BOLLETTINO
L'
DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE
estate ha faticato quest’anno a chiudere i battenti. Ha avuto un inizio violento nell'Emilia, con le scosse sismiche alle quattro del mattino il venti maggio, domenica dell'Ascensione. Il movimento si è fatto più grave alle ore nove, martedì ventinove: nella bassa emiliana la ferita ha coinvolto vite umane, strutture del lavoro e abitazioni, monumenti storici civili, chiese e campanili. Duro impatto e smarri -mento particolarmente nelle comunità più colpite e nei territori a noi così vicini. Ne abbiamo condiviso il panico e la sensazione del disastro. Dopo giornate e settimane di frequenti ed estenuanti movimenti della terra, si è mossa l’emergenza-emilia. Non è stato facile capire quale dovesse essere l'aiuto immediato o le forme praticabili, in relazione anche alla cultura e sensibilità delle popolazioni più colpite, storicamente efficienti e laboriose, al di là delle raccolte di denaro attraverso la colletta nazionale delle parrocchie e i canali consueti della comunicazione sociale. L'impressione è che le nostre stesse parrocchie abbiano mancato di fantasia, concretezza e generosità nel lasciarsi coinvolgere. L'estate si è poi immersa nelle settimane di Grest parrocchiali, pieno di ragazzi animati da tanti adolescenti nel mese di giugno. I mesi di luglio e agosto hanno visto il susseguirsi ininterrotto di campeggi preparati da numerosi educatori e destina-
ti ai ragazzi delle diverse annate, e infine quelli dei giovani e delle famiglie. L'autunno si presenta quest'anno particolarmente impegnativo in par-
I padri conciliari in San Pietro durante il Concilio Vaticano II (1962-1965)
rocchia e probabilmente anche l'inverno: esercizi spirituali, ritiri e la ripresa dei settimanali incon-tri di catechismo e formazione per tutte le fasce di età, dai bambini ai giovani e alle famiglie. Quasi tutti gli spazi
T. 0522/304258)
saranno occupati dal cantiere del nuovo centro parrocchiale, dall'adeguamento del vecchio edificio e dei lavori nelle quattro mini-aree dei cortili. Da parte di tutti ci vorrà molta pazienza e disponibilità, da settembre a febbraio. La parrocchia chiede alle famiglie la disponibilità di ambienti nelle loro case per gli incontri settimanali: sale, seminterrati. garage ecc. Per le sedie, panche e tavoli si provvederà con quello che già c'è in parrocchia. Il nuovo anno pastorale sarà speciale a motivo soprattutto dell' indizione, da parte di Benedetto XVI, dell’anno della fede nel cinquantesimo dell'inizio del Concilio ecumenico Vaticano II. Le nostre stanchezze e le deboli disponibilità nella testimonianza del Vangelo sul territorio e nella collaborazione con le altre comunità della Zona, del Vicariato e della diocesi non ci permettono di ridurre l'Anno della fede a un tempo sabbatico, cioè un anno di sosta, semplicemente perché il cantiere edilizio occupa gli spazi centrali della pastorale. La capacità di decidere e la stessa disponibilità al servizio del Vangelo e della concreta testimonianza cristiana in questo anno della fede deve trovare svegli in primo luogo noi adulti e i giovani stessi della parrocchia: adulti e giovani sono infatti la chiave di volta delle possibili trasformazioni della società, in primo luogo sull'area del territorio e di seguito verso la Missione, attraverso la luce del Vangelo e con la grazia dei doni sacramentali che Gesù Cristo ci ha assicurato. don Riccardo don Luca
Il
mistero della santa chiesa si manifesta nella sua fondazione. Il Signore Gesù, infatti, diede inizio alla sua chiesa predicando la buona novella, cioè la venuta del regno di Dio da secoli promesso nelle scritture: "Il tempo è compiuto, e vi-cino è il regno di Dio”. Questo regno si manifesta chiaramente agli uomini nelle parole, nelle opere e nella presenza di Cristo. La parola del Signore paragonata appunto al seme che viene seminato in un campo: quelli che la ascoltano con fede e appartengono al piccolo gregge di Cristo hanno accolto il regno stesso di Dio; poi il seme per virtù propria germoglia e cresce fino al tempo del raccolto. Anche i miracoli di Gesù sono la prova che il regno è arrivato sulla terra: "Se é per il dito di Dio che io scaccio i demoni, allora certamente è già arrivato tra voi il regno di Dio". Ma innanzitutto il regno si manifesta nella stessa persona di Cristo, figlio di Dio e figlio dell'uomo, il quale è venuto a servire e a dare la sua vita in riscatto per molti". Lumen gentium 5
