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Cara lettrice, caro lettore
Lo scorso anno in Svizzera ben 570 persone hanno subito un trapianto che, nella maggior parte dei casi, ha salvato loro la vita. 116 di queste hanno ricevuto un organo da donatori viventi. Tuttavia continua ad esserci una carenza di organi.
Il 15 maggio 2022 il popolo ha votato a favore del modello del consenso presunto per la donazione di organi e i relativi lavori legislativi sono stati avviati, ciononostante, la data precisa del passaggio al nuovo modello non è ancora stata resa nota e fino ad allora rimarrà in vigore il consenso in senso lato, secondo cui il prelievo di organi e tessuti dopo la morte è ammesso soltanto previo consenso. Durante la fase transitoria (2022–2024) e fino all'introduzione del nuovo disciplinamento, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) informa regolarmente la popolazione sul tema mediante la campagna "Non rimandare: occupati ora della donazione di organi".
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Lo scorso anno il numero di donatori è rimasto praticamente stabile: 164 persone decedute hanno donato uno o più organi, nonostante i tre anni difficili a causa della pandemia di COVID-19. In totale sono stati donati 469 organi da persone decedute e 116 da persone viventi. Anche il numero di coloro che sono in lista d'attesa è stabile: a fine 2022, 1'442 persone aspettavano almeno un organo (nel 2021 erano 1434). Per circa la metà di queste un trapianto non era possibile per motivi di salute.
Attualmente la sfida principale è che spesso non vi è alcuna dichiarazione di volontà della persona coinvolta e i congiunti devono prendere una decisione senza alcun punto di riferimento. Perciò la campagna lanciata a fine anno dall'UFSP e da Swisstransplant intende motivare le persone a documentare la propria volontà, per esempio in una tessera di donatore, nelle direttive del paziente o nella propria cartella informatizzata. Sul sito della campagna vivere-condividere.ch sono disponibili numerose informazioni sul tema della donazione di organi e sulla dichiarazione della propria volontà. Con un nuovo documentario che illustra il punto di vista di una giovane ricevente, la campagna mostra l'importanza di una donazione per il ricevente: infatti, per le persone sane è difficile comprenderne appieno l'importanza. Il valore cruciale emerge chiaramente dal documentario di 20 minuti intitolato "Cosa può insegnarci un'adolescente sulla vita". A prima vista, la diciottenne Carina potrebbe sembrare una ragazza come tutte le altre. Al secondo sguardo invece risulta chiaro che la sua vita è diversa: a 10 anni ha infatti ricevuto un cuore artificiale, a 11 un trapianto di cuore. Il documentario la accompagna durante un viaggio pianificato da tempo: un roadtrip in motorino sul Gottardo e dimostra come, nonostante la situazione difficile che ha affrontato, ora vive la sua vita intensamente e con sorprendente tranquillità.
Valentina Tanzi
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