Editoriale a cura di Paolo Ciotti
Alluvione; le aziende pagano due volte. La più bella risposta è arrivata dai nostri artigiani. In prima linea quando la comunità chiama, sempre pronti a mettersi in gioco. In tanti hanno risposto all’appello di un territorio già ferito e depresso dalla crisi. Giusto parlarne, più avanti. Dire quello che hanno fatto e ancora stanno facendo per la nostra comunità. La bomba di acqua e fango che ha spezzato in una notte quel poco ottimismo che ci era rimasto, ha esaltato, purtroppo ancora una volta e per un fatto di cronaca ancora e nuovamente tragico per la nostra provincia, il forte spirito di appartenenza alle radici che puntualmente emerge in questi delicati momenti; quello stesso spirito che viene a mancare, che si spegne, quando sul tavolo c’è il futuro del territorio e la sua programmazione. Quando parliamo del domani, di guardare più in là del quinquennio amministrativo, viene a mancare il coraggio. Si affloscia nell’ostracismo, sbatte nelle posizioni del partito preso che “congelano” scelte che non sono più rimandabili. E’ evidente che non lo sono più. L’alluvione è, in parte, figlia di questa incapacità di scegliere la rotta. E’ figlia della sordità, di chi non sa ascoltare i continui richiami del territorio; è figlia della fragilità con cui ci siamo tristemente, già più volte, confrontati in questi ultimi anni. Le imprese pagano un prezzo più alto di tutti. Pagano il doppio. Pagano l’inconsistenza di risposte alla crisi economiche che le ha già bastonate quando non addirittura ammazzate, e pagano il prezzo dei danni subiti e difficilmente risarcibili in misura completa. E non è giusto perché il territorio dovrebbe garantirgli il diritto di fare impresa. L’area Fibronit è il simbolo del cuore artigiano ferito. Quell’area l’ha voluta CNA. L’ha tirata su, popolata, animata, resa fertile polmone per il territorio. Si trova in mezzo tra i fuochi di Massa e Carrara, divisa a metà in tutto e per tutto, nelle competenze, nella difficoltà di scegliere, nella ridondante melina dello scarica barile che puntualmente si presenta. E si ripresenterà. Si chiude un anno veramente terribile, probabilmente il più difficile di sempre della nostra storia perché il sistema sembra essere esploso, proprio come il nostro territorio incapace di reagire agli eventi climatici. Vedo tanti simboli,tante strane ricorrenze nei momenti che hanno caratterizzato questo 2012. Ma c’è un elemento che mi permette di vedere con ottimismo a quel futuro che nessuno vuole assumersi la responsabilità di immaginare. E’ la risposta delle imprese, delle nostre imprese, indomite anche di fronte al peggiore degli scenari. Ci sono segnali di ripresa, almeno questo gli indicatori ci dicono, confortanti certo eppure solo statistici, ma per il nostro territorio sarà ancora un anno molto duro. Non scegliere significa semplicemente guidare a vista nella speranza che eventi come questi non si ripetano più. Io credo che non sia questa la soluzione per un territorio che ha bisogno di tornare a credere di più in se stesso. Buon Natale a tutti…
PRIMO PIANO: ALLUVIONE, FERITO IL CUORE ARTIGIANO DELL’EX FIBRONIT PRIMO PIANO: IVA PER CASSA DAL 1 DICEMBRE, UN SUCCESSO DEGLI ARTIGIANI PRIMO PIANO: 30 GIORNI PER PAGARE LE IMPRESE NEWS: IMU: ENTRO IL 4 FEBBRAIO LE DICHIRAZIONI DI VARIAZIONE FITA CNA&AIRA: QUOTA 2013, PAGAMENTO SOLO TELEMATICO INSTALLAZIONE E IMPIANTI: DAL 1 NOVEMBRE IN VIGORE LA NORMA CEI 64-8 ALIMENTARE – ART.62, CONTRATTI SCRITTI E TEMPI CERTI BANDI – INTERVENTI DI GARANZIA PER LIQUIDITA’ E PER INVESTIMENTI BANDI - AGEVOLAZIONI PER LA CREAZIONE D’IMPRESA FORMAZIONE – SARTA, WEB DESIGN, ACCONCIATORI, TATUATORI: I CORSI IN PARTENZA
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MATERASSI GRATIS MASSAFLEX PER LE FAMIGLIE ALLUVIONATE, ARTIGIANI E MEZZI IN CAMPO IL FATTO/ALLUVIONE: FERITO IL CUORE ARTIGIANO ALL’EX FIBRONIT
Si sono mischiati tra i volontari e hanno risposto alle chiamate di amici, parenti, vicini. Hanno condiviso i loro mezzi, messo a disposizione pale, pompe, attrezzi, carriole, generatori di elettricità e macchine di movimento terra con la comunità per far fronte all’emergenza ed aiutare a liberare strade, cantine e abitazioni dall’acqua e dai detriti. Ci sono le braccia di decine di artigiani e piccoli imprenditori nell’inferno di fango e terra che si è riversato nelle case degli abitanti delle zone alluvionate di Massa, Carrara e della Lunigiana. Uno sforzo umano e di mezzi che si è rivelato, anche nell’immediatezza del momento, di fondamentale importanza per scongiurare situazioni critiche ed alleviare la fase acuta dell’emergenza. Un gesto che ha trovato l’apprezzamento di molti cittadini che hanno voluto ringraziare gli artigiani tramite mail, telefonate, atti di stima: “alle 3 e 30 di domenica mi sono ritrovato con 1 metro di acqua in cantina, senza corrente elettrica ed impossibilitato a far funzionare le pompe che ho per liberarmi dall’acqua – scrive Antonio in una mail inviata alla segreteria di CNA per ringraziare i suoi salvatori - Ho cominciato a telefonare alla protezione civile del Comune di Carrara, ai Vigili del Fuoco
ma tutti avevano ovviamente altre priorità. A questo punto ho chiamato alcuni artigiani: è solo grazie a loro che sono riuscito ad avere in prestito un generatore di corrente, un paio di pompe e ho potuto cominciare a tirare su acqua. Voglio ringraziare Giovanni Pinelli, Niccos Vatteroni, Massimo Carmignani”. Una storia, una delle tante, che trova la sua più bella espressione nell’iniziativa della Massaflex che ha offerto gratuitamente, per ogni nucleo famigliare interessato dall’alluvione un materasso singolo o matrimoniale, o all’occorrenza condizioni di vendita particolari con sconti fino al 50% sui prodotti (contatto diretto al 0585-790476). Leader nella vendita di materassi, poltrone e cuscini, l’azienda di Piero Brizzi e Mario Mosti ha vissuto situazione analoga: il negozio in Via Nazionale, proprio sotto l’Hotel Demi, nel centro di Aulla, lo scorso anno era stato tragicamente teatro dell’esondazione del fiume Magra. L’acqua si era portata via tutto ma non il coraggio di reagire. Un gesto di solidarietà e vicinanza alla comunità apuana che rappresentano una grande risposta in un momento non certo facile per le imprese del nostro territorio.
