Novembre Dicembre 2013

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BOLLETTINO

Il

DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE

tempo della Chiesa che stiamo vivendo, nonostante l’odierna fragilità e indifferenza di noi cristiani, è senza dubbio sorprendente e carico di speranza. Potremmo dire che questo momento va oltre le righe e le previsioni specialmente dei grandi mezzi della comunicazione. Solo la preghiera semplice del popolo di Dio, che ancora abita tutte le latitudini della terra, può aver pensato, aver fatto suppliche e aver invocato lo Spirito Santo perché fosse inviato il Pastore che ora riunisce nella carità operosa tutta la Chiesa. Certo il dono va ben oltre a quanto le nostre preghiere avessero richiesto. Il popolo ha pregato ed è rimasto in attesa. Nella predicazione di questi mesi Papa Francesco ha confermato la Chiesa verso le periferie del mondo. Senza quel dinamismo missionario che cosa resterebbe del Regno di Dio tanto annunciato e promesso da Gesù? Questo tempo, questi mesi per Regina Pacis sono stati particolarmente densi. Momenti del tutto speciali gli eventi attorno alla partenza di don Luca per la missione e l'arrivo di don Paolo rientrato dalla stessa missione diocesana del Brasile. Quale riflessione? Tutti, giovani e adulti, abbiamo già sperimentato che non c’è crescita nel cammino umano e del-

la Chiesa senza tempi, giornate e tappe segnate dalla Croce. In questi giorni abbiamo davanti a noi la testi-monianza straordinaria del piccolo seminarista di San Valentino, Rolando Rivi cresciuto nel seminario di Marola; a quattordici anni, nei giorni violenti dell’epilogo della guerra, il tredici aprile 1945, ha offerto la sua vita, nella determinata coscienza di ap-

partenere al Signore, essere di Gesù. Lui che voleva diventare un prete missionario, nei pressi di Piane di Monchio, Modena, da un manipolo di violenti, accecati dall' ideologia, ai bordi della fossa già preparata, viene colpito e sepolto. Immaginiamo gli ultimi due-tre giorni di Rolando, in abito talare, in balia del male, alternando preghiere e lacrime con il pensiero ai

T. 0522/304258)

suoi geni tori e ai suoi amici, anche loro allontanati dal Seminario e magari esposti al disprezzo dei materialisti e alla violenza della guerra. Dalla missione reggiana del Madagascar ha scritto, alla vigilia della beatificazione di Rolando, don Pietro Ganapini: "come vorrei essere presente anch'io, che l'ho conosciuto e che ben ricordo dagli anni del seminario di Marola, in cui abbiamo studiato, se pur in classe diverse, durante quegli anni torbidi della seconda guerra mondiale 1940-45. Rolando entrò in seminario nell'ottobre del '42. Io cominciavo proprio in quell'ottobre la quinta ginnasio." Ecco uno spaccato di Chiesa reggiana, debolezza ed eroismo, nel passato ed oggi. La gioia e la speranza sono ben visibili in questo momento di chiesa, intorno al successore di Pietro, Papa Francesco. Altro motivo di speranza e attesa, la successione nella guida della Chiesa reggianaguastallese. Compito certamente esigente e difficile quello di ogni vescovo. Facciamo molte preghiere per il nostro Vescovo Massimo. Rincuorati dai doni dello Spirito nella perenne Pentecoste della Chiesa, con apprensione e fiducia vogliamo attivamente accompagnarlo, partico-larmente nel lavoro, già da lui avviato, con i giovani e le vocazioni Don Riccardo


Lettera dal Brasile agli amici pellegrini

Giovanni Ferrari, giovane educatore di Regina Pacis ha vissuto quest’anno un’estate missionaria nel Nordest del Brasile nelle parrocchie dei sacerdoti reggiani. Per posta elettronica manda una lettera agli amici che stanno camminando sui sentieri dell'Appennino verso l'Alpe di San Pellegrino e il Santuario del Volto Santo di Lucca.

DAL DUE AL DIECI AGOSTO

Riportiamo il servizio del giornale cittadino “Prima Pagina”, che ringraziamo.

