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w w w. r a v e n n a e d i n t o r n i . i t SOVRACOPERTINA PROMOZIONALE AL N. 482 DI GIOVEDÌ 5 APRILE 2012

NOVITÀ EDITORIALE RECLAM

Cose buone di casa volume 2 Con le ricette dedicate alla “Primavera-Estate” si completa la raccolta di Angela Schiavina Con lo sbocciare della primavera esce il secondo volume di “Cose buone di casa” il nuovo libro di Angela Schiavina che completa, con la sezione di piatti dedicati alla bella stagione, la raccolta di ricette pubblicate periodicamente sull’omonima rubrica del settimanale Ravenna&Dintorni. La pubblicazione, cento pagine illustrate, è realizzata dalle edizioni Reclam di Ravenna e sarà distribuita nelle librerie della Romagna. Anche questa edizione è arricchita da una “cantina” ideale scelta dall’esperto di enologia Fabio Magnani che ha “affiancato” interessanti etichette di vini italiani ad alcune delle ricette proposte da Angela. Come nel volume precedente – uscito a dicembre 2011 e dedicato alle ricette “Autunno-Inverno” – i piatti proposti (dagli antipasti ai primi, dai secondi ai dessert, fino alle conserve e alle marmellate) dimostrano una particolare attenzione alla stagionalità degli ingredienti e delle materie prime. Molte ricette sono derivate dalla tradizione culinaria romagnola e delle re-

Ricette e ricetti

gioni italiane, compilate e rivisitate per la gastronomia domestica, con tanti utili consigli sulla qualità dei prodotti e i metodi di preparazione. Fra gli scritti è articolato un originale corredo di immagini fotografiche (scattate da Alessandra Carini) e illustrazioni (create da Giulia Mallardo). Complessivamente, i due volumi di “Cose buone di casa”

comprendono circa 200 ricette e la recensione di un’ottantina di ottimi vini. Una pubblicazione per sperimentare nuovi piatti o per imparare a cucinare, da consultare, conservare, regalare… ma soprattutto tutta da gustare.

In tempi meno sicuri (si fa per dire), il ricetto era un luogo fortificato, in particolare in pianura, per proteggere dalle scorribande di eserciti e di bande armate i beni essenziali, le masserizie, le vivande per le famiglie di un contado. Un continuo andirivieni di deposito e di prelievo, di cura degli strumenti e a volte di soggiorno nelle pause davanti a un piatto preparato e consumato in compagnia. Un posto da favola, oggi, per quelli, pochi, ancora vivi. Il ricetto parte dalla terra, è lì che si produce. segue in seconda pagina

200 piatti creati per tutte le stagioni, con la cantina di Fabio Magnani

Presentazione giovedì 5 aprile alle ore 20.45 Galleria Ninapì

I due volumi di Cose buone di casa, (Primavera-Estate e Autunno-Inverno) sono disponibili nelle migliori librerie della Romagna oppure direttamente presso l’editore Reclam in via dellaLirica 43 a Ravenna.

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giovedì 5 aprile 2012 |

continua dalla prima pagina Dalla terra si ricovera quanto può servire e può conservarsi in specie nelle stagioni più avare, e di lì si parte per la cucina, per inventare i piatti più gustosi e i più efficaci nel reintegro delle forze. La ricetta è anch’essa custode, è custode del modo di giungere ad un piatto condiviso, riconoscibile, nato chissà dove. Angela lo sa dove è nato, Angela giunge fino al prodotto, alla terra, andando a ritroso nella memoria e nelle esperienze della sua famiglia che viene dalla terra. E costruisce il piatto con una ricetta sedimento di ricordi ma anche di pratiche diffuse, avendo vissuto in un tempo in cui la tradizione era ancora l’unica regola di una tavola imbandita. Di qualsiasi tavola, di quelle dei braccianti che vedevano carne e vino solamente nelle festività, di quelle della borghesia che quando voleva, con i candelieri a centrotavola, partiva ancora con menù che ostentavano “in entrata” i cibi più ricchi e saporiti. Ma Angela sa anche di estetica e di design, li ha assorbiti anch’essi in famiglia, ma soprattutto negli studi universitari in una Firenze che univa il passato alla modernità. Sa come fare e presentare i multipli…e cosa c’è di multiplo più nobile di un piatto, ancorchè senza conoscerne l’autore, che campeggia in una tavola impeccabile e che solletica il gusto, ma anche appaga la vista? E la passione si è fatta professione. Ha cominciato a dimostrare ad amici che la cucina è bella, è bello spadellare, è bello farlo insieme chiacchierando.Ma i tempi e le quantità devono essere rigorose se si vuole esercitare una giusta fantasia( oggi si chiama personalizzazione) che garantista altrettanto giusti equilibri gustativi. La formazione quindi, una formazione che ha allevato frotte di ravennati prima e di gourmet ad ampio raggio poi; li ha allevati smitizzando le spesso sopravvalutate difficoltà della cucina. E la modernità impone organizzazione se il discorso si allarga e si allargano i target. Ecco, nella sua semplicità e affabilità, Angela riesce a dirigere banchetti ‘rinascimentali’ con la precisione e l’autorevolezza che le viene dalle sue poliedriche competenze. Solamente chi ha una cultura olistica può permettersi di decidere e dirigere con successo e senza mai diventare una ‘regina di cuori’, ma esprimere un grande cuore di regina. Eppure la ricetta è irresistibile nella sua severa fissità. Angela ha avviato anche questa via del racconto scritto, un racconto di pezzi già pronti, solamente da incastrare, come tessere di un grande musaico logico e iconologico. E si è pre-occupata di condividere questa esperienza con una implacabile e deliziosamente irriverente Alessandra, che da sempre gira per casa attorniata da turbe di cani affezionati (quando c’è, cioè quanto basta) e da due professionisti del vino e della matita che di colori se ne intendono. Ha provato e proverà. Come Pozzetto ha fatto la Treccani dei prodotti, Angela sta facendo la Treccani romagnola delle loro trasformazioni. Ed è abbastanza scaltra per non cadere nella trappola della retorica, della Romagnoleide, della fissità fondamentalista che ti porta alla ossessionante ricerca della ricetta-tipo con quei poveri e limitati prodotti ricoverati in ricetti-tipo. Oggi sa bene che possiamo accedere ad una quantità infinita di prodotti, si tratta di gestirli con sapienza, avendo un “telaio” culturale adeguato per concedersi aggiornamenti che siano miglioramenti controllati. Sa bene Angela che le tecniche e gli strumenti sono infiniti, ma che la mezzaluna sa tagliare come nessun frullatore, che per i passatelli devi usare lo strumento da cui sono nati e che se vuoi cuocere la piadina come si deve devi avere prima cotto la nostra terra. Franco Chiarini, Vicedelegato Accademia Italiana della Cucina di Ravenna

RAVENNA& DINTORNI

GLI AUTORI

Angela ai fornelli, Fabio in cantina Angela Schiavina nasce a Ravenna e dopo essersi laureata in Industrial Design all'Isia di Firenze esercita per dieci anni la professione di interior designer. Piano piano cresce in lei la necessità di avvicinarsi alla vera passione la accompagna fin dall'infanzia, la cucina. Nel 1987 apre il Laboratorio di Gastronomia il quale concilia lezioni di cucina, organizzazione eventi e catering, vero fiore all'occhiello della carriera; nei trent'anni di attività realizza numerosi pranzi e banchetti in tutta Italia. Negli anni '90 affianca al Laborario uno spazio che propone oggetti di design per la tavola e cibi. Dal 2008 tiene una rubrica sul settimanale Ravenna&Dintorni dal nome “Cose buone di casa” le cui ricette si sono trasformate nell'omonima raccolta composta da due volumi. Nel 2011 è socia fondatrice di Pentagona, associazione di designers, cuochi, architetti e event planners. Tuttora tiene corsi di cucina in Italia e all’estero, e sta lavorando ad un progetto tenuto per anni nel cassetto di aprire uno spazio polifunzionale che crei un legame tra cibo, arte, design e convivialità il quale verrà inaugurato il prossimo giugno nella suo Azienda Agricola di Filetto. È membro di Slowfood, Accademia Italiana della Cucina e Associazione Insegnanti Cucina Italiana. Fabio Magnani Consulente enologico e autorevole selezionatore di vini a livello nazionale, Magnani svolge attività di monitoraggio qualità dei prodotti vititvinicoli e, come giornalista specializzato, collabora con siti web e riviste di settore. Tiene conferenze e presentazioni sul mondo del vino e insegna tecnica della degustazione in collaborazione con diverse associazioni di settore. In passato ha fatto ricerche in Cile e Argentina pubblicando, nel 2002, l’unico libro scritto in Italia sui vini cileni. Firma il blog “Gli Stappati” e l’omonima rubrica periodica sul settimanale Ravenna&Dintorni. Sempre nella sezione “Gusto” pubblica ampi servizi dedicati al mondo del vino.

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5 aprile 2012 n. 482

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Redazione tel 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 info@reclam.ra.it ASSOCIAZIONI CULTURALI

Acque agitate nell’Angelo Mariani A PAGINA 3 POLO CHIMICO

Polimeri Europa diventa Versalis A PAGINA 6 DARSENA

Il sindaco a caccia di investitori esteri A PAGINA 7 BILANCIO COMUNALE

In vendita anche l’ex anagrafe A PAGINA 7 CINEMA

Con il festival Mosaico apre la sala in largo Firenze A PAGINA 12 MUSICA

Gli Offlaga Disco Pax al Bronson A PAGINA 14 GUSTO

Guida alla scelta del Chianti pasquale A PAGINA 22

VITA NOTTURNA

Silenzio, siamo in centro

PALLAVOLO

La Nazionale a Ravenna Le soluzioni al conflitto tra movida e residenti da Rimini a Ferrara, fino a noi per Bovolenta Ancora una volta si parla di equilibrio precario tra residenti del centro storico e locali che organizzano eventi, iniziative o che semplicemente hanno la colpa di ospitare qualche centinaia di persone intente a divertirsi e di rendere quindi rumorose strade fino a qualche anno fa completamente deserte a qualsiasi ora della sera. A riaccendere le polemiche è stato un concerto sospeso dopo le proteste dei residenti (e il puntuale arrivo dei carabinieri) nonostante fosse tutto in regola e l’evento godesse anche del patrocinio del Comune. Concerto, tra l’altro, sospeso quando ancora non erano le 22 di un venerdì sera. Ma queste cose succedono solo a Ravenna? Forse. Di certo però il problema di convivenza tra residenti e locali è diffuso un po’ ovunque. Per questo abbiamo tentato di capire come viene affrontato nelle altre città, anche in quelle notoriamente più vive della nostra come Ferrara, Cesena o Rimini. Mentre il sindaco Fabrizio Matteucci questa volta assicura di non voler fare lo sceriffo: nessuna ordinanza in arrivo, dice, basta un po’ di buon senso. E si tenterà di risolvere caso per caso, sperando che quando, chissà, nel 2019 saremo diventati capitale europea della cultura i residenti se ne siano già fatta una ragione.

MANSERVISI ALLE PAGINE 4-5

CINQUECENTESIMO

La battaglia che fece la storia

L’11 aprile 1512 morirono 20.000 soldati e venne saccheggiata la città. Uno scontro talmente violento da essere definito cruciale nella storia d'Italia. In occasione del 500° anniversario della Battaglia di Ravenna sono diverse le iniziative messe in campo: mercoledì 11 aprile in primo luogo si svolgerà una cerimonia pubblica alla Colonna dei Francesi di Madonna dell’Albero, appositamente restaurata da RavennAntica. Nel pomeriggio alla sala Muratori della biblioteca Classense si terranno (alle 17) una lectio magistralis di Giuseppe Galasso e (alle 18) l'inaugurazione della mostra I libri delle Battaglie. Concluderà il programma della giornata (dalle 21 al cinema Corso) l’anteprima della sesta edizione del Mosaico d’Europa Film Festival con la proiezione del film Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi (2001) e del documentario Scolpire il tempo – Il montaggio de “Il mestiere delle armi con un’intervista a Paolo Cottignola, montatore del film. Il giorno dopo, giovedì 12, alle 11 alla Classense verrà invece presentato il cortometraggio “Racconto di una strage”, realizzato dagli studenti del Classico in occasione dell’anniversario della Battaglia.

Sono stati i tifosi ravennati i grandi protagonisti della stagione della Robur Costa, la squadra ravennate di pallavolo che ha dato addio alla serie A1 dopo un solo anno, chiudendo il campionato all’ultimo posto ma raccogliendo ugualmente gli applausi del proprio pubblico. Pubblico che in una sola occasione è sceso sotto le duemila unità, facendo poi sempre superare almeno le 2.500 presenze al Pala De Andrè. Nel corso dell’ultima in casa, gli sportivi ravennati hanno anche salutato la famiglia (ravennate) di Vigor Bovolenta, il campione morto per un malore in campo a 37 anni e protagonista con il glorioso Messaggero. Martedì 24 aprile al Pala De Andrè, con inizio alle 18.30, si terrà in suo onore il "Bovo Day", con una serie di iniziative collaterali e l’amichevole che vedrà la nazionale italiana opposta all'Italia di Bovolenta, ovvero una formazione che avrà tra le proprie fila moltissimi ex azzurri, amici del campione, gran parte dei quali milita ancora nel massimo campionato nazionale. La prevendita è iniziata mercoledì 4 aprile allo store di Radio International di piazza Kennedy e si terrà tutti i giorni, tranne il giovedì e la domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. È possibile acquistare il biglietto (10 euro più diritti) anche on line sul sito www.roburcosta.it. Dal momento che l'intero incasso della giornata sarà destinato alla famiglia di Vigor, la Robur Costa comunica che non sono previsti per l'evento accrediti di nessun tipo. Si tratta della quarta volta che la nazionale italiana, sempre in amichevole, giocherà a Ravenna, ma a distanza di oltre 20 anni dall’ultima.

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CRONACA& CULTURA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

RAVENNA 2019

IL CASO

Musica, soldi e giochi di potere L’Angelo Mariani potrebbe diventare una fondazione. Ecco perché di Matteo Cavezzali Gli sponsor diventano padroni. A un primo sguardo potrebbe sembrare questo il possibile esito della vicenda che a fine maggio potrebbe vedere la trasformazione giuridica della cooperativa culturale Angelo Mariani che da anni organizza rassegne di musica classica ed è, dopo Ravenna Manifestazioni, la più ricca istituzione musicale della città con un budget annuale di 450mila euro. La Mariani, dopo aver ricevuto per anni fondi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e dal Comune, ora potrebbe appunto diventare a sua volta una fondazione in cui i suoi due principa-

Tra i soci ci sarebbero Fondazione Cassa e Comune Ma l’assessore Bakkali precisa: «Vedremo se e come entrare» li finanziatori ne passerebbero alla guida. La vicenda, per essere compresa, va inquadrata in un arco temporale più ampio. L’associazione musicale Angelo Mariani, nata nel 1963, comincia ad avere problemi finanziari una decina di anni fa. Risale all’epoca anche la vicenda giudiziaria che vide coinvolto uno dei soci di eccellenza, il maestro Paolo Olmi, e la moglie all’epoca vicepresidente del consiglio di amministrazione della Mariani. I due furono accusati di truffa proprio ai danni dell’associazione ma furono poi completamente assolti nel 2009. E Paolo Olmi è a tutt’oggi tra i

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l’opposizione ANCISI: «NE SIA INFORMATO IL CONSIGLIO COMUNALE» A sollevare pubblicamente il caso è stato il consigliere di LprA Alvaro Ancisi che ha rivelato quello che, nel corso dell’ultima assemblea dei soci della cooperativa, avrebbe detto il presidente della Mariani presentando l’ipotesi del cambio di ordinamento giuridico. Ancisi scrive che Alfieri avrebbe riferito dell’interessamento di Comune e Fondazione Cassa al progetto. Ancisi non esprime giudizi di merito ma chiede come il Comune abbia potuto esprimere una disponibilità senza che il consiglio comunale fosse mai stato informato delle manovre in corso. le finanze

450mila euro È questo il budget annuale su cui può contare l’Angelo Mariani grazie ai 113 mila versati dalle casse comunali in virtù di una convenzione pluriennale, i 60/70mila provenienti dalla Fondazione Cassa, altri 30/40 mila dalla Fondazione del Monte, 60mila dal Ministero e i 50mila dalla Regione Emilia Romagna.

circa ottanta soci della cooperativa. La Mariani navigava in acque cattive e i bilanci erano in rosso di oltre centomila euro. A riappianare il buco ci pensò la Fondazione Cassa che ora pare pronta a entrare nel nuovo soggetto, forse per assicurarsene la guida ed evitare nuovi eventuali disagi finanziari. Lanfranco Gualtieri, presidente della Fondazione Cassa, dalle pagine de Il Resto del Carlino dichiara che il progetto è «ancora embrionale» ma ammette che «la Fondazione Cassa entrerà solo qualora entrasse anche il Comune». All’assessore alla Cultura di Ravenna Ouidad Bakkali abbia-

mo chiesto conferma dell’intenzione di entrare a far parte della fondazione. «Al momento nei budget non è stato previsto. Stiamo per approvare il rinnovo della convenzione verso la Mariani (113mila euro annui, ndr). Se nel frattempo cambierà natura vedremo cosa fare». E alla domanda se sia stato il Comune a chiedere alla Mariani il cambiamento replica: «No. È successo semplicemente che quando abbiamo incontrato i vertici della Mariani per ridiscutere della convenzione ci hanno accennato alla possibilità che la cooperativa avrebbe votato per diventare una fondazione e noi ne abbiamo preso atto, e abbiamo

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detto che nel caso avremmo valutato se e come entrare, ma ripeto al momento ci limitiamo a finanziare la Mariani esternamente, come al solito». Va anche aggiunto che a Palazzo Merlato non tutti paiono comunque entusiasti all’ipotesi di un ruolo attivo del Comune. E anche tra i soci, che saranno chiamati a esprimersi a fine maggio, non c’è unanimità di vedute. Secondo alcuni i finanziamenti della Regione (50mila euro) e del Ministero (60mila) potrebbero essere messi a repentaglio dal cambio di soggetto giuridico e sostengono che la Fondazione del Monte potrebbe ritirare i propri 40mila euro. Altri soci invece sono convinti che la decisione sia la cosa migliore per garantire il futuro. Il presidente della Mariani, Ernesto Giuseppe Alfieri, interpellato, invece, preferisce non intervenire «per non alimentare polemiche». Dall’esterno si ha l’impressione di assistere a giochi di potere, combattuti sulla pelle di un importante ente culturale finanziato con molti soldi dei contribuenti.

Pasqua

ANTIPASTI: Prosciutto di praga, Bresaola con mozzarella, Flan di spinaci, Crostino dell’Augusta PRIMI AL PIATTO: Crepes al formaggio di fossa e funghi, Lasagnetta vegetariana, Strozzapreti con stridoli di campagna BIS DI SECONDI IN FIAMMINGA: Costolette di agnello impanate al forno, Carne mista alla griglia, Arrosti misti BIS DI CONTORNI IN FIAMMINGA: Patate al forno, Verdure gratinate DESSERT: Colomba pasquale con crema e fragole Acqua, Vino, Caffè, Liquori € 30 Bambini fino a 10 anni € 20

Un convegno insieme alle sfidanti Lo avevano consigliato anche gli esperti europei durante le cinque tracce: preparate la candidatura all’insegna della trasparenza, senza avere timore delle concorrenti. Detto, fatto. Il 14 aprile Ravenna organizza il primo incontro tra tutte le città italiane che hanno espresso interesse per la candidatura. Diciotto in tutto che si confronteranno su un tema quanto mai ambizioso: il modello culturale su cui lavorare in vista non solo della candidatura, ma dello sviluppo del paese, come ha spiegato il coordinatore di Ra2019 Alberto Cassani: «Un modello che siamo convinti debba fare leva proprio sui sistemi culturali delle città, collegandoli con l’Europa». La giornata sarà divisa in due parti, la mattinata con ospiti istituzionali tra cui il ministro Ornaghi relatori quali Neil Peterson, uno dei principali fautori della vittoria di Liverpool nel 2008, Kathrin Deventer dell’Associazione Festival Europei e di “A Soul for Europe”, il il giornalista di Repubblica, Antonio Gnoli. Sarà invece Ilaria Iacoviello, giornalista ravennate oggi a SkyTg24, a coordinare la tavola rotonda tra i rappresentanti delle varie città che saranno sindaci, assessori alla cultura, coordinatori di progetti. A rendere possibile l’iniziativa la sponsorizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio e di Sapir. Matteo Casadio, presidente della società portuale a maggioranza pubblica, in occasione della presentazione del convegno ha spiegato le ragioni del sostegno al progetto capitale: «la candidatura può essere anche un’occasione per ricucire il rapporto tra la città e il mare, proprio attraverso ciò che oggi divide questi due elementi: il porto». Nota a margine, Enrico Rosso dell’agenzia Pagina ha avuto modo di spiegare come è nato il materiale prodotto per comunicare l’evento: «Abbiamo scelto anche in questo caso di collaborare con un graphic designer giovane e di talento, Emilio Macchia, così come avevamo fatto con Gianluca Costantini per le immagini delle cinque tracce e dell’open call. Una modalità di lavoro non scontata ma che crediamo sia l’ideale per un percorso che vuole appunto essere aperto anche nell’aspetto della comunicazione». Intanto i primi progetti e i primi spunti stanno arrivando appunto al sito in risposta all’open call. E dal sindaco Fabrizio Matteucci arriva un caloroso invito a tutta la città: «Si tratta di un obiettivo realistico e alla nostra portata, continuiamo a crederci tutti insieme». (fe. an.)

