Fahrenheit 451 - Dicembre 2013

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IL MESTIERE DI VIVERE Una rapida carrellata di autori Ne “L’inconsolabile”, testo breve appartenente alla raccolta "Dialoghi con Leuco" di Pavese il protagonista Orfeo si contrappone a Bacca, giovane e sprovveduta menade. Con l’articolarsi del confronto tra i due caratteri, scopriamo che egli ha cercato Euridice, ha conosciuto l'inferno, ma, in un cambio di prospettiva che ci appare ancora incomprensibile, ha rinunciato alla sua missione proprio quando e giunto al termine. Come narrato dal mito, si e inizialmente dannato per trovare la ninfa dei boschi, morta per errore; non appena salito alla luce, pero, con l'ombra di Euridice alle spalle, Orfeo ha ripudiato la morte, la sofferenza, la stessa donna che un tempo aveva amato. Avvertendo la tristezza insita in tutto cio, dapprima inconsciamente e poi con crescente consapevolezza, Bacca gli si ribella, e lo accusa di tradimento. Quasi “trafitto” dall'amara organicita di se e del proprio sentire, egli tuttavia ribadisce: "Il tempo passa, Bacca. Ci sono i monti, non c'è più Euridice. Queste cose hanno un nome, e si chiamano uomo. Invocare gli dèi della festa qui non serve.".

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Pavese sembra dunque esprimere attraverso la compassata pacatezza di un vecchio saggio, che in questo caso e anche una divinita – la sua drammatica concezione della vita umana. D’altronde, numerose opere dell’intellettuale piemontese sono caratterizzate da questo spirito, dando sfogo a un’intensa e problematica ricerca filosoficoesistenziale: la loro missione sembra essere quella di indagare il quotidiano, di tracciare un filo conduttore degli eventi, giorno dopo giorno, per valutare l’ipotetica ma necessaria presenza di un approdo sicuro. Se e vero che questo in vita a Pavese non riuscì, o forse non fu sufficiente a concedergli la quiete – sappiamo infatti che morì suicida, stroncato dalla depressione e dal peso di una vita insoddisfacente – a noi pero rimangono i suoi scritti, che ci impongono una serie di interrogativi. Grande fu l’amore dell’autore in vita

per i suoi romanzi (“La luna e i falo”, “La casa in collina” e molti altri), le sue poesie e il suo diario personale, composto dopo la sua morte a partire dai frammenti piu intimi e significativi, a cui e stato assegnato appunto il titolo de “Il mestiere di vivere”. Ma in cosa consiste questo mestiere? Ecco le risposte di alcuni autori che ho richiamato alla mente, insieme alle loro interpretazioni. La novella pirandelliana "Il treno ha fischiato" e un emblema inimitabile della quotidianita del XX secolo. L'impiegato Belluca, uomo oppresso e circoscritto come il suo triste ufficio da impiegato, e ormai dimentico da tanti anni dell'esistenza del mondo. Appare paradossale, eppure a una lettura piu attenta riesce facile capirlo. Nel suo lento ripetersi di gesti e doveri ritualizzati tra le incombenze da computista, e diventato mansueto e remissivo, anestetizzato alle dinamiche infernali che e costretto a sopportare in casa. Poi, improvvisamente, il fischio di un treno: e riappaiono le citta, i paesaggi esotici, le foreste del Congo, i brividi elettrizzanti per i viaggi mai compiuti...l'universo in cui e sempre stato inconsapevolmente immerso si manifesta, e lui si fa "ebbro di gioia e di desiderio". La situazione e ribaltata: grazie a un salvifico “principio di febbre cerebrale”, l’omino ligio al senso comune si fa individuo dotato di spirito critico, libero di evadere e di creare nuovi mondi. “Si fa in un attimo, signor Cavaliere mio. Ora che il treno ha fischiato...” Il meno conosciuto "Libro dell'Inquietudine" di Fernando Pessoa (scritto nel 1929, ma pubblicato postumo solo nel 1982) muove da premesse analoghe. Si tratta di un diario in gran parte autobiografico, che l'autore portoghese compone sotto lo pseudonimo di Bernardo Soares. L’argomento chiave dell'opera e il tedio, il vuoto piu crudo e prostrante in tutte le sue forme, che il contabile sperimenta ogni sera tornan-


3 do nel suo appartamento a Lisbona. Da questo avvertimento della propria piccolezza parte una riflessione sui meccanismi del mondo che assume i tratti di una vera e propria metafisica.

“Io allora vivrò in pace in una casetta alla periferia di qualcosa, godendomi una tranquillità in cui non dovrò fare il lavoro che comunque anche ora non faccio e cercando, per continuare il mio non fare niente, scuse diverse da quelle con le quali oggi evito il confronto con me stesso. Oppure sarò ricoverato in qualche ospizio per poveri, pago della mia completa sconfitta e confuso fra quei relitti umani che pensavano di essere geniali e invece erano solo mendicanti carichi di sogni; io, insieme alla massa anonima di coloro che non ebbero la forza per vincere e neppure la generosa rinuncia per vincere alla rovescia. Dovunque sia, proverò nostalgia per il principale, il signor Vasques, per questa stanza di Rua dos Douradores. E la monotonia della vita sarà per come il ricordo degli amori che non ebbi, o dei trionfi che non sarebbero mai stati.” Ma quotidianita e anche ripetizione meccanica di gesti finiti, obbligati, resi familiari dall'abitudine. Non e solo stupore e meraviglia, ma e soprattutto -per quanto spesso sembri banale ricordarlo- dovere, fatica, dedizione. Tanti sono coloro che hanno dato risalto a queste tematiche: l’arte dell’Otto-Novecento ha descritto i mestieri piu altisonanti quanto quelli piu umili; ci sono stati i romanzi e le sceneggiature (basti pensare a quelle di Ibsen) sulle vite borghesi, avviluppate tra la casa, famiglia e lavoro, così come hanno avuto grande successo i film in bianco e nero di Charlie Chaplin. Con un balzo di circa mezzo secolo, nei contesti letterari che piu insistono su quotidianita e realismo incontriamo le dinamiche dello sviluppo capitalistico, degli orari di fabbrica. Dal decadentismo si passa quindi a quella societa, appena uscita dalla Seconda Guerra Mondiale, che sara poi così attentamente analizzata e criticata da intellettuali dal calibro di Pasolini. ———————————— Vittorio Sereni (autore, tra gli altri, de "Gli strumenti umani"), dalla cui nascita quest'anno ricorre il centenario, descrive in questo modo la visita ad alcuni operai in piena attivita:

"Eccoli al loro posto quelli che sciamavano là fuori qualche momento fa: che sai di loro che ne sappiamo tu e io, ignari dell’arte loro … Chiusi in un ordine, compassati e svelti, relegati a un filo di benessere senza perdere un colpo – e su tutto implacabile e ipnotico il ballo dei pezzi dall’una all’altra sala." Distogliendo lo sguardo da ingranaggi e prestazioni lavorative, torna nuovamente quel senso di straniamento e meraviglia sul mondo che e la chiave di molte

delle nostre azioni quotidiane; e inevitabile così citare la figura de "Il fanciullino", opera breve in cui Pascoli nel 1907 traccia i confini della sua poetica. In questa ci viene presentata la figura sensibile e fantasiosa di un bambino, di un'anima senza preconcetti che si sofferma a contemplare una realta priva di orpelli e apparenze, nella sua autentica bellezza. Finalita e raziocinio si dimostrano in sovrappiu, cedendo il passo a una dimensione immaginifica, intuitiva, in cui l'esaltazione sinestetica delle percezioni va a sublimare, con gli intimi moti dell'animo, la natura istintuale e massimamente umana dell'individuo.

"Ci fa perdere il tempo, quando noi andiamo per i fatti nostri, ché ora vuol vedere la cinciallegra che canta, ora vuol cogliere il fiore che odora, ora vuol toccare la selce che riluce.". E se divagando cerchiamo una risposta piu sfaccettata e vitale, allora non ci rimane che leggere la celebre poesia dello “zio Walt”, cultore del dinamismo e dell’immediatezza del reale, “amante del cosmo” e pilastro della letteratura americana. Oppure, ancora, potremmo riguardare uno spezzone de “L’attimo fuggente”, con Robin Williams e la sua classe, sorridente e trionfante, in piedi sui banchi per l’ultimo saluto. Oh me! Oh vita! Di queste domande che ricorrono, degli infiniti cortei di senza fede, di città piene di sciocchi, di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più sciocco di me, e chi più senza fede?) di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi, della battaglia sempre rinnovata, dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida camminare a fatica attorno a me, dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti nodi, a domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre – Che cosa c'è di buono in tutto questo, oh me, oh vita? Risposta: Che tu sei qui, che esiste la vita e l'individuo, che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi con un tuo verso.

