agenzia dei bugiardi

Dragon Trainer Il mondo nascosto

di Dean DeBlois fer. (escluso ven.): 20.20-22.40; ven.: 17.55-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.20-15.50-17.5520.20-20.40

L’esorcismo di Hannah Grace (v.m. 14)

Ricomincio da me

di Gilles de Maistre fer.: 17.50-20.35; sab. e dom.: 15.15-17.50-20.35

di Maximiliano Hernando Bruno mar.: p.u. 21

Il primo Re

di Cédric Jimenez fer., sab. e dom.: p.u. 20.20

Mia e il leone bianco

Red Land (Rosso Istria)

di Matteo Rovere fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; ven.: 17.35-20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45

L’uomo dal cuore di ferro

di Francesco Miccichè fer.: p.u. 20.20; sab. e dom.: 17.40-20.20

Faenza

di Peter Farrelly fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; ven.: 17.35-20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45

Creed II

Compromessi Sposi

• Cinedream •

Green Book

di Yorgos Lanthimos fer.: 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.15-22.55

di Peter Segal fer.: 17.40-20.25-22.55; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.25-22.55

La Favorita

di Yorgos Lanthimos gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19.15-21.30; dom.: 17.30-21

Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

Il testimone invisibile

di Stefano Mordini lun. e mar.: p.u. 21.15 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

• Cinema Jolly • Ravenna

di Diederik Van Rooijen fer. (escluso ven.): 20-22.45; ven.: 18.45-20-22.45; sab. e dom.: 15-18.45-20-22.45

Creed II

di Steven Caple Jr. fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; ven.: 17.35-20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45

Ricomincio da me

di Peter Segal fer. (escluso mar.): 20.35-22.45; sab. e dom.: 16.45-20.35-22.45; mar.: p.u. 20.35

Compromessi Sposi di Francesco Miccichè fer., sab. e dom.: p.u. 21.50

DA GIOVEDÌ 31

Glass (v.m. 14)

di M. Night Shyamalan fer. (escluso ven. e mar.): 20.10-22.45; ven., sab. e dom.: 17.35-20.10-22.45

Mia e il leone bianco di Gilles de Maistre ven.: p.u. 18; sab. e dom.: 15.20-18

Maria Regina di Scozia

di Josie Rourke mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

• Cinema Europa • Faenza

Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese sottotitolata in italiano)

Il mio capolavoro

di Gastón Duprat ven. e mer..: p.u. 21; sab.: p.u. 22; dom.: 17-19; gio. 7/2: p.u. 21 (proiezione in lingua originale spagnola sottotitolata in italiano)

Mirai

di Phil Johnston, Rich Moore sab. e dom.: p.u. 15.15

di Mamoru Hosoda sab.: p.u. 18.30 (proiezione per la rassegna “La lanterna magica”)

Bohemian Rhapsody

La donna elettrica

Ralph spacca internet

di Bryan Singer fer. (escluso ven. e mar.): p.u. 20; ven., sab. e dom.: 17.25-20

• Cinema Italia • Faenza

La Favorita

di Yorgos Lanthimos gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale sottotitolata); ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.30-21;

Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)

Lontanto da qui

di Sara Colangelo lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)

• Cinema Sarti • Faenza

Green Book

di Peter Farrelly gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom.: 16-18.30-21

di Benedikt Erlingsson sab.: p.u. 20.10; dom. e mar.: p.u. 21

• Cinema San Rocco • Lugo

La Favorita

di Yorgos Lanthimos ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16.30-18.45-21

Mia e il leone bianco di Gilles de Maistre dom.: p.u. 14.15

• Cinema di Palazzo Vecchio • Bagnacavallo

Vice L’uomo nell’ombra

di Adam McKay ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Ladri di biciclette di Vittorio De Sica mar. e mer.: p.u. 21.15

• Cinema Jolly • Russi

FEBBRAIO Il testimone invisibile di Stefano Mordini dom.: p.u. 21

• Cinema Gulliver • Alfonsine

Un sacchetto di biglie di Christian Duguay gio.: p.u. 21

Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno ven., sab., dom., lun.: p.u. 21

