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Slowear. Ospitalità domestica | CARLO DONATI
Carlo Donati Laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1992, Carlo Donati ha collaborato con lo studio Belgiojoso Bbpr e con Gregotti Associati. Nel 1995 ha vissuto a New York, dove è stato consulente del gruppo Versace, l’anno successivo ha fondato, con Adriano Donati, Farnese Contract e nel 1999 ha aperto il suo studio a Milano, occupandosi della progettazione di abitazioni di pregio, negozi, uffici e resort in Italia e all’estero. Oltre alla direzione artistica del gruppo Slowear per cui ha realizzato showroom e negozi, cura l’immagine di Colefax and Fowler e di Lineapiù, società di cui ha progettato il concept e le nuove sedi commerciali. Nel 2008 si è aggiudicato il concorso per la realizzazione del masterplan di Segrate. È attualmente impegnato nella progettazione di ville e appartamenti, oltre che nel settore del furniture design con la sua personale linea di arredo. www.carlodonati.it
A destra, il flagship store con il grande lampadario monitor sospeso sull’area espositiva che trasmette le immagini della Slowear TV. Un altro monitor nella lounge (a sinistra), che ospita un divano a banana in velluto zafferano sempre disegnato dallo Studio Donati e due poltrone Fifties in velluto carta da zucchero. È stata inoltre introdotta un’area beauty (foto sotto) con un locale treatment che espone prodotti selezionati per la cura della persona.
CARLO DONATI STUDIO DISEGNA IL NUOVO NEGOZIO NEWYORCHESE DI SLOWEAR OSPITATO IN UN EDIFICIO DI INIZIO NOVECENTO, INTRODUCENDO UNA INEDITA ARTICOLAZIONE DI AMBITI, FUNZIONI, ATMOSFERE
CREDITI
Località New York, Lafayette Street Committente Slowear Progetto architettonico Carlo Donati Studio Illuminazione Flos Superficie 200 mq
SLOWEAR, NEW YORK OSPITALITÀ DOMESTICA
Per Slowear, l’azienda familiare che unisce cinque marchi di moda dall’alto livello di specializzazione, Carlo Donati Studio ha già ideato i precedenti negozi, una trentina in tutto il mondo. Il nuovo punto vendita di Manhattan, disposto su di una superficie di oltre 200 mq, rappresenta un’alternativa diametralmente opposta al fast fashion tradizionale: l’ambiente invita a prendersi il proprio tempo, respirare un’atmosfera domestica, ascoltare buona musica, bere un drink e acquistare abiti durevoli e senza tempo. Il progetto pone l’accento sul made in Italy, ricercando un dialogo con l’architettura attraverso forme e cromie coerenti. Punto di fuga dello spazio architettonico è il grande lampadario monitor sospeso sull’area espositiva, disegnato dallo studio di Carlo Donati e realizzato in telaio di lamiera stirata ottonata e strip led. Significativa la presenza diffusa della tecnologia, tra cui un monitor interattivo in funzione di personal assistant che aiuta negli acquisti in prossimità dell’ingresso. Attraverso una reinterpretazione dei materiali caratteristici del brand, come l’ottone brunito e il vetro fumé, lo studio ha progettato ad hoc arredi e complementi per l’esposizione dei capi, come gli espositori esagonali con cappello luminoso, il tavolo con doppio espositore in vetro e i separé in doppia cromia a punte verdi. Più appartata la zona lounge: un salotto dall’atmosfera domestica con monitor tv, libri, dischi e una grande libreria con mensole sagomate in plexiglass rubino dall’accento sixty abbinate a cassettiere curve in legno cannettato incrociato. A completare questo spazio più intimo sono stati scelti un divano a banana in velluto zafferano disegnato da Studio Donati e due poltrone fifties in velluto carta da zucchero. Nel negozio vi è infine un’area beauty realizzata in steli gialli ed esagoni in vetro e laccato cipria su moquette ginger ■