20 anni di lavoro spazzati via sotto un metro di fango e acqua. La storia “Ricette Mediterranee” specializzata nella produzione di sughi già pronti destinati alla grande distribuzione di tutta Italia, è l’emblema del disastro che si è abbattuto sulle aziende artigiane ospitate nell’area ex Fibronit a confine tra Massa e Carrara. L’azienda di Pietro Chioni ha perso tutto sotto centimetri e centimetri di fango misto ad acqua che hanno invaso il suo capannone e quelli dell’intero polo artigianale. Nell’area, proprio a confine con il sottopassaggio di Via Marchetti, parallelo alla linea ferroviaria, operano la “Pft”, specializzata in trasporti eccezionali, il grossista alimentare “Berti”, la “Mate Antincendi”, l’”Albatros” e la “Omset”, la prima specializzata in attrezzature per carrozzerie e la seconda nella meccanica di precisione. Nell’area ci sono anche il magazzino della Mukki dove sono custoditi decine di mezzi di trasporto furgonati e la Cattani impiantielettrici industriali.
INTERVISTA
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IVA PER CASSA DAL 1 DICEMBRE, UN SUCCESSO DEGLI ARTIGIANI Interessate l’85% delle imprese apuane. Ecco come fare.
Versamento dell’Iva solo dopo l’incasso: a riconoscere a imprese e professionisti questo importante principio è stato un decreto del Ministero dell’Economia. L’Iva sulle fatture emesse dovrà essere pagata solo se effettivamente incassata o al più tardi entro un anno dall’operazione. A partire dal 1° dicembre sarà possibile optare per la liquidazione dell’Iva secondo la contabilità di cassa. Ogni impresa o lavoratore autonomo non sarà più costretto in futuro ad anticipare il versamento dell’Iva anche nell’ipotesi di mancato pagamento del corrispettivo da parte del cessionario o committente. L’Iva, in buona sostanza, diverrà esigibile solo al momento del pagamento del corrispettivo. Per le imprese, il riconoscimento a un
diritto sacrosanto, già peraltro previsto nei confronti delle pubbliche amministrazioni. A prevederlo, un nuovo importante provvedimento varato dal Governo (decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze dell’11/10/2012, che dà attuazione alle disposizioni dell’art. 32-bis del D.L. n. 83/2012). CNA sta rivendicando l’introduzione di questo provvedimento sin dal 2010, ossia da quando è stata emanata la direttiva europea. A beneficiarne a livello provinciale saranno l’85% delle imprese con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro. Immediati e concreti i benefici della novità, perché le imprese non saranno più costrette a chiedere prestiti o a rischiare
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na, e ai loro dipendenti. L’informazione e la formazione in materia di scurezza nei luoghi di lavoro sono gli strumenti necessari per far acquisire a tutti i soggetti aziendali una cultura professionale attenta alla sicurezza e alla prevenzione, diventando strategiche per affrontare i rischi connessi alle attività lavorative e per essere considerati altamente qualificanti nel mercato del lavoro. wPer richiedere l’iscrizione ai corsi basta compilare il modulo di pre-adesione potete rivolgervi alla CNA al 0585 85291. Dopo la spedizione del modulo sarà comunicato il programma del corso, con date e orari, insieme all’indicazione della sede. Ricordiamo
Corsi di formazione completamente gratuiti per tutte le aziende iscritte alla Cassa Edile Regionale Toscana. La convenzione stipulata tra il Comitato Tecnico Paritetico della Toscana ed il Centro Servizi per l’Artigianato di CNA consente l’erogazione della formazione ai titolari di imprese iscritte alla Cassa Edile Regionale Tosca
esecuzioni forzate da parte di Equitalia per versamenti di Iva relativi a fatture non pagate. La possibilità di optare per il regime di Iva per cassa si riferisce alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate da soggetti passivi con volume d’affari inferiore a 2 milioni di euro nei confronti di cessionari o committenti che agiscono nel regime d’impresa, arte o professione. All’opzione per l’Iva per cassa si accompagna lo spostamento della detrazione dell’Iva sugli acquisti al momento del pagamento del relativo corrispettivo, secondo quanto previsto dalle norme comunitarie. L’Iva sulle fatture emesse dovrà essere pagata solo se effettivamente incassata o al più tardi entro un anno dall’effettuazione dell’operazione. L’Iva sulle fatture ricevute dai fornitori potrà essere detratta solo dopo aver pagato la relativa fattura o al più tardi entro un anno dall’operazione. Trattandosi di un’opzione, servirà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate per definirne le modalità di esercizio. La fatture dovranno riportare la seguente dicitura: “Operazione soggetta a liquidazione dell’IVA secondo la contabilità di cassa ai sensi dell’art. 32-bis del D.L. 22/06/2012 n. 83 convertito con la L.07/08/2012 n. 134”. Per ulteriori informazioni gli uffici CNA sono a tua disposizione.
inoltre che le aziende iscritte alla CERT possono richiedere l’attivazione di corsi specifici di formazione e corsi ai mestieri rivolgendosi al “Punto Cert” di Massa Carrara presso la CNA di Avenza.