San Vincenzo de Paoli Vincenzo de Paoli fu un infaticabile operaio della carità evangelica della Chiesa di Francia, nel secolo diciassettesimo. Secolo segnato per la Chiesa d'Oltralpe dalla grande carità e al tempo Un disegno che ritrae il volto sereno di stesso dalla corSan Vincenzo de Paoli ruzione. Figlio di contadini, venne ordinato giovanissimo prete, a vent'anni. Dopo i primi dieci anni di vita tranquilla nel ministero, venne il gran-
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de cambiamento favorito dalla sua attività fra i conta-dini più sfruttati e i forzati nelle galere. Da allora la sua vita fu a totale servizio dei poveri. Diede vita a gruppi di laici per le opere di carità e, a Parigi nel 1625, fondò la congregazione della Mis-sione, Vincenziani e Lazzaristri, società di preti dediti al lavoro missionario, in modo particolare nelle zone rurali. Veniva curata anche la forma-zione del clero. Insieme a santa Luisa di Marillac fondò la congre-gazione delle Figlie della carità. Attualmente, membri di quella congregazione sono presenti in tutti i paesi del mondo. Le fondazioni di S.Vincenzo de Paoli sorsero come risposta alle grandi necessità dell'epoca. Sentiva che non c'era tempo da perdere: povertà e miserie erano tante, sia materiali che spirituali. Vincenzo le affrontò tutte con coraggio e larghezza di cuore; fu obbligato ad amministrare tante opere, anche ingenti capitali, sempre fiducioso della Divina Provvidenza. Ricordando le sue origini e il suo servizio da ragazzo, soleva dire: "lo non sono che un porcaro!". Ancora oggi il suo nome, la sua carità e il suo carisma sono ben noti, legati soprattutto ai Padri Vincenziani, alle Suore della carità e alla Società caritativa di Laici, fondata a Parigi nel 1833 da Frederico Zanam.
"I Fantasmi di Padre Brown", la commedia gialla andata in scena in giugno al teatro Piccolo Orologio, è in cerca di repliche. Dopo aver calcato il palco tre volte, ed essere stata interrotta dal terremoto proprio sul più bello della quarta volta, la compagnia Fucina Pacis, reduce da un'estate di fuoco, cerca nuovi palchi. Nel frattempo si sta organizzando per recuperare la data terremotata, sempre al teatro Piccolo Orologio, a favore di chi ancora non ha potuto godere delle avventure di Padre Brown, dell'ispettore Le Moustache, del detective Flambeau, della Madama Medium e del misterioso castello dei Falconroy. Avete un palco? Avete un teatro? Avete un sipario? Chiamateci! Tutte le informazioni su www.fucinapacis.it
CAMPEGGIO 2° e 3° Media
"Stay hungry, Stay foo‐ lish". Steve Jobs disse queste paro‐ le ai neolaureati di Stanford, nei giugno 2005 e significa‐ no: "Siate affamati, Siate
folli". Ringraziamo i nostri educato‐ ri che hanno cercato di farci capire ciò che Steve Jobs si augurava e ciò che loro augu‐ rano a noi: non accontenta‐ Gruppo del campeggio di 2° e 3° Media tevi, date il meglio di voi, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore. Queste parole hanno caratterizzato una settimana piena di divertimento e ci hanno aiutato a crescere insieme, a riflettere sui valori dell'amore, dell'amicizia, della fede. Certamente questo campeggio ha lasciato il segno nel cuore di ogni persona che vi ha partecipato. Ringraziamo anche don Riccardo, i cuochi e tutte le persone che hanno contribuito a rendere questo campeggio semplicemente magnifico. Le parole di Steve Jobs sono così belle e importanti che inizio come ho cominciato e auguro a tutti voi "Stay hungry, Stay foolish".
Elisabetta
CAMPEGGIO 1° e 2° Superiore Regina Pacis è tornata all'Isola d'Elba con i gruppi di prima e seconda superiore, per un vero e proprio campeggio sul mare nello stile del venera−bile Egidio Bullesi, apostolo in marina agli inizi del novecento.
