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Giallo caterpillar | ARKISPAZIO

In alto, l’ampio terrazzo dell’appartamento. La pianta di progetto mostra l’uso ridotto al minimo delle murature (in rosso) e massimo sfruttamento dei lati fi nestrati con visuali (frecce verdi) ottenute grazie allo scostamento del volume del bagno dal perimetro e da un’apertura interna tra la camera e il soggiorno.

MILANO, ABITAZIONE PRIVATA GIALLO CATERPILLAR

UNA SCATOLA TOTALMENTE VUOTA DI 90 METRI QUADRATI, SENZA PARETI INTERNE, CUI DARE UN LAYOUT FUNZIONALE E CREATIVO. È L’INTERVENTO DI ARKISPAZIO PER UN APPARTAMENTO ALL’ULTIMO PIANO DI UN PICCOLO EDIFICIO LUNGO I NAVIGLI

Paolo Balzanelli di Arkispazio è stato incaricato di questo progetto durante la fase finale di costruzione dell’edificio. Quindi, rispetto alla tipica ristrutturazione di un appartamento con ambienti interni già definiti, lo studio si è trovato con uno stato di fatto inusuale e al tempo stesso interessante: una scatola vuota di 90 metri quadrati, senza pareti interne, con tutti e quattro i lati dotati di ampie finestre, oltre a un affaccio su un grande terrazzo. E così il team di Arkispazio ha deciso di progettare in modo altrettanto inusuale, prevedendo la costruzione di pareti in muratura solamente per il volume del bagno e per una piccola porzione di una delle pareti della camera da letto. Stanza, che, per il resto, è delimitata da un sistema di doppi contenitori guardaroba in pannelli biocompatibili effetto cemento, commercializzati da Gruppo Bonomi Pattini, che si apre sia verso la camera sia verso il corridoio. Rivestito anch’esso in lastre di cemento noncemento, il volume del bagno è stato scostato di 70 centimetri dalla parete perimetrale in modo da collegare visivamente l’area della cucina e la zona studio, situata accanto all’ingresso, e i rispettivi lati finestrati. In questo modo, attraverso le numerose aperture verso l’esterno, la luce naturale entra nell’appartamento in modo fluido, raggiungendo ogni angolo a qualsiasi ora del giorno. Sempre con l’obiettivo della maggior continui-

Il tocco di giallo delle controsoffittature dà il nome all’intervento.

Paolo Balzanelli/Arkispazio Paolo Balzanelli fonda nel 2000 Arkispazio, studio impegnato nella progettazione di allestimenti fieristici e museali e di architetture di piccola e grande scala, fino al masterplan sviluppato per un’area industriale di 13 ettari. Arkispazio inoltre è specializzato in interventi di ristrutturazione di abitazioni e spazi commerciali e per uffici. Balzanelli è fermamente convinto che l’architetto debba saper creare spazi realizzati per far vibrare la sfera emozionale di chi li vive e li fruisce. www.arkispazio.it

tà visiva possibile, tra la camera e il soggiorno è stata ricavata un’apertura lunga e stretta a filo della parete perimetrale, che permette dal soggiorno di vedere le finestre della camera ma non il letto, e dalla camera di ricevere luce dalla grande porta finestra che si apre verso il terrazzo, dotata di un’anta finita in ferro naturale che permette di regolare l’apertura secondo le esigenze. La palette dei materiali utilizzati per l’appartamento e per gli arredi custom è composta appunto dal ferro naturale, insieme al parquet di rovere posato a spina di pesce, al cemento noncemento dei rivestimenti murali, al legno scuro con decoro a tessuto degli arredi su misura, all’acciaio spazzolato della cucina, al vetro in pasta dei mosaici del bagno: materiali naturali e sobri, che si accendono con il tocco di giallo ‘caterpillar’ che colora il controsoffitto del corridoio e la grande veletta che si affaccia sul soggiorno ■

CREDITI

Località Milano Progetto architettonico Paolo Balzanelli/Arkispazio Arredi su misura Fa.Pa di Gregorio Paparo Cemento non-cemento Concreo Gruppo Bonomi Pattini Illuminazione Flos Pavimenti e rivestimenti Soa Casa Superficie 90 metri quadrati Cronologia 2021 Foto ©Marcello Mariana

In alto, la cucina in acciaio spazzolato fronteggia gli arredi su misura della sala realizzati in legno scuro con decoro a tessuto.

