La Campagna Toscana Numero 2

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PROGETTO MAGGIO-GIUGNO 2011

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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55

Campagna Amica

Piccola Grande Toscana

L’agricoltura che ci mette la faccia: guadagno e soddisfazione

A dieci comuni virtuosi l’Oscar di Coldiretti, Legambiente e Uncem

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Made in Tuscany Intervista a Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana segue a pagina 2

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www.toscana.coldiretti.it LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana Anno XIV n.3/2011

AGRICOLTURA: CRESCONO LE AZIENDE GUIDATE DA GIOVANI

L’EDITORIALE di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana

Vertice di imprenditori under 30 a Roma: Toscana in prima fila Centinaia di imprenditori agricoli toscani under 30 hanno partecipato al vertice organizzato a Roma, nell'auditorium della Musica, da Coldiretti Giovani Impresa. Duemila in tutto i partecipanti: un appuntamento importante che ha visto la Toscana primeggiare con il suo “esercito” capeggiato dalla delegata Francesca Ferrari. Come il resto della penisola, dove complessivamente le attività condotte da giovani agricoltori sono in crescita numerica. Ma non solo. Dallo studio Swg/Coldiretti Giovani Impresa, presentato nell'occasione, emerge che le aziende “green” scommettono di più sull'innovazione e sulla multifunzionalità, offrono maggiore occupazione e garantiscono redditi migliori. La crisi, secondo SWG/Coldiretti Giovani Impresa, non ha fermato insomma la volontà di crescita delle giovani imprese agrico-

le che, anche in questa congiuntura non favorevole, per il 78 per cento ha realizzato investimenti per l'espansione dell'attività o il miglioramento della qualità dei prodotti. Le giovani imprese agricole si caratterizzano per un maggior grado di diversificazione produttiva (31 per cento dei giovani a fronte di una media del 27 per cento), una maggiore capacità di innovare il marketing mix con ben l'87,5 per cento dei giovani che vende direttamente e il 22 per cento che rifornisce i gruppi di acquisto

solidali (GAS). I giovani partecipano al progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana gestendo ad esempio il 30 per cento della più grande rete europea della vendita diretta di Campagna Amica. “Anche in Toscana - ha detto Francesca Ferrari , grazie anche agli interventi previsti dall'atteso “pacchetto giovani” e da altre misure attivate dalla Regione per sostenere la nascita di attività guidate da giovani, si registrano primi importanti segnali di crescita”. I dati positivi

non devono comunque far dimenticare le criticità. “A frenare gli entusiasmi dei tanti giovani che vorrebbero trovare occasioni di lavoro in campagna ci sono - sottolinea Coldiretti Giovani Impresa - i numerosi ostacoli all'ingresso, dal costo dei terreni al credito, ma anche la volatilità dei prezzi che impedisce la programmazione di lungo periodo. Da Coldiretti due aiuti preziosi. Il primo è l'attivazione del progetto per tagliare le intermediazioni e di creare una rete per offrire prodotti

al 100 x 100 italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo, per eliminare i furti che ha subito in questi anni l' agricoltura italiana. Dal furto di identità, al furto di immagine che consente di spacciare per italiano cibo proveniente da chissà quale parte del mondo, al furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Il secondo per “dare credito” ai giovani. Con CreditAgri Italia, il consorzio fidi nazionale promosso dalla Coldiretti, si è messo in piedi un sistema di credito per giovani che pensa in maniera reale ed efficace al ricambio generazionale, valorizzando le idee e non misurando la capacità patrimoniale, che per ragioni oggettive non può appartenere ai giovani”, conclude la delegata toscana.

Un legame più profondo con il territorio, e con quel valore immateriale ed invisibile che rende unici ed inimitabili i nostri prodotti. Questa necessità di ritrovare un legame forte e consapevole Coldiretti l'ha capita prima di tutti. Per rilanciare la nostra agricoltura c'era bisogno di ritrovare le radici della nostra ragione d'essere. La nostra storia, le nostre tradizioni, l'ambiente e perché no, la nostra semplicità. C'era bisogno di riempire i nostri prodotti dell'immagine della campagna toscana, irresistibile e affascinante, che ha conquistato tutti. I nostri mercati di Campagna Amica, i punti vendita accreditati che continuano a crescere in Toscana a ritmi importanti, ne sono la testimonianza. A distanza di due anni dal lancio del nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana siamo qui oggi, come evidenziamo anche nelle pagine del nostro tabloid, a rivendicare un primato.


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Dalla Regione

la campagna TOSCANA

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Qualcuno, in giro per la Toscana, ci sta provando: sfrutta i nostri colori, slogan cromatico della nostra comunicazione di impatto che ci contraddistingue, e persino lo stile del nostri gazebo. Ma non bastano le forme dei gazebi, ne tanto meno un colore evidente, come lo è il nostro, per conquistare un consumatore attento e capace di leggere tra le righe. I nostri mercati non sono replicabili proprio perché dentro la storia di quei gazebo e di quei colori c'è un percorso di tracciabilità e serietà che Coldiretti porta avanti in nome e per conto del consumatore finale. E' anche grazie a questa severità nelle regole che Coldiretti è riuscita a ridare centralità, e con essa dignità, all'agricoltura. Ed in particolare, è riuscita a dare una dignità rinnovata al cibo che la nostra agricoltura sa produrre così bene. La rete dei mercati ha risvegliato la coscienza di cibo sano del consumatore, cambiando le abitudini alimentari della nostra società e riportando, nei piccoli centri, un modello di acquisto cosciente. 60 mercati complessivamente, con le nuove apertura di Cascina, Montemurlo, Massarosa, e l'inaugurazione del primo punto vendita diretta collettivo a San Casciano, sono il segnale di un progetto che funziona grazie ad un sistema di regole e di tracciabilità che non ha eguali. Da una parte c'è il consumatore che ne determina il successo, dall'altra ci sono le aziende agricole, valore essenziale e determinante, che sono alla base del nostro progetto. Il nostro è oggi un ruolo sempre più determinante anche per l'agroindustria che ammette la necessità di rafforzare il legame con il territorio per restare competitiva di fronte ad un mercato che sta vivendo una fase di profonda mutazione. Anche grazie all'agricoltura che ha obbligato tutto un sistema a rivedere regole e prodotti. La nostra, la vosta filiera agricola tutta italiana, è un modello vincente.

