Sparmi e... Risparmi
1. Sono rimasti tutti... senza parole! I RACCONTI DEL BOSCO DELLE VENTI QUERCE - FIABA DI MAURO NERI - ILLUSTRAZIONI DI FULBER
Tutto ebbe inizio, all’improvviso e in modo inatteso, una tiepida mattina di metà ottobre, quando Gellindo Ghiandedoro scese al Villaggio come tutti i giorni per andar a far visita a Casoletta. Lo scoiattolo risparmioso capì subito che qualcosa non andava per il verso giusto quando, messa zampa nella CIOCCOLATERIA, venne accolto da un silenzio irreale e profondo. – Ehi, c’è nessuno? – strillò Gellindo sedendosi al suo tavolo preferito. – Casoletta, sono arrivato! Un fruscio leggero leggero gli fece girare la testa e dal retrobottega uscì l’amica spaventapasseri seria in volto e con un dito sulle labbra: – SSSSHHH! Ghiandedoro si stupì di quell’accoglienza strana: di solito Casoletta gli veniva incontro sorridente e sempre piena di novità e di pettegolezzi da raccontargli... Quella volta, invece... SSSSHHH!... e basta! – È successo qualcosa, Casoletta? La spauracchia fece cenno di sì col capo, ma non aprì bocca. – E si può sapere che cosa t’è capitato? L’altra alzò le spalle e allargò le braccia a significare... “Che vuoi che ti dica!” In quel momento... DLING! DLONG!... la porta della CIOCCOLATERIA si spalancò e fece il suo ingresso Maestro Abbecedario, che sorrise a Ghiandedoro, strizzò l’occhio a Casoletta e andò a sedersi al tavolo vicino alla finestra. – Ciao, Abbecedario – fece Gellindo, sperando di averne risposta. L’altro
allora si girò a guardarlo, gli sorrise, si tolse il capello e con un breve inchino lo salutò. Ma non spiccicò parola! E il cuoricino dello scoiattolo venne quasi soffocato da brutti presentimenti: a sua insaputa era successo qualcosa di strano e di curioso, ma nessuno riusciva a dirgli che cosa fosse! – State a sentire, amici – disse allora Gellindo, – c’è forse qualcuno che vi minaccia? Che vi ha promesso di farvi del male, se voi parlate? I due scrollarono il capo per fargli capire che no, nessuno li minacciava, e tornarono ognuno alle proprie occupazioni: Casoletta preparò una tazza di cioccolata calda per Abbecedario e Abbecedario prese “LA GAZZETTA DEL VILLAGGIO” e cominciò a leggere la pagina di sport. E fu a quel punto che Gellindo cominciò a capire! Tutta l’ultima pagina della GAZZETTA era occupata da una pubblicità che declamava:
...SPARMI E RISPARMI!!! Alla prossima “Festa del Risparmio di Risparmiolandia” RICCHI E FAVOLOSI PREMI a tutti coloro che faranno IL RISPARMIO PIÙ STRANO IL RISPARMIO PIÙ ORIGINALE IL RISPARMIO PIÙ BIZZARRO! ATTENZIONE: possono partecipare solo gli Spaventapasseri!!! – Scusate amici – fece allora lo scoiattolo, – il vostro mutismo è forse legato alla Festa del Risparmio di Ri-
sparmiolandia di cui parla la GAZZETTA? Casoletta e Abbecedario ripresero vita all’improvviso, sorrisero e con la testa fecero cenno che sì, le due cose erano collegate! – E non potete dirmelo a voce? Le teste si girarono a destra e poi a sinistra decise... NOOO! – D’accordo, non potete... ma perché? Le spalle si alzarono impotenti... – Devo arrivarci da solo, vero? Le teste si mossero su e giù con decisione... SÌÌÌ! DLING! DLONG! Arrivò anche Bellondina: entrò in Cioccolateria con un leggero passo di
danza, piroettò fra i tavoli, sfiorò con una mano la coda di Gellindo e poi la bombetta di Maestro Abbecedario e si fermò allegra e sorridente davanti a Casoletta. Poi... poi avvenne una cosa stranissima! La bella spauracchia vestita da fatina fece un breve inchino e quindi mimò con le mani l’atto di prendere il bricco del latte caldo, di riempirsi un bicchiere, di aggiungervi una zolletta di zucchero e di mescolare a lungo il latte per poi di berlo in un fiato solo! Insomma... “Per favore, voglio del latte dolce e caldo!” E finalmente Gellindo Ghiandedoro capì quel che era successo! DLING! DLONG! Prima di capirlo anche noi, però, andiamo a vedere chi è il nuovo arrivato... UUUHHH! È Fra’ Vesuvio, lo spauracchio napoletano sempre allegro e chiacchierone! Vediamo allora come se la cava a parlar coi gesti! Vesuvio si sedette accanto a Maestro Abbecedario, si girò verso Casoletta e gli fece un semplice cenno come a dire: “Voglio anch’io quel che sta bevendo il Maestro!” La spauracchia si mosse all’istante, preparò una bella tazza di cioccolato denso e dolce e la porse al nuovo arrivato. – Adesso ho capito! – esclamò a quel punto Gellindo alzandosi in piedi. – Voi volete partecipare a “...SPARMI E RISPARMI!”, la grande Festa del Risparmio di Risparmiolandia, vero? Casoletta applaudì felice. Abbecedario fece cenno di sì col capo, lento e compiaciuto. Bellondina appoggiò il bicchiere di
