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FREEPRESS Mensile di cultura e spettacoli agosto 2017 n.31 ROMAGNA&DINTORNI

R O M A G N A & D I N T O R N I Un particolare di uno scatto del grande fotografo Franco Fontana, dalla mostra “Linee e Forme. Cervia, la Romagna e altri paesaggi”, allestita fino al 27 agosto ai Magazzini del Sale di Cervia

AGOSTO 2017

ORIZZONTI NOSTRANI MOSTRE, LIBRI E SPETTACOLI ALLA RISCOPERTA DELL’IDENTITÀ DELLA ROMAGNA ALL’INTERNO musica • teatro • cinema • libri • arte • junior • gusto

VIALE DELLE AMERICHE, 120 · Villaggio Teodorico- PUNTA MARINA TERME (RA) - T. 0544 437166 · servizio da asporto / no barriere architettoniche · DELIZIEAZZURRE@GMAIL.COM • Redazione tel 0544 271068 • redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 • info@reclam.ra.it

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ISSN 2499-0205



R&DCULT agosto 2017

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SOMMARIO

L’ EDITORIALE

• MUSICA Intervista a Ramin Bahrami......pag. 10

Quanto è sostenibile il turismo?

• TEATRO Le cartoline di Menoventi........pag. 12 • CINEMA Un altro King in sala.................pag. 15 • LIBRI La parola a Marcello Fois.........pag. 17 • ARTE La grande fotografia a Cervia..pag. 21 • JUNIOR Tra “fole” e burattini ...............pag. 24 • GUSTO Le conserve per il ghiaccio ......pag. 26

Altrove il dibattito è più aperto che qui, nella grande città d’arte è diventato emergenza: quanto può essere sostenibile il turismo di massa? Quanto l’industria del turismo modifica e snatura l’ambiente in cui si esercita dal punto di vista ecomico, sociale e culturale? La Romagna potrebbe senza dubbio essere luogo di confronto e sperimentazione, studio antropologico, quasi. Quanto del cliché del romagnolo in Italia e nel mondo è dovuto proprio alla modificazione nei comportamenti apportata dal turismo? Quanto da un immaginario sicuramente codificato e reso celebre nel mondo dal cinema di Fellini? Quanto il turismo ha tracciato solchi all’interno della Romagna stessa più profondi di quanto non fosse in passato in base allo sviluppo turistico? In una terra dove ci sono i segni tangibili di ciò che è stata l’urbanizzazione a tappe forzate proprio alla riconcorsa di quel modello, di intere comunità sorte in funzione di quella risorsa, come in una corsa all’ora novecentesca, in una terra che oggi cerca di ripensare spazi finiti in disuso in tempi brevissimi, come le ex discoteche o le ex colonie, ecco, in una terra così, disseminata di parchi giochi, acquari, scivoli, zoosafari, centri commerciali tutti nati per attrarre turisti o offrire servizi ai turisti già attratti, beh, ecco, forse il momento di una riflessione profonda su ciò che davvero porta e comporta il turismo è arrivato. E in particolare il turismo stagionale, con tutta la schizofrenia di una vita divisa a metà. Parlarne ad agosto può apparire provocatorio, eppure è adesso che bisogna guardarsi intorno attentamente non solo per fare calcoli su presenze e arrivi, ma anche su prospettive e conseguenze. Quello che esce dall’intervista alla compagnia Menoventi (vedi pagina 13), che sui turisti ha fatto uno spettacolo, per esempio, non suona affatto rassicurante o consolatorio. E di certo non ha valenza statistica, ma in questa auspicabile e ipotetica ricerca le voci e le forme dell'arte possono essere utili a mostrarci la realtà oltre i numeri (e gli auspici). Rimini non è più quella di Fellini, Ravenna non è più quella di Antonioni. Come ce la immaginiamo la Romagna del futuro?

I BIG MONDIALI DELLA CONSOLLE NELLE CALDE NOTTI DELLA RIVIERA Il celebre dj inglese Carl Cox (nella foto di spalle in un frame del suo documentario su Ibiza) sarà tra i protagonisti in consolle del mese di agosto del Cocoricò di Riccione insieme a – tra gli altri – i tedeschi Len Faki e Pan-Pot, gli olandesi Jeroen Search (live il 5 agosto) e Joey Daniel, lo svedese Adam Beyer, il britannico Jon Rundell e gli italiani Joseph Capriati e Marco Carola. Alla Villa delle Rose di Misano è attesa la star francese Bob Sinclar (il 14 agosto), oltre che, sempre in consolle, la cantante inglese Skin. Dall’Australia arriva Will Sparks, dj e produttore atteso invece il 12 agosto al Peter Pan di Riccione, dove “suoneranno” più volte in questo mese anche Gigi D’Agostino e Ralf. E per restare in ambito discoteche, da segnalare anche il live degli Eiffel 65, storico gruppo eurodance torinese, l’11 al King di Cervia R&D Cult nr. 31 - agosto 2017

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1427 del 9 febbraio 2016 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872

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Fabbri, Francesco Farabegoli, Nevio Galeati, Sabina Ghinassi, Enrico Gramigna, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Fabio Magnani, Filippo Papetti, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni, Elettra Stamboulis. Redazione: tel. 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA


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MUSICA AGENDA

BASTONATE DI CARTA

Lo Stato Sociale e quei lampi di genio in mezzo a un mare di musica di merda di Francesco Farabegoli *

A MARINA DI RAVENNA TORNANO GLI SKIANTOS CON DANDY BESTIA Il rock demenziale degli Skiantos rivive al bagno Marabou di Marina di Ravenna il 16 agosto con il concerto dello storico chitarrista della band bolognese Fabio Testoni, meglio conosciuto come Dandy Bestia. La rassegna del mercoledì dello stabilimento balneare prevede, tra gli altri, anche il concerto (il 2) dei toscani Le Furie.

In gergo la chiamano “la dittatura del sette”. È un meccanismo di scremature, selezioni, politiche editoriali e meccanismi di autocensura il cui risultato finale è che quando comprate una rivista e leggete le recensioni I “QUARTETTI” DI EMIDIO CLEMENTI dei dischi vi imbattete in tutti questi giudizi tiepidamente ottimisti. Ogni A SANTARCANGELO tanto il problema salta fuori a livello macroculturale (per livello macroculturale intendo che di tanto in tanto se ne parla in alcuni centri nevralgici del dibattito contemporaneo sulla gnoseologia, tipo il forum di ondarock). Com’è possibile prendere seriamente la rivista XXXXX se questo mese ha dato 7 a 180 dischi, tra cui in particolare quello di YYYYY? Giusta domanda. Cerco di spiegarla dall’inizio, per come la vedo io: quando scrivi su una rivista di musica ti mandano dei dischi, che tu dovresti ascoltare e giudicare. Per far sì che la gente non debba sbattersi troppo a leggere un testo di 7/800 battute che contiene l’opinione, la rivista ti chiede anche di indicare un voto da 0 a 10. Nessuno scrive mai a cosa corrisponde un tale voto: sette è un disco discreto, oltre la sufficienza, qualcosa che ti dà una spinta. Se un disco è bello prende 8, se un disco è bellissimo prende 9. Poi arriva qualcuno e ti dice, “questo è un disco da 9? E IL SECONL FESTIVAL DO DEI LED ZEPPELIN?”. E lì capisci di esserti infilato in un ginepraio. Poi c’è il problema che generalmente hai una settimana per giudicare tipo Fa tappa anche in Romagna il tour del leader DAL VIVO AL FROGSTOCK DI RIOLO TERME dieci dischi e scriverne, e il poco tempo tende a farti essere più tiepido: dei Massimo Volume, Emidio Clementi, che CON PUNKREAS ED EX-OTAGO come fai a stroncare con astio e malanimo un disco che ascolti due volte reinterpreta – accompagnato da Corrado in croce? Così magari ti autocensuri o ci vai coi piedi di piombo, in fondo Nuccini dei Giardini di Mirò – un classico I bolognesi Lo Stato Sociale di cui parla Farabegoli in questa pagina chiudeletterario del ‘900, i “Quattro Quartetti” del non è che stiamo parlando di curare il colera. Però c’è un ristrettissimo ranno lo storico Frogstock al parco fluviale di Riolo Terme sabato 26 agosto. novero di gruppi su cui c’è una specie di accordo informale tra redattori: poeta e critico letterario statunitense T.S. Eliot. Il festival partirà il 23 con l’hard rock dei bolognesi Speed Stroke ed entrerà con questi puoi andarci giù pesante. La motivazione in genere è il succesL’appuntamento per la presentazione di quello poi nel vivo giovedì 24 con il punk-rock degli storici Punkreas (da Milano) e so commerciale del gruppo in relazione alla qualità della musica. Che so, che è diventato anche un disco vero e proprio venerdì 25 con i genovesi Ex-Otago. i Linkin Park dell’appena scomparso Chester Bennington sono un grupè a Santarcangelo il 26 agosto, nell’ambito Info: www.frogstock.it. Ingresso gratuito. po che ha preso più pernacchie di quelle che meritava, per il buon motivo della rassegna “I denti mancanti”. che – pernacchie o meno – i dischi poi andavano nei negozi e vendevano comunque milioni di copie. Con gli artisti italiani lo spazio critico è compresso e polarizzato oltre ogni ragionevolezza: fino a un certo grado di popolarità non ti stronca nessuno, poi inizi a trovare qualche OCK ITALIANO penna ostile – e in genere vuol dire che ce l’hai fatta. E quando ce l’hai davvero fatta qualche firma decente ti stronca con l’odio nel sangue, ma questa cosa in realtà succede molto di rado – piuttosto che stroncare un J-Ax, la rivista media preferisce non cagarlo (J-Ax è incazzatissimo per questa cosa, ne parla spesso nei suoi video). Il gruppo che prende più pernacchie in assoluto oggi in Italia si chiama Lo Stato Sociale. È un gruppo di Bologna e dintorni e promana dalla scena elettropop di metà anni duemila, quel giro di indierockers andati (no) in malora che inseriva tastierine gioiose e vestiti buffi nel proprio impianto estetico. Lo Stato Sociale balzò all’attenzione di molti dopo aver pubblicato un’odiosa canzone intitolata “Sono così indie”, uno sfottò dei luoghi comuni dell’indiesnobismo, pieno di luoghi comuni dell’indiesnobismo. Iniziarono a prendere un mare di insulti, che poi si moltiplicarono quando il gruppo pubblicò il primo disco lungo (Turisti della democrazia), patchanka elettropop di sinistra senza un punto d’interesse che fosse uno. Stranamente la gente iniziò ad ascoltarli e a provarci gusto. La stampa ci andò giù pesantissima: Guglielmi, sul Mucchio Selvaggio, coniò per loro il termine indiesfiga. Ascoltai tutto il disco per unirmi al coro degli insulti con cognizione di causa, mi innamorai delLo Stato Sociale e non ne sono ancora uscito. Una volta, camminando per le vie del centro di Trento, mi trovai di fianco un tizio, il classico matto della piazza con gli auricolari addosso, che cantava a squarciagola una loro canzone. Questa roba immagino che uno non la possa comprare: con il supporto di Radio Deejay arrivi più o meno ovunque, ma se vuoi essere cantato a squarciagola dai matti devi parlare la loro lingua. La musica oggi è tutta ben fatta: esci di casa per vederti un gruppo, che ne so, vai al classico circolo Endas di San Pietro in Culo Ai Lupi, quelli che fanno la rassegna del mercoledì: spritz + buffet romagnolo + folksinger depresso, 5 euro tutto incluso. Ecco, il folksinger depresso tra un anno potrebbe essere l’autore del singolo di Luca Carboni, il tour passerà da un locale strapieno, il biglietto starà a 20 euro senza consumazione. Una volta questa cosa non succedeva perché proprio non c’era questa prospettiva all’orizzonte, diciamo così: la gente col potenziale radiofonico se ne stava altrove, e noi potevamo ascoltarci gli scrausi in un contesto per il quale eravamo fondamentali: canzoni non proprio tirate a lucido, strumenti un po’ così, due bicchieri di vino prima di iniziare. Una volta che la professionalità entra in un ambiente come questo è ora di togliersi dalle balle. Però io ho 39 anni e non è che posso mettermi in giro per i club, alla ricerca di serate radical/marcio/minimal da cui vorrei comunque scappare perché iniziano a un’ora che il mio ritmo circadiano considera troppo underground. Così mi sono trovato ad amare tutto il pop di confine, le canzoni rock/elettro/folk che brillano per la totale mancanza di professionalità e prospettiva storica. Lo Stato Sociale è il più grandioso di questi gruppi: sono umorali e pieni di rosico, a volte tirano una staffilata pop così sputtanata e melensa che in radio può far benissimo, più spesso tirano su dei pezzi banali e triti, e di tanto in tanto ci infilano un minuto di musica clamoroso/geniale/acuoreaperto. Io vivo per quei momenti lì, per quei pezzi di genio ed emozione buttati in mezzo a un mare di musica di merda, un po’ a mo’ di scrematura. Il bonus è che ai miei colleghi fanno tutti schifo, e sostenerli attivamente mi dà l’idea di essere all’avanguardia in questa cosa. Che poi Lo Stato Sociale riempia il Forum d’Assago a me non è che interessi molto: dicono che succeda per GLI AFTERHOURS FESTEGGIANO I TRENT’ANNI ANCHE A RONTAGNANO il sapiente uso dei social media da parte della band, o magari l’Italia è piena di piazze e le piazze sono piene di matti potenziali. Così per l’ultimo disco ho mandato la recensione alla rivista per cui scrivo. Dopo il tour invernale da tutto esaurito nei club dedicato in particolare al disco nuovo, Qualcuno mi ha scritto in privato: “ho disdetto l’abbonamento a XXXXX dopo aver visto che avevi gli Afterhours di Manuel Agnelli (nella foto di Alex Panozzo di Tuttorock) festeggiano il loro dato 8 allo Stato Sociale”. Io me ne batto il cazzo: ci incontreremo tutti per le vie di Ravenna, e uno tra trentennale con una serie di date estive con in scaletta pezzi storici che li vedrà nuovamente anche in Romagna: l’appuntamento è per il 16 agosto al campo sportivo di Rontagnano, frazione di Sogliano me e loro starà urlando a squarciagola un loro testo. * Fondatore e autore del blog musicale Bastonate

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MUSICA

R&DCULT agosto 2017

5 POP ITALIANO

LA ROMAGNA IN CUFFIA

VENUTI A RAVENNA

Le Visioni di Cody alla ricerca della maturità

Mario Venuti sarà in concerto il 31 agosto alla Festa dell’Unità di Ravenna, al Pala De André

di Luca Manservisi

CAPOSSELA (CON RIBOT) E NADA, TRA VERUCCHIO E RIMINI Vinicio Capossela e Nada (nelle foto di Eleonora Rapezzi), nomi storici della scena italiana, in concerto martedì 1 agosto in Romagna: il primo chiuderà il festival di Verucchio al sagrato della chiesa della Collegiata in un concerto speciale con il grande chitarrista americano Marc Ribot; Nada sarà invece al giardino di Palazzo Lettimi, a Rimini, nell’ambito del festival Le Città Visibili, che propone anche il concerto delle cesenati Io e la Tigre (5 agosto)

FINARDI A GATTEO Eugenio Finardi in concerto il 10 agosto in piazza a Gatteo

IL FESTIVAL DI CASTROCARO SU RAI UNO IN DIRETTA DALLE TERME È giunto alla 60esima edizione il Festival di Castrocaro, il più famoso concorso nazionale dedicato ai cantanti emergenti, che anche quest’anno culminerà con la vetrina televisiva in prima serata su Rai Uno, programmata per il 26 agosto in diretta dal Padiglione delle Feste delle Terme (nella foto l’edizione 2016 a Terra del Sole)

Arpeggi e batteria che aprono il disco sono un tuffo nell’indie-rock degli anni novanta, quasi un omaggio – magari involontario – alle ballate elettriche dei Pavement. Il pezzo si chiama “Giusto fra le nazioni” ed è un’ottima introduzione a Celestino, nuovo e quarto album delle Visioni di Cody (in realtà tutti maschi), rock band da San Piero in Bagno (già questa, diciamolo, una piccola notizia), uscito a fine 2016 e che in poco più di mezz’ora offre una tavolozza colorata di rock alternativo cantato in italiano piuttosto originale, forte di una voce personale e alcune scelte strumentali qua e là degne di nota (grazie anche al contributo esterno di Michele Bertoni e Franco Naddei). Le aspettative create in apertura non sono del tutto mantenute – che altrimenti avremmo tra le mani un piccolo capolavoro – a causa probabilmente dei pezzi più “tirati”, un po’ troppo debitori verso gruppi come Tre Allegri Ragazzi Morti o Il Teatro degli Orrori (in particolare la chiusura di “A prova di stronzo”). Ma ci sono altre chicche sparse in questo disco che è comunque complessivamente riuscito, come il crescendo romantico di “Mammarò” o l’appiccicosa e stralunata “La forza di mille uomini”. Da apprezzare poi il tentativo di rendere l’album una sorta di concept incentrato sulla figura (inventata) di Celestino, classico antieroe sfigato ma non troppo, a cui, oltre i Sonic Youth, le Visioni di Cody sarebbero senza dubbio piaciute molto... Una band da continuare a seguire, quindi, in attesa della definitiva maturità. E che sarà possibile ascoltare dal vivo in due date in Romagna anche in agosto: il 4 al rifugio Ca’ Budrio di Casola Valsenio insieme a Dulcamara a ai toscani Le Furie e l’11 al bar La Loggia di Santa Sofia.


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MUSICA

6 AGENDA POP-ROCK CARNESI E COLOMBRE AL PARCO DI SAN MAURO Quattrordicesima edizione per Sammaurock, due giorni di concerti a partire dalle 21 al parco Giovagnoli di San Mauro Pascoli, a ingresso gratuito. Il 7 agosto appuntamento con Molla, nome d’arte del pugliese Luca Giura (nella foto), il cantautore palermitano Nicolò Carnesi e il dj, produttore e polistrumentista italocanadese Bruno Belissimo. Il giorno dopo, martedì 8 agosto, in apertura i debuttanti (o quasi) emilianoromagnoli Mood e Regata ad accompagnare Colombre, tra i nomi nuovi più chiacchierati dell’ultimo anno nella scena indie italiana.

TRA STREGONI

E

RICORDI

AI

A PINARELLA GLI INGLESI WHILE SHE SLEEPS Il 19 agosto al Rock Planet di Pinarella di Cervia unica data italiana degli inglesi While She Sleeps, da dieci anni nome culto all’interno del panorama metalcore mondiale. In apertura i connazionali Oceans Ate Alaska.

TAFUZZY DAYS

Il 25 e 26 agosto sono i Tafuzzy Days, il festival dell’omonima etichetta discografica indipendente romagnola, che torna per due giorni al Castello degli Agolanti di Riccione. Venerdì 25 sul palco desta curiosità la presenza di Stregoni, progetto che vede insieme i marchigiani Above The Tree e il trentino Johnny Mox con musicisti diversi raccolti di volta in volta a ogni concerto, con l’obiettivo di dare un suono preciso «allo sgretolamento della politiche europee in materia di immigrazione e diritti umani», tra «electrotribalismo, hip hop, psichedelia, afro e gospel». Lo stesso giorno suoneranno i romagnoli Mareina (soulnoise) e Ricordi? (punk-rock), gli imolesi Regata (wave) e i milanesi Halfalib (pop-rock). Sabato 26 appuntamento invece con il marchigiano Hofame (folk “surreale”), i riminesi San Leo (post-rock), i riccionesi Sonic-3 (tra punk, new wave, elettronica e noise) e i più noti Colombre (indie-pop dalle Marche, nella foto) e il progetto di rivisitazione del liscio romagnolo degli Extraliscio di Mirco Mariani. Al momento di andare in stampa il programma non era ancora definitivo e potrebbe subire variazioni.

LUCIO CORSI

METAL

IN COLLINA

Tra i nomi più interessanti del cantautorato meno allineato italiano, il toscano Lucio Corsi (nella foto) sarà in concerto il 4 agosto a Villa Villacolle, agriturismo sulle colline cesenati (Sorrivoli) che ospiterà anche il 25 agosto Spacca il Silenzio!, band folk-rock bolognese a sua volta impegnata in un mini-tour in Romagna che li vedrà suonare anche il 29 al Lamparino di Cattolica.

I Nofx in una foto dalla passata edizione del Bay Fest di Bellaria Igea Marina

FESTIVAL/1

I miti del punk-rock al Bay Fest Less Than Jake, Bad Religion, Pennywise, Anti-Flag e Rise Against a Bellaria Igea Marina Torna al parco Pavese di Bellaria Igea Marina il Bay Fest, il festival punkrock più internazionale d’Italia, organizzato da Hub Music Factory e LP Rock Events con mostri sacri della scena mondiale. L’appuntamento è per tra giorni, dal 13 al 15 agosto. Si parte con headliner gli americani Less Than Jake, band ska-punk attiva dal lontano 1992, che salirà sul palco dopo i connazionali (da New Orleans) Pears e gli olandesi Undeclinable Ambuscade. Ad aprire la prima giornata gli emiliani Raw Power e i cesenati Lennon Kelly. Si entrerà nel vivo poi alla vigilia di Ferragosto con gli storici Bad Religion, punto di riferimento per il mondo del punk-rock per diverse generazioni. E poi

altre due leggende del genere come i californiani Pennywise e Good Riddance. La giornata comincerà con le esibizioni di diversi gruppi italiani, come i Linterno, i 7Years, gli Andead e i più noti Shandon. Infine, il 15 agosto ad aprire le danze saranno altre band italiane come i Lineout e le Cattive Abitudini, seguiti dai Vanilla Sky e poi i big: gli americani Ignite, Anti-Flag, la band di Pittsburgh molto nota per il suo attivismo antifascista, Face to Face – storico gruppo skate punk californiano – e Rise Against, da Chicago, che negli ultimi 15 anni hanno dettato legge nel panorama dell’alternative rock e dell’hardcore punk melodico.

