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DALLA PALESTRA ALLE OBSTACLE RACE: SCOPRI COME menshealth.it

Luglio-Agosto 2019

ROSS EDGLEY

157 GIORNI DI NUOTO IN MARE APERTO CONTRO LE ONDE E LE CORRENTI VACANZE

ANIMAL FLOW LA TUA FORZA IN MOVIMENTO RINGIOVANIRE CON IL LIFTING quando, come e perché

ESTATE DA WORKOUT Meno attrezzi, meno scuse, più muscoli

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CRUNCH vs PLANK

AVVENTURE DA PROVARE UNA VOLTA NELLA VITA

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Quali servono davvero: tutta la verità # 3,50 IN ITALIA - MENSILE ISSN 1590-3575

P.I. 15/07/2019

NUMERO 208

PROVA CAMPEGGIO: IN TENDA CON LEI O DA SOLO CON GLI AMICI?

Quale ti fa diventare più forte?


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FEATURES 54 ESTATE DA WORKOUT Niente scuse per il tuo allenamento in spiaggia: tre sessioni hard con acqua, sabbia e qualche scalino.

62 SARA CARDIN La karateka italiana è nata per combattere e oggi è pronta per il debutto della sua disciplina alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.

66 VACANZE AVVENTUROSE 50 destinazioni e altrettante esperienze da provare almeno una volta nella vita.

76 INSALATE GOLOSE

SE ALLENI FORZA E RESISTENZA INSIEME, DILUISCI LA TUA CAPACITÀ DI ADATTARTI ROSS EDGLEY, p. 22

Goditi i benefici dei cibi sani (e anche golosi) con cinque ricette per insalate fresche e sfiziose.

82 PASSIONI YAMAHA Motori e musica sono le due passioni del brand Yamaha che ha aperto le porte della sua sede italiana a Gerno di Lesmo.

94 LE ISOLE DI TAHITI Un piccolo paradiso terrestre circondato dalle acque calme e trasparenti del Pacifico: natura, tradizioni e tanto surf. FOTOGRAFIA DI TOM WATKINS

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CAMPING EXPERIENCE Se desideri ritrovare il contatto con la natura e vivere outdoor 24 ore su 24 non c’è migliore esperienza del campeggio: segui i consigli di MH per le tue vacanze in tenda con gli amici o la ragazza. (p. 86)

LIFE 31 Come organizzare la tua vacanza con gli amici.

36 Quali integratori sono davvero utili?

37 Orvieto, città di vini. 38 I consigli del medico per prevenire il cancro.

40 Summer fashion: viaggiare con stile.

44 Ringiovanire con il lifting moderno.

MIND 49 Come gestire la rabbia quando sei al volante.

52 Scopri perché hai sempre fame.

53 Allenarsi all’aperto fa bene a corpo e mente.

PLUS 102 Sicurezza in auto e bici elettriche.

106 Passione trail running. 108 The Bicycle Rise. 110 Simone Rugiati e il

MH WORLD

BODY

19 Ecco quali rischi corri

Piatto della Felicità.

quando vai in vacanza.

08 Aristide Barraud,

15 Supera le tue paure

112 Allenamento in giro

ex rugbista francese, racconta la sua nuova vita dopo gli attentati di Parigi.

durante l’allenamento e sarai pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo in gara.

22 Fai il nostro test per

per il mondo.

sapere gli effetti dello zucchero sul tuo fisico.

116 Giochiamo alle corse. 118 Da leggere: ghiaccio,

10 Consigli per fare

18 Crunch o plank? Quale

hiking in sicurezza, come dormire in modo sano e cosa è giusto condividere con la tua ragazza.

esercizio ti permette di ottenere più risultati e più in fretta: scopri il verdetto degli esperti di MH.

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forza con Animal Flow.

26 Una banda elastica e 15 minuti per mantenere il tuo fisico al top.

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+ 120 Post Scriptum: I film

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Tabella Nutrizionale Energia 343 kcal Proteine 13,3 g Carboidrati 48,2 g Calcio 465 mg Fosforo 280 mg Potassio 70,6 mg Magnesio 19 mg

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Composizione Amminoacidica Acido glutamico 3015 mg Prolina 1780 mg Leucina 1440 mg Lisina 1230 mg Acido Aspartico 1130 mg Serina 930 mg Tirosina 875 mg Fenilalanina 805 mg Valina 680 mg Isoleucina 640 mg Treonina 550 mg Metionina 515 mg Alanina 470 mg Istidina 460 mg Arginina 405 mg Glicina 350 mg Triptofano 160 mg Cisteina 100 mg


Piero Bacchetti Direttore Responsabile EDITORIAL Giuliano Donati Editor Elisabetta Brivio Editorial Assistant Flavia Vimercati Translation Manager Aristide Barraud, Dott. Paolo Santanchè Special Contributors Dino Bonelli, Daniele Cernilli, Max Grassi, Ottavio Mantovani, Dario Marchini, Cristina Piccinotti Contributors ART Joseph Heroun Consulting Design Director Haley Kluge Designer FOTOGRAFIE Giacomo Fortunato, Michael Hedge, Sean Laurenz, Louisa Parry, Tom Watkins, Fotolia, Getty Images SERVIZIO GRAFICO Sabrina Brambilla, Maria Celico, Patrizia Civati, Vincenzo Palmieri, Tamara Viganò, Barbara Zaltieri DIRETTORE DI PRODUZIONE Paolo Cionti COORDINAMENTO TECNICO Alberto Origgi, Lorenzo Pucci

STAMPA TIBER spa - VIA DELLA VOLTA, 179 25124 BRESCIA - DISTRIBUTORE PER L’ITALIA SO.DI.P. via Bettola,18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Tel. 02-660301 - DISTRIBUTORE PER L’ESTERO SO.DI.P. SPA - via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Tel. 02-66030400 - Fax 02-66030269 - e-mail: sies@siesnet.it - Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, LO/ MI. Registrazione del Tribunale di Milano n. 289 del 12/04/2000

EDISPORT EDITORIALE SRL Via Don Luigi Sturzo, 7 - 20016 Pero (MI) Tel. +39.02.380851 - Fax +39.02.38010393 www.edisport.it

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Presidente PIERO BACCHETTI

© Copyright 2019 Edisport Editoriale S.r.l. - Milano. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. © 2018 Rodale Inc. Tutti i diritti riservati. Pubblicato su Licenza di Rodale Inc. La riproduzione in qualsiasi modo, in qualsiasi lingua, per intero o in parte, è proibita senza preventivo permesso scritto.

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c COMEDI S.R.L. via Don Luigi Sturzo 7 - 20016 Pero (MI) tel. 02-38085297 - fax 02-38010393 E-mail: info@comedi.it - Internet: comedi.it

Inside

BUONE VACANZE Da quanto tempo non fai una vacanza da solo con gli amici? Ti sembra impossibile? Forse, ma come tutte le cose difficili, se provi e se fai i passi giusti uno per volta ti ritroverai prima di quando pensi on the road proprio con i tuoi migliori amici. Divertimento assicurato: scopri come fare con i consigli che trovi su questo numero. Senza nulla togliere alla vacanza con lei o tutta la famiglia. Magari in tenda e in questo caso non solo per risparmiare ma soprattutto per provare una vacanza diversa, salutare ed ecologica al 100 percento. Ma le vacanze non 4

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sono solo svago: ci si può allenare comunque o puoi decidere di dedicarle alla tua grande impresa. In questo numero un certo Ross Edgley ha fatto il giro della sua isola a nuoto, la Gran Bretagna! Ma tu puoi provare con un’isola più piccola. Oppure puoi provare almeno una delle 50 avventure più adrenaliniche del mondo: qui le trovi tutte, con pregi e difficoltà. A te la scelta e a te soprattutto il divertimento! Che alla fine è quello che ci rende bella la vita e che ci fa scoprire ogni giorno cose nuove, pagina dopo pagina. Buona lettura!

