Le Olimpiadi Spauracchie I RACCONTI DEL BOSCO DELLE VENTI QUERCE - FIABA DI MAURO NERI - ILLUSTRAZIONI DI FULBER
Pasticcia impiegò una settimana intera a preparare le sue “Olimpiadi Spauracchie”. Facendosi aiutare dagli spaventapulcini della scuola materna, preparò tre grandi striscioni. Su uno fece scrivere bello grande “Partenza”; sull’altro “Arrivo” e sul terzo “PREMIAZZIONI”. Sì, d’accordo: “premiazioni” va scritto con una zeta sola, ma gli spaventapulcini sono piccoli e sanno a malapena leggere e scrivere! Si mise d’accordo con Casoletta, che preparò un’infornata di dolci che sarebbero stati distribuiti a tutti i partecipanti, mentre Còntolo, a nome della Cassa Rurale del Villaggio, regalò tre belle medaglie: una d’oro per il vincitore, una d’argento per il secondo arrivato e una di bronzo per il terzo. Infine Pasticcia preparò cento locandine, che gli spaventapulcini incollarono su tutte le porte del Villaggio degli Spaventapasseri. Iscrivetevi alle prime OLIMPIADI SPAURACCHIE! Lunedì prossimo vi aspettiamo tutti in montagna per partecipare alla gara di discesa con gli sci. Medaglie per i vincitori e premi per tutti! Vi aspettiamo numerosi! Be’, l’avreste mai detto? Quella settimana tutti lasciarono perdere i boccoli dei capelli, i maglioncini nuovi da provare, i vasetti di marmellata e tutte le altre scuse che s’erano inventati e si misero
con grande impegno per prepararsi a far bella figura alle prime Olimpiadi Spauracchie. Posticcio organizzò corsi serali di pre-sciistica, per muoversi un po’ ed evitar così di farsi male cadendo. Empedocle tornò dalla Grande Città in Valle portando in spalla il suo vecchio sci che s’era fatto restituire dal ”Museo dello sciatore antico”. Quantobasta prese il suo dal retrobottega – pensate un po’: lo usava ormai come appendiabiti per il suo bel camice bianco da lavoro! – e lo lisciò ben bene con una pezza usando tutti i tipi di oli e di grassi che aveva in farmacia. Candeloro, che lo sci proprio non lo aveva mai avuto – andò nel boschetto sotto al Villaggio e se ne fabbricò uno nuovo di zecca usando del legno di ciliegio stagionato. RossoVerdeGiallo si propose a Posticcia come giudice di gara e per due ore al giorno fece le prove di fischio col suo bel fischietto. Lingualunga, Pagliafresca e Guardostorto be’, loro si chiusero nella cantina di Palosghembo e riemersero solo la domenica mattina, portandosi dietro una misteriosa cassa di legno chiusa ermeticamente. Fu una gran bella gita, ve lo assicuro. Una Olimpiade coi fiocchi e con tutto quello che ci vuole per far bella figura: i numeri di gara da mettere sul maglione o sulla tuta da sci con quattro spillini; l’ordine di partenza (primo a partire lo spaventapasseri più leggero, naturlamente Bellondina; ultimo a scendere
quello più pesante... cioè Paciocco!); Abbecedario, con un gran megafono davanti alla bocca s’improvvisò telecronista, mentre Casoletta distribuiva a tutti gli amici fette di torta e Tisana la Dolce provvedeva a tener tutti belli caldi con tazze di tè bollente. Fu una gara lunga e appassionante, con Dindondolo che ordinava la partenza al suono di una campana; Passion di Fiaba che prendeva i tempi con il suo vecchio orologio cipollone e RossoVerdeGiallo che controllava la regolarità della gara al suon del suo fischietto. Il tifo fu veramente sfrenato, specie quando scese Gellindo Ghiandedoro che, pensando d’essere ancora in letargo, dormì della grossa per tutta la gara e non si fermò neppure dopo il traguardo: continuò a sciare finché giunse al Bosco delle Venti Querce, dove inciampò in una radice e volò diretto diretto attraverso la finestra aperta nella sua tana, a dormire sotto le coperte e con gli sci ai piedi! Al momento della premiazione, bisognò stilare una classifica. La giuria stette in riunione per più di un’ora, durante la quale gli Spaventapulcini presero gli sci dei grandi e si divertirono a slittare su e giù per una collinetta lì vicino. Poi, sul far della sera... – Adesso procediamo a premiare i tre vincitori – strillò felice e contenta Pasticcia, nella sua bella tuta gialla e azzurra. – Voglio qui vicino a me Còntolo per la consegna delle medaglie... Poi Abbecedario afferrò il megafono e...
– Vince la medaglia di bronzo per essere arrivato terzo... Candeloro... lo spaventapasseri Candeloro! Una piccola cascata di applausi accolse l’annuncio del terzo arrivato. Ma la cascata si trasformò in temporale, quando Abbecedario diede l’annuncio della medaglia d’argento... – Secondo classificato... Empedocle, la vittoria dell’esperienza! Il temporale divenne una tempesta, quando venne proclamato finalmente il vincitore... – Primo classificato e medaglia d’oro per le prime “Olimpiadi Spauracchie”... Quantobasta! ...e la tempesta si fece uragano, quando Còntolo si fece prestare il megafono da Abbecedario e... – Rimane ancora una quarta medaglia, da consegnare... Tutti si guardarono sbalorditi: ma come, non erano tre, le medaglie per i primi tre classificati? Quella d’oro per il primo, d’argento per il secondo e di bronzo per il terzo... – ...La Cassa Rurale del Villaggio degli Spaventapasseri – continuò Còntolo, – vuole consegnare una medaglia, anch’essa d’oro ma questa volta in nome dell’amicizia... alla nostra amica Pasticcia, perché senza di lei oggi non avremmo avuto una giornata così bella e divertente! Era ormai quasi notte: Lingualunga, Pagliafresca e Guardostorto afferrarono la loro misteriosa cassa di legno, la aprirono e con cura e molta, molta attenzione piantarono nella neve una
serie infinita di minuscoli razzetti. Non erano petardi, quelli, ma solo una serie di piccole molle che, lasciate libere, “sparavano” verso il cielo mille e mille stelline di carta crespa colorata che... Frusshhh... Frusshhh... Frusshhh... ...esplodevano allegre in tanti fiori gialli, rossi, verdi e azzurri...
Frusshhh... Frusshhh... Frusshhh... È vero, scusatemi! M’ero dimenticato di dirvi che il giorno delle “Olimpiadi Spauracchie” era il 31 dicembre, era l’ultimo giorno dell’anno e i nostri amici Spaventapasseri ne approfittarono per farsi gli auguri e per festeggiare tutti assieme l’arrivo dell’Anno Nuovo! Frusshhh... Frusshhh... Frusshhh...
Buon 2019 a tutti gli amici di Gellindo Ghiandedoro!