IoArch 95 - Aug/Sep 2021

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ZHACODE E BLOCK RESEARCH GROUP A VENEZIA

LO STATO DELL’ARTE Agli oltre 400 ponti di Venezia recentemente si è aggiunto Striatus. Non collega sponde ma tecniche costruttive tradizionali da una parte – la statica per compressione – e innovative dall’altra. Risultato di un processo di progettazione digitale messo a punto dal Block Research Group dell’ETH di Zurigo e da Zha Hadid Architects Computation and Design Group (ZhaCode), Striatus è costruito accostando tra loro conci di calcestruzzo prodotti con una fabbricazione 3D additiva. Ma a differenza del tipico processo di estrusione a strati orizzontali, in questo caso un braccio robotico a sei assi ‘stampa’ strati di calcestruzzo in funzione della direzione delle forze di compressione dell’intero ponte e anche del disegno del singolo pezzo. Ne consegue l’ottenimento della massima curvatura con il minimo impiego di materiale di ciascuno dei 53 blocchi che compongono Striatus, con differenze angolari tra l’inizio e la fine di ciascuno di essi calcolate simultaneamente in fase di progetto prima di dare avvio alla stampa e alla costruzione. Dall’altra parte, la possibilità di conferire forza strutturale a un oggetto architettonico senza uso di malte rende Striatus totalmente disassemblabile per essere [ 14 ]

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ricostruito altrove senza generare detriti e con la medesima sicurezza di tenuta strutturale. Per questo, Striatus risponde pienamente alle tre ‘R’ della sostenibilità e dell’economia circolare: riduzione del materiale impiegato, e di conseguenza del carbonio incorporato; riuso dei singoli componenti; riciclabilità, perché fa uso di materiali singoli e non compositi. Alla realizzazione di Striatus hanno collaborato Incremental3D, spin-off dell’Università di Innsbruck fondata nel 2017 specializzata nella produzione in 3D di oggetti complessi, e Holcim, che ha fornito il cemento a ridotto impatto ambientale per la stampa 3D dei

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NEI GIARDINI DELLA MARINARESSA A VENEZIA STRIATUS È IL RISULTATO CONCRETO DELL’EVOLUZIONE DEGLI STRUMENTI DI PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE DIGITALE

blocchi. La società tedesca Ackermann ha realizzato in Cnc le casseforme provvisionali in legno servite per la costruzione. Se Striatus è un’installazione dimostrativa, realizzata in occasione della 17. Biennale di Architettura di Venezia, attualmente Holcim e Block Research Group sono impegnati in un progetto di ricerca per realizzare solai strutturali che impieghino solo il 30 percento del calcestruzzo e il 10 percento dell’acciaio utilizzati attualmente. Un’autentica rivoluzione, considerando che nei prossimi 30 anni la previsione è quella di 300 miliardi di metri quadrati di nuove costruzioni


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