Laboratorio SPL REF Ricerche - Contributo 61

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maggio 2016

Acqua N°61

Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso" Laboratorio SPL Collana Acqua Abstract L’avvento della regolazione indipendente ha conferito certezza ai flussi della tariffa e sancito la copertura integrale dei costi, anche di capitale. I benefici delle buone regole sono anche superiori a quanto desumibile sulla base degli investimenti attualmente programmati. Le prime 100 aziende (quotate escluse) hanno un potenziale di indebitamento non sfruttato per circa 2 miliardi di euro. The economic regulation has given certainty to tariff revenues and set out the principle of full cost recovery, even for capital costs. The benefits of good rules seems to be superior to what can be deduced based on the currently planned investments. The top 100 companies (excluding the listed ones) have a potential of untapped borrowings for about 2 billion euros.

REF Ricerche srl, Via Aurelio Saffi, 12, 20123 - Milano (www.refricerche.it) Il Laboratorio è un'iniziativa sostenuta da (in ordine di adesione): ACEA, Utilitalia-Utilitatis, SMAT, IREN, CO.MO.I. Group, Veolia, Acquedotto Pugliese, HERA, Metropolitana Milanese, Crif Credit Rating Agency, Cassa per Servizi Energetici e Ambientali, Cassa Depositi e Prestiti, Viveracqua, Romagna Acque, Water Alliance Il presente lavoro è frutto di una collaborazione tra il Laboratorio REF Ricerche e CRIF Ratings Gruppo di lavoro: Donato Berardi, Marco Bonsanto, Francesca Casarico, Francesca Fraulo, Roberta Mantovani, Ilaria Sabato, Samir Traini e-mail: laboratorio@refricerche.it


Gli ultimi contributi n. 60 - Acqua - Il grossista industriale: da garante dell’approvvigionamento idrico a finanziatore delle opere, maggio 2016 n. 59 - Acqua - Alla ricerca dell'efficienza, aprile 2016 n. 58 - Acqua - Qualità contrattuale rinforzata: arrivano standard minimi, rimborsi automatici, premi e penalità, marzo 2016 n. 57 - Acqua - Gli affidamenti nel tempo della responsabilità e delle scelte, marzo 2016 n. 56 - Acqua - La nazionalizzazione dell'industria idrica è una proposta irresponsabile, febbraio 2016 n. 55 - Acqua - Regolazione indipendente e scala provinciale: un progetto industriale per i SPL, febbraio 2016 n. 54 - Acqua - Partecipate pubbliche: le nuove regole dimenticano i servizi a rete di rilevanza economica, febbraio 2016 n. 53 - Acqua - Diffide, impugnative e poteri sostitutivi: la “stretta” via al riassetto della governance, gennaio 2016 n. 52 - Acqua - Metodo Tariffario Idrico 2.0: efficienza, disciplina e dimensioni, dicembre 2015 n. 51 - Acqua - Remunerazione del capitale: chi ha ragione, i mercati o le imprese?, novembre 2015 Tutti i contributi sono liberamente scaricabili, previa registrazione, dal sito REF Ricerche

La missione Il Laboratorio Servizi Pubblici Locali è una iniziativa di analisi e discussione che intende riunire selezionati rappresentanti del mondo dell´impresa, delle istituzioni e della finanza al fine di rilanciare il dibattito sul futuro dei Servizi Pubblici Locali. Molteplici tensioni sono presenti nel panorama economico italiano, quali la crisi delle finanze pubbliche nazionali e locali, la spinta comunitaria verso la concorrenza, la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, il rapporto tra amministratori e cittadini, la tutela dell’ambiente. Per esperienza, indipendenza e qualità nella ricerca economica REF Ricerche è il “luogo ideale” sia per condurre il dibattito sui Servizi Pubblici Locali su binari di “razionalità economica”, sia per porlo in relazione con il più ampio quadro delle compatibilità e delle tendenze macroeconomiche del Paese. Donato Berardi Direttore e-mail: dberardi@refricerche.it tel. 02 87078150


Acqua N°61

Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso"

KPI delle prime 100 aziende del servizio idrico Frammentazione concausa del ritardo infrastrutturale

Equilibrio economicofinanziario e investimenti devono essere assicurati Analisi delle performance di 100 aziende idriche

In Italia si possono contare ancora circa 1800 gestioni del servizio idrico, attive nelle diverse fasi della filiera, di cui l’80% rappresentato da gestioni in economia. La frammentazione, unitamente alla fragile governance, è da più parti riconosciuta quale la principale concausa del mancato decollo industriale e del ritardo infrastrutturale accumulato rispetto alle migliori esperienze europee.