Maria Francesca Di Feo IIIC Dicembre 2013


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Il mare e ingannevole. Basta un’imprudenza giovanile, un tuffo non ben calcolato a segnare irrimediabilmente la vita di Ramon. Cio in cui si ritrova catapultato e un vortice infernale; la totale paralisi che incombe all’improvviso su di lui frantuma ogni suo sogno e ogni sua aspirazione. Trascorre 28 lunghi anni di cio che lui stesso stenta a chiamare vita, riuscendo ugualmente a coglierne il senso piu profondo. Progetta e costruisce, con l’aiuto del nipote, i piu ingegnosi macchinari, scrive poesie, vola libero con la mente oltre la finestra. Ma cio che desidera di piu e trovare qualcuno che possa aiutarlo a porre fine a quelle sofferenze che da noi sono solo a malapena immaginabili. Un’avvocatessa interessata alla sua vicenda diventa la sua compagna in questa battaglia; tra loro nasce affetto, complicita e anche qualcosa di piu… Nonostante la legge intralci i loro progetti e la chiesa non sia certo favorevole, e con il percorso verso la liberazione dal proprio corpo martoriato, diventato ormai prigione, che si conclude il film; sono piccoli gesti clandestini, compiuti ognuno da una diversa mano amica, ad accompagnare Ramon fino alla fine. Tema spinoso quello dell’eutanasia, trattato con estrema delicatezza dal regista Amenabar, il quale trae ispirazione da una storia vera; cio che lo spettatore prova non e la compas-

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sione suscitata solitamente dai film che trattano di malattie invalidanti. Tutt’altro. Quello che il regista riesce efficacemente a insegnare e il rispetto per l’individuo, la sua dignita e le sue scelte. Chi puo giudicare se sia lecito o meno rinunciare alla vita, se non colui che vive sulla propria pelle un’esperienza così drammaticamente sofferta? In Italia, la Costituzione garantisce il diritto a non essere sottoposti a trattamenti sanitari contro la propria volonta. Tuttavia, chi aiuta un malato terminale a morire, anche nel caso in cui vengano presentate dal paziente dichiarazioni di volonta esplicite come il testamento biologico, incorre nel reato di "Omicidio del consenziente" (art.579 c.p.), che prevede dai 6 ai 15 anni di carcere. Un cittadino italiano, la cui vita risulti compromessa da malattie croniche o terminali, non ha la possibilita di interromperla intenzionalmente, di ricorrere cioe all’eutanasia (dal Greco euthanasía, “buona morte”). In nazioni come l’Olanda, il Belgio o il Lussemburgo questa pratica e gia stata legalizzata. Nel nostro paese la situazione risulta piu controversa: chi si schiera in difesa della vita e dell’accanimento terapeutico indipendentemente dalla volonta del paziente, e chi sottolinea l’importanza della liberta di scelta dell’individuo.

Il problema della carenza legislativa italiana e stato risollevato nel novembre 2011 dal caso di Lucio Magri, fondatore de “Il Manifesto”, il quale, all’eta di 79 anni, scelse il suicidio assistito in una clinica svizzera, suscitando un forte scalpore nell’opinione pubblica. Venerdì 13 settembre, due anni dopo, e stato consegnato in Parlamento un disegno di legge di iniziativa popolare in materia di testamento biologico ed eutanasia legale, sottoscritto da oltre 65.000 cittadini italiani. Tuttavia, si prevedono tempi lunghi prima che tale proposta venga realmente presa in considerazione da Governo e Parlamento, viste le priorita su cui l’attuale crisi obbliga a concentrare l’attenzione. Al prete che lo incontra poco prima di morire e che tenta di dissuaderlo dalla sua tragica scelta suggerendogli: “Una liberta che elimina la vita non e una liberta”, Ramon replica semplicemente: “Una vita che elimina la liberta non e una vita.” Parole che, chiare e incisive, mirano a far maturare nuove riflessioni e consapevolezze nelle coscienze di ognuno di noi.

ROSALUNA CAPUCCI IVG


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MATURITÀ 2014

Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate

Y O U

S H A L L

Ebbene sì, cari veterani del Muratori, ci siamo appena addentrati in quello che per tutti noi sara un lungo ed estenuante viaggio attraverso l’ultimo anno nella nostra “amata” scuola. E trascorso poco piu di un mese dal ritorno sui banchi, tuttavia stiamo gia provando sulla pelle le difficolta che la preparazione all’esame comporta, chi di noi infatti non ha gia giornate piene di verifiche e interrogazioni? Purtroppo questo non e nemmeno il male peggiore che ci aspetta! Il Ministero dell’Istruzione negli ultimi anni ha dimostrato, infatti, un’efficace capacita di creare ostacoli e complicazioni ai maturandi, basta ricordare la prima prova scritta dell’anno passato. Chi si sarebbe mai aspettato di dover affrontare, dopo aver trascorso giorni e giorni nel frenetico ripasso delle opere dei principali autori italiani del Novecento, uno scrittore al contrario contemporaneo e ancora abbastanza sconosciuto agli occhi dei giovani? Il Ministro Carrozza afferma che l’analisi era fattibile e Magris mostra con il brano de “L’Infinito Viaggiare” un tema eterno e topico della letteratura italiana, ma la risposta degli studenti e chiara. Solo il 15,3% di loro si e arrischiato ad affrontare l’analisi. Ma e principalmente la questione Bonus ad infiammare e ad aver gia infiammato lo scorso anno milioni di studenti. I Bonus consistevano in un punteggio associato al voto di

N O T

maturita che, unito ai risultati dei test di ammissione all’universita, disponeva i candidati in una graduatoria attraverso la quale sarebbe stato possibile accedere ai posti delle facolta a numero chiuso. Per l’assegnazione dei punteggi avrebbe avuto peso soprattutto la scuola superiore di provenienza, non solo il voto finale. Lo scandalo e stato provocato dall’improvvisa decisione del Ministro Carrozza di cancellare i Bonus durante il periodo di esami, causando in questo modo uno sconvolgimento di piani a tutti coloro che avevano gia calcolato il proprio accesso universitario in base ad essi. Fatto inaccettabile che dimostra con quanto poco rispetto venga trattata la classe studentesca. Per quanto riguarda l’anno in corso, e tempo ormai di rassegnarsi all’aiuto che i Bonus avrebbero potuto dare. Nel Decreto Scuola del 12 Settembre 2013 infatti essi sono stati definitivamente aboliti. Le parole della Carrozza “I bonus di maturita so-

P A S S no una misura che aveva creato solo sperequazioni, si pensera a valorizzare in qualche maniera il curriculum scolastico, magari con borse di studio” proiettano possibili alternative come futuri progetti, lasciando la prossima generazione universitaria in balia solamente dei test di ammissione. Certamente la decisione mirava a garantire una maggiore uguaglianza all’interno del sistema scolastico, in un periodo in cui “i raccomandati” sono all’ordine del giorno, ma questa ha anche l’inevitabile conseguenza di porre sullo stesso piano l’istruzione dei diversi istituti, togliendo quel poco di riconoscimento che veniva con i Bonus garantito agli studenti di provenienza liceale. Cosa ci si puo quindi aspettare con l’Esame di Stato 2014? Certamente molte altre sorprese vista la precarieta dei governi italiani e la facilita con cui si tende a cambiare idee e programmi. E per quanto riguarda le prove scritte, abbiamo imparato dalle esperienze passate a diffidare del solito “toto scommesse” sui possibili autori da trattare. Cari Muratoriani, sara quindi necessario contare solo sulle nostre forze, come ormai da cinque anni siamo abituati a fare! In bocca al lupo!

Claudia Righi VF Dicembre 2013


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“Non passare la vita chiuso in casa!”, sono le parole di Elisa, appena tornata dalla Germania. E questo il motto che l’ha spinta a viaggiare in Australia, in Argentina e anche a Berlino. Sicuramente non un percorso così comune. “Quando facevo lo psico-pedagogico, non sapevo chiaramente quello che volevo fare, avevo solo una mezza idea di lavorare con i bambini e, finita la triennale in Scienze Politiche, ho capito che l’Italia mi stava stretta e che volevo conoscere realta lavorative piu dinamiche. Così ho iniziato a viaggiare”. Come Elisa, così molti altri ragazzi hanno deciso di trovare la loro strada all’estero, parecchi giovani, circa 316mila negli ultimi 10 anni la cui meta privilegiata e la Germania, seguita da Inghilterra, Francia e Stati Uniti. Così anche Marco, 25 anni, laureato in Ingegneria Edile e Architettura, ha trovato lavoro come assistente alla direzione di cantiere in Libia e alla domanda su quale sia la sua opinione riguardo alle possibilita di lavoro in Italia fa un sospirone. “Penso che se ci si accontenta e ci si adatta un po’, il lavoro si trova. Il problema e che non si ha mai la sicurezza necessaria per crearsi una base per il futuro, perche nella maggior parte dei casi si tratta di lavori a breve termine senza garanzie di continuita”, ciononostante “non sempre i salti nel vuoto sono dei successi” e il lavoro non cade dal cielo. Ma come?, verrebbe da chiedersi, non abbiamo forse imparato che il nostro e lo Stato