HEARST MAGAZINES INTERNATIONAL SVP/Managing Director Asia Pacific&Russia Simon Horne Director of International Licensing and Business Development Richard Bean SVP/Editorial&brand director Kim St. Clair Bodden deputy brands director Chloe O’Brien executive director, content services Shelley Meeks

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RIFUGIO” Rifugiati nella tua vera oasi a Milano. Įâų© |"•ì© ââ" "âÈ Þì|"u Þą̂" ̨" ÞõÈÈ |" LIF" "â Þų̨̈̅ " ̨"u ©ų Þ "È Þâ ©]Œ " ̋"âu ÈÞ̨"ŒÛ âÈ Þ̨ ©̅]"õ©̨u]" ̨"FâÈÞ̨]" Harbour Club. Diventa socio e ad Agosto sarai nostro ospite*

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Summer time LEGGI E ISPIRATI ALLE PAROLE DELL'EX RUGBISTA ARISTIDE BARRAUD (P. 8): VAI IN VACANZA MA NON PERDERE DI VISTA I TUOI OBIETTIVI

SCOPERTE E CONSIGLI DAL MONDO PER SEMPLIFICARE LA VITA E RENDERLA MIGLIORE

Il campione Barraud ha saputo ricominciare una nuova vita con la stessa determinazione e lo stesso impegno che aveva sul campo. Per le tue vacanze fatti ispirare da lui: scegli il workout giusto per te, che sia partecipare finalmente a una obstacle race (p. 15), migliorare la tua mobilità (p. 24) o allenarti all'aria aperta (p. 53). Anche in questo mese speciale avrai mille opportunità: scegli quella giusta per te.

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Aristide Louis Félix Barraud

Vivo grazie allo sport EX GIOCATORE DI RUGBY DI LIVELLO MONDIALE, FRANCESE CLASSE 1989, ARISTIDE IL 13 NOVEMBRE DEL 2015 A PARIGI SI È RITROVATO “NEL MOMENTO E NEL LUOGO SBAGLIATO”: IN QUELLA SERA, DURANTE GLI ATTENTATI, È STATO COLPITO DA NUMEROSI PROIETTILI CHE SEMBRAVANO CONDANNARLO A MORTE. INVECE È SOPRAVVISSUTO. GRAZIE AL RUGBY E ALLA SUA PASSIONE PER LO SPORT

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Sono cresciuto nella periferia di Parigi dove i problemi sociali erano all’ordine del giorno. Ho scoperto il rugby a scuola e appena ho iniziato a giocare ho capito che sarebbe diventato la mia vita. Sono sempre stato una persona decisa in tutto quello che facevo: ogni volta che mi ponevo un obiettivo lavoravo senza tregua per raggiungerlo. Uscivo raramente dopo la scuola perché preferivo studiare o allenarmi. Oggi mi ritengo soddisfatto della mia carriera: da 15 a 19 anni sono stato tra i migliori giocatori di rugby e ho militato nella nazionale francese partecipando al Sei Nazioni Under 18, 19, 20 e al Mondiale in Giappone nel 2009. Con il rugby professionistico ho conosciuto un mondo che faceva per me fatto di esigenza, rigore e obiettivi altissimi. Però a livello umano e di comunicazione tra compagni non mi sentivo bene e ho deciso di proseguire con gli studi perché mi sono subito accorto che l’equilibrio tra il rugby e la vita vera era troppo sbilanciato e avevo bisogno anche di alimentare la mia mente e di conoscere altri mondi oltre a quello del rugby. In un anno si giocano circa 30 partite, si viaggia molto e durante ogni partita si rischia di farsi molto male. E la mia scelta di proseguire con gli studi non ha giovato alla mia carriera sportiva: ho perso alcune importanti occasioni e per questo motivo mi sono ritrovato a giocare in Italia in seconda divisione. Sentivo però che questo cambiamento era necessario e in Italia sono stato bene: fino al 2015 giocavo in prima divisione nel Mogliano Rugby e la squadra andava alla grande. Poi purtroppo mi sono ritrovato nel momento e nel luogo sbagliato. Il 13 novembre del 2015, mentre ero a Parigi sono rimasto coinvolto negli attentati vicino al Bataclan, dove sono stato colpito da numerosi proiettili. Sarei dovuto morire poco dopo quella sera e invece sono sopravvissuto proprio grazie al rugby. Nel momento in cui sono stato ferito, infatti, il mio fisico era in grande forma: mi allenavo al massimo e più del necessario, anche durante i momenti di riposo. Fortunatamente poi sono sempre stato molto attento alla nutrizione: mia madre ha avuto un cancro quando avevo tredici anni e in famiglia abbiamo cercato tutti di cambiare e migliorare le nostre abitudini alimentari. Quando poi mi sono trasferito in Italia ho scoperto un nuovo modo di mangiare e di vivere molto più sano rispetto alla Francia.

FOTO DI ALFIO GUARISE

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La mia vita da rugbista mi ha quindi salvato la vita: sarei dovuto restare in ospedale più di sei mesi ma io volevo tornare dalla mia squadra per diventare il migliore marcatore del campionato. Non volevo mancare alle prossime partite: sentivo che il mio posto era in campo con i miei compagni e non in un letto di ospedale e non riuscivo a rendermi conto di quello che mi era successo. Per poter tornare a casa in fretta ho cercato subito di tornare a camminare con le stampelle e di togliere tutti i drenaggi che avevo in alcune zone del corpo: ho cominciato a lavorare per riuscirci e dopo soli 12 giorni sono tornato a casa. A ripensarci oggi sono stato un pazzo. Ma l’unica cosa che avevo in testa era tornare a giocare a rugby. Uno dei proiettili mi aveva distrutto la caviglia e ancora oggi ho più di 100 schegge nel corpo. I medici non pensavano che sarei tornato a camminare ma ho avuto fin da subito la forza mentale di reagire e di combattere per cambiare la mia condizione. Un’altra grande fortuna che mi ha permesso di recuperare così bene è stata la forza collettiva della squadra, che mi ha sempre sostenuto e non mi ha mai lasciato solo: per sei lunghi mesi ho avuto la caviglia ingessata e svolgevo regolarmente le sedute di fisioterapia e proprio grazie alla mia ottima forma fisica e alla mia tenacia sono tornato a camminare e poi a fare un push up e poi 5 addominali e giorno dopo giorno riuscivo sempre meglio a muovere la caviglia. Grazie all’aiuto della mia psicologa Marcella Bounous sono anche riuscito a “contenermi”, per evitare di fare tutto troppo in fretta: nel giro di un anno ho dovuto subire tre interventi e ogni volta dovevo recuperare la mia forma fisica e ricominciare tutto daccapo.