MADE IN TUSCANY

Intervista a Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana

Imprese: leggi meno penalizzanti Bandi mirati per incentivare la nascita di imprese giovani e difendere (e promuovere) l'immagine della Toscana nel mondo. No ad una Toscana “sotto vetro”che penalizza le imprese agricole; si ad una Toscana che punta sull'agricoltura e sulla qualità dei prodotti, dell'ambiente e del paesaggio. Ecco gli obiettivi e le intenzioni del Presidente della Regione Enrico Rossi. Presidente come si immagina l'agricoltura toscana tra quattro anni e mezzo? Un'agricoltura che mantenga lo strettissimo legame con il proprio territorio e la propria cultura ma che sappia anche innovarsi e proporre prodotti di alta qualità, frutto del rispetto ambientale, paesaggistico e del lavoro. Una agricoltura che tenga conto non solo delle aree più evolute ma anche di quelle più difficili e

marginali. E' d'accordo su un marchio Made in Tuscany che valorizzi l'origine del prodotto? Sono d'accordo su ogni iniziativa che eviti speculazioni facili e fuorvianti. Nel settore agroalimentare le denominazioni di origine sono una parte molto importante e consolidata del quadro normativo comunitario, e la Toscana è una delle regioni con il numero maggiore di riconoscimenti. Penso però che il consumatore debba essere sempre e comunque informato correttamente delle caratteristiche del prodotto che acquista, compresa ad esempio la provenienza delle materie prime. Come intende riorganizzare le aziende del demanio regionale e le loro attività? Stiamo riorganizzando le strutture regionali e il patrimonio. Il demanio regionale,

che è fra i più estesi d'Italia, può diventare un elemento strategico di rilancio se si pensa, ad esempio, alle funzioni del bosco in termini di difesa del suolo, di possibilità occupazionali e di fonte energetica. Stiamo valutando anche la possibilità di considerare tutte le proprietà regionali, forestali e agricole, anche alla luce del progetto più complessivo che riguarda i giovani e la loro occupazione. Quali strumenti saranno utilizzati per promuovere l'agricoltura e il turismo toscano? Dobbiamo promuovere una immagine della Toscana come una regione dinamica, che guarda con fiducia al futuro e che non intende vivere di rendita. Anche l'agricoltura deve contribuire a dare questo messaggio. La Toscana è stata fra le prime a cogliere le potenzialità del

connubio fra agricoltura e turismo, ma anche qui dobbiamo rinnovarci costantemente, raggiungere nuove tipologie di clienti e mettere a punto nuove strategie di prezzi. Paesaggio e ambiente sono un valore aggiunto per l'immagine della Toscana nel mondo: come intende difendere queste due qualità naturali? Con buone norme e incentivi mirati. Le norme, ad esempio, non devono “mettere sotto vetro” il territorio rurale penalizzando l'impresa agricola ma, allo stesso tempo, devono vietarne un uso scorretto. E' per questa ragione che condividiamo la posizione espressa dalla nuova riforma della PAC che prevede incentivi agli agricoltori per l’importante missione che svolgono. Giovani e Innovazione sono due elementi del suo

ALLEVAMENTO: INCENTIVI PIANI DI FILIERA PER ACQUISTO CAPI IN SELEZIONE Progetti entro il 10 giugno

Anche nel 2011 la Regione Toscana concede contributi per gli allevatori che migliorano la genetica del proprio allevamento con l'acquisto di riproduttori selezionati. Il regime di incentivazione riguarda le più importanti specie allevate: bovini, ovicaprini e bufalini. Per cavalli, asini e suini l'incentivo è riservato alle sole razze toscane autoctone. L'azione viene applicata nell'ambito del cosiddetto “de minimis”: l'importo massimo che ogni impresa può ricevere è limitato a 7.500 euro nell'arco dell'ultimo triennio. La per-

centuale massima del contributo pubblico è del 40% per i riproduttori maschi e del 25% per le femmine; il tutto tenuto conto degli importi massimi di spesa ammissibile definiti dalla Regione per le diverse specie e razze. Il contributo deve essere richiesto dopo l'acquisto, quando l'allevatore è in possesso delle fatture quietanzate e della documentazione sanitaria che accompagna gli animali. Per gli animali acquistati nel corso del 2011, la scadenza è fissata al 20 gennaio 2012. Le domande devono essere presentate tramite la dichiarazione unica aziendale (DUA) sul sistema informatico di ARTEA. Per informazioni rivolgersi agli uffici territoriali del Centro Assistenza Agricola - CAA.