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CRONACA& SOCIETÀ

IL FATTO

Quel concerto sospeso dai residenti alle dieci di sera

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

MOVIDA IN CENTRO/1

«Se diventiamo capitale ci saranno eventi tutte le sere»

Quei riflessi blu sulle facce della band e dei clienti del locale non erano luci strobo. Ma i lampeggianti dei carabinieri. Dovreste abbassare il volume del concerto, i residenti ci hanno chiamato lamentandosi. Così, in buona sostanza, quando non erano ancora le 22 di venerdì sera (30 marzo) hanno detto i militari ai Doormen Sono stati per primi i nostri letche si stavano esibendo al Gamba7, in centro a Ravenna. tori a sollevare la domanda: «Ma La scelta del titolare del locale in via Gamba è stata quella di income possiamo sperare di diventerrompere il concerto e proseguire con un semplice dj set: «Avevo tare capitale europea della cultule autorizzazioni fino a mezzanotte ra se nemmeno – spiega Gian Maria De Sterlich – si possono fare ma avevo già deciso che non sa- l a te s t i m o n i a n z a concerti alle dieremmo andati oltre le undici proci di sera in un «IN QUESTO PAESE È IMPOSSIBILE STARE BENE...» A introdurre il concerto incriminato al Gamba7 era il noto dj ravennate prio per evitare problemi del genelocale del cenLuigi Bertaccini, che in internet ha poi fornito la sua versione dei fatti. «Il re perché me lo immaginavo che la tro?» e così la domio primo pensiero è stato “In questo Paese è impossibile stare bene”. gente si sarebbe lamentata. Il volumanda l’abbiaTutte le questioni legali – ha scritto Bertaccini – erano in regola, i volume del concerto era già al minimo mo girata ad Almi non discutibili, ma le telefonate di pochi hanno costtretto al silenzio possibile per un live ed era il voluberto Cassani, i molti che si stavano godendo la serata. Non è possibile che nei centri me autorizzato. A quel punto per coordinatore di delle nostre città iniziative che siano anche solo leggermente differenti evitare ulteriori problemi ho prefeRavenna 2019. dal comune “quieto vivere” siano impossibili da organizzare. Deciso rito scegliere di interrompere tutto «Se vinceremo non più dalle leggi,ma dal desiderio di mantenere tutto come è, fermo, e continuare con il dj set». la candidatura, immobile e magari annoiato. Ho immaginato i centri città delle capitali, Il Gamba7 non aveva solo le auci saranno cono anche solo delle centinaia di città europee dove si viveva una serata torizzazioni, aveva di più: «Il patrocerti ed eventi come questa con eccitazione, musica ed energia. Non qui da noi. Da noi cinio del Comune, per organizzarlo tutte le sere in è impossibile». Sulla stessa linea, naturalmente, il cantante dei Dooravevo parlato con l’assessore Vamolte zone del men, il gruppo protagonista del concerto, Luca Malatesta: «Siamo una lentina Morigi – continua De Stercentro, la musicittà candidata a capitale europea della cultura e credo che la cultura sia lich –. Mi pareva fosse una serata ca è vita e non anche serate come queste in cui la gente si ritrova in strada per un conin linea con il pensiero dell’ammidobbiamo tracerto facendo chiacchiere e bevendo qualcosa. Siamo stati invece fernistrazione che dice di voler rendescurare in alcun mati dai residenti, quando suonavamo a dei livelli che nelle loro case ci re più vivo il centro città alla sera. modo la capapossono aver sentito al massimo come radioline distanti. Pensare che il Ma se alle dieci di un venerdì i resicità di creare aggiorno dopo abbiamo suonato in pieno centro a Firenze vicino a degli denti si lamentano...». gregazione. Se appartamenti, senza alcun problema...». Molte, moltissime le persone raesiste un probledunate nella traversa di via Salara. ma di decibel, si Gli organizzatori parlano di circa quattrocento persone passate tratterà di affrontarlo. Ma esattadal locale e di circa duecento nel momento di massima presenza, mente in questi termini e con il coincisa con il concerto e l’arrivo dei carabinieri. (and.a.) necessario buon senso».(fe. an.)

le regole MUSICA FINO ALLE 23 Nei locali del centro di Ravenna possono essere organizzati – previa autorizzazione dello sportello unico del Comune – spettacoli di “intrattenimento musicale e danzante” fino alle 23.30 dal primo maggio al 30 settembre e fino alle 23 nel resto dell’anno.

I RESIDENTI DI VIA GAMBA

Un 89enne: «Attenti che sparo» Ma c’è anche chi non se la prende: «Sono solo ragazzi...»

Sarebbero addirittura centinaia le telefonate ricevute dai carabinieri da parte di residenti infuriati per il chiasso del concerto incriminato in via Gamba di cui si parla in questa pagina. Noi ci abbiamo parlato con chi vive sopra il locale finito sul banco degli imputati e abbiamo raccolto versioni discordanti. Da una parte c’è l’ingegnere di 42 anni che ci dice che fino a qualche anno fa quella era una via morta e che adesso «almeno c’è un po’ di vita», o la signora anziana di 85 anni, gravemente malata, che dice che «sono solo ragazzi e a me che sono tanto sola devo dire che fanno quasi compagnia. In tanti – racconta ancora la signora Emilia – si commenti dal web lamentano, qui nel condominio, ma è gente che secondo me ha tutto e forse troppo e deve prendersela Alcuni commenti giunti sul nostro sito in calce all’articocon qualcuno...». lo sul concerto sospeso (nonostante fosse tutto in regoDall’altra naturalmente ci sono i tanti residenti la) in via Gamba in seguito alle lamentele dei residenti e che dicono invece di non farcela più. Il più colorito è il al conseguente arrivo dei carabinieri. signor Francesco, 89 anni, che si preoccupa per la ba«Costringere qualcuno a non svolgere un'attività per la dante che ha la camera proprio sopra il locale - «Ma quale ha tutto in regola, è illegale, un vero e proprio lei ha il sonno pesante» - e che per scherzare ci dice di abuso di potere. Le regole vanno rispettate finché ci soessere un cacciatore: «Un giorno di questi mi affaccio no, anche da chi storce il naso». (peterstillman) alla finestra e sparo qualche colpo in aria per poi ve«Questa dei residenti è una categoria dal volto (anonidere tutti i leprotti giù se scappano. Cosa vuole, io camo) un poco inquietante... Chissà perché mi viene da pisco che la città debba essere viva, ma così è troppo. pensare a Dogville (un cupo e minaccioso “vicinato” forCi vuole una via di mezzo. Per la strada si fa fatica mato da individui rancorosi e mugugnanti, probabilquasi a passare in bicicletta, quando c’è la folla al lomente invidiosi del divertimento altrui). Credo che la cale. Poi i giovani oggi bevono un litro di birra in concezione dannunziana di Ravenna come “città del siquattro e si ubriacano e ci vomitano qui sotto casa. Ai lenzio”, per quanto suggestiva essa sia, vada definitivamiei tempi se bevevo un litro di birra io al massimo mente rottamata (o perlomeno limitiamola alla zona andavo a urinare una volta di più...». dantesca). [...] se Ravenna divenisse davvero capitale Molto più serio Paolo Haag, che ci dice essere stato europea della cultura i residenti chiederebbero probanominato dal sindaco quale referente dei residenti e bilmente l'intervento dell'esercito!». (Bartleby) in quanto tale in attesa di un incontro con l’Ammini«[...] tutto quanto è spettacolo può, a pieno titolo, essere strazione. «Vogliamo aprire un dialogo, non certo considerato cultura. Ma questo non deve però ledere il scontrarci. Noi non abbiamo mai avuto problemi col rispetto della quiete altrui. Leggo di doppi vetri, di tappi ristorante di via Gamba o col locale che era presente per le orecchie. Leggo e mi spaventa che dietro la “culprima al posto di questo di cui si sta parlando in quetura” si giustifiche tenere svegli anziani e bambini. Legsti giorni – spiega Haag –. Il problema è che questo è go e mi irrita che un cittadino non possa vedere un film invece un piccolo bar che organizza iniziative a cui alla televisione perchè non sente il volume [...]» (robira) partecipa tanta gente e resta aperto anche nei giorni «[...] Non ci resta allora che attendere che tutte le aree di infrasettimanali fino a tardi. I ragazzi stanno in straRavenna, compreso il centro cittadino, diventino comda, bevono, vomitano e urinano sulle nostre porte. pletamente deserte al calare del buio, senza alcuna attiChi si lamenta non sono solo anziani intolleranti, anvità ad illuminare le strade. A quel punto tutti i residenti zi, io per lavoro sono sempre stato a contatto con i giopotranno con gioia sprangare le porte delle loro case, vani e sono molto tollerante. Capisco certe cose. La nella speranza di non dover mai, per qualsiasi motivo, musica fino alle 23 di sera non è un problema, ci mettere il naso fuori di casa dopo le 9 di sera... perchè si mancherebbe: il problema inizia dopo e credo che bisa, la miglior sicurezza per una città è rendere le strade sognerebbe avere più rispetto. Il Comune dovrebbe completamente vuote, no? (meg) trovare una soluzione, bisogna parlarne». (lu.ma.)


CRONACA& SOCIETÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

MOVIDA IN CENTRO/2

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MOVIDA IN CENTRO/3

L’assessore ai residenti: Cosa succede fuori Ravenna Nell’animata Ferrara c’è un osservatorio per limitare il caos «La città è di tutti» Al centro del dibattito sulla movida in centro storico a Ravenna, sempre che si possa definire movida, c’è l’assessore alle Politiche giovanili Valentina Morigi (Sel) che, dopo aver concesso il patrocinio al concerto di via Gamba, è stata una delle prime a difendere il locale dalle polemiche per le proteste dei residenti. «Il Gamba7 (così si chiama il locale, ndr) – ha commentato Morigi su Facebook – oltre al patrocinio del mio assessorato aveva anche tutti i permessi, infatti non è stato sanzionato dalle forze dell’ordine intervenute a seguito delle segnalazioni dei residenti. Per questa ragione, e perchè credo che il centro storico debba essere sempre più popolato di eventi e iniziative, promuoverò un incontro con i residenti». In attesa di conoscerne gli esiti, abbiamo parlato della questione direttamente con lei. Passato qualche giorno, cosa ne pensa di quello che è successo? «Il disturbo della quieta pubblica è normato da leggi quadro nazionali, leggi regionali, delibere attuative e quant’altro: non siamo nel far west. E chiunque a Ravenna decida di fare audizioni musicali le fa con tutte le autorizzazioni, non ci sono dei banditi, ci sono imprenditori che, investendo di tasca loro per rendere il centro vitale, cercano di organizzare eventi di aggregazione culturale che spesso sono rivolti alle giovani generazioni. Si tratta di una sorta di responsabilità culturale e sociale che condividiamo, con l’obiettivo di rendere il centro sempre più accogliente non solo per i turisti, per i residenti o per chi ci lavora, ma anche per quelli che esprimono la giusta esigenza di avere punti di aggregazione e di divertirsi». Cosa direte ai residenti di via Gamba? «Vogliamo parlare con loro di una questione di principio: la città è un luogo pubblico in cui la prelazione non va esercitata dai gestori dei locali ma nemmeno dai residenti. È un luogo in cui tutte le istanze debbono convergere. Appartiene a tutti». Una soluzione del problema non potrebbe essere quello di fissare una sorta di notte di movida a settimana, in modo da dare modo a tutti di organizzarsi di conseguenza? «Se si rispettano le regole e gli impatti acustici, guardi che un imprenditore può organizzare feste o concerti in centro storico anche tutte le sere, con il limite della musica fino alle 23.30». E chi dice che non riesce a dormire neppure dopo mezzanotte per gli schiamazzi dei clienti? Possono fare qualcosa anche gli imprenditori? «Credo ci voglia buon senso da parte di tutti, anche gli avventori dei locali a un certo punto vorranno riposare in pace, no? E i gestori, certo, hanno la responsabilità di sensibilizzare i propri avventori. Ci deve essere però anche una soglia di tolleranza da parte dei residenti, dobbiamo riuscire a fare loro abbracciare il concetto che una città viva è anche una città sicura». E cosa fa invece il Comune per rendere il centro storico sempre più vivo? «Per esempio sostiene, come abbiamo fatto, iniziative culturali organizzate dagli imprenditori, anche solo con un patrocinio come nel caso del concerto al Gamba7. Una sorta di riconoscimento morale nei confronti di quei gestori che fanno investimenti di qualità per il centro». Quindi non è ancora arrivato il momento di alzare bandiera bianca in centro e puntare solo sulla Darsena come quartiere della movida ravennate, come pare suggerire il coordinatore regionale del suo partito, Giovanni Paglia, in un post del suo blog di questi giorni? «Non mi piace il concetto di quartieri a monovocazione, il futuro è il meticciato, anche dal punto di vista urbanistico. Ogni zona della città deve avere più di una vocazione, la Darsena dovrà ospitare attività culturali e iniziative aggregative ma non dovrà essere il solo quartiere a farlo». (lu.ma.)

il sindaco «NON CI SARANNO ORDINANZE SERVE SOLO IL BUON SENSO» Nessuna ordinanza ad hoc o interventi clamorosi in arrivo per la questione movida in centro storico e, in particolare, per la guerra tra residenti e locale di via Gamba. «Non siamo di fronte a un caso Marina e non si può neppure paragonare l'evento al forno di via Sansovini», spiega il sindaco Fabrizio Matteucci, secondo il quale, semplicemente, si tratta di una questione di buon senso. «La nostra intenzione è quella di rendere il centro vivo anche di sera ed è inevitabile che si possano creare situazioni del genere – continua Matteucci – nostro compito sarà quello di valutare caso per caso, cercando in qualche modo di riuscire a conciliare le diverse esigenze e confidando nel buon senso di tutti». L’assessore Morigi mentre brinda in piazza del Popolo lo scorso Capodanno

di Luca Manservisi Certo il difficile equilibrio tra residenti e attività del centro storico non rappresenta un problema solo per il Comune di Ravenna. Tralasciando una realtà completamente diversa come quella di Bologna, abbiamo fatto una sorta di piccolo sopralluogo fuori Ravenna per capire come le altre città hanno affrontato la questione. A partire da Ferrara che, dal punto di vista della vita serale in centro storico, è sicuramente un punto di riferimento per molti giovani, grazie anche a una forte presenza di universitari. Presenza sfociata però anche in problemi di ordine pubblico nel corso degli affollati mercoledì universitari nei locali del centro, a cui si è cercato di fare fronte con una ordinanza ad hoc che, per alcuni mesi, ha vietato gli happy hour. «I problemi ci sono solo con gli street bar – commenta il vicesindaco di Ferrara, Massimo Maisto – che, per loro conformazione, hanno spesso clienti all’aperto e creano quindi più confusione. Per questo siamo dovuti intervenire, anche con delle ordinanze, seppur non particolarmente restrittive. Diversa è la situazione per chi organizza iniziative e attività culturali, che abbiamo sempre tutelato, essendo tra l’altro i gestori costretti a farle terminare entro le 23.30. D’altronde noi puntiamo molto su un centro storico vivo e animato, vi organizziamo importanti festival musicali, invitiamo i buskers. Le lamentele dei residenti ci saranno sempre e credo si possano risolvere

solo col buon senso. Per questo abbiamo anche dato vita a un osservatorio con associazioni di categoria, rappresentanti di giovani, universitari e anche residenti, attraverso il quale cerchiamo di affrontare i problemi. In questo modo cerchiamo di volta in volta di educare i clienti o “instradare” i bar». Anche Cesena negli ultimi anni è divenuta una città molto viva ma anche qui non senza problemi. «In particolare un locale è finito nella bufera – ammette il sindaco Paolo Lucchi –, il Giodì, che per mancato rispetto delle regole abbiamo fatto anche chiudere per dei mesi». Per il resto, però, Lucchi è orgoglioso dei «45 locali che ospitano tutte le sere molte persone, compresi i nostri 5mila universitari, con eventi e iniziative. Certo – continua –, c’è qualche piccola tensione con i residenti, ma cerchiamo di far rispettare le regole e la musica finisce entro mezzanotte». Lucchi, anche prima di diventare sindaco, come direttore di Confesercenti, ha lavorato molto «per raggiungere questa caratterizzazione del nostro centro, molto vivo, anche grazie all’apertura del teatro Verdi, grande polo di attrazione». Più simile a Ravenna, forse, la realtà di Forlì, dove l’assessore competente in materia, Maria Maltoni, ricorda come siano state comunque necessarie già alcune ordinanze di chiusura temporanea di locali per problemi legati all’ordine pubblico. «Anche qui naturalmente ci sono i residenti che si lamentano – commenta – e abbiamo affrontato il problema individuando uno strumento ad hoc solo per il centro storico: un accordo amministrativo sugli orari, prevedendo la chiusura per tutti all’1 e vincolando invece i locali che hanno intenzione di proseguire oltre al rispetto di alcune norme, in aggiunta a quelle di legge, che prevedono per esempio il divieto di vendita di alcol da asporto dopo le 23 e l’impegno a monitorare anche sull’esterno i clienti». Per quanto riguarda i concerti, «ne autorizziamo fino a 30 all’anno, solo fino a mezzanotte e, nei primi giorni della settimana anticipiamo la chiusura di un’ora. La presenza degli studenti universitari è fondamentale – continua l’assessore – per mantenere vitale il centro ma il paradosso è che da quando sono nati una serie di locali nuovi ci sono più proteste in tutta la città da parte dei residenti, mentre i ragazzi continuano a descrivere in internet Forlì come una città morta...». Avvicinandoci a Ravenna, il vicesindaco di Faenza Massimo Isola conferma che il tema è delicato anche da quelle parti: «Organizziamo diversi eventi in centro e cerchiamo sempre di trovare una sorta di equilibrio, ci sono stati alcuni problemi per la notte light del Mei e d’estate per i concerti al Clandestino, ma confidiamo sempre nel buon senso di tutti». Infine, eccoci alla realtà quasi parallela di Rimini, dove d’estate l’attenzione si concentra sul mare e d’inverno però il centro storico da qualche anno si è come risvegliato. «I locali si sono concentrati in un’unica zona – dichiara l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad –, una quindicina in pochi metri, tutto attorno a quella che era la vecchia pescheria, e con il passare degli anni molti residenti hanno deciso di andarsene perché non si trovavano più bene. Altri sono rimasti e sono contenti della vitalità della zona. Certo, c’è sempre un problema di convivenza, ma abbiamo aumentato i controlli, incontriamo i gestori e a mezzanotte la musica si spegne».

«A Cesena 45 locali con eventi tutte le sere»

A Forlì sono i gestori tiratardi a dover sorvegliare i clienti

A Rimini se ne sono andati i residenti «e altri ringraziano»

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ECONOMIA& CRONACA

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

CAMERA DI COMMERCIO

POLO CHIMICO

Polimeri Europa diventa Versalis

Creditori di enti Firmato l’accordo Cambio di nome e nuovi investimenti: 300 milioni di euro per Ravenna per cedere i crediti Non più Polimeri Europa ma Versalis. Dal 5 aprile la società del gruppo Eni, con uno stabilimento produttivo anche nel polo chimico di Ravenna, cambia nome. La novità rientra nel piano industriale quadriennale (2012-15) elaborato da Polimeri Europa con un approccio coraggioso: in uno scenario del settore chimico complessivamente in difficoltà la scelta è quella di fare forti investimenti rivedendo la strategia di sostanziale dismissioni perseguita negli ultimi anni per riposizionare le attività chimiche e la società all’interno del gruppo. Per il sito ravennate si stima che, tra quanto già stanziato e quanto pianificato, l’ammontare degli investimenti sarà attorno a trecento milioni di euro. «Nel quadriennio – spiega Lorenzo Zoli della Cisl – è prevista a Ravenna la realizzazione di nuove linee e nuovi impianti di Tpr (termoplastiche Sol, ndr) per le quali è già stata avviata l’attività di preventivazione da parte della tecnologia di processo ed Sbr-S. Realizzazione e messa a regime dell’1-Butene, successiva alla prossima fermata generale 2012 degli impianto Bdie e Mtbe. In questo momento non ci sono certezze né sulle tempistiche né per la realizzazione degli impianti, soprattutto per l’Sbr solution per il quale dovremmo ancora insistere».

PALAZZO MERLATO

Contributi anticrisi Richieste in crescita Si sono chiusi il 31 marzo i due bandi del Comune di Ravenna riguardanti gli incentivi alle imprese per nuove assunzioni e gli interventi a sostegno delle famiglie di lavoratori disoccupati a causa della crisi economica. Le domande relative al primo bando (quello rivolto alle imprese) sono state complessivamente 188 (nel 2011 le domande presentate erano state 26). Quelle invece riguardanti il bando rivolto ai lavoratori disoccupati sono state 677 contro le 431 del 2011 (di cui accolte 245). «I risultati di quest’anno – commenta il sindaco Fabrizio Matteucci – mettono in luce che la crisi economica è ancora ben lontana dall’essere risolta e continua ad avere riflessi pesantissimi sull’occupazione, come dimostrano i recenti dati diffusi a livello nazionale. Il numero delle domande presentate per entrambi i bandi conferma quanto siano necessarie misure per arginare la crisi».

Un protocollo d’intesa a livello provinciale per il 2012 per assicurare la liquidità alle imprese creditrici degli enti locali soggetti al patto di stabilità attraverso la cessione pro soluto dei crediti a favore di banche o intermediari finanziari. È la proposta avanzata dalla Camera di commercio di Ravenna: le imprese che otterranno dagli enti locali le necessarie certificazioni sui crediti in merito alla esigibilità, certezza e liquidità e tempi di pagamento, potranno effettuare la cessione pro soluto dei crediti. Per ogni singola cessione gli importi dovranno essere di norma superiori a 30mila euro. Alle operazioni di cessione del credito verrà applicato dalle banche aderenti un tasso omnicomprensivo non superiore all’Euribor corrispondente alla durata dell’operazione di sconto (o, in alternativa, all’Euribor 3 mesi), maggiorato di uno spread non superiore al 3,25 percento per anno, calcolato in relazione alla durata effettiva dell’operazione, comprensivo di ogni onere e costo. Resteranno a carico dell’impresa che ha ceduto il credito le eventuali spese di tenuta conto, che dovranno essere concordate e non potranno in ogni caso eccedere l’importo massimo di 50 euro trimestrali. Hanno aderito all’accordo la Cassa di Risparmio di Ravenna, la federazione Banche di Credito Cooperativo Emilia Romagna e Gruppo Intesa Sanpaolo: Banca infrastrutture innovazione e sviluppo (Biis) - Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna.


CRONACA& POLITICA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

URBANISTICA

BILANCIO COMUNALE/1

Il sindaco: «In Darsena servono fondi esteri»

Foto di Adriano Zanni

Un fondo di investimento nel mondo che voglia credere sul progetto Darsena e la sua riqualificazione. Ecco la direzione che nel 2012 secondo Fabrizio Matteucci bisogna intraprendere, «parallelamente a tutto il lavoro che Nomisma sta facendo sul business plan e al lavoro di AgenDa, credo che sia necessario esplorare questa possibilità per la riqualificazione dell’area». Una considerazione che Matteucci, reduce da un incontro con il nuovo presidente di Autorità portuale, ha fatto in occasione di una conferenza stampa relativa alla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura. Anche perché la Darsena dovrà necessariamente essere uno degli elementi fondanti del dossier per la candidatura, ma la crisi del 2008 ha ovviamente fatto diminuire le “pressioni” dei proprietari, conferma il sindaco, più restii a fare investimenti. A questo si aggiunga che non vi sono soldi pubblici a disposizione da parte dello stato e che l’area della Darsena è frammentata tra oltre quaranta proprietari e che in minima parte è di proprietà comunale. Si aggiunga inoltre che la città di Ravenna, solo per i progetti che riguardano Darsena, Cittadella della nautica, investimenti al porto avrebbe bisogno, secondo Matteucci, di circa un miliardo di euro. Insomma, servono risorse esterne, e, perché no, anche estere.