Gruppo delle superiori all’Isola d’Elba
Seguiti da tre istruttori, abbiamo provato l'ebbrezza e la fatica dei viaggi in kayak e la gioia della preghiera sul mare. Il risultato è stato un mix di fede e divertimento unico che ha mostrato quanto è stretta la via che conduce al bene (la meta) e quanto è vasta la via che conduce al male (per noi il mare aperto), se non abbiamo una guida. Una Messa con “rito del tutto speciale”
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SuperCAMPEGGIO Ragazzi Gruppo ‘95 Partiti da Reggio il 20 Luglio siamo arrivati alla nostra agognata destinazione: Steccato di Cutro. In questo splendido paese siamo stati calorosamente accolti in casa della famiglia di Dome. Abbiamo trascorso una settimana di assoluto relax e divertimento decisamente fuori dall'ordinario tra un mare stupendo, una cucina e una sistemazione a dir poco eccezionali. Ovviamente, però, non è mancata la parte spirituale: durante questa settimana abbiamo assaporato la lettura di un libro molto interessante e capace di suscitare innumerevoli riflessio ni, intitolato "I baci non dati" di Ermes Ronchi; esso ci ha permesso di lavorare sui tema principale di questo campeggio: l'AMICIZIA, in particolare quella fra uomo e donna. Siamo andati a visitare numerose località religiose calabresi tra cui, per esempio: il Santissimo crocifisso di Cutro, la tomba della mistica e beata Natuzza Evolo e la chiesa da lei fondata e ancora in costruzione "Cuore immacolato di Maria rifugio delle anime" e la Madonna di Crotone custodita al santuario di Capocolonna. Infine il 27 Luglio siamo dovuti tornare, con somma tristezza, all'afosa Reggio Emilia con la consapevolezza che un campeggio così bello, rilassante e divertente probabilmente non si vedrà mai più!! Purtroppo, però, solo pochi hanno partecipato a questa splendida avventura ma tra questi annoveriamo 8 splendide persone: I ragazzi della parrocchia con l’immagine della madonna Dome, Yaro, Claudio, Alex, Sara ed Elli oltre agli accompagnatori: Giulia e Don Luca (soprannominato Gian-Lù). Ne approfittiamo per pellegrina donata alla chiesa di Cutro. ringraziare di nuovo Dome e la sua famiglia per l'affettuosa, calorosa e accogliente ospitalità!!! Alex & Claudio
CAMPEGGIO 4° e 5° Superiore
Q
uest'estate, noi
del
gruppo '93 e '94, abbiamo trascorso una settimana di servizio presso il Sermig (SERvizio Missionario Giovani), forse una delle realtà più belle ed attive in Italia nel campo del volontariato, dove poter metter in pratica veramente le parole di Gesù "ama il prossimo tuo come te stesso", dov'è possibile aiutare gli altri, chiunque essi siano, senza distinzione di sesso, razza, religione, ecc... ma non solo, è una realtà dov'è possibile conoscere tantissima gente proveniente da tutta Italia (giovani soprattutto), dialogare con loro, pregare con loro, stare insieme facendo del bene, vivendo in una comunità, sotto lo stesso tetto, per quasi una settimana in più di 300 persone. Ma che cos'è il Sermig? I ragazzi di 4° e 5° superiore hanno vissuto un’esperienza di serDifficile spiegarlo in due righe. Proviamo. Prima di tutto si può dire vizio ai poveri che il Sermig è una comunità anzi una Fraternità di laici e non (quindi coesistono giovani, coppie, famiglie e consacrati), che ha come ideale e scopo di vita quello di "sconfiggere la fame del mondo con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace". Il fondatore è Ernesto Olivero, ex bancario, che ha deciso di dare una svolta alla sua vita, abbandonando tutto e dedicandosi solamente ai poveri e bisognosi. Negli anni la comunità da lui fondata è aumentata fino a quando il comune di Torino non decide di lasciargli in gestione un vecchio arsenale militare ormai dismesso da anni e dove venivano fabbricate armi e bombe. Ernesto con l'aiuto di tanti volontari della comunità e non solo (e molto più probabilmente con l'aiuto dello Spirito Santo) lo trasforma in luogo dove poter fare accoglienza per i diseredati, dar da mangiare agli affamati, ospitare gli ammalati, ridare speranza a chi è caduto nel tunnel della droga e dell'alcool; in sostanza lo trasforma in un luogo dove adesso si fabbrica la pace non più la guerra: ecco perché la casa del Sermig si chiama "L'arsenale della Pace". In fondo all'ingresso campeggia un muro intonacato di bianco con la scritta. "La Bontà è disarmante". Non penso ci sia bisogno d'aggiungere altro, per far capire in cosa consista e quale messaggio comunichi questa fantastica realtà, anche se di quello che c'è e si fa al Sermig ci sarebbe ancora molto da scrivere e raccontare.