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dei vizi, dei servizi scadenti, dei favoritismi e delle ruberie? Non e forse vero che fuori dall’Italia ci sono salari alti, politiche ecologiche e meritocrazia? Questa visione da troppo tempo circola per le nostre case: si critica la nostra organizzazione in tv, sui giornali, sul Web, e ovunque la si paragona a quelle europee, a quella dei paesi emergenti così favolosamente in crescita economica e rigurgitanti di possibilita di lavoro. Purtroppo la realta spesso e ben diversa, infatti qui come altrove l’arrivo di immigrati, per quanto qualificati possano essere, e sempre visto con una punta di sospetto, come se da un momento all’altro potessero portare via cio che e nostro. E il proprio lavoro, il proprio rispetto, bisogna guadagnarselo, come afferma Elisa. “In Australia hanno una qualita di vita altissima, stipendi sostanziosi, case invidiabili, servizi pubblici piu che soddisfacenti, il loro problema e che, dopo essersi creati questo mondo perfetto, hanno paura che qualcuno glielo rovini e tendono a essere giusto un po’ razzisti. In generale verso tutti quelli che non sono bianchi. Ma dove va a finire tutta quella grande civilta di cui si parla?”. Chiedendo se anche in Germania abbia trovato una situazione simile, risponde con una punta di malizia: “Di Berlino mi ricordero sempre una cosa: il freddo, non solo quello del clima ma anche quello delle persone. La loro cultura li porta ad avere una mentalita

molto inquadrata e a volte ad essere poco calorosi. Inoltre, anche se e una citta particolarmente multietnica, le varie nazionalita sono divise in comunita, separate. Così l’impressione che ne deriva e quella di una citta moderna e dinamica ma al tempo stesso piena di tensioni”. Anche Marco ha vissuto un’esperienza per certi versi analoga. “La cultura del posto e molto diversa dalla nostra ed e veramente difficile integrarsi. Le persone con cui ho avuto a che fare personalmente sono state tutte gentili, ma rimangono comunque molto distanti da noi”. Ovviamente lo spostamento all’estero non e da condannare in blocco. Muoversi, comunicare in un’altra lingua, imparare a conciliare la propria diversita con quella altrui, trovare un posto in cui vivere trasformandolo nella propria nuova casa sono tutte cose che ti aiutano a sviluppare una capacita essenziale che non si impara sui libri, ossia la capacita di arrangiarsi. La facolta di rendere la propria mente versatile e una competenza che, indi-


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RECENSIONE TEATRALE pendentemente dal lavoro che fai, dallo Stato in cui abiti, e essenziale per la vita e per la propria maturazione individuale. In conclusione, e sconsigliabile andare a vivere all’estero? In sostanza no, perche ti permette appunto di acquisire una mentalita piu aperta, di scoprire nuovi orizzonti nel mondo ma anche in te stesso, pero bisogna abbandonare i preconcetti sull’utopica visione degli altri Paesi, così in contrasto con quella d’inadeguatezza del nostro, cercando invece di guardare alla realta delle cose. La realta di come ogni Stato, per quanto perfetto possa sembrare, abbia anch’esso i suoi difetti e di come l’Italia sì ne possieda, ma non così invalicabili. La realta in cui, se ognuno pensa solo ad abbandonare la nave, non rimarra piu nessuno a governarla. La realta in cui siamo noi che ogni giorno costruiamo il Paese in cui viviamo.

PIETRO DAVOLI SARA FEDERICI IB

Genere: Musical Regia: Giuliano Peparini Musiche: Gérard Presgurvic Testi: Gérard Presgurvic (francese), fgffffffVincenzo Incenzo (italiano) Coreografie: Veronica Peparini Produzione: David Zard

Ama e cambia il mondo Ne e valsa la pena di spendere oltre 5 milioni di Euro per raccontare la storia d’amore piu famosa del mondo? Lo scopo di questo musical era reinterpretare in chiave moderna un classico della letteratura rendendolo originale. Purtroppo “Romeo e Giulietta” negli ultimi anni e un tema talmente tanto usurpato che creare qualcosa di nuovo si puo considerare una missione impossibile. In piu non credo che l’obbiettivo sia stato centrato. Ci sono infatti scene assolutamente “tradizionali” affiancate a momenti troppo moderni e completamente fuori contesto. Per fare un esempio, la scena del ballo, che dovrebbe essere una delle scene centrali, sembra un gigantesco Rave party buttato a caso in mezzo a canzoni “classiche”. Ci sono numeri corali molti validi (“Verona”,” I re del mondo”, “La follia”) mentre invece i duetti tra i due protagonisti sono noiosi, molto noiosi. Molte canzoni risultano uguali l’una all’altra, alcune sono assolutamente inutili e tediose. Tutto sommato non ci sono numeri musicali brutti o inascoltabili ma e mancato quasi del tutto quel “Sense of wonder” che ti evita di sbadigliare all’ennesimo assolo o duetto. Come detto prima le scene corali sono

molto buone, in gran parte grazie all’ottimo corpo di ballo, il quale non credo purtroppo sia stato adeguatamente valorizzato.

Anche gli interpreti lasciano piuttosto a desiderare, specialmente il protagonista. Romeo e infatti interpretato da Davide Merlini, ex stellina di “X Factor”, cantante non eccezionale e soprattutto pessimo attore e ballerino. Anche Giulia Luzi, l’interprete di Giulietta, e un po’ insipida ma sa recitare e tutto sommato interpreta bene la parte. Bravi invece Luca Giacomelli Ferrarini (Mercuzio), Riccardo Maccaferri (Benvolio) e Gianluca Merolli (Tebaldo), che spesso hanno l’ingrato compito di coprire le spalle al debole protagonista. Molto affascinante il Principe, interpretato magistralmente da Leonardo di Minno, simile a un’ape regina che ha perso il controllo del suo alveare, che pur essendo un personaggio secondario canta due delle canzoni migliori dell’intero spettacolo. D’altra parte mi lascia perplessa il poco spazio dato ad attori del calibro di Vittorio Matteuccio (Conte Capuleti), relegati a contorno. Tirando le somme, “Romeo e Giulietta” non e un musical eccezionale e puo essere certamente migliorato, ma non e nemmeno un prodotto da buttare via completamente. Purtroppo rimane lontano non solo dai grandi musical di Broadway ma anche da produzioni europee come “Notre-Dame de Paris.” Carino da guardare in televisione per passare la serata, non vale il prezzo del biglietto. VOTO: 6/10.

GIULIA GHIRELLI Dicembre 2013


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Joy! Joy! Joy! Joy! Joy! B O L O G N A

6 giugno 2013, Unipol Arena, Casalecchio di Reno (BO) Dopo mesi di scongiuri e preghiere in tutte le lingue del mondo, constatato che Billie Joe stava bene, i Green Day non avevano scuse per non suonare: si parte per Bologna! Per chi non fosse a conoscenza dei precedenti, ecco un flashback. La band punk-rock era gia venuta in Italia nel settembre 2012 per l’I-Day festival, evento in cui sarebbe stata l’headliner di 4 band di non basso profilo come the Kooks, Social Distortion, Angel And Airwaves e All Time Low. Ma all’ultimo i fan erano stati avvertiti da un video-messaggio di Mike (basso) e Tre (batteria), che Billie Joe (voce e chitarra) era stato male ed era ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna. In realta, molti sapevano gia che ultimamente il cantante aveva avuto problemi di droga e alcool, ma naturalmente nessuno si sarebbe mai aspettato un risvolto simile proprio a Bologna, ultima data del tour europeo. Ma il 6 giugno, durante l’attesa pre-concerto, tra l’ansia e la gioia, la voglia di sentirli e vederli su quel palco superava di gran lunga la data cancellata e tutto il resto. Entrati nell’arena, i fan vengono accolti dagli All Time Low, che come ogni gruppo di supporto (backup band) che si rispetti, hanno saputo intrattenere e infiammare gli animi del pubblico con il loro punk adolescenziale ma anche originale. Dopo la loro ottima performance, verso le 21,00 la musica di sottofondo si e interrotta per un attimo e, nel silenzio momentaneo, si sono sentite le prime note di un brano epico, Bohemian Rapsody dei Queen, e tutta l’Unipol Arena si e messa a cantare. Alla fine della canzone, il pubblico si aspettava gia l’ingresso dei californiani: infatti dalle quinte e balzato fuori Drunk Bunny, il famoso e irriverente coniglio rosa, che e solito preparare i fan all’entrata della band, in questo caso sulle note di Hey Ho, Let’s go dei Ramones. Poi e scoppiata la bomba: era la forza dolce e rabbiosa della voce di Billie, la sicurezza e il controllo di Mike, il folle e trascinante ritmo delle bacchette di Tre. Dal momento in cui hanno corso fuori dalle quinte con 99 Revolutions, non c’e stato un attimo di calo in piu di 2 ore di scaletta che hanno visto alternarsi i tradizionali must, pezzi dalla trilogia iUno! - iDos! - iTre!, ma anche brani di album pas-