FOLK-ROCK/1

A Strade Blu le origini dei Fairport Convention La rassegna di “folk e dintorni” Strade Blu prosegue in agosto, martedì 1 al Museo delle Ceramiche di Faenza con Ashley Hutchings e Blair, padre e figlio. Ashley Hutchings è rinomato a livello internazionale quale “guv’nor” del folk-rock britannico avendo dato vita a ben tre dei gruppi fondamentali del genere: Fairport Convention, Steeleye Span e Albion Band. Lodato da Bob Dylan, ha al suo attivo quasi un centinaio di album. Blair Dunlop, il figlio, già a venticinque anni, ha già raggiunto un notevole successo in Inghilterra e ha ricevuto il premio di Bbc Radio Horizon quale “miglior nuovo talento musicale acustico in Gran Bretagna”. Strade Blu prosegue poi il 3 agosto al giardino della biblioteca di Alfonsine con la cantautrice texana Vanessa Peters e il 5 in piazza a Brisighella con l’italoscozzese Emma Morton e la sua band The Graces, per un viaggio tra blues, jazz e musica tradizionale scozzese guidato da quella che è stata semifinalista dell’ottava edizione di X Factor. Martedì 8 agosto evento speciale a Forlì, in piazzetta della Misura, con il “release party” ufficiale di “La Fevra” nuovo disco del batterista forlivese Enzo “Vince” Vallicelli, con la produzione artistica di Antonio Gramentieri dei Sacri Cuori e testi, originali e scritti in dialetto romagnolo da autori diversi e cantati dallo stesso Vallicelli. Anche il cantautore bolognese Andrea De Luca presenta poi in anteprima il nuovo disco il 18 agosto alla Vecchia Filanda di Modigliana mentre la rassegna termina il 24 agosto a Forlì, in piazza Guido da Montefeltro, con la cantante bolognese Eloisa Atti che porta dal vivo il suo album “Edges”.

La scozzese Emma Morton, semifinalista all’ottava edizione di X Factor, sarà a Brisighella il 5 agosto nell’ambito di “Strade Blu”


MUSICA

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7 FESTIVAL/2

CONSIGLI D’AUTORE

I dischi della vita, dai Blur agli Oasis a cura di The Doormen *

BILLY BRAGG E RADICAL FACE A RIMINI Lo storico cantautore britannico (e attivista politico) Billy Bragg (nella foto) torna in Italia per presentare il suo nuovo lavoro, “Shine A Light”. Sarà in concerto il 6 agosto alla Corte degli Agostiniani di Rimini nell’ambito della rassegna “Percuotere la mente” che poi terminerà giovedì 24 con l’indie-folk di Radical Face, al secolo Ben Cooper, cantautore americano

FESTIVAL/3

I leggendari Wailers di Bob Marley e gli inglesi Daughter “Acieloaperto” Ultimi due appuntamenti con il festival “Acieloaperto”, nella cornice di Villa Torlonia di San Mauro Pascoli. Il 2 settembre – annunciati a sorpresa a rassegna in corso – l’appuntamento è con i leggendari The Wailers di Bob Marley. Capitanati dal famoso bassista e fondatore Aston “Familyman” Barrett, continuano a portare reggae e musica giamaicana in giro per il mondo. Sul palco anche altri due membri originali, Junior Marvin e Donald Kinsey. Il 5 settembre la chiusura è invece affidata ai Daughter, trio londinese neo-folk targato 4AD, in Italia per presentare il nuovo “Not to disappear”, a tre anni dall’album di debutto “If you leave”, acclamato dalla critica di tutto il mondo.

Ecco alcuni dei dischi che ci hanno cambiato – in qualche modo – la vita. Due a testa, otto in tutto. (Vins) Blur - “Modern Life Is Rubbish” Secondo album dei Blur, è stata una vera droga che mi portava nella cultura londinese fino al midollo, il lavoro meno commerciale della mia band preferita, ma quello con più classe secondo il mio parere. Della serie, “noi siamo così e se non vi piacciamo cazzi vostri”. Portishead - “Dummy” L’esordio dei Portished è stato l'unico album che mi ha fatto uscire dal mio stato di puritano del rock e mi ha aperto la mente. Capolavoro che ha fatto scoprire al mondo il vero sound di Bristol capitanato fino ad allora da Tricky e Massive Attack. (Allo) The Doors – s/t Se a 11 anni ho iniziato ad ascoltare il rock è grazie a questo disco. Mi ha sconvolto l'anima ed è stato per me l'inizio di un viaggio; da quel momento Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger e John Densmore sono entrati nella mia vita per sempre. Guns N’ Roses – “Appetite for Destruction” Questo è il mio disco preferito di tutti i tempi; se ho iniziato a suonare è perché volevo diventare il “batterista dei Guns”; ho consumato la videocassetta del “Live at The Ritz” (il famosissimo live del 1988) e giuro che conosco a memoria ogni colpo di batteria di quel concerto! (Mala) The Smiths - “The Queen Is Dead” È il disco che mi ha avvicinato all'immaginario mancuniano con tutti i suoi vizi e i suoi eccessi. Il leitmotiv che la fa da padrone è il romanticismo e la voce di Morrissey si appoggia benissimo alla chitarra di Johnny Marr. Ogni nota che suona è ben calibrata al punto giusto e al momento giusto come se fosse una piccola orchestra all'unisono. Il sound di Marr è anche quello che mi ha più influenzato come chitarrista, con le sue strutture rarefatte fatte di trame ed arpeggi. Il mio pezzo preferito è “There is a light that never goes out”, quel pezzo che tutti noi vogliamo sentire quando sfrecci con l’auto a forte velocità accompagnato da una bella ragazza... Oasis - “Definitely Maybe”. È il disco che ho ascoltato senza ombra di dubbio più di tutti. Un album arrogante, potente, strafottente ma allo stesso tempo sincero. Un pugno nello stomaco. Il disco dei miei fottuti 20 anni, ma ancora molto attuale. Il mio pezzo preferito che ho ascoltato fino allo sfinimento è “Supersonic” e il verso iniziale “I need to be myself , I can’t be no one else” mi rende davvero invincibile. (Tommy) Mineral - “The Power of Failing” Disco adolescenziale scoperto – ahimè – quando l'adolescenza anagrafica l'avevo passata da un po', ma che era esattamente l’album giusto in quel preciso momento, con un po’ di magone... Nirvana - “Nevermind” Scelta banalona ma un disco che – essendo praticamente il secondo cd comprato in vita mia, quando ero proprio un cinno – ricordo come la chiave che mi ha aperto un mondo prima sconosciuto. Non lo ascolto da anni. * I ravennati The Doormen sono Vincenzo “Vins” Baruzzi (voce e chitarra), Andrea “Allo” Allodoli (batteria), Luca “Mala” Malatesta (chitarra) e Tommaso “Tommy” Ciuoffo (basso). Dal post-punk degli esordi con riferimenti wave molto inglesi, gradualmente si sono avvicinati a un rock d'autore erede della tradizione americana. Il loro ultimo (terzo) disco è dell’aprile del 2015 e si intitola “Abstract [RA]”. Il nuovo album è atteso il prossimo anno

FOLK-ROCK/2

M. Ward e Timber Timbre all’Hana-Bi La toscana Alice Bisi, in arte Birthh, sarà all’Hana-Bi il 19 agosto

Via Mariani, 1 - Ravenna Centro Storico Tel. 334 2687579 Il Caffè del Teatro

PER TUTTA L’ESTATE OFFERTISSIMA! Il mese di concerti del bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna (gestito dallo staff del Bronson) parte martedì 1 agosto all’insegna del garage-punk del “motor city sound” della Detroit degli anni settanta con i californiani The Lords of Altamont per poi proseguire (dopo il live dei ravennati Spacepony di martedì 8) il 9 con il folk dell’americano M. Ward e il 12 con un’altra formazione californiana, la “psych-alt-garage-rock” band Froth. Dopo la parentesi italiana con il pop surreale dei Camillas (lunedì 14), la serata del 19 dedicata all’etichetta WWNBB con Birthh, Dizzyride e Weird Black e l’emocore degli emiliani Gazebo Penguins (il 26), il 22 agosto l’appuntamento è con la cantautrice neozelandese Aldous Harding mentre cresce l’attesa per il folk-pop dei canadesi Timber Timbre, all’Hana-Bi il 28 agosto. A queste date sono da aggiungere quelle dedicate all’hip hop, anche internazionale, che segnaliamo a pagina 8.

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MUSICA

8 COMMERCIALE

ROVAZZI, GABBANI E LEVANTE A RICCIONE CON RADIO DEEJAY

TUTTI PAZZI PER FEDEZ E J-AX: IL 4 AGOSTO A RIMINI Vero e proprio fenomeno sociale, con record di vendite, ascolti e visualizzazioni, idoli (quasi) incontrastati (anche) dei ragazzini, i rapper J-Ax e Fedez continuano nel tour lungo la penisola di presentazione del loro album “Comunisti col Rolex”. In Romagna l’appuntamento è per venerdì 4 agosto al Rimini Park Rock, in zona Fiera. Sarà come prevedibile un altro sold out, come nella foto qui sopra della quarta data esaurita su quattro al palazzetto di Milano

Dal 4 al 23 agosto Radio Deejay torna a Riccione con una serie di eventi speciali a ingresso gratuito con i protagonisti musicali dell’estate 2017: sul palco di piazzale Roma si esibiranno Mario Venuti, Fabio Rovazzi (nella foto, atteso anche il 20 agosto all’Aquafan), Nina Zilli, Michele Bravi, Jenn Morel, Vegas Jones, Fabio B e Wad, Jake La Furia, Levante, The Kolors, Ermal Meta, Cosmo. E ancora Francesco Gabbani, Marianne Mirage, Ghali, Merk & Kremont, Brunori Sas, Samuel, Ex-Otago, Benji & Fede, Annalisa, Alessio Bernabei, Thomas, Fred De Palma, Irama, per concludere il 23 agosto con la finale del concorso Deejay On Stage e le esibizioni di Takagi e Ketra, Lorenzo Fragola e Francesca Michielin.

HIP HOP/1

HIP HOP/2

Il rap tra dialetto, Asimov e Dante

SFERA EBBASTA

di Filippo Papetti

IL PROGRAMMA ANCHE

REGGAE E HOUSE AL

TIBERIO MUSIC FESTIVAL

Word, che intervistiamo in questa pagina, sarà protagonista dell’ultima giornata della prima edizione del Tiberio Music Festival, domenica 6 agosto dalle 18 all’1 di notte con artisti di punta della scena del rap underground italiana come Inoki, Ensi e Claver Gold. A ospitare il festival il parco Marecchia di Rimini, con il ponte Tiberio a fare da cornice della tre giorni che partirà venerdì 4 agosto con una giornata dedicata al reggae per poi proseguire il sabato con house e techno. Sempre dalle 18 all’1 di notte, a ingresso libero.

GHALI

A

BELLARIA

Il tour del rapper milanese Sfera Ebbasta prosegue in Romagna anche in agosto: l’appuntamento è per il 19 al Beky Bay di Bellaria Igea Marina che la settimana dopo, il 26 agosto, ospita invece il concerto di un altro rapper molto in voga in questo periodo, Ghali.

Parla il riminese Word, tra i pionieri del genere in Romagna Stefano Serio, in arte Word, è uno dei rapper di culto della scena romagnola e non solo. In giro dai primissimi anni Novanta, pur senza produrre troppo in termini puramente discografici, Word è senza dubbio uno degli MC italiani più originali di sempre in quanto a ricerca stilistica, timbro di voce e uso creativo di espressioni dialettali. Nato a Rimini, cresciuto a fianco del geniale writer Eron – oggi artista di fama internazionale –, Word ha un percorso artistico del tutto particolare: dalla traccia culto dedicata alla discoteca afro Melody Mecca, che girava nelle cassettine doppiate dell'epoca; alle due grandiose strofe nel capolavoro “Sindrome di Fine Millennio” degli Uomini di Mare, il disco che ha lanciato Fabri Fibra; per arrivare al suo particolarissimo album, “Matumago X-Press”. Anche dal vivo i suoi live show sono sempre stati funambolici, e ce lo ritroveremo sul palco della terza giornata del Tiberio Music Fest nella sua Rimini, accanto a Inoki, Ensi, Claver Gold e molti altri (vedi box). Sei stato uno dei pionieri del rap in Romagna. Hai qualche ricordo di quel periodo? «Guarda, mi ricordo meglio quelle cose rispetto a quello che mi succede adesso (risate, ndr). Ai tempi il concetto del rappare in italiano era abbastanza vago, anche se già giravano i vinili di Frankie Hi-Nrg, Isola Posse All Stars e quello dei Camelz. Io mi sono approcciato prima col writing, poi con la breakdance. Successivamente ho incontrato Eron e nel giro di pochi mesi ho provato a scrivere qualche rima sui suoi beat. Inoltre c'era il vantaggio di essere abbastanza vicini a Bologna – che era il centro nevralgico dell'hip hop italiano – e spesso ci spostavamo per andare alle serate. Eravamo proiettati verso qualcosa che non sapevano bene neanche noi cosa fosse, l'unico mezzo di comunicazione era il passaparola e tutto era abbastanza selvaggio». Tu sei sempre stato molto originale come rapper, sia come stile che come scrittura, anche con l’utilizzo del dialetto romagnolo. Come è nata questa tua modalità di espressione? «Di carattere a me piace essere originale, o perlomeno genuino. Ad esempio da ragazzino tutti giocavano a calcio mentre io giocavo a

E

GEMITAIZ

E

MADMAN

A

RICCIONE

Il 13 agosto all’Aquafan di Riccione concerto del rapper romano Gemitaiz, in compagnia del “collega” pugliese MadMan.

IZI, TEDUA, ERNIA E RKOMI A RAVENNA

Stefano Serio, in arte Word, in una foto di Marco Montanari (il ritratto è di Eron)

Il 12 agosto alla discoteca Santa Fè di Marina di Ravenna serata con alcuni protagonisti della nuova scena hip hop italiana, i liguri Izi e Tedua e i milanesi Ernia e Rkomi.

HIP HOP/3 baseball (risate, ndr). Non che volessi essere originale a tutti i costi, semplicemente mi veniva così. Ai primi tempi ad esempio io già scrivevo rap parlando di cose mie, non mi piaceva tradurre dall'inglese all'italiano storie di criminalità che fortunatamente non vivevo. La dialettica poi non mi è mai mancata ed è stata una questione molto istintiva. Mi interessava dare un'idea precisa di quello che accadeva in riviera in quegli anni. Io sono sempre stato molto trasversale, ho sempre continuato a uscire anche con i miei amici “normali”, perché – detta in tutta sincerità – nell'ambiente hip hop c'erano poche donne (risate, ndr), e tutte queste avventure nei locali e nelle discoteche, nel loro momento d'oro, entravano nel mio rap. Insomma, non mi interessava essere un purista». A livello di influenze, c'è qualcosa che ti ha ispirato particolarmente? «Ho sempre letto molto, soprattutto fantascienza. Mi sono divorato tutto Asimov e ho letto anche molti autori italiani, dei più disparati. A scuola non andavo benissimo ma nel corso degli anni mi sono accorto che mi sono rimaste in mente rime del Pascoli o altri poeti, e ricordo anche che di Dante mi aveva molto affascinato la struttura metrica della Commedia. Inoltre ho sempre lavorato moltissimo sui miei testi, infatti di cose mie in giro ce ne sono relativamente poche, perché ho sempre fatto un gran lavoro di selezione». A proposito, ormai sono dieci anni che non fai un disco. A quando il prossimo? «Avevo pronti due Ep, prodotti da due ragazzi che erano amici per la pelle. Uno faceva il beat e l'altro il groove. Poi questi due ragazzi hanno litigato, non si parlano più e ora non so come farli uscire. Io ho tutte le voci pronte ma bisogna sbloccare questa situazione, ma tanto quando si sbloccherà il lavoro non mi piacerà più (risate, ndr). In ogni caso sto lavorando ad un nuovo disco completo, di cui ancora non mi sento di dire nulla. Spero sia pronto entro la prossima primavera».

L’AMERICANO ODDISEE A MARINA DI RAVENNA Il rapper torinese Willie Peyote – tra gli artisti più innovativi della scena hip-hop italiana, voce del gruppo Funk Shui Project – sarà in concerto domenica 13 agosto dalle 18 al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna che poi mercoledì 16 agosto (dalle 20) ospita l’unica data italiana del rapper e producer statunitense Amir Mohamed El Khalifa, meglio conosciuto come Oddisee. Direttamente da Washington DC porterà a Marina il suo show con live band tra l’hip hop elegante e politicizzato di A Tribe Called Quest e la carica dei De La Soul.


MUSICA

R&DCULT agosto 2017

9 JAZZ

L’ex discoteca Woodpecker di Cervia

UN DISCO AL MESE

AS MADALENAS E IL SAX DI CARLO ATTI A MARINA ROMEA Ultimi concerti domenicali all’ora dell’aperitivo della rassegna al bagno Aloha di Marina di Ravenna realizzata in collaborazione con il Jazz Club di Ferrara. Il 6 agosto Italia e Brasile si incontrano con As Madalenas, duo formato dalle due cantautrici Cristina Renzetti e Tati Valle, armate di voce e chitarre, un pandeiro e un cazù, tra samba e bossa. Il 13 agosto appuntamento con il giovane sestetto Duck Juice mentre la rassegna termina il 20 con la travolgente verve del sassofono di Carlo Atti, tra i più validi improvvisatori della scena italiana.

AVANGUARDIA

Concerti-perfomance sotto la cupola dell’ex discoteca e (sul kayak) in mezzo alle saline di Cervia Va in scena in agosto una collaborazione tra le associazioni Magma e Mu con l’obiettivo di portare all’interno di contesti unici la ricerca sonora di artisti italiani e internazionali, «così da riuscire a innescare meccanismi di riappropriazione di luoghi estremamente peculiari, non solo dal punto di vista architettonico, visivo e naturalistico, ma anche acustico», spiegano gli organizzatori in una nota. Il primo dei due appuntamenti in programma è il 6 agosto (alle 18.30, ingresso 5 euro) all’ex discoteca Woodpecker di Cervia, in procinto di essere riqualificata, con la performance di sassofono solo dell’inglese Seymour Wright. «La cupola del Woodpecker – ricordano gli organizzatori – è considerata principalmente per la sua architettura e la bellezza delle sue forme, è sfondo di moltissime fotografie e il lavoro di Blu al suo interno contribuisce ulteriormente ad alimentarne la fama, ma presenta caratteristiche particolari anche a livello sonoro, come riflessioni e risonanze,

che se non avvicinate nel modo giusto potrebbero essere considerate semplicemente “problematiche”». È proprio su queste invece che si andrà ad innestare il lavoro acustico di Wright, sassofonista e artista di Londra. Il 20 agosto l’appuntamento è invece alle Saline di Cervia, con un’escursione in kayak per una sorta di performance nell’ambiente naturale. Dati i posti limitati, l’evento è solo su prenotazione (scrivendo a info@mmmu.it oppure info@magma.zone e con un costo di 15 euro, barca compresa), e il luogo del concerto è raggiungibile solo in kayak attraverso un percorso prestabilito (partenza alle 18 dal circolo kayak di Cervia). Si esibirà il giapponese Seiji Morimoto. Nato a Tokyo, dal 2003 vive a Berlino e si esibisce in numerosi festival internazionali. Morimoto si interessa degli aspetti acustici incerti propri degli oggetti comuni – per esempio acqua e pietre – e delle tecniche per diffonderli.