Ralph spacca internet

di Phil Johnston, Rich Moore dom.: p.u. 16

Santiago, Italia di Nanni Moretti gio. 7/2: p.u. 21

• Cinema Moderno • Fusignano Cold War

di Pawel Pawlikowski sab. e dom.: p.u. 21

Aquaman

di James Wan dom.: p.u. 17

• Cinema Moderno • Castel Bolognese

Non ci resta che vincere di Javier Fesser gio.: p.u. 21

Ralph spacca internet

di Phil Johnston, Rich Moore sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

• Cinema Sarti • Cervia

Whiplash

di Damien Chazelle ven.: p.u. 21

Van Gogh Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21


JUNIOR / 29 31 gennaio-6 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’INSTALLAZIONE UNIVERSITÀ Al via le nuove lezioni di Unijunior tra chimica, archeologia, biologia e geologia Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione di Unijunior, diciotto lezioni programma, tra chimica ed archeologia, biologia e letteratura, geologia, diritto e conservazione dei beni culturali: da sabato 2 febbraio a Palazzo Corradini a Ravenna (o in altre sedi universitarie) e tenute da docenti universitari per un’età che va dagli otto ai quattordici anni.

TEATRO/1 Il Cappuccetto di Gino Balestrino per “Burattini a teatro”

Al Mar, una mostra interattiva per scoprire il mondo con Leo Il nuovo progetto artistico della Drammatico Vegetale dedicato al genio di Leonardo da Vinci Al Mar di Ravenna inaugura l’installazione interattiva della Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro Leo delle meraviglie una mostra tra gioco, scienza e arte ideata e realizzata da Ezio Antonelli, Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni per mostrare il mondo con gli occhi di un bambino. Così infatti viene immaginato Leonardo da Vinci, sempre alla ricerca di ciò che non conosce, con la voglia insaziabile di toccare con mano gli ingranaggi della vita, per comprenderne l’essenza. La mostra si articola in sei ambienti del Museo di via di Roma. Insieme a una guida, ogni gruppo di bambini scoprirà le meraviglie del mondo leonardesco, in un percorso in sei tappe con allestimenti e installazioni che prevedono un rapporto interattivo col bambino. Alcune stanze del Mar sono ispirate agli elementi della natura, altre al genio meccanico e visionario di Leonardo. Si incontreranno costruzioni e meccani-

FIDO IN AFF

IDO

JACK Tanto abbondante di taglia, quanto straripante di bontà: ecco Jack, una pasta di cane, che ha la sfortuna di essere di taglia grande, non più giovane (nato nel 2009) e pure col manto nero! Vogliamo lanciare per lui un concorso a premi: i primi che chiameranno per adottarlo, dichiarando di preferirlo a un cucciolo di taglia piccola color miele riceveranno il premio più ambito: affetto, gioia e riconoscenza infinita! Oltre ai benefit del progetto Clama “Adotta un nonno”. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 349 6123736

ADOTTAM ICI ROC Roc ha appena 4 mesi, è strabello, affettuoso e coccolone, che si può volere di più? Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 340 8961224

smi ispirati alle macchine di Leonardo, ma sempre realizzati dai suoi studi con l’idea di giocare con esse e di giocare con i bambini. Alcune sezioni-stanze sono invece ispirate agli elementi quali aria, acqua, terra e fuoco; il volo degli uccelli e il gioco delle nuvole in cielo, le onde del mare e l’acqua che scorre nei ruscelli, la meraviglia del fuoco tra il buio e la luce, i fiori e le piante che nascono dalla terra. E, alla fine, due puzzle giganti ricostruiscono immagini tratte dai codici leonardeschi e un gioco tridimensionali ricostruirà l’Ultima Cena. La visita è adatta a un pubblico dai 4 ai 10 anni. Orari: Mattine: 1, 7, 8, 15, 19, 20, 21, 22, 26 e 27 febbraio alle 9.20 e 10.45, il 2, 9, 16, 23 febbraio alle 10 e 11, pomeriggi: 3, 10, 17, 24 febbraio alle 15 e 16. Info e prenotazioni: 0544 36239. La biglietteria al Mar è aperta un'ora prima di inizio.