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sati raramente eseguiti live: un medley di emozioni indescrivibili per i fan che hanno dimenticato velocemente il concerto di… che concerto? Una scaletta perfetta musicalmente parlando: Know Your Enemy, Stay the Night, Stop When the Red Lights Flash, Letterbomb, Oh Love, Holiday, Boulevard of Broken Dreams, Stray Heart, Nice Guys Finish Last, Waiting, Missing You, Burnout, Hitchin’ a Ride, Welcome to Paradise, Longview, Going to Pasalacqua, Knowledge (cover di Operation Ivy), St. Jimmy, When I Come Around, Basket Case, She, King for a Day, Shout, Always Look on the Bright Side of Life / (I Can’t Get No) Satisfaction / Hey Jude (cover di Monty Python/ Rolling Stones/ Beatles), X-Kid, Minority; bis: American Idiot, Jesus of Suburbia, Brutal Love, e la classica Good Riddance (Time of Your Life) come finale. Quarta tappa italiana del 99 Revolutions tour dopo le incredibili e suggestive Milano, Trieste e Roma, Bologna ha regalato delle grandi emozioni a tutti. Sara che e stata una tappa voluta fortemente sia da parte dei fan che da parte della band, sara che i californiani hanno lasciato il cuore a Bologna gia anni fa, dato che rimane da tempo una tappa quasi obbligatoria del loro tour italiano, sara che Armstrong ripeteva: “Ti amo Bologna, grazi(e)!” alla fine di ogni canzone per farsi perdonare. In ogni caso, la complicita creatasi al concerto tra pubblico e

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musicisti e stata unica, irripetibile, e solo i fan bolognesi ne hanno potuto godere. Hanno sofferto, ma sono stati adeguatamente ripagati, anzi di piu. La gioia di vedere finalmente Mike correre e saltare col suo basso, la gratitudine di sentire la voce, l’entusiasmo di Billie e il suono delle sue storiche chitarre Gibson, il senso di vuoto dato dal vibrare della cassa toracica al ritmo dei colpi della batteria di Tre, era quasi irreale ma al tempo stesso dannatamente vero e incredibile. Novita 2013 e sicuramente la promozione della loro storica seconda chitarra, Jason White, a membro ufficiale della band. A questo proposito, i Green Day hanno pubblicato iCuatro!, il cd-dvd dei loro best live e dietro le quinte, a seguito della trilogia iUno!, iDos!, iTre! dedicata alle facce del trio, come tributo a White. Probabilmente White e stato “promosso” non solo per la sua storica presenza, ma an-


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GIORGIO SIENA che e soprattutto per aver sostenuto la band durante il “periodo buio” e la riabilitazione di Armstrong. Quest’ultimo, durante il concerto ha dato l’impressione di essersi rimesso completamente e di essere tornato quello di sempre, solo piu responsabile, anche se definirlo tale e un paradosso per il personaggio che si e creato, che amano tanto i fan. Nessuno comunque ha mai avuto dubbi sul fatto che i Green Day sappiano cosa sia un live. Brani come Oh, Love, che in versione studio sono abbastanza lontani dal punk-rock, e piu vicini al pop, ritrovano la loro vera forma live. In generale, la band californiana si e sempre dichiarata attenta nella selezione delle canzoni per i nuovi album, sulla base appunto di quanto esse vengano bene live. Sanno quanto possono permettersi su quel palco, e il loro sorriso lo dimostra. Si divertono e fanno divertire. Durante il concerto hanno fatto salire dei fan a cantare e persino a suonare, li hanno fatti scendere lacrimanti ma da eroi. Poi tutto si e trasformato in un circo: Armstrong con la bandiera italiana legata a mantello che sparava gadgets, acqua, schiuma e carta igienica tra i fan, mentre gli altri membri vestiti da streghe, maghi e simili correvano per il palco tra gli effetti luminosi e i fumogeni: tutte le solite ritualita che rendono un concerto dei Green Day paradossalmente unico. D’altra parte il motto era: “Let’s go crazy tonight Bologna! “. E siamo veramente impazziti.

VIRGINIA STANZANI IIIA

Io credo nella funzione dei rappresentanti di classe, nonostante gli organi collegiali siano considerati, e sono, degli organismi vecchi perche la legge risale a anni ’70, andrebbero ripensati; tuttavia la funzione dei rappresentanti di classe e importante. E spero possano essere interlocutori attivi. Crede che sia possibile affrontare temi della Politica con mezzi come il giornalino e assemblee d’istituto? La scuola dovrebbe permetterlo? Innanzitutto le do il benvenuto da parte degli studenti. Come vorrebbe presentarsi alla sua nuova scuola?

Uno che crede nell’istruzione come l’investimento piu importante per il presente e per il futuro, per i giovani in particolare, ma anche per un Paese in crisi. Quali sono i pregi che più l’hanno colpita e i difetti che ha riscontrato a prima vista? Il Muratori e una scuola molto ben organizzata e con un livello di competenza dei docenti elevato. Difetti? La prima cosa che non mi ha fatto un’impressione positiva e l’edificio e l’organizzazione degli spazi, lontani dall’idea di scuola che ho in mente. Si è già prefissato degli obiettivi per questo anno di reggenza? Scelgo di lavorare, per quanto mi sara possibile, anche con gli studenti e di raccogliere da loro delle idee. Mi piace pensare che la scuola si costruisce insieme, e non lo dico trovandomi a fare un’intervista su un giornale degli studenti; per me e sempre stato importante condividere un’idea di scuola , costruire un comune senso di appartenenza. Come pensa di impostare il suo rapporto con gli studenti?

In una scuola dove si studiano materie come storia e filosofia, per esempio, inevitabilmente si entra in contatto con temi politici. Uno dei punti di crisi del nostro paese e proprio nella politica e sappiamo che decisioni che riguardano questioni importanti per futuro riguardano l’ambito politico, per cui i giovani non dovrebbero essere estranei. E’ un terreno delicato su quale e facile incorrere in contrasti di valutazione e di opportunita ma a 18 anni si vota e le scelte strategiche del futuro e del presente sono sempre connaturate alla politica quindi e giusto che i giovani comincino a confrontare qualche loro idea. Si potrà in futuro destinare un fondo per iniziative degli studenti meritevoli di essere considerate? Sì, nei limiti, come al solito, delle risorse. Una volta esisteva un capitolo di bilancio finanziato annualmente dal ministero... Che valore attribuisce ai momenti di assemblea d’istituto? E’ uno dei momenti importanti della partecipazione alla vita della scuola, so che gli studenti del Muratori sanno farla nel modo e con gli intenti giusti.

Dicembre 2013


10 LAURA MANISCALCO IIIC

ambiti diversi e quindi mi sembrava perfetto! Inoltre ha a cuore molte delle cose che stanno a cuore a me. Ecco perche mi sono candidata insieme a lui! GIORGIO NICOLINI IIIC Candidarsi rappresentante d’istituto comporta molte responsabilità. Sicuro di poter accettare questa sfida durante il tuo ultimo anno di liceo? Assolutamente no. Non posso affatto aspettarmi quello a cui sto andando

Cosa ti aspetti da questa candidatura? In che modo, nel "tuo piccolo", pensi di poter cambiare la scuola? Dunque, da questa candidatura mi aspetto davvero grandi cose. Mi sembra di essere proprio in un bel gruppo, riusciamo a collaborare tranquillamente! Sono convinta che lavorando sodo, unendo alle nostre idee, le opinioni e i desideri di tutti gli studenti, riusciremo ad ottenere qualcosa di concreto. Nel mio piccolo, aspiro a rendere la scuola un ambiente che rispecchi le esigenze degli studenti. Ognuno di noi dovrebbe rendersi conto di essere un membro attivo, che davvero con la sua voce puo cambiare qualcosa. Personalmente, ho vissuto i primi due anni in maniera davvero passiva, ma poi mi sono resa conto che mi lamentavo tantissimo di tutto e non facevo in modo che la situazione cambiasse. Pensavo che fosse una prigione e che non sarebbe mai stata modificata. Negli ultimi anni invece ho capito che se qualcosa non ti va bene devi alzare la voce e dirlo, o almeno tentare! Quindi e per questo che ho deciso di candidarmi! Spero proprio di riuscire a far si che ogni studente possa esprimere le proprie opinioni, critiche e idee e impari a vedere la scuola come una cosa in continua evoluzione! Come mai hai scelto Giorgio come compagno di lista? Perche Giorgio e Giorgio! (ride) Lavora tantissimo e ha una marea di contatti per le assemblee; conosce moltissime persone che lavorano in

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incontro. E una sfida davvero grande, sia per la mole di tempo che essa richiede, sia per la serieta che questo lavoro esige. Tuttavia sono certo di una cosa: non smettero mai di stupirmi di fronte a cio che vedo tra gli studenti. Ad esempio, sono rimasto molto scosso positivamente quando, dopo uno dei turni di presentazione delle liste d’istituto, una ragazza mi e venuta incontro ringraziandomi per la bella atmosfera che si era creata. E incredibile non tanto il complimento che mi ha fatto, quanto la sua faccia, colpita letteralmente di fronte a quella situazione. Come afferma la filosofa Maria Zambrano, non ci si impena nel reale se non lo si percepisce come promessa. Io ho gia avuto modo di vedere questo, ad esempio in quelli che hanno deciso di implicarsi nella felpa della scuola. Questo e quello che desidero fortemente per me: scoprire fino in fondo cio che mi e dato di fronte. E questa scoperta sola mi basta a farmi mettere in moto su tutto il resto, studio compreso.