Le aziende del settore idrico, al pari di tutte le aziende che operano nei servizi pubblici locali di interesse economico generale, sono chiamate ad assicurare l’equilibrio economicofinanziario della gestione, garantendo al contempo gli investimenti necessari.

Nel presente studio si propone un’analisi delle performance delle principali 100 aziende di gestione del servizio idrico integrato1, volta ad indagare il legame tra i più comuni indicatori di solidità economico-finanziaria e patrimoniale e alcune variabili che identificano la dimensione operativa e il contesto nel quale le gestioni sono inserite. Un approfondimento è riservato alle multi-utility quotate2.

L’analisi vuole essere il punto di partenza di un ragionamento sulle aggregazioni necessarie a raggiungere le dimensioni e la scala finanziaria efficiente.

I driver delle performance economiche e finanziarie delle gestioni Indagata la relazione tra indicatori economico-finanziari e dimensioni operative e di contesto

Nelle pagine che seguono si esplora la relazione esistente tra i più comuni indicatori della performance economico-finanziaria delle aziende (marginalità operativa lorda, valore aggiunto per addetto, costo per addetto, rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto, rapporto tra posizione finanziaria netta e margine operativo lordo, rapporto tra immobilizzazioni materiali nette ed abitanti serviti) e alcune dimensioni operative e di contesto (attributi), quali: gli assetti proprietari, la tipologia di gestione (mono-multi servizio), il grado di patrimonializzazione, la presenza di una governance stabile, le specificità geografiche.

1  Per un approfondimento sul campione di gestioni oggetto di indagine si rimanda all’Allegato 1. 2  La scelta di analizzare separatamente le aziende quotate nasce dalla consapevolezza che si tratta di gruppi industriali che presentano caratteristiche e dimensioni coerenti con la scala finanziaria efficiente.

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Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso"


Acqua N°61 Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso"

Analisi econometrica

A questo scopo, è stata condotta un’analisi econometrica3, che permette di isolare l’effetto esercitato da ciascun attributo, nel nostro caso le caratteristiche operative e di contesto delle gestioni, su ciascun indicatore di performance indagato. La tabella allegata sintetizza i risultati dell’analisi. Oltre alla significatività o meno dell’influenza esercitata da ciascun attributo sulla performance, vengono riportati il segno, positivo (“+”) o negativo (“-”), dell’effetto e la sua intensità (numero dei “+” e dei “-”). Effetto delle caratteristiche operative e di contesto sulle variabili dipendenti: significatività, segno e intensità

Ebitda margin

V.agg x addetto

Costo addetto

PFN/PN

PFN/Ebitda

PN2,5-20 PN20-60 PN2,5>60 Vs PN<2,5 ++

+++

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n.s.

n.s.

n.s.

n.s.

n.s.

n.s.

n.s. n.s.

+

n.s.

++ -

Multi Vs Mono

Mista

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n.s.

n.s.

n.s.

n.s.

n.s.

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n.s.

Privata Nord-Est Centro Sud e Is. Vs Vs Pubblica Nord-Ovest

n.s. -

n.s.

n.s.

n.s.

-

n.s.

n.s.

n.s.

+

n.s.

EGA Vs no EGA +

-

n.s.

n.s.

n.s.

+

+

n.s.

++

+

n.s.

++

n.s.

2014 2013 Vs 2012 +

+

+

n.s.

++

+

n.s.

n.s.

-

-

-

n.s.

