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Bimestrale della CNA LUCCA “INFORMA IMPRESA” ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA ANNO VI N° 01 Aprile 2011 Direttore Responsabile: Stephano Tesi Redazione e Amministrazione: Via Romana 615/p Loc. Arancio 55100 Lucca tel. 0583 4301100 fax 05583 490505 e-mail: info@cnalucca.it Autorizzazione del Tribunale di Lucca: N° 808 del 6-13/10/04 Impaginazione: Star Business Editore Pisa Stampa: Industrie Grafiche Pacini Pisa Poste Italiane spa Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) art. I comma I DCB Lucca
UNITI PER LA RIPRESA
SOMMARIO In questo numero
EDITORIALE a cura di Ugo Da Prato
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PRIMO PIANO
UNITI PER LA RIPRESA
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PRIMO PIANO
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CREDITO E CAF
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FITA-CNA
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FITA-CNA
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NEWS
Primi segnali di ripresa evidenziati dal progetto Trend. Ora meno tasse e più collaborazione tra imprese e istituti bancari.
L’invito: uniti per consolidare la ripresa.
Consolidare i primi incoraggianti segnali di ripresa, vigilare costantemente sugli Istituti di Credito ed approntare il federalismo fiscale cercando di ammorbidire le tasse per le imprese. Sono le priorità manifestate da tutti i relatori intervenuti al nostro convegno di cui parliamo ampliamente in apertura del nostro magazine, per rimettere in moto l’artigianato e la piccola imprese lucchese. Un momento di confronto, lontano dalla formalità delle stanze dei bottoni, per analizzare pubblicamente i dati rilevati dal progetto Trend cercando di capire, tutti insieme, mondo associativo, politico e bancario, quali strumenti mettere ancora in campo, e quali invece, non hanno funzionato. La nostra indagine ha evidenziato una spaccatura, a volte profonda, tra settori in ripresa, ed altri ancora alle prese con difficoltà profonde. E ha messo a nudo la fragilità di un sistema nazionale incapace di dare risposte immediate. Le imprese non chiedono di non pagare le tasse, ma di pagare tasse eque e commisurate al periodo storico. Oggi
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la pressione fiscale ci sta uccidendo; è una lenta agonia quotidiana aggravata dalla scarsa capacità degli Istituti Bancari di dare fiducia alle imprese. Basilea 3 sarà peggiore, e ancora più fredda nei calcoli, e la riforma del federalismo municipale, così come ci è stata proposta, rischia di trasformarsi in una nuova tassazione per le imprese. L’Ici diventerà, nel 2013, una tassa sugli immobili con prospettive ancora poco chiare. Le imprese non sono più disposte a pagare per tutti, questo sia chiaro. Per consolidare la ripresa abbiamo bisogno di politiche fiscali adeguate, tasse più basse ed incentivi per gli investimenti. La nostra indagine ha rilevato una crescita esponenziale alla voce investimenti ma quanti realmente, hanno chiesto credito e finanziamenti per migliorare prodotti, servizi e potenziare l’azienda? La verità è che oggi la imprese sono state abbandonate al loro destino. Da qui il mio invito a tutti gli attori del territorio, e mi riferisco ai nostri amministratori, a tutti i livelli, alle forze politiche e agli Istituti Bancari, a lavorare uniti per consolidare i primi bagliori di luce dopo due anni di buio. Da tempo chiediamo un minor impatto fiscale, e lo abbiamo fatto durante gli incontri che abbiamo organizzato con sindaci e amministratori locali, e una maggiore capacità, da parte delle banche, di leggere le potenzialità delle nostre imprese, non limitandosi al semplice calcolo. Le imprese non sono fatte di soli numeri ma di persone, artigiani, piccoli imprenditori, capaci di resistere, da soli, dinnanzi alla crisi economica. Non sono eroi, sono semplicemente artigiani ed imprenditori, persone comuni con una famiglia, figli, nipoti e dipendenti. Persone che oggi reggono sulle loro spalle il destino del nostro paese e della nostra economia.
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AMBIENTE
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EDILIZIA
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BANDI E OPPORTUNITÀ
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IMPIANTISTI
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CONVENZIONI
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FORMAZIONE
Comitato di Redazione Andrea Berti, Ugo Da Prato, Brunella Bini, Renzo Giannetti, Alfredo Marchetti, Marcello Marchetti, Stephano Tesi
Segretaria di Redazione Laura Rossi
Ufficio stampa e comunicazione Resp. Andrea Berti 0585 852970 338 4147298 ufficiostampa@redazionevirtuale.it andrea.berti@redazionevirtuale.it
PRIMO PIANO
ARTIGIANATO IN CONVALESCENZA, LUCI E OMBRE SUL FUTURO DELLE IMPRESE LUCCHESI Presentato il primo rapporto Trend. Tanti imprenditori al convegno promosso dalla nostra associazione nell’Auditorium della Banca del Monte di Lucca Al convegno anche il Segretario Nazionale Cna, Sergio Silvestrini
L’artigiano? In convalescenza. Sta meglio di altri l’artigianato lucchese ma non può dirsi ancora fuori dalla crisi. Se da un lato a confortare ci sono le cifre sviscerate dal progetto Trend su un campione di 400 imprese (i dati sono stati elaborati da Istat e Irpet e si riferiscono al 2009 e primo trimestre 2010) che parlano di settori in controtendenza come il calzaturiero e la pelle (+84%), l’alimentare (+13,6%), i trasporti (+9,9%) e il legno (+5,2%) e abbastanza a sorpresa il manifatturiero (+15,6%), dall’altro il convegno promosso dalla nostra associazione che si è tenuto nell’Auditorium della Banca del Monte di Lucca, ha confermato le difficoltà a cui le piccole imprese e gli artigiani lucchesi dovranno ancora fare fronte nel corso del 2011. In forte calo i fatturati delle riparazioni (-33%), servizi alle imprese (-10%) e costruzioni (-16,9%). * UP Settore Calzaturiero e Pelle Alimentare Trasporti Legno Manifatturiero
Fatturato + 84% +13,6% +9,9% +5,2% +15,6%
Ad ascoltare le relazioni, le strategie e i pareri degli esperti economici e politici (tra cui Il Sindaco di Lucca, Mauro Favilla; il Presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli; il Segretario Generale della Camera di Commercio, Roberto Camisi; il Consulente Irpet, Andrea Manuelli) tanti imprenditori mossi dalla necessità di capire “cosa è stato fatto, e soprattutto cosa ci sarà ancora da fare per uscire definitivamente dalla spirale negativa”. Un futuro “tra luci ed ombre – come ha confermato il nostro Presidente Ugo Da Prato durante uno dei suoi interventi– la preoccupazione è che la crisi lasci il nostro paese a terra, e molti morti e feriti. La crisi non è passata; servono ora, più di prima, aiuti concreti per le imprese aiutando quelle più in difficoltà magari riequilibrando la tassazione a livello locale per alleggerire i settori più in difficoltà”. E a conferma di una criticità ancora in atto i dati forniti dal Presidente Fondazione Bml, Alberto Del Carlo: “I fallimenti – ha spiegato riferendosi a dei dati forniti da Il Sole 24 Ore – sono aumentati. Si tratta di dati
della Provincia di Milano. Nel 2009 sono aumentati del 20%, e nel 2010 del 25%. Il 49% del Pil della Provincia di Lucca dipende dall’estero mentre a livello regionale siamo intorno al 33%. Se riparte l’export, riparte anche Lucca”. L’analisi ha inoltre evidenziato un dato su tutti: la fase acuta l’artigianato locale DOWN Settore Fatturato Settore Fatturato Riparazioni -33% Costruzioni -16,9% Servizi all’Impresa -10% Metalmeccanico -5,1% Servizi -13,6% l’ha vissuta nel primo bimestre del 2010, e Lucca rispetto alle altre realtà della Toscana ha avuto performance migliori di tutti: l’8% in meno contro il 19% della media regionale. Ma ci sono anche note positive, ancora però tutte da valutare: “Gli investimenti hanno avuto una vera e propria esplosione nel primo trimestre 2010 – spiega ancora Da Prato – e questo può significare due cose: sono stati destinati per ottenere liquidità oppure sono reali investimenti in innovazione, tecnologie e politiche di aggressione sui mercati? Non è ancora chiaro. E’ un dato che potrebbe essere completamente ribaltato. Quel 286% in più potrebbe anche dire che le imprese si sono indebitate”. L’altro tema caldo è stato la relazione tra le banche e gli istituti di credito, imputati a più riprese di “aver chiuso i rubinetti alle imprese”: “Il sistema bancario – ha spiegato Mauro Quercioli, Responsabile dell’area Toscana Ovest Banca Monte Paschi di Siena – ha fatto diligentemente il suo lavoro. Le imprese, dato novembre 2010, hanno ottenuto l’1,81% in più di credito. A crescere sono stati gli impieghi delle famiglie: tra il 7 e l’8%. E’ stato fatto un lavoro importante dalla Regione Toscana, Confidi; sono stati sospesi i mutui delle famiglie in difficoltà. Ora bisogna guardare avanti”. Banche colpevoli del crash di molte aziende? “Assolutamente no – ha spiegato ancora – il sistema bancario ha pochissime responsabilità in questo senso ma rischia di pagare il prezzo più alto”.