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BILANCIO COMUNALE/2

La proposta del Pdl: Il Comune vende «Caliamo l’Imu un campeggio e alziamo l’Irpef» e l’ex anagrafe Un emendamento per modificare la previsione di bilancio comunale a saldi invariati. Lo ha elaborato il gruppo Pdl di Palazzo Merlato partendo da un presupposto: l’Imu è di fatto una piccola patrimoniale, molto impattante, che va ridotta rispetto alle intenzioni proposte dalla maggioranza. In effetti, a Ravenna, non sarà applicata alcuna aliquota al minimo e il grosso delle entrate verrà da qui: dalle tasse sugli immobili di ogni tipo e specie. Una scelta che ha scontentato tutte le categorie produttive a cui il Pdl vorrebbe porre, almeno in parte, rimedio. I berlusconiani propongono infatti di riportare al minimo l’Imu prima casa (qui sarà dello 0,5 invece dello 0,4) e di ritoccare al ribasso le aliquote sulle case con canone concordato e di dimezzare quelle sugli immobili rurali. In questo modo verrebbero meno oltre 7milioni di euro che il Pdl propone di recuperare sostanzialmente in tre modi: con un taglio alle spese discrezionali (cioé quelle non vincolate dalle decisioni prese da giunte precedenti), alzando di 0,1 l’addizionale Irpef (una tassa ritenuta più equa e meno impattante dell’Imu dagli azzurri) e riportando il 50 percento degli oneri di urbanizzazione nella spesa corrente (approfittando del fatto che la legge ancora per quest’anno consente l’operazione fino al 75 percento). E per compensare questo “spostamento”, il Pdl coglie l’occasione per proporre lo stralcio di spese per investimenti come la riqualificazione di piazza Kennedy, cui il gruppo è da sempre contrario, dimezzando la cifra prevista (oltre 180mila euro) per lo studio di fattibilità della riconversione della caserma della pm. Certo, parlando di una forza liberista, ci si poteva forse aspettare un tentativo di ridurre anche l’Imu sulle attività produttive... «La verità – risponde il vicecapogruppo Alberto Ancarani – è che abbiamo cercato di redarre un emendamento responsabile, dove sono proposte scelte praticabili, che saremmo stati nelle condizioni di fare se avessimo vinto le elezioni lo scorso anno. Abbiamo ipotizzato azioni che non avrebbero violato gli accordi in essere, come le convenzioni culturali, che pure noi saremmo dell’idea di ridurre in futuro. E riteniamo che sarebbe un grave errore vendere adesso, per esempio, le azioni Hera del Comune». Il bilancio 2012 sarà votato dal consiglio verso la metà di aprile e non è al momento ancora escluso che possano essere presentati altri emendamenti.

Il Comune ha deliberato la vendita del campeggio di Punta Marina Terme in via dei Campeggi, che verrà messo all’asta per 3milioni 642mila euro con diritto di prelazione al locatario, e dei terreni a Savio in via Bevanella, denominati San Giovanni e Bassa del prete di quasi 3milioni come base d’asta. Ma se su questa seconda cessione, il voto è stato unanimamente favore in consiglio comunale, con l’astensione di Lpra e Lega Nord, la cessione del campeggio ha sollevato diverse polemiche e ha visto il voto contrario di tutte le opposizione (sul sito www.ravennaedintorni.it le motivazioni). Sempre a proposito di alienazioni immobiliari, il sindaco Fabrizio Matteucci ha inoltre annunciato la decisione del Comune di vendere anche i 2mila e cinquecento metri quadrati del palazzo di via Raul Gardini dove aveva sede l’anagrafe, prima del trasferimento degli uffici in via Berlinguer. L’operazione dovrà avere l’avvallo della Soprintendenza e servirà una variante al Rue, rispetto alla quale, assicura il sindaco che non sarà prevista una destinazione residenziale. Per i tempi, dunque, bisognerà aspettare almeno il 2013.

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POLITICA& ATTUALITÀ

in libreria ANCISI DIVENTA SCRITTORE CON UN LIBRO SUI CATTOLICI Il più noto consigliere comunale d'opposizione, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna (foto), approda in libreria con un libro pubblicato dalla casa editrice ravennate di Ivan Simonini, già dirigente e assessore del Pci. Si tratta di un saggio storico-politico dal titolo Il Partito popolare a Ravenna. Ricordando il centenario della nascita di Benigno Zaccagnini, Ancisi «con

una prosa piana ed essenziale – scrive l'editore in una nota – traccia la storia dei cattolici in una terra di mangiapreti nel primo ‘900, dalle origini alla repressione fascista alla rinascita». Nel saggio, rilievo particolare assume la figura di Edmondo Castellucci, murriano, fondatore del Partito popolare nel 1911, animatore nel ventennio del singolare fenomeno delle “Lampade Viventi”, padre politico di Zaccagnini. Il volume (128 pagine, 15 euro) avrà una prefazione di Alessandro Albertazzi, una memoria di Ersilio Tonini e un inserto fotografico realizzato grazie alla collaborazione di Aldo Preda.

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

PALAZZO MERLATO

CARROCCIO IN PANNE?

I redditi di consiglieri e giunta Il più ricco è un comunista Un comunista con un reddito da 90mila euro all’anno. Siede in consiglio comunale a Ravenna, è il più ricco - stando ai redditi dichiarati per il 2010 - tra i trentadue consiglieri in municipio e i dieci componenti della giunta: Diego Rubboli (Federazione della Sinistra, nella foto) conquista il titolo di Paperone di Palazzo Merlato con 90.919 euro. Nei giorni scorsi sono stati resi pubblici dal Comune i redditi di sindaco, assessori e consiglieri comunali. Si tratta come detto di quanto dichiarato nel 2010 come reddito complessivo. In giunta il più ricco è l'assessore all'Urbanistica Gabrio Maraldi con 68.174 euro, davanti al sindaco Fabrizio Matteucci (65.666) e, più staccato, il vicesindaco Giannantonio Mingozzi (52.135). I redditi più bassi sono delle due giovani del lotto, Martina Monti e Ouidad Bakkali che nel 2010, prima naturalmente di ricevere lo stipendio da assessore, hanno dichiarato rispettivamente 5.189 e 2.157 euro. Per quanto riguarda il consiglio comunale il più ricco è Rubboli. A far lievitare le sue entrate l’incarico come dirigente dell’Ausl (in pensione dal 2011). Sul podio Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna (76.874) e il repubblicano Alberto Fussi (74.874). Supera i 70mila euro anche l'al-

Anche in città la Lega Nord è tormentata In Comune un consigliere che si dimette, in Provincia un consigliere che molla la vicepresidenza del consesso. Anche a Ravenna la Lega Nord ha i suoi tormenti. Certo, nulla a confronto di quelli che scuotono il Carroccio a livello nazionale, ma pare essere già svanita la sintonia tra gli uomini di Bossi e Maroni in città. E come vuole la prassi in questi casi, la crisi politica si snoda sulle pagine della stampa. Prima Rudi Capucci (consigliere

tro consigliere di Lista per Ravenna Nicola Grandi (72.398). Tanti – e molti dei quali giovani – i consiglieri che non arrivano neppure a 10mila euro. Si tratta del coordinatore provinciale del Pdl, Alberto Ancarani (2.936), della sua compagna di partito Caterina Graziani (5.470), delle due new entry del Pd Benedetta Lippi (625 euro) e Fabio Sbaraglia (4.080), del loro compagno di gruppo Andrea Tarroni (4.259), di Sarah Ricci di Sel (4.137) e dei grillini Pietro Vandini (4.544) e Francesca Santarella, che non ha reddito in quanto casalinga.

a l v o l a n te DIMMI COSA GUIDI E TI DIRÒ COSA VOTI Lpr: Ancisi (Mercedes Classe A), Grandi (Mercedes Classe B). Pri: Fussi (Volvo). Pdl: Bucci (Mercedes Classe A), Ancarani (Golf), Baldini (Toyota Verso), Foschini (Mercedes Classe A). Lega Nord: Guerra (Mini Cooper). Pd: Baldrati (Golf 1999), Baroncini (Ford Focus), Brunelli (Ford Fiesta), Lippi (Alfa 147), Cavicchioli (Fiat Multipla), Di Martino (Fiat Punto), Mantovani (Ford Focus e Fiat Fiorino), Minzoni (Volkswagen Touran), Perini (Lancia Musa), Savorelli (Citroen C3). Idv: Buonocore (Hyunday Tucson). Sel: Ricci (Ford Puma). M5s: Santarella (due Maggioloni 1970 e 1975). Fds: Rubboli (Peugeot 206).

in provincia dimissionario dalla carica di vicepresidente, foto) che confessa il suo malumore per l’atteggiamento di Gianluca Pini (segretario della Lega Nord Romagna). Poi la replica dello stesso Pini che accusa il dimissionario di strane manovre.

Sul Molo di Marina di Ravenna un tuffo nell’ antica tradizione di pesce con 4 MENÙ DEGUSTAZIONE 1o Menù Degustazione €30

-Antipasto misto caldo e freddo -Tagliolini alle veraci -Griglia mista €35 -Assaggio di fritto a persona

3o Menù Degustazione

4o Menù Degustazione

-Insalata di mare -Risotto alla marinara -Griglia mista -Assaggio di fritto

Via Molo Dalmazia 37 Marina di Ravenna - Tel. 0544 530231 Aperti tutti i giorni a pranzo e cena chiuso il lunedì www.trattoriacubana.it info@trattoriacubana.it

2o Menù Degustazione

a persona

-Insalata di mare -Spaghettoni o risotto allo scoglio -Griglia mista e spiedini €40 (o spiedini misti) a persona -Assaggio di fritto

-Antipasto fantasia -Tagliolini al branzino o al granchio -Griglia mista e spiedini e scampi €45 -Assaggio di fritto a persona

Tutti i menù sono compresi di acqua, sorbetto e caffè (escluso il vino)


INFORMAZIONE PROMOZIONALE

L’arte di creare un sorriso

NO PROBLEM SE MANCANO I DENTI... L’ALTERNATIVA C’È! I Mini impianti sono una valida alternativa terapeutica per il trattamento di edentulie mandibolari. Lo hanno affermato gli esperti riuniti a Roma presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche della Sapienza, nell’ambito del Collegio dei Docenti. A tutt’oggi questi mini impianti hanno raggiunto un follow up di almeno 15 anni quindi, con una percentuale di successo di oltre il 98%, e le previsioni sono ancor più ottimistiche. I pazienti anziani portatori di protesi mobili (dentiere) possono usufruire con successo anche di interventi di implantologia tradizionale in quanto l'affinamento delle tecniche permette oggigiorno di ottenere risultati certi anche in condizioni di assenza d'osso: l'applicazione di pochi impianti (2 o 4), consente di stabilizzare le protesi mobili permettendo il recupero delle normali funzioni masticatorie. Le sofisticate metodiche computer-guidate, in grado di garantire un’accurata pianificazione e la verifica costante delle terapie implantologiche in atto, vengono regolarmente utilizzate dai professionisti più preparati per prevenire ogni tipo di complicanze.

SERVIZIO DI ODONTOIATRIA SOCIALE

Le cure odontoiatriche costano! L’ODONTOIATRIA DELLA TERZA ETÀ Ma chi sono gli anziani oggi? Quanto della loro serenità, della loro salute passa attraverso i denti e il sorriso? La cura dei denti è molto importante; almeno 4 anziani su 10 soffrono la mancanza dei denti totale o parziale. Questa condizione può provocare mal di testa, ma anche problemi di digestione e difficoltà nelle relazioni sociali. Rischi a cui è sottoposto, appunto, oltre il 40% della popolazione con più di 55 anni, ma anche il 4% delle persone tra i 35 e i 54 anni d'età. Quali sono oggi le soluzioni per chi soffre di edentulia? Il rimedio più diffuso e antico è rappresentato dalla classica dentiera. Non va dimenticato però che questo tipo di protesi può risultare instabile, può richiedere l'uso di colle per fissarla e spesso crea arrossamenti a livello gengivale, oltre a essere fonte di disagio psicologico, motivo per cui si è reso necessario il ricorso a procedure cliniche in grado di ovviare a questi problemi. La ricerca scientifica ha seguito la crescita dell'aspettativa di vita in salute, che, in altri termini, significa una terza

età lunga e attiva per la maggior parte della popolazione e la necessità di sostituire, nel tempo, parti del corpo che si deteriorano. I denti possono essere sostituiti da impianti e chi vuole continuare a portare la dentiera, può pretenderne la precisione e la stabilità. Per questo motivo l'odontoiatria sociale ha messo a punto una metodica implantare mini invasiva che permette il completo raggiungimento di tale obiettivo con costi alla portata di tutti. Il protocollo si basa sull'utilizzo di mini impianti che, grazie alla loro piccola dimensione, non necessitano, nella maggior parte dei casi, di alcuna incisione della gengiva. Una volta inserito, la parte emergente dell'impianto serve per ancorare immediatamente la dentiera. L'intervento di inserimento e di caricamento della protesi viene fatto in una sola seduta. Alla fine il paziente è in grado di uscire dallo studio perfettamente in grado di sorridere e masticare confortevolmente.

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2 1. Esempio di protesi mobile totale 2. Esempio di protesi su impianti

Un sempre maggior numero di persone non può permettersi di sostenere queste spese. La Sanità pubblica, sul versante dentale, è spesso stata latitante, non sviluppando adeguate strategie di odontoiatria sociale. Anche nel privato si può fare odontoiatria sociale a patto di chiarire il concetto. Odontoiatria sociale non significa un lavoro eseguito velocemente con materiali di scarsa qualità, cioè effettuare una cura in 10 minuti anzichè 40 e farla pagare la metà. Questa è solo odontoiatria “fatta male”. È stato per questo motivo messo a punto un protocollo di qualità dedicato alla terza età, con l’obiettivo di offrire ai pazienti cure odontoiatriche complete a prezzi ridotti. Chi può beneficiare di questo progetto di qualità? Possono usufruire di questo servizio pazienti esenti da ticket sanitari per motivi anagrafici, i pazienti con con indice di misura della condizione economica-patrimoniale ISEE non superiore a ottomila euro (8000), i pazienti con patologie croniche e invalidanti.


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COMMENTI& OPINIONI

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

L’OSSERVATORIO

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

PIAZZA

SULL’ARTICOLO 18:

TUTTO D’UN TRATTO

UNA QUESTIONE DI SOSTANZA

L’irrigidimento delle parti sull’articolo 18 nei termini di prendere o lasciare, rende difficile una discussione di merito sugli aspetti “collaterali” non meno importanti di quelli di principio. Potrei i testimoniare che è possibile intervenire sindacalmente anche con tutele meno forti delle attuali, avendo iniziato la mia attività sindacale nella Commissione Interna nel 1965, a 21 anni, eletto nella lista della Cgil senza le tutele dello Statuto che è del 1970. Alloro l’unica forma di auto-tutela era la propria professionalità ed io ero già specializzato gruista. Ma ciò che ha caratterizzato l’attività sindacale dal 1970 in poi, in gran parte grazie allo Statuto e all’articolo 18 che ne è il perno, è stata la possibilità di intervenire su materie quali: organizzazione del lavoro, turni, orari e, particolarmente, temi della sicurezza, che prima dello Statuto erano considerati tabù dalla maggior parte dell'imprenditori. Il numero complessivo degli infortuni mortali in Italia è passato dagli oltre 4.000 annui di prima del 1970 a meno di 1.000 nel 2011. Lo si deve in gran parte alla contrattazione nei posti di lavoro che è via via accresciuta, potendo i lavoratori godere della tutela dell'articolo 18. Probabilmente ha ragione Napolitano quando dichiara che non ci saranno licenziamenti a valanga. Dopo lo stravolgimento dell’articolo 18 vi saranno quasi esclusivamente licenziamenti motivati economicamente e non disciplinarmente. Non vi sarà quindi la caterva di licenziamenti, ma la minaccia di ricorrere ad essi se i lavoratori e il sindacato aziendale, se vi sarà ancora, affronteranno argomenti che non trovino il gradimento dell'imprenditore. Questo, a mio parere, è il vero problema. D’ora in avanti le aziende faranno il calcolo, sempre e non una volta su un milione come millantano il professore Dell'Aringa o l’onorevole Cazzola che si è dimenticato di quand’era dirigente socialista della Cgil, se sia più o meno conveniente adottare le tutele delle condizioni del lavoratori o lasciare a casa, con l'indennizzo, chi ne promuove la rivendi-

di

GIANLUCA COSTANTINI

mancava nulla! Ho offerto a questo uomo dichiaratosi nord africano una piccola ricompensa che ha rifiutato offeso. Ha testualmente detto di aver fatto il suo dovere e che sperava solo di poter trovare un buon lavoro. Complimenti! Io ringrazierò per tutta la vita questo signore tunisino che mi ha rinfrancato con il mondo intero e che mi ha dato una vera lezione di altruismo,di educazione e di senso del dovere. Sono una persona gravemente ammalata e certe belle esperienze contano più di mille medicine, Fabrizio Casavecchia, Ravenna

A TEATRO TRA SCOLARESCHE E CELLULARI SEMPRE ACCESI

cazione. Servirà a poco, nemmeno a lavarci la coscienza, lanciare poi proclami contro il peggioramento delle condizioni di lavoro, contro gli infortuni e le morti sul lavoro se, intanto, ai lavoratori viene tolto il salvagente. Gian Paolo Casadei, Marina di Ravenna

QUEL SIGNORE TUNISINO CHE MI HA DATO UNA LEZIONE DI ALTRUISMO Vorrei segnalarvi un fatto accadutomi venerdì 30 marzo e risoltosi positivamente. Stavo recandomi verso le 7,15 del mattino a una visita di controllo in regime di day ospital presso l'ospedale civile accompagnato in auto da un familiare avendo io perso autonomia fisica per farlo. All'arrivo all'ospedale mi sono accorto di non avere più la sportina contenente il mar-

supio. Sono sceso e ho atteso che il parente tornasse a controllare il breve tragitto da casa. Purtroppo era sparito tutto! Fatto i controlli clinici sono tornato verso casa accompagnato, con il morale sotto i tacchi in quanto il marsupio conteneva pochi euro, patente, carta d'identità, tessera sanitaria, bancomat carta di credito, carnet assegni, chiavi ingresso portone blindato di casa e altre cose. Verso le ore 12 è suonato il campanello di casa e un signore con accento straniero mi ha detto che aveva unan cosa da consegnarmi. È entrato in casa e con grande stupore mi ha riportato la borsa con il marsupio. Ero emozionato e dopo averlo ringraziato ho controllato innanzi a lui il contenuto. Non

Strepitoso Gifuni (protagonista fino a sabato 31 marzo nella stagione di prosa del teatro Alighieri di Ravenna, ndd). Una decina di minuti dopo l’inizio dello spettacolo ha giustamente apostrofato uno dei tanti “neurochirurghi in reperibilità permanente” di cui è sempre costellata la platea ravennate che, intento a messaggiare, si è sentito urlare: «spegni quel telefonino». Oltre a questa occasione che ci proietta nella hit parade dei pubblici cafoni, non si può non menzionare chi tossisce a tutta voce, peggio che in un sanatorio, e ancora chi parla per tutto il tempo dello spettacolo, come le due signore al palco 19 di primo ordine. A queste consiglierei volentieri di concedersi altri svaghi, perché il teatro richiede un livello educativo a loro sconosciuto e ci sono piacevoli bar dotati di sale di conversazione in cui potrebbero meglio esprimersi. Non le consoli la constatazione di essere in ‘cattiva’ compagnia con molti altri che vanno regolarmente a teatro per disturbare, ignari di quali siano i minimi requisiti educativi richiesti da un contesto pubblico. Tra scolaresche che corrono nel corridoio, adulti che parlano tutto il tempo, scartoccio di caramelle e telefonini sempre accesi, quello offerto dal pubblico ravennate è – mediamente – uno spettacolo desolante. Resta uno strepitoso Gifuni, la cui professionalità non è stata del tutto rispettata e ricambiata., Enrico Bonfatti, Ravenna

Il Billings, il metodo contraccettivo più amato dalle giovani di

MOLDENKE

Conversazione rubata tra le dune di Marina, tra un happy hour e l’altro, anno 2018. Lui: «È la tua prima volta?». Lei: «Sì, sono un po’ nervosa». Lui: «Non ti preoccupare» Lei: «È che non vorrei rimanere incinta, sai, la prima volta, subito incinta, va bene che il sindaco Giulio dice che la sessualità è un dono da non sprecare, però...». Lui: «Ah ok, certo, mi metto il preservativo non preoccuparti». Lei: «Oddio, no, il preservativo! Sono stata in questi giorni al consultorio e mi hanno detto che ci sono soluzioni migliori». Lui: «Ah sì? Figo! Dimmi, cosa devo fare?». Lei: «Beh, ecco, credo che per prima cosa tu debba guardarmi lì...». Lui: «Lì dove scusa?» Lei: «Proprio lì». Lui: «Ah lì! Ma certo, subito!». Lei: «Ci sei? Lo vedi il muco cervicale?». Lui: «Dunque, muco cervicale... sì, direi che è questo, non si può sbagliare, ecco il muco cervicale». Lei: «Ma è fluido e filante?». Lui: «Oddio, sì dai, abbastanza fluido e filante direi». Lei: «Ok. Dunque, adesso dovrei interpretare le diverse sensazioni che sto provando a livello vulvare». Lui: «Ah ah. Ma poi, insomma, possiamo farlo?» Lei: «Dipende, se questo è un giorno fertile o infertile, te lo so dire il prossimo mese, quando mi tornerà il ciclo e ci avrò preso la mano». Lui: «Ma questo è tremendo!» Lei: «No, questo è il metodo Billings». Qualche anno prima, nell’ormai lontano 2012, quando ancora Giulio Bazzocchi di Lista per Ravenna non era sindaco, fu il Pdl a parlarne. «È evidente – scrivevano in una nota – che è necessaria (nei consultori, ndr) un’informazione completa innanzitutto sull’esistenza di vari metodi contraccettivi e di controllo della gravidanza. Spesso si tende a semplificare la faccenda prescrivendo la pillola sia tradizionale che quella del giorno dopo. Nella maggior parte dei casi la prescrizione di farmaci avviene senza avere fatto conoscere l’esistenza dei metodi naturali, probabilmente per mancanza di volontà politica a sostenere una determinata cultura. I metodi di regolazione naturale della fertilità, sintotermico, Billings, hanno pari dignità e potrebbero, se adeguatamente spiegati, trovare un interesse da parte delle giovani». E in effetti, nel 2018, è scoppiato in tutto il mondo l’interesse delle adolescenti verso il metodo Billings grazie anche al Pdl di Ravenna.