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30 GIORNI PER PAGARE LE IMPRESE Recepita la direttiva UE: dal 1 gennaio la Pubblica Amministrazione dovrà pagare i fornitori entro 30 giorni Dal primo gennaio 2013, la Pubblica Amministrazione dovrà pagare i propri fornitori entro 30 giorni. Lo stesso limite riguarderà anche le transazioni aziendaazienda, ma in questo caso il tetto potrà essere superato nel caso ci siano accordi tra le parti. Intese che comunque non dovranno essere inique per il creditore. Il Governo ha approvato il decreto legislativo che attua la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 febbraio 2011 (2011/7/UE) “relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento delle transazioni commerciali”. Le nuove regole scatteranno per le transazioni commerciali che si concluderanno dal 1° gennaio 2013 in poi. Un lasso di tempo, questo, – spiega la relazione illustrativa al decreto – necessario per dare tempo a tutti, Pubblica amministrazione in primis, di adeguarsi anche per quanto riguarda la “modulistica contrattuale e le «procedure interne di pagamento”. Quella dei ritardi nei pagamenti è da sempre un’emergenza, soprattutto in questa fase in cui le imprese sono a corto di liquidità. In particolare, a essere penalizzate sono le piccole aziende,costrette ad aspettare in media circa 180-190 giorni per essere pagate (anche la Grecia fa meglio: 174 giorni), con punte record al Sud dove si superano anche i 1.500 giorni. E le regole già in vigore – come quelle previste ad esempio per i lavori pubblici – finora non hanno sortito effetti. Da qui l’attesa per i nuovi paletti europei che, come detto, fissano a 30 giorni il termine ordinario che la Pubblica Amministrazione deve
rispettare per pagare. Anche se ci saranno delle deroghe: in particolare per asl, ospedali e imprese pubbliche che possono portare a 60 giorni il termine massimo. Ma anche tutte le altre Pa potranno accedere a questa deroga nel caso “eccezionale” in cui l’eventuale proroga sia giustificata «dalla natura o dall’oggetto del contratto» oppure dalle “circostanze esistenti al momento della sua conclusione». In ogni caso, il nuovo limite dovrà essere pattuito “in modo espresso”.Per le amministrazioni pubbliche che non rispetteranno i tempi scatterà la “sanzione” degli interessi legali di mora. Che decorreranno automaticamente dal giorno successivo allascadenza del termine del pagamento senza che sia necessaria la costituzione in mora (vale a dire la la richiesta scritta al debitore di adempiere all’obbligo). Gli “interessi legali di mora” si calcoleranno prevedendo una maggiorazione di 8 punti percentuali sul tasso fissato dalla Banca centrale europea: in sostanza si aggireranno intorno alla soglia del 10 per cento. Per le imprese invece ci sarà maggiore libertà contrattuale: oltre a concordarel’entità degli interessi moratori potranno decidere, pattuendolo per iscritto, anche di superare la soglia massima dei 60 giorni per pagare. Il decreto però prevede espressamente tutta una serie di paletti per escludere automaticamente clausole vessatorie che puntino ad aggirare i tempi massimi, il pagamento degli interessi e l’eventuale risarcimento per i costi che sono necessari per recuperare i crediti.
LE NUOVE REGOLE IN SINTESI Pagamenti Dal 1° gennaio pagamenti in 30 giorni dalla fattura A partire dal 2013, le pubbliche amministrazioni dovranno pagare i loro fornitori entro 30 giorni dal ricevimento della fattura o, a seconda delle specificità, dal ricevimento delle merci o dalla prestazione dei servizi. Le eccezioni Proroghe a 60 giorni per asl e ospedali previste deroghe a 2 mesi per le imprese pubbliche e per gli enti pubblici che forniscono assistenza sanitaria. Anche le altre PA potranno pagare a 60 giorni in casi eccezionali, giustificati «dalla natura o dall’oggetto del contratto». Fatture tra imprese: Transazioni tra aziende, anche oltre 60 giorni a differenza delle transazioni tra imprese e PA, nei pagamenti tra aziende, possono anche superare i 60 giorni, purché non siano «gravemente iniqui per il creditore», e «pattuiti espressamente» Le sanzioni Decorrenza automatica degli interessi di mora. Gli interessi moratori decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza dei termini. Il creditore ha anche diritto al rimborso dei costi che ha sostenuto per il recupero delle somme.
NAUTICA
IMU: entro il 4 febbraio le dichiarazioni di variazione C’è tempo fino al 4 febbraio per presentare le dichiarazioni Imu per variazioni rilevanti tali da determinare un cambiamento nell’importo dell’imposta. La dichiarazione deve essere presentata per gli immobili che godono di riduzioni di imposta,come fabbricati inagibili, di interesse storico, immobili per cui il Comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota, beni merce, cioè destinati alla vendita, e terreni agricoli. La dichiarazione è necessaria se il Comune non può reperire le informazioni per verificare il corretto adempimento degli obblighi tributari, ad esempio quando l’immobile è oggetto di locazione finanziaria o se un terreno agricolo è diventato fabbricabile. L’abitazione principale non richiede l’obbligo di dichiarazione e l’unica eccezione è costituita dalla casistica in cui i coniugi abbiano stabilito la residenza anagrafica e la dimora abituale in immobili diversi dello stesso comune, perché in questa ipotesi solo un immobile gode dell’aliquota agevolata. In caso di separazione legale o divorzio (in cui uno dei due coniugi resta nella casa coniugale), la dichiarazione va presentata solo se il comune dove si trova l’immobile non coincide con quello di celebrazione del matrimonio. Nel caso in cui l’immobile si trovi nel comune dove risiede edè nato l’ex coniuge, non si è invece tenuti alla presentazione della dichiarazione. Per gli immobili dei cittadini italiani residenti all’estero, la dichiarazione è necessaria solo se il Comune ha deliberato che l’immobile può essere considerato come abitazione principale. Infine la dichiarazione non è necessaria per gli immobilirurali ad uso strumentale perché i comuni possono reperire tutti i dati sul sito dell’Agenzia del Territorio.
