08 insieme ottobre 2017

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SANTA MARIA DEGLI ANGELI MENSILE – OTTOBRE 2017

USCIAMO... SINODO ORATORI

EDUCATORI IN USCITA

CINEMA PER TUTTI


Editoriale SIAMO TUTTI MISSIONARI Il mese missionario ci offre la possibilità di riflettere sulla comune indole missionaria dei battezzati. Missionarietà che siamo soliti pensarla come qualcosa di specifico di una vocazione specifica di qualcuno che esce dal proprio paese per annunciare il Vangelo altrove. Missione significa desiderio di annunciare il Vangelo alle persone che vivono accanto a noi. Per fare questo è necessario, in primo luogo, trovarsi insieme a pregare, a chiedere allo Spirito Santo un’ispirazione, un’idea che orienti il nostro desiderio. E poi bisognerebbe cominciare, passare dall’idea all’azione, per ascoltare la realtà e da lì elaborare un progetto missionario da attuare nel nostro territorio. Lo slancio missionario fa bene alla comunità, perché la libera dalle paure e, soprattutto, dalla tentazione di chiudersi in se stessa. Quando la comunità si preoccupa d’annunciare il Vangelo sul territorio, ha meno tempo da perdere per curare l’arredo interno, divenendo quindi più essenziale. Come ci farebbe bene questo slancio di uscita all’esterno, per lasciare le comode poltrone e così stare un po' sulla strada! Forse ci aiuterebbe anche nel cammino che stiamo realizzando nell’unità pastorale, a scoprire il dono della diversità dell’altro, ad imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno, ad abbandonare il cronico atteggiamento di giudizio negativo verso tutto ciò che non collima con i nostri gusti e desideri. È bello leggere nei vangeli lo sforzo che faceva Gesù per agganciare gli interlocutori e inserirli in un cammino di salvezza. Gli itinerari di evangelizzazione difficilmente escono fuori a tavolino, frutto esclusivo delle nostre proiezioni. L’uscire per andare verso coloro che non frequentano i nostri spazi, stimola la creatività pastorale e ci libera dall’ossessione di ripetere sempre le stesse proposte, allo stesso modo. La creatività pastorale sgorga dal contatto con la realtà, perché, come c’insegna papa Francesco, la realtà deve sempre precedere l’idea. Senza dubbio lo sforzo missionario delle nostre comunità porterebbe materiale nuovo sul tavolo dei nostri consigli pastorali. Ci aiuterebbe a scoprire la situazione sociale di tante famiglie di immigrati e anche di italiani che vivono in pessime condizioni sul nostro territorio. Ci aiuterebbe a comprendere meglio la situazione giovanile dei nostri quartieri, per elaborare una pastorale giovanile meno di élite e più in sintonia con la realtà circostante. Uscire dai nostri spazi potrebbe produrre un pensiero nuovo nei nostri consigli pastorali, un’attenzione nuova, più sensibile e misericordiosa, nei confronti di tutti coloro che sotto la nostra “tenda da campo” – così come simpaticamente chiama la chiesa papa Francesco – ci stanno ancora molto stretti. Aquele abraço carinhoso. Don Paolo

ORATORIANDO... SULLA SOGLIA DEL SINODO Cari amici, cari amiche, eccoci ormai prossimi all'apertura del Sinodo sugli Oratori. Per chi sta seguendo da mesi il cammino che ci ha portato fin qui immagino sia l'ennesimo articolo che legge. Per chi ancora invece non se ne è interessato spero sia l'occasione giusto per farlo innamorare di questa proposta. In diocesi, fra alcuni addetti ai lavori in oratorio (educatori, alcuni sacerdoti attenti ai ragazzi,…) sta circolando la voce di quanto

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faremo sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre. Ciò mi piace perché molti commentano: “dovremmo farne uno anche nella nostra UP”. Io rispondo che la buona riuscita dei prossimi anni dei nostri oratori dipenderà più che dal mio operato da quanti si lasceranno coinvolgere dal Sinodo e ciò che nascerà da esso strada facendo. È bello che altri si ispirino al nostro lavoro così come spesso mi accade di fare. Non per vana gloria ma per stimolarci a vicenda che prenderci cura dei giovani come Chiesa è possibile nel presente e nel futuro. I giovani ci sono e hanno bisogno di adulti credibili, che si interessino ai loro interessi e che li accompagnino nel loro progetto di vita. Non hanno bisogno di badanti o di baby sitter, ma di uomini e donne contente di vivere la propria vocazione: è ciò che ci chiede anche il Vescovo Massimo nella sua lettera pastorale “Vieni e vedrai”. E come dice un grande profeta del nostro tempo, “non facciamoci rubare la speranza” (Papa Francesco). Non lasciamoci rubare la speranza di trasformare in chiave missionaria la nostra Chiesa, anche a partire dagli oratori, casa dei giovani. Vi invito pertanto a consultare assiduamente il blog degli oratori dell'UP e a essere presenti e collaborativi ai due pomeriggi del Sinodo. Il divano è comodo ma il Papa ci invita (non solo i giovani) a preferire le scarpe da ginnastica per essere animatori sociali (discorso alla gmg di Cracovia). Ciri

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COMPIGREST SAN BARTOLOMEO E CODEMONDO Quale miglior occasione per rivedersi e ristabilire il clima di amicizia costruito durante il Grest, se non il Compigrest di settembre? Così, noi ragazzi di prima, seconda e terza superiore di Codemondo e San Bartolomeo, affiancati da Arianna, Ciri e Andrea, abbiamo aiutato i bimbi dalla prima elementare alla prima media a completare i compiti estivi. Le mattinate ovviamente non erano dedicate solo a eseguire noiosi esercizi di grammatica e ortografia o complicate operazioni aritmetiche ma trascorrevano anche all'insegna di bans, catechesi e giochi tutti insieme. Durante le catechesi, abbiamo guardato alcuni spezzoni del film di animazione "Ortone e il mondo dei chi" da cui abbiamo imparato che una persona è sempre una persona, non importa quanto sia piccola. Gli educatori

CompiGrest @ Regina Pacis: animatrice, buona la prima! Salve a tutti, oggi sono qui per scrivervi la mia prima vera esperienza come animatrice, al Compigrest di Regina Pacis. Partiamo dalle mie sensazioni. Mi sono trovata accolta da tutti quei bellissimi bambini che mi venivano incontro abbracciandomi facendomi sentire una persona importante per loro. Appena arrivavo alcuni mi venivano vicino e mi salutavano calorosamente come se non mi vedessero da tempo, invece era passato solo un giorno. Dopo un primo momento di accoglienza ci radunavamo nel cortile interno della parrocchia e iniziavamo la giornata pregando il Signore, e ricordandoci che esiste anche Lui. Molti bambini erano timorosi a dire un semplice: " Preghiamo il Signore" oppure un: "Grazie Signore" perché, insomma li capisco anch'io che a quella età..e anche alla mia, sinceramente, è difficile capire come un Uomo così grande e potente abbia creato questo Mondo e tutte queste persone diverse tra loro, e capire come mai un Uomo che cerca di indirizzare le persone verso la Pace e L'Amore e la Vita Eterna, e invece troviamo molte persone che cercano la Guerra per amor proprio. Ritornando a noi. Terminato il momento di preghiera, dividevamo i bambini in classi per poter svolgere i compiti: io aiutavo quelli che dovevano andare in I e II media. Era bello aiutare una persona e vedere il suo sorriso per essere riuscito a risolvere un "problema". Insomma io sono una persona che vuole riuscire ad aiutare gli altri, perché mi sento importante quando la gente mi parla dei suoi problemi, cercando in me con le mie parole e i miei consigli, un aiuto. A me aiutare questi bambini coi compiti e alcune volte anche con dei problemi personali, mi ha fatto stare bene, mi ha fatto capire come PORGERE SEMPLICEMENTE LA MANO PORTI AD UN SORRISO. Dopo due ore di compiti, i bambini stressati da quelle due lunghissime ore, appena sentivano: " Merenda!" erano felicissimi. Infatti correvano giù e andavano a mangiare. Alcuni si abbuffavano: sembrava non avessero mangiato da chissà quanto tempo. Dopo la merenda arrivava il momento della riflessione sul film "Ortone", un cartone che parla di un elefante, chiamato appunto Ortone, che trova un fiore con sopra un granello contenente delle minuscole personcine, che accudiva dandogli protezione. "Ogni persona è importante per piccola che sia", aveva capito l'elefante: una persona conta ed è SEMPRE importante, nonostante i suoi difetti, le sue caratteristiche, il suo aspetto, i suoi pensieri… appunto per questo una persona è importante per ogni sua caratteristica. La giornata si concludeva giocando: giochi organizzati e gioco libero, preferito da tutti i bambini. In quel momento della mattinata potevo vedere come erano sorridenti i bambini, come si divertissero con poco, come erano liberi e spensierati. Io non dico di essere così grande, rispetto a loro… ma non ho più quella spensieratezza che ha un bambino, un po' mi dispiace perchè, insomma, adesso si è pieni di attività dalla testa ai piedi, perché a

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questa età vuoi fare di tutto tranne pensare a quello che provi tu: pensi sempre al giudizio degli altri, trascurando te stessa. E a me quei bambini mi facevano volare via quei pensieri, perché erano a loro agio, divertendosi. E quando dovevano andare a casa per alcuni era "difficile" allontanarsi da noi, da me, facendomi un po' rattristare. Però l'indomani eravamo di nuovo insieme. Ho capito che mi piace stare insieme ai bambini. Ringrazio tanto Ciri che mi ha dato questa possibilità, e di avermi considerata una di loro, mi ha fatto davvero star bene. E anche Don Paolo che mi ha dato l'opportunità di scrivere per la prima volta nel giornalino parrocchiale. Grazie. Micaela

AAA cercasi volontari in oratorio Buongiorno popolo di Santa Maria degli Angeli! Sono qui a chiedere il contributo di chiunque (di qualsiasi età, giovane o diversamente giovane) avesse voglia e tempo di mettersi al servizio in oratorio per i ragazzi che vi sono. Quali servizi? Aiuto nei compiti, presenza educativa in cortile, animazione di laboratori a piccolo gruppo, baristi (se c'è il bar in oratorio)... In quali oratori? Tutti: Regina Pacis, Roncina, Spirito Santo, Codemondo e San Bartolomeo. Ognuno dà quanto riesce: un'ora al mese, un'ora alla settimana, tre volte alla settimana… Se ti senti interpellato da questo appello allora ti lascio i miei contatti...ma fa presto: i ragazzi hanno bisogno del meglio! Ciri (educatore del progetto oratori UP) 3348593000 - ciri46@hotmail.it francescosantarello46@gmail.com

Oratori invernali: dove, come, quando, per chi La settimana del 9 ottobre (a Sinodo concluso) darà il via al progetto degli oratori c.d. invernali, ovvero l'apertura di questi durante la settimana. Quest'anno abbiamo due novità. La prima che, come saprete, 4 universitari si sono resi disponibili a essere presenti come educatori un paio di giorni alla settimana nei diversi oratori. La seconda è che entra nel progetto anche l'oratorio di Spirito Santo. È bene sottolineare che in esso non inizieremo subito delle attività strutturate ma cercheremo di vivere il cortile che già viene frequentato da ragazzi di ogni provenienza, conoscendoli e garantendo così una presenza educativa. Solo in un secondo momento si capirà come e cosa poter mettere in piedi. Chiaramente però abbiamo bisogno di volontari disposti a sporcarsi le mani e desiderosi di essere accompagnatori di questi giovani. Detto questo, l'oratorio di Codemondo aprirà al martedì per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie così come Roncina che però vedrà il suo giorno di apertura al venerdì. In entrambe le apertura vi sarà la possibilità per i ragazzi di III media di iscriversi a un percorso di orientamento scolastico, non incentrato sull'informazione delle diverse superiori come fanno a scuola, ma focalizzando l'attenzione sui desideri, paure, attitudini, talenti e il futuro del ragazzo e della ragazza. L'oratorio di Regina Pacis vedrà le sue aperture tutti i giorni tranne al venerdì. In particolare al lunedì, mercoledì e giovedì ai bambini delle elementari dalla III alla V sarà offerta la possibilità di fare i compiti in un clima

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comunitario. Speriamo di garantire i tre giorni di studio anche se va detto che qualora non trovassimo altri volontari sarà necessario rinunciare a uno: ci dai una mano? Infine, per le superiori cominceremo a trovarci al giovedì a Roncina: rispetto all'anno scorso, che ci si trovava a Codemondo, si è scelto di spostarsi più verso il centro della UP per una maggiore facilità di raggiungimento da parte dei ragazzi. Siamo tuttavia in ascolto delle idee dei ragazzi stessi per verificare come e dove modificare il percorso al fine di essere il più aderenti possibile alla loro vita. Nell'immagine trovate uno schema con il programma settimanale degli oratori della UP.