Imm.mat/ab + ++ ++ + n.s. n.s. + n.s. n.s. n.s. n.s. L'intensità è stata classificata sulla base dell'effetto esercitato da ciascun attributo sulla variabile dipendente standardizzata. Con coefficienti inferiori a 0,25 è stata attribuita un'intensità moderata (un + o -), con coefficienti compresi tra 0,25 e 0,50 è stata attribuita un'intensità media (due + o -), con coeffcienti superiori a 0,50 un'intensità consistente (tre + o -)

Fonte: Laboratorio REF Ricerche su dati CRIF Ratings

Le principali evidenze: migliora l’equilibrio economico-finanziario Equilibrio economicofinanziario in sensibile miglioramento

Ebitda margin coerente con l'elevata intensità di capitale del servizio idrico

Il primo elemento degno di nota è il sensibile miglioramento degli indicatori economici e finanziari occorso tra il 2012 e il 2014, testimoniato dalla significatività degli effetti fissi di anno, con una direzione dell’effetto in tutti i casi coerente con il miglioramento della performance economica e della sostenibilità finanziaria del debito. Tali miglioramenti sono interpretabili come i benefici dell’assegnazione di un mandato di regolazione a un’autorità nazionale indipendente. La regolazione (e in particolare l’introduzione del metodo tariffario) ha conferito certezza ai flussi di cassa della tariffa e consentito un allineamento delle tariffe ai costi del servizio, in ossequio al principio del full cost recovery.

Le aziende analizzate (escluse le quotate) raggiungono un Ebitda margin medio del 24%. Le mono-utility mostrano un Ebitda margin più elevato rispetto alle multi-utility: una evidenza coerente con la più elevata intensità di capitale del servizio idrico e con la maggiore quota di investimenti e ammortamenti che la tariffa è chiamata a servire. 3  Si tratta di un’analisi di regressione lineare multipla a effetti fissi. Questa tecnica consente di isolare l’influenza di ciascun attributo sulla variabile dipendente, a parità di altre condizioni. Per un approfondimento e per il dettaglio dei risultati si rimanda all’Allegato 2.

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Più grandi più forti

Gli assetti proprietari non incidono sulle performance, ad eccezione del costo del lavoro per addetto

Investimenti: cesura territoriale Nord-Sud

Gli indicatori di redditività, produttività e indebitamento presentano una chiara tendenza al miglioramento al crescere delle dimensioni e della patrimonializzazione, a testimoniare il beneficio che può originare dalla crescita dimensionale delle gestioni minori. Il miglioramento della produttività, in termini di valore aggiunto per addetto, deve essere letto anche come risultato di una tendenza ad esternalizzare le attività a minore valore aggiunto nelle aziende di maggiori dimensioni. Al crescere del patrimonio netto aumenta anche la capacità di realizzare gli investimenti: le realtà più patrimonializzate investono di più e presentano una migliore capacità di onorare i finanziamenti accesi. L’evidenza raccolta conferma che la natura della proprietà, pubblica, privata o mista, non influisce su tutti i principali indicatori economici e finanziari delle gestioni. Al più si segnalano costi del lavoro per addetto più elevati nelle gestioni a proprietà pubblica rispetto alle gestioni private e miste, un esito che può riflettere una serie di fattori quali:

un diverso bilanciamento tra performance economiche ed equilibri occupazionali nelle aziende miste o private; • una maggiore attenzione da parte delle aziende pubbliche alla qualità del servizio offerto; • le potenzialità di un recupero di efficienza.

Dall’analisi sugli investimenti emerge una cesura territoriale lungo l’asse della penisola: le evidenze mostrano che al Sud le immobilizzazioni materiali pro-capite nette4 sono mediamente inferiori, mentre il Nord-Est si caratterizza come l’area geografica in cui si è concentrato il maggior sforzo di investimento in anni recenti.

Per dare maggiore robustezza a quest’ultima analisi si è analizzato un ulteriore indicatore, questa volta non di natura contabile, bensì derivante dalla nuova regolazione. Si tratta della RAB pro-capite, dove per RAB si intende la “Regulatory Asset Base”, ovvero il valore degli asset idrici calcolato secondo il metodo tariffario idrico, utilizzato ai fini della determinazione degli ammortamenti, degli oneri finanziari e degli oneri fiscali riconosciuti in tariffa. L’analisi effettuata, perimetrata ad un numero più ristretto di 55 gestioni per le quali è stato possibile reperire tale valore, conferma il minor sforzo di investimento dei gestori operativi nelle Regioni del Mezzogiorno e rafforza l’evidenza riguardo la maggior propensione a realizzare investimenti da parte delle gestioni più patrimonializzate.