5 AGOSTO - LIDO DI VOLANO

La complessità, la leggerezza e la libertà del pop di Thundercat di Bruno Dorella

Thundercat - “Drunk” (2017, Brainfeeder) Qualche giorno fa in spiaggia sentivo “Club Tropicana” degli Wham, un pezzo che ho sempre ritenuto poco meno che insulso. Invece, messo tra i tormentoni del 2017, spiccava per acutezza di arrangiamenti, per una leggerezza raffinata, figlia di musicisti sopraffini, lontanissima dalla volgarità burina dei successi di quest’anno sciagurato. Qualche sera fa, ascoltando Thundercat a cena, mia moglie mi dice che è “easy listening”. Un attimo. Easy listening? Facciamo un passo indietro e chiariamo che Thundercat, al secolo Steve Bruner, è un bassista eccezionale, richiestissimo nei “giri giusti” della black music di Los Angeles, proveniente da una famiglia di musicisti (suo padre suonava con Diana Ross, i Temptations, eccetera). È un classe ’84, ma vanta già una carriera incredibile: bassista dei Suicidal Tendencies per una decina d’anni fino al 2011 (ok, non il periodo migliore..), di Erykah Badu, di Kamasi Washington (ha suonato su Epic, capolavoro assoluto del 2015), nonché eminenza grigia dietro a grandi successi rap come To Pimp A Butterfly di Kendrick Lamar, gli ultimi album di Flying Lotus, e recentemente anche Childish Gambino. Quindi Thundercat è eclettico e virtuoso, canta, suona, produce, insomma pare la spezia perfetta per ogni disco altrui. E i suoi solisti? Come spesso accade in questi casi, sono quelli in cui si sfoga, si diverte, fa quello che gli pare. Sono frammentari, hanno un senso di deliziosa incompiutezza, parlano per schizzi. A me hanno sempre fatto un effetto molto fusion (sì, ma senza gli assoli, mettetevi l’anima in pace, amanti dei Weather Report), è tutto molto arrangiato. Ma con leggerezza, ed ecco che capisco l’easy listening che ci sente mia moglie, la stessa sensazione che mi aveva dato “Club Tropicana” in spiaggia. E con un gusto estremamente contemporaneo. Cioè black. Soul, funk, rap, jazz. Ormai è tutto un calderone, e sapete che vi dico? Ci si sguazza bene. Drunk è tutto questo, può spiazzare perché nel 2017 non siamo più abituati ad ascoltare roba così complessa ed eclettica e considerarla pop, ma invece è proprio così, vivaddio. E il successo planetario che sta avendo dimostra che c’è ancora speranza per una musica di qualità, che unisca la freschezza del rap (Pharrel e Kendrick compaiono nel disco), la perizia tecnica d’altri tempi (le cariatidi Michael Mc Donald e Kenny Loggins compaiono in “Show You The Way”), e una gustosissima libertà creativa, che è poi il vero segreto del pop. Da Bacharach a Thundercat, passando per i Beatles, Stevie Wonder e... “Club Tropicana”.

* Batterista dei Bachi Da Pietra e degli OvO, chitarrista dei Ronin, membro della Byzanthium Experimental Orchestra, felicemente ex discografico, aspirante sommelier, orgoglioso ravennate d'adozione, in attesa della giornata di 48 ore per poter finire un paio di cose

Piazza Volano centro (retrospiaggia) - ore 20:00 Incontri di Mare al Lido di Volano...un ambiente da scoprire Degustazione gratuita di prodotti tipici locali, dal mare alla terra; animazione, giochi e spettacolo pirotecnico

strade di Comacchio. Gran finale con fuochi pirotecnici. Nel canale navigabile Comacchio–Porto Garibaldi – ore 18:00 “Gara tradizionale di San Cassiano” Tradizionale regata con le antiche imbarcazioni tipiche denominate “vulicepi”, lunghe otto metri e larghe 50 centimetri, create per navigare nelle valli di Comacchio.

DAL 6 AL 8 AGOSTO – LIDO DELLE NAZIONI

14 AGOSTO - PORTO GARIBALDI

8 AGOSTO - LIDI DI POMPOSA E SCACCHI – dalle ore 20:00 Carnevale d'estate, con parata di maschere e costumi che partiranno dai due Lidi per incontrarsi al Lido degli Scacchi per lo show e premiazione finale. Animazione, musica e miss accompagneranno l’evento fino allo spettacolo pirotecnico sul mare.

15 AGOSTO - LIDO DELLE NAZIONI

10 AGOSTO – COMACCHIO

18 AGOSTO - COMACCHIO “Anteprima Buskers Festival”.

“Festa dell’Ospitalità”. Via Guido d’Arezzo 1, davanti alla Chiesa – dalle ore 19:00 alle 24:00 Cottura e distribuzione gratuita di pesce azzurro lungo il portocanale, con stand Festa del Patrono San Guido con i Volontari di Strada Musica, ballo, cibo in strada, mercatino dell’hobbistica e lotteria. Info: 338 8746952 gastronomici, orchestre da ballo, animazione varia e gran finale con fuochi d’artificio.

Trepponti - dalle ore 21.00 alle ore 23.45 Sfilata Star Fashion

13 AGOSTO - COMACCHIO “Festa di San Cassiano” patrono della città. Festa paesana con stand gastronomici, tombola, luna park e animazione varia per le

Festa di Ferragosto al Lago. Animazione varia e gran finale con fuochi pirotecnici che si specchiano sul Lago delle Nazioni.

Musicisti di strada provenienti da ogni parte del mondo si esibiscono negli angoli più suggestivi del centro storico di Comacchio incantando l’atmosfera con la voce dei loro strumenti e i ritmi delle loro terre. Info: Ferrara Buskers Festival: tel. 0532 249337 - www.ferrarabuskers.com


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MUSICA

10 CLASSICA/2 IL VIOLINISTA PRODIGIO GIBBONI A SAN LEO

A sinistra un ritratto di Ramin Bahrami, il pianista iraniano che riceverà il 6 agosto a Tredozio il premio Erf alla carriera. Qui sopra Baharami con l’elettronica di Martux_m nel corso del concerto di inaugurazione dell’Emilia Romagna Festival a Comacchio, lo scorso 14 luglio

Martedì 8 agosto chiuderà il San Leo Festival il violinista Giuseppe Gibboni, talento emergente del concertismo internazionale, giovanissimo vincitore del programma di Rai 1 “Prodigi” con un recital dedicato alle opere più significative e virtuosistiche del suo strumento. Il concerto si terrà alle 21 nel torrione grande della Fortezza di San Leo e gli spettatori che vorranno potranno usufruire di una visita guidata al Castello prima dello spettacolo.

CLASSICA/1

«Dobbiamo diffondere la cultura in modi nuovi» Intervista al pianista Ramin Bahrami che a Tredozio riceverà il premio Erf alla carriera. «Ma io mi sento un bimbo...» di Enrico Gramigna

Nella storia della musica non sono molti gli interpreti che legano il proprio nome a quello di un compositore in particolare. Per farlo, oltre a essere d’incredibile fama il compositore in questione, deve essere estremamente talentuoso anche l’esecutore. Probabilmente in questa brevissima lista il più noto binomio è Johann Sebastian Bach-Glenn Gould, tuttavia, per vicissitudini personali e discografiche, ai nostri giorni il nome del compositore di Eisenach è spesso e volentieri glorificato dalle sapienti mani di Ramin Bahrami. Il giovane pianista iraniano, come traspare già dal titolo del suo primo libro (Come Bach mi ha salvato la vita, Mondadori, 2012), è un devoto conoscitore della produzione bachiana prima ancora di esserne un sublime interprete: la profondità di lettura, unita ad una non comune chiarezza esecutiva, è la naturale conseguenza di una personalità forgiata dalla fuga dal paese natale e dagli studi compiuti tra Milano e Stoccarda. Grazie anche a questa dote, Bahrami è uno di quei musicisti che non disdegnano la sperimentazione e proprio questa esperienza è stata alla base – il 14 luglio scorso a Comacchio – dell’inaugurazione dell’Emilia Romagna Festival. Maestro Bahrami, la musica colta vive in un’epoca di disinnamoramento del pubblico verso di essa: la commistione tra l’antico e il moderno che lei ha proposto insieme a Martux_m per l’inaugurazione dell’Erf è un tentativo di riavvicinare la musica ai suoi fruitori naturali? «La cultura, ormai, è un reperto archeologico in un tempo di oscurantismo. La condizione dell’intellettuale nella società moderna è sempre più difficile proprio per questo livellamento verso il basso del pensiero. È quindi compito di noi artisti diffondere la cultura di tempi passati in modi nuovi che possano arrivare alle coscienze moderne». A Comacchio per la prima volta le composizioni di Girolamo Frescobaldi sono state suonate, da lei, al pianoforte, strumento ancora da inventare all’epoca del maestro ferrarese. Come si rapporta un esperto di Bach come lei con la questione della scelta dello strumento? «Lo ritengo un falso problema che ha trovato risposta nelle parole della grandissima Rosalyn Tureck la quale affermava che non ci fosse strumento più adeguato per la diffusione della musica bachiana. Io sono completamente d’accordo con lei. Personalmente ritengo che il clavicembalo sia un meraviglioso nonno del pianoforte, tuttavia, nonostante ne possegga uno che suono molto spesso e con molto gusto, ritengo che sia un po’ castrante». Maestro Bahrami, il 6 agosto le verrà consegnato il Premio alla Carriera ERF (dettagli nel box). Che effetto le fa ricevere un premio di questo tipo a soli 40 anni? «Io mi sento un bimbo con ancora tantissime cose da scoprire: quando mi conferiscono questi premi mi interrogo sempre su quanti mesi di vita mi manchino (ride, ndr)». L’ultimo disco, Bach is in the air, si colloca tra le braccia dell’idea di contaminazione grazie anche all’intervento di Danilo Rea. Quali sono i suoi impegni discografici futuri? «Questo disco è stato un viaggio fantastico all’insegna della commistione. Già il titolo è un chiaro richiamo a una canzone che amo molto (“Love is in the air” di John Paul Young, ndr) e sono certo che ci saranno sicuramente diversi seguiti. Ho voglia di fare molti altri dischi crossover!». Ci sarà quindi una svolta nella sua produzione discografica, oppure a quest’anima contemporanea affiancherà ancora la registrazione canonica? «Il mio obiettivo è quello di chiudere l’integrale delle composizioni di Johann Sebastian Bach, infatti a breve uscirà il primo dei due volumi del Clavicembalo ben temperato. Dopodiché, mi piacerebbe rifare alcune incisioni perché nel corso degli anni ho cambiato idee e mi piacerebbe avere l’opportunità di fissarle su disco. La mutabilità fa parte dell’arte musicale, si può fotografare l’istante, ma non si può bloccarne l’evoluzione».

IL PROGRAMMA IN AGOSTO ALL’EMILIA ROMAGNA FESTIVAL ANCHE IL GRANDE E LA CHINA NATIONAL OPERA HOUSE DI PECHINO

CHAUSHIAN

Ramin Bahrami, intervistato in questa pagina, riceverà il 6 agosto al Palazzo Fantini di Tredozio il Premio ERF alla carriera. Tra musica e letteratura, il grande pianista eseguirà alcuni brani di Bach, per poi presentare il suo ultimo libro. Prima del concerto, che si terrà alle 19.15, sarà possibile partecipare (dalle 17.30) alla visita guidata dello splendido giardino all’italiana di Palazzo Fantini, e alla degustazione nella limonaia attigua. L’Emilia Romagna Festival continua poi in agosto con altri appuntamenti. Ecco quelli in programma nelle tre province romagnole. Mercoledì 9 alle 21 alla Rocca di Bagnara di Romagna, appuntamento con il violinista italoturco Ediz Yaslicam, giovanissimo ma promettente, in un concerto dall’evocativo titolo di “Bach to Balkan”, che porta compositori atavici come Corelli, Geminiani e Bach a miscelarsi con brani di compositori macedoni e turchi. Il 19 agosto, alle 21 nella Chiesa di San Giacomo a Forlì, sarà invece l’occasione per conoscere e apprezzare la cultura musicale cinese con l’esibizione dei solisti, del coro e dell’orchestra della China National Opera House di Pechino, diretta Vicente Campos, da Yang Yang, che per l’occasione eseguirà in atteso a Russi forma di concerto l’opera La Lunga Marcia, ispiil 29 agosto rata all’epopea storica della gigantesca ritirata militare dell’Armata Rossa guidata da Mao Zedong. Il più grande Teatro d’Opera della Cina e della regione Asia-Pacifico si esibirà proprio a Forlì, dove si è stabilita una delle più fiorenti comunità cinesi in Italia, la prima ad attivarsi sostenendo eventi culturali tesi al dialogo e alla interculturalità. La China National Opera House sarà il giorno dopo anche a Rimini Fiera, alle ore 21.45, in collaborazione con il Meeting di Rimini, presentando Madama Butterfly di Puccini in forma semi-scenica, con costumi e proiezioni video Tornando a Forlì, il 22 agosto alle 21 nel Chiostro dei Musei di San Domenico, il grande violoncellista armeno Alexander Chaushian eseguirà alcuni brani per violoncello solo, dalla Suite n. 1 in sol maggiore per violoncello solo BWV 1007 di Bach, ad Alone di Giovanni Sollima, passando per una trascrizione del Capriccio n. 17 in mi bemolle maggiore, di Niccolò Paganini. Per quanto riguarda il percorso dedicato alla mondo ispano-barocco, il 23 agosto alle 21, nel giardino della biblioteca comunale di Alfonsine, il Zanca Quartet – ossia Giuseppe Zanca (tromba), Luca Bonucci (pianoforte), Stefano Casali (basso) e Stefano Paolini (batteria) – spazierà dalla musica jazz a sonorità spagnole, senza disdegnare brani classici e leggeri. Un viaggio che terminerà il 29 agosto a Russi, nella ex chiesa in Albis, alle ore 21, con un concerto del grande trombettista spagnolo Vicente Campos e di Maria Luisa Baldassari, che quest’anno riempirà il festival con la varietà delle sue interpretazioni – e qui si esibirà con l’organo, in un concerto barocco che va da Purcell a Albinoni, dal bolognese Torrelli a Haendel.


MUSICA

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11 POPOLARE L’Academy of St. Martin in the Fields

Il Festival di Forlimpopoli celebra l’organetto diatonico Gli Accordion Samurai con Riccardo Tesi (a destra)

TRIO MARTYNOV-CASADEI-FAES SANTARCANGELO

A

CLASSICA/2

L’Academy of St. Martin alla Sagra Malatestiana L’inaugurazione del ciclo dei concerti sinfonici della 68esima edizione della prestigiosa Sagra Musicale Malatestiana è affidata – il 31 agosto alle 21 all’Auditorium della Fiera di Rimini – alla blasonata Academy of St. Martin in the Fields e alla presenza sul podio del direttore e violino solista Daniel Hope in un programma che spazia tra due capolavori indiscussi come il Concerto per violino e orchestra di Felix Mendelssohn-Bartholdy e la Quinta Sinfonia di Ludvig van Beethoven. La Sagra, prima di entrare nel vivo nel mese di settembre, celebra anche il sesto centenario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta, artefice a Rimini delle più splendida stagione dell’umanesimo, aprendo una importante sezione dedicata alla musica antica.

Venerdì 11 agosto alla 21.30 alla Pieve di Santarcangelo concerto organizzato dall’associazione ClassicAllMusic in collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana con Anton Martynov (violino), Alberto Casadei (violoncello) e Filippo Faes (pianoforte) e brani di Beethoven, Mendelssohn e Brahms.

La suggestione di uno dei cicli figurativi presenti nel Tempio fatto costruire da Sigismondo Pandolfo Malatesta è parte integrante nel programma polifonico (18 agosto dalle 21.30 a Castel Sismondo) proposto dalle voci del gruppo De Labyrinto e dedicato ad uno dei più suggestivi capolavori di Orlando di Lasso, Prophetiae Sybillarum. Il ciclo continua alla Biblioteca Gambalunga (22 agosto, sempre alle 21.30) con il concerto-spettacolo appositamente pensato dal “Ruggiero” Emanuela Marcante e Daniele Tonini con un intreccio tra la rivisitazione delle musiche concepite per i Malatesta e un originale percorso iconografico ispirato agli artisti richiamati a Rimini da Sigismondo tra cui Leon Battista Alberti.

La nuova edizione del Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli – ormai parte integrante della rassegna itinerante regionale Entroterre – volge uno sguardo a tutto tondo sull’evoluzione degli strumenti a mantici e, in particolare, dell’organetto diatonico, strumento giovane (vedi i natali in Austria intorno al 1830) che grazie alla sua estrema semplicità e versatilità ha saputo conquistare, in pochi anni, una parte da assoluto protagonista nelle musiche popolare di tutta Europa e di buona parte del mondo occidentale. L’anteprima è in programma all’alba di domenica 20 agosto, alle 21.15 alla Rocca di Bertinoro, con il “concerto a ballo” della pianista e cantante Maria Canton accompagnata dai DiaDuit, quartetto folk veneto che aprirà anche la rassegna il 24 agosto dalle 22 ai giardini delle Scuole De Amicis di Forlimpopoli, in quanto vincitore del Premio Speciale Scuola di Musica Popolare. Le serate clou del festival sono quelle di venerdì 25 e sabato 26 agosto, rispettivamente con l’organetto diatonico di Filippo Gambetta (che alle 21 alla Rocca presenta, insieme al violino di Sergio Caputo e alla chitarra di Carmelo Russo, il suo progetto “Otto Baffi”, tra valzer, polke, mazurke e gighe) e a seguire il concerto dello storico gruppo Bevano Est (tra jazz, tradizione popolare contadina e tango); e, sabato 26, gran finale (dopo il documentario “Lino e Primo” delle 20) alle 21.30 alla Rocca con Accordion Samurai, progetto che vede insieme quattro fra i più grandi esperti di organetto diatonico, tra folk, ballo liscio, musica irlandese, jazz e musica da film. Sul palco il maestro toscano Riccardo Tesi con il finlandese Markku Lepisto, l’irlandese David Munnelly e il piemontese Simone Bottasso. Durante la rassegna sono in programma mostre e workshop. Info e programma completo sul sito del festival itinerante Entroterre, www.entroterrefestival.it.


TEATRO

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12

LIRICA

IN SCENA Corposamente

L’Accademia di Muti mette in scena l’Aida all’Alighieri a settembre

Musica, video-mapping, danza e buon cibo a Palazzo Grossi a Castiglione di Ravenna il 4 e 5 agosto per il festival Corposamente. Tra gli appuntamenti teatrali le performance del gruppo nanou e la coreografia di Stellario Di Blasi mentre ad aprire il festival sarà il 4 alle 21 il recital di fisarmonica di Raffaele Damen con musiche di Glass, Ligeti e Lohs

Comici Quasi una bottega rinascimentale dove, attraverso un intenso studio, i segreti della costruzione musicale passano dal maestro all’allievo, fino al traguardo dell’interpretazione: questo lo spirito dell’Italian Opera Academy, fondata da Riccardo Muti che, dopo l’Aida cuore del Festival di Salisburgo di quest’anno, Muti porta il capolavoro di Verdi a Ravenna, perché sia anche il cuore della sua Accademia. E il banco di prova per gli allievi - direttori d’orchestra e maestri collaboratori selezionati fra centinaia di domande giunte anche quest’anno dai quattro angoli del globo. Al Teatro Alighieri, dal 1 al 14 settembre, il percorso si sviluppa dalla presentazione dell’opera al pianoforte fino all’esecuzione finale in forma di concerto, per due settimane ricche di prove di sala, di lettura, d’assieme; tutte aperte al pubblico, perché l’Accademia è anche una preziosa occasione per tutti gli appassionati: quella di poter assistere dal vivo alla costruzione di un’opera. L’1 settembre il maestro presenterà l’opera al piano (alle 18), aprendo così ufficialmente l’Accademia anche a pubblico e uditori. Dal 2 al 10 settembre le prove al piano, con l’orchestra e con i cantanti; infine i due concerti finali con un programma di brani dell’opera verdiana: per il primo sarà Muti stesso a salire sul podio (12 settembre alle 20.30), per il secondo presenterà invece i giovani direttori suoi allievi (14 settembre alle 19). Info e prevendite concerti: 0544 249244 – www.teatroalighieri.org. Sul sito www.riccardomuti.com tutte le informazioni per partecipare come uditore, pubblico o sostenitore. In buca sempre l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

Buskers a Santa Sofia XXV edizione per il festival di arti performative e buskers a Santa Sofia, dal 13 al 15 agosto, con prologo il 12 a Corniolo. L’edizione 2017 sarà in particolare dedicata al tema del circo anche se saranno numerosi i concerti, come da tradizione

LA RASSEGNA

La favola continua con Nosei e i Gemelli Ruggeri A Casola Valsenio anche i “racconti dimenticati” per quattro giorni di spettacolo Dal 10 al 14 agosto “Casola è una Favola” entra nel vivo con la Festa dei Racconti dimenticati, che celebra quest’anno il suo decimo compleanno. Cinque giornate ricche di spettacoli, eventi, teatro, musica, racconti, arte e natura che animeranno strade, cortili, giardini, case di Casola Valsenio. Il 10 agosto dalle 21, la notte di San Lorenzo, l’appuntamento è alla Rocca di Monte Battaglia con il gruppo musicale “Quartetto d'Ance italiano”. L’11 agosto si comincia all’Abbazia di Valsenio alle 11 per entrare nella magia dei racconti dimenticati con alcune storie inedite sulla strada della lavanda e sulle famiglie casolane, accompagnati da Claudia Donatini, mentre la sera, sempre nel chiosco dell’Abbazia, alle 21, spettacolo Robin Hood, la storia di Rober-to di Legno che colpiva sempre nel segno per la regia di Micaela Sapienza, produzione Arma-maxa Teatro. Il Giardino delle Erbe, ospiterà l’11 e il 12 agosto due workshop: il Corso di disegno brutto a cura di Alessandro Bonaccorsi, visual designer, facilitatore grafico e autore, e il Circo Bonsai di Mariasole Brusa, giovane attrice, abile marionettista e docente alla Scuola di Circo e di teatro per bambini di Bologna (info-3926664211). L’11 dalle 23 il giardino si tinge di Bianco per la tradizionale passeggiata al chiar di luna. Tema di quest’anno la Reve Blanc in collaborazione con Il progetto “Appunti per un terzo Paesaggio” di Rete Almagià. Un percorso alla ricerca di visioni, suoni e profumi, a cura di Sauro Biffi, Roberta Colombo, Sabina Ghinassi.

