Novembre Dicembre 2012

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BOLLETTINO

DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE

della Successione apostolica, alla guida della Chiesa eletta del Signore che è in Reggio EmiliaGuastalla.

Mons. Massimo Camisasca, nuovo Vescovo della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla

Da

più di un mese, sabato 29 settembre a mezzogiorno, il Vescovo Adriano ha ufficialmente comunicato il nome del suo successore. Lo ha fatto in contemporanea con la Sala stampa vaticana. Dopo un momento di preghiera, è stato fatto nella Cattedrale il nome del vescovo eletto dal Papa, Massimo Camisasca. Per la verità da qualche mese quel nome si era diffuso in provincia e città attraverso i diversi giornali locali. Quel sabato, era la stessa comunità solennemente convocata nella cattedrale ad accogliere dalla voce del Vescovo Adriano l'annuncio

Il Vescovo Adriano che ha terminato il mandato e il Vescovo eletto che sta per iniziarlo provengono dalla stessa Chiesa milanese di Sant'Ambrogio. La Chiesa reggianaguastallese ne è doppiamente debi-

trice. L'Ordinazione episcopale del nuovo vescovo avverrà venerdì 7 dicembre alle 15,30 a Roma, nella chiesa di S.Giovanni in Laterano. Entrerà In diocesi il 16 dicembre. Per ogni chiesa diocesana il passaggio da un pastore all'altro è sempre momento di disagio e di grazia. Anche la nostra Chiesa fa esperienza di essere amata prediletta e illuminata. Il Vescovo Adriano consegna al suo successore una Chiesa vivace e ricca di risorse: la missione ai popoli, l'attenzione curata alla Parola di Dio, le caritas parrocchiali coordinate da quella dioce-

T. 0522/304258)

sana nella condivisione con i poveri, il servi-zio diaconale molto presente su tutto il territorio, la varietà dei ministeri istitui-ti o di fatto, il carisma diocesano delle case della carità nell'accoglienza dei più poveri, l'evangelizzazione sul nostro territorio soprattutto nella cura della Liturgia, nella formazione dei laici e nella promozione della cultura. Massimo Camisasca vescovo "eletto" dal papa Benedetto XVI per la nostra Chiesa, è nato a Milano nel 1946. La sua famiglia lo ha solidamente educato nella fede cristiana e nell'amore alla Chiesa. A quattordici anni incontra don Luigi Giussani fondatore di Comunione e Liberazione e nel 1965 diventa uno dei responsabili della Gioventù studentesca; dal 1970 al '72 è pre-sidente diocesano della gioventù di azione cattolica. Agli inizi degli anni settanta entra nel Seminario della comunità missionaria Paradiso e nel 1975 viene ordinato prete a venti nove anni. Negli anni successivi è nominato responsabile della pastorale scolastica della diocesi di Bergamo. Nel 1985 fonda la Fraternità sacerdotale dei Missionari di S.Carlo Borromeo. Attualmente quella comunità è formata da 110 sacerdoti e 40 semina-risti, presente in 17 paesi dei quattro con-

CONTINUA….


tinenti. Sono significative alcune indicazio-ni che ha espresso nell'intervista che ha rilasciato al settimanale diocesano. " Voglio essere un pastore e non un amministratore. Mi propongo di essere fedele alla preghiera del Breviario e della santa Messa, di vivere con sobrietà, essenzialità e grande dignità la liturgia, aiutando i preti a fare lo stesso. Mi propongo di ascoltare e poi decidere. Il Vescovo non può sanare tutte le ferite, non può ravvicinare tutti quelli che si sono divisi. Può però fare molto: aiutare le

Un saluto cordiale tra il Santo Padre, Benedetto XVI ed il Vescovo Camisasca

persone a vivere la propria vita alla luce di Cristo, aiutare la carità dei credenti a porsi al servizio dei fratelli ..... penso che una delle necessità più gravi della diocesi siano le vocazioni sacerdotali. So che si prega per questo. Dobbiamo aiutarci e aiutare i giovani a riscoprire la loro vita come vocazione." Vogliamo ringraziare il Signore per il ministero esercitato nella fedeltà dal Vescovo Adriano con il suo ausiliare Lorenzo. Invochiamo sul Vescovo Eletto Massimo la Benedi-zione perché, contemplando il volto del Risorto, sia colmato dalla luce dello Spirito, per essere fra noi maestro, sacerdote e pastore. don Riccardo don Luca