Cinquanta ragazzi di Regina Pacis a San Pellegrino in Alpe

4/8/2013 Ciao 98,97,96,95, educatori, don, genitori... è già qualche giorno che camminate! come va? a parte caldo e vesciche che erano prevedibili, state tutti bene? riuscite ad arrivare abbastanza presto per fare dell'altro o le tappe son molto lunghe? Io mi trovo qui, nel nord-est del Brasile già da più di un mese. In questo periodo ho vissuto in casa con Alex e Laura, una giovane famiglia con due figli piccoli (Matteo e Benedetta) che esattamente tornano domani in Italia, dopo due anni di missione qui in Brasile. E’ stato molto bello vivere con loro per l'accoglienza che mi hanno dato. L’ultima settimana di luglio sono stato alla GMG subito non dovevo andare, ma poi un ragazzo aveva rinunciato e io non ci ho pensato due volte! eravamo 60 ragazzi da tutta la diocesi (grande come l'emilia-romagna). E’ stata molto bella, un clima di festa, forse creato dai tanti latinoamericani, forse perché Copacabana non è quatrosvientos (pensate che la gente il sabato della vigilia faceva il bagno! un pò come a Madrid no??). ci sono stati 3 mln di giovani, tanti canti e balli. E’ stato bello vedere come i ragazzi brasiliani hanno vissuto la GMG, qui tanti problemi: tanta violenza, tanto alcool, Foto del campeggio itinerante di cinquanta giovani in cammino verso il tanto maschilismo, tante ragazze madri, tante famiglie Santuario del Volto Santo a Lucca senza padre, tanti uomini che anziché lavorare stanno Una cinquantina di giovani di Regina Pacis hanno ragtutto il giorno davanti a casa a guardare chi passa. giunto a piedi il santuario di San Pellegrino in Alpe ed a seguire il Volto Santo della cattedrale di Lucca. Si è Un popolo che ha tanti problemi, sì, ma che ha anche tantrattato di una importante e indimenti-cabile esperienza to da insegnarci: rimettere al centro la relazione con le per i numerosi pellegrini reg-giani che nei giorni scor-si persone. Forse è il tempo molto più abbondante che da erano partiti dalla parrocchia di San Pelle-grino a Regnoi, qui le persone si fermano molto a parlare, a ospitarsi gio. Cristian Maffei, educatore del gruppo di ragazzi di per un caffè ... credo che valga la pena nella nostra vita a Re-gina Pacis, è molto con-tento per quest'iniziativa Reggio, svuotarci di tanti impegni superflui per dedicare (appena conclusa) che si è svolta recentemente: più tempo agli altri, per andare a trovare la persone ... e «Quasi 200 chilometri - racconta Maffei - separano essere missionari è questo. Reggio da Lucca: in macchina è una questione di poSono contento di questi 3 mesi e questa esperienza. che ore, ma a piedi sono necessari otto giorni. E così Spero di tornare molto ricco (non di dinheiro) per poter una cinquantina di giovani di Regina Pacis, capita-nati poi condividere con voi! da don Luca Grassi, sono partiti a piedi da San PellePrego per voi e per il campeggio. Mi raccomando, non grino città per arrivare a San Pellegrino in Alpe e per sprecatelo come occasione per divertirvi. Fate delle belpoi proseguire fino al Volto Santo a Lucca». Circa 25 le condivisioni, delle belle messe. E’ la prima estate che chilometri ogni giorno tra salita, discesa, sentiero e amanco a un campeggio! sfalto: dalla pianura di Reggio agli Appennini reggianoBuon viaggio. modenesi per poi passare al versante toscano.

Otto giorni di cammino per il pellegrinaggio

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Per l'educatore Maffei è stata «un'esperienza d'amicizia e condivisione: durante il cammino si parla molto tra amici e si condividono anche fatiche, dolori e stati di animo. Sicuramente una bella prova fisica però tutta ripagata dalla soddisfazione dell'arrivo. Ogni giorno la sveglia era alle cinque, seguita dall'inizio del cammino con lodi e poi silenzio, si camminava fino al pranzo e nel primo pomeriggio l'arrivo alla struttura che ci ospitava per la notte come le palestre, case per campeggi e rifugi». E' stato inoltre affrontato il tema "Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro" di Papa Giovanni Paolo II: in questi giorni i pellegrini hanno riflettuto molto su come non banalizzare la propria vita, non cadere nella “globalizzazione dell'indifferenza", ma giocarsi fin da subito e non sprecare il tempo, Cristian Maffei è convinto che sia stata «un'esperienza d'amicizia e di crescita spirituale: il cammino porta ognuno di noi a scontrarsi con i propri limiti, sia fisici che di pensiero. Intendiamo ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato a realizzare questo pellegrinaggio: i vo-lontari di Montalto che da anni lavorano per aprire questo sentiero, chi ci ha ospitato fatto da mangiare e chi ci ha seguito con i pulmini. Le fatiche di tante persone sono state un momento di grazia per tutti i camminatori. Un grazie speciale anche alle persone che lungo il cammino si sono mostrate disponibili anche solo nel dissetarci». I pellegrini di Regina Pacis hanno percorso il cammino di San Pellegrino che è stato riscoperto e rilanciato da di-versi anni dalla Polisportiva di Montalto in collaborazione con il Comune di Vezzano.

Il gruppo di giovani giunto a Lucca si rifocilla dopo il lungo pellegrinaggio.

Beato Rolando Rivi Seminarista martire

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Beato Rolando Rivi

olando Maria Rivi nacque il 7 gennaio 1931 a San Valentino di Castellarano (Reggio Emilia). All'inizio dell'ottobre 1942, terminate le scuole elementari, entrò nel Seminario di Marola (Carpineti, Reggio Emilia). Quando Rolando stava per terminare la seconda media, i tedeschi occuparono il Seminario e gli alunni furono mandati alle loro dimore. Egli però continuò a sentirsi seminarista: la chiesa e la casa parrocchiale furono i suoi luoghi prediletti. I genitori, spaventati dall'odio partigiano, invitarono il figlio a togliersi la talare; ed egli rispose: "Ma perché? Che male faccio a portarla? Non ho voglia di togliermela. lo studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù". Questa pubblica manifestazione di appartenenza a Cristo gli fu fatale. Un giorno, mentre i genitori si recavano a lavorare nei campi, Rolando prese i libri e si allontanò, come al solito, per studiare in un boschetto. Arrivati alcuni partigiani, accecati dall'odio ideologico contro la Chiesa, lo sequestrarono, gli tolsero la talare e lo torturarono. Rimase per tre giorni loro prigioniero, subendo offese e violenze; poi lo condannarono a morte. Lo condussero in un bosco, presso Piane di Monchio (Palagano, Modena); gli fecero scavare la sua fossa, lo fecero inginocchiare sul bordo e gli spararono due colpi di rivoltella, una al cuore e una alla fronte. Poi, della sua nera e immacolata talare, ne fecero un pallone da prendere a calci. Era il venerdì 13 aprile 1945. È stato beatificato a Modena il 5 ottobre 2013. (dal Proprio della Memoria del beato Rolando Rivi, approvato dalla Congregazione del Culto) NB. La memoria liturgica del beato Rolando Rivi, seminarista, si celebra il giorno 29 maggio. 3


