5 minute read
ANZIANI: I DISTURBI DEAMBULATORI
PER GLI ANZIANI LA CAPACITÀ DI DEAMBULARE, ALZARSI DA UNA SEDIA, GIRARSI ED ABBASSARSI È FONDAMENTALE PER RIMANERE AUTONOMI E AVERE UNA BUONA QUALITÀ DI VITA.
denza più lenta; al contrario, gli individui bassi fanno passi più corti con una cadenza più veloce.
Advertisement
Il "tempo di stazione doppia"
La "double stance time", ossia il tempo con entrambi i piedi appoggiati a terra durante la deambulazione, cioè la posizione più stabile per spostare il centro di massa in avanti, aumenta con l'età. La percentuale di tempo in stazione doppia va dal 18% nei giovani adulti a ≥ 26% nei soggetti sani anziani.
La deambulazione senza aiuti richiede molta attenzione ed un'adeguata forza muscolare, oltre ad un buon controllo motorio, essenziale per coordinare gli input sensoriali e la contrazione muscolare.
COME CAMBIA LA DEAMBULAZIONE?
Alcuni aspetti dell'andatura generalmente cambiano con l'invecchiamento, altri no.
La velocità di marcia
Rimane stabile fino ai 70 anni, successivamente si riduce di circa il 15%/decennio per quanto riguarda l'andatura normale e del 20%/decennio quella veloce.
La velocità è un potente predittore della mortalità, tanto quanto il numero di condizioni mediche croniche e di ricoveri di una persona anziana. A 75 anni, coloro che camminano lentamente muoiono ≥ 6 anni pri-
Vivere marzo/aprile 2023 ma di coloro che hanno un'andatura normale e ≥ 10 anni prima rispetto a quelli che sono veloci. La velocità si riduce perché l'anziano fa passi più corti con lo stesso ritmo (cadenza). La ragione più probabile della ridotta lunghezza del passo, cioè la distanza da un tallone all'altro, è la debolezza dei muscoli del polpaccio, che spingono il corpo in avanti: infatti, la forza muscolare del polpaccio risulta sostanzialmente diminuita negli anziani. Tuttavia, gli anziani, rispetto ai giovani, sembrano compensare questa diminuita potenza usando i muscoli flessori ed estensori dell'anca.
La cadenza
Calcolata come passi al minuto, non cambia con l'età. Ogni individuo ha una cadenza preferita, legata alla lunghezza della gamba, che in genere rappresenta il ritmo a minor dispendio energetico. Gli individui alti fanno passi più lunghi con una ca-
L'aumento del tempo in stazione doppia riduce quello di oscillazione della gamba per avanzare ed accorcia la lunghezza del passo. Gli anziani possono aumentare il tempo in doppio appoggio ancora di più quando:
• camminano su superfici irregolari o scivolose;
• ci sono alterazioni dell'equilibrio;
• hanno paura di cadere.
La postura
Cambia solo leggermente con l'invecchiamento: gli anziani camminano infatti in posizione eretta, senza inclinazione in avanti. Tuttavia, presentano una rotazione pelvica più spostata in avanti (verso il basso) e una maggiore lordosi lombare. Questo cambiamento di posizione è in genere causato:
• da un insieme di debolezza dei muscoli addominali e di quelli flessori dell'anca;
• dall'aumento del grasso addominale.
Gli anziani inoltre camminano con le gambe ruotate all'esterno (deviazione esterna dell'alluce), di circa 5°, probabilmente per la perdita della rotazione interna dell'anca oppure per aumentare la stabilità laterale. Infine, l'elevazione del piede nell'oscillazione rimane invariata.
ACD lavora per consentire la permanenza a domicilio alle persone che si trovano in difficoltà a causa della anzianità, della malattia, di una convalescenza post-operatoria, di un handicap, di un disagio sociale o una maternità.
La mobilità articolare Si modifica leggermente con il passare degli anni. La flessione plantare della caviglia si riduce durante la fase tardiva della stazione, cioè subito prima che il piede posteriore si sollevi. La mobilità globale del ginocchio rimane sempre la stessa così come la flessione e l'estensione dell'anca rimangono pure invariate. L'adduzione invece aumenta e iI movimento pelvico è ridotto in tutti i piani.
