SPECIALE
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FARE ARCHITETTURA IN ITALIA
Massimo Accoto | Fernando Baldassarre | BDFarchitetti Angelo Bruno | Graziana Calabrese | Caputo Partnership Daniele Corsaro | De Napoli Architetti | (dp)a Studio Ferrari Architetti | Flore & Venezia | Stefano Ghiretti Raimondo Guidacci | Massimo Iosa Ghini | Gianfranco Marino Moramarco+Ventrella|NettiArchitetti|SchiattarellaAssociati Michele Sgobba | Angelo Torricelli | Nicola Tramonte
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La metamorfosi
Nuova identità
Il rispetto della storia
Fernando Baldassarre Casa unifamiliare ad Apricena
Lorenzo Netti Student center del Politecnico di Bari
De Napoli Architetti Recupero architettonico in Valle d’Itria
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Innesti nel vigneto
La qualità dell’urbano
Resort rurale nelle Murge
Nicola G. Tramonte Villa Jamele a Orsara di Puglia
Moramarco+Ventrella Architetti Casa di abitazione a Bitritto
Flore & Venezia Borgo Canonica a Cisternino
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Volumi nel paesaggio
Nuova vita in centro
La casa sospesa
Raimondo Guidacci Casa bifamiliare a Orsara di Puglia
(Dp)a Studio Domenico Pastore Casa di abitazione a Sammichele di Bari
Daniele Corsaro Abitazione moderna a Ostuni
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La scuola e il contesto
Spazi di transizione
Bellezza contadina
Angelo Torricelli Edificio scolastico a Monteleone di Puglia
Bdf architetti Residenza privata a Mola di Bari
Schiattarella Associati Masseria Grottone a Ostuni
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Tre piazze sul mare
I trulli del benessere
Lusso contemporaneo
Ferrari Architetti e Michele Sgobba Lungomare Esercito Italiano a Giovinazzo
Riuso a Castellana Grotte
Relais a San Vito dei Normanni
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La poltrona comoda e di design Graziana Calabrese
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Architettura del ricordo
Architetture urbane
Angelo Bruno Cappella funeraria a Martina Franca
Caputo Partnership International Nuove residenze a Lecce
In copertina torre costiera in Contrada Boraco, Manduria, recupero e riuso (2013) Netti Architetti, foto ©Vittorio Carofiglio
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Viaggio nella memoria Massimo Accoto Casa vacanze a Lecce 152
Carattere salentino Stefano Ghiretti Masseria Bareggi a Lecce 156
Restyling certificato gold Gianfranco Marino Villa iChiani a Gagliano del Capo 160
Tradizionale e contemporaneo Massimo Iosa Ghini Dimora estiva nel Salento 162
Directory per l’architettura Aziende, imprese e artigiani in Puglia 164
Progetti da premio In/Arch - Ance 2014
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Queste pagine di architettura parlano di una regione, la Puglia, ricca di storia e dalla cultura millenaria, di un formidabile avamposto geografico all’epoca delle Crociate, di un granaio fondamentale per l’intero Mezzogiorno d’Italia, di città ricche di architettura e di storia urbana. Sono pagine che raccontano di una regione in cui il rapporto con la terra, la pietra, il mare e la luce diventa fattore fondamentale per nuovi paradigmi architettonici e per la conservazione e il riuso del patrimonio costruito. Pagine che non hanno la pretesa di esaurire il panorama architettonico ricco di novità e di iniziative di una regione decisamente dinamica, ma che rappresentano uno spaccato di idee e di contributi progettuali di assoluto valore, che rendono ricca e moderna la produzione architettonica pugliese. Casi, quelli raccontati, che trasformano i latifondi e le masserie abbandonate in residenze di lusso, che ambiscono a rigenerare le forme del costruito dei centri urbani, anche di quelli più piccoli, con segni architettonici di tutto riguardo, che puntano a dotare il sistema universitario pugliese di strutture moderne e al servizio della società, che riportano a nuova vita gli antichi trulli contadini, che ridisegnano il fronte mare per migliorarne la fruizione. Molti progetti parlano anche della qualità del design e dell’interior design locale, fatto di ricerca, tecnologia e, soprattutto, di legame con la propria terra. Infine, ciascuno dei ventidue progetti presta attenzione alla qualità ambientale: spesso favorita dal diretto confronto con un’antica saggezza costruttiva, l’efficienza viene perseguita con soluzioni originali, declinando in chiave mediterranea il ricorso a materiali e tecnologie moderne.
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CASA #3, APRICENA, FOGGIA
La metamorfosi In apertura il fronte di ingresso alla residenza unifamiliare realizzata ad Apricena da Fernando Baldassare. Un’abitazione che si sviluppa su tre livelli. A destra, un particolare della facciata ventilata in lastre di pietra di Apricena (foto ©Sergio Camplone), il concept e il render di progetto (disegno ©Fernando Baldassarre).
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A POCHI PASSI DAL CENTRO STORICO DELLA CITTADINA FOGGIANA IL PROGETTO DI FERNANDO BALDASSARRE TRASFORMA UNO SCHELETRO INCOMPIUTO DI CEMENTO ARMATO IN UN’ABITAZIONE CHE RIQUALIFICA L’ISOLATO CON MATERIALI TECNOLOGICI E TRADIZIONALI E SCELTE FORMALI CHE FANNO PARTE DI UNA STRATEGIA PASSIVA DI RISPARMIO ENERGETICO
Ad Apricena, comune a nord di Foggia, a pochi isolati dal centro storico della città pugliese un’abitazione residenziale su tre livelli emerge dall’intorno disordinato e indistinto per scelte formali, estetiche e tecniche. A osservare lo stato di fatto il successo del progetto di Fernando Baldassarre non era scontato: partito da uno scheletro pluripiano in cemento armato, oltretutto pensato per realizzare un’abitazione bifamiliare, il progetto richiesto dalla nuova proprietà per una residenza unifamiliare doveva confrontarsi con i vincoli dettati dalla preesi-
stenza e con la necessaria variazione tipologica, rispondendo altresì all’intenzione di realizzare un edificio efficiente dal punto di vista energetico e ambientale. E ciò che è significativo nel progetto di Casa #3 – questo il nome in codice dell’abitazione – è proprio la necessità, in termini funzionali e di performance energetiche, di tutte le scelte estetiche. Così la pergola di legno che sul fronte sud-ovest cita il precedente scheletro incompiuto, coperta di vegetazione d’estate ombreggia la parete vetrata del soggiorno; e la posa di taglio delle lastre di pietra di Apricena, resa possibile con alcuni
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Fernando Baldassarre Si laurea in architettura a Pescara. Nel corso della sua attività professionale ha realizzato numerosi progetti di architettura e interior design per spazi espositivi e allestimenti e ha partecipato a numerosi concorsi. Ha ricevuto premi, riconoscimenti e menzioni speciali. Ha in corso di realizzazione due interventi: il primo ad Apricena (Casa Forata), in fase di realizzazione; per il secondo a Cugnoli, vicino a Pescara (La Casa degli Asini), è attualmente in corso la progettazione. Su invito tiene lezioni di Composizione architettonica alla facoltà di architettura dell’università Gabriele D’Annunzio di Pescara. http://ec2.it/fernandobaldassarrearchitetto
accorgimenti nella costruzione della sottostruttura, rende tridimensionale e vibrante alla luce la facciata ventilata anch’essa parte delle strategie passive di efficienza energetica dell’edificio. Collocato sul lato nord-ovest dell’abitazione, l’ingresso è segnato da un profondo taglio verticale che si prolunga, interrotto trasversalmente dalla balconata con balaustra in vetro del primo piano, per tutta l’altezza dell’edificio, sottolineandone la verticalità. Per tutto l’involucro, alla pietra di Apricena si alternano pannelli di Rheinzink che rivestono anche il tetto piano sul quale è posato
In alto, prospetti e sezioni di Casa#3; nelle foto, vista d’angolo dell’edificio e controcampo. Legno, vetro, pietra locale e lastre di zinco-titanio i materiali utilizzati (foto ©Sergio Camplone).
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SCHEDA Realizzazione Casa #3 Località Apricena, Foggia Cronologia 2011 - 2016 Progetto architettonico e direzione lavori Fernando Antonio Baldassarre
Collaboratori Danilo Mancini Progetto strutturale Primiano Calà Superficie 434 mq Volumetria1412 mc Superficie del lotto 180 mq Costo 500mila euro Impresa esecutrice La Pietra Srl Serramenti Metal Ser Materiali di facciata Pietra Biancone di Apricena, rivestimento Rheinzink
un impianto fotovoltaico e pannelli solari per la produzione di Acs. In pianta il progetto prevede, al piano terra, un ampio ingresso ampio con bagno di servizio, una colonna ascensore al servizio dei vari piani e un’annessa area di parcheggio di pertinenza dell’abitazione. Al primo piano si sviluppa la zona notte dell’abitazione con quattro camere da letto, due bagni, lavanderia e ripostiglio mentre la zona giorno con cucina, tinello, zona pranzo, soggiorno e servizi si trova al secondo piano. Qui la pavimentazione è realizzata in pietra di Apricena lucidata a piombo: parquet in legno di rovere per tutti gli altri piani. Il rivestimento dei bagni e della cucina è realizzato in mosaico e resina
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In alto, la localizzazione dell’edificio all’interno dell’isolato e le piante dei tre livelli, serviti da ascensore, in cui si sviluppano gli ambienti. Nelle foto, alcuni spazi di Casa#3: il terrazzo, la cucina e la scala (foto ©Sergio Camplone e Fernando Baldassarre).
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L’uomo e la macchina insieme per l’eccellenza
La Marmi Strada s.r.l. è un’azienda che nasce nel 1983 e che oggi, a distanza di 34 anni, costituisce una realtà artigianale ed imprenditoriale nel settore della lavorazione dei materiali naturali, come marmi e graniti. Lo spirito di innovazione e l’impiego di nuove tecnologie gli hanno permesso di migliorare giorno per giorno, maturando una grande esperienza. Un’accurata politica di investimenti e la capacità di attingere, allo stesso tempo, dalla ricerca del futuro e dell’esperienza del passato permette alla Marmi Strada s.r.l. di consolidare nel tempo la figura ed il prestigio professionale con l’obiettivo più ambizioso di esportare in tutto il mondo e di diventare un punto di riferimento internazionale.
a fianco Agave Materiale : Verde Guatemala sotto Venice Materiale: Verde Ming,Verde Borgogna,grafite grigio,giallo Siena,rosso Milas
Su richiesta, la Marmi Strada con il suo reparto di progettazione può seguire l’intero iter di qualsiasi progetto, affiancando il cliente in tutte le fasi: dal rilievo in cantiere, alla progettazione, alla produzione di modelli e campionature, fino alla completa realizzazione dell’opera in Italia e all’estero.
Via Provinciale per Grottaglie Km 0,6 72029, Villa Castelli - Brindisi Tel. +39 831 867115 info@marmistrada.it www.marmistrada.it
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VILLA JAMELE, ORSARA, FOGGIA
Innesti nel vigneto IL RECUPERO E L’AMPLIAMENTO DI UNA VECCHIA COSTRUZIONE DI CAMPAGNA SULLE ALTURE DEI MONTI DAUNI MERIDIONALI HA PERMESSO DI DARE NUOVA VITA E UN NUOVO USO A UN EDIFICIO ABBANDONATO. IL PROGETTO È DI NICOLA GIACOMO TRAMONTE La Casa nel vigneto di Nicola Tramonte evoca e completa un vecchio fabbricato esistente in situ, la vecchia casa rurale un tempo abitata dai coloni che prestavano servizio alla tenuta denominata Villa Jamele, una struttura che guardava a monte e a valle del territorio di Orsara, piccolo comune di duemila abitanti a sud ovest di Foggia. La struttura originaria, completamente in muratura di pietrame squadrato tenuto con malta di calce, si articolava su due livelli: un piano terra e un piano primo. Si accedeva al primo piano tramite una scala
In apertura, il vigneto e sullo sfondo la casa frutto di un recupero di una vecchia abitazione di campagna. A fianco, i proposetti ovest e nord dell’edificio (foto e disegni di Nicola Giacomo Tramonte).
prospetto ovest_scala 1:100
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esterna. La casa aveva una pianta di forma quadrata, a corpo isolato. Anni fa la casa si presentava in un notevole stato di degrado generale a causa dei crolli della copertura e del solaio del primo piano: fenomeni avvenuti in virtù dello stato di abbondono e a scosse sismiche registratesi negli anni precedenti. La posizione geografica, oltre a un recupero tipologico del fabbricato, ha suggerito anche un rilancio a nuova vita con la rifunzionalizzazione della casa. Scopo dell’intervento è consistito nel recu-
pero di un manufatto di notevole interesse storico-architettonico, in aderenza alle attese e alle indicazioni della committenza. Oltre al recupero della cubatura della casa è stato realizzato un piccolo ampliamento, un nuovo corpo di fabbrica intonacato in bianco, lievemente discostato rispetto alla struttura originaria, e un vano interrato ricavato attraverso la delimitazione di muri in cemento armato che disegnano una piazza antistante. I collegamenti verticali, a partire dal piano interrato e a finire sul terrazzo, sono
prospetto nord_scala 1:100
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Nicola Giacomo Tramonte Si laurea al Politecnico di Torino. Nel 1986 inizia l’attività di architetto. È autore di alcune pubblicazioni. Nel 2010 ha partecipato al Marble Architectural Award e nello stesso anno una sua opera, La cantina Paradiso, è stata selezionata all’evento collaterale della XII Biennale di Architettura di Venezia. La villa di campagna oggetto di questo servizio è stata selezionata per il premio Apulia 2011. Nel 2012 un suo progetto viene presentato al Padiglione Italia alla XIII Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Nel 2013 la Commissione nazionale italiana per l’Unesco assegna l’attestato di merito per la realizzazione di Villa Jamele, un’azienda a basso impatto ambientale. Dal 2014 componente della commissione Cultura della Federazione regionale degli ordini degli architetti, dal 2017 Nicola G. Tramonte è presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Foggia. www.nicolagtramonte.it
SCHEDA Realizzazione Casa nel vigneto Località Orsara di Puglia, località Piana della Corte, Foggia
Committente Peppe Zullo Progetto architettonico Nicola Giacomo Tramonte
Direzione lavori Nicola Giacomo Tramonte Impresa di costruzioni Frisoli Costruzioni Anno 2004 Volumetria 6711 mc (esistente e nuovo)
garantiti mediante un ascensore esterno posto sul lato nord dell’edificio; per quanto riguarda il fabbricato esistente i collegamenti tra il piano terra e il piano primo sono invece affidati alla scala in muratura già presente. La destinazione della casa nel vigneto prevede il museo del vino al piano terra e la residenza al primo piano. L’ampliamento della casa, realizzata in cemento armato, soddisfa l’esigenza di creare dei servizi al piano terra e un’abitazione con affaccio panoramico: esigenza risolta con un notevole aggetto, sempre in cemento armato, realizzato ad hoc sul vigneto al primo piano. L’interrato, realizzato anch’esso con strut-
tura in cemento armato, è destinato a bottaia e misura 188 metri quadrati di superficie con un deposito di 45 metri quadrati. La copertura, sia della casa sia dell’ampliamento, è a terrazzo, da cui si ammira il panorama della tenuta e il sottostante vigneto, diviso in due dalla piazza. Una struttura con esili elementi di ferro abbraccia l’intero fabbricato esistente, a evocare la copertura crollata del vecchio edificio. Questa struttura si protrae sul lato est fino al piano di campagna, a inglobare la scala in muratura di ingresso all’edificio. L’ingresso principale è posizionato sul lato sud, per il quale è stato realizzato un portale in pietra coronato da una piccola struttura in cemento armato
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struttura in ferro IPE 140x140
prospetto est_scala 1:100
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In alto, la leggera struttura di ferro che sormonta l’edificio evoca la copertura crollata della vecchia abitazione. L’ingresso principale, coronato da una piccola struttura in cemento armato, è posizionato sul lato sud della casa (foto e disegni di Nicola Giacomo Tramonte).