RAPPRESENTANTI Essere stato un anno all’estero, in America, ha cambiato la tua visione complessiva di “scuola”? Certo che sì. L’anno in America e stata un’esperienza che ha letteralmente segnato la mia persona, e quindi, anche la mia concezione di scuola. Due aspetti mi hanno colpito molto. In primo luogo, il fatto che si leggano molti libri entrando in contatto diretto con cio che gli autori ci hanno lasciato di loro. Anche in latino, ad esempio, mi ha stupito che si confrontino con la versione originale senza mediazioni. Mi ha colpito ancora di piu, pero, il fatto che assegnino molto spesso lavori di ricerca agli studenti. Questo e cio che mi ha fatto cambiare idea circa la scuola. Per esempio, in occasione di un progetto di matematica a cui avevo appena iniziato a lavorare, il mio professore mi ha fatto capire che di tenere a me e al mio lavoro, non tanto ai fini di una buona riuscita della ricerca, ma per la mia vita. Dopo quest’esperienza, ritengo dunque che la scuola debba essere il luogo in cui uno studente viene preso sul serio e lanciato al massimo grado in un viaggio conoscitivo e formativo per scoprire il fascino irresistibile delle cose. GIULIA GRISPINO VE

Cosa ti ha spinto a candidarti rappresentante? Ho sempre pensato che la scuola fosse il "luogo sociale" per eccellenza. Noi studenti abbiamo la possibili-


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ta di creare momenti in cui mettiamo alla prova le nostre menti e non delle nozioni scritte su libri. Immagino da sempre una scuola all'interno della quale tutti si sentano in dovere e in potere di far valere le proprie idee. Per rendere possibile tutto questo, e necessario dare degli stimoli che possano diventare il trampolino di lancio per la piccola societa che vive all'interno dell’istituto. Con questa candidatura, percio, ho deciso di mettermi a disposizione dei miei compagni per dare un contributo piu concreto a ognuno di loro, per arricchire la vita scolastica di vita reale. Qual è stata la tua impressione personale sulla vostra prima assemblea? Contenta? Avreste potuto migliorare qualcosa o è andato tutto come avevate sperato? Gli studenti hanno partecipato attivamente? Mi sono preoccupata di ascoltare il parere di alcuni ragazzi all'interno della scuola e l'impressione generale e stata molto positiva. Purtroppo ho avuto la sfortuna di stare male il giorno dell'assemblea e non ho potuto partecipare, nonostante ci tenessi tantissimo al decollo di questo progetto! Cio che ho apprezzato di piu e stata sicuramente la partecipazione attiva di tutti! E un fattore che non va mai trascurato perche siamo noi che dobbiamo animare le assemblee.

CAROLINA LEMMI IB

Soddisfatta di esserti candidata e successivamente essere stata eletta, o se potessi tornare indietro non lo rifaresti? Soddisfattissima. L'idea di candidarmi mi e venuta circa un anno fa e ho trovato subito Giulia, un'ottima compagna. E stata pero una sfida, ho dovuto vincere l'imbarazzo e l'emozione per le assemblee di presentazione... Eppure il gioco e valso la candela. Quindi se tornassi indietro rifarei sicuramente questa scelta: e davvero stimolante ed interessante potersi occupare della propria scuola! Un punto della vostra lista che ha colpito molto sono i "murales". Ăˆ una cosa materialmente realizzabile o ci potrebbero essere problemi di permessi? Prima di presentare questa proposta ho avuto un colloquio con il preside Siena, il quale ha manifestato il suo interesse riguardo questo progetto e non ha evidenziato particolari ostacoli nella sua realizzazione. Ovviamente ci sono dei limiti entro cui dovremo stare, di spazio e di contenuto. Sono molto felice che questo progetto sia stato apprezzato anche dagli studenti e mi auguro di poter davvero riuscire ad abbellire il Muratori, che e assai lugubre e triste, dando spazio alla vostra creativita.

SARA MAGLI Dicembre 2013


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NECROLOGI

Non esiste miglior ricordo di una grande persona della stessa storia che lo ha reso tale. Nato nel Transkei, Sud Africa, il 18 luglio 1918, Nelson Rohihlahla Mandela e stato uno dei statisti e rivoluzionari che hanno condotto la lotta contro l’apartheid piu venerati al mondo. Avvocato qualificato dalla University College di Fort Hare e University of Witwatersrand, Mandela ha servito il Sudafrica come presidente nel quinquennio 1994-1999. La sua carriera politica inizia quando nel 1944 si unisce all’African National Congress (ANC) e partecipa alla resistenza contro l’allora politica di apartheid del governo ’48. Nel giugno 1961, l’esecutivo ANC approva la sua idea di usare tattiche violente e incoraggia i membri che condividono la campagna di Mandela fino alla nascita del braccio armato Umkhonto we Sizwe di cui diventa leader. Nel 1962 viene arrestato e condannato a cinque anni di carcere per sabotaggio e altre pendenze, e quando l’anno successivo si tiene il processo sono presenti molti colleghi del Umkhonto we Sizwe, altresì ritenuti colpevoli di aver cospirato contro il governo e tramato per rovesciarlo con l’uso della violenza. Condannato all’ergastolo. Ma solo dopo aver pronunciato davanti alla Corte Suprema di Pretoria parole destinate a segnare e ispirare la strada di tutti coloro che quotidianamente combattono per i propri diritti.

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“Nel corso della mia vita mi sono dedicato alla lotta del popolo africano. Ho combattuto contro la dominazione bianca e ho combattuto contro la dominazione nera. Ho amato l’ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone potranno vivere insieme in armonia e con pari opportunità. È un ideale che spero di vivere. Ma, mio Signore, se necessario, è un ideale per cui sono disposto a morire” Ed e per questo ideale che trascorre i successivi 10000 giorni nella prigione di Robben Island, al largo di Citta del Capo dove lui e gli altri prigionieri, sottoposti a lavori forzati in una cava di calce, affrontano la dilagante discriminazione razziale che li segrega per razza con i neri che, in quanto tali, ricevono un minor numero di razioni. Ormai noto in tutto il mondo come il piu importante leader nero in Sud Africa, diventa l’interlocutore obbligato del governo quando la degenerazione della politica interna attraverso movimenti anti-apartheid e la sterile riforma razzista non indussero al tentativo di dialogo con esponenti dell’opposizione. Coartato il governo, l’opinione pubblica ottiene finalmente uno sconto della pena e nel febbraio 1985 P.W. Botha, offre la liberta a condizione che rifiuti la

violenza come arma politica, proposta che Mandela respinge di cui rende note le motivazioni e il suo sentimento attraverso una lettera diffusa dalla figlia.

“Solo gli uomini liberi possono negoziare. I prigionieri non possono stipulare contratti. La vostra libertà e la mia non possono essere separate”. Ma gli attivisti non si fermano e fanno dello slogan “Free Nelson Mandela” il loro nuovo grido di battaglia. L’11 febbraio 1990 Madiba viene rilasciato e comincia la sua terza vita, quella di riconciliatore, per raggiungere gli obiettivi che lui e altri avevano enunciati quasi quattro decenni prima. E quando il 27 aprile 1994 l’ANC ottiene una maggioranza del 62% nelle prime elezioni multirazziali a cui si recano 23 milioni di sudafricani, parole di Mandela, “la nazione abbraccia un nuovo futuro”

La sua leadership e il suo impegno, così come il suo rapporto con l’allora presidente F.W. de Klerk, sono stati riconosciuti con un Premio Nobel per la Pace congiunto nel 1993. Ma dopo l’ex-equo, come ricorda la scrittrice Toni Morrison “ogni volta che Mandela entrava in un luogo dove c’era anche de Klerk, tutti si voltavano a guardare Mandela, facendo ingelosire il rivale. Gli rubava i riflettori, ovunque andassero”. R.S.


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Il 29 giugno 2013 ci ha lasciato una grandissima astrofisica e divulgatrice scientifica italiana, Margherita Hack. LA VITA Margherita nacque a Firenze il 12 giugno 1922. Entrambi i genitori avevano abbandonato la loro religione d'origine per aderire alla Societa Teosofica Italiana in cui il padre ebbe anche un ruolo di rilievo come segretario. La Hack, dopo aver compiuto gli studi presso il Liceo Classico “Galileo” di Firenze, senza pero poter sostenere gli esami di maturita a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, si laureo in fisica nel 1945 con una votazione di 101/110 presentando, presso l'osservatorio di Arcetri, una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, stelle giganti gialle giovani che pulsano regolarmente espandendosi e contraendosi. Oltre alla scienza, l’astrofisica si dedico anche allo sport ottenendo ottimi risultati. Pratico la pallacanestro ed ebbe successo anche con l'atletica leggera. Fu campionessa di salto in

alto e in lungo. Nel febbraio 1944 sposo, con cerimonia religiosa, Aldo De Rosa, suo amico di infanzia. In una delle sue ultime interviste affermo di non volersi operare al cuore nonostante seri problemi cardiaci. Diceva infatti di preferire restare in pace con il suo lavoro e i suoi animali anziche vivere male altri cinque anni. Così muore il 29 giugno 2013 all'eta di 91 anni all'ospedale di Cattinara a Trieste, dove era ricoverata da una settimana. ATTIVITÀ SCIENTIFICA Margherita Hack e stata una delle menti piu brillanti della comunita scientifica italiana. Il suo nome e legato a doppio filo alla scienza astrofisica mondiale. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, svolse un'importante attivita di divulgazione e diede un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. Dopo la laurea inizio un periodo di precariato come assistente presso l’Osservatorio di Arcetri e come in-