SIAE-CNA: 25% di sconto per gli associati Confermata, anche per il 2013, la convenzione tra CNA e la Societa’ Italiana Autori ed Editori (SIAE) per le le tariffe che si applicano a Musica d’Ambiente, Concertini, Trattenimenti danzanti, Centri fitness, Autotrasporto persone. Il pagamento deve essere effettuato entro il 28 di febbraio e garantisce, per le imprese associate a CNA un sconto pari al 25%. Per fruire della convenzione le imprese dovranno eseguire i versamenti in questione esclusivamente con la modulistica CNA-SIAE reperibile presso gli Uffici di CNA presenti sul territorio. Ricordiamo che le aziende interessate a tale adempimento sono tutte quelle che fanno uso di musica d’ambiente nello svolgimento della propria attività, sia in locali aperti al pubblico, sia in laboratori il cui accesso è riservato ai soli dipendenti. Per saperne di più rivolgiti al Responsabile Giacomo Cucurnia scrivendo a cucurnia@ cna-ms.it
Lavanderie Self-Service e concorrenza sleale, l’ANCI scrive ai comuni Prosegue l’azione di CNA per la trasparenza nel settore della tinto lavanderia dopo le numerose segnalazioni ed i casi di concorrenza sleale registrati anche a livello locale. Le sollecitazioni di CNA hanno portato l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ad interessarsi alla questione attraverso una lettera inviata ai Comuni di tutta la Toscana. L’attività di tinto lavanderia è, infatti, come più volte sottolineato, disciplinata dalla Legge 84/2006 che, all’art.4 stabilisce le modalità di esercizio delle attività prevedendo la figura del Responsabile Tecnico. La norma però non si applica alle lavanderie “self-service”, le quali, per poter operare, sono tenute all’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese e all’ottenimento dell’autorizzazione del Comune dove viene esercitata l’attività. Oltre al puntuale rispetto delle norme in materia sanitaria, al quale tutte le tinto lavanderie sono chiamate, per le lavanderie self-service vale infatti anche l’obbligo di non fornire al cliente servizi diversi dalla mera possibilità di provvedere autonomamente al lavaggio e di non prevedere la presenza di personale chiamato ad offrire prestazioni vietate per la tipologia d’impresa. Un tipo di attività che si discosta dal modello descritto poiché spesso nelle lavanderie self-service è presente un addetto che fornisce assistenza alla clientela, proponendo servizi aggiuntivi (servizi di stireria, di ritiro e consegna capi a domicilio ecc.). Tutte queste attività sono traquelle che la Legge 84/2006 individua e regolamenta, per le quali sono previsti i titoli abilitativi richiamati sopra e la presenza del responsabile tecnico. Ciò, dunque, rappresenta un esercizio abusivo di attività. Al fine di risolvere questa situazione che, che prevede necessariamente l’intervento dei Comuni che hanno competenza in merito al controllo ed al sanzionamento dei comportamenti illeciti ai fini della legge 84/ 06, CNA e l’ANCI hanno concordato di redigere e siglare un Protocollo di intesa, da indirizzare a tutti i Comuni, al fine di fornire a questi ultimi indicazioni omogenee da applicare per svolgere al meglio la funzione di controllo e di interdizione dei fenomeni di concorrenza sleale richiamati.
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QUOTA 2013, PAGAMENTO SOLO VIA TELEMATICA
C’è tempo fino al 31 dicembre. La quota del 2013 per l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori dovrà essere pagata soltanto per via telematica. Lo ha stabilito il Comitato Centrale. Da quest’anno, infatti, le aziende diautotrasporto verseranno il contributo attraverso il sistema telematico, operativo sul sito internet www.alboautotrasporto. it scegliendo una delle seguenti procedure: carta di credito Visa, Postepay o
ADDIO ELETTRAUTO, C’E’ IL MECCATRONICO Addio all’elettrauto, spazio al meccatronico. In questa categoria confluiscono i meccanici e gli elettrauto, secondo la modifica all’articolo 1 della legge 122/92 approvata definitivamente nei giorni scorsi dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato e ora in attesa di pubblicazione sulla G.U. In pratica, i quattro registri di attività (meccanica, elettrauto, carrozzeria e gommista) previsti dalla legge 122/92 in cui confluivano gli autoriparatori diventano tre: meccatronica, carrozzeria e gommista.
BancoPosta. Si tratta di un’importante novità rispetto agli anni precedenti, in cui il pagamento poteva essere effettuato anche con il bollettino postale o con il bonifico bancario. Queste due modalità di versamento venivano utilizzate da numerose imprese, ma non permettevano al Comitato di svolgere i dovuti controlli e comunicare alle Province i nominativi delle aziende che non pagavano la quota. Un altro cambiamento introdotto dal Comitato riguarda l’aumento della quota, che passa da 20,66 a 30 euro per impresa. Sono invece rimaste invariate le parti aggiuntive relative al parco veicolare e alla capacità di carico dei singoli automezzi, che rappresentano la percentuale maggiore della quota. L’importo andrà pagato entro il 31 dicembre. L’azienda dovrà conservare la ricevuta del pagamento per consentire al Comitato di effettuare i controlli. Di seguito le parti costituenti la quota albo 2013 e le loro misure: a) parte fissa, dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo: 30,00 euro b) parte aggiuntiva relativa al parco veicolare, che si somma alla parte a), con i seguenti importi nella tabella B. c) parte aggiuntiva relativa alla capacità di carico dei veicoli in dotazione (per i mezzi superiori a 6 tonnellate di massa complessiva) che si somma alle parti a) e b), con i seguenti importi nella tabella c.
Così la norma si allinea alla realtà: ormai da 15 anni, con l’avvento massiccio dell’elettronica nei veicoli, un’officina meccanica non può praticamente operare senza avere competenze anche su centraline o circuiti elettrici o elettronici. Con questa motivazione, tra l’altro, è stato stabilito un regime transitorio secondo cui che è attualmente iscritto nelle sezioni meccanica ed elettrauto viene iscritto a quella dei meccatronici. La nuova norma prevede pure aggiornamenti alla formazione, di concerto con le Regioni. Così vengono risolti alcuni nodi del settore, ma è ormai chiaro a tutti, anche ai non addetti ai lavori, che è necessario procedere con una revisione più complessiva
TABELLA B NUMERO VEICOLI
Importo
Da 2 a 5
€ 5,16
Da 6 a 10
€ 10,33
Da 11 a 50
€ 25,82
Da 51 a 100
€ 103,29
Da 101 a 200
€ 258,23
Oltre i 200
€ 516,46
TABELLA C CAPACITA’ DI CARICO
Importo
Per ogni veicolo dotato di € 5,16 capacità di carico con mas. compl. tra 6,001 ed 11,5 ton, nonchè per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6,001 ad 11,5 ton Per ogni veicolo dotato di € 7,75 capacità di carico con mas. compL. tra 11,501 e 26 ton, nonchè per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton Per ogni veicolo dotato di ca- € 10,33 pacità di carico con mas compl. superiore a 26 ton, nonchè per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 ton
della legge 122 del 1992, cercando di dare una importanza maggiore alla qualificazione professionale, indispensabile per operare con successo su veicoli sempre più sofisticati , molto più simili a macchine ad elevato contenuto tecnologico e sempre meno alle automobili così come le abbiamo conosciuto sino a qualche anno fa.