Prorogati al 10 giugno i termini per presentare i progetti preliminari per partecipare ai Piani Integrati di filiera. A comunicarlo è la Regione Toscana che ha spostato il termine per la presentazione dal 16 maggio al 10 giugno. Il bando dei PIF, pubblicato sul Bollettino della Regione, ha una dotazione di 25 milioni di euro che consente di attivare nuovi investimenti per circa 65 - 70 milioni di euro. Quasi la metà delle risorse è riservata al settore dei cereali che ha vissuto, in questi ultimi anni, una fase di particolare difficoltà, ma che ha notevoli margini di sviluppo, considerato la crescente attenzione per pane e pasta interamente “Made in Tuscany”. Sono invece 7 i milioni di euro dedicati alla

programma: quali strumenti saranno utilizzati per favorire la nascita di imprese under 30 e processi innovativi in agricoltura? Soprattutto con le risorse comunitarie dell'attuale Programma di sviluppo rurale. Stiamo mettendo a punto un nuovo pacchetto di interventi per incentivare al massimo lo sviluppo di imprese agricole giovani. Entro quest'anno usciremo con bandi mirati. Nello stesso tempo abbiamo già varato incentivi che facilitano le relazioni fra il mondo della ricerca e gli imprenditori per sperimentare e innovare i processi produttivi e i prodotti delle nostre aziende agricole.

IN BREVE OASI COLDIRETTI

zootecnia (con una riserva di tre milioni di euro per il comparto ovicaprino), e 6 milioni alle altre filiere (vino, olio, florovivaismo e ortofrutta). Considerata la percentuale di contributo prevista dal bando, potranno essere attivati investimenti per circa 60 - 70 milioni di euro. Su http://www.toscana.coldiretti.it alla sezione Progetti Integrati di Filiera, è possibile scaricare la lista delle misure e la documentazione necessaria. Per informazioni contattare la segreteria regionale allo 055-3232571.

LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XIV n. 3 MAGGIO-GIUGNO 2011 Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze- Tel. 055/3245655 - Fax 055/32466- lacampagna.toscana@coldiretti.it - www.toscana.coldiretti.it Ai sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o di invio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

A Covigliaio la prima Area naturale protetta gestita da Coldiretti e Legambiente. Si trovano tra le vette dell'alto Mugello i 650 circa ettari di Oasi che vedono Coldiretti impegnata, per la prima volta, nell'ambito della gestione di un Parco. Un'Oasi destinata a diventare, oltre che simbolo del turismo en plein air, sostenibilità e biodiversità, una risorsa per la comunità grazie alla gestione delle aree coltivate che saranno dedicate a pascoli e prati, coltivazioni foraggere e cerealicole biologiche. All'interno dell'area è presente un bed & breakfast e un agriturismo che utilizzano la biomassa in forma di cippato con caldaie ad alta efficienza. Insalate, zucchine, farro e patate coltivate dai residenti sono vendute direttamente da uno spaccio alimentare.


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Campagna Amica

la campagna

LORO “CI METTONO LA FACCIA” Guadagnano e sono soddisfatti C’è la faccia di Luigi, Marco, Antonio, Susanna, Lorenzo e Fortunato. C’è il loro sorriso dall’altra parte del bancone, sottile confine, l’unico, tra chi produce e chi consuma. Loro ci mettono la faccia, e come tantissimi altri nostro paese, sono alcuni degli imprenditori che hanno aderito al progetto di Campagna Amica. Partecipano agli appuntamenti settimanali dei mercati e accolgono, nelle loro aziende, quello stesso consumatore che incontrano in piazze e strade. E sono felici. Il loro reddito è aumentato, spesso in maniera importante, e in proporzione alla loro soddisfazione personale. Al mercato di Colonna San Marco a Siena, per esempio, “in pochi mesi - analizza Luigi Fanciulli, Presidente dell’Agrimercato - siamo riusciti ad incrementare del 200% le nostre vendite. Alcuni prodotti

hanno aumentato il fatturato anche del 300%”. Lorenzo Baroni, 25 anni, titolare di “Terra Apuana” ha iniziato a produrre la patata di Regnano, che lui stesso ha recuperato dal rischio estinzione, in funzione della

nascita dei mercati in provincia di Massa Carrara. E non perde un colpo: “Ho una potenzialità di circa 1 quintale di patate a settimana, guadagno bene e sono felice. Vendo anche al dettaglio e ora sto cercando di investire sulla produzione di fra-

FILIERA CORTA

gole”. Vende da due anni ai mercati di Grosseto Antonio Ledda, pastore e piccolo produttore caseario, titolare della Ovis: “Da quando partecipo ai mercati rilevo un evidente miglioramento. La mia più

grande soddisfazione - aggiunge - è partecipare agli incontri formativi che facciamo con le scuole: quando i bambini assaggiano la ricotta appena affiorata e dichiarano che da quel momento il loro modo di fare merenda cambierà! Per

FOCUS

Susanna Buracchi de “Lo Scrigno dei Sapori”di Torritta di Siena i punti vendita sono indispensabili. Le piccole imprese da sole non riescono a vendere a prezzi remunerativi i prodotti di alta qualità del territorio. Nei mercati mettiamo la nostra faccia a garanzia dei prodotti. Senza la vendita diretta corriamo il rischio di rimanere strangolati dalla grande distribuzione”. L’altro fattore fondamentale per le imprese agricole è la ritrovata liquidità. “Per le aziende spiega Marco Bonotti di Carrara - è importante avere liquidità per far fronte alle spese giornaliere. E’ una grande cosa. Ma i mercati possono essere anche un veicolo di promozione come nel caso dell’azienda “Le Poiane” nell’Alta Versilia: “Ho avuto - racconta Fortunato Spadero - il 30% in più di ospiti in agriturismo”.