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Santa Elisabetta d’Ungheria

Il

calendario elenca, dal sedici al diciannove novembre, una lunga serie di donne, grandi di statura e santità: monache, spose, regine, mistiche, letterate, campioni della carità verso i più poveri. L'epoca è quella medioevale. Elisabetta è chiamata d'Ungheria, solo perché nacque in quel paese nel 1207 da Andrea II, vicino a Budapest. Visse tuttavia in Turingia, Germania. Secondo il costume delle case principesche dell'epoca, fu fidanzata a quattro anni con il figlio del langravio di Turingia, di anni undici. Ricevette una profonda formazione spirituale. Raggiunta l'età maggiore del principe, si celebrarono le Un’immagine della Santa Elisanozze. Fu un matrimonio felice. Confidò beta che la ritrae in un atto di ad una sua ancella: "Se io amo tanto carità verso i poveri una creatura mortale, quanto più dovrei amare il Signore!" A quindici anni aveva già il primo figlio. II marito, il principe Lodovico, l'assecondava sempre nelle sue opere di misericordia a favore dei poveri. Il giovane principe partì poi per la crociata, accettando l'invito che gli rivolgeva papa Onorio llI, mentre Elisabetta era in attesa della sua terzogenita Geltrude. A Otranto, mentre partecipava ai preparativi verso l'Oriente, improvvisamente il principe muore. Iniziava per Elisabetta la dolorosa vedovanza. Venne cacciata dal castello e privata dei figli. Si abbandonò nelle mani di Dio, secondo lo spirito di San Francesco d’Assisi. Per i poveri aveva sempre lavorato e mendicato. Un Venerdì santo, sul nudo altare pose le sue mani, rinunciando alla propria volontà e a quanta ancora il mondo poteva offrirle. Ciò nonostante riuscì a costruire un ospedale dedicandolo a San Francesco. Passò il resto della sua vita servendo i malati. Morì a ventiquattro ani appena cinque dopo la morte di San Francesco. Elisabetta, senza aver vestito il saio francescano, aveva assimilato bene lo spirito del poverello di Assisi. L'imperatore Federico II, dopo aver partecipato alla sua sepoltura, fece comunicare a frate Elia: "La venerabile Elisabetta, cosi cara a Dio, di stirpe illustre, come stella del mattino illuminò la nebbia di questo mondo“. Nonostante la fama di santità, il processo di canonizzazione incontrò molti ostacoli politici del vescovo di Magonza. Ciò nonostante dopo soli quattro anni, Gregorio IX proclamò santa Elisabetta, il primo giugno 1235. Divenne ispiratrice e modello di quelle donne che, pur restando nel mondo, vogliono dedicarsi alla contemplazione e al servizio dei poveri.


Giovedì 29 novembre INIZIO NOVENA IMMACOLATA Ore 07:45 S.Messa con Novena Ore 18:30 S.Messa con Novena

Domenica 02 dicembre PRIMA DOMENICA DI AVVENTO INIZIO DELL'ANNO LITURGI‐ CO

Venerdì 07 dicembre

Venerdì dicembre

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C O N F E S S I O N I : dalle ore 18:00 —alle ore 20.00 e dalle ore 21:00 alle ore 23:00

Sabato 22 di‐ cembre

Ore 15:30 Ordinazione episcopale del Vescovo Eletto Massi‐ mo Camisasca a Roma In S.Giovanni in Laterano

CONFESSIONI: dalle ore 08:00 alle ore 10:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00

Sabato 08 Dicembre FESTA DELL'IMMACOLATA CONCE‐

Domenica 23 dicembre QUARTA DOMENICA DI AVVENTO CONFESSIONI: dalle ore 17:00 alle ore 19:00

ZIONE Orario festivo delle Messe

Lunedì 24 dicembre

Ore 12:00 Battesimo

Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi

VIGILIA DI NATALE. CONFESSIONI: dalle ore 09:30 alle ore 12:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00

Ore 15:00 Ritiro di Avvento per Giovani e Famiglie, a Cella (sino alle ore 19:00)

Ore 23:30 Ufficio delle Letture di Natale

Venerdì 14 dicembre

Martedì 25 dicembre

Domenica 09 dicembre SECONDA DOMENICA DI AVVEN‐ TO

Sacramento della Confessione

Ore 21:00 Adorazione Eucaristica (sino alle ore 22:30)

NATALE DEL SIGNORE S.Messe orario festivo

Sabato 15 dicembre INIZIO NOVENA DI NATALE

18:00 Canto del Vespro di Natale

Ore 07:45 S.Messa con Novena Ore 18:30 S.Messa con Novena

Mercoledì 26 dicembre S. STEFANO PROTOMARTIRE S.Messe: orario festivo

Domenica 16 dicembre TERZA DOMENICA DI AVVENTO Ingresso Diocesano del Vescovo M. Camisasca