Codemondo

Roncina

Lunedì Martedì

Regina Pacis

Spirito Santo

Elementari + Cortile

Cortile

Elementari + Medie + Cortile

Cortile

Mercoledì

Elementari + Cortile

Cortile Cortile

Giovedì

Superiori

Elementari + Cortile

Venerdì

Elementari + Medie + Cortile

Cortile

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CATECHESI CATECHESI Percorso terze elementari 2017 – 2018 dell’UP Primo periodo ottobre novembre L’insegnamento di Gesù nelle parabole del Regno Secondo periodo: avvento Accompagnare bambini nel mistero del Natale Terzo periodo: gennaio – 1 aprile (Pasqua) Le parabole della misericordia Ultimo periodo Preparazione del rito della riconciliazione Coordinatore del percorso: don Paolo Cugini vittoriaporcaro@hotmail.it

PERCORSO PRIMA MEDIA 2017-2018 Obiettivi: ● aiutare i ragazzi a comprendere il significato della presenza dello Spirito Santo nella vita personale e nella Chiesa. ● Scoprire il significato della Chiesa a partire dai testi che descrivono i momenti iniziali. ● A partire dalle intuizioni del Cardinal Martini, verificare i luoghi in cui la presenza dello Spirito Santo è visibile in mezzo a noi. Itinerario: il percorso è suddiviso in tre parti. Nella prima cercheremo di ripercorrere i passi più significativi della Chiesa degli inizi seguendo la traccia degli Atti degli apostoli. Nella seconda ci soffermeremo sui temi dettati dal tempo di avvento: l’attesa, la speranza. Nell’ultima parte cercheremo di attualizzare il percorso con alcune provocazioni dallo Stile aperto e dialogico del Cardinal Martini. PRIMA PARTE In questa prima parte l’intento è aiutare i ragazzi a scoprire la ricchezza del libro degli Atti degli Apostoli sottolineando alcuni aspetti. Per i catechisti si può organizzare un incontro di presentazione del libro degli Atti degli Apostoli. Temi generatori a partire dagli Atti degli Apostoli 1. Pietro e Paolo 2. Lo stile della prima comunità 3. La missione e la fondazione delle prime comunità

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La Chiesa nasce con la Parola Ipotesi attività: visita ai centri di ascolto della parola e/o organizzare un centro di ascolto con i genitori in famiglia. SECONDA PARTE Tempo di avvento ● Valorizzare negli incontri il percorso che le letture domenicali del tempo di avvento offrono. ● Le profezie messianiche di Isaia ● I personaggi guida del tempo di Avvento: Giuseppe e Maria TERZA PARTE L’obiettivo di questa terza parte consiste nel dare concretezza al percorso formativo. A partire dallo stile aperto del Cardinal Martini, proponiamo alcune esperienze. 1. Missionarietà della Chiesa: Martini aveva istituito una Cattedra con i non credenti, in cui intendeva dialogare con le persone che non credono in Dio o con coloro che si sono allontanati dalla fede o dalla Chiesa. Questo stile dialogico è stato ripreso ultimamente da Papa Francesco che invita i fedeli ad una chiesa in uscita, una Chiesa aperta sul territorio. Riferimenti: ● Personaggio biblico San Paolo ● Martini e il dialogo con i non credenti ● Papa Francesco: Ogni battezzato è un evangelizzatore Ipotesi di attività: ● incontro con i missionari ● organizzare una missione con i catechisti: es. con una lista dei cresimati degli ultimi anni verificare coloro che si sono persi per poi, andando in missione a due a due, invitarli alla Messa domenicale. 2. I giovani Famose sono le lectio di Martini con i giovani che affluivano in migliaia per ascoltare le parole del Cardinale. A partire da questo dato vorremmo creare un contatto con i giovani delle parrocchie dell’Unità Pastorale per uno scambio d’idee sulla Chiesa e sul cammino spirituale. Ipotesi Attività: Intervista ai giovani delle parrocchie su cosa ne pensano della Chiesa. 3. Lo Spirito Santo Trovare del materiale specifico e renderlo adatto per i bambini per essere integrati dentro il percorso. Aiutarli in questo cammino guidati dallo stile di Chiesa del cardinal Martini. Coordinatore del progetto: don Paolo Coordinatore del percorso: don Paolo

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Cresima CodeSamba E’ tempo di cresime per la nostra unità pastorale ed anche per le ragazze ed i ragazzi di Codemondo e San Bartolomeo sta arrivando questo grande appuntamento. Domenica 5 novembre alle 11.00 a Codemondo, con Mons. Emilio Landini, celebrereremo il sacramento della Confermazione per i nostri ragazzi. Caterina, Simone, Aurora, Irene, Beatrice, Diego, Alice, Emanuele, Anna, Davide, Anita, Lorenzo, Lucilla, Diego, Diana, Francesca, Lorenzo, Tommaso, Anna, Manfree, Maxwell, Giulia, Pietro e Leonardo, hanno intrapreso il loro cammino in preparazione alla cresima, già dallo scorso anno. Con attività, giochi, riflessioni ed importanti esperienze hanno iniziato a conoscere un po’ più da vicino lo Spirito Santo. Ora si avvicina il giorno del sacramento con cui i ragazzi saranno confermati nel Vangelo, giorno che non costituisce una meta di arrivo, ma il punto di partenza per il cammino di fede che ognuno di loro vorrà intraprendere. Chiediamo alla comunità di tutta l’unità pastorale una grande preghiera per questi ragazzi e per tutti gli altri che riceveranno la cresima nei prossimi mesi, perché lo Spirito Santo li riempia di amore e di forza per affrontare con fede il loro cammino di cristiani.

Calendario Corsi BUON PASTORE I corsi per la catechesi del Buon Pastore che la nostra diocesi ospiterà a partire dal prossimo autunno iniziano ad avere contorni più precisi. Infatti, nei giorni scorsi sono stati definiti diversi aspetti organizzativi, primo fra tutti il calendario degli incontri, sia per il primo che per il secondo livello, che occuperanno un intero weekend, a partire dal primo pomeriggio del sabato. Le date degli incontri saranno le seguenti: 1° incontro 2° incontro 3° incontro 4° incontro 5° incontro 6° incontro 7° incontro 8° incontro 03/06

sabato 14/10 e domenica 15/10 sabato 11/11 e domenica 12/11 sabato 02/12 e domenica 03/12 sabato 13/01 e domenica 14/01 sabato 10/02 e domenica 11/02 sabato 10/03 e domenica 11/03 sabato 14/04 e domenica 15/04 - sabato 02/06 e domenica

Gli incontri del corso di 1° livello saranno articolati in due momenti; il primo, che si svolgerà al sabato pomeriggio dalle 15 alle 19, è destinato a raggiungere tutti (ad esempio a chi intende partecipare per propria formazione personale oppure agli insegnanti nelle scuole dell’infanzia o dell’obbligo – a questo proposito, ci si sta attivando per accreditare l’iniziativa come percorso formativo valido per i docenti, vi terremo aggiornati nelle prossime settimane) e sarà maggiormente indirizzato ad aspetti metodologici ed alle presentazioni non strettamente liturgiche. Il secondo momento, sempre del corso di 1° livello, pur rimanendo ovviamente aperto a tutti gli iscritti, sarà più orientato verso coloro che intendono prepararsi ad avviare un’esperienza di catechesi del Buon Pastore nella propria realtà, ad esempio parrocchiale, oppure per quei gruppi di catechisti che vorranno

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scegliere il corso come opportunità formativa per la propria esperienza di catechesi. Questo secondo momento si svolgerà alla domenica mattina, dalle 9 alle 12, e verterà su aspetti quali i gesti della Messa, le celebrazioni liturgiche da svolgere con i bimbi, le schede di preparazione degli incontri, gli indirizzi pratici per le presentazioni da fare assieme ai bambini. Gli incontri del corso di 2° livello si svolgeranno a seguire, a partire dalle 14.00 di domenica fino all’incirca alle 17.30-18.00. La sede degli incontri è ancora in corso di definizione e sarà comunicata non appena disponibile. Il costo dell’intero corso, da versare al primo incontro di ottobre (cercate di arrivare con un po’ di anticipo, quel giorno…), oscillerà fra un minimo di 60 euro ad un massimo di 80 euro, in funzione del numero di iscritti (a parte un contributo per l’Associazione e le persone di Roma che tengono il corso, servirà solamente a ripianare le spese sostenute, alcune delle quali indipendenti dal numero); la spesa non deve però costituire un ostacolo alla partecipazione e perciò stiamo cercando di predisporre sconti per giovani, famiglie, gruppi numerosi, ecc... Se questo fosse l’unico problema, scriveteci e cercheremo di trovare insieme una soluzione. Per chi si iscriverà, sarà richiesta la partecipazione a tutti gli incontri (cioè non sporadica), attestando la presenza con firme di ingresso/uscita; al termine del corso, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. Per coloro che arrivassero da lontano ed avessero necessità di un riferimento per alloggiare la notte fra sabato e domenica, c’è la disponibilità all’accoglienza da parte di alcune famiglie coinvolte nell’organizzazione dei corsi. Si consiglia di iscriversi quanto prima, (termine ultimo, il 15 settembre); per l’iscrizione o per ulteriori informazioni, potete utilizzare il sito web www.bpreggio.it, l’indirizzo email info@bpreggio.it oppure chiamare o inviare SMS al numero di telefono 333 965 1613.

PASTORALE GIOVANILE EDUCATORI …. IN USCITA! Proviamo ad aggiungere due parole a un titolo che dice già tutto! Nelle giornate del 23 e 24 settembre si è svolta l’uscita degli educatori dei gruppi delle superiori dell’Unità pastorale alla Chiesa vecchia di Albinea. E’ stato un momento di incontro, confronto e crescita. Sono state due giornate in cui si è assaporata la gioia dello stare insieme uniti dalla volontà di mettersi in cammino per essere sempre più testimoni autentici del messaggio evangelico nei confronti del mondo ma soprattutto dei ragazzi che si accompagneranno durante l’anno. Si è partiti dall’ascolto facendo un’analisi della situazione attuale dei vari gruppi delle superiori per poi tracciate delle linee guida che indirizzeranno l’anno . L’uscita dei nostri educatori, però, non si è conclusa domenica 24 settembre. “L’Uscita”, infatti, sarà il motto dell’intero anno. Uscire per andare a incontrare qualcuno, uscire per conoscere e mettersi in ascolto del territorio, uscire per rinnovarsi e non rimanere prigioniere del “si è sempre fatto così”, uscire per cercare,insomma uscire… uscire… uscire… incoraggiati e sostenuti anche dalle parole che Papa Francesco ci ha donato con le esortazioni apostoliche Evangelii Gaudium e Amoris Laetitia che Don Paolo in questa due giorni è riuscito a sintetizzare e trasmettere con convinzione e incisività. Adesso alle parole e riflessioni devono seguire i fatti! Sono consapevoli che sarà un percorso tanto affascinante quanto difficile, ma la convinzione è che… insieme si può! Sosteniamoli in questa scommessa! Le giovani coppie

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GRUPPO GIOVANI OTRI NUOVI - ANNO PASTORALE 2017-18 Obiettivo del gruppo: approfondire la conoscenza di Gesù attraverso la lettura dei Vangeli e dei testi del Nuovo Testamento utilizzando video, musica, testi, film, ecc. Quando è nato? Il gruppo giovani OTRI NUOVI è nato durante il ritiro spirituale itinerante nei parchi avvenuto nel mese di settembre 2017. Quando ci troviamo? L’idea è quella di trovarci una volta al mese nell’Oratorio di Regina Pacis dalle 18,30 alle 20,30. Possiamo terminare mangiando la pizza insieme. A chi è rivolto? Il progetto è rivolto ai giovani delle Scuole Superiori, dai 14 ai 19 anni. Programma della serata 18,30: arrivo e accoglienza -

Musica e canti religiosi Momento di preghiera Tema del giorno e riflessione personale Condivisione

20,00: Ceniamo insieme Primo Incontro:

SABATO 22 OTTOBRE, ore 18,30 – Oratorio di REGINA PACIS VI ASPETTIAMO!