4  In assenza di un riferimento puntuale sulla RAB quale proxy della dotazione infrastrutturale si sono utilizzate le immobilizzazioni materiali pro-capite nette, ovvero il complesso dei cespiti iscritti a bilancio a non ancora ammortizzati. Occorre ricordare che questa misura dello stock si riferisce esclusivamente alle infrastrutture presenti nel bilancio delle aziende e non tiene conto di quelle di proprietà degli Enti locali o delle società patrimoniali.

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Effetto delle caratteristiche operative e di contesto sulla RAB pro-capite: significatività, segno e intensità

RAB pro capite

PN2,5-20 PN20-60 PN2,5>60 Vs PN<2,5 n.s.

+++

+++

Multi Vs Mono n.s.

Mista

Privata Vs Pubblica

n.s.

n.s.

Nord-Est n.s.

Centro Sud e Is. Vs Nord-Ovest n.s.

--

EGA Vs no EGA n.s.

L'intensità è stata classificata sulla base dell'effetto esercitato da ciascun attributo sulla variabile dipendente standardizzata. Con coefficienti inferiori a 0,25 è stata attribuita un'intensità moderata (un + o -), con coefficienti compresi tra 0,25 e 0,50 è stata attribuita un'intensità media (due + o -), con coeffcienti superiori a 0,50 un'intensità consistente (tre + o -)

Fonte: Laboratorio REF Ricerche su dati interni

Un potenziale di indebitamento inespresso per 2 miliardi

Gli EGA veicolano certezza e credibilità ai finanziatori

Se si guarda agli indicatori di indebitamento si osserva un maggior ricorso alla leva finanziaria nelle aziende del Nord Est, che hanno sperimentato con successo nuove modalità di accesso al credito, e del Centro, dove la presenza di un socio industriale (quotato) ha favorito l’apporto di capitale di debito.

Il miglioramento degli indicatori finanziari occorso tra il 2013 e il 2014, in un contesto di investimenti che non hanno ancora compiuto il salto di qualità auspicato, rivela, pur tuttavia, che una parte del potenziale di indebitamento è rimasto inespresso, vuoi per la mancata volontà degli operatori di spingere ulteriormente sulla leva finanziaria, vuoi per la cautela dei finanziatori nei confronti di una regolazione in attesa di completamento. Questa evidenza riguarda, per motivi diversi, tutte le gestioni analizzate, e in particolare più patrimonializzate del Nord Ovest e del Sud e Isole. A parità di altre condizioni, il potenziale di leva finanziaria addizionale attivabile dalle prime 100 gestioni del servizio idrico (escluse le quotate) si cifra in 2 miliardi di euro. E’ un dato quest’ultimo che suggerisce che i progressi favoriti dalla regolazione sono anche superiori a quanto desumibile in termini di investimenti programmati per il periodo regolatorio 2014-2017 e coerenti con un volume di investimento non distante dal reale fabbisogno. La presenza di una governance compiuta, identificata dalla presenza di un EGA operativo e con un piano d’ambito approvato, esercita un impatto positivo sugli indicatori economici e di sostenibilità dell’indebitamento in essere, a suggerire l’importanza che una governance compiuta riveste nel conferire “credibilità” ai programmi di investimento e migliorare l’accesso al credito. Gli EGA esercitano un effetto positivo anche sul costo del lavoro per addetto a significare che la certezza della tariffa è garanzia anche per la tenuta degli equilibri occupazionali.

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Le società quotate Una sezione dedicata viene riservata alle aziende idriche quotate in borsa (A2A, Acea, Hera, Iren), che si differenziano largamente per caratteristiche e dimensioni dalle aziende fin qui analizzate. Da un confronto con queste ultime, suddivise tra aziende di grandi dimensioni (oltre 100 milioni di euro di ricavi) e di medio-piccole dimensioni (fino a 100 milioni di euro di ricavi), emergono in maniera netta almeno due peculiarità delle società quotate: 1. 2.