Domenica 30 dicembre

Ore 15:30 In Ghiara coi Giovani

Martedì 1° gennaio MARIA SS. MADRE DI DIO S.Messe orario festivo

Ore 16:15 in Piazza/Saluto Ore 16:30 Messa d'Ingresso (sospese in diocesi tutte le Mes‐ se pomeridiane)

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE

Venerdì 4 gennaio Ore 21:00 Adorazione eucaristica (sino alle ore 22:30)

Domenica 6 gennaio EPIFANIA DEL SIGNORE

DA LUNEDI’ A SABATO MATTINA

C

on il nuovo anno liturgico, cioè dal 2 dicembre, la parrocchia si unisce alla Chiesa universale, nei giorni feriali, con la Liturgia delle Ore: al mattino alle 7,45, appena prima della Messa e alla sera alle 18,30 con i Vespri inseriti nell'Atto penitenziale della stessa Messa. Le due Messe feriali resteranno perfettamente allo stesso orario, alle otto e alle diciotto e trenta. Al mattino chi volesse partecipare alle Lodi, dovrà trovarsi in chiesa alle 7,45; alla sera varierà l'orario di conclusione della Messa, circa dieci minuti dopo. Lodi e vespri fanno parte della Liturgia delle Ore della Chiesa universale e, assieme all' Ufficio delle Letture, sono Ie principali. Pregare in perfetta sintonia con tutta la Chiesa e con gli stessi testi biblici, e lasciarci guidare dallo Spirito Santo a quelle altezze e motivazioni che sono proprie della preghiera eucaristica ci unisce al Signore Gesù nella preghiera del Padre. 3


Verifica di primavera Il bilancio è senz'altro positivo. C'è da curare il collegamento con tutte le iniziative della parrocchia e della Zona: Lectio divina di Avvento, Stazioni quaresimali, Ritiri spirituali zonali . C'è da incrementare la partecipazione. Esercizi Spirituali delle famiglie: coinvolgere altre famiglie, oltre quelle dei gruppi dei centri di ascolto. Curare il collegamento fra coppie adulte e coppie giovani.

Verifica dei singoli gruppi Gruppo 1°

sono poche persone, sempre presenti, clima molto buono. Incontro ogni 15 giorni: meditazioni sui salmi e sul vangelo di Marco.

Gruppo 2°

cinque famiglie; incontri buoni. Meditazione sui salmi.

Gruppo 3°

10-15 persone; presenza regolare. Più salmi ogni serata; ogni 15 giorni. Breve sosta di un gruppo di famiglie in una passeggiata del campeggio dell’estate 2012 in Val Pusteria.

Gruppo 4°

Famiglie giovani, 10-25 persone; buona partecipazione attiva.

Gruppo 5°

8 famiglie, ogni 15 giorni: meditazioni sui salmi. Incontri ben partecipati.

Pellegrinaggio delle famiglie a Siena con la magistrale guida del diacono Giorgio.

Gruppo 9°

Gruppo 6°

7/8 persone, ogni 15 giorni; Salmi commentati da tutti.

Gruppo 7°

10 famiglie, alcune di recente partecipazione; molti bambini che vengono coinvolti nella preghiera e nell’incontro; una volta al mese.

Gruppo 8°

3 famiglie, ogni settimana, preghiera e meditazione dei salmi.

12 Signore adulte, molta partecipazione; terminato il libro dell’Apocalisse e iniziati i Salmi. Ogni 15 giorni

Gruppo 10°

4 famiglie, si incontrano ogni settimana; tema “misericordia nella coppia” danno assistenza ai fidanzati.