PROPOSTA FORMATIVA 2017-18 PER QUARTA SUPERIORE UP ● ● ● ● ●

Esercizi spirituali (ottobre) Ritiro di Avvento (dicembre) Campeggio invernale (26-30 dicembre) weekend di pianificazione del Grest e campeggino 2018 (gennaio-Chiesa vecchia Albinea) Ritiro di Quaresima

EDUCATORI: don Paolo, Benny, Matteo, Elisa M. Obiettivo del progetto: - Offrire un percorso formativo che aiuti ad assumere le responsabilità richieste - Maturare scelte personali e comunitarie di rispetto all’ambiente - Lavorare sulle relazioni e sull’accoglienza dell’altro

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TEMI DA AFFRONTARE ● Gratuità e condivisione ● Responsabilità ● Saper progettare ● Saper lavorare insieme ● Affettività e sessualità ● Abitare un mondo plurale e diverso ● Testimoni di pace ● Abitare il pianeta

PROGRAMMA PASTORALE 2000 UP OTTOBRE 30 SETTEMBRE-1 OTTOBRE: Partecipazione al Sinodo degli oratori Sabato 7- Domenica 8: Esercizi spirituali ‘99-2000 a Santo Stefano. Tema: La spiritualità profetica e i giovani Venerdì 13: Ore 21, a Roncina incontro con don Paolo (integrazione e multiculturalità: una sfida) Mercoledì 18: ore 21, incontro con don Paolo San Bartolomeo (perché facciamo così fatica ad accettare la diversità?) Domenica 29: Incontro gruppi singole parrocchie

NOVEMBRE Venerdì 3: ore 21, a Roncina Incontro con don Paolo (educazione all’affettività, con dr. Elena Ferrari) Giovedì 9: a Codemondo, ore 20,45 con don Paolo (educazione all’affettività, con dr. Elena Ferrari) Giovedì 16: Messa Giovani, ore 20 (Codemondo) Domenica 19: Messa animata dai giovani (in ogni parrocchia dell’UP) Domenica 26: Incontro gruppo singole parrocchie

DICEMBRE Domenica 3: ore 15, ritiro spirituale d’Avvento a Codemondo Giovedì 7: ore 21 a Codemondo con don Paolo per verifica del percorso della prima parte Domenica 17: messa animata dai giovani (in ogni parrocchia dell’UP)

DOMENICA 17 - CAPITOL FORUM Il gioco all'aria aperta: c'è un'alternativa alla Playstation? Matteo De Benedittis presenterà il suo libro per bambini S.M.A.R.F.O. Proiezione: Pixels di Chris Columbus (2015) con Brian Sandler e Kevin James. Ore 17.00 proiezione, a seguire l'incontro con l'ospite e infine la cena.

PERCORSO QUINTA SUPERIORE UP 2017-2018 PROPOSTA FORMATIVA: Tema: “CERCATE PRIMA IL REGNO DI DIO E LA SUA GIUSTIZIA” (Mt 6, 33) Sottotitolo: Giovani protagonisti per un mondo più giusto e solidale OBIETTIVI: ✓ Capire il mondo nel quale viviamo. Il tema della giustizia ha a che fare con il tema della corruzione politica e della mafia, due realtà molto presenti nella nostra città, nella nostra regione e Nazione. È un

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percorso che permette anche di capire alcuni dei motivi per cui il fosso tra ricchi e poveri si amplia sempre di più anche nella società Occidentale. Problema: che cosa possono fare dei giovani diciottenni sul problema della corruzione? Come possono coinvolgersi e coinvolgere il mondo circostante (Chiesa, scuola, comune, ecc?). Divenire attori protagonisti della lotta alla corruzione e ad ogni forma di mafia nel contesto nel quale viviamo. Realizzare un percorso in cui sia visibile il rapporto tra fede e vita. Approfondire uno dei valori che sbocciano dal Vangelo e che sono presenti nella nostra società. Appoggiare le campagne nazionali di lotta contro la corruzione e contro le mafie e sensibilizzare la comunità su queste campagne. Pensare delle modalità concrete che coinvolgono la comunità cristiana sul tema della giustizia.

PERCORSO: ●

I ritiri spirituali di avvento e quaresima e gli esercizi spirituali cercheranno di approfondire il discorso biblico sulla giustizia sia nell’Antico che nel Nuovo testamento. In modo particolare vedremo il tema della giustizia nella predicazione dei profeti (Isaia, Geremia, Amos, Osea), nella predicazione di Gesù, nelle lettere di san Paolo e nella vita della prima comunità cristiana. Se il tempo lo permetterà, cercheremo di analizzare qualche testo sul tema dei padri della Chiesa (secolo II-V d. C.).

Gli incontri settimanali verteranno ad approfondire il tema generale con dei momenti di riflessione comune, dei seminari, delle testimonianze e delle esperienze dirette.

Seminari. Saranno realizzati dagli stessi ragazzi. All’inizio del percorso, mentre verranno presentate le tappe, i ragazzi sceglieranno l’autore o il tema sul quale vogliono lavorare da presentare poi, in forma seminariale, al gruppo.

MOMENTI IMPORTANTI DEL CAMMINO: ➢ Incontro con testimoni (Bini, don Eugenio Morlini, don Ciotti, politici locali). ➢ Incontro con movimenti che si occupano del tema: Cortocircuito, Agende Rosse, Libera, Pax Christi, Ammazzatecitutti, Addiopizzo, Riparte il Futuro, ecc. ➢ Letture di testi e approfondimento di personaggi che hanno lavorato sul tema: Alessandro D’Avenia, Sciascia, Calvino, Saviano, don Pino Puglisi, Giuseppe Falcone, Paolo Borsellino, ecc. ➢ Partecipazione ad eventi: giornata nazionale di lotta alla mafia 24 marzo; settimana di lotta alla mafia; processo Aemilia, ecc. ➢ Messe domenicali dei giovani. In questi momenti avremo modo di condividere con la comunità il senso del nostro cammino. ➢ Campo lavoro estivo con Libera o con un’entità che lavora su questi temi. ➢ Incontro con alcune esperienze di altri paesi sul tema della giustizia (es. Danimarca. Visita tra febbraio e marzo; Brasile [don Luca, don Paolo, ecc]). ➢ Valorizzare l’oratorio come punto d’incontro per il lavoro che andremo a realizzare.

CALENDARIO OTTOBRE-DICEMBRE 2017 Incontri formativi: Domenica 22 ottobre Incontro (don Paolo: Che cosa significa corruzione? Le parole di Papa Francesco - slide). Domenica 29 ottobre Incontro (don Paolo: Corruzione e mafia, quale relazione? Video, testi). Domenica 5 novembre Incontro (don Paolo: La corruzione politica. Ne parliamo con Beppe Pagani). Domenica 12 novembre: ore 20,45, Incontro (don Paolo: Che cosa può fare un gruppo di giovani cristiani nella lotta contro la corruzione e la mafia? Analisi di alcune esperienze concrete)

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Domenica 10 dicembre: Ore 20,30, incontro testimonianza (don Eugenio Morlini ed Enrico Bini: La lotta contro la mafia a Reggio Emilia).

PROGRAMMA PASTORALE Generale Ottobre - Dicembre ‘99 UP OTTOBRE Sabato 30 settembre – Domenica 1 ottobre: Partecipazione al Sinodo degli oratori Martedì 3 ottobre: ore 21, incontro con don Luca Grassi a Regina Pacis Sabato 7- Domenica 8: Esercizi spirituali ‘99-2000 a Santo Stefano. Tema: La spiritualità profetica e i giovani Domenica 15: Messa animata dai giovani Incontro gruppo amicale Domenica 22: Incontro (don Paolo: Che cosa significa corruzione? Le parole di Papa Francesco) Domenica 29: Incontro (don Paolo: Corruzione e mafia, quale relazione?)

NOVEMBRE Domenica 5: Incontro (don Paolo. La corruzione politica: ne parliamo con Beppe Pagani ) Domenica 12: ore 20,45, Incontro (don Paolo) Giovedì 16: ore 19,30 Messa Giovani UP a Codemondo Domenica 19: ore 10,30 - Messa animata dai giovani (in ogni parrocchia dell’UP) Domenica 26: incontro di gruppo

DICEMBRE Domenica 3: ore 15, ritiro spirituale di Avvento a Codemondo Domenica 10: ore 20,30 - incontro testimonianza (don Eugenio Morlini ed Enrico Bini: La lotta contro la mafia a Reggio Emilia) Domenica 17: ore 10,30- Messa animata dai giovani (in ogni parrocchia dell’UP)

DOMENICA 17 - CAPITOL FORUM Il gioco all'aria aperta: c'è un'alternativa alla Playstation? Matteo De Benedittis presenterà il suo libro per bambini S.M.A.R.F.O. Proiezione: Pixels di Chris Columbus (2015) con Brian Sandler e Kevin James. Ore 17.00 proiezione, a seguire l'incontro con l'ospite e infine la cena.

ASSOCIAZIONE P.A.C.E. 2017-2018 UNA NUOVA EQUIPE EDUCATIVA IN ARRIVO Il progetto dell’Associazione P.A.C.E. di quest’anno è sempre nell’ambito sportivo-educativo. Portiamo il bambino verso l’educazione allo sport. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la nostra collaborazione con la scuola Lepido: sono aperte le iscrizioni per il martedì e il venerdì dove facciamo alla Lepido il doposcuola con le medie, più lo sport educativo e il laboratorio educativo. Inoltre, continuiamo il progetto oratori che quest’anno vuole riprendere la nostra specifica tradizione, che è il cortile. Al giovedì saremo sul cortile di Regina Pacis, mentre al lunedì saremo su quello dello Spirito Santo. Quest’anno ci presentiamo con un progetto culturale che sarà realizzato da una nuova un’èquipe professionale che comprende lo psicologo, il pedagogista, l’educatore sociale e sportivo, una sessuologa, una nutrizionista e un atelierista. Questa équipe intende approfondire e specializzarsi nel discorso educativo del ragazzo nell’età evolutiva. P.A.C.E. s’identifica come agenzia sportiva ed educativa, come mediatrice tra la famiglia – che è la prima agenzia educativa – e la scuola per aiutare il ragazzo a crescere in ambiente il più sano

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possibile. Il desiderio è quello di creare una struttura educativa capace di tutelare il ragazzo do ogni forma di bullismo che incontra negli ambienti quotidiani. Siamo attivi sul territorio come presenza preventiva della devianza minorile, educando con lo sport. Per P.A.C.E. lo sport non è una finalità, ma un mezzo. Ecco perché vincere o perdere per noi non è fondamentale, come invece accadde nelle altre società sportive. Per noi al centro c’è la crescita del ragazzo. Purtroppo molti genitori non hanno ancora capito questo obiettivo così importante, perché si lasciano sedurre dalle sirene del mito del piccolo campioncino. Ecco perché come coordinatrice del progetto, ex giocatrice e attuale allenatrice FIGC ho cercato di finalizzare il percorso, rispettando la maturazione del bambino. Quante volte, in tanti anni di esperienza, ho visto la distruzione morale di tanti bambini, bruciati dall’ambiente competitivo che ruota intorno alle società sportive. Ecco l’intuizione, allora, di un progetto che prima di guardare e di proiettare nel futuro del bambino un possibile campione, cerca di salvaguardare la formazione della sua umanità e della sua interiorità. La società mira solo al bambino che può diventare un campione, scartando brutalmente gli altri. Noi, oltre al valore calcistico, con l’aiuto dell’équipe messa in piedi, cerchiamo di valorizzare la persona nella sua complessità. Ecco perché ci dirigiamo ai genitori invitandoli a scegliere la società sportiva non per lucrare sui propri figli, ma per aiutarli a crescere come uomini. Per questo ci proponiamo. Sono aperte le iscrizioni dei 2004, 2005,2006, 2007,2008. Quest’anno con l’aiuto dell’équipe educativa avremo la possibilità di realizzare momenti culturali formativi attraverso il cineforum per bambini, per aiutarli anche a maturare una visione critica della realtà. Clara Florimo 3924966111 - info@pacepolisportiva.org www.pacepolisportiva.org

FORMAZIONE RIFLESSIONI SUL CAMMINO DELLE UNITA’ PASTORALI Ho trovato molto interessanti i tre articoli dedicati al “ruolo del prete” nelle UP (La Libertà del 20/05 03/06 – 10/06 del c.a.); in modo particolare condivido il primo e il terzo per la loro concretezza e passione. (“La realtà è superiore all’idea” - EG n. 233). Il calo delle vocazioni sacerdotali e la laicizzazione della società pongono, alla “Chiesa occidentale” e in particolare a quella italiana, problemi e domande nuove sia sul piano pastorale che sul piano istituzionale e organizzativo: le Unità Pastorali sono una proposta la cui definizione ritengo sia appena agli inizi e quindi in itinere.