LA NUOVA VITA DI BARRAUD per me è sempre stato un mio bisogno wScrivere " il mio primo libro Mais ne sombre pas primario:

(“Mai mollare”) racconta la mia storia, un viaggio nella speranza e nella bellezza delle cose da conquistare giorno per giorno e ha avuto un buon successo in Francia. Adesso scrivere mi aiuta a elaborare la mia nuova vita e a sistemare il passato: ho appena terminato di scrivere il mio secondo libro e nella mia testa ha già preso corpo il terzo. A settembre sarò in Giappone in occasione dei prossimi Mondiali di rugby, dieci anni dopo il Mondiale vissuto da giocatore, in qualità di inviato per un importante quotidiano francese. Ma cercherò di scrivere anche di quello che accade fuori dal campo, della cultura giapponese e del suo rapporto con il gioco del rugby.

E non potevo permettermi di sbagliare perché un allenamento di troppo, un appoggio scorretto della caviglia o anche solo una birra non erano per me sostenibili: il mio fisico non avrebbe retto. Ancora oggi non ho completamente superato il trauma di quel 13 novembre ma nei giorni successivi sentivo un gran bisogno di vivere, percepivo l’euforia di essere vivo, la voglia di tornare in campo e di essere il giocatore che volevo essere. Poi piano piano è emersa la dura, durissima realtà: tutto quello per cui stavo lavorando era impossibile. Ci sono voluti due anni per accettare di essere stato ferito in modo irreparabile e che non sarei più tornato a giocare a rugby. Ora sto ritrovando lo sport da dilettante come puro piacere, per stare bene e per vivere in equilibrio: è ancora molto difficile perché ci sono alcune settimane in cui mi sento in grande forma mentre in altre non riesco a reagire. Sto imparando ancora oggi a capire il mio fisico. E soprattutto sto imparando gior-

no per giorno a non mollare mai, per non avere rimpianti: quello che mi è successo non sono stato io a volerlo e non posso farci niente. Però ho creato io tutto quello che è arrivato prima e dopo e ne sono felice. Sono orgoglioso di essere un uomo di sport e come tale mi sento di avere una grande responsabilità nei confronti degli altri, che potrebbero essere ispirati dalla mia storia: non è facile per me raccontarla, non lo faccio spesso, ma mi auguro che possa comunicare a tutti i valori positivi che mi hanno portato a questo nuovo punto di partenza. Il piacere della lotta e della fatica condivisa è uno dei valori che mi ha insegnato il rugby e che costantemente mi ha accompagnato durante il percorso di recupero. Come lo sono la determinazione a superare i momenti più difficili e la consapevolezza di poter essere più forti se si è insieme agli altri. Queste sono le certezze che mi accompagnano sempre, anche oggi che la mia vita è diventata molto più individuale.

CHI È ARISTIDE LOUIS FÉLIX BARRAUD

FOTO DI NORMAN RINALDI /MCFIT

Nato in Francia, a Saint-Cloud, 17 marzo 1989, Aristide Louis è un ex rugbista francese il wcui "ruolo in carriera era quello di mediano d’apertura. Cresciuto a Châtenay-Malabry e,

successivamente, a Massy, in quest’ultima cittadina dell’Île-de-France ha iniziato a praticare rugby prima di passare, a 17 anni, allo Stade Français a Parigi. Ha studiato storia, tecniche ed estetiche del cinema alla Sorbona. Dopo aver vinto un Sei Nazioni e un campionato mondiale con la Francia U-20, Barraud arriva in Italia nel 2013 nei Lyons, formazione di Piacenza di serie A. È stato miglior marcatore del torneo 2014-15 con 235 punti nella stagione regolare. Durante gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 è stato colpito da vari proiettili che gli hanno procurato lesioni a un polmone, una caviglia e il tendine di Achille sinistro, oltre alla frattura di cinque costole. Rientrato dalla convalescenza ha tentato di tornare in campo ma le terapie affrontate per la guarigione si sono rivelate incompatibili con l’agonismo. Barraud ha annunciato così il ritiro dalle competizioni il 27 aprile 2017 a 28 anni da poco compiuti.

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WORLD

MI PIACE ALLENARMI ALL’APERTO E IN PARTICOLARE FARE HIKING. QUANDO RESTO FUORI PER TUTTO IL GIORNO DOVREI PORTARMI DIETRO UN KIT DEL PRONTO SOCCORSO? ALFREDO

L’hiking è una fantastica attività outdoor con un grande potenziale di divertimento e di relax. Ma anche un grande potenziale di infortuni. Il più grande rischio sono le cadute. Il terreno su cui vai a fare hiking può fare la diferenza ma anche se scegli itinerari sicuri è sempre meglio portare con te un kit di primo soccorso. Ecco che cosa non può mancare nel tuo kit:

Garza Utile per pulire le ferite e bloccare il sanguinamento.

Laccio emostatico tourniquet In caso di un sanguinamento importante è uno strumento essenziale. Ti impedisce di morire dissanguato.

IN PAUSA PRANZO NON HO MAI TEMPO DI ANDARE IN PALESTRA MA VORREI ALLENARE IN QUALCHE MODO ALMENO LE BRACCIA. CHE ESERCIZIO POSSO FARE?

Gli specialisti consigliano otto ore di sonno per notte. È importante quando vado a letto o mi basta dormire per quella quantità di ore? Davide

SAMUEL

Un esercizio che puoi fare dovunque, anche in pausa pranzo (ti basta una banda elastica da portare con te in borsa) è l’hammer curl. Mettiti in piedi a gambe leggermente divaricate su una banda elastica (A). Contrai il core e i glutei. Fai un curl portando l’elastico verso l’alto (B). Fermati quando i gomiti si trovano verticalmente sotto i polsi e contrai i bicipiti. Torna lentamente alla posizione iniziale. Questa è 1 ripetizione. Fanne 3 serie da 10-12 ogni giorno. UN CONSIGLIO: Quando fai il curl contrai i glutei. In questo modo eviti di “barare” usando i fianchi per fare il curl. 10 MENSHEALTH.IT

Purtroppo non lo puoi sapere adesso. Per lo meno non con assoluta certezza. Sicuramente la tua storia familiare (genitori e nonni) può aiutarti a capire quanto sei “portato” (la calvizie maschile è per l’80 per cento genetica) ma c’è anche una forte componente individuale difficile da prevedere. Il vecchio consiglio secondo cui più che al padre bisognava guardare al nonno materno e a quanti capelli aveva in testa non ha nessun fondamento scientifico. Gli unici segnali da tenere sotto controllo sono questi: se tra i 20 e 30 anni i tuoi capelli cominciano ad assottigliarsi e a diradarsi è molto probabile che diventerai calvo. Gli uomini con queste caratteristiche, infatti, perdono la metà dei capelli nel giro di due o tre anni. Per capire se rientri in quella categoria scatta un selfie e scattane altri con la stessa inquadratura a distanza di 3 mesi uno dall’altro. Se vedi differenze importanti puoi preoccuparti. Però prima vai da un dermatologo per escludere eventuali problemi medici legati alla perdita dei capelli, come la tiroide, la alopecia areata (una malattia autoimmune) e il telogen effluvium (una perdita di capelli di solito temporanea scatenata dallo stress). Controlla anche i livelli di ferro e vitamina D. Esclusi questi disturbi puoi solo cercare di rallentare la caduta dei capelli con prodotti topici come il minoxidil o orali come la finasteride.