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Dante

, nel Paradiso, utilizza l'aggettivo ineffabile per esprimere la sua incapacità di spiegare a parole la visione mistica che ha di fronte. Non ci sono parole capaci di descrivere ad altri quel momento che è unico per chi lo vive. Ce ne possono essere, forse, ma non saranno mai sufficienti e adatte a trasmetterlo, perché se ci provassero rischierebbero solo di sminuirlo. Non voglio far paragoni col padre della lingua italiana perché risulterei ridicolo. Mi son però trovato nella sua stessa impotenza quando mi è stato chiesto di raccontare come è stato il Un momento “topico” della raccolta del ferro sul weekend del 13 e 14 ottobre che noi giovani abbiamo visterritorio del Comune di Bibbiano suto insieme. Esperienza talmente tanto ricca in ogni cosa che provandola a descrivere mi sembrava sempre di tralasciare qualcosa. Eppure niente spiaggia paradisiaca o drink con oliva galleggiante. Dall'iniziativa di alcuni era nata l'idea di "sporcarsi le mani" con qualcosa di concreto. Raccolta dei viveri e del materiale ferroso è stato il risultato. La prima, prassi ormai consolidata, volta a ripopolare la dispensa della parrocchia per la distribuzione viveri del sabato mattina. La seconda, novità consigliataci da altri, per raccogliere fondi per l'oratorio, "mettendo così un mattone in più". E' stata un'avventura (e quanto noi giovani ne abbiam bisogno!). Con i furgoni abbiamo girato casa per casa nel comune di Bibbiano chiedendo di darci qualsiasi cosa Un altro momento durante la fase di smon- fosse di ferro, e in deposito si lavorataggio e selezione del ferro raccolto va per dividere i diversi tipi di metalli. Circa cinquanta ragazzi sono passati anche solo mezza giornata ad aiutare e anche molti adulti! Se per la raccolta del ferro abbiamo guadagnato Euro 8.000, per i viveri non abbiamo dati certi se non un'affermazione di don Luca -la dispensa è strapiena!-. Siamo molto contenti dei risultati che son un bell'indice del sudore speso, ma ancor di più “Forza Silvio!!!” per quello che abbiamo vissuto. "E' davvero bello donare con gioia" dice San Paolo, ed è proprio vero. Tanta è stata la fatica ma ancor di più ciò che ci è tornato in amicizie, conoscenze e quella serena gioia che ti dà una sana stanchezza. Ringraziamo con riconoscenza chi ci ha aiutato cucinando, prestandoci i furgoni, cercando e dandoci ferro e viveri, pregando per noi e chi ci è stato vicino in qualunque modo! Giovanni 5


Messaggio alle famiglie nella giornata di sensibilizzazione per il sostentamento economico di tutti i sacerdoti d’Italia I sacerdoti sono immagine di Cristo Servo, che sana le ferite ed ha cura di tutte le pecore, e specialmente delle più lontane e deboli. I sacerdoti sono nostri fratelli che spendono la loro vita per il servizio del Vangelo, suscitando i carismi nella Comunità e sostenendo il cammino di fede di tutti noi. Avere a cuore la loro vita e la loro azione significa dunque avere a cuore la Chiesa stessa. Sapere come vivono i nostri preti, preoccuparsi di cosa e come mangiano, di dove dormono, significa accoglierli come poveri per il Vangelo e riconoscere così la vera ricchezza della Chiesa, il Cristo servo e perciò vittorioso. Per circa cento anni, in Italia ai sacerdoti ha pensato lo Stato, con la cosiddetta "congrua", ma da quasi trent'anni la Chiesa ha deciso di fare fronte ai bisogni dei sacerdoti con le proprie risorse e con l'intervento dei fedeli. E' stata una scelta giusta e coraggiosa, una scelta di libertà, ma serve averla fatta soltanto se questo riesce a cambiare la nostra vita, se ci aiuta ad essere più attenti alle necessità di questi nostri fratelli, i sacerdoti, che tanto fanno per noi, per i nostri figli, per gli anziani, gli ammalati, per le persone sole, per gli ultimi a cui, soprattutto nel mondo attuale, nessuno pensa. Con le offerte al Fondo di Sostentamento del Clero contribuiamo al sostentamento dei quasi 40mila sacerdoti diocesani, tra cui 3mila preti malati ed anziani e 600 missionari nel terzo mondo.

In fondo alla Chiesa parrocchiale trovate il materiale che vi invitiamo a prendere e a leggere. Spiega com’è possibile donare, con quali modalità e ci dice come i soldi vengono impiegati. Ogni cristiano dia secondo le proprie possibilità, poco o tanto che sia, ma non rinunci a donare, e lo proponga anche agli altri fratelli, quale gesto di comunione e solidarietà con tutta la Chiesa italiana.

Sostenere la vita dei sacerdoti è sostenere la vita della Chiesa, non rinunciamo a farlo La comunità di Regina Pacis

I tempi sono difficili e anche le donazioni per il Nuovo Centro sono molto influenzate dal clima generale. La parrocchia continua però a confidare nello sforzo di ogni famiglia perché si eviti di caricarci di un debito troppo grosso che renderebbe molto difficile lo sforzo economico della comunità per i prossimi vent'anni. Sono stati molto bravi i giovani e gli adolescenti che si sono impegnati con grinta nella raccolta del ferro, che ha fruttato 8.000 euro a beneficio della costruzione. I giovani hanno addirittura assicurato che vogliono ripetere l'iniziativa.

