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Campus Sda Bocconi | SANAA
Sanaa Fondato a Tokyo nel 1995 da Kazuyo Sejima (1956, Ibaraki, laurea in architettura alla Japan Women’s University) e Ryue Nishizawa (1966, Kanagawa, laurea in architettura alla Yokohama National University), lo studio ha realizzato architetture con forme innovative e di forte riconoscibilità in tutto il mondo, come il museo d’arte contemporanea di Kanazawa (Leone d’Oro nel 2004 alla IX Biennale di Architettura di Venezia), la Zollverein School of Management di Essen (2006), il Louvre di Lens (2006), il New Museum of Contemporary Art a New York (2007). il Rolex Learning Center a Losanna (2010). Tra i riconoscimenti ricevuti, il Kunstpreis Berlin nel 2007 e il Pritzker Prize nel 2010. Kazuyo Sejima ha insegnato alla Princeton University e al Politecnico di Losanna. Il campus SDA Bocconi è il loro primo lavoro in Italia. www.sanaa.co.jp
SUL CONFINE TRA IL CENTRO URBANO E LA PERIFERIA DELLA CITTÀ ARGENTEI VOLUMI CILINDRICI SCOMPIGLIANO LA RIGIDA GRIGLIA URBANA MILANESE CON IL PROGETTO LEGGERO E LUMINOSO DEI PRITZKER PRIZE KAZUYO SEJIMA E RYUE NISHIZAWA
Sopra, vista verso Sud-ovest del cluster Meo. A destra, dettaglio del rivestimento metallico che caratterizza il campus (ph. ©Philippe Ruault). CAMPUS SDA BOCCONI, MILANO L’UNIVERSITÀ IN FILIGRANA
Anche se Sanaa ne sottolinea l’ispirazione milanese, il nuovo campus SDA Bocconi School of Management manifesta un carattere tutt’affatto diverso da quello del quadrante urbano dove sorge. E per fortuna, perché gli argentei volumi cilindrici che emergono a diverse altezze da un nuovo parco rappresentano anche visivamente una boccata d’ossigeno per la città e per l’intenso traffico che corre lungo il sito e, per la sua collocazione, diventano originali elementi di transizione e dialogo tra la griglia densa e razionale della seconda cerchia urbana e gli spazi più aperti della terza, con aree ex-industriali attualmente oggetto di profonde trasformazioni. A tutte le scale visuali – sia quella veloce dell’automobile sia quella più precisa e di dettaglio della passeggiata a piedi – colpisce l’eterea eleganza del rivestimento esterno: una pelle di alluminio perforata, leggera e ondulata come un tessuto, che riveste edifici e percorsi seguendone le curve. Sospesa a due metri e mezzo dal suolo e staccata di un metro e mezzo dalle pareti vetrate esterne, questa maglia ano-
SCHÜCO
Schüco ha agito come consulente di façade engineering fin dalle prime fasi del progetto del campus Bocconi. Individuati nel catalogo – con il vantaggio di disporre già delle certificazioni che ne attestano le prestazioni in termini di tenuta e di isolamento termico e acustico – i sistemi di facciata Schüco sono stati customizzati per adattarli alla peculiare geometria del progetto con l’ingegnerizzazione di più di venti nuovi articoli. La progettazione è stata ottimizzata sottoponendo a test nella galleria del vento del Politecnico di Milano modelli in scala degli edifici per identificare la pressione effettiva sui diversi prospetti, evitando sovrastime. La personalizzazione del sistema di facciata ha riguardato in particolare l’adattamento alla spezzata in pianta e profili di maggiore spessore, per ottenere le caratteristiche di inerzia e di resistenza necessarie con sagome più compatte e minore profondità dei montanti. Lungo il perimetro esterno degli edifici, dietro la caratteristica pelle metallica si sviluppa una facciata continua a nastro orizzontale con montanti in alluminio Schüco FWS 60 SG di profondità ridotta inserita tra solaio e solaio, che consente al nastro di facciata di seguirne le anse con angoli