Prosegue a Cervia, al teatro comunale Walter Chiari, la programmazione di “Burattini a teatro” a cura di Vladimiro Strinati. Domenica 3 febbraio sarà la volta del Cappuccetto rosso della compagnia genovese Gino Balestrino, nel quale pur non mancando i tradizionali ingredienti della fiaba dei fratelli Grimm, compariranno gustosi quadretti capaci di coinvolgere anche il pubblico più smaliziato, in programma alle 16.

TEATRO/2 Uno spettacolo di Tanti Cosi progetti tratto da Calvino al Rasi Come anticipato nel numero scorso, al teatro Rasi di Ravenna, giovedì 31 gennaio alle 17.30 la compagnia Tanti Cosi Progetti porta in scena il nuovo spettacolo, tratto dalla raccolta di Fiabe italiane di Italo Calvino, Il Paese dove non si muore mai adatto a un pubblico dai 3 ai 10 anni. Prima dello spettacolo, dalle 17 alle 18.30, è aperto AltroBar del Teatro Rasi per merende e aperitivi equi. AltroBar è gestito da Villaggio Globale.

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Testata del portale

WE B


30 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio - 6 febbraio 2018

TENDENZA BIO NOTIZIE SLOW Laboratori e cena a tema all’Alberghiero di Cervia sull’enogastronomia delle valli Anche il 2019 vede la Condotta Slow Food Ravenna, sezione di Cervia, assieme all’Istituto Alberghiero “Tonino Guerra” di Cervia, collaborare con iniziative comuni per promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio. Si tratta di un incontro-laboratorio dedicato alle materie prime e ai cibi di valle e piallasse che comprende lunedì 4 febbraio (dalle ore 13.30 alle 15.15) l'incontro con un pescatore (Piero Civenni) e un gastronomo (Pierangelo Orselli) che terranno una lezione teorica sul pesce di valle e l’ambiente vallivo ricco in biodiversità. Mauro Zanarini parlerà anche dei vini di sabbia del Bosco Eliceo, abbinamento ideale per questo tipo di cucina. Il percorso si concluderà con una cena a tema, aperta anche al pubblico esterno, nella serata del 7 febbraio (ore 20 all'Istituto Alberghiero), con degustazione di piatti preparati dagli studenti e vini in abbinamento presentati dal vignaiolo Emanuele Mattarelli.

LO STAPPATO Erbaluce di Salvetti spumante sottile e “salino” di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Continuiamo a stappare bollicine. Questa settimana assaggiamo uno spumante piemontese con 24 mesi di affinamento sui lieviti. Stiamo parlando del metodo classico “Erbaluce di Caluso” dell’azienda “Ilaria Salvetti”. Il colore giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli fa eco a un ottimo perlage. Al naso pulizia, intensità e persistenza. Note di frutta gialla matura. Pesca, albicocca e mela cotogna. Crema di cedro, foglie di alloro e canditi. Sfumature di vaniglia ed erbe aromatiche, origano e timo. Un tratto salino di ostriche e alghe di mare. Al palato riconferma note di frutta matura e lievito. Carbonica sottile e ben intessuta nel vino. Sapidità dall’accento salino. Amarognolo piacevole in chiusura. Uno spumante da tutto pasto anche con carni bianche e anguilla.