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Che tu vada a dormire alle dieci o a mezzanotte non conta, l’importante è che l’ora sia sempre la stessa. Se l’ora in cui vai a dormire e ti svegli varia molto nel corso della settimana rischi di dormire male. Le abitudini di sonno irregolari, infatti, sballano l’orologio biologico e il risultato è che fai più fatica ad addormentarti, ti svegli più spesso durante la notte e non senti la sveglia al mattino. Se una sera vai a dormire più tardi del solito cerca di svegliarti sempre alla stessa ora la mattina dopo, così da ridurre al minimo le variazioni della tua routine.

BEN GOLDSTEIN (ESERCIZIO).

Benda in garza da 7 centimetri Si può usare per legare una frattura o per comprimere una lacerazione.

Sono giovane e pieno di capelli ma ho il terrore di diventare calvo. Come faccio a sapere se tra qualche anno rimarrò pelato? Giancarlo


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Naomi è pronta a rispondere a tutte le tue domande sulle donne e sul sesso.

Facendo sesso le è uscita qualche goccia di pipì. Che cosa vuol dire? Alessio Non c’è niente di cui preoccuparsi. È una questione anatomica. Durante il sesso il tuo pene potrebbe fare pressione sulla sua vescica. Inoltre il clitoride è vicinissimo all’uretra e certe volte questa vicinanza a noi donne provoca una sensazione come se ci scappasse la pipì. Di solito questa sensazione di fare pipì diventa un prodromo all’orgasmo, se ci rilassiamo. Ma se lei davvero dovesse andare in bagno la pressione in quella zona sicuramente non la aiuterebbe. Le donne dovrebbero sempre fare pipì prima di fare sesso. Se invece a lei piace fare qualche gocciolina durante il sesso… beh, sta a te e a lei decidere se va bene così a entrambi.

La mia ragazza mi ha mollato dicendo che non era il momento giusto. È una scusa e sta vedendo qualcun altro? LUCA

Sì. O sta già vedendo qualcun altro o lo sta inseguendo. Poi c’è un 30% di probabilità che tu non sia proprio il suo tipo e che questa sia una scusa. E poi c’è anche un XX% di probabilità che sia davvero concentrata sul lavoro e che non possa dedicarsi a un nuovo rapporto afettivo. È diicile dirlo. Il problema è che sicuramente lei non è stata del tutto onesta, dandoti come motivazione un generico “non è il momento”. E probabilmente l’ha fatto per non ferire i tuoi sentimenti, senza pensare che una spiegazione te la meritavi. Adesso che sei single trova qualcuno per cui sia il momento giusto. 12 MENSHEALTH.IT

La mia fidanzata vuole fare l’account condiviso sui social. E anche il conto in banca condiviso. Posso oppormi con tutte le mie forze? Lino Non so cosa sia peggio tra queste due condivisioni. A parte gli scherzi, se non sei a tuo agio con un conto condiviso devi dirglielo. Ci sono cose che si possono condividere come coppia e cose che è meglio mantenere per sé. Non c’è una regola: c’è chi sta benissimo con il conto condiviso perché evita discussioni sui soldi (ma invece quasi sempre non fa che provocarne ancora di più) e chi invece, proprio per questo, finisce per discutere e litigare. Quindi parlane con lei e spiegale le tue perplessità, sinceramente.

Non è detto che ricapiti. Sai che l’ha fatto una volta e che quindi non è contraria per partito preso. Ma non sai perché l’ha fatto: forse un fidanzato insistente, un’amica alternativa, una decisione pianificata, una scelta sbagliata… O tutte queste cose insieme. Insomma, sai che l’ha fatto. Ma dovresti scoprire se e quanto le è piaciuto? Perché è questo che può aiutarti a capire se è disposta a rifarlo. Se siete insieme da un po’ chiediglielo, parlatene. Se invece ti vedi da poco con lei aspetta, rischieresti di rovinare tutto. Guardate insieme Anche tua madre (ha una scena di sesso a tre) e vedi come reagisce. Mal che vada la userai come preliminare del buon sesso a due.

JOEL ARBAJE (PIERCEY), GETTY IMAGES

La mia ragazza quando stava con il suo ex ha fatto sesso a tre con lui e un’altra donna. Che probabilità ci sono che ripeta l’esperienza anche con me? Simone


INSIDEOUT

EVENTS & PROMOTIONS

NIKE – FEDERAZIONE ITALIANA OCR – CASIO EDIFICE

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IN ITALIA IL CAMPIONATO EUROPEO DI OCR Si terrà in Italia la quinta edizione degli OCR European Championships e sarà la Val di Fiemme in Trentino lo splendido scenario della massima competizione continentale di corse a ostacoli. Dall’11 al 14 giugno 2020 atleti da tutta Europa si incontreranno nel suggestivo territorio dolomitico dall’indiscussa vocazione sportiva, che sarà anche sede delle discipline nordiche alle Olimpiadi Invernali 2026, per sfidarsi alla conquista dei titoli assoluti ed Age Group nelle categorie Short, Standard e Team. È stata la costante crescita del movimento a livello nazionale, che solo nel 2018 ha coinvolto oltre 45mila appassionati, a permettere all’Italia e alla FIOCR (Federazione Italiana OCR) di ospitare l’edizione 2020 su assegnazione da parte della OCR World (Fédération Internationale de Sports d’Obstacles) e della OCR Europe (European Obstacle Sports Federation). ocreuropeanchampionships.org

di Fraser: “il duro lavoro paga sempre” (HWPO – hard work pays off). La sua firma è visibile sulla suola esterna trasparente. nike.com/it

FOTO DI GIOVANNI GASTEL

la meticolosa dedizione di Fraser al suo allenamento quotidiano. E proprio nel momento in cui calca la scena della gara sotto i riflettori sulla soletta appare il mantra

CASIO EDIFICE: MASTERS BACK TO BACK In occasione della presentazione delle nuove collezioni 2019, Edifice, marchio di cronografi sportivi da uomo di Casio, ha presentato l’inedito progetto “Masters Back to Back” in cui due leggende della fotografia, Giovanni Gastel e Toni Thorimbert, si sono confrontati nella realizzazione di scatti artistici dedicati alle discipline di tiro con l’arco, F1 e ciclismo su pista. I due maestri hanno immortalato i segnatempo della nuova collezione lavorando fianco a fianco e creando 30 scatti inediti per esaltare le caratteristiche degli orologi: prima fra tutte e novità assoluta di Edifice è la nuova linea Super Slim, tre modelli ispirati al design semplice e sportivo delle auto high-tech e accomunati da una nuova cassa di soli 8.9 mm di spessore. casio-europe.com/it

FOTO DI TONI THORIMBERT

Da quando fu ideata e realizzata la prima Nike Metcon, nel 2015, i designer Nike non hanno mai smesso di lavorare al miglioramento della scarpa. È stato un lavoro graduale, in parte perché è una scarpa molto amata (infatti molti atleti Nike l’hanno soprannominata “la scarpa perfetta”), e in parte perché i designer Nike hanno seguito il progredire delle tecniche di training. Gli atleti stanno diventando più veloci e più forti, i carichi più pesanti e i movimenti più duri e vari. Così, a partire dalla Nike Metcon 1, la sfida è stata sempre quella di spingere i limiti della stabilità, della resistenza e del comfort (caratteristiche che definiscono da sempre le Nike Metcon) per stare al passo con l’evoluzione del training. Lo stesso campione Nike di CrossTraining Mat Fraser ha realizzato la sua seconda scarpa in collaborazione con il brand, progettandola sulla base della nuova Metcon 5. La scarpa rappresenta con colori e dettagli la ferma volontà di concentrazione e

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IN EDICOLA E IN DIGITALE

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18 ................. PLANK VS CRUNCH 20 ............. LE HDFJHDJ DI ROSS EDGLEY 24 .......... IMPARA A MIGLIORARE LA TUA MOBILITÀ 26 ................. MUSCOLI AL MARE

Se la prendi nel modo giusto, la obstacle race è come un parco giochi per adulti.