Stato avanzamento dei lavori al primo piano del nuovo centro parrocchiale

Un'altra promozione, a favore della costruzione, partirà nelle prime settimane di dicembre: Donazioni dei Punti CONAD, sia di quelli che ha già in casa, sia di quelli dei prossimi acquisti…. ed il CONAD RADDOPPIERA' I PUNTI a favore del Centro parrocchiale. La Parrocchia vuole sperare anche nell'aiuto delle Imprese della Zona Ovest della città e di quelle i cui Titolari frequentano la comunità o il territorio di Regina Pacis.

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Questo il quadro delle donazioni, dal 02 ottobre 2011 ad oggi: Totale delle donazioni a favore della costruzione: € 46.267,00 ∗

Familiari dei defunti Coscetti Roberto e Ferri Luciana (i cui nomi saranno incisi in una targa all’ingresso di una sala del Centro): € 10.000,00;

Raccolta del ferro dei giovani € 8.000,00


Un servizio prezioso verso i bisognosi

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ontemporaneamente alla campagna del ferro a favore della costruzione del nuovo centro parrocchiale, nella quale hanno lavorato tanti giovani, altri gruppi di adolescenti, coordinati dai loro educatori, si sono impegnati nella campagna degli alimenti sabato e domenica 13 e 14 ottobre. Il risultato è stato notevole e lo si è potuto vedere ammirando la dispensa piena della caritas. I ragazzi erono passati, condominio per condominio in alcune vie del territorio di Regina Pacis, lasciando nelle cassette della posta l’invito a partecipare alle donazioni di alimenti. Sono poi ripassati alla data da loro indicata. La risposta, come sempre, è stata generosa, anche in epoca di crisi come l’attuale. La Caritas parrocchiale può contare sulla collaborazione di alcuni Enti nel recupero settimanale di alimenti, come l’Associazione “Azione Solidale” che ha la propria sede a Calerno. In queste settimane è iniziata la stessa collaborazione con la COOP di Via Vivaldi, attraverso il progetto “Brutti ma buoni”. C’è chi collabora fornendoci settimanalmente il pane avanzato di un forno locale. Le offerte in danaro che vengono consegnate in parrocchia a favore dei poveri, sono utilizzate per l’acquisto di generi alimentari dei quali la dispensa è carente, soprattutto latte e olio. La Caritas raccomanda sempre donazioni alimentari a favore dei bambini quali latte, biscotti ed omogeneizzati. Proprio mentre stiamo scrivendo questo giornale, ci viene comunicato che la Caritas parrocchiale farà una raccolta di alimenti presso gli ingressi del supermercato CONAD, “Le Querce”. Ne approfittiamo per ringraziare gli Enti che favoriscono queste iniziative come pure le famiglie, gli adolescenti e i giovani che offrono il loro tempo e i servizi. E’ davvero preziosa la collaborazione tra le singole Caritas delle parrocchie, la Caritas diocesana, le tre mense territoriali (quella del Vescovo, quella della stessa Caritas e quella dei frati cappuccini) e le stesse Case della Carità. Le parrocchie si troverebbero frequentemente in situazioni critiche se mancasse questa preziosa collaborazione che a piccoli passi riesce ad andare incontro a tante famiglie. A volte ci troviamo di fronte a situazioni drammatiche in cui intere famiglie sono costrette a dormire presso le stazioni ferroviarie o in altri luoghi di fortuna. Le singole Caritas parrocchiali sono per altre coordinate tra loro dal Centro di Ascolto zonale che, per il nostro territorio si trova a Pieve Modolena. a nostra parrocchia vuole stare vicina ai malati e farli partecipare L all’Eucarestia, particolarmente nell’ora dell’assemblea domenicale. Quando qualche malato chiede di poter ricevere la comunione, i sacerdoti domandano la disponibilità ai Ministri straordinari. E' molto bello essere portatori del Corpo del Signore, inviati dalla comunità riunita nella domenica. La richiesta che ci fanno i malati è per noi una bella testimonianza di fede: loro aspettano tutta la settimana, con gioia. Attendono nella gioia/sia il pane corpo del Signore, che il rappresentante della comunità. Questi, col tempo, può riuscire a diventare l'amico che sta in ascolto della sofferenza: conforto spirituale nell'abbattimento o semplicemente nella solitudine. Ci raggiungono certe loro confessioni: "E' brutta la solitudine! Tu non sai quanto sono belli per me i dieci minuti in cui parlare un po' dopo la Comunione" ! Poi nel contatto quasi settimanale con il malato. Non sono poche le testimonianze di fede che si ricevono da lui. “Io sono qui e aspetto che mi venga a prendere..” è una delle frasi dei nostri malati, pronunciate con grande serenità e speranza. Infine è bello sentire come i malati vogliono sentirsi sempre più vicini alla comunità parrocchiale, cercando di restare aggiornati attraverso il foglio settimanale e mensile della chiesa.