L’OPINIONE

TOSCANA

di Francesco Viaggi - Presidente Coldiretti Grosseto

IL PICCOLO PRIMATO DELLA MAREMMA

Era il 30 aprile del 2009 e, con la grande assemblea del Palalottomatica nasceva il progetto per una Filiera tutta agricola italiana firmata dagli agricoltori. Coldiretti, consapevole del suo ruolo di rappresentante il 70% dell'agricoltura, lanciava la propria sfida. Una scelta ampiamente condivisa tanto dal nostro corpo sociale che dalle famiglie dei consumatori, che all'80 % mostrano di preferire il consumo di prodotti di stagione a Km zero. Nasceva la rete di Campagna Amica, per la costituzione della quale la Maremma si è distinta in termini

di capacità organizzativa in collaborazione - e non in contrasto con il sistema di distribuzione di vicinato. Tanto che i mercati degli agricoltori presenti sul territorio, assieme ai punti vendita di Campagna Amica, hanno immediatamente trovato un loro lusinghiero spazio sia in termini fisici che di mercato. Le ironie, che da qualche parte venivano sollevate nei nostri confronti: l'agricoltura non si risolleva con un pò di bandiere gialle, ben presto si sono trasformate in sincera ammirazione, tanto che adesso, nelle piazze cittadine spuntano anche bandiere di colore diverso dal nostro. La Maremma, che è stata tra le più sollecite ad avviare l'implementazione del progetto economico di Coldiretti, non può che registrare, con soddisfazione, il piccolo primato di avere segnato una via che allo stato è divenuta universalmente percorsa e condivisa.

APERTA A SIENA LA PRIMA EUROFLORA, UNA CAMPAGNA AMICA ANCHE PER I FIORI Al salone di Genova la presentazione dell'indagine: il mostro si chiama “comodity” MACELLERIA A Full immersion di sapori e tradizioni a Siena con la nuova macelleria a Km Zero in via Paolo Frajese a Colonna San Marco. In pochi mesi la macelleria, che si trova a fianco del mercato di Campagna Amica, ha registrato ottimi risultati e le vendite sono in continua crescita. Il progetto, coordinato da Coldiretti, è stato possibile grazie a sei allevatori di bovini di razza Chianina iscritti al Consorzio di tutela del Vitellone bianco dell’Appennino Centrale. Claudio Vallini di Monteroni d'Arbia, Bartolo Conte di Asciano, Roberto Caciorgna di Casole d'Elsa, Giovan Battista Betti di Poggibonsi, Valerio Furlani di Montepulciano e Ivo di

Donato di Castiglion d'Orcia si sono uniti in una cooperativa. “La carne che i consumatori trovano nella nostra macelleria spiega Bartolo Conte, Presidente Cooperativa Agricola Allevatori Senesi di Chianina - proviene solo dai nostri allevamenti e i bovini sono tutti certificati Igp. Un sistema di tutele e garanzie che i consumatori trovano solo da noi e che rendono la chianina, razza autoctona per eccellenza, un mito gastronomico in tutto il mondo”. Aperta tutti i giorni, esclusi domenica e lunedì, la macelleria risponde alle esigenze delle famiglie, dei single e dei buongustai, con alta qualità della carne e prezzi concorrenziali.

Una Campagna Amica anche per la filiera del florovivaismo italiano. Un marchio di garanzia? Perché no: lo chiedono quasi 9 cittadini su 10. Se da un lato Euroflora 2011, il salone che si è tenuto a Genova, ha manifestato tutta la magnificenza e la straordinaria qualità delle produzioni, la biodiversità dei territori e la varietà delle genialità degli artisti dei fiori, dall'altro ha evidenziato, nel corso dell'affollatissimo convegno promosso nella Sala Liguria, difficoltà strutturali e di competitività che stanno minando da anni, ancora prima dell'esplosione ufficiale della crisi, le serre italiane. L'Italia è invasa da fiori stranieri (+18%) - secondo i dati Istat relativi al 2010 soprattutto da rose (+21%) e piante da fiore (+27%) ma è riuscita nel 2010 ad esportare di più rispetto al passato (+11): allora dove sta la verità? La verità sta sicuramente nei difetti strutturali come il caro gasolio, la mancata agevolazione delle accise unita a burocrazia e

concorrenza che logorano, giorno dopo giorno, le aziende, ma “il vero problema si chiama dumping”. E' questo il volto del mostro identificato dal Presidente Sergio Marini durante il suo intervento. Le imprese estere, in particolare cinesi e dei paesi del terzo mondo, vendono ad un prezzo inferiore: l'Italia non può comptere. “E' un libero mercato esagerato - ha spiegato Marini che non ha regole. Le regole le ha solo chi opera all'interno della Comunità. La politica comunitaria non si è mai occupata seriamente di florovivaismo, e lo stesso Psr non ha fatto abbastanza. E'

questo il mostro che ci farà chiudere le aziende; non ci possiamo permettere di far diventare le piante ed i fiori italiani una commodity”. Marini ha puntato il dito contro l'impossibilità di competere ad armi pari ma ha anche offerto delle soluzioni pratiche e percorribili. “Dobbiamo - ha sottolineato - caricare di valori immateriali il prodotto fiore italiano così come abbiamo saputo fare, e bene, per il vino. Il 20% di ogni singola bottiglia è rappresentato dal prodotto, il resto dall'unicità del territorio e dall'immagine. I nostri fiori devono diventare unici, così come lo

è il nostro vino; è questa l'unica strada per garantire un futuro alle nostre imprese”. A dare forza all'interpretazione di Marini l'indagine Swg-Coldiretti presentata a Euroflora: la superiorità del prodotto italiano si manifesta in tutte le principali occasioni di acquisto come il regalo di un mazzo di fiori, l'allestimento di una addobbo floreale per un matrimonio, l'acquisto di una pianta in vaso per la casa. Da qui il lancio di una filiera del florovivaismo italiano così come lo è stato per gli altri prodotti agricoli. “Già oggi il 15% delle aziende che partecipano ai mercati di Campagna Amica - ha spiegato ancora vendono fiori e piante. Costruiamo una filiera agricola anche per i fiori ma occorre eliminare prima egoismo e personalismi. Poi sarà necessaria più organizzazione e più sinergia tra imprese. Non basta più essere bravi imprenditori perché questa globalizzazione è senza regole: rimbocchiamoci le maniche e proviamoci”.