AIRA -------
IMPIANTI E INSTALLAZIONI NOVITA’
Dal 1 novembre in vigore la norma CEI 64-8
Pubblicata nel mese di luglio ed entrata in vigore dal 1 novembre, la settima edizione della “Norma CEI 64-8 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” costituisce il riferimento normativo per la realizzazione degli impianti elettrici secondo la regola dell’arte, seguendo quanto espressamente previsto dalla Legge 186/68 e dal DM 37/08 in merito alla sicurezza degli impianti tecnici degli edifici. Come nella precedente edizione del 2007, anche la nuova norma 64-8 è suddivisa in 7 Parti, ciascuna delle quali è sviluppata in un fascicolo separato. L’edizione è stata rinnovata rispetto ad ogni precedente pubblicazione (CEI 64-8/1 CEI 64-8/2 CEI 648/3 CEI 64-8/4 CEI 64-8/5 CEI 64-8/6 CEI 64-8/7) ed incorpora anche la variante V3. introdotta nel settembre 2011. In particolare vengono specificate quali caratteristiche specifiche devono essere introdotte in fatto di prestazioni, risparmio energetico e comfort abitativo, garantendo una maggiore dotazione di componenti in funzione del livello di complessità prescelto. Le principali novità contenute nella nuova Norma CEI 64-8 possono essere così riassunte: • attenzione particolare alle prescrizioni di compatibilità elettromagnetica dell’impianto nel suo complesso, che permette di salvaguardare il funzionamento di apparecchi per la tecnologia delle comunicazioni e informazioni, sempre più presenti e numerosi negli impianti oggetto della Norma CEI 64-8; aggiornamento degli articoli esistenti relativi agli impianti di terra; • elaborazione di una nuova sezione dedicata agli impianti elettrici per le darsene e destinati ad alimentare le imbarcazioni da diporto; modifica della sezione relativa agli ambienti a maggior rischio in caso di incendio, per renderla congruente con la legislazione nazionale di prevenzione incendi in vigore;
• aggiornamento della sezione dedicata agli impianti elettrici per bagni e docce relativamente agli apparecchi elettrici che possono essere installati (per esempio box-doccia multifunzione); • attenzione alle condizioni che si devono osservare per l’ampliamento di un impianto esistente; • periodicità delle verifiche anche per gli impianti di tipo residenziale; • rafforzamento della parte relativa alle correnti armoniche con alcune integrazioni ad articoli esistenti e soprattutto con uno specifico allegato normativo, completo di esempi di calcolo delle sezioni dei cavi percorsi da correnti con armoniche particolari; per l’esecuzione dei montanti degli edifici residenziali rimando completo alla nuova Norma CEI 0-21:2011 sulle regole di connessione degli utenti in bassa tensione. La CEI 64-8:2012 7a edizione non stravolge la struttura consolidata della norma, ma introduce nuovi allegati e sezioni. Le aggiunte non sono molte: due allegati riguardanti gli impianti di terra ed uno sulla compatibilità elettromagnetica che sostituisce la Guida 64-16. La modifica più evidente è l’accorpamento dell’ ex allegato A della variante V3 nella parte 3 della Norma. Di seguito le principali novità: Prestazioni dell’impianto L’allegato A della V3 diventa l’allegato 3A della nuova Norma. La Norma accoglie parte delle (numerosissime) critiche e aggiorna alcune richieste per i vari livelli. In particolare per il livello 1. Dove il numero tra parentesi quadra indica il numero di punti presa ”Jolly” (per punto presa si intende una scatola con all’interno almeno una presa). In pratica è possibile evitare di predisporre a seconda della metratura, 1,2 o 3 punti presa inutili, a patto che quelli risparmiati vengano utilizzati in altri locali. Tutte le prese TV devono avere accanto almeno una presa energia. Inoltre, almeno una delle prese TV richieste nella Tabella A deve avere accanto una predisposizione (Tubi e scatole) per un totale di 6 prese energia. Se al posto della semplice predisposizione di installa un numero di punti presa equivalente, questi vengono conteggiati al fine del numero minimo di punti presa richiesti nel locale. In questo caso i due punti presa concorrono al numero totale di punti presadell’ambiente. Ad esempio, sono necessari solo altri due
punti presa per raggiungere il livello 1 in un soggiorno di 10 mq. Per la camera da letto è stato scontato un punto presa a ciascun livello, mentre per i locali da bagno ora il secondo punto presa è richiesto solo se è possibile installare la lavatrice. Cabine e locali tecnici Vengono istituite le distanze minime per consentire l’esodo dai locali tecnici al personale impegnato in interventi di manutenzione. Inoltre le porte di qualsiasi apparecchiatura all’interno del locale devono chiudersi nella direzione di evacuazione segnalato. I passaggi devono permettere l’apertura ad almeno 90° delle porte delle apparecchiature o dei pannelli fissati su cardini. Quando il pneumatico emette rumore da rotolamento che rispetta i limiti futuri come da Reg. 661/2009 Quando il pneumatico soddisfa gli attuali limiti della direttiva 2001/43
CONVENZIONE CON VERTEC ITALIA PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI Il DPR n. 462/01 ha posto in capo ai datori di lavoro diversi obblighi concernenti le verifiche degli impianti elettrici al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori definendo un nuovo ‘Regolamento per la Verifica cogente degli impianti elettrici di messa a terra, dei dispositivi di protezione da scariche atmosferiche, degli impianti elettrici installati nei luoghi con pericolo di esplosione”. Allo scopo di regolare i reciproci rapporti inerenti lo svolgimento delle attività di verifica effettuate dall’Organismo Abilitato in favore delle aziende obbligate agli adempimenti previsti dal DPR, CNA Installazione Impianti e VerTec Italia, organismo abilitato dal Ministero per lo Sviluppo Economico ad effettuare le attività ispettive di cui al DPRn.462, hanno sottoscritto un accordo che regolamenta le modalità di svolgimento delle verifiche. Per saperne di più chiedi agli uffici CNA più vicini.
