Gennaio Febbraio 2012

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BOLLETTINO

Un

DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE

appuntamento eccezionale per tutta la Chiesa cattolica sarà l'Anno della Fede che inizierà l'11 ottobre 2012. E1 stato scelto da Papa Benedetto XVI. C'è una ragione cronologica: 50 anni dall'inizio del Concilio Vaticano II. Non potrà sfuggire a tutta la Chiesa, come ad ogni diocesi e parrocchia la straordinaria occasione per la diffusioni e l'approfondimento dei contenuti del Concilio, attraverso i documenti stessi conciliari e il Catechismo della Chiesa cattolica che li ha tradotti in forma sempliImmagine del crocefisso di Guido Reni esposto ce e concreper alcuni mesi in Cattedrale ta, dopo trent'anni. Il Papa ha dunque indetto l'Anno della fede, ricordando il mezzo secolo giusto dall’apertura del Concilio Vaticano II, come i vent'anni dalla promulgazione del Catechismo. L'anno speciale chiuderà nella solennità della domenica di Cristo Re, il 24 novembre 2013. L'indizione è avvenuta con la Lettera apostolica che porta il nome "Porta fidei", in data 11 Ottobre 2011. Nei quindici paragrafi della lettera, il Papa fa sentire le ragioni di questo anno: la fede non è più, nella stessa vita del popolo cristiano, un dato scontato e sicuro. A conferma della preoccupazione che sta alla base dell'indizione

dell'anno speciale, il Papa ha già convocato per il mese di ottobre 2012 l'Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi di tutta la Chiesa, sul tema: "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana". Dovrà essere un anno veramente speciale per riscoprire i contenuti della fede cristiana professata, celebrata, vissuta e pregata. Il Papa ricorda che la conoscenza dei contenuti della fede è indispensabile perché ciascuno confermi il proprio assenso. Un sussidio prezioso è già nelle nostre mani: il Catechismo della Chiesa cattolica. Benedetto XVI ha incaricato la Congregazione per la dottrina della fede, che in data 6 gennaio ha pubblicato la Nota ufficiale, ricca di numerose indicazioni e proposte pastorali. Innanzitutto afferma che l'Anno indetto sarà una occasione propizia per­ché tutti i cristiani comprendano più profondamente

T. 0522/304258)

che il fondamento della vita evangelica è l'incontro con Gesù Cristo risorto. Tale Nota prevede programmi a livello di Chiesa universale, a livello di Conferenze episcopali e a livello diocesano. A livello di Chiesa universale incoraggia pellegrinaggi alla Sede di S.Pietro, a Roma, per pro­fessare la Fede Trinitaria, e in Israele, terra che ha visto la presenza di Gesù e di Maria. Si invita anche a pellegrinaggi ai santuari mariani. Occasione privilegiata sarà la Giornata Mondiale dei Giovani in Brasile, a Rio de Janeiro, in luglio «Viene raccomandato soprattutto l'approfondimento della conoscenza dei principali documenti Conciliari e del Catechismo della Chiesa cattolica. A livello diocesano auspica una solenne apertura e a conclusione dell'Anno della Fede, una Giornata sul Catechismo della Chiesa cattolica per tutti gli operatori della catechesi, una Lettera pastorale sul tema e una celebrazione penitenziale diocesana per i peccati commessi contro la fede. A livello parrocchiale invita tutti a leggere attentamente la Lettera apostolica "Porta fidei" del Papa e a intensificare la celebrazione della fede nella liturgia e in particolare nella Messa, a prevedere Ritiri, Esercizi spirituali, campeggi e altri momenti sul tema. Si propone un rinnovato impegno nella diffusione dei documenti Conciliari, del Catechismo della Chiesa cattolica e di altri sussidi adatti alla famiglia. Ogni iniziativa per questo anno speciale vuole favorire la gioia riscoperta e la rinnovata testimonianza della Fede. don Riccardo


che siamo i destinatari del Nuovo Centro parrocchiale, rinnoviamo l'appello a collaborare, ognuno secondo le proprie risorse e la propria coscienza. La parrocchia ha aperto una Locandina delle Donazioni che verrà tenuta aggiornata all'ingresso della chiesa e su questi fogli parrocchiali. LOCANDINA DELLE DONAZIONI PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO CENTRO PARROCCHIALE Lo stato avanzamento lavori a fine Novembre del Nuovo Centro Parrocchiale