Gli arredi su misura, realizzati con melaminici e truciolari forniti dal Gruppo Bonomi Pattini, sono finiti con rivestimenti dall’aspetto materico e realistico: effetto tessuto e lamiera di ferro effetto calamina.

IL CEMENTO NON-CEMENTO CONCREO

Staccato dalla muratura perimetrale, nel progetto di Arkispazio il blocco bagno si presenta come un monolite in cemento grazie al rivestimento in lastre a tutt’altezza di Concreo, un materiale innovativo made in Italy distribuito dal Gruppo Bonomi Pattini. Adatto per rivestimenti murali, controsoffittature e per mobili e componenti di arredo, atossico e ignifugo, Concreo è composto da un impasto denso e compatto costituito di fibre inerti a elevata resistenza e sottoposto a un trattamento antimacchia e impermeabilizzante che lo rende particolarmente adatto all’uso anche in ambienti con un’elevata concentrazione di umidità. La resa estetica di Concreo è del tutto simile al cemento colato, con il vantaggio della facilità di lavorazione: per modellarlo possono essere utilizzati gli stessi macchinari e utensili destinati al legno. www.gruppobonomipattini.com

MADONNA DI CAMPIGLIO, TRENTO RESIDENZA CON VISTA

LINEE PULITE DAL DESIGN RICERCATO E POCHI MATERIALI PER REALIZZARE AMBIENTI CHE LASCIANO PARLARE IL PAESAGGIO. PROGETTO DI INTERNI DI LART ARCHITETTI

Il progetto di interior si è sviluppato partendo dalla precisa richiesta dei committenti che desideravano un’abitazione in montagna elegante e raffinata, non rustica e non scontata, una residenza di rappresentanza ma soprattutto una dimora da vivere in famiglia. Allo studio Lart Architetti era stata consegnata una prima ipotesi che prevedeva una sequenza di stanze che avrebbero però spezzato la vista verso l’esterno. Il progetto definitivo ha invece ribaltato la planimetria prevista creando due ambienti nettamente distinti: la zona notte molto privata e la zona giorno concepita come uno spazio aperto affacciato sul paesaggio, sul centro di Madonna di Campiglio e sulle piste sciistiche. Un terrazzo protetto da un grande sporto, con una balaustra in cristallo e arredato con poltrone da esterno, si affaccia per tutta la lunghezza della vetrata dilatando ulteriormente la zona giorno e sottolineando ancora una volta il rapporto tra in- e outdoor che caratterizza l’abitazione. La zona notte è separata da una parete in boiserie di rovere disegnata da pannelli orizzontali e da listelli verticali che nasconde completamente le porte e le armadiature contenitive. I tessuti e i materiali – legno di rovere, metalli

La grande vetrata è il fulcro dell’abitazione che dona luminosità e configura lo spazio interno come luogo privilegiato da cui osservare il paesaggio. Nell’ampio open space sono protagonisti il legno di rovere e pochi arredi attentamente selezionati (ph. ©Mattia Aquila).

ITLAS

Per la pavimentazione, Lart Architetti ha scelto un parquet in rovere – nella finitura prosecco – della collezione Tavole del Piave di Itlas, un tre strati di 16 mm di spessore di alta qualità: allo strato nobile segue lo strato di supporto, in compensato di betulla, e un controplacco in massiccio di abete a fibre ortogonali che assicura equilibrio e stabilità nel tempo. Fin dal 1988, anno della fondazione, l’azienda di Cordignano (Treviso) si è caratterizzata per l’attenzione all’ambiente con la scelta di utilizzare solo legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile. Grazie a molteplici collaborazioni con architetti di fama internazionale, negli anni l’azienda ha progressivamente ampliato la propria gamma adattando la produzione alle richieste di soluzioni su misura per qualunque spazio abitativo, dai rivestimenti ai mobili all’arredo bagno. www.itlas.com

A destra, la terrazza. Sotto, la boiserie a listelli verticali che separa la zona notte e cela porte e armadiature (ph. ©Mattia Aquila).

