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60° Salone del Mobile: un’ottima ripartenza

stato il grande ritorno della Milano Design Week. Un’edizione che, dopo le edizioni precedenti in formato ridotto, ha potuto finalmente richiamare un pubblico internazionale interamente in presenza. Milano ha confermato ancora una volta il suo ruolo di preminenza per la design industry mondiale, capitale indiscussa del design: una città vivace e frizzante e attrattiva che ha ospitato oltre 800 eventi sul territorio, registrando numeri con il segno positivo nel settore dell’ospitalità. Già dal taglio del nastro di partenza era chiaro che questa edizione del Salone del Mobile sarebbe stata speciale. Non a caso l’evento che ha trasformato Milano dal 6 al 12 giugno ha registrato un’affluenza record: 262milla presenze tra i padiglioni del polo fieristico di Rho (provenienti da 173 Paesi) e oltre 400mila in giro per tutti gli eventi del Fuorisalone. Motore economico e culturale di questa settimana dedicata al design, il Salone ha attivato un’agenda ricchissima per raccontare, giorno dopo giorno gli eventi organizzati dalle sue aziende da non perdere, in fiera e in città. E il legame speciale che lega Rho Fiera a Milano è stato rimarcato in occasione della serata inaugurale del Salone con Roberto Bolle e l’Orchestra Filarmonica al Teatro alla Scala, oltre che dall’installazione cinematografica sitespecific a Palazzo Reale, sotto la direzione artistica di Davide Rampello, rimasta visibile al pubblico fino al 17 giugno. Quasi 2.200 i brand partecipanti (di cui il 27% esteri e 600 giovani designer) con una presenza pari al 61% di operatori di settore e buyer provenienti dall’estero: Cina e Russia, per i motivi più che noti, sono state le uniche nazioni a non partecipare. Molto soddisfatti anche i rappresentanti del Fuorisalone. Paolo Casati, anima di Brera, ha evidenziato che questo Fuo-

Èrisalone ha superato le aspettative, attirando un pubblico «più attento ed educato, più interessato al prodotto e meno alla festa, che era l’obiettivo che ci eravamo posti». Qualità progettuale, innovazione e sostenibilità sono i tre cardini attorno ai quali si è sviluppato il palinsesto della kermesse, intitolato “Tra Spazio e Tempo”: idee che guardano alle sfide di domani sono state protagoniste dei progetti e delle installazioni svelati durante la settimana. E per festeggiare non sono mancati cocktail, cene e party nei principali distretti. Fra le installazioni scenografiche più apprezzate quella nel cortile di Palazzo Senato di Kohler x Arsham “Divided Layers” che ha vinto il Fuorisalone award lanciato per la prima volta dalla piattaforma, seguita da “Iqos” in via Tortona (secondo posto) e “The house of Lyria” per Alcova (terzo posto). Un prezioso contributo è arrivato dalle aziende della moda, che hanno saputo sfruttare quella che è una vetrina prestigiosa per raccontarsi a un pubblico internazionale, con progetti legati all’arredamento negli spazi di Rho Fiera e in città con storie che hanno puntato sul concetto di circolarità. Tra questi, le iniziative di Armani Casa: presso Armani/Silos una selezione di mobili e complementi di recente creazione accanto a classici consolidati del marchio, espressione di un’estetica che definisce in modo inconfondibile il mondo dell’abitare, fatto di ricerca formale, preziosismo materico, sottile multiculturalismo e un senso unico della rarefazione. Milano, capitale indiscussa della progettazione, meta di professionisti e appassionati di design, è tornata ad essere - al Salone e in città - un crogiolo di idee e prodotti, di persone e di confronto attivo. Il prossimo anno il Salone tornerà a svolgersi nella tradizionale settimana di aprile, dal 18 al 23. Arrivederci al 2023!

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