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GRUPPO FAMIGLIE
Il gruppo delle famiglie della Parrocchia di Regina Pacis, ha trascorso dal 11 al 18 Agosto il campeggio estivo nella splendida località di Maranza in Val Pusteria. E' ormai da 15 anni che si rinnova tale appuntamento che vede ritrovarsi "vecchie" conoscenze, ma anche nuovi ingressi. Infatti quest'anno hanno partecipato più di 50 persone che hanno condiviso la gioia di vedere i propri figli divertirsi, ma anche pregare il Signore. Ci sono stati momenti di sano divertimento con serate in allegria organizzate anche dai bambini, ma anche momenti di riflessione. Il tema affrontato nel campeggio ha riguardato la "famiglia" nel contesto della società che cambia, con particolare attenzione all'importanza di vivere in maniera cristiana la vita quotidiana. E' emersa l'importanza e la bellezza di creare una nuova famiglia e di vivere nell' abbraccio di Dio anche la vita quotidiana di famiglie già consolidate. Un ringraziamento particolare al nostro Don Riccardo, al diacono Giorgio e a Don Carlo Fantini, che purtroppo ci ha tenuto compagnia solo per un giorno. Nuovi temi interessanti e dì stringente attualità ci aspettano per i prossimi appuntamenti che, speriamo, vedano partecipare un sempre più nutrito numero di persone. Arrivederci alla prossima edizione. Fausto S. Messa al campo con le famiglie e don Riccardo
GIOVANI UNIVERSITARI 3500 chilometri è il verdetto finale sui contachilometri dei due pulmini che hanno accompagnato noi, giovani universitari, nel pellegrinaggio in Grecia, sulle orme di San Paolo, che abbiamo fatto nelle due settimane centrali di agosto. Ai più, credo baleni alla mente quante ore di autostrada abbiamo dovuto sopportare, o forse, ancor più probabilmente, quanta benzina (e soldi) sono stati necessari! Questi calcoli li lascio fare a voi, perché, come dice mio padre, "il tempo e i soldi, per le cose belle, vale la pena spenderli ". E infatti quanta ricchezza! Eravamo quattordici I giovani universitari sulle strade della missione di Saulo amici che con la guida di Don Luca abbiamo attraversato tutta la Grecia: da ovest a est (da Igoumenitsa a Salonicco) e da nord a sud (da Filippi a Korinto). Le giornate erano un alternarsi di visite ai monumenti e le città, bagni al mare e catechesi sulle lettere di San Paolo che son state la nostra guida anche nella scelta delle tappe. Stupendo! Un momento di guadagnato relax
Stupendo poter partecipare alla messa ortodossa e vedere Pancio e Farro che vengono rimandati al posto dal prete che non gli fa fare le comunione, mentre Don Luca ci riesce. Stupendo visitare le Meteore: monasteri costruiti a strapiombo sulle rocce. Stupendo fare il bagno nelle terme naturali delle Termopili. Stupendo il tramonto a Capo Sunio (se non ci fosse stato nuvolo). Stupendo farsi da mangiare e montare le tende come veri pellegrini e poter conciliare nella stessa vacanza momenti di divertimento e relax con altri di confronto e crescita! Grazie! Giovanni Ferrari
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C
irca 280 persone partite dalla diocesi di Reggio Emilia -Guastalla per un'esperienza estiva nelle missioni. Estate: tempo di partenze, tempo dì incontri e di missione! Sono state circa 280 le persone, per lo più giovani, partite dalla Diocesi alla volta dei Paesi dove vivono e operano i missionari reggiano- guastallesi. Sono i partecipanti ai campi estivi organizzati tra luglio e agosto dal Centro Missionario Diocesano, Centri Missionari dei Frati Cappuccini dell'Emilia Romagna, Cenacolo Francescano, Gruppo Missionario Giovanile dei Servi di Maria, Reggio Terzo Mondo, Gruppo Missionario "Sud chiama Nord" di Poviglio, Gruppo Rwanda Padre Tiziano e Gruppo Amahoro, Istituto Figlie di Maria Missionarie, Gruppo Missionario di Novellara, Parrocchia di Santa Croce e Associazione Haki Tumaini. Mete dei campisti sono, infatti, i Paesi dove sono state avviate missioni diocesane- Albania (15 iscritti), Brasile (13), Madagascar (13), Rwanda (19), e missioni create da famiglie religiose e seguite da gruppi missionari o associazioni: India (14), Romania (27), Turchia (11), Sierra Leone (13), Etiopia (15), Congo (5), Uganda (3), Perù (8) e Italia (120). Quella dei campi estivi in missione è una realtà che da 15 anni coinvolge la nostra Diocesi e quelle "sorelle". Ogni campo si svolge nell'arco di un mese e rappresenta un'esperienza cristiana di formazione, di condivisione, offre ai giovani e non un'opportunità di incontro con persone, culture e luoghi diversi. Un tempo di ricerca, per uno sguardo nuovo sulla realtà, per riflettere sui propri stili di vita. Un viaggio per andare a scuola di popoli che possono farci crescere con la loro diversità culturale, sociale e religiosa vissuta in condizioni pesanti. La ricerca di autenticità e semplicità della vita, l'atteggiamento di discrezione e rispetto delle diversità, la ricchezza dello scambio, il desiderio di conoscere le attività missionarie sono solo alcune delle motivazioni che caratterizzano questa esperienza. La maggior parte del periodo, infatti, viene trascorso nella missione, immergendosi nella vita quotidiana della gente, vivendo esperienze sociali, conoscendo i progetti avviati, facendo visite e attività di animazione che coinvolgono bambini, giovani, uomini segnati da ingiustizie, che hanno visto diritti negati e situazioni dì contraddizione: nelle favelas, nei villaggi, in orfanotrofi, nelle strutture socio-sanitarie. Campi delle missioni reggiane, una proposta interessante anche per i giovani di Regina Pacis nella prossima estate?
