IoArch 79 Dec-Jan 2019

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› ARCHITETTURA PER LE INFRASTRUTTURE

HARDT HYPERLOOP

IL FUTURO È VICINO È solo uno studio di fattibilità ma la tecnologia per realizzarlo esiste già: avvicinare l’Europa viaggiando a più di 600 chilometri l’ora. E le stazioni del futuro diventeranno accumulatori di energia pulita. Il progetto di UNStudio con Hardt Hyperloop Il primo è stato Elon Musk, che nel 2012 ha lanciato Hyperloop One per collegare Los Angeles a San Francisco con navette a levitazione magnetica mosse ad altissima velocità da motori elettrici in un tunnel a bassa pressione. Oggi il progetto arriva in Europa, promosso dalla società olandese Hardt Hyperloop che per sviluppare il proprio Hyperloop Implementazion Programme ha avviato una collaborazione con UNStudio di Ben van Berkel. Il progetto presentato da UNStudio Future Team al primo Hyperloop Summit di Utrecht

prende in considerazione il caso concreto di una linea che attraverso un territorio abitato da 4,3 milioni di persone potrà collegare Amsterdam a Francoforte (450 chilometri di distanza) in 53 minuti invece delle 4 ore necessarie oggi. Un’alternativa carbon neutral ai collegamenti aerei che potrebbe far risparmiare 83.690 tonnellate di CO2 all’anno, quelle emesse oggi dai voli che ogni anno trasportano 2 milioni di persone tra le due città. Perchè i pannelli fotovoltaici montati sul tunnel in acciaio posato su piloni in calcestruzzo armato che attraversa il

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