Crisi, credito, tagli e giovani: l’opinione del Segretario Nazionale Sergio Silvestrini Atteso dagli imprenditori lucchesi l’intervento pubblico del nostro segretario nazionale arrivato a Lucca per la presentazione del rapporto. Silvestrini ha parlato “di dati interessanti e veri che provengono da chi conosce le imprese e il territorio. Sono dati in chiaro scuso con qualche segnale positivo. L’export sta ripartendo ma le imprese hanno fatto e stanno facendo uno sforzo terribile per adeguarsi ai mercati. Non vanno più nel mondo con la valigetta e basta; portano prodotti, mostrano l’azienda. La crisi – ha spiegato ancora – ha prodotto sconfitte personali. A Treviso stiamo facendo anche dei corsi con degli psicologi per recuperare le imprese. E’ un quadro di convalescenza – ha ribadito – il problema vero ora, è come fare ripartire il sistema Italia. Il Pil crescerà, forse, dell’1% nei prossimi anni ma di questo passo arriveremo allo stesso Pil del 2007 nel 20162017. Il mondo intanto cresce”. Credito e rapporto con le banche l’altro grande tema dell’incontro: “E’ fondamentale un nuovo approccio di business. Basta con la logica di Basilea e degli algoritmi. La banca deve tornare a guardare negli occhi l’imprenditore”. Infine una battuta sui giovani. 1 giovane su 3, come ha rilevato la fotografia dell’Istat, è disoccupato: “Non è un paese per giovani – ha spiegato ancora Silvestrini – non ancora abbastanza per lo meno. Lo dicono le statistiche. I nostri giovani, in questo paese, sembra che non avranno un futuro e hanno ambizione del futuro molto più bassa rispetto a quella che avevamo noi o i nostri padri”. E sui costi della politica: “105 province, comunità montane, governi regionali – ha concluso – il nostro paese non se lo può più permettere. E’ un paese stanco che non riesce a vedere una prospettiva a lungo termine”.
*I dati sono stati elaborati da Istat e Irpet e si riferiscono al 2009 e primo trimestre 2010
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PRIMO PIANO EFFETTO DELOCALIZZAZIONE, SUPER YACHT SEMPRE PIÙ VERSO I PAESI EMERGENTI A Seatec la presentazione del focus group di Cna Nautica. Italia ancora leader mondiale, in crescita anche il Repair&Refit. Nautica italiana in affanno ma i giochi non sono chiusi. Se da un lato la crisi globale ha stravolto la geografia dei cantieri a livello mondiale dando l’avvio ad un progressivo processo di delocalizzazione verso i paesi emergenti a danno dell’Italia e dell’Europa, dall’altro la crisi ha imposto alla diportistica e alla filiera nautica Made in Italy nuovi assetti e nuove sfide con la crescita del mercato del Repair&Refit. Cala, questo era un dato più che prevedibile, il numero degli ordini per i cantieri italiani sceso, a livello mondiale, dal 50% del 2008 al 32% del 2010. E pensare che a cavallo tra il 2009 e il 2010 gli ordini per super yacht di metratura superiore ai 24 e 30 metri avevano toccato il punto più alto degli ultimi anni. Sono alcuni dei dati forniti dal “Focus Group” promosso da CNA Nautica e Provincia di Massa Carrara nell’ambito di Seatec, la Rassegna Internazionale di Tecnologia, Sufornitura e design per imbarcazioni, yacht e navi che si è tenuta a Carrara Fiere. In tutto, complessivamente, a livello globale sono circa 750 gli yacht superiori ai 24 metri commissionati nel 2010 ai cantieri tra motoryahct, sailing, open etc, con l’Italia ancora leader della fascia dei 30 metri e più (38% del mercato). L’Italia si conferma, questo è vero, la capitale mondiale dei super yacht davanti a Olanda-Turchia, America, Inghilterra e Germania ma per quanto ancora? “In termini congiunturali – ha analizzato il Responsabile Nazionale CNA Produzione Nautica, Giancarlo Gamberini presentando i risultati del Focus Group - nel primo semestre 2010
i livelli di produzione della nautica risultavano inferiori di quasi il 28% rispetto a quelli del medesimo periodo 2008, anno in cui la crisi ha iniziato a manifestarsi anche nel settore della nautica da diporto. Se andiamo invece agli esiti della ricerca di ordine più strutturale, si conferma che la filiera costituisce nella nautica un modello di organizzazione produttiva dominante, caratterizzato da una maggior cooperazione e interdipendenza col cantiere legata alla specializzazione e differenziazione delle competenze”. Dal ”focus” emerge inoltre, la preoccupazione degli imprenditori per le prospettive future di un primato competitivo italiano messo in discussione dal crollo degli ordinativi, dal fallimento di molte piccole realtà aziendali anche di eccellenza nell’accessoristica, produzione degli scafi, nelle lavorazioni specializzate di falegnameria, nonché per le difficoltà di ordine finanziario nell’investire in nuovi processi d’innovazione. A fare paura sono anche i mercati emergenti come Cina, India e Corea che operano in condizioni salariali e lavorative molto diverse (salari inferiori. Rapporto 10 a 1) ma anche nazioni con esperienza consolidata come la Turchia che rischiano ora di condizionare le strategie aziendali sul contenimento del costo del lavoro. “Anche in Italia – spiega l’analisi – si sono verificate significative riduzione dei redditi reali e si sono intensificati i processi di auto-sfruttamento. Ne consegue una trasformazione che comporterà, nel medio periodo, l’espulsione dal mercato di moltissime imprese artigiane incapaci di competere ne sui costi, ne sulla qualità.
YARE A VIAREGGIO, COLLETTIVA CNA PER LA PRIMA FIERA INTERNAZIONALE Dal 31 marzo al 2 aprile la prima fiera internazionale di “after sales e refit” Collettiva CNA Nautica per la prima edizione di Yare, la Fiera Internazionale dell’“after sales e refit” in programma dal 31 marzo al 1 aprile a Viareggio. Voluta fortemente dal mondo CNA, la nostra associazione sarà protagonista con una collettiva (130 metri quadrati a disposizione delle nostre aziende) nella darsena viareggina. In esposizione tutta la filiera dei servizi che seguono l’acquisto di uno scafo: dal management alle agenzie per il reclutamento equipaggi, dai broker ai progettisti, dalle agenzie marittime agli enti certificatori. Un centinaio gli stand e migliaia i visitatori attesi da tutto il mondo con
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la partecipazione dei principali cantieri viareggini ed europei. Se Genova ha la fiera della nautica, Carrara Fiere quella della componentistica con Seatec, Viareggio vuole identificarsi, a tutti gli appassionati del mondo, non solo come la patria della fabbricazione ma anche come quella del refitting.