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Infatti, non è ancora chiaro se il “rapporto parrocchia/Unità Pastorale” sfocerà in una sovrastruttura di solo coordinamento pastorale (comprendendovi anche gli aspetti formativi e di ministerialità) delle parrocchie che ne fanno parte oppure diventerà il nuovo ente ecclesiastico dotato di personalità giuridica ( art. 7 com.2 – accordo 18/02/1984 per le modificazione dei Patti Lateranensi) in grado di assumere ed esercitare tutte le responsabilità (religiose, economiche e patrimoniali) stabilite dalle leggi ecclesiastiche e dello stato, attualmente in capo alle parrocchie. In questa ipotesi, potrebbe porsi anche il problema di normare il rapporto fra le nuove Unità Pastorali e le comunità storiche da cui traggono origine. Dalle poche esperienze UP di cui ho qualche conoscenza, rilevo che l’attenzione è concentrata sull’aspetto pastorale, dedicando ad esso la totalità delle energie disponibili e le iniziative ritenute utili. Comprensibili e condivisibili le ragioni che hanno condotto alla scelta prioritaria dell’indirizzo prima sinteticamente richiamato. Ma non è su questo importante aspetto che voglio soffermarmi. Penso che sarebbe utile un parallelo lavoro di rilevazione ed approfondimento per conoscere la realtà patrimoniale, economica e finanziaria delle parrocchie costituenti le UP e confrontarla con le due scelte possibili: rimanere “Organo di coordinamento” oppure diventare “Nuovo Ente Ecclesiastico”. Sia chiaro che non propongo una sede riservata dove raggiungere decisioni “a insaputa” delle comunità cristiane, ma poi vincolanti per le stesse; penso ad un modo per individuare e definire i percorsi che aiutino tutti, comunità e clero a decidere consapevolmente e senza divisioni, quando arriveremo a dover fare la scelta ricordata. Sarebbe anche l’occasione per scambiarsi le informazioni riguardanti i criteri e le modalità di classificazione delle voci di bilanci e, se possibile o necessario, accordarsi per una loro unificazione, utilizzando anche gli strumenti e le indicazioni che, in tal senso e da tempo, la Curia diocesana ha messo a disposizione delle parrocchie. Alfredo Spaggiari

UNITA’ PASTORALE PADRE MISERICORDIOSO & UNITA’ PASTORALE SANTA MARIA DEGLI ANGELI

propongono i

Martedì teologici (Corso formativo per l’Anno pastorale 2017-2018) Le Unità Pastorali Padre Misericordioso e S. Maria degli Angeli hanno organizzato quest’anno un percorso permanente di riflessione teologica per adulti. Il progetto è rivolto non solo agli operatori pastorali delle 2 Unità Pastorali ma anche agli adulti che desiderano approfondire i fondamenti della fede. Si tratta di un percorso formativo su alcuni articoli del Credo, con l’aiuto di alcuni teologi che da tempo riflettono su questi temi e che ci possono aiutare nel nostro cammino. Tutti gli incontri si terranno dalle ore 20,45 alle 22,30 nei locali indicati.

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Per facilitare l’organizzazione del Corso si devono effettuare le iscrizioni presso le segreterie di Regina Pacis (tel. 0522.305197) o Baragalla (tel. 0522.280252).

GLI ARTICOLI DEL CREDO Prima parte: CREDO IN DIO PADRE CREATORE Tre serate sul primo articolo del credo commentato da don Bruno Bignami, docente di Teologia Morale presso l’Istituto Teologico di Crema. Gli incontri si terranno presso l’Oratorio di Regina Pacis. 1. 2. 3.

Credo in Dio Creatore. Il Vangelo della creazione (7 novembre) Il Creatore e le creature. Quando la casa comune è sfigurata (14 novembre) La cura del Creatore e gli stili di vita delle creature. Per una spiritualità ecologica (21 novembre)

Seconda parte: CREDO IN GESU CRISTO Gesù nel Vangelo di Giovanni. Ci aiuterà nella riflessione don Maurizio Marcheselli, professore di Esegesi biblica alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna. Gli incontri si terranno presso il Sala Conferenze della Parrocchia del Sacro Cuore (Baragalla). 1. Gesù, il messia che viene come sposo (Gv 2,1-11 e 4,4-26) (16 gennaio ) 2. Gesù pane della vita» (Gv 6) oppure «Gesù luce del mondo (Gv 9) (30 gennaio) 3. Gesù, il Logos che si è fatto carne (Gv 1,1-18) (6 febbraio)

Terza parte: CREDO NELLA CHIESA Tre serate per riflettere sul nostro cammino di Chiesa assieme a don Valentino Bulgarelli, Preside della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna. Gli incontri si terranno presso l’Oratorio di Regina Pacis. 1. La Chiesa pensata nel Concilio Vaticano II (10 Aprile) 2. La proposta ecclesiale di Papa Francesco (17 aprile) 3. Il cammino della Chiesa locale e le Unità Pastorali (24 aprile)

Coordinatrice del corso: Mirella Zironi

PASTORALE FAMILIARE WEEKEND FAMIGLIE A CARESTO (PU) Da Venerdì 10 a Domenica 12 NOVEMBRE 2017 Quest'anno abbiamo deciso di iniziare l'anno pastorale con un momento dedicato alle famiglie e abbiamo pensato a Caresto. E’ un CENTRO DI SPIRITUALITA’ MATRIMONIALE che offre la possibilità di ritiri per coppie di sposi e fidanzati, tutti i fine-settimana, per tutto l’anno. Ogni anno fanno questa esperienza migliaia di famiglie (ovviamente anche con i figli) provenienti da tutta Italia, invitate ‘col passa parola’ da amici e parenti, oppure dalle parrocchie e diocesi che vogliono offrire un’esperienza annuale o periodica di spiritualità e aiuto.

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Innanzitutto bisogna fare alcune precisazioni. Il weekend ad Assisi di due anni fa è stata una bella esperienza in autogestione, le giornate sono trascorse all'aria aperta, passeggiando e ascoltando le spiegazioni di Frate Antonello sulla spiritualità di Francesco. A Caresto Il weekend si svolge tutto dentro all'eremo, ha un tema specifico ed è guidato da persone esperte. Vengono distribuite delle schede, c'è una spiegazione, poi c'è un momento di riflessione all'interno della coppia e un momento di condivisione con le altre coppie del gruppo. Tutto questo si ripete sabato mattina, sabato pomeriggio e Domenica mattina. E' necessario quindi mettersi nella disposizione d'animo di lavorare su se stessi, insieme al coniuge e anche di confrontarsi con altri. Può sembrare impegnativo (e lo è) ma è certamente un'esperienza che ci arricchirà! Durante gli incontri, altri educatori seguono i bambini e i ragazzi. Il ritiro termina dopo il pranzo della Domenica. Ci sono anche momenti di libertà per i pasti e al sabato sera. Don Paolo ci accompagnerà per le preghiere e la Messa. Ecco le principali informazioni che possono interessarvi: La location: un eremo ristrutturato a Caresto ubicato sulle colline marchigiane vicino a Sant'Angelo in Vado, in provincia di Pesaro-Urbino. Da Reggio il viaggio in auto richiede circa tre ore. I tempi: il ritiro inizia il venerdì con la cena. Chi non riesce può arrivare anche più tardi. L'importante è che ci sia qualche famiglia che arrivi per la cena a cui i gestori lasceranno le chiavi delle camere da distribuire a chi arriva dopo. Il sabato mattina la prima scheda di lavoro. I figli: c'è un servizio di custodia e animazione per i figli di tutte le età durante il ritiro. La quota: è di 30 EURO totali a famiglia per i tre giorni, compresi i pasti. Ci sono solo da portare le lenzuola dei letti. Al termine del soggiorno ognuno è libero di lasciare una donazione in una busta anonima che verrà lasciata nella camera. L'alloggio e i pasti: ci sono 46 camere che vanno da 2 a 6 letti per accontentare ogni esigenza. Non c'è il bagno in camera ma c'è un bagno ogni due-tre camere. Colazione, pranzo e cena sono compresi. In sostanza, non vogliono che ci preoccupiamo di cosa fare da mangiare ma solo di sfruttare al meglio il tempo che abbiamo a disposizione! E' importante precisare che, a meno di un boom di iscrizioni dell'UP tali da riempire tutte le camere, finché c'è posto, Caresto accoglie nello stesso weekend altri gruppi, quindi è anche un'occasione di apertura verso gli altri. Il tema: ogni weekend ci sono due-tre temi tra cui scegliere. Il primo gruppo che si iscrive, se vuole, può scegliere il tema tra quelli proposti o anche altri. Anche per questo è importante iscriversi velocemente. Ve ne cito alcuni: "La casa cristiana", "Libertà e condizionamenti", "Il lavoro", "L'educazione dei figli", "Le diversità tra conflitto e risorsa". C'è solo l'imbarazzo della scelta. Altre informazioni le potete trovare direttamente sul sito www.caresto.it oppure contattatemi. Le iscrizioni: per mail a happyfamily1966@libero.it o per telefono al cell. 380 3023841 entro DOMENICA 8 OTTOBRE specificando numero ed età dei figli. Non pensiamoci troppo, per evitare di non trovare posto. Una volta iscritto il gruppo, altri si possono aggiungere anche dopo. Diacono Luca

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Matrimonio Luca e Valentina Domenica 10 settembre Luca (“Luso”) e Valentina si sono sposati nella parrocchia dello Spirito Santo. Tanti auguri alla nuova famiglia che si è formata e un grazie tutto speciale a Luso per l’impegno profuso in tutti questi anni non solo nella parrocchia dello Spirito Santo, ma anche nei tanti servizi nell’Unità Pastorale di Santa Maria degli Angeli.

Il dono Gli Esercizi Spirituali per gli Adulti, tenuti da don Paolo presso la Chiesa di Codemondo, hanno avuto come centro delle riflessioni “il dono”, motore delle nostre relazioni sociali. Nell'epoca in cui viviamo, dominata dalla logica del mercato e dell'economia, il dono è spesso percepito come un qualcosa di superfluo ed invece costituisce e arricchisce l'ossatura della nostra vita che, è bene ricordarlo, non l'abbiamo comprata o barattata, ma ci è stata donata. L'esperienza di Dio, viene a noi come dono, ma troppo spesso siamo tentati di ingabbiarla dentro le nostre certezze, le nostre devozioni, i nostri riti, rischiando così di non accorgerci del Signore che passa, che continuamente viene a noi per sorprenderci nelle piccole cose, stupirci nei piccoli gesti. Per questo - ha sottolineato diverse volte don Paolo - non siamo in grado di trasmettere ai giovani come il Signore viene a noi. Dio è amore e per amore ha creato il mondo, ha creato l'uomo, non aveva bisogno di qualcuno da amare. Siamo il frutto di questo amore abbondante, sovrabbondante, che si dona senza limiti e che in Cristo Gesù ha raggiunto il vertice. Allora una caratteristica del dono, di come Dio si manifesta a noi, è proprio quello dell'abbondanza, della sovrabbondanza, del dono generoso di sè. Don Paolo ha preso alcuni passi del Vangelo secondo Giovanni per invitarci a meditare su questo. Nelle nozze di Cana, manca il vino, manca la gioia, e la madre di Gesù se ne accorge e interviene, si fa discepola che ascolta, obbedisce al figlio, dice agli altri di fare lo stesso. Gesù dà un segno, è il principio dei segni, in cui anticipa la sua Ora che non è ancora venuta e che giungerà solo alla Croce, dove si celebreranno le nozze della nuova ed eterna Alleanza. I servi obbediscono e riempiono le idrie fino all’orlo con quell’acqua che sarebbe dovuta servire per la purificazione giudaica, ma con Gesù non è più necessaria; diventa vino per le nozze, di una qualità eccellente e in una quantità eccezionale: segno del suo amore