NUOVE COMPETENZE PER LA TABACCHERIA Finanziato da FSE e cofinanziato da Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna Il Cescot Ravenna, in collaborazione con la Confesercenti, organizza, nell’ambito dell’operazione n° 2010-449/RA, il progetto n. 1 edizione 1, approvato con Delibera di Giunta Provinciale n. 293 del 20/07/2011. L’operazione è stata presentata in risposta all’avviso pubblico n. 4306 del 3 dicembre 2010 e finanziata in regime De Minimis.

Obiettivo:

LA GESTIONE MANAGERIALE DELLA TABACCHERIA

Calendario lezioni: 1 Lunedì 07/05/2012, orario 15,00/19,30 Valutare i risultati prodotti dalle scelte operative: come ottimizzare la gestione delle proprie risorse 2 Lunedì 14/05/2012, orario 15,00/19,30 L’importanza del sistema informatico nell’azienda: l’introduzione del programma gestionale, vantaggi e oneri ad esso collegati 3 - Lunedì 21/05/2012, orario 15,00/19,30 Il bilancio d’esercizio: come saperlo leggere e come utilizzarlo per monitorare le performances dell’azienda 4 - Lunedì 28/05/2012, orario 15,00/19,30 La gestione delle banche: come scegliere le linee di credito più adatte alle esigenze di finanziamento dell’azienda

Durata: 18 ore Destinatari: n. 12 titolari, soci, collaboratori familiari, coadiutori e dipendenti con ruolo chiave Sede: Confesercenti Ravenna, piazza Bernini 7, Ravenna Quota a carico dei partecipanti: esente, in quanto riconosciuta tramite il calcolo del mancato reddito Attestato rilasciato: attestato di frequenza Per INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI contattare Elisa o Valentina c/o Cescot /Confesercenti Ravenna, piazza Bernini, 7 tel. 0544/292711


COMMENTI& OPINIONI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

Blog + blog

Fulmini&Saette di Adriano Zanni Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

post da:

La stylettata di Psycho Killer Sadiche incursioni sui nervi scoperti della decadenza

I puntastylli. Perché a volte non basta morire, bisogna anche soffrire …E se bello vuoi apparire, un po’ devi mentire…

Cosa ci tocca leggere!!! “Sono molto sensibile” (no, sei

Non importa se domani piove, Ravenna, aprile 2012 disperata), “romantica” (no, quella è fame, quella brutta che arriva a primavera), “mi piace viaggiare” (immagino: tra un centro d’estetica e un ristorante, ovunque tu sia), “mi piacciono gli uomini intelligenti” (che quando ti vedono scappano), “ho una

Il primo Puntastylli: San Sebastiano.

Aldo&Nilde

La Darsena, la palude e lo sceicco

da ravennaedintorni.it

A rieccoci. Sono stati tempi intensi per me… Ho dovuto dissezionare, seppellire, affilare, preparare la tartare de crètin per il mio cucciolo Cujo… E ora che avete abbassato la guardia, è giunto il tempo di rifare la spesa … Comodamente online, con la Premiata Idioteca dei Social Patchwork. Perché non so se lo avete notato, i peggio disperati sono tutti lì, a fare bella mostra di mostri, a comporre la fiera dei mimetismi urbani sospetti, come la cioccolata che trovate sui marciapiedi. Da dove cominciamo? Due categorie su tutte: le Quarantenni & Dintorni che pubblicano interi servizi da fotosbudella (con le perfide “amiche” che fomentano le follie delle poverine, con i loro “come sei bella, tesoro!”), e i Morti di Ph… novelli Alien profusori di bava al litro. Poi ci sono le Profumiere: quelle che, magari opportunamente sposate e sistemate con il riccone di turno, si divertono a tormentare orde di poveri organismi maschili cerebrogonadizzati.

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relazione complicata” (no, hai uno che ogni tanto marca visita e poi scappa subito, perché oltre un’ora non ti si regge). Morti di Ph…, ovvero i “servi della gleba a testa alta” cantati da Elio. Non si riproducono dalle guerre di secessione e a schiacciare i tasti del loro pc sono i loro ormoni, grandi come gli M&m’s della pubblicità. Le vittime perfette della Profumiera che, ad un certo punto della loro vita, dopo una duedipiccoteca che potrebbe riempire l’ala nuova del Louvre, commettono tutti un fatale errore: pensare che alle donne “piacciano solo gli stronzi”… e, con qualche pirlata a casaccio, si bruciano anche l’ultima speranza di conquistare la timida bibliotecaria racchietta e sognatrice di periferia, quarant’anni vergine, che potrebbe costituire il loro unico target. Lo dico una volta per tutte: alle donne non piacciono gli stronzi: a loro piacciono quelli che si possono permettere di fare gli stronzi. E uno sfigato che fa anche lo stronzo, è già plancton per gli

squali balena. Ragazzi, la catena alimentare dell’amore non fa eccezioni: agli sfigati piacciono le fanciulle carine, che corrono dietro agli scavezzacollo, che si fanno imbrodare dalle zoccolette, che puntano solo a quelli coi soldi. Se sbagliate l’ordine degli anelli, finirete i vostri giorni su Facebook, a fingere di essere meno sfigati di quel che siete, con gente che finge di non aver capito che siete così sfigati come siete. La butto lì: i giapponesi hanno inventato l’harakiri.

ROSSELLA LIBERA

Una nuova conversazione di Aldo e Nilde, due personaggi che amano discutere un po’ su tutto senza essere d’accordo su niente. Nel ‘900 sarebbero stati facilmente classificabili come di sinistra Nilde, di destra Aldo. Oggi, chissà... Aldo: Nilde hai un miliardo di euro? Nilde: Certo, e te lo do volentieri. Cosa ne vuoi fare? Aldo: Non è per me. È la boiata sparata dal sindaco: dice che per rifare Darsena, cittadella e porto ci vuole un miliardo. Mi scappa da ridere. A questo punto poteva essere più chiaro e dire che mettiamo tutto a monte. Come è giusto che sia. Nilde: Il sindaco ha detto finalmente l’unica cosa sensata dopo un sacco di cazzate: bisogna trovare investitori esteri per rifare il quartiere. E magari, aggiungo io, smetterla con sto benedetto business plan che è tre anni che devono farlo, se non quattro... A: È stata così finora e continui a restare così. Case non ne servono visto che il mercato è inchiodato. Quindi cosa vuoi metterci in Darsena?! N: Il mio sogno sarebbe un quartiere di verde, locali, ristoranti, gallerie d’arte, scuole, cose così... A: È stata così finora e continui a restare così. Case non ne servono visto che il mercato è inchiodato. Quindi cosa vuoi metterci in Darsena?! N: Il mio sogno sarebbe un quartiere di verde, locali, ristoranti, gallerie d’arte... vita notturna senza residenti a rompere le scatole per un concerto.... A: Tu sei impazzita. Secondo te in questa città c’è bisogno di spazi culturali? Sono vuoti quelli che già abbiamo, ne facciamo altri? Dai... N: Se c'è una cosa bella in questa città è la voglia di tante persone di fare cose, invitare gente, organizzare eventi. Una città dove si muovono le idee, diventa una città più ricca da tutti i punti di vista. Il problema è che alla darsena è tutto ingessato, anche per gente come te... A: Scusa se la gente come me preferisce essere realista anziché sognare cose irrealizzabili e inutili. Se avessimo un miliardo vorrai mica buttarlo nel Candiano? Ma non lo vedi che ci sono 48 diversi proprietari e nessuno la pensa come un altro? Servirebbe uno sceicco come in Costa Smeralda.. N: Mi sa che è esattamente quello che sta cercando Matteucci. Certo, la speranza è che vada un po’diversamente... la nuova darsena dev’essere una roba popolare! A: Ma non puoi pensare di mettere i locali e le case. La gente non vuole una discoteca che faccia casino sotto la finestra. N: Infatti voglio alberghi, ostelli, studentati... e magari attici per chi ama la vita notturna. Famiglie con bambini in villette a schiera, non più vicine di via Antica Milizia.... A: Sai che moriremo senza vedere nulla di tutto questo? N: Lo so, lo so, purtroppo. Il problema è che in questa città è dinamico e interessante solo chi non ha né soldi, né potere. Tutto il resto sembra una palude.


CULTURA& FILM

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

GRANDE SCHERMO

Apre la sala in largo Firenze e nasce Ravenna Cinema Finalmente è pronta. «Dopo alcuni problemi tecnici che hanno fatto allungare un po’ i tempi inaugura con il Mosaico d’Europa Film Fest la nuova sala cinematografica del palazzo dei Congressi». Lo afferma l’assessore alla Cultura Ouidad Bakkali. Con 270 posti a sedere per gli incontri e 180 per il cinema apre il 14 aprile la sala cinematografica comunale del centro di Largo Firenze, ribattezzato appunto Palazzo del Cinema e dei Congressi.

CULTURA

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Vincent Gallo in una delle pellicole in visione al Mosaico Film Festival.

Ospiterà i festival, incertezze sulla programmazione Al momento però non si parla di una programmazione stabile, anche perché «il Comune non ha soldi in questo momento per garantirne l’apertura ogni sera». Sulla gestione delle programmazioni si era parlato anche di un bando pubblico, ma anche per questo bisognerà attendere. Contemporaneamente alla apertura della sala, il cinema ravennate regala un’altra sorpresa. È nata, infatti, l’associazione culturale Ravenna Cinema, che vede unire in una comune esperienza due tra i più importanti organizzatori di rassegne in città: Alberto Bucci del Meef e del Nightmare Film Festival e Fabrizio Varesco, regista di documentari e curatore della rassegna “Per non morire di televisione”. «L’associazione servirà per dare più struttura ai festival già esistenti – spiegano Bucci e Varesco – e anche come avvio per nuove esperienze per il cinema in città». (ma. ca.)

MOSAICO FILM FESTIVAL

Tra cult movies e dissacrazione In programma, pellicole premiate ma mai viste in sala L’inaugurazione della sala cinematografica del Centro congressi si terrà in occasione del festival Mosaico d'Europa Film Fest (Meff), le cui proiezioni sono previste dal 14 al 22 aprile. Il festival sarà caratterizzato, come sempre, da una programmazione di ampio respiro con pellicole che hanno vinto premi internazionali, dal Sundance di New York, a Venezia e a Cannes, ma che per ragioni commerciali non hanno trovato spazio nelle sale italiane. Tra questi segnaliamo il documentario sulla pena di morte di Werner Herzog Into the Abyss con interviste realizzate nel braccio della morte a condannati e familiari in un’indagine sui motivi che portano l’uomo e lo stato a uccidere. Double take di Johan Grimonprez è un film del 2009 che vede rimontato materiale di archivio sulla guerra fredda in cui Alfred Hitchcock interpreta un paranoico professore di storia. Vincent Gallo negli inaspettati panni di un terrorista afgano è protagonista di Essential Killing di Jerzy Skoli-

mowski, premiato al festival di Venezia nel 2010. Cuore della rassegna però è il cinema di animazione di Phil Mulloy, graffiante e cinico disegnatore britannico. Mulloy sarà a Ravenna per presentare una selezione delle sue opere che vanno dai cortometraggi di pochi minuti fino a film di un'ora che non hanno riguardi per nessuno, dal dissacrante The Ten Commandments fino alle provocazioni legate al sesso e al potere contenute in pellicole spoglie e provocatorie come Cowboys e la trilogia Intolerance. La retrospettiva invece sarà incentrata sul regista di culto Giuliano Montaldo che ha firmato pellicole come Sacco e Vanzetti e L’Agnese va a morire. Il regista forse interverrà personalmente al festival anche se non è sicuro perché fa sapere, «nonostante i miei ottantadue anni sono ancora impegnato in una serie di nuovi progetti». Il programma completo del festival è disponibile su www.mosaicofilmfest.it. (ma. ca.)

LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di M ARIA

GIOVANNA MAIOLI

A Fabrizio Gifuni, splendido interprete di L’ingegner Gadda va alla guerra (o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro) da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare, di scena al Teatro Alighieri per la Stagione di prosa..

ALLA MONTAGNA SALIRE di Carlo Emilio Gadda Alla montagna salire, Pietra su pietra Una torre Sulla montagna volevo levare. Ma il vento corre La tetra Vallata: Delle tempeste nei cieli Del Settentrione Fa radunata E nelle forre Le scaglia, Contro gli steli Di primavera. Fanno battaglia Le tempeste dei cieli Sulla terra: Si travolgono in guerra Sulla montagna. Strappano i dolci veli Dell’umidore Alla selva Di primavera. Corrono la campagna. Il mio passo è vano Nel sentiero E l’occhio, contro la neve Feroce, si serra. Cade la mano. Il passo inutile deve Aver fine. La neve Turbina, fra la guerra Feroce delle tempeste. (da Poesie, Einaudi, Torino 1993)

DOCUMENTARI MADRI SENZA CONFINI DI MARIA MARTINELLI

Martedì 10 aprile alle 21, al Cisimi di Lido Adriano, nuovo appuntamento con i grandi documentari. È la volta di Madri senza confini (50’) della regista ravennate Maria Martinelli (2008), nato per la trasmissione Presa Diretta di Rai3. Racconta la vita in Italia di una giovane badante e la segue nel suo viaggio di ritorno in Ucraina, a riabbracciare dopo due anni figli e marito. A seguire incontro con l’autrice.

UNA PASQUA SPECIALE CON MENÙ ALLA CARTA

SEMPRE APERTO A PRANZO DAL 5 AL 10 APRILE APERTO LA SERA SOLO SU PRENOTAZIONE


CULTURA& ARTE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

MOSAICO

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FUMETTO

Poesie di pietra e luce nei ciottoli primordiali di Pascale Beauchamps

Figure animali per raccontare il fatto umano del pool antimafia

Toccare la natura con mano lieve e accompagnarla con l’artificio, senza strappi o discontinuità. Accarezzare i toni lievi della pietra e fonderli con il paesaggio attraverso accostamenti rituali, quasi religiosi, come se un Dio astratto avesse impresso lumeggiature indelebili sui profili grigio monocromo dei sassi e del cemento. Ricreare “uno spazio nascosto, sotterrato dal disordine del mondo”: Pascale Beauchamps è la mano discreta e lieve che inventa questo alfabeto tridimensionale delle forme che ha ispirato le parole di Paolo Racagni. Nata a Parigi, vive e opera in Bretagna da più di trent’anni e qui respira le alternanze tra tempesta e silenzio che traduce in urgenza espressiva. Le sue opere sono poesie di pietra e luce in cui la grammatica ingannevole delle parole si camuffa tra acqua e vetro rendendo quasi impossibile distinguere la carezza dell’arte sulla natura. La tecnica dei ciottoli è la più primordiale delle espressioni musive: esiste prima delle tessere, prima degli smalti, e prima che i barocchismi della decorazione portino a dimenticare la lunga strada che separa spesso l’arte dalla materia prima. Dalle origini funzionali, ai fasti della Magna Grecia, fino ai giorni d’oggi, ha mantenuto il fascino essenziale e la potenza evocativa dei monoliti legati a rituali magici e religiosi. Beauschamps, inserendosi in questa scia storica e semantica, porta una sorta di geologia dell’arte nel contesto di Cripta e Giardini Pensili, realizzando sculture dense di simboli e rimandi al contenitore stesso: gioca sull’ambiguità fra acqua e vetro, accosta i profili delle sue opere alle linee tardoantiche della chiesa di San Francesco e a quelle neogotiche della torretta nei Giardini. Cattura stilemi dalle architetture e li imprime nel grigio variegato, nella luce, nell’acqua, costruendo un sapiente gioco di rimandi che stuzzica l’attenzione dell’osservatore. Un viaggio a ritroso nella nostra appartenenza alla terra, senza entropie, fino al 3 giugno 2012. Linda Landi

di Serena Simoni “Una storia di mali cristiani, traditori e assassini”: poteva essere anche questo il titolo del libro a fumetti di Manfredi Giffone, Fabrizio Longo e Alessandro Parodi dal titolo Un fatto umano. Storia del pool antimafia. Invece sono fra le parole iniziali del narratore – voce esterna di questa lunga graphic novel – pronunciate dal famoso puparo siciliano Mimmo Cuticchio, che introduce una narrazione della durata di vent’anni. Secondo la più tradizionale versione del teatro dei pupi, si tratta dell’eterna lotta fra il bene e il male, ma i protagonisti sono persone vere, uomini in carne edossa che hanno fatto la storia – una brutta storia – d’Italia: Rocco Chinnici, Falcone e Borsellino e altri uomini, contro il clan dei Corleonesi, contro Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco. Pubblicato da Einaudi l’anno scorso, il libro assieme a una ventina di tavole originali sono stati presentati a Ravenna alla Galleria Mirada - le tavole sono in esposizione fino al 15 aprile -, mentre gli autori sono intervenuti in un incontro presentato al Rasi da Elettra Stamboulis. Sullo sfondo di una Prima Repubblica al tramonto, la storia del testo – quella che ha insanguinato la Sicilia – si dipana all’interno di un contesto ben più ampio: dalla Loggia P2 al caso Moro, dalle inchieste dei magistrati a Sindona, fino al triste epilogo finale della strage di Via d’Amelio. I punti salienti della storia, i riassunti necessari per la distribuzione di un racconto, che già così come è supera le 370 pagine, vengono raccontati da cartelloni, secon-

do l’uso tradizionale presentato dai pupari. Invece, i luoghi che fanno da sfondo sono quasi tutti reali: i bar e il tribunale di Palermo, il commissariato di Roma, Porticello, l’Asinara, piazza Kalsa, davanti a Porta dei Greci, di nuovo a Palermo, la stessa zona dove sono cresciuti Falcone e Borsellino. Le belle tavole acquerellate presentano i protagonisti delle vicende narrate

A Mirada in mostra le tavole originali di Giffoni, Parodi, Longo con le fattezze di animali, secondo la versione ormai tradizionale che conosciamo da Maus di Spiegelman in poi, in modo da rendere più poetico, per quanto possibile, l’andamento della narrazione, costellato di episodi di violenza: Borsellino è un cane, Falcone un gatto, Riina e Provenzano dei cinghiali, Giorgio Bocca un cammello, Andreotti è un pipistrello. Le fattezze sembrano essere state scelte apposta per evi-

denziare tratti del carattere, vaghe rassomiglianze fisiognomiche. Fra le rare eccezioni allo zoomorfismo, va contata quella di Cuticchio, la cui rappresentazione in versione “umana” è spesso tratta da fotografie. Non c'è molto di sperimentale dal punto di vista tecnico - il tratto del disegno è pulito, regolare, privo di ricercatezze - anche se le tavole originali, più grandi della pagina stampata, sono come al solito più belle, per la possibilità di mostrare meglio i passaggi tonali e le vibrazioni dell'acquerello. Pur con questa perdita necessaria, la novella è ottima per la sceneggiatura e la storia, costata ai tre autori sette anni di ricerche, la lettura di faldoni e faldoni di atti processuali (10mila solo le pagine del maxi-processo di Palermo), libri di storia, cronache di giornali, e viaggi su viaggi per reperire fonti e fare sopralluoghi. Giffone è nato a Torino e questo è il suo primo romanzo a fumetti. Longo e Parodi sono di Genova ed entrambi dedicano il libro ai loro genitori: dalla dedica si comprende che uno di questi padri è del Sud e il libro è dedicato a lui e a tutti coloro che hanno perso la vita per questa terra. Per questo motivo non poteva non essere dedicata soprattutto a Borsellino e Falcone, a 20 anni esatti dalla loro scomparsa: un ottimo modo di ricordarli e di fare testimonianza. Manfredi Giffone, Fabrizio Longo, Alessandro Parodi, Un fatto umano. Storia del pool antimafia - fino al 15 aprile - Galleria Mirada, Va Mazzini 83, Ravenna - orari: GI-DO ore 16-19 (chiusura domenica 8 aprile) - ingresso gratuito.