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Raimondo Guidacci
CASA BIFAMILIARE, ORSARA DI PUGLIA, FOGGIA
Volumi nel paesaggio
Si laurea in architettura nel 1995 allo Iuav di Venezia. Nel 1998 apre il suo studio professionale a Torino. Dal 1995 al 2005 collabora con Emanuele Levi Montalcini ai laboratori di progettazione architettonica alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, dove dal 1996 al 1999 è assistente di Guido Martinero. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati su riviste specializzate e selezionati in premi di architettura, mostre e rassegne. Il progetto di due case in Puglia è stato selezionato al Premio Cosenza 2004 e al Premio Barbara Cappochin 2007 nella categoria migliori opere internazionali e ha vinto i premi Inarch/Ance 2008 e Abitare il mediterraneo 2011. Nel 2014 ha partecipato con suoi progetti alla XIV Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Svolge la propria attività professionale tra la Puglia e il Piemonte. www.raimondoguidacci.it
INTONACO BIANCO, PIETRA CALCAREA E COPPI COLOR PAGLIERINO SONO I MATERIALI BASE DEL PROGETTO CHE L’ARCHITETTO RAIMONDO GUIDACCI HA UTILIZZATO PER METTERE IN RELAZIONE L’ABITAZIONE CON IL PAESAGGIO CIRCOSTANTE. LOGGE E VETRATE AIUTANO A FARE IL RESTO Il progetto riguarda la realizzazione di una casa bifamiliare a Orsara di Puglia – un piccolo comune dei monti Dauni Meridionali, in provincia di Foggia, non lontano dal confine con la Campania – lungo una fascia denominata Piano Paradiso. Si tratta di un edificio costituito da un piano interrato destinato ad autorimessa, da un piano terra e da un sottotetto. L’intervento è caratterizzato dall’accostamento di tre volumi coperti da un tetto a un’unica falda, rivolta alternativamente verso il fronte e verso il retro: verso il paese e verso la campagna. L’ingresso avviene lateralmente, da una strada secondaria che sale verso la montagna. L’intero edificio è intonacato e tinteggiato di bianco, mentre gli sfondati sono di colo-
re grigio cemento. Il manto di copertura è stato realizzato utilizzando vecchi coppi in cotto recuperati dalla demolizioni di vecchi fabbricati rurali della zona. Tutti i percorsi esterni sono realizzati in battuto di cemento, mentre soglie e davanzali sono in pietra di Apricena. Entrambi i fronti sono caratterizzati dalla presenza di profonde logge, all’interno delle quali si aprono grandi vetrate che consentono la vista verso il giardino circostante. Quattro pilastri angolari collegano al terreno l’edificio che sembra sospeso rispetto al suolo. Intonaco bianco, pietra calcarea e coppi color paglierino sono i tre materiali che il progetto utilizza per relazionarsi al paesaggio circostante
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La pianta del piano terra dell’edificio, che comprende anche un interrato e i sottotetti con logge del livello superiore.
SCHEDA Realizzazione casa 3 Committente Domenico Curcio Località Orsara di Puglia, Foggia Progetto e direzione lavori Raimondo Guidacci
La casa bifamiliare ad Orsara di Puglia realizzata su progetto di Raimondo Guidacci. Il complesso è frutto dell’accostamento di tre volumi, ciascuno dei quali coperto da una copertura a una falda (foto ©Beppe Giardino).
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Progettazione strutturale Giuseppe Sgobbo Impresa di costruzioni Curcio Superficie coperta 200 mq Progetto 2005 Realizzazione 2006-2011 Fotografie Beppe Giardino
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SCUOLA A MONTELEONE DI PUGLIA, FOGGIA
La scuola e il contesto CON LA REALIZZAZIONE DEL PLESSO SCOLASTICO DEL PICCOLO PAESE PUGLIESE A 800 METRI D’ALTEZZA E A POCHI CHILOMETRI DAL CONFINE CON LA CAMPANIA, IL RAPPORTO TRA L’EDIFICIO E IL SUOLO È IL TEMA CENTRALE DELL’OPERA FIRMATA DALL’ARCHITETTO ANGELO TORRICELLI
Il fronte di ingresso del nuovo plesso scolastico di Monteleone di Puglia di Angelo Torricelli; l’edificio sorge in posizione elevata rispetto alla città e si configura come uno spalto affacciato sulla valle (foto ©Marco Introini).
In posizione elevata sulla sommità di un colle, la città di Monteleone si compone essenzialmente di un nucleo antico, accessibile dalla strada di crinale che lo attraversa, e di alcuni rioni costruiti lungo le vie di collegamento territoriale. Il sito su cui insiste il plesso scolastico comunale è collocato sul bordo del centro urbano e si configura come uno spalto affacciato verso la valle sottostante. Il progetto dell’edificio adibito a scuola materna, elementare e media, si fonda sullo studio delle relazioni tra le piazze centrali della città e l’area d’intervento, partendo dal presupposto che la scelta tipologica e il rapporto con il suolo siano i cardini su cui incentrare la costruzione appropriata del luogo.
Il centro della composizione si definisce nella terrazza rivolta a valle: un piano posto in continuità con la strada che conduce a piazza Municipio attraverso la spaccatura del muro di pietra, elemento primario dell’architettura ideata. Tale muro, conformato a L e orientato sugli assi cardinali, si incide nel suolo e stabilisce le misure architettoniche, regolando il sistema della distribuzione attraverso corridori rettilinei sovrapposti, connessi in verticale da una torre ascensore e da scale situate alle estremità. I corpi di fabbrica si affiancano al muro stesso, delimitando lo spazio pubblico conchiuso dalla piazza pensile, che risulta aperta solo sul lato est, verso valle, mentre i lati nord e sud sono caratterizzati da cor-
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pi di fabbrica entro i quali lo spazio aperto si dilata, trovando ambiti protetti dal sole e dai venti di nord. Il piano della piazza ripara l’aula civica sottostante che, a sua volta, appoggia sulla linea basamentale dell’edificio. Al di sopra di questa, la costruzione si eleva su tre livelli, come una sorta di castello edificato per pezzi aderenti al muro in pietra. Il basamento, nel quale sono collocati i locali destinati alla Protezione Civile, affonda nel suolo risultando abitabile e aperto verso l’esterno in corrispondenza
Nei disegni, la pianta del complesso scolastico di Monteleone di Puglia, un prospetto e la sezione dell’edificio (disegni ©Angelo Torricelli). Nelle foto la vista della scuola da est e il dettaglio della facciata del fronte sud (foto ©Marco Introini).
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Angelo Torricelli Architetto e professore ordinario di Composizione architettonica. Dal 2008 al 2015 è stato preside della scuola di Architettura civile del Politecnico di Milano. Ha pubblicato numerosi libri e saggi, tra i quali il recente Angelo Torricelli. Architettura in Capitanata (Il Poligrafo, 2014), e collaborato con le principali riviste di architettura. Dal 2008 dirige Architettura Civile. É autore di numerosi progetti per concorsi e incarichi pubblici e privati. In Puglia ha realizzato opere pubbliche e progettato interventi a scala urbana. Ha ricevuto menzioni in concorsi internazionali. Il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti e premi tra i quali la selezione per la Mostra internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia nel 2006 e il premio speciale Architettura in Capitanata (2010). www.torricelliassociati.it
del piano terrazzato più basso. I diversi livelli, corrispondenti ai piani di posa fondamentali, sono raccordati da una rampa carrabile e da percorsi pedonali articolati in un sistema di scale e gradinate connesse al sistema di distribuzione interna. I corpi principali, che ospitano le scuole materna, primaria e secondaria, si incontrano nella zona di ingresso. Le quote dei terrazzamenti, della piazza e del giardino sono collegate da una scala contenuta entro il volume elementare del coperto, che delimita e protegge il lato nord della piazza stessa.
La destinazione a edificio strategico ha comportato lo studio di soluzioni tecniche appropriate secondo i principi dello sviluppo sostenibile e della protezione antisismica, in particolare con la scelta di sezionare l’edificio in due sottostrutture indipendenti – una fondata nel suolo, l’altra in elevazione – separate tra loro da isolatori sismici
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SCHEDA Realizzazione Plesso scolastico Località Monteleone di Puglia, Foggia Committente Comune di Monteleone di Puglia Cronologia 2006 - 2009 Progetto architettonico Torricelli Associati (Angelo Torricelli, Mariateresa Rampi, Carlotta Torricelli)
Collaboratori Gerardo Amato, Daniele Consonni Giovanni Maggioni, Sara Riboldi, Silvio Terzi.
Progetto Strutturale Nicola Rizzo, Mario Rossi Brunori
Progetto impiantistico Glauco Caldara, Vincenzo Marinaro
Nelle foto, in alto, la vista dell’edificio da nord est; accanto e sotto, particolari della zona denominata “coperto” (foto ©Marco Introini).
Consulenza Geologica Matteo di Carlo Coordinamento Donato Calice Impresa costruttrice Cadinvest Superficie del lotto 28.623 mq Superficie abitabile 3.430 mq Volume complessivo 134.500 mc Costo dell’opera euro 3.350.000
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LUNGOMARE ESERCITO ITALIANO, GIOVINAZZO, BARI
Tre piazze sul mare RIQUALIFICAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO COME STRUMENTO DI RIGENERAZIONE URBANA. PREMIO URBANISTICA 2016 A URBANPROMO, IL RIDISEGNO DEL WATERFRONT FA PARTE DI UN PIÙ AMPIO PROGETTO – LA GREENWAY – MESSO IN CAMPO DAL COMUNE BARESE PER RECUPERARE LA BELLEZZA PAESAGGISTICA DEL LUOGO DOPO DECENNI DI ATTIVITÀ INDUSTRIALI
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Giovinazzo, comune a nord di Bari, ha da poco concluso un’operazione di ridisegno del suo lungomare, con la pedonalizzazione di alcuni percorsi e la costruzione di una serie di piazze lungo il tracciato più suggestivo, quello tra la Capitaneria e il basamento di Palazzo Ducale. Il progetto, iniziato nel 2014, è stato realizzato dagli architetti Mario Ferrari, di Ferrari Architetti di Bari, e Michele Sgobba di Alberobello. I nuovi percorsi pedonali si concludono in tre differenti luoghi: la Piazza, il Lido e il
Teatro, i primi due aventi identica forma e dimensione. Il primo dei tre luoghi è stato ottenuto allontanando dal mare i percorsi carrabili e segnando questo nuovo margine con panche in pietra, munite alla base di sistemi di illuminazione e di apparecchi illuminanti di altezza contenuta, utilizzando l’edificio della Capitaneria di porto (in pietra bianca come le mura) e la creazione di un filare di alberi per definire i due restanti lati ortogonali della piazza. Il filare, allineato alle mura, è stato intervallato da una illu-
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Mario e Carlo Ferrari, Ferrari Architetti
Michele Sgobba
Mario Ferrari si laurea in architettura nel 1992 all’università di Roma. Con il padre Carlo è titolare dello studio Ferrari Architetti di Bari, all’interno del quale si occupa dei temi dello spazio pubblico e dell’abitare. È specializzato nella progettazione di opere pubbliche complesse. Intensa la sua attività legata ai concorsi di architettura internazionali e numerose le realizzazioni in ambito nazionale. Ha redatto i piani regolatori di Lavello, Castellaneta, Palo del Colle, Melito di Porto Salvo e progettato numerosi piani attuativi. Attualmente sta lavorando alla realizzazione dei nuovi dipartimenti di Chimica e Astronomia dell’università Alma Mater di Bologna. È anche consulente per il progetto della nuova stazione della metropolitana di Liverpool Street a Londra.
Nel 1979 si laurea allo Iuav di Venezia. Dal 1980 si occupa di architettura, ingegneria edile e urbanistica. È esperto di pianificazione strategica del territorio. Svolge consulenza a operatori pubblici e privati per l’attivazione di processi di trasformazione e sviluppo socioeconomico del territorio. Ha lavorato a contratti di quartiere di diversi comuni (Campobasso, Ruvo di Puglia, Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Barletta) e dei Programmi integrati di riqualificazione delle periferie di Candela, Casamassima, Conversano, Corato, Deliceto, Foggia e di molti altri comuni pugliesi. Sgobba è anche presidente della società di ingegneria Finepro Srl.
www.ferrariarchitetti.com
minazione adatta allo spazio pedonale e da panchine per la sosta all’ombra. Una serie di sottili linee di pietra (10 centimetri di spessore con un passo di cinque metri) disegna questo spazio, collegando gli alberi con le panchine e il parapetto. Lo spazio compreso tra i ricorsi in pietra viene pavimentato con cromofibra colorata. La piazza pedonale immette nel tratto di lungomare posto sotto le mura, segnato trasversalmente da una serie di ricorsi in pietra che, con passo di circa sei metri e uno spessore di 50 centimetri, delimitano le aree pavimentate sempre per mezzo della cromofibra. Questo percorso conduce al Lido, un spazio formato dall’arretramento degli attuali parapetti: una modifica che ha permesso di ampliare lo spazio per la balneazione
www.finepro.it
Nelle foto e nei disegni, il lungomare di Giovinazzo dopo l’intervento di riqualificazione di alcuni percorsi pedonali e di realizzazione di alcune piazze. Il progetto è di Mario Ferrari e Michele Sgobba (foto ©Angelo Stanisci).
di un fronte di circa 110 metri e una superficie attrezzata di oltre 500 metri quadrati. A valle della strada e a un livello inferiore, per permettere di raggiungere il mare oltre la linea dell’impervia scogliera frangiflutti, sono state realizzate delle ampie banchine attrezzate con passerelle e scalette. La disposizione dei nuovi parapetti offre tre diversi punti di accesso all’area di balneazione, evitando, con la sovrapposizione delle pareti contenenti le scale, che il mare possa penetrare facilmente sulla passeggiata pedonale, durante le burrasche. Oltre questo spazio, il percorso del lungomare cambia carattere: il muro di parapetto viene infatti sostituito con un margine di maggiore altezza formato dalle opere marittime del molo foraneo e della sua prosecuzione. Il muro frangiflutti si alza a circa due metri di
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SCHEDA Realizzazione Riqualificazione dei percorsi del lungomare della città Località Giovinazzo, Bari Committente Comune di Giovinazzo Progettazione e direzione lavori Mario Ferrari (Ferrari Architetti) e Michele Sgobba
Impresa di costruzioni EC Group Costruzioni Importo dei lavori 1.760.000 di euro Cronologia 2014-2017
quota per entrambi i lati, prosegue, di fronte al prospetto del Palazzo Marchesale, con un muro di calcestruzzo di circa un metro di altezza, difeso a valle da massi ciclopici, sostituiti, sotto il volume della Vedetta del Mediterraneo, da più efficienti tetrapodi, entrambi con altezze spesso maggiori del muro di bordo. L’area è caratterizzata da alte pareti in pietra bianca che la delimitano: quella del Palazzo Ducale, segnata dal lungo balcone, del quale sono presenti tutti gli appoggi e quella dell’ex Forte Aragonese, lunga 21 metri, completamente priva di aperture; si innalza al suo termine verso il mare con il sovrastante edificio della Vedetta del Mediterraneo. Tale spazio, di forma e dimensione analoga a quello della Capitaneria di Porto, è stato attrezzato con una serie di sedute, orientate verso il muro più corto, disposte su undici fi le parallele, separate in tre settori di cinque metri di ampiezza, l’ultimo tagliato dal muro frangiflutti che ne riduce progressivamente l’ampiezza. Con uno spessore di 50 centimetri è possibile garantire la seduta a circa 180 persone. La distanza lasciata tra le sedute le configura come una attrezzatura fissa, che caratterizza questa piazza e che conclude a ovest il percorso pedonale del lungomare Esercito Italiano. Questo è il terzo spazio pubblico: il Teatro
Nei disegni (pianta e prospetti), la passerella di collegamento tra le diverse parti del lungomare.
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Nella planimetria, le diverse zone di intervento del progetto. I percorsi danno origine a tre differenti luoghi: la Piazza, il Lido e il Teatro. Nella foto, la passerella di collegamento verso il Lido (foto ©Angelo Stanisci).
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GramaGlia GRAMAGLIA Srl Via d’Ancona 67 | 60027 Osimo AN | Tel. 071 7108700 info@gramaglia.it | www.gramaglia.it
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Graziana Calabrese È interior e product designer. Pugliese di nascita, ha studiato architettura a Firenze e collabora a progetti di luxury retail, hotellerie, residenze high-end per committenti stranieri. Ha seguito progetti internazionali per Ferragamo, Antinori, Gucci, Ritz Carlton. Dal 2016 ha base a Milano e segue come art director una catena di ristoranti di cucina pugliese con aperture a New York, Londra e Milano. Ha realizzato il nuovo concept store per Pasquale Bruni jewels a Singapore e in Italia una linea di arredi in pietra decorata presentati al Salone del Mobile di Milano del 2017, vincendo il concorso Puglia crossing identities organizzato da Regione Puglia. Per il fuorisalone 2017 ha organizzato anche l’allestimento personale Amazing cliché sulle tendenze stereotipate del design reinterpretate in maniera irriverente con uno stile originale. Progetta gli interni per l’albergo diffuso Sweet Inn a Milano. Lavora inoltre come project manager di retail per una holding internazionale di abbigliamento e accessori di lusso.
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Sopra e a lato, una serie di complementi di arredo e accessori della linea T’intreccio, ideata da Graziana Calabrese.
60 A struttura ferro brunito
3
3,5
www.grazianacalabrese.com
viti a vista in ferro nero
de sc
63
schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
dettaglio B
60 60 A
struttura ferro brunito
3
33
ESECUTIVO POLTRONA scala 1:20
A
3 63
dettaglio B scala 1:5
viti a vista in ferro nero
63
schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
impiallacciatura 0,1cm pannello in mdf 0,6cm impiallacciatura pannello esterno0,1cm in pietra 1,8cm 60 pannello in mdf 0,6cm telaio in ferro pannello esterno in pietra 1,8cm Agommino brunito 3cmx1cm h antigraffio telaio in ferro gommino brunito 3cmx1cm h
3
struttura ferro brunito
antigraffio
3
retro retro
Nei disegni di Graziana Calabrese alcuni particolari della poltrona Spiga: il concept si basa sulla trama dei cesti impagliati che scalfisce la pietra pugliese.