------- ALIMENTARE
ART.62, CONTRATTI SCRITTI E PAGAMENTI CERTI
Dal 24 ottobre nuovi obblighi per le imprese. ll Coordinatore Giorgio Favullo risponde alle domande delle imprese
Quali sono le principali novità introdotte dalla normativa? Dallo scorso 24 ottobre, per le cessioni di prodotti ed agroalimentari la cui consegna avviene in Italia, sono stati introdotti principalmente due obblighi che riguardano tutte le imprese del settore alimentare: obbligo della stesura del contratto scritto e l’obbligo di rispettare i termini di pagamento a 30 gg per le merci deteriorabili ed a 60 gg per quelle non deteriorabili. Quali sono i settori interessati che si dovranno adeguare? Tutte le imprese che effettuano cessioni di prodotti agricoli e alimentari, la cui consegna avviene in Italia. Occorre porre l’attenzione sul profilo territoriale della norma, infatti ad essere rilevanti sono solo le consegne di prodotti avvenute nel territorio italiano e quindi per le esportazioni non c’è alcun obbligo. Ad essere compresi quindi sono tutti i produttori agricoli, agroalimentari, di alimenti lavorati (come carni e vini), nonché ristoranti. Per individuare esattamente i prodotti agricoli e quellialimentari, bisogna fare rispettivamente riferimento all’allegato I di cui all’art. 38, comma 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e all’art. 2 del Reg. CE 178/2002 del 28.01.2002. Cosa cambia materialmente per le imprese? Sostanzialmente i contratti che hanno per oggetto la cessione di prodotti agricoli e alimentari, ad eccezione di quelli conclusi
con il consumatore finale, devono essere obbligatoriamente stipulati in forma scritta e devono contenere a pena di nullità i seguenti elementi: durata del contrattoquantità della merce-caratteristiche del prodotto venduto-prezzo-modalità di consegna-modalità di pagamento. Tuttavia in sostituzione del contratto vero e proprio, gli elementi essenziali appena citati, possono essere indicati nel contratto quadro, negli accordi interprofessionali, negli scambi di comunicazioni e di ordini antecedenti la consegna dei prodotti, negli ordini di acquisto con i quali l’acquirente commissione la consegna dei prodotti, nei documenti di trasporto o di consegna nonché nella fattura. Quando gli elementi essenziali del contratto sono inclusi nel documento di trasporto o di consegna o nella fattura, occorre riportaresugli stessi la seguente dicitura “Assolve gli obblighi di cui all’art. 62 comma 1 del decreto legge 24 gennaio 2012 nr. 1, convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 marzo 2012, nr. 27”. La stipula del contratto vale per tutte le transazioni commerciali? No, sono esclusi da tale disciplina gli imprenditori che conferiscono i prodotti agricoli ed alimentari alle cooperative di cui risultano soci; gli imprenditori che conferiscono i prodotti agricoli ed alimentari alle organizzazioni di produttori di cui sono soci; le cessioni al consumatore finale, inteso come”la persona fisica che acquista
SEDI CNA MASSA - CARRARA PROVINCIALE AVENZA viale G. Galilei, 1/a tel. 0585 85291 fax 0585 857440 e-mail: cna.carrara@cna-ms.it
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i prodotti agricoli e/o alimentari per scopi estranei alla propria attività impreditoriale o professionale eventualmente svolta”; le cessioni di prodotti agricoli e alimentari istantanee, con contestuale consegna e pagamento del prezzo pattuito. In base a quale criterio i tempi di pagamento cambiano? Per quanto riguarda il pagamento del corrispettivo, occorre fare una distinzione: entro 30 gg dalla consegna o dal ritiro dei prodotti o dalle relative fatture per i prodotti deteriorabili ed entro il termine di 60gg per tutte le altre merci. Per prodotti alimentari deteriorabili si intendono i prodotti che rientrano in una delle seguenti categorie: prodotti agricoli, ittici e alimentari preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione non superiore a 60gg; prodotti agricoli, ittici e alimentari sfusi, comprese le erbe e piante aromatiche, anche se posti in involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a trattamenti atti a prolungarne la durabilità per un periodo superiore a 60gg; prodotti a base di carne che presentino le seguenti caratteristiche fisico-chimiche: aW superiore a 0,95 e pH superiore a 5,2 oppure aW superiore a 0,91oppure pH uguale o superiore a 4,5; tutti i tipi di latte. I termini di pagamento decorrono dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. Il cedente deve emettere fattura separata per cessioni di prodotti con termini di pagamento diversi. Diventa fondamentale quindi avere la certezza della data di ricevimento della fattura che può essere provata con la consegna della fattura a mano, l’invio con raccomandata ar e/o a mezzo posta elettronica certificata (PEC) o l’impiego del sistema EDI (elettronic data interchange) o altro mezzo equivalente. In mancanza di certezza circa la data di ricevimento della fattura, per il calcolo degli interessi, si assume, salvo prova contraria, che la medesima coincide con la data di consegna delle merci. I contratti già in essere al 24 ottobre 2012, in relazione ai soli requisiti della forma scritta e degli elementi essenziali che devono essere contenuti nel contratto, devonoessere adeguati entro il 31 dicembre 2012. Le disposizioni che vietano le pratiche commerciali sleali e impongono termini di pagamento a 30/60gg, si applicano automaticamente a tutti i contratti già dal 24 ottobre scorso, anche a quelli preesistenti in assenza di adeguamenti contrattuali.
BANDI -------
CONTRIBUTI Contributi a fondo perduto, tante opportunità per le imprese artigiane della Toscana. Gli interventi, selezionati dai nostri uffici, sono mirati all’acquisto di elementi di innovazione, consulenze e tecnologie, energie rinnovabili, ricerca e sviluppo, occupazione, credito e garanzie, formazione e internazionalizzazione. Abbiamo appositamente scelto quelle opportunità che possono fare al caso delle nostre imprese inserendo solo un estratto del bando. Per informazioni sui Bandi contattare l’Ufficio Sviluppo Economico della CNA.
FONDO TOSCANA INNOVAZIONE La Regione Toscana partecipa insieme alle fondazioni bancarie al Fondo “Toscana Innovazione”, per l’assunzione di partecipazioni al capitale di rischio di imprese. La partecipazione al fondo è attuata nell’ambito della linea di intervento 1.4. a/1) – Ingegneria finanziaria del POR. Si tratta di un intervento (vai al dettaglio nella scheda) che intende contribuire a creare in Toscana un ambiente favorevole al capitale di rischio e che, in questa prospettiva, ha come elemento di forza proprio quello di nascere per iniziativa di attori locali e di vedere il coinvolgimento delle fondazioni di tutte le banche che operano in Toscana. Il Fondo ha unadotazione di 44,4 milione di euro, ed è destinato a pmi nelle fasi iniziali di vita (il cosiddetto early stage – dal seed allo start up ), ma anche ad imprese che già esistono, che vogliono crescere e che decidono di dare vita a nuovi sviluppi industriali. Il Fondo è destinato, in particolare, ad imprese: attive in settori ad alto contenuto tecnologico e/o innovativo, o che stiano sviluppando innovazioni di prodotto o processo; operanti nel territorio della Toscana o che abbiano in programma un investimento finalizzato all’insediamento nella Regione; che propongano progetti con un forte potenziale di crescita ed elevata redditività prospettica. Il fondo interviene su imprese operanti in tutti i settori economici di cui alla classificazione delle attività economiche Ateco 2002, ad esclusione delle seguenti sezioni: A (Agricoltura, caccia e silvicoltura), B (pesca, piscicoltura e servizi connessi), C (Estrazione di minerali), G (Commercio all’ingrosso e aldettaglio), H (Alberghi e ristoranti), L (Amministrazione pubblica), P (Servizi domestici presso famiglie e convivenze), Q (Organizzazioni ed organismi extraterrito10
riali). Gli interventi sono diretti ad acquisire partecipazioni del capitale delle società. La dimensione media delle singole partecipazioni è compresa orientativamente tra un minimo di € 500.000,00 ed un massimo di € 4.500.000,00. La durata dell’investimento è indicativamente compresa tra 3 e 7 anni. Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento dell’anno secondo le modalità indicate da SICI. nella sezione “contattaci” del sito www.fondisici.it con termine ultimo il 31 dicembre 2013.