Il Centro missionario diocesano e Reggio Terzo Mondo-RTM propongono un corso di formazione per la Missione, il volontariato missionario l'animazione di un gruppo sul territorio o in parrocchia. Essere missionario, collaborare a un progetto di sviluppo internazionale, vivere la fede in Gesù come testimonianza e annuncio di pace, di giustizia e di vita piena per tutti, impegnarsi perché il mondo sia fraterno, farsi prossimo nello sviluppo integrale della democrazia: donare se stessi per trasmettere speranza e fiducia in nome dell'uomo e in nome del Dio della Vita, come volontario, testimone della fede, nel servizio civile e nell'animazione missionaria delle nostre Comunità, questo dà significato al nostro essere e al nostro tempo, questo dilata il nostro respiro planetario e universale. I “corsi” Volontari nel mondo, nella Villa Borettini a Villa Canali. Si può scegliere tra la sessione autunnale e quella
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primaverile, ognuna composta di quattro weekend: esperienza e testimonianza di chi ha vissuto; ascoltare la Parola del Vangelo; trovare le ragioni di una scelta valorizzare i doni e le capacità di ognuno.
Autunno 2012 Primavera 2013 29-30 sett.
23-24 feb.
27-28 ott.
16-17 mar.
17-18 nov.
13-14m apr.
15-15 dic.
04-05 mag.
Centro Missionario Diocesano Via Ferrari Bonini, 3 Reggio E. - Tel. 0522/436840 missioni@cmdre.it - www.cmdre.it
Ogni
tempo dei cristiani è segnato dall’urgenza di annunciare il Signore e il suo amore per tutta la famiglia umana. Il mese di ottobre vuole aiutarci a recuperare l'attenzione e le forze per accompagnare il Signore nell'annuncio e nella testimonianza. In queste settimane ci accompagna la voce:
HO CREDUTO, PERCIÒ' HO PARLATO! ⇒ La parrocchia ha messo in cantiere alcune iniziative pratiche; ⇒ Diverse Bibbie resteranno sui banchi della chiesa: fra le pagine un cartoncino indicherà alcuni testi sul tema del mese missionario. ⇒ Ogni domenica verrà letta una breve testimonianza missionaria, dopo la proclamazione del Vangelo.
⇒ Nelle Messe festive e feriali ci sarà sempre una intenzione missionaria. ⇒ Grande Pannello all'ingresso della chiesa, con messaggio settimanale. ⇒ Nel retro del foglietto settimanale degli avvisi, ci sarà una testimonianza missionaria. ⇒ Domenica 7 ottobre nel sagrato della chiesa sarà allestita una bancarella con prodotti dell'artigianato del sud del mondo, a favore di quelle comunità. ⇒ Domenica 21 ottobre GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE, con Speciale e Annuale Colletta a favore delle piccole e bisognose comunità cristiane del mondo. Probabilmente l'Omelia sarà di un testimone missionario.
L’abbraccio a Gesù nei nostri fratelli
"Venite, benedetti del Padre mio, entrate nel Regno preparato per voi fin dall'inizio del mondo..." E' nato così l'amore e l'accoglienza ai nostri fratelli che abbiamo ospi
tato nei mesi dell'emergenza freddo: una ventina di ospiti, la maggior parte sui trent'anni da diverse nazionalità e culture, e non sono mancate persone italiane di età avanzata e in stato di abbandono. Grazie ai volontari siamo stati compagni di viaggio in questo cammino, mangiando e dormendo sotto lo stesso tetto, giocando a carte insieme, raccontando i diversi vissuti e ascoltandoci con interesse. Grazie all’ '"ECCOMI" abbiamo prolungato l'accoglienza ad alcuni di questi amici pellegrini, Rashid, Louni, Daniel, Mohamed e Amine nelle diverse dimore. Inizialmente, nella parrocchia di Regina Pacis, all'arrivo viene consegnato ad ognuno di loro una sorpresa confortevole per questa piccola sosta: l’immediato sorriso ha disteso i loro volti e come d'incanto ha tolto l'incertezza del viaggio. Poi presso La Collina hanno trascorso la settimana che ha preceduto la Pasqua. Terminata la sosta del mese di agosto, la Caritas parrocchiale ha ripreso il servizio della distribuzione settimanale di borse di alimenti, ogni sabato dalle 9,30 alle 11. Le famiglie bisognose si presenteranno al Centro di ascolto Caritas della zona, pres-so la chiesa di Pieve, per un breve dialogo con il personale incaricato, subito il tesserino per la borsa di alimenti presso la Caritas di Regina Pacis,se-condo il calendario loro indicato. A tutte le famiglie si rinnova la richiesta di donazioni di alimenti a lunga scadenza: latte, zucchero, tonno, pomodoro, latte per bambini n. 1,2,3, crema di riso, biscotti per bambini, pannolini per bambini, Si ingrazia. Le donazioni possono esse-re consegnate in parrocchia o in chiesa in occasioni delle Messe.