3
A' 66
3 schienale e seduta A' in legno impiallacciato66 noce canaletto
60
3
retro
33
60
A
schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
struttura ferro brunito 33
3
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viti a vista in ferro nero
schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
fronte
3,5
3
63 3 63
dettaglio B scala 1:5
cuscinature con piping esterno
dettaglio B scala 1:5
fronte
fronte
viti a vista struttura ferro brunito in ferro nero struttura ferro brunito
3,5
3 pannello esterno in pietra 1,8cm struttura telaio in ferro
ferro brunito
gommino brunito 3cmx1cm h antigraffio
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retro
telaio in ferro brunito 3cmx1cm h cuscinature gommino con piping esterno antigraffio
retro
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pannello interno con finitura impiallacciato noce canaletto
71
3 schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
fianco destro e sinistro 71
1
fianco destro e sinistro fianco destro e sinistro
struttura ferro brunito
cuscinature con piping esterno
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struttura ferro brunito
struttura ferro brunito
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struttura ferro brunito
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sezione A-A'
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pietra incisa
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pannello esterno in pietra 1,8cm
struttura ferro brunito A' 66
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pietra incisa
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schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
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dettaglio B
cuscinature con piping esterno impiallacciatura 0,1cm struttura pannello in mdfferro 0,6cm brunito
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struttura ferro brunito
schienale e seduta in legno impiallacciato
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ruttura erro brunito
viti a vista in ferro nero
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dettaglio B
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cuscinature con piping esterno
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noce canaletto schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
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schienale e seduta struttura dettaglio in brunito legnoBimpiallacciato ferro scala 1:5
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viti a vista in ferro nero
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struttura ferro brunito
sterno
ruttura erro brunito
schienale e seduta in legno impiallacciato noce canaletto
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ESECUTIVO POLTRONA scala 1:20
sezione A-A’
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DECORAZIONE E RIVESTIMENTO IN STILE PUGLIESE
La poltrona comoda e di design LA PIETRA PUGLIESE E L’ARTIGIANATO DELLA PAGLIA HANNO UN DENOMINATORE COMUNE: LA TERRA DI PROVENIENZA. DALL’INCONTRO DI QUESTE DUE IDENTITÀ NASCE SPIGA, UNA POLTRONA CHE FA PARTE DI UNA LINEA DI ARREDO. L’IDEA PROGETTUALE È DI GRAZIANA CALABRESE, INTERIOR E PRODUCT DESIGNER Spiga, disegnata da Graziana Calabrase, interior e product designer pugliese con base a Milano, è una poltrona che fa parte di una linea di arredi e accessori che prende il nome di T’intreccio. Il concept si basa sulla trama di un cestino che scalfisce la pietra pugliese: è l’incontro di due identità con caratteristiche molto diverse, la pietra e l’artigianato della paglia, che hanno in comune le stesse origini, la Puglia. L’idea nasce dalla volontà di rinnovare l’immagine troppo austera della pietra tradizionale, relegata unicamente al ruolo di finitura di pavimenti o pareti, realizzando sulla superficie una texture che ne cambia l’aspetto e la rende ornamento per qualsiasi tipo di arredo o accessorio. Ne deriva un
nuovo modo di progettare con la pietra, donandole una connotazione contemporanea, elegante e di design. La pietra pugliese di colore beige, porosa e facile da lavorare, viene quindi incisa e intagliata in modo da far emergere la texture dell’intreccio che diventa una decorazione superficiale. Questo nuovo aspetto della lastra la rende decorativa, più sfruttabile e applicabile su qualsiasi superficie. Può essere utilizzata come rivestimento di lampade e tavoli; interessante è anche l’abbinamento con l’arredo bagno: ad esempio, può diventare il rivestimento esterno di vasche da bagno o di mobili lavabo, addirittura può essere applicata come decorazione di strutture per imbottiti, poltrone e divani, rendendo ancora più innovativo l’utilizzo di questo materiale. T’intreccio è quindi la storia di un amore tra la trama ondeggiante e la pietra dura, che insieme creano un nuovo modo di essere decorazione e rivestimento in stile pugliese. La poltrona Spiga è l’esempio di come si possa conciliare l’incontro tra la dura pietra e la poltrona, oggetto di relax per eccellenza. Siamo di fronte a un utilizzo di materiali tradizionali e preziosi resi in
forma leggera, elegante e dal gusto contemporaneo. È realizzata con struttura in ferro brunito, rivestimento interno in noce canaletto, cuscini in pelle, rivestimento dei fianchi in pietra leccese intagliata con texture spigata. Spiga diventa così un oggetto unico, elegante e dal design leggero. La poltrona è stata selezionata e presentata al Salone del Mobile 2017 nell’esposizione Puglia Crossing Identities, promossa dalla regione Puglia, in collaborazione con Adi, l’Associazione per il disegno industriale (sezione Puglia e Basilicata), Politecnico di Bari e i distretti produttivi Puglia Creativa e Legno Arredo Pugliese
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STUDENT CENTER, POLITECNICO DI BARI
Nuova identità
POLIBA ELEMENTS È IL PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI APERTI E DEI SERVIZI AGLI STUDENTI DEL CAMPUS UNIVERSITARIO DELLA CITTÀ PUGLIESE. LO STUDENT CENTER È IL PRIMO INTERVENTO REALIZZATO. IL PROGETTO È DELL’ARCHITETTO LORENZO NETTI DI BARI Il nuovo Student center, progettato dall’architetto Lorenzo Netti di Bari, è inserito nel complesso edilizio delle attività didattiche e di ricerca del Politecnico del capoluogo pugliese, all’interno del campus universitario della città. Si tratta del primo intervento di un articolato programma di riqualificazione degli spazi aperti e dei servizi agli studenti denominato Poliba Elements. Lo Student Center è il primo dei tasselli del programma ad essere realizzato (la sistemazione delle superfici di pavimentazione, la realizzazione di nuovi bar, di un infopoint e del flagstore per il merchandising sono inve[ 118 ]
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ce in fase di progettazione esecutiva). Ospita servizi essenziali per gli utenti del campus come l’ambulatorio di primo soccorso al piano terra, un ampio spazio per lo studio collettivo al primo piano e due aule più piccole al secondo, in aderenza al fabbricato denominato Grandi Aule, costruito negli anni Ottanta a completamento degli edifici della facoltà di ingegneria. La collocazione di questi nuovi ambienti non ha prodotto ulteriore superficie coperta, in quanto è stato utilizzato l’involucro dell’edificio esistente e si sono razionalizzati i percorsi in direzione delle aule. In previsione di
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Nelle foto, lo Student Center del Politecnico di Bari. Il progetto è dell’architetto Lorenzo Netti (foto ©Alberto Muciaccia); a fianco, dal basso, le piante dei piani terra, primo e secondo dell’edificio.
questo intervento, sono stati demoliti alcuni piccoli fabbricati, nati come provvisori e ormai inadeguati e obsoleti. Al piano terra è stato realizzato il nuovo Poliba Health Center, un corpo edilizio sottoportico, indipendente, di circa 100 metri quadrati, con annesso vano tecnico per attrezzature e impianti di sotto centrale occorrenti alla climatizzazione dell’intero edificio. Dotata di due ambienti destinati ad ambulatorio, questa struttura sarà aperta anche per il vicino quartiere di San Marcello. Al primo piano la riorganizzazione dei flussi pedonali verso le aule esistenti ha liberato il ballatoio esterno, di circa 400 metri quadrati di superficie, consentendone la chiusura con pareti vetrate continue; la doppia facciata in doghe di legno poste in verticale o in orizzontale modula l’irraggiamento secondo le
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L’elemento che rende riconoscibile l’edificio è la facciata realizzata in doghe di legno, poste in orizzontale o in verticale secondo le esigenze di illuminazione degli spazi interni (foto ©Alberto Muciaccia).
necessità di illuminazione degli spazi. Al secondo piano la chiusura parziale del ballatoio realizza due aule di circa 250 metri quadrati, arretrate rispetto al filo esterno esistente, e mantiene la percorribilità perimetrale del piano lungo la facciata. Ad ogni piano sono stati ricavati dei blocchi di servizi igienici ottenuti dalla riduzione mirata dei corridoi delle grandi aule. Al primo piano, in testata, sono collocati l’ambiente per le vending machine e, in posizione intermedia e protetta tra gli spazi interni e quelli esterni, uno spazio per i fumatori. La pelle in doghe di legno contribuisce si-
gnificativamente all’identità della nuova architettura dello stesso Politecnico di Bari, offrendo alla principale strada di accesso al campus un rinnovato fronte che distingue il secondo ateneo della città. Alle due estremità del lungo fabbricato destinato agli studenti sono collocati i due nuovi accessi dedicati: la scala principale, coperta dalla rampa esistente tra il primo e il secondo piano, e quella secondaria, nata per assolvere a specifiche funzioni di sicurezza, e che ha assunto un importante ruolo di identificazione in prossimità dell’ingresso principale alla cittadella universitaria
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OFFICINE NATALE Infissi e serramenti per l’architettura Per il Politecnico di Bari Officine Natale ha realizzato e messo in opera gli infissi in acciaio a taglio termico, ad alte prestazioni con vetri basso-emissivi. Dal 1990 l’azienda progetta, produce e commercializza serramenti in alluminio, legno, Pvc, alluminio-legno, acciaio, porte interne e porte blindate, realizzati in una ampia gamma di modelli e con varie possibilità di personalizzazione. Nel corso del tempo si è anche affermata e specializzata nei settori della lavorazione dell’acciaio al carbonio e acciaio inox, della carpenteria metallica, capace di adattarsi alle esigenze
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di committenti e progettisti. Ancor oggi Officine Natale è un’azienda a conduzione familiare, dove passione per il design, l’innovazione tecnologica, sono i cardini sui quali si basa l’attività. L’orientamento alla qualità è dimostrato amche dalle numerose certificazioni: Iso 9001, Uni En ISO 3834 e En 1090.
Officine Natale Srl S.S.100 zona P.I.P. – Lotto 42/31 70010 Sammichele di Bari BA Tel. 080 8917760 amministrazione@officinenatale.com www.officinenatale.com
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Lorenzo Netti Lorenzo Netti si laurea cum laude in Architettura a Firenze. Dopo essere stato professore incaricato di Disegno dell’Architettura e di Disegno Industriale, dal 2008 è docente di Disegno e Composizione architettonica al corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Bari. Ha tenuto corsi per l’Accademia di Belle Arti di Bari. Sue opere sono presenti nella collezione di disegni di architettura italiana del Fondo Francesco Moschini (Aam) a Roma. Nel 1998 ha fondato a Bari, con Gloria A. Valente (laurea in architettura a Firenze) lo studio Netti Architetti. www.nettiarchitetti.it
Altro elemento di riconoscibilità dello Student center è la scala di di accesso ai piani superiori (foto ©Alberto Muciaccia).
SCHEDA Realizzazione Student center del campus universitario ‘Quagliariello’ del Politecnico di Bari Località Bari Committente Politecnico di Bari Cronologia 2010 - 2014 Progettazione Lorenzo Netti | Netti Architetti Collaboratori Roberto Carlucci, Graziana A. Cito, Nicola D’Auria, Rossella Ferorelli, Michele Mancini, Andrea Paone, Maria Piepoli, Michelangelo Pinto, Maria L. Sasso, Marianna Volsa, Giuseppe Volpe
Progettazione esecutiva Arcangelo Santamato Progettazione impiantistica Ing. Vittorio Tubito Consulenza strutturale Sergio Castellano Coordinamento e direzione lavori Francesco P. De Mattia
General Contractor Simet SpA Impresa di costruzione Simet SpA Infissi e serramenti Officine Natale Srl
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SIMET L’impiantistica, anima dell’architettura Simet, che in questo contesto ha operato in qualità di General Contractor, è impegnata nell’offrire ai committenti la propria competenza e professionalità nella progettazione, installazione e manutenzione e degli impianti tecnologici di natura direzionale, commerciale e industriale. Oggi, grazie a un’esperienza pluridecennale, la struttura imprenditoriale di Simet si pone a livello delle più qualificate imprese di settore, avendo realizzato e continuando a progettare e realizzare importanti opere anche nel campo dell’efficientamento
energetico e delle nuove costruzioni ‘chiavi in mano’. In tale ambito tra le opere più rappresentative rientra il nuovo Student Center realizzato nel Politecnico di Bari, divenuto vero e proprio elemento identificativo dell’Istituto.
Simet SpA
Società Impianti Meccanici Elettrici Tecnologici Via Turati, 40 − 20121 Milano Viale Pasteur, 31 – 70124 Bari Tel. 080 5610671 info@simet-spa.com | www.simet-spa.com
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CASA D’ABITAZIONE, BITRITTO, BARI
La qualità dell’urbano NEL CENTRO ABITATO DELLA CITTADINA UN EDIFICIO DEGLI ANNI SESSANTA CAMBIA FISIONOMIA E RITROVA QUALITÀ ARCHITETTONICA CON INTERVENTI DI SEMPLIFICAZIONE E SOTTRAZIONE EDILIZIA. PROGETTO DI MORAMARCO+VENTRELLA ARCHITETTI
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L’edificio ristrutturato grazie al lavoro di moramarco+ventrella architetti si trova nei pressi della piazza principale di Bitritto, un comune a pochi chilometri da Bari e dal mare. Siamo dentro il tessuto urbano della città, in un lotto angolare, con la presenza di edifici molto diversi tra loro per qualità edilizia e periodo di edificazione. La costruzione precedente, posta su un incrocio viario e con prospetti a schema elementare, era contrassegnata, lungo il primo piano e in relazione alla terrazza in copertura, dalla presenza di balconi che correvano sulle due facciate perimetrali. L’immobile – che conteneva più alloggi – si presentava come uno dei numerosi episodi edilizi privi di significato realizzati alla fine degli anni Sessanta. La richiesta della committenza era quella di trasformarlo in residenza unifamiliare. Confermando il perimetro dell’edificio, il progetto radicalizza idee di semplificazione e linearità nell’identificare il volume edilizio e nella declinazione dei prospetti, rinunciando in primo luogo ai balconi per un maggior rigore architettonico. Elemento cardine del progetto è il ripensamento dei
rapporti che potevano intercorrere tra l’edificio e l’intorno, la nuova vita cui erano destinati gli ambienti interni e le conseguenti relazioni di questi con il contesto, secondo una nuova unitarietà volumetrica, ottenuta con radicali interventi di demolizione e successive parziali ricostruzioni. Il progetto prevede una zona giorno al piano terra, una zona notte al primo e uno studio al livello superiore, piano in cui si genera la relazione più forte con lo spazio aperto grazie alla presenza di un ampio terrazzo. Fondamentale è risultata la risoluzione del rapporto con la strada e con la luce. Se infatti era necessario isolarsi dal piano stradale per ragioni di privacy, era altrettanto importante illuminare gli spazi interni con luce naturale. Il progetto ha così previsto di sollevarsi dalla quota zero: la facciata a est è oggi completamente cieca nella parte del basamento, mentre quella a sud è stata arretrata e diaframmata con un brise-soleil, illuminando l’interno e dotando lo spazio di una piccola pertinenza verde. Nel processo di demolizione e ricostruzione la configurazione della scala ha svolto un ruolo fondamentale: il vano scala, total-
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moramarco+ventrella architetti Moramarco e Ventrella iniziano a lavorare insieme nel 2002, proseguendo un sodalizio formatosi alla facoltà di architettura di Bari. Nel 2007 a Bari fondano lo studio associato di progettazione che opera prevalentemente nel settore residenziale con progetti e interventi di ristrutturazione, recupero e riuso prestando attenzione all’innovazione tecnologica e all’evoluzione tipologica. La loro ricerca trova applicazione nell’architettura degli interni. Partecipano a numerosi concorsi di progettazione. Nel 2017, lo studio si classifica al primo posto nel concorso indetto per la riqualificazione di Villa Garibaldi a Conversano; nel 2016 al secondo posto nel concorso internazionale per la progettazione di una nuova ala del museo di Lima dedicata all’arte contemporanea; sempre nel 2016 vincono il primo premio del concorso per la progettazione di un ponte ciclopedonale alla foce del fiume Vomano a Teramo. Ancora nel 2016 lo studio è secondo classificato nel concorso di progettazione per il recupero funzionale e di valorizzazione del Teatro Margherita di Bari. Lo studio svolge la propria attività soprattutto in Italia con collaborazioni in Svezia e Spagna. www.moramarcoventrella.it
Nelle due pagine, i nuovi prospetti della casa d’abitazione ristrutturata a Bitritto dallo studio moramarco+ventrella architetti. A lato, le sezioni dell’edificio (foto ©Pasquale Boezio).
mente trasformato da struttura in cemento armato a elemento in acciaio e legno, leggera e sospesa, è diventato un camino di luce, che dalle ampie aperture all’ultimo piano raggiunge la zona giorno inferiore illuminando tutto l’interno. Le demolizioni hanno interessato anche le solette dei balconi che avvolgevano l’im-
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mobile ai piani superiori, emblema della speculazione e di un modo di costruire fatto di aggiunte prive di ragion d’essere, al più generate da una mera esigenza funzionale. I balconi sono stati eliminati e sostituiti da bow-windows realizzati in acciaio zincato verniciato che, da un lato, hanno creato una soluzione per sottrazione di elementi e, dall’altro, portato ulteriore luce naturale all’interno (regolata da un sistema oscurante ad anta scorrevole in multistrato e tenda a rullo interna)
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SCHEDA Realizzazione Casa CS Località Bitritto, Bari Cliente Privato Progetto architettonico moramarco+ventrella architetti
Progetto delle strutture G. Pantaleo Progetto degli impianti M. D’Eligio Consulenza A. Esposito (progetto preliminare) Collaboratori A. Berardi, A. Carannante Impresa di costruzioni Aresta Costruzioni Impianti elettrici Garofoli Spa Superficie di intervento 300 mq Importo lavori 350mila euro
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GAROFOLI Energia, illuminotecnica, automazione e sicurezza Garofoli spa è un’azienda che opera nel settore del materiale elettrico, nata nel 1998 dall’esperienza ventennale della ditta Forniture Elettriche S.a.s. del fondatore Franco Garofoli. Presente tra Puglia, Basilicata e Calabria con 11 punti vendita e 4 uffici commerciali, l’azienda, partita da Palo del Colle, è in costante espansione e rappresenta un punto di riferimento per architetti, ingegneri e installatori grazie alla sua costante attenzione verso l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, implementati da un settore dell’azienda interamente dedicato. Forte di un organico altamente specializzato, Garofoli Spa offre soluzioni di consulenza, tecniche e di fornitura in tutte le aree del comparto energetico: rinnovabili e fotovoltaico, illuminotecnica, materiale elettrico, antennistica tv, bassa/media tensione, automazione e domotica, condizionamento, sicurezza, cablaggio strutturato e termoidraulica.