Un ministro della Comunione

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Me lo ha chiesto don Riccardo di dare testimonianza del pellegrinaggio a San‐ tiago di Compostela, un viaggio che dap‐ prima ho iniziato senza una motivazione specifica, spirituale o turistica. Compo‐ stela è una meta che porta persone com‐ pletamente diverse tra loro, per prove‐ nienza, spiritualità e mentalità, ad intra‐ prendere un cammino che si rivela poi per tutti una vera palestra di fratellanza e di pazienza. Il cammino più vero, però, che facciamo senza volere, non è quello dei piedi, ma quello interiore, un cammi‐ no che fa emergere una persona scono‐ sciuta anche a noi stessi, che nel solito contesto non salta fuori. I chilometri so‐ no tanti: da S. Jean Pied de Port a Santia‐ go sono 830. Per percorrerli tutti, io e cinque uomini, accomunati solamente dalla volontà di arrivare in fondo a que‐ sta sfida, siamo partiti il 29 maggio scor‐ so per rientrare a Reggio il 29 giugno.

interessi composti: cresce ogni di più del giorno prima. Litigavamo tutti e per delle banalità

sono rimasta sola in un pae‐ sino deserto delle Mesetas, su una panchina al sole e senza la carta del percorso (con paesi, città, km, ostelli). Per il male e lo scoramento ho pianto a lungo, poi, al‐ zando gli occhi al cielo, col mio solito colloquio confidenziale e fiducioso, ho chiesto aiuto al Signore. Ho dovuto avvi‐ are il volano da sola, quando mi sono trovata in situazioni critiche, ma con la fermezza che non sarei mai stata sola. E mettendo in pratica la certezza nella divina Provvidenza, che non mi ha mai abbandonata, sono stata guidata in si‐ tuazioni che sembravano irrisolvibili, con messaggi che ricevevo in continuazione verso soluzioni perfette per me. Lo so, l'applicazione della fiducia in Lui quando te la vedi brutta è razionalmente difficile e faticosa, ma – credetemi – per la mia esperienza è stata bellissima, perché conduce a uno stato d'animo davvero molto sereno.

“In realtà, la fatica tira fuori gli aspetti peggiori del nostro carattere, e io, unica donna e meno avvezza alla fatica ero sempre la codina. Per portare un po' di gioia e allegria in mezzo al clima marzia‐ no e competitivo, facevo la sciocca, met‐ tendomi in ridicolo rispetto alla loro grin‐ ta e al loro individualismo., . No, questo non era il viaggio che avevo intenzione di fare., questo clima mi toglieva energie e rimanevo disturbata dai loro nervosismi. Si dice: “Quel che capita conviene”, an‐ che se non lo capisci subito. Un bel gior‐ no mi hanno fatto percorrere 42 km e mezzo, e il giorno dopo una tendinite fortissima mi ha reso invalida, cosicché Un’immagine suggestiva del viaggio di Pia

Già il primo giorno, quando mi sono alzata con una grossa tonsillite mi sono resa conto con chi avrei dovuto cammi‐ nare per un mese. Quattro di loro si sono incamminati quatti quatti, lascian‐ domi mentre trangugiavo un'aspirina. L'altro, invece, mi è rimasto vicino, ap‐ plicando subito la prima regola del Cam‐ mino: il sostegno e l'aiuto del pellegrino in difficoltà e con grande tranquillità e dolcezza ha compiuto il miracolo per‐ mettendomi così di scalare i Pirenei e ad arrivare a Roncisvalle. .

Concludo la mia esperienza spirituale (e non geografica, perché non finirei più), ma vi assicuro che ogni fiore, animale, corso d'acqua, montagna, strada, o per‐ sona che ho incontrato in questo cammi‐ no li ho visti con uno stato d'animo me‐ raviglioso, cantando spesso e distribuen‐ do tanti baci, e anche quando mi sono trovata in Galizia in una foresta di euca‐ lipti, da sola, al buio, in realtà mi sono sentita sempre protetta e mai sola, ma in ottima compagnia.