Di contro – spiega l’indagine EU.R.E.S. – si affermeranno le realtà con produzioni altamente specializzate, flessibili e a misura delle esigenze dei singoli clienti”. La nautica, per salvarsi dall’Oriente, dovrà saper investire su innovazione, ricerca, esperienza e professionalità. Infine, l’analisi dell’impatto della crisi sui rapporti tra le imprese svelando la “scollatura tra l’impresa committente che guarda il mercato e le subfornitrici che seguono il committente senza guardare il mercato” e “rafforzando il potere contrattuale delle imprese contrattuale delle imprese committenti e subfornitrici”.
PRUDENZA E COMPETITIVITÀ L’opinione del Referente Nazionale CNA Nautica Andrea Giannecchini E’ uno sconvolgimento epocale che deve essere osservato con prudenza e coraggio. Il crollo degli ordinativi ha avuto un effetto devastante su tutta la filiera, in particolare per le imprese che vivono all’ombra dei grandi cantieri e che hanno una scarsa percezione del mercato globale. L’asse si sta spostando sempre più verso il Sud Est Asiatico, ma conserveremo ancora per molto il primato mondiale della produzione. La crisi impone però riflessioni attente, minuziose, modelli organizzativi al passo con le lingue e le culture da affrontare, più competitività, innovazione, tecnologia e internazionalizzazione; ci sta spingendo verso una selezione naturale premiando le imprese con maggiore capacità di adattamento. Il mercato premierà le aziende specializzate, tradizionalmente nautiche e che hanno al loro interno competenze e conoscenze. Siamo realistici: i numeri a doppie cifre del biennio 2006-2007 fanno parte della storia, della nostra bella epoque, e difficilmente ritorneranno in tempi brevi. Il mercato è in ripresa, ed anche questa è una considerazione reale, eppure ha spogliato il nostro modello mostrando tutte le fragilità e i peccati, di un settore che non ha ancora eguali nel mondo. Davanti a noi abbiamo sfide complicate e mercati nuovi, mai battuti, che avranno un effetto sui nostri assetti e in termini di costi. Il nostro sistema competitivo è stato messo in discussione; il modello produttivo è in discussione. Non credo però che la Cina, e i paesi emergenti in breve tempo, ci potranno impensierire come competitors produttivi, anzi al momento rappresentano più delle opportunità da cogliere. Dobbiamo però sfruttare questo gap temporale per prepararci a queste nuove sfide attraverso l’adattamento dei nostri modelli organizzativi e produttivi, attraverso crescite dimensionali, rafforzamenti patrimoniali e reti di impresa. Il nostro primato non è una concessione divina, ma una sifda che dobbiamo confermate ogni giorno.
CREDITO E CAF
MORATORIA DEBITI, NUOVO ACCORDO PER ARTIGIANI E PMI
Prorogate rate mutui, finanziamenti più lunghi, conversione tasso fisso in variabile e rafforzamento patrimoniale i pilastri dell’Accordo siglato con l’ABI
Sostenere le imprese che hanno ancora problemi di liquidità, costruire un percorso non traumatico dall’Avviso comune e prevedere la possibilità di finanziamento per avviare processi di rafforzamento patrimoniale: sono le linee guida del nuovo accordo per il credito alle pmi siglato ABI (Associazione Bancaria Italiana), Rete Imprese Italia, di cui fa parte la nostra associazione, Confindustria e governo. L’Accordo, si fonda su quattro pilastri. Il primo è la proroga al 31 luglio 2011 per la presentazione delle domande di am-
missione alla sospensione della quota capitale delle rate di mutuo, fino a un massimo di 12 mesi. Il secondo pilastro consiste nell’allungamento dei finanziamenti a medio lungo termine (mutui) che hanno beneficiato della sospensione, per un periodo pari alla vita residua del finanziamento, comunque non superiore ai 2 anni per i finanziamenti chirografari e ai 3 anni per quelli ipotecari. Le imprese riprenderanno l’ammortamento del finanziamento con una rata più sostenibile, spalmando il debito residuo su un orizzonte temporale più lungo. Terzo: la disponibilità di specifici strumenti di gestione del rischio di tasso relativamente ai finanziamenti, finalizzati a convertire il tasso di interesse del finanziamento da variabile a fisso o a fissare un tetto al possibile incremento del tasso di interesse variabile, e infine, quarto punto, la realizzazione di fi-
COMPENSAZIONE: LIMITI PER L’UTILIZZO DEL CREDITO Da gennaio 2011 le imprese che vantano crediti verso l’erario, prima di effettuare la compensazione, dovranno verificare di non avere cartelle esattoriali scadute e non versate superiori a 1.500 euro. Infatti l’art. 31 del D.L. 78/10 ha introdotto il divieto di utilizzare crediti erariali in compensazione nel modello F24 fino a concorrenza dell’importo dei debiti iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori. Si potrà compensare solo il credito eccedente l’ammontare della cartella scaduta. In caso di inosservanza del divieto è dovuta la sanzione pari al 50% dell’importo indebitamente compensato. Di conseguenza gli imprenditori saranno costretti a monitorare costantemente le cartelle ricevute e le scadenze di pagamento, per avere la certezza di essere legittimati ad effettuare le compensazioni dei loro crediti d’imposta. Purtroppo ad oggi (nonostante la nostra associazione lo abbia richiesto a gran voce) mancano idonee procedure in grado di rendere noto agli intermediari la posizione debitoria dei propri clienti. Non è ancora prevista la possibilità di compensare i debiti fiscali iscritti a ruolo con i crediti tributari. In attesa di questo provvedimento le imprese sono obbligate a pagare per cassa senza poter usufruire
della compensazione di crediti e senza poter bloccare la maturazione degli interessi moratori sul ruolo non pagato. A questo si aggiungono le regole in vigore dal 2010 previste dal D.L. 01/07/2009 n. 78: i crediti IVA di importo superiore a 10.000 euro, risultanti da dichiarazione annuale, possono essere compensati solo a partire dal 16 del mese successivo alla presentazione del modello Iva annuale. La stessa norma prevede che per i crediti superiori a 15.000 € è necessario presentare il modello Iva annuale con il visto di conformità di un professionista abilitato. Il visto di conformità comporta pesanti responsabilità per il professionista che lo appone e questo si traduce in un ulteriore onere per l’impresa. Ci preme sottolineare che le imprese stanno attraversando una crisi economico finanziaria senza precedenti e che invece di essere sostenute vengono costantemente sottoposte a obblighi e verifiche che ingessano la loro attività.
nanziamenti per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale. Possono essere ammesse all’allungamento ai sensi dell’Accordo, le Pmi di tutti i settori, “in bonis”, ovvero che non hanno posizioni debitorie classificate dalla banca come “sofferenze”, partite “incagliate”, esposizioni ristrutturate o scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni, né procedure esecutive in corso. Inoltre l’impresa, nel periodo di sospensione dell’ammortamento del mutuo, deve aver pagato con regolarità gli interessi e, se del caso, deve alla fine del periodo di sospensione aver ripreso a pagare regolarmente le rate di ammortamento del finanziamento. La nostra associazione invita le imprese a cogliere questa opportunità rivolgendosi all’Ufficio Credito: Dott. Alessandro Pera - tel. 0583-4301106 - e-mail: pera@cnalucca.it
AGENZIA DELLE ENTRATE:
obbligo comunicazione operazioni superiori 3 mila euro Tutti i titolari di partita IVA dovranno comunicare in forma telematica entro il 30 aprile di ciascun anno le operazioni di cessione-acquisto di beni, ovvero di prestazione di servizi di importo pari o superiore a 3000 euro al netto dell’Iva. La comunicazione arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate che informa inoltre che, per le operazioni con emissione di ricevuta fiscale o scontrino, effettuate nei confronti di privati, l’obbligo decorre dal 01 Maggio 2011 e riguarderà le operazioni con importo a partire da 3.600 euro Iva compresa. Per queste operazioni è obbligatoria l’indicazione del codice fiscale del cliente sulle ricevute e sugli scontrini. Il cliente è tenuto a fornire all’esercente tutti i propri dati anagrafici. Per i contratti di appalto, fornitura e somministrazione e tutti gli altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, per la verifica dell’obbligo di segnalazione si dovrà fare riferimento al totale dei corrispettivi dovuti per l’anno solare. Sono escluse dall’obbligo di comunicazione le seguenti operazioni: importazioni, esportazioni, operazioni con soggetti ubicati in paesi black list.