Garofoli Spa
S.P. Palo-Binetto Za - 70027 Paolo del Colle BA Tel. 080 9145300 info@garofolispa.eu | www.garofolispa.eu
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Il vano scala è stato totalmente trasformato ed è diventato un camino di luce: da cemento armato a struttura in acciaio e legno (foto ©Pasquale Boezio). Nei disegni, le piante e l’esploso del tre livelli dell’edificio.
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(dp)a Studio Studio fondato da Domenico Pastore nel 2010 con sede a Bari. Opera nei settori della progettazione architettonica, della ricerca e dell’editoria. Nel 2014 ha vinto il premio Architettura e cultura urbana di Camerino e il premio per il miglior architetto giovane del concorso In/Arch Puglia. Lo scorso anno ha curato per la Fab Gallery di Tirana una ricerca visiva, denominata Evoked, sulle costruzioni informali albanesi. www.dpastudio.it
CASA D’ABITAZIONE, SAMMICHELE DI BARI
Nuova vita in centro UN CASO ESEMPLARE DI RISANAMENTO EDILIZIO CHE HA RIQUALIFICATO UNA PORZIONE DI ISOLATO NEL CENTRO STORICO DEL PAESE. ATTENZIONE ALL’AMBIENTE E ALL’EFFICIENZA ENERGETICA GLI ALTRI PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO DI DOMENICO PASTORE
SCHEDA Località Sammichele di Bari Progettista (dp)a Studio di Domenico Pastore Team di progettazione Davide Bertugno Luca Bifone, Marilena Cici, Eliana De Candia Tiziano De Venuto, Francesca Oliva Giuseppe Resta e Antonia Volpone
Progetto strutturale Francesco Musceo e Gaetano Longo
Progetto energetico Domenico Donvito Direzione lavori Domenico Pastore Cronologia 2008 - 2016 Impresa di costruzioni Basco
La pianta del piano terra
Un intervento di sostituzione edilizia con la demolizione totale di due edifici a un piano, disposti all’interno di un lotto chiuso su tre lati, e la costruzione di un nuovo fabbricato su tre livelli. «Si è trattato – spiega il progettista Domenico Pastore – di un’operazione di risanamento di una condizione urbana fortemente alterata, esito di una stratificazione incongrua avvenuta nel corso degli anni, attraverso la giustapposizione di ambienti di diversa forma e ristabilendo una nuova consonanza con le preesistenze». Il progetto si è sviluppato attraverso azioni elementari che configurano e organizzano il disegno dell’abitazione e sono anche strumenti di controllo formale a garanzia della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica. Tra queste azioni meritano di essere citate la determinazione della sagoma del lotto come risultato della demolizione dell’esistente, la
La pianta del piano primo
delimitazione dello spazio privato rispetto all’intorno, l’introduzione di un diaframma che stabilisce l’interno dell’abitazione rispetto all’esterno, l’inserimento di un patio come sorgente di luce ed elemento per la ventilazione e la circolazione dell’aria, il volume compatto che si appoggia al recinto esistente e si protende con la loggia in avanti e, infine, la terrazza al piano di copertura. La distribuzione planimetrica è ripartita in tre fasce trasversali: la zona giorno e lo studio, collocati al piano terra e schermati rispetto al fronte strada dal recinto che garantisce la dimensione privata dello spazio aperto; un disimpegno, la sequenza cucina, pozzo luce, bagno e scala. Il piano superiore ripropone la stessa suddivisione con due bagni e le tre camere da letto ombreggiate e protette dal fronte strada verso cui affacciano da una loggia continua
La casa d’abitazione di Sammichele di Bari progettata dall’architetto Domenico Pastore di (dp)a Studio di Bari. L’intervento ha previsto la demolizione di due edifici esistenti e la loro sostituzione con un nuovo fabbricato su tre livelli.
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RESIDENZA PRIVATA, MOLA DI BARI
Spazi di transizione
DA VECCHIO MAGAZZINO AD ABITAZIONE: UN’ARCHITETTURA CONTENUTA NELLE DIMENSIONI MA SIGNIFICATIVA DAL PUNTO DI VISTA COMPOSITIVO NELLA ZONA RESIDENZIALE DEL PICCOLO CENTRO PUGLIESE. UNA REALIZZAZIONE CHE PORTA LA FIRMA DELLO STUDIO BDF DI BARI
Si chiama Casa C. È un’abitazione indipendente risultato della trasformazione di un vecchio deposito situato nella zona residenziale di Mola di Bari, piccolo centro a sud del capoluogo pugliese, lungo il litorale adriatico. La realizzazione, conclusa qualche tempo fa, è frutto delle idee del gruppo di progettazione Bdf Architetti, uno studio di architettura di Bari formato da Vincenzo Bagnato, Pasquale De Nicolo e Massimiliano Fiore. Si tratta di una opera contenuta dal punto di vista dimensionale: due piani fuori terra, sette metri di altezza, circa mille metri cubi di volumetria, duecento metri quadrati di superficie coperta. [ 126 ]
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Il progetto ha concepito due volumi, contenenti rispettivamente la zona notte e quella a giorno, quest’ultima a doppia altezza. I volumi sono realizzati con intonaco bianco: uno dei due è rivestito da un involucro ligneo orizzontale; entrambi sono appoggiati a un muro di cemento che distingue l’ampiezza della casa dal giardino. Il progetto ha lavorato sul rapporto tra costruzione e recinto, attraverso la codificazione del muro come elemento di ordinamento dello spazio. Un muro massivo, in bilico tra la sua natura di elemento continuo e di sistema di setti indipendenti, che divide l’ambito della casa da quello del patio antistante.
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Bdfarchitetti Bdfarchitetti è uno studio di progettazione e design fondato a Bari nel 2004. Lo studio è formato da Vincenzo Paolo Bagnato, Pasquale Alessio De Nicolo, Massimiliano Fiore e da un team multidisciplinare di partner e collaboratori esterni. Lo studio indirizza la sua attività e i suoi interessi progettuali prevalentemente verso i temi della costruzione, dello spazio pubblico urbano e dell’interior design attraverso la partecipazione a concorsi nazionali ed internazionali. I lavori di bdfarchitetti, che hanno ottenuto riconoscimenti al Premio Inarch/Ance 2014, al Premio Apulia 2012 e 2011, al Pugliarch 2012 e al GiArch 2011, sono stati pubblicati su riviste nazionali e internazionali ed esposti e presentati nell’ambito del circuito GiArch, al Maxxi di Roma, alla XIII Biennale di Venezia e all’Expo Shanghai 2010. www.bdfarchitetti.it
Tutti gli elementi della costruzione sono progettati a partire da un modulo di un metro, sia in pianta che in sezione, derivato dal modulo base di 25 cm della pietra di tufo. Casa C ha ricevuto segnalazioni e menzioni ai premi In/Arch-Ance Puglia del 2014 e Apulia e Pugliarch del 2012
Disegni e immagini di Casa C a Mola di Bari. Il progetto è dello studio di architettura Bdf Architetti (foto ©Michele Cera).
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SCHEDA Realizzazione Casa C Località Mola di Bari, Bari Progettazione architettonica Bdf Architetti (Vincenzo Bagnato, Pasquale De Nicolo, Massimiliano Fiore) Progettazione delle strutture R. Cardascio Impresa di costruzioni Costruzioni&Ingegneria Arredi interni Lady Cucine Dimensioni 196 mq (superficie coperta), 605 mq (superficie scoperta), 980 mc Importo dei lavori 350 mila euro
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LADY CUCINE
Spazio di cucina su misura Il progetto personalizzato e sartoriale della cucina, raccolta e attrezzata, è in sintonia con il progetto architettonico complessivo. L’ambiente riprende la forma del progetto della casa: aperta, luminosa, lineare, con il bianco protagonista, segno di sobrietà ed eleganza. Nella sua rigorosità della laccatura lucida, si inserisce il top, di colore grigio, come elemento di continuità della parete. Le ante e i sistemi di apertura della cucina formano blocchi monolitici, unici
nelle dimensioni e nelle proporzioni. I pensili sovrapposti creano forme geometriche, rendendo dinamica la composizione. La penisola, adagiandosi sotto la scala e seguendone il suo andamento, cerca un graduale passaggio con la zona relax.
Lady Cucine S.S. 99, km 11,200 - 75100 Altamura MT Tel. 0835 2682 www.ladycucine.com
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RIUSO A CASTELLANA GROTTE, BARI
I trulli del benessere UN INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DI UN COMPLESSO AGRICOLO DEL CINQUECENTO UTILIZZA MATERIALI NATURALI E SOLUZIONI CONTEMPORANEE, RISPETTOSE DELLA STORIA NELLA MODERNITÀ. ANCHE PER L’OUTDOOR
La ristrutturazione ha messo in evidenza le forme originarie del complesso di trulli di Castellana Grotte, utilizzando materiali tradizionali locali (foto courtesy plasticWood).
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A Castellana Grotte, comune di ventimila abitanti a sud di Bari, all’interno di un paesaggio naturale, sorge da alcuni secoli un’unità di trulli, i cosiddetti Trulli del benessere. Si tratta di un struttura che risale al Cinquecento, abitata fino al secondo dopoguerra e poi per diversi anni abbandonata. La ristrutturazione del complesso agricolo è stata improntata al mantenimento delle preesistenze del passato, nelle loro forme originarie.
È una tipica abitazione contadina della Puglia, con pietre posate a secco. La ristrutturazione, nel rispetto del passato, propone soluzioni attuali, in cui il moderno e l’antico, il passato e il futuro, la semplicità e l’eleganza si fondono in un unico progetto che riflette il made in Italy. La struttura dispone di soggiorno, cucina, un’ampia camera matrimoniale con camino e accesso indipendente all’esterno. Allo stesso piano è presente un bagno con doccia (un altro bagno con doccia è nei pressi della scala). La proprietà comprende una terza camera da letto con bagno privato. I materiali utilizzati sono quelli tradizionali e del luogo: la pietra, l’argilla e il legno. Grazie alla struttura conica in pietra a secco, la temperatura media naturale all’interno varia tra 18 e 23 gradi centigradi. In linea con il carattere della ristrutturazione, la soluzione utilizzata per la realizzazione del dehor si adatta bene al nuovo contesto abitativo. I profili in Wpc (wood plastic composite) sono dell’azienda veronese pla-
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SCHEDA Realizzazione Trulli del Benessere Località Castellana Grotte, Bari Intervento Riuso di un complesso agricolo Progettazione Remo di Carlo Fornitori PlasticWood.it (dehor)
sticWood (modello centorighe, di 200 mm per 21, di colore acero) realizzati con uno speciale compound a base di polietilene, miscelato a farina di legno, additivato con sostanze che proteggono dai raggi ultravioletti e resistono alle muffe e alla corrosione salina. Si adattano con eleganza a qualsiasi stile architettonico, sono un prodotto versatile sia dal punto di vista tecnico che cromatico. Personalizzazione e unicità sono le caratteristiche chiave che consentono ad architetti e progettisti di giocare con forme e colori per esprimere al meglio la propria creatività, anche grazie alle diverse tonalità cromatiche disponibili. I prodotti plasticWood hanno un limitato valore di assorbimento dell’acqua e presentano finiture antiscivolo (R10 o R11) essenziali per il decking. Riciclabili al 100% e riutilizzabili al termine del loro ciclo di vita, sono un’alternativa al legno naturale da utilizzare per esterni, riducendo al tempo stesso i costi di manutenzione
Nelle immagini, il dehor in legno e alcuni particolari dei trulli ristrutturati (foto courtesy PlasticWood).
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PLASTICWOOD.IT L’alternativa al legno
Nella casa di Castellana Grotte, il dehor è stato realizzato con profili plasticWood: un prodotto Made in Italy che si adatta al tipo di intervento basato sul riutilizzo dei materiali naturali locali. La capacità di plasticWood – legno composito realizzato con uno specifico compound a base di Hdpe miscelato con farina di legno additivato con sostanze anti-uv, anti-fungo e anti-alga – di inserirsi nei vari contesti architettonici permette di ottenere soluzioni raffinate e funzionali, oltre a rappresentare un’alternativa al legno naturale. Quello impiegato nei Trulli del Benessere è il modello centorighe di 200 mm di larghezza e 21 mm di spessore, color acero. plasticWood per soluzioni da esterno è l’alternativa al legno naturale: un prodotto che al termine del ciclo di vita è riciclabile al 100% .
plasticWOOD.it Srl
Via Crear, 15 - Località Mazzantica - 37050 Oppeano VR Tel. 045.6985000 info@plasticwood.it | www.plasticwood.it
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CAPPELLA FUNERARIA, MARTINA FRANCA
Architettura del ricordo IL PROGETTO DI UNA TOMBA DI FAMIGLIA, PUR NELLA SUA SEMPLICITÀ, DIVENTA L’OCCASIONE PER PROPORRE UN LINGUAGGIO ARCHITETTONICO CONTEMPORANEO. CON LO SPAZIO INTERNO ORGANIZZATO ATTORNO ALL’ALTARE E AL CROCEFISSO E LE SUPERFICI ESTERNE IN MARMO BIANCO SIMBOLO DI PUREZZA. IL PROGETTO È DELL’ARCHITETTO ANGELO M. BRUNO Per fissare il ricordo delle cose, degli eventi o delle persone l’uomo si affida a segni, simboli, oggetti e costruzioni che trascendono la semplice visione utilitaristica della vita. Una particolare forma di luogo del ricordo è rappresentata da cimiteri e cappelle, spazi
A destra, il prospetto della cappella, rivestito di marmo bianco assoluto che rispecchia la purezza e la sacralità del luogo, con l’accenno del taglio di luce che mette in evidenza l’ingresso (foto ©Marco Greco).
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nei quali l’uomo si reca per ravvivare il ricordo dei propri cari scomparsi, affidando spesso a simboli e a costruzioni di varia misura i propri sentimenti. Come affermava René Girard nei suoi studi sull’antropologia sacrificale, è a partire dalla tomba che si è venuta formando la civiltà in tutte le sue articolazioni e istituzioni: “è sempre come tomba che si elabora la cultura. La tomba non è altro che il primo monumento umano eretto intorno alla vittima espiatoria, la culla primigenia delle significazioni, quella più elementare e fondamentale. Non c’è cultura senza tomba, non c’è tomba senza cultura: la tomba è al limite il primo e l’unico simbolo culturale”. In Italia, Paese a prevalenza cattolica, a seguito dell’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804 si è instaurato un forte legame tra l’architettura funeraria e quella civile. Da quel momento il cimitero diventa una trasposizione progettuale della città. L’orga-
nizzazione in lotti e viali regolari richiama l’urbanistica moderna, mentre la conformazione degli edifici votivi è largamente ispirata a quella delle residenze e delle chiese. Proprio questa analogia, soprattutto negli ultimi decenni, ha portato il cimitero a diventare luogo di espressione per gli architetti. Così come nei centri urbani i vuoti vengono riempiti da edifici che, seppur ben integrati, hanno un proprio lessico ben distinguibile, così lo studio Abbw, chiamato a progettare una piccola tomba di famiglia, ha interpretato il tema utilizzando un linguaggio chiaramente contemporaneo. L’edificio, circondato da strutture con un linguaggio diametralmente opposto, non si discosta tuttavia dalle caratteristiche di una normale cappella funeraria: ispirato al concetto di scatola razionale, un parallelepipedo di forma pura, organizza lo spazio al suo interno attorno all’altare e al crocifisso.
