La Campagna Toscana

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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55

La prima Bottega di Campagna Amica Taglio del nastro a Poggibonsi a pagina 3

Caccia e agricoltura

La Toscana della originalità

Intervista all’On. Monica Faenzi

Consegnati gli Oscar Green 2011

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www.toscana.coldiretti.it LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana Anno XIV n.5/2011

VINO E OLIO: CHE PAZZA STAGIONE!

L’EDITORIALE di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana

Le anomalie climatiche stravolgono tempi di raccolta e quantità Questo pazzo, pazzo clima! E allora tutti con il naso all'insù, a zappingare sui canali meteo e ad aspettare un qualche segnale dai bollettini per partire. Ma quando? Il calendario agricolo stravolto. I meccanismi oliati da generazioni da registrare nuovamente. Prima è toccato alla vendemmia, prematura, anche se non troppo in Toscana. Poi alle olive, accompagnate prima da un cauto ottimismo, poi dalla crudezza delle prime stime tattili. A contribuire sono tornati, un po' ovunque, anche gli attacchi della mosca; spauracchio domabile con accortezza e prevenzione. Toccherà prima alle imprese olivicole della zone di costa raccogliere, per passare progressivamente all'interno intorno alla metà ottobre. Questione di clima si dirà. Ancora una volta. Il 2011 è l'anno delle anomalie climatiche. Così lo ricorderemo. Pioggia assente nel momento clou della maturazione, seconda quindicina di agosto, quando storicamente le temperature si abbassano e le nuvole lasciano andare qualche sana goccia “ingrassante”. Invece? Non piove, anzi, le temperature schizzano verso l'alto.

L'anomalia diventa stress idrico. La densità sulla piovosità rappresenta, con i suoi classici colori - celeste, blu, blu scuro e rosso quando l'acqua è un miraggio quello che è successo in Toscana in questi mesi. La mappa dice: rosso, molto rosso, per tutta l'estate. Normale in verità nel mese di luglio. Al limite dell'etichetta siccità ad agosto: 15 mm di pioggia contro un dato medio di 65 mm del 2011. Idem nell'incipit di settembre. Ma allora che stagione sarà per i due prodotti simbolo della Toscana: vino e olio? Partiamo dal vino. In previsione si metteranno in cantina

3,5-3,6 milioni di quintali di uva tra DOCG (55% produzione totale), DOC (13%), IGT (25%) e vini privi di riferimenti all'origine (7%), quando la media nel quinquennio 20062010 era stata di circa

4,1 milioni. Era dal 2005 che non si presentava un'annata così … magra. Ed anche qui, c'è lo zampino del clima. Iniziata con le precoci uve bianche (Chardonnay. Pinot, Sauvignon) dopo ferragosto in Maremma e il 25 nelle altre zone, si è passati poi alle uve rosse, come il Merlot, nei primi giorni di settembre. E' toccato infine alle uve a bacca rossa di Bolgheri e del Morellino di Scansano, e a quelle a bacca bianca di San Gimignano per la produzione della Vernaccia. A Chianti, Chianti Classico e quelle per la produzione del Carmignano, del Vino Nobile di Montepulciano e del Brunello di Montalcino si è arrivati a metà settembre. Si, è andata proprio cosi. Olio Igp, Dop, extravergine: l'importante è che sia italiano. Meglio

ancora toscano. Ma non sarà un'annata da incorniciare per quantità, elemento fisiologicamente comprensibile dopo due grandi stagioni consecutive. Non è andata, e non andrà, diversamente per la stagione dell'oro verde. Complessivamente si produrranno intorno ai 19 milioni di kg tra extravergine, Igp e Dop, di cui 4 milioni certificati, con un calo di produzione del 30%. Decisamente meno rispetto a quanto preventivato dagli esperti. In definitiva, per vino e olio sarà una stagione all'insegna della qualità, elemento distintivo dei nostri prodotti di punta che fortunatamente non mancherà, un po' meno della quantità. Il clima si dirà ancora. Ma del resto lo hanno sempre saputo anche i nostri nonni: “Acqua d'agosto, matura l'olio e il mosto”.

Expo Rurale è per l'agricoltura toscana un punto di partenza importante ma anche, per certi versi, un punto di arrivo. Un punto di partenza perché ha inaugurato una nuova stagione per l'agricoltura toscana, avvicinando la campagna e i suoi prodotti alla città, Firenze in questo caso, riaffermando, se ancora ce n'era di bisogno, la centralità del cibo - e quindi dell'agricoltura per le famiglie. C'è sempre più bisogno di conoscere ciò che mettiamo dentro il piatto ogni giorno. Il consumatore ha imparato a leggere, ad informarsi, a capire l'inganno. Un punto di arrivo perché traduce la filosofia dei mercati di Campagna Amica, del rapporto diretto tra chi produce e chi consuma. L’iniziativa ha contribuito a promuovere, valorizzare e rafforzare quella che è la nostra filosofia e il nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana. Trasparenza, etichettaura, stagionalità, qualità: valori di cui siamo ogni giorno protagonisti. Non solo km zero, non senza km zero. Ora, che la consapevo-


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Dalla Regione

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lezza del nostro ruolo, per la società e l'economia, è stata nuovamente acquisita, serve uno scatto in avanti da parte del sistema impresa. Serve un contratto di rete tra chi produce - le imprese agricole, noi - e chi trasforma per diventare assoluti artefici del nostro destino. In prima persona. Dobbiamo riappropiarci del controllo del mercato, viverlo, presidiarlo, e non permettere che sia viceversa. In questi anni è successo proprio questo: il mercato ha inciso pesantemente sulle nostre decisioni e sulle nostre strategie. Ci siamo lasciati manovrare, controllare. Abbiamo permesso che il mercato facesse il prezzo, per certi versi lo imponesse; dettasse i nostri tempi entrando nelle nostre aziende. L'esperienza del km zero, e quindi, dei nostri mercati di Campagna Amica, della vendita diretta e delle Botteghe che presto presidieranno molte città anche della Toscana, ci ha insegnato che siamo noi, in quella precisa situazione, in quel preciso momento, con le nostre facce e i nostri prodotti, a controllare il mercato e a decidere a quanto e come vendere un prodotto. L'obiettivo è quello ora di tradurre, su una scala decisamente più ampia, la stessa filosofia di vendita mantenendo, e questo è un altro aspetto fondamentale, ciascuno le proprie individualità e peculiarità. Sono necessarie strategie di marketing e promozione congiunte, bisogna centralizzare funzioni e ruoli per distribuire costi e sforzi, e una forte sinergia tra imprese e trasformatori per colmare un gap dimensionale ed economico che contraddistingue il nostro comparto. Riappropiamoci del mercato. Riprendiamoci il Made in Tuscany. E' una sfida alla nostra portata.