Donazioni di generi alimentari
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Anagrafe parrocchiale
19 giugno 2012 ∗
Con il Battesimo ha ricevuto la nuova vita:
Compieta e lettura di un testo sul Millennio di ∗ Manconi Marco di Kaffin Peter Camaldoli: ponte fra Dio e l'uomo. e Promise Ogie
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Nuovo Centro parrocchiale. Breve relazione delle due commissioni incaricate. I lavori proce‐ dono bene. E' imminente il versamento della prima quota all'im‐presa. Viene raccomandato che, nonostante il momento difficile per tutti, si continui a sensibilizzare le famiglie del terri‐ torio a fare donazioni a favore della nuova co‐ struzione, anche per evitare alla parrocchia un mutuo troppo pesante. Proposte: a) "lettera" a tutte le famiglie perché conoscano meglio il Nuovo Centro in costruzione e i numerosi e preziosi servizi che farà a tutto il territorio; b) Circolo parrocchiale: nei mesi autunnali, primi incontri per iniziare a sensibilizzare adulti, gio‐ vani, anziani, famiglie con bambini su "spazio del Circolo, piccolo bar, area dei bambini”; c) Statuto dell'Oratorio dei Ragazzi: è in fase di elaborazione. E’ necessario mettere ordine al materiale prodotto.
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Verifica sulla Sagra. Gli spazi si sono ridotti, causa il cantiere del Nuovo Centro. Il risultato è stato buono, sia per l'animazione che economi‐ camente. Proposte: a) Maggio è un mese pieno di impegni, c'è chi ha chiesto se non fosse me‐ glio il mese di settembre. b) Dare ogni anno un tema alla sagra, facendo attenzione anche agli interessi di chi non frequenta la vita della par‐ rocchia.
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Peter Venus Giovanna di Kaffin Peter e Promise Ogie
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La Rosa Federico di Eugenio e Maddalena Lambertini
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Arduini Elisa Maria di Gabriele e Giuseppina Summa
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Lombardini Federico di Luca e Lisa Tamburini
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Di Palma Davide di Luca e Maria Chiara Veroni
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Deluca Marica di Salvatore e Giusy Forterse
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Montanari Gianni Vladimir di Luigi e Galia Joura Vleva
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Matera Leonardo Manuel di Giuseppe e Pinki Francesca Soliani
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Boemi Marco di Pietro Paolo e Maria de Salvo
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Orlandini Sebastiano di Alfredo e Antonina Ruy
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Ferrarioli Giulia Pia di Agnello e Anna Paola
10 settembre 2012 Deceduti in attesa della risurrezione: ∗
Compieta e lettura di un testo della Costituzio‐ ne “Lumen gentium” del Concilio Vaticano II (1,6). Anno della fede: vengono raccomandati sussidi e indicazioni:
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• La porta della fede" del Papa Benedetto XVI • Nota della Congregazione con indicazioni pasto‐
rali; • Indicazioni della Chiesa diocesana, sul settima‐ nale La Libertà ∗
Abramo, personaggio biblico scelto dalla dio‐ cesi per questo anno pastorale. Costituzioni del Concilio Vaticano II • Si raccomanda una attenzione particolare ai
∗
grandi temi: liturgia, chiesa, parola di Dio, mis‐ sione, chiesa e mondo. Da studiare come farli riscoprire, anche ai giovani. • Si propone di organizzare una serata, anche solo parrocchiale, meglio se dell'U‐nità pastora‐ le o Zonale, con un teologo diocesano compe‐ tente sul tema. Si consiglia di farla coincidere con una dei grandi tempi liturgici. Viene chiesta anche la collaborazione di Suor Claudina.
