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Fuori sede in Bicocca | GAS STUDIO
A destra un ambiente di studio (ph. ©Saverio Lombardi Vallauri) e l’edificio nel contesto del quartiere (sulla sinistra l’Università degli Studi Bicocca). Sotto, dettaglio dell’ordine gigante della facciata (ph. ©Oskar Da Riz, courtesy Pichler Projects).
A FRONTE DI UN FABBISOGNO ANNUO CHE NOMISMA STIMA IN 80MILA POSTI LETTO, A MILANO L’OFFERTA PER STUDENTI FUORI SEDE È DI 12.500, E DI QUESTI POCO PIÙ DI DUEMILA SONO IN RESIDENZE CONVENZIONATE. DI QUI L’ESIGENZA DI NUOVI STUDENTATI COME IL CAMPUS MILANO INTERNAZIONALE PROGETTATO DA GAS STUDIO PER REDO SGR
Un volume bianco, monolitico e monomaterico, e un ordine compositivo gigante che cela i 15 piani fuori terra nei quali si sviluppa. Il progetto di GaS Studio per la residenza studentesca che sorge di fronte al Teatro degli Arcimboldi, a due passi dall’Università degli Studi di Milano Bicocca, emerge e nello stesso tempo si integra con il contesto urbano del masterplan e delle architetture disegnate da Vittorio Gregotti e, attraverso un’estrema pulizia formale, dichiara già dall’esterno la natura funzionale di studentato moderno, confortevole, protettivo e ricco di spazi comuni che favoriscono la condivisione e la socialità. L’alternanza di tamponamenti verticali e superfici vetrate dà luogo a una precisa gerarchia spaziale tra privato e collettivo: le porzioni vetrate più piccole corrispondono alle camere e agli alloggi mentre le grandi e caratterizzanti pareti vetrate identificano le aree comuni e collettive ai diversi piani. Il piano terra è interamente trasparente. L’orientamento dell’edificio, obbligato da esigenze urbanistiche, offre punti focali/visivi diversi, con le facciate principali rivolte verso le direttrici verdi Est-Ovest, mentre la facciata Sud privilegia la vista verso lo scenario urbano. La facciata geometrica si “muove” utilizzando finestre strombate e orientate secondo l’andamento solare che favoriscono l’ingresso della luce del giorno negli ambienti. I 449 posti letto sono distribuiti tra camere e alloggi situati tra il primo e il quindicesimo piano, mentre al piano terra e al primo interrato sono collocati i numerosi servizi collettivi: cucine, sale mensa, sale studio, sala musi-
CAMPUS MILANO INTERNAZIONALE, MILANO FUORI SEDE IN BICOCCA
GaS Studio GaS Studio, fondato nel 1997 con sedi a Milano, Roma e Lugano, è gestito in Italia da André Straja (nella foto), Giacomo Sicuro e Lenka Lodo. Le sedi internazionali di Sonoma e San Francisco sono gestite da Jim Goring & Douglas Thornley. GaS Studio si occupa di progettazione integrata in diversi ambiti: ricettivo (Hilton Double Tree), logistica (Abp & Flp logistic Park), terziario (Generali Properties, Cbre inv, GE Real Estate, Stam Europe, Kering), studentato, residenziale, istituzionale, interiors (Renault, Abbott, Autodesk, Microsoft) retail e centri commerciali (Fendi, Longchamp, Tiffany, Burberry, Nespresso, Tim, Ing Bank) per citarne alcuni. Tutte le sedi collaborano su progetti americani, italiani e internazionali attraverso la condivisione di strumenti e metodi multi-linguistici. www.gasarchitects.com
A destra le facciate dello spigolo NordOvest e, sotto, due sezioni del campus Milano Internazionale alla Bicocca (ph. ©Oskar Da Riz courtesy Pichler, disegni courtesy GaS Studio).