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sovrabbondante donato all'umanità. Alla piscina di Betzatà, c'è l'incontro con il paralitico, che insieme a un gran numero di infermi, giaceva sotto quei cinque portici: il richiamo alla legge sotto la quale la grande moltitudine del popolo vegetava, paralizzata e bloccata. Quest'uomo è solo, malato da tanto tempo, abbandonato, senza parenti, senza amici, senza speranza, rassegnato perché il rito del tempio illude di una guarigione al primo che riesce ad immergersi, creando così una malsana competizione. È Gesù che prende l'iniziativa: «Vuoi guarire?» chiede al paralitico e ancora oggi a ciascuno di noi, paralizzati dalle nostre paure, chiusi e rassegnati, prigionieri delle nostre convinzioni. Ma siamo stati guariti dal peccato, la peggiore paralisi possibile; ci è stato fatto un dono di grazia grande, esagerato, meraviglioso che ci ha reso capaci di alzarci, di prendere la nostra barella e camminare sulla sua strada. «Se tu conoscessi il dono di Dio…» è quanto Gesù dice alla samaritana, ed è quanto continua a dire agli uomini e alle donne di ogni tempo che sono alla ricerca del senso della vita, insofferenti e insoddisfatti, che non hanno punti fermi e cambiano continuamente direzione. Il dono di Dio è comunicazione della sua vita; quell’acqua viva che zampilla per la vita eterna, è metafora dello Spirito Santo donatoci dal Figlio, per mezzo del quale possiamo adorare il Padre: non abbiamo più bisogno di uno spazio o di un tempo predefinito, perchè tutto lo spazio e il tempo dell'intera nostra esistenza umana è coinvolto nell'adorazione. Il vero adoratore è una nuova creatura, perché bisogna rinascere anche se si è vecchi e Nicodemo incredulo domanda come possa accadere una cosa del genere. È la potenza creatrice dello Spirito di Dio che dà questa possibilità, che permette di entrare nel regno di Dio, di assimilare il suo stile e la sua mentalità. Si tratta di ricreare la natura umana, di trasformare profondamente il cuore dell'uomo: togliere quello di pietra e metterlo di carne, come avevano annunciato i profeti. Come la donna di Samaria aveva detto: “Signore dammi di quest’acqua” , al capitolo 6, dopo il segno del pane viene detto: “Signore dacci sempre di questo pane”. Per accogliere il pane donato da Gesù l'uomo deve compiere l'opera di Dio e cioè credere in Colui che ha mandato, riconoscendo la sua divinità, affidandogli la propria vita, condividendo la logica del dono totale di Dio, di cui il pane è il segno. Ne era avanzato tanto di quel pane e Gesù esorta alla raccolta: l'obiettivo della salvezza è che nessuno vada perduto. Concludo citando parte di un articolo pubblicato su Avvenire qualche anno fa: “Il dono è una faccenda di gratuità, è un bene relazionale, un atto dove il bene principale non è l'oggetto ma la relazione tra chi dona e chi riceve; non è previsto, sempre eccedente, mai legato al merito, sorprendente. È costoso e le sue principali monete sono l'attenzione, la cura, e soprattutto il tempo. Il dono è alzarsi in fretta e mettersi in cammino verso l'altro”. Paola Micacchi

TerradiAbbracci Dopo la pausa estiva abbiamo ripreso gli incontri, con il nostro Gruppo di Accoglienza e Ascolto, il terzo martedì del mese alle ore 21 presso l'Oratorio di Regina Pacis. Siamo genitori che attraversano la difficile esperienza della separazione coniugale con tutte le complicazioni e le sofferenze che essa quasi sempre comporta; mettiamo a confronto le nostre esperienze uscendo da quella chiusura nel privato, tanto comprensibile quanto rischiosa di condurre ad affrontare uno sconvolgimento di vita così forte, nella solitudine. Già l'aprirsi agli altri, il verbalizzare le proprie emozioni e i propri sentimenti, alleggerisce dal peso del dolore e della rabbia che sempre accompagnano l'esperienza della separazione. Il confronto con persone che ti capiscono fino in fondo, genera apertura e disponibilità a provare altri pensieri, ad avere altre visuali che possano aiutare ad uscire dal risentimento e dal senso di impotenza. Siamo un gruppo di uomini e donne e anche il confronto fra i generi aiuta a comprendere il punto di vista dell'altro. La

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separazione coniugale è un'esperienza ormai molto diffusa e frequente, ma rimane estremamente complessa e viene gestita spesso con molta conflittualità; basta aprire un quotidiano per leggere ogni giorno di tragedie legate anche alle conseguenze di tali gestioni. TerradiAbbracci nasce sette anni fa proprio per cercare altre strade, per mettere davvero i figli al primo posto soprattutto attraverso il mantenimento del rispetto per l'altro genitore. É possibile vivere questa esperienza, con il dolore che essa comporta, senza entrare in una dinamica di conflitto infinito, non è facile, ci vuole impegno in un percorso di crescita e consapevolezza, ma è possibile ed è l'unica cosa che possiamo fare per il bene dei nostri figli. In una società così conflittuale dove il confronto è spesso confuso con l'aggressività e la prevaricazione, percorrere una strada diversa da soli è impossibile, per questo una Associazione, un Gruppo, per stare in cordata e sostenersi a vicenda. Vincenzo e Giuliana www.terradiabbracci.it - info@terradiabbracci.it – cell. 3297271703

PASTORALE SOCIALE DI CHE APOLOGETICA ABBIAMO BISOGNO OGGI? Miguel Calmon, 12 settembre 2017 “E l’apologetica, tentazione sempre presente, noi la vogliamo lasciare fuori dal nostro quartiere”. Terminava così il mio ultimo articolo, lasciando qualche perplessità e alcune incomprensioni, del resto giustificate. Mi spiego meglio nel cosa ho voluto dire. La necessità di mantenere vivo il “deposito” la fede così chiamata da San Paolo, di far conoscere e di trasmettere il messaggio del cristianesimo con le caratteristiche proprie che le sono state date dal suo fondatore è innegabile ancora oggi. L’apologetica, insomma, non appartiene al passato lontano degli albori del cristianesimo o a quello meno lontano dal sapore tridentino. L’apologetica fa parte della nostra essenza di essere cristiani nel mondo ma “non del mondo” come la Lettera a Diogneto ci ricorda molto bene. La questione non è, allora, SI o NO all’apologetica, ma QUALE apologetica per i nostri giorni. Sono convinto della necessità di difendere la fede, la tradizione e la dottrina del Cristianesimo e, per noi, del cattolicesimo. Tanti padri della Chiesa autorevoli ce lo hanno insegnano: citandone solo alcuni dell’interminabile lista che si può produrre: Aristide, Marciano, Melitone di Sardi, Giustino Martire, Taziano, Teofilo di Antiochia, Tertulliano, Ippolito di Roma, san Cipriano, Clemente Alessandrino e Origene, Eusebio di Cesarea, Atanasio, Ilario di Poitiers, Agostino d'Ippona. Questa è un’apologetica sana, importante, fatta di contenuti. Quella a cui mi riferisco io, nell’articolo, e che sento spessissimo proferita dai pastori evangelici di basso profilo, è tutt’altro che una difesa della fede, tutt’altro che un dare ragione della speranza che è in

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noi (1Pt 3, 15). È un fare terra bruciata, un allontanare sempre di più le posizioni dottrinali delle tradizione cattolica e protestante (invece di cercare punti di contatto, si cerca quello che ci divide e che ci fa rimanere divisi). Questo tipo di difesa, di apologetica non ci serve, non solo qui ma anche in qualsiasi altro posto della terra dove si vuole davvero annunciare Gesù Cristo. Vogliamo confrontarci su quello che ci unisce, mettere in comune quello che ci fa lavorare insieme sulle persone. Oggi, nelle nostre comunità l’apologetica spicciola cattura molte menti deboli, raccoglie molti fedeli ingenui, miete molte vittime del cristianesimo. Persone che vogliono credere, sperare nel Signore Gesù Cristo ma che se lo trovano “raccontato” e predicato da gente che ne sa veramente poco del Mistero Pasquale e della Resurrezione; figuriamoci poi della Chiesa e della Tradizione. Vorrei che si arrivasse a pensare come il Concilio Vaticano II quando dice che “abbiamo bisogno di una nuova apologetica, adatta alle esigenze di oggi, che consideri che il nostro compito non consiste nel conquistare argomenti, ma anime, nell'impegnarci in una lotta spirituale, non in una disputa ideologica, nel difendere e promuovere il Vangelo, non noi stessi”. Credo, poi, che si possano avere due forme di difesa non necessariamente in antitesi tra loro, ma anzi che si completano: l’Apologetica e la Testimonianza (intesa come il martire – μάρτυς – cioè il testimone), per chi fa fatica a capire che una è già contenuta nell’altra. Ma questa è un'altra sottolineatura da raccontare... A presto! Gianluca Guidetti, missionario laico in Brasile

GIOVANI STUDENTI AFRICANI SONO IN MEZZO A NOI La pastorale giovanile dal volto missionario, tanto sognata da Papa Francesco, esige l’annuncio del Vangelo a tutti i giovani presenti sul territorio di un’Unità Pastorale. Ebbene, sul nostro territorio ogni anno arrivano decine di giovani africani per poter accedere alle Università di Reggio Emilia. Gli studenti che arrivano soprattutto dal Camerun, Togo e Congo la maggior parte sono cattolici o evangelici. Con molti di loro è nata una ‘amicizia fatta anche di momenti d’incontro e di formazione cristiana. Ho chiesto ad uno di loro di parlarci un poco di questa realtà giovanile. Dalice è uno studente del Camerun, di scienze e tecnologie agrarie e degli alimenti dell’UNIMORE sede di Reggio Emilia, da alcuni anni presidente dell’ASSUNIMORE, l’associazione degli studenti presenti sul territorio di Reggio Emilia e Modena, in modo particolare degli studenti africani. Ogni anno un gruppo di studenti del Camerun, Togo e Congo arrivano per studiare nelle università di Reggio Emilia. Venerdì 9 settembre c’è stato presso la sede dell’UNIMORE un incontro importante con alcune personaggi del governo e dell’Università del Camerun con gli studenti africani presenti a Reggio. Che cosa ha significato questo incontro? È stato il momento ufficiale per presentare in modo dettagliato il progetto di accoglienza che portiamo avanti da un anno con l’Unità Pastorale Santa Maria degli Angeli ed anche l’occasione di conoscenza tra gli studenti, il parroco e gli ospiti. Soprattutto un momento di riflessione sulla creazione di un centro d’ascolto dello studente africano a Reggio Emilia e dello sviluppo di un progetto imprenditoriale con gli associati di ASSUNIMORE.

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Quali sono i problemi che gli studenti africani incontrano quando arrivano a Reggio Emilia? Diciamo che i problemi sono vari. Il primo problema, quello grosso, è legato all’ospitalità, cioè alla ricerca di un posto letto dove soggiornare da metà agosto agli inizi di ottobre, aspettando che E-rgo – l’azienda regionale per il diritto allo studio superiore – faccia l’assegnazione dei posti. Come mai, quando gli studenti africani arrivano nel mese di agosto, non trovano alcun tipo di ospitalità? C’è chi ha, in quanto studente matricola, la fortuna di avere un amico o un famigliare residente in Italia e in possesso di una casa. La maggioranza si deve arrangiare. L’Università ha il compito di svolgere la formazione accademica, offrire l’insegnamento. Per quanto riguarda i servizi è compito di E-rgo che lavora seguendo un regolamento, un bando con criteri precisi e chiari. E-rgo può assegnare un posto letto solo dall’inizio di ottobre. Perché allora gli studenti arrivano in agosto, sapendo che solamente in ottobre potranno avere accesso agli appartamenti? La domanda per il posto letto ha i termini di scadenza spesso previsti per il 31 agosto. Si tratta di arrivare in tempo prima per questa richiesta. Chi sceglie un corso a numero programmato, è vincolato dall’ammissione che spesso va fatta a inizio settembre e per fare ciò occorre essere presenti fisicamente. Oltre a ciò, bisogna fare le pratiche per la richiesta del codice fiscale, per il rilascio del permesso di soggiorno, la richiesta per il rilascio della dichiarazione di reddito presso le ambasciate. Quest’anno c’era l’obbligo per chi era di agraria di presentarsi entro il 25 di agosto nella segreteria degli studenti, per completare la procedura d’iscrizione. Se nel mese di agosto l’agenzia che assegna i posti letto non è ancora disponibile, come fate? Su Reggio Emilia c’è l’ostello della Ghiara però i prezzi non consentono allo studente matricola di starci. Rivolgendoci a qualche agenzia immobiliare non è possibile perché sono studenti ancora sprovvisti di documenti. Tempo fa avevamo la possibilità di ospitare alcuni studenti con il sostegno dell’università, ma oggi non è più possibile. Quindi? Per fortuna lo scorso anno l’Unità Pastorale Santa Maria degli Angeli ha ascoltato le nostre richieste e da lì è nato un grande progetto che sta crescendo. Ed è così che da otto studenti ospitati nel 2016 siamo passati a 24 grazie all’intervento di altre due Unità Pastorali, vale a dire quella di Baragalla e di Sant’Antonio. Oltre all’accoglienza di emergenza, l’Unità Pastorale ha fatto un’ospitalità prolungata per sei studenti a san Bartolomeo e per cinque studenti fuori corso a Codemondo. Questa esperienza continuerà anche quest’anno grazie al parare favorevole delle comunità coinvolte. Questa esperienza di accoglienza prolungata quest’anno mette a disposizione quattordici posti. Gli studenti africani in che modo possono attingere alle borse di studio? Il primo anno per lo studente matricola l’assegnazione del pacchetto borse di studio, va fatta sulla base del reddito, agli studenti in sede e agli studenti fuori sede. Lo studente in sede ha la fortuna di essere ospitato nelle residenze di E-rgo. Invece chi è fuori sede (non assegnatario del servizio abitativo) deve presentare entro la scadenza di E-rgo un contratto di affitto di almeno dieci mesi, che è l’unico strumento per ricevere l’intera cifra della borsa di studio (5200 euro). L’anno successivo il pacchetto borsa di studio viene assegnata sulla base del merito. Lo studente che raggiunge almeno 25 crediti entro il 10 di agosto dell’anno successivo, è prioritario nelle assegnazioni degli alloggi E-rgo. Oltre al problema dell’alloggio, quali sono gli altri problemi che gli studenti africani incontrano quando arrivano a Reggio? Prima di tutto un problema d’integrazione. Spesso sono ragazzi che escono dal loro paese per la prima volta e provengono da famiglie povere. Il problema nasce dal fatto che ci ritroviamo dentro una società che non è