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PICCOLA GRANDE TOSCANA

L’Oscar per 10 Comuni virtuosi

Debutto per l'oscar che valorizza la piccola grande Toscana. In occasione dell'ottava edizione di “Piccola Grande Italia”, la festa nazionale dei piccoli comuni, che, quest'anno è stata dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia, Coldiretti, Legambiente e Uncem hanno introdotto per la prima volta un premio da destinare ai mini-paesi della regione (uno per ogni provincia) che si sono distinti in una delle dieci categorie introdotte dagli organizzatori: un gesto simbolico per valorizzare quelle piccole realtà che con ingegno, entusiasmo,

capacità si sono spese, nel 2010, per difendere e migliorare la loro visibilità, i loro servizi, la qualità della vita dei loro cittadini. Per la categoria Scuola il riconoscimento è andato a Montemignaio (Ar), uno dei comuni che ha realizzato il progetto "Errequadro", finalizzato a mettere in rete telematica le scuole di 10 piccoli comuni montani. Per la categoria Natura (per lo sforzo profuso nella gestione dell'Anpil "Oasi di Covigliaio") il premio è stato assegnato a Firenzuola (Fi), mentre a Capalbio (Gr), che si è impegnato nello snellimento delle

procedure per la realizzazione di piccoli impianti a fonti rinnovabili e di progetti per il risparmio e l'efficienza energetica, il riconoscimento per la Green economy. Premio Welfare per Sassetta (Li), protagonista di un progetto di inclusione sociale per lavoratori immigrati impegnati in un processo di forestazione del territorio. Per la categoria Innovazione a Fabbriche di Vallico (Lu), è stato riconosciuto un impegno straordinario nella messa in opera di strutture e infrastrutture all'avanguardia per il funzionamento della pubblica amministrazio-

TERRANOSTRA

ne. Per la passione con cui ha promosso e fatto conoscere il proprio territorio, legandolo alle tipicità alimentari (festival del miele Dop della Lunigiana, manifestazioni "La castagna racconta" e "Festa del raccolto") e alle evidenze storiche (simposio dedicato alle statue stele), il premio Marketing territoriale lo ha meritato il comune di Licciana Nardi (Ms), mentre per la categoria Prodotti tipici, il riconoscimento è stato attribuito a Lari (Pi), per il modo in cui ha trasformato il suo prodotto tipico - la ciliegia di Lari - in una ricchezza da conoscere,

da far apprezzare (anche con progetti mirati nelle scuole) e da utilizzare come leva per lo sviluppo economico-commerciale e turistico-promozionale. A Cantagallo (Po) il premio Cultura, per le azioni compiute verso la valorizzazione delle eccellenze locali attraverso l'offerta di visite guidate sul territorio, con particolare riferimento alla rocca di Cerbaia. Premio Tradizioni popolari (per le iniziative volte a salvaguardare/valorizzare le antiche tradizioni locali attraverso la creazione del museo delle Genti dell'Appennino, a Rivoreta) al comune di Cutigliano (Pt) mentre il riconoscimento per la Raccolta differenziata a S.Quirico d'Orcia (Si), per la brillante performance messa a segno nel 2010 con il raggiungimento della soglia del 56,64%, un record non solo fra i piccoli comuni locali ma tra tutte le municipalità dell'intera provincia di Siena.

FARINA DOP Dopo un tira e molla lungo cinque anni è ufficiale: la Comunità Europea “riconosce” la farina della Lunigiana Dop. Pubblicato l'11 aprile sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE il regolamento recante il riconoscimento nel registro comunitario della “Farina di Castagne della Lunigiana” come denominazione di origine protetta. Una notizia attesa dal Comitato Promotore Farina di Castagne Dop di cui fanno parte una quindicina di castanicoltori, tra cooperative ed aziende, e tre mulini. La zona di produzione della Dop comprende i comuni di Aulla, Bagnone, Casola, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca e Zeri. Diventano così 60 le tipicità nella Provincia apuana, tra cui due Dop, la Farina e il Miele, oltre alla Doc del Candia e del Vermentino dei Colli di Luni.

FOTOCONCORSO

PROROGA A 360° PER LE PISCINE GIA’ ATTIVE E’ ARRIVATA LA GUIDA 2011 Altri due anni di tempo per l'adeguamento. E' la proroga di cui beneficiano le piscine agrituristiche, in esercizio prima del 20 marzo 2011, tenute ad applicare quanto disposto dalla legge 8/2006 e dal relativo regolamento attuativo, a partire dal 20 marzo 2013. Il parere fornito dall'ufficio legale di Coldiretti, interpellato a fronte di interpretazioni che rischiavano di vanificare lo sforzo sindacale e politico compiuto per ottenere la proroga (introdotta dalla consiglio regionale toscano con l'emendamento apportato alla l.r. n. 10/2011 Manutenzione dell'ordinamento regionale), recita: “La volontà del legislatore è finalizzata a concedere un maggior termine, con riguardo a tutti gli obblighi risultanti dalla legge n. 8 e dal relativo regolamento di attuazione senza alcuna distinzione riferibile alla natura degli adempimenti da porre in essere. Se il legislatore regionale avesse voluto cadenzare in modo differente la tempistica per l'adeguamento agli inter-

venti di tipo gestionale rispetto agli adeguamenti strutturali non avrebbe dovuto utilizzare la formulazione impiegata che risulta onnicomprensiva a qualsiasi disposizione risultante dalla legge n. 8 del 2006 e dal regolamento n. 23/R del 2010”. Coldiretti e Terranostra, forti della consulenza acquisita, promuoveranno un confronto con i referenti della sanità toscana perché sul territorio regionale non si sovrappongano letture giuridiche scorrette o diversificato: cosa che rischia di creare pesanti svantaggi agli imprenditori agrituristici, a poche settimane dall'inizio della stagione estiva e dunque dalla riapertura degli impianti natatori. La proroga non vale per le piscine agrituristiche entrate in funzione per la prima volta dopo il 20 marzo 2011 che devono osservare quanto prescritto dalla legge n. 8/2006 e relativo regolamento attuativo. Per saperne di più è possibile rivolgersi alla segreteria di Terranostra della provincia di appartenenza.

