dicembre 2014
laboratorio
N°28
ricerche
Il Piano Juncker: per non dimenticare l’acqua Laboratorio Servizi Pubblici Locali Abstract Il Piano Juncker, annunciato nelle ultime settimane dal neo eletto Presidente della Commissione UE, ha l’ambizione di mobilitare 315 miliardi di euro di investimenti nel triennio 2015-2017. La dotazione del Fondo dovrebbe contare su 21 miliardi di euro provenienti dal bilancio UE e dalla BEI, da offrire a garanzia degli investimenti in opere strategiche e al finanziamento delle piccole e medie imprese. La restante parte delle risorse dovrebbe essere assicurata da investimenti privati. Un effetto moltiplicativo sugli investimenti che potrà esplicarsi solo se alla dotazione del Fondo si accompagnerà il sostegno delle istituzioni comunitarie e nazionali, sia in termini di selezione di progetti “credibili” sia di regole certe sul ritorno degli investimenti. In Italia, i servizi regolati da autorità indipendenti, tra i quali l’idrico, sono i naturali candidati. Si rendono tuttavia necessari interventi legislativi e “binari” regolatori dedicati ai progetti strategici che assicurino stabilità e certezza delle regole. L’Italia non ha mai brillato per efficacia nell’utilizzo dei fondi comunitari: è forse giunto il momento di invertire questo corso.
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