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Angelo Bruno Building Workshop Angelo Bruno si laurea in architettura a Firenze. Ritornato a Martina Franca, fonda il proprio studio di progettazione che in seguito trasforma nella società Angelo Bruno Building Workshop (Abbw), evoluzione della Bruno Costruzioni Srl, azienda che vanta una lunga storia in campo edile e che fonda il proprio successo, oltre che sulla qualità architettonica della propria produzione, sull’uso di materiali dalle elevate qualità intrinseche e prestazionali. Il laboratorio di progettazione si avvale di numerosi collaboratori esperti nei diversi settori – residenziale, commerciale-terziario, industriale – in cui opera la società. www.abbw.it
SCHEDA Realizzazione Cappella funeraria Località Martina Franca, Taranto Progetto Angelo Bruno Building Workshop Srl Anno di realizzazione 2016 Superficie 13 mq Impresa esecutrice Angelobruno Srl Superfici Marmi Strada Fotografie Marco Greco
Sotto, il particolare della superficie di marmo bianco assoluto della parete di fondo che attraverso il pavimento si innalza al cielo (foto ©Marco Greco).
feretri e gli ossari sono invece rivestite con marmo wengè. La luce penetra con vigore dall’alto, da un lucernario posto sopra l’altare, accentuando la solennità dello spazio e creando riverberi mutevoli secondo le ore del giorno
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B'
La superficie esterna, uniformemente rivestita in marmo composito bianco, simbolo di purezza, entra all’interno della cappella tramite il pavimento e si innalza verso il cielo con il rivestimento della parete di fondo, sulla quale è collocato un grande crocefisso. Le nicchie per l’alloggiamento dei
A
A'
Sezione B-B'
Sezione A-A'
B
A sinistra, i particolari degli studi della pianta e delle sezioni.
Pianta
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Prospetto Nord-Ovest Nord-Ovest Prospetto
Prospetto Sud-Est Sud-Est Prospetto
RECUPERO ARCHITETTONICO, VALLE D’ITRIA
Il rispetto della storia
Prospetti Prospetti
UN INTERVENTO DI RESTAURO CHE RISPETTA ED ESALTA I CARATTERI TIPOLOGICI E MORFOLOGICI DELL’ARCHITETTURA CONTADINA DELLE MURGE MERIDIONALI. L’INTERVENTO DELLO STUDIO DE NAPOLI ARCHITETTI HA RIPORTATO ALLA LUCE LA BELLEZZA DELL’INTERO COMPLESSO
In alto, i prospetti dei trulli restaurati a Ostuni da De Napoli Architetti. Un intervento avvenuto nel rispetto dell’architettura contadina dei luoghi. Nella foto, spazio esterno con vista sulla macchia mediterranea e sulle coltivazioni a uliveto e frutteto del lotto.
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A Ostuni, nella Valle d’Itria, lo studio barese De Napoli Architetti ha firmato un intervento di restauro di un complesso di trulli che è avvenuto nel rispetto dei caratteri tipologici e morfologici dell’architettura contadina dei luoghi. Si tratta di cinque coni che si stagliano su un’area di macchia mediterranea di oltre 90 ettari di superficie coltivati a uliveto e frutteto. L’antica costruzione, risalente a un’epoca remota (le più antiche costruzioni di trulli risalgono alla fine del XVII secolo), era adibita ad abitazione rurale: una delle numerose che costituiscono il vanto di questa porzione di territorio pugliese. L’immobile presenta una planimetria irregolare articolata su un solo livello fuori terra ed è costituito da un soggiorno e due camere da letto, con copertura a cono realizzato in pietra locale, una zona cucina e un deposito coperto con volta a botte in pietra e tufo. Sia i quattro vani abitabili sia il vano deposito esterno hanno accesso da un’area pavimentata con chianche di pietra. L’accesso antistante all’abitazione è delimitato da un muretto basso, realizzato in pietra a secco. L’altezza dei vani a cono varia da 4,40 metri e 40 a 5,50 metri. Il vano cucina, con volta a botte, ha un’altezza di circa 1 metro e 90 centimetri all’imposta e 3 metri e 10 in chiave; il deposito raggiunge complessivamente i
2,20 metri di altezza. Tutti gli ambienti sono caratterizzati da una serie di nicchie scavate nella muratura portante e da archi che inquadrano i camini in pietra. L’intervento è consistito nel restauro del complesso, nella pulizia e nel consolidamento delle murature portanti in pietra esistenti e delle coperture a cono in pietra: un intervento che ha riportato alla luce la bellezza architettonica dell’intero complesso. È stato eseguito anche un restauro conservativo dei conci in pietra delle murature portanti e dei coni, sia esternamente sia all’interno.
Scala 1:100 1:100 Scala
Pur mantenendo intatto il carattere originario dell’opera architettonica, non sono mancate migliorie tecnologiche che hanno reso l’immobile confortevole e funzionale dal punto di vista della vivibilità nel contesto sociale attuale. Tutte le coperture sono state impermeabilizzate con prodotti specifici, senza alterare l’aspetto estetico delle volte; sono stati anche realizzati nuovi impianti idrici di adduzione con riserva idrica privata e scarico in fognatura con un sistema di smaltimento dei reflui mediante una vasca Imhoff interrata e subirrigata. L’impianto elettrico è stato interamente
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De Napoli Architetti Dopo la laurea in architettura, Mariangela e Francesca de Napoli intraprendono due percorsi professionali distinti che trovano, dopo qualche anno, sempre più frequenti punti di incontro. Tanto che, nel 2011, costituiscono lo studio di progettazione de Napoli Architetti che opera principalmente nell’ambito della residenza privata attraverso il recupero e la riqualificazione dell’esistente. Non sono mancati in questi anni interventi anche nel settore alberghiero e commerciale. Nel 2011 il progetto di ristrutturazione di un immobile residenziale a Bari ha ricevuto una menzione al premio Apulia. Nel 2016 lo studio ha vinto il primo premio del Concorso di idee per la riqualificazione di dieci aree urbane periferiche nell’area di Corato. www.denapoliarchitetti.it
SCHEDA Cliente Privato Località Ostuni, Brindisi Progettazione architettonica de Napoli Architetti Importo dei lavori 250mila euro Inizio progettazione 2011 Fine lavori 2015 Superficie del lotto 9.000 mq Slp abitabile 130 mq Impresa costruttrice Cosal Interiors Srl Climatizzazione Giacomini Spa
rinnovato e quello termico è stato realizzato con l’utilizzo di pannelli radianti a bassa temperatura installati a pavimento. Gli infissi interni ed esterni originari, costituiti da assi di legno di colore grigio polvere, sono stati accuratamente restaurati e, quelli nuovi, realizzati con gli stessi materiali e colori, nel pieno rispetto dell’opera originaria. La pavimentazione interna, costituta da chianche in pietra bianca, è stata pulita e restaurata, mentre le zone mancanti sono
state pavimentate con resina cementizia che, grazie alla sua natura compatta e monolitica dal colore chiaro, mette in risalto la bellezza delle antiche chianche. Tutti gli arredi – vasche da bagno, lavabi, piani d’appoggio di cucina, divani esterni, tavolini nella aia pavimentata – sono stati progettati e realizzati in muratura in opera con finitura in resina cementizia, nel pieno rispetto dei sistemi costruttivi dell’epoca, dando continuità materica e architettonica alle superfici
Nelle foto, alcuni esterni del complesso restaurato. Le pavimentazioni esterne, in chianche di pietra, sono state pulite e restaurate, mentre nelle zone mancanti sono state completate con resine cementizie.
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GRUPPO GIACOMINI
La climatizzazione globale Un fatturato che supera i 190 milioni di euro, di cui oltre l’80% sui mercati esteri, tre stabilimenti produttivi in Italia, 18 organizzazioni internazionali, 900 dipendenti, 70 tonnellate di ottone lavorate al giorno. Questi sono i numeri più significativi del Gruppo Giacomini, che lo collocano oggi tra i leader mondiali nella produzione di componenti e sistemi per la distribuzione del riscaldamento, condizionamento, acqua sanitaria per impiego nei settori residenziale, industriale, terziario. Con i sistemi radianti a pavimento Giacomini ogni metro quadrato può essere utilizzato per conseguire una climatizzazione interna ideale,
non solo per riscaldare ma, grazie all’evoluzione tecnologica dei dispositivi di regolazione, anche per il raffrescamento estivo: i pavimenti radianti divengono così impianti reversibili e completamente sfruttabili per tutto il ciclo termico dell’unità residenziale. Nella foto, un esempio di applicazione di sistemi radianti a pavimento a basso spessore per ristrutturazioni.
Giacomini SpA
Via per Alzo, 39 28017 San Maurizio d’Opaglio NO info@giacomini.com | www.giacomini.com
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BORGO CANONICA, CISTERNINO
Resort rurale nelle Murge Sopra il titolo, i trulli restaurati fanno da sfondo a un ulivo secolare. Abbandonato da decenni, il borgo agricolo è stato trasformato dallo studio Flore & Venezia trasformato in hotel con 15 suite e ambienti comuni aperti e chiusi (foto e disegni courtesy Flore & Venezia).
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BORGO CANONICA È IL RISULTATO DELL’ATTENTO RESTAURO DI 45 TRULLI NEL BRINDISINO. IL PROGETTO, CURATO DALLO STUDIO FLORE & VENEZIA, INTEGRA MATERIALI E TECNICHE TRADIZIONALI CON SOLUZIONI IMPIANTISTICHE EFFICIENTI E MODERNE E UNA MINUZIOSA CURA DEGLI AMBIENTI PER OFFRIRE AGLI OSPITI SOGGIORNI CONFORTEVOLI
Il progetto di recupero di un villaggio agricolo a Cisternino vicino a Brindisi è stata l’occasione per ridare vita a un complesso alberghiero di 45 trulli abbandonati da sessant’anni. È così che è nato Borgo Canonica, un luxury hotel nelle colline e tra gli ulivi secolari delle Murge. Il cantiere ha avuto uno sviluppo assai complesso che è durato tre anni circa: tutti gli immobili infatti si presentavano in avanzato stato di degrado, con la presenza di crolli, mancanza di infissi e di pavimenti. Oggi Borgo Canonica si compone di 15 su-
ite, una reception, zone comuni all’aperto e al chiuso. Ogni suite è composta da da tre trulli che ospitano camera da letto, living e bagno. Tutte le residenze dispongono di una zona esterna di pertinenza, attrezzata con coperture di ferro sormontate da teli per l’ombreggiatura. L’organizzazione degli spazi è completata da una piscina esterna a sfioro dalle forme semplici e da una serie di gazebi collocati in un giardino di circa due ettari di superficie. L’attenzione che è stata rivolta all’uso di materiali tradizionali, come la pietra, la calce,
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Sopra, veduta generale di Borgo Canonica. I diversi ambiti residenziali e agricoli, così come i percorsi, sono delimitati da muri a secco ripristinati o realizzati ex-novo da maestranze locali. Nelle altre foto gli edifici, gli spazi aperti arredati e la piscina (foto courtesy Flore & Venezia).
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GRANDI IMPIANTI Piscine di ultima generazione Grandi Impianti, società di Monopoli, opera da 35 anni nel settore piscine. Nella realizzazione del complesso di Borgo Canonica a Cisternino ha trovato posto anche una piscina di 75 mq di superficie e 105 mc di volume, con tipologia a sfioro e con un’illuminazione subacquea a Led. L’impianto natatorio è dotato di un sistema di filtrazione Clearpro Technology di ultima generazione, con un grado di filtrazione di 5 micron. Grazie all’utilizzo di elettropompe a portata variabile si ottiene un risparmio notevole di energia elettrica (l’impianto è in classe energetica A). Le attività della società si completano con il trattamento delle acque d’ingresso e di scarico e la realizzazione di fontane e giochi d’acqua.
Grandi Impianti Srl
via Carducci - 70043 Monopoli BA tel. 080 4107754 piscine.gi@gmail.com | www.piscineimpianti.it
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Flore & Venezia Fondato nel 1999 dagli architetti Aldo Flore e Rosanna Venezia, lo studio ha sedi a Matera e a Ostuni. Dopo alcune esperienze di studio e di lavoro in Germania, Flore e Venezia avviano la loro attività ponendo attenzione ai temi del restauro, del paesaggio, dell’architettura religiosa, realizzando negli anni una serie di lavori pubblici e privati. I loro progetti, sia di restauro sia di nuova costruzione, si caratterizzano per la pulizia degli interventi e per l’uso innovativo dei materiali tradizionali. Gli architetti svolgono anche attività di consulenza per enti pubblici e tribunali, in particolare nelle procedure di valutazione di impatto ambientale. www.arkitetti.it
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Interni di Borgo Canonica. Il minuzioso restauro dei materiali originali convive con rivestimenti in resina, utilizzata anche per le parti di pavimentazione mancanti. Grande cura dei dettagli nella scelta e nel disegno degli arredi (foto courtesy Flore & Venezia Architetti).
il ferro e il legno, oltre a scelte progettuali ispirate alla sostenibilità, reti duali, sistemi naturali di ventilazione, recupero delle acque e successivo riuso, fanno di Borgo Canonica un intervento pilota per il restauro di costruzioni agricole storiche. Attenzione particolare è stata posta al riutilizzo delle acque piovane, che vengono stoccate in grandi riserve idriche, e alla realizzazione di una rete duale e all’installazione di impianti di riscaldamento parzialmente alimentati da fonti rinnovabili. Gli arredi interni dell’hotel sono il frutto di un disegno minuzioso dei dettagli
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PIERINO PREZIOSO & C Specializzati nell’applicazione di resine monocomponenti L’azienda Pierino Prezioso & C opera da più di trent’anni nel settore dell’arredo bagno e della posa dei rivestimenti interni ed esterni di abitazioni private. Le maestranze dell’azienda di Cisternino provvedono infatti alla posa in opera di pavimenti, rivestimenti a parete e alla realizzazione di lavabi e lavelli, docce, vasche e piani cottura. L’impresa è specializzata nell’applicazione di resine formate da materiali monocomponenti in emulsione acquosa e cariche naturali: una soluzione alternativa e pratica. Infatti ogni superficie, sia vecchia sia nuova, in marmo, cemento o cotto, può essere facilmente ricoperta in resina. La Pierino Prezioso & C. ha collaborato
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con gli architetti Flore & Venezia per la realizzazione di Borgo Canonica. L’intervento è consistito nel rivestire le pareti interne dei trulli in resina di color calce bianca, nella realizzazione di divani in muratura rivestiti in resina e di pavimenti continui in resina, nella posa di rivestimenti di docce in resina e nella realizzazione di lavabi sempre rivestiti in resina. Per l’hotel di Borgo Canonica sono stati utilizzati colori naturali.
Pierino Prezioso & C. Snc Via Roma, 135 72014 Cisternino BR Tel. 080 9675224
Località Borgo Canonica Cronologia 2014 - 2017 Progettazione architettonica Aldo Flore e Rosanna Venezia
Superficie del lotto 46.000 mq Superficie coperta 570 mq Volumetria 1.490 mc Costo 2,5 milioni di euro Impresa di costruzioni Palmisano Domenico & Figli Installazione impianti Pastore Impianti e Energy System di Faggiano Donato
Realizzazione piscina Grandi Impianti Srl Pavimenti e Rivestimenti Pierino Prezioso & C. Snc
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ABITAZIONE MODERNA, OSTUNI
La casa sospesa A OSTUNI, SU UN TERRENO COLLINARE TRA QUERCE E ULIVI, LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA RESIDENZA È STATA PENSATA PER MANTENERE INTATTA LA BELLEZZA DEL LUOGO. IL PROGETTO È DI DANIELE CORSARO La casa sospesa di Daniele Corsaro a Ostuni. L’edificio è caratterizzato da due lastre orizzontali aggettanti, da ampie vetrate e dall’uso di materiali locali (foto ©Dario Miale e Govinda Gari).