positivi e negativi. È stato studiato ad hoc anche un profilo di facciata SG (Structural Glazing) per fare in modo che, nelle sue parti fisse, mostrasse i vetri accostati con interposta una fuga da 20 mm sigillata. Anche i traversi sono stati sagomati per accogliere lo spessore e la superficie del pavimento, che così si estende a ridosso della parete vetrata. In facciata sono stati inseriti i sistemi in alluminio AWS 75 BS.HI per porte finestre a due ante, con telaio ridisegnato per adattarsi alla facciata in spezzata. Grazie alla configurazione Block System, il profilo dell’anta si inserisce a scomparsa sul retro del telaio fisso favorendo un’estetica pulita. Il sistema in alluminio Schüco FWS 60 SG caratterizza anche le facciate delle corti interne, dove si sviluppa esternamente sfilando davanti al solaio, agganciato allo stesso mediante un sistema di staffe. Zone trasparenti e opache si alternano con funzione di isolamento termoacustico e di setto tagliafuoco compartimentale tra i piani. Pensiline orizzontali che variano in profondità mantenendo però uno spessore omogeneo sono ancorate al montante con un fissaggio custom. Al piano terra la facciata a nastro orizzontale è stata realizzata senza montanti verticali, con vetro curvo che sembra scomparire nel pavimento. La tenuta all’acqua è qui garantita da una guaina continua sigillata sui due profili correnti, disegnati in modo da poter essere fissati ai solai con una regolazione dentro/fuori per mantenere l’allineamento del piano di facciata con il piano teorico. Per permettere l’inserimento in reticolo di facciata delle porte d’ingresso infine, il sistema in alluminio Schüco FWS 60 è stato customizzato per accogliere il sistema in alluminio per porte ADS 75 HD.HI (Heavy Duty) adatto all’uso frequente. www.schueco.com
VIA CASTELBARCO
OFFICE BLDG
MASTER BLDG EXECUTIVE BLDG EXECUTIVE POD
RECREATION CENTER I N O I L G I T S A C . L A I V
DORMITORY
GROUND FLOOR
VIALE TOSCANA
0 5 10 20 30 N
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La rete riveste solo i prospetti esterni (sopra), mentre verso le corti interne, che gli edifici stessi riparano dal sole (a sinistra) si sviluppano nastri vetrati e opachi. Accanto, tavolini Stylus e sedie Nolita di Pedrali per il bistrò aperto al pubblico (ph. ©Ottavio Tomasini). Alla pagina di sinistra il masterplan del campus (courtesy Sanaa).
SAN.CO E SIMONSWERK
Completata per prima nel 2018, la residenza universitaria Castiglioni, che può ospitare 300 tra studenti e visiting professor, è provvista di porte resistenti al fuoco prodotte da San.Co Costruzioni Tecnologiche e movimentate da cerniere a scomparsa Tectus di Simonswerk. In particolare, sono state fornite 105 porte ad anta cieca FM EI 30’-33dB (la sigla indica sia il tempo di resistenza al fuoco – 30’ – sia l’abbattimento acustico, in questo caso 33 dB), dotate di cerniere Tectus TE 340 3D con portata di 80 kg la coppia per gli appartamenti, e 30 porte in legno LZ 58.60.39 (euroclasse EI 60’, acustica 39 dB) con cerniere Tectus TE 540 3D con portata di 120 kg la coppia per i locali tecnici. Il programma di cerniere a scomparsa Tectus, disponibili in 16 finiture e applicabili su telai in legno, acciaio e alluminio, consente di movimentare con due sole cerniere ante da 40 a 300 Kg e comprende anche la versione Energy, l’innovativo sistema che permette di trasferire la corrente dal telaio all’anta passando attraverso la cerniera. www.sancoct.com www.simonswerk.it
Sopra, la corte vista da uno degli edifici del ‘Meo’ (ph. ©Philippe Ruault). Pagina di sinistra, facciate interna e esterna della residenza universitaria ‘Castiglioni’ (ph. ©Dario Tettamanzi).