Sabato 12 agosto sarà la giornata dedicata ai racconti dimenticati. L’intero paese di Casola Valsenio e i suoi abitanti hanno studiato, ricercato, si sono messi a disposizione, svelando le proprie piccole epopee familiari, il proprio vissuto per un viaggio personale, unico e irripetibile che proprio perché soggettivo può diventare universale e oggettivo. La Notte delle Favole sarà una serata dove la magia del teatro entrerà nel cuore del paese aprendo al pubblico le porte dei cortili privati delle case: luoghi intimi, nascosti e preziosi, dove ascoltare, in un rito collettivo. Dalle ore 20.45. Domenica 13 alle 21 in piazza Sasdelli arriveranno invece “I Gemelli Ruggeri e gli SKAS (Sgombero Kantine Attici e Sofà)”. Uno spettacolo di cabaret con musica a cappella, balletti, personaggi improbabili, con proiezioni di vecchi spezzoni inediti da “Drive In” e altre trasmissioni. L’ultimo giorno di festa si chiuderà nella verde cornice del Parco del Cardello: la mattina la passeggiata alla scoperta del grande parco della tenuta del Cardello, condito da racconti e aneddoti a cura dello scrittore Cristiano Cavina; la sera un recital di un artista molto conosciuto sul piccolo schermo: Stefano Nosei (nella foto), accompagnato dal chitarrista Andrea Maddalone. Sono nato delicato è il suo ultimo spettaconato dal lavoro discografico “Lovin’ James” dedicato al cantautore James Taylor, a cui hanno partecipato anche Paolo Fresu e Rocco Tanica. La regia è affidata a Roberto Alinghieri che ha anche curato il testo.

Il 23 agosto all’Arena della Regina di Cattolica va in scena Giacobazzi. Il 26 agosto alla festa provinciale dell’Unità di Ravenna ci sarà il Paolo Cevoli Show


TEATRO

R&DCULT agosto 2017

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L’INTERVISTA

Cosa dicono oggi i turisti della Romagna? La risposta in uno spettacolo dei faentini Menoventi intenti a rileggere il Viaggio di Goethe di Matteo Cavezzali

“Romagna Relax” è il nuovo spettacolo della compagnia Menoventi formata da Gianni Farina e Consuelo Battiston e racconta la percezione che i turisti hanno della riviera romagnola. Ne abbiamo parlato con il regista Gianni Farina. Come è nata l’idea di questo spettacolo? «Si tratta della seconda tappa del progetto “Ascoltate!” che vuole rileggere il Viaggio in Italia di Goethe a duecento anni da quando fu scritto. Il primo spettacolo lo abbiamo fatto sui turisti di Roma, il secondo è appunto sulla Romagna». Che affinità e che divergenze avete trovato tra queste due tipologie di turisti? «Sono completamente diversi. A Roma sono colpiti dalla bellezza della città, ma rimangono delusi da come è tenuta e soprattutto dalla accoglienza pessima dei romani. In Romagna invece è l’opposto, anche se il mare non è esattamente quello dei Carabi, i turisti lo apprezzano grazie alla meravigliosa accoglienza degli operatori turistici che riescono sempre a far trovare ai clienti quello che cercano, dal parco divertimenti per i figli alle bocce per i più anziani». Per creare l’audio che fa da base allo spettacolo avete realizzato più di centosettanta interviste a turisti in molte lingue diverse dal francese al russo. Cosa vi ha stupito di più nelle risposte? «Scoprire che i turisti che vengono in Romagna non cercano un viaggio inteso come “esperienza”, come invece era per quelli che avevamo intervistato a Roma, ma

amano questo posto perché si sentono “in famiglia”. Hanno fatto amicizia con l’albergatore, prendono ogni anno lo stesso ombrellone, sempre accanto a quello dell’altra famiglia di amici. Ogni estate vogliono ritrovare la stessa cosa. Abbiamo intervistato dei turisti francesi e tedeschi che vengono a Rimini o a Cervia da 45 anni tutte le estati. Mi veniva da pensare, ma non vi è mai venuta

ballare. Poi il “modello romagnolo” è stato copiato. Oggi ci sono da tutte le parti e quelle in Romagna stanno chiudendo. Ce ne sono una quindicina in meno rispetto agli anni d’oro. Ho visto sale enormi in cui ballavano centinaia e centinaia di ragazzi in cui è cresciuta l’erba e le piante rampicanti. I turisti che vengono adesso non vogliono ballare, ma riposarsi. Così dormono di notte in alber-

«Amano proprio ciò che non cambia mai e ora più che divertimento cercano relax» voglia di andare in Spagna o sul Tirreno, anche solo per curiosità?» Che cambiamenti hanno notato in tutti questi anni i turisti “fedelissimi”? «La cosa che piace è proprio che non cambia nulla. Che ci sono ancora gli alberghi e i lidi come erano alla fine degli anni ’80. Una cosa però è mutata, che si sono invecchiati. Credo sia anche per questo che è cambiata la parola chiave con cui è percepita la riviera romagnola. Una volta, come racconta benissimo Tondelli nel suo “Rimini”, era “divertimento” e la Romagna era la grande “metropoli balneare che non ha equivalenti in Europa”, quel “posto faticosissimo” in cui “si vive di notte”. Oggi la parola chiave è diventata “relax”». E questo cosa ha cambiato nelle abitudini dei turisti? «Una volta le discoteche erano quasi esclusivamente in Romagna. Tutti venivano qui per

go e dormono di giorno sul lettino in spiaggia». Come avete trasformato tutto questo materiale in uno spettacolo? «Consuelo Battiston in scena interpreta un po’ la turista un po’ la traduttrice, mentre si sentono gli audio originali delle interviste in un missaggio audio di Mirto Baliani». Lo spettacolo ha avuto

molte repliche in Romagna, l’ultima il 31 luglio a Rimini, siete riusciti a portalo anche fuori? «No. Mentre quello su Roma ha girato perché parlare di Roma è percepito un po’ come parlare di tutta l’Italia, uno spettacolo sulla Romagna è considerato troppo legato a un territorio specifico e purtroppo non interessa fuori da qui».

con il patrocinio

COMUNE DI RAVENNA Assessorato al Turismo

SAGRA della COZZA di MARINA DI RAVENNA

28-29-30 LUGLIO BACINO PESCHERECCI Viale delle Nazioni, 8 - Ex Stabulario Ore 18.30 APERTURA STAND GASTRONOMICO


R&DCULT agosto 2017

TEATRO

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SARSINA

RIMINI

Anche il Thomas More Cantautori e fantascienza al Plautus Festival in scena al Meeting Prosegue il Plautus festival a Sarsina con un programma di spettacoli di prosa e di teatro classico. Il 2 agosto Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia sono i protagonisti della commedia Non mi hai più detto ti amo con la regia di Gabriele Pignotta che ne è anche autore. Il 6 agosto nell'adattamento di Giampiero Pizzol e Otello Cenci è la volta di Thomas More - l'opera ritrovata di William Shakespeare. Dopo l’impresa di Manalive, commedia tratta dal romanzo di G.K. Chesterton, ecco Otello Cenci e Giampiero Pizzol alle prese con un altro autore anglosassone, forse il più grande di tutti: William Shakespeare. E nuovamente fare i conti con un uomo vivo: Thomas More. Il cancelliere inglese conquista il popolo, i nobili e, perfino, William Shakespeare attraverso il suo impegno di filosofo e primo ministro, ma anche attraverso il suo arguto e fantasioso pensiero che lo porta a muoversi sulla scena politica unendo alla fede uno spiccato senso dell’umorismo. L’opera è tratta dal testo manoscritto di Shakespeare, Munday, Chettle, Dekker, Heywood scritto intorno al 15951600 a poco più di qualche decina di anni prima della morte di More avvenuta nel 1535 con l’accusa di alto tradimento per essersi rifiutato di firmare l’Atto di Supremazia di Enrico VIII. Il dramma è stato messo in scena integralmente per la prima ed unica volta solo nel 2005 dalla Royal Shakespeare Company e tradotto e pubblicato in Italia nel 2014 da Lindau. La prima nazionale dello spettacolo messo in scena dall’ensemble teatrale professionista Compagnia Bella insieme all’Associazione Meeting per l’ Amicizia tra i Popoli , è stata al Teatro Novelli di Rimini il 21 e 22 agosto 2016.

Thomas More e, a destra, “Solaris”

Il 9 agosto va invece in scena un classico latino dell'autore nato a Sarsina: L'avaro, nella traduzione e adattamento di Michele Di Martin per la regia di Nando Sessa. Si torna alla commedia popolare contemporanea il 12 agosto con Alla faccia vostra della Compagnia Molière e Il Teatro di Tato Russo con Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, un testo di di Pierre Chesnot per poi tornare al teatro latino il 17 agosto con l'Associazione Teatro dei due Mari che presenta la Medea di Seneca con Micaela Esdra con traduzione e adattamento di Filippo Amoroso. Spazio all'opera con La Traviata il 18 agosto e si chiude il 20 con la prima nazionale del Menecmi di Plauto produzione del Plautus Festival che mette in scena l'esito del Laboratorio Teatrale con la regia di Critiano Roccamo.

Dal 20 al 26 agosto il Meeting di Rimini sarà come sempre non solo una rassegna di rilievo politico nazionale, un contenitore di eventi e di mostre, ma anche un’occasione per spettacoli sia all’Unipol Arena sia al teatro Novelli di Rimini. In particolare, protagonisti saranno alcuni spettacoli dedicati ai grandi della canzone italiana come Le scarpe del tennis (al Novelli il 21 agosto), nato in contemporanea alla pubblicazione da parte di Itaca Libri del primo volume della collana ‘I Canzonieri’ di Guido Mezzera. La collana prevede l’uscita di otto libri (due all’anno) che contengono ciascuno otto racconti. Ciascuno di questi prende spunto dalle canzoni di otto dei più importanti poeti-cantautori degli ultimi cinquant’anni. Il primo è Enzo Jannacci.

La stessa sera, all’Arena, ci sarà invece l’omaggio a Fabrizio De André Come una specie di sorriso di e con Neri Marcorè, qui nelle vesti di cantante e chitarrista. Un repertorio, impreziosito dagli arrangiamenti sofisticati di Stefano Cabrera (GnuQuartet), che trascinerà il pubblico in un emozionante viaggio musicale attraverso i versi immortali del grande Faber. Si torna al Novelli il 22 agosto con uno spettacolo di fantascienza: Solaris, per la Regia di Paolo Bignamini, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, con Debora Zuin, Giovanni Franzoni e Antonio Rosti, Portato sul grande schermo nel 1972 dal regista russo Andrej Tarkovskij, Solaris, opera dello scrittore polacco Stanislaw Lem, è senza dubbio il capolavoro della fantascienza filosofica. Il giorno successivo è la volta della riscrittura dell’Orestea da parte di Testori: ‘SdisOrè’ è diretta da Gigi Dall’Aglio, Con Michele Maccagno, musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Nidi. E sempre di Sinisi è la drammaturgia anche di Padre e figlio, in scena il 23 agosto, un percorso all’interno delle sacre scritture attraverso alcune figure fondamentali delle tre religioni. Il rapporto tra padre e figlio è la chiave attraverso cui indagare il valore della tradizione, della vocazione e della libertà di ciascun individuo. Un’opera teatrale, che parlando di personaggi come Caino e Abele, Abramo e Isacco, Giacobbe ed Esaù… parla del dramma di ciascuno di noi oggi. Un progetto nato dalla provocazione del titolo del prossimo Meeting, “Quello che tu erediti da tuo padre guadagnatelo, per possederlo”.

RIMINI

“Città visibili” chiude con Ippogrifo Per il festival “Città visibili” di Rmini, il 3 agosto, nel giardino di Palazzo Lettimi di via Tempio Malatestiano 26, andrà in scena Sic transit gloria mundi di Ippogrifo Produzioni, spettacolo scelto dai “Visionari”, una speciale giuria popolare costituitasi in virtù del progetto “L’Italia dei Visionari”. La serata di chiusura del festival, in programma sabato 5 agosto è affidata alla musica (già protagonista l’1 con Nada, vedi p. 5) del duo cesenate punk-pop Io e la tigre. Ad aprire il concerto della band saranno gli emergenti Alternative Station. Spettacoli e concerti inizieranno alle 21.30.


RAVENNA R SPIAGGE

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I

UN’ESTATE PIENA DI DIVERTIMENTO

PRO LOCO - LIDO ADRIANO

Musica, ballo, film in piazza E fuochi artificiali a Ferragosto

PUNTA MARINA

MARINA DI RAVENNA

RUVIDO FRA BUSKERS E VIBRAZIONI GROOVE Ruvido è un tramonto d’estate dopo una partita a racchettoni, è buon cibo gustato in riva al mare e una birra alzata al cielo al ritmo di Bob Marley e dedicata alle anime ruvide della spiaggia. Due sono le rassegne di eventi al Bagno Ruvido che animano tutto agosto. una è il “Groovido”, serate di musica live realizzate in collaborazione con il festival “Spiagge Soul“, che unisce il termine groove al nome del bagno nel senso di concerti densi di ritmo. Un’altra rassegna è dedicata al teatro di strada, quello dei buskers: giocolieri, funamboli, mangiafuoco fra meraviliglia e comicità. I buskers sono i scena (sempre alle 21.30): 1 agosto, Ivan Giussani in Cabacirkus; 8 agosto, Variety show Zavatta; 15 agosto, Skizzo e Jf. in Delirium; 22 agosto, Sughero street show; 29 agosto, Frank in Ammanazzashow. Per i concerti di Groovido (alle ore 18), si esibiscono: 5 agosto, Crazy Bulls; 10 agosto, Steppin Razor; 12 agosto, Sunset Radio + Actionman + Fundamental; 14 agosto, The Urgonauts; 19 agosto, Macola & Vibronda; 26 agosto, Lovesick Trio.

Incontri, concerti, brindisi per l’estate dei vent’anni del frizzante Peter Pan Grande successo per il fitto calendario di eventi promossi a luglio dalla Pro Loco di Lido Adriano, che ha visto una grande e entusiastica partecipazione di cittadini e turisti italiani e stranieri in una stagione che sta facendo registrare il tutto esaurito. Un programma di animazione che prosegue anche in agosto e si presenta intenso e variegato. Cuore degli eventi è Piazza Vivaldi con intrattenimenti tuttte le sere a partire dalla musica da ascoltare e ballare (ore 21): mercoledi 2 agosto, grande orchestra internazionale di Roberto Polisano in concerto; venerdì 4, varietà musicale con brani per clarinetti e sax; mercoledi 9, il grande ritorno di Roberta Cappelletti e la sua orchestra romagnola; venerdì 11, spettacolo di Luca Bergamini e la sua orchestra; sabato 12, spettacolo di Fontane Danzanti; domenica 13, esibizione di Titti Bianchi, regina della canzone all’italiana; mercoledì 16, canzoni celebri interpretate da Renato Tabaroni e tributo ai Nomadi; mercoledì 23, da Canale Italia Sabrina Borghetti con la sua grande orchestra, ospite della serata

Andrea Mingardi; venerdì 25, esibizione di Giampiero Cicognani e gruppo di ballo. Serata speciale di Ferragosto, lunedì 14 con Kiras Band (dall’arena di Verona) e, a mezzanotte, grande spettacolo pirotecnico. Continuano anche le proiezioni gratuite di fim per famiglie: martedì 1 agosto, Alice attraverso lo specchio; martedì 8, Era Glaciale 5; martedì 15, Il drago invisibile. Per quanto riguarda mostre e concorsi, sabato 5 agosto è in calendario una rassegna canina con premi per categorie; domenica 6 dalle 14 a mezzanotte in Viale Virgilio ci sarà il mercato straordinario; venerdì 18, finali nazionali di “Happy Land Song contest”; domenica 20, “Miss Mamma” concorso nazionale in collaborazione con New Line Group Lunedi 7 e 21 torna la scuola di ballo gratuita per adulti e bambini, mentre giovedi 10 agosto continua la scuola di mosaico per adulti e piccini. E per finire, domenica 27, gran festa in piazza per la chiusura della stagione estiva 2017, con spettacolo a sorpresa

Prosegue l'estate dei vent'anni del Peter Pan di Marina di Ravenna, tra concerti, incontri e i cocktail alla frutta fresca per cui è famoso ormai ben oltre i confini di Marina di Ravenna. E così il 2 agosto con Antonio Gramentieri si chiude la rassegna di Radio Melody 3 D, nel salotto della spiaggia n. 36: "Don Antonio", reduce da un successo da solista dopo quello con la band Sacri Cuori si racconterà intervistato da Luigi Bertaccini, tra un brano muciale dal vivo e un aneddoto. Continuano invece per tutto il mese e fino a settembre gli appuntamenti live del sabato pomeriggio, all'ora dell'aperitivo, verso le 18 circa. Il 5 agosto tocca ai Poor Boys, giovanissimo duo blues, chitarra e batteria, di Reggio Emilia, che ha appena fatto uscire l'ep Roots. Il 12 agosto è invece la volta dei Bifolchi: Salvatore Brasco (voce e chitarra acustica) Nico Grassi (chitarra elettrica e acustica), Samuel Pellegrini (basso, cori e tastiere) e Francesco Giomi (percussioni e batteria). Il loro nuovo progetto musicale parte dal folk e dal cantautorato, con influenze che spaziano fino al rock & roll, al country e allo swing. Il 19 agosto segna il ritorno dei Gattamolesta, con il loro balkan sound e turbofolk, le tarantelle e gipsy country, urla di tromba e fisarmoniche frizzanti, né mancheranno ruggenti sfuriate di chitarra, percussioni afro ed un pizzico di ironia. Il 26 agosto arrivano invece i Ponzio Pilates (da Bellaria Igea Marina) che amano definirsi “avventurieri dell’elettrosamba». Gli ultimi appuntamenti del sabato pomeriggio live saranno poi il 2 settembre con la band Le birrette, compagine tutta al femminile con dieci ragazze che amano ska e raggae e, il 9 settembre, il rock duro degli Actionmen.


RAVENNASPIAGGE

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II LIDO ADRIANO

La Rotonda (sul mare), ecco la spiaggia ideale per celebrare i mitici anni ‘60 Musica d’autore, rock granitco e grandi successi della canzone italiana, Ecco la colonna sonora del cuore dell’estate 2017 proposta con una serie di concerti e dj set da La Rotonda. Senza trascurare l’accompagnamento di cocktail, buoni vini e piatti prelibati (soprattutto di mare) che caratterizzano l’accoglienza di qualità del bagno di Lido Adriano. Il programma degli eventi d’agosto parte giovedi 3 agosto (inizio ore 22) con un concerto di Giacomo Toni, raffinato interprete che esplora il campo della migliore musica d’autore italiana. I suoi concerti offrono sempre capolavori ironici, ballate splendide e malinconiche: ogni brano è un tornado di riferimenti musicali disparati, dalla scuola autoriale genovese al jazz. Ma sempre permeato da un forte slancio poetico. Nella notte di Ferragosto, dalle 20 fino alle 3, è invece di scena la rock band 1994 che accompagnerà il pubblico per tutta la serata in un lungo viaggio attraverso i gruppi e le canzoni che hanno segnato una delle più fertili generazioni del panorama mondiale: grunge, alternative, crossover… In decine di cover da ascoltare e da ballare i 1994 riproporranno la musica che in un decennio, partendo da Seattle e dalla Weast Coast, ha riacceso il rock in tutto il globo. La band è formata da Davide Molingoni (voce), Daniele Zandoli (chitarra), Alessandro Padovani (basso), Mirko Berlati (batteria). Giovedì 24 agosto (dalle ore 20,30 fino a mezzanotte) è in programma “Creuza de ma”, recital di Andrea Amati dedicato all’indimenticabile Faber. Una serata tutta incentrata sull’intepretazione di Amati delle più belle canzoni di Fabrizio De André: che saranno anche fonte di ispirazione per alcuni piatti originali proposti a cena per l’occasione da Alessandro Dembech, chef del ristorante La Rotonda. Domenica 27 agosto (dalle 18), festa musicale “Stasera con TE (dj Rone)“ dedicata agli anni Sessanta. Un periodo indimenticabile che il bagno La

MARINA DI RAVENNA BAGNO ULISSE, SOLO BUONA CUCINA CASALINGA: DALLA PAELLA AI CAPPELLETTI È un trionfo di serate all’insegna della mangiate a tema, l’agosto al Bagno Ulisse di Marina di Ravenna. Intanto, proseguono le cene con la celebre paella che puo essere degustata “senza limiti“ i martedi del 1, 16, e 22 agosto. Paella in tavola anche il 12 agosto, ma per di più con accompagnamento musicale. Sempre in tema di buona cucina casereccia, l’Ulisse propone: sabato 5, bis di primi (cappelletti al ragù e tortelli burro e salvia); lunedì 14, cosce di pollo alla brace e verdure alla griglia e, a seguire, cocomerata alcolica e musica live; sabato 19, spiedini di gamberi e seppia più fritto misto; sabato 26, cozze alla tarantina; domenica 27, piadina, porchetta e musica live.

