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Tre progetti | FEILDEN FOWLES

Feilden Fowles è uno studio di architettura di Londra fondato nel 2009 da Fergus Feilden e Edmund Fowles, la cui attività è indirizzata al progetto di edifici socialmente e ambientalmente sostenibili e ricchi di identità architettonica. I progetti sono spesso influenzati dall’architettura vernacolare locale, introducendo innovazioni a livello tecnologico nelle tecniche di costruzione. Lo studio è stato insignito di numerosi riconoscimenti tra i quali un RIBA London Award 2018 e un RIBA South West Award 2018, il premio Young Architect of the Year Award dell’American Institute of Architects (AIA), un UK Excellence in Design Awards nel 2015 e un BD Young Architect of the Year Award nel 2016. RICERCA SUI MATERIALI, ATTENZIONE AL CICLO DELLE RISORSE IMPIEGATE E AL VALORE DELLA TRADIZIONE. SONO GLI ASPETTI RICORRENTI DEL LAVORO DI QUESTO STUDIO LONDINESE, CHE APPLICA UN APPROCCIO LOW-TECH NELLA CONVINZIONE CHE UNA BUONA PROGETTAZIONE FA BENE ANCHE AL PIANETA. UNA STRATEGIA UTILE ANCHE SUL PIANO SOCIALE CON IL PROGETTO DELLA WATERLOO CITY FARM, DOVE HA SEDE ANCHE LO STUDIO. NELLE PAGINE SUCCESSIVE PRESENTIAMO IL LORO PRIMO PROGETTO, LA CASA PASSIVA TY PREN IN GALLES E IL CENTRO ESPOSITIVO THE WESTON, ALL’INTERNO DELLO YORKSHIRE SCULPTURE PARK, CHE IN PRECEDENZA ERA UNA CAVA DI INERTI

TRE PROGETTI DI FEILDEN FOWLES

di Carlo Ezechieli

WORKSHOP THE STUDIO

GARDEN ROYAL STREET

WATER GROWING SPACE AQUAPONICSTOWER

ANIMAL PENS COMPOSTING CLASSROOM CARLISLE L ANE

Londra, un caso di rigenerazione urbana

Feilden Fowles Studio

Site Plan - 1.400 @A3

0m 20m 40m

La parte più interessante del progetto sulla Waterloo City Farm, Londra, oltre al risultato architettonico, è la modalità e i presupposti imprenditoriali secondo i quali si è sviluppato. Il sito, un lotto abbandonato di 1.630 metri quadrati a Sud del ponte di Westminster, di proprietà di un ospedale londinese, fu il protagonista nel 2014 di masterplan dello studio Feilden Fowles che, per una fortunata serie di circostanze, fu realizzato nel 2018 con l’ultimazione del capannone in legno, praticamente un fienile, adibito a fini didattici. Il complesso, in tutto composto da tre padiglioni, è diventato la sede congiunta di tre organizzazioni – Jamie’s Farm, Oasis Waterloo e lo studio di architettura Feilden Fowles – riunite dall’obiettivo comune della formazione didattica e che, malgrado le scarse risorse economiche, hanno dato vita a una delle fattorie urbane più verdi e più frequentate di Londra. Le strutture sono in legno, eleganti, semplici e a basso costo e si sviluppano attorno a un giardino dotato di orti e cucina all’aperto. Seguendo principi costanti nel lavoro di Feilden Fowles, ogni padiglione è progettato in base ad attente considerazioni di tipo ambientale, è composto da un telaio in legno le cui parti sono assemblate con sistemi meccanici, e può essere facilmente smontato, riconfigurato o riposizionato senza problemi, assicurando all’edificio una seconda vita. Come del resto è interessante l’uso creativo dei materiali di basso profilo e a basso costo. L’edificio del fienile, in grado di ospitare classi di una trentina di alunni, ha una struttura a capriata