E' in libreria l'edizione 2011 di “Agriturismo Magiare e dormire in agriturismo”. La pubblicazione edita da Terranostra e Campagna Amica con l'Istituto Geografico De Agostini. La guida, che nasce dall'esperienza di un grande gruppo editoriale specializzato in edizioni turistiche, è un ottimo veicolo di promozione. Ben studiato sul piano grafico-contenutistico, il volume, oltre alla descrizione delle strutture suddivise per regioni, contiene un cd con la cartografia stradale aggiornata a diverse scale; la banca dati dei punti di interesse degli agriturismo; le schede descrittive e le fotografie degli oltre 900 esercizi della guida, molto indirizzi per acquisti diretti dal produttore.

Il cd consente, inoltre, il calcolo delle distanze, la ricerca di località per nome e per coordinate, opzioni di zoom per esplorare la mappa. L'interfaccia è amichevole e non richiede l'installazione di software sul computer. Le aziende associate che hanno aderito al editoriale progetto riceveranno gratuitamente due copie della guida al loro indirizzo.

“Invitate i consumatori a partecipare al concorso fotografico lanciato dalla Fondazione Campagna Amica e dal mensile Nuova Ecologia, in collaborazione con Coldiretti e Legambiente, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole”. Coldiretti sollecita gli imprenditori agricoli che fanno vendita diretta a consigliare a chi si avvicina al loro banco a immortalare i volti e i momenti più significativi che si creano ogni giorno all'interno di uno dei 60 mercati di Campagna Amica che si tengono in Toscana. Partecipare al concorso è facile: basta scattare una foto e spedirla per mail o posta ordinaria. In palio un premio gustoso: prodotti alimentari per un valore di 3.500 euro da ritirare direttamente presso i mercati Campagna Amica. Per informazioni: http://www.campagnamica.it


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XII FIERA A DICOMANO: LA ZOOTECNIA SFIDA LA CRISI La zootecnia toscana sfida la crisi. Come? Puntando su qualità, selezione e miglioramento genetico. Segnali importanti, in questa direzione, sono arrivati dall'ultima edizione della Fiera del Maggio dicomanese, l'appuntamento, tra i in più importanti Toscana. Nel corso del convegno “Agricoltura e turismo: un'alleanza contro la crisi”, l'Assessore Regionale all'Agricoltura, Gianni Salvadori ha confermato l'importanza della zootecnia per il territorio toscano e si è reso disponibile “disponibile a seguire e sostenere la sfida del miglioramento genetico”. “Un impegno che come ha ricordato il Presidente di Anacli, Roberto Nocentini deve costituire anche un messaggio per tutti gli allevatori. Oggi, quando parliamo di competitività, ci riferia-

mo ad un prodotto che può garantire una resa, oltre a rispondere alle esigenze del mercato. Un target che può essere raggiunto solo percorrendo la strada della specializzazione, della selezione, a prescindere dalla razza scelta”. Non deve quindi stupire il piccolo miracolo di Dicomano, diventato, in pochi anni, polo di riferimento a livello nazionale, per l'allevamento in selezione dei bovini di razza Limousine.

AVVISO PUBBLICO di divulgazione ed informazione in merito alle opportunità offerte dal bando multimisura per Progetti Integrati di Filiera (PIF) nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana (PSR) 2007-2013 - Reg. CE 1698/2005 BURT n.10 del 09.03.2011 FILIERA ZOOTECNICA - CARNE BOVINA CAPOFILA : COOPERATIVA AGRICOLA FIRENZUOLA s.a.c. L'obiettivo generale del progetto è quello di aumentare la competitività della filiera delle CARNI BOVINE del Mugello. Gli obiettivi specifici dell'iniziativa sono: Contenimento dei costi e razionalizzazione dei sistemi di produzione; Miglioramento della qualità del prodotto; Ammodernamento e miglioramento delle strutture e delle attrezzature necessarie alla filiera; A tal fine sono previsti aiuti per la realizzazione di investimenti ai soggetti che sottoscriveranno con il soggetto capofila un Accordo di filiera; Sono invitati a partecipare: allevatori, trasformatori e/o distributori commerciali Per ulteriori informazioni Tel. 055/8490367 e-mail: caf@centrocarnimugello.it

E’ la razza a cui da dodici anni la Mostra Interprovinciale, a cui hanno partecipato 43 aziende in selezione, tra cui molti giovani allevatori, e all'asta provinciale dei giovani riproduttori, che si è riconfermata avvenimento di grande richiamo a livello nazionale. La quotazione più alta ha raggiunto il valore di 4650 euro; ad aggiudicarsi il capo un'azienda di Viterbo.