∗
Nuovo Centro Parrocchiale L'Architetto aggior‐ na sullo stato di avanzamento dei lavori. Nessu‐ na novità sui tempi, salvo quelli dei lavori che la parrocchia ha aggiunto: nel seminterrato del‐ la vecchia costruzione e nei cortili. 8
Campanini Mina
anni 56
sposo di Alberto Spallanzani
Fiorani Ebe
anni 83
Sposa di Benito Pavarini
De Giovanni Anita
anni 56
Sposa di Antonio Carnevale
Sarati Giuditta
anni 90
Ved. di Renato Bertolini
Nasi Giuseppe
anni 85
Sposo di Ivana Mattioli
Bertani Giorgio
anni 49
Sposo di Monica Benevelli
Levrini Iride
anni 84
Messori Stellina
anni 92
Ved. di Riccardo Bondavalli
Gualtieri Archimede anni 92
Vedovo di Emilia Caluzzi
Spallanzani
anni 101
Vedova di Giovanni Vannini
Fantuzzi Dafne
anni 82
Vedova di Renato Montanari
Messori Vanda
anni 90
Vedova di Giuseppe Ferretti
Camparini Enrico
anni 71
Sposo di Germana Tirelli
BOLLETTINO SPECIALE DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS Ad opera del gruppo ‘95
L'ORATORIO L'oratorio è una struttura pensata per creare unione tra i giovani. In questo luogo ragazzi di varie età si possono ritrovare per svolgere insieme diverse attività creative o didattiche (doposcuola, catechismo, ecc). Gli spazi dell'oratorio, però, non sono disponibili solo per bambini, ragazzi e gruppi giovanili ma anche per adulti, famiglie ed anziani. Due anni fa alcuni parrocchiani sono andati a visitare l'oratorio di Don Bosco a Torino. In quest'occasione le guide hanno accompagnato nella visita del. luogo e raccontato la storia di questo prete "dei giovani" che lo animava. Confrontando l'oratorio di don Bosco con quello di Regina Pacis, ci siamo accorti che il primo è molto più grande e attrezzato dei luoghi che attualmente ha a disposizione la parrocchia. È stato indispensabile pensare a nuovi spazi, ad una nuova struttura ed è per questo che la parrocchia ha deciso di investire parecchio denaro in questo progetto e da pochi mesi sono iniziati i lavori per la nuova struttura destinata ad ingrandire questo servizio e a renderlo più organizzato e strutturato. Tutto questo, però, richiede la collaborazione di tutti: dal bambino all'anziano. Ma vediamo un po'...Cosa ne pensano i bambini dell'oratorio e della nuova struttura? I bambini che abbiamo interpellato pensano che l'oratorio sia un luogo d'incontro in cui si possa giocare in compagnia coti i propri amici, dove nessuno imponga loro dei compiti, a differenza della scuola, ma sempre rispettando poche ma importanti regole. Sperano, inoltre, che la nuova struttura porti opportunità di svago e un campo da calcio interno in modo che si possa giocare anche d'inverno!! E gli adulti, cosa ne pensano?. Gli adulti ritengono che l'oratorio sia un luogo dove i propri figli si possano divertire dopo una giornata di scuola, credono che questo sia molto utile per capire il significato del " giocare insième in modo educativo ". Sperano anche che possa essere un luogo in cui i giovani si possano avvicinare alla parola di Dio attraverso incontri o testimonianze di persone adulte ma soprattutto in un punto di riferimento e unità per la parrocchia stessa. A questo punto non vediamo l'ora che l'opera sia terminata. Claudio Casale
Come avrete già intuito dal titolo ci è stato affidato l'arduo compito di spiegarvi in cosa consiste il ruolo Salve a tutti! dell'aiuto catechista, se esiste ancora e cosa ne pensiamo a riguardo. Innanzitutto vorremmo rassicurarvi dicendovi che esiste e ci sono anche aiuto catechisti maschi! ! ! Ma chi è questa figura? In cosa consiste il suo ruolo? Concretamente è una
persona che si occupa di aiutare il catechista durante le brevi lezioni di catechismo. Alcune volte è sufficiente contribuire a mantenere il silenzio, altre volte ci si occupa di preparare o procurarsi schede, cartelloni o altro materiale necessario per la lezione. Ci sono, però, pro e contro che si possono riscontrare in questo ruolo. Senza dubbio l'aspetto più positivo di questo impegno consiste nel contatto e nel rapporto che si instaura con i bambini che, tra gioie e difficoltà, stanno costruendo le fondamenta della loro fede Cristiana. Questa diventa, di conseguenza, un'occasione di crescita personale anche per chi li sta accompagnando in questo percorso, un'opportunità per imparare cose nuove, per preparare, più concretamente, cartelloni, schede ed eventualmente anche piccole parti di lezione. Spesso si contribuisce alla crescita dei questi bambini incominciando a seguirli già dalla seconda elementare e accompagnandoli fino al giorno della Cresima. In questi casi si instaurano rapporti importanti anche per i bambini perché cominciano ad affezionarsi pian piano e a considerare sempre più la figura dell'aiuto catechista come un riferimento durante il corso degli anni. Sicuramente questi aspetti fanno apparire l'aiuto catechista come un impegno bello e piacevole ma ci sono anche alcuni lati meno positivi. Tra questi, ad esempio, vi è spesso il rapporto con i catechisti che li vedono un po' come dei tuttofare e "sfruttano" questa loro manualità o fantasia diminuendo lo loro presenza tra i bambini che spesso faticano ad identificare e considerare la loro figura autoritaria. Tuttavia anche il semplice lavoro di fare cartelloni dà le sue soddisfazioni rendendo più interessante la lezione e aiutando, soprattutto i più piccoli, a comprendere pienamente le spiegazioni. È in questo modo che alcuni giovani parrocchiani passano un po' del loro tempo tra gioie e dolori, fatiche e soddisfazioni! ! Chiara Bonomo, Francesca Lagravinese, Sara Elisabetta Pantaleoni