MARINA ROMEA

Relax e benessere al Romea Beach e il 25 agosto si festeggia ...Natale Rotonda vuole celebrare a suon di canzoni e di suggestioni che ricordano quell’epoca, quando i giovani divennero protagonisti (anche ribelli) di una società in evoluzione. La loro arma fu la musica, con il rinnovamento melodico e la rottura con gli schemi consueti. Dai grandi classici di Sanremo, del Cantagiro e per l’appunto di Un disco per l’Estate, dai cantautori agli urlatori, dai brani rockeggianti fino ad arrivare ai lenti. A selezionare i brani della serata Enrico Baroncini, già collezionista di vinili e appassionato di Beat italiano, rigorosamente su supporto a 45 giri. D’altro canto il barman Daniele Bavagnoli proporrà cocktail appositamente studiati per tornare indietro di oltre mezzo secolo. Il tutto, nella cornice del “Giardino Salicornia” del bagno La Rotonda, immersi in uno scenario creato per far rivivere i sapori e lo stile di quell’epoca.

Agosto all'insegna del relax, della buona cucina e dell'intrattenimento non invasivo al Romea Beach (bagno 28) di Marina Romea. Ecco gli eventi in programma: mercoledì 2 agosto, giornata dedicata alla Bioginnastica con cena wellness. Sabato 5, a partire dalle ore 18, a grande richiesta ritorna il Cocktail Scalzo in riva al mare con i miscelati di Paolo di Alex & Paul Mercoledì 9, alle ore 21, incontro della serie “Un mare... di stelle” con Oriano Spazzoli che parlerà di cielo estivo e favole gravitazionali. Conduce Livia Santini a supporto dell'Associazione Piccoli e Grandi Cuori Venerdì 11 è la “Notte dei Fuochi di Artificio”, con Buffet dalle 20.30 servito in riva del mare e musica da ballare coi dj Fary & Luca Effe (Balearic Lounge, Afro World, Funky Beat, Remember 80/90s). Venerdì 18, nel pomeriggio è prevista una Esibizione di Karate, mentre dalla tarda mattinata si tiene il torneo giallo femminile di Beach Tennis "Il Sabato delle Donne" con a seguire pizzata e musica. Venerdì 25 è giunta l’ora del “Buon Natale” ...al mare. Nel tardo pomeriggio Babbo Natale sbarca al Romea Beach con regali per tutti i bambini. La spiaggia si trasforma in un presepe con tanto di alberi di natale, addobbi, neve artificiale. Serata con menù tipicamente natalizio secondo la miglior tradizione romagnola con l'assaggio delle prime produzioni del panettone della Deco Industrie.

PRO LOCO - PORTO CORSINI

MARINA DI RAVENNA

Agosto di note all’alba, fuochi, mostre d’arte e folklore

LUANA BEACH, APERITIVI CON DJ SET E LIVE ROCK BAND . IL FERRAGOSTO CON TITTA

Un mese di agosto ricco di appuntamenti quello di Porto Corsini che grazie all’impegno dei volontari della Pro Loco propone appuntamenti per tutti i gusti e tutte le età. Domenica 6 torna il concerto all’alba “Il canto del mare”, magico momento di musica sulla spiaggia del Que Vida, interpretato dal gruppo Pegaso (alle 5.30, in caso di maltempo spettacolo al coperto). Per gli appassionati di arte, invece, dal 5 al 13 agosto sarà allestita una mostra “Collettiva di pittura” di vari artisti del territorio romagnolo presso la sala della Pro Loco. La serata di venerdì 11 invece sarà animata, alle ore 23.30, dall’emozionante scenografia dei fuochi d’artificio, sincronizzati in 4 postazioni nel tratto di spiaggia dalla Diga Foranea al Boca Barranca. L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione tra le Pro Loco di Porto Corsini e di Marina Romea. Sabato 12, alle ore 21, si tiene la festa dell’ospitalità in piazzetta di Via Po col folklore del gruppo spettacolo Club Maurys e un mercatino per le vie del centro. Divertimento per tutti, grandi piccini e ...animali. Domenica 20, torna infatti “Diamoci la Zampa”, consueto appuntamento con la sfilata cinofila presso l’area verde della zona scuola. Domenica 17 settembre, infine, sarà organizzato “Appuntamento in bici”, pedalata aperta a tutti, in collaborazione con la Pro Loco di Marina di Ravenna.

Voglia di musica e divertimento? Il Luana Beach per il mese di agosto propone, tre appuntamenti con happy hours dj set e live (dalle 17.30 alle 19.30). Si inizia domenica 6 con i Free Dogs (Cristian Disposto (voce), Mac Pattuelli (chitarra), Davide Pazzaglia (batteria) e Piero Ravaioli (basso). Si prosegue domenica 13 agosto con i Red Kisses, cover band anni 70 80 90 (italiani e internazionali) con Priscilla Doria (voce), Carlo Torri (chitarra), Marco Riccio (batteria) e Fabio Montevecchi (basso). Martedì 15 Ferragosto l’appuntamento è alle 21.30, in compagnia di Titta, per una favolosa festa di mezza estate. Non solo musica ma anche buon cibo: il ristorante del Luana è aperto tutti i giorni a pranzo e dal giovedì alla domenica anche a cena, con specialità di pesce e i primi in perfetto stile romagnolo a due passi dal mare. Giovani, coppie e famiglie, tutti sono benvenuti al Luana. Per i bambini, ad esempio, c’è un ampio spazio attrezzato e anche nel mese di agosto proseguono le attività del Cre on the beach, il centro ricreativo estivo dedicato ai bambini dai 4 agli 11 anni dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 17, con varie possibilità di orario.


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III MARINA DI RAVENNA

CASAL BORSETTI

Al Finisterre una “sporca estate” fra suoni e visioni Inaugurato quest’anno, il Finisterre è già un punto fermo della riviera di Marina di Ravenna. Per il suo stile balneare ma anche per la varietà e qualità degli eventi da vivere in spiaggia, e il buon mangiare e bere. In agosto il Finisterre Beach prosegue con i concerti di musica live sotto l’insegna “Sporca Estate”, L’appuntamento è tutte le domeniche alle 18, con aperitivo a buffet, mentre il sabato i concerti iniziano alle ore 22. Ecco il calendario: sabato 5, Riccardo Ferrini Just Blue; domenica 6, The Godivas; sabato 12, Los Burritos Santa Fè; domenica 13, Gloria Turrini e Mecco Guidi; sabato 19, Angry Gentlements; domenica 20, Funkier Than a Mosquito's Tweeter; sabato 26 e domenica 27, Jury Acustic Solo. Concerti anche nelle sere di San Lorenzo con le Ladies Zeppelin, primo tributo europeo al femminile dedicato ai Led Zeppelin, di lunedì 14 con gli Scaricatori e di Ferragosto con gli Sleego e le loro musiche celtiche rivisitate, Sempre alle ore 22. Inoltre, il martedì la spiaggia si trasforma in un cinema al chiaro di luna con la rassegna “Finisterre Mon Amour”. I titoli in programmazione ad agosto sono La Pazza Gioia, Lo chiamavano Jeeg Robot, Al di là delle Montagne e Veloce come il Vento. Il ristorante del Finisterre Beach è aperto tutte le sere dal 10 al 15 agosto.

All’Overbeach, un Ferragosto ricco di divertimenti e buona tavola in compagnia degli amici a 4 zampe Le ferie sono il momento in cui ci si può rilassare in compagnia dei propri cari amici a 4 zampe e l’Overbeach è l’ideale per chi vuole trascorrere il tempo in spiaggia con il proprio cane. Ad agosto il bagno di Casal Borsetti propone diversi eventi per vivere la spiaggia anche di sera. Venerdì 4, serata del fritto con musica live; giovedì 10, in occasione della notte di San Lorenzo, è in programma uno spettacolo di fuochi d’artificio tutto da godere, gustando bomboloni caldi; martedì 15, per concludere in bellezza il Ferragosto nel ristorante si potrà degustare una ricchissima paella con musica dal vivo. Il ristorante Overbeach è aperto tutti i giorni a pranzo e a cena con specialità di pesce e la pizza nel forno a legna. Tutte le sere inoltre è possibile fermarsi per un aperitivo in riva al mare, magari in compagnia del proprio cane, che dopo la giornata in spiaggia può essere lavato nella doccia dedicata, inclusa nell’affitto dell’ombrellone e della sdraio. La distanza tra gli ombrelloni è studiata per garantire sia alle persone che agli animali il massimo confort e al confine si estende una grandissima spiaggia libera anche questa aperta ai quattrozampe dove è possibile portarli a fare il bagno. La cura per gli ospiti pelosi che si riscontra nello stabilimento balneare è la stessa che si può avere all’albergo ristorante Bella Romagna in cui i cani sono veramente ben accolti.

LIDO DI DANTE

PRO LOCO - PUNTA MARINA

PORTO CORSINI

Ritmi e delizie di mezza estate al Dante’s Beach

TANTE ANIMAZIONI PER LE FAMIGLIE... E C’È ANCHE LA FESTA DELLA FRUTTA

La bella vita al Quevida: musica, drink e golosità

Proseguono gli appuntamenti estivi del Dante’s Beach. Lino e il suo staff hanno predisposto un imperdibile calendario di eventi per tutto il mese di agosto tra musica, buon cibo e divertimento fino a notte fonda. Tutti i giovedì del mese, a partire dalle ore 21.30, si balla in compagnia della musica di dj Molina. Giovedì 10 agosto il divertimento si moltiplica per la serata speciale di San Lorenzo, musica divertimento e magia per la notte delle stelle in riva al mare. Si continua poi il 14 agosto con l’attesissima Festa di Ferragosto, a partire dalle ore 21.30 e fino a notte fonda. Si cena al Dante’s e si balla con dj Molina. Si prosegue anche il 15, a partire dalle 16, con aperitivo e musica per tutti. Oltre alla musica e al divertimento il Dante’s beach offre nella magica cornice un ristorantino vista mare per gustare pietanze a base di pesce e carne di qualità, dagli antipasti fino al dessert, con proposte dedicate anche ai più piccoli. Non solo serate di festa ma anche giornate di mare e relax in famiglia, postazioni solari con ampi spazi, campi da beach tennis, volley e basket, area giochi per bambini e un’area per il book sharing.

Quello di agosto è un mese fitto di iniziative a Punta Marina, grazie all’organizzazione della Pro Loco, soprattuto per l’animazione dedicata alle famiglie: i lunedì continua il cinema sotto le stelle, con la proiezione di film a offerta libera, mentre il martedì e il giovedì proseguono i giochi dello Spazio Bimbi e il trenino in piazza San Massimiano. Sempre dedicati ai più piccoli gli appuntamenti di clownerie Start Show, in calendario venerdi 11 e 25 agosto (alle 21.30). Il 4 agosto, nella stessa piazza vanno in scena anche le commedie dialettali E zener e Una bona occasio, con la Compagnia del Buon Umore di Porto Fuori. Sul viale dei Navigatori il mercoledì sera si tiene il classico mercatino di opere d'ingegno, riuso e prodotti artigianali naturali. Il fine settimana del 12 e 13 agosto è allestita al Parco pubblico la Festa della Frutta per il buon cibo, con diverse occasioni di intrattenimento per grandi e piccoli. Il 14 agosto di notte, sono previsti spettacolari fuochi d'artificio per festeggiare il ferragosto. Il 19 agosto, in piazza San Massimiano è in programma un concerto lirico di tenori con romanze e canzoni sotto cielo stellato. Sempre un fine settimana il 26 e 27 agosto si tiene la consueta Festa della Birra con stand gastronomici e animaioni varie. La stagione si chiude il 10 settembre con la Festa del Passatore.

Agosto ...in banana al Bagno Quevida sulla lunga spiaggia di Porto Corsini. Tantissimi eventi e buona musica per vivere alla grande le settimane di mezza estate 2017. L’appuntamento del sabato è dedicato a L’Aperitivo con dj set e happy hours dalle 17. Tutte le domeniche concerti dal vivo dalle ore 18. Il 6 agosto, è in programma, in collaborazione con la Pro Loco di Porto Corsini, anche un concerto all’alba, con la musica classica del quartetto Pegaso. Ecco di seguito il programma: domenica 6 agosto, music on con Doobies Girl; domenica 13 agosto è il momento del funk di Vonn Washington and the Funky 4 of us; domenica 20 agosto si balla con il rock & southern stuff dei Gigowatt; domenica 27 agosto, è di scena il ritmo ska steady, aggrosoul degli Shooters. Peraltro proseguono gli appuntamenti fissi della settimana come quello del venerdì dalle 17.30 alle 19.30 con le lezioni per grandi e piccini di perercussioni africane con Omar. Tutti i martedì serata spagnola con paella e sangria a volontà, al costo di 22 euro, mentre il mercoledì sera si può gustare la pizza cotta nel forno a legna con l’offerta speciale: pizza e bibita a 9 euro. Prosegue anche il calendario delle cene a ispirate dalle migliori cucine internazionali: gli appuntamenti nel dettaglio sono nella pagina Facebook del Bagno. Il ristorante è sempre aperto a pranzo e cena con specialità di pesce.


RAVENNASPIAGGE

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IV MARINA ROMEA

• ULISSE

Giro di Polka: ritmi e danze in riva al mare Anche in agosto il Bagno Polka di Marina Romea, nuovissimo stabilimento inaugurato nella stagione 2017, offre numerose iniziative musicali e gastronomiche. Sabato 5, a partire dalle ore 19, l’appuntamento è con Voodoo Sound Club e i loro afrobeat, afro funk e voodoo jazz. Giovedì 10 agosto, dalle 19, si prosegue con lo swing “argentino” dalle tinte etno world e global music di Ema Yazurlo. Sabato 12, alle 19, imperdibile serata in compagnia del gypsy mediterraneo e mittleeuropeo di Note Noir, mentre lunedì 14 serata con Forrò Miòr: ritmo, divertimento e allegria del Brasile. Il ferragosto del Polka si colora di swing italiano, ma non solo, con gli Amar Corda martedì 15 agosto dalle ore 19. Sabato 19, si prosegue con Aldo Betto Trio tra funk, ritmi africani e sonorità esplosive e sabato 26 agosto con Funkier Than A Mosquito’s Tweeter e i loro ritmi straripanti, afro funk e blues viscerale. Ma non finisce qui! Ogni domenica il Polka propone ai suoi ospiti l’aperitivo in compagnia di Dj Click e amici, mentre il 13 agosto serata speciale con Dj Joe Davis e Franco Fusari, un mix di Dj set brazilian, latin Jazz, broken beat,

viale Lungomare 78 - Marina di Ravenna (RA) Tel. Tel. 0544 530515 - 340 9870313 FB: Bagno Ulisse

• LUANA BEACH

viale Lungomare 80 - Marina di Ravenna (RA) Tel. Tel. 0544 531156 FB: Bagno Luana

• LUCCIOLA

viale delle Nazioni 266 - bagno 40 Marina di Ravenna (RA) Tel. 0544 530186 FB: Lucciola - Ballo Scalza

• PETERPAN

viale delle Nazioni 260 - bagno 36 Marina di Ravenna (RA) Tel. 0544 530402 FB: Bagno PeterPan - www.peterpan36.com

• FINISTERRE BEACH

electronica, disco soul e jazz, per prepararsi alla grande alla festa di mezza estate. Musica per le orecchie ma anche per il palato con gli appuntamenti gastronomici del mercoledì sera, cene a tema che esaltano i colori e i profumi dell’estate, accompagnati da vini selezionati (a partire dalle ore 20).

MARINA DI RAVENNA AL LUCCIOLA, OGNI VENERDÌ, IL MITICO BEACH PARTY DI BALLO SCALZA. PER FERRAGOSTO SPECIAL ITALIAN EDITION, E SI DANZA FINO ALLE 3 DI NOTTE

Straordinario successo di pubblico anche nella stagione calda del 2017 per il mitico beach party del Bagno Lucciola, “Ballo Scalza”, in programma ogni venerdì sulla spiaggia di Marina di Ravenna, anticpata da aperitivo e cena in riva al mare a menù fisso o alla carta. Per l’occasione della grande festa di mezza estate, lunedì 14 agosto, la serata di “Ballo Scalza” si propone al pubblico dei nottambuli con la special edition intitolata “Ferragosto Italiano” con cena e musica a tema. Si balla fino alle 3. Dj residente Alex Fox e Checco + prestigiosi guest dj set.

Prosegue per tutto il mese di agosto l’appuntamento con Stradelli di Sabbia, le performances artistiche per grandi e bambini con la direzione artistica di Officine Duende, ogni venerdì alle ore 19. Il 4 agosto l’appuntamento è con Cose da Lupi, teatro degli oggetti a cura di Zanubirio Marionettes, mentre venerdì 11 è di scena lo spettacolo di burattini Valigia a una piazza, a cura del Teatro delle 12 Lune, in programma venerdì 18 il delicato spettacolo di clown senza parole Melafilo proposto da Luca Bellezze e Si chiude venerdì 25 con Ciccio Ninetto che andò per mare, spettacolo di burattini sull’avventura, l’amicizia e il viaggio, allestito dal Teatrino Pallidò. Polka è mare, spiaggia, relax, cucina, libri, sport e musica, tradizione e innovazione: un modo diverso di vivere l’estate.

CASALBORSETTI FUOCHI D’ARTIFICIO, LIVE COVER DEI QUEEN, CLASSICA ALL’ALBA, IN SPIAGGIA AL CALIPSO Sarà un agosto caldissimo a CasalBorsetti e al Bagno Calipso non mancano occasioni di divertimento per tutti i gusti. Continuano gli appuntamenti fissi che scandiscono la settimana di villeggianti e appassionati: i giovedì il torneo di racchettoni, i venerdì sera torneo di Burraco, e il sabato sera karaoke per far cantare tutta la spiaggia. La domenica sera dalle ore 18 PastaAperitivo, tante paste da gustare con cocktail o birra. Per San Lorenzo, il 10 agosto la spiaggia sarà illuminata da un emozionante spettacolo di fuochi d'artificio e bomboloni caldi a tarda notte. Il lunedì 14, dalle ore 21, si balla con il concerto live della cover band dei Queen. Per chi vuole iniziare la giornata di Ferragosto con la pace e l'armonia della musica classica sulla battigia ci sarà il concerto di musica classica all'alba. Sabato 5 agosto (alle ore 16) un appuntamento molto interessante per i più piccoli con il ciclo di eventi: Giocoimparo “Piccoli Biologi sul mare”, laboratorio didattico e interattivo per bambini di tutte le età! Il bagno Calipso è anche ristorante ed è sempre aperto a pranzo e cena con le specialità ogni giorno diverse in base al pescato.

viale delle Nazioni 242c - bagno 28 Marina di Ravenna, Tel 0544 530970

• RUVIDO

via C. Colombo 173 - Punta Marina Terme (RA) Tel. 0544 438400 - 342 8517915 FB: Bagno Ruvido - www.ruvido.org

• QUEVIDA

via Teseo Guerra 29 - Porto Corsini (RA) Tel. 340 4611262 FB: QueVida - www.spiaggiaquevida.com

• POLKA

viale Italia 83 - Marina Romea (RA) Tel. 0544 446606 FB: Polka - www.polka50.com

• ROMEA BEACH

viale Italia 129 - Marina Romea (RA) Tel. 0544 446606 FB: Romea Beach - Bagno Romea

• OVERBEACH

via Ortolani 1 - Casal Borsetti (RA) Tel. 0544 445600 Email: info@overbeach.it

• CALIPSO

via Ciceruacchio 58 - Casal Borsetti (RA) Tel. 0544 445400

• LA ROTONDA

viale Virgilio, 1/B - Lido Adriano (RA) Tel 0544 1886330 Email: info@la-rotonda.it

• DANTE’S BEACH

viale Matelda 2/a - Lido di Dante (RA) Tel 0544 494164 dantesbeach@libero.it •

Pro Loco di PUNTA MARINA

Pro Loco di LIDO ADRIANO

Pro Loco di PORTO CORSINI

via della Fontana 6 - Punta Marina Terme (RA) Tel. 334 2344738 info@puntamarinaterme.it viale Francesco Petrarca 434 Lido Adriano (RA) Tel. 0544 495353

via Po 29/A - Porto Corsini (RA) Tel. 0544 447399 prolocoportocorsini@gmail.com www.portocorsini.info


CINEMA

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CONTROCINEMA

Tra il Santo Graal e il western: un King europeo Il 10 agosto in arrivo La torre nera tratto dalla summa del ciclo letterario del grande autore americano di Albert Bucci*

Di solito agosto non riserva novità cinematografiche. La cinefilia scorre tra seconde visioni nelle arene estive, e pochissime novità. La distribuzione aspetta di sparare le sue cartucce a settembre, quando usciranno i primi film da Cannes e da Venezia. Ma qualcosa merita, nonostante tutto, se si ama il cinema di genere. Per San Lorenzo, il 10 agosto, è in arrivo La torre Nera: la summa del ciclo letterario di Stephen King in un film con protagonista Idris Elba nel ruolo del cavaliere solitario Roland Deschain, e Matthew McConaughey che interpreta Walter Padick, l'Uomo in Nero. Fantasy, Horror, Fantascienza, e Western si intrecciano nella saga di King, e quindi nel film. Il gio-

MASSA LOMBARDA POLANSKI E FLAIANO PROTAGONISTI AL LAVATOIO, CON CARLO LUCARELLI Due gli appuntamenti dedicati al cinema a Massa Lombarda, nel suggestivo Lavatoio. Mercoledì 2 il pianista Pier Marco Turchetti eseguirà una serie di variazioni della colonna sonora di Krzysztof Komeda per Rosemary’s Baby di Roman Polanski (1968). Il 16 agosto l’appuntamento è dedicato a Ennio Flaiano con “Da Fellini ai marziani a Roma”e la proiezione de L’uomo segreto (2003) di Nino Bizzarri. A introdurre la serata saranno Andrea Bruni e lo scrittore Carlo Lucarelli.