MAROLA 31/8 - 1/9 2013

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artecipare agli esercizi spirituali è rispondere all'invito che il Signore ci fa a stare un po' con Lui, a fermarci dal nostro correre frenetico per gustare la bellezza della sua presenza e della sua compagnia e per dire, come Pietro sul monte della Trasfigurazione: "é bello per noi stare qui ... " Ma cosa sono gli esercizi spirituali? "Un momento di meditazione e preghiera in un'atmosfera di raccoglimento e di silenzio dove potrà particolarmente agire lo Spirito Santo, condotto con la mediazione di una guida spirituale". Giorni nei quali il silenzio parla attraverso la bellezza della natura, il sorriso degli altri e soprattutto la parola di Dio che riesce a raggiungere il cuore e la mente per un po' libera dai mille pensieri che quotidianamente la avvolgono. Il tema di quest'anno era il tempo, dono prezioso di Dio che noi sciupiamo senza neanche renMomento di relax di alcuni partecipanti agli esercizi spirituali di fine dercene conto. Il tempo nelle sue molteplici agosto sfaccettature il tempo della nostra giornata, della nostra vita, della storia…“Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore” recita il salmo 90. Contare i nostri giorni vuol dire viverli assaporandone ogni momento, cogliendo la bellezza dei gesti e degli incontri quotidiani con chi ci sta accanto senza darli per scontati, vuol dire trovare quotidianamente qualche momento per stare con il Signore perché è Lui che da senso al nostro tempo. Mi sono resa conto che i nostri ritmi veloci, il nostro correre sempre, il nostro incastrare mille cose ci porta a vivere i nostri giorni come se fossero tutti uguali, alzandoci al mattino già stanchi per tutto quello che dobbiamo fare e desiderando solo che arrivi la sera e in questo modo il tempo scorre veloce e non ce ne accorgiamo. Siamo sempre di corsa, vediamo ma non riusciamo a guardare le meraviglie del creato, sentiamo ma non riusciamo ad ascoltare le persone che incontriamo. Quest'anno più che mai, al termine degli esercizi, ho colto che questo momento forte di incontro con il Signore dev’essere quello che rafforza il desiderio di un incontro quotidiano con Lui nella preghiera e nell'eucarestia per poter dire ogni giorno "è bello per noi

stare qui ... " Donatella

Il nostro centro d'ascolto, denominato "La parola di Dio aperta a tutti", nasce dalla necessità di incamminarsi alla scoperta della parola di Dio e di entrare in dialogo con Colui che l 'ha aperta a tutti fin dall' inizio della creazione. Dio c'è e vive in mezzo a noi. La Sua parola è verità e vita: ciò è perfettamente visibile appunto attraverso il creato. Per mezzo della sola parola Dio ha dato forma e vita al più affascinante dipinto di tutti i tempi, come artefice abile di un'opera d'arte viva e pura, dentro la quale l'uomo, creato a sua immagine e somiglianza, gode di privilegi straordinari. L'intelligenza, i sensi e i sentimenti dell'uomo introducono ad una conoscenza più intima della Sua parola, ne esaltano la grandezza e la bellezza e ne confermano l'autenticità, in quanto essa si rivela all'uomo attraverso se stessa. La parola di Dio è ben strutturata, ha una misura, un peso ed un valore, è soave e gelosa, aspra e dolce, gradevole e pungente, ruvida e raffinata; per questo la si ama, rendendo saldo il principio per cui Dio l'ha cre-

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ata: l’amore . Il centro di ascolto è il mezzo migliore per scoprire Dio dentro sé stessi, accrescere la fede e rinascere a vita nuova. Facendosi imitatori di Cristo l'uomo apre i confini del suo piccolo mondo, per lasciare entrare persone sempre nuove e di ogni età e con esse instaurare relazioni vive, che rendono armoniosa operativa una comunità parrocchiale dentro la quale ognuno scopre il proprio stile missionario. La Parola di Dio va dunque ascoltata, ragionata, condivisa, profondamente compresa e messa in pratica affinché ognuno possa rendersi fautore di un'attiva evangelizzazione. Il nostro centro d'ascolto, la parola di Dio aperta a tutti, esiste da 3 anni ed è guidata dal diacono Giorgio, accogliendo persone dai 20 ai 60 anni. Nella parrocchia di Regina Pacis esistono tanti centri d'ascolto, alcuni con più di trent'anni di vita. Ci auguriamo di vederne crescere tanti altri.