CACCIA E AGRICOLTURA

Intervista all’On. Monica Faenzi

Aziende a difesa della biodiversità Al via una nuova stagione venatoria in Toscana. Sullo sfondo, dalla Lunigiana al Mugello, dalla Versilia alla Maremma, il fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica all'agricoltura e agli allevamenti. Paese che vaI l'emergenza è sempre la stessa. Cinghiali, storni, mufloni, lupi sono fuori controllo e le misure fino qui attivate, sembrano non bastare. Nasce proprio con questo obiettivo - conoscere per elaborare interventi opportuni ed efficaci - l'indagine sui danni causati dalla fauna selvatica che ha visto protagonista l'ex Sindaco di Castiglione della Pescaia, la Parlamentare del Pdl Monica Faenzi. La Faenzi è stata relatrice dell'indagine della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. L'indagine nasce dall'esasperazione di un fenomeno che riguarda principalmente il mondo agricolo: quali interventi, alla luce dei risultati dell'indagine, possono contribuire al riequilibrio tra agricoltura e fauna selvatica?

E' opportuno definire le aree territoriali da considerarsi non vocate alla presenza del cinghiale, attuare piani di controllo e contenimento delle popolazioni da attuarsi in queste aree con catture e abbattimenti mirati, volti all'obiettivo irrinunciabile di limitare al minimo il numero di animali presenti in quelle aree, al fine di salvare i nostri allevamenti. Cinghiali, storni e nutrie sono le principali specie colpevoli dei 2,2 milioni di danni secondo l'Ispra: abbattimenti, stop alle immissioni sono misure sufficienti, ma quale può essere invece il ruolo dell'agricoltore? Credo che le istituzioni pubbliche competenti per la gestione della fauna selvatica potrebbero stipulare convenzioni con le aziende agricole per la realizzazione di interventi finalizzati anche alla conservazione della biodiversità. Il coinvolgimento delle aziende agricole dovrebbe, in questo caso, configurarsi come una prestazione di servizi

alla pubblica amministrazione competente nella gestione faunistica e prevedere pertanto anche un compenso economico, che può essere recuperato dalla riduzione della spesa per gli indennizzi dei danni. La burocrazia scoraggia però gli agricoltori con il risultato che i danni realmente subiti sono inferiori ai danni effettivamente denunciati. Quale può essere la strada da percorrere? Si potrebbe prevedere un sistema di misure di prevenzione dei danni incentivando le imprese agricole con un adeguato regime di sostegno nonché rivedere il sistema di accertamento e risarcimento dei danni affinché, oltre a garantire un completo reintegro della perdita di reddito per l'agricoltore, siano coperti non solo i danni da lupo o cinghiale, ma anche quelli causati da ibridi. Inoltre, si potrebbe istituire un sistema per la copertura dei danni tramite l'istituzione di un'apposita sezione del Fondo

di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Mondo venatorio, ambientale ed agricolo: come possono coesistere interessi ed esigenze diverse? E' possibile. Ci siamo accorti in XIII Commissione che pur nella diversità delle posizioni espresse dai vari soggetti che abbiamo ascoltato, e che avevano interessi spesso contrapposti, è risultata evidente la volontà comune di rinnovare alcuni principi della pianificazione faunistico-venatoria del territorio e della programmazione dell'attività venatoria, adeguandoli ai recenti orientamenti di politica agricola comunitaria. Cosa ne pensa della legge regionale sulla caccia della Toscana? La riforma della caccia ha permesso di sparare di più in Toscana, senza reali contromisure per tutelare la fauna e senza risolvere il problema dei danni da fauna selvatica. Mi hanno accusato di non amare

PIANI DI FILIERA: CONCLUSO IL PRIMO BANDO Progetti per 25 milioni di Euro C'è il progetto dell'azienda vivaistica di Sandro Bruschi, socia di Coldiretti di Pistoia, in cima alla lista della gradel Bando duatoria Multimisura per i Progetti Integrati di Filiera. Il progetto prevede l'utilizzo delle sanse esauste nel vivaismo attraverso un accordo di filiera fra vivaio e frantoio. Nel gruppo filiere zootecniche si è piazzato al primo posto il Caseificio Sociale di Manciano, per il settore ovicaprino, e poco distante la Cooperativa Agricola di Firenzuola, per il settore bovino, che vede anche il Consorzio Agrario di Firenze partner. Nel gruppo filiera cereali e proteaginose protagonista indiscusso il

gli animali, e di volere l'abbattimento dei lupi, ma la verità è che a me non piace affatto uccidere gli animali. Dico solo ai tanto premurosi animalisti che bisogna essere realisti e mai ipocriti: non esistono animali di serie A e di serie B, il lupo ha diritto di vivere quanto i greggi di pecore o di agnelli, che vengono invece sistematicamente sterminati da questi animali rovinando le nostre aziende. Serve una regolamentazione legislativa specifica. A proposito, l'obiettivo conoscitivo dell'indagine si tradurrà anche in una proposta di legge? E' chiaro, anzi, abbiamo già pronta la bozza del progetto di legge elaborata dalla Commissione proprio sulla base dell'indagine effettuata. Contiamo di portare il progetto in aula entro breve tempo.

IN BREVE PIF: ALTRI 15 MILIONI PRONTI

Consorzio Agrario di Siena che partecipa al progetto di Newcopan srl e vede finanziato anche il Pif in cui è capofila per la valorizzazione della “Pasta dei Coltivatori Toscani”. Come già anticipato nel precedente numero de La Campagna Toscana erano 21 i progetti presentati per un totale di

25 milioni di euro (60 milioni gli investimenti attivati). 13 i progetti ammessi e finanziati integralmente, 2 parzialmente mentre 1 non è stato finanziato per carenza di risorse. 5 non sono stati ammessi. Dal 15 settembre è già possibile, per i partecipanti diretti e per i capofila del progetto, pre-

sentare le domande su ogni singola misura prenotata e poter così dare il via ai lavori. L'obiettivo è quello di mettere in condizioni le imprese di rendere immediatamente efficaci le risorse a disposizione. Per informazioni contattare la segreteria regionale allo 0553232571.

LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XIV n. 5 SETTEMBRE-OTTOBRE 2011 Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze- Tel. 055/3245655 - Fax 055/32466- lacampagna.toscana@coldiretti.it - www.toscana.coldiretti.it Ai sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o di invio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Atteso a novembre il nuovo bando per i Piani Integrati di Filiera Altri 15 milioni di euro sono pronti per essere destinati alla seconda edizione dei Piani Integrati di Filiera. Lo ha promesso la Regione Toscana, accogliendo la richiesta di Coldiretti, per riaprire, tra ottobre e novembre, i termini per presentare i progetti. Particolare attenzione, in questa nuova edizione, sarà dedicata ai progetti legati alla filiera dell'ortofrutta e dell'olio, due settori cardine dell'economia toscana. Il bando dei PIF sarà pubblicato sul Bollettino della Regione. Su www.toscana.coldiretti.it, alla sezione Progetti Integrati di Filiera, sarà pubblicata la documentazione. Per informazioni contattare la segreteria regionale allo 055-3232571


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Campagna Amica

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A POGGIBONSI LA PRIMA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA Cresce la grande rete di vendita diretta toscana La rete di Campagna Amica cresce e aggiunge un nuovo importante tassello: dopo i mercati e i punti Campagna Amica, dove gli imprenditori agricoli vendono direttamente, arrivano le Botteghe, negozi che commercializzano solo prodotti, rigorosamente made in Italy, acquistati direttamente dal Consorzio Produttori Agricoli di Campagna Amica. La Toscana conquista un primato, tenendo a battesimo la prima Bottega d'Italia, che ha aperto i battenti il 10 settembre all'Enopolio di Poggibonsi, nei locali del Consorzio Agrario di Siena, il suo gestore. “Questo nuovo e moderno canale commerciale di vendita diretta dei prodotti agroalimentari - spiega Fausto Ligas, Presidente Coldiretti Siena rappresenta una importante

opportunità per i consumatori e i produttori agricoli, perchè si affianca alla Grande distribuzione e ai negozi di prossimità. La Bottega di Campagna Amica - continua Ligas - svolge un importante ruolo sociale ed economico, restituisce competitività alle imprese agricole, contribuisce a valorizzare diversità, esclusività e unicità al territorio e alla tradizione senese”. La Bottega di Campagna Amica rientra nel progetto di difesa dell'italianità e della qualità, che Coldiretti sta portando avanti da anni. Nel 2010, infatti, sono saliti a 705 i mercati degli agricoltori di Campagna Amica presenti nella penisola: di questi 68 si trovano in Toscana, distribuiti nelle varie province. Ai mercati si aggiungono i punti Campagna Amica: punti in vendita diret-

FILIERA CORTA

ta aperti presso le aziende agricole e agrituristiche accreditate. Una vera e propria rete che nella nostra regione conta quasi 400 realtà. Risultati positivi che hanno spinto Coldiretti a siglare anche accordi con la Gdo per volumi consistenti e a creare

società di scopo che vedono tra i protagonisti i Consorzi Agrari, con i quali a livello nazionale sono già operative società per la distribuzione di cereali, olio, ortofrutta ed energia. “Gli agricoltori senesi, grazie a questo nuovo pro-

FOCUS

getto, hanno uno strumento in più per vendere al prezzo giusto e concordato - spiega Volpone, Massimiliano Direttore Coldiretti Siena - E anche i consumatori potranno finalmente beneficiare dei vantaggi offerti dall'intera

Nella foto il taglio del nastro del Sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri gamma di prodotti italiani La Bottega di Poggibonsi, garantiti al cento per cento forte del consolidato marchio dagli agricoltori, con le inter- Campagna Amica, ha debutmediazioni dal campo alla tato con successo: molte le tavola ridotte al minimo”. Il persone che hanno parteciformat delle Botteghe, unico pato all'inaugurazione, tra cui in tutto il territorio nazionale, l'onorevole Susanna Cenni, consente di acquistare solo l'assessore all'agricoltura della prodotti degli agricoltori ita- Regione Toscana Gianni liani: vino, olio, salumi, conser- Salvadori, il sindaco di ve, verdure e molto altro Poggibonsi Lucia Coccheri e ancora, compresa anche la Toni De Amicis direttore famosa “quarta gamma”, cioè i nazionale della Fondazione freschi pronti per il consumo. Campagna Amica.

CONSORZIO PRODUTTORI LE MANI DELLA MAFIA SUL MADE IN ITALY Sono aperte le adesioni In Toscana entro la fine dell'anno saranno almeno una ventina le Botteghe di Campagna Amica, punti vendita per la commercializzazione del Made in Italy garantito direttamente dagli agricoltori. Con l'iniziativa di Poggibonsi decolla la costruzione della rete destinata ad ampliarsi e a diventare il punto di riferimento per i consumatori, che chiedono qualità e certezza dell'origine di ciò che mettono nel piatto, a prezzi giusti. Ma soprattutto un'occasione importante per i produttori agricoli che, attraverso le Botteghe, possono trovare un nuovo sbocco di mercato: un nuovo modo di vendere con un riconoscimento economico adeguato. Le imprese agricole, le cooperative e i consorzi di prodotto possono diventare infatti i fornitori delle Botteghe. Il percorso è

semplice. Basta accreditarsi a Fondazione Campagna Amica e aderire al Consorzio Produttori: con questo si acquisisce il diritto a conferire il proprio prodotto all'interno della prima grande catena di Botteghe con il brand Campagna Amica. La catena toscana, avviata con il debutto in terra senese, presto si ingrandirà con le inaugurazioni di realtà analoghe. Prossime aperture: Orbetello, Firenzuola e Pisa, seguite a stretto giro da Viareggio e Grosseto. L'agricoltura si sta dotando del suo moderno ed innovativo canale commerciale di vendita diretto; l'obiettivo è di creare una rete organizzata per riportare reddito agli agricoltori, contrastando l'insostenibile furto di identità e di valore che subiscono i prodotti nel passaggio dal campo alla tavola.