Sabrina De Matteis

Lorena Gondolini

Auguri di Marisa Savorelli

BUONA PASQUA

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MARISA SAVORELLI - Tel. 0544 30050 LORENA GONDOLINI - Tel. 0544 454808 VIA VENETO 5 BY SABRINA - Tel. 0544 400361

PA R R U C C H I E R I I N R AV E N N A


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CULTURA& SPETTACOLI

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

IL CONCERTO

BAND EMERGENTI

Gli Offlaga e quel mondo che non c’è più tra paradisi socialisti e cicche al Cinnamon

All’Almagià la finale del concorso “Around The Rock” Sabato 7 aprile all’Almagià è in programma la serata finale della 22esima edizione del concorso per band emergenti locali “Around the Rock”. Le band si esibiranno anche le sere precedenti, giovedì 5 e venerdì 6, sempre a partire dalle 21 e ad ingresso gratuito. All’Almagià è stata allestita per l’occasione anche la mostra fotografica (a cura del club C.S.R.C. Portuali di Ravenna) “Around the Rock Photo shots”.

di Luca Manservisi Passa anche dal Bronson di Madonna dell’Albero, venerdì 6 aprile, il tour degli Offlaga Disco Pax, eccentrica formazione emiliana che ha fatto irruzione ormai sette anni fa nella scena indie italiana con gli irresistibili reci-cantati di Socialismo tascabile (ottomila copie e un tour di quasi 160 concerti in venti mesi) e che ha pubblicato da poche settimane il terzo disco, Gioco di Società. Gli Offlaga (i musicisti Enrico Fontanelli e Daniele Carretti e il paroliere e “cantante” Max Collini) raccontano un mondo che non c'è più, quello del comunismo sognato negli anni 70 e 80, ma anche spaccati di vita quotidiana e sentimenti che sono diventati quelli di una generazione. Dal punto di vista musicale i riferimenti vanno da Cccp e Massimo Volume fino ai Kraftwerk, gli altri live ma per rendere meglio l’idea di quello che succede in un loro concerto crediamo non ci sia niente di meglio che ATTESA PER DENTE pubblicare alcuni estratti dei testi di alcuni pezzi inclusi E SHEARWATER nei primi due album degli Offlaga, in attesa di scoprire Oltre agli Offlaga Disco Pax meglio l’ultimo dal vivo magari proprio al Bronson. al Bronson di Madonna del«I miei 20 anni ai suoi occhi erano tanti e pieni di cose già l’Albero arriverà un altro novissute, mi vedeva come un Dio, come un Dimitrov, un me di punta della scena itaMajakowskji, un partigiano jugoslavo, non mi guardò mai liana: sabato 7 aprile l’apcome un Turati o un Nenni o qualche altro riformista del cazpuntamento è infatti con zo» (da Khmer Rossa - Socialismo tascabile) Dente, ironico cantautore «Tele Capodistria era un vulcano di emozioni. Film partibeniamino della critica già giani dove i tedeschi erano cattivi e i partigiani buonissimi e passato più volte da queste intelligentissimi. Un paradiso socialista». (da Cinnamon parti. Socialismo Tascabile) Da non perdere, sempre al «Al tempo le chewingum avevano un mucchio di sapori in Bronson, il concerto di merpiù e il meglio, il più rivoluzionario, era il cinnamon. Il cinnacoledì 11 con gli Shearwamon era il vero gusto da Black Panthers, da Malcolm X. Il ter, il progetto folk capitanacinnamon è la cannella, ma non vale. Il Cinnamon quando è to da Jonathan Meinung, ex arrivato il riflusso lo hanno abolito. Evaporato, sparito. Uno membro degli Okkervil Riandava al bar e trovava solo le Centerfresh, quelle con dentro ver, che già aveva entusiail liquido. Chewingum da maggioranza silenziosa. La sinistra smato questa estate il pubcalava ed ecco comparire le chewingum del capo che mangia blico del bagno Hana-Bi. Ad pesante». (da Cinnamon - Socialismo tascabile) aprire la serata la cantautrice «Enrico Berlinguer alla tv/le vittorie olimpiche di Alberto canadese Julie Doiron. Juantorena in nome della Rivoluzione Cubana/i Sandinisti al Info: 333 2097141. potere in Nicaragua/il catechista che votava Pannella/gli

PROVINCIA DI RAVENNA

OPERA

amici del campetto passati dalle Marlboro direttamente all'eroina alla faccia delle droghe leggere/i fumetti di Zora la vampira porno e la Prinz senza ritorno/[...] Anna Oxa a Sanremo conciata come una punk londinese/i Van Halen/la prima sega/la vicina di casa, un travestito ai più noto come Lola che mia madre chiamava Antonio con nostro sommo sbigottimento/Jarmila Kratochivilova/il Toblerone, qualcuno sa perché/una scritta degli ultras della Reggiana dopo il raid aereo americano su Tripoli negli anni ottanta, diceva: «grazie Reagan, bombardaci Parma». (i ricordi di un’epoca in Robespierre - Socialismo Tascabile) «Abito in centro, non ho fatto il permesso e prendo un sacco di multe. La vigilessa si chiama Morgana, c’è scritto sui verbali. Una volta le canto la canzone dei Litfiba “Morgana!”, non attacca; un'altra volta le lascio un messaggio sul cruscotto: “Morgana ti amo: non farmene un'altra!”, non attacca neanche così. Vaffanculo Morgana! Che poi non sei sto gran che...» (da Dove ho messo la Golf - Bachelite) «Qualche anno fa un giudice chiese a Francesca perchè lo scelse come compagno di vita. A questa domanda rispose con una frase da ginnasio nichilista, lapidaria, nel senso di lapide: “Giusva era il ragazzo più sensibile che avessi mai incontrato”. Che razza di tipacci fossero gli altri ragazzi che aveva frequentato non ci è dato sapere. (da Sensibile, su Francesca Mambro e Giusva Fioravanti – Bachelite) «Un pompino in cambio di un Toblerone: i condomini I.A.C.P. negli anni '80 di una città filosovietica riservavano economie alternative molto convincenti» (da Cioccolato I.A.C.P. - Bachelite)

Gli Offlaga Disco Pax in una ironica foto promozionale del nuovo album “Gioco di società”.

A Lugo la grande speranza sudafricana del mondo della lirica Mercoledì 11 aprile prosegue al teatro Rossini (ore 20.30) il Lugo Opera Festival con il concerto lirico dei vincitori del concorso internazionale “Salice d’Oro”. Accanto al tenore di origine coreana Yun Seung Hwan debutterà a Lugo una delle grandi speranze della lirica, il soprano sudafricano Tsakane Valentine Maswanganyi. Verdi, Mascagni, Puccini e Tosti gli autori in programma, al pianoforte sarà Fabrizio Milani.

LIBR MONICA VODARICH E IL TABÙ DELL’INCESTO

La rassegna letteraria Romagnamente prosegue mercoledì 10 aperitivo con l’incontro-aperitivo al Clou Café di piazzetta degli Ariani (dalle 18.30) con Monica Vodarich e il suo Il villaggio brucia, la vecchia si pettina (Aletti Editore) in cui affronta il tema tabù dell’incesto.

Ai sensi dell'art. 6 legge 25/2/1987, si pubblicano i seguenti dati relativi al bilancio preventivo 2012 ed al conto consuntivo 2010 (*)

1) le notizie relative alle entrate e alle spese sono le seguenti: (in euro) Denominazione Avanzo di amministrazione Tributarie Contributi e trasferimenti (di cui dallo Stato) (di cui dalle Regioni) (di cui per proventi servizi pubblici) Totale spese di parte corrente Alienazione di beni e trasferimenti (di cui dallo Stato) (di cui dalle Regioni) Assunzioni di prestiti (di cui per anticipazioni di tesoreria) Totale entrate conto capitale

Previsioni di competenza da bilancio anno 2012

Accertamenti da conto consuntivo anno 2010

1.357.421,00 38.664.273,00 19.348.703,00 31.537,00 18.908.387,00 25.000,00 60.666.127,00 28.696.854,00 1.063.841,00 10.995.221,00 3.893.900,00 0,00 32.590.754,00

1.121.206,00 34.567.115,27 21.865.900,48 201.951,72 17.972.468,19 20.994,68 61.068.990,18 44.564.820,85 1.483.371,19 15.824.445,92 9.133.017,96 0,00 53.697.838,81

Denominazione

Previsioni di competenza da bilancio anno 2012

Impegni da conto consuntivo anno 2010

Disavanzo amministrazione Correnti Rimborso quote di capitale ammortamento mutui Extratributarie Totale entrate di parte corrente

0,00 53.043.427,00

0,00 54.340.005,92

7.622.700,00 3.056.151,00 61.069.127,00

6.728.984,26 4.038.987,97 60.472.003,72

Spese di investimento

34.351.175,00

53.259.945,92

34.351.175,00 0,00 12.160.000,00 107.177.302,00 0,00 107.177.302,00

53.259.945,92 0,00 7.027.624,09 121.356.560,19 962.112,43 122.318.672,62

Totale spese conto capitale Rimborso anticipazioni di tesoreria e altri Partite di giro 12.160.000,00 7.027.624,09 Partite di giro Totale 107.177.302,00 122.318.672,62 Totale Disavanzo di Gestione 0,00 0,00 Avanzo di Gestione Totale generale 107.177.302,00 122.318.672,62 Totale generale 2) la classificazione delle principali spese correnti ed in conto capitale, desunte dal consuntivo, secondo l'analisi economico-funzionale, è la seguente: (in euro) Ammin.ne gestione Istruzione Cultura e beni Turismo Trasporti Gestione e controllo pubblica culturali del territorio Personale 6.875.150,99 534.700,00 290.800,00 265.700,00 102.700,00 Acquisto beni e servizi 4.567.824,66 12.383.487,60 84.689,36 85.000,00 263.273,61 Interessi passivi 1.984.701,24 887.317,19 0,00 0,00 0,00 Investimenti effettuati direttamente dall'Amministrazione 2.090.340,71 3.522.195,21 181.000,00 0,00 0,00 Investimenti indiretti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale 15.518.017,60 17.327.700,00 556.489,36 350.700,00 365.973,61 3) la risultanza finale a tutto il 31 dicembre 2010 desunta dal consuntivo (in euro) Avanzo di amministrazione dal conto consuntivo dell'anno 2010 Ammontare dei debiti fuori bilancio comunque esistenti e risultanti dalla elencazione allegata al conto consuntivo dell'anno 2010 4) le principali entrate e spese per abitante desunte dal consuntivo sono le seguenti (in euro): Entrate correnti 154,09 Spese correnti 138,46 di cui di cui tributarie 88,08 personale 45,86 contributi e trasferimenti 55,72 acquisto beni e servizi 55,51 altre entrate correnti 10,29 altre spese correnti 37,10 (*) I dati si riferiscono all'ultimo consuntivo approvato

I

Tutela ambientale

Settore sociale

Sviluppo economico

Totale

3.456.507,89 938.080,52 1.775.787,95

1.889.477,00 1.192.164,56 26.512,12

156.600,00 166.144,45 0,00

4.424.800,00 2.104.212,85 166.962,54

17.996.435,88 21.784.877,61 4.841.281,04

15.303.831,04 0,00 21.474.207,40

699.875,00 0,00 3.808.028,68

700.000,00 0,00 1.022.744,45

5.266.625,63 0,00 11.962.601,02

27.763.867,59 0,00 72.386.462,12

1.186.948,23 _

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Ing. Claudio Casadio



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EVENTI& TEMPO LIBERO

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

VENERDÌ 6 APRILE

PICCOLI BIRDWATCHERS CRESCONO

mini corso di birdwatching della durata di 3 ore, riservato ai ragazzi dagli 8 anni ai 14 anni, che potranno cimentarsi con le bellissime specie protette che vivono la salina, tra cui i meravigliosi fenicotteri rosa. Inizio ore 10. CENTRO VISITE GUIDATE DELLA SALINA, CERVIA

APERITIVO

ricco aperitivo con buffet e musica. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 403584 INCONTRO CAFÈ, RAVENNA

TEETETO

il Teeteto di Platone - dialogo dalla struttura complessa e affascinante, che tratta del tema della conoscenza - presenta una straordinaria ricchezza filosofica e una quantità di temi che saranno destinati a scandire l’intero corso del pensiero occidentale. Protagonista del dialogo è un Socrate ormai anziano, settantenne, che si appresta ad affrontare il processo che lo condurrà alla morte. A cura e presentazione di Franco Ferrari. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 39972 SALA D'ATTORRE, RAVENNA

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FISARMONICA

GIOVEDÌ 5 APRILE

l’iniziativa, dedicata al maestro Leo Ceroni, prevede in questa prima serata, oltre ai concorrenti, che eseguiranno un brano di Leo

IL GIOCOLIERE

Flaminio Balestra e Ruggero Sintoni presentano Tinin Mantegazza, “Il giocoliere”, con inchiostri di Ilario Fioravanti, 2011, Edizione Fondazione Balestra, Longiano. Inizio ore 18.

INFOLINE 0546 697311 MIC - MUSEO DELLE CERAMICHE, FAENZA

GOMITOLI

spettacolo, per la regia di Piero Zama, composto da cinque quadri che raccontano quindici anni di storia italiana dal 1930 al 1945. Inizio ore 20.30.

INFOLINE 0545 985831 SALA DEL CARMINE, MASSA LOMBARDA

PROXIMAS

in concerto. Inizio ore 21.

INFOLINE 349 6530134 GULLIVER CAFÈ, ALFONSINE

TUTTO SU MIA MADRE

con Elisabetta Pozzi, Alvia Reale e Eva Robin’s, per la regia di Leo Muscato. Inizio ore 21. Replica ven.

INFOLINE 0546 21306 TEATRO MASINI, FAENZA

PEOPLE OF THE SUN

con un tributo ai Rage against the Machine. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA

Ceroni sorteggiato, anche diversi ospiti: la fisarmonicista Loretta Davalle seguita dal progetto "Dive" e la performance di "E.L.P. tribute project" in omaggio alla band di Emerson Lake and Palmer. Inizio ore 21.

INFOLINE 347 2988340 PALAZZETTO DELLO SPORT, CASTEL BOLOGNESE

QUARTETTO VOCALE MYRICAE

ultimo concerto de “il Suono Antico” per l’edizione 2012 curata da Matteo Salerno. Ad esibirsi il “Quartetto vocale Myricae”, composto da quattro virtuosi musicisti ravennati che negli anni hanno ampliato il repertorio, spaziando dalla musica sacra alla popolare, dalla profana ai canti tradizionali. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 955672 AUDITORIUM CORELLI, FUSIGNANO

INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL’ALBERO

RITA CERVELLATI

e il suo jazz quartet in concerto. Inizio ore 22.

INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA

STONED MACHINE

in concerto - musica stoner rock. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA

PIER CORTESE & ROBERTO ANGELINI

i due cantautori presenteranno il loro ultimo lavoro, Discoverland. Un album di cover ri-adattate dai due musicisti in una maniera singolare, originale e con uno stile che li rende come sempre inconfondibili. Inizio ore 22.30.

INFOLINE 0544 994727 PACIFICODINNER, MILANO MARITTIMA

SWINGIN DADDIES

in concerto. Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 977078 OSTERIA IL CANTINONE, CERVIA

OFFLAGA DISCO PAX

il ritorno del collettivo neosensibilista contrario alla democrazia nei sentimenti. Un nuovo disco, “Gioco di Società”, uscito i primi giorni di marzo: sorprendente, divertente, grottesco, il gruppo emiliano tesse trame electro e minimaliste su cui si poggiano racconti che dipingono uno spaccato della vita vissuta, a cominciare dalla loro Reggio Emilia. Inizio ore 21.30.

RIDILLO

in concerto con il loro “Italian funky sound”. Inizio ore 23.

INFOLINE 0544 447858 BOCA BARRANCA, MARINA ROMEA

SABATO 7 APRILE

LE UOVA NON SONO TUTTE UGUALI

laboratorio creativo dedicato alla decorazione di uova. L’attività, dedicata in particolare ai più piccoli, si concluderà con un’escursione in barca (facoltativa ) lungo “La via dei nidi”. Inizio ore 10.30.

CENTRO VISITE GUIDATE DELLA SALINA, CERVIA

DI CHE UOVO SEI?

caccia al “tesoro delle farfalle”: le loro uova e gli eventuali piccoli abitanti. Analisi microscopica delle uova delle farfalle e delle loro meravigliose ali. Inizio ore 15.

INFOLINE 0544 995671 CASA DELLE FARFALLE, MILANO MARITTIMA

MISERIA E SPLENDORE DELLA CARNE

visita guidata alla mostra organizzata dal caffè Strada Facendo. Ingresso 11 euro. Inizio ore 15.30.

INFOLINE 0544 35570 MUSEO D'ARTE DELLA CITTÀ, RAVENNA

APERITIVO

ricco aperitivo con buffet e musica. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 403584 INCONTRO CAFÈ, RAVENNA

AFTER AFTER

per l’inaugurazione della mostra, performance di Matteo Ramon Arevalos e Franco Costantini: musica inedita per piano preparato e lettura di un testo poetico di Gregor Ferretti. Inizio ore 18.30.

INFOLINE 338 2791174 NIART GALLERY, RAVENNA

AROUND THE ROCK

serata finale della 22ª edizione del concorso dedicato alle giovani band emergenti con l’esibizione dei ‘migliori 3 gruppi delle serate

FESTA MESTA di

ALESSANDRO FOGLI

Dai Joy Division agli Shellac, i dieci dischi da portare sulla famosa isola deserta

Citando il Massimo Genio della Letteratura Contemporanea (Rip), ecco una cosa divertente – che ho sempre voluto fare – ma che non farò mai più, ossia il trito, abusato, risibile, stravisto, inutile giochino de “I dieci dischi che porteresti su un’isola deserta”. La cosa più difficile nell’allestimento di una cernita così limitante e frustrante – mi son reso conto tramite sondaggino tra amici – è quella di sfuggire al meccanismo del «ah ma questo non si può non portare», che è più una sorta di rispetto verso il disco stesso – così facendo solo dieci dischi non potranno mai bastare – piuttosto di una sana riflessione su ciò che davvero si vorrebbe ascoltare su una cazzo di isola deserta. Ecco allora che, per quanto mi riguarda, i dieci titoli sono sgorgati con estrema naturalezza: Unknown Pleasure dei Joy Division lo ascolto più volte la settimana dal 1979, anno in cui uscì, e quando Ian Curtis decise di farla finita il giorno del mio compleanno del 1980, beh, un pezzettino della mia anima di adolescente ingenuo se n’è andata con lui. Troppo melo-

drammatico? Forse, ma un album su cui compaiono, tutte assieme, Disorder, She’s Lost Control, Shadowplay, Insight e Wilderness non può che scolpirti la vita. E a proposito di pietre miliari, il Neil Young di After the Gold Rush è una di quelle robe da non credersi, una voce che diventa per sempre “La” voce, una serie di ballate strepitose, una sanguigna delicatezza che ti carezza ma ti fa anche male. Che dire. Nel 1982 esce invece un disco per me inaspettato, quasi un concept, che dietro a un approccio synth-pop nascondeva invece dieci pezzi di Americana bella oscura. Loro si chiamano Wall of Voodoo, sono guidati da un altro che in fatto di voce può dire la sua, Stan Ridgway, e l’album è Call of the West. Al di là dell’unico singolo estratto – l’irresistibile Mexican Radio – Call of the West è una creatura multiforme, cangiante, sfuggente, che dopo trent’anni continua a mantenere identico il suo fascino e una specie di mistero non ben identificabile. Ma mi sto dilungando. Nell’ipod a

batterie solari inestinguibili io ci metto anche gli Who, nella fattispecie Who’s Next, del 1971, quello che inizialmente (cioè prima che al buon Pete venisse un attacco nervoso) doveva essere il seguito di Tommy e che sarà il disco più rumoroso della band. Qui dentro ci sono, tra le altre, Baba O’Riley, Behind Blue Eyes, Bargain e Won’t get Fooled Again, documenti più che sufficienti per il passaporto da capolavoro, categoria in cui già alloggiava dall’anno precedente un altro signore, tal Miles Davis, che insieme a una dozzina di amichetti – tipo Wayne Shorter, Joe Zawinul, Chick Corea, Jack DeJohnette, John McLaughlin e così via – spariglia per sempre le carte del jazz tramite il rivoluzionario album doppio Bitches Brew. Avvicinandoci sempre più ai giorni nostri, la decina si completa con Daydream Nation dei Sonic Youth, vero monumento al loro suono, Nevermind dei Nirvana (un disco così catartico non era mai stato fatto prima né, per ora, rifatto), Tabula Rasa Elettrificata dei nostri Csi, Spiderland degli Slint (che meraviglia) e, ovviamente, At Action Park, la Gioconda degli Shellac.

MALDINI E COFFARI & C. DETRAZIONI 55%

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EVENTI& TEMPO LIBERO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

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• MOSTRE D’ARTE • AFTER AFTER

via di Roma, 13 - tel. 0544 482487

NIART GALLERY - RAVENNA via Anastagi, 4a-6 - cell. 338 2791174

La grande mostra del Mar, curata da Claudio Spadoni, dedicata al pittore, drammaturgo, giornalista e critico d’arte Giovanni Testori, si articola in diverse sezioni dedicate alla grande arte europea dal ‘500 al ‘900: la pittura di realtà del ‘500 in Lombardia, i “manieristi” lombardo piemontesi, Caravaggio (nella foto), sua grande passione dichiarata, Fra Galgario e Ceruti, i grandi dell’800 francese Gericault e Courbet, la Nuova Oggettività con Dix e Grosz, poi Bacon, Giacometti, Morlotti, Sironi, Manzù, Varlin, Marini, Sutherland, Guttuso, Gruber, Vacchi, Rainer, Vallorz, per giungere ai “nuovi selvaggi tedeschi” fino a Cucchi e Paladino. Orari: da mar a gio 9-18; ven 9-21; sab e dom 9-19, chiuso lun. Ingresso: intero: 9 euro, ridotto: 7 euro. Venerdì 6 aprile dalle 19 alle 20 aperitivo al Museo realizzato dalla Caffetteria La Loggetta (tariffa unica euro 14); alle 19 è in programma un appuntamento di visita guidata alla mostra, compresa nel biglietto d’ingresso, su prenotazione (tel. 0544 482487). Sabato 7, domenica 8 e lunedì 9 aprile la mostra sarà visitabile dalle 9 alle 19; inoltre, nelle tre giornate, alle 16.30 appuntamento di visita guidata (tariffa unica euro 12, prenotazione obbligatoria tel. 0544 482487). Fino al 17 giugno

Continua anche quest’anno l’indagine sulla scena artistica ravennate che gravita intorno al mosaico, progetto arrivato alla sua seconda edizione, sempre per la cura di Felice Nittolo, Luca Maggio e Daniele Torcellini. Lungo il decennio 1991-2001, Felice Nittolo aveva ideato il progetto After dedicato agli allora neodiplomati dell’Istituto d’Arte per il Mosaico “G. Severini”. Dopo l’intervallo di un decennio, lo scorso anno After After ha ripreso le fila di quel discorso ora rivolto sia ad alcuni di quegli ex studenti, nel frattempo divenuti artisti espressivamente autonomi, sia ad artisti di generazione più recente ma sempre di formazione ravennate, provenienti dall’Accademia di Belle Arti della città. L’edizione attuale vuole approfondire la riflessione intrapresa intorno alla natura, alla libertà e alle possibilità del pensiero musivo in relazione al vasto contesto dell’arte contemporanea di cui è parte. La rassegna sarà arricchita da alcuni momenti performativi: i primi due il 7 aprile, giorno dell’inaugurazione, da una parte con la musica inedita per piano preparato di Matteo Ramon Arevalos e dall’altra con la lettura di un testo poetico di Gregor Ferretti curata da Franco Costantini; il finissage del 28 aprile vedrà la proiezione di un video di Andrea Sala e Giulia Alecci, con la presenza e l’intervento degli autori. In mostra saranno esposte le opere di Matteo Ramon Arevalos, Raffaella Ceccarossi, Silvia Danelutti, Nagmeh Farahvash Fashandi, Filippo Farneti, Simone Gardini, Samantha Holmes, Sergio Policicchio e Andrea Sala. Orari: mar e mer 11-12.30, gio e ven 17-19, sab 11-12.30 / 17-19 (altri orari su appuntamento). Dal 7 al 28 aprile inaugurazione sabato 7 aprile, ore 18.30

MOSAICI TRA INFERNO E PARADISO CARAVAGGIO, COURBET, GIACOMETTI, BACON... MISERIA E SPLENDORE DELLA CARNE

TAMO, COMPLESSO DI SAN NICOLÒ - RAVENNA

MUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ - RAVENNA

Tamo, la mostra permanente curata da Carlo Bertelli, che racconta “Tutta

precedenti e del gruppo vincitore della 21° edizione, i “Black Sound Empire". Inizio ore 21. ALMAGIÀ, RAVENNA

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FISARMONICA

ultima serata del festival dedicato al maestro Leo Ceroni, con l’esibizione dei concorrenti e gli ospiti Antonella Nuti, Samuele Telari – fisarmonicista già vincitore del Festival della fisarmonica – e gli "E.L.P.". Inizio ore 21.

