1972 2022 A cura di LUCA MEDICI luca@my-home.biz
BUON COMPLEANNO TIZIO!
DESIGN inquant’anni e non sentirli: si potrebbe utilizzare questo slogan per descrivere una delle lampade più iconiche del made in Italy, la Tizio di Artemide. Nata nel 1972 dalla mano del designer tedesco Richard Sapper per Artemide, Tizio è una lampada da scrivania che ha fatto la storia del design ed esposta nei più importanti musei del mondo, tra i quali il Metropolitan Museum, il Victoria and Albert Museum e il Museum of Modern Art. Il nome “Tizio” è stato suggerito da Ernesto Gismondi, ingegnere aeronautico, perché pensava di riuscire a convincere Tizio, Caio e Sempronio con questa lampada, e quindi di poter soddisfare chiunque. Nel 1970, Gismondi, fondatore di Artemide, propose a Sapper di disegnare una lampada da scrivania. Sapper proponeva un prodotto che rifletteva le esigenze di se stesso quando lavorava e che così spiegò: «Volevo una lampada da disegno che avesse un ampio raggio di movimento, e che, nonostante questa caratteristica, fosse poco ingombrante». Questa lampada illumina direttamente la superficie sottostante, senza costringere il disegnatore a stare troppo vicino al riflettore, ma soprattutto è orientabile. Grazie alla sua forma essenziale ed elegante è conosciuta in tutto il mondo e nonostante fosse stata progettata come lampada da tavolo e da lavoro è diventata presto un complemento di arredo sia negli studi high-tech che nei loft, per poi diventare vero oggetto del desiderio per le abitazioni private e in numerose pellicole cinematografiche. Nel 1979 ha vinto il prestigioso premio Compasso d’Oro. Ma vediamo insieme come è prodotta questa lampada. Tizio è prodotta in metallo rifinito con un leggerissimo rivestimento di nylon rafforzato con fibra di vetro ed è costituita da due coppie di bracci che permettono di creare una moltitudine di posizioni. La stabilità di queste posizioni è determinata da contrappesi in acciaio fissati alle estremità delle coppie di bracci. Per quanto riguarda l’illuminazione va detto che è dotata di una lampada alogena a 12 Volt, alimentata da una corrente continua che passa attraverso i bracci metallici. La base è un cilindro che contiene il trasformatore a bassa tensione (12 Volt) il quale è poggiato su un piatto girevole che permette una rotazione di 42° a destra e a sinistra. Sulla facciata superiore della base c’è un interruttore che permette di accendere la lampada con due intensità differenti. Sulla base sono applicate con dei rivetti due fasce metalliche per l’ancoraggio dei bracci. Questa soluzione rende superfluo l’utilizzo di cavi elettrici che ne comprometterebbero la resa estetica lineare e pulita della lampada. Buon compleanno Tizio, e altri cento di questi splendidi anni!
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