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informata dai nostri canali e procedure di arrivi in Italia, della nostra cultura, del nostro modo di vita e nemmeno del nostro grado d’istruzione. Questi pregiudizi creano barriere. Abbiamo l’impressione di non essere considerati e questo crea un danno morale enorme. Curiosamente spesso a fine anno su 10 studenti, 8 riescono a mantenere la borsa di studio ottenendo anche buone medie. Molti di loro riescono a laurearsi anche con 110 e lode. Gli studenti che arrivano di che comunità religiosa fanno parte? Al 90% sono cattolici. Molti di loro erano catechisti e frequentavano i gruppi giovani delle loro comunità. Purtroppo, il fatto che hanno la sensazione di non essere considerati, affievolisce il loro sentimento religioso e li allontana spesso dalla Chiesa cattolica, perché si fanno una semplice domanda: perché un paese così significativo nel mondo per quando riguarda il cattolicesimo, ha dei cittadini che negano il valore di altre persone di origine diverse? Questo è il punto dolente. Che cosa si aspettano dalle nostre comunità religiose, questi giovani studenti? Vorremmo essere considerati a giusto valore. Non vorremmo avere la sensazione di essere rigettati. Vorremmo fare parte di questa comunità perché ci siamo in quanto studenti, in quanto cittadini, comunitari e quindi non possiamo essere esclusi. Siamo convinti che con il nostro valore aggiuntivo abbiamo qualcosa da dare alla comunità e alla città. Solo nella collaborazione e nell’armonia riusciamo trasmettere i nostri valori. Nello scambio non solo dobbiamo dare, ma anche a ricevere. Qualcosa è stato fatto in questa direzione? Si. Anche se la comunità di san Bartolomeo è a qualche Km dal centro abitativo di Reggio, vediamo quella distanza come se fosse un metro, perché proprio lì abbiamo trovato una comunità di cui non sognavamo, perché avevamo già dei pregiudizi sugli italiani. Abbiamo trovato persone che ci hanno aperto le porte delle loro case, oltre alla casa di accoglienza. Ci sentiamo in famiglia a san Bartolomeo e anche a Codemondo. Segnalo anche che a Regina Pacis qualche studente ha fatto il percorso per ricevere i sacramenti del battesimo e della Cresima. Che messaggio vuoi lasciare alle nostre comunità dell’Unità Pastorale? Il primo messaggio che lascio è un complimento e un ringraziamento perché è di grande aiuto, soprattutto sul punto dell’alloggio. Ci stiamo impegnando per portare alcuni volontari della comunità in Africa per una visita guidata, perché pensiamo che quando avranno l’occasione di scoprire il nostro modo di vivere potranno capire chi siamo e, una volta giunti in Italia, l’integrazione potrà essere più facile. Siamo ambasciatori dell’Africa e abbiamo anche in mente progetti di cooperazione internazionale. Solo con la collaborazione si può riuscire a metterli in piedi. Don Paolo

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IN CAMMINO CON IL VANGELO DI MARCO Domenica 8 ottobre a Roncina inizia il percorso dei Centri d’Ascolto della Parola L’Unità Pastorale propone a tutti, quest’anno, di leggere il Vangelo di Marco in gruppi, che si troveranno nelle case o nelle parrocchie. Come facciamo a conoscere Gesù, nel quale crediamo, se non conosciamo i vangeli? E’ vero che Gesù, che è vivo e presente nella Chiesa, si fa conoscere in molti modi: nella vita della Chiesa, appunto, nella carità vicendevole, nei poveri, nell’eucaristia e negli altri sacramenti. Però, se volessimo fare a meno della lettura dei vangeli, sarebbe un po’ come se ci accontentassimo di vedere e toccare una persona che amiamo, senza preoccuparci di ascoltare la sua voce, le sue parole. Domenica 8 ottobre, alle 6 del pomeriggio a Roncina, ci sarà una presentazione che introdurrà alla lettura di Marco. Intanto, proviamo a farci alcune domande che non ci siamo mai fatti, oppure che ci siamo fatti ma forse senza trovare una buona risposta. Perché abbiamo quattro vangeli e non uno solo? Non sarebbe stato meglio avere una sola vita di Gesù, senza racconti doppi e senza contraddizioni? Perché a volte i vangeli, su dettagli marginali, raccontano storie diverse. Eppure, già dall’antichità qualcuno aveva provato a scrivere una narrazione unica, che comprendesse in modo ordinato e filato, tutte le notizie contenute nei vangeli. Però quel tentativo di rendere semplice e lineare la storia di Gesù non fu approvato dalla Chiesa: si dovevano tenere i Vangeli così come sono; solo i quattro vangeli, con le loro differenze, sono la Parola di Dio che ci restituisce la vera immagine del Salvatore. E tra i quattro vangeli che posto occupa Marco? E’ il più breve e, a una prima lettura, sembra che non contenga quasi niente che non ci sia anche negli altri, in particolare in Matteo. Però, se si legge attentamente, si capisce che Marco, pur raccontando gli stessi episodi, anzi qualcuno in meno, e in metà delle pagine rispetto agli altri, ha un modo suo di presentarci Gesù. C’è una faccia di Gesù che troviamo solo in Marco, o meglio, Marco ce la presenta in modo più evidente degli altri. Per esempio, Marco pone molta attenzione al rapporto tra Gesù e la folla che lo segue, e spesso lo insegue. Perché le folle inseguono Gesù? Cosa cercano? E Gesù come reagisce a questo inseguimento? La gente ha capito veramente chi è Gesù? E i discepoli hanno capito? C’è una frase, riportata solo da Marco, in cui Gesù si rivolge ai discepoli e dice loro, quasi sconsolato: «Non capite ancora?» Ma se i discepoli più stretti non capiscono, chi potrà capire davvero Gesù? Poi c’è un’altra singolarità nel vangelo di Marco: l’ultima pagina, quella in cui si raccontano le apparizioni di Cristo risorto, è scritta da un’altra mano, non da quella dell’autore di tutto il resto del vangelo. Strano! Poteva forse finire un vangelo senza l’incontro delle discepole e dei discepoli con il Risorto? Le testimonianze più antiche ci dicono concordemente che Marco compose il suo vangelo a Roma, mettendo in scritto la predicazione di Pietro. Conta qualcosa la situazione in cui il vangelo è stato scritto? Oppure sarebbe stato uguale se Marco avesse steso il suo libro a Gerusalemme o in Grecia o in Egitto? In altre parole, il vangelo ci parla solo di Gesù e di quello che ha fatto e detto nei tre anni della sua vita pubblica, oppure il vangelo ci parla indirettamente anche della comunità di Roma, per la quale Pietro predicava e Marco metteva sulla carta? Il vangelo di Marco (ma vale anche per gli altri vangeli) è solo una “finestra” che ci fa vedere Gesù, o è anche, nello stesso tempo, uno “specchio” che riflette la comunità che crede in Gesù? Cercando qualche risposta a queste domande cominceremo a leggere il vangelo di Marco, domenica 8 ottobre a Roncina, e continueremo a leggere durante l’anno nei gruppi familiari, trovando risposte e nuove domande. Diacono Giorgio

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PROGRAMMA GRUPPO DI PREGHIERA CRISTIANI LGBT FEDE, OMOSESSUALITA': UN PONTE È POSSIBILE? Esistono luoghi dove si cerca di coniugare verità e misericordia, dove si cerca di sfuggire alla logica del preconcetto e del giudizio, a dinamiche sociali aggressive, a rabbia, insulti: dinamiche ideologiche culturalmente e spiritualmente paralizzanti. Luoghi dominati da accoglienza, rigore, studio preghiera. Luoghi di ricerca dove ci si pone domande e non si danno risposte facili ed immediate "tutto e subito". Luoghi di DIALOGO, dove si cerca di costruire un ponte tra due rive senza identificarsi in una di esse, ma cercando di ESSERE PONTE.vogliamo che il nostro gruppo di preghiera sia uno di questi luoghi, ed abbiamo pensato a questo programma: OTTOBRE: Lunedì 2 ottobre: ore 21, formazione (lettura di alcune pagine di papa Francesco) Martedì 24 ottobre: ore 19,30 preghiera NOVEMBRE: Venerdì 10: ore 19,30 formazione (pagine della teologa Teresa Forcades) 17-19 novembre: Esercizi spirituali con padre Piva Santo Stefano di Vetto DICEMBRE: Lunedì 11 dicembre: ore 21 Formazione (omelia del vescovo brasiliano) Venerdì 22 dicembre: ore 19,30 preghiera

SIAMO QUA! Sabato 21 ottobre 2017 alle 9,30 vi aspettiamo presso l'oratorio della parrocchia di Regina Pacis in via Zandonai 2, per il Laboratorio di cittadinanza di Regina Pacis, Orologio e RoncinaFoscato. L’evento è aperto a tutti ed è organizzato dal Comune di Reggio Emilia nell'ambito del progetto QUA Quartiere Bene Comune. COS’È IL LABORATORIO DI QUARTIERE È uno spazio aperto in cui Amministrazione e cittadini dialogano sul presente e sul futuro del territorio in cui vivono, si interrogano su come migliorarlo, e coprogettano soluzioni innovative. L’obiettivo è firmare un accordo e impegnarsi reciprocamente per il #quartierebenecomune. COSA SUCCEDE IL 21 OTTOBRE Partecipa e presenta un’idea per il tuo quartiere: puoi condividere una proposta, o collaborare ad un progetto proposto da altri e per cui hai voglia di impegnarti. Sarà anche un’occasione per conoscere persone e associazioni, fare rete e collaborare insieme all’Amministrazione per migliorare il quartiere in cui vivi. NON FINISCE QUI Dopo l’apertura del laboratorio e la raccolta delle proposte, verranno organizzati dei tavoli progettuali per capire insieme come realizzare i progetti che verranno poi inseriti nell’accordo di cittadinanza. Architetto Francesco

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MISSIONANDO... Una Pastorale missionaria don Luca ci scrive sulla Chiesa locale che segue in Brasile La pastorale nella diocesi di Ruy Barbosa ha una dimensione missionaria molto spiccata. Missione diocesana Ogni anno in una delle 22 parrocchie della diocesi si svolge una settimana di missione, animata da tutte le altre parrocchie della diocesi. In quella settimana circa 150 persone, provenienti da tutta la diocesi, si riuniscono nella parrocchia prescelta, visitando le case, entrando nelle scuole e nei luoghi di lavoro, animando le comunità locali e celebrando insieme ad esse. Partecipano a questa missione il vescovo, preti, suore e tanti laici. Questa settimana missionaria in una delle parrocchie della diocesi è il frutto di un lavoro di preparazione di circa un anno. Esiste una commissione missionaria diocesana incaricata di organizzare e coordinare la missione, mentre la parrocchia che ospiterà la missione, compie un lavoro preparatorio di animazione missionaria di circa un anno, che comprende anche un analisi sociologica e di fede della parrocchia stessa. Missione a livello parrocchiale In ogni parrocchia della diocesi si cerca di sviluppare un’attività missionaria coordinata da una commissione missionaria, che lavora in coordinazione con il consiglio pastorale. La parrocchia di Pintadas ha un’attività missionaria molto sviluppata e ben coordinata. C’è un gruppo di più di 60 laici, ben formati e che da diversi anni compiono missioni in tutto il territorio parrocchiale e diocesano. Alcuni di loro hanno frequentato una scuola di missionari della zona rurale, creata dal padre Mesters, che prevede un mese di formazione all’anno per circa tre anni. Questo gruppo di missionari ha anche il compito di coinvolgere nelle missioni altre persone delle comunità. Ogni anno la missione assume un volto diverso. Lo scorso anno ciascuna delle trentadue comunità rurali è stata visitata da un altra comunità, che ha fatto missione nel suo territorio, e, a sua volta, ha svolto la missione in un’altra comunità. Nella città invece sono state visitate le case di circa tre dei cinque settori della città stessa. Quest’anno verrano invece visitate alcune zone della parrocchia. Questo gruppo missionario ha compiuto una missione anche in una parrocchia vicina. Anche le diverse pastorali, come ad esempio la pastorale giovanile e familiare, hanno spesso una dimensione missionaria. Quest’anno, per esempio, la pastorale giovanile, aiutata da alcuni missionari, ha compiuto missioni in alcune zone della parrocchia stessa. Alcuni giovani hanno partecipato, inoltre, a missioni nella parrocchia vicina di Ipirá. Un grande abbraccio. Luca Vi mando una foto dei giovani che in settembre hanno svolto una missione nella comunità di Lameiro