A Livorno presentato il 1° Rapporto sulle Agromafie Latte, formaggio, prosciutto, pasta, olio e molti dei prodotti della dieta mediterranea che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole provengono da vere e proprie attività criminali. Si chiama agromafia e nel nostro paese è un “fenomeno in crescita” come dimostrano le stime: 12,5 miliardi di euro di fatturato all'anno mentre le falsificazioni del marchio Made in Italy nel mondo (Italian sounding) produce un danno alla nostra economia per 60 miliardi di euro. Occhio quindi a cosa mettiamo nel piatto e soprattutto a come lo scegliamo perché la nostra cena potrebbe, in una piccola parte, finanziare involontariamente le attività criminali. A rivelarlo, e a consigliarci di leggere bene l'etichetta dei prodotti che decidiamo di acquistare, è il “1° Rapporto sulle Agromafie” realizzato da Eurispes e Coldiretti, presentato alla Camera di Commercio di Livorno ed in parte già anticipato da La Campagna Toscana nel precedente numero. Secondo il rapporto 1 prodotto su 3 è falso. I casi sono tanti, diversi e davvero

Nella foto l’intervento di Simone Ferri Graziani Presidente Coldiretti Livorno eclatanti. Si va dal pomodoro della mafia, “un fenomeno tunisino venduto per italiano che sottovalutiamo, nascosto - come ha illustrato il Capo - ha evidenziato il Presidente Area Ambiente e Territorio di Eurispes, Gian Maria Fara - e Coldiretti, Stefano Masini - che l'indagine ci permette di alla formaggella toscana pro- leggere ed interpretare. dotta con latte romeno, e L'agricoltura è un'asse imporancora - e questa è davvero tante dell'economia e la crimisconvolgente - all'azienda nalità non può non essere fantasma americana che interessata. L'agroalimentare sfrutta la notorietà di Bolgheri permette alle attività illegali sul web per vendere il proprio di riciclare denaro, produrne vino indicando addirittura la nuovo e diversificare il busisua ubicazione. L'azienda dice ness. Il nostro è un paese ricco di trovarsi in Via del Campo di di produzioni tipiche che Sasso ma la strada non esiste. hanno un nome e una fama Prodotti spacciati per italiani, mondiale, e quindi, si falsifica toscani, sempre più imitati, ciò che è bello, buono e di taroccati, falsificati, venduti prestigio. Non si falsifica ciò negli scafali sfruttando mar- che non vale”. “Un’ aggressiochi e appeal, realizzati con ne al Made in Italy agroalimaterie prime importate da mentare - ha evidenziato il altri paesi: ecco l'altro volto Vice Comandante dei

Carabinieri per la Tutela della Salute, Antonio Concezio Amoroso - il 25% dei beni sottratti alla mafia è rappresentato, a livello nazionale, da terreni agricoli a conferma di un legame forte e di controllo con il territorio”. Da qui la proposta, lanciata dal Presidente Coldiretti Livorno, Simone Ferri Graziani ed accolta dall'Assessore Regionale all'Agricoltura, Gianni Salvadori di “un coordinamento con i Nas, Guardia di Finanza, la stessa Regione Toscana, la Procura per capire e conoscere la portata del fenomeno in Toscana”. Salvadori ha inoltre rilanciato la necessità di “un controllo effettivo; la tracciabilità dei nostri prodotti in maniera assoluta, ed un’etichettatura che segue coerentemente la tracciabilità dei prodotti stessi. Sono misure difficili che non possono essere imposte ma devono crescere nei produttori e nella loro autonomia e libertà. Solo così possiamo pensare di tutelare al meglio i nostri prodotti. Ed evitare di essere invasi da prodotti falsificati e gestiti da fenomeni delinquenziali”.


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BENVENUTI NELLA TOSCANA DELL’ORIGINALITA’

Oscar Green 2011 alle aziende più innovative Alla base del loro successo c'è un pizzico di sana e lucida follia (per loro stessa ammissione). Una scintilla di stravaganza unita alla capacità di abbinare sostenibilità e compatibilità, filiera corta e sicurezza alimentare, alle regole di un mercato globale e sempre più complicato. Rispondono ai bisogni della società, del consumatore, alle loro aspirazioni, soprattutto ai loro sogni. Ad accomunare le sei imprese che si sono aggiudicate il prestigioso Oscar Green 2011 promosso da Coldiretti Giovani Impresa una caratteristica su tutte: l'innovazione. Aziende in qualche modo “rivoluzionarie”. 77 i partecipanti all'Oscar (2 i finalisti della fase nazionale) che hanno preso parte alle premiazioni nella magnifica cornice di Villa Montepaldi a San Casciano Val di Pesa. “Un premio per le imprese che rivendicano un ruolo da protagoniste - ha ricordato il Presidente Regionale, Tulio Marcelli - un

premio per la passione, il sacrificio e la creatività. Non si diventa imprenditori quando si apre la partita Iva, ma quando ci si assume delle responsabilità di fare delle scelte. Solo così si diventa delle eccellenze straordinarie”. Una regione, la Toscana, che si conferma anche regno dell'originalità. La Toscana può sorprenderti. Sempre. E allora benvenuti a Reggello, a “La Fara” (Premio In Generation) che con il progetto “Centauro” nato da un'idea della giovanissima Laura Pallavicini, alleva cavalli per

aiutare i non vedenti a ritrovare la fiducia in se stessi e nei confronti degli animali. Benvenuti a San Casciano, a Poggio al Corzano, nell'azienda di Pascal Goldschmidt (Premio Stile e Cultura d'Impresa e finalista nazionale) dove l'amore per l'olivicoltura è legato ad un altro amore, quello per il volo in mongolfiera. Benvenuti a Pisa, dove la Fattoria dell'Antica Filiera di Marcello Crapolu (Premio Sostieni lo sviluppo) e l'azienda agricola di Giuseppe Carrai (Premio Campagna Amica) sfruttano le energie rin-