segnante presso l'Istituto di Ottica dell'Universita di Firenze. Nel 1954 ottenne la libera docenza e inizio la sua attivita di divulgatrice scientifica, collaborando con la carta stampata. Nello stesso periodo tenne corsi di astrofisica e di radioastronomia presso l'Istituto di Fisica dell'Universita di Milano e collaboro con universita straniere in qualita di ricercatore in visita. Nel 1964 divenne professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia presso l'Istituto di Fisica teorica dell'Universita di Trieste e ne assunse l'incarico della direzione dell'Osservatorio astronomico. La sua gestione duro per piu di vent'anni e diede nuova linfa ad un'istituzione che in Italia era ultima sia per numero di dipendenti e ricercatori, che per qualita della strumentazione scientifica. L'enorme sviluppo delle attivita didattiche e di ricerca che Margherita Hack promosse in universita, dette vita nel 1980 ad un "Istituto di Astronomia" che fu poi sostituito nel 1985 da un "Dipartimento di Astronomia", che la scienziata diresse fino al 1990. Nel tempo collaboro con numerosi giornali e periodici specializzati, fondando nel 1978 la rivista "L'Astronomia" di cui sara direttrice per tutta la vita. Ci piace pensare che ora sia piu vicina alle stelle che l’hanno sempre tanto affascinata, anche se affermava di non credere ad una vita oltre la morte.

LUCIA MORANDI IIG

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14 diere di "A Game of Thrones", gabbie che contengono zombie e reparti militari che tengono sotto controllo la situazione.

E anche quest’anno Il Lucca Comics & Games e finito, ma raggiungendo una grande conquista: con le oltre 380.000 presenze complessive in citta, compresi gli eventi gratuiti, ha superato le circa 180.000 presenze del Comic -Con di San Diego, la piu importante fiera del fumetto e del videogioco di tutti gli Stati Uniti! Come mai questo spropositato successo, vi starete chiedendo? Semplice: il Lucca Comics&Games (a cui fanno seguito il Romics e il Comicon di Napoli) e uno di quegli eventi a cui un amante del fumetto, dell’'animazione, dei giochi, dei videogiochi, dell’'immaginario fantasy e fantascientifico non puo di certo mancare. Ogni anno la febbre per il Lucca C&G cresce sempre di piu e il successo che questa fantastica manifestazione ha raggiunto quest’anno e dovuto ai tantissimi eventi che sono stati organizzati dallo staff con impeccabile bravura: i 16 concerti e gli spettacoli sul palco e negli auditorium, tra cui il concerto di Mika Kobayashi, famosa cantante giapponese di sigle di anime, e il concerto di Cristina D’avena e dei Gem Boy, le anteprime cinematografiche di “Thor 2: The Dark World” ,”Capitan America 2”, “Hunger Games: la ragazza di fuoco” e “Capitan Harlock”, alle quali hanno partecipato moltissimi appassionati, le 180 ore di incontro

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sul fumetto, i 700 stand suddivisi nelle 6 sezioni della manifestazione, 4 mostre di disegni originali e, infine, gli oltre 500 eventi principali realizzati. Per non parlare poi della “Cosplay mania”, ossia la tendenza sempre piu massiccia di vestire i panni del proprio personaggio preferito di un fumetto, di un videogioco o di un film. E se ad un primo sguardo la pratica del Cosplay potrebbe sembrare qualcosa di superficiale e di infantile, così non e: dietro ad ogni Cosplay si nasconde spesso un lavoro anche di mesi, lungo, faticoso e a volte costoso, che pero e del tutto ripagato dalla soddisfazione e dall'orgoglio di essere riusciti a preparare in tempo il proprio costume e di essere riconosciuti durante la fiera. L’arte del Cosplay in italia nasce con la prima edizione del Lucca Comics & Games del 1997 e da allora ogni anno a Lucca e possibile ammirare tantissimi cosplayer aggirarsi per la citta, che, grazie alla sua pianta e alla sua architettura, offre degli scenari mozzafiato per le rappresentazioni in cosplay. Ed e così che, mentre ci si aggira per le strette viuzze della citta medievale, si vedono spuntare sulle mura accampamenti medioevali e recinti per i tornei con veri guerrieri che si battono tra loro mentre su tutto sovrastano le ban-

Ben 1600 sono stati i partecipanti alle gare di cosplay di questa edizione della fiera, per non contare le altre migliaia di persone che si sono travestite, ma che non hanno fatto in tempo ad iscriversi alle competizione, a numero chiuso a causa delle tantissime richieste di partecipazione. Ma la caratteristica particolare, e piu amata, del Lucca comics e l'atmosfera. Non si tratta di una banale fiera del fumetto, che si svolge dentro ad un misero capannone: qui, per 4 giorni di frenesia pura, un'intera citta si riempie di figure incredibili, di personaggi conosciuti e sconosciuti, di mostri, alieni e creature talmente realistiche da inquietarti. Si forma un clima di complicita che coinvolge tutti, anche gli abitanti della citta, tanto che persino un fruttivendolo decide di traverstirsi da puffo e di consegnare la frutta a cavallo di una bicicletta. In conclusione, possiamo affermare che anche l’edizione 2013 del Lucca Comics & Games non ha deluso le aspettative di tutti gli appassionati ma, anzi, le ha soddisfatte del tutto. E anche se il tempo non e stato molto clemente a causa della pioggia, possiamo sempre rincuorarci ricordando che, dopotutto, e proprio grazie alla pioggia se sabato 2 novembre al Lucca e stato registrato un altro importante record: il record del maggior numero di cosplay di Mary Poppins mai registrato!

TERESA GALLICCHIO FRANCESCA FRISINELLI IIA


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AMBIENTE

Nirdosh - Sigarette alle erbe Nate circa trent’anni fa, quando alcuni medici chiesero di sviluppare un prodotto utile a disintossicarsi da tabacco e nicotina, le sigarette alle erbe sono un prodotto adatto a dissuadere un fumatore accanito dal suo peggior vizio. L'assenza di tabacco infatti, garantisce un'azione diretta sulle principali cause di dipendenza dal fumo. Le Nirdosh sono inoltre prive delle numerose sostanze chimiche usate come additivi, responsabili di gravi danni alla salute. Formate principalmente da basilico, curcuma, liquirizia, cannella e oli essenziali, durante la loro combustione fortificano il sistema immunitario dell’organismo e hanno effetti positivi sull’apparato respiratorio, proprio grazie alla miscela di erbe che contengono. Queste sigarette agiscono sul corpo umano in un modo meno duro rispetto a cerotti, capsule alla nicotina o altri trattamenti anti-fumo che impongono di starne completamente lontani, ma che finiscono solamente per invogliare di piu i fumatori ad accendersene una.

Il nuovo prodotto (disponibile nelle erboristerie e su molti siti on-line), presenta anche degli svantaggi, come il costo, piu alto rispetto alle sigarette economiche del mercato tradizionale, e il fumo, che non contiene nicotina ed altre sostanze nocive, ma contiene concentrazioni di catrame in grado di irritare i polmoni e generare malattie cardiovascolari.

SPORT

Roger Federer Roger Federer nasce a Basilea (Svizzera) nel 1981. La sua passione per il tennis sboccia all’eta di nove anni, quando prova a prendere in mano la racchetta per la prima volta. Poi, per qualche tempo ac-

cantona l’idea, attirato maggiormente dalla voglia di giocare a calcio. Dopo cinque anni, pero, prende la sua decisione definitiva entrando nell’accademia nazionale dei tennisti svizzeri. Qui, Federer migliora vistosamente la tecnica e sviluppa il grande talento che inconsciamente ha sempre avuto. Nel 1998 sfocia nel mondo del tennis diventando un professionista ed entrando, di conseguenza, nel Ranking Mondiale, la classifica che comprende i giocatori di questo sport provenienti da tutto il mondo. Nell’anno 2001 Federer vince il suo primo torneo a Milano e raggiunge altri successi. Il periodo che va dal 2003 al 2007 e quello migliore per la sua professione. Vince Wimbledon, raggiunge il primo posto nella classifica del Ranking Mondiale, e porta a casa numerose vittorie su superfici diverse. Infine, nel 2012 Federer arriva all’apice della sua carriera partecipando e conquistando il primo posto alle Olimpiadi. Dal 2007 in poi pero, si iniziano a vedere piccoli segni di cedimento nelle sue performance. Pur rimanendo tra i primi quattro nella classifica mondiale, Federer paga le conseguenze dell’eta non piu giovane per lo sport che pratica e di avversari piu veloci. Tutto questo causa anche un ulteriore calo psicologico che porta alla demoralizzazione personale, cosa forse scontata dopo l’abitudine fatta a tanti anni di continui successi. Ed e lui stesso ad ammetterlo, dicendo: “Mi divertivo davvero ai tempi in cui vincevo 90 partite l’anno e ne perdevo 3 o 4. Chiaramente vorrei riviverli ancora, ed e per questo che mi alleno così tanto. Non posso iniziare una stagione o un torneo pensando che non potra mai piu accadere di nuovo.” Forse, ad un certo punto, bisogna essere capaci di guardarsi indietro, soddisfatti delle proprie conquiste, e chiudere una realta che inizia a non appartenerci piu.