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OTTOBRE MISSIONARIO 2017 Come ogni anno pastorale, uno dei momenti forti da vivere nelle singole comunità e a livello diocesano è l’Ottobre missionario. Un tempo per la preghiera e fare memoria del comando di Gesù risorto, quando prima di lasciare i suoi, dice: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo…” (Mt, 28, 19-20). Da decenni questo mese è segnato da una particolare attenzione alle esigenze della missione della Chiesa nel mondo, affinché la “gioia del Vangelo” raggiunga davvero tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Ricordando le necessità di ogni comunità sparsa sulla terra, lo slogan scelto quest’anno dalla CEI per l’ottobre missionario è “La messe è molta” (Mt 9,37), che verrà ricordato in particolare domenica 22 ottobre, 91ᵃ Giornata Missionaria Mondiale. Sono già disponibili e si possono ritirare presso l'Ufficio del Centro Missionario Diocesano gli strumenti delle Pontificie Opere Missionarie per l’animazione nelle parrocchie in ottobre: manifesti, sussidi per adolescenti e adulti, immagini con preghiera, dvd ed altro materiale. Questo mese può essere un’occasione per riflettere sulla missio ad gentes, ma anche per pregare e compiere il gesto fraterno della condivisione attraverso le offerte che verranno raccolte nella Giornata mondiale, da destinare al Fondo universale di solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie che poi sarà distribuito alle Chiese più povere. Ecco, quindi, che un nostro semplice gesto può diventare un’alta espressione di comunione ecclesiale e di fraternità a sostegno dell’evangelizzazione missionaria. Un altro appuntamento importante in Diocesi sarà la Veglia di sabato 21 ottobre alle ore 21 che si terrà a Nov ellara nella Chiesa di Santo Stefano presieduta dal Vescovo Massimo, durante la quale saranno conferiti i mandati missionari ai partenti: don Simone Franceschini e don Luca Fornaciari (della Comunità Sacerdotale Familiaris Consortio) che hanno dato la loro disponibilità a partire per il Sud del Madagascar nel distretto di Manakara per sostituire, dopo più di 10 anni, don Giovanni Ruozi, in procinto di rientrare nel 2018. Con loro andrà in Madagascar per

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un anno Giulia Capotorto (24 anni, dell’Unità Pastorale S. Giovanni Paolo II) destinata ad Ampasimanjeva. Inoltre, riceveranno il mandato anche suor Alessandra Ferri e suor Josiane Rasoarimalala, Carmelitane Minori della Congregazione delle Case della Carità (la prima italiana e la seconda malgascia) in partenza per il Brasile e svolgere servizio nella diocesi di Ruy Barbosa. Accanto a queste partenze ci saranno anche dei rientri: don Giovanni Davoli, già in Italia dopo 5 anni vissuti in Madagascar, Anna Picciati, dopo un anno sempre nell’Isola Rossa; don Stefano Torelli, dopo 6 anni trascorsi nella missione in Albania; Francesca Catellani dopo un anno sempre nella missione reggiana in Albania. Infine, avremo con noi anche la volontaria laica inviata dal Centro Missionario, Vanessa Leccese, che ha svolto servizio per due anni nella missione brasiliana. Con questa staffetta missionaria, tra invii e rientri, la nostra Diocesi continua ad essere attiva sul fronte delle missioni, mantenendo vivo l’impegno ad gentes preso fin dai tempi del Concilio. Auguriamo, quindi, un fruttuoso ottobre missionario a tutti. Andrea Bonati

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METTIAMOCI IN CAMMINO… Aperte le iscrizioni per l'edizione 2017/2018 del Corso di formazione "Volontari nel mondo" Quest'anno l'abbiamo voluto chiamare per-corso, perché è un cammino che si fa insieme, per conoscerci. Ci metteremo in strada, cammineremo sulle strade del mondo alla scoperta delle missioni diocesane e dei diversi modi di poter essere un "volontario nel mondo". Ci sarà l'opportunità di conoscere meglio il Centro Missionario, Reggio Terzo Mondo, le Case della Carità, i Servi della Chiesa e la Caritas, gli enti che propongono questo Corso di formazione e orientamento. Missione non è solo andare lontano: cercheremo allora di darci gli strumenti per riflettere sul significato e sulle motivazioni profonde del nostro voler essere missionari, portatori di gioia e di luce nel mondo. Le sessioni previste sono due, identiche, ciascuna composta da 4 week-end residenziali (dal venerdì sera a domenica) che si terranno a Villa Borettini, Canali di Reggio Emilia. Una è prevista in autunno, che inizierà il 20 ottobre e terminerà in dicembre; la seconda si terrà in primavera, dal 2 marzo e fino al 29 aprile. E' possibile, quindi, scegliere il periodo che si preferisce per fare il Corso. Per saperne di più e fare un primo colloquio personale è possibile contattare il Centro Missionario (0522.436840, Denis Turci) o Reggio Terzo Mondo (0522.514205, Elena Caiti). Vi aspettiamo!

UNA NOTTE PER IL CONGO Alla vigilia della visita di Papa Francesco alla città di Bologna, incoraggiati dal Vescovo della Chiesa bolognese, accogliamo l’invito dei Vescovi congolesi a pregare, digiunare, vivere in “fraterna prossimità” con il popolo che soffre. Passeremo una notte con il popolo della Repubblica Democratica del Congo, accanto alle sue sofferenze, alle sue lotte non violente, alle sue speranze, per conoscerle, accoglierle in noi e sostenere il suo cammino con l’empatia umana e la preghiera. Per questo, ci troveremo a Bologna, presso la Chiesa di San Benedetto, Via dell’Indipendenza 64, dalle 21.00 di sabato 30 settembre fino alle 6.00 di domenica 1° ottobre 2017. Tra le iniziative previste: testimonianze, interviste, video, canti, musica, preghiera.

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Una lettera sarà fatta pervenire personalmente a papa Francesco. Chi non potrà partecipare, potrà sempre trovare altri modi di stare accanto al Congo, attraverso iniziative personali o di gruppo. Rete Pace per il Congo, in collaborazione con Diocesi di Bologna, Centri Missionari Diocesani dell’Emilia Romagna, Congolesi della diaspora, Amici e amiche del Congo

VARIE RONCINA e la sua SAGRA Il 9 e 10 settembre Roncina ha festeggiato la sua Sagra; festeggia in contemporanea alla più famosa ‘Giareda’ perché, nonostante la parrocchia sia titolata alla Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, il vecchio oratorio è dedicato alla B.V. della Ghiara. Il programma iniziale deciso in Consiglio Pastorale ha subito delle variazioni impreviste e quindi lo abbiamo aggiornato solo qualche giorno prima del 9 settembre. Questi cambiamenti, le previsioni del tempo un po’ inclementi e la consapevolezza di essere forse un po’ troppo attaccati al “l’abbiamo sempre fatto così” facevano pensare ad una Sagra un po’ sottotono. Con nostra grande gioia siamo invece stati smentiti da qualcosa di più importante del ‘guadagno economico’ o del successo di partecipazione alle iniziative proposte: il nostro ‘fare comunità’. Le iniziative del sabato, messe un po’ in crisi dall’assenza dello spettacolo teatrale previsto e dall’acquazzone che ci ha portato l’acqua tanto desiderata durante tutta l’estate, è stato compensato da un ottimo lavoro di squadra per la preparazione dello gnocco fritto, dalla partecipazione di tanti di noi e quindi da una squadra veramente al completo e da quella possibilità di mangiare insieme che si è potuta verificare solo perché non c’erano tanti clienti. Siamo riusciti a preparare insieme, cucinare insieme e mangiare insieme. E non è poco… un po’ come quando le famiglie di oggi si ritrovano inaspettatamente insieme perché i molti impegni di ciascuno saltano per vari motivi. Sono quelle occasioni impreviste che però, nella loro spontaneità, regalano momenti non programmati di condivisione fraterna.

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La solennità della messa domenicale è stata vissuta nella sua pienezza e nella sua semplicità e poi ci siamo ritrovati per il pranzo comunitario. Per tradizione il nostro è proprio un pranzo alla reggiana e la nostra specialità i tortelli verdi e gialli fatti a mano dalle Pie Donne. Il menù succulento e abbondante ha riempito il salone dell’oratorio nuovo e tra il vocio dei commensali e il via vai dei ragazzi del servizio tutto è andato benissimo al punto che a fine pranzo anche chi si è occupato del servizio si è seduto a tavola e ha festeggiato. Un forte hip-hip urrà si è levato per la comunità che in questo giorno di festa ha unito 90enni e 14enni passando dalle ‘giovani spose’, come le pie donne chiamano le mamme non ancora diventate nonne. Il momento spirituale più significativo è stato l’incontro serale con don Matteo Mioni che ci ha parlato del cardinal Martini, del suo legame con la Parola e in particolare della sua catechesi e testimonianza viva del Vangelo di Marco, libro che l’UP leggerà in questo anno pastorale nei gruppi biblici. Don Matteo ha ricordato qualche sua esperienza personale ed in particolare la sua partecipazione al Duomo di Milano sul ‘Commento al salmo 50’ e il silenzio assordante che un’immensa folla riusciva a fare quando il Cardinale prendeva la parola e come in questi esercizi spirituali la Parola era detta a ciascuno dei presenti e come lui sapeva ascoltare e incontrare chi aveva colloqui con lui. Ci ha presentato il libro che raccoglie gli esercizi spirituali tenuti da Martini sui vangeli e in particolare ha affrontato il suo rapporto con il Vangelo di Marco che per lui è il vangelo che rappresenta il passaggio ‘dal di fuori’ al ‘di dentro’ e che meglio descrive l’itinerario che il catecumeno deve fare. C’è una partenza, ci sono delle tappe e c’è un arrivo che è l’abbandonarsi al mistero inafferrabile perché la resurrezione non viene descritta (quanto presente è stato aggiunto in seguito) ed è un primo avvicinamento al Mistero del Regno. La centralità di questo Vangelo sono i 12 e la loro fragilità, la loro capacità di camminare dietro lui ma la loro incapacità di seguirlo veramente. Don Matteo ci ha poi fatto riflettere su come la vita del cardinale ci può spiegare il Vangelo di Marco: ● Cristiano e pastore è stato fedele al Vangelo di Marco che già nel primo versetto ci dice tutto ‘Inizio del Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio’ (Mc 1, 1) ma poi nasconde e costringe ad una ricerca; ● Tutto è vissuto con fedeltà: il Regno di Dio è tra noi e l’indicativo cronologico della salvezza è già compiuto.; ● Convertitevi e credete al vangelo (Mc 1, 15): imperativo della pienezza dell’amore. Sperimentare la bellezza della priorità dell’annuncio della salvezza; ● Dinamismo di Gesù: gli ambienti e le situazioni problematiche rivelano Gesù. Per essere al servizio della verità dobbiamo scegliere le cose ‘contrarie’, ‘Pro veritate adversa diligere’; ● La via del discepolo: il cristiano è un ateo che ogni giorno diventa credente e che solo nella morte farà un autentico e pieno atto di fede. E nel Vangelo di Marco la professione di fede la fa un centurione pagano (Mc 15, 39) Don Matteo ha concluso la sua presentazione del cardinale sottolineando che era un esegeta autentico e un contemplativo delle Sorprese di Dio. Paola

Parrocchia della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - Roncina Parrocchia-Scuola materna E.Barchi, mutuo: Come annunciato lo scorso Maggio la parrocchia ha chiesto ed ottenuto previo parere della Curia un mutuo chirografario per un importo di € 35.000 per la durata di 10 anni, con rata mensile di € 320,00. Si è reso necessario per far fronte ad una parte mancante del TFR, spettante al personale della scuola materna licenziato lo scorso 31 Agosto, in conseguenza alla rinuncia del contratto di affitto del ramo di

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azienda della scuola materna Ettore Barchi da parte della scuola di San Giuseppe per mancanza di iscrizioni di bambini. Questo per la parrocchia diventa un debito a cui far fronte, che richiede la comprensione e il coinvolgimento di tutti, tema ripreso da Don Paolo che ci ha portato a riflettere con gli esempi fatti nell’omelia domenicale. Ognuno a suo modo può partecipare e contribuire al sostegno economico della parrocchia come alcuni già fanno, altri si sono aggiunti, ma c’è bisogno di tutti. Partecipo al sostentamento della mia parrocchia! Come fare? La proposta per chi vuole aderire molto semplicemente è quella di impegnarsi in versamenti (offerte) periodiche “strutturate”. Si tratta di caricare (online per chi è capace, o allo sportello) un pagamento periodico (di fatto è un bonifico ricorrente) con frequenza mensile/trimestrale/semestrale/ o cadenza diversa, oltre ovviamente all’importo, che viene lasciato libero secondo la disponibilità di ognuno, occorre indicare l’IBAN e l’intestazione del C.C. della parrocchia (vedi sotto), e la causale (“donazione - offerta”), Il servizio è sospendibile e/o revocabile in qualsiasi momento per cui nessuno deve preoccuparsi in caso di necessità nel momento che non riesce o non vuole più farlo. Questa formula è efficace e più sicura perché arriva direttamente sul conto corrente: Conto Corrente presso BANCO S. GEMINIANO e S. PROSPERO BANCA POPOLARE DI VERONA Agenzia RE n°9 Via Tito, 20/a tel. 0522/383338. Intestazione conto PARROCCHIA DELLA SACRA FAMIGLIA DI GESU’ MARIA GIUSEPPE IN RONCINA IBAN IT19G0503412809000000002005 Servizio

Pagamento periodico, ricorrente.