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FITA-CNA
QUOTE ALBO 2011: LA GUIDA AL VERSAMENTO Confermato il pagamento telematico con carta di credito
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la deliberazione del Comitato Centrale n. 17 del 19 ottobre 2010, con la quale sono state determinate le quote da versare per l’iscrizione all’Albo relativa al 2011. E’ stata confermata la possibilità di poter adempiere al versamento della quota attraverso un sistema di pagamento telematico con l’utilizzo di carte di credito (circuiti Visa o Mastercard), di conto Bancoposta-PostePay o mediante bonifico bancario. Da quest’anno viene consentita la possibilità - solo con una delle predette modalità di pagamento in via telematica di effettuare un versamento multiplo di quote di iscrizione all’Albo, riferito a più imprese, mediante un’unica transazione. L’effettuazione di un versamento multiplo non consente il ricalcolo della quota. In alternativa, l’impresa può ancora provvedere al versamento della quota presso gli Uffici postali, attraverso l’utilizzo di un normale bollettino di conto
corrente. Nel caso in cui si ritenga che l’importo da versare non risulti corrispondente a quello calcolato dall’utente in base al parco veicolare posseduto alla data del versamento, l’utente potrà ricalcolare la quota, comunicando, poi, l’effettiva composizione del proprio parco veicolare circolante all’Organismo provinciale per la tenuta dell’Albo, nonché al competente Ufficio UMC. Sia nel caso di versamento della quota attraverso una qualsiasi modalità di pagamento on-line (incluso il bonifico bancario) sia nel caso di versamento della quota presso gli Uffici postali, attraverso l’utilizzo di un normale bollettino di conto corrente, l’impresa non sarà più tenuta ad esibire alcuna ricevuta al competente Organismo territoriale per l’Albo. La prova dell’avvenuto pagamento della quota relativa all’anno 2011 dovrà essere comunque conservata, dalle imprese, ai fini degli eventua-
li controlli, sempre effettuabili da parte dei competenti Organismi provinciali per la tenuta dell’Albo. Il versamento dovuto per la quota di iscrizione all’Albo per l’anno 2011, compiuto in una delle modalità descritte, dovrà essere effettuato entro la data del 31 dicembre 2010. Il Comitato Centrale provvederà a trasmettere ad ogni singolo Organismo territoriale per l’Albo, in formato elettronico, i riscontri relativi ai versamenti effettuati, per singola impresa. Si rammenta che le imprese possono incorrere nelle procedure di sospensione dell’iscrizione all’Albo in caso di mancato o insufficiente versamento della quota e che la quota fissa di iscrizione da versare da parte di tutte le imprese iscritte all’Albo è pari a 20,66 euro. Ulteriore quota dovuta da ogni impresa in relazione alla dimensione numerica del proprio parco veicolare, qualunque sia la massa dei veicoli con cui esercitano l’attività di autotrasporto.
COME EFFETTUARE IL PAGAMENTO DELLA QUOTA 2011 Per effettuare il versamento della Quota 2011 è necessario accedere al sito www.alboautotrasporto.it e seguire le istruzioni. Fermo restando che il soggetto tenuto al pagamento della Quota d’iscrizione è tenuto a rispettare le disposizioni dettate dal Comitato Centrale, si rappresentano di seguito le singole fasi in cui può essere suddivisa l’intera procedura da seguire.
2. REGISTRAZIONE
1. NUMERO DI ISCRIZIONE ALL’ALBO
Per effettuare il pagamento della quota occorre conoscere il numero di iscrizione all’ Albo dell’impresa. Per coloro che non dovessero ricordare il proprio numero di iscrizione all’Albo, è possibile ricavarlo dal sito www.alboautotrasporto.it (cliccare su “ALBO” e quindi su “ISCRITTI”, inserire la denominazione dell’impresa, premere INVIO e cliccare su “select”); il numero di iscrizione all’albo è composto da: PE, sette cifre (di cui le prime tre sono 640) ed una lettera (che appaiono nel dettaglio rispettivamente in corrispondenza di: Kprov, Knum e Kcin); esempio di numero di iscrizione: RM1234567L.
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LUCCA
In ogni caso, a prescindere dalla modalità di pagamento prescelta, per effettuare il versamento occorre registrarsi sul sito www.alboautotrasporto.it (per registrarsi cliccare su “Quote e Pedaggi” e quindi su “Registrazione”). La registrazione deve essere effettuata da una persona fisica (titolare, socio, amministratore o soggetto incaricato: consulente automobilistico, consulente dell’impresa, ecc.).
3. ACCESSO
Dopo aver effettuato la registrazione, si può avere accesso al sito www.alboautotrasporto.it tutte le volte che si ha necessità, cliccando su “Quote e Pedaggi” ed immettendo il nome utente (scelto durante la procedura di registrazione) e la password (che viene trasmessa via email dal Comitato Centrale) ed infine cliccando su “Accedi”.
4. VISUALIZZAZIONE E RICALCOLO DELLA QUOTA
Dopo aver effettuato l’accesso si può visualizzare direttamente sul sito l’importo della Quota da versare per il 2011: cliccare su “Versamento quote”, scegliere Anno 2011, inserire il numero di iscrizione all’albo (RM/585_ _ _ _/_) e cliccare su “Visualizza quota”. L’importo potrebbe non essere corretto in conseguenza di registrazioni ancora non perfezionate circa la vendita o l’acquisto di veicoli alla data del calcolo della quota (ad esempio: si è acquistato o venduto un autocarro ma non si è ancora provveduto al duplicato della carta di circolazione). Se l’utente ritiene che l’importo visualizzato non è corretto, deve ricalcolare la quota cliccando su “Calcola quota” ed inserendo i dati del proprio parco veicolare; cliccando poi su “Quota singola” torna al punto precedente.
GOLFO DEI FITAPOETI CNA
CONTRATTO NAZIONALE,
AUMENTI A REGIME DI 122 EURO
Tutte le novità introdotte dall’accordo nazionale collettivo 122 euro di aumenti a regime suddivisi in quattro trance, una tantum di 150 euro in due tranche e l’impegno ad una verifica della sostenibilità delle intese economiche con l’obiettivo di sostenere la competitività delle aziende di autotrasporto e della logistica: sono i punti salienti del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro siglato da Fita-CNA e dalle altre organizzazioni sindacali arriva dopo una lunga e complessa fase di incontri e dibattiti. Scaduto da più di 30 mesi, il contratto collettivo, prevede importanti novità per tutti gli autotrasportatori, oltre alla scadenza triennale fissata al 31 dicembre 2012. Oltre agli aumenti e all’impegno, l’accordo prevede la sterilizzazione degli
ATTENZIONE: ai fini del calcolo della
quota considerare solo i veicoli immatricolati ad uso di terzi, in proprietà, usufrutto, acquisto con patto di riservato dominio o leasing
NOTA BENE: qualora venga effettuato il ricalcolo della quota, causa modifiche del proprio parco veicolare che incidono sull’importo da versare, occorrerà comunicare le variazioni del proprio parco veicolare alla Provincia di competenza ed all’Ufficio Motorizzazione Civile della provincia di competenza. PAGAMENTO
Dopo aver visualizzato la Quota sul sito, l’utente deve cliccare su “Procedi al pagamento” (anche se l’importo è stato diversamente ricalcolato) e deve scegliere il tipo di pagamento preferito. Ovviamente l’importo da pagare sarà quello originariamente visualizzato ovvero, se del caso, quello ottenuto con il ricalcolo.
PROCEDURA DI AUTOCERTIFICAZIONE
Successivamente al versamento dell’importo della Quota 2011, coloro che hanno pagato tramitebonifico bancario ovvero con bollettino postale sono obbligati ad eseguire la procedura di autocertificazione (direttamente sul sito del Comitato Centrale).
NOTA BENE: in mancanza della pro-
cedura di autocertificazione il versamento della quota verrà considerato non effettuato. A tal fine, dopo aver selezionato il tipo di pagamento, cliccare su “Autocertificazione” ed inserire i dati del pagamento effettuato e riportati sulla ricevuta bancaria o sul bollettino postale.