SARA MAGLI

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OROSCOPO

ARIETE 18 aprile - 13 maggio L’Ariete e la costellazione in cui si trovava il Sole quando e nato il sottoscritto! Il che mi delude assai, perche e una costellazione del tutto insignificante, con sole due stelle un po’ visibili… Per fortuna l’astrologia ufficiale mi assegna il Toro, di gran lunga piu interessante. Comunque, dopo l’opposizione al Sole del mese scorso il rischio influenza rimane concreto: non ci si disperi pero, un po’ di naso chiuso ogni tanto non e certo negativo se ci si trova di fianco ai Pesci. TORO 14 maggio - 21 giugno Il Toro si trova questo mese (mese e forse eccessivo, diciamo per qualche settimana, controlli se vuole colui a cui interessa) in quadratura rispetto a Marte: sono previsti scontri alla prossima partita del Torino e la vittoria dei “Tories” (niente elezioni nel Regno Unito? Ah! Occasione persa). Inoltre e senza dubbio un ottimo periodo per chi sognasse di assistere a una corrida!

Il Toro si segnala principalmente per le Pleiadi, incantevole ammasso aperto gia percepibile a occhio nudo come una nuvoletta bluastra di stelline vicine, spettacolo impagabile in un binocolo o telescopio. Si individua poco lontano dalla stella principale della costellazione, Aldebaran, gigante arancione che si trova praticamente sul prolungamento della cintura di Orione. GEMELLI

21 giugno - 21 luglio

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I Gemelli, che rappresentano Castore e Polluce, ospitano questo mese il Re dei pianeti, Giove! Come e facile intuire, questo ricongiungimento familiare di Zeus e i suoi figliuoli non puo che portare pace e armonia nelle famiglie! Possano dunque riconciliarsi tutti i Gemelli coi loro padri, e padrini e patrigni e nonni e figli e figliastri e nipoti, nella gioia del Natale, che così tanto ha a che fare con Zeus e Dioscuri! L’attrattiva principale e ovviamente Giove: basta anche un binocolo per riuscire a vedere i satelliti Galileiani piu esterni, ed eventualmente seguirne gli spostamenti col passare dei giorni. Forma un bel triangolino con le due stelle principali, Castore e Polluce (ma davero?), a cui si aggiungera la Luna quasi piena nella notte del 19. CANCRO 21 luglio - 11 agosto Il Cancro, anche questo mese, si trova tra Gemelli e Leone. Come diretta e intuitiva conseguenza della distruzione della cometa Ison a fine novembre scorso, tutti i Cancri (mi diverte sempre chiamarvi così) saranno costretti ad accettare impotenti un calo delle loro azioni in borsa dello 0,17% in un tempo non meglio precisato e la totale impossibilita di girare un’omelette senza che la parte centrale rimanga appiccicata alla pentola, disperdendo il ripieno faticosamente custodito e inducendo necessariamente il Cancro di turno ad augurare, manco a dirlo, <<d’i chencher>>. Il Cancro e costellazione abbastanza inutile, unico gioiellino e l’ammasso aperto del Presepe

di DAVIDE ALESSI IIIA (per restare in tema natalizio), apprezzabile pero solo con almeno un binocolo. LEO NE

11 agosto - 17 settembre Il Leone e il segno che l’astrologia ufficiale assegna nientemeno che a REXHINA SARACI! In realta quando e nata il Sole era nel Cancro, ma come io mi considero Toro perche l’Ariete non mi dice niente, così considerero Rex un Leone perche e una costellazione di gran lunga piu valida del Cancro (giusto per essere persona coerente che non e che rifiuta l’astrologia tranne quando gli fa comodo, nono). Rexhina Saraci, redattrice del Farenheit, ex rappresentante d’istituto, futura CEO di Apple, Amor et Delicia humani generis: nessun segno piu adatto del Leone per tale concentrazione di regalita e potenza! La vicina fine degli impegni di Rex comportera per la costellazione del Leone un periodo di incredibile vitalita e vigore, con la criniera che fara “swissshhh” anche senza Pantene; cio avra ripercussioni benefiche su tutti gli appartenenti a questo segno. Il Leone e una bella costellazione, una delle poche la cui forma ricordi effettivamente cio che rappresenta; la sua stella principale e Regulus (che cosa significhera mai in italiano?), così chiamata perche trovandosi pressoche esattamente sull’eclittica, Luna e pianeti gli passano spesso molto vicino, come a rendergli omaggio. Giusto per rimarcare un po’ l’idea di


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nobilta e forza. (Love you Rex!) VERGINE

17 settembre - 31 ottobre La Vergine ha ospiti d’eccezione: innanzitutto Marte, ma anche il pianeta nano Cerere e l’asteroide Vesta. Dio della guerra, Dea dei raccolti e Dea del focolare. Sembrerebbe un evidente rimando alla campagna di Russia: l’esercito russo per lasciare i Francesi senza rifornimenti da fuoco alle campagne; la Vergine rappresenta ovviamente Napoleone e la purezza dei suoi ideali. Dunque il consiglio per questo mese e di fare scorta di viveri, coprirsi bene dal freddo del gelido inverno russo (ma con cappotti ignifughi, non si sa mai) e mettere nel presepe la statuina di Napoleone al posto di Maria, con funzione apotropaica. La Vergine e la costellazione in cui il Sole rimane piu a lungo; la stella principale e Spica, e non c’e molto altro di apprezzabile a occhio nudo. La star e dunque Marte, che si puo vedere anche ad occhio nudo essere ROSSO (la prima volta in cui l’ho visto non ho potuto evitare di commuovermi dalla soddisfazione)! Per rintracciare Cerere e Vesta serve almeno un binocolo… La vera ricchezza della Vergine e l’esorbitante numero di galassie, visibili pero solo con telescopi adeguati. Ma c’e Babbo Natale per questo. B ILANCIA 31 ottobre - 23 novembre La Bilancia accoglie Saturno: il gigante gassoso sulla bilancia potrebbe indurre notevoli disagi psicologici a chi ha problemi di peso, reali o presunti. In ogni caso sta arrivando il periodo piu mangereccio e pigro dell’anno, percio le preoccupazioni sono piu che fondate. Grande attenzione inoltre alla privacy quando il Signore degli Anelli e nella co-

stellazione simbolo della Giustizia: la magistratura comunista non si fara scrupoli a spiare i Bilancia con l’Occhio di Sauron. La Bilancia nasce come prolungamento dello Scorpione e infatti le sue due stelle piu luminose rappresentano le chele, come si puo dedurre dai nomi Zubenelgenubi e Zubeneschamali (peraltro due dei miei preferiti in assoluto tra quelli stellari). Saturno sarebbe bello da vedere in binocolo o telescopio, per ammirarne gli anelli; tuttavia questo non e il periodo piu adatto per osservare le costellazioni zodiacali dalla Vergine, che sorge quasi alle 3 di notte, fino al Capricorno, per via appunto degli orari scomodi. Appuntamento con Saturno quindi a questa primavera. S CORPIO NE 23 novembre - 30 novembre Lo Scorpione e la costellazione in cui il Sole passa meno tempo, solo una settimana; si possono dunque dire ben fortunati i pochi che sono nati col Sole in questa bellissima costellazione, un’altra di quelle poche la cui forma puo ricordare cio che rappresenta. Poiche non si trova in semiquadratura con l’asteroide B612, si possono piantare baobab in balcone senza temere la distruzione della casa. L’assenza per ferie (o morte?) del Piccolo Principe risollevera le vite afflitte da preoccupazioni e tedio, preparandole al meglio per il meritato riposo delle prossime vacanze. Lo Scorpione e attraversato (prospetticamente, ovvio) dal piano galattico e pertanto e assai ricco di stelle e oggetti interessanti. La stella principale e Antares, una supergigante rossa tra le piu grandi conosciute, che rappresenta il cuore dello scorpione: se ne deduce pertanto che gli Scorpione hanno un cuore grande quanto l’orbita di Marte – MAKE LOVE NOT WAR! SA GITTARIO

18 dicembre - 20 gennaio

Il Sagittario fa da sfondo alla sfolgorante Venere, oggetto piu luminoso del cielo dopo Luna e Sole. Anche Plutone si trova nel Sagittario, ma sinceramente conta abbastanza poco dal momento che c’e dal 2007 e ci rimarra altri dieci anni. Povero Plutone, declassato a pianeta nano. Eh no! Deve essere grato invece: per molti anni grazie all’entusiasmo degli astronomi ha goduto dello status di pianeta pur non avendone i requisiti! Cerere, Eris, Makemake e Haumea sono stati considerati da subito pianeti nani (beh Cerere non subito subito), e non li ho mai sentiti lamentarsi. E poi non e accettabile considerare l’essere pianeta nano meno dignitoso. Venere, Dea dell’Amore, e Plutone, Dio degli Inferi, insieme nel Sagittario possono significare una sola cosa: matrimoni, necrofilia e la Gerusalemme Liberata. Il Sagittario sarebbe pieno di belle cose, ma sono invisibili in questo periodo; per niente invisibile e invece Venere, che accompagnera il sole al tramonto ancora per diverse settimane. CAPRICORNO 20 gennaio - 16 febbraio Il Capricorno sono convinto possa definirsi in congiunzione con svariate molecole di idrogeno, estremamente rarefatte e moventesi di moto Browniano. Per i nati sotto questo segno pertanto il consiglio e di aumentare la dose di psicofarmaci che sicuramente gia prendono per contrastare l’inevitabile ondata di effetti che l’esplosiva commistione di molecole caotiche e capridi dall’ambigua identita (non sara l’Ariete travestito??) suscitera nella popolazione dei Capricorno, da decisa deriva irrazionale a veri e propri episodi psicotici. La costellazione non ha stelle particolarmente luminose o oggetti di facile individuazione, inoltre e difficilmente osservabile in questo periodo.