dizzata si fa schermo funzionale ma permeabile, riduce l’impatto delle masse volumetriche e rappresenta la texture chiara e unificante di tutto il complesso. L’integrazione tra gli spazi della città e gli ambiti privati riservati all’università è confermata dalla scelta di collocare le aree di ristorazione della scuola, una caffetteria e uno spazio commerciale aperti al pubblico, al livello della strada. Sull’area di 35mila metri quadrati in precedenza occupata dalla centrale del latte di Milano, il nuovo campus di Sanaa comprende più edifici il principale dei quali – in realtà un cluster che raggruppa tre volumi sinuosi tra loro tangenti – nell’area nord-occidentale del sito è la nuova sede didattica e amministrativa della SDA Bocconi School of Management, identificata con l’acronimo Meo (Master, Executive, Offices). Vi si accede da via Sarfatti – che collega il nuovo campus agli edifici universitari esistenti – attraverso il ‘Pod’, un volume circolare che sorge sopra un’aula magna che vista dall’alto ricorda un ‘teatro anatomico’, con la cattedra al centro e 200 posti disposti in cerchi concentrici. Nell’area Sud, raggiunto da percorsi coperti che attraversano il parco, l’edificio del nuovo centro sportivo e più a Est, completato per primo nel 2018, il volume più alto che accoglie su 11 piani i 300 alloggi della residenza universitaria ‘Castiglioni’. Al piano terreno tutti gli spazi del Meo, che ospitano anche una caffetteria e uno spazio commerciale aperti al pubblico e, sotto il livello della strada, la cucina e la mensa, sono collegati tra loro favorendo un fluido transito dall’uno all’altro. I tre piani superiori svolgono funzioni didattiche e amministrative. I volumi edificati disegnano verdi corti interne su cui si affacciano aule e uffici, con viste sempre diverse grazie alle costanti curvature. Al contrario di quelli esterni, i prospetti interni, che la conformazione degli edifici ripara meglio dal sole, sono formati da lastre di vetro a tutt’altezza alternate a parti bianche opache e sono privi della pelle schermante in alluminio.
LUALDI
Dal modello storico rivisitato LCD62 disegnato da Luigi Caccia Dominioni al sistema Wall & Door: all’alta qualità architettonica del nuovo campus Bocconi corrisponde la qualità formale delle porte interne di Lualdi, che ha realizzato anche Rasomuro customizzate, in grado di seguire la curvatura delle pareti con una bombatura del lato esterno. Nel complesso l’azienda di Marcallo ha fornito per il campus disegnato da Sanaa 156 porte con cerniere a scomparsa e stipite invisibile Rasomuro, 76 porte scorrevoli LCD62 (anta reversibile e telaio telescopico) e 19 sistemi integrati Wall & Door con porte in legno Filo 55 a due ante. www.lualdi.com
ANSELMI
Le porte interne di Lualdi delle aule e degli uffici del cluser ‘Meo’, realizzate custom con bombatura dal lato esterno per seguire la curvatura delle pareti, sono movimentate da cerniere a scomparsa Anselmi. Si tratta dei sistemi AN 160 3D, in zama per ante fino a 60 Kg, per le Rasomuro e AN 180 3D, in zama e acciaio per ante fino a 80 Kg, per le Filomuro 55. Registrabili comodamente sui tre assi (altezza: +/- 2,5 mm, laterale: +/-1,5 mm, profondità: +/- 1,0 mm) entrambi i sistemi sono certificati CE e UL e come tutte le cerniere Anselmi anche questi modelli offrono un angolo di apertura delle ante a 180°, sono installabili su ante con apertura sia destra che sinistra e sono disponibili in 10 finiture estetiche. Semplice e intuitivo, il sistema di regolazione in altezza garantisce che il peso della porta sia equamente distribuito su tutte le cerniere: ciò, oltre a garantire una notevole velocità di installazione e regolazione in cantiere, fa sì che le cerniere lavorino in modo uguale evitando tensioni sugli assi di rotazione che alla lunga possono portare a cedimenti delle porte. Già da diversi anni Lualdi collabora con Anselmi per movimentare in modo sicuro e duraturo le proprie porte. Dal 2017 l’azienda trevigiana fa parte del Gruppo Simonswerk. www.anselmisrl.it