Chi

passa per via Zandonai o chi abita nelle case vicine alla parrocchia, da due mesi può aver osservato l'avanzamento dei lavori, costante ed ordinato, del Nuovo Centro Parrocchiale. Ci sembra proprio che tutto stia procedendo bene. Sappiamo che per completare l'opera i lavori saranno tanti ed anche i costi. Non ci scoraggiamo perché siamo coscienti che l'opera risponde ai bisogni del progetto del Signore a vantaggio di tutti. In data 11 gennaio l'Architetto Marco Pavarani ci ha aggiornati sui lavori in termini semplici: “I lavori di costruzione del nuovo centro parrocchiale sono partiti con molto entusiasmo e questo è buon augurante per garantire la data di completamento dei lavori indicata alla fine del 2012. L'impresa costruttrice TeCa ( società consortile tra Tecton e la società Cattolica) dopo una prima necessaria fase di elaborazione a "tavolino" per l'organizzazione del cantiere e per definire un appropriato programma dei lavori e alcune prime attività di accantieramento (recinzioni, allacci temporanei alle varie utenze e posa della gru), ha iniziato i lavori ufficialmente nella metà di novembre. In questo primo breve periodo sono potuti avanzare rapidamente e senza inconvenienti. A oggi sono state completate le fondazioni, la soletta e i pilastri del piano terra e secondo il crono programma aggiornato, e sperando nel perdurare della bella stagione, entro la fine di gennaio crediamo possibile poter vedere completato la posa del primo solaio e speriamo anche i pilastri del primo piano; così da poter percepire la sagoma del primo livello con la sala polivalente e l'atrio “ Siccome la provvidenza di Dio arriva anche attraverso la disponibilità di ciascuno di noi

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* Cesarina e Elio Sanibondi * Maria Camorani in memoria di G.Macchioni (fam. Beltrami) Valentina Buffagni Concerto di Natale Paolo e Simona Reverberi Bruna Rossi Mirella F. Annamaria Ferretti e Elda don Riccardo e don Luca Valentina Fiori Massimo e Daniela Rinaldini Vendita cappelletti Fam.Casali in memoria di Francesca Fam. Silvio e Daniela Conforti Wilma Corradini Bianca Bologni Mirco Corradini Lella Silvi Raffaele, Luigi, Veronica Corrado e Marina N.N. Flavio e Stefania N.N. Assoc. Divina Misericordia

TOTALE DONAZIONI: 8.326,00 €

I lavori procedono ordina e rispettando la tempisca. Fine Gennaio 2012

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Monsignor Mariano Crociata, segretario di tutti i Vescovi italiani, scrive a tutte le famiglia d'Italia:

C

ara Signora, caro Signore, Le scrivo in questo periodo che prece‐ de il Santo Natale, per ricordarLe la più familiare delle presenze, quella dei sacer‐ doti. Incontro dei presbiteri della zona Ovest della città per la programmazione della Quaresima. 26 gennaio 2012 Vorrei ringraziarLa per l'amicizia e il sostegno che ha donato ai sacerdoti che conosce e frequenta nella Sua parrocchia, e vorrei farLe sapere che anche Lei può sostenere tutti i 38.000 sacerdoti diocesani che in Italia dedicano la vita al ser‐ vizio del prossimo. Nei quartieri urbani come nei piccoli centri, essi sono in missione. Portano la Parola del Van‐ Tonezza del Cimone, Vicenza gelo, fanno opera di carità, accoglienza e conforto. La loro presenza è un dono prezioso per tutti. Ma ha biso‐ gno del sostegno di tutti. Per questo mi rivolgo a quanti Verifica e suggerimenti pratici sono consapevoli del valore di tale presenza, perché aiu‐ tino generosamente i sacerdoti che vivono in mezzo a • La parrocchia si senta impegnata a favore delle famiglie, favorendo momenti nei quali le famiglie noi. L'offerta per il sostentamento del clero, deducibile possano partecipare al completo. dalla dichiarazione dei redditi, è una via nuova di condi‐ • Hanno partecipato parecchie famiglie nuove. Spiace visione fraterna, possibile a partire dal 1989 in seguito che tante famiglie che fanno parte dei gruppi paral Concordato tra lo Stato e la Chiesa cattolica, che ha rocchiali non fossero presenti. Debbono certo essereliminato il sostegno economico diretto statale e ha ci state delle cause oggettive. affidato i pastori alle comunità stesse. • I campeggi favoriscono sempre le relazioni fra le La invito a guardare con fiducia al bene che ogni giorno famiglie. ì sa‐cerdoti compiono con la preghiera, i sacramenti, le • La disponibilità dei componenti delle famiglie per i opere di carità, le attività educative. La invito a essere servizi esterni non li dispensa certo dalla disponibilisollecito e premuroso verso di loro, in particolare verso tà ai servi interni alla stessa famiglia. i sacerdoti che hanno più bisogno, sostenendoli con la • La preghiera di adorazione per la salute di Isabella Sua offerta. La ringrazio fin d'ora per quanto potrà donare, ha dato tanti frutti alle famiglie e alla parrocchia.

e La saluto augurandoLe un sereno e felice Santo Natale.

Roma dicembre 2011 Mariano Crociata Vescovo

• E' stata molto positiva la partecipazione di famiglie di altre parrocchie dell'unità pastorale.

