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Maison Hermès. Une liaison particulièr | RENA DUMAS ARCH
Sopra, Il piano terra con la scala già presente nell’ex-banca (ph. ©Kevin Scott).
IL PASSATO DI MANHATTAN E SPUNTI ART DÉCO NEL PROGETTO ANTIMINIMALISTA DI RENA DUMAS ARCHITECTURE INTÉRIEURE PER IL NUOVO FLAGSHIP STORE DI HERMÈS A NEW YORK HERMÈS MADISON AVENUE 706, NEW YORK UNE LIAISON PARTICULIÈR
Si trova solo un isolato più a nord, al 706 di Madison Avenue, la nuova Maison Hermès che da poco ha preso il posto del negozio aperto a New York nel 2000. Il progetto di Rena Dumas Architecture Intérieure, lo studio oggi guidato da Denis Montel, si sviluppa su una superficie di 1.800 metri quadrati inglobando tre edifici, una vecchia sede della Bank of New York e due abitazioni all’angolo con la 63esima strada. Accoglienti come quelli di un’abitazione, gli interni si sviluppano in una serie di stanze che su più livelli accolgono le creazioni dei sedici ‘mestieri’ della maison. E come in un’abitazione borghese, alle creazioni alternano collezioni di oggetti e opere d’arte – come i dipinti e le fotografie d’epoca che trasformano in una galleria verticale la parete di 15 metri cui si appoggia la nuova scala – ad arredi ispirati allo stile Art Déco. Aspetto decisivo del concept messo a punto dallo studio parigino, che con Hermès lavora da cinquant’anni, è l’integrazione di elementi architettonici tipicamente newyorchesi, conservati – come la scala che si incontra all’ingresso dalla vecchia banca, che conduce al
A destra, la nuova scala in post-tensione realizzata nell’edificio attiguo. Qui accanto, il prospetto su Madison Avenue (ph. ©Kevin Scott).
secondo piano – o rivisitati, con nuovi inserimenti, in particolare la candida scala in pietra liscia e curva che dal secondo ingresso arriva fino al quarto piano, realizzata con una sofisticata costruzione in post-tensione. E al quarto piano, dominato da una parete a bassorilievo in fibra di vetro che riproduce disegni a inchiostro dell’artista francese François Houtin (1950) e illuminato da una cupola in vetro curvo, insieme alle creazioni per signora in pelle e a un cocktail bar, si trova uno spazio raro a Manhattan, un roof garden progettato dalla paesaggista Miranda Brooks che ha ricreato
Rena Dumas Architecture Intérieure Fondata nel 1972 da Rena Dumas (1937-2009), arredatrice d’interni e moglie di Jean-Louis Dumas, ex presidente di Maison Hermès, Rdai oggi è guidata da Denis Montel (nella foto) e Julia Capp. Prix de l’Equerre d’Argent nel 2014, con un centinaio di collaboratori e circa 70 progetti sviluppati ogni anno in tutto il mondo l’agenzia opera a tutte le scale, dall’architettura agli interni e agli allestimenti espositivi, fino al design di oggetti e elementi d’arredo. www.rdai.fr
Dettaglio di una delle stanze del negozio, ciascuna collegata a un diverso mestiere della maison (ph. ©Kevin Scott).
Il fit-out moderno degli ambienti si combina con elementi della tradizione costruttiva newyorchese. Sotto, la parete a bassorilievo dell’ultimo piano, illuminato da una cupola in vetro curvo e aperto sul rooftop (ph. ©Kevin Scott).
l’impressione di un giardino pensile che, una volta abbandonato a sé stesso, si sia ri-naturalizzato, con la vegetazione che ha ritrovato la propria strada tra le fessure dei muri. Mentre qui il percorso pubblico si conclude, al piano superiore si trova invece un atelier dove cinque artigiani adattano alle esigenze dei clienti le creazioni della maison. Ancora una volta, un progetto di interni che racconta una storia, anzi più d’una: «è stato quasi come progettare cinque negozi in uno – dice Denis Montel – mantenendo sempre un approccio personalizzato. Ci sono molte storie, ma sono collegate tra loro. Si passa da una sorpresa all’altra». E che storia, quella dei 185 anni di Hermès ■