laccati, pelle scamosciata, resina e Corian – sono declinati in colori naturali: insieme creano un ambiente caldo e sofisticato. Alla luce naturale che inonda tutti gli ambienti è stata affiancata un’illuminazione funzionale e scenografica completamente nascosta nella struttura e nelle boiserie. L’unico elemento a vista è il lampadario Mesh progettato da Francisco Gomez Paz per Luceplan che contribuisce a mettere in evidenza la zona conviviale, arredata con le poltrone Ester, disegnate da Patrick Jouin, e il tavolo Elinor di Claudio Bellini con gambe rivestite in pelle, entrambi parte del catalogo di Pedrali ■

Lart Architetti Lo studio, nato dall’incontro professionale tra gli architetti Lucia Antonelli e Renato Tavelli, si rivolge a una committenza internazionale principalmente privata. Il team è composto da architetti, ingegneri, interior designer, geometri e altre figure professionali indispensabili alla completezza dell’intero percorso progettuale e di cantiere. Ogni realizzazione di Lart Architetti è il risultato della sintonia e collaborazione tra professionisti e squadre di fornitori uniti dall’obiettivo di creare progetti personalizzati e sartoriali. www.lartarchitetti.com

CREDITI

Località Madonna di Campiglio (Trento) Committente privato Progetto architettonico Lart Architetti Pavimenti in legno Itlas Arredi Pedrali Arredi in legno custom Falegnameria Franciacorta Pitture Tfm Camino Focus Illuminazione Illumina Luce decorativa Luceplan Gli arredi Pedrali punteggiano l’appartamento. In sala, le poltrone Ester, disegnate da Patrick Jouin, sono accostate al tavolo Elinor di Claudio Bellini, qui scelto con finiture custom: la base è costituita da due elementi in poliuretano rigido rivestiti in pelle scamosciata. Il terrazzo è arredato con poltrone Tribeca bianche di Cmp Design, reinterpretazione in chiave moderna delle classiche sedute da esterno anni Sessanta realizzate in acciaio con intreccio.

CON GESTI MISURATI E RISPETTOSI DELL’ESISTENTE MASSIMO IOSA GHINI PORTA RAZIONALITÀ E LEGGEREZZA IN UNA RESIDENZA DEGLI ANNI SESSANTA E STABILISCE NUOVE RELAZIONI TRA GLI INTERNI E IL PAESAGGIO RESIDENZA PRIVATA, FORTE DEI MARMI IDENTITÀ ITALIANE

L’architettura razionale e solida, dai volumi netti e geometrici, di questa villa degli anni Sessanta è stata rinnovata da Massimo Iosa Ghini rimodellando i tre livelli che compongono la casa e l’ampio giardino che la circonda. Rispettando l’esistente, il progettista ha rivisto i volumi creando grandi aperture che modificano, rendendola più fluida, la relazione tra gli interni e l’esterno. Ora, attraverso le ampie finestrature, il portico di 90 metri quadrati, il terrazzo coperto di 60 e il giardino, l’abitazione si innesta in maniera più chiara nel paesaggio mediterraneo della pineta e nello stesso tempo diventa più facile vivere all’aperto. Come spiega Iosa Ghini «ho deciso di riorganizzare la pianta del piano terra perché gli spazi potessero diventare più abitabili e razionali. Il mio è stato soprattutto un lavoro di pulizia che ha portato leggerezza rispondendo al desiderio dei proprietari. Ho pensato al progetto di Adalberto Libera, un’altra casa progettata per il mar Tirreno, e ho trovato spunto per i volumi

passanti del camino, che mi hanno permesso di sfruttare il pilastro portante e sottolineare la relazione visiva tra i diversi spazi». Il layout distributivo è stato suggerito in modo naturale dalla struttura dell’abitazione. Al piano terra, l’ampia zona soggiorno con area pranzo presenta un grande camino passante che permette in trasparenza la relazione visiva attraverso l’intero ambiente. La grande cucina, ampliata in fase di progetto, si affaccia sull’area living attraverso un taglio vetrato a parete,

Intorno all’abitazione i lecci, le magnolie e i grandi pini marittimi che caratterizzano la Versilia (ph. ©Pietro Savorelli).