il minor Ebitda margin che riflette la loro operatività in altri settori con margini operativi più contenuti; la capacità di accesso ai mercati di capitali e la conseguente possibilità di sfruttare una maggiore leva finanziaria, permettendo di ottenere i finanziamenti necessari a realizzare maggiori investimenti come testimoniato dal livello della RAB pro-capite più elevato. Confronto tra quotate e non Piccole-medie (83 gestioni) Ebitda margin 24% Var 2012-2014 4 p.p. ValAgg/Dip 102.964 Var 2012-2014 18% Cpers/Dip 48620 Var 2012-2014 8% PFN/Ebitda 2,47 Var 2012-2014 -23% PFN/PN 0,70 Var 2012-2014 -20%

Grandi (12 gestioni) 30% 5 p.p. 151.193 28% 57292 8% 1,96 -36% 0,70 -39%

Quotate (4 gestioni) 22% 4 p.p. 165.140 7% 56666 10% 3,53 -12% 1,24 -11%

Grandi (12 gestioni) 196

Quotate (3 gestioni*) 297

Fonte: Laboratorio REF Ricerche su dati CRIF Ratings

RAB Pro-capite

Piccole-medie (47 gestioni) 134

*ACEA, HERA, IREN

Fonte: Laboratorio REF Ricerche su dati CRIF Ratings

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Conclusioni Bisogna superare la frammentazione: le dimensioni sono correlate con lo stato di salute delle gestioni

La frammentazione delle gestioni del servizio idrico è da più parti riconosciuta come la principale concausa del ritardo infrastrutturale accumulato.

La regolazione ha portato benefici superiori a quanto desumibile dagli investimenti pogrammati

L’avvento della regolazione ha conferito certezza ai flussi di cassa della tariffa e consentito un allineamento delle tariffe ai costi del servizio. I benefici sono anche superiori a quanto desumibile sulla base degli investimenti programmati per il periodo regolatorio 20142017. Le indicazioni offerte dai bilanci 2014 delle principali 100 aziende (escluse le quotate) suggeriscono un potenziale di finanziamento non sfruttato per circa 2 miliardi di euro.

L’analisi mostra come le dimensioni sono correlate con gli indicatori che misurano lo stato di salute delle gestioni, sia sotto l’aspetto dell’equilibrio economico sia della sostenibilità dei finanziamenti.

Un volume di risorse che se utilizzato potrebbe spingere gli investimenti su valori più coerenti con un fabbisogno di 5 miliardi di euro l’anno, in linea con le migliori esperienze europee.

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Acqua N°61 Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso" Allegato 1 - Il campione d'indagine L’analisi è stata condotta su un campione di 95 aziende operanti nel settore idrico, che servono complessivamente il 55% della popolazione italiana (33 milioni di abitanti) con una forza lavoro di circa 21 mila addetti e ricavi per oltre 5 miliardi di euro. Il periodo di riferimento è il triennio 2012-2014, all’inizio del quale si è assistito all’assegnazione di un mandato di regolazione del settore a un’autorità nazionale indipendente (AEEGSI). Il campione di gestioni presenta diverse caratteristiche eterogenee: dagli assetti proprietari, al numero di servizi erogati (mono vs multi-utility), alla dimensione del patrimonio netto, alla presenza di un Ente di Governo d’Ambito (‘EGA’) operativo o meno. Campione d'indagine

Totale Nord-Est Nord-Ovest Centro Sud e Isole

Pubblica Mista Privata

Mono-utility Multi-utility

PN < 2,5 mln€ PN tra 2,5 e 20 mln€ PN tra 20 e 60 mln€ PN > 60 mln€

Tipologia di gestione Pubblica Mista

EGA operativo EGA non operativo

Privata

Fonte: Laboratorio REF Ricerche su dati CRIF Ratings

Gestioni 95

Pop. Servita 32.729.566

25 31 25 14

5.438.803 10.731.707 6.851.914 9.707.142

66 23 6

23.561.027 7.311.748 1.856.791

74 21

27.797.212 4.932.354

67 28

25.984.225 6.745.341

24 30 19 22

2.514.928 6.382.344 6.297.378 6.058.276

Sotto il profilo degli assetti proprietari, si contano 66 gestioni al 100% pubbliche, 23 gestioni miste pubblico-private e 6 gestioni private. A livello geografico, 31 aziende operano nel Nord-Ovest del Paese, 25 parimenti nel Nord-Est e nel Centro e 14 nel Sud e Isole. In merito alla forma di gestione, circa quattro quinti delle aziende considerate sono monoutility (74 gestioni). Le multi-utility, a loro volta, rappresentano poco più di un quinto del campione (21 gestori) e risultano maggiormente diffuse nel Centro Italia (10 gestioni), mentre sono assenti nel Mezzogiorno.