Sedano rapa: brutto ma buono, fonte di sali minerali, olii e benefiche vitamine Il sedano rapa, chiamato anche “sedano di Verona”, è una varietà botanica particolare del sedano appartenente alla famiglia delle Ombrellifere: la sua parte edibile, ovvero la radice, si presenta molto grossa, sferica e nodulosa, con la superficie grinzosa e bitorzoluta e con una polpa interna liscia e bianca. L'aspetto generale è poco invitante ma questo è ben compensato dal suo sapore delicato e dalle spiccate proprietà benefiche e nutrizionali. Costituto da acqua per più dell’80% del suo peso, e quindi poco calorico e per questo particolarmente indicato per le persone che per motivi di salute devono ridimensionare la massa grassa corporea, è ricco di sali minerali quali sodio, calcio, ferro, magnesio, potassio e iodo che lo rendono un ortaggio fortemente remineralizzante. A questo proposito è bene sapere che spesso viene usato, dopo una disidratazione spinta, come polvere al posto del sale, poiché contiene sodio organico con effetto migliore del cloruro. La sua funzione diuretica, disinfettante e depurativa si esplica invece grazie a un olio essenziale che gli conferisce il sapore caratteristico, una via di mezzo tra il sedano e il finocchio. Proseguendo, benché non vengano ad oggi adeguatamente sfruttate in fitoterapia perché ritenute meno nobili di quelle di altri ortaggi, le virtù del sedano rapa sono un toccasana come tonico per riprendersi da stati di convalescenza e periodi di intenso stress. Ancora, questo ortaggio porta con se alti quantitativi di vitamina A, del gruppo B e C che contrastano i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cellulare. Sempre a livello vitaminico, spiccano le cumarine, sostanze che tonificano il sistema cardiovascolare. Infine occorre ricordare che per la presenza di alcune proteine potenzialmente allergizzanti, il sedano rapa non deve essere consumato da soggetti particolarmente predisposti alle allergie alimentari.

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Cucina etica, vegana e biologica

LA RICETTA Cotolette di sedano Ingredienti per 4 persone: un grosso sedano rapa, un uovo di medie dimensioni, 4 cucchiai circa di farina 0, 8 cucchiai circa di pangrattato, 4 foglioline di salvia, 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato, olio di arachide per la frittura, sale marino integrale Preparazione: sbucciare il sedano rapa, facendo molta attenzione ad eliminare tutte le radici, tagliarlo a fettine spesse circa mezzo centimetro e sbollentarle in acqua bollente per circa due minuti. Scolarle ed asciugarle con cura. Passarle ora nella farina, poi nell’uovo sbattuto, infine nel pangrattato mescolato al Parmigiano grattugiato e alla salvia tritata finemente. In un tegame scaldare abbondante olio, friggervi le fettine di sedano rapa facendole dorare da entrambe le parti. Sgocciolarle e asciugarle su carta assorbente da cucina. Infine regolare di sale e servire ben calde. Salatele, trasferitele sul piatto da portata e servite a tavola. Può essere un buon contorno per trance di salmone cotte in padella.

Acquisto, conservazione e usi in cucina: a livello di stagionalità, sui banchi di un fruttivendolo attento, il sedano rapa si trova tra dicembre e aprile. Al momento dell’acquisto bisogna verificare che sia ben sodo e che non abbia radichette laterali o screpolature. In un luogo fresco e buoi, che non per forza deve essere il frigorifero, si conserva per 10-15 giorni. A differenza del sedano comune, il suo sapore più neutro e delicato lo rende

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GUSTO / 31 31 gennaio - 6 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

Quando il colore significa salute: ortaggi e frutti bianchi ricchi di fibre e potassio Come ci ricorda la campagna di promozione e informazione di Unaproa “Nutritevi dei colori della vita” (http://www.nutritevideicoloridellavita.com) finanziata con il contributo della Ue e dello Stato Italiano, il colore della frutta e degli ortaggi è un indizio importante per variare l’assunzione di sostanze preziose, proteggendo la salute e coprendo il fabbisogno di nutrimento del nostro organismo. Ogni colore (rosso, verde, bianco, giallo/arancio e blu/viola) corrisponde a sostanze specifiche, con differenti azioni nutrienti e protettive. Per il sedano rapa il colore è bianco. Sono due gli elementi che accomunano gli ortaggi e i frutti bianchi: il potassio e la fibra. Il potassio contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e alla normale funzione muscolare nonché al mantenimento di una normale pressione sanguigna. La fibra invece mantiene in salute l’intestino.