Iosa Ghini Associati Lo studio, con sedi a Bologna e a Milano, è stato fondato nel 1990 da Massimo Iosa Ghini, che negli anni Ottanta ha partecipato alle avanguardie del design italiano, come Memphis e il gruppo Bolidismo di cui è stato fondatore. Nel corso del tempo Iosa Ghini Associati ha acquisito una particolare competenza nello sviluppo di progetti per grandi gruppi e developer che operano a livello internazionale. L’evoluzione professionale della società è maturata nella progettazione di spazi architettonici commerciali e museali e aree e strutture per il trasporto pubblico. Tra i principali progetti si annoverano i Ferrari Store in Europa, Stati Uniti e Asia, hotel a Budapest, Nizza e Bari, la stazione metropolitana di Kröpcke di Hannover, il centro commerciale The Collection di Miami, il museo Ferrari di Maranello, l’IBM Software Executive Briefi ng Center a Roma e, a Bologna, la casa museo Giorgio Morandi e il sistema di trasporto pubblico People Mover. www.iosaghini.it

La continuità di materiale della pavimentazione contribuisce a rafforzare la relazione continua tra interno ed esterno (ph. ©Pietro Savorelli). Sotto, planimetria generale della villa e del giardino.

CREDITI

Località Forte dei Marmi (Lucca) Committente privato Progetto architettonico Massimo Iosa Ghini Arredi Edra, Henge, Knoll, Poliform, Vitra Illuminazione De Majo, Leucos Pavimentazioni Florim Pavimentazione drenante Drenatech Arredobagno Antonio Lupi Cucina Arclinea Porte Barausse Superfi cie lotto 2.300 mq Superfi cie villa 450 mq Cronologia 2020

in asse con il camino, in collegamento visivo con l’ingresso, il giardino e la piscina. Dalla cucina una finestra affaccia direttamente sull’orto contenuto in vasche di corten. Un’ala del piano terra, destinata agli ospiti, è composta da tre camere da letto con bagno privato. Una zona più isolata è riservata al personale di servizio. La scala con balaustra in cristallo conduce al primo piano dove si trova la parte dell’abitazione riservata ai committenti: due camere per i figli e un’ampia zona master con living, bagno privato e un terrazzo su cui è stata ricavata la palestra e da cui si intravede, attraverso le chiome dei pini marittimi, il mare. Al piano seminterrato, su richiesta esplicita dei padroni di casa, è stata ricavata una piccola cantina per degustazioni.

Il progetto ha riattualizzato, nel rispetto dei volumi originari, l’abitazione trasformandola in una residenza dotata di palestra, cantina, piscina. Alle pareti opere dell’artista Giovanni Manfredini (ph. ©Pietro Savorelli).

Una grande piscina esterna con area idromassaggio e gli annessi spogliatoi completano il progetto. Per l’arredo, Iosa Ghini rivela di essere molto curioso dei progetti di altri designer: «Mi piace scegliere pezzi non necessariamente firmati da me. Una volta terminato l’intervento ho selezionato due classici come il tavolo Tulip di Eero Saarinen per Knoll e le Eames Plastic Chair prodotte da Vitra. Gli unici miei progetti sono la lampada Cannettata disegnata per De Majo e le lampade Leva di Leucos, in legno di faggio con spessori sottilissimi». L’uso di pannelli solari e fotovoltaici rende l’abitazione quasi autonoma energeticamente anche per il riscaldamento dell’acqua della piscina, dotata di un sistema di trattamento al sale per la depurazione ■

A MANDURIA, NELLA CAMPAGNA DELLE MURGE, UNA RESIDENZA PENSATA DA LUCA ZANAROLI CON MATERIALI DELLA TRADIZIONE PUGLIESE: TUFO E INTONACO DI CALCE

L’architettura della villa nasce da un incastro di volumi puri e stereometrici, realizzati con materiali della tradizione, il tufo e l’intonaco di calce, che nella loro integrazione determinano un insieme organico e dinamico.

CASA C, MANDURIA TRA LA LUCE E GLI ULIVI

In Puglia una normativa regionale consente la demolizione di un vecchio edificio e la sua ricostruzione nello stesso sito, con il 35 per cento di volume in più, a fronte di un progetto sostenibile che usi tecnologie innovative a basso consumo energetico. E così questa nuova architettura, inserita in un uliveto di 7 ettari, si sviluppa su una superficie occupata in precedenza da una struttura degli anni Settanta ormai in totale degrado. L’obiettivo dell’intervento per Casa C è stato quello di creare un’architettura connessa integralmente al proprio territorio, le Murge tarantine. Come spiega il suo artefice, Luca Zanaroli, «il progetto nasce dallo studio formale e culturale del contesto, delle tecniche costruttive, dei materiali e della composizione di forme, reinterpretate nell’ottica di creare una struttura in simbiosi con il territorio in cui si inserisce». Da molti anni Zanaroli è impegnato in riqualificazioni e recuperi di strutture arcaiche che riescono ad armonizzare necessità e funzioni contemporanee nel rispetto dell’esistente. Un percorso progettuale reso esplicito in questo intervento dai prospetti e dagli aspetti formali. Sono due le anime più evidenti della villa. Compatta a Nord, con volumi di servizio in tufo ciechi e chiusi, che riparano dai venti nord-orientali, ispirati al rigore storico della vicina torre Borraco, e aperta a Sud, con grandi aperture vetrate che lasciano entrare il cielo e la luce speciale di questa terra. Nell’abitazione, che si dispone su due livelli, il

