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Vittorio Vaccaro: la cucina è arte

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LA CUCINA È ARTE…

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E UNA PALESTRA DI VITA

A cura di MOMI SYMON V ittorio Vaccaro, attore, regista, musicista appassionato di cucina, siciliano d’origine milanese d’adozione, ci svela la sua ricetta dove il talento trova il giusto equilibrio, grazie ad un q.b. (quel quanto basta che spesso nelle ricette ci mette in difficoltà n.d.r.) che lo rendono l’uomo che oggi, si racconta su Discovery per Food Network canale 33 in un programma tutto suo, ‘A casa cucina Papà’. La cucina è il “regno” dove la sua creatività prende forma in piatti che coniugano tradizione ed inventiva. Profondo conoscitore dei territori e dei loro prodotti, ama lavorare ai fornelli sapendo anche improvvisare una cena dell’ultima ora per la famiglia, gli amici o solo per Luna, la sua compagna, perché la cucina - parola di Vittorio - racconta la nostra storia.

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Vittorio attore regista, musicista con una grande passione per la cucina. Qual è il comune denominatore? La ricerca della bellezza e del gusto è il filo conduttore di tutto ciò che amo fare. Quando cucino, sono sempre alla ricerca di un equilibrio tra gli ingredienti, che si esaltano a vicenda, appagando il palato e gli occhi. Hai una carriera importante legata al mondo dello spettacolo. Oggi in quale direzione vai? Oggi sono arrivato a capire come ci si debba concentrare su un distillato delle nostre ambizioni, verso un obiettivo. Analizzo di più, peso maggiormente le cose. Oggi ho le idee chiare, so chi sono e dove voglio andare e la nuova trasmissione ‘A casa cucina Papà’, in onda dal 3 luglio su Discovery canale 33, è la risposta. In cucina è la tradizione siciliana a prevalere o la tua “milanesità”? Oggi cucino e faccio la spesa, avendo come bagaglio la tradizione della mia terra, la cucina dei miei, ma anche tutto quello che ho osservato e che amo di questa Milano, che ormai mi è entrata dentro. Ovunque, viaggiando, porto con me l’esperienza, i profumi, i sapori del luogo. Poi studio, ricerco e sperimento, quindi ti rispondo che in cucina, come nell’arte, confluiscono tradizione, ricordi, esperienze. Quindi cucinare è arte? L’arte è un momento irripetibile come un concerto dal vivo, uno spettacolo teatrale e la cucina può essere la stessa cosa. Quando cucino, cerco un’ispirazione, un’idea. Ci porto tutto me stesso, mettendomi in gioco: tra i fornelli come sul palco, sono Vittorio. La differenza tra interpretazione ed esecuzione ha le stesse valenze in cucina: ci si deve mettere la propria umanità, la propria intuizione, il proprio quid, diversamente è solo il copia incolla di una ricetta. Sono sempre stato convinto che la regola sia fondamentale per dare il via alla creazione. Ogni idea, anche in cucina mi stimola alla ricerca, al confronto e alla sperimentazio-

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ne. L’amore e la passione sono il motore, ma deve esserci la competenza, la conoscenza di base, come nello sport dove non basta il talento ma serve allenamento e applicazione. L’Amore per Milano, che ti ha regalato l’Amore… Ho sempre lavorato a Milano dove ho organizzato un festival d’arte. È stata proprio l’arte a farci incontrare, quando per un evento mi proposero Luna Berlusconi, un’artista e una donna, davvero speciale. Il cibo fu galeotto, con un primo pranzo di lavoro che andò avanti per due ore tra chiacchere e risate. Mi colpì da subito e mentre la sentivo rispondere ad un’intervista, dietro le quinte, pensai che fosse davvero bella. Per due anni non ci siamo più visti, ma ogni tanto ci siamo scambiati qualche messaggio di convenevole, anche se, spesso, la ritrovavo nei miei pensieri. Finalmente un’altra intervista e l’occasione per rivederla. Questa volta fu una cena, alla quale seguì un altro appuntamento in cui mi offrii di cucinare per lei a casa sua e da quel momento non ci siamo più lasciati. Posso dire tranquillamente di “averla presa per la gola!” Com’è nata l’idea del programma? Luna è stata il mio pigmalione insieme agli amici che mi hanno “spinto” a pensare un progetto legato alla famiglia e alla cucina, che per me era solo qualcosa di intimo e lontano dallo spettacolo. Una famiglia allargata dei nostri giorni, come la nostra, con un papà come ce ne sono tanti che cucinano per la famiglia, per gli amici. Nasce proprio da lì: sono un papà, a casa cucino io e quindi è arrivato ‘A casa cucina Papà’. Cucinare per Luna è famiglia, stare insieme a tavola è importante e quando ci siamo tutti è sempre una bella sensazione. Un modo per dire, ti voglio bene, mi piace stare con te: è un bacio, una carezza. Nel programma porto tutto questo, semplicemente. Cosa ti vedremo fare? Ogni puntata ha un tema, da quando arrivano a pranzo i suoceri, oppure gli amici e quindi un menù che viene sviluppato a secondo dell’occasione. Una cena romantica per il proprio compagno o compagna, per i bambini senza trascurare anche le verdure che magari loro amano meno. Associo ai piatti anche i ricordi, perché la cucina racconta la nostra storia. Ogni puntata si chiude sempre con qualche nota di sax, mio fedele compagno di avventura, che in qualche modo è la mia firma.

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