latte caldo e fece un passo di danza felice e allegra! Fra’ Vesuvio, per parte sua... – HAI INDOVINATO! – esclamò sovrappensiero, per poi portarsi subito la mano alla bocca, arrossire di vergogna e guardarsi in giro costernato e pentito. SSSHHH! fece Casoletta con gli occhi arrabbiati. SSSHHH! aggiunse Abbecedario battendo la mano sul piano del tavolo. SSSHHH! sussurrò Bellondina con un broncio affettuoso. – Insomma, state partecipando a “... SPARMI E RISPARMI!” facendo una forma di risparmio originale e bislacca e quindi avete deciso di risparmiare... LE PAROLE! SÌÌÌ! fecero tutti e quattro scuotendo le teste su e giù. – E a questo gioco partecipano tutti tutti tutti gli spauracchi del Villaggio? CERTOOO! fecero capire i quattro senza aprir bocca – E in tal modo siete sicuri di vincere il primo premio, vero? – COME NO! VINCEREMO AL MILLE PER CENTO... – strillò ancora Fra’ Vesuvio, al quale gli altri tre chiusero subito la bocca. Come idea non era male, dovette convenire Gellindo. Risparmiar sulle parole significa parlare meno a vanvera, aprir bocca solo quando c’è qualcosa di interessante da comunicare, vuol dire evitare le chiacchiere inutili e che servono solo per riempire gli spazi silenziosi e vuoti della vita! Però... – Mi sa, però, che restare tutti in silenzio per giorni e giorni è anche un
po’ pericoloso, vero? – disse Gellindo. E PERCHÉ? chiesero i quattro usando i gesti. – Come fanno gli spaventapulcini ad imparare a leggere, a scrivere e a pensare, se il loro maestro rimane sempre muto? Abbecedario aprì bocca per parlare, ma poi la richiuse e abbassò gli occhi. – E vi immaginate la complicazione di venire in CIOCCOLATERIA tutte le mattine e di dover mimare qualcosa che non sia la solita cioccolata? ...Vorrei tre pasticcini con la panna fresca e le ciliege in conserva, assieme a una tazza di tè alla menta con tre cucchiaini di zucchero! Provate, forza! Casoletta sorrise, tentò di mimare l’ordine, ma arrivata alla panna fresca dovette desistere: come si faceva a mimare la panna fresca? – E tu, Bellondina, che sei così preziosa per i consigli che sai dare a tutti? Come farai ad aiutare gli amici, se non potrai più parlare? Prova a dire, senza aprir bocca... “Io, se fossi in te, andrei a casa e parlerei a tuo figlio, cercando di fargli capire che ha sbagliato ad arrabbiarsi con Lingualunga!” Su, dai! Bellondina ci pensò su un po’, poi scrollò la testa e... – Non ci riesco, non ne sono capace! – disse, scandendo ben bene ogni parola. – E tu, Fra’ Vesuvio, come fai a restar zitto e muto? Noi non vediamo l’ora d’incontrarti per avere da te l’ultima battuta, l’ultima storiella, l’ultima barzelletta... Sei la nostra allegria, insomma, ma se decidi di non parlar più, questa gioia si spegne e restiamo tutti
tristi e soli! Vesuvio provò, in cuor suo, a mimare l’ultima barzelletta che aveva da raccontare... “Sai qual è il colmo per un subacqueo?... Perdersi in un bicchier d’acqua!”... ma proprio non ci riuscì e si sedette sconfitto e costernato. – Tieni proprio ragione, Gellindo – mormorò lo spauracchio napoletano, – come sempre, del resto. No ragazzi – continuò rivolto agli amici, – il risparmio di parole non ci farà andar lontani... Qui dobbiamo cercar qualcosa d’altro! Non aveva nemmeno finito di parlare, che Abbecedario balzò in piedi, si tolse la bombetta e la gettò in aria...
– HO TROVATO! – Hai trovato che cosa? – chiese Casoletta. – Ho trovato qualcos’altro da risparmiare! – E che cos’è? – domandò lo scoiattolo. Abbecedario rimase un istante in silenzio, dopo di che guardò Gellindo e gli lanciò un sorriso: – Purtroppo la gara di risparmio è riservata solo agli Spaventapasseri, amico mio... Quando te ne sarai uscito dalla Cioccolateria, i miei amici sapranno quel che ho pensato! (continua - 1)