S. Messa di saluto alla comunità di Regina Pacis 15 settembre 2013

La prima parola che esce spontanea dal mio cuore è un grande grazie, un ringraziamento vero, profondo e personale che voglio fare a ciascuno di voi e a tutta la comunità. Veramente mi sento di dirlo con la massima franchezza e con tutto Il cuore. Se mi guardo indietro e penso a otto anni fa, mi sento una persona nuova, diversa, mi sento" cresciuto in umanità, mi sento cresciuto in fede, non voglio essere troppo presuntuoso, ma almeno posso dirvi di avere compreso meglio l'amore grande che Dio ci vuole. Lo devo a voi che mi avete accompagnato in questi otto anni. Lo devo alle conoscenze, alle relazioni che ho vissuto con voi e che mi hanno mostrato il volto del Signore e senza che io me ne accorgessi mi sono trovato una persona nuova. Questa vita nuova che attraverso di voi il Signore mi ha dato mi rimarrà per sempre come un dono, un'eredità che non mi potrà mai essere tolta e quindi sento anche che il rapporto con voi non finirà mai, ma rimarrà per sempre vivo nella mia vita. Ecco, la seconda cosa che invece voglio fare di cuore a ciascuno di voi è chiedervi perdono. Veramente, chiedere perdono per le mie omissioni, i miei peccati, i pensieri, parole, opere omissioni, per tutte quelle volte in cui sono stato pietra d'inciampo anziché compagno di viaggio. E veramente più si cammina nella propria vocazione di sacerdote e più ci si accorge delle mancanze. Questa la voglio dire ai giovani, ma dicendola ai giovani la voglio dire a tutti: Gesù è vivo. È vivo ed è in mezzo a noi, cammina con noi e bussa al nostro cuore, perché non solo vuole vivere in mezzo a noi, ma dentro di noi vuole stabilire una comunione profonda, dentro di noi, e tutti i giorni, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, bussa con delicatezza al nostro cuore per poter entrare e donarci la vita, la gioia e l'amore. Un Dio così ti commuove, un Dio così veramente ti fa cambiare vita e allora smettiamola di giudicarci e aiutiamoci veramente l'un con l'altro, stimiamoci a vicenda, diciamoci parole che ci edifichino che ci correggano per entrare a questa festa meravigliosa. Scusate l'ultima parola, permettetemi di essere un attimo più lungo. Partirò la prossima domenica, starò nove mesi in Israele e poi dovrei partire per il Brasile, per 10 anni. È stata anche per me una grossissima sorpresa, non me l'aspettavo. Quando sono stato ordinato sacerdote, mi era stato chiesto di dare la disponibilità per le missioni; io ci ho pensato, ci ho riflettuto su e poi mi sono messo davanti al Signore a pregare e ho detto: " Perché devo dare la mia disponibilità? Adesso io non sono in grado di capire se questa è la mia strada e allora perché andarsi a complicare la vita?". E allora ho detto: "Se il Vescovo non mi chiama, io la mia disponibilità non la do”. Sapete io non sono un mostro di salute e allora ho detto: "Guardi, guardi anche Lei se è giusto che vada". E alla fine si è visto che quella è la mia strada. E vi posso dire che quella richiesta l'ho proprio presa come un invito e una chiamata del Signore e quindi fin da subito mi sono sentito in pace. Avrei potuto dire di no eppure il mio cuore era in pace e sereno per rispondere al Signore. Quindi voglio condiviAlla vigilia del saluto dere con voi questa scelta, vi voglio chiedere di pregare alla comunità di per me e di sostenermi in questo mio cammino; Io vi proRegina Pacis, don metto da parte mia una preghiera costante per voi. Luca assieme a don Riccardo

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Da un po' di tempo ne parlano in tanti, anche al di fuori degli ambienti di chiesa. Negli anni '60-70 era stato elegantemente parcheggiato nel dimenticatoio. E' un progetto tipicamente italiano, apparso inizialmente nel 1500 per intuizione di S.Filippo Neri, a Roma, quindi nella Chiesa ambrosiana nel dopo-Concilio di Trento e infine a Torino con il grande carisma di Don Bosco. Ora l'attuale grande fermento dell'Oratorio ha indotto la Conferenza Episcopale Italiana a farne uno studio ampio e a metterlo a disposizione di tutta la Chiesa nazionale. Titolo della Scorcio dell’oratorio dei ragazzi dal lato di Via Zandonai "Nota pastorale": Il Laboratorio dei talenti. Qui ne presentiamo una sintesi del giornalista dell'Avvenire, Umberto Folena. Un luogo. Un luogo reale, abitato da persone reali. Un luogo dove nascono e crescono le relazioni. Un luogo che diventa comunità e fa parte di una più vasta comunità. Un luogo: un presidio solido per resi­ stere all'assalto della modernità liquida, per dirla con Zygmunt Bauman. Un luogo che sia «laboratorio di talenti», come suggerisce il titolo della Nota pastorale dei vescovi italiani. Quel luogo è l'oratorio (o patronato, com'e denominato in alcune diocesi). Generazioni di italiani gli sono grati. Hanno imparato a pregare e a tirare calci a un pallone, a pensare e a ridere, a confidarsi e ad espri­mersi allestendo spettacoli; hanno appreso, in una felice sintesi, sia a contemplare i segreti della Via Crucis sia a domare le traiet­torie velenose di una pallina da ping pong. Perché la vita questo e non altro è: una miscela di alto e basso, di contemplazione e azione, di poesia e di prosa. E perché questo è l'oratorio: un luogo dove la vita, tutta la vita, la vita intera viene accolta. Gli innumerevoli italiani che gli sono grati vorrebbero che l'oratorio ci fosse anche per i propri tigli. I tempi sono cambiati? Cambiano, un poco, anche gli oratori. Non per «adattarsi», ma per accogliere. E se oggi le famiglie soffrono di più, le relazioni si tanno più difficili e fragili, la comunità sembra perdere coesione, l'oratorio diventa, ancor più che in passato, un luogo di integrazione sociale, un laboratorio di armonia dove, assieme all'abc della fede, si apprende l'abc dello stare insieme, costruendo storie, generando idee, elaborando progetti. La Nota, in una felice sintesi, spiega: "L’oratorio educa ed evangelizza (….) soprattutto attraverso relazioni personali autentiche e significative». Educa ed evangelizza: insieme. Guai a commettere l'errore di considerare lo sport, il gioco, il divertimento, il cinema e il teatro, una semplice canzone suonata e cantata assieme come una sorta di «evasione», di «ricreazione», un pedaggio da pagare per ciò che soltanto conta: la catechesi e la celebrazione, l'annuncio kerigmatico. Tutto, ci deve stare tutto dentro l'oratorio. Nelle giuste dosi, nei giusti tempi. Senza frizioni né contraddizioni. Ma anche una partitella di calcio ben giocata è, a suo modo, «evangelizzazione», se dentro il gioco si respirano quei valori preziosi umani e cristiani, oggi rarissimi, che si chiamano gratuità, lealtà, generosità, altruismo, collaborazione. Solo se nel gioco, nell'attività culturale e artistica, nel semplice stare insieme bevendo un chinotto si vivono quei valori, allora la catechesi, che quei valori annuncia nella persona di Gesù, è credibile. Altrimenti sarà come acqua sui sassi. La compagnia di Gesù Cristo o abbraccia tutte le espressioni della vita, oppure semplicemente non è. L'oratorio, luogo reale, fatto di persone reali, potrebbe infine essere contrapposto ai luoghi virtuali, alle comunità digitali, al web. No. L'oratorio semmai integra i luoghi. Un ragazzo del Due­ mila, «nativo digitale», non sarà mai posto di fronte all'alternativa di dover scegliere tra l'oratorio e il pc. Molti oratori hanno il proprio sito. Usano il web. Con intelligen­za. La stessa appresa dai ragazzi accanto ai loro educatori. Mai improvvisati: la semplice buona volontà non basta. Investire energie nella formazione di educatori competenti è forse la vera sfida decisiva per la comunità ecclesiale. Affinché quei luoghi che si chiamano oratori siano vivi e generino vita, oggi e domani proprio come ieri. 6