Nel disegno sotto il titolo, l’insieme dei padiglioni della Waterloo City Farm. Il progetto per una fattoria urbana in un’area centrale di Londra ebbe inizio nel 2014 su iniziativa degli architetti Feilden Fowles.

la cui copertura permette una ventilazione naturale e fornisce luce da semplici lucernari in policarbonato. Il padiglione dello studio di architettura, costruito in abete Douglas di provenienza nazionale, è ricoperto con comuni lastre ondulate in materiale bituminoso e, grazie a sottili elementi in acciaio, gode di una percezione amplificata verso il giardino: un vero e proprio spazio esterno per riunioni e pranzi in comune. Un ultimo padiglione è una dependance dello studio, utilizzato come spazio per riunioni e revisioni di lavoro. Nello sviluppo di questa operazione lo studio Feilden Fowles, anziché acquistare o affittare spazi per uffici, ha messo a disposizione servizi di progettazione architettonica, spazi per le due organizzazioni presenti all’interno del complesso, e contribuito con 24mila sterline al completamento del fienile. Nel complesso si tratta di un’iniziativa che, malgrado i prezzi irraggiungibili degli immobili nell’area metropolitana di Londra, ha permesso ad uno studio di architettura emergente, non solo di realizzare la propria sede in un’area centrale, ma anche di dare vita a un programma di collaborazione e di formazione come un luogo di riferimento immerso nel verde per il vicinato, e in parte per la città. Da questo punto di vista la Waterloo City Farm non è un semplice caso esemplare tra gli innumerevoli interventi di riqualificazione urbana, ma anche la dimostrazione e messa in pratica dell’applicazione di solidi principi di progetto, con esiti del tutto convincenti. Località Londra Cliente Oasis Waterloo Hub, Jamie’s Farm Progetto architettonico Feilden Fowles Ingegneria strutturale Peter Laidler, Structure Workshop Paesaggio Dan Pearson Studio (courtyard garden) Lighting Design Education barn Re-Lit of M. Grubb Studio Foto © David Grandorge, © Peter Cook Dimensioni 1.630 mq (farm), 135 mq (studio), 18 mq (dépendance studio), 290 mq (Barn), 115 mq (recinti) Costo 411.000 sterline (farm), 216.000 sterline (studio), 28.000 sterline (dependance studio), 171.000 sterlineo (barn); 24.000 sterline (recinti) Periodo 2014 - 2018

A destra, il fronte Nord in lastre di pietra riciclate. Sotto, vista della facciata a Sud, in legno e caratterizzata da grandi aperture (ph. ©David Grandorge).

Località Brecon Beacons, Powys, Galles Committente Privato Progetto architettonico Feilden Fowles Periodo 2007 - 2009

Ty Pren. Lo schema costruttivo dell’abitazione secondo componenti prefabbricate.