INTERVENTI DI GARANZIA PER LIQUIDITA’ E PER INVESTIMENTI Destinatari: micro e piccole medie imprese, singole o consorziate, con sede legale nel territorio regionale nei settori Agricoltura, Pesca, industria, Commercio, Turismo, Servizi e Artigianato. Sono fatte salve specifiche esclusioni, oltre a quelle previste dalla normativa comunitaria. Operazioni ammissibili. Il fondo opera per : il consolidamento a medio e lungo termine di crediti a breve termine concessi sotto qualsiasi forma tecnica da istituti di credito diversi da quello finanziatore a condizione che il tasso d’interesse al quale è regolata l’operazione di consolidamento risulti inferiore ai tassi di interesse di ciascuno dei crediti a breve da consolidare; il reintegro di liquidità a fronte di investimenti già effettuati nell’ultimo triennio; il rifinanziamento volto a estinguere finanziamenti a medio e lungo termine già erogati; per gli investimenti e per sottoscrizione di cambiali agrarie e cambiali pesca con le modalità di cui al Piano Agricolo Regionale 2008-2010, relativamente ai settori Agricoltura e Pesca; processi di capitalizzazione dell’impresa, a condizione che, in riferimento all’ultimo bilancio approvato, il patrimonio netto dell’impresa risulti non inferiore al 20% del totale dell’attivo incrementato del valore del finanziamento garantito o controgarantito; garantire il pagamento di stipendi e contributi ai dipendenti, in questo caso non si applica il parametro oneri finanziari/fatturato; per liquidità delle imprese che vantano crediti verso le imprese siderurgiche e verso le imprese fornitrici di imprese siderurgiche in questo caso non si applica il parametro oneri finanziari/fatturato; per la liquidità delle imprese che vantano crediti verso le imprese dell’industria ferroviaria e verso le imprese fornitrici di imprese dell’industria ferroviaria; in questo caso non si applica il parametro oneri finanziari/fatturato; per la
liquidità delle imprese che vantano crediti verso le imprese edili insolventi e verso le imprese fornitrici di imprese edili insolventi che si trovino in una delle seguenti situazioni: fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione volontaria, ristrutturazione del debito. Per la liquidità alle imprese che hanno subito danni a seguito dell’evento alluvionale in Toscana del 2011. Oer gli investimenti effettuati nel territorio della Regione Toscana, compreso il microcredito, ai sensi del Reg. CE 800/08 nei settori industria, commercio,turismo, servizi e artigianato. Sono fatte salve specifiche esclusioni, oltre a quelle previste dalla normativa comunitaria; per gli investimenti effettuati in Toscana nelle aree riconosciute da provvedimento statale o regionale in condizioni di “crisi complessa”. Le richieste di garanzia e controgaranzia possono essere presentate a Fidi Toscana S.p.A. in qualsiasimomento dell’anno fino al 31 ottobre 2018.
CONCESSIONE GARANZIE AGLI INVESTIMENTI DELLE PMI TOSCANE L’avviso pubblico (a valere sulle risorse del POR CReO FESR) ha lo scopo di promuovere nuove forme di ingegneria finanziaria finalizzate alla nascita e allo sviluppo di imprese creative e innovative. Il bando, gestito da Fidi Toscana, è sempre aperto. Possono presentare domanda le imprese di tutti i settori. Il finanziamento dovrà essere utilizzato per concedere garanzie su finanziamenti, su operazioni di locazione finanziaria e su prestiti partecipativi a fronte di progetti di investimento e secondo le modalità previste dai provvedimenti specifici richiamati nella premessa dell’accordo stesso e nel Regolamento. La garanzia è rilasciata da Fidi Toscana ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore all’80% dell’importo di ciascun finanziamento. Nei limiti di tale importo, la garanzia rilasciata copre fino all’80% dell’ammontare dell’esposizione – per capitale e interessi contrattuali di mora – del soggetto finanziatore nei confronti delle PMI, calcolato al sessantesimo giorno successivo alla data di intimazione di pagamento. La controgaranzia è concessa ai garanti in misura non superiore al 90% dell’importo da essi garantito sui finanziamenti concessi alle PMI. L’importo massimo garantito o controgarantito per singola PMI è fissato nella misura pari a 500.000 euro. Le richieste possono essere presentante fino al 31 ottobre 2013.
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INCENTIVI REVETTAZIONE & BREVETTI Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) – Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi - ha promosso un articolato programma di azioni e strumenti a supporto dello sviluppo e della competitività del sistema imprenditoriale – pacchetto innovazione - in linea con
INCENTIVI PER ASSUNZIONE SOGGETTI SVANTAGGIATI Dal 1 giugno 2012 è possibile presentare le domande di contributo da parte di datori di lavoro privati per l’assunzione di soggetti in condizioni di svantaggio sul mercato del lavoro. Le assunzioni sono quelle realizzate a partire dal 1
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le traiettorie di sviluppo tracciate dall’Unione Europea, indicate nella Comunicazione Europa 2020 “Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.Invitalia, per conto del MISE, sostiene lo sviluppo della strategia nazionale in tema di proprietà industriale e brevettuale, attraverso agevolazioni finanziarie per incrementare il numero delle domande di brevetto, tutelare la proprietà industriale, favorire la valorizzazione economica dei brevetti delle micro,piccole e medie imprese (PMI), favorendo lo sviluppo di una strate-
gia dellaloro capacità competitiva.Il Programma “Brevetti+” si articola in due linee di intervento: premi per la brevettazione e per incrementare il numero di domande di brevetto nazionale e l’estensione di brevetti nazionali all’estero; Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti Per potenziare la capacità competitiva delle imprese attraverso la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. Per saperne di più vai suwww.invitalia.it
giugno 2012 fino al 31 dicembre 2013. I soggetti destinatari degli interventi sono: donne over 40 anni disoccupate/inoccupate iscritte al centro per l’impiego con un’anzianità di iscrizione di oltre 6 mesi; persone disoccupate/inoccupate iscritte al centro per l’impiego che abbiano compiuto il 50° anno di età; soggetti diversamente abili ai sensi della L.68/99 iscritti al collocamento mirato; soggetti svantaggiati ai sensi della L. 381/91 iscritti al centro per l’impiego. Per saperne di più
chiedi informazioni nelle sedi CNA.ed entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 31.12.2013.