CESENATICO UNA VOLTA IL CINEMA , IN PIAZZA DELLE CONSERVE

vane Jake è in cura da uno psichiatra perché vittima di incubi e visioni: un giorno, lo studio medico diventa il passaggio verso un universo parallelo, un mondo distopico, che mescola il feudalesimo medievale dei Cavalieri della Tavola Rotonda e il mito del Far West americano, nel quale conoscerà appunto Roland, il pistolero-cavaliere il cui Graal è la ricerca della Torre Nera, la leggendaria costruzione che tiene in vita tutti i mondi paralleli che esistono e che va protetta dal crollo e dalle mortali ambizioni dell'Uomo in Nero. È però assai probabile che il film non sia una semplice trasposizione del ciclo letterario, anche perché dura solo 95 minuti e l'impresa sarebbe stata degna di una serie Tv in minimo 3 stagioni: ma che piuttosto si configuri come un sequel, come un reset narrativo dal quale partire. Pare infatti che Stephen King abbia volu-

to controllare non tanto la trama narrativa, bensì la caratterizzazione dei personaggi. Pur nella spettacolarità hollywoodiana, il film è opera di europei: il regista Nicolaj Arcel e lo sceneggiatore Anders Thomas Jensen, entrambi danesi. Il che non è certamente garanzia a priori che La torre nera manterrà le aspettative dei fans di Stephen King, ma per lo meno non sarà una semplice messa in scena di effetti speciali. *Albert Bucci (Ravenna, 1968) è direttore artistico del Soundscreen Film Festival e consulente alla selezione del Ravenna Nightmare. È stato docente di Sceneggiatura presso l'Università Iulm di Milano, e produttore esecutivo di spot pubblicitari. In una vita parallela, possiede anche una laurea in Fisica Teorica. (Il suo vero nome è Alberto, ma in effetti è meglio noto come Albert).

FESTA del PARTITO DEMOCRATICO CASTIGLIONE DI CERVIA Piazza Tre Martiri, 21 Joe di Brutto

11 - 21 agosto 2017 Duilio Pizzocchi e Davide Lazzarini Duo

Gianluca Berardi Caiman

I Band Orchestra spettacolo Cervese

Ballerini “Le Comete di Romagna”

Nuova Romagna Folk

Bucci Band

Mirco Gramellini

Grande Evento

Luca Bergamini

C’ERA

“C’era una volta il Cinema” è il titolo della rassegna di proiezioni gratuite in piazza delle Conserve a Cesenatico che ha la peculiarità di proporre film classici del cinema italiano nel loro formato originale: la pellicola. Gli appuntamenti di agosto sono per venerdì 4 alle 21.30 con Risate di gioia di Mario Monicelli con Totò, Anna Magnani, Ben Gazzara, Fred Clark, Gina Rovere. Venerdì 18 invece sarà la volta del classico Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica con Marcello Mastroianni, Sophia Loren, Aldo Giuffrè, Tina Pica.

SPECIALITÀ GASTRONOMICHE DA NON PERDERE: minestre fatte in casa: cappelletti, tagliatelle, strozzapreti; le migliori specialità di carne e pesce, grigliata, pesce fritto, anguille e rane al sugo.


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LIBRI

SAN MAURO PASCOLI/1

SAN MAURO PASCOLI/2

La s-ciuptéda: Elena Bucci per Pascoli A Villa Torlonia prima nazionale per lo spettacolo scritto da Miro Gori Per la rassegna “Il giardino della poesia”, giovedì 3 agosto al giardino di Casa Pascoli l'associazione culturale Sammauroindustria presenta lo spettacolo, prima nazionale, realizzato per il 150° dell'assassinio di Ruggero Pascoli, padre del Poeta, dal titolo La s-ciuptèda: l'attice Elena Bucci legge i monologhi nel dialetto romagnolo di San Mauro di Gianfranco Miro Gori con musiche di Luigi Ceccarelli. Domenica 6 agosto alle 21.15 si conclude il festival con l'anteprima nazionale dedicata a “I cantautori genovesi - David e Chiara Riondino interpretano”, accompagnati dalla Banda musicale di San Mauro Pascoli diretta dal Maestro Fabio Bertozzi e con il coordinamento musicale Maestro Fabio Battistelli. Insieme daranno voce e musica alle più belle e famose canzoni dei cantautori genovesi: De André, Paoli, Tenco, Lauzi...

Canfora e Fusaro difendono la Rivoluzione russa Giovedì 10 agosto alle 21 a Villa Torlonia, parco Poesia di San Mauro Pascoli, torna la formula del “processo”. In questo caso sotto accusa sarà La Rivoluzione russa e per l’accusa si pronunceranno Marcello Flores e Maurizio Ridolfi, mentre per la difesa si schierano Luciano Canfora e Diego Fusaro (nella foto). Presidente del tribunale è Miro Gori.

CESENATICO

MARINA DI RAVENNA

Al porto canale racconti di mare Roberto Mercadini tra Giuseppe Garibaldi e Joseph Conrad Due appuntamenti con Roberto Mercadini al porto canale di Cesenatico. Il 3 agosto protagonista della serata sarà l’eroe dei due Mondi: Giuseppe Garibaldi, in una serata dal titolo “Il marinaio Garibaldi” per la rassegna “Racconti di mare”. Si replica poi il 31 agosto con l’appuntamento dal tiolo “Il compagno segreto” di Joseph Conrad. Letture di racconti a cura di Roberto Mercadini, alle 21.

Massimo Cirri e la magia della radio Massimo Cirri, conduttore della trasmissione di culto Caterpillar su Rai Radio2, parlerà di radio presentando il suo libro Sette tesi sulla magia della radio (Bompiani). “La radio, strumento senza fili, che non ci chiede di abbrutirci sul divano, vive anche nel buio, sa interferire in modo dialogico e non invadente grazie alla natura poligama, porosa e sempre, costitutivamente, sintonica che le appartiene”. Cirri dialogherà con Matteo Cavezzali venerdì 11 agosto alle 21 al bagno Marabou di Marina di Ravenna. Ingresso gratuito.

AGENDA STORIE

DI

ROMAGNA

CON

ROBERTO MERCADINI

In piazza del Popolo a Ravenna, martedì 1 agosto il cesenate Roberto Mercadini presenta il suo spettacolo “Rapsodie romagnole”. Con la sua verve da monologhista Mercadini si esibisce in un caleidoscopio scatenato di storie e personaggi che partono dalla terra di Romagna o che alla Romagna arrivano attraverso tortuosi percorsi.

CE

LO CONTO IO IL FATTO CON

NEVIO SPADONI

In piazza Marinai d’Italia a Marina di Ravenna, il 2 agosto alle 21 il poeta Nevio Spadoni sarà protagonista di una serata dal titolo Ce lo conto io il fatto... per una serie di racconti un po' demenziali, in un italiano dialettizzato, tipico del parlare delle persone non acculturate di una volta, scritti e interpretati dallo stesso autore.

I VIAGGI MANCATI TUTTE LE SERE Piano Bar - Giochi vari - Pesca gigante. Gastronomia: cucina tradizionale romagnola, pizzeria. Le nostre specialità: Minestre al mattarello, lumache, cinghiale, rane. PRENOTAZIONE TAVOLI BALERA ALL’APERTURA DEL FESTIVAL

DI

GIGI RIVA

A

SANTARCANGELO

Sabato 26 agosto per la rassegna “I denti mancanti” appuntamento con “I viaggi mancati” di Gigi Riva, riflessioni con lo scrittore ed editorialista del gruppo Espresso. Nella sua lunga carriere d’inviato, Riva ha girato mezzo mondo. Ci sono, però, alcune mete che non ha mai raggiunto. In una chiacchierata tra amici, racconta il sogno di viaggi mai fatti di persona, ma solo con i desideri e le fantasie.


LIBRI

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L’INTERVISTA

Fois: «In letteratura nessun luogo è un non-luogo» L’autore nuorese torna al noir con il suo ultimo romanzo Del dirsi addio e sarà ospite alla rassegna “Cervia ama il libro” Scrittore sardo da tempo trapiantato a Bologna Marcello Fois, ex professore di italiano innamorato di Manzoni e Deledda, dopo la serie di romanzi dedicati alla saga sulla famiglia sarda dei Chironi, torna alla sua prima passione, il noir, raccontando il mistero di un bimbo di cui si perdono le tracce sulle alture di una Bolzano bianca di neve. Abbiamo intervistato Marcello Fois che sarà ospite il 9 agosto de “La spiaggia ama il libro” a Cervia in Piazzale Maffei alle 21.30. Con Del dirsi addio sembra allontanarsi dai suoi romanzi precedenti, lascia l’assolata Sardegna per l’innevata Bolzano, lascia le tematiche affettive per entrare, o meglio tornare, nel noir. Eppure anche qui alla fine ritroviamo i conflitti familiari, il dolore e i silenzi. In che modo si è riavvicinato al noir e come se ne è servito per mettergli dentro il suo modo di fare letteratura? «Parte della mia risposta è contenuta nella sua domanda, Del dirsi addio è un ritorno nel senso più etimologico del termine. È cioè un riprendere un antico spazio, ma con la certezza di non essere più gli stessi di quando l’avevamo lasciato. Undici anni di saga Chironi mi hanno molto segnato perché quando si vive così a lungo in un luogo che ci si illude di aver inventato, si finisce per dover ammettere che quel luogo esisteva da prima e ti ha formato. Da Memoria del vuoto in poi mi sono detto che potevo esiliare dalla “letteratura di genere”, ma alla fine ho sentito una grande nostalgia della libertà di disobbedire che quella letteratura concede e sono ritornato al noir. Solo che non ero più lo stesso. Una genetica più sottile si è imposta nella mia scrittura. Con questo romanzo ho sperimentato connessioni inusuali per un poliziesco. Credo che in fondo ho sempre cercato la fusione tra romanzo eminentemente “letterario” e romanzo “di genere”». I suoi romanzi, e questo in particolare, sembrano avere trame molto studiate, è così o scrive di getto? Ha avuto riferimenti letterari che l'hanno condotta ad addentrarsi in questo genere con commissari e misteri irrisolti? «Scrivo apparentemente di getto. O meglio dico a me stesso che sto scrivendo di getto, ma non credo sia sempre vero. Di getto avvengono certe svolte all’interno di una storia a cui

penso ossessivamente per molti mesi prima di scrivere anche una sola riga. Faccio, per così dire una specie di training in modo che quanto studio minuziosamente sembri scritto di getto. A volte succede, a volte no. Scrittura e narrazione non sempre convergono: grandissimi scrittori non sempre sono narratori abili e grandissimi narratori qualche volta sono scrittori mediocri. Io, limitatamente a quello che potremmo definire romanzo di genere, preferisco quelli che esercitano al meglio sia scrittura che narrazione: Durrenmatt, Sciascia, Stevenson, Buzzati, Gadda, Simenon, Glauser, Caine… e altri». Descrivendo il luogo turistico in cui ambienta la storia dice che il protagonista non riusciva a smettere di sorprendersi della “assenza di avvenimenti” di quella città che era una specie di “immenso outlet”. Crede che

to per il teatro: il tentativo era di trattare come vivente, pensante, un personaggio che all’interno di un ulteriore saggio sarebbe comunque apparso definitivamente scomparso. Forse Quasi grazia si potrebbe definire un romanzo in forma teatrale, o una pièce narrativa non so. Sta di fatto che mi piaceva l’idea di fare in modo che le tappe fondamentali della vita di Grazia Deledda fossero rivissute piuttosto che semplicemente trasmesse. Fare interpretare tutto ciò da Michela Murgia è un’idea che mi è venuta in corso d’opera. Quanto più mi rendevo conto che parlando della Deledda stavo parlando di sistemi più universali inerenti al rapporto tra uno scrittore e il suo territorio, la sua lingua, il suo genere (essere donna e scrittrice quando l’ha deciso Deledda non era altrettanto facile che oggi). Da qui l’idea che semmai in qualche modo qualcuno fosse stato così pazzo da mettere in scena Quasi Grazia avrebbe dovuto interpretarla un’altra scrittrice, sarda. Quel qualcuno c’è stato, si chiama Massimo Mancini che, per lo Stabile della Sardegna, ha deciso di finanziare la produzione teatrale del testo con la Murgia come protagonista e Veronica Cruciani come regista». Come mai secondo lei Grazia Deledda, pur essendo una dei pochi autori italiani ad aver ricevuto il Premio Nobel, è un personaggio letterario di cui si parla così poco e a scuola spesso non è nemmeno citata? «Come mai le donne scrittrici italiane sono così poche nel canone del Ministero della Pubblica Istruzione? Perché da quindici anni una donna non vince il Premio Strega? Deledda è fra le scrittrici più famose del mondo, giudicarla dall’osservatorio italiano rivela la nostra provincialità. Anche lei, come molti scrittori sardi è dovuta emigrare sul "continente" per far sentire la sua voce di autore, è un destino irrimediabilmente comune? «Non così comune, conosco grandissimi scrittori che hanno agito in Sardegna. Anche perché l’andarsene dei sardi non è esattamente un congedarsi. Noi addio alla nostra terra non riusciamo mai a dirlo veramente». Matteo Cavezzali

«L’andarsene dei sardi

non è un congedarsi Noi addio alla nostra terra non riusciamo mai a dirlo veramente

»

LA RASSEGNA ANCHE TOZZI

E

RIONDINO

A

MILANO MARITTIMA

Numerosi gli appuntamenti con libri e autori tra Cervia e Milano Marittina fino a Ferragosto per la rassegna “Cervia ama il libro”. Tra questi c’è quello dell’1 agosto con Mario Tozzi e il suo Paure fuori luogo. Perché temiamo le catastrofi sbagliate alle 21.30 in viale Ravenna a Milano Marittima, stesso posto e stesso orario dove il 4 agosto ci sarà invece David Riondino con Lo sgurz (Nottetempo). Cosa è lo Sgurz? Lo spiega Riondino stesso: «Lo sgurz è qualcosa di indefinibile che talora appare negli eventi e nelle persone. Cercavamo di inseguirlo e di definirlo in uno spettacolo a metà anni ottanta dal titolo “Chiamatemi Kowalsky”, in cui Paolo Rossi e io, si presumeva che questo tal Kowalsky, di cui raccontavamo le gesta, avesse lo sgurz. Quando gli prendeva un colpo di sgurz faceva cose apparentemente poco logiche e coerenti, entrava in un’altra dimensione. Il termine poi precipitò in un film di Salvatores, “Kamikazen – ultima notte a Milano”, che aveva nella locandina la dicitura “il primo film con lo sgurz”, nientemeno. Sgurz mi ricorda una Milano viva, sentimentale, intelligente, in anni nei quali si contrapponeva alla Milano da bere un vitalismo malinconico e sensuale, sempre sorretto da una forte vocazione alla gioia, che circolava tra le canzoni di Jannacci e di Gaber, nei poemi di De André e Guccini, nei romanzi di Benni, e, in giro per l’Italia, nei disegni di Pazienza e nelle azioni del manipolo di Tango (Staino, Hendel, Pietrangeli)». La rassegna si concluderà come tradizione con lo sbarco di alcuni autori sulla spiaggia del Grand Hotel di Cervia il giorno di Ferragosto e con l’omaggio di un libro ai tanti turisti negli alberghi della località. Per il programma completo degli incontri: http://www.cerviamailibro.it.

le località turistiche italiane risentano di uno svuotamento ambientale e tendano a risultare letterariamente dei non-luoghi? «Nessun luogo è un non-luogo per la letteratura. Lo scrittore non fa sociologia o antropologia: lo scrittore racconta e raccontare un non-luogo può essere altrettanto appassionante che raccontare un luogo. Dentro a questi non-luoghi si aggirano persone e si conducono vite incredibilmente interessanti anche se ciò non appare con evidenza. La Tv, la pubblicità ci hanno convinto che esistano standard di “vita vera” assai distanti dalla vita vera. Chi crede a questi messaggi vive la propria esistenza come uno strappo. In questi non-luoghi si tenta di ricucire questo strappo. Ne consegue un’umanità davvero letteraria». Recentemente ha debuttato con Quasi Grazia un lavoro teatrale ispirato a Grazia Deledda e interpretato da Michela Murgia, come è stato scrivere per il teatro? «Non è esatto dire che ho scrit-


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LIBRI

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L’ANTICIPAZIONE

SAGGISTICA

Dante 2021 tra Augias e Ruggeri

Alla scoperta dei misteri tra la Bassa e Rimini

A settembre la nuova rassegna dedicata al Sommo tra incontri e teatro Un altro passo avanti verso il settimo centenario della morte di Dante Alighieri per il Festival dedicato al padre della lingua italiana, che giunge quest’anno alla VII edizione, naturalmente a Ravenna. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, Dante2021 è un viaggio che riparte da «il lungo studio e ’l grande amore» (Inferno I, v. 83). Dal 13 al 17 settembre i luoghi danteschi della città accoglieranno il programma di incontri, spettacoli e concerti – tutti a ingresso libero e preceduti da Dante Hors d’Oeuvre, “piccole letture dantesche” dal 6 al 9 settembre. Tra gli eventi clou dell’edizione, “Dante parla russo” con Alexander P. Lobodanov dell’Università Lomosonov di Mosca, Preside della Facoltà di Arti e Direttore del Dipartimento di Semiotica e teoria dell’arte. Accompagnato da letture – testi scelti da Pukin a Blok, da Achmatova a Mandel’tam, di cui sarà interprete Alessandro Libertini della Compagnia “Piccoli Principi – Lobodanov illustrerà la grande diffusione dell’amore per l’opera dantesca in Russia e quanto questa abbia contribuito ad arricchire la stessa poesia russa. E poi la mostra con le 22 Visioni dantesche di Aristide Foà, bibliotecario a Parma e cultore dell’arte a tutto tondo, profondo conoscitore di musica classica e appassionato pittore. Dopo la Russia, ci saranno poi gli Stati Uniti: arriva infatti dalla Columbia University di New York la dantista Teodolinda Barolini, per una conversazione dal titolo “Paradiso: realismo e realtà”, mentre a teatro ci saranno Sandro Lombardi e David Riondino: mettendo a confronto i personaggi della prima cantica con grandi icone o momenti cruciali del nostro tempo, Inferno Novecento (drammaturgia di Fabrizio Sinisi e regia di Federico Tiezzi) si propone come un racconto visionario dell’anomalo, tremendo secolo passato, che ora attualizza il poema e ora nobilita le prose moderne, sempre con grande pathos nella lucida interpretazione di Lombardi e Riondino (venerdì 15 settembre). Tra gli ospiti anche lo stilista e imprenditore Brunello Cucinelli, mecenate che ha più volte ricordato il valore dell’arte come “risorsa necessaria, e il filologo e critico Carlo Ossola. Il premio Dante-Ravenna 2017 sarà assegnato a Corrado Augias, giornalista (Panorama, La Repubblica, Espresso), scrittore e conduttore televisivo italiano, autore di libri e programmi che hanno catturato l’attenzione e l’immaginazione di lettori e spettatori, mentre il premio Musica e parole 2017 a Enrico Ruggeri, cantautore del rock italiano le cui creazioni hanno accompagnato generazioni. Enrico Ruggeri Per il programma nel dettaglio: www.dante2021.it.

BIBLIOTECHE

Visite notturne alla Classense Dopo lo straordinario successo (nella foto) dell’apertura serale della magnifica Biblioteca Classense di Ravenna, in via Baccarini, con visite guidate a gruppi di una ventina di persone che portavano a scoprire meandri, sale e corridoi normalmente non accessibili al pubblico e che raccontano una storia secolare di cultura e conoscenza, i nuovi appuntamenti sono per venerdì 4 agosto e venerdì 1 settembre alle 20.30. L’ingresso è gratuito e la prenotazione obbligatoria a: prenotazioni_eventi@classense.ra.it.