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I Mass-Medium comprendono tutti ciò che, con svariati mezzi (tv, giornali, libri, cartelli pubblicitari, internet, radio, ecc...), mandano messaggi di vario genere ad un pubblico indistinto, vario e indefinito senza interagire direttamente con i propri interlocutori. Nonostante i molti lati negativi dei mass-media, ci sono anche alcuni GRANDI lati positivi: uno dei più importanti esempi che si possono fare è che grazie a questi mezzi di comunicazione riusciamo a sapere nell'arco di poche ore quello che succede nel nostro paese, nella città vicina o addirittura nel mondo. Tra i lati negativi che si potrebbero elencare: sappiamo che i mass-media sono famosi per il loro potere di comunicare ciò che desiderano attraverso Internet o la Televisione, i due mezzi di comunicazione più recenti e diffusi, attraverso i quali vi vengono immessi tantissimi messaggi subliminali di cui raramente ci si accorge. È proprio per colpa di questi messaggi che si sceglie di comprare un certo prodotto e non un altro, o si decide di compiere un'azione che "normalmente" non si deciderebbe di fare. Negli ultimi anni i Mass Media sono diventati parte integrante del nostro stile di vita e l'hanno modificato radicalmente sebbene ancora tante persone non vogliano far a meno del piacere di leggere un vecchio libro o sfogliare il giornale. La speranza è che tutti, soprattutto i bambini ed i giovani non abusino mai di questi strumenti e sappiano sempre valutare con coscienza e maturità quello che stanno guardando, ascoltando o leggendo! Yaroslav Orlandini Noi giovani, spesso, quando si parla di politica siamo impreparati, distanti da quel mondo appartenente ai così detti adulti responsabili e che sembra tentino di escluderci da quel club esclusivo chiamato 'politica'. I giovani
sono inesperti; come dare l'incarico anche solo di votare a uno che fino a qualche tempo prima era
un bambino? Ragazzi, oggi, che davanti alla società con cui hanno a che fare non sono maturati come accadeva un tempo! A volte si sente dire: "All'epoca si diventava grandi molto presto". Persone anziane raccontano le loro avventure giovanili e sembrano quasi degli eroi per quello che hanno fatto, per il coraggio e per la maturità dimostrata in quei momenti. Scatta così un senso di inferiorità verso i loro anni. Effettivamente non c'erano tutte le distrazioni di oggi, le cose parevano più concrete, senza tanti giri... Adesso, invece, con tutti i mezzi che si hanno a disposizione, sembra tutto un po' più falso: computer, televisione, cellulare: cose molto comode ma che finiscono per rovinare la realtà dei fatti o comunque mascherarla. Uno dei motivi legati al poco interesse dei giovani è forse dovuto a questa falsa verità che ci viene posta davanti: la politica sembra un inferno con tutti gli scandali che ogni giorno sentiamo in televisione. Un mondo solo di problemi. E chi lo vuole? Chi vuole entrare a far parte di una realtà così pessimista? Chiunque cerchi di reagire e iniziare a far sì che le cose possano andare per il verso giusto viene contestato da quella società egoista capace solo di lamentarsi per i sacrifici che richiedono certe manovre. Oggi, con i mezzi d'informazione disponibili un giovane senza un carattere forte viene influenzato da idee popolari e si ritrova a protestare tra le folle per qualcosa che conosce solo parzialmente. Ribelli sono coloro che sono stati corrotti da un'idea più affascinante delle altre e cominciano a maturare un senso di odio per tutto quello che viene imposto loro. Questa sembra una realtà senza via d'uscita ma Io, giovane, sono destinato a diventare un burattino tra tanti? No! Siamo proprio noi quelli che devono cambiare questo modo di pensare! Bisogna iniziare a maturare idee individuali, portatrici dei nostri valori e dei nostri pensieri! È anche vero che alcuni giovani determinati ci sono e vogliono davvero prendere la parola in politica, nel giusto, parlando di cose concrete per riuscire a smentire tutti questi pregiudizi. Come si suol dire: il futuro del mondo è nelle nostre mani ma come potremmo cambiare ciò che ci circonda sapendo che siamo i primi ad ignorare o ad essere esclusi dalla società stessa?! Farìda Bandaogo,Claudio Melloni
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