Le superfici d’acqua si susseguono su vari livelli: nel giardino e, peculiare del progetto, sulla terrazza della camera padronale al primo piano, con una piscina sospesa sul panorama. Sotto, pianta del primo piano. Luca Zanaroli Dopo la laurea alla facoltà di Architettura di Firenze nel 1993, per dieci anni Zanaroli si è occupato di pianificazione territoriale e di project management di opere pubbliche e infrastrutture. Nel 2004 ha aperto il proprio studio a Bologna svolgendo attività di libero professionista nel campo della pianificazione territoriale e della progettazione architettonica per committenti pubblici e privati, operando negli ambiti dell’interior design, della pianificazione territoriale e urbanistica (masterplan e progetti a scala urbana per insediamenti commerciali e residenziali), della progettazione architettonica di edifici pubblici e privati e sviluppando interventi di restauro e ristrutturazione di edifici e beni tutelati. www.lucazanaroli.com

A destra, le vetrate a doppia altezza sulla campagna sono realizzate con infissi in acciaio corten di Secco Sistemi che annullano ogni limite tra interno ed esterno.

CREDITI

Località Manduria (Taranto) Committente Privato Progetto architettonico, direzione lavori Luca Zanaroli Architect Progetto e direzione lavori strutturale Antonio Cimino Costruttore Ars Costruzioni Arredi Arper, Fioroni design, Living Divani Illuminazione Flexalighting Pavimentazioni ErreLab Rubinetteria Ceadesign Sanitari Flaminia Serramenti Secco Sistemi Sistemi di riscaldamento e raffreddamento Daikin Accessori cucina Miele Arredo da esterno Ethimo Superficie 300 mq Cronologia 2019 Foto ©Max Zambelli

piano terra completamente aperto sul paesaggio è dedicato all’accoglienza e alla socialità. La zona living, che gode della doppia altezza ricavata all’interno del volume, prosegue senza soluzione di continuità all’esterno, proiettando punti di osservazione e prospettive verso il giardino e l’uliveto. Paesaggio ed edificio si compenetrano continuamente, con rimandi e riflessi che diluiscono il limite tra natura e artificio. Come al primo piano, la zona più privata della casa: sulla terrazza della camera padronale è stata realizzata una vasca d’acqua a filo pavimento e a sfioro sul paesaggio. La villa e il giardino, volutamente lasciato naturale per collegarsi alla campagna circostante, sono inseriti in un uliveto di 7 ettari, coltivato dai proprietari ■

SECCO SISTEMI

In tutta la residenza, per porte e finestre sono stati scelti i serramenti Ebe85 in acciaio corten di Secco Sistemi. Lo spessore contenuto dei profili permette di disporre della massima superficie trasparente e quindi del massimo apporto di luce naturale. Al primo piano, verso la terrazza sulla quale si apre la vasca d’acqua, Ebe85 è utilizzato nella soluzione scorrevole ad angolo: il sistema permette di aprire completamente l’involucro della stanza, definendo una continuità assoluta tra interno ed esterno. Con profondità di 85 mm e possibilità di alloggiare vetri isolanti fino a 68 mm, ante e telaio a sormonto all’interno e complanari all’esterno, Ebe85 è un sistema che assicura elevate prestazioni di isolamento termico e acustico e di tenuta che durano nel tempo. Le performance sono garantite dalla tecnologia della giunzione a taglio termico, in poliammide e poliuretano, che permette a Secco Sistemi di sviluppare profili strutturali forti con sezioni contenute. www.seccosistemi.com

Luca Zanaroli ha sviluppato il progetto reinterpretando canoni tipici dell’architettura locale ricontestualizzati in chiave contemporanea.

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