VERSAMENTO TRAMITE C/C POSTALE
Il num. di conto corrente postale da riportare sul bollettino è: 34171009. L’intestazione è: “Comitato centrale per l’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi” – Via G. Caraci, 36 – 00157 ROMA. La causale è: Quota iscrizione 2011 – RM /58 _ _ _ _ _ /_ (completare il numero di iscrizione inserendo dopo il 58 le altre cinque cifre e la lettera dell’alfabeto). Il bollettino postale dovrà essere completato, altresì, con la denominazione dell’impresa, la sede e l’importo da versare.
Procedura
Dopo avere effettuato le FASI da 1. a 4., cliccare su “Procedi al pagamento” e scegliere la modalità “Bollettino cartaceo”. A questo punto compariranno i dati da riportare su un normale bollettino postale. L’importo da versare sarà quello già visualizzato o, eventualmente, quello ricalcolato.
istituti contrattuali sino alla scadenza del CCNL, il superamento delle festività della Pasqua e del 4 novembre con la salvaguardia dei diritti acquisiti, flessibilizzazione sulla ricorrenza del Santo patrono, costituzione dell’Ente bilaterale per il settore con finalità in ambito della formazione, il sostegno al reddito in caso di crisi aziendale e riqualificazione professionale, l’istituzione di una specifica sezione artigiana, l’avviso comune per la riduzione dei costi nell’autotrasporto, l’estensione a sei anni del periodo di apprendistato per gli autisti del 3°S. Un risultato importante segno dell’efficacia del sistema Fita-CNA e di un lavoro di squadra con tutti gli attori della filiera dell’autotrasporto. Dopo aver effettuato il versamento presso uno Sportello Postale, occorre seguire la procedura di autocertificazione: cliccare su “Autocertificazione” ed inserire i dati del pagamento effettuato presso uno sportello postale riportati sul bollettino (Codice Ufficio, data, progressivo e VCY); quindi cliccare su “Conferma”. Se è necessario effettuare un nuovo accesso al sito occorre ripetere la procedura a partire dalla Fase 4. E quindi: sul sito www.alboautotrasporto.it cliccare su “Quote e Pedaggi” ed immettere il nome utente (scelto durante la procedura di registrazione) e la password (che viene trasmessa via e‐mail dal Comitato Centrale) ed infine cliccare su “Accedi”; quindi cliccare su “Versamento quote”, scegliere Anno 2011, inserire il num. di iscrizione all’albo (RM/580_ _ _ _/_); cliccare su “Visualizza quota” (non ha importanza in questa fase se la quota visualizzata sia corretta o meno); cliccare su “Procedi al pagamento” e scegliere “Bollettino cartaceo”. A questo punto occorre cliccare su “Autocertificazione” ed inserire i dati del pagamento effettuato presso uno sportello postale riportati sul bollettino (Codice Ufficio, data, progressivo e VCY); quindi cliccare su “Conferma”. Dopo aver cliccato su “Conferma” la procedura è conclusa. N.B.: si ribadisce che se non viene effettuata la procedura di autocertificazione, il versamento della quota sarà considerato non effettuato.
LUCCA
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NEWS NEWS 1: MALATTIE PROFESSIONALI, SERVIZIO GRATUITO CNA Ipoacusia da rumore (sordità), tunnel carpale, disturbi intervertebrali, entesopatie, dermatiti allergiche da contatto e traumi ripetuti: ecco le malattie professionali più comuni tra gli artigiani e i piccoli imprenditori secondo l’ultimo report della Regione Toscana riferito al 2007-2008 che possono essere indennizzate dall’Inail. Patologie, disturbi e vere e proprie sindromi, come il tunnel carpale, malattie dell’apparato respiratorio come l’asma, o dell’apparato uro-genitale come la prostata, o ancora le varici, comunissime tra gli artigiani a cui CNA ha deciso di dedicate uno sportello del nostro patronato Epasa gratuito, e attivo presso le sedi di Lucca, Viareggio e Pietrasanta per valutare e attivare le procedure di riconoscimento. Per informazioni contattare la segreteria Cna allo 0583-4301
NEWS 2: SORVEGLIANZA SANITARIA E FORMAZIONE AI LAVORATORI AUTONOMI GRATUITA PER LE NOSTRE IMPRESE All’interno del settore edile operano numerose imprese senza dipendenti, definite dal Testo Unico sul la Sicurezza “lavoratori autonomi”. Il Dlgs. 81/2008 modificato dal Dlgs . 106/2009 prevede che questi imprenditori siano obbligati alla visita medica con compilazione della cartella sanitaria di rischio come previsto dall’allegato 3A del D.Lgs. n. 81/2008 mentre il decreto legislativo 81/08 impone di esibire al committente dei lavori nei cantieri edili gli attestati inerenti la propria formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sempre più spesso le richieste sono fatte a pochi giorni del l ’ inizio dei lavori con le conseguenti di ricadute negative per l’autorizzazione all’ingresso nel cantiere e quindi, al l’ inizio dei lavori. Per colmare questi due ambiti legislativi CNA Progetti ha attivato un uovo servizio per il rilascio dell’attività di idoneità sanitaria a costi davvero contenuto e corsi di formazione gratuita per i lavoratori autonomi dell’edilizia. I corsi in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono incentrati sui rischi propri delle attività svolte, della durata di 12 ore, al fine di acquisire conoscenze utili alla prevenzione del le malattie professionali e degli infortuni in ambiente di lavoro, nonché al la conoscenza degli obblighi documentali previsti dal le norme. Per questo motivo la partecipazione al corso di formazione è un elemento indispensabile per documentare il possesso dei requisiti professionali per i lavoratori in appalto. Per saperne di più rivolgiti ai nostri uffici di Lucca (Cinzia Fistesmayer tel. 0583/4301117 fax 0583/1994026 cnaprogetti@cnalucca.it) e Viareggio (Monica Dal Pino tel. 0584/4390233 fax 0584/431919 cnaprogetti2@cnalucca.it
NEWS 3: I NONNI TORNANO A LAVORO, 5000 EURO PER I PENSIONATI CON “ANZIANI ATTIVI” Fino a 5 mila euro all’anno, tramite voucher, esenti fiscalmente, utilizzati dalle imprese per “assumere” i pensionati. E’ una delle importanti novità del progetto “Anziani Attivi” promosse dalla nostra associazione in collaborazione con CNA Pensionati e l’agenzia interinale “Obiettivo Lavoro” che può consentire alle imprese di utilizzare mano d’opera qualificata, in maniera temporanea. Un’iniziativa dedicata ai pensionati che ancora si sentono in grado di svolgere una o più attività lavorative attraverso la creazione di una banca dati necessaria per incrociare il pensionato e l’impresa e favorire così la collocazione. Un progetto che si estende anche al servizio badanti con la possibilità di individuare delle badanti non conviventi tramite la somministrazione temporanea del personale, e che può essere attivato anche in caso di mancanza temporaneo della badante convivente. Per informazioni contattare la referente Giovanna Morabito al 0584-439032.
NEWS 4: ASSISTENZA GRATUITA PER SERVIZI PENSIONISTICI Front-Office e all’assistenza gratuita del patronato Epasa per ottenere il supplemento di pensione. Come? Continuando a lavorare e versando i relativi contributi è infatti ottenere un supplemento. Un’opportunità offerta dall’associazione degli artigiani che è in grado, attraverso il servizio del patronato, di calcolare e presentare la domanda del supplemento di pensione, ed inoltre valutare l’effetto delle pensione con l’attività lavorativa e consigliare ipotesi diverse di inquadramento previdenziale. Inoltre gli uffici Epasa sono a disposizione per presentare la richiesta di pensione a tutti gli aventi diritto oltre ad effettuare la verifica delle posizioni assicurative, raggiungimento dell’età pensionabile, calcolo dell’importo della pensione e valutazione dell’effetto della pensione con l’attività lavorativa (normativa sul cumulo). Gli uffici Epasa sono a disposizione dei pensionati presso le sedi di Lucca in località Arancio, Via romana 615/p - tel. 0583 4301123 (Referente Silvia Baldisseri) e Viareggio in Largo Risorgimento 9 – tel. 0584 439038 (Referente Alfredo Marchetti).