PEDRALI
Pedrali ha contribuito ad arredare due dei tre locali dedicati alla ristorazione del nuovo campus Bocconi. Aperto anche al pubblico con un servizio full day e caratterizzato da ampi spazi interni e esterni, il bistrò ‘La Centrale’ è arredato dalle sedie Nolita, una collezione di sedute disegnate da CMP Design che rievoca le origini del percorso avviato da Mario Pedrali nel 1963 con le prime sedie da giardino in metallo, e dai tavoli Stylus. Il ristorante à la carte ‘Materia’ è invece organizzato in due aree distinte, separate da una cucina a vista. Un angolo ristorazione riservato ai docenti e ai loro ospiti, e uno spazio più ampio dedicato ai corsisti. All’interno di quest’ultimo, caratterizzato da grandi pareti vetrate lungo le quali sono disposti i tavoli, si inseriscono le sedie Tivoli e Inga di Pedrali, dalle linee semplici ed essenziali e dai colori neutri, che rispecchiano l’impostazione dell’architettura e sembrano quasi fluttuare all’interno del grande spazio inondato dalla luce naturale. La sedia Tivoli, disegnata da CMP Design, è realizzata in massello di frassino con schienale in multistrato tridimensionale e conserva l’idea di comodità e convivialità delle tradizionali sedute in legno. Inga, con scocca in cuoio, si ispira invece al design nord-europeo. www.pedrali.com
Gli ambienti interni seguono la geometria curva degli edifici e le sedute, disposte ad anello intorno alla cattedra tra le esili colonne che sostengono le solette, favoriscono la comunicazione tra docente e studenti. Appesi al soffitto, pannelli acustici a forma di nuvola nascondono l’illuminazione, i rilevatori di fumo e altre dotazioni tecniche. Anche l’impiantistica è nascosta, con la fondamentale caratteristica di essere autonoma aula per aula, con macchine disposte sui ballatoi delle corti interne. Si evitano in tal modo le canalizzazioni centrali che rubano spazio, Peculiarità del centro sportivo due tribune retrattili – una per la piscina e una, al secondo livello, per il campo di basket (ma multifunzionale) al di sopra del quale, appeso al soffitto, corre un anello podistico lungo più di 200 metri. Al primo piano infine si trova una palestra. L’intero progetto è certificato Leed Platinum anche grazie alle strategie ambientali attive e passive messe in campo: pannelli fotovoltaici in copertura, pompe di calore, sistemi di raccolta dell’acqua piovana, schermature e orientamenti, compattezza dei volumi ■
la dislocazione di grandi macchine in copertura e si favorisce una maggiore sicurezza sanitaria. Quanto al centro sportivo, anch’esso avvolto dalla luminosa rete argentea che contraddistingue il campus, al livello seminterrato vi si trova, insieme a una piscina per allenamenti, una delle poche piscine olimpioniche coperte di Milano e per questo è stato progettato e realizzato – grazie all’esperienza di Progetto Cmr nel campo dell’edilizia sportiva – secondo le linee-guida del Coni per poter essere utilizzato anche per eventi extra-universitari.