INFOLINE 347 2988340 PALAZZETTO DELLO SPORT, CASTEL BOLOGNESE

Benny P. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA

GALLERIA AMARTE

AWAKEN DEMONS + DINE IN HELL + HANNYA

amato, chiacchierato, seguito, atteso. Tutto questo e molto altro è Dente. Cantautore che, dopo aver vinto il Premio Pimi 2009 come miglior album per “L’Amore Non è Bello”, torna al Bronson con un nuovo splendido disco, “Io tra di noi”, su Ghost Records con distribuzione Venus. Inizio ore 21.30.

INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL’ALBERO

in concerto, con la bellissima

I LIBRI DELLE BATTAGLIE

AULA MAGNA DELLA BIBLIOTECA CLASSENSE - RAVENNA via Baccarini, 3- tel. 0544 482112

L’esposizione bibliografica, a cura di Claudia Giuliani, presenta, nella ricorrenza della Battaglia di Ravenna, rari e preziosi materiali librari che documentano le profonde trasformazioni politiche, religiose e ideali che gli eventi portarono con sé, documentando gli eventi che sconvolsero la città con testi storici e cronache e dando conto dell’ampio lavoro di studio nel campo dell’arte militare. Nell’occasione verrà presentato il volume edito dall’Istituzione Biblioteca Classense e dalla Libreria Tonini che contiene la ristampa anastatica dell’opera cinquentesca dell’umanista Marcello Palonio Clades Ravennas. Orari fino al 31 maggio: da mar a sab 10-17, chiuso il lun e festivi. Dal 12 aprile al 20 ottobre - inaugurazione mercoledì 11 aprile, ore 18

Dolce matrimonio fra eros ed ironia Da non perdere alla galleria Amarte di Ravenna (via Baccarini ) la deliziosa – in tutti i sensi – doppia personale di Ilaria Sermolini (in arte Françoise Rabelais) e Giò Urbinati, entrambi artisti riminesi che hanno allestito una sorta di “preparativi” per la festa di nozze che va dalla mise della sposa al banchetto nuziale, da leggiadre e vaporose silhouette di abiti tracciati ad acquerello a mimetici simulacri di stucchevoli dolciumi realizzati in ceramica, a ingombrare un pantagruelico (come direbbe, per l’appunto, Rabelais) tavolo da buffet. Il richiamo all’amorevole e all’eros, e all’inevitabile rapporto fra sesso e cibo, nudo e svestito, bon bon e donnine – vedi i vassoietti con paffute signorine d’antan e bigné – si stempera in una cornice di lieve ironia e motto di spirito. Aperta fino al 14 aprile, i giorni feriali e la domenica dalle 16 alle 19.30, il sabato anche dalle 10 alle 12.30.

in concerto. Inizio ore 23.

INFOLINE 336 694414 ROCK PLANET, PINARELLA DI CERVIA

NIL DO BRASIL E MOKA CLUB in concerto. A seguire, la consolle firmata Max Monti e Alex Testi. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 0546 46877 TEK CLUB, FAENZA

DOMENICA 8 APRILE

PRIMO VOLO LIBERO

DENTE

PIANO B

via Rondinelli, 2 - tel. 0544 213371

l’avventura del Mosaico”, cresce e si rinnova sotto il segno di Dante, con 21 splendidi mosaici degli anni '60 tratti dai temi della Divina Commedia. La nuova sezione “Tamo.Tra Inferno e Paradiso”, visitabile dallo scorso 24 marzo, presenta opere realizzate dal Gruppo Mosaicisti dell’Accademia, che ha scritto la storia del mosaico contemporaneo internazionale, tratte da cartoni di alcuni dei maggiori artisti del Novecento italiano. Orari: tutti i giorni 10-18.30; nel week end di Pasqua, visite guidate alle 10.30 e 15.30, il costo delle viste è di 1 euro oltre il biglietto di ingresso (intero 4 euro, ridotto 3 euro).

appuntamento esclusivo per assistere in diretta allo spettacolo del primo volo delle farfalle nate durante le prime ore della giornata. Inizio ore 11.

INFOLINE 0544 995671 CASA DELLE FARFALLE, MILANO MARITTIMA

IL RITORNO DI JACK SALINO

fiaba animata che racconta le avventure del pirata Jack Salino e la scoperta di un inestimabile tesoro: il sale di Cervia. Caccia al tesoro e laboratorio creativo per entrare a far parte della sua ciurma

Maestri dell’usato

Vendere o comprare usato?

CERVIA Via G. di Vittorio, 5 Tel 0544 977144

RAVENNA Via Medulino, 3 (angolo via Trieste) Tel 0544 455666

RAVENNA - Zona Ponte Nuovo Via Dismano, 118/A Tel 0544 470268

Orari: 9,30/12,30 e 15,30/19,00 Domenica 15.30/19.00 CHIUSO LUNEDÌ

10.00/12.30-15.00/19.00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDI' TUTTO IL GIORNO

Orari: 10,00/12,30 e 15,00/19,00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ TUTTO IL GIORNO


18

EVENTI& TEMPO LIBERO

di pirati temerari. Inizio ore 14.30. CENTRO VISITE GUIDATE DELLA SALINA, CERVIA

APERITIVO

ricco aperitivo con buffet e musica. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 403584 INCONTRO CAFÈ, RAVENNA

FRANCESCA MORELLO

acoustic love & queer songs. Inizio ore 22.

INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA

MEMORY

dopo il dj live show di RexAnthony, disco party fino alle 6. Inizio ore 22.

INFOLINE 0546 46877 TEK CLUB, FAENZA

OVERCROWDED DUO

in un live acustico. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 530215 GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

fiera di forlì COMMERCIANTI PER UN GIORNO TORNA IL 15 APRILE Alla Fiera di Forlì, in via Punta di Ferro, domenica 15 aprile torna “Commercianti per un giorno”, la mostra scambio che ha raggiunto la 24ª edizione. Questa manifestazione vuole dare l’opportunità ai privati di “liberarsi” di merce usata di loro proprietà che non viene più utilizzata. Questo attraverso la vendita o lo scambio con altra merce. È una opportunità per molti per passare una domenica diversa e originale, “sbarazzandosi” di cose che non servono più e nello stesso tempo dando la possibilità a chi ha disagi economici di trovare oggetti utili che nuovi sarebbero inaccessibili e che invece di seconda mano sono proposti a prezzi molto interessanti. 350 espositori propongono gli articoli più vari – passeggini, giochi per bambini, indumenti, articoli per la casa. La mostra scambio sarà aperta tutto il giorno, dalle 9 alle 19, orario continuato. Info: www.commerciantiperungiorno.it

SALA BUZZI, RAVENNA

MADRI SENZA CONFINI

proiezione del documentario di Maria Martinelli, che racconta la vita in Italia di una giovane badante e la segue nel suo viaggio di ritorno in Ucraina. A seguire, incontro con l’autrice. Inizio ore 21. CISIM, LIDO ADRIANO

PARLIAMO DI STELLE

conferenza di Oriano Spazzoli. Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 62534 PLANETARIO, RAVENNA

MERCOLEDÌ 11 APRILE

RAVENNA 1512. UNA GRANDE BATTAGLIA DELLE “GUERRE D’ITALIA”. RAGIONI E RIFLESSI lectio magistralis di Giuseppe Galasso. Inizio ore 17.

INFOLINE 0544 482112 BIBLIOTECA CLASSENSE, RAVENNA

CYBERPUNKERS + MACROBIOTICS

MICHAEL CALFAN

la nuova icona delle consolle, scoperto da Bob Sinclar. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 0544 994728 PINETA CLUB, MILANO MARITTIMA

LUNEDÌ 9 APRILE

CARNEVALE DEI RAGAZZI

sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati. Inizio ore 14.30.

INFOLINE 0544 500897 CENTRO, MARINA DI RAVENNA

MARTEDÌ 10 APRILE

IL VILLAGGIO BRUCIA, LA VECCHIA SI PETTINA

presentazione del libro di Monica Vodarich, una storia che affronta il tabù dell’incesto: una bambina abusata diventata adulta dovrà fare i conti con i fantasmi del passato... Aperitivo a buffet dello chef Andrea del Ristorante 45 - 5 euro. Ingresso libero. Inizio ore 18.30.

INFOLINE 333 6117894 CLOU CAFÈ, RAVENNA

KOLYA

per il cineforum “Storie di maschi 2012”, proiezione del film di Jan Sverak. Inizio ore 20.45.

con la soprano Tsakane Valentine Maswanganyi e il tenore Yun Seung Hwan, vincitori del concorso lirico internazionale “Salice d’Oro”. Musiche di Puccini, Verdi, Mascagni e Tosti. Inizio ore 20.30.

INFOLINE 0545 38542 TEATRO ROSSINI, LUGO

LA CENA DEI CRETINI

di Francis Veber, con Zuzzurro e Gaspare. Inizio ore 20.45.

INFOLINE 0544 587641 TEATRO COMUNALE, RUSSI

ANTEPRIMA DEL MOSAICO FILM FEST

proiezione del film di Ermanno Olmi, Il mestiere delle armi, e del documentario Scolpire il tempo, con un’intervista a Paolo Cottignola, montatore del film e vincitore del David di Donatello 2002. Inizio ore 21.

DELITTO PER DELITTO

proiezione del film di Alfred Hitchcock. Inizio ore 21.30.

INFOLINE 347 9156080 CIRCOLO AURORA, RAVENNA

SHEARWATER

gli Shearwater coniugano la tradizione classica di Leonard Cohen e Nick Drake con il cantautorato indie di Bill Callahan e Will Oldham. Inizio ore 21.30.

INFOLINE 333 2097141 BRONSON, MADONNA DELL’ALBERO

DARIO CECCHINI EXPERIMENTAL TRIO

con Dario Cecchini ai sassofoni e ai flauti, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria. Inizio ore 22.

INFOLINE 0546 21560 ZINGARÒ JAZZ CLUB, FAENZA

INFO WWW.MOSAICOFILMFEST.IT

VISIBILI & INVISIBILI

in concerto. Inizio ore 23.30.

INFOLINE 336 694414 ROCK PLANET, PINARELLA DI CERVIA

CINEMA CORSO, RAVENNA

CONCERTO LIRICO

di

FRANCESCO DELLA TORRE

Romanzo di una strage, un punto di partenza per una visione necessaria dei nostri fatti

Romanzo di una strage, di Marco Tullio Giordana (2012) Prima della visione. Milano, 12 dicembre 1969. All’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura c’è un’esplosione terribile che ucciderà quasi venti persone innocenti e ferendone molte di più. Due persone al centro della vicenda: Giuseppe Pinelli, anarchico ferroviere quarantenne, padre di famiglia, chioccia del circolo Ponte della Ghisolfa, e il commissario Luigi Calabresi, trentadue anni, padre di famiglia, vice responsabile della squadra politica della questura di Milano. La presentazione del film mostra chiaramente come i due personaggi siano gli assoluti protagonisti della storia, attraverso i loro ruoli, i rapporti con i loro “gruppi” e non ultimo il loro rapporto. I due nemici dichiarati dalla nostra storia in questo film sono rappresentati in una sorta di rispettosa e ironica guerra fredda che pare mantenesse da sola gli equilibri di una città. Poi la strage, che ruppe ogni legame e diede un ideale e tragico inizio alla stagione cosiddetta delle “stragi di stato”. Il film è diviso per capitoli e per zone, fotografa il prima e il dopo strage in vari punti strategici d’Italia, quali Milano, Roma e Padova; non ultimo il film mostra spesso situazioni e discorsi dei piani alti del Governo della Repubblica, dove Aldo Moro appare quasi come un io narrante, o, meglio, un impotente deus ex machina degli

eventi di quel tragico dicembre. Il Romanzo è molto ben costruito e nonostante le 2 ore di durata e l’inevitabile sovrabbondanza di dialoghi, ha un ritmo narrativo incredibile. Attori eccellenti, sia i noti che i volti nuovi, strana conferma che quando si parla di una qualsiasi forma di malavita degli anni ‘70, i nostri attori danno il meglio di loro stessi. Regia eccellente, sia nel ritmo che nell’intensità di alcune scene, in primis proprio quella dell’esplosione, vista da un tram che passava lì davanti, dentro il quale in quel tragico momento, c’era l’allora giovane studente regista. Un film che costituisce una visione necessaria dei nostri fatti però visto come punto di partenza, piuttosto che d’arrivo. Dopo la visione. Il film, in evidente ansia da prestazione bipartisan, mostra un primo, chiaro, intento: quello di mostrare il volto umano delle tre vittime della stagione del terrorismo, Pinelli, Calabresi e Moro. Già la scelta di legare quest’ultimo alla vicenda in sé, appare un po’ discutibile, mentre nell’analisi dei due personaggi principali non mancano critiche: da una parte, il figlio di Calabresi, che nella sua analisi, lamenta l’assenza nel film della campagna di odio che Lotta Continua

attuò contro il padre, anche se riconosce al film il suo valore storico e didattico. Dall’altra parte, non si è mandato giù il fatto che l’interrogatorio di Calabresi a Pinelli fosse così morbido, che non si sia messo in risalto il carcere duro ai quali gli anarchici vennero sottoposti e infine viene discussa anche l’assenza dello stesso commissario nel momento del delitto dell’anarchico ferroviere. Il film si conclude con due scene discutibili e importanti. Prima il dialogo tra Calabresi e il prefetto D’amato in cui si esprime la tesi del film: due bombe, una di stampo fascista, una di ideazione anarchica ma di realizzazione nera, la prima destinata alla strage, la seconda a fare solo un botto notturno, ma che esplose di conseguenza. Calabresi accenna a una regia occulta dello stato, e nella scena successiva viene mostrato ucciso, quasi come fosse legato alla sua discutibile intuizione. Un’ipotesi che ha fatto infuriare prima il giudice D’Ambrosio, poi Adriano Sofri, che delle sue posizioni ne ha scritto addirittura un eBook. Questa recensione vuole quindi essere un invito a vedere il film, per poi integrarlo con gli articoli citati, nonché con la visione della puntata apposita di Blu Notte di Lucarelli sulla strage, facilmente reperibile in rete. Letture che non ci danno le certezze assolute, ma un’opinione si, come quella dell’ottimo Curzio Maltese: «Sostenere queste tesi non serve a pacificare gli animi, ma soltanto a spargere un inaccettabile perdonismo generale».

www.quattrostagioniabbigliamento.it

Ravenna via Bassano del Grappa 32


Astoria - Ravenna

• CINEMA •

Il mio migliore incubo!

(Regia di Anne Fontaine)

fer.: p.u. 20.40; sab.: 20.30-22.35; dom. e lun.: 16-18.05-20.40

(Regia di Tarsem Singh)

fer.: 20.30-22.40; sab.: 17.40-20.30-22.40-00.50; fest.: 15.25-17.40-20.30-22.40

Europa - Faenza

Programmazione da venerdì 6 a giovedì 12 aprile

Marigold Hotel

19

EVENTI& TEMPO LIBERO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

Marigold Hotel

(Regia di John Madden)

(Regia di John Madden)

fer.: p.u. 20.40; sab.: 20.10-22.35; dom. e lun.: 17-20.40 sab.: 16-18.10-20.20-22.35; dom. e lun.: 15.30-17.45-20.20-22.35

Magnifica presenza (Regia di Ferzan Ozpetek)

fer.: p.u. 20.45; sab.: 20.30-22.45; dom. e lun.: 16-18.15-20.45

(Regia di Lucio Pellegrini)

(Regia di James McTeigue)

ven.: p.u. 20.40; sab.: 20.40-22.40; dom. e lun.: 16-18-20.40

Pollo alle prugne

fer. e fest.: 20.40-22.40; sab.: 20.40-22.40-00.40

Titanic in 3D

(Regia di Sergi Vizcaino)

(Regia di James Cameron)

La furia dei titani (Regia di Jonathan Liebesman)

Proiezione in 3D: fer.: 17.15-20.45-22.45; sab.: 16.15-18.15-20.45-22.45-00.45; dom. e lun.: 15.20-18.50-20.45-22.45

È nata una star? (Regia di Lucio Pellegrini)

fer.: 20.40-22.45; sab. e fest.: 17.45-20.40-22.45

Paranormal Xperience (v.m. 14)

fer. e sab.: 17-21; dom. e lun.: 15.20-17.15-21

fer. e fest.: p.u. 22.45; sab.: 22.45-00.40

(Regia di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi)

fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.50-20.20-22.40; fest.: 15.30-17.50-20.20-22.40

Good as You (Regia di Mariano Lamberti)

sab., lun., mer. e gio.: p.u. 21; dom.: 16.30-18.45-21

(Regia di Olivier Nakache e Eric Toledano)

È nata una star? fer.: 17-20.45-22.45; sab.: 16.15-18.15-20.45-22.45-00.40; dom. e lun.: 15.40-17.40-20.45-22.45

The Raven

fer.: 17.15-20.35-22.40; sab.: 16-18.05-20.35-22.40-00.45; dom. e lun.: 15.30-17.35-20.35-22.40

(Regia di Anne Fontaine)

ven. e sab.: p.u. 20.40; dom.: 17.15-20.40-22.30; lun.: 17.15-21.15; mar. e gio.: p.u 21.15

Cosa piove dal cielo? (Regia di Sebastián Borensztein)

La furia dei titani

ven. e sab.: p.u. 22.30; dom. e lun.: p.u. 19; mer.: p.u. 21.15

(Regia di Jonathan Liebesman)

Proiezione in 3D: fer.: 20.40-22.50; sab.: 18.10-20.40-22.50-00.55; fest.: 15-18.30-20.40-22.50

Jolly - Ravenna

Piccole bugie tra amici

(Regia di Guillaume Canet) (Regia di Mike McCoy e Scott Waugh)

I più grandi di tutti

fer.: 20.20-22.40; sab.: 18-20.20-22.40-00.55; fest.: 15.30-18-20.20-22.40

(Regia di Carlo Virzì)

Hugo Cabret (Regia di Martin Scorsese)

Act of Valor

fer.: 17.15-20.40-22.40; sab.: 16-18-20.40-22.40-00.40; dom. e lun.: 15.40-17.40-20.40-22.40

Italia - Faenza Il mio migliore incubo!

sab.: p.u. 17; dom. e lun.: p.u. 15

Sarti - Faenza Romanzo di una strage (Regia di Marco Tullio Giordana)

fer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom. e lun.: 16-18.30-21.15

Albert Nobbs (Regia di Rodrigo García)

Act of Valor

mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

(Regia di Mike McCoy e Scott Waugh)

Marigold Hotel

(Regia di Peter Lord, Jeff Newitt)

(Regia di John Madden)

fer.: p.u. 20.35; sab.: 17-18.50-20.35; fest.: 15-16.50-18.40-20.35

Titanic in 3D

Com'è bello far l'amore (Regia di Fausto Brizzi)

da ven. a lun.: p.u. 21

CinemaCity - Ravenna

Buona giornata

Sala Sarti - Cervia

ven., sab., lun., mar. e gio.: p.u. 21; dom.: 18-21

(Regia di Carlo Vanzina)

fer.: 17-20.40-22.40; sab.: 16-18-20.40-22.40; fest.: 15.30-17.30-20.40-22.40

Cinedream - Faenza

(Regia di Carlo Vanzina)

(Regia di Carlo Vanzina)

Cinema Moderno Castel Bolognese

fer., sab. e fest.: 17-20.10-22.40

Proiezione in 2D: fer.: 17-20.35-22.35; sab.: 16-18-20.35-22.35-00.40; dom. e lun.: 15.40-17.40-20.35-22.35

Quasi amici - Intouchables (Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano)

fer.: 17-20.20-22.35;

Astoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026 Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052

dom. e lun.: 16.30-21

ven., mer. e gio.: p.u. 20.35; sab.: 17.40-20.35; fest.: 15.20-17.40-20.35

(Regia di Marco Tullio Giordana)

(Regia di Mark Neveldine e Brian Taylor)

Buona giornata

Buona giornata

Romanzo di una strage

Ghost Rider - Spirito di vendetta

sab.: 20.30-22.40; dom.: 16.30-18.45-21; lun.: p.u. 21

Gulliver - Alfonsine

(Regia di James Cameron)

fer.: p.u. 20.30; sab.: 20.30-22.40; dom. e lun.: 16-18-20.30

San Rocco - Lugo

Pirati! Briganti da strapazzo

fer.: 17.30-20.30-22.40; sab.: 16-18.10-20.30-22.40-00.50; dom. e lun.: 15.40-17.50-20.30-22.40

Pirati! Briganti da strapazzo (Regia di Peter Lord, Jeff Newitt)

fer.: 17-18-20.30; sab.: 16-17-18-20.30; dom. e lun.: 15.30-16.30-17.2018.30-20.30

Biancaneve (Regia di Tarsem Singh)

The Artist (Regia di Michel Hazanavicius)

The Raven

dom: 17.30-21; lun.: p.u. 21

(Regia di James McTeigue)

fer. e sab.: p.u. 22.40; fest.: 15.40-22.40

Emotivi anonimi (Regia di Jean-Pierre Améris)

Ghost Rider - Spirito di vendetta

gio.: p.u. 21

(Regia di Mark Neveldine e Brian Taylor)

fer.: p.u. 21; sab.: 17.10-21; fest.: 15-17.10-21

Proiezione in 3D: fer. e fest.: p.u. 22.40; sab.: 22.40-00.55

Quasi amici - Intouchables

Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

Circolo Jolly - Russi War Horse (Regia di Steven Spielberg)

dom.: p.u. 21

Biancaneve

INFOCINEMA Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663 Circolo Jolly Russi, via Cavour,

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RAGAZZI& BAMBINI

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

LA MOSTRA

“Illumin/azioni”, la luce protagonista all’Urban Center In occasione dell’anno internazionale dell’energia sostenibile, Hera, in collaborazione con il Comune di Ravenna e le Associazioni La Lucertola e Fatabutega, presenta presso le sale del centro espositivo Urban Center (chiesa di San Domenico), in via Cavour a Ravenna, la mostra “Illumin/azioni, esperienze di luce”, una “sperimentazione” attraverso esperienze ludico-creative sulle caratteristiche fisiche della luce stessa. L’esposizione, dedicata ai più piccoli ma adatta anche a un pubblico adulto, accompagna il visitatore attraverso cinque camere ludico-sensoriali: la viola, quella del teatro delle ombre, la camera della lavagna luminosa, del bosco di luce e quella degli specchi. Inoltre è possibile ammirare scatole luminose, pannelli esplicativi a carattere scientifico e “vele” che riportano

Tra saline e Casa delle Farfalle va in scena la natura

CASA DELLE MARIONETTE APRE IL MUSEO, CON IL CONIGLIO PASQUALINO

frasi celebri di scienziati, letterati e artisti sul tema della luce. La mostra è visitabile fino al 29 aprile, martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Per informazioni, tel. 0544 465078. museo natura PER PASQUA, VISITA GUIDATA E LABORATORIO DI DECORAZIONE DELLE UOVA Sabato 7 aprile, alle 16, il Museo NatuRa di Sant’Alberto propone L’uovo dello struzzo, attività di visita guidata alla ooteca del Museo. A seguire, laboratorio di decorazione delle uova. Costo a partecipante: euro 4,50. Info e prenotazione (consigliata): tel. 0544 528710

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CERVIA

JUNIOR

20

Pasqua è in arrivo, e anche i laboratori della Casa delle Marionette, che in occasione delle festività apre tutti i giorni, fino a lunedì 9 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Primo appuntamento giovedì 5 aprile alle 15 e alle 16.30 con il Coniglio Pasqualino (partecipazione 5 euro a bambino, info e prenotazioni, cell. 392 6664211). Le attività del museo di vicolo Padenna proseguono poi sabato 14 aprile, alle 16.30, con la quarta edizione della Pentola d’Oro, il “minifestival per piccoli lettori di poesia” organizzato da RavennaPoesia e Teatro del Drago, in cui i bambini partecipanti gareggiano per la migliore interpretazione dei testi poetici. Quest’anno i piccoli interpreti leggeranno le favole di La Fontaine nella deliziosa traduzione in versi di Emilio De Marchi, e la gara sarà a squadre. Domenica 15 aprile, invece, alle 15.30 e alle 17.30, “Caccia alle uova decorate”, lettura animata con Silvia Rastelli.