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Acqua N°61 Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso" Un ulteriore taglio analitico insiste sulla dotazione di risorse finanziarie proprie delle aziende. L’analisi per classe patrimoniale è stata effettuata identificando 4 classi di patrimonio netto: fino a 2,5 milioni di euro, tra 2,5 e 20 milioni di euro, tra 20 milioni e 60 milioni di euro e oltre i 60 milioni di euro. La classe più popolosa in termini di gestioni è quella medio-piccola (tra 2,5 e 20 milioni di euro), mentre in termini di popolazione sottesa si ha una certa omogeneità, se si escludono le gestioni rientranti nella prima classe di patrimonio netto. Infine, sono 67 le gestioni che operano in un territorio ove l’Ente di Governo d’Ambito è pienamente operativo, mentre sono 28 le gestioni che operano in ambiti che ancora attendono un completamento della governance locale1.

Allegato 2 - L’analisi econometrica: i risultati

Per indagare la relazione tra gli indicatori economico-finanziari e alcune dimensioni operative e di contesto delle aziende idriche è stata impiegata la tecnica econometrica della regressione, più in particolare è stato costruito un modello di regressione lineare multipla a “effetti fissi” e utilizzato lo stimatore dei “minimi quadrati ordinari” (OLS).

Partendo dai dati del campione analizzato, questa tecnica permette di isolare l’influenza esercitata su una variabile (dipendente) da un insieme di variabili esplicative, controllando per l’interdipendenza tra le variabili esplicative. Le variabili esplicative sono presenti nell’analisi come variabili dicotomiche che assumo valore 1 se l’attributo in questione è presente, o 0 se assente (dummy).

Il coefficiente stimato dalla regressione misura la variazione media della variabile dipendente che si associa al possesso dell’attributo identificato dalla variabile esplicativa, a parità dei valori assunti delle altre variabili esplicative; un coefficiente positivo indica una correlazione positiva tra le variabili (al possesso di un attributo corrisponde un aumento della variabile dipendente), il segno negativo una correlazione negativa (al possesso di un attributo corrisponde una diminuzione della variabile dipendente). La presenza di coefficienti non statisticamente significativi indica che il possesso di un certo attributo non esercita un influenza apprezzabile sulla variabile analizzata. Riportiamo di seguito i risultati delle singole analisi.

1  Per un approfondimento si rimanda a Monitor ATO, Osservatorio SPL, Invitalia.

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Modello 1: Pooled OLS, usando 285 osservazioni Incluse 95 unità cross section ; Lunghezza serie storiche = 3 Variabile dipendente: Ebitda margin const PN 25-20 PN 20-60 PN >60 Multi Mista Privata Nord Est Centro Sud e Isole EGA Anno 2014 Anno 2013

Coefficiente 0,0684749 0,0852673 0,174133 0,234113 −0,0840161 −0,00781575 −0,0306953 −0,00054565 0,0576554 −0,0147384 0,0446509 0,0379579 0,032854

Errore Std. 0,0264878 0,0172754 0,0193498 0,0188837 0,0140527 0,0142177 0,0253464 0,0140675 0,0198385 0,0241608 0,0199307 0,0129208 0,0129208

rapporto t 2,5851 4,9358 8,9992 12,3976 −5,9786 −0,5497 −1,2110 −0,0388 2,9062 −0,6100 2,2403 2,9377 2,5427

p-value 0,0103 <0,0001 <0,0001 <0,0001 <0,0001 0,5830 0,2269 0,9691 0,0040 0,5424 0,0259 0,0036 0,0116