Domenica 19 febbraio Ogni anno la parrocchia ha una domenica che desidera destinare alla Famiglia. Quest'anno sarà l'ultima domenica prima della Quaresima, il 19 febbraio. A livello nazionale sarà un anno particolarmente denso di momenti e motivazioni; a motivo dell'Incontro mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno. Mentre la diocesi ambrosiana si sta motivando anche per raggiungere il bel traguardo, che si è prefissata di centomila famiglie che ospiteranno altrettante che arrivano da lontano nei giorni dell’Incontro mondiale, noi come parrocchia vorremmo fare piccoli passi e vivere piccoli momenti, ma ugualmente significativi. Il prossimo potrebbe essere il 19 febbraio. Nella Messa delle ore 10,30 faremo festa alle coppie che nei mesi dell'anno 2012 completano un anniversario significativo di matrimonio: decimo, venticinquesimo, quarantesimo, cinquantesimo, cinquantacinquesimo... Chiediamo alle famiglie che festeggeranno quegli anniversari di contattare al più presto la parrocchia. Sperando che il giornale arrivi in tempo, telefonare alla parrocchia nomi e cognomi della coppia, il numero dell'anniversario, il telefono o il cellulare. Abbiamo già iniziato ad avvisare in chiesa ma usiamo anche il passa parola. Per chiamare in parrocchia tel. 0522/304258 e don Riccardo cell. 347.1492700.

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In

occasione della quarta Giornata diocesana del Seminario, che è stata celebrata da poche settimane, diamo inizio ad un servizio che ci accompagnerà su questi fogli parrocchiali, almeno per alcuni numeri.

A un ragazzo o adolescente che ci chiedesse cos'è il Seminario, cosa potremmo dirgli? Di getto potremmo tentare di fargli capire che è un percorso che i cristiani dovrebbero farlo tutti, anche se per tracciati diversi. Il Seminario della diocesi è, in breve, un gruppo di giovani che fa vita in comune, con la guida di alcuni sacerdoti incaricati dal Vescovo, condividendo assieme un amore grande per le loro comunità cristiane dalle quali provengono,al punto da avere maturato il segreto desiderio di mettersi definitivamente al loro servizio, spinti dal fuoco dell'amore del Signore e dalle parole del suo Vangelo. Fanno ora seguito alcune voci che vengono dallo stesso seminario reggiano.

La comunità del Seminario

Oggi è composta da 16 giovani che stanno compiendo il cammino per diventare sacerdoti diocesani. Tale cammino attualmente ha la durata di sette anni: dall'anno propedeutico al sesto anno. Inoltre il nostro Seminario ospita un seminarista della diocesi di Kumasi (Ghana) e uno della diocesi di rito latino a Teheran (Iran). L'anno propedeutico, istituito tre anni orsono in conformità ai nuovi Orientamenti CEI per i Seminari, è un anno di ulteriore discernimento e approfondimento della chiamata del candidato al sacerdozio ministeriale. La comunità vocazionale e di propedeutica — intitolata dal 2009 al servo di Dio il seminarista Rolando Rivi — ha sede presso la parrocchia di Coviolo. Il propedeuta ritenuto idoneo e deciso a proseguire, entra nella comunità del Seminario per un cammino di sei anni. Le due Comunità sono tra loro legate da momenti di preghiera, formativi e aggregativi comuni, pur mantenendo modalità e programmi propri.

La vita dei seminaristi oggi

Si possono suddividere in tre ambiti: studio, vita di comunità, vita pastorale. Lo studio impegna i seminaristi per sette anni, e sono circa Studenti di teologia del Seminario Vescovile di Reggio Emilia ottanta gli esami necessari per portare a termine gli studi di Filosofia e Teologia. Agli esami vanno aggiunte la tesi finale e la lectio coram. La vita comunitaria è composta durante la giornata da una ritmata vita di preghiera (Lodi e meditazione alla mattina, Vespri e S. Messa alla sera, preghiera personale, condivisione) e dalla vita quotidiana familiare (fare le pulizie, servire a tavola, usare la lavatrice, prove di canto, momenti di svago e formativi, ecc... ). La concretezza della vita quotidiana, la responsabilizzazione personale nella vita comunitaria diventano luoghi di crescita e di maturazione personale e nella vita fraterna. La vita pastorale che porta i seminaristi a ricevere incarichi presso le parrocchie o servizi diocesani con mandati spesso biennali. Lo scopo di queste esperienze è imparare ad amare la comunità e il sacerdozio attraverso la vita fraterna, cioè lo scambio, il dialogo, la conoscenza con il parroco (che trasmette un proprio stile personale e diocesano di spiritualità presbiterale), e le attività pastorali che vengono svolte e nelle quali si entra in contatto con i parrocchiani.

Ordinati sacerdoti e deceduti negli ultimi 13 anni

Dal 20 settembre 1998 (ingresso di Mons. Caprioli) ad oggi sono stati ordinati 35 presbiteri (3 nel 2011, 2 nel 2010, 6 nel 2009, nessuno nel 2008… media 2,75 per anno) e 28 diaconi permanenti; negli stessi anni sono deceduti 117 presbiteri e 10 diaconi permanenti.

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due parole per spiegare, mille per ringraziare!