La Pasqua a Cervia porta grandi e bambini alla scoperta del territorio. Gli appuntamenti con la natura prendono il via venerdì 6 aprile alle 10 con un appuntamento in salina, il laboratorio “Piccoli birdwatchers crescono”, un mini corso di birdwatching della durata di 3 ore riservato ai ragazzi dagli 8 anni ai 14 anni. Sabato 7 e domenica 8 aprile sono previste invece, alle 14.30, “La via dei nidi”, escursione guidata a piedi alla scoperta dell’ambiente della Salina di Cervia, e l’escursione naturalistica in barca elettrica “In salina in barca” (sabato alle 16 e domenica alle 10.30 e alle 16), mentre domenica 8 aprile alle 14.30 da non perdere “Il ritorno di Jack Salino”, fiaba animata che racconta le avventure del pirata Jack Salino e la scoperta di un inestimabile tesoro: il sale di Cervia. Alla Casa delle farfalle di Milano Marittima si parte sabato 7 aprile alle 14.30 con “Di che uovo sei?”: caccia al “tesoro delle farfalle”, le loro uova e gli eventuali piccoli abitanti. Analisi microscopica delle uova delle farfalle e delle loro meravigliose ali. Domenica 8 aprile invece, alle 10.30, “Un universo sotto la lente”, laboratorio di microscopia dedicato all’osservazione delle ali delle farfalle, delle zampe dei grilli, del pungiglione delle api e di tanti altri piccoli grandi segreti tutti da scoprire. Info: tel. 0544 993435

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MANGIARE& BERE

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

ENOLOGIA

Tante le ricette che in questo periodo possiamo trovare nelle tavole imbandite per le feste pasquali. Da nord a sud i piatti si sprecano in un turbinio di sapori e colori. Focacce, agnelli, arrosti di carne, brasati sono accompagnati da contorni e salse importanti. Ora, però, se le ricette sono tante, spesso i vini sono i soliti. E in questo periodo pare che uno dei vini più venduti sia il Chianti: simbolo della Toscana e dell’antico mondo contadino. Il Chianti, però, non rappresenta solo un vino, un’area geografica, una storia ma anche una denominazione che spesso genera confusione, oltre che stupore, nel consumatore poco attento che si trova davanti a una bottiglia di vino Chianti al costo di cento euro così come a un’altra al costo di tre o quattro euro. Se anche voi volete arricchire la tavola con questo vino ma non sapete come muovervi nel “territorio chiantigiano” occorre, allora, fare chiarezza sulla conformazione del territorio dove questo vino nasce. Il cuore pulsante della produzione toscana del più famoso vino rosso del mondo è suddivisa in aree che vede, oltre al conosciuto “Chianti classico”, le seguenti sottozone: Chianti colline pisane, colli senesi, Montespertoli, Montalbano, Rufina, colli aretini e colli fiorentini. Oltre a questi abbiamo il “Chianti superiore” docg che va a coprire tutte le aree che non hanno avuto la fortuna di essere coperte dalla denominazione geografica. Ecco allora che un Chianti della zona di Chianciano Terme potrà essere trovato a un prezzo ridicolo rispetto a un Chianti classico. Qualcuno potrebbe domandarsi dov’è la qualità ma questa dipende molto dal produttore stesso che può fare la differenza attraverso un disciplinare abbastanza disponibile. Un discipli-

Storia e segreti del Chianti, vino pasquale il disciplinare SCOMPARSO IL BIANCO, L’ANIMA RESTA IL SANGIOVESE Anche se oggi il disciplinare contempla l’uso di uve bianche, ad eccezione del “Chianti Classico” dove è severamente vietato, queste non sono quasi più utilizzate. Ora rispetto alla formula originale del Barone Bettino Ricasoli, è concesso l’uso di uve proveniente da vitigni internazionali: Merlot, Cabernet, Sirah. Queste spesso entrano nella formula di produzione secondo percentuali indicate dal disciplinare tranne quando non si decida di usare sangiovese in purezza, anima vera di questo vino. Le norme delle diverse zone hanno piccole variazioni indicate dai rispettivi disciplinari dedicati dove si trova anche chi utilizza uve di antica natura come “mammolo” e “canaiolo”.

Menù di Pasqua • Quenelle di ricotta mantecata al timo con crema di peperoni • Carpaccio di vitello scottato e carciofo brasato • Flan di asparagi con fonduta leggera e bacon croccante • L’Uovo in raviolo con burro spumeggiante e salvia • Filetto di maialino in crosta speziata, patate nocciola e fagottino di verza • Semifreddo al mascarpone con crema inglese all’amaretto € 38,00 bevande escl. Per informazioni e prenotazioni 0544/414312 San Michele RAVENNA - Via Faentina, 275 - Tel. 0544.414312

Foto grande: vigneti toscani. Sopra: il galletto simbolo del consorzio di tutela del Chianti

nare che nasce, seppur in modo diverso a come oggi lo intendiamo, nel lontano quattrocento. Periodo in cui già in diversi atti notarili si fa riferimento per la prima volta al chianti in quanto vino e, soprattutto, al chianti in quanto vino rosso. Ricordiamoci, infatti, che nel 1300 il chianti era bianco. Il disciplinare dell’epoca nasce principalmente per un’esigenza commerciale, a tutela di un’area qualitativamente superiore che oggi riconosciamo nel “Classico”. Nel 1500 il Chianti era, infatti, il vino più contraffatto oltre che il più esportato. Gli inglesi lo amavano e i produttori e commercianti di ogni risma producevano vino chiamandolo col nome del più famoso Chianti. Ed è per questo che nel 1600, Cosimo III Gran duca di Toscana, è costretto a disciplinare la faccenda con una serie di leggi che indicavano anche l’esatta zona di produzione corrispondente all’attuale “Chianti Classico”, individuabile in alcuni comuni divisi tra Firenze e Siena. Poco importava ai produttori contraffattori che non potendo menzionare il nome geografico usarono lo stratagemma di indicare nei loro vini “all’uso del Chianti” traendo nuovamente in inganno i consumatori. L’atteggiamento si protrae fino alla metà dei primi del ’900 dove, sotto le pressioni dei vari agricoltori, il legislatore, invece che tutelare i produttori del “Chianti Classico” allarga la zona di produzione con le denominazioni elencate poco sopra. Un carrozzone di aree che nulla ha a che vedere con il “Chianti Classico” che, dopo aver rischiato l’estinzione, tale diventa con anni di battaglie legali quando si “stacca” dalle sottozone per diventare un’area a se stante. Fino agli anni settanta, le diverse zone del Chianti hanno subito una serie di dinamiche politiche e commerciali che sfociavano in una sorta di caos produttivo che vedeva l’uso di uve bianche fino ad un 30% dell’uvaggio stesso. Per un vino beverino, di poco impegno e che mal reggeva il tempo. Il Chianti Classico non era da meno poiché ancora si seguiva la “formula” del barone Bettino Ricasoli che per primo ideò il giusto bilanciamento tra uve rosse e bianche. Correva l’anno 1837 quando in quei di Brolio il Barone vergava su carta la sua formula definitiva: Canaiolo (5 - 10%) , Sangiovese (75 - 90%); Malvasia - 2 - 5%. All’originale composizione, dove la Malvasia bianca serviva per stemperare le “asprezze” del Sangiovese, si abusò, errando, del Trebbiano. Ad alimentare ulteriormente la confusione produttiva si aggiunse anche la cialtroneria dei vivaisti dell’epoca. La metà del ’900 è stata, per quelle zone, un periodo di forti reimpianti produttivi e i vivaisti, colti si sorpresa, non erano in grado di soddisfare la forte richiesta di barbatelle di “sangioveto” uno dei tanti cloni della grande famiglia del “sangiovese”. Non potendo fare questo diedero loro delle barbatelle, pensate un po’, di “Sangiovese romagnolo” creando disagi produttivi anche negli anni a venire. Ma questa è un’altra storia. Fabio Magnani

GUSTO

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consigli per l’acquisto IL PREZZO GIUSTO? TRA I 15 E I 20 EURO E CONTROLLATE IL GALLETTO Se volete scegliere un buon chianti, senza svenarvi, per queste feste puntate sulle zone del senese. Di solito, la produzione del “Chianti Colli Senesi” si distingue per i profili fruttati dei vini. Leggeri, dinamici al palato senza ridondanze particolari donano immediatezza e gustoso piacere. Se volete bere un Chianti elegante e raffinato assicuratevi che in etichetta sia indicato la dicitura “Classico” e che ci sia l’immagine del gallo nero simbolo del consorzio di tutela. Questo assicura la zona ma non l’effettiva qualità del vino che come ben sappiamo dipende dal produttore. Se non conoscete le aziende seguite il prezzo. Lasciate perdere quello da pochi euro e tenete presente che l’eleganza del vero “Chianti Classico” parte da almeno 15/20 euro. Una bella alternativa è il “Chianti Rufina”. Una via di mezzo tra eleganza e gusto contadino i cui prezzi di solito sono inferiori rispetto la zona più rinomata. Qualunque scegliate ricordate che questo vino è quello che per primo ci ha rappresentato nel mondo e ancora oggi è vanto della nostra migliore enologia.


MANGIARE& BERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

COSE BUONE DI CASA

Mosaico: festa golosa fra uova, torte e colombe

Per Pasqua una torta salata specialità genovese

GLI STAPPATI

“Chianti Classico Coltassala” di Volpaia Per esprimersi vuole il suo tempo di FABIO

MAGNANI GLISTAPPATI @GMAIL.COM

Prodotto dall’azienda “Volpaia”, il “Chianti Classico Coltassala” 2007 si ottiene da uve “Sangioveto” e “Mammolo” ed è affinato in “barriques” di rovere di “Allier” per circa diciotto mesi. Questo vino al naso non è immediatamente espressivo ma gli serve qualche minuto per mostrarsi. Piccola frutta rossa, spezie e sfumature floreali. Leggera tendenza erbacea e finale balsamico. Al palato dopo un’entrata apparentemente disponibile s’irrigidisce su un tannino che non lascia spazio. Sapidità. Gli serve ancora un po’ di tempo per completarsi. È comunque un buon vino.

Bar Pasticceria Mosaico via Cavina 11 - Ravenna Info tel. 0544 464342

Osteria Marianaza via Torricelli 21 - Faenza Tel. 0546.681461- www.marianaza.it

dal Lunedì al Venerdì aperto anche a mezzogiorno dalle 12 alle 14

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FORNO A LEGNA

Marianaza, storica osteria dove la bontà è un mito

Il bar-pasticceria Mosaico di Ravenna propone tante golosità per la Pasqua. Entrando negli ampi locali della pasticceria si respira già l’aria della primavera e ce n’è davvero per tutti i gusti fra torte, colombe, uova, biscotti, pasticcini, cioccolatini e prodotti artigianali. Chi preferisce il classico uovo pasquale, può scegliere tra diverse confezioni colorate e fra il cioccolato al latte o fondente, certo di fare una bella figura. Le colombe sono particolarmente ricche e golose, naturali e senza conservanti. Ampia la varietà anche di cioccolatini, realizzati dal maestro Roberto Zanfini, al pari di campane e agnelli in cioccolato. Per chi preferisce le torte, si può optare dalla classica bavarese alla meringa, fino alla sfogliata, per non parlare poi delle varianti al cioccolato. Così come da provare sono i semifreddi realizzati in modo originale, all’interno di un mezzo uovo in cioccolato. Numerose anche le confezioni pasquali decorate con bouquet floreali, adatte anche per regali aziendali. In occasione delle festività, il bar-pasticceria Mosaico resterà aperto sia la domenica di Pasqua che il lunedì di Pasquetta, fino alle 13, per consentire anche ai “ritardatari” di fare bella figura portando qualcosa di fresco e prelibato. Il bar-pasticceria è aperto tutti i giorni dalle 6.30 di mattina alle 20, tranne il giovedì (giornata di chiusura) La domenica dalle 7 alle 13

ORARI:

di Farinelli M. e Nanni L.

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Natascia Cucchi è la titolare della storica osteria Marianaza di Faenza in via Torricelli 21. Si mangia e si beve bene da Marianaza, un tempio della tradizione enogastronomica segnalata da Slow Food. «La nostra osteria – tiene a precisare Natascia – ha una sua storia, un suo spirito. Nel 1844 un gruppo di commensali squattrinati non in grado di pagare il cenone di San Silvestro, si inventarono delle profezie a pagamento (meglio che lavare i piatti!) per l'anno che stava nascendo. Fu proprio da Marianaza che vide la luce, in questo modo assai balzano, il famoso “E' Luneri di Smembar” ovvero il “Lunario dei Pezzenti” diventato con il tempo uno dei calendari più belli ed interessanti d'Italia». «Marianaza – continua Natascia – fu sin dall'inizio un luogo di ristoro del popolo, un luogo simbolo dell'anima popolare e anarchica della Romagna. Frequentata dalla plebe ma anche da uomini di cultura come Alfredo Oriani autore di opere insigni come La Lotta Politica in Italia e La Rivolta Ideale. Fra i fumi grassi ed appetitosi gli avventori di quei tempi consumavano molti dei piatti che, ancora oggi, fanno bella mostra di sé nei nostri menù. Le paste fresche, gli umidi molto amati dai poveretti di fine Ottocento con seri problemi di masticazione, i quadrucci in brodo, i maltagliati con i fagioli, i passatelli. Poca carne, allora, perché i soldi erano pochi, ma molto “caffè agricolo”, molto vino, molto sangiovese e molta albana. L'osteAlfredo Oriani entra a Faenza (1909) ria apriva alle 6 e faceva orario continuato fino a mezzanotte, un luogo ideale per i nottambuli, i “tiratardi”, i sovversivi di quei tempi difficili. Si mangiavano alla mattina le stesse cose della sera, i ritmi di lavoro erano, ovviamente, molto diversi dagli attuali». È un fiume in piena Natascia, vuole giustamente rimarcare la storia della sua osteria ma anche l'attuale, ottima, cucina che deriva proprio dal rispetto di questa storia. «Oggi – continua la bionda ostessa – i tempi sono cambiati, c'è sicuramente meno romanticismo e più ricchezza ma i nostri piatti sono genuini come quelli di allora. Uno dei tanti spicchi di saggezza che ci hanno regalato gli antichi romani recita: historia magistra vitae. Vero, assolutamente vero, anche in cucina e nell'enogastronomia. Per questo curiamo i piatti con la stessa passione dei nostri antenati».

a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

Per le festività pasquali vi propongo – da un menù del tutto vegetariano pubblicato nel secondo volume della mia raccolta uscita proprio in questi gioni – un classico della gastronomia di Genova, la Torta Pasqualina. Ingredienti per 6 persone: per la pasta,1 kg, di farina 00, 4 cucchiai di olio extravergine, sale, acqua tiepida, olio per ungere la teglia e la torta. Per il ripieno: 1,5 kg. di bietole private delle coste, 80 gr. di parmigiano reggiano grattugiato, un cucchiaio di maggiorana fresca tritata, 500 gr. di “quagliata” o ricotta, 2 cucchiai di farina, 2 cucchiai di olio extravergine, 12 uova piccole, 80 gr. di burro fuso, sale e pepe. Preparazione: sul tagliere porre la farina a cratere, versare l'olio, due pizzichi di sale e acqua tiepida sufficiente per creare un impasto morbido e liscio. Dividere l'impasto in 33 palline di cui una dev'essere il doppio delle altre. Lasciarle riposare coperte da un canovaccio umido per circa un'ora. Nel frattempo pulire le bietole, privarle delle coste e tagliarle a striscioline, cuocerle facendole saltare in padella per pochi minuti, sgocciolarle e tritarle, mescolarle al trito di maggiorana ed a 80 gr. di parmigiano. Fare sgocciolare la quagliata (o la ricotta) in un colino perché perda il siero. Appena sarà sgocciolata aggiungete la farina, l'olio e mescolate alle erbette. Prendere una tortiera col bordo sganciabile di 26-28 cm. di diametro, e ungerla d'olio. Prendere la pallina più grande e stenderla sottilissima sul fondo e sul bordo, facendola sbordare un poco. Prendere 12 palline e stenderle sottilissime fino a raggiungere il diametro della tortiera, ungendole d'olio e sovrapponendole una all'altra, poi versare l’impasto di ricotta e erbette, pennellare con l'olio d'oliva e con un cucchiaio ricavare 12 incavi in cui sgusciare le uova crude stando attenti a non rompere il tuorlo. Su ogni uovo mettere un po’ di sale e di pepe, e un goccio di burro fuso. Con le altre 20 palline fatte altrettante sfoglie come per le prime 13 cercando di tenerle staccate ognuna dalle altre soffiandoci aria in mezzo con una cannuccia. Terminate tutte le sfoglie richiudere la torta ripiegando il bordo della prima sfoglia. Ungere di olio e infornare a 200° per circa 50 minuti e fino a che la superficie sarà dorata. È ottima servita tiepida. Al posto delle bietole si possono utilizzare i carciofi, dopo averli puliti dalle foglie più dure, tagliati sottili e rosolati con scalogno, olio, sale e pepe.

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L’angolo della Piadina

di Deborah

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SALUTE& BENESSERE

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

FARMACIE «Che l’alimento sia la tua medicina e la tua medicina sia il tuo alimento, ma gli alimenti possono diventare anche veleno», così diceva Ippocrate e diverse esperienze scientifiche lo dimostrano affermando che l’organismo umano è ciò che mangia. «Una citazione che condivido – commenta Gabriele Taglioni, da poco direttore della Farmacia comunale n. 1 di via Berlinguer, dopo aver diretto la n. 2 di via Faentina – in particolare quando parliamo di intolleranze alimentari e allergie perché è importante capire quando i cibi possono esserne la causa. Intanto sono due cose distinte. Per intolleranza alimentare si intende una risposta alterata del sistema immunitario che insorge in seguito all’ingestione di un alimento. Una sorta di reazione avversa ad una sostanza riconosciuta come estranea e tossica che insorge con lentezza. Si stabilisce uno stato di leg-

I test proposti in farmacia non comportano rischi per i pazienti gera e costante infiammazione cronica e silente, conseguente alla ripetuta ingestione dell’alimento. L’infiammazione può colpire anche organi e tessuti lontani dall’intestino, dando luogo a sintomi diversi come orticarie, dolori osteoarticolari,

Allergie e intolleranze: come scoprirle e curarle

cefalee, stanchezza cronica, disturbi intestinali persistenti, bronchiti ricorrenti». Individuare a quale cibo siamo intolleranti è possibile. Per quanto la scienza non riconosca i test per le intolleranze alimentari l’esperienza ne ha dimostrato la validità. «Ce ne sono di diverse tipologie – spiega Taglioni – il test citotossico dove un campione di sangue che viene messo a contatto con estratti degli alimenti da testare; test kinesiologico e Dria test che valutano la

Gabriele Taglioni, da poco direttore della Farmacia comunale n. 1 di via Berlinguer, esperto di intolleranze alimentari

variazione della forza muscolare a seguito del contatto con gli alimenti da testare; test elettrici (Eav-elettro agopuntura di voll e Vega test) in cui si misura la variazione di microcorrente che attraversa il soggetto. Tutti questi tests non presentano alcun rischio per chi vi si sottopone. Presso le Farmacie comunali n. 8 e di Alfonsine è possibile effettuare un primo screening. Il problema, una volta individuato, è di competenza medica, ma anche il farmacista può consi-

gliare integratori per coadiuvare il periodo di normalizzazione della mucosa intestinale oltre che a consigli di tipo dietetico e di stile di vita per affrontare e ridurre l'intolleranza. Sospendere da uno a sei mesi, l’ingestione dell’alimento accompagnando questo periodo con l’assunzione di sostanze probiotiche e prebiotiche che favoriscano la proliferazione della flora batterica che si trova nell’intestino, sede del nostro sistema immunitario. Basta poi reintrodurre nella dieta gradatamente il cibo eliminato».L’allergia, invece, ha una risposta immunitaria immediata ed acuta con sintomi chiari ed evidenti quando si viene a contatto con la sostanza allergizzante. Inoltre viene attivata la memoria del nostro sistema immunitario che reagisce ad ogni nuovo contatto in maniera tempestiva ed energica, producendo anticorpi per contrastare la sostanza ritenuta estranea all'organismo. «Dallo specialista si possono effettuare i test specifici per individuare l’allergene come il Prick test e il Rast test sul sangue – conclude Taglioni –. Una volta diagnosticata l'allergia il medico adotta i farmaci necessari a bloccare i sintomi oltre che a provvedere ad avvertire il paziente quale sostanza scatena l'allergia che va eliminata dal contatto. Il farmacista può consigliare farmaci antistaminici sintomatici o l’uso di prodotti omeopatici sia come sintomatici che per attenuare la risposta immunitaria». Claudia Graziani

SALUTE

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L’INIZIATIVA

A Pasqua, regala un bonsai contro l’Aids Anche a Ravenna, in piazza XX settembre, il 6, 7, e 8 aprile sarà possibile acquistare un bonsai per combattere la diffusione dell’Aids, grazie all’iniziativa “Bonsai aid Aids” che si svolge contemporaneamente in oltre 3000 piazze italiane nei giorni della Pasqua. I volontari forniranno informazione ai cittadini sulle tematiche della prevenzione dell'infezione da Hiv della ricerca e della lotta allo stigma.