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LUCCA
Energie rinnovabili
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AMBIENTE SLITTA AL 1 GIUGNO IL DEBUTTO DEL SISTRI, C’E’ LO SPORTELLO DI CONSULENZA Nuova proroga per l’entrata in vigore del nuovo sistema di gestione dei rifiuti online
Slitta di 5 mesi (al 1 giugno) l’avvio dell’operatività del registro online dei rifiuti, meglio conosciuto come Sistri, a cui tutte le aziende dovranno obbligatoriamente adeguarsi. Prorogata al 30 aprile 2011 anche la denuncia annuale dei rifiuti prodotti nel 2010. Il Sistri sarebbe dovuto entrare in vigore a partire dal 1 gennaio. Una data di debutto quella del Sistri che aveva generato non poche polemiche da parte delle imprese non ancora pronte ad entrare a regime con il nuovo sistema. CNA fa sapere che per questo periodo resta inalterato l’attuale doppio regime di gestione dei rifiuti e
rimangono in vigore esclusivamente le sanzioni del sistema cartaceo previste dal d.lgs152/06. La proroga comprende anche l’obbligo, introdotto con il decreto legislativo 205/2010 di recepimento della Direttiva rifiuti, di tenuta del registro di carico e scarico per i trasportatori in conto proprio di rifiuti non pericolosi, che riguarda in speciale modo il settore dell’edilizia (trasporto inerti per demolizione e costruzione) che a partire dal 25 dicembre dovranno dotarsi di apposito registro vidimato in Camera di Commercio, sul quale dovranno registrare i movimenti di carico e scarico. Il provvedimento è inutile an-
che ai fini della tutela ambientale e corretta gestione dei rifiuti in quanto i dati da inserire nel registro sono già contenuti nei formulari vidimati dalle Camera di Commercio e la conservazione per cinque anni è già ampiamente sufficiente a garantire la corretta gestione e l’eventuale controllo. Predisposto, per traghettare le imprese verso il Sistri in questa fase, un apposito servizio di consulenza per provvedere alla vidimazione e consegna dei registri. Per informazioni è possibile contattare la segreteria Provinciale di Lucca.
CON ACQUA&AMBIENTE HAI LO SCONTO E BEVI MEGLIO “Bevi meglio, spendi meno e rispetti l’ambiente”: è lo slogan di “Acqua&Ambiente”, una delle nuove aziende entrate a far parte del sistema CNA, specializzata nel trasformare l’acqua di rubinetto in una risorsa, e se preferisci, anche in acqua gassata. Basta solo cliccare. Et voilà, l’acqua ha le bollicine. Per la casa, per l’ufficio, per il capannone, per il tuo albergo, ristoran-
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te o negozio. O perché no? Per tutte queste situazioni, Acqua&Ambiente ha lanciato la sua prima linea di distributori di acqua abbinando design, sicurezza e qualità, funzionalità e utilità, e soprattutto, sostenibilità economica e ambientale con la riduzione dei costi e dell’inquinamento. Prodotti rivolti alla famiglia, all’azienda, al professionista e alla comunità che ai soci CNA co-
steranno meno. Quanto? Il 10% oltre al preventivo e al sopralluogo gratuito. Con “Acqua&Ambiente” bere acqua di rubinetto è una scelta di gusto e di testa. Per informazioni scrivi a info@ acquaemabiente.com oppure telefona al 0585-51252. Guarda il sito www.acquaeambiente.com
GOLFO DEI EDILIZIA POETI
LAVORATORI IN REGOLA,
DETRAZIONE DELL’11,5% PER OPERAI OCCUPATI
Confermata la detrazione dell’11,50% per gli imprenditori edili in regola con i contributi e le norme per la sicurezza sul lavoro. A sgombrare i dubbi una circolare dell’Inps e il decreto emanato dai Ministeri del Lavoro e dell’Econo-
mia che hanno confermato la riduzione contributiva dell’11,50% anche per le dichiarazioni dei redditi inerenti all’anno 2010. Ma come funziona e chi può beneficiarne? La detrazione viene conteggiata sulla parte di contribuzione a carico dei datori di lavoro, esclusa quella di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Il bonus si applica ai soli operai occupati con un orario di lavoro di 40 ore settimanali. Non spetta, quindi, in caso di contratti a tempo parziale. La riduzione contributiva non spetta in-
vece per i lavoratori per i quali sono previste agevolazioni contributive di altro tipo, come l’assunzione dalle liste di mobilità o i contratti di inserimento. Per poter usufruire delle detrazioni i datori di lavoro devono essere in regola con il Durc e non aver riportato condanne passate in giudicato per le violazioni delle norme sulla sicurezza nel quinquennio antecedente alla data di applicazione dell’agevolazione. A tal proposito i datori di lavoro devono inviare alla sede Inps competente il modello di autodichiarazione predisposto dall’istituto previdenziale che, in caso di dichiarazioni non veritiere, provvede a recuperare le somme fruite indebitamente. Le operazioni devono essere concluse entro il 18 aprile 2011.
CASSA EDILE REGIONALE,
SPORTELLO PER LE IMPRESE A LUCCA Nella sede di Lucca uno sportello dedicato della Cassa Edile Regionale. E’ stato inaugurato nel mese di febbraio il primo front-office della Provincia di Lucca della principale cassa edile della Toscana dove sarà possibile effettuare le iscrizione, variazione e richiesta di prestazioni della Cassa Edile ma anche per ritirare i Durc ed ottenere qualsiasi tipo di informazioni inerenti l’attività istituzionale e non della Cassa. Uno strumento strategico, in particolare in questa delicata fase congiunturale, per essere più vicina fisicamente alle imprese del territorio e ai lavoratori che sarà ospitato, grazie ad un accordo con la principale associazione degli artigiani, all’interno dei locali del Centro Servizi per l’Artigianato in Via Romana, 615/P (località Arancio) e sarà aperto ogni lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18. Le imprese interessate possono contattare la segreteria Cna allo 0583 4301114 oppure scrivere a info@cnalucca.it.
LUCCA
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BANDI E OPPORTUNITÀ CONTRIBUTI
Contributi a fondo perduto, tante opportunità per le imprese artigiane della Toscana. Gli interventi, selezionati dai nostri uffici, sono mirati all’acquisto di elementi di innovazione, consulenze e tecnologie, energie rinnovabili, ricerca e sviluppo, occupazione, credito e garanzie, formazione e internazionalizzazione. Abbiamo appositamente scelto quelle opportunità che possono fare al caso delle nostre imprese inserendo solo un estratto del bando. Per informazioni sui Bandi contattare l’Ufficio Sviluppo Economico della CNA. BANDO/1 CONCESSIONE GARANZIE AGLI INVESTIMENTI DELLE PMI TOSCANE
L’avviso pubblico (a valere sulle risorse del POR CReO FE! SR) ha lo scopo di promuovere nuove forme di ingegneria finanziaria finalizzate alla nascita e allo sviluppo di imprese creative e innovative. Il bando, gestito da Fidi Toscana, è sempre aperto. Possono presentare domanda le imprese di tutti i settori. La Regione Toscana ha sottoscritto un accordo con il quale concede a Fidi Toscana un finanziamento pari a 33 milioni di euro. n particolare, il finanziamento dovrà essere utilizzato per concedere garanzie su finanziamenti, su operazioni di locazione finanziaria e su prestiti partecipativi a fronte di progetti di investimento e secondo le modalità previste dai provvedimenti specifici richiamati nella premessa dell’accordo stesso e nel Regolamento. La garanzia è rilasciata da Fidi Toscana ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore all’80% dell’importo di ciascun finanziamento. Nei limiti di tale importo, la garanzia rilasciata copre fino all’80% dell’ammontare dell’esposizione – per capitale e interessi contrattuali di mora – del soggetto finanziatore nei confronti delle PMI, calcolato al sessantesimo giorno successivo alla data di intimazione di pagamento. La controgaranzia è concessa ai garanti in misura non superiore al 90% dell’importo da essi garantito sui finanziamenti concessi alle PMI. L’importo massimo garantito o controgarantito per singola PMI è fissato nella misura pari a 500.000 euro. Le richieste possono essere presentante fino al 31 ottobre 2013.