Una casa di legno in Galles

La Ty Pren, che in lingua gallese significa Casa di Legno in Gallese, sorge all’interno del Parco Nazionale di Brecon Beacons, un territorio dominato da prati fioriti, boschi e colline erbose; l’edificio è ispirato alla tradizione vernacolare del parco che tipicamente utilizza forme semplici che vengono poi elaborate e riadattate nel corso tempo. L’architettura si inserisce nel paesaggio ed è disposta in modo da sfruttare le condizioni climatiche e le risorse naturali locali. Interessante è l’idea dei progettisti di utilizzare diversi materiali di rivestimento in base alla posizione della casa. La sua forma stretta e allungata è infatti stata pensata per bloccare i venti freddi che soffiano da Nord, dove la facciata e il tetto, composti da lastre di pietra riciclata, formano una sorta di scudo di protezione. Il fronte Sud invece si apre sul paesaggio con ampie superfici vetrate e si relaziona con esso tramite una facciata rivestita in legno di larice prelevato all’interno della tenuta di proprietà del committente. Il rivestimento non trattato ha una vita prevista di circa 25 anni. Per questo motivo sono stati piantati otto larici per sostituirlo quando sarà necessario; il materiale arboreo rimosso verrà invece utilizzato per riscaldare la casa. È chiaro quindi che l’approccio dei progettisti è stato quello di realizzare un’architettura passiva che riduca al minimo l’impatto ambientale. La casa è infatti riscaldata tramite un sistema ibrido, che combina l’acqua calda prodotta dalla caldaia a legna con dei collettori solari in accumulo situati nella parete nord. Internamente è proprio questo blocco della profondità di circa un metro che corre longitudinalmente all’edificio e ospita servizi, scale, i ripostigli e i bagni privati a creare una zona ‘buffer’, che si contrappone tra la parete esposta a Nord e i locali principali della casa. Il rivestimento interno è in legno di quercia locale e per la finitura in intonaco sono stati utilizzati materiali naturali atossici a basso impatto ambientale. Con questo progetto lo studio Feilden Fowles dimostra come, pur nella trasformazione e nel consumo di risorse insito in ogni opera di architettura, sia possibile riequilibrare e compensare eventuali effetti negativi sull’ambiente, semplicemente ampliando lo sguardo.

A destra e in basso, Weston si trova all’interno di una ex cava: la sua posizione ribassata sembra fuoruscire dal terreno, proteggendo ciò che avviene all’interno.

A sinistra e nel disegno, la soluzione di ventilazione, regolazione dell’umidità e accumulo termico presente nelle murature, grazie a mattoni in terra cruda e allo studio di soluzioni costruttive tradizionali.

Località West Bretton, Yorkshire, UK Progetto architettonico Feilden Fowles Responsabile di progetto Ross Perkin Progetto strutturale Engineers HRW Progetto del paesaggio Jonathan Cook Landscape Architects Foto © Peter Cook Superficie lorda 673 mq

The Weston, un centro culturale tradizionalmente innovativo

The Weston è un centro espositivo immerso nel paesaggio dello Yorkshire Sculpture Park, ed è un’architettura in perfetta armonia con la realtà geologica e storica del luogo. L’edificio sorge all’interno di una ex cava e la sua posizione ribassata sembra fuoriuscire dal terreno, proteggendo ciò che avviene al suo interno dalle intemperanze del clima come dalla trafficata Huddersfield Road. L’edificio, infatti, si presenta con un grande muro di cemento stratificato lungo quasi cinquanta metri e diviso centralmente dall’ingresso. Pietre locali calcaree, granito e arenaria si fondono creando una sorta di quinta teatrale che, con le sue stratificazioni, sembra rivelare il passato geologico del luogo. Sulla sommità si distingue un volume realizzato da un getto di cemento bianco scandito da pannelli e da una successione di lucernari. La galleria d’arte è realizzata con una tettoia in vetroresina semitrasparente che permette alla luce di filtrare dall’alto e di illuminare in modo ottimale le opere esposte al suo interno. Sul lato opposto l’architettura si apre verso il parco e si affaccia verso un anfiteatro costituito da rocce bonificate dagli scavi che avvolge il terreno offrendo luoghi di sosta e spazi culturali all’aperto. I solidi telai in abete Douglas delle finestre sono ciò che misura e mette in relazione lo spazio esterno con l’atrio e il ristorante. L’attenzione dello studio Feilden Fowles alla qualità del progetto è una costante che si estende all’utilizzo e al profilo ambientale dei materiali: robusti, durevoli e di provenienza locale. L’involucro dell’edificio è stato progettato per avere una bassa permeabilità all’aria. Un sistema di controllo dell’umidità interna, per il riscaldamento e per la ventilazione, innovativo ma ispirato alla tradizione, è composto da pareti in mattoni di argilla cruda che assorbe l’umidità dell’aria e la rilascia gradualmente, mantenendo condizioni ambientali favorevoli per le opere d’arte e la temperatura costante ■

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