Cambiamenti Patologici
Molte malattie possono contribuire ad un andatura non funzionale o insicura. In particolare:
• disturbi neurologici — Comprendono forme di demenza, patologie del movimento e del cervelletto e neuropatie sensitive o motorie. Uno studio ha confrontato la fluidità della deambulazione negli anziani con e senza deficit cognitivi e ha rilevato che, oltre ai cambiamenti noti della velocità della deambulazione e della lunghezza del passo, gli anziani con deficit cognitivo precoce hanno maggiori probabilità di avere importanti riduzioni della fluidità nella deambulazione.
• Problemi muscoloscheletrici come, ad esempio, la stenosi spinale.
Valutazione Dei Disturbi
L'obiettivo è stabilire il maggior numero possibile di fattori concausali al disturbo di deambulazione. Uno strumento di valutazione basato sulla performance può essere utile, come anche altri test come, ad esempio, l'esame cognitivo di screening per pazienti con disturbi di deambulazione dovuti a sindromi del lobo frontale. La valutazione si affronta in quattro tempi:
• discutere i problemi, le paure e gli obiettivi collegati alla mobilità del paziente;
• osservare l'andatura con e senza assistenza, se è sicura;
• verificare tutte le componenti della marcia;
• osservare una seconda volta le componenti note della marcia del paziente.
Trattamento
Sebbene sia importante determinare la causa di un'andatura anormale, non è sempre indicato prescrivere interventi per modificare tale andatura: un passo lento, anche se esteticamente anomalo, potrebbe permettere all'anziano di camminare con sicurezza e senza assistenza. Tuttavia, alcuni interventi possono portare ad un miglioramento. Essi comprendono:
• allenamento della forza;
• esercizi di equilibrio;
• nordic walking — È un esercizio di camminata per tutto il corpo che incorpora dei bastoncini da passeggio regolabili. Il movimento della deambulazione interessa i muscoli dei cingoli scapolari (pettorali, gran dorsale) e dei muscoli tricipiti e richiede una maggiore rotazione pelvica rispetto alla deambulazione tradizionale, che si traduce in un passo leggermente più lungo e maggiore velocità.
• Dispositivi di assistenza (bastone, girello) — Possono aiutare a mantenere la mobilità e una discreta qualità di vita. I fisioterapisti devono essere coinvolti nella loro scelta e nella formazione del paziente.
Il bastone
È particolarmente utile per i pazienti con dolore causato da artrosi dell'anca o del ginocchio o con neuropatia periferica dei piedi, perchè trasmette le informazioni sul tipo di superficie o pavimento alla canna porta-mano. Un bastone a quattro basi può stabilizzare il paziente, ma in genere ne rallenta la marcia.
I bastoni sono di solito impiegati sul lato opposto alla gamba dolente o debole. Per il supporto massimo la lunghezza del bastone deve essere tale che i pazienti abbiano il loro gomito flesso 20-30° quando lo tengono.
Il girello ticolazione artrosica più del bastone, in presenza di un'adeguata forza del braccio e della spalla.
I girelli forniscono una buona stabilità laterale e una moderata protezione dalle cadute in avanti, ma sono poco o per nulla utili a prevenire le cadute all'indietro nei pazienti con problemi di equilibrio.
Quando si prescrive un girello, il fisioterapista deve considerare le necessità talvolta contrastanti della stabilità e della massima efficienza energetica della deambulazione.
I girelli a quattro ruote, dotati di freni, aumentano l'efficienza della marcia ma forniscono meno stabilità laterale. Ciononostante, hanno l'ulteriore vantaggio di un piccolo sedile su cui il paziente può appoggiarsi se si affatica.
Prevenzione
È stato dimostrato che alti livelli di attività fisica aiutano a mantenere la mobilità, anche nei pazienti con patologie: infatti, la World Health Organization, l'American College of Sports Medicine e l'American Heart Association raccomandano fortemente attività multimodali regolari per gli anziani per mantenere la salute e la mobilità.
Camminare regolarmente o mantenere uno stile di vita fisicamente attivo è la raccomandazione più importante: un programma di marcia regolare di 30 minuti al giorno è la singola attività più efficace per il mantenimento della mobilità; tuttavia, camminare non aumenta la forza in una persona debole. È importante consigliare un percorso di marcia senza ostacoli, ma inserire tratti collinari può aiutare a mantenere la forza nelle gambe. L'uso di bastoncini da passeggio regolabili o bastoni può dare fiducia e sicurezza agli anziani.
Infine, la prevenzione comprende anche esercizi per la resistenza e per l'equilibrio: da non dimenticare che gli effetti di uno stile di vita attivo sull'umore e la fiducia sono probabilmente tanto importanti quanto le loro conseguenze sulla fisiologia.