TERRANOSTRA

AGRITURISMO: INVESTIRE IN PROMOZIONE Da 1.544.757 del 2000 a 3.047.778 del 2010. In un decennio le presenze in agriturismo sono pressoché raddoppiate. Nello stesso periodo sono cresciuti anche i posti letto (+150%) e le strutture (+130%). Il boom delle vacanze in fattoria ha portato una boccata di ossigeno al turismo toscano: l'aumento delle presenze negli esercizi agrituristici è stata pari a circa un terzo dell'aumento complessivo (+1,5 milioni) delle presenze registrato nella nostra regione. Il comparto ha superato il biennio della crisi 2008-2009 con una performance (+4%) migliore della media del sistema turistico toscano (+1%). I dati, presentati da Irpet Toscana in occasione di Expo Rurale, sono stati commentati dal presidente di Terranostra Andrea Landini, presente a una tavola rotonda sul tema: “Esistono due elementi destinati a condizionare la performance dell'agriturismo nella nostra regio-

ne: sono la nuova legge e la modifica della governance che si occupa di promozione. La prima dà al consumatore garanzie precise sulla qualità dei prodotti utilizzati per la preparazione dei pasti e sulla reale consistenza dell'attività agricola della fattoria che si dedica all'accoglienza. La seconda consente di superare antiche sovrapposizioni di competenza tra i vari enti delegati a questa attività e di assicurare una regia unica a tutte le azioni volte alla valorizzazione del territorio. Queste due leve adesso devono essere azionate per rilanciare l'immagine e le caratteristiche dell'agriturismo toscano. La Regione conclude Landini deve tornare ad investire nella comunicazione delle specificità del comparto: caratteristiche peculiari che arricchiscono l'offerta turistica e che possono essere apprezzate da un particolare segmento di utenti, italiani e stranieri”.

novabili, nel primo caso la geotermia, nel secondo la luce del sole, per produrre formaggi ed ortaggi per i mercati di Campagna Amica. Benvenuti in Garfagnana, in quel di Lucca, patria della prima farina Dop d'Italia e dell'Associazione Castanicoltori (Premio Oltre la Filiera) che si dedica alla promozione della castanicoltura contribuendo con efficacia al mantenimento del buono stato il paesaggio e al recupero del patrimonio architettonico rurale. Benvenuti infine a Pistoia dove l'agricoltura

diventa una forma di arte con l'azienda agricola Romiti e Giusti (Premio Esportare il Territorio e finalista nazionale): loro sono specializzati nell'antica arte topiaria. Tra i loro clienti i giardini pubblici di Gardaland, Eurodisney e persino il Principe Carlo d'Inghilterra. Per la prima volta c'è anche un Comune, il Comune di Quarrata tra i premiati. Sono tanti, e diversi gli esempi che non hanno ricevuto l'Oscar ma che rappresentano “la parte sana dell'imprenditoria del nostro paese - ha ricordato il Delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio - un pezzo d'Italia positiva. I giovani ci sono e contribuiscono a fare crescere il nostro paese. Eccoci qui”. Spazio anche alle penne dei giornalisti che hanno “reso l'agricoltura protagonista”. Il premio giornalista agricolo è andato alla testata La Nazione, alla giornalista Francesca Cavini, a Radio Rosa e a Tv9 Italia Telemaremma.

EXTRA-VERGINE TOSCANO IGP Una convenzione per rafforzare la tutela ed elevare i livelli d'eccellenza della produzione dell'olio extravergine di oliva toscano. L'hanno sottoscritto il Consorzio per la tutela dell'Olio Extravergi-ne di Oliva Toscano Igp ed il CO.RI.PRO. di Pescia (Consorzio per la selezione e il controllo del materiale vivaistico dell'olivo), che detiene l'esclusiva per la produzione di piantine virus-esente delle varietà tipiche Toscane (Frantoio, Leccio, Pendolino, Maurino, Moraiolo). Grazie all'accordo gli undicimila olivicoltori soci dell'IGP Toscano potranno acquisire piantine delle cinque varietà virus-esente a condizioni particolarmente vantaggiose. La convenzione sviluppa una sinergia preziosa fra due protagonisti dell'eccellenza del comparto olivicolo. Per info 055 3245732 (Segreteria Consorzio Igp).

CONDIZIONALITA’

FATTORIE DIDATTICHE: ORA L’ALBO!

“Chiediamo alla Regione Toscana di attivare al più presto l'Albo delle fattorie didattiche, uno strumento indispensabile per le aziende agricole che esercitano questa attività. Infatti possono beneficiare dell'esenzione dell'Iva sulle prestazioni didattiche svolte solo le imprese che hanno ottenuto l'apposito riconoscimento da parte dell'amministrazione competente”. La richiesta arriva da Maria Cristina Rocchi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Toscana, nel giorno in cui Coldiretti, in collaborazione con Confesercenti, ha organizzato Campagna Amica, Città Amica. La manifestazione ha portato

nel cuore di Scandicci (Fi) una serie di iniziative volte a valorizzare e a far conoscere l'attività educativa e culturale svolta dagli imprenditori agricoli. In una piazza Togliatti, incorniciata dai banchi del Mercato di Campagna Amica e trasformata in una insolita fattoria, i bambini hanno potuto assaggiare i prodotti di stagione e scoprire come nascono, seguendo i percorsi “il dolce alveare”, “nocciolando”, “dal latte al formaggio”, “dal chicco al pane”. Non solo. Hanno avuto modo di conoscere l'abc del buon agricoltore e di imparare a fare la spesa conciliando la qualità al prezzo.

La condizionalità è il tema al centro del ciclo di workshop rivolti agli imprenditori fiorentini in programma, tra ottobre e novembre, in Provincia di Firenze. Nel corso degli incontri, promossi da Coldiretti - L.R. 34/2001 (art. 2 ,comma 1, m let. A) Mis. 6.1.1. P.A.R. - Piano Provinciale dei Servizi di Sviluppo Agricolo e Rurale Programmazione 2009 - saranno illustrati da tecnici e docenti esperti in materia i comportamenti che ogni singola azienda agricola dovrà adottare per soddisfare il rispetto dei regolamenti e direttive (Criteri di gestione obbligatoria CGO) e delle norme relative alle Buone Condizioni Agricole e Ambientali (BCAA). Previsto anche un convegno finale. Per informazioni sulle date e sulle sedi degli incontri telefonare alla segreteria di Coldiretti Firenze allo 055-32357240 oppure 055-32357236.