Giovanni seminarista

Mi presento. Sono Giovanni Borghi, 28 anni, provengo dalla parrocchia di Massenzatico e sono un seminarista al quarto anno di teologia del seminario di Reggio Emilia. Sono nato a Correggio, ho frequentato la parrocchia di Massenzatico fin dall'infanzia, mi sono diplomato all' ITIS Zanelli nel 2005. Ho intrapreso subito dopo l'attività lavorativa con i miei genitori nell'azienda agricola di famiglia. Il mondo agricolo mi ha sempre attratto ma mai davvero conquistato: ecco perché parallelamente al mio lavoro come coltivatore diretto ho cominciato a cercare dell'altro. Una ricerca cominciata subito lavorando in alcune aziende metalmeccaniche della zona. il pas-

so decisivo, mosso da un bisogno di spendermi per la Chiesa, l'ho compiuto con la scelta di prestare servizio civile volontario alla Caritas diocesana, dove ho prestato servizio come operatore in collaborazione con gli assistenti sociali offrendo il mio servizio anche presso il dormitorio dei senza tetto. Difficile spiegare che cosa passa dentro il cuore di una persona che medita la scelta di consacrarsi per tutta la vita a Dio. Dentro di me sentivo una chiamata ma molte paure affioravano: queste mi facevano indietreggiare. Sentivo il bisogno di crescere ed essere seguito. Un frate cappuccino conosciuto da quando ero bambino mi ha accompagnato negli anni precedenti alla mia entrata in seminario. Nel mentre, oltre al catechismo in parrocchia, mi sono lasciato affascinare dal mondo missionario operando servizio al centro missionario di San Martino in Rio e andando i missione in Romania, Turchia ed Etiopia. Ho quindi colto dentro alla mia vita una chiamata alla sequela del Signore, specialmente dopo la mia esperienza in Etiopia nel Gennaio del 2009. Accompagnato dalla Giovanni (il quarto in piedi da sinistra ) assieme alla “banda dei 5 +1”

direzione spirituale, ho deciso di entrare in seminario nel settembre del medesimo anno. La scelta non è stata semplice, la vita del seminario ti porta ad abbandonare e rivedere la tua visione di Chiesa, il tuo rapporto con Dio, partendo dalla consapevolezza di essere un peccatore, e, in primis un salvato. In questi quattro anni di formazione in seminario, ho prestato servizio nel gruppo vocazionale Samuel e sono stato catechista ed educatore nella parrocchia di villa Sesso. Sono esperienze che mi hanno dato molto, mi hanno fatto capire la bellezza e il centuplo che Gesù promette a chi lo segue (Mc 10,28-30). Posso quindi affermare che nella mia vita (almeno fino a questo punto), ho fatto e faccio esperienza di un Dio che ha cambiato e cambia il mio orizzonte e la realtà che mi circonda continuamente perché l'incontro con Dio sconvolge tutti i nostri schemi. E' Lui che cambia il nostro cuore, la nostra mente e il nostro modo di vivere la realtà. Ho cercato di riassumere una vita in poche righe, consapevole che questo sono io "un po' di polvere dove il Signore tenta di scrivere". Quindi incomincio il mio cammino nella nostra unità pastorale Regina Pacis, Santo Spirito e Roncina con grande entusiasmo e faccio mie le parole di Papa Giovanni XXIII "di mettere i miei occhi nei vostri occhi e il mio cuore accanto al vostro cuore".

