L ’Oca Bernardina si è innamorata I RACCONTI DEL BOSCO DELLE VENTI QUERCE - FIABA DI MAURO NERI - ILLUSTRAZIONI DI FULBER
Era ormai da qualche settimana che Bernardina, la simpatica oca del Bosco delle Venti Querce, si comportava in modo strano. Svampita ancor più del solito, la poverina se ne stava tutti i pomeriggi sul tardi con il collo piegato e allungato verso il cielo, in una posizione strana e abbastanza scomoda… – Ma si può sapere che hai, Bernardina? – sbottò un giorno Gellindo Ghiandedoro. – Perché? Cos’è successo? – È successo che ti sto parlando da dieci minuti e non mi hai ancora risposto! – esclamò lo scoiattolo. – Allora te lo ripeto: mi vuoi spiegare perché sono tre settimane che, quando sta per arrivare la sera, te ne stai lì imbambolata ad ammirare il cielo? – Perché tra un po’ passerà… LUI! – sospirò Bernardina sbattendo le ciglia. – Lui, chi? – Lui… il mio amore! A quel punto Gellindo lasciò perdere l’oca, corse dalla civetta Brigida e le raccontò quel che aveva scoperto. – Oh, finalmente anche Bernardina s’è decisa! – esclamò per tutta risposta la civetta scoppiando in una gran risata. – S’è decisa a fare che cosa? – piagnucolò Gellindo che, più passava il tempo, meno capiva quel che accadeva attorno a lui. – S’è decisa a trovare il compagno della sua vita! S’è decisa a innamorarsi di un bell’ocone di passaggio, che diventerà presto suo marito e col quale metterà al mondo tante belle ochette… Lo scoiattolo ci pensò sopra un po’ e
poi… – Ah, adesso capisco! Ecco chi deve passare in cielo: l’oco fidanzato dell’Oca Bernardina! La voce si sparse in un baleno per il Bosco delle Venti Querce e raggiunse a che il Villaggio degli Spaventapasseri. Il fidanzamento di un’amica era pur sempre un grande avvenimento che andava festeggiato a dovere, perciò qualche giorno dopo… – Bernardina – disse Casoletta, – noi siamo pronti! – Siete pronti per che cosa? – mormorò l’oca, che aveva il becco e gli occhi sempre puntati all’orizzonte.
– Siamo pronti per festeggiare il tuo fidanzato… – Ah sì, bene… il mio fidan… FIDANZATOOOO?! E chi vi ha parlato del mio fidanzato? Io non sono fidanzata con nessuno! Come ti viene in mente una cosa del genere?! – Ma è stata Brigida a dire che dovevamo far festa per il tuo nuovo amico… e Gellindo ci ha confidato quello che gli hai detto … – E cioè? – Che ogni giorno, prima che faccia sera, nel cielo qui sopra passa… LUI! – Lui? – Sì, insomma: passa il tuo oco-fidanzato! – È vero, hai ragione Casoletta – sospirò la povera oca, – però io non gli ho mai parlato e allora non posso dire che noi due siamo fidanzati! – Per mille spaventapasseri zoppi! – esclamò Casoletta sedendosi accanto all’oca. – Tu aspetti per quattro setti-
mane che ogni sera in cielo passi il tuo oco, e non gli hai ancora detto quanto gli vuoi bene? Ma hai provato a raggiungerlo in volo? – Come no! – rispose l’oca, – però lui è così veloce e vola così in alto, che non sono mai riuscita a raggiungerlo! È proprio forte, il mio amico, sai? Un vero super-oco! A quel punto agli spaventapasseri del Villaggio e agli abitanti del Bosco delle Venti Querce sorse un problema. Se volevano aiutare la loro amica Bernardina a coronare il suo sogno d’amore, dovevano fare qualcosa. Ma che cosa? – Perché non chiediamo all’aquila Cassandra di darci una mano? – propose Abbecedario. – Se c’è qualcuno che sa volare in alto, quella è proprio la nostra amica aquila! Fu così che Cassandra venne mandata in cima al cielo, lassù dove l’aria è così fine che in pochi riescono a respirare. Solo le aquile e pochissimi altri sono capaci di rimanere appesi a un’aria così leggera… E lassù l’aquila finalmente incontrò l’oco-fidanzato di Bernardina che, puntuale, come ogni giorno, al primo calare della sera attraversò il cielo sopra la Valle di Risparmiolandia. E Cassandra capì! Scosse la testa, fece spallucce e tornò a terra con gli occhi tristi e sconsolati. – Be’, l’hai incontrato questo oco-fidanzato? – le chiese Gellindo non appena Cassandra fu di ritorno. – Certo che l’ho incontrato… – E che tipo è? – domandò curiosa Brigida la civetta.
– È… è molto grande, è forte… ma non è un oco! La risposta dell’aquila cadde in un silenzio glaciale! – Come… come sarebbe a dire che non è un oco?! – balbettò la povera Bernardina. – Ecco, a dire il vero, e vi assicuro che ho volato in alto, molto in alto, e ho visto bene, bene da vicino… non è un’oca quella che ogni giorno verso sera attraversa il cielo di Risparmiolandia… – Insomma, ci vuoi dire chi è? – la incitò Casoletta alzando la voce. – È un aereo! Un grosso aereo passeggeri che vola da oriente a occidente, ogni giorno prima che venga notte… Un aereo, Bernardina: ti sei innamorata solo di un aereoplano! L’oca rimase in silenzio e in silenzio stettero anche Gellindo, Brigida, Caso-
letta e tutti gli altri. Un lungo silenzio, un silenzio interminabile, che venne rotto alla fine da una bella risata! – Avete visto che avevo ragione io?! – esclamò Bernardina dandosi una scossa e alzandosi in volo all’improvviso. – Ragione di che cosa? – le chiese allibito Gellindo. – Avevo ragione a dire che il mio ocoaereo è il più forte di tutte le oche che volano in cielo! Lui se me fa un baffo dei fucili dei cacciatori, perché ha una pelle durissima e lucida… lucida come l’acciaio! Non solo, è anche un oco-aereo puntualissimo. Lui, non mi delude mai: passa tutti i giorni quasi alla stessa ora, minuto su minuto giù, arrivando sempre dalla stessa parte e andando sempre nella stessa direzione… Un tipo affidabile, quindi! Ma state attenti, amici miei: mi allenerò tutti i giorni della settimana, mattina e sera, diventerò forte e robusta come lui e finalmente un giorno, magari prima che giunga l’inverno, riuscirò a volare altissima in cielo e raggiungerò il mio oco-aereo! Allora gli dirò finalmente quanto gli voglio bene e lui, senz’altro, ne sono sicura, mi risponderà di sì con un bel sorriso, perché è chiaro che a quel punto anche lui sarà cotto di me!, e potremo volare verso Sud, per raggiungere assieme i Paesi caldi… Se un giorno vedrete passare nel cielo sopra la vostra città un aereo passeggeri che vola in coppia con una bella oca, be’, vorrà dire che Bernardina aveva ragione a credere nel suo amore impossibile e che di fronte all’affetto vero non ci sono confini!