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Multifunzionalità

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27% FATTURATO DA VENDITA DIRETTA, 850 MILA EURO PER 43 MILA IMPRESE IN TOSCANA “SALVARE” LA ZOOTECNIA Cresce la superficie media utilizzata dalle imprese agricole toscane, ma rimane stabile il numero degli addetti non stagionali, mentre è in calo quello delle aziende agricole.. Sono alcuni dati elaborati dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana e presentati nell'ambito di Expo Rurale 2011, durante il convegno organizzato con la Regione Toscana, occasione in cui sono state anche premiate le imprese storiche dell'agricoltura toscana che svolgono ininterrottamente la loro attività da oltre un secolo. Le imprese agricole toscane sono 43117 con una diminuzione dell’1,5%. La maggioranza, il 51,3%. è nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. In Toscana si registra anche un altro dato allarmante, quello della diminuzione della superficie utilizzata in agricoltura. In dieci anni la riduzione è stata dell’11,7% mentre a livello nazionale il calo si è fermato al

secondo l'indagine di Unioncamere, il 64,7% degli agricoltori ritiene di svolgere una funzione di salvaguardia del territorio, il 39,8% di garantire la sicurezza degli alimenti e il 36,9% di valorizzare i prodotti tipici locali. Il mondo agricolo chiede di favorire la tracciabilità dei prodotti e l'accesso al credito. 2,3%. Le aziende toscane sono in maggioranza di piccole dimensioni, tra i 7 e i 10 ettari e questo spiega le difficoltà incontrate nell'esportazione dei prodotti. Solo l'11% delle aziende si misura con l'export al contrario dei viticoltori dove il 37,1% vende all'estero e dei florovivaisti dove la percentuale è del 24%. Analizzando il rapporto con i mercati emerge che solo lo 0,7% utilizza il commercio elettronico mentre il 27,5% del fatturato è dato dalla vendita diretta e il 37% è realizzato da consorzi e cantine. Un dato da non sotto-

valutare è che il 60% delle imprese utilizza certificazioni di qualità. L'impresa agricola toscana si caratterizza per una forte vocazione alla multifunzionalità: più del 21% delle imprese si dedica all'agriturismo con la percentuale che sale al 32,8% quando l'imprenditore è una donna e cresce ancora al 39,6 quando l'agricoltore è laureato. Nonostante il rinnovamento dell'imprenditoria agricola degli ultimi anni, l'agricoltore tipo ha fra i 50 e i 64 anni ed il suo titolo di studio non supera la media inferiore. Sempre

L’ESPERTO RISPONDE

di Maria Teresa Calloni - Responsabile Epaca Siena

Pronto il piano di “snellimento” economico e finanziario, per altro già attivato preventivamente nel 2010, e con buoni risultati, per “salvare” il sistema degli allevatori dalle difficoltà causate dai tagli del Governo: in gioco c'è tutta la zootecnia toscana, 60 anni di selezione, e una fetta importante dell'agricoltura. Secondo il piano quest'anno servono 850 mila euro per salvare la zootecnia toscana; risorse a questo punto fondamentali per “arrivare, in breve tempo, all'autofinanziamento”, attraverso anche una riduzione dei costi dell'Associazione Allevatori ed un aumento dei servizi offerti. La

SCADENZE

Regione Toscana si è infatti impegnata, anche per l'impegno di Coldiretti, che per prima è scesa in campo a difesa di uno strumento fondamentale per tutto il settore, a mettere a disposizione le risorse necessarie alla prosecuzione dello svolgimento delle attività dell'Ara. La proposta è volta a garantire la tracciabilità delle produzioni zootecniche, in difesa della sicurezza alimentare, nonché per il miglioramento genetico sinonimo di garanzia delle produzioni zootecniche toscane. Complessivamente saranno necessari 1,5 milioni di euro nel prossimo anno e mezzo.

Ticket sanitari: istruzioni per l’uso Il 23 agosto è entrato in vigore in Toscana il nuovo sistema del ticket sanitario su farmaci e prestazioni specialistiche. I provvedimenti sono modulati sul reddito delle famiglie e introducono nuovi meccanismi di certificazione del reddito ai fini dell'esenzione o del pagamento del ticket. Si tratta di ticket aggiuntivi sia sulla farmaceutica, sia sulle prestazioni diagnostiche. Il meccanismo ha provocato molte difficoltà ai cittadini, che nella necessità di acquistare farmaci o eseguire una visita medica, si sono rivolti al nostro Patronato in cerca di risposte. Le domande più ricorrenti riguardano la necessità di sapere il reddito personale, familiare, il significato del modello ISEE e come si compila. Cercando di fare chiarezza, si deve specificare che l'esenzione dai ticket aggiuntivi è consentita a tutti coloro che hanno un reddito familiare, dichiarato ai fini fiscali o in alternativa rilevabile dal modello ISEE, inferiore a euro 36.151,98. La differenza tra i due rilevatori riguarda due aspetti: il reddito familiare lordo pari al cumulo dei redditi del dichiarante, del coniuge non legalmente separato e dei familiari a carico, al lordo degli oneri deducibili, e se il reddito rilevabile dalla dichiarazione ISEE è la risultanza dei redditi fiscali, del patrimo-

nio mobiliare, immobiliare di tutto un nucleo familiare rivalutato secondo il coefficiente di appartenenza. Invece, quanti risultano titolare di un reddito dichiarato fiscalmente inferiore a euro 36.151,98, non sono tenuti a compilare la dichiarazione ISEE. Al pagamento del ticket aggiuntivo sono tenuti coloro che risultano titolari di un reddito superiore a questa soglia, come rilevabile dalle dichiarazioni dei redditi o dal modello ISEE. In poche parole, le fasce di applicazione del ticket per farmaci sono quelle che riguardano redditi da 36.151,98 a 70.000 euro per 1 euro a confezione, fino a un massimo di 2 euro per ricetta; da 70.000,01 a 100.000 euro per 2 euro a confezione, fino a un massimo di 4 euro per ricetta; oltre 100.000 euro per 3 euro a confezione, fino a un massimo di 6 euro per ricetta. Mentre per le prestazioni specialistiche (escluso Rmg e Tac) il ticket sale a 5, 10 e 15 euro, sempre a seconda delle fasce di reddito. La modalità di autocertificazione del reddito, per i farmaci, si effettua direttamente sulla ricetta con firma dell'utente in uno spazio apposito, mentre per la specialistica ambulatoriale occorre compilare e sottoscrivere una dichiarazione con i dati sulla propria fascia di reddito. Per quanto riguarda le categorie esenti è importante sottolineare che nulla è cambiato. Per maggiori informazioni o conoscere l'ufficio Epaca più vicino telefona al numero verde 800.667711 oppure visita il sito www.epaca.it

PREVIDENZIALI 16 Novembre Versamento contributi lavoratori autonomi

FISCALI 25 ottobre - INTRA Scade il termine per l'invio telematico dei Modelli INTRA relativi agli acquisti e vendite verso paesi UE effettuati nel terzo trimestre 2011