CIRCOLO PARROCCHIALE ANSPI Mentre i lavori del Nuovo Centro parrocchiale procedono, anche se con qualche rallentamento e, fra le tante attese c'è quella dell'apertura del Circolo parrocchiale che speriamo possa coincidere con l'inaugurazione della nuova struttura. Gli spazi riservati al circolo sono a buon punto. Vogliamo pertanto sperare che all'epoca delle feste di Natale e Capodanno si possa dare inizio a quella realtà, che interessa sia gli adulti e anziani, sia i ragazzi e giovani, seppure con interessi e momenti diversi. Gli adulti e i ragazzi hanno spazi loro propri. Questi più legati all'Oratorio, al gioco esterno e interno, al doposcuola e altre attività di laboratorio e di teatro. Gli spazi per adulti invece offrono occasioni di compagnia briscolate e cura della gestione stessa dell'ambiente, del bar e magari dei nipotini loro affidati.

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I giovani e il vescovo Massimo Come nella quaresima passata, i giovani stanno affollando la Chiesa cattedrale, il Duomo, negli incontri con il Vescovo Massimo. Un incontro al mese. Questo il calendario: venerdì 25 ottobre, sabato 23 novembre, venerdì 31 gennaio, venerdì 28 febbraio, domenica delle palme 13 aprile, venerdì 16 maggio. Come nella quaresima passata, i giovani di Regina Pacis stanno partecipando numerosi.

Ritiro Spirituale adulti I tempi forti dell'Avvento e della Quaresima sono preparati in par­rocchia con un ritiro spirituale, al quale sono invitati gli adulti e i giovani più grandi. Sede del ritiro è la sala parrocchiale di Roncina. Quest'anno sono state scelte la prima domenica di avvento, il primo dicembre e la prima di quaresima il 9 marzo: dalle ore 15 alle 19,00. I Ritiri sono momenti preziosi per mettere ordine alla nostra vita umana e cristiana.

La preghiera delle “Ore del giorno” La Chiesa universale, unita a Cristo, eleva al Padre la propria preghiera in ogni ora del giorno: dal mattino con le Lodi, fino alla notte con la Compieta. Con l'inizio dell'Anno della Fede (ottobre 2012) in parrocchia si è iniziato a pregare insieme due "Ore del giorno": alle 7,45 l'Ora delle Lodi e, alla sera, alle 18,30, l'Ora dei Vespri, durante la stessa Messa. Un piccolo gruppo, assieme ai sacerdoti, sta partecipando con costanza. La parrocchia raccomanda la partecipazione: da lunedì mattina a sabato mattina.

Sedie, poltroncine, tavoli per il nuovo centro parrocchiale/oratorio E' iniziata la campagna di donazioni del mobilio indispensabile per le sale del Nuovo Centro parrocchiale/Oratorio. La commissione incaricata ha concluso la cernita fra le diverse proposte e ha definito l'arredo necessario:  200 poltroncine per la Sala maggiore (costo di ognuna euro 37,00)  150 sedie per le sale del primo piano (costo di ognuna euro 23,00)  25 tavoli pieghevoli (costo di ognuno euro 130,00) Si fa appello alla generosità di tutte le famiglie. E’ arredo assolutamente necessario e che useremo tutti. Dona anche tu una o più sedie… poltroncine ... tavoli.

Camminata della Pace La tradizionale camminata della Pace di fine anno percorrerà le vie della città non più nella notte di San Silvestro ma il primo dell’anno, giorno della Pace. La partenza sarà dal piazzale della stazione ferroviaria alle ore 15,30 e si concluderà nella piazza del Duomo verso le ore 18,00 con la partecipazione del Vescovo Massimo. Chi vorrà potrà partecipare alla S.Messa in Cattedrale, sempre alle ore 18,00.

DON PAOLO:

...DA UNA MISSIONE ALL’ALTRA Sono don Paolo Cugini, prete da 18 anni. Dopo i primi tre anni a Castelnovo Sotto sono stato chiamato dall'allora Vescovo Paolo Gibertini a servire la Chiesa di Reggio nella missione in Brasile, nella quale sono stato per circa 15 anni. A Castelnovo Sotto il mio sevizio pastorale era soprattutto orientato ai giovani, non solo quelli della Chiesa, ma anche a quelli che incontravo. Sono stati anni molto intensi e ricchi di incontri significativi che hanno segnato la mia vita. In Brasile ho svolto servizio pastorale in tre parrocchie. Le parrocchie nella Chiesa brasiliana sono una comunione di comunità e, quindi molto estese. La diocesi di Ruy Barbosa, nella quale la Chiesa di Reggio Emilia collabora da circa cinquant'anni è grande come l'Emilia Romagna. Per servire pastoralmente questa grande regione attualmente ci sono 18 sacerdoti e circa trenta suore. A Miguel Calmon, la prima parrocchia che ho assunto in Brasile, c'erano settanta comunità. Spesso partivo al lunedì pomeriggio e tornavo al venerdì sera. Visitavo le famiglie, incontravo i giovani e i bambini mangiavo e dormivo nelle case della gente delle comunità. Condividevo la vita della gente semplice che incontravo. Siccome il prete non può essere contemporaneamente presente in tutte le le comunità, sono i laici che la animo e che celebrano la Parola alla Domenica. Noi sacerdoti ci preoccupiamo soprattutto di organizzare momenti formativi per mettere in grado i laici di svolgere il loro mandato nella comunità. Che bei ricordi che ho quando incontravo centinaia di laici nei corsi di formazione mensile! Bellissimi ricordi, uniti ad un pizzico di nostalgia, anche per le assemblee diocesane annuali nelle quali preti, laici e suore si riunivano per tre giorni assieme al Vescovo per valutare il cammino svolto e indicare le nuove mete. E' stato in contesti come questi che ho capito il significato della Chiesa Popolo di Dio, così come il Concilio Vaticano II indicava. Una Chiesa dove visibilmente tutti si sentono responsabili per l'annuncio della Parola e per incentivare la fede alle persone incontrate nel cammino. Quanto volte ho preso la bicicletta per dirigermi in una comunità e realizzare un incontro biblico con i giovani! Bei ricordi che senza dubbio mi daranno forza in questa nuova esperienza pastorale di Regina Pacis. Aquele abraço.