Da

diversi anni la Caritas parrocchiale, in collaborazione con il Centro d'Ascolto Caritas di Pieve Modolena, aiuta singoli e famiglie in difficoltà temporanee con un percorso di accompagnamento. Sono moltissime le persone che, nei giorni prefissati (ogni mercoledì' e i sabati, alternati) si recano al Centro d'Ascolto di Pieve. Passando sulla via Emilia davanti alla chiesa, molti di voi avranno notato quella piccola cappella che si trova subito dopo l'ingresso della chiesa stessa. E' lì che vengono accolte le persone che chiedono aiuto. Entrano, spesso timide, si siedono e ti raccontano. Ti raccontano di un viaggio, di speranze, di difficoltà, di delusioni. Spesso raccontano di un lavoro che, come per molti di noi, se n'è andato. E a volte di un marito che se n'è andato e di solitudine, di dover tirare avanti coi bambini. Sempre più' spesso parlano la nostra lingua e hanno il nostro aspetto, perché la crisi ha colpito e colpisce tutti. Così tu li ascolti e scrivi e chiedi. Ma più spesso sono loro a volerti raccontare. Qualche volta di una malattia che ti impedisce i fare quello che vorresti per la tua famiglia. E cerchi, per quanto si possa in periodi come questi, di indirizzarli al "Centro per l'impiego", alla signora che da tempo cerca un'assistenza per la mamma anziana, soprattutto a riacquistare coraggio. E speranza. A volte a tornare a casa. E mentre si cerca insieme una soluzione per il futuro prepari la tessera, a volte soltanto per un sabato (... e' solo un momento, passerà) a volte per un mese, max due, a sabati alterni, poi ci rivediamo e mi racconti come e' andata. E' così che nasce la distribuzione alimentare (e di pane, e di vestiario). Parte da una tessera, fatta sulla base di una "analisi" della situazione, ed arriva ad una relazione, ad una conoscenza, ad un cammino. Con la tessera poi, chi abita a Regina Pacis si reca in parrocchia al sabato dalle 9 e mezza alle 11 a ritirare la borsina. A volte però nel piccolissimo magazzino di Regina Pacis gli alimenti scarseggiano e quando devi preparare quella borsina ti si stringe il cuore. Le persone sono spesso generose e la domenica portano in chiesa una borsa piena di alimenti. Che però si esaurisce presto. Così pure le forniture di "Azione solidale", il centro di raccolta alimenti di S.Ilario. E così capita che molti di noi prendano il portafoglio e vadano a fare la spesa, proprio come farebbero per casa propria, e passa un altro sabato. Poi i primi di dicembre 2011 un'idea: una raccolta alimenta-

re alla Conad, un po' come si fa con la "colletta alimentare". Ma questa e' indirizzata proprio ai nostri amici bisognosi, a quelli che abitano nella nostra zona. E allora tre giorni per organizzare, tante telefonate per trovare volontari, tanti amici disponibili anche tra coloro che non frequentano il gruppo. Anche ragazzi e ragazze, alcune proprio piccole ma animate da grande spirito di servizio, sorridenti e baldanzose! Mentre distribuisci i foglietti in cui e' spiegato chi siamo ma soprattutto cosa ci facciamo lì, qualcuno ti guarda con diffidenza, c'e' chi accelera il passo, chi "finge" di essere al cellulare... ma la maggior parte di voi ci ha ascoltati, con attenzione, ha fatto la sua spesa ed è ritornato al banchetto. Con una scatola di fagioli o una confezione di omogeneizzati, con una borsa stracolma, con un intero cartone di latte. A volte vi siete scusati per avere portato poche cose. POCHE? Siete stati una vera benedizione! Queste righe vogliono spiegare cosa c'è dietro questa attività, una delle tante attività benefiche della nostra parrocchia, ma soprattutto vogliono essere un ringraziamento per tutti voi che avete contribuito, che avete letto nel nostro sguardo un sentimento di aiuto, un messaggio di speranza. Grazie, grazie, grazie! Mille grazie! Scaffale della dispensa Silvia M. Caritas della Parrocchia

NUOVA RISORSA, I MERCATINI

Le necessità econo-

miche sono tante, nella stessa parrocchia per le attività oratoriali, la catechesi, il doposcuola per quanti vengono anche da lontano a chiedere aiuto. Ancora più grave è la situazione sul territorio: famiglie bisognose, senza lavoro, immigrati senza alcun appoggio, famiglie con bambini. Da un pò di tempo un gruppo di adulti ha scoperto una nuova risorsa, i mercatini dell'usato. Gli oggetti raccolti: cose della casa, vecchie, da buttare, regalate. Un mercatino è stato preparato in pochi giorni prima del Natale e, dopo le Messe, sul sagrato è stato venduto tutto. Ed ecco il ricavato: ovviamente senza spese, euro 1.020,00. Grazie a tutti ! Diversi hanno regalato e poi riacquistato.