BANDO/2 SERVIZI QUALIFICATI, 60% A FONDO PERDUTO
La Regione Toscana concede alle Pmi dell’Industria, Artigianato e dei Servizi alla produzione contributi a fondo perduto per l’acquisizione di consulenze e servizi avanzati supporto alla innovazione tecnologica di prodotto e processo, servizi qualificati di supporto alla innovazione organizzativa e alla introduzione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e servizi qualificati di supporto all’innovazione commerciale per il presidio strategico dei mercati. Previsto contributi a fondo perduto fino al 60% (Entro 30/04 – 31/08/ - 31/12 di ogni anno)
BANDO/3 Bonus di 6 mila euro a chi assume giovani e disoccupati
Da 2 mila a 6 mila euro di contributi alle aziende che assumono disoccupati o inoccupati con contratti a tempo determinato e indeterminato. E’ la contromisura messa in campo dalla Regione Toscana insieme al Ministero del Lavoro per fronteggiare la condizione di disagio dei lavoratori espulsi dai processi produttivi o a rischio di disoccupazione nel territorio regionale. Il pacchetto di sostegno all’occupazione riguarda le categorie più deboli e più incentivate a trovare un lavoro: donne, giovani diplomati (con età inferiore ai 30 anni), giovani laureati (con età inferiore a 35 anni), soggetti con reddito Isee non superiore ai 17 mila euro e anche persone dai 45 anni in su (che è una delle fasce di età in cui è maggiore la difficoltà a inserirsi o re-inserirsi nel mondo del lavoro). Il pacchetto varato da Regione e ministero si chiama “Azione di sistema Welfare to Work per le politiche per il reimpiego” punta dunque ad arginare disoccupazione e inoccupazione (disoccupato è chi ha perso il lavoro, inoccupato chi non lo trova). Per accedere a questi benefici occorrono però alcuni requisiti: l’iscrizione ai Centri per l’Impiego territorialmente competenti, non essere “percettori di ammortizzatori sociali”. I lavoratori in cassa integrazione o in mobilità in deroga, tuttavia, che vengono assunti da un’altra possono godere di questo sostegno. L’erogazione del contributo alle aziende sarà una tantum (unica, cioè); l’importo massimo erogabile è di 6 mila euro (lordi) in caso di assunzione a tempo indeterminato con orario di lavoro pari o superiore alle 30 ore settimanali. Nel caso di assunzione a tempo parziale indeterminato, inferiore alle 30 ore ma non inferiore alle 20 settimanali, il contributo sarà corrisposto in misura proporzionalmente ridotta al numero delle ore contrattuali. Nel caso invece di assunzione con contratto a tempo determinato, per una durata non inferiore a 12 mesi, con orario di lavoro non inferiore alle 20 ore settimanali, si prevede l’erogazione di un contributo una tantum pari a 2 mila euro (lordi). La presentazione delle domande è possibile fino ad esaurimento delle risorse e comunque non oltre il 31 dicembre. La CNA, tramite il CSA, ha attivato uno sportello dedicato, per informazioni rivolgersi al seguente indirizzo e-mail csa@cnalucca e referenti oppure contattare la referente area Lucca Domini Debora allo 0583-4301116 o la referente area Viareggio Giovanna Morabito allo 0584-439032
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CREDITO E GARANZIE SMOAT – Sistema di Microcredito Orientato e Assistito (anche
per nascita nuove imprese) “Microcredito” indica il credito di importo non superiore a 15.000,00 euro concesso dai soggetti finanziatori a fronte di investimenti di importo non superiore a 20.000,00 euro. Beneficiari tutti coloro che, privi di garanzie per accedere al credito bancario ordinario, vogliono intraprendere un percorso di piccola attività lavorativa (microimpresa), senza differenziazioni di genere, età o cittadinanza.
GARANZIE LIQUIDITA’
Imprese attive da almeno 18 mesi con sede in Toscana. Garanzia gratuita a prima richiesta fino al 60% (elevabile fino all’80% per imprese femminili e giovanili) : solo per ricapitalizzazione e copertura del costo del lavoro dipendente.
GARANZIE INVESTIMENTI
Ammissibili anche nuove imprese. Garanzia gratuita a prima richiesta fino all’80% e fino a 800,000 €, per investimenti, aiuti per servizi di consulenza e partecipazione a fiere, acquisto fabbricati etc.
GARANZIE FEMMINILI
Garanzia gratuita a prima richiesta fino a 80% e fino a 100,000 €, per investimenti effettuati in Toscana e acquisto di scorte (fino max al 40% del finanziamento).
FONDO CAPITALE DI RISCHO “TOSCANA INNOVAZIONE”
La Regione Toscana partecipa insieme alle fondazioni bancarie al fondo “Toscana Innovazione”, per l’assunzione di partecipazioni al capitale di rischio di imprese. La partecipazione al fondo è attuata nell’ambito della linea di intervento 1.4. a/1) – Ingegneria finanziaria del POR. Si tratta di un intervento che intende contribuire a creare in Toscana un ambiente favorevole al capitale di rischio e che, in questa prospettiva, ha come elemento di forza proprio quello di nascere per iniziativa di attori locali e di vedere il coinvolgimento delle fondazioni di tutte le banche che operano in Toscana. Il Fondo “Toscana Innovazione”, con una dotazione di 44,4 meuro è destinato a pmi nelle fasi iniziali di vita (il cosiddetto early stage), ma anche a imprese che intendono attuare programmi di crescita aziendale (expansion). Il fondo interviene su imprese operanti in tutti i settori di attività economica ad esclusione dell’agricoltura e della pesca e del commercio. Il fondo opera acquisendo partecipazioni nel capitale sociale delle imprese fino a 5 milioni di euro. Il fondo potrà permanere nella compagine sociale delle società partecipate per un periodo compreso tra cinque (5) e sette (7) anni. La partecipazione al fondo e il Regolamento del fondo sono stati approvati con decreto dirigenziale n. 2172 del 20.05.2008. Per informazioni contattare Guido Tommei allo 055-2498522.
IMPIANTISTI
IMPIANTISTI: PROFESSIONE A RISCHIO ESTINZIONE SENZA INCENTIVI PER RICAMBIO GENERAZIONALE
Intervista la Presidente Provinciale degli Impianti Roberto Lorenzi. Crisi, sicurezza e massimo ribasso: “Vita mia, morte tua: ma così danneggiamo le nostre imprese”.