L’abitazione sorge su un terreno collinare, in un contesto di elevato valore paesaggistico caratterizzato dalla presenza di querce e ulivi. La volontà di mantenere intatto il luogo sul quale realizzare l’opera, ha spinto a pensare ad una “casa sospesa” da adagiare sul terreno senza toccarlo. L’edificio è caratterizzato da due lastre orizzontali aggettanti che fluttuano parallele e formano il portico, uno spazio ombreggiato e protetto dalle intemperie da dove contemplare il panorama. Sul fronte posteriore un giardino circoscritto da muri in pietra a secco crea un’area protetta (orthus conclusus), uno spazio
più intimo per gli ospiti della casa. Le soluzioni tecnologiche adottate, per garantire standard elevati di efficienza energetica, sono state integrate e armonizzate per ottenere un risultato architettonico senza compromessi. L’utilizzo di materiali locali, la pietra calcarea, il legno di quercia e di elementi che rimandano alla tradizione costruttiva del luogo, come i muri a secco, instaurano un rapporto senza interruzione di continuità con il territorio
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Daniele Corsaro Lo studio, fondato nel 2005, opera in ambito pubblico e privato in diversi settori e a diversa scala, dall’architettura al paesaggio, dall’urbanistica al design, ricercando e sperimentando di volta in volta nuove soluzioni che rendono ogni risultato unico. L’utilizzo consapevole e responsabile dei materiali e delle tecnologie impiegate garantisce la realizzazione di opere con il minimo impatto ed il massimo rispetto per l’ambiente. Da diversi anni lo studio svolge attività di ricerca e didattica con la facoltà di Architettura del Politecnico di Stoccolma. I progetti realizzati sono stati pubblicati, premiati ed esposti in diverse occasioni tra cui Architects meet in Selinunte, Sicilia 2017, Outside the walls, Stoccolma-Ostuni 2015 e alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2014. www.corsaroarchitetti.it
Nella foto, un esterno della casa di Ostuni; nel disegno, la sezione longitudinale dell’abitazione (foto ©Dario Miale e Govida Gari). Sezione S1 SEZIONE S1
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GRANDI IMPIANTI
Piscine di ultima generazione Grandi Impianti, società di Monopoli, opera da 35 anni nel settore piscine. Nella realizzazione dell’abitazione moderna di Ostuni ha trovato posto anche una piscina di 60 mq di superficie e 95 mc di volume, con tipologia a sfioro e con un’illuminazione subacquea a Led. L’impianto natatorio è dotato di un sistema di filtrazione Clearpro Technology di ultima generazione, con un grado di filtrazione di 5 micron. Grazie all’utilizzo di elettropompe a portata variabile si ottiene un risparmio notevole di energia elettrica (l’impianto è in classe energetica A). Le attività della società si completano con il trattamento delle acque d’ingresso e di scarico e la realizzazione di fontane e giochi d’acqua.
Grandi Impianti Srl S1
via Carducci - 70043 Monopoli BA tel. 080 4107754 piscine.gi@gmail.com | www.piscineimpianti.it
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SIKA ITALIA
Proteggere, impermeabilizzare, sigillare Le strutture in calcestruzzo dell’abitazione sono state realizzate additivando l’impasto cementizio con Plastocrete N: additivo per calcestruzzi ottenuto dalla combinazione stabile di un componente tensioattivo ad azione fluidificante e aerante con un componente a effetto idrofugo che risponde alle norme Uni 7102 e alle norme Astm C 494-81 tipo A. La pavimentazione interna, costituita da un massetto cementizio con finitura elicotterata, è stata superficialmente protetta con Sikafloor®-304 W: finitura poliuretanica trasparente opaca, in base acquosa, bicomponente, a bassissimo contenuto di Voc. Le altre superfici in calcestruzzo sono state protette con Sikagard®-700 S, impregnante incolore protettivo e idrorepellente per substrati assorbenti in grado di creare una protezione repellente all’acqua, ma permeabile al passaggio del vapore, conforme ai requisiti delle En1504-2.
Sika Italia SpA
20068 Peschiera Borromeo MI - Tel. 02 54778111 info@sika.it | https://ita.sika.com
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CASA BELLA ARREDAMENTI Design per l’architettura d’interni
Casa Bella Arredamenti, affermata realtà nel settore dell’arredamento presente su Grottaglie dal 1980, si distingue da sempre per qualità, competenza e assistenza post vendita. Nella sede espositiva è presente un’offerta completa di tutto ciò che concerne la progettazione d’interni e per esterni fino ai complementi d’arredo, il tutto selezionato tra le più importanti aziende del design Made in Italy. Per questa villa dell’architetto Corsaro, è stata arredata la zona living and cooking, con particolare attenzione ai materiali cucina: laccato Ossido Fusion, rivestimenti quarzo Torba Grain.
Casa Bella Arredamenti
Via Vincenzo Calò, 67/A - 74023 Grottaglie TA Tel. 099 5665093 www.casabellaarreda.it
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COFANO LUIGI LAVORI EDILI
Un’impresa di costruzioni della Puglia L’impresa di costruzioni Cofano Luigi Lavori Edili è in attività dal 2002, ha sede a Fasano in provincia di Brindisi e opera su tutto il territorio regionale. L’impresa, composta da otto persone, effettua lavori di carpenteria, ristrutturazioni di stabili e appartamenti, realizza strutture in calcestruzzo e murature in tufo e opere specialistiche (volte a botte e a crociera). Il parco macchine è adeguato a ogni esigenza operativa, così per quanto riguarda le macchine e le attrezzature di cantiere.
Cofano Luigi Lavori Edili
Via Risorgimento, 10 - 72015 Fasano BR Tel. 080 4421292 - 368 504229 cofano.luigi@libero.it
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Pianta In alto, la pianta dell’abitazione; nelle foto, alcuni interni della Casa sospesa di Daniele Corsaro (foto ©Dario Miale e Govinda Gari). PROSPETTO SUD
SCHEDA Località Ostuni, Brindisi Realizzazione Casa M-101 Anno di realizzazione 2017 Progettazione architettonica Daniele Corsaro Consulenti Sergio Tracuzzi (strutture), Giuseppe Di Bella e Nicola Nistri (impianti)
General contractor Apulia Property Design Impresa costruttrice Cofano Luigi Lavori Edili Impermeabilizzanti Sika Italia Spa Arredamenti Casa Bella Arredamenti Piscina Grandi Impianti Srl
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Nelle foto, le ampie vetrate creano un tutt’uno tra interno ed esterno della casa (foto ©Dario Miale e Govinda Gari).
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MASSERIA GROTTONE, OSTUNI
Bellezza contadina NELLE CAMPAGNE DEL BRINDISINO SCHIATTARELLA ASSOCIATI TRASFORMA UNA MASSERIA DELL’OTTOCENTO IN RESORT DI LUSSO VALORIZZANDO GLI SPAZI, I MATERIALI E I VOLUMI ESISTENTI. DIECI SUITE, PISCINA, PATIO E SOLARIUM IN POSIZIONE PRIVILEGIATA TRA IL MARE E L’ENTROTERRA
Dopo decenni di abbandono, la masseria Grottone è stata restaurata e ampliata. Il progetto è dello studio romano Schiattarella Associati (foto @Antonio Fatano).
restauro e ampliamento è stato affidato allo studio romano Schiattarella Associati. Il recupero dell’edificio storico ha previsto il restauro dei volumi e degli spazi voltati, con lo scopo di conservarne le caratteristiche originarie, oltre alla realizzazione di
nuovi elementi, dichiaratamente contemporanei, che si affiancano in modo discreto alla struttura primaria. La masseria era formata da un edificio principale su due livelli, una baracca di paglia per gli animali, un forno, un fienile e una cap-
La masseria Grottone, di proprietà del gruppo Masserie Maresca, una famiglia della zona che dalla metà del Settecento conduce e gestisce campagne attorno a Ostuni, è un complesso agricolo realizzato tra il 1812 e il 1860. L’edificio è ricompreso in un’area di 40 ettari tra olivi secolari e macchia mediterranea in uno straordinario contesto naturalistico: siamo nella parte iniziale delle colline delle Murge, dove pianure coltivate si alternano a leggeri pendii ricoperti di macchia mediterranea. Dopo decenni di abbandono, il progetto di
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La tenuta ospita un agri-resort di lusso con dieci suite, piscina, giardino e solarium (foto @Antonio Fatano).
pella rurale. L’ampliamento ha consentito di ricavare i servizi per gli ambienti al piano terra senza modificarne l’architettura. La nuova costruzione, posta in una posizione non visibile dall’ingresso principale, grazie ad un alto muro di pietra viva, non altera la percezione della storicità dell’edificio. La tenuta ospita oggi un agri-resort di lusso con dieci suite, servizi comuni, piscina esterna, giardino, patio e solarium. Intenzionalmente essenziali, puliti e lineari, gli interni evidenziano la qualità dell’intervento di recupero, mentre le aperture inquadrano poeticamente l’ambiente naturale circostante. La pietra di Trani è il materiale fondamentale dell’architettura e dei rivestimenti interni. Di eleganza essenziale gli arredi, spesso su misura, enfatizzano l’ampiezza degli ambienti. Un recupero accurato che ribadisce la concezione di fondo dei progettisti: un atto di responsabilità nei confronti della collettività, in cui ogni innovazione strutturale, stilistica e formale è indirizzata a favorire le esperienze e le relazioni all’interno di progetti architettonici e urbanistici rispettosi del contesto e della storia in cui sono inseriti
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Schiattarella Associati Fondato nel 1970, lo studio di progettazione ha sede a Roma ed è attivo nei campi dell’architettura, dell’urbanistica e del design. Dopo avere realizzato numerose opere in Italia, in particolare a Roma e in Sardegna, il team, composto da Amedeo, Andrea e Paola Schiattarella e da un folto gruppo di giovani architetti e designer, è attualmente coinvolto in un numero significativo di progetti in Europa e in Medio Oriente (il più recente, l’Addirriyah Contemporary Art Center in Arabia Saudita, ha già ricevuto due premi) e vanta molteplici premi e riconoscimenti a livello internazionale. Numerosi i riconoscimenti per l’attività di Amedeo Schiattarella: presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma dal 1999 al 2012, fondatore della Casa dell’Architettura di Roma, insignito nel 2005 del titolo di Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura Francese, Professore Emerito dal 2012 e Accademico dell’International Academy of Architecture dal 2014. Recentemente lo studio ha vinto il concorso per la realizzazione della nuova moschea e centro civico di Ha’il, in Arabia Saudita. www.schiattarella.com
SCHEDA Località Ostuni (Br) Intervento Restauro e ampliamento della masseria Grottone
Cronologia 2012-2016 Committente Masserie Maresca Progettazione architettonica Schiattarella Associati (Andrea Schiattarella e Carla Maresca)
Fotografie Antonio Fatano Fornitori Luci Flos e iGuzzini, arredi esterni Emu, sanitari Globo Ceramiche, rubinetterie Fratelli Frattini e Grohe), tettoia Gibus, infissi in acciaio Palladio
La pietra di Trani è il materiale fondamentale dell’architettura e dei rivestimenti interni (foto@Antonio Fatano).
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L’idea progettuale del relais è di Gian Carlo De Cesare, project manager e designer della proprietà First Global Asia Pacific; gli arredi esterni sono di Nardi, design Raffello Galiotto (nelle foto, in alto il tavolo allungabile Alloro e le poltroncine Aria; a destra il lettino Atlantico; nella pagina accanto la seduta Net e il tavolino Spritz).
SCHEDA Realizzazione Relais Villa Aieni Località San Vito dei Normanni, Brindisi Committente First Global Asia Pacific Cronologia 2014 - 2016 Project concept designer Gian Carlo De Cesare Impresa di costruzioni Ing. Francesco Cavallo Arredi outdoor Nardi www.nardioutdoor.com Designer arredi outdoor Raffaello Galiotto
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RELAIS VILLA AIENI, SAN VITO DEI NORMANNI
Lusso contemporaneo UNA SOCIETÀ INTERNAZIONALE TRASFORMA IN RESORT UN VILLAGGIO DI TRULLI NEL SALENTO BRINDISINO. IL PROGETTO DI GIAN CARLO DE CESARE, VALORIZZA STRUTTURE STORICHE MATERIALI DEL LUOGO E PAESAGGIO E SI FONDA SULLA QUALITÀ DEGLI SPAZI APERTI PER IL COMFORT DELLA VITA OUTDOOR
La tradizione incontra il gusto contemporaneo nel relais Villa Aieni di San Vito dei Normanni, in Puglia. Si tratta di un progetto, completato nel 2016, curato e finanziato dalla proprietà First Global Asia Pacific. Un villaggio di trulli è stato completamente ristrutturato per dar vita a una struttura turistica di lusso, dotata di ogni comfort. Circondato da un terreno di 17mila metri quadrati, diviso tra giardino e coltivazioni di frutta e ulivi, gli interni del resort presentano una combinazione molto elegante di arredi locali, etnici e contemporanei. Nella progettazione, curata da Gian Carlo De Cesare, project designer della proprietà, particolare attenzione è stata dedicata all’utilizzo di materiali tradizionali e a scelte progettuali votate a un recupero responsabile, nel rispetto della storia e dell’antica tecnica costruttiva dei trulli, in continuità con il paesaggio e le addizioni contemporanee. Un eden rurale di ulivi e natura rigogliosa fa da sfondo al gruppo di trulli riportati
alla vita dopo due secoli. Il risultato del lavoro di De Cesare è un pezzo di architettura in sintonia con l’ambiente. Gli arredi interni sono stati realizzati da artigiani locali, mentre lettini, sedute e tavoli in resina fiber-glass per l’outdoor sono stati forniti dall’azienda vicentina Nardi; designer Raffaello Galiotto. Il gruppo di trulli si innesta ora in una struttura luminosa e moderna, con linee e volumi puliti, un design minimalista e una bella piscina rivestita di pannelli grigi. Attraverso una scala si accede al terrazzo privato della residenza, da dove ammirare gli uliveti della piana del Salento
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In apertura, il relais di San Vito dei Normanni vicino a Brindisi. La residenza turistica di lusso è il frutto della ristrutturazione di un villaggio di trulli d’epoca.
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Render del nuovo complesso residenziale che sorgerà sulle aree dell’ex Consorzio Agrario di Lecce. Sotto, il prospetto est del complesso residenziale (courtesy Caputo Partnership International; render ©Alessandro Ghringhelli).
RIQUALIFICAZIONE DELL’EX CONSORZIO AGRARIO, LECCE
Architetture urbane NEL CAPOLUOGO SALENTINO IL PROGETTO DI CAPUTO PARTNERSHIP INTERNATIONAL RIDEFINISCE L’ASSETTO URBANO E AGGIUNGE UN SEGNO ARCHITETTONICO QUALIFICATO IN UN COMPARTO IMPORTANTE DELLA CITTÀ. IL CARATTERE EASY E FRIENDLY DELLE NUOVE RESIDENZE
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Il progetto di Caputo Partnership International si colloca in un comparto importante di Lecce, adiacente alla stazione ferroviaria, affacciato sul sistema dei viali, ricco di funzioni pubbliche. L’area dell’ex Consorzio agrario, oggetto della riqualificazione funzionale, è invece costituita da edifici di modesta entità e di scarso valore storico, salvo che per la facciata dell’edificio che prospetta su via Gallipoli (facciata che verrà mantenuta e recuperata). Sul piano architettonico, il progetto mira a costruire un ruolo di cerniera del nuovo
complesso e ad aggiungere un segno architettonico distintivo e qualificato al sistema urbano oggi esistente. L’idea progettuale ha l’obiettivo di esaltare i rapporti tra interno ed esterno, attraverso le funzioni commerciali ospitate al piano stradale e di elevare il tasso di socializzazione dello spazio urbano interno all’isolato. Il futuro complesso sarà aperto, permeabile, penetrabile, affacciato su spazi pubblici e collettivi. Il carattere easy, light and friendly dell’intervento sarà operato anche grazie alla dialettica tra elementi minerali
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Paolo Caputo Con sede a Milano, Caputo Partnership International opera da trent’anni in numerosi Paesi a tutte le scale, dai piani urbani agli edifici pubblici e privati a progetti di arredo e design. L’attività di progettazione architettonica si integra e interagisce con le competenze dell’ingegneria strutturale e impiantistica, della progettazione ambientale, dell’economia e del management urbano e realizzativo. Tra le opere recenti in Italia il progetto Santa Giulia a Milano, il Palazzetto dello Sport di Vigevano, la sede di Regione Lombardia, il progetto urbano per l’area di Cascina Merlata a Milano con la ristrutturazione dell’antica cascina, Torre Solea nell’ambito del progetto Porta Nuova. In Puglia Paolo Caputo aveva già lavorato alla ristrutturazione di una masseria in Salento, mentre all’estero lo studio ha realizzato opere a Madrid, a Marrakesh e in Angola. In fase di sviluppo Renaissance City, progetto di smart city ad Abu Dhabi. www.caputopartnership.it
e vegetali. La pietra dell’architettura sarà costantemente interconnessa con il verde di giardini pensili e verticali, diaframmi arborei e arbustivi posti in continuità e a integrazione dei filari alberati dei viali e delle altre aree verdi circostanti. Il complesso immobiliare si articola in due grandi macro comparti: in soprasuolo e in sottosuolo, funzionalmente interdipendenti, ma strutturalmente autonomi. L’organizzazione funzionale del comparto in sottosuolo è costituita da quattro livelli: tre per i parcheggi e uno per i servizi; quello in soprasuolo è costituito da cinque livelli: quattro per la residenza e uno per il commercio. Ai quattro piani residenziali sono distribuite 37 unità abitative, rispettivamente 11 al primo e al secondo, 10 al terzo e 5 al quarto. Il terzo e il quarto piano sono progressivamente più contenuti in termini di superficie
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Apertura e permeabilità degli spazi sono i caratteri distintivi del progetto. Nelle sezioni e negli stralci prospettici è visibile la scalarità ai vari piani del complesso residenziale (courtesy Caputo Partnership International; render ©Alessandro Ghiringhelli).
