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Benvenuti al Caffè Arti e Mestieri | DUCCIO GRASSI
CLASSICO, MISURATO, UN PO’ RETRO, QUESTO BEL RISTORANTE DI REGGIO EMILIA CI RACCONTA IL MODO DI INTENDERE L’ARCHITETTURA DI DUCCIO GRASSI
Sopra, la sobria eleganza della sala con il pavimento seminato veneziano. A sinistra, la grande porta vetrata che apre sul giardino del palazzo (ph. ©Alessandro Bonori).
Duccio Grassi Duccio Grassi cresce come designer creativo con forti competenze tecniche. I suoi progetti sono il frutto della paziente dedizione alla composizione di superfici, volumi e piani prospettici. Nel 1983 fonda a Reggio Emilia, città in cui è nato, DGA Duccio Grassi Architects, studio di architettura e interior design con sede anche a Milano, oggi considerato una delle realtà di riferimento nell’ambito del retail design internazionale. Oltre al rapporto di lavoro di oltre tre decenni con il gruppo Max Mara numerose sono le collaborazioni con altri brand, tra i quali Zara, Ray Ban, Canali, Guess by Marciano e Street One. Tra i lavori più recenti o in fase di ultimazione il rifacimento del concept design per il brand newyorchese di gioielleria David Webb e il progetto per il primo flagship shop dello stilista americano Brandon Maxwell. www.ducciograssi.com
di Elena Riolo
Per parlare di questo piccolo locale di Reggio Emilia, il Caffè Arti e Mestieri, bisogna dire del modo di essere, e quindi di fare architettura, di Duccio Grassi, di quel delicato equilibrio tra arte e architettura che lo caratterizza. Leggerezza, senso della misura, grande attenzione ai dettagli e assoluto rispetto per l’esistente sono i suoi tratti distintivi. Tratti che ritroviamo in tutti i suoi lavori, e molto anche qui. Non è un grande lavoro, ma un lavoro di grande pregio per il rigore e la semplicità che vi albergano: siamo all’interno di un palazzo storico della città, di proprietà di Unity Re, società del gruppo Max Mara con cui Grassi collabora per i negozi, in Italia e all’estero, ininterrottamente dal 1983. Lo spazio, già di per sé molto affascinante è reso straordinario dall’elegante giardino originariamente progettato da Pietro Porcinai. Il primo progetto per questo locale Grassi lo realizza nel 1988, e ora dopo più di trent’anni la necessaria ristrutturazione portata avanti a quattro mani con Lo Studio design di Alberto Zattin, è ancora in linea con la sua idea di architettura. Nessuna stravaganza, nessun orpello, il rigore creativo unito all’eredità del
Lo Studio design Paola Ascari e Alberto Zattin, dopo aver sperimentato in ambiti differenti il tema della progettazione, fondano nel 2003 Lo Studio design. Sviluppano progetti integrando direzione artistica e creativa, grafica, architettura, progettazione d’interni, styling e design di prodotto interpretando il progetto come azione coordinata di persone e discipline. Lo Studio design è un luogo aperto a eventi culturali e collaborazioni con artisti e professionisti attivi in ogni campo. www.lostudiodesign.com
A sinistra, la porta scorrevole del bagno. Sopra, la sala e il più riservato mezzanino (ph. ©Alessandro Bonori).
CREDITI
Località Reggio Emilia, via Emilia San Pietro 16 Committente Unity Re, Gruppo Max Mara Progetto architettonico DGA, Duccio Grassi Architects; Lo Studio design Architect in charge per DGA Silvia Sirocchi Carta da parati Glamora padre Tonino Grassi, scultore, e alla passione per la pittura, che tuttora coltiva, ne completano e definiscono il carattere e lo stile. È un progetto sobrio, con quell’eleganza sicura che ritroviamo in tanti elementi: nel magnifico pavimento seminato veneziano, nella grande porta vetrata d’ingresso in noce massello, nelle classiche e rassicuranti sedie Thonet di Josef Hoffmann e nella scelta di colori e materiali. Resta come una volta la grande scala che porta al mezzanino, ma viene ripensata la balaustra che la mette a norma senza disturbare, anzi se possibile conferendole personalità. Alle pareti, sapientemente disposti, pezzi dell’importante collezione d’arte Maramotti. Il grande lampadario di segmenti luminosi posizionato al centro del doppio volume connette idealmente il piano terra e il più riservato mezzanino. Il bosco romantico evocato dalle carte da parati, le tappezzerie mélange delle banquette gli restituiscono un mood mitteleuropeo e tradizionale ■