La fatica del cammino funziona come gli

Pia

Messa comunitaria mensile con le tre Parrocchie dell’Unità pastorale Spirito Santo, Roncina e Regina Pacis Mese

Giorno

Presidenza

Mese

Giorno

Presidenza

Dicembre 2012 lunedì 10

Roncina

Gennaio 2013

martedì 8

Regina Pacis Agosto

venerdì 9 Spirito Santo

Febbraio

venerdì 8

Regina Pacis Settembre

martedì 10 Roncina

Marzo

venerdì 8

Regina Pacis Ottobre

giovedì 10

Roncina

Aprile

martedì 9

Spirito Santo Novembre

venerdì 8

Regina Pacis

Maggio

giovedì 9

Spirito Santo Dicembre

lunedì 9

Spirito Santo

Giugno

lunedì 10

Roncina

8

Luglio

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IL TERRITORIO DELLA PARROCCHIA NEGLI ANNI CINQUANTA

I

pochi residenti all'epoca della Racconto di un testimone diretto, Dino Menozzi seconda guerra mondiale ricordano certamente come si presentava il territorio dell'attuale parrocchia Regina Pacis. Per gli abitanti dei successivi insediamenti può essere una sorpresa scoprire, attraverso una fotografia aerea, la situazione di allora. Occorre risalire al 17 luglio 1943, data del primo bombardamento sulla città, quando, preannunciate dal cupo Immagine di un aereo “Laucaster” della RAF come quello che ha bombardato la città rombo degli aerei Laucaster della di Reggio Emilia con l’obiettivo di distruggere la centrale elettrica di Via Gorizia. RAF, avvennero le prime esplosioni di bombe di grosso calibro (500 libbre) e furono scattate numerose fotografie dall’alto. Come risulta dalle minuziose ricerche che Amos Conti e Michele Becchi hanno effettuato presso gli archivi inglesi della RAF, che con dovizia di particolari hanno inserito nel volume “22.000 bombe su Reggio Emilia” (ed. Diabasis – RE 2009), l’obiettivo dichiarato era quello di distruggere la centrale elettrica di trasformazione di via Gorizia, che costituiva uno dei punti di interconnessione tra i sistemi elettrici dell’Italia del Nord, con le sue importanti linee da 130.000 volt. Ma l’attacco fallì probabilmente perché gli incursori scambiarono il complesso delle case popolari di allora di via Bainsizza (poi demolite), per la centrale di via Gorizia. Infatti in successivi passaggi aerei, furono sganciate 24 bombe e numerosi spezzoni incendiari che colpirono la zona di via Bain-sizza e via Oslavia, che provocarono morti e abbattimento di case. Una fotografia in particolare, scattata dagli aerei della RAF, mostra il territorio come si presentava nel 1943. E’ ben visibile il tracciato delle via Gorizia e Premuda, ai lati delle quali ben pochi fabbricati risaltavano negli spazi vuoti dei terreni agricoli circostanti. Sul lato sud di via Gorizia, se si accettuano gli insediamenti di via Marsala, esisteva la Cabina elettrica (della Soc. Emiliana Esercizi Elettrici poi Enel ed ora CRAL dei dipendenti), poi più nulla, fino alla confluenza con via Premuda, ove esisteva il fabbricato del maestro Borciani (poi demolito). Sul lato nord sempre di via Gorizia, esisteva un vetusto fabbricato in angolo con via Dalmazia (poi demolito per far posto all'attuale complesso), poi, all'interno la casa colonica Gabbi (demolita), poco più avanti la casa dei miei genitori (ancora esistente e ristrutturata al civico 1/1 di via Paganini – allora aveva accesso da via Gorizia), successivamente la casa di Aguzzoli, ora dell’On. Barbieri, poi il complesso della Cabina di trasformazione (oggetto dell’attacco aereo) e dopo pià nulla sino al Casino dell’Orologio. Scarse anche le abitazioni di via Premuda: nel lato nord nessuna; nel lato sud, eccetto i Fabbricati di via Zanichelli e di via Monte Santo, solo tre case coloniche. Il raffronto con la situazione attuale, di intensa urbanizzazione, è in un certo senso sorprendente e meritevole di essere ricordato.