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Durante la giornata del 7 dicembre

2011 sono stati raccolti: 187 litri di latte

58 succhi di frutta

328 scatole di tonno

567 omogeneizzati di frutta

45 scatole di carne

15 confezioni di biscotti per bambini

326 scatole di legumi

11 confezioni di latte per bambini

80confezioni di biscotti

6 pacchi di pannolini

50 litri di olio

18 pacchi di merendine

268 confezioni di pelati di conserva

9 kg di zucchero

148 confezioni di pasta e riso

Fette biscottate,

Gli alimenti raccolti saranno distribuiti nei prossimi mesi alle circa 30 famiglie e persone in difficoltà, seguite dal gruppo Caritas di Regina Pacis. I volontari della raccolta: Morena, Tullia, Marina, Corrado, Monica, Paola, Giliola, Silvia, Anna, Elena C, Stefano, Agnese, Elena F, Chiara, Nicolò, Gloria, Donatella, Daniela, Pia, Federico e le "piccole" Andrea e Matilde.

6 conf. ni di cioccolata e marmellata e Pane frutta sciroppata formaggio

farina

n. 1 panettone

...nel prossimo capodanno 2013

E’

appena terminato il 35s incontro europeo dei giovani guidato dalla comunità di Taizé: Berlino ha accolto per la prima volta i giovani, arrivati soprattutto dal continente europeo. I trentamila giovani pellegrini sono stati ospitati dalle famiglie, dai parroci e pastori di 160 parrocchie. E' il "pellegrinaggio di fiducia sulla terra", esperienza iniziata da Frère Roger, fondatore della comunità ecumenica sulle colline della Borgogna francese. Il priore della comunità aveva dato inizio a quella esperienza giovanile suggeritagli dalla stessa onda Immagine dell’interno della chiesa di Taizè giovanile quotidiana che invadeva la collina ogni anno da Pasqua ad ottobre. Dal 28 dicembre al primo gennaio i giovani hanno vissuto giornate di condivisione, meditazione, canti e silenzio. Il tema "verso una nuova solidarietà" è stato il filo conduttore che ha accompagnato le giornate dell'incontro: era stato proposto dalla lettera che il Priore aveva inviato ai giovani in più di cinquanta lingue, invitandoli a cercare la maturazione personale, più nelle relazioni sociali che nell'accumulo dei beni materiali. La parrocchia di Regina Pacis sollecita i giovani verso un serio protagonismo, non arrendendosi nonostante i tempi difficili. Lo stesso "pellegrinaggio della fiducia" che sarà vissuto insieme da tanti giovani d'Europa e di altri paesi, aiuterà a maturare una più profonda conoscenza dei problemi mondiali e a offrire il proprio impegno concreto e operativo. Sarà il Papa ad accogliere le migliaia di giovani europei nel capodanno del duemilatredici. Sarà certamente un incontro di festa, segnato dalla speranza. Anche il numero sarà molto elevato. Lo stesso incontro di Taizé realizzato nel 1999 a Milano, aveva segnato un record di ospitalità per i centomila giovani. La nostra parrocchia invita dunque giovani e adolescenti a mettere in calendario Taizé" nel prossimo capodanno.

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simboli che vengono dal Vangelo non offendono assolutamente nessuno, neppure chi avesse una formazione umana o religiosa lontana dal cristianesimo. Li conosciamo: il crocifisso, il presepio, la mensa eucaristica, le sacre ceneri, l'acqua battesimale, gli anelli nuziali, l’ulivo benedetto, il cero pasquale, quelli della candelora, i fiori dell'altare e dei tumuli, Da diversi mesi un giovane asiatico frequenta la chiesa parrocchiale di Regina Pacis, ripetendo molti gesti di venerazione verso le immagini religiose, l'altare, il fonte battesimale, il tabernacolo, le statue della Madonna. Spesso si intrattiene davanti alla statua della Madonna di Lourdes, poi passa ad abbracciare le singole statue, il taberna-colo. Saluta poi con premura le persone che si avvicinano. Un giorno venne accompagnato da una ragazza che aveva le sue stesse fattezze somatiche. Al Don che si avvicina presenta la ragazza, è sua moglie. Alla domanda se è cristiana anche lei, lui risponde: noi siamo induisti. A noi fa bene pregare qui in chiesa, ci si trova bene in mezzo a queste cose belle. Si è concluso il tempo natalizio che è stato illuminato dal simbolo cristiano del presepio. Da molte parti, su tutto il territorio diocesano sono state organizzate vere e proprie rassegne di presepi. Piccoli paesi della collina reggiana o parmense si sono trasformati in presepi naturali. Non si riesce a contare quelli montati nelle case. Fanno invece sbigottire maestre che hanno avuto premura di

I

non montare il presepio in classe per non offendere i bambini mussulmani. Come potrebbero spiegarlo al Custode di Terra Santa, il frate Pizzaballa che, proprio in Palestina, vede i bimbi mussulmani con i loro genitori chiedere di poter aiutare a costruire il presepio di Gesù ? Chi offende qui da noi le famiglie di fede mussulmana è l'ateismo dell'Occidente e magari la sconciatezza dei nostri abiti e

delle nostre parole. Questo ed altro ancora. Non la cultura religiosa delle nostre tradizioni. Applaudiamo ai ragazzi e ai loro genito-ri che hanno curato il tradizionale segno natalizio del presepio in un angolino o al centro della sala. Così pure ai maestri che hanno fatto resistenza all'andazzo materialista, tenendo vivo il simbolo della presenza di Dio, vicino alle sofferenze umane, ben rappre-sentate dal presepio e dal crocifisso. Ringraziamo quanti hanno messo a disposizione la loro arte e il loro tempo per montare i due presepi nella chiesa parrocchiale. Hanno fatto sentire la pace e il silenzio di Betlemme. Grazie. Grazie ancora alla Signora Palma Rallo per il secondo anno di servi-zio nel presepio parrocchiale: per l'arte, l'amore e la dedizione. Grazie a Luciano e Fausto Sorrentino, per il loro presepio, quest'anno aumentato, e per il gusto di offrirlo sempre più bello al Signore venuto fra noi.