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14 ottobre 2013  Compieta  Lettura da “Lettera ai cercatori di Dio”; rinviata per ragioni di orario  Adorazione del giovedì sera. L'adorazione iniziata recentemente, di natura vocazionale presenta qualche difficoltà di orario per i preti impegnati in quell'ora nei quotidiani appuntamenti, anche se ben collocata proprio dopo la Messa. Nelle prime sere la gente si è fermata veramente poco. E' bene che i giovani continuino ad animare quella Messa e che si fermino per l'adorazione. Si consiglia di raccomandare la partecipazione, sia durante gli avvisi della domenica, sia nei gruppi dei giovani e delle famiglie. L'adorazione termini alle ore 20,00;  Avvento Fino a qualche anno fa si faceva in parrocchia la “Lectio Divina” nel tempo di Avvento, sospendendo però gli incontri dei Centri di ascolto della Parola. Vista l'esperienza, si decide di non sospendere i Centri di ascolto. Ritiro Spirituale per gli adulti di Roncina, Spirito Santo e Regina Pacis all'inizio dell'Avvento, domenica 1° dicembre, dalle ore 15 alle 19, predicato da don Gabriele Burani, a Roncina. Esercizi Spirituali guidati da Don Paolo per i giovani (1825 anni) delle parrocchie di Roncina, Spirito Santo e Regina Pacis nel Centro di Spiritualità-Seminario di Marola, da venerdì 22 novembre a domenica 24.  Centri di ascolto, Domenica 27 ottobre durante la Messa delle ore 10,30 il mandato ai Centri di ascolto, con la consegna del Cero che accompagnerà ogni incontro. Il libro biblico sarà quello scelto dalla diocesi, Atti degli Apostoli. Il Consiglio propone che venga in parrocchia un biblista a presentarlo ai Centri di ascolto.  Caritas parrocchiale Data l’emergenza, viene proposta una raccolta straordinaria di alimenti nei quartieri. Viene assicurato che i gruppi di seconda e terza media ne fa-

12 novembre 2013  Compieta  Brani della Costituzione Sacrosanctum Concilium del Concilio Vaticanio II sulla Liturgia. Preghiera delle ore.  Pastorale del Dopo-Cresima, Superiori, Giovani, Manuela Prati aggiorna il Consiglio su tutta la pastorale Giovanile, a poco più di un mese dall’arrivo di Don Paolo.  Prima media: passaggio dalle Catechiste agli educatori. Collaborazione dei Genitori.  Seconda media: (cammino dopo la cresima)  Terza media: gruppo numeroso e unito. Gruppi 98-99 e 96-97 gruppi affiatati. Don Paolo incontrerà i gruppi una volta al mese. Il percorso è quello tracciato dalla pastorale giovanile della diocesi. Don Paolo curerà la formazione degli educatori, nel tardo pomeriggio della domenica e incontrerà tutti i gruppi una volta al mese

ranno una in Avvento. Viene proposta anche una raccolta presso i centri commerciali Le Querce e Esselunga. Nuovo Centro Parrocchiale / Oratorio La commissione incaricata per i lavori del Nuovo Centro aggiorna: sono terminati i lavori per i nuovi ambienti degli Scout, mancano solo le porte; per gli ambienti della parte nuova sono state ordinate: 200 poltroncine per Sala polivalente, 150 sedie per le sale, 25 tavoli con piedi pieghevoli. Costo delle poltroncine e sedie Euro 11.000 e dei tavoli Euro 3.050. Si farà una campagna per la donazione di sedie, poltroncine e tavoli da parte delle famiglie. Per quanto riguarda il movimento dell'Oratorio sarà indispensabile il servizio delle famiglie nei pomeriggi di sabato e domenica. La commissione incaricata è invitata a studiare il documento appena preparato sull'Oratorio dai Vescovi italiani: "Il laboratorio dei Talenti", Nota pastorale sul valore e la missione degli Oratori. Campeggi invernali Giovani e universitari stanno preparando il campeggio parrocchiale: dal 27 dicembre al primo gennaio a Folgaria. Le famiglie vorrebbero fare qualche cosa nei nuovi locali della parrocchia, in sostituzione del campeggio invernale degli anni passati. Il diacono Roberto fa presente che la parrocchia dello Spirito Santo sta organizzando il campeggio in due case a Giarola: una per giovani e l’altra per adulti. C’è la disponibilità per famiglie di Regina Pacis. Catechisti ed educatori dell’Unità pastorale. Don Paolo ha incontrato i catechisti e gli educatori di Roncina ,a breve incontrerà quelli della parrocchia dello Spirito Santo. Ha incontrato pure i Capi Scout. Certamente si occuperà della formazione degli educatori, in generale, delle tre parrocchie. Benvenuto a Don Paolo e Giovanni E' il primo consiglio pastorale a cui hanno partecipato. Don Paolo ha chiesto pazienza e collaborazione. In pochi mesi ha dovuto passare dalla pastorale dell'America latina a quella "reggiana". C’è di mezzo un mondo. Ognuno peraltro porta con sé dei propri valori e convinzioni. Prossimo Consiglio Pastorale martedì 12 novembre ore 21.