COLTIVAZIONI E PRODOTTI NATURALI “VivereSostenibile.eu”, cibi sani preparati artigianalmente, vegetariani e vegan “VivereSostenibile.eu” è piccola azienda agroecologica famigliare, certificata biologica da Icea, che ha sede alle porte di Ravenna, tra i fiumi Montone e Ronco, subito dopo la località di San Marco. La produzione agricola – a km0 – consiste in ortaggi, legumi, frutta, erbe officinali e aromatiche. Le quantità delle produzioni è limitata, ma è molto curata la qualità. Ciò che è coltivato viene trasformato artigianalmente per realizzare zuppe, sughi, salse, vellutate. Cibo sano e gustoso, pronto da consumare, vegetariano e vegan. Con i “frutti antichi e dimenticati ” del "pomario" l’azienda prepara confetture e marmellate extra, dai sapori e aromi sorprendenti. Viene coltivata anche la canapa sativa, varietà Futura75, con THC a norma di legge e ricca di CBD, aiuto prezioso per la salute. Le infiorescenze sono raccolte e selezionate a mano. I terreni dell’azienda sono utilizzati in modo sperimentale, orientati alla rinaturalizzazione: le piante sono coltivate in pieno campo, senza forzature né serre, nel pieno rispetto dei cicli naturali. La conduzione agricola segue i principi della permacoltura, della sinergia e della simbiotica, con un uso esclusivo di manualità e conoscenze acquisite giorno per giorno, direttamente sul campo. L’energia elettrica necessaria all’azienda è autoprodotta attraverso un impianto fotovoltaico. “VivereSostenibile.eu” è aperta per visite guidate in fattoria, in via Pugliese 23 a Roncalceci, ed è presente, con i suoi prodotti, ogni martedì pomeriggio al BioMarchè di Ravenna, in piazza San Francesco, dalle ore 16 alle 20.

COSE BUONE DI CASA ideale come ingrediente base per la preparazione di molte pietanze, e non semplicemente come condimento per insaporire i cibi. Prima di cucinarlo o consumarlo a crudo, la radice del sedano rapa deve essere pulita dalla foglie e piccole radici e sbucciata come una patata. Così tal quale, senza cottura, si può servire in pinzimonio o aggiungere ad insalate miste. Per esempio, ottima e sostanziosa, è l’insalata di sedano rapa, gorgonzola e noci servita, per una migliore presentazione, su foglie di radicchio rosso disposte a letto su un vassoio. Cotto, va bene nei soffritti, nelle minestre, nei gratin e nei fritti. Infine, è deliziosa la vellutata di sedano rapa, dalla consistenza setosa. Una curiosità: il sedano rapa contiene dosi piuttosto alte di androsterone, il precursore del testoterone per cui in passato veniva considerato un ortaggio dalle spiccate proprietà afrodisiache. Giorgia Lagosti

Con i pompelmi si esalta l’arrosto di manzo di Angela Schiavina

In inverno abbondano gli agrumi. Frutti versatili, adatti anche per preparare robusti piatti di carne. Ecco la ricetta di un arrosto di manzo al pompelmo Ingredienti: 600 gr. di manzo, 25 gr. di pancetta fresca, una noce di burro, due cucchiai di olio evo, tre foglie di alloro, due spicchi d’aglio, due pompelmi, una cipolla, un limone, un cucchiaio di fecola di patate o maizena, sale e pepe.

Preparazione: legate la carne, in una padella mettete l’olio, l’aglio tritato, la cipolla tagliata a fettine e la pancetta a dadini. Fate rosolare leggermente poi mettete la carne e fatela rosolare su tutti i lati. Trasferite poi il tutto in un tegame che metterete in forno scaldato a 180 gradi. Aggiungete le foglie di alloro, il succo del limone e di un pompelmo, sale pepe q.b. Continuate la cottura e se necessario aggiungete un po’ di brodo caldo. Per cuocere ci vorranno complessivamente circa 90 minuti. Nel frattempo, pelate a vivo l’altro pompelmo. Togliete la carne dal tegame e tenetela in caldo, frullate la salsa e aggiungete la noce di burro con un cucchiaio di fecola. Mescolate. Affettate la carne, aggiungete gli spicchi di pompelmo e nappate con la salsa. Servite subito. Accompagnate la pietanza con patate a vapore o carciofi al tegame oppure spinaci alla parmigiana.

“Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che passa sotto il nostro tetto” (Anthelme Brillat-Savarin)

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RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio 6 febbraio 2019

SERVIZI HI-TECH

Proseguono i cantieri a Ravenna per la posa della fibra ottica Nuovi quartieri della città sono interessati dall’infrastruttura di Open Fiber per veicolare la banda ultralarga a servizio di migliaia di abitazioni e uffici La banda ultra larga sta arrivando nelle case e negli uffici dei ravennati: in molte aree della città sono ripresi i lavori di Open Fiber, la società che sta realizzando in tutto il Paese una nuova infrastruttura, interamente in fibra ottica, in modalità FTTH (Fiber To The Home), che abilita velocità di connessione fino a 1 gigabit per secondo. I cantieri per posare la fibra ultraveloce sono aperti nei quartieri Darsena, a Lido Adriano e a Punta Marina, e proprio in questi giorni sono cominciati gli interventi di infrastrutturazione anche nel quartiere San Rocco e nelle aree Poggi-Stradone e Cesarea-Galilei. Grazie alla convenzione siglata da Open Fiber e Comune di Ravenna, condomini, uffici e aziende di Ravenna saranno collegati ad una rete ad altissime prestazioni e di elevata qualità, in linea con gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea, e velocizzeranno così il processo di digitalizzazione, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e P.A. e aumentando la produttività e la competitività delle imprese. L'azienda sta investendo a Ravenna oltre 20 milioni di euro per cablare circa 58mila unità immobiliari attra-

verso 300 km di rete. Open Fiber sta procedendo con le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013 ad esclusione delle aree di interesse storico-culturale, dove saranno invece utilizzate tecniche ad hoc. Ove possibile si utilizzano cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare il più possibile l’impatto degli scavi sul territorio e gli eventuali disagi per la comunità. A seguito dei suoi interventi di scavo, Open Fiber effettua prima un ripristino provvisorio necessario per l’assestamento del terreno, caratterizzato da una striscia di malta rosa cementizia, e poi esegue il ripristino definitivo del manto stradale come previsto dalle autorizzazioni allo scavo rilasciate dall’Amministrazione Comunale. Le operazioni di ripristino finora effettuate a Ravenna sono relative solo agli interventi provvisori, finalizzati prevalentemente a prevenire pericoli per la circolazione; da norme tecniche, non è possibile procedere con gli interventi di riqualificazione definitiva quando le temperature sono tipicamente invernali e fino a quando il fondo stradale non si consolidi correttamente; nel mese di

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RAVENNA&DINTORNI 31 gennaio 6 febbraio 2019

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CONVEGNO CNA A Faenza l’incontro conclusivo del progetto “Il futuro che c’è. Progettare - costruire - ristrutturare - riqualificare città e territori Si tiene martedì 5 febbraio, alle ore 20.30, presso la sala conferenze della Cna di Faenza (via San Silvestro 2/1) l’incontro conclusivo del progetto “Il futuro che c’è: Progettare - Costruire - Ristrutturare – Riqualificare città e territori”. Tema della serata: “Proposte e Indicazioni: semplificazione si può e si deve fare”. Al convegno sono previsti gli interventi di Roberto Belletti (responsabile Cna Costruzioni Ravenna), Walter Alessandrelli (presidente Cna Costruzioni Ravenna), Marco Calderoni (presidente provinciale Collegio dei Geometri), Giovanni Malpezzi (sindaco di Faenza, presidente dell’Unione dei Comuni), Raffaele Donini (assessore regionale alle Infrastrutture e alla Programmazione territoriale) e Massimo Mazzavillani (direttore della CNA di Ravenna). «Gli anni della crisi hanno segnato profondamente il sistema imprenditoriale che opera nel comparto delle costruzioni – si legge nella nota di presentazione del convegno –, sono fallite aziende che avevano mercato nazionale, trascinando con loro molte imprese artigiane, accentuando così la crisi di un settore che resta però importantissimo nello sviluppo della economia locale. La crisi immobiliare, unitamente al blocco dei lavori pubblici, ha determinato un arretramento di tutto il comparto delle costruzioni, con moltissime imprese che hanno cessato l’attività e ridotto drasticamente il numero degli occupati. Gli otto incontri che la Cna ha organizzato nell’ambito del progetto “Il futuro che c’è - Progettare - Costruire - Riqualificare città e territori”, parte da queste considerazioni, con l’obiettivo di portare un contributo di proposte che possono essere utili alla ripresa di un comparto che deve tornare ad essere al centro dell’attenzione nell’attività delle Istituzioni e nelle scelte economiche del territorio, a partire dalla semplificazione a lungo invocata e sempre più necessaria.