16 novembre - IVA Scade il termine per il versamento IVA relativa al terzo trimestre 2011

30 novembre - IRPEF e IRAP per l'anno 2011 Scade il termine per il versamento del secondo acconto

TECNICHE Prossimamente sono previsti

Misura 121 - Ammodernamento azienda agricole Misura 122 - Interventi forestali Misura 311 - Diversificazione in attività non agricole


PROGETTO SETTEMBRE-OTTOBRE 2011

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Servizi

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GIOVANI & AGRICOLTURA

BNL E CREDITAGRI ITALIA

Finaziamenti agevolati per gli imprenditori under 40

Partnership da 20 milioni

Hai meno di 40 anni? Il tuo sogno è aprire un'attività agricola? Oppure vuoi rilevare l'azienda di famiglia o diventarne socio? Insomma essere protagonista del miracolo quotidiano dell'agricoltura. Ora puoi anche grazie a CreditAgri Italia. Il consorzio fidi nazionale dedicato al mondo agricolo insieme a Cariparma - Gruppo CreditAgricole hanno realizzato un vero e proprio “pacchetto giovani” rivolto a tutti coloro che intendono intraprendere questo percorso. Il requisito per l'ammissione non è costituito dalle garanzie patrimoniali, ma da un progetto fattibile, interessante e originale. Del pacchetto giovani fanno parte tutta una serie di prodotti bancari che spaziano dal prestito per l'informatizzazione aziendale alla formazione fino all'avvio, vero

tra BNLAccordo Gruppo BNP PARIBAS e CreditAgri Italia S.c.p.a che prevede lo stanziamento, da parte di BNL, di un plafond di oltre 20 milioni di euro a favore delle imprese agricole associate al Confidi, per sostenere e incentivare lo sviluppo e gli investimenti nel settore. CreditAgri Italia, il confidi di Coldiretti nato dalla fusione dei 38 consorzi agricoli presenti sul territorio nazionale, attualmente è cogestore dei Fondi pubblici SGFA (Società di Gestione Fondi per l'Agroalimentare) e rilascia garanzie dirette fino al 70% - sugli stessi fondi: una sinergia pubblico-privato di estrema rilevanza al servizio dello sviluppo imprenditoriale agricolo. CreditAgri Italia, inoltre, ha richiesto l'iscrizione all'Albo degli Intermediari Finanziari Vigilati dalla Banca d'Italia (107 TUB), avendo acquisito già i requisiti patrimoniali e finanziari.

e proprio, di una nuova azienda. Si chiama “Start Up” ed è il prodotto che garantisce al giovane agricoltore un finanziamento per l'avvio dell'impresa. Sono comprese le spese per la costituzione, (max 50.000 Euro), restituibili in 60 mesi, con un pre-ammortamento facoltativo di 12 mesi, in cui si pagano solo gli interessi sul finanziamento rimandando l'inizio della restituzione della quota capitale.

Per l'acquisto di hardware e software necessari per la gestione aziendale c'è “Prestito informatizzazione aziendale” che copre il 100% dell'investimento. Anche in questo caso ne possono usufruire sia i giovani con meno di 40 anni sia le società di persone o di capitali con almeno un giovane di età inferiore ai 40 anni come socio. La durata del finanziamento è max di 36 mesi. “Formazione” è invece utile per coprire il 100% dei costi sostenuti per partecipare ad corsi di formazione (durata massima 12 mesi e può coprire anche l'IVA relativa alla spesa sostenuta). CreditAgri Italia e Cariparma hanno previsto anche un prodotto bancario per l'acquisto e il subentro di giovani in azienda anche in

qualità di socio. Con “Subentro aziendale - linea scelgo io” si può ottenere un finanziamento con le caratteristiche di un mutuo ipotecario di durata minima 5 anni e massima 25, con varie flessibilità a seconda del tipo di contratto. Infine c’è “Conto corrente - Tutto compreso in agricoltura”, destinato alle imprese associate a CreditAgri Italia che prevede un canone pari a zero per i primi sei mesi di tenuta del conto e successivamente arriva a 9 Euro/mese, comprensive di spese di liquidazione, numero illimitato di operazioni, invii degli estratti conto, costo per il rilascio dei blocchetti di assegni e domiciliazione delle utenze. Per saperne di più scrivere a creditagri.toscana@coldiretti.it oppure rivolgersi agli uffici di zona di Coldiretti..

Lo scopo del partenariato è quello di favorire l'accesso al credito ordinario e agevolato con prodotti dedicati e un servizio di accompagnamento e di consulenza personalizzata in ambito finanziario e creditizio, in modo da sostenere i progetti di investimento. In quest'ambito si colloca la Partnership tra CreditAgri Italia e BNL. BNL, con questo nuovo accordo, conferma la attenzione propria verso agricoltura e pesca, settori che rappresentano fattori distintivi e di crescita dell'economia italiana. La Banca, inoltre, sta sviluppando ed ampliando ulteriormente la propria attività in questi ambiti e la definizione di una linea dedicata di soluzioni e servizi come “AgriBusiness” ne è un concreto esempio. Per maggiori informazioni rivolgersi al referente provinciale del credito presente in ogni Federazione Coldiretti.


PROGETTO SETTEMBRE-OTTOBRE 2011

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Informazioni Utili

la campagna TOSCANA

AGRITURISMO: MASTER IN PROMOZIONE E MARKETING Come incrementare le turistiche, presenze migliorare l'accoglienza e il rapporto con il cliente e potenziare la promozione della propria attività agrituristica nel mondo del web attraverso il semplice utilizzo dei più moderni strumenti informatici. Si chiama “Innova” ed è il master (32 ore complessive) promosso dal Centro Assistenza Imprese rivolto agli operatori agrituristici che ha come obiettivo quello di fornire le competenze nelle tecniche di comunicazione e di marketing anche attraverso la conoscenza e l'utilizzo di nuove tecnologie e di strumenti informatici, semplici, di grande diffusione e di basso costo ma con un forte impatto organizzativo e gestionale. Il master, una vera e propria full-immersion, pratica ed essenziale, si terrà a Firenze presso l'aula di Centro Assistenza, in Via della

Formazione

PIANTE OFFICINALI, C'E' ERBOF

Coltivare e trasformare le piante officinali: sono aperte le iscrizioni a “Erboff”. Il corso di formazione promosso dal Centro Assistenza Imprese, della durata di 32 ore, si terrà a Firenze, in Via della Villa Demidoff, 64/D, nel periodo autunno-inverno. Il corso (a pagamento) è mirato a fornire le competenze base per la coltivazione, nozioni di farmacognosia ed erboristeria, botanica, tempo balsamico, metaboliti e principi attivi; la conoscenza delle specie più comuni come la lavanda, il rosmarino, il timo, la calendula e l'iris passando per trasformazione, condizionamento, essiccamento, distillazione, taglio e conservazione fino ai possibili “ruoli” delle piante officinali nella azienda agricola, agrituristica e nella fattoria didattica. Gli interessati possono scaricare la scheda di adesione pubblicata sul sito www.toscana.coldiretti.it oppure possono scrivere a caict.toscana.formazione@coldiretti.it. Per informazioni telefonare al 055-32357213.