 Campeggio invernale: è in fase di preparazione: cinque giorni, di cui uno e mezzo sulla neve (sci).  Adolescenti e giovani nella liturgia: si avverte il problema, come fossero nascosti dietro le colonne.  Scout: Don Paolo li incontra ogni quindici giorni.  Avvento Caritas: Monica Catellani presenta le diverse proposte e programmi per età, sul tema “Siate custodi”. Consegna il fascicolo delle diverse proposte ai catechisti interessati.  Staffetta di preghiere: (secondo anno). La nostra Zona ovest avrà a disposizione la staffetta tutto il mese di maggio, tre giorni per parrocchia, Due simboli da curare: la croce e il momento della consegna.  Eucarestia e preghiera delle ore. Assieme formano la grande preghiera della Chiesa: la Sposa che incontra lo Sposo, in tutte le ore del giorno. In Parrocchia un piccolo gruppo partecipa alle Lodi e ai Vespri. L’invito è rivolto a tutti.  Lavori nel Nuovo Centro Parrocchiale. Marco Gabbi aggiorna il Consiglio. Si spera che i locali nuovi siano agibili per il 15 dicembre, in vista anche delle feste del Capodanno.

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 Ritiro di Avvento. E’ destinato agli adulti delle tre parrocchie dell’Unità Pastorale: domenica 1° dicembre dalle 15 alle 19 a Roncina. E’ guidato da don Gabriele Burani.  Messe feriali in Parrocchia. Don Riccardo propone di ritornare a due Messe, anche il mercoledì, sospendendo quella delle ore 18,30. Motivazioni:  non è un giorno festivo e, spesso, uno dei preti deve celebrarne tre. Il Vescovo Baroni diceva: meno Messe e più Messa. Fra pochi anni ci sarà un calo vertiginoso di preti; bisogna allenarci a cercare Messa, anche fuori dai confini della parrocchia. Dove prenderanno il tempo i sacerdoti per le altre urgenze: malati, famiglie, oratorio dei ragazzi, confes-

sioni, guida spirituale, accoglienza a chi bussa alla porta anche solo per una buona parola, incontri per i preti in Zona, Vicariato, diocesi ecc.? Il Consiglio Pastorale si è dichiarato contrario alla sospensione della messa del Mercoledì.  Circolo parrocchiale ANSPI. Il giorno 11 novembre in parrocchia si è costituita l’Associazione denominata CIRCOLO PARROCCHIALE PAPA FRANCESCO, con sede nei locali stessi della Parrocchia in via Gorizia 19, con quindici soci fondatori. Diventerà operante con tanti, tanti soci appena i locali saranno agibili, nella stessa festa di inaugurazione del Nuovo Centro Parrocchiale.  Prossima serata del Consiglio: lunedì 13 gennaio ore 21.

La famiglia Bigliardi all’unanimità ha votato per una settimana di vacanza e relax sui monti con la Parrocchia! E cosi', ci siamo iscritti, per la prima volta, al Campeggio Famiglie a Fontanazzo (Val di Fassa), per la settimana di Ferragosto. Che dire? Bello il posto, bello l'albergo, bellissima la compagnia: ci siamo sentiti come a casa! Infatti, l'esperienza che si fa in campeggio con tante famiglie corrisponde proprio a vivere una settimana con una grande famiglia allargata: si mangia, si dorme, si chiacchiera, si gioca, ci si conosce meglio; a volte si discute anche un po', ci si "scontra", si tiene persino il broncio e si fanno capricci! Ma c'è qualcosa che si trova in Campeggio che non si trova facilmente a Reggio: la Comunità! Rafforzata dalle S. Messe giornaliere, dalle preghiere delle Ore, dagli incontri sul tema scelto, ma anche dai pasti consumati in comune, dalle gite, dai giochi organizzati per grandi e piccoli, dalle passeggiate. Ci siamo trovati proprio bene! Abbiamo pensato spesso in quei giorni agli apostoli all'inizio del libro degli Atti, che pregavano insieme, mettevano in comune tutto, spezzavano il pane, compivano segni e prodigi. E il prodigio dell'Amicizia, della Condivisione, dell'Amore si è compiuto, a Fontanazzo, per opera dello Spirito.

Anagrafe parrocchiale Con il Battesimo ha ricevuto la nuova vita:

Deceduti in attesa della risurrezione: Fuschi Giovanni

anni 88 vedovo di Adriana Dall’Asta

Durigon Rina

anni 90 sposa di Dello Iacono

Okpara Davide Godwill di Lucky e Juliet Aghahogoa

Pecorari Marta

anni 84

Acampora Carmen di Francesco e Virginia Bosco

Crotti Emanuela

anni 71 sposa di Giuseppe Gasparini

Menta Laura di Fernando Antichi e Annalisa Menta

Paterlini Eva

anni 87 vedova di Luigi Casoli

Gabriel Brando Gambarelli di Michael e Maria Giliberti

Giuberti Velia

anni 86 vedova di Ugo Righi

Ukhu Reigbe Osarugue Praise di Igbineweka Eunice e Ijiogbe Ukhure_Igbine

Pregheffi Anna

anni 84 Sposa di Umberto Levrini

Yabre Valerio

6° mese

Vuksani Samuel di Mondi Vuksani e Catia Manfredi

Bertucci Pasquino

anni 93 Sposo di Elide Sassi

Simonazzi Christian di Filippo e Barbara Volpi

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