Chi riparerà le caldaie? Chi installerà il cancello automatico? Chi? Fa davvero strano sentire dire che uno dei settori maggiormente rappresentanti all’interno della nostra associazione (250 iscritti) è a rischio estinzione. La ragione di essere di una simil affermazione, provocatoria certamente, ma non troppo lontana dalla futuribile realtà, è legata alle difficoltà di un ricambio generazione che “se non incentivato mette a repentaglio la stessa sopravvivenza di un comparto fondamentale collegato alle costruzioni, e sempre più a rinnovabili e domotica”. Roberto Lorenzi, 53 anni, Presidente Provinciale degli Impiantisti al secondo mandato, calca la scena da più di trent’anni; la sua analisi è cruda e dura tanto quanto la crisi economica:
“Mancano del tutto gli incentivi a livello contributivo per assumere giovani. Finita questa generazione, la mia e quella dopo, l’impiantista sarà solo un ripiego e non una vocazione. E’ necessario favorire un ricambio generazione dando gli strumenti alle imprese per assumere i giovani, a pagarli per garantirgli uno stipendio adeguato e ad aiutarli a costruirsi un futuro. Oggi tutto questo non è possibile se non a caro prezzo, ma così gli impiantisti e gli idraulici saranno sempre meno e mal preparati. Un giovane su tre è disoccupato? Finito il percorso scolastico professionale bisogna mettere in condizioni i giovani di fare pratica e di avviarsi verso il lavoro e l’impresa. E tra qualche anno magari la percentuale sarà molto più bassa”. Nonostante le nubi sul futuro molto è stato fatto dalla CNA e dal gruppo di lavoro degli impiantisti per portare le imprese verso nuovi settori. “La formazione e l’informazione – spiega – sono il valore aggiunto di un’impresa e di un artigiano. Abbiamo costruito un percorso per avvicinare le imprese alla domotica, settore destinato a crescere, e al fotovoltaico per diversificare le attività e per cercare di intercettare i nuovi mercati. Certo, c’è molto da lavorare, e la normativa è sempre più complicata”. Ecco una delle note dolenti che più volte Lorenzi tira in ballo. “La sicurezza è alla base di ogni impresa e di ogni lavoratori; credo che sia un principio non svendibile, purtroppo devo notare che questa sicurezza costa molto in termini economici alle imprese. Ci vuole un brevetto per ogni cosa. Sono d’accordo con corsi e percorsi di formazione per i
MASSIMO RIBASSO: DANNEGGIA SOLO LE IMPRESE Una iattura. Le gare al massimo ribasso obbligano le imprese, pur di aggiudicarsi un lavoro, all’impiego di materiali scadenti e di lavoratori in nero. E’ questa la realtà. “Una vergogna – sostiene Lorenzi – è un meccanismo schifoso. I ribassi, nelle gare, arrivano ormai anche al 30-40%: ribassi non sostenibili per un’impresa se non sacrificando molto in termini di sicurezza, materiali, qualità degli interventi e manodopera. Il massimo ribasso fomenta la concorrenza spietata e porta le imprese a farsi la guerra sancendo il principio del vita mia, morte tua. Si svilisce la professio-
nalità e il nostro mestiere”. Lorenzi, che conosce molto bene il settore, riporta una delle casistiche più comuni: “Tra imprese parliamo – racconta – chi decide di scendere così in basso sceglie di rischiare. Preferiscono il tritacarne del ribasso per garantire continuità all’imprese e ai lavoratori, sperando in un appalto più redditizio nel futuro. Ma se quell’appalto non arriva? Non sempre la logica della compensazione è matematica. Credo che invece, ci sia da partire da una maggiore collaborazione tra l’edilizia e gli impiantisti. Siamo sulla stessa barca”.
giovani che si avvicinano al lavoro, ma sono da rivedere i criteri per tutti quegli artigiani che hanno esperienze decennali. Ci sono troppi obblighi formativi che stanno trasformando la sicurezza in un business”. Capitolo crisi. Trascinati dalle difficoltà delle costruzioni e dell’edilizia, anche per gli installatori non sono tempi facili. Lo certifica lo stesso Lorenzi che parla di “pagamenti che arrivano dopo 120-180 giorni quando va bene” e del malcostume, sempre più diffuso, “della crisi come scusa”. “Il committente si approfitta della crisi – analizza – e molto frequentemente le tempistiche tra il nostro investimento in termine di acquisto di materiali e lavoro, e il momento in cui siamo pagati, sono notevoli. Va meglio con i privati, e con i piccoli interventi. Un po’ meno con il pubblico che paga ma con tempistiche bibliche”. A fomentare i malumori tra gli artigiani, non solo impiantisti, il nodo delle tasse: “Le tasse sono troppo alte – analizza ancora – spesso insostenibili. E gli studi di settore? Tu, impresa, devi dimostrare che non sei un ladro. Un punto di partenza sbagliato che non tiene conto dei sacrifici enormi che ogni giorno facciamo per mantenere l’occupazione stabile”. Infine l’invito ai colleghi ad una maggiore “partecipazione e collaborazione, in particolare ai colleghi del comparto edile. Stanno tirando troppo la corsa, e sarebbe opportuno lavorare insieme per evitare che sia la filiera degli installatori a rimetterci. La CNA è il naturale collettore tra imprese e istituzioni, enti e problematiche, e deve essere sfruttata – conclude – scambiando pareri, riflessioni ed idee possiamo aiutarci l’uno con l’altro a passare oltre questa fase proiettandoci nel futuro. Non possiamo continuare a ragionare con l’ognun per se. E’ una strada a senso unico”.
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li contratti. Con l’approvazione della Legge Biagi, Obiettivo Lavoro è in grado di fornire alle imprese l’intera gamma dei servizi previsti dalla Riforma e può reclutare qualunque profilo professionale, in Italia ed all’Estero. Per accedere alla convenzione, le Imprese interessate dovranno rivolgersi alla Sede CNA di appartenenza, compilando un’apposita scheda. Sarà la sede stessa ad inoltrare la documentazione ad Obiettivo Lavoro, che contatterà l’impresa per definire la stipula del contratto di lavoro somministrato. Obiettivo Lavoro si impegna inoltre a fornire, nel caso di commesse di un certo rilievo, tutta l’ assistenza (anche legale) e la documentazione necessaria.
FORMAZIONE
SICUREZZA: CORSI PER ARCHITETTI, INGEGNERI E IMPIANTISTI Corsi di formazione per ottenere i requisiti di “Coordinatore della sicurezza per la progettazione” e di “Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori” così come previsto dal D.Lgs 81/2008 concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili. I corsi, promossi in collaborazione con l’Asl della Versilia, sono mirati alla
formazione di figure che svolgeranno ruolo chiave per garantire la sicurezza. Il corso della durata di 120 ore è riservato ad architetti, ingegneri, geologi, periti industriali, geometri e agli imprenditori edili ed impiantisti in possesso dei titoli di studio. Il programma prevede lezioni in aula, visite in cantieri scuola, ed esercitazioni di gruppo. Gli interessati a partecipare al corso possono contattare le segreterie CNA.
AUTOCAD, CONTABILITA’, INGLESE E ECDL: CORSI PERIODICI A VIAREGGIO
Il Centro Servizi per l’Artigianato organizza periodicamente, nella sede di Viareggio, corsi di autocad avanzato e base (42 e 38 ore), contabilità di base ed avanzato (28 ore), corsi di informatica per ottenere la patente europea ECDL (68 ore) e di inglese base (40 ore). I corsi hanno una cadenza mensile. Coloro che sono interessati possono rivolgersi, anche solo per informazioni, alla dott. ssa Giovanna Morabito allo 0584439032, il lunedì e il giovedì dalle 14 alle 18 e il martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.30
SICUREZZA: L’OFFERTA FORMATIVA CNA PROGETTI
Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro con CNA Progetti. Con il d.lgs.106/09, che ha aggiornato il cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza, è stata data prioritaria importanza all’ informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori circa i rischi connessi sia all’attività lavorativa in genere che specifici per la mansione svolta dal singolo. Tra le principali novità introdotte dal decreto c’è l’obbligo di formazione dei preposti, ovvero di coloro che in qualche modo esercitano un ruolo preminente sugli altri lavoratori determinandone le moda-
lità operative ad esempio il capo officina, il capocantiere, il caporeparto e dirigenti in genere. Nel testo vengono ribaditi gli obblighi di formazione di tutti quei lavoratori che nello svolgimento della loro mansione utilizzano particolari macchinari/attrezzature (carrellisti, ponteggiatori, addetti all’uso di gru, motoseghe, piattaforme aeree) ed inoltre, gli obblighi di formazione degli addetti al Primo Soccorso, all’Antincendio e gestione delle emergenze nonché di aggiornamento formativo degli RSPP (Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione), degli RLS (Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza). Una serie di figure e competenze professionali necessarie nell’economia di un’azienda
che ha visto CNA impegnarsi da subito potenziando l’offerta formativa per permettere alle imprese associate, e non, di ottemperare agli obblighi per una sicurezza concreta ed efficace. Sotto è riportata una breve legenda con la descrizione delle figure che devono ottenere un attestato di certificazione e la lista completa delle attività in programma per l’anno 2010 organizzate con periodicità nelle sedi di Lucca, Viareggio, Pietrasanta, Ghivizzano e Castelnuovo Garfagnana. Ecco tutti i corsi: Corso e aggiornamento pronto soccorso, aggiornamento Rappresentante Lavoratori Sicurezza, aggiornamento Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, Trabatelli, antincendio, montaggio e smontaggio ponteggi e Haccp.
LUCCA
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