A CQUARIO

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18 17 febbraio - 11 marzo L’Acquario potrebbe essere una bella costellazione, ma non lo e, almeno da quando gli hanno tolto la parte che ora e il Pesce Australe con la sua bella stellona Fomalhaut (altro nome secondo me stupendo). Nell’Acquario si trova ora Nettuno: una costellazione che e acqua che scorre, insieme al Dio del Mare (beh tecnicamente delle Superfici, ma anche per gli altri Dei e stata presa l’area di competenza piu comoda). Previsti dunque per gli appartenenti al segno pioggia alla Fantozzi e polmoniti per la voglia di fare il bagno anche se e dicembre. Puo avere effetti diuretici. Si parla tanto di cosa sia successo al clima negli ultimi anni, tra disastri e alluvioni. Semplicissimo: Nettuno e nell’Acquario gia da diversi anni, e ci rimarra fino al 2022, quindi cuore in pace e via dagli scantinati. Nettuno non e facilmente reperibile anche con l’uso di un binocolo, e comunque le condizioni di osservazione non sono ottimali in questo periodo. PES CI 12 marzo - 18 aprile Mi dispiace per chi sente di appartenere ai Pesci, ma non puo che essere definita una grande costellazione messa lì a riempire spazio vuoto: infatti la sagoma stessa dei pesci e molto difficile da vedere, e non contiene oggetti degni di nota, nonostante le dimensioni. Una delusione. La cosa piu interessante e che per mezza giornata il Sole fa una parziale incursione nella Balena per poi tornare interamente nei Pesci, percio ci sono persone Pesci che non sanno che quando sono nati un pezzo di Sole si trovava in realta nella Balena (per rimanere in tema marino, non fosse che la Balena non rappresenta un gongolante cetaceo bensì il mostro marino mandato a divorare Andromeda). I Pesci, senza sollecitazioni di terze parti, non possono che divincolarsi (sono infatti legati da un nastro per le code, per non si sa quale spirito di tortura verso gli animali dei primi

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ad aver raffigurato le costellazioni), provocando ansia e claustrofobia nei nati sotto i Pesci. Per il resto si limitano a portare avanti la loro protesta muta contro i bastoncini Findus, finora invano. E il segno del mese è… OFIUCO 30 novembre - 18 dicembre L’Ofiuco! Questo mese e proprio l’Ofiuco, 13 costellazione zodiacale sconosciuta ai piu, ad avere l’onore piu alto: portare il Sole. I nati in questo periodo nascono sotto il segno dell’Ofiuco, che non e contemplato nell’astrologia occidentale per un evidente GOMBLODDO. Infatti con 12 mesi 13 costellazioni ci stavano proprio male, ed ecco che a farne le spese e il povero Ofiuco, che pure non e attraversato di striscio: il Sole permane in territorio Ofiucano ben tre settimane, contro la sola settimana ad esempio dello Scorpione (che pero, bisogna ammetterlo, e una costellazione piu bella). L’Ofiuco e secondo molti Asclepio, Dio della Medicina. Oltre al Sole l’Ofiuco ospita anche Mercurio, Dio di tante cose, ma per noi Muratoriani principalmente Dio delle Traduzioni: e questo il momento di prendere 10 nelle versioni, grazie anche al potenziamento dovuto alla presenza del Sole! Attenzione pero ai raggi UV e alle espulsioni di massa coronale. E’ una costellazione dalla forma sinuosa e interessante, tuttavia priva di stelle particolarmente appariscenti o oggetti godibili con strumenti semplici. In ogni caso la congiunzione col Sole difficilmente permetterebbe una visione agevole… Ricordo infine che Ofiuco e il nome del gatto dell’ex Muratoriana Giulia, che io e molti vorremmo fosse ancora Muratoriana.

Le indicazioni fornite sono da ritenersi certe, poiche ricavate attraverso l’interpretazione di fenomeni astrologici: come dubi-

tare dell’influenza che la posizione prospettica di pianeti e altri corpi del sistema solare relativa alle costellazioni, zone di cielo nelle quali stelle e altre cose sono accomunate solo dalla direzione in cui sono viste dalla Terra e alle quali sono attribuite particolari proprieta in base a cio che ogni costellazione rappresenta (pur quasi mai rappresentandolo effettivamente), proprieta che si combinano con le proprieta intrinseche dei pianeti, legate queste invece all’affinita tra i nomi dei suddetti pianeti e i rispettivi Dei della mitologia grecoromana, esercita, in modo diverso a seconda del segno sotto cui ognuno e nato, segno attribuito alla nascita in base alla posizione apparente del Sole, che pure quasi mai si trova effettivamente nella costellazione corrispondente al segno, segno che cambia continuamente anche se lentamente il suo periodo a causa della precessione e altri moti, sulla vita degli esseri umani sulla Terra? I suggerimenti per l’osservazione invece sono molto approssimativi, e non potrebbe essere altrimenti data la complessita di descrivere a parole come trovare oggetti sulla sfera celeste. Lo scopo e piuttosto dare piccoli spunti, che per essere utilizzati richiedono un approfondimento autonomo. A chiunque fosse interessato ad addentrarsi nel meraviglioso mondo dell’astronomia, sia per trovare le Pleiadi in cielo sia per dimostrare la falsita della radiazione di Hawking, consiglio di farsi iniziare da conoscenti che gia ne sanno qualcosa, altrimenti di arrangiarsi con internet: la parte di astronomia e fisica della spesso criticata Wikipedia ad esempio e fatta sorprendentemente bene ed e piu che sufficiente per iniziare (io ho cominciato piu o meno così). Per dubbi di ogni sorta io sono comunque disponibile a dare chiarimenti su cose accennate nell’oroscopo o anche che non


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hanno niente a che fare (tenendo pero conto che chi scrive “si orienta” nell’astronomia per piacere personale, non ha ancora vinto il Nobel). Ritengo che un’infarinatura generale possa essere molto utile, dato che tutti i Muratoriani fanno prima o poi astronomia e un certo grado di comprensione dei concetti puo risparmiare giorni di studio, ma soprattutto perche quello che si fa (parlo da PNI) e scandalosamente poco, e non permette di apprezzare gli strabilianti tesori, che si celano tanto nei falsi colori di nebulose screen saver quanto nella perfezione delle formule matematiche, dell’Urania Scienza.

Di Marco: “Com'è che si chiama il pollice delle scim-

mie? oppositivo?

Ruini: Ti odio matematicamente e puffosamente!

Pianesani: “Giorgio Sieni”

cordate la Vergine del Correggio del Duomo di Parma?" ...silenzio... "Ditemi di sì" "Sì" (in coro) "Benissimo, andiamo avanti

"

Studente: “Prof posso andare a prendere da mangiare?” Codeluppi: “Nell’ora di arte si può solo espellere, non introiettare” …”P. stai introiettando!”

Manzini: “Siccome a Studente: prof come si chiama il nuovo preside?

Codeluppi: “Vi ri-

Newton piaceva fare il fenomeno, nei Principia Matematica ha inserito tuuuutte le dimostrazioni”

Studente: “No prof Siena”

Studente: “Ma prof le macchinette non vanno”

Pianesani: “Ragazzi dovete smettere di frequentare le macchinette.. sono cattive compagnie”

Pianesani: “Ma si!.. sieni, siena, sienae… è una

Codeluppi a uno studente particolarmente esagitato: "Nicolini, sei un monumento all'egocentrismo"

Macchioro:"Susu a me piacciono i neuroni svegli, che si muovono, che saltano, non farli addormentare! Viva i neuroni che saltano!!!"

Imperato: "Perché ragazzi, in fondo...come diceva Caterina Caselli quand'ero giovane, "nessuno mi può giudicare, nemmeno tu" " (parlando della differenza tra etiche prescrittive e descrittive)

Goldoni: “Sì insomBertacchi: "...poi ovviamente i dantisti ci litigano, visto che non hanno di meglio da fare" (parlando della figura di Cangrande della Scala)

ma...Diogene era un po' come un punkabbestia”

Bridget Nay Amponsah VE

Dicembre 2013


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