PISCINE, PRIMI CORSI PER RESPONSABILI E ADDETTI Villa Demidoff, 64/D nel mese di novembre. Tra i temi che saranno trattati nel corso del percorso formativo, le tecniche di comunicazione, i principi di marketing applicato, l'ottimizzazione del sito, la gestione della reputazione on line, ma anche, il come farsi trovare da google, la promozione sul web, la web analisis, la valutazione dei portali, i social network, il mondo dei

blog, l'utilizzo dell'email marketing e molto altro ancora. Il costo comprensivo di attestazione finale, materiali didattici e piccolo buffet nell'intervallo di pranzo è di 300 euro + IVA. Per informazioni, scheda di adesioni, iscrizioni telefonare ai seguenti numeri 05532357213 05532357212 oppure scrivere a sandro.stoppioni@coldiretti.it caict.formazione.toscana@coldiretti.it

“Responsabile della Piscina” e “Addetto agli impianti tecnologici” sono le due nuove figure obbligatorie per la gestione degli impianti natatori. Lo prevede la legge n. 8/2006 che, dopo la proroga, entrerà in vigore nel marzo 2013. Anche le imprese agrituristiche dotate di piscina devono adeguarsi, seguendo l'apposito percorso formativo ai sensi del Decreto della Regione Toscana n. 1494 del 28/04/2011. I corsi saranno calendarizzati in tutta la Toscana nel quadro delle attività di formazione organizzato dalle federazioni provinciali di Coldiretti, nel periodo autunnoinverno, e prevedono per il “Responsabile della Piscina” 30 ore di lezione, per l'“Addetto agli Impianti Tecnologici” 20 ore. Possono beneficiare di percorsi abbreviati le strutture agrituristiche già dotate di piscine all'entrata in vigore della legge che ne disciplina l'utilizzo. Per informazioni è possibile rivolgersi all'ufficio Coldiretti più vicino.

RSPP, PRONTO SOCCORSO E ANTINCENDIO La vasta offerta formativa di Coldiretti prevede inoltre corsi periodici rivolti a datori di lavoro ed addetti che intendo svolgere il ruolo di “Responsabile Servizio Prevenzione e protezione” all'interno della propria azienda. Oltre a corsi di primo soccorso e pronto soccorso aziendale obbligatori per tutte le imprese costituite in forma di società o con dipendenti e addetti antincendio rischio basso e medio che si propone di formare ed addestrare sulla genesi e lo sviluppo degli incendi, sui principi prevenzionistici e protezionistici e sull'utilizzo dei mezzi di estinzione portatili. Il corso è indicato agli addetti designati dal datore di lavoro al servizio antincendio delle aziende che sono state valutate a medio o basso rischio. Possono trarre utilità professionale anche datori di lavoro, addetti al servizio di prevenzione e protezione, responsabili della sicurezza, lavoratori, consulenti, professionisti

Gli interessati possono chiedere informazioni sull'offerta formativa presso la sede più vicina di Coldiretti oppure rivolgersi al CAICT SRL Formazione e Sviluppo in Via Della Villa Demidoff, 64/d scrivendo a caict.toscana.formazione@coldiretti.it.


PROGETTO SETTEMBRE-OTTOBRE 2011

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SEMINE AUTUNNALI PER LA CONCIMAZIONE ALLA SEMINA ENTEC 25.15

D-CODER F1 NP 14.20

E' un concime minerale complesso NP contenente azoto ammoniacale stabilizzato con l'inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP e fosforo ad alta solubilità. Il DMPP rallenta la nitrificazione dell'azoto ammoniacale per alcune settimane, diminuendo in modo considerevole le perdite per dilavamento nel terreno e la volatilizzazione in atmosfera. L'ENTEC 25.15 consente di ridurre il numero di applicazioni mantenendo elevate le rese quali/quantitative. Il prodotto può essere utilizzato alla semina o in post-emergenza precoce, alle dosi indicative di 2-3 q.li per ettaro.

GUANITO 6.15.3 E' un concime organico pellettato utilizzabile sia sulla cerealicoltura convenzionale che sul BIOLOGICO. La dose è mediamente q.li 3 per ettaro

E' un fertilizzante che per le sue caratteristiche protegge gli elementi nutritivi dalla retrodegradazione da parte della matrice argillosa presente nel terreno. Consente inoltre di rendere mobili, perciò disponibili per la coltura gli elemente bloccati nei terreni prevalentemente tendenti all'alcalino, tramite la formazione di complessi organo-metallici solubili ed assimilabili. Infine permette nel tempo la solubilità degli elementi rendendoli attivi nella soluzione circolante del terreno impedendo l'assorbimento da parte della matrice argillosa; tale attivazione determina un maggior sviluppo delle radici e quindi una maggior capacità di assorbimento di acqua e nutrienti. Il prodotto contiene oltre all'Azoto protetto da dilavamento e volatilizzazione ed al Fosforo tutto solubile in acqua anche il 21% di anidride solforosa e lo 0,1 di Zinco indispensabile nelle prime fasi di sviluppo della coltura. Il prodotto va utilizzato alla dose di q.li 2-3 per ettaro.

Per la concimazione tradizionale abbiamo i seguenti prodotti: BIAMMONICO 18.46, PERFOSFATO TRIPLO 46, PERFOSFATO MINERALE 19, ALCUNI MISTI ORGANICI.

SCELTE VARIETALI PER SEMINE CONVENZIONALI

4 Essiccazione e stoccaggio mais 4 Ritiro girasole Per Informazioni 0554276211 • 3357889494


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