L ’economia raccontata ai bambini
Gellindo Ghiandedoro e la quercia... generosa!
3 - La vera cassaforte I RACCONTI DEL BOSCO DELLE VENTI QUERCE - FIABA DI MAURO NERI - ILLUSTRAZIONI DI FULBER
La vera cassaforte – Non voglio cantar vittoria prima del tempo – disse Bellondina a Candeloro, – ma secondo me Gellindo è guarito e forse è arrivato il momento di passare alla fase due del nostro piano! – D’accordo – convenne Candeloro, – allora vorrà dire che da questa sera Gellindo comincerà a ritrovare le cose che ci sono state… ehm… “rubate”i! E infatti… – Ecco qui il fischietto di Rosso-Giallo-Verde! – urlò felice lo scoiattolo, che recuperò la refurtiva appesa al lampione della piazzetta centrale del Villaggio. – Fiuuuu… Fiuuuuu… Grazie, Gellindo… Fiuuuu… Fiuuuuu… – cominciò a fischiettare il vigile urbano saltellando di gioia. Anche se era stata tutta una recita a fin di bene, gli era mancato molto, il suo adorato fischietto! Al mattino seguente: – Ma ditemi voi se la pipa di Pagliafresca doveva finire incastrata sotto l’asse da lavare! – esclamò lo scoiattolo, dopo aver esaminato in lungo e in largo e con la lente di ingrandimento la fontana alla quale gli spaventapasseri andavano a lavare i panni. – Oh che bello, hai recuperato la mia pipa! – si mise a urlare Paglia-fresca. – Non so se ce l’avrei fatta ad aspettare il prossimo compleanno, per vedere se qualcuno me ne regalava un’altra… vero Gellindo? – Toh, ma guarda dove hanno nascosto il latte e il formaggio di Casoletta! Li hanno messi sotto la paglia del suo fienile!
– Ci avrei scommesso che alla fine avresti risolto il mistero, Gellindo! – si complimentò Casoletta, offrendogli come ringraziamento un buon bicchiere di latte fresco. Uno dopo l’altro, Gellindo ritrovò le campane di Din Dòndolo… – Donnnn… Dinnnn… Dannnn… – riprese l’allegro scampanìo dal campanile del Villaggio. …i libri e i quaderni di Abbecedario… – Sei un genio, Gellindo: dovresti aprire un’agenzia investigativa! – si congratulò lo spaventapasseri-maestro… …i dolcetti di Mangia-torte… – Venite, venite tutti quanti a festeggiare la bravura dell’investigatore più bravo della valle! – strillò la spaventapasseri che amava cucinare pasticcini e biscotti. …il bilancino di Quanto-basta… – Non sai quanto sia contento di riavere tra le mani la mia bilancia! Per un farmacista è lo strumento più importante fra tutti, sai Gellindo? Alla fine, l’unica a non riavere indietro il “maltolto” fu proprio Bellondina. – Mi sai dire perché fra tutti i regali che vi sono stati rubati, solo il tuo fiore non è saltato fuori? – chiese Gellindo, che aveva cominciato a sospettare qualcosa, vedendo quei sorrisini strani, quelle paroline sussurrate nelle orecchie, quei colpetti di gomito ai fianchi… – Fa niente, mio caro – rispose la spaventapasseri arrossendo. – Vedrai che prima o poi troverai anche il mio fiore… – Ascolta bene, Bellondina: io sento puzza di bruciato, sotto a tutta questa storia di ladri invisibili e di refurtive che
riappaiono come per magia. Me la vuoi spiegare tu? Bellondina abbassò gli occhi a terra e cominciò a stringersi le mani di legno. – Ecco, a dire il vero… – cominciò a dire. – A dire il vero – intervenne Abbecedario, – è stata un’idea mia. – Quale idea? – Quella di raccontarti che qualcuno ci aveva derubati tutti, ognuno della cosa più preziosa che possedeva. – E perché, poi? – Ti vedevamo, anzi, Bellondina e Candeloro ti vedevano troppo preoccupato dietro al tuo tesoretto, a quelle ghiande d’oro che ti stanno rovinando la vita. Ti ricordi quanti buchi per terra hai scavato? E quanti nascondigli hai cercato a destra e a sinistra per il Bosco delle Venti Querce? Per poi rintanarti solo e triste nel magazzino “Quattro” senz’aria e senza luce… Non sarà mica vita, quella! E allora… “Chiodo-schiaccia-chiodo”: ti abbiamo distratto dalla tua ossessione, chiedendoti di aiutare i tuoi amici a ritrovare la serenità. E tu? – E io mi sono dimenticato delle mie nove ghiande d’oro! – mormorò Gellindo, guardando gli amici spaventapasseri uno a uno negli occhi. – Siete stati grandi, tutti quanti! Mi avete fatto capire qual è la cosa più importante nella vita: aiutare i propri amici quando sono in difficoltà! Io l’ho fatto: vi ho aiutati, ma in realtà mi sono aiutato da solo a ritrovare il valore dell’amicizia e la voglia di vivere! Adesso però chiedo a voi di risolvere il mio problema… – Quale problema?
– Ma come, quale problema: e adesso che cosa ne faccio, delle mie ghiande d’oro? Gli Spaventapasseri si guardarono l’un l’altro, cercando a forza di trattenere una risata di sberleffo. Solo Abbecedario rimase serio e… – Per questo problema rivolgiti a Cóntolo, lo spaventapasseri-direttore della nostra Cassa rurale! Venne allora avanti Cóntolo, uno spaventapasseri con un paio di grossi occhiali sul naso, i capelli bianchi a corona del cranio pelato e le mezzemaniche per tener pulita la camicia bianca. – Se vuoi mettere al sicuro il tuo tesoretto, – cominciò a dire il direttore della Cassa rurale del Villaggio degli Spaventapasseri, – trasforma le ghiande d’oro in danaro contante e poi porta il gruzzoletto da me. Potrai diventare socio della nostra banca e poi apriremo un conto a tuo nome. Pensa un po’: “Conto Risparmiolandia”, si chiama! La Cassa rurale terrà i tuoi soldini assieme a quelli di tutti gli altri spaventapasseri e li userà prestandoli ad esempio a chi ne avrà bisogno. Tu, invece, potrai prelevarli quando vorrai, un po’ alla volta, secondo le tue necessità… – E digli anche dell’interesse! – suggerì Lingua-lunga. – Già, è vero: ogni anno la Cassa rurale aggiungerà ai soldini del tuo conto un altro po’ di soldini guadagnati utilizzando il tuo denaro… – E la ghianda d’oro della prossima estate? – Anche quella, trasformata in soldi, andrà a finire sul tuo conto, e così ogni
anno da oggi in poi. In questo modo tu potrai dormire sonni tranquilli e occuparti delle cose che ti piacciono di più! – Cóntolo, sei un genio! – esclamò lo scoiattolo. – Corro subito a casa e poi scendo giù, alla grande città in valle. Ci vediamo domattina alla banca, d’accor-
do? Chi mi accompagna? Secondo voi, quali spaventapasseri si fecero avanti per primi? Ma sì, proprio loro due: Bellondina e Candeloro, gli amici per la pelle di Gellindo Ghiandedoro!
FINE