PRESENTAZIONI VANOLI, BALDINI E CAVINA, TRE AUTORI ALL’ANTICO PORTO Proseguono gli appuntamenti letterari all’Antico Porto di Classe, a Ravenna. L’1 agosto l’ospite sarà Alessandro Vanoli, intervistato dalla giornalista Anna De Lutiis sul suo libro dedicato al viaggio. I libri tornano protagonisti poi a fine mese con l’incontro con il romanziere e studioso delle tradizioni locali Eraldo Baldini, intervistato da Federica Angelini di R&D Cult, e anche giovedì 31 agosto quando protagonista sarà lo scrittore casolano Cristiano Cavina intervistato da Elena Nencini e che ha di recente pubblicato il romanzo Fratelli nella notte per Feltrinelli. Ogni serata prevede per chi lo desidera una visita guidata e l’aperitivo alle 19, alle 21 l’incontro con l’autore. I biglietti sono di 5 euro a persona (ingresso + incontro) e 10 euro a persona con prenotazione obbligatoria per anche la visita e l’aperitivo.

Continua la meritevole opera de Il Ponte Vecchio di pubblicare storie sul territorio affidandole a profondi conoscitori dell'argomento che però si rivolgono in modo divulgativo, quasi narrativo, a un pubblico vasto di non specialisti. E così, spicca il volume che si è aggiunto quest'anno alla collana, Misteri e curiosità della Bassa Romagna, per il territorio che ricopre, per il fascino di cittadine come Lugo e Bagnacavallo in particolare, e soprattutto per le firme che sono ancora una volta quelle di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi. Dentro si trovano anche chicche di storie letterarie, come quella dell'alfonsinese che organizzò la pubblicazione di Lady Chatterley o la morte della figlioletta di Lord Byron in un convento di Bagnacavallo. E ancora più recenti sono le ottanta pagine illustrate (sempre per Il Ponte Vecchio) e curate da Danilo Re dal titolo Leggende di Rimini e della sua provincia. Ogni luogo in Italia ha la sua “fola” da raccontare e la provincia di Rimini non fa eccezione. Seguendo questa trentina di racconti si disegna quasi una storia parallela del territorio, attraverso luoghi misteriosi e in compagnia di una varia e mostruosa umanità: una sorta di bestiario medievale in cui gli esseri fuori dalla norma sono eroi e santi, maghi e streghe, criminali e fantasmi, fate e orchi, demoni, creature fantastiche e antiche divinità decadute. «Secondo Umberto Eco ogni libro dovrebbe giustificare la propria esistenza; la motivazione per la pubblicazione di questo testo è quasi banale: non esisteva una simile raccolta prima d’ora, e buona parte di queste storie rischiava davvero di scomparire per sempre, perché tramandate solo oralmente» spiega l’editore. L’autore ha impiegato oltre un quarto di secolo per recuperare i materiali su cui ha lavorato con la sua personale impronta.

NARRATIVA

Bon e una storia “nera” di riscatto al femminile Pensate a cosa potrebbe andare storto nell'ordinaria vita di una madre di famiglia casalinga, e ci andrà. Anzi, succederà anche quello che non siete riusciti a immaginare. Del resto il titolo è piuttosto esplicito: La ragazza che andò all'inferno, romanzo del ravennate Stefano Bon da poco in libreria per Castelvecchi che fa vivere un vero inferno di solitudine e di soprusi alla propria protagonista. In una discesa che sembra non poter aver fine, Anna si sorprende diversa da ciò che pensava di essere e il riscatto passerà per una strada poco prevedibile e che dovrebbe essere secondo il sentire comune perolmeno discutibile, se non inaccettabile, sicuramente molto “noir”. Una galassia di donne la circondano, ognuna portatrice di un proprio dolore. Una storia di riscatto, dal confine morale incerto.


LIBRI

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LA LETTURA/1

LA LETTURA/2

Da Fellini a Longanesi: romagnoli doc ritratti dalla penna milanese di Fasanotti

Racconti (anche dalla Romagna) per l’almanacco

e finiscono a tavola”.Non mancano i criminali romagnoli come il bandito Stefano Pelloni detto il Passatore, Mussolini e il gerarca fascista ravennate Ettore Muti che aveva la fama di essere «il più ignorante tra i gerarchi fascisti», primato da non sottovalutare. La vicenda più interessante, e forse un po’ meno nota, è quella della figlia di Mussolini Edda Ciano che rimasta vedova si innamorò di Leonida Bongiorno, un partigiano comunista, e fu trascinata in una storia d’amore paradossale e irrazionale, come spesso sa essere l’amore. Interessante anche la lettura che l’autore dà di Francesca da Rimini, ricordando che a lei Dante dedicò i versi tra i più belli e tristi della Divina Commedia, nel Canto V dell’Inferno: «Io venni in luogo d’ogni luce muto». Tra gli altri compaiono anche «L’asso dei cieli» Francesco Baracca, pilota divenuto simbolo della città di Lugo che l’autore descrive come “giovane alto, prestante nel suo fisico statuario, un poco snob, due baffetti a ravvivare un’espressione facciale leggermente rigida, era molto corteggiato dalle donne”. L’ultimo capitolo è dedicato a Marco Pantani. Il giornalista si concentra soprattutto sul giallo della sua morte. Pare che Pantani nell’ultimo periodo avesse annotato una frase sul suo quaderno, tratta da Il mestiere di vivere di Cesare Pavese: «Tutto ciò che temiamo finisce sempre per accadere». Una frase drammaticamente premonitrice del suo amaro destino. Matteo Cavezzali

È uscito per Quodlibet L'almanacco 2017: Mappe del tempo - Memoria, archivi e futuro con una raccolta di racconti di autori più o meno noti in gran parte emiliani curata da quel genio della bassa che è Ermanno Cavazzoni. Come in tante raccolte i racconti sono molti diversi e non tutti imperdibili, ma certo è curioso come ne spicchino alcuni in particolare ravennati. Tra questi c'è Matteo Cavezzali, collaboratore di R&D Cult, curatore di ScrittuRa Festival, che ambienta a Ravenna e precisamente al Moog Slow Bar una storia divertente e ben scritta, una c o nve r s a z i o n e nell’arco di una sera in cui emerge un personaggio che diventa maschera e metafora e che lascia l’amaro in bocca. Un ottimo spunto è quello da cui parte il racconto di un autore nato a Faenza, Fabio Donatini, che riattualizza l'idea sempre affascinante del viaggio nel tempo, lo stesso che usa anche Paolo Albani (lui, invece, di Pistoia ma a Lugo ci è stato spesso di recente per presentare un'incredibile impresa editoriale, il libro d’artista dedicato all’Ulisse di Joyce) per prendersi gioco della vanità degli scrittori. (fe. an.)

«Se dici che hai sete e ti danno da bere il vino al posto dell’acqua sei arrivato in Romagna». C’è qualche caratteristica che rende romagnolo un romagnolo? Se lo sono chiesti in molti, senza darsi risposta che andasse al di là del motto di spirito. È vero però che diversi romagnoli hanno avuto una forte influenza nella cultura, nella politica e nello sport. Una casualità? Non secondo Pier Mario Fasanotti, giornalista milanese – dunque lontano da ogni sospetto di “patriottismo romagnolo” – che nel suo ultimo libro Tra il Po, il monte e la marina. I Romagnoli da Artusi a Fellini (Neri Pozza) ha stilato una serie di ritratti di romagnoli famosi. Tra questi quello che pare suscitare più ammirazione da parte dell’autore è sicuramente il regista Federico Fellini, che raccontava di essere nato su un tratto ferroviario del litorale romagnolo, ossia tra Viserba e Riccione: «una bugia innocente, fantasiosa e facile da smontare visto che quel giorno, il 20 gennaio, i treni erano in sciopero». Fellini fu artefice dell’immagine della Romagna nel mondo, quella nostalgica di Amarcord e quella dei ragazzi festaioli e perdigiorno de I vitelloni. Tra gli scrittori riportati da Fasanotti non possono mancare Pascoli, il poeta Tonino Guerra e il giornalista più irriverente, Leo Longanesi di Bagnacallo (di cui ricorre quest’anno il sessantesimo anniversario dalla morte) che diede alla luce aforismi che hanno saputo raccontare meglio di chiunque altro l’Italia rivoluzionaria nell’animo e al tempo stesso immobile: “Qui tutte le rivoluzioni cominciano per strada


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5 e 6 agosto - loc.Traversa area sportiva XVII° Sagra del Farro Biologico 5 e 6 agosto - loc. Pietramala Sagra della bistecca fiorentina 14 e 15 agosto - loc. Traversa XXVII° Sagra della polenta 26 e 27 agosto - loc. Pietramala Sagra della Polenta

AD AGOSTO RIFUGIAMOCI NELL’ ALTO MUGELLO L’Alto Mugello, un pezzo di territorio toscano che guarda la Romagna, con i borghi di Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola, ti aspetta. Una fuga dalla calura per partecipare alle tante manifestazioni e iniziative. E per gustare i saporiti piatti della cucina di tradizione.

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2017

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LUNE DI MUSICA Palazzuolo sul Senio – 7 e 21 agosto ore 21,00 Aperitivo e concerti acustici nella suggestiva Piazza del Grano Info: 055 8046125 - www.prolocopalazzuolo.it

W LA PATATA Firenzuola, centro storico – 27 agosto 3° mostra mercato della patata di Firenzuola. Nei ristoranti specialità tipiche a base di patata. Info: 055 8199477 – firenzuolaproloco@gmail.com

EVENTI A BADIA DI MOSCHETA

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6 agosto a Crespino sul Lamone Sagra della Piadina 11, 12 e 13 agosto a Crespino sul Lamone Sagra del Cinghiale Tutti i giovedì di agosto Soffitte in piazza - mercatino dell'usato e di hobbistica nel centro storico A PALAZZUOLO SUL SENIO Info: 055 8046125 - www.prolocopalazzuolo.it

dal 12 al 15 agosto Sagra del cinghiale 13 agosto Hobby Senio Mercatino di hobbistica, antiquariato, artigianato e mostra scambio 1 e 8 agosto Mercantico Piccole care vecchie cose per risvegliare dolci ricordi

NEL MUGELLO SOTTO IL CIELO DI GIOTTO

MUSEO DEL PAESAGGIO STORICO DELL'APPENNINO Loc. Moscheta - Firenzuola Info: 055 8144900- 055 8144304 - 335 7549072 - museo.moscheta@gmail.com

LE MADONNE DI GIOTTO E LA PITTURA DEL TRECENTO 10 giugno - 29 ottobre Celebrazioni per i 750 anni dalla nascita

5 agosto ore 21, "Moscheta in Musica 2017 - Moby Dick Blues”, spettacolo teatrale e musicale presso il Chiostro della Badia; ingresso gratuito 6 agosto ore 18, "Il Museo in Musica 2017 – Combo Social Swing” presso il Chiostro della Badia, ingresso gratuito 6 e 20 agosto ore 10,30, “Chiare, Fresche e dolci acque... del Rio Rovigo” escursione da Moscheta fino al torrente Rovigo 12 e 13 agosto ore 11,30, partenza dal Museo di Moscheta, “Grande traversata del Parco Giogo Colla di Casaglia con notte a Monte Acuto” 19 Agosto ore 20,30 “Serata da Gufi: Gufi, Civette, Allocchi...” 26 e 27 agosto dalle 16,30 “Trekking e Salsicciata Western con notte al Rifugio La Serra” escursione a piedi o a cavallo al con grigliata, falò, e notte al Rifugio La Serra 27 agosto ore 15,45 "Moscheta in Musica 2017. De’ Soda Sisters” agri Folk popolare, vecchie canzoni anarchiche e popolari appartenenti alla tradizione toscana e del sud Italia; ingresso gratuito.

L'itinerario comprende: a Vicchio nel Museo Beato Angelico esposizione del prestito della grande tavola di Giotto La "MADONNA DI S. GIORGIO ALLA COSTA". A Borgo San Lorenzo nella Pieve di San Lorenzo "LA VERGINE COL BAMBINO" di Giotto. Altri dipinti e affreschi trecenteschi in diversi luoghi del Mugello. A Crespino sul Lamone (Marradi) nella Chiesa di S. Maria Nascente è la MADONNA CON BAMBINO E ANGELI, di Jacopo del Casentino (1342). Tutti i giorni 9.00-18.00. Info: Sig.ra Rina: 055 804709

Per informazioni, l’elenco completo degli eventi, le offerte dell’ospitalità, dove mangiare, consulta il sito www.mugellotoscana.it


ARTE

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LA MOSTRA

«Il compito della fotografia è esprimere» A Cervia lo sguardo sul paesaggio di Franco Fontana e quattro autori romagnoli (Pioggia, Tazzari, Villa, Zani) di Sabina Ghinassi

Glocal è probabilmente il termine più appropriato per definire la fotografia di paesaggio italiana. Ed è alla fotografia di paesaggio che Cervia, nell’ambito delle rassegne estive organizzate in collaborazione con Cna Ravenna con curatela del fotografo Mirco Villa (presente anche tra i fotografi in mostra) e prestiti importanti dalla Fondazione Fotografia di Modena, dedica un’esposizione tematica al Magazzeno del Sale. Lo speculum della mostra è la visione poetica di Franco Fontana, uno dei protagonisti della fotografia contemporanea, unita a quella dei quattro fotografi ravennati Mirco Villa, Fabrizio Zani, Luigi Tazzari e Vincenzo Pioggia. Un glocal che, soprattutto nella fotografia di paesaggio italiana, è diventato sempre di più una polifonia di voci in grado di rappresentare il policentrismo culturale italiano. Un policentrismo che è da intendere non come provincialismo vernacolare, ma come varietà straordinaria di possibilità. Nessun altro territorio del mondo può, infatti, affermare l’immensa ricchezza di diversi orizzonti e culture dell’Italia, la non uniformità di ambienti ed ecosistemi, dalle Alpi alla Sicilia, sino al nostro territorio – la Romagna –, così vario perché fatto di palude e pianura, colline, boschi, friche, montagne, mare, lacerazioni industriali e antropiche. Tutto in Italia è differente e i fotografi di paesaggio, dalla seconda metà del secolo scorso, hanno saputo raccontare questa eccezionale varietà meglio e prima di tanti altri. Ognuno di loro ha scritto il suo personale diario di viaggio e ognuno lo ha fatto mettendosi in gioco. Franco Fontana, modenese, nato nel 1933, è uno di questi fotografi. Ha iniziato a fotografare all’inizio degli anni ’60 con una Kodak Retina presa a noleggio nei week end, poi ha acquistato una pentax a rate di 5mila lire al mese, come facevano tanti fotografi amatoriali. Da allora Fontana, premiato dal successo internazionale, non ha più smesso di fotografare, seguendo un piacere quasi fisico e onnivoro, fedele a un eclettismo curioso che lo ha spinto nei territori della moda, del reportage, del nudo femminile e, i lavori in mostra lo testimoniano, del paesaggio, naturale e urbano, alla ricerca della sua Bellezza. In lui il paesaggio si trasfigura, assumendo valenze fortemente pittoriche, geometriche e astratte, seguendo una sorta di riduzione all’essenziale, della quale dice “si tratta sempre di cancellare per evidenziare. In ogni situazione cerco la significazio-

A sinistra un’opera di Franco Fontana, sopra un’immagine di Villa, in basso di Pioggia

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ne, la sintesi delle cose affinché da oggetto diventino soggetto […] il compito della fotografia creativa non è illustrare o rappresentare ma esprimere». Altro tratto fondamentale dell’opera di Fontana è il colore, un colore sempre forte e timbrico. «Fotografo il colore perché fortunatamente vedo a colori: ritengo il colore più difficile del bianco e nero, che è già un’invenzione perché la realtà non è mai accettata per quello che è a livello creativo e conseguentemente va reinventata. Il mio colore non è un’aggiunta cromatica al bianco e nero ma diventa un modo diverso di vedere, essendomi liberato da quelle esigenze spettacolari che hanno caratterizzato la fotografia a colori, accettando il colore come un traguardo inevitabile nell'evoluzione della fotografia», spiega. Insieme a quelle di Fontana, in mostra, sono esposte alcune opere di quattro autori ravennati che raccontano, con lingue e sguardi diversi, il paesaggio del nostro territorio. Lo fanno attraverso quella stessa fedeltà messa in atto da Fontana, seguendo quindi strade personali, ugualmente intense ed evocative. Come Fontana ritrovano il loro paesaggio attraverso la fotografia, la loro invenzione/rivelazione di paesaggio: un hic et nunc differente per ognuno di loro. È un codice di sorprendente bellezza che muta come mutano gli affetti e i pensieri e scivola sulle incandescenti immagini di Mirco Villa, sulla suggestione affascinante di Vincenzo Pioggia, sulla densità poetica struggente di Fabrizio Zani, sulla sospensione silenziosa di Luigi Tazzari, prendendoci per mano e insegnandoci un altro sguardo, infinitamente libero, sul nostro paesaggio. “Linee e forme. Cervia, la Romagna e altri paesaggi”, Magazzeni del Sale, Cervia, sino al 27 agosto, aperto tutti i giorni dalle 20 alle 24


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ARTE

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RIMINI

FAENZA

Piovaccari e il suo atlante di visioni struggenti

RACCCONTI DELLA VALLE DEL SENIO A PALAZZO MILZETTI

Luca Piovaccari è uno degli artisti più intensi della generazione di mezzo del nostro territorio. Cesenate, poco più che cinquantenne, lavora con discrezione sulla soglia liminale che divide la fotografia dalla pittura e dal disegno da quasi tre decenni. Le sue installazioni di acetati, le sue rêverie di paesaggi di grande formato in bianco e nero, sono opere di grande potere evocativo e poetico. In contemporanea con la personale “Rivoluzioni”, curata da Alberto Zanchetta al Palazzo Ducale di Massa e aperta sino al 6 agosto, Rimini dedica a Piovaccari una personale negli spazi della Far, con curatela di Giancarlo Papi: “La Stagione del Disincanto”. Qui Piovaccari mette in scena il suo atlante di visioni struggenti, di immagini che si addensano tonalmente come velature oniriche e si increspano di relitti, di frammenti esperienziali che diventano tracce d’altro, segni della nostra contemporaneità lacerata, senza cadere nella didascalia o nella retorica. Nel far questo, infatti, l’artista non agisce attraverso registri meramente narrativi, ma costruisce impalpabili teatri zen, haiku essenziali dove la luce e il sovrapporsi delle quinte di grigi creano l’opera, insieme a piccoli dettagli, ineffabili reliquie della nostra esistenza, fragili come ali di farfalla e altrettanto preziose: piccoli e struggenti enigmi da decriptare. “Le opere di Piovaccari sono pezzi di un mondo senza orizzonte. Scarti che sono l’immagine rotta di ciò che era intero. Sezioni di una totalità infranta. Tessere di un puzzle che non è più possibile ricomporre. Frammenti che attestano la fine di un universo, ma, insieme, rendono incombenti attimi di quello stesso universo, esibendo una grandezza mutilata. Nei suoi lavori Piovaccari mette a fuoco solo alcuni fotogrammi: nascondono ogni riferimento, fino a raggiungere esiti addirittura astratti, in bilico tra urgenza testimoniale e consapevolezza stilistica, tra fedeltà visiva e infedeltà poetica», spiega Papi nel testo in catalogo. Quello messo in scena da Piovaccari è un mondo di bellezza malinconica e silenziosa che accoglie e abbraccia il nostro sguardo dolcemente. (sa. ghi.) Luca Piovaccari, “La Stagione del Disincanto”, a cura di Giancarlo Papi; FAR Fabbrica Arte Rimini; Aperto Sino al 27 agosto; martedì – domenica dalle 16 alle 22.

L’1 agosto alle 20, a Palazzo Milzetti, Faenza, i narratori di Casola è una Favola presenteranno un'anteprima di racconti (vedi p. 12) frutto della ricerca sul territorio della Valle del Senio. Una visita guidata porterà i visitatori alla scoperta dei suggestivi ambienti ottocenteschi del palazzo dove verranno raccontate storie antiche, dimenticate e riscoperte, che hanno sapori e odori conosciuti, che muovono meccanismi ancestrali pieni di emozioni e sentimenti. L'organizzazione è a cura di Palazzo Milzetti, Museo Nazionale dell'età neoclassica in Romagna, che per l'occassione aprirà le sue porte la sera dalle 18.30.

RICCIONE DAL FUTURISMO

ALLA

STREET ART

A

RICCIONE

Prosegue fino al 9 settembre “Artesiana. Dal Futurismo alla Street Art” alla Rosini Gutman Art Gallery di Riccione nel nuovo spazio espositivo in via Cortemaggiore 3. Si tratta di un percorso che inizia con i lavori di Giacomo Balla, Fortunato Depero e Gino Severini, prosegue con Amedeo Modigliani e attraverso lo sguardo di Alberto Burri, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Mario Schifano e Andy Warhol, fino ad esporre Marco Lodola, Gianluigi Toccafondo, Atomo, per sfociare infine nelle correnti artistiche appena emerse dal profondo mare della creatività come la Regenerative Art Movement (Ram), che presenterà con Artesiana i suoi Totem rappresentati oggi dalle Balene Arcobaleno - Rainbow Whale in plastica riciclata e riciclabile, quale risposta positiva all’inquinamento dei mari e degli oceani. Informazioni: Rosini Gutman Art Gallery tel. 0541 693007, 0541 692847, cell. 392 9862357.