Per eventuali chiarimenti o informazioni potete rivolgervi a: Pietro Tondelli Cell. 329 7475693. Paolo Caraffi Tel. 0522 381216

Pierluigi Zini Paola Bergamo

Cell. 334 1092768 Cell.335 5742646

I MERCOLEDI’ DI S. BARTOLOMEO Ormai da diversi mesi il mercoledì sera c’è un appuntamento davvero speciale per la comunità di San Bartolomeo. La Casa d’Accoglienza, che per il secondo anno accoglie sei studenti universitari camerunensi (matricole universitarie), diventa il luogo dove viene celebrata la Santa Messa. Incontrare questi ragazzi, quasi sempre tutti presenti e partecipi alla Messa, ci consente di offrire loro ciò di cui hanno più bisogno: la nostra amicizia, entrare in relazione, raccontarsi, conoscerci e conoscere il nostro Paese...e scoprire quanto ne abbiamo bisogno anche noi! E’ un’occasione per entrare in relazione anche con don Paolo in un tempo più disteso dove la

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Celebrazione non ha tempo, a tutti viene dato tempo e spazio per esprimere riflessioni e commenti, ringraziamenti e preghiere. La Messa, o la Liturgia della Parola quando don Paolo non riesce ad essere presente, avviene in un clima gioioso, spontaneo, semplice, dove quasi ci dimentichiamo dei gesti esteriori (fiori, candele..) perché è proprio come essere in famiglia, con la gioia di ritrovarsi dopo una giornata di lavoro, insieme, e con il Padre tra noi. La presenza assidua di due piccoli di pochi mesi di vita, Gabriele e Heri, rallegrano la celebrazione e completano l’idea di famiglia dove le differenze d’età, di cultura, di storie, sono una ricchezza inestimabile. Dopo la cena se è necessario ci si ferma per preparare la liturgia della parola della domenica successiva, si scambiano due chiacchiere, ma particolarmente attesa è la cena che una volta al mese segue la Messa: si gira la tovaglia e si condivide ciò che ognuno di noi porta e i ragazzi sono sempre molto orgogliosi di cucinare un loro piatto da offrire a tutti noi. Più il gruppo è numeroso, più bella è “la festa”… vi invitiamo quindi a partecipare perché davvero a questa messa non si presenzia, ma si partecipa.

LA SAGRA DI REGINA PACIS: UNA COMUNITA’ IN FESTA La sagra, luogo ed occasione d'incontro, di conoscenza, di condivisione, di divertimento e di preghiera insieme... Ed è proprio questo che è accaduto a Regina Pacis in un fine settimana di settembre : tante persone hanno messo tempo e talenti a disposizione dell'intera comunità per organizzare bei momenti da vivere insieme, quei momenti che, spesso, nella fretta del vivere , non si riescono a pianificare, non si riescono ad assaporare. Tante le iniziative proposte... la prima, la veglia di preghiera sul sagrato della chiesa, durante la quale le parole piene di speranza del cardinal Martini ci hanno interpellato e scavato nel profondo. Eccone alcune: “L'esperienza cristiana è prima di ogni altra cosa l'esperienza di un lieto annuncio, di una buona notizia... Dio viene incontro all'uomo per offrirgli la sua amicizia... Il Vangelo è l'amicizia offerta da Dio all'uomo senza badare ai meriti dell'uomo, alla sua bontà o alla sua cattiveria”. E ancora: “Sulla tua parola noi getteremo di nuovo le reti! Le getteremo Signore, come abbiamo fatto in questi anni, nella consolazione e nel tempo della difficoltà , nel buio della notte, ai primi bagliore dell'alba, sotto l'ardore del sole al meriggio. Le getteremo insieme, rilanciando con entusiasmo l'impegno dell'ascolto, della meditazione perseverante e amorosa, dell'annuncio della Parola di Vita...”. Poi, il giorno dopo, il salone parrocchiale pieno per ascoltare e salutare don Fernando che ha “fatto parlare” il cardinal Martini attraverso i suoi scritti...

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Altro momento forte è stata la Messa comunitaria domenicale seguita dal pranzo delle famiglie che ha visto la partecipazione di tanti, grandi e piccini. Anche il ristorante, con i pranzi e le cene sapientemente orchestrati è stato un punto di incontro, un luogo per rinfrancare il corpo e lo spirito... E poi i giochi e i tornei sportivi del sabato pomeriggio e il teatro d'improvvisazione del sabato sera, appuntamenti questi a disposizione di tutti... Un altro aspetto che ha caratterizzato la nostra sagra è stata la presenza nelle sale dell'oratorio della mostra interattiva “In fuga dalla Siria” che ha fatto toccare ai nostri cuori un po' duri le traversie e la disperazione che le persone che sono costrette a fuggire dalla loro patria si trovano ad affrontare... Visitata e vissuta da tanti, ha lasciato nei partecipanti motivi di riflessione, interrogativi e propositi buoni di accoglienza. Toccanti le testimonianze proposte alla fine del percorso... E la domenica sera, a degna conclusione di una sagra parrocchiale, la visione del film “Jesus Christ Superstar” un capolavoro sempre attuale e coinvolgente, rivisto e riscoperto da chi negli anni 70 era adolescente. Anche le bancarelle allestite negli spazi all'aperto parlavano di solidarietà e di accoglienza, il tema dei nostri giorni insieme… Una voleva sensibilizzare al delicato tema dell'affido, un'altra proponeva prodotti equo solidali, un'altra ancora, dell'Associazione PACE , presentava attività educative per i giovani, un'altra, quella del Centro di Aiuto alla vita di Reggio Emilia, raccoglieva fondi per le mamme in difficoltà. Tante sono le persone da ringraziare per l'organizzazione, anche se qualche volontario in più, soprattutto tra i giovani, avrebbe aiutato. Che sia questo un proposito per il prossimo anno: più servizio al servizio della comunità. Tutto questo con l'intenzione, la speranza che la sagra non abbia lasciato le persone che vi hanno partecipato come prima, ma le abbia spinte un po' più in avanti nel loro cammino di uomini e donne veri, di cristiani veri. Daniela

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CALENDARIO PASTORALE UP OTTOBRE 2017

DOMENICA 1: LUNEDI’ 2: MARTEDI’ 3: GIOVEDI’ 5: VENERDI’ 6:

SABATO 7: 7-8: DOMENICA 8: LUNEDI’ 9: MARTEDI’ 10: MERCOLEDI’ 11: GIOVEDI’ 12:

VENERDI’ 13: DOMENICA 15:

LUNEDI’ 16: MARTEDI’ 17: MERCOLEDI’ 18: GIOVEDI’ 19: VENERDI’ 20:

SABATO 21:

DOMENICA 22:

Sinodo degli Oratori UP a Regina Pacis ore 21 - formazione del gruppo Francesco a Regina Pacis ore 21 - a Regina Pacis per tutta l’UP incontro con don Luca Grassi sulla missione diocesana in Brasile ore 21 - incontro genitori prima comunione di Regina Pacis e Roncina (a Regina Pacis) ore 16,30 - Ritiro spirituale con i cresimandi di Regina Pacis (a Regina Pacis con cena) Ore 21 - Consiglio Pastorale Roncina Inizia la catechesi in tutte le parrocchie dell’UP Esercizi spirituali giovani ’99-2000 UP a Santo Stefano di Vetto don Luca Grassi celebra le messe a Regina Pacis Esercizi spirituali ’99-2000 UP a Santo Stefano di Vetto ore 21 - Consiglio Pastorale Regina Pacis ore 21 - Incontro catechisti dell’Unità Pastorale a Regina Pacis ore 20,30 - Messa e Consiglio Pastorale a San Bartolomeo ore 16,30 Ritiro spirituale cresimandi san Bartolomeo e Codemondo (a Codemondo con cena) ore 20,30 - Messa e Consiglio Pastorale a Codemondo Incontro formativo gruppo 2000 UP a Roncina Ore 17: partenza esercizi spirituali giovani UP a Santo Stefano di Vetto termine esercizi spirituale giovani Battesimi a San Bartolomeo ore 15 - messa Scout a Felina uscita di apertura ore 15 - Cinema per bambini (Capitol Regina Pacis) ore 21 - coordinamento giovani a Roncina ore 21 - proiezione film sul Cardinal Martini a Regina Pacis (per tutta l’UP) ore 21 - incontro gruppo 2000 dell’UP a San Bartolomeo ore 20,30 - Veglia e confessioni per genitori cresimandi di Roncina ore 18 - incontro educatori 2-3 media a Roncina ore 19,30 - CAPITOL SPRITZ ore 20,45 - Veglia con confessioni per i genitori delle cresime di Regina Pacis ore 15 - iscrizioni catechesi RP per i bambini di seconda elementare ore 15 - confessioni cresimandi ore 18,30 - incontro gruppo giovanile OTRI NUOVI (Regina Pacis) ore 10 - battesimi Regina Pacis e Codemondo ore 11 - Cresime a Roncina ore 16,30 - Cresime a Regina Pacis

CODEMONDO REGINA PACIS RONCINA SAN BARTOLOMEO SPIRITO SANTO 39


LUNEDI’ 23: MARTEDI’ 24: GIOVEDI’ 26: VENERDI’ 27: SABATO 28:

DOMENICA 29:

LUNEDI’ 30:

ore 17,30 - inizio dello Studio biblico per adulti dell’UP a Regina Pacis ore 21 - incontro èquipe Pastorale Giovanile ore 19,30 - momento di preghiera cristiani LGBT ore 21 - presentazione catechesi ai genitori di san Bartolomeo e Codemondo (a Codemondo) ore 21 - presentazione catechesi ai genitori di Roncina ore 15 - iscrizioni catechesi RP per i bambini di seconda elementare ore 15 - presentazione catechesi ai genitori di Regina Pacis ore 16,30 - presentazione catechesi ai genitori di Spirito Santo ore 15 - Cinema per bambini (Capitol Regina Pacis) ore 15 - incontro ministri Eucarestia UP allo Spirito Santo ore 18,30 - Incontro giovani coppie UP a Regina Pacis (con cena) ore 17,30 - Studio biblico per adulti dell’UP a Regina Pacis

APPUNTAMENTI FISSI DELLA SETTIMANA di don Paolo (anno pastorale 2017-18) LUNEDI’:

dalle ore 9 alle 12 - segreteria a Regina Pacis dalle 15 alle 18 all’Oratorio Regina Pacis

MARTEDI’:

ore 19 - Vespri a Codemondo con gli universitari (a partire da Novembre)

MERCOLEDI’:

a san Bartolomeo - ore 20 Messa (dormo a San Bartolomeo)

GIOVEDI’:

a Codemondo - ore 20 Messa (dormo a Codemondo)

VENERDI’:

a Roncina - ore 18,30 Messa

SABATO:

ore 8 - Messa Regina Pacis 9-12 segreteria a Regina Pacis (per fissare battesimi, matrimoni, ecc) ore 15 - formazione genitori della catechesi nelle parrocchie UP

DOMENICA:

Messe nelle comunità

CODEMONDO REGINA PACIS RONCINA SAN BARTOLOMEO SPIRITO SANTO 40


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