Il cuore oltre l’ostacolo NUOVE TECNICHE E NUOVI CORSI PROMETTONO UNA PREPARAZIONE SPECIFICA SEMPRE MIGLIORE PER I FUTURI PARTECIPANTI ALLE OBSTACLE RACE. MA ANDREW HEFFERNAN HA SCOPERTO CHE IL VERO PROBLEMA DURANTE L’ALLENAMENTO È QUELLO DI COME SUPERARE LE TUE PAURE

FOTO G R A F I E D I A RT U RO O L M OS

Sono a metà del Twister, una serie diabolica di scale orizzontali con maniglie rotanti, e non sono sicuro se arriverò dall’altra parte di questo incubo lungo dieci metri. “Ce la fai!”, mi urla incoraggiante Timmie Brann, il mio allenatore. “Non mollare adesso!” Le gambe mi cedono, le braccia sono a pezzi e nella mia testa passa il flashback di una Spartan Race a cui ho partecipato due anni fa, quando ho dovuto fare i burpee come punizione per essere caduto proprio da questo ostacolo.

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I NUMERI Race Day Simulation

“MANTIENI LA PRESA”, mi con Million Dollar Mile, mentre urla Timmie. Afferro la manil’American Ninja Warrior è arriIl nostro inviato: 1,80 metri per 80 glia successiva e vado avanti. vato alla sua undicesima ediziochili, 47 anni 40 secondi dopo scendo dalla ne. Le palestre che si Workout: 75 scala orizzontale: ho sconfitto concentrano sulle obstacle race minuti (15 minuti di stretching e di il mio nemico. Il mio premio? stanno spuntando come funghi, riscaldamento; 4 Rifarla altre tre volte. all’estero in primis ma anche in stazioni da 10 minuti, compreso il farmer’s È così che funziona durante il Italia. Gli uomini che fanno pawalk, il superamento Race Day Simulation workout lestra per una questione estetica di un muro e il lancio della palla di Long Beach, nel Rise Up e poi provano la obstacle race medica; 10 minuti Training Camp californiano, cambiano completamente prodi arrampicata sulla corda e 10 minuti di dove le lezioni sono pensate spettiva sull’allenamento, conesercizi addominali) non solo per allenarsi ma per centrandosi su quello che Calorie bruciate: aiutare i partecipanti ad afpossono fare più che sull’appa450 frontare le loro difficoltà e trorenza e finiscono per innamoBattito massimo al minuto: vare il modo di superarle e allo rarsi di questa disciplina. 171 stesso tempo bruciare i grassi Da qui il proliferare dei corsi che Battito medio: 117 e diventare più agili. ti insegnano a superare la obstaBattito a riposo: Questo genere di corsi monecle race, come il Race Day 45 tizza sul successo dilagante di Simulation a cui sto partecipangare come la Tough Mudders, do. Sono le 5 del mattino ma sola Spartan Race e altre obstacle race. La obno qui con altri 22 tra uomini e donne. Siamo stacle race, un tempo poco nota, oggi è pratiin un’area di 140 metri quadrati che sembra cata da più di 5 milioni di persone nel mondo tanto un gigantesco parco giochi per adulti: e attrae anche l’interesse dei media. Due anda un lato c’è il Twister, dall’altro c’è una ni fa la NBC ha mandato in onda una serie enorme gomma che dobbiamo infilare denchiamata Spartan Race: Ultimate Team tro un’altra, poi ci sono tronchi e sacchi di Challenge. Adesso ci sono The Rock con The sabbia sparsi in giro per tutto il campo. C’è Titan Games e LeBron James e Tim Tebow anche una postazione per il lancio del giavel16 MENSHEALTH.IT

lotto. “Se c’è anche una sola possibilità di trovare questo strumento nella Spartan Race noi ci alleniamo per saperlo usare al meglio”, spiega Brann. Nella maggior parte delle obstacle race ci si limita a correre tra gli ostacoli ma per Brann questa preparazione non è sufficiente. C’è un riscaldamento iniziale e un po’ di esercizi per gli addominali alla fine dell’allenamento, che è composto da quattro circuiti da quattro esercizi ciascuno. Si passa 10 minuti su ogni attrezzo, provandoli tutti a turno fino allo scadere del tempo. La sessione di allenamento dura 75 minuti. All’inizio del workout, quando sto facendo la farmer carry per una lunghezza di 200 metri trasportando un enorme secchio di cemento mi riposo per un istante ma il coach non è d’accordo, e nemmeno gli altri partecipanti al corso: “riprendi subito il secchio e continua a muoverti!”, mi dicono. Imparata la lezione mi rimetto in movimento, stavolta con un passo più lento ma costante. Finito questo esercizio mi alleno con la palla medica da 25 kg, poi faccio 10 deadlift e infine cerco di sollevare la gomma gigante.


TRASFORMA LA PALESTRA IN UNA OBSTACLE RACE Vuoi provare la obstacle race senza mettere piede fuori dalla palestra? Prova questi quattro esercizi, ognuno pensato per metterti alla prova in una diversa porzione di gara 1. Farmer’s carry con manubrio

In piedi, con le braccia distese lungo i fianchi, tieni in ogni mano un manubrio pesante. Avvicina tra loro le scapole e contrai il core, poi cammina per 30 secondi e riposa per altri 30. Fai 3 serie. A I U TA P E R: portare i secchi e i tronchi.

+ISM

Scordati i push up. Alla Race Day Simulation si scalano i muri e lanciano i giavellotti per poi arrampicarsi sulla corda.

A quel punto passo al circuito successivo, in cui devo scavalcare un muro usando solo alcune catene come punti di appoggio. Qui mi guadagno una penalità sotto forma di burpee ma mi rialzo e faccio altri farmer’s carry (questa volta con i tronchi) e i box jump. Ho il fiatone ma non ho intenzione di cedere. Questo workout ti rende atletico e ti aiuta a sviluppare una forza utile nel mondo reale: non ho intenzione di smettere. Allenarmi in questo modo mi fa sentire davvero vivo! Quando arriviamo all’ultimo circuito, l’arrampicata, sono pronto. Mi arrampico velocemente e tocco la campana posizionata in cima alla corda, poi scendo e vengo travolto da abbracci e da urla di gioia, anche da parte del mio allenatore. La prossima volta che mi troverò ad affrontare un Twister nella Spartan Race sarò preparato.

3. Pull up laterale

Appenditi a una sbarra orizzontale con il palmo delle mani rivolto in avanti. Sollevati fino a portare il mento alla sbarra. Tieni la posizione. Sposta la mano destra e poi quella sinistra di 15 centimetri verso destra. Riabbassati e ripeti spostandoti verso sinistra. Fai 3 o 4 ripetizioni per lato. Fai 2 serie. A I U TA P E R: scale orizzontali, twister, arrampicata della corda, farmer’s carry.