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NATUROPATIA E DISCIPLINE BIONATURALI, CORSO A MASSA Aperte le iscrizioni al nuovo corso di formazione professionale triennale per operatore delle discipline bionaturali e del benessere promosso da CNA in programma nei prossimi mesi nel nuovo polo formativo “Crea Bellezza e Armonia” in Via Dorsale, 10 (secondo piano). Il percorso formativo triennale è articolato su 1.220 ore di cui 660 in aula/laboratorio, 540 di stage, 20 esami e verifiche. Il corso permette al candidato di ottenere l’attestato e la certificazione degli apprendimenti, pertinenti con la sottosezione “Naturopatia” dell’elenco regionale. Il corso verte sull’insegnamento delle pratiche e delle
tecniche naturali, energetiche, psicosomatiche, artistiche e culturali esercitate per favorire il raggiungimento, il miglioramento e la conservazione del benessere globale della persona; produrre benefici sul piano dell’ottimizzazione delle risorse personali e sociali ponendo al centro l’unicità e la globalità della persona, il dinamismo dell’organismo e la tradizionale fiducia nei metodi naturali. Queste particolari discipline non si prefiggono la cura di specifiche patologie, non sono riconducibili alle attività di cura riabilitazione fisica e psichica della popolazione erogate dal servizio sanitario, né alle at-
tivitàconnesse a qualunque prescrizione di dieta, né alle attività di estetica. Durante il percorso saranno approfondite le medicine complementari, naturopatia, la relazione tra musica, benessere e suoni, educazione al movimento, respirazione consapevole assistita, tecniche di rilassamento, massaggio olistico, shiatsu, yoga, floriterapia di Bach, rebirthing, oltre ad igiene, sicurezza, avvio d’impresa. Per informazioni, consultare l’offerta formativa e iscrizioni contattare il Responsabile Roberto Valle Vallomini al 0585/85291 oppure al 338.6236635, o scrivere una mail a formazione@csa-ms.it o consultare il sito
ADOPRA, 11 ESPERTI AMMINISTRATIVI PRONTI PER IL MONDO DEL LAVORO
no, persino l’autostima imprenditoriale, ma non la voglia di tornare a correre e guardare con ottimismo al futuro. Sui nastri di partenza, pronti per essere arruolati da imprese, associazioni, professionisti e cooperative, da oggi ci sono anche i neo diplomati del progetto Adopra. Giovani e meno giovani, ex Eaton e neo diplomati reduci dalle scuole superiori, con un requisito comune: in cerca di lavoro. Un obiettivo non facile, di questi tempi, che grazie al progettoAdopra li catapulta con gli strumenti giusti e le competenze adeguate nel mercato del lavoro. Promosso dalla Provincia di Massa Carrara attraverso Fondi dell’Unione Europea e realizzato dal capofila Tecnoware Srl insieme a Tk Formazione srl e dal Centro Servizi per l’Artigianato di Cna Massa Carrara, il percorso (900 ore di formazione, 450 stage) ha consentito di “plasmare” 11 nuove figure amministrative “specializzate in operazioni e procedure amministrative” che hanno avuto l’opportunità, attraverso anche lo stage, di
vivere un’esperienza lavorativa che si è poi rivelata, in alcuni casi, determinante (le sedi di stage: Cna, Asmiu, Studio Fabio Piccoli, Ecopell2000, Upa, Conf Servizi, Binova, Biscottifici Piemonte, Studio Sergio Spagnoli). “Un’esperienza – spiega Luca Da Valle, Presidente di Tecnoware – che si è rivelata di fondamentale importanza per alcuni di loro che hanno avuto la possibilità di mettersi da subito in mostra e di ritagliarsi uno spazio all’interno dell’azienda”. I numeri sono molto positivi, come le valutazioni complessive del percorso. “Siamo di fronte a soggetti – ha sottolineato la coordinatrice Martina Talini – già pronti per affrontare il mercato del lavoro”.
In 3 hanno già trovato un impiego, per gli altri 8 è solo una questione di tempo. La crisi ha messo a dura prova il mondo delle imprese, la forza lavoro di cui ha bisogno ogni gior14
Ecco tutti i diplomati: Eleonora Bertolla, Zaira Camiggio, Lorenzo Caluri, Letizia Faconti, Arianna Guidugli, Alessandra Ponzanelli, Simona Pucci, Denise Ratti, Antonella Rescigno, Claudio Zucchini, Romina Tuffarini.
------- FORMAZIONE
LAVORO: SPORTELLO ORIENTAMENTO GRATUITO PER GIOVANI, DISOCCUPATI E CASSAINTEGRATI Sportello di orientamento gratuito per i giovani che lasciano la scuola senza conseguire nessun diploma o qualifica, che hanno appena terminato gli studi e non hanno ancora deciso se continuare con gli studi universitari o lanciarsi nel complicato mondo del lavoro, disoccupati, cassaintegrati, e per chi è “disorientato” da un mercato del lavoro sempre più difficile da decifrare soprattutto in questa fase di congiuntura sfavorevole. Nato con l’obiettivo di aiutare chi è alla ricerca di un lavoro (e di unaprofessione), il nuovo servizio offerto dal Centro Formazione per l’Artigianato (per una consulenza gratuita di orientamento telefona al 0585-852971 oppure scrivi a michela@csa-ms.it) indirizza, valutando competenze, motivazioni e predisposizione, verso percorsi di formazione in grado di garantire maggiori chance lavorative. Per informazioni, consultare l’offerta formativa e iscrizioni contattare il Responsabile Roberto Valle Vallomini al 058585291 oppure al 340 2789382, oscrivere una mail a formazione@csa-ms.it o consultare il sito www-csa-ms.it
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