SCHEDA Intervento Riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio Agrario e realizzazione di nuove residenze
Località Lecce Committente Coges Immobiliare, Milano/Nardò (Le) Progettazione architettonica Caputo Partnership International
Progettazione del paesaggio interior e urban design Paolo Caputo e Nazario Petrucci
Progettazione strutturale Ge Studio Mario & Marco Gaballo Engineering
Progettazione impiantistica Studio Carallo Consulenza parcheggi interrati Studio di Ingegneria Andrea e Marco Roli Associati
Rendering Alessandro Ghiringhelli
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CASA VACANZE, LECCE
Viaggio nella memoria NEL CENTRO DEL CAPOLUOGO DEL SALENTO IL RESTAURO E RISANAMENTO EDILIZIO DI UNA PORZIONE DI UN PALAZZO SIGNORILE TRASFORMATO IN CASA VACANZE SVELA LE STRATIFICAZIONI E I MATERIALI DEI DIVERSI INTERVENTI CHE SI SONO SUCCEDUTI NEL TEMPO. IL PROGETTO È DI MASSIMO ACCOTO
Nelle immagini, la corte interna e le murature del complesso trasformato in casa-vacanze di via Idomeneo (foto ©Carlo Serafini e Daniele Schipa).
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L’edificio si trova a pochi passi dalla Chiesa di Santa Croce, nel cuore di Lecce, una delle espressioni più belle e universalmente riconosciute, insieme al palazzo della Provincia e a palazzo Adorno, dell’architettura barocca dell’Italia meridionale. Siamo nel centro storico della città, in via Idomeneo, una strada lunga e tortuosa, che da porta Napoli conduce al centro storico. Il nome della via deriva dal fiume Idume, che corre al di sotto del centro città per poi sfociare nell’Adriatico. Nell’intervento di restauro e risanamento
edilizio di una porzione di un palazzo signorile da destinare a casa vacanze, sin dai primi sopralluoghi il lavoro progettuale ha colto il peso dell’identità tra storia e memoria, un viaggio alla scoperta di un vissuto accumulato e stratificato nei secoli. L’obiettivo di portare alla luce la struttura muraria originale, attraverso la capillare rimozione di vecchi strati di intonaci a base di calce, ha messo in risalto l’antico splendore di vecchi muri realizzati con tecniche e materiali diversi di differenti periodi storici: murature a secco della metà del Quattrocen-
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Massimo Accoto Dopo la laurea in Architettura a Firenze, nel 1992 Massimo fonda il suo studio di Lecce. Lavora nel campo della progettazione architettonica e del restauro, specializzandosi nella progettazione di centri commerciali, strutture ricettive, ville e unità residenziali. Con altri professionisti indaga le relazioni tra architettura, design e comunicazione di marketing collaborando con diverse aziende della regione. Al proprio attivo anche un’esperienza di lavoro a Shanghai a metà degli anni Novanta. Accoto opera anche nel campo del design.
SCHEDA Località Lecce, via Idomeneo Lavoro Casa vacanze Cliente Cesare Papaleo Progettazione e direzione lavori Massimo Accoto Impresa esecutrice De.Pa., Magliano, Lecce Opere in ferro In Outside, Lecce Infissi e serramenti Caril, Lizzanello, Lecce Impianti Oronzo Quarta, Lecce Fotografie Carlo Serafini, Daniele Schipa, Lecce
to e murature e volte in blocchi di pietra di Lecce della fine del Settecento. Il risultato del recupero strutturale e murario, ottenute grazie all’utilizzo di materiali utili a rafforzare l’effetto materico riscoperto attraverso la pulizia e il recupero delle vecchie mura dell’edificio, ha confermato le scelte progettuali iniziali. Pietra leccese e pietra calcarea, muri a calce, ferro nero, legno di abete, ceramica: materiali naturali, uniti, armonizzati e resi coerenti per enfatizzare l’identità storica di un luogo che appartiene al Mediterraneo
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La corte e un interno del complesso ristrutturato. Accanto, planimetria dell’edificio. L’intervento di trasformazione in casa vacanze ha riguardato solo una piccola porzione del palazzo signorile (foto ©Carlo Serafini e Daniele Schipa).
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MASSERIA BAREGGI, LECCE
Carattere salentino
La Masseria Bareggi a Lecce, costruzioni dal carattere schietto di roccaforte funzionale. Il progetto è dell’architetto Stefano Ghiretti (foto ©Giulio Gostoli).
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IL PROGETTO DI RECUPERO DI UNA CASA RURALE NEL SALENTO PER STEFANO GHIRETTI È STATO L’OCCASIONE PER LAVORARE CON VOLTE E MURATURE DI UN TEMPO, RIUTILIZZARE UN ABACO COSTRUTTIVO SECOLARE E OFFRIRE SOLUZIONI TECNICHE E SPAZIALI PROPRIE DELL’ABITARE CONTEMPORANEO.
Le antiche masserie pugliesi, in particolare quelle a funzione prettamente produttiva, mi hanno sempre colpito fin dagli anni degli studi universitari per il loro carattere nudo, schietto di roccaforti funzionali, caratteri che me le hanno sempre rese familiari e vicine alla sensibilità plastica della contemporanea architettura mediterranea. Decori, lesene, capitelli, sono rimasti nelle case dei proprietari. Tutt’intorno distese di ulivi e terra rossa che al tramonto si infuoca come la pietra leccese di cui sono fatte. Un progetto per una casa in Salento fornisce oggi l’occasione per riflettere su come inter-
pretare l’abitare in un territorio fortemente connotato, coniugando e ibridando antiche soluzioni tecniche e spaziali con le attuali esigenze dell’abitare. Molto meglio che cercare di lasciare l’ennesimo segno personale che, tradendo una visibile stanchezza, spesso conduce a risultati privi di ‘originalità’ vera, intesa come ritorno dell’origine. In Salento l’occasione per continuare a lavorare con murature di spessore e con le volte, riutilizzando quindi, e non inventando, un abaco costruttivo secolare, può divenire una buona premessa per lavorare in un territorio secondo la sua specifica identità, proprio
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Stefano Ghiretti Dopo la laurea in architettura e esperienze di lavoro a Berlino e Oporto, fino al 2005 Ghiretti lavora come primo collaboratore nello studio professionale di Francesco Venezia. Collabora alla redazione di diversi concorsi internazionali e all’esecutivo del Laboratorio prove materiali di Mestre e, nel 2000, è assistente nella progettazione e direzione dei lavori della mostra Gli Etruschi, a Palazzo Grassi. Nell’ambito del concorso per Undici Piazze a Spoleto vince il primo premio per piazza Garibaldi. Nel 2006, con l’architetto Laura Peretti, apre a Roma lo studio Insito, che vince il concorso Hacemos Ciudad e riceve l’incarico di progettazione esecutiva per 150 alloggi a Ceuta in Spagna. Riceve un premio dall’Iuav per il progetto del Museo della città di Pontevedra in Spagna. In Sardegna lo studio lavora a diversi progetti di ville, residenze turistico alberghiere e resort nella zona di Arbus. Dal 2011 svolge la propria attività professionale in Puglia, dove ha realizzato tra l’altro diversi progetti di case private per conto di Essentis Properties.
Interni ed esterni della Masseria Bareggi. A lato, la pianta del complesso: gli ambienti principali si organizzano sull’asse d’ingresso della casa che punta al mare (foto ©Giulio Gostoli).
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mentre l’immagine della nostra contemporaneità architettonica si fa sempre più clautrofobica e uguale a se stessa in un un processo di globalizzazione inesorabile. Forse oggi, senza più l’insidia di nemici che venissero da terra e da mare, le genti del salento avrebbero fatto qualche finestra più bassa, magari anche più larga, per osservare meglio il giardino, o incorniciare un albero, o una casa all’orizzonte; qualche grande vetrata sarebbe apparsa tra i muri per poter vivere i giardini, pur rimanendo all’interno della casa. Questo progetto nasce camminando in lungo e in largo sul terreno. Tutti gli ambienti principali si organizzano sull’asse di ingresso della casa che porta a una vista lontana tra gli alberi e punta al mare. La prima versione del progetto prevedeva un basamento fortemente strutturato, che colmando il dislivello del terreno offriva una sorta di podio orientato a est, ortogonale all’asse di ingresso, sopra il quale una lunga loggia pergolata collegava i due punti estremi della villa. Questo elemento purtroppo non è stato realizzato: al suo posto un semplice muro di pietra a secco. Rimane tuttavia il tracciato funzionale di questo braccio che connette i giardini privati di tutte le camere, e insieme l’area della piscina a sud. La casa offre diversi gradi di intimità e di privacy. Da ogni stanza si accede ad un giardino o a un cortile privato, mentre la corte centrale, spazio collettivo principale, è connesso visivamente dalla grande doppia vetrata al giardino mediterraneo
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Stefano Ghiretti
Al centro, uno stralcio della pianta e una sezione dell’edificio (foto ©Giulio Gostoli). Nelle foto, i percorsi di collegamento offrono vedute sul giardino e la campagna mentre un pergolato collega gli spazi verdi privati e l’area della piscina (foto ©Giulio Gostoli).
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SCHEDA Realizzazione Masseria Bareggi Località Lecce Cliente Landscape Properties Progettazione architettonica Stefano Ghiretti Collaboratori Gianni Carrozzo, Luciano Lezzi, Sandra Montonato, Susanna Tundo Federica Stano
Un ambiente di soggiorno e il bagno di una delle camere: da ciascuna si accede a un giardino o a un cortile privato (foto ©Giulio Gostoli).
Anno 2014 General contractor Edilizia Sicuro Direttore dei lavori Franco Ventolini Superficie del lotto 3.800 mq Superficie realizzata 390 mq Costo 2,5-3 milioni di euro Infissi e interni Cursano Srls
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CURSANO
Infissi e arredi per il contract e il privato Presente sul territorio da quasi un secolo, la falegnameria Cursano produce porte, finestre e arredi per il contract e il privato. Al passo con le nuove tecnologie e nel rispetto delle normative vigenti, si rivolge a una clientela attenta ai particolari costruttivi della tradizione salentina oltre che alla salvaguardia dell’ambiente. Le essenze legnose provengono da foreste controllate e i prodotti per il trattamento delle superfici sono tutti a base acqua. Lo staff e l’ufficio tecnico si interfacciano con committenza e progettisti affiancandoli nella scelta delle soluzioni ottimali. Cursano è partner di imprese specializzate nel settore del restauro di edifici di alto valore storico, curandone il recupero e il rifacimento delle parti lignee. Da circa dieci anni si occupa inoltre di costruzioni e ristrutturazioni di immobili di pregio.
Cursano Srls
Via Inghilterra, Zona P.I.P. - 73021 Calimera LE Tel/Fax 0832 873027 - 320 7650678 antonio@gruppoc.com | www.gruppoc.com
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Gianfranco Marino Laureato in architettura al Politecnico di Bari. L’incontro con Gabriele De Mese lo avvicina alla cultura high-tech. Si occupa anche di architettura bioclimatica. Lavora su progetti Unesco per Alberobello e Mostar. Approda poi al design grazie a Ettore Sottsass e Giovanni Sacchi. Ha lavorato come designer alla divisione Swatch per lo sviluppo di nuovi prodotti. É stato cultore della materia alla facoltà di architettura del Politecnico di Bari. Cofondatore del Network 4eq, team di progettazione edilizia secondo i principi di qualità, etica, economicità ed efficienza energetica, cofondatore e presidente di CasaClima Network Puglia. www.gianfrancomarino.com Pianta
Sezione A-A
IL PRIMO EDIFICIO CASACLIMA GOLD NEL SALENTO L’EDIFICIO DI GAGLIANO DEL CAPO SI FREGIA DELLA CLASSE A4 DEL PROTOCOLLO ITACA ED É STATA PREMIATA COME SMART DOMUS 2017
In apertura, la piscina alle spalle dell’ingresso della villa; sotto, una vista aerea dell’abitazione (foto e disegni courtesy Gianfranco Marino).
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Sezione B-B
Stratigrafia elementi strutturali
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Parete esterna tipo 1 Intonaco civile con malta di calce e cemento (1cm) Blocco semipieno di calcestruzzo vibrato (30 cm) Intonaco civile con malta di calce e cemento (1,5 cm) Collante per cappotto (4 mm) Isolamento termico Multipor® (24 cm) Intonaco per cappotto (1 cm)
Solaio di copertura 1 2 3 4 5 6 7 8
Intonaco civile con malta di calce e cemento (1cm) Solaio latero-cementizio (25 cm) Barriera al vapore DS Alu-Bitum SK (0,25 cm) Isolamento termico con pannelli in Xps (20 cm) Barriera al vapore Evalon VG® (1,5 mm) Strato separatore in Pe microforato (±0,25 mm) Massetto a pendio in cls e sfere di Eps (±15 cm) Pavimentazione in pietra naturale dura (40 mm)
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VILLA ICHIANI, GAGLIANO DEL CAPO, LECCE
Restyling certificato gold UN’ABITAZIONE DEGLI ANNI OTTANTA È STATA PORTATA A NUOVA VITA GRAZIE A UN INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE CHE HA OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA CASACLIMA GOLD E IL PREMIO SMART BUILDING 2017. PROGETTO DI GIANFRANCO MARINO
Tra Bolzano, dove è nata l’Agenzia CasaClima (2.791 gradi/giorno il fabbisogno annuale per compensare la differenza tra la temperatura esterna e quella convenzionale di 20°) e Gagliano del Capo (1.100 gradi/ giorno), dove si trova l’intervento oggetto di questo servizio, c’è un salto di tre zone climatiche. Sviluppati in Paesi a clima freddo, negli ultimi anni i protocolli messi a punto per migliorare e certificare l’efficienza energetica degli edifici, al pari di materiali e soluzioni costruttive, si sono evoluti, così che è possibile progettare edifici a energia quasi zero (nZeb) adatti al clima mediterraneo, dove se minore è l’energia richiesta per il riscaldamento degli ambienti, maggiore è quella necessaria per il condizionamento estivo. Non si tratta solo di una questione di consumi energetici ma di considerazioni relative al benessere, dell’uomo oltre che dell’ambiente. Da questo punto di vista la residenza per
vacanze iChiani Charming & Sustainable Holidays, progetto dell’architetto Gianfranco Marino, è un ottimo esempio. Prima CasaClima Gold costruita nel Salento, è un’abitazione indipendente da fonti energetiche di origine fossile confortevole in tutte le stagioni e dove è possibile vivere al meglio la relazione tra interno e esterno, godere del giardino di un ettaro nel quale è inserita e della piscina attrezzata senza le inevitabili restrizioni d’uso che accompagnavano i protocolli energetici dei primi anni Novanta. Posta lungo l’antica via del Perdono percorsa in tempi passati dai pellegrini diretti al santuario di Santa Maria di Leuca, villa iChiani è il risultato di un importante intervento di riqualificazione del precedente edificio costruito negli anni Ottanta. Pur in linea con la tradizione locale per volumi, orientamento e uso della pietra salentina, la residenza – cui è stata aggiunta una piscina
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SCHEDA Realizzazione Villa iChiani Località Gagliano del Capo, Lecce Intervento Riqualificazione funzionale ed energetica
Progettazione architettonica Gianfranco Marino Architetto
Superficie del lotto 10mila mq Superficie coperta 140 mq Certificazioni CasaClima Gold Riconoscimenti Premio Smart Domus 2017 Cappotto esterno lastre Multipor di Xella Schermature solari Griesser Srl Sistema VMC Zehnder
e solarium esterni – si presenta oggi leggera e dal design moderno. La ridefinizione del layout interno, distribuito su un solo livello di 140 mq, il largo uso del bianco e l’ampliamento delle aperture vetrate rendono gli ambienti luminosi e in diretta comunicazione con l’esterno. Per raggiungere il livello CasaClima Gold (0 Kg CO2/mq/anno) e la classe A4 (0,00 kWh/mq/anno) del protocollo Itaca sono state adottate strategie passive e attive. Da quest’ultimo punto di vista il progetto fa ricorso a un impianto fotovoltaico collocato in copertura e, per gli interni, a un sistema di ventilazione meccanica controllata (Vmc) con recupero di calore che nella stagione fredda provvede al necessario ricambio dell’aria minimizzando le dispersioni. Sul piano passivo, le ampie vetrate favoriscono l’apporto solare in inverno mentre i brise-soleil Griesser provvedono un’adeguata protezione nella stagione estiva. Il pacchetto di protezione dell’involucro, realizzato prestando particolare attenzione all’eliminazione dei ponti termici, ha previsto l’uso di lastre Multipor di Xella da 24 cm di spessore, mentre la copertura, pavimentata in pietra, è stata isolata con pannelli in Xps interposti tra due guaine che fanno da barriera al vapore. L’esperienza di turismo sostenibile che ha fatto guadagnare a Villa iChiani anche il premio Smart Domus 2017 si completa con una colonnina di ricarica per veicoli elettrici e un impianto di fitodepurazione per il riciclo delle acque bianche
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Antonio Morlacchi [ 158 ]
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Regolando l’apporto solare, gli elementi e i sistemi schermanti fanno parte della strategia passiva che ha permesso a villa iChiani di ottenere la certificazione CasaClima Gold.