** *** *** *** ***

*** ** *** **

Media var. dipendente 0,241241 SQM var. dipendente 0,125947 Somma quadr. residui 2,156941 E.S. della regressione 0,089050 R-quadro 0,521213 R-quadro corretto 0,500090 F(12, 272) 24,67522 P-value(F) 5,43e-37 Log-verosimiglianza 291,5438 Criterio di Akaike −557,0876 Criterio di Schwarz −509,6052 Hannan-Quinn −538,0531 Rho 0,534932 Durbin-Watson 0,578899 * livello di significatività del 10%; **livello di significatività del 5%; *** livello di significatività dell’1%. Modello 2: Pooled OLS, usando 285 osservazioni Incluse 95 unità cross section; Lunghezza serie storiche = 3 Variabile dipendente: Costo personale per addetto const PN 25-20 PN 20-60 PN >60 Multi Mista Privata Nord Est Centro Sud e Isole EGA Anno 2014 Anno 2013

Coefficiente 34911 249,38 150,911 4135,28 −115,316 −5773,17 −7868,57 −2236,28 8154,04 16603,2 13559,7 3499,79 1257,24

Errore Std. 4126,54 2691,33 3014,51 2941,89 2189,27 2214,98 3948,72 2191,57 3090,63 3764,01 3105,01 2012,92 2012,92

rapporto t 8,4601 0,0927 0,0501 1,4057 −0,0527 −2,6064 −1,9927 −1,0204 2,6383 4,4110 4,3670 1,7387 0,6246

p-value <0,0001 0,9262 0,9601 0,1610 0,9580 0,0097 0,0473 0,3084 0,0088 <0,0001 <0,0001 0,0832 0,5328

***

*** ** *** *** *** *

Media var. dipendente 49149,87 SQM var. dipendente 14728,23 Somma quadr. residui 5,24e+10 E.S. della regressione 13873,13 R-quadro 0,150237 R-quadro corretto 0,112747 F(12, 272) 4,007427 P-value(F) 9,98e-06 Log-verosimiglianza −3115,992 Criterio di Akaike 6257,983 Criterio di Schwarz 6305,466 Hannan-Quinn 6277,018 * livello di significatività del 10%; **livello di significatività del 5%; *** livello di significatività dell’1%.

Acqua n. 61- maggio 2016

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Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso"


Acqua N°61 Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso"

Modello 3: Pooled OLS, usando 285 osservazioni Incluse 95 unità cross section; Lunghezza serie storiche = 3 Variabile dipendente: PFN/PN const PN 25-20 PN 20-60 PN >60 Multi Mista Privata Nord Est Centro Sud e Isole EGA Anno 2014 Anno 2013

Coefficiente 0,149175 0,504527 0,196923 −0,616743 0,145582 −0,156227 −0,0923742 0,799455 0,934164 0,823111 1,05388 −0,519496 −0,240959

Errore Std. 0,522136 0,340537 0,38143 0,37224 0,277011 0,280263 0,499636 0,277302 0,391061 0,476264 0,39288 0,254698 0,254698

rapporto t 0,2857 1,4816 0,5163 −1,6568 0,5255 −0,5574 −0,1849 2,8830 2,3888 1,7283 2,6824 −2,0397 −0,9461

p-value 0,7753 0,1396 0,6061 0,0987 0,5996 0,5777 0,8535 0,0043 0,0176 0,0851 0,0078 0,0424 0,3450

*

*** ** *** **

Media var. dipendente 1,316912 SQM var. dipendente 1,827115 Somma quadr. residui 838,1314 E.S. della regressione 1,755382 R-quadro 0,115981 R-quadro corretto 0,076980 F(12, 272) 2,973798 P-value(F) 0,000641 Log-verosimiglianza −558,1102 Criterio di Akaike 1142,220 Criterio di Schwarz 1189,703 Hannan-Quinn 1161,255 rho 0,686028 Durbin-Watson 0,194644 * livello di significatività del 10%; **livello di significatività del 5%; *** livello di significatività dell’1%. Modello 4: Pooled OLS, usando 285 osservazioni Incluse 95 unità cross section; Lunghezza serie storiche = 3 Variabile dipendente: PFN/Ebitda const PN 25-20 PN 20-60 PN >60 Multi Mista Privata Nord Est Centro Sud e Isole EGA Anno 2014 Anno 2013

Coefficiente 3,592 1,23119 0,126005 −0,00961524 −0,631252 0,769081 −0,297974 0,582083 1,12995 −0,885659 −0,539702 −1,7107 −1,78593