Opera del presepio realizzata a mano con arte amore e molta dedizione.

San Antonio eremita (abate)

E'

considerato il fondatore del monachesimo cristiano, in quanto riunì gli eremiti del deserto di Egitto in comunità, anche se questi restavano liberi per regola e residenza. Egli stesso visse sempre come eremita. Esercitò su quelli una grande autorità. Nato a Menfi nel 251 nel basso Egitto, avvertì un giorno la Immagine di Sant’Antonio chiamata di Dio all'età di vent'anni, nel momento eremita (abate) della proclamazione del Vangelo durante la Messa, lasciò tutto, andò a vivere solo nelle vicinanze, dedicandosi alla preghiera, allo studio e al lavoro. SI allontanò poi sempre più nel profondo Egitto, dove rimase per tutta la vita, salvo una breve pausa ad Alessandria d'Egitto, per incoraggiare i cristiani, all'epoca della persecuzione di Massimino. Morì centenario. Di lui si ha conoscenza di molti fatti e detti, grazie alla biografia scritta dal suo amico S.Atanasio, vescovo di Alessandria. Uomo di grande saggezza spirituale ed austerità di vita. La sua influenza e venerazione furono sempre molto grandi nella Chiesa Antonio è il rappresentante dei così detti "Padri del deserto", l'Abate, cioè il padre degli eremiti che, dopo la metà del terzo secolo, in numero sempre crescente, si ritiravano nel deserto per cercare Dio nell'austerità della vita, nella preghiera e nel lavoro manuale. Non furono risparmiati dalle tentazioni più diverse e più forti, ad opera del maligno. Antonio fui un campione di tale combattimento. San Atanasio, suo amico e vescovo di Alessandria, suo ammiratore e primo biografo, scrisse che quando Antonio nel 356 moriva, il deserto d'Egitto fioriva nella santità di solitari, isolati o in celle, o in caverne, che somigliavano a templi dove i cori celesti salmodiavano perpetuamente.

Dal campeggio dei giovani

In

questo campeggio abbiamo trascorso giornate bellissime, all'insegna della comunione e del divertimento. Le catechesi sulle virtù cristiane ci hanno aiutato a capire che solo con grande coraggio possiamo raggiungere vette altissime e scoprire il progetto che Dio ha per ognuno di noi. Fondamentale è stata la presenza delle famiglie e delle coppie che ci hanno sostenuto e ci hanno mostrato, attraverso l'amore verso i loro figli, l'amore che Dio prova per ognuno di noi. I momenti di divertimento e di svago sono stati importanti per imparare a relazionarci tra noi e ci hanno aiutato ad essere un esempio per i più piccoli. Torniamo a casa arricchiti nello spirito e nelle nostre amicizie, con la speranza che questo campeggio sia una rampa di lancio verso una sempre più grande comunione tra noi, in grado di coinvolgere l'intera comunità parrocchiale.

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Capodanno in campeggio. Venti famiglie. Settanta persone. Dopo un anno molto faticoso, abbiamo avuto la possibilità di partecipare al CAMPEGGIO INVERNALE DELLE FAMIGLIE organizzato dalla nostra parrocchia. La meta di quest'anno è stata Tonezza del Cimone, in Triveneto. Pur non conoscendo quasi nessuno, ci siamo sentiti subito accolti e accompagnati. Abbiamo pregato, condiviso i pasti, i momenti di festa e partecipato all'eucarestia Una parte del gruppo famiglie durante la camminata sotto la paterna attenal monumento dei caduti del Cimone. zione di Don Riccardo, che ha curato i momenti di preghiera e ha introdotto quelli della riflessione e del confronto sul tema "IL SEGRETO DI NAZARETH". Invito a vivere la propria vocazione con lo sguardo rivolto alla famiglia di Nazareth: esempio e meta di "uno stile capace di accogliere e generare stile evangelico della vita in famiglia". Ci ha colpito molto questa convivenza di persone coinvolte con ciò che dicevano mettendo in comune le proprie esperienze. Abbiamo sperimentato che anche una passeggiata in montagna può diventare un modo per imparare uno stile di vita: ascolto e cura dell'altro; dove il limite e la fatica non sono ostacoli, ma il richiamo ad affidarsi ad un Altro. Anche per i nostri figli, infine, ha avuto il sopravvento la gioia di stare insieme. Per la nostra famiglia è stato davvero un momento di bene­dizione, ma anche di provocazione per guardare al nostro vissuto con maggior profondità. Grazie a tutti! Grazia e Antonio Maria Alcuni momenti di festa durante la serata conclusiva del campeggio delle famiglie