marzo, non appena il clima più mite lo consentirà, partiranno dalle località balneari (Lido Adriano, Punta Marina ecc) per poi proseguire gradualmente in tutta la città, le riasfaltature delle strade già interessate dall’installazione della rete a banda ultra larga L’intervento di Open Fiber per il cablaggio della città non prevede costi per l’Amministrazione Comunale, e quindi nemmeno per i cittadini di Ravenna, che grazie alla fibra ultra veloce di Open Fiber potranno beneficiare di una connessione rapida, sicura e a prova di futuro. La società, partecipata al 50% da Enel e al 50% da Cassa depositi e prestiti, è un operatore wholesale only, non fornisce servizi al cliente finale ma realizza la rete e offre l’accesso a tutti gli operatori telefonici interessati.

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MERCATO IMMOBILIARE

Bilancio finale del trend 2018 in regione: i prezzi delle case verso la stabilità I dati dei valori nel secondo semestre per le compravendite e gli affitti in Emilia Romagna, secondo l’osservatorio del portale Immobilire.it Con la chiusura del secondo semestre del 2018 e la rilevazione dei dati relativi al mercato immobiliare in Emilia Romagna riferiti a dicembre, è tempo di bilanci per il mattone. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it gli ultimi sei mesi dell’anno appena trascorso sono stati caratterizzati da oscillazioni minime per quanto riguarda i prezzi richiesti per gli immobili in vendita,

ACQUA POTABILE Nessuna traccia di glifosate e Ampa nelle reti idriche regionali Nessuna traccia di glifosate e del metabolita Ampa, ossia il composto derivante dalla sua trasformazione, nelle acque potabili dell’Emilia-Romagna. È quanto emerge della prima campagna di monitoraggio avviata dalla Regione, attraverso l’agenzia regionale Arpae. Da ottobre a dicembre 2018, sono stati analizzati cento campioni di acque potabili afferenti alla rete di distribuzione del servizio idrico. Le indagini hanno riguardato anche i corsi d’acqua superficiali, con 200 rilevazioni nel periodo tra giugno e fine anno. I punti di controllo sono stati scelti comprendendo varie tipologie di corpi idrici (fiumi, torrenti, laghi, canali) e tenendo in considerazione la loro localizzazione, le pressioni ambientali a cui sono esposti – ad esempio l’utilizzo del glifosate in attività agricole o extra agricole – e la portata idrologica.

che hanno perso appena lo 0,2% avvicinandosi alla stabilità, e da una lieve ripresa dei canoni di locazione (+0,5% da giugno a dicembre 2018). Sul fronte delle compravendite, i prezzi richiesti risultano tendenzialmente stabili in tutte le città capoluogo di provincia. L’unica eccezione è Forlì, dove invece il prezzo medio al metro quadro di 1.638 euro registrato a dicembre 2018 risulta in calo dell’1,3% rispetto al valore di giugno. Tutte le altre città hanno chiuso gli ultimi sei mesi dell’anno con valori del mattone fermi attorno a variazioni vicine allo zero, solo Modena e Piacenza registrano prezzi in aumento di un punto percentuale. A Bologna, dove i prezzi delle case in vendita si sono attestati a 2.754 euro/mq, ben oltre la media regionale che invece si ferma a 1.948 euro/mq, i valori degli immobili residenziali risultano pressoché stabili. Guardando però alla variazione annuale, Bologna è caratterizzata da un andamento del mercato decisamente positivo con prezzi in aumento del 3,7%, così come positivo risulta il trend di Modena e Rimini, entrambe +4,2% su base annuale. E a Bologna va ancora meglio il settore delle locazioni con un’oscillazione semestrale dei costi pari al +1,6%, e superiore ai 6 punti percentuali su base annuale. Di nuovo, Bologna risulta la più cara: per affittare un’abitazione da 60 mq in città servono in media 726 euro al mese mentre a Reggio Emilia, la più economica in regione, ne bastano 448. E guardando sempre al mercato delle locazioni, il settore risulta stabile in quasi tutti i capoluoghi. Considerando il trend semestrale fanno eccezione Modena e Ravenna, rispettivamente -4,2% e -1,7%, mentre spiccano per trend positivi Parma (+7%) e Cesena (+5%).