2. Salto della panca

Mettiti a destra di una panca, con la gamba sinistra parallela alla panca. Metti le mani sulla panca e salta da una parte all’altra il più velocemente possibile. Fai quante più ripetizioni possibile in 30 secondi. Fai 2 serie. A I U TA P E R: arrampicarsi sul muro, strisciare sotto gli ostacoli.

4. Skater hop

In piedi, solleva il piede sinistro da terra. Salta verso sinistra a una distanza di circa 50 centimetri. Se necessario per non perdere l’equilibrio appoggia a terra la mano destra. Atterra sul piede sinistro e poi salta 50 centimetri verso destra, atterrando sul piede destro. Salta da sinistra a destra e da destra a sinistra per 30 secondi, poi riposa 30 secondi. Fai 3 serie. A I U TA P E R: agilità nell’arrampicata e nel superamento degli ostacoli. MENSHEALTH.IT

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Principi hardcore

ADDOMINALI FAST&FURIOUS

È ARRIVATA L’ESTATE: NON HAI PIÙ TEMPO DA PERDERE SE VUOI MOSTRARE GLI ADDOMINALI IN SPIAGGIA. QUALE ESERCIZIO TI PERMETTE DI OTTENERE PIÙ RISULTATI E PIÙ IN FRETTA: IL CRUNCH O IL PLANK?

CRUNCH

PLANK

VS

500.000

10 SECONDI SEC

È il numero di crunch necessario per bruciare 1 kg di grasso. Abbinali al cardio per risultati ancora più in fretta

Ti basta tenere un plank per 10 secondi per ottenere un efetto duraturo sul core e sulle prestazioni.**

Fare i crunch una volta alla settimana aumenta la resistenza addominale, aiutandoti a stabilizzare i muscoli del petto. Ma non a ridurre la circonferenza del girovita

3/5

5/5

INFORTUNI

Secondo gli esperti una compressione della parte inferiore della schiena pari a 330 N (quella a cui si è sottoposti, per esempio, durante il lavoro manuale) è collegata a un maggior rischio di infortuni TESTO: BEN WELCH | FOTO: ADRIAN WEINBRECHT, PHILIP HAYNES | *UNIVERSITY OF VIRGINIA | **JOURNAL OF STRENGTH AND CONDITIONING RESEARCH

MUSCOLI

Il plank è più eficace dei crunch per scolpire il core e non mette sotto pressione la schiena. Con le sue varianti sposti l’attenzione su addominali, muscoli obliqui e lombari Secondo uno studio i calciatori che allenano attivamente il core riducono il rischio di infortuni. Il plank sviluppa la forza e la stabilità della parte superiore del corpo, proteggendo la schiena

SÌ O NO

Addominali

Obliqui

Dolore al collo

Postura errata

Tempo perso

BUTTERLY SIT UP Questo esercizio aumenta la mobilità permettendo di oottenere risultati più velocemente. Nella posizione del sit up abbassa il più possibile le ginocchia lateralmente. Fai un crunch, poi tocca la punta dei piedi con le mani Infinite ripetizioni non fanno altro che mettere sotto pressione la spina dorsale e il collo, provocando rigidità e dolore. Inoltre si concentrano solo sul core anteriore, senza migliorare le prestazioni sportive Cameron Gof, strength coach, GoFitGoBox

Addominali

ANCORA MEGLIO

IL PARERE

Obliqui

Spalle

Schiena

Glutei

HAND-REACH PLANK nti Fai un plank e stendi un braccio davanti a te. In questo modo solleciterai al massimo il core, attivando gli addominali il 20% in più che con il crunch Il plank attiva quasi il doppio dei muscoli del crunch. Quest’ultimo aiuta a definire i muscoli ma il plank fa lavorare intensamente il core e migliora la forza e la stabilità Sam Pepys, strength and conditioning coach

IL VERDETTO: VINCE IL PLANK A mani basse. Tutti gli studi scientifici dimostrano che la reputazione del crunch nello scolpire il six pack è immeritata. Il plank non solo è più sicuro ma con l’aiuto di qualche variante è anche molto più eficace per sviluppare i muscoli 18 MENSHEALTH.IT


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Le vacanze ti uccidono? RADIAZIONI SOTTO LO SCANNER DELL’AEROPORTO, GERMI IN CROCIERA, BAGNI PUBBLICI SPORCHI, PIRATI (PIRATI?)… SCOPRI LA VERITÀ SU TUTTI I RISCHI CHE CORRI QUANDO SEI IN VACANZA

LAVORI SODO TUTTO L’ANNO senza risparmiarti e quando arriva l’estate ti meriti una bella vacanza. Le ferie sono già troppo sudate (e a loro modo impegnative) per doversi anche preoccupare di eventuali disturbi di salute o per rischiare di passare quei giorni così preziosi al pronto soccorso o bloccati in un bagno. Non puoi prevenire tutto ma ci sono precauzioni che vale la pena prendere. Attento soprattutto ai pericoli nella parte superiore dell’isola (qui sotto). Quelli nella parte inferiore sono più rari ma non si sa mai…

Germi sui mezzi pubblici Ognuno di noi riversa all’esterno milioni di batteri ogni ora. Va da sé che è impossibile evitare completamente di imbattersi nei germi di qualcun altro. L’importante è lavarsi sempre le mani dopo essere stati sui mezzi pubblici.

Ragni dappertutto Il 6% delle persone ha paura dei ragni. È una fobia irrazionale, perché la maggioranza dei ragni non è aggressiva né velenosa. Occhio solo alla vedova nera, al ragno eremita e a pochi altri: il loro veleno è pericoloso per l’uomo. Per fortuna non bazzicano da queste parti.

Ubriachi molesti

Zanzare

Evita di farti male alla salute esagerando con l’alcol. Ma sii consapevole che non puoi azzerare i rischi che corri per colpa di chi beve troppo.

Le zanzare sono considerate l’animale più pericoloso sulla terra per via delle malattie di cui sono portatrici (malaria e non solo). Usa un repellente per insetti e se vai ai tropici fatti vaccinare.

Raggi X all’aeroporto I più attenti alla salute temeranno le radiazioni a cui sono sottoposti passando sotto i metal detector all’aeroporto. Non preoccuparti: dovresti passare più di 1000 volte all’anno sotto quegli scanner per superare il limite annuale previsto dall’FDA.

ILLUSTRAZIONI DI KARA FELLOWS

Influenza in crociera Ogni tanto si sente parlare di un virus che si è diffuso tra tutti gli ospiti di una nave da crociera, facendoli stare male in massa. Ma anche se fa notizia capita solo nello 0,2% dei casi.