Disegno topografico del territorio compreso tra Via Premuda e Via Gorizia all’eopoca delle seconda guerra mondiale

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29 ottobre 2012 Compieta e lettura del Proemio del Decreto conciliare “AD GEN‐ TES”;

Anagrafe parrocchiale Con il Battesimo ha ricevuto la nuova vita:

Anno della fede" in occasione dei 50 Anni dall'Inizio del Concilio Vaticano Il: ⇒ I membri del Consiglio vengono sollecitati alla lettura per‐ sonale dei maggiori Documenti del Concilio; ⇒ Programma di Incontri per la presentazione dei maggiori documenti del Concilio durante il mese di gennaio 2013 nelle serate di lunedì: giorni 14, 21, 28 ore 21. Vengono proposti come relatori Don Giuseppe Dossetti, Mons. Giu‐ seppe Busani della diocesi di Piacenza e Don Giacomo Mo‐ randi della diocesi di Modena. Tempestivamente saranno contattati.

Andrea de Martino di Luigi e Ida Clericuzio

Davide Franco Gardini di Nicola e Rosa Vaccaro

Simone Bergonzoni di Marco e Federica Prandi

Salvatore Brasacchio di Vitaliano e Iolanda Rizzo

Nina Maria Maurizia Ferretti di Federico e Lara Ferretti

Matteo Apreda di Giuseppe e Francesca Bonadonna

Valentina Simeone di Ignazio e Elisabetta Ferrari

Settimane ecumenica (settimana che sempre precede il 25 gen‐ naio) In preparazione alla "settimana", serata presso la Sala grande delle Suore Dorotee in via Milazzo con l'intervento del Rabbino di Modena e Reggio Beniamino Golstein, mercoledì 9 gennaio sul tema "Cultura e spiritualità dell'Ebraismo moderno". Parteci‐ peranno anche i gruppi di 4° e 5° Superiore e Universitari della parrocchia.

Formazione degli Operatori nella catechesi e nei gruppi di ado‐ lescenti e giovani. Nella Terza Convocazione diocesana Mons. Luciano Monari la‐ menta scarsi risultati della Catechesi e chiede maggiore presenza e testimonianza nella società e nel pubblico dei cristiani: adulti, giovani, gruppi. Tutto richiede più formazione. Il Consiglio ritie‐ ne di non dover moltiplicare i momenti di formazione, ma che si partecipi a quelli già in programma: i quattro grandi incontri di gennaio, momenti di formazione della diocesi, Esercizi spirituali dell'A.C., Ritiri di Avvento e Quaresima, Lectio di Avvento e Sta‐ zioni Quaresimali, i grandi eventi diocesani della Successione dei nostri Vescovi.

Deceduti in attesa della risurrezione: Prati Renato

anni 92 Vedovo di Carolina Orlandini

Sarati Fernanda

anni 89 Vedova di Renato Magnani

Folli Elda

anni 78 Sposa di Leopoldi Conta-

Bresciani Giuliano

anni 73 Sposo di Gianna Gallinari

Gazzotti Oscar

anni 87 Sposo di Anna Pappani

Rossi Anna

anni 79 Vedova di Arturo Chiosso

Righi Ugo

anni 85 Sposo di Velia Giuberti

Zivieri Loredana

anni 78

Fantesini Angioli-

anni 79 Sposo di Bianca Mazzoni

Bertetti Dina

anni 92 Sposa di Lineo Landini

Filippi Sergio

anni 63

Cavallari Lillia

anni 89 Vedova di William Riccò

Varini Leonello

anni 79 Sposo di Rina Barozzi

Adorazione serale. Viene sollecitata la ripresa e corretto l'orario. Riprenderà venerdì 14 dicembre, dalle 21 alle 22,30, con anima‐ zione del gruppo incaricato per mezz'ora, poi il silenzio.

Lodi e Vespri quotidiani. Fanno parte della preghiera pubblica della Chiesa, assieme alla celebrazione dell'Eucaristia e degli altri sacramenti. Con l'Avvento ogni giorno feriale avrà alle 7,45 le Lodi e alle 8,00 la Messa; alle 18,30, come atto penitenziale, i tre salmi dei Vespri, e il Magnificat dopo la Comunione.

Messa di ringraziamento per tutti i Servizi realizzati in parroc‐ chia. E' stata fatta questa richiesta: si avviserà al momento opportu‐ no.

Anniversario della Casa della carità della città A tutte le parrocchie è stato consegnato il Kit con segni da e‐ sporre, in preparazione all'anniversario, il 25 novembre.

Avanzamento dei lavori del Nuovo Centro Parrocchiale Lavori procedono regolarmente. A fine novembre la posa dei pavimenti; a inizio dicembre apertura dei tre ingressi ai locali del seminterrato della chiesa da Via Zandonai: sono già completati i lavori per la nuova destinazione dei locali. Prossimo incontro del CPP mercoledì 16 gennaio 2013 ore 21.

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