Auguri in parrocchia Tanti biglietti augurali sono arrivati in parrocchia durante i giorni del Natale e del capodanno. In diversi c'era anche l'invito ad estenderli a tutti particolarmente alle famiglie in difficoltà o di recente arrivo sul territorio della parrocchia. Tanti auguri a voce, col gesto gioioso della mano, per la strada negli incontri di sfuggita, quelli scambiati "a braccio" dopo le Messe. Tanti auguri arrivati dai più anziani o malati per mezzo dei ministri della Comunione. I due "don" ringraziano, ricambiano e rivolgono la preghiera semplice, quotidiana al Signore per le mani di Maria. Per tutti.

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LA NASCITA DEL CINEMA PARROCCHIALE A REGINA PACIS Racconto di un testimone diretto, Dino Menozzi (terza puntata)

Nel

1966 venne ultimata la costruzione del Cinema Capitol, fortemente voluta da Dino Fontanesi, con annesso bar. Nell'autunno dello stesso anno ebbe luogo la festosa inaugurazione della Sala: al pomeriggio, come riportano i giornali dell'epoca, alla presenza del Vescovo Mons. Baroni, e delle autorità cittadine, venne proiettato il documentario "La Redenzione", realizzato dalla Pro Civitate di Assisi. In serata il Capitol iniziò la sua attività normale. In una sala gremita di pubblico invitato venne proiettato ADOLFO PEZZIN, parrocchiano di Regina Pacis, bigliettaio della pri‐ il film "Mary Poppins". Intervenuti all'inauma gestione del cinema nel 1961e interprete di un cortometraggio gurazione pubblica, Mons. Vescovo, gli Onorevoli Dossetti e Ferioli, il Vice Prefetto, realizzato da Dino Menozzi nel 1963. l'intendente di Finanza e numerose altre personalità. Tuttavia non tutto filò liscio: un imprevedibile contrattempo (che i presenti di quella sera ricordano benissimo) rischiò di rovinare l'inaugurazione. Ecco cosa accadde. Dopo la proiezione del primo tempo del film e il breve intervallo, si spensero le luci e iniziò la proiezione del secondo tempo, con le sole immagini e senza sonoro. Si riaccesero le luci e in sala un fitto brusio di com-menti, tra la sorpresa e il disappunto. Don Dino Fontanesi, costernato, salì in cabina di proiezione e tornò poco dopo in sala, acceso in volto e riferì di un guasto improvviso. Per fortuna era presente in sala uno degli operato-ri del cinema Eliseo, il quale suggerì di andare a prendere un amplificatore sussidiario presso la sala di via' Migliorati. Don Dino mi chiese di accompa-gnarlo. Partimmo io e l'operatore con la mia "giardinetta" e alla massima velocità compimmo il tragitto di andata e ritorno e consegnammo l'amplifica-tore in cabina del Capitol. Effettuati i collegamenti, la proiezione del secon-do tempo inizio quella volta regolarmente. I brusii del pubblico cessarono e il viso di Don Dino riprese il colorito normale. In seguito poi si seppe che non vi era stato alcun guasto tecnico: il proiettore infatti era nuovis-simo. Era accaduto che l'operatore, per inesperienza, aveva inavvertitamente premuto un tasto che escludeva il sonoro.

IL GRAZIE DELLE MATRICOLE

Ogni anno tanti sono i ragazzi che arrivano in Italia per studiare e vivere una vita migliore. Questi sono per la stragrande maggioranza studenti provenienti da diversi paesi, che hanno scelto per la loro formazione professionale e accademica le università e le istituzioni italiane, riconosciute per la qualità del loro insegnamento e dei loro risultati. Il loro soggiorno in Italia è reso piacevole, grazie alla contribuzione di enti e istituzioni come l'Er-go e la parrocchia di Regina Pacis, speciali nell'accoglienza. Quest'anno è stata particolarmente cura l'accoglienza alle matricole, dando così un senso forte al motto "Benvenuto in Italia !". Sono infatti numerose le case di residenza che sono state aperte, per fornire loro alloggio. Si è notato anche il contri-

buto di alcune famiglie che sono venute in aiuto agli studenti già presenti sul territorio da anni. L'Associazione degli Studenti non Comunitari di Reggio Emilia, per questo motivo coglie l'occasione per ringraziare, a nome proprio e a nome delle matricole 2011, tutti coloro che hanno partecipato al miglioramento delle condizioni dell'accoglienza. Christelle