CESENATICO LE

TENDE AL MARE COMPIONO VENT ’ANNI CON

MILO MANARA

Le Tende al Mare di Cesenatico compiono vent'anni e festeggiano l'importante anniversario con un artista d'eccezione: Milo Manara, noto soprattutto per le sue seducenti pin-up, ma la cui opera si estende a numerosi libri e personaggi che hanno caratterizzato la storia del fumetto italiano, dove Manara ha conquistato un posto di assoluto rilievo attivando anche collaborazioni feconde con maestri come Hugo Pratt, Federico Fellini, Enzo Biagi, e attraversando vari generi e situazioni, dal sexy alla storia e alla letteratura, pubblicando per i più importanti editori. A misurarsi con i bozzetti ricavati dall'amplissimo panorama figurativo dell'opera di Manara sono stati gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna, guidati dalla docente e coordinatrice Paola Babini. Fino al 3 settembre, spiaggia libera di Cesenatico.


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LA VISITA

A Bellaria, nella Casa Rossa di Alfredo Panzini Stroncato da Croce e irriso da Gramsci, oggi è ricordato soprattutto per il suo Dizionario moderno di Elettra Stamboulis

Esattamente dieci anni fa apriva al pubblico la casa museo di Alfredo Panzini, conosciuta per il colore rosso cantoniero come la “Casa Rossa”. Si trova a Bellaria, il luogo in cui trascorse le vacanze in clima Belle Epoque

sospensione del tempo e dello sguardo, che rendevano irraggiungibili e possibili le stanze sospese nell’attesa, si è ora interrotta ed è possibile di nuovo rendere vive le “stanze di Alfredo”, come le evocava Ballestracci, con la propria presenza.

quella composita schiera di intellettuali vissuti tra XIX e XX secolo, cresciuti e ispirati dalla figura del cattedratico Giosuè Carducci, che animarono la cultura romagnola, ma anche nazionale e in un certo senso furono l’humus dell’entourage di una nuova classe in ascesa,

il letterato marchigiano per caso, romagnolo per vocazione. Costruita in quella che era una duna, chiamata per l’aspetto all’epoca imponente “e palàz”, Panzini edificò questa casa estiva soprattutto per ricoverare le sue cose: gli oggetti che costituiscono un po’ il cuore della sua poetica, imbevuta di Carducci (suo maestro all’Università) e ovviamente di Pascoli, con il quale ebbe molti contatti insieme a Alfredo Oriani, Marcello Dudovich, Marino Moretti, Renato Serra, Filippo De Pisis. È stata riallestita dall’ottimo Claudio Ballestracci, esito interessante e intelligente di una istallazione dell’artista del 1999, anno nel quale aveva posizionato dodici videocamere nella villa. Trasmettevano le immagini delle stanze allora abbandonate alla nostalgia nei monitor appesi ai pioppi del parco della villa, illecite presenze come scene frammentarie catturate da un buco di serratura. Quella

La mano dell’eclettico allestitore, difficilmente rinchiudibile in un’etichetta monocorde, è ben presente nel percorso espositivo del 2007. La sua predilezione per il tema del naufragio, l’esperienza di scenografo per le Belle Bandiere e l’interesse preponderante per il rapporto tra natura e paesaggio, tra memoria e libro, sono sicuramente tra gli ingredienti che rendono la visita alla casa un must per chi si interessa non solo di letterati del novecento che fu, ma anche di museografia in generale. L’oggetto germoglia nella sua stessa scatola, ha scritto l’artista in un testo introduttivo a una sua personale. E certo quest’idea dell’oggetto che ha vita in sé, per noi inconsolabile solitudine del nostro transitare, è comune anche al più datato Panzini. Nato il 31 dicembre (come Pascoli, che però era più vecchio di otto anni) del 1863 a Senigallia “per puro caso”, Panzini è uno dei membri di

quella dei maestri come Mussolini, e che in generale curarono la lingua italiana che da poco aveva cittadinanza. Comincia la sua carriera sgargiante di scrittore versatile a trent’anni, già docente di ginnasio a Milano e poi a Roma, al mitico istituto Tecnico Leonardo da Vinci di via Cavour, dove era stata tra le prime studentesse anche Maria Montessori circa trent’anni prima. Diventa noto al grande pubblico nel 1922, con Il padrone sono me e comincia a collaborare con alcuni tra i quotidiani più popolari dell’epoca: oltre a “Il Resto del Carlino” (dal 1917) e il “Giornale d’Italia” particolarmente importante fu la collaborazione con il “Corriere della Sera”. È quindi veramente uno dei primi intellettuali a tutto tondo del secolo breve italiano, scrittore da larghe tirature, opinionista molto apprezzato, firma prontamente il manifesto degli intellettuali fascisti del 1925. Il suo ruolo è riconosciuto anche dal

nuovo governo fascista, che facilita la sua elezione ad accademico nel 1929, quando ormai le sue opere sono tradotte in molte lingue e una trasposizione teatrale di un suo romanzo va sui palcoscenici di Parigi. Ma è il Dizionario Moderno la sua opera più longeva negli scaffali degli

zo, mentre Contini annotava con acume come nel repertorio fosse evidente l’attrazionerepulsione esercitata sull’autore dal mondo contemporaneo. Un aspetto questo, del conflitto tra modernità e passatismo, presente anche nelle prose letterarie dell’intellettuale della Casa Rossa. Come scrive Scappaticci, «non riusciva più a credere nella missione sociale della cultura, ma era animato da una sete di protagonismo che si traduce in un eroe intriso di quotidiana bonarietà. Consapevole delle nuove regole del mercato librario, del nuovo clima culturale post bellico, usa uno stile studiatamente semplice, lontano dal c l a m o r e D’Annunziano. Stroncato da Benedetto Croce (Il Panzini non ha mente né cultura di storico) e irriso da Gramsci nei Quaderni (si va da documento di gesuitismo letterario a stenterellismo, a frasi ben più esplicite), Panzini non fu scosso in vita dalle critiche dei due A sinistra la “casa rossa” di Bellaria, sopra Alfredo Panzini diversamente antifascisti. Lasciò in italiani, edito da Hoepli nel eredità a questa terra d’elezione 1905, ripubblicato fino al molte carte, oggetti che ancora 1963, ben dopo la sua morte aspettano di essere ascoltati, e avvenuta nel ’39. Si tratta di un un parco in cui si può dimentiparticolare vocabolario, inteso care il rumore del tempo che tutto infrange, affidandosi alle come supplemento ai dizionari zattere parole del Dizionario tradizionali, che registrava solo Moderno, ad esempio l’espressioi termini nuovi, neologismi. ne Carmina non dant panem: la Come egli stesso dichiarava nelpoesia non dà pane. E il l’introduzione aveva tre presupposti: si trattava di voci dell’uso Petrarca, attribuendo il pensiecomune; le entrate non si trovaro al vile vulgo, scrisse: «Povera vano registrate in altri vocaboe nuda vai filosofia». Sentenze lari; la definizione data per ogni entrambe vere attraverso il voce aiutava a comprenderne mutare dei tempi: prova della correttamente il significato, dal stabilità delle cose umane. momento che illustra parole non ancora conosciute da tutti. L’aspetto che rese ammaliante La Casa Rossa di Alfredo Panzini questo particolare strumento Apertura: dal 10 giugno al 10 erano soprattutto le note ironisettembre, tutti i giorni ore 20.25 – che dell’autore, lo stile scanzo22.45 nato, la colloquialità della spiedomenica chiuso gazione. Come scrisse entusia(Negli altri periodi dell’anno su sta Montale, quel tomo conteneprenotazione per scuole e gruppi) va «una selva di neologismi e di Visita guidata gratuita. parole di conio quanto mai estate 2017 Mostra di Giulio avventuroso». Prezzolini se lo Turci: Al Sole lesse tutto “con grande soddivisitabile in tutte le serate di apersfazione”, come fosse un romantura, orario 20.25-22.45


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JUNIOR

LA RASSEGNA/1

Un mese con le “fole” e i burattini Da Longiano a Bagnacavallo: il calendario d’agosto del teatro di tradizione Nel mese di agosto la rassegna di teatro per famiglie Fole&Burattini toccherà diverse città del territorio romagnolo per coinvolgere bambini e adulti in un unico cartellone di spettacoli ed eventi per portare ancora una volta nelle piazze la tradizione antica dei burattini e delle marionette. Dal 1 agosto le località di Longiano, Montiano, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Forlì e Bagnacavallo ospiteranno artisti e compagnie provenienti da tutta Italia, che porteranno in scena i loro spettacoli per divertire e appassionare il pubblico nelle calde serate d’estate. Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso gratuito. Ecco la mappa degli spettacoli. A Longiano, alle 21, si comincia l’1 agosto nel Rio parco di Budrio con la compagnia storica Teatro del Drago che porta un suo classico: Il rapimento del principe Carlo. Martedì 8 agosto ci si sposta invece a Ponte Ospedaletto con le Marionette Grilli e il suo Gianduja e la farina magica. Ultimo appuntamento lunedì 21 agosto nel centro storico del paese con Gran Teatrino/Casa di Pulcinella in L’opera di Pulcinella per riscoprire una delle maschere più intriganti del teatro italiano. Appuntamenti a Montiano sempre alle 21 il 7 agosto al Parco Pep con il “Fagiolino asino d’oro” del Teatro del Drago, alle 21, e sempre alle 21 a Montenovo, Antica Quercia il 28 ago-

La protagonista di Cinderella Vampirella

sto con il suggestivo All’incirco per Storie appese a un filo. A Savignano sul Rubicone si va invece in scena alle 21.30 di mercoledì 2 agosto nelle vie del centro con La parata di Pinocchio del teatro del Drago che il 9 agosto riprone anche Fagiolino Asino d’oro nella piazzetta dell’asilo. Il 23 agosto l’appuntamenot è al parco fluviale con racconti, marionette e giocattoli lungo il fiume e si chiude mercoledì 30 agosto all’arena Gregorini con i toscani Pupi di Stac nella loro rilettura de Il gatto con gli stivali. Primo appuntamento a Sogliano al Rubicone è giovedì 3 agosto alle 21, al Bivio Montegelli, piazzale Scuole Elementari con Atgtp e il loro ormai celebre Cinderella Vampirella. Giovedì 10 agosto alle 21 a Monte Petra, Località Trebocchi uno spettacolo “stellare” con: Urana l’altro pianeta - Vai… e vola. A Bagnacavallo, in collaborazione con Bagnacavallo Festival, giovedì 17 agosto alle 21 in Piazzetta del Carmine il Teatro Medico Ipnotico porta in scena Verdi!, stesso luogo il 22 agosto per una nuova tappa di All’incirco e le sue Storie appese a un filo. La rassegna è organizzata dal Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli di Ravenna, in collaborazione con i vari comuni del territorio e con la Regione Emilia- Romagna e il Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali). Il programma completo è disponibile sul sito www.teatrodeldrago.it e sulla pagina Facebook di Teatro del Drago.


JUNIOR

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25 LA RASSEGNA/2

Folletti, fagioli magici e trecce rosse al (bel) castello di Rimini A Castel Sismondo, in piazza Malatesta a Rimini, prosegue la rassegna di spettacoli per le famiglie “Che bel castello”, con spettacoli alle 21.30 (biglietto 7 euro gli adulti, 5 euro fino ai 14 anni). Giovedì 3 agosto la compagnia Fratelli di Taglia porta in scena Il folletto mangiasogni (teatro d’attore con pupazzi, adatto dai tre anni) e sempre la stessa compagnia è protagonista anche il 10 agosto con il classico Jack e il fagiolo magico (teatro d’attore con maschere) mentre giovedì 17 agosto l’ultimo appuntamento vede la compagnia Teatro del Drago con lo spettacolo di teatro d’attore e ombre Trecce rosse ovvero Pippi Calzelunghe (dai tre anni). Per i dettagli: www.fratelliditaglia.com.

LA RASSEGNA/3

Sganapino, Fagiolino e armadi pieni di storie tra città e campagna Due cartelloni si intrecciano nel Ravennate tra tradizione e prime assolute per la Romagna Nel mese di agosto i burattini non vanno in ferie nemmeno nel Ravennate, ma anzi la scena ravennate delle teste di legno vedrà intrecciarsi due differenti rassegne. Il mese si apre all'insegna della grande tradizione bolognese: Burattini alla Riscossa ospiterà infatti presso l'Arena Estiva di Valtorto (a Fornace Zarattini, via Faentina 216) lo spettacolo Sganapino al mare, creazione originale di Riccardo Pazzaglia, burattinaio, capocomico, scultore e principale animatore della compagnia I Burattini di Riccardo. L'appuntamento è per giovedì 3 agosto ore 21.15. Burattini alla Riscossa prosegue poi con un ricco programma di appuntamenti in tutto il territorio, dalla riviera all'entroterra: si comincia sabato 5 agosto alle 21, con Sganapino contro lo Scheletro, che i Burattini di Massimiliano Venturi presenteranno presso il Centro Sociale Porta Nova a Russi. Venerdì 11 agosto saranno protagoniste le marionette di All'incirco: alle 21 al Bagno Coya Beach di Casalborsetti andranno infatti in scena le Storie Appese a un Filo. Venerdì 18 agosto nuovo appuntamento con i Burattini di Massimiliano Venturi, in scena dalle ore 21 presso il giardino della biblioteca a Santo Stefano, con Le Farse di Fagiolino e Sganapino. Il 27 agosto in piazza del Popolo a Ravenna ci sarà lo spettacolo Storie nell’armadio (foto), in prima assoluta per la Romagna, alle 21.15 in Piazza del Popolo, uno spettacolo che è un inconsueto mix di linguaggi, tra cui dominano il teatro di figura, la comicità, la narrazione ed il repertorio fiabesco. Il mese di agosto si concluderà con un evento speciale, per gli amanti del teatro di figura: lunedì 28 agosto a partire dalle ore 20 presso la Festa Provinciale dell'Unità, andrà infatti in scena “Burattini in festa”: i viali della Festa diventano un grande palcoscenico all'aperto, che vedrà protagonista una ricca selezione di compagnie ed artisti, che si esibiranno a rotazione con spettacoli brevi e sempre differenti. Gli spettacoli sono adatti a tutti, a partire dai 3 anni di età, e l'ingresso è sempre gratuito. Il programma completo è on-line sul sito www.burattini.info.

Un'emozione unica nelle oasi naturali del delta del Po Escursioni in barca alla foce del fiume, a bordo di piccole e silenziose imbarcazioni in partenza da Gorino e Volano… … ed escursioni in barca e in bicicletta nelle Valli di Comacchio, la dimora di fenicotteri, con visita agli antichi casoni da pesca. Per assaporare piatti tipici a base di pesce e di anguilla, vi aspettiamo nei nostri ristoranti nel cuore del delta e delle Valli di Comacchio.

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GUSTO

R&DCULT agosto 2017

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LA TRADIZIONE

Il ghiaccio prima del freezer: alla scoperta delle magnifiche conserve di Cesenatico di Giorgia Lagosti

Per secoli, dalla preistoria fino ad un centinaio di anni fa circa, neve e ghiaccio hanno rappresentato l’unico modo per conservare gli alimenti, tanto è che, riferendosi al passato, si può parlare di una vera e propria industria del ghiaccio naturale. Questo infatti veniva “prodotto” non solo da privati per uso personale ma anche per essere venduto: un sapiente lavoro di realizzazione di appositi bacini, profondi circa 50 centimetri, dove veniva incanalata l’acqua dei fiumi allo scopo di farla congelare nel periodo in cui le temperature erano fredde, permetteva la produzione prima, e lo stoccaggio e la commercializzazione poi, di questo prezioso bene. Ecco allora che nascevano ghiacciaie e neviere (nel caso si utilizzasse neve naturale pressata): durante l’inverno venivano riempite alternando i vari strati “refrigeranti” ad altri di paglia e alla sommità erano ricoperte di foglie secche o stracci di lana, a coibentare il tutto. Ma come già accennato, le origini della ghiacciaia sono da ricercare molto in là nei secoli: pare che l’idea di utilizzare luoghi naturalmente freddi, riparati e protetti dal calore per conservare cibi, sia da ricondurre all’areale

La zona delle conserve oggi a Cesenatico

persiano e sia da collegare, temporalmente parlando, ben 1700 anni prima della nascita di Cristo. Una forma primordiale di ghiacciaia poi, era già utilizzata anche dai Romani e dai Greci che

riempivano di ghiaccio o neve delle grotte naturali o delle buche e le utilizzavano come magazzino per i cibi e per rinfrescare le bevande. Nell’antichità questi luoghi erano per lo più interrati e

coperti da un tetto: intorno alla ghiacciaia era solita esserci una zona boschiva, che permetteva alla ghiacciaia stessa di rimanere all’ombra. Tornando al nostro passato più

prossimo, e limitandoci alla nostra terra, come non citare le ghiacciaie di Cesenatico? O meglio, le Conserve? Zona singolare questa, quartiere commerciale unico e suggestivo, tanto da


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27 LA MAPPA NON

SOLO SULLA COSTA, GHIACCIAIE ANCHE IN CENTRO STORICO E NELL’ENTROTERRA

Altre conserve e ghiacciaie del litorale romagnolo si trovano nei porti di Goro, di Volano, a Magnavacca, l’attuale porto di Comacchio – Porto Garibaldi, a Po di Primaro e Poatello, a Porto Corsini. Ancora a Cervia, a Rimini, a Cattolica. Inoltre nel ravennate esistono altre conserve sotterranee: a Ravenna ce n’era una dietro la basilica di San Giovanni Evangelista di cui non esiste più traccia, due in via Corte alle Mura, una nel cortile di Casa Pasolini, una nel monastero di San Vitale e due nella Rocca Brancaleone. Nell’entroterra abbiamo notizie di una riserva di ghiaccio naturale nel castello di Russi: nel periodo invernale il ghiaccio veniva raccolto nei fossati che circondavano il castello ed i blocchi accumulati nei sotterranei della rocca e del torrione di nord est, che divennero delle ghiacciaie la cui gestione fu affidata ai beccai, cioè ai macellai.

zona costiera romagnola e nei territori limitrofi cominciò a prendere piede la costruzione di queste vasche a forma ovoidale utilizzate, si diceva, per la conservazione delle derrate alimentari e a Cesenatico, fervido porto peschereccio dell’Adriatico, tali strutture erano finalizzate principalmente al mantenimento non del pesce, bensì del ghiaccio: antichi documenti le identificavano come le conserve del pesce” e certamente lo scopo era quello, ma

Un vero

e proprio museo etnografico a cielo aperto, testimonianza dell’antica cultura marinara Commercio del pesce a Cesenatico. Foto di Agostino Lelli Mami (Cesena, Biblioteca malatestiana).

essere più volte evocato dalla mirabile penna di Marino Moretti. “ …un quartiere tutto di ghiacciaie/in forma di grotte scavate in profondo,/cinte all’esterno di muri

bassi e rotondi e coperti di tegoli …/orrizontarsi in quella specie di “villaggio abbissino”, come qualcuno lo vedeva,/mettere i piedi ove non fosse fango,/evitare i rivoletti d’acqua sudicia sgorganti da ognuno di

quegli usci,/non era agevole …” Un vero e proprio museo etnografico a cielo aperto quello ospitato nella pittoresca Piazza delle Conserve di Cesenatico. A partire dal XVI secolo, nella

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nelle fosse c’era solo il freddo! Nella seconda metà dell’Ottocento erano circa venti, tutte concentrate nella zona a levante del porto canale, quella che ancora oggi viene chiamata “del Monte” a causa della sopraelevazione rispetto al terreno circostante data da questi simil trulli capovolti. In pieno inverno venivano riempite di strati di ghiaccio o di neve compressa, raccolta nei fossi, nei maceri o nelle colline dell’entroterra: sarebbero serviti

per la refrigerazione, un sistema di conservazione certamente più evoluto rispetto alla salatura. Tronchi conici rovesciati, profondi circa sei metri, con imboccature di otto, racchiusi da bassi e robusti muri perimetrali in muratura e sormontati da coperture in mattoni o tegola e tetti in legno. Poi venivano ulteriormente coperti da sabbia, paglia o terra per garantire l’isolamento termico. Questo sistema consentiva di mantenere all’interno della cella una temperatura vicino allo zero costante per quasi tutto l’anno e fornire il “conservante” per il bene più prezioso di una cittadina di pescatori quale era Cesenatico. Le fosse erano sorvegliate e accuratamente custodite come vere e proprie reliquie laiche, destinate non a guadagnare il posto per l’anima in paradiso, ma a procurare il sostentamento per il corpo in terra. E continuarono a svolgere la loro funzione fino al 1930, fino a quando cioè venne attivata la prima fabbrica per la produzione del ghiaccio artificiale. Oggi, nella Piazza delle Conserve, punto nevralgico per i cittadini che qui si raccolgono in occasione del mercato e di eventi culturali, sono stati recuperati, dopo un accurato restauro, alcuni esemplari delle antiche “vasche”. Queste cripte, significativa testimonianza della vecchia cultura marinara, rappresentano una realtà unica nell’ambito dell’etnografia italiana, purtroppo insapientemente misconosciuta, tanto che c’è ancora chi ritiene quel foro il luogo in cui si facevano le marmellate!



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