Squali Nel 2018 ci sono stati soltanto 66 attacchi da parte degli squali. Quindi puoi stare tranquillo. O quasi…

Pirati I pirati esistono ancora, soprattutto nello stretto di Singapore, nella Provincia di Sulu, a Sulawesi, nel Golfo di Aden e nel Golfo di Guinea. Ma è raro incontrarli in mare aperto. MENSHEALTH.IT 19


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La sopravvivenza del più in forma

COVER STORY

2.30

ROSS EDGLEY È DIVENTATO CELEBRE per le sue imprese endurance: ha corso 30 maratone in 30 giorni, si è arrampicato su una corda per un’altezza complessiva pari a quella dell’Everest e ha trainato per 100 km un tronco di 50 chili nel Mar dei Caraibi, ha nuotato per 48 ore di seguito percorrendo 126 km, solo per vedere se era in grado di farlo. Non contento, lo scorso novembre ha anche circumnavigato la Gran Bretagna in 157 giorni senza mai toccare terra, nuotando per una media di 12 ore al giorno (riposava e recuperava su una barca al largo della costa). Con quella che è stata battezzata Great British Swim, Edgley è stata la prima persona a tentare, e a riuscire, nell’impresa. Come è riuscito Ross Edgley, 1 metro e 72 di altezza, a nuotare per 6 ore di seguito, due volte al giorno, battagliando contro le correnti avverse, per cinque mesi? È disumano. Ma non per lui. Edgley cita gli studi di fisiologia come noi potremmo citare un episodio dei Simpson. E durante i mesi passati nel Mare del Nord ha avuto parecchio tempo per pensare e ideare teorie interessanti. “Credo che la massa muscolare durante il lavoro endurance (senza pesi) sia un vantaggio”, dice. “I muscoli mi hanno permesso di immagazzinare più glicogeno. Gli atleti più magri devono ricorrere alle barrette e ai gel mentre io sto ancora consumando la pizza di ieri.” I muscoli ti rendono anche più ro-

busto: “Forse hai la tecnica giusta ma quanto sono forti le tue spalle?”, dice Edgley. “Quando nuoti nel mare con le correnti avverse non scivoli nell’acqua quieta di una piscina ma combatti contro le onde, ti fai strada a forza di bracciate in un’acqua selvaggia. E per riuscirci ci servono muscoli stabilizzatori forti.” Ma come si fa a sviluppare la resistenza contemporaneamente ai muscoli? Edgley ha una risposta scientifica: “Se alleni la forza e la resistenza insieme diluisci gli stimoli e quindi la tua capacità di adattarti”, spiega. Meglio quindi fare un allenamento molto specifico e non mescolare le cose: fai un workout di forza un giorno, recupera di notte e il giorno successivo vai in bici. Essendo un uomo che va controcorrente, Edgley sta già programmando una nuova sfida della quale però non ci anticipa nulla. In attesa di scoprire come stupirà di nuovo il mondo e le leggi della fisica Edgley ci riassume qui i suoi principi di allenamento. Che aspetti? Tuffati.

2.884 km PERCORSI A NUOTO 20 MENSHEALTH.IT

TESTO: TED LANE | FOTOGRAFIE: TOM WATKINS | MANIPOLAZIONE IMMAGINE: COLIN BEAGLEY | STYLING: ABENA OFEI - GROOMING: SAMANTHA COOPER AT CAROL HAYES USING AMERICAN CREWE AND LAB SERIES | MUTA E OCCHIALINI: EDGLEY’S OWN

LE IMPRESE ENDURANCE DI ROSS EDGLEY SEMBRANO ANDARE CONTRO LE LEGGI DELLA FISICA. COME I SUOI PETTORALI. EPPURE QUESTO STRONGMAN SWIMMER HA UN FISICO PRIMA DI TUTTO FUNZIONALE


0.000

BRACCIATE

DIVIDE ET IMPERA Dividi in due la tua settimana di allenamento per ottenere il doppio dei risultati LUNEDÌ: BENCH PRESS

IL NUOTO IN NUMERI Ecco che cosa serve per circumnavigare tutta la Gran Bretagna in soli 5 mesi

15.000 314 504.732 610 37 3 KG

5 serie da 5 ripetizioni Stenditi supino sulla panca e aferra il bilanciere con le mani alla larghezza delle spalle. Porta la sbarra al petto (A), e poi alla posizione iniziale (B). B

A

CALORIE CONSUMATE AL GIORNO

LATTINE DI RED BULL

CALORIE BRUCIATE IN TOTALE

MERCOLEDÌ: BICI 60 minuti Salta in sella e pedala. Rilassa le spalle e solleva le ginocchia per muovere i pedali (non spingere attraverso i piedi). Così sviluppi la resistenza e bruci più calorie per perdere peso mentre sviluppi i muscoli.

BANANE

MORSI DI MEDUSA

DI VASELINA APPLICATA

8 kg

VENERDÌ: BACK SQUAT 5 serie da 5 ripetizioni Prendi un bilanciere pesante e portalo sulle spalle (A). Spingi indietro i fianchi e assumi la posizione dello squat scendendo finché le ginocchia sono piegate di 90 gradi (B). Contrai i glutei per ritornare alla posizione iniziale. Fai 5 serie. Completa la sessione con n lunge e knee k extension. exten nsion.

A

LA L A MASSA M GUADAGNATA

B

100 kg

IL PESO

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METTITI ALLA PROVA

FAI QUESTO TEST E SCOPRI GLI EFFETTI CHE HA LO ZUCCHERO SULLA TUA SALUTE (E SULLA TUA CICCIA)

BASTA ZUCCHERO!

1. Partiamo da un dolce a cui si fa fatica a resistere: il cioccolato. Fa bene o male? A

Male

B

Male ma non tanto

C

Bene ma non tanto

Dipende. Se scegli il cioccolato al latte ti perdi i flavonoli, i composti benefici del cacao di cui è particolarmente ricco il cioccolato fondente. I flavonoli aiutano la circolazione sanguigna, riducono la pressione e anche il colesterolo. Questo non significa che devi esagerare. In grandi quantità il cioccolato fa male al cuore e alla linea.

Risposta: C

2. Soffoca la voglia di zucchero giocando a: A

Calcio

B

Pallavolo

C

Videogame

Risposta: C

3. Tendi a mangiare più dolci quando sei: A

Stanco

B

Arrabbiato

C

Felice

La rabbia ti fa fare cose di cui ti penti ma divorare dolci non è tra queste. Se stai alzato fino a tardi apri la porta agli zuccheri: la perdita di sonno attenua l’efficacia delle reazioni nelle aree del cervello associate alle decisioni. La stanchezza inoltre amplifica l’attività delle aree del cervello associate ai desideri, rendendo più difficile resistere alle tentazioni.

Risposta: A 2 2 MENSHEALTH.IT

RALPH SMITH (SOFT DRINK). LEVI BROWN (CIOCCOLATO). GETTY IMAGES (BARRETTA).

Non sempre l’attività fisica fa meglio. Secondo uno studio dell’università di Portsmouth tre minuti di Tetris soffocano la voglia di cibo spazzatura.


8. Qual è l’alimento migliore per aumentare l’energia prima del workout? A

Un energy drink

B

Una banana

C

Una barretta al cioccolato e caramello

Il sollevamento pesi e lo zucchero non vanno d’accordo. Con 75 grammi di zucchero i livelli di testosterone calano del 25%, lo dice la rivista Clinical Endocrinology. Molto meglio una banana.

Risposta: B

9. Che effetto ha lo zucchero sullo sperma?

1.5

B

4.6

A

Ti aiuta a concentrarti

B

Ti rende più pigro

C

Ti rovina la salute

C

7.3

Chi beve mezzo litro di soft drink al giorno vede invecchiare le sue cellule di quasi 5 anni.

Risposta: B

5. Nel pomeriggio hai un calo di zuccheri. Che cosa è meglio fare per riprendersi?

A

Rende più veloci gli spermatozoi

B

Ne peggiora la qualità

Se non riduci lo zucchero per il tuo bene fallo per quello dei tuoi figli. Una quantità notevole di bevande zuccherate nella dieta riduce la mobilità degli spermatozoi.