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ASSOCASE di Ricci Ivana

PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI

Le convenienze dell’affitto a studenti universitari: tassa al 10% e pochissimi rischi di insolvenza Per chi vuole mettere a frutto il proprio immobile sul mercato delle locazioni, una modalità oggi conveniente e per così dire “tranquilla” – se si trova in una città come Ravenna, sede di un ateneo – è stipulare un contratto di affitto con studenti universitari. «Questa tipologia è prevista nel pacchetto dei “contratti a canone concordato”– ci spiega Davide Canali uno dei responsabili del sindacato Asppi di Ravenna – legati, com’è noto, ad accordi territoriali con le amministrazioni comunali. La convenienza deriva dal fatto che gli introiti dell’affitto sono tassati con una cedolare secca del 10%. Anche se bisogna evidenziare che a differenza di altri contratti concordati, l’immobile affittato a studenti non godono dell’aliquota agevolata Imu al 9,6 per mille. Cioè pagano l’Imu al 10,2 per mille. D’altra parte un vantaggio per così dire “collaterale” di questo tipo di affitto è che sono praticamente nulli i casì di insolvenza, visto che nelle stragrande maggioranza dei casi il pagamento delle rate d’affitto è “garantito” da genitori o parenti degli studenti inquilini». Questo genere di locazione naturalmente è consentito solo se gli studenti sono “fuori sede”, ovvero hanno una residenza in un’altra città, e se sono iscritti all’università, mentre va considerato che la durata del contratta può variare da un minimo di 6 ad un massimo di 36 mesi, con l’opzione di poterlo rinnovare per lo stesso periodo. «Va segnalato che può anche capitare durante la validità del contratto, se gli studenti in affito sono più di uno, che qualcuno lasci la casa – rammenta Canali – e quindi sia opportuno accogliere una proposta di subentro di un nuovo inquilino da parte di chi rimane. Queste circostanze di contratti di breve durata e di eventuali subentri implicano ovviamente una gestione da parte del propietario un po’ più attenta e impegnativa del solito. Per quanto riguarda il prezzo del canone – puntualizza il nostro esperto – anche questo varia da un minimo a un massimo strettamente legato a parametri che caratterizzano l’immobile messo in affitto, che può essere calcolato dagli esperti del nostro sindacato. Naturalmente si tratta dell’ampiezza della casa, dei numero dei servizi disponibili, delle finiture e delle attrezzature, dell’efficienza energetica dell’edificio e se gli interni dell’immobile sono arredati o meno».

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Casa singola su lotto di mq 560 circa, disposta tutta al piano terra, con servizi, garage e cantina in corpo staccato. La casa attualmente si compone di: Ingresso, soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, ripostiglio e bagno finestrato. Possibilità di ampliamento per un totale di circa 350 mq. DA VEDERE!! LIBERA SUBITO!! Classe energetica "G" Rif. 4300 € 110.000

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RAVENNA, ZONA GALLERY

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In contesto di recente costruzione, servito da ascensore, si propone in vendita luminoso appartamento posto al secondo piano. Soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, bagno finestrato, ampio terrazzo abitabile e garage. Riscaldamento autonomo, climatizzatore e portoncino blindato. Certificazione energetica in corso. Rif. 4298 € 160.000

SAN BIAGIO In ottimo e piccolo contesto di pregio, a pochi passi dal centro, proponiamo in vendita spazioso attico composto da salone con ampia terrazza attrezzata, cucina abitabile, disimpegno, 3 camere da letto, 2 bagni (di cui uno con bagno turco) e 2 terrazzi. Garage. Rifiniture di assoluto pregio, riscaldamento a pavimento, pavimenti parquet, aria condizionata. Certificazione energetica in corso. Rif. 4272 € 365.000

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