SALUTE& BENESSERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

Più toniche e in forma in vista della bella stagione Nel salone di via Porto Coriandro ampia offerta di pacchetti personalizzati per trattamenti e massaggi per rilassare, assottigliare e rimodellare il corpo Presentarsi in forma in vista dell’estate è il sogno di tutte le donne. Questi sono mesi buoni per dedicarsi al proprio benessere e al rimodellamento del proprio corpo, in attesa della fatidica prova costume. Il rinnovato Centro estetico Solidea di Ravenna, in via Porto Coriandro 7/C (di fronte alla Rocca Brancaleone), propone una serie di soluzioni altamente personalizzate, adatte alle varie esigenze della clientela. Chi lo desidera può prenotare un appuntamento per avere una consulenza gratuita e iniziare un programma di sedute in orari e giornate prestabiliti. «Offriamo dei pacchetti personalizzati di massaggi e trattamenti per garantire alle clienti di ottenere i massimi benefici – illustra la titolare Rita Fabbri -. L’assottigliamento e rimodellamento del corpo sarà pre-

sto apprezzabile, tenendo sotto controllo i centimetri dei vari punti critici, arrivando presto a perdere qualche taglia». Tra le novità proposte per la primavera 2012, da segnalare gli speciali bendaggi con i sali del Mar Morto con un effetto benefico per il sistema linfatico, l’ideale per contrastare le gambe gonfie e pesanti. Il trattamento può essere abbinato, se lo si desidera, anche a un massaggio drenante dato che è negli arti inferiori che si concentra un maggior ristagno di liquidi. Nuovi sono anche i fanghi modellanti, studiati appositamente per pancia e fianchi, in grado di alleviare il gonfiore addominale e portare a una diminuzione significativa dei centimetri. Preziosi sono anche gli impacchi a base di acido glicolico, utilizzati sia contro le smagliature sia contro la cellulite. Ampia anche la varietà di massaggi per modellare, rilassare e distendere come il Sinthonie, il Ghestal, il Mediterraneo e tanti altri. Il centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), mentre il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Per prenotazioni e informazioni, telefonare allo 0544 456554 oppure visitare il nuovo sito web www.centroesteticosolidea.it.

Centro Estetico Solidea via Porto Coriandro 7/C Ravenna Tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it

INFORMAZIONE MEDICA

BETA MEDICAL LAB

FIBROMIALGIA la ”malattia invisibile” che avvelena l’esistenza. Colpisce principalmente donne dopo la menopausa o dopo un forte stress psico-fisico. Le cause sono sconosciute e difficilmente viene diagnosticata costringendo le pazienti ad eseguire molti esami clinici che non evidenziano alcuna alterazione. Queste pazienti vengono etichettate come “malate immaginarie” perché non comprese dai propri familiari e dal proprio medico di famiglia. La malattia insorge con dolori articolari diffusi che migrano da un distretto all’altro, difficoltà a prendere sonno, rigidità mattutina accompagnata dalla sensazione di non aver riposato, irritabilità intestinale, prostrazione psico-fisica, calo del tono umorale, depressione. Le pazienti riferiscono di “aver male dappertutto”.

Da diversi anni però, un protocollo americano ha fissato le basi per una diagnosi certa e da allora si è cominciato a considerare questa malattia reumatica così complicata, come una vera e propria patologia invalidante. Le terapie farmacologiche sono rappresentate dalla somministrazione ciclica di cortisonici. Nuove linee guida invece per la fisioterapia che può essere svolta a cicli più volte all’anno per mantenere il tessuto connettivo, principale bersaglio della fibromialgia, il più elastico possibile. Al BE.TA. Medical Lab, il Dott. Filiberto Ponzetti, Fisiatra, ha improntato con i suoi fisioterapisti alcuni protocolli dedicati a questa patologia, per aiutare queste pazienti spesso poco comprese a liberarsi dal peso di una malattia così particolare.

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MERLINO E IL DESTINO ARIETE Venerdì evitate di triturare con la grattugia gli zebedei del partner, se non altro per evitare di diventare bersaglio di uno scarpone in mezzo agli occhi e trascorrere una Pasqua senza lividi. Poi con l’arrivo di Venere tutto andrà meglio, con sollievo delle sorti suine e finanziarie. TORO Bene il lavoro. Possibili soluzioni brillanti quanto i cristalli di Boemia, da non scagliare contro certa gente dalla visuale limitata e chiusa più d un’ostrica sigillata col vinavil. Fine settimana piacevole: se certi amori svaniscono, altri vi faranno guaire di piacere come il pastore tedesco Rex. GEMELLI Venere nel segno scova soluzioni ai problemi nel lavoro e nel privato. L’ispirazione vi coglie però in ogni questione sentimentale con il tacito consenso del suino che c’è in voi, che si può finalmente esaltare nell’espletare le sue funzioni. Pasqua di rigenerazione in compagnia di voi stessi. CANCRO Preoccupazioni economiche e finanziarie potrebbero trasformarvi nel fratello sfigato di Freddy Krueger. Evitate di pasteggiare con le parti molli di chi vi circonda. Fine settimana non rovinate non rovinate la Pasqua in famiglia intestardendovi sui vostri programmi che a nessuno interessano. LEONE Venere vi contagia di entusiasmo e a voi perdete il vostro consueto dobermann style: vi divertite con gli amici, e mentre chi è in coppia riesce a ritagliare il giusto grado di tenerezza al partner. Giornata più difficile domenica, all’insegna del Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi. VERGINE Stelle generose convogliano il vostro talento amatorio sulla buona strada. Finalmente cuccherà chi è singles e consoliderà il legame chi è in coppia, a patto che almeno a Pasqua riponiate in fondo all’armadio la vostra tendenza a fare commenti fra il serio e l’acido cianuronico per godervi le feste. BILANCIA Venerdì e sabato con la Luna nel segno e Venere che ha iniziato un bel trigonopotete gettare nella raccolta differenziata il brevetto della sfiga e riconsiderare lavoro e persone in un’ottica più obiettiva. Approfittatene per dedicare il week end di Pasqua a qualche hobby rilaxante. SCORPIONE Venere ha terminato la sua oposizione e Mercurio è sempre splendido: anche se talvolta vi sembra di vivere nella repubblica dei dementi e le balls vi ribollono come il minestrone, cercate di non avere lo stesso eloquio di un camionista che ha bucato a 100 chilometri dal primo gommista. SAGITTARIO Venere in opposizione stuzzica Marte: il lavoro è una fogna ostruita, il partner è affascinante quanto un gecco e le finanze terrorizzanti com Saw IV. Non c’è da stupirsi se almeno a Pasqua andare a Lourdes in corriera in compagnia di pensionati zoppi piuttosto che a pranzo dalla suocera. CAPRICORNO Con la Luna dissonante l’amore ha più ombre che luci, e la fornicazione, se c’è, è piacevole quanto il libretto di istruzione di un lettore dvd della Sony. State su, che comunque a Pasqua la giornata scorrerà tranquilla, anche se quiete, fra le mura domestiche. Insomma, sarà una palla. Passerà. ACQUARIO Venere in trigono sponsorizza progetti e business, rendendovi abili a vendere voi stessi nel lavoro. fate però sempre attenzione a non dare le spalle a chi è nato e residente a Sodoma. Gioie suine e amorose in continua crescita, ma approfittate dei giorni di festa per riposare e stare da cotanta fatica.

SAVARNA (RA) - TEL.0544533297 betamedical@libero.it

PESCI Malgrado la quadratura di Venere nel fine settimana di Pasqua l’umore migliora, i contatti sono promettenti e le finanze si rimpinguano, anche se dovrete essere selettivi per evitare guai e certa gente imparentata con Putin. Il vostro sudombelico si candida a capitale della fornicazione 2020.


INFORMAZIONI& SERVIZI

FIDO IN AFFIDO

Giò

Giò è un bel setter di 11 mesi, bianco e arancio. Cerca una famiglia affettuosa che lo adotti per giocare e non per cacciare! Vi aspetta con tanto amore!

INFOCITTÀ

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Per le adozioni: Ufficio per i diritti degli animali, tel. 800 099577; canile, tel. 0544 453095.

giovedì 5 aprile 2012 | RAVENNA& DINTORNI

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 26 marzo al 1 aprile 2012 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

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Editore: Edizioni & Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini e Erika Marchi (grafica).

Legenda IQA Buona Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

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A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

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calcio uisp

Il 9 giugno la Supercoppa regionale della Uisp Mentre il Campionato romagnolo invernale di racchettoni, organizzato da Uisp Bassa Romagna, Uisp Ravenna e Uisp Imola Faenza procede verso la sua fase decisiva, con le ultime giornate che determineranno la griglia in vista delle fasi finali, è ufficiale ora anche la data della Supercoppa regionale. In ordine temporale, si svolgeranno sabato 19 maggio 2012 le finali di tutte le manifestazioni di racchettoni promosse nel corso dell’inverno dalla Uisp. E i numeri sono davvero notevoli. In quella giornata infatti si confronteranno in campo una sessantina di squadre, composte in media da un minimo di cinque giocatori sino ad un massimo di sette per un totale di oltre 300 atleti. A cambiare rispetto al recente passato sarà la location e dopo i campi del Molo TreZero e del Marina Bay di Marina di Ravenna il villaggio Uisp si sposterà quest’anno sulla sabbia del Bagno Marisa di Marina Romea. Nelle scorse ore poi è stata definita anche la data della Supercoppa regionale che sarà ospitata in agenda anche in questo caso al Bagno Marisa di Marina 17 MAGGIO UISP AL FORO ITALICO Romea. La giornata di In occasione degli Internazionali d’Itaquesta terza edizione della lia Uisp Ravenna e Uisp Lugo organizmanifestazione è sabato zano un pullman giovedì 17 maggio 9 giugno 2012. L’intero 2012 con destinazione Roma per vedeevento godrà dell’organizre i quarti di finale del grande tennis zazione della Uisp Bassa mondiale. Partenza con pullman dalla Romagna, Uisp Forlì-Cesesede Uisp di Lugo giovedì 17 maggio na, Uisp Ravenna e Uisp ore 4.45. Arrivo a Roma previsto per le Imola Faenza, ma sono 11 circa direttamente al Foro Italico. previste squadre anche da Informazioni e prenotazioni presso gli tutti gli altri territori deluffici Uisp di Ravenna. l’Emilia Romagna.

Dal 2° Trofeo Fin di Lugo, ricco medagliere per la Synchro Byzantium Domenica 25 marzo le atlete della Synchro Byzantium hanno partecipato alla gara “propaganda” 2° Trofeo Fin di nuoto sincronizzato che si è tenuta presso la piscina comunale di Lugo. Le bambine e le ragazze iscritte alla gara erano 19 suddivise in: esordienti C (anni di nascita 2005-2003), esordienti B (anno 2002), esordienti A (anno 2001-2000) e juniores (anno 1995-1994). Alcune delle bimbe (talune anche alla prima esperienza in gara), nell’attesa della propria perfomance erano molto tese, ma sono riuscite comunque a dare il meglio di sé durante l’esercizio anche grazie al sostegno delle insegnanti e soprattutto del fantastico fan club composto dalle mamme e dai papà. Le insegnanti, Stefania Cammarata e Cristina Sangiorgi, pur avendo annotato i punteggi, non si aspettavano la – o meglio le – sorprese che sarebbero giunte. Infatti le medaglie sono state numerose: argento per Alice Casadei (solo cat. Esordienti C); bronzo per Enya Casadei e Jessica Villa (duo cat. Esordienti B) e per Alessia Altizio e Chiara Poletti (duo cat. Esordienti A); oro per la squadra esordienti B composta da: Jessica Villa, Enya Casadei, Francesca Guidi, Camilla Magrini, Lucia Mercuriali, Sofia Fuschini e Alice Casadei. Inol-

tre , seppur fuori gara ha ottenuto un buon punteggio (che le avrebbe portate a podio) anche la squadra esordienti A: Sofia Rossi, Ester Lazzari, Elena Cavina, RosaMaria Vardè, Carolina Balatroni, Chiara Poletti, Alessia Altizio e Giulia Marocchi. Alla gara hanno partecipato anche il duo Giorgia Marocchi e Chiara Tramonti (cat. Esordienti C) e nel pomeriggio Elena Betti e Elena Lorenzetti (duo cat. junior). Le atlete, dopo questa prima prova, stanno continuando gli allenamenti in preparazione del saggio del 21 aprile che si terrà alla piscina comunale di Ravenna e della gara del 25 aprile a Imola… Appuntamenti ai quali vi aspettiamo numerosi!

Risultati decima giornata ritorno girone A Viola 98’ - Az Football 2003 1 – 1; Caffe’ Degli Archi - Asd Godese 1 – 1; Ua Savarna Asd - San Zaccaria “B” 4 – 1; Riposa: Amatori Fosso Ghiaia Classifica Amatori Fosso Ghiaia 36; Amatori Villanova 31; G.S. Bruno Rossi 26; Az Football 2003 26; Trattoria Ca’ Rossi 21; Viola 1998 20; San Zaccaria “B” 17; Caffe’ Degli Archi 15; Asd Godese; 13; Us Savarna Asd 12; Asd Bizantina 8. Risultati decima giornata ritorno girone B Asd Punta Marina Terme - Pol Savio Punto Pelle 2 – 0; Pol. Camerlona - San Zaccaria “A” 4 – ; Ac. Lamone - Rajax 2 – 2; Asd Audace Balsera Costruzioni - Real Piangipane 4 – 2; Pol Rapid Tmt - Cral E. Mattei 4 – 2 Classifica Cral E. Mattei 37; Asd Mezzano 37; Pol Savio Punto Pelle 35; Pol Rapid Tmt 34; Pol. Camerlona 29; San Zaccaria “A” 29; Bar Pontino Asd 26; Asd Punta Marina Terme 26; Asd Audace Balsera Costruzioni 19; Real Piangipane 7; Rajax 6; A.C. Lamone 4.


inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 5 aprile 2012

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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 5 aprile 2012

COSE BUONE DI CASA

III

LE RICETTE

Antipasto, primo, secondo e dessert CAPPESANTE CON VERDURE E POMODORO FRESCO Ingredienti: cappesante (una o due a seconda se le servite come aperitivo o antipasto), carote, sedano, rapa bianca, porro (tutte queste verdure vanno tagliate a striscioline lunghe circa 5 centimetri) pomodoro maturo pelato e tagliato a cubetti che lasciate insaporire nell'olio e spicchi d'aglio per almeno un giorno. Preparazione: le verdure invece le cuocerete con poco olio, sale e pepe in un tegame con coperchio. Devono diventare semplicemente morbide. Per la preparazione, adagiamo le conchiglie delle cappesante su una placca da forno, dentro ad ognuna mettiamo un po' delle verdure stufate, poi il mollusco tagliato a fettine, un goccio d'olio, sale e pepe bianco e ricopriamo con ancora un poco di verdura. Continuare fino a terminare tutti gli ingredienti. Inforniamo a 180º per circa 10/15 minuti, poi le adagiamo su un piatto di portata nel quale avremo disteso uno strato di sale grosso e su ogni cappasanta preparata metteremo un cucchiaino di pomodoro. Servire subito.

PASSATELLI Ingredienti per 4 persone: 250 gr. (14 cucchiai) parmigiano grattugiato, 110 gr. (7 cucchiai) pane comune secco grattugiato, 50 gr. midollo di bue, 3 uova, noce moscata, scorza grattugiata di ? di limone, sale se necessario. Se non è possibile reperire il midollo di bue, sostituirlo con altret-

tanto burro. Preparazione: mescolare parmigiano e pane grattugiati insieme. Fare la fontana sul tagliere. Pulire e lavare il midollo di bue. Tritarlo con la mezzaluna e disporlo al centro della fontana con le uova, la noce moscata grattugiata e la scorza del limone. Sbattere tutto insieme e amalgamare bene, assaggiare e regolare di sale. Fare una pallina e lasciare riposare anche per una notte intera. Mettere quindi sul tagliere la pallina e premere sull’impasto il ferro per i passatelli, trascinandolo fino ad ottenere dei vermicelli. Cuocere in brodo bollente di carne fino a quando risalgono in superficie, servire dopo qualche minuto. Un consiglio appassionato: i passatelli sono esclusivamente da cucinare e da servire in brodo. STINCO DI VITELLO Ingredienti: uno stinco di vitello, dal peso che si aggira fra il chilo e mezzo e i due chili (dal macellaio fatelo avvolgere nella rete, in modo che durante la cottura la carne non si stacchi dall'osso); poi una cipolla, alcune carote, sedano, scalogno, varie erbe

aromatiche (salvia, rosmarino, qualche chiodo di garofano), una bella fetta di pancetta tritata, vino bianco secco, sale, pepe nero, olio extra vergine d'oliva. Preparazione: preparate un trito molto abbondante con le verdure, rosolatele (in un tegame abbastanza capiente che contenga lo stinco) con

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olio extra vergine di oliva, le erbe aromatiche, la pancetta, sale e pepe nero. Nel frattempo, in una padella rosolate lo stinco di vitello, salatelo e bagnatelo con due bicchieri di vino bianco, che poi fate evaporare. Quando è rosolato, adagiatelo nel tegame sopra le verdure e continuate la cottura lentamente, bagnandolo con brodo di carne bollente. Ci vorranno circa due ore. Togliete quindi lo stinco dal tegame, avvolgetelo in carta argentata e tenetelo caldo in forno, che avrete scaldato in precedenza. Passate col passaverdure il fondo di cottura e cercate di togliere una buona parte del grasso. Lessate ora in abbondante acqua salata del riso semifino. Preparazione del piatto di portata: in un bel piatto ovale fate uno strato di riso, adagiatevi lo stinco dopo averlo privato della carta e della rete e irroratelo sopra con la salsa. Servite subito. Si può servire anche con una polenta morbida (io la preparo con metà acqua e metà latte), o con semolino morbido, nel quale avrete aggiunto parmigiano reggiano. Servire con insalata belga stufata e gratinata COPPA DI RICOTTA E FRAGOLE Ingredienti: 800 gr. di fragole, 800 gr. di ricotta, 400 gr. di zucchero. Preparazione: in un frullatore mettete le fragole, dopo averle pulite e lava-

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IV

COSE BUONE DI CASA

giovedì 5 aprile 2012 |

RAVENNA& DINTORNI

I SEGRETI DELLA CANTINA

Come conservare il vino? Il metodo migliore è berlo I testi che ho preparato e scelto per le ricette di “Cose buone di casa” derivano dal puro piacere di provocare il gusto, di là dai soliti schemi di pensiero che vedono abbinamenti obbligati “piatto-vino”. Con alcune ricette stappo un vino e ne racconto il carattere con il solo scopo di giocare con le dinamiche gustative tra mangiare e bere. Nei vini presentati non troverete l’anno, tranne qualche eccezione. Una scelta per evitare confusione, incertezze e liberare, così, il lettore dai tecnicismi delle annate e dalla difficoltà di dare precisa collocazione temporale all’assaggio. Quello che voglio far emergere sono le caratteristiche di un vino, sperimentarle e divulgarle in tutta libertà. Non si tratta quindi di abbinamenti tecnici ma solo riflessione, piacere ed emozione. A questo punto il lettore si aspetterà consigli su come gestire una cantina o che fare col vino una volta comprato. Premesso che non è lo scopo di questo libro dare consigli del genere – altrimenti perché fare una ricetta e stappare una bottiglia di vino? – L’unico modo per conservare bene il vino è berlo. Ma se proprio si vogliono vantare buone bottiglie in tavola, è necessario porle in luogo buio e ben pulito, cercando di utilizzarlo esclusivamente per il vino e non come dispensa, per evitare odori estranei che possono contaminare la qualità del prodotto. L’accortezza è di mantenere una temperatura tra i 15 e 18 gradi e far ruotare le bottiglie in modo da berle sempre nel pieno della loro bontà.

EVENTI CON STILE

Il design è servito a tavola

Quando stappate una bottiglia però pensate per un attimo all’impegno che c’è dietro, alle amarezze di una vendemmia andata male, di un problema non risolto in cantina, alle lacrime e alle speranze di chi c’ha lavorato. Qualcuno di voi potrebbe pensare ai produttori disonesti che in cantina camuffano la qualità con ogni artifizio, ma per ogni produttore sleale ce ne sono mille degni di attenzione per serietà e passione. Serietà e passione rese sterili, spesso, proprio dal giudizio esasperato di molti addetti ai lavori che riducono il lavoro del cielo, della terra e dell’uomo in un freddo punteggio. Stappo, annuso, bevo, giudico senza sapere chi ho davanti. Se volete capire davvero un

vino e goderne non basta leggere un libro o sbicchierare, dovete assaggiare in maniera consapevole ed istruita. Non cedete alla “griffe” ma cercate e spulciate ciò che davvero piace al vostro palato, confrontatevi con chi è più esperto di voi e non cedete alle lusinghe di mercato che vuole imporvi riconoscimenti “guidaioli”. Il “gusto” è riflessione, libertà di scelta. Se perdete questo, non avrete più il legame col vostro passato e non saprete più chi siete. Ragionate con la vostra testa, ricollegatevi con la terra nell’espressione delle sue vigne, non abbandonate la vostra capacità di gustare. Siate liberi! Fabio Magnani

L’ultima sfida professionale di Angela Schiavina si chiama “Pentagona”, condivisa con altri esperti e appassionati del settore. Pentagona è uno spazio creativo per la cultura degli eventi: progetta e realizza eventi dai tratti altamente distintivi per privati, aziende e istituzioni. È formata da un gruppo di professionisti con specifiche competenze nei settori della comunicazione, dell’architettura, dell’organizzazione, della formazione e del catering. L’ideazione e l’esecuzione sono guidate da valori di ricerca e immedesimazione, seguendo attivamente tutte le fasi dell’evento, dall’organizzazione logistica, alla gestione della comunicazione, all’allestimento degli spazi, alla realizzazione del convivio. La forza di Pentagona è anche nel dialogo attento e costante con la rete nazionale di esperti di gastronomia e ristorazione, designer e artisti, editori e maestri di alto artigianato, grazie ai quali prendono corpo soluzioni originali e adeguate, fondendo negli eventi ideati tradizione e innovazione, alta qualità ed eleganza, visione e comunicazione. www.pentagona.it

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