LAMM
Lamm, che aveva già realizzato il sistema di sedute per l’aula magna dell’edificio Grafton, ha sviluppato e realizzato – in collaborazione con Dante Bonuccelli / Avenue Architects – soluzioni tailor made per la didattica del nuovo campus: poltrone, pedane fisse, banchi studio e tavoli (questi ultimi abbinati a sedute della collezione Frame di Alias, design Alberto Meda). Le poltrone, provviste di tavoletta a scomparsa e batterie al litio per poterle muovere senza scollegare i device digitali, rispondono alle crescenti esigenze di flessibilità nell’uso degli spazi. I banchi studio, composti da un pannello frontale e dal relativo piano di lavoro fisso di 40 cm, sono stati realizzati con struttura verticale in profili di acciaio verniciato, con funzione strutturale e di canalizzazione dei cavi di cablaggio celata da un estruso di alluminio con fissaggi a scomparsa. Nelle diverse aule didattiche l’installazione è avvenuta su pedane realizzate da Lamm in truciolare ignifugo rivestito in parquet finitura rovere su struttura di sostegno in tubolare di ferro. Nell’auditorium principale infine, i banchi sono stati attrezzati con il sistema “sliding bar” integrato a pavimento: un dispositivo a binario complanare al piano di calpestio che consente la movimentazione e il ritorno delle sedute all’interno di un percorso guida definito individualmente; una volta abbandonata, la seduta ritorna alla posizione di base in modo automatico e silenzioso. www.lamm.it
Progetto Cmr, consulenti e architetti esecutivi
Conversazione con Marco Ferrario, partner e direttore tecnico dello studio
Non nuovo alla collaborazione con l’Università Bocconi – aveva già sviluppato il progetto esecutivo dell’edificio di via Röntgen disegnato da Grafton Architects – Progetto Cmr ha lavorato al progetto del campus SDA Bocconi fin dal 2011, quando l’area si rese disponibile, collaborando con l’università agli studi preparatori per il bando di concorso. L’ingegner Marco Ferrario (nella foto), socio e direttore tecnico di Progetto Cmr, ha coordinato il team di dieci esperti che per più di dieci anni ha lavorato al progetto e ne conosce tutti gli aspetti, compresi quelli che non hanno trovato posto nella realizzazione finale. «Come l’idea di portare allo scoperto la roggia che scorre sotto il parco – ci dice – idea poi abbandonata a favore di pompe di calore che per lo scambio termico prelevano l’acqua dal Ticinello e la restituiscono alla Vettabbia, due corsi d’acqua interrati». Si tratta di un progetto sviluppato in Bim fin dagli albori, quando il modeling era ancora in una fase sperimentale ma che ha permesso di individuare le interferenze e velocizzare la cantierizzazione, evitando costosi rifacimenti in corso d’opera. A parte le residenze universitarie, Progetto Cmr ha curato il progetto esecutivo e svolto la direzione lavori dell’intero intervento, con una cura particolare rivolta al centro sportivo grazie all’esperienza maturata dal gruppo di progettazione nell’edilizia sportiva. «Al piano interrato è stata realizzata una delle poche piscine olimpioniche coperte di Milano – prosegue Ferrario – che potrà ospitare anche eventi sportivi esterni perché progettazione e costruzione hanno seguito le specifiche necessarie per poter essere certificata del Coni». Sono più d’uno gli aspetti spettacolari del centro sportivo: le tribune retrattili della piscina, che alla massima estensione possono accogliere 500 spettatori; quelle del campo sportivo indoor del primo piano, che con la stessa logica contengono 300 posti; e il percorso podistico indoor che corre al di sopra della doppia altezza del campo, sospeso al soffitto con tiranti in acciaio.
CREDITI
Località Milano Committente Università Commerciale Luigi Bocconi Progetto architettonico Sanaa Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa Team di progetto Yoshitaka Tanase, Francesca Singer, Nicolo Bertino, Lucy Styles, Enrico Armellin, Serena Di Giuliano Progetto esecutivo e direzione lavori Progetto Cmr Architect of records Costa Zanibelli Associati Progetto esecutivo residenze universitarie Marco Zanibelli Supporto scientifico Politecnico di Milano Progetto urbano Federico Oliva Associati Progetto strutture Studio di Ingegneria Pereira Impresa di costruzioni ATI tra Impresa Percassi e Grassi & Crespi Sistemi di facciata e finestre Schüco Serramentisti Gualini (Meo); AlMan2000 (residenza) Rete metallica Metalltech Porte interne edifici Meo Lualdi Porte interne residenza universitaria San.Co Costruzioni Tecnologiche Cerniere porte Anselmi; Simonswerk Poltrone, banchi studio, tavoli, pedane Lamm Sedute aree ristorazione Pedrali Impianti Daikin Pavimenti radianti Floortech Superficie lotto 35.000 mq Cronologia 2012 - 2021
Nelle pagine precedenti, a sinistra l’aula magna, con i tavoli disposti a cerchio interno alla cattedra centrale, si sviluppa all’interrato del ‘Pod’ e riceve luce dal parco; a destra il centro sportivo (ph. ©Filippo Fortis e ©Philippe Ruault). In questa pagina una vista notturna del complesso ripreso in direzione Sud-Est (ph. ©Marco De Bigontina).