CREDITI
Località Milano Bicocca, Viale Innovazione Committente Redo Sgr Spa Società Benefit Progetto architettonico GaS Studio Team André Straja (principal), Giacomo Sicuro (project director), Costanza Gammieri, Vlad Ivanescu Progettazione strutturale Arching, Steel Project Italia Progettazione impiantistica Ebner Associates Italia Direzione lavori D&D Srl General contractor Pichler Projects (direttore Luca Benetti, key account Luca Mastropierro, project manager Massimo Ciocca) Cartongessi e controsoffitti Coiver Contract Pavimenti e rivestimenti Atlas Concorde Porte in legno Cocif Luci Sforzin Illuminazione Completamento agosto 2019 Superficie costruita 10.075 mq Costo 14.653.950,50 euro (escluso arredi)
Sopra la reception e, a destra, due ambienti comuni: una sala per lo studio a distanza ai piani superiori e una cucina collettiva al livello semi-interrato, che riceve luce dal giardino esterno (ph. ©Saverio Lombardi Vallauri, courtesy GaS Studio).
ca, bar ecc. dove gli studenti possono vivere e crescere in collettività. Una scelta progettuale che rende più efficiente la distribuzione degli ambienti privati e più immediata la comunicazione tra i giovani inquilini. Per illuminare di luce naturale gli spazi conviviali collocati al piano interrato è stato progettato un giardino/patio pavimentato, di forma allungata ma poco profonda, con reti sulle quali sta crescendo una scenografia vegetale che copre tutti gli elementi architettonici, creando uno spazio aperto dal carattere urbano. Pur essendo stato progettato prima della pandemia, ampie aree comuni aerate e grande flessibilità degli spazi fanno di Campus Milano Internazionale un luogo sicuro e di massima prevenzione per gli ospiti, a volte anche più sicuro delle stesse residenze familiari. Numerose anche le aree in cui gli studenti hanno potuto seguire le lezioni online nella più totale sicurezza e con il massimo distanziamento tra gli ospiti.
Facciate vetrate continue a tutt’altezza senza marcapiani, per i tamponamenti laterali.
Un cantiere veloce pulito e sicuro
Il Campus Milano Internazionale è stato realizzato ‘chiavi-in-mano’ dall’azienda di Bolzano Pichler projects, che si è occupata dell’intera costruzione: cantierizzazione generale, struttura portante con solai ‘slim fl oor’, involucro di facciata (facciate continue a M/T, serramenti, rivestimenti in alluminio composito), opere edili e impiantistiche e arredi. La struttura portante (550 ton di acciaio) è organizzata su una trave principale a sezione mista con profi lo composto saldato a doppio T e pioli disposti in anima alla trave; solai formati da pannelli alveolari in calcestruzzo armato precompresso di 160 mm di spessore e armatura a taglio e una soletta di completamento di 50 mm di spessore gettata in opera dopo la posa delle armature nel pannello e della rete elettrosaldata di estradosso. Tra le opere di carpenteria minore, sempre curate da Pichler, sono stati predisposti pannelli Isopan (Isofi re Wall Fono) a mascheramento degli impianti di copertura; parapetti in ferro verniciato opaco per la scale interne; una scala di sicurezza in ferro zincato; pannelli modulari metallici in piatti verticali e tubi orizzontali zincati e verniciati per la recinzione e il rivestimento delle pareti in rete elettrosaldata zincata. www.pichler.pro
Una cornice sporgente delimita le facciate continue laterali vetrate. Serramenti a taglio termico di ridotte dimensioni per le fi nestre delle facciate principali.
Per le facciate laterali alternanza di vetri trasparenti e opachi. Grigliati e pavimentazione in colori coordinati con l’edifi cio per il progetto degli esterni. Facciate principali con rivestimento ventilato in alluminio composito.
Il corpo principale è ritmato da una griglia precisa con interasse di 50 cm. Gli ordini orizzontali raggruppano due o tre piani. Vetrate strombate conferiscono movimento.