RAZZE IN ESTINZIONE, CONTRIBUTI PER ALLEVATORI Non era mai successo. Per la prima volta la pecora massese, tra le razze italiane più radicate e conosciute, originaria del Forno, piccola frazione montana del Comune di Massa, è a rischio estinzione. Citata anche in un'opera di Niccolò Macchiavelli (La vita di Castruccio Castracani da Lucca), le prime tracce di questa particolarissima razza dal manto nero, risalgono addirittura al 1400, la popolazione di femmine riproduttrici è scesa nel 2010 al di sotto dei 10.000

capi; tanto quanto basta per essere inserita, nel 2011, nell'elenco delle razze toscane che stanno vivendo una critica fase numerica. Gli allevatori - 60 nella sola Provincia di Massa Carrara dove ci sono circa 3 mila capi, ma molti sono gli allevamenti anche nel pisano e livornese, nel lucchese e nel pistoiese potranno beneficiare dei contributi messi a disposizione dalla misura 214 - b1 del programma di Sviluppo Rurale della Toscana sulla “Conservazione delle risorse genetiche animali”. Il

contributo - 30 euro a capo - sarà pagato ogni anno, per cinque anni, e può essere erogato solo per i capi iscritti regolarmente al libro genealogico. Ma non c'è solo la pecora massese nell'elenco: le altre razze sono la Bovina Pontremolese, Bovina Garfagnina, Equina Monterufolino, Ovina Pomarancina, Ovina Garfagnina Bianca, Bovina Pisana, Bovina Calvana, Bovina Maremmana, Bovina Romagnola, Suina Cinta Senese, Equina “Maremmano”, Equina “Cavallo Appenninico”, Ovina Appenninica, Ovina Zerasca e Asinina Amiatino. Gli allevatori possono presentare le domande per usufruire dei contributi fino al 30 giugno. Stesso termine per le domande annuali di pagamento che devono essere presentate dalle imprese ammesse al regime di aiuto sui bandi degli anni 2008, 2009 e 2010. Per informazioni contattare gli uffici Coldiretti o dell'Associazione Allevatori.


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AGRICOLTURA & FINANZIAMENTI

SCADENZE

Servizi

I vantaggi offerti da CreditAgri Toscana Per far fronte alle infinite necessità che si presentano in azienda gli imprenditori sono spesso costretti a ricorrere a mutui e finanziamenti. Ma orientarsi nel panorama bancario non è certo facile e sovente farlo da soli non è neppure conveniente. Chi ha necessità di contrarre prestiti può rivolgersi a CreditAgri. La società di mediazione creditizia di Coldiretti infatti ha la possibilità di offrire interessanti opportunità economiche. Un esempio? Supponiamo che un'azienda debba dotarsi di attrezzature e macchinari per l'acquisto necessiti di un finanziamento

dell'importo di 50 mila euro, da rimettere in 20 rate trimestrali. Senza l'intervento di CreditAgri, l'imprenditore pagherà interessi per un totale di 5.275 euro, con l'intervento della società di mediazione creditizia soltanto 3.345 euro. Il vantaggio nasce dal fatto che CreditAgri può avvalersi di un ventaglio di convenzioni siglate con i principali istituti bancari sia a livello nazionale che locale, dal fatto che l'imprenditore è sollevato dall'onere di dover predisporre la documentazione da presentare alla banca per ottenere il finanziamento, compresa la

redazione del business-plan. Tutto ciò contribuisce ad abbattere il tasso di interesse e le spese di istruttoria richieste dall'istituto che eroga il prestito. I risparmio è evidente e risulta chiaramente dal prospetto che riportiamo, dove, a fronte dello stesso importo richiesto, l'imprenditore, grazie all'intervento di CreditAgri, può arrivare a risparmiare quasi 2.000 euro. La società opera su tutto il territorio regionale: la sua sede è presso gli uffici zona di Coldiretti. Per saperne di più scrivi a creditagri.toscana@coldiretti.it

Finanziamenti SENZA intervento CREDITAGRI

Finanziamenti CON intervento CREDITAGRI

Importo finanziato € 50.000,00

Importo finanziato € 50.000,00

Durata: 60 mesi

Durata: 60 mesi

Tasso debitore EURIBOR 3 mesi + SPREAD 2,50%

Tasso debitore EURIBOR 3 mesi + SPREAD 1,10%

Spese istruttoria 1,00% sull’importo finanziato pari a € 500,00

Spese istruttoria 0,25% sull’importo finanziato pari a € 125,00

Totale interessi da pagare Totale interessi da pagare nel periodo € 5.275,00 nel periodo € 3.345,00 Risparmio complessivo CON l’intervento di CreditAgri Toscana € 2.305,00

L’ESPERTO RISPONDE

di Daniele Vigni - Responsabile Epaca Arezzo

Invalidità civile: con Epaca iter più semplice La Costituzione garantisce al cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere, il diritto al mantenimento e all‚assistenza sociale. Lo status di invalido civile deve essere accertato attraverso una visita medico-legale. I Soggetti di età compresa tra i 18 e 65 anni di età, affetti da minorazioni congenite o acquisite con grado di invalidità inferiore al 74%, ma almeno del 34%, hanno diritto solo a prestazioni di carattere socio-assistenziale, quali, ad esempio, le prestazioni protesiche e ortopediche (soglia minima 34% d’invalidità); l‚iscrizione alle liste speciali per il collocamento (soglia minima 46% d‚invalidità). Per gli invalidi con grado di invalidità superiore al 67% il diritto all'esenzione dal ticket (ricevono gratuitamente le prestazioni specialistiche previste dal nomenclatore delle prestazioni specialistiche ambulatoriali). Per il riconoscimento delle prestazioni economiche si richiede, invece un grado di invalidità di almeno il 74% per il diritto all‚assegno mensile di assistenza. Per la pensione di inabilità si richiede il 100%. L‚indennità di accompagnamento è invece riconosciuta ad un soggetto non deambulante o non autosufficiente, mentre per l‚indennità di frequenza è conces-