LA MIA ACCOGLIENZA A REGGIO EMILIA

Io

sono studente nella facoltà di ingegneria gestionale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e vorrei testimoniare della mia accoglienza a Reggio Emilia, in realtà, io vengo da Siena dove ho conseguito la mia laurea triennale in ingegneria gestionale. Non saprei spiegare come mai ho scelto di venire a seggio Emilia, questa bellissima città le cui caratteristiche di cittadina e di città del Nord mi lasciano un sapore di egualità. Quello di cui

sono sicuro è che al mio arrivo qui sono stato accolto da un'associazione di giovani dinamici che si chiama "ASNOCRE". Essa mi ha aperto le braccia a f f i d a n d o m i a d una bellissima coppia di italiani, la famiglia Dossetti, che mi apri le porte della sua casa, mi o f f r ì un tetto in cui riposare, una voglia di poter amare sempre di più e di continuar a camminare. Vorrei premiare questo dinamismo di cui fa prova ASNOCRE, queste disponibilità date d a l l e famiglie per accogliere i nuovi arrivati e, aiutarli a ben iniziare il loro percorso accademico, insomma, devo dire che sono stato ben accolto e m i s e n t o m o l t o i n c o r a g g i a t o a p r o s e g u i r e il mio cammino verso il raggiungimento di una situazione stabile e felice in I t a l i a . I n f i n e , a u g u r o a tutti quelli che mi avranno o f f e r t o u n bicchiere d ' a c q u a d i ricevere indietro un monte di benedizioni da parte d e l nostro signor Gesù Cristo che veglia e si prende cura dei suoi piccoli. Paulin Arnaud

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ANAGRAFE

PARROCCHIALE

dei mesi di

Dicembre e Gennaio

09 gennaio 2012

* Dopo la preghiera della Compie‐ ta, testo di una studentessa universita‐ ria cattolica sulla testimonianza cristiana nell'ambiente universitario di Reggio Emilia: Quale valore aggiunto? ∗ Giornata mondiale delle Famiglie a Milano 30 maggio‐3 giugno. La diocesi ambro‐siana sta cercando 100.000 famiglie disponibili per l'ospitalità. Gran‐ de opportunità per la nostra diocesi a motivo della vicinanza. Don Luca chie‐ de se sia opportuno proporla anche ai giovani più maturi. Temi e materiale sono già disponibili. Le famiglie della parrocchia hanno già in parte utilizzato il materiale pubblicato. Equipe responsabile per raccogliere tutta la docu‐ mentazione e consegnarla ai don: Alberto Conforti, Mattia Toschi, Francesco Manzini.

Con il Battesi-

mo ha ricevuto la nuova vita: ∗ SOFIA FIORE di Francesco e Daniela Montiron; ∗ CHIARA FIORE di Francesco e Daniela Montiron; ∗ LUIGIA MEREU di Antonio e Grazia Liccese; ∗ AURORA LIPEROTI di Domenico e Grazia Galante.

∗ Novene dell'Immacolata, del Natale, della Pentecoste: poca partecipazione in questi ultimi anni. Necessità di dare loro più visibilità, spazio, importanza; nelle settimane interessate i più diversi incontri vanno rinviati. La stessa cosa per la Lectio di Avvento e Quaresima, Stazioni quaresimali. ∗ Adorazioni: sono molto positive; sono anche partecipate. E' necessario fis‐ sarne i termini per evitare la conclusione con agonia. ∗ Ministri straordinari della Comunione: chiedono di incontrarsi due volte all'anno per un momento di preghiera assieme e per la condivisione di espe‐ rienze. ∗ Campeggi Invernali: GIOVANI a Cavalese, Passo Lavazè, con 70 delle Supe‐ riori e 30 universitari‐lavoratori‐sposi. FAMIGLIE a Tonezza del Cimone (Vicenza) con70 iscrit‐ti, con parecchie famiglie nuove. Rimane la voglia di un campeggio unito, Giovani e Famiglie. Viene proposto per l'estate 2013. ∗ Nuovo Centro Parrocchiale. Relazione dell'Arch. Pavarani: dopo la posa del‐ la Pri‐ma pietra,il tempo è servito all'Impresa per programmare e subappal‐ tare i lavori; ora i lavori procedono bene, anche grazie al tempo favorevole. Tempo permettendolo, entro fine gennaio i solai del piano terra. Copertura prevista per marzo‐aprile. ∗ TAIZE’ A ROMA nel Capodanno prossimo 2012‐13: la parrocchia propone ai Giovani come campeggio invernale la partecipazione alla Tappa delle Capi‐ tali di Taizè, di Roma assieme a molte migliaia di Giovani d'Europa e del mondo. ∗ Concorso "Reggiani per esempio": se la comunità vorrà partecipare anche quest'anno, entro il 31 gennaio dovrà essere presentato il progetto. ∗ Sito parrocchiale: Mattia Toschi ci sta lavorando; si chiede la collaborazione di molti per l'invio del materiale: gruppi, iniziative varie... e aggiornamento co‐stante. ∗ Prossimo incontro martedì 7 febbraio ore 21

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Deceduti in attesa della risurrezione: Rossi Angiolina

anni 92

sposa di Tassoni Anselmo

Terenzani Mirna

anni 39

Sposa Marengo Mauro

Cecchetti

anni 76

sposo di Severi Clotilde

Bertani Zeno (Fosco)

anni 86

sposo di Barbieri Maria Lucia

Torreggiani Clara

anni 86

sposa di Boiardi Luciano

Ruggeri Anita

anni 82

Ved. di Varini Vando

Gianfranco


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