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Pianta di copertura In copertura un sistema fotovoltaico produce energia elettrica per l’abitazione, i dispositivi di regolazione e la colonnina per la ricarica di veicoli elettrici a disposizione degli ospiti. Sempre in copertura anche un pannello solare termico ad accumulo per la produzione di Acs (foto e disegni courtesy Gianfranco Marino).
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XELLA ITALIA
Isolamento termico delle pareti esterne Per la riqualificazione energetica dell’involucro esistente, una muratura portante in blocchi semipieni di calcestruzzo vibrato, è stato realizzato un sistema di isolamento a cappotto con i pannelli Multipor, in spessore 240 mm, ponendo particolare cura all’eliminazione dei ponti termici. I pannelli isolanti minerali Multipor, prodotti esclusivamente con materiali naturali di origine minerale come calce, sabbia e acqua, attraverso un processo produttivo che richiede una bassissimo fabbisogno energetico, sono stati scelti dall’architetto Gianfranco Marino per le loro eccellenti proprietà isolanti e per l’elevata inerzia termica.
Ytong - Xella Italia Srl
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GRIESSER
Protezione solare di qualità Griesser, azienda che si caratterizza per la ricerca della qualità in termini di prestazione e affidabilità per soddisfare le esigenze della clientela, con una vasta gamma di prodotti: tapparelle, avvolgibili e impacchettabili; veneziane frangisole esterne; tende tecniche verticali, inclinate e orizzontali; tende da sole; persiane con sistema scorrevole e pieghevole; sistemi elettronici di centralizzazione e gestione tramite automatismi; giardini d’inverno integrabili con tende tecniche in copertura e verticali; pergole vetrate; chiusure laterali fisse, scorrevoli o a libro; illuminazione a led; produttori di calore. L’azienda cura e personalizza i progetti e le realizzazioni secondo le esigenze dei clienti, che vengono seguiti dalla progettazione all’assistenza in cantiere, avvalendosi di personale competente e strutturato.
Griesser Srl
Via Cavalier Brunetto, 31 - 10077 San Maurizio Canavese TO Tel. 011 9279442 info@griesser.it | www.griesser.it
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UNA DIMORA ESTIVA NEL SALENTO
Tradizionale e contemporaneo UN’ABITAZIONE VICINO AL MARE REALIZZATA CON LE TECNICHE DI LAVORAZIONE DI UN TEMPO E I MATERIALI DEL LUOGO. INSIEME ALL’USO DELLE CHIANCHE E DELLA PIETRA LECCESE SONO STATE SVILUPPATE SOLUZIONI DI CONTROLLO ENERGETICO ATTIVO E PASSIVO. PROGETTO DELL’ARCHITETTO BOLOGNESE MASSIMO IOSA GHINI
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In un piccolo comune della penisola salentina a pochi chilometri dal mare, in una dimensione archetipica ideale sorge una residenza progettata dall’architetto e designer Massimo Iosa Ghini. In una cornice mediterranea unica e in sintonia con il paesaggio circostante, il progettista ha scelto di realizzare una nuova abitazione, integrata nella terra salentina adottando tecniche di lavorazione e materiali autoctoni suggeriti da artigiani e maestranze locali. La costruzione vede l’utilizzo della pietra calcarea locale tagliata in chianche per la pavimentazione esterna, grandi pannelli di grés porcellanato per quella interna, il tufo di Acquarica per i rivestimenti di facciata, la pietra leccese per il camino interno e ancora l’uso di pietra a secco per la copertura a botte dell’antica pajara. Sono state poi adottate sia tecniche di controllo passivo (brise-soleil, vetri bassoemissivi, pergolati verdi, sfruttamento dell’ombra naturale delle essenze presenti) sia tecnologie per l’autoproduzione di energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici posti in alcune zone non accessibili della copertura). L’abitazione è disposta su un unico livello e inserita in un lotto di oltre un ettaro. La planimetria è ispirata alla masserie salen-
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Massimo Iosa Ghini Negli anni Ottanta ha partecipato all’azione innovativa svolta dalle avanguardie progettuali fondando il movimento culturale Bolidismo e facendo parte del gruppo Memphis di Ettore Sottsass. Nel 1990 apre lo studio Iosa Ghini Associati, che oggi opera a Milano, Bologna, Mosca e Miami, sviluppando progetti per grandi gruppi e developer internazionali e occupandosi di progettazione di spazi architettonici residenziali, commerciali e museali, installazioni culturali, aree e strutture dedicate al trasporto pubblico, nonché di progetti retail. Nell’ambito del product e del furniture design collabora con marchi quali Cassina, Duravit, Fiam, iGuzzini, Moroso, Poltrona Frau, Silhouette, Snaidero, Yamagiwa e Zumtobel. Ha insegnato alla Sapienza di Roma, al Politecnico di Hong Kong; attualmente Iosa Ghini insegna al Dipartimento di architettura dell’Università di Ferrara. Molti dei prodotti da lui firmati si trovano in diverse collezioni museali e hanno ricevuto riconoscimenti e menzioni. Nel 2013 la Triennale di Milano gli ha dedicato una mostra antologica dal titolo Dagli esordi all’oggi sostenibile. www.iosaghini.it
tine e rispetta la vegetazione preesistente che, nella zona da vivere en plein air antistante l’ambiente living, viene valorizzata e protetta mediante una struttura lignea acidata che funge da pergolato e ne sorregge i rami. Un vasto living di sei metri esposto a sud forma un tutt’uno con la zona pranzo-cucina e diventa il centro di ritrovo della famiglia; su di esso si affacciano quattro camere da letto tutte dotate di vestiboli e servizi. La presenza di ampie vetrate che si affacciano sull’area attrezzata esterna, concepita come naturale proseguimento della zona protetta poiché pavimentata e progettata come luogo di relazioni con divani e poltrone artigianali, sottolineano il rapporto
voluto e costante tra spazi esterni e interni. Staccata dall’abitazione, in un unico blocco a sé stante, una pajara adibita a dépendance per gli ospiti corredata da spazio esterno destinato al relax. La copertura piana, accessibile attraverso una scala esterna e destinata a solarium, conduce al belvedere panoramico sulla campagna e sul mare. All’amaca per la siesta, alle poltrone su disegno e ai tavolini di artigianato si alternano, scelti con cura, pochi pezzi disegnati dallo stesso Iosa Ghini, che decorano gli ambienti interni creando un’intenzionale essenzialità decorativa che lascia come protagonista assoluta dell’ambientazione domestica la luce naturale e la natura circostante
SCHEDA Realizzazione Nuova abitazione Località provincia di Lecce Progettista Massimo Iosa Ghini Pavimentazione interna Fiandre, collezione Aster Maximum
Testate letto Abs Group (su disegno di Massimo Iosa Ghini)
In queste pagine, l’abitazione progettata da Massimo Iosa Ghini nel Salento leccese. Gli esterni si configurano come vere e proprie stanze a cielo aperto che inglobano, sostenendola e proteggendola, la vegetazione. Il progetto integra tecniche tradizionali, materiali del luogo e soluzioni attive e passive di efficienza energetica (foto ©Cosmo Laera).
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FIANDRE ARCHITECTURAL SURFACES Le grandi lastre della collezione Fiandre, Aster Maximum Massimo Iosa Ghini per la pavimentazione interna ha scelto i prodotti e il servizio firmato Fiandre Architectural Surfaces, brand della holding Iris Ceramica Group, leader nella produzione di gres porcellanato a tutta massa di alta gamma. Le grandi lastre della collezione Fiandre Aster Maximum rivestono gli spazi interni arricchendoli di un design inedito che si ispira all’effetto spazzolato del cemento.
Le varianti Moon Aster, con le sue sfumature antracite, e Venus Moon, con la sua tonalità neutra, rivestono gli ambienti unendo eccellenti qualità estetiche ad uno spessore ridotto di soli 6 mm.
GranitiFiandre SpA Via Radici Nord, 112 42014 Castellarano RE Tel. 0536 819611 info@granitifiandre.it www.granitifiandre.it
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I FORNITORI LE IMPRESE GLI INSTALLATORI E GLI ARTIGIANI SPECIALIZZATI DEL TERRITORIO PUGLIESE
PUGLIA / DIRECTORY Infissi e serramenti
Impianti elettrici
CARIL di Calogiuri Roberto Via Aldo Moro, 17 73023 Lizzanello LE Tel. 329 3858495 calogiuri_roberto@libero.it pag. 150
GAROFOLI SpA Strada Provinciale Palo Binetto z.a. 70027 Palo del Colle BA Tel. 080 9145300 info@garofolispa.eu www.garofolispa.eu pag. 124
Arredo e interior
CASA BELLA ARREDAMENTI Via Vincenzo Calò, 67/A 74023 Grottaglie TA Tel. 099 5665093 casabella.arreda@libero.it www.casabellaarreda.it pag. 141
Climatizzazione / sistemi radianti
GIACOMINI SpA Via per Alzo, 39 28017 San Maurizio d’Opaglio NO Tel. 0322 923111 info@giacomini.com www.giacomini.com pag. 133
Opere edili
COFANO LUIGI LAVORI EDILI Via Risorgimento, 10 72015 Fasano BR Tel. 080 4421292 cofano.luigi@libero.it pag. 141
Opere edili
COSAL INTERIORS Srl Via Filippo Corridoni, 21 70122 Bari Tel. 080 5542916 cosalinteriors@gmail.com pag. 132
Infissi e serramenti / contract
CURSANO Srls Via Inghilterra, Zona P.I.P. 73021 Calimera LE Tel. 320 7650678 www.gruppoc.com antonio@gruppoc.com pag. 155
Opere edili
DE.PA. Srls Via Po, 1 73041 Carmiano LE Tel. 345 3317635 amministrazione@depaedilizia.it www.depaedilizia.it pag. 150
Piscine
GRANDI IMPIANTI Srl Via Carducci 70043 Monopoli BA Tel. 080 4107754 piscine.g@gmail.com www.piscineimpianti.it pagg. 135 - 140
Pavimenti e rivestimenti
GRANITI FIANDRE SpA Via Radici Nord, 112 42014 Castellarano RE Tel. 0536 819611 info@granitifiandre.it www.granitifiandre.it pag. 161
Schermature solari
GRIESSER Srl Via Cavalier Brunetto, 31 10077 San Maurizio C.se TO Tel. 011 9279442 info@griesser.it www.griesser.it pag. 159
PUGLIA
PER L’ARCHITETTURA Opere edili
Interni e finiture
IMPRESA EDILE LAPIETRA Srl
PIERINO PREZIOSO & C. Snc
Via Arno, 4/B 71016 San Severo FG Tel. 338 4443605 severinolapietra@libero.it pag. 102
Via Roma, 135 72014 Cisternino BR Tel. 080 9675224 pag. 136
Interni e finiture Scale / coperture / schermature solari
IN-OUTSIDE
PLASTICWOOD Srl
V.le Japigia, 10 H 73100 Lecce LE Tel. 327 5529356 pag. 150
Via Crear 15 loc. Mazzantica 37050 Oppeano VR Tel. 045 6985000 www.plasticwood.it pag. 129
Interni e finiture
Prodotti per la sigillatura e l’incollaggio
LADY CUCINE Srl
SIKA ITALIA SpA
SS 99 Km 11,200 75100 Matera Tel. 0835 2682 www.ladycucine.com pag. 127
Via L. Einaudi, 6 20068 Peschiera Borromeo MI Tel. 02 54778421 https://ita.sika.com pag. 141
Finiture
Opere edili
MARMI STRADA
SIMET SpA
Via Provinciale per Grottaglie km. 0,6 72029 Villa Castelli BR info@marmistrada.it www.marmistrada.it pag. 130
V.le Pasteur, 31 70124 Bari BA Tel. 080 5610671 info@simet-spa.com www.simet-spa.com pag. 120
Outdoor forniture
NARDI SpA Via Arso, 4 36072 Chiampo VI www.nardioutdoor.com pag. 146
Infissi e serramenti
Rivestimento involucro
YTONG Xella Italia Srl Via Zanica, 19K - Località Padergnone 24050 Grassobbio BG Tel. 035 4522272 ytong-it@xella.com | www.ytong.it pag. 159
OFFICINE NATALE SS 100 Zona PIP Lotto 42/31 70010 Sanmichele di Bari BA Tel. 080 8917760 amministrazione@officinenatale.com www.officinenatale.com pag. 120
IOARCH_73
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PUGLIA
PREMIO IN/ARCH - ANCE PUGLIA
Progetti da premio
I TRE PROGETTI A MANFREDONIA, OSTUNI E POLIGNANO A MARE VINCITORI DEL PREMIO IN/ARCH-ANCE PUGLIA ORGANIZZATO NEL 2014 DALLA SEZIONE PUGLIESE DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHITETTURA, IN COLLABORAZIONE CON ANCE PUGLIA.
MANFREDONIA ORATORIO SACRA FAMIGLIA Planprogetti Località Manfredonia (Fg) Committente Curia Arcivescovile di Manfredonia
Anno di realizzazione 2009 Progettazione architettonica Planprogetti (Sergio delli Carri, Gaetano Gelsomino, Giuliana Granatiero e Francesco Trigiani)
Impresa costruttrice Impresa edile Eredi Paolo De Salvia & C
Fotografia Peppe Maisto
Affogato tra gli edifici degli anni ’70-’80, l’oratorio occupa l’intero lotto libero da altri volumi. È un edificio completamente chiuso verso l’esterno (se si esclude il solo grande portale di accesso di 16 metri) e interamente aperto sul cortile interno (nella foto); le aule di catechesi e la sala grande
dell’oratorio sono pensate come estensione del chiostro. L’edificio è stato realizzato in tre soli materiali: il muro perimetrale in calcestruzzo a doghe orizzontali, gli infissi a correre sui quattro lati del chiostro, il pavimento in cemento levigato.
OSTUNI CASA DELLA MUSICA Flore & Venezia Località Ostuni (Le) Committente comune di Ostuni Anno di realizzazione 2012 Progettazione architettonica Flore & Venezia Architetti
Fotografia Flore & Venezia Architetti
Il progetto, commissionato dal comune di Ostuni, prevedeva il riutilizzo e la progettazione di una parte del convento dei frati Cappuccini, che nei secoli aveva ospitato il carcere, la caserma dei vigili del fuoco, fino a ridursi a deposito. Il progetto ha previsto la riorganizzazione urbana di un tessuto sedimentato e dive-
nuto marginale. La Casa della Musica si è aperta alla città: non più carcere caserma, ma perimetro e quinta di una piccola piazza, agorà, luogo di scambio per la cultura giovanile. Il progetto ha voluto recuperare e ridefinire gli spazi esistenti, ritmando le priorità, senza gesti eclatanti, ma senza atteggiamenti dimessi.
Il complesso è plasmato sul sito e poggia sul profilo degradante del piano di campagna inserendosi nel paesaggio naturale. Il linguaggio architettonico e i temi scelti sono tratti dalla tradizione costruttiva residenziale e, più in generale, dal portato dell’architettura del
mediterraneo, rimodellandone forme, materiali, tipologia ed elementi tipici. La scelta materica e cromatica, pietra da taglio, intonaco bianco e vetro, contribuisce a rendere il progetto maggiormente compatibile con i caratteri architettonici del nucleo storico di Polignano.
POLIGNANO A MARE RESIDENZE Monica Alejandra Mellace Località Polignano a Mare (Bari) Committente Serim Progettazione architettonica Monica Alejandra Mellace
Progetto strutturale e direzione dei lavori Giovanni B. Rubino
Consulenza ambientale e direzione artistica Monica Alejandra Mellace, Dario Morelli, Paolo Pastore
Impresa di costruzioni Serim, Polignano a Mare
Fotografia Pietro Savorelli
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IOARCH_73
FONT Srl - illustrazione di Jochen Schittkowski / Germany
Il pavimento incontra il progetto
Pavimenti tecnici vinilici e in PVC di ultima generazione in legno prefinito, in laminato, in gomma, linoleum e moquettes. Soluzioni specifiche per pavimenti ad uso residenziale, sportivo, industriale, per la nautica, per il settore scolastico, ospedaliero e contract.
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