Errore Std. 1,77304 1,15638 1,29524 1,26403 0,940658 0,951703 1,69664 0,941646 1,32794 1,61727 1,33412 0,864888 0,864888

rapporto t 2,0259 1,0647 0,0973 −0,0076 −0,6711 0,8081 −0,1756 0,6182 0,8509 −0,5476 −0,4045 −1,9779 −2,0649

p-value 0,0438 0,2880 0,9226 0,9939 0,5027 0,4197 0,8607 0,5370 0,3956 0,5844 0,6861 0,0489 0,0399

**

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Media var. dipendente 2,973428 SQM var. dipendente 5,964358 Somma quadr. residui 9664,564 E.S. della regressione 5,960829 R-quadro 0,043386 R-quadro corretto 0,001183 F(12, 272) 1,028028 P-value(F) 0,423088 Log-verosimiglianza −906,5293 Criterio di Akaike 1839,059 Criterio di Schwarz 1886,541 Hannan-Quinn 1858,093 rho 0,173564 Durbin-Watson 0,774057 * livello di significatività del 10%; **livello di significatività del 5%; *** livello di significatività dell’1%.

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Acqua N°61 Investimenti nel SII: 2 miliardi di euro il "potenziale inespresso"

Modello 5: Pooled OLS, usando 285 osservazioni Incluse 95 unità cross section; Lunghezza serie storiche = 3 Variabile dipendente: Immobilizzazioni materiali pro capite const PN 25-20 PN 20-60 PN >60 Multi Mista Privata Nord Est Centro Sud e Isole EGA Anno 2014 Anno 2013

Coefficiente 166,165 146,425 282,398 358,754 145,12 −77,4048 −150,186 134,785 −57,5571 −234,381 −107,281 21,1644 8,98585

Errore Std. 104,442 68,1173 76,2969 74,4588 55,4101 56,0608 99,9417 55,4684 78,2235 95,2666 78,5874 50,9469 50,9469

rapporto t 1,5910 2,1496 3,7013 4,8182 2,6190 −1,3807 −1,5027 2,4299 −0,7358 −2,4603 −1,3651 0,4154 0,1764

p-value 0,1128 0,0325 0,0003 <0,0001 0,0093 0,1685 0,1341 0,0157 0,4625 0,0145 0,1733 0,6782 0,8601

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Media var. dipendente 298,5335 SQM var. dipendente 388,9593 Somma quadr. residui 33534938 E.S. della regressione 351,1271 R-quadro 0,219504 R-quadro corretto 0,185070 F(12, 272) 6,374677 P-value(F) 5,81e-10 Log-verosimiglianza −2068,172 Criterio di Akaike 4162,344 Criterio di Schwarz 4209,826 Hannan-Quinn 4181,378 rho 0,975043 Durbin-Watson 0,019892 * livello di significatività del 10%; **livello di significatività del 5%; *** livello di significatività dell’1%. Modello 6: OLS, usando le osservazioni 1-55 Variabile dipendente: RAB procapite const PN 25-20 PN 20-60 PN >60 Multi Mista Privata Nord Est Centro Sud e Isole EGA

Coefficiente 78,1788 75,9796 213,402 195,205 5,73996 3,52942 64,8069 56,2549 −0,791889 −144,787 13,6065

Errore Std. 59,6874 56,0551 90,5641 61,13 43,0007 33,3369 74,9102 64,036 52,1298 63,8913 44,8267

rapporto t 1,3098 1,3554 2,3564 3,1933 0,1335 0,1059 0,8651 0,8785 −0,0152 −2,2661 0,3035

p-value 0,1971 0,1822 0,0230 0,0026 0,8944 0,9162 0,3917 0,3845 0,9879 0,0284 0,7629

** ***

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Media var. dipendente 229,6363 SQM var. dipendente 159,0095 Somma quadr. residui 873365,1 E.S. della regressione 140,8872 R-quadro 0,360330 R-quadro corretto 0,214951 F(10, 44) 4,864027 P-value(F) 0,000103 Log-verosimiglianza −344,0430 Criterio di Akaike 710,0859 Criterio di Schwarz 732,1666 Hannan-Quinn 718,6247 * livello di significatività del 10%; **livello di significatività del 5%; *** livello di significatività dell’1%.

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