sa ad un soggetto minore di anni 18 in condizioni di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età. I cittadini con età superiore ai 65 anni possono chiedere il riconoscimento dello stato invalidante ai soli fini dell‚assistenza socio-sanitaria e dell‚indennità di accompagnamento, quando abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età. Fatta chiarezza su requisiti e percentuali per il riconoscimento, chi deve presentare la domanda? E‚ la persona portatrice di disabilità, che intende usufruire dei benefici, che deve presentare domanda all‚INPS tramite il patronato Epaca, accompagnata dalla certificazione medica nella quale il medico curante evidenzi tutte le patologie. Una volta riconosciuto il requisito sanitario, le provvidenze economiche vengono erogate a seguito di ulteriori accertamenti cosiddetti socio-economici. Epaca assiste, anche in questa fase, il cittadino gratuitamente. La prestazione economica erogata dall‚INPS, con decorrenza dal 1° giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda, fatto salvo il caso in cui la commissione medica non disponga per una data successiva a quella della domanda. Sussiste anche la possibilità di fare ricorso in giudizio avverso l‚Inps, riconosciuto come unico Ente legittimato passivo, entro 180 giorni - a pena di decadenza dalla notifica del verbale sanitario. Per avere maggiori informazioni recati allo sportello Epaca più vicino.

FISCALI 16 Giugno - ICI Scade il termine per il pagamento del primo acconto ICI per l’anno 2011.

16 Giugno - Modello UNICO Società (NON soggette a Studio di settore) Scade il termine per il versamento delle imposte a saldo anno 2010, primo acconto 2011 e Diritto Annuale di Iscrizione in Camera di Commercio; con una piccola maggiorazione del 0,40 %, è possibile effettuare il pagamento comunque entro il 18 luglio.

20 Giugno - Mod. 730/2011 Scade il termine per la presentazione ai Caf, da parte di pensionati e lavoratori dipendenti, della documentazione necessaria per l'elaborazione del Modello 730.

6 Luglio - Modello UNICO Persone Fisiche e Società soggette a Studio di settore Scade il termine per il versamento delle imposte a saldo anno 2010, primo acconto 2011 e Diritto Annuale di Iscrizione in Camera di Commercio; con una piccola maggiorazione del 0,40 %, è possibile effettuare il pagamento comunque entro il 5 agosto.

25 Luglio - INTRA Scade il termine per l’invio telematico dei Modelli INTRA relativi agli acquisti e vendite verso paesi UE effettuati nel secondo trimestre 2011.

22 Agosto - IVA Scade il termine per il versamento IVA relativa al secondo trimestre 2011.

TECNICHE 10 Giugno Piani Integrati Filiera.

PREVIDENZIALI 16 Luglio Pagamento contributi lavoratori autonomi

16 Settembre Pagamento contributi lavoratori autonomi


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Informazioni Utili

FORMAZIONE: C'E' ANCHE “ERBOFF” Coltivare e trasformare le piante officinali: aperte le iscrizioni a “Erboff”, il corso di formazione promosso dal Centro Assistenza Imprese, della durata di 32 ore, che si terrà a Firenze presso l'aula di Centro Assistenza, in Via della Villa Demidoff, 64/D. Il percorso formativo partirà al raggiungimento del numero minimo degli iscritti. Il corso (a pagamento) è mirato a fornire competenze base per la coltivazione,

nozioni di farmacognosia ed erboristeria, botanica, tempo balsamico, metaboliti e principi attivi; conoscenza delle specie più comuni come lavanda, rosmarino, timo, calendula e iris passando per i percorsi di trasformazione, condizionamento, essiccamento, distillazione, taglio e conservazione fino ai possibili “ruoli” delle piante officinali nella azienda agricola, agrituristica e nella fattoria didattica. “Erboff” è uno dei tanti corsi attivati periodicamente dal

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Centro Assistenza a livello provinciale. Sono in fase di organizzazione corsi per ottenere il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale come previsto dalla L.R. 45/2007, meglio conosciuto come IAP; corsi Haccp per alimentaristi in sostituzione dell'ex libretto sanitario; corsi periodici per “Responsabile Servizio Prevenzione e protezione” all'interno della propria azienda; corsi di primo soccorso e pronto soccorso aziendale obbligatori per tutte le imprese costituite in forma di società o con dipendenti e addetti antincendio a rischio basso e medio, che si propone di formare ed addestrare sulla genesi e lo sviluppo degli incendi, sui principi prevenzionistici e protezionistici e sull'utilizzo dei mezzi di estinzione portatili. Gli interessati possono scaricare la scheda di adesione sul sito www.toscana.coldiretti.it oppure possono scrivere a caict.toscana.formazione@coldiretti.it. Per info 055-32357213.

Bacheca

"SOCIETÀ AGRICOLA MONDEGGI LAPPEGGI S.R.L. IN LIQUIDAZIONE" CON SEDE IN BAGNO A RIPOLI (FI) VIA DI MONDEGGI, 7 ESTRATTO DEL BANDO PER L'AFFITTO DI FONDO RUSTICO, AI SENSI DELL'ART. 45 LEGGE 3 MAGGIO 1982 N. 203, UBICATO NEL COMUNE DI BAGNO A RIPOLI (FI) MEDIANTE PROCEDURA APERTA CON CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE DEL PREZZO PIU' ALTO. La “Società Agricola Mondeggi Lappeggi S.r.l. in liquidazione” ha indetto un bando, scaricabile dal sito internet della Provincia di Firenze (www.provincia.fi.it), per l'affitto, nel Comune di Bagno a Ripoli (FI), di un fondo rustico e di alcuni immobili funzionali per l'esercizio dell'attività agricola, per la durata di 15 anni. Sui terreni concessi in affitto insistono vigneti specializzati, oliveti e seminativi. Le informazioni relative ai beni concessi in affitto e per partecipare alla gara sono indicate nel bando. Ulteriori informazioni presso il Liquidatore Dott. Giano Giani, con studio in Empoli Via Piave n. 64 - Tel 0571/82376, Fax 0571/82117. Il Liquidatore Dott. Giano Giani


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