Uno studio inglese ha scoperto che unendo la caffeina allo zucchero aiuti le funzioni cognitive. Ma nel tempo una dieta ricca di zuccheri disturba la comunicazione delle cellule cerebrali e può ostacolare la memoria e l’apprendimento.

10. Quale di questi oggetti rende più dolce il tuo dessert?

Risposta: A e C

A

6. Che effetto ti fa lo zucchero nel caffè?

Risposta: B

4. Secondo le ricerche le bevande zuccherate velocizzano l’invecchiamento cellulare di quanti anni?

7. Il miele è meglio dello zucchero A

Vero

B

Falso

A

B

C

Posate d’argento

La luce

La compagnia

A

Mangiare una barretta al cioccolato e caramello dal distributore automatico

Zucchero di canna, zucchero bianco, zucchero di palma, miele… È sempre zucchero.

I ricercatori di Oxford hanno scoperto che le posate più pesanti ci fanno percepire una maggior dolcezza nel cibo. E anche la compagnia aiuta.

B

Sgranchirsi le gambe per 5 minuti

Risposta: B

Risposta: A e C

C

Andare su Instagram

Secondo i ricercatori tedeschi un po’ di #foodporn su Instagram può aumentare la produzione della grelina, un ormone che stimola l’appetito, quindi meglio evitare. L’ideale è una passeggiata di una decina di minuti, capace di farti passare la voglia di zuccheri.

SCOPRI QUANTO SEI PREPARATO Da 0 a 4 Dolce ignoranza

Da 5 a 7 La via di mezzo

Da 8 a 10 Esperto di zucchero

Quello che non sai sullo zucchero potrebbe farti del male. Impara a conoscere il nemico

Sai quando rischi maggiormente di cedere alle tentazioni e come combatterle.

Sullo zucchero ne sai una più del diavolo. E sei sempre in grado di starne alla larga.

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Risposta: B


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Animal Flow MIKE FITCH TI MOSTRA GLI ESERCIZI PER MIGLIORARE LA MOBILITÀ, SVILUPPARE LA FORZA E CANCELLARE IL DOLORE ALLE ARTICOLAZIONI

Devi sviluppare la mobilità alle spalle e la stabilità alla schiena se vuoi fare anche tu la verticale come Fitch.

CREDIT CRED CRE CR C R RED RE ED E DIIT T

FORZA, VELOCITÀ, FLESSIBILITÀ… Tutti sappiamo che cosa sono. Il termine mobilità però è un po’ incompreso. È per questo che Mike Fitch, il coach 39enne che ha creato l’allenamento bodyweight Animal Flow otto anni fa, non è sorpreso quando qualcuno gli chiede che cosa si intende con la parola mobilità. Ecco la sua risposta: “la mobilità è la flessibilità unita alla stabilità”. La flessibilità, spiega Fitch, è passiva. Se stendi il braccio dietro la testa sei flessibile. Ma sei in grado di stendere il braccio dietro la testa e spingere o sollevare qualcosa? “Con quel movimento crei tensione mentre sei flessibile. Ecco, questa è la mobilità”, spiega. “La mobilità rende i tuoi tessuti resilienti da ogni angolazione.” La mobilità non si sviluppa con i pesi ma con discipline come Animal Flow, che ti insegna a muoverti in maniera fluida su quattro zampe in una varietà di posizioni. L’obiettivo è identificare le tue debolezze. A quel punto si sottopone il corpo, in maniera molto leggera, a una serie di movimenti che possono provocare dolore o contratture. Nel tempo questi movimenti ridanno al corpo la sua mobilità e lo aiutano a guarire dall’eventuale infiammazione a livello delle articolazioni. Con questo programma si sviluppa inoltre la forza dei muscoli della schiena e del core. Dopo mesi o anni di allenamento puoi imparare posizioni incredibili (come stare in piedi sulle mani). Ma tutto inizia da cinque mosse di base che puoi fare dovunque e in qualunque momento. Qui accanto scopri quali sono.

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FOTOGRAFIE DI GIACOMO FORTUNATO


INIZIAMO!

(a)

Fai una serie di ogni esercizio tutti i giorni, puntando a fare 15-20 ripetizioni in ciascuna direzione. Cerca di rilassarti mentre fai queste mosse. L’obiettivo è essere flessibile: non usare i muscoli (b)

1 Scap roll PERCHÉ? Hai mai avuto mal di schiena? Questo esercizio ti aiuta a non averlo più. Con questa mossa, infatti, rilassi i muscoli posteriori e li allunghi, migliorando anche la postura.

(a) (b)

INDICAZIONI Siediti con gli stinchi a terra e le mani sulle ginocchia. Porta il petto verso le ginocchia, curvando la schiena e portando il mento verso il petto (A). Adesso avvicina tra loro le scapole e inarca la schiena, sollevando la testa verso l’alto e raddrizzando la schiena. Contrai i muscoli delle scapole (B).

(a) (b)

3 Shin box PERCHÉ? Poche altre mosse ti permettono di ottenere tanti vantaggi con poca fatica. In questo esercizio ruoti i fianchi e sviluppi la mobilità della spina dorsale, dal bacino alla testa.

2 Beast reach PERCHÉ? Ricorda: la mobilità è qualcosa di più della flessibilità. Con questa mossa obblighi le spalle a stabilizzare il tuo peso e solleciti il core e i fianchi. INDICAZIONI Inizia questo esercizio

con il sedere appoggiato ai talloni, le ginocchia a un centimetro da terra e le braccia distese davanti a te (A). Adesso solleva il sedere e porta la gamba destra verso il petto. Sposta il petto in avanti fino a portare le spalle sopra le mani e il ginocchio destra all’esterno del braccio destro (B). Torna alla posizione iniziale e ripeti dall’altro lato.

(a)

INDICAZIONI Siediti a terra, con i piedi completamente appoggiati per terra e le ginocchia piegate a 90 gradi. Solleva le braccia davanti a te, portandole all’altezza delle spalle, a mani unite (A). Rilassa i fianchi e appoggia le ginocchia verso destra, con il ginocchio sinistro che quasi tocca il piede destro. Mentre fai questo movimento fai scorrere la mano destra lungo il braccio sinistro e fermala quando sei sul petto (B). Ripeti i movimenti all’inverso fino a tornare alla posizione iniziale. Ripeti dall’altro lato.

4 Ape reach

(a)

(b)

PERCHÉ? Questo esercizio ti insegna a fare lo squat. INDICAZIONI

(b)

In piedi, con i piedi alla larghezza delle spalle, abbassati e fai uno squat, abbassando il sedere oltre le ginocchia (se riesci). Allunga le braccia davanti a te, portando il petto in avanti (A). Sollevati sulla punta dei piedi e distendi le braccia lateralmente. Fermati quando hai disteso le braccia il più possibile (B), poi torna alla posizione iniziale.

5 Rotazione spalle PERCHÉ? Questo esercizio fa lavorare il collo, la parte superiore della schiena, le spalle e le braccia. INDICAZIONI Siediti sugli stinchi. Stendi le braccia lateralmente, tenendo i gomiti

leggermente piegati e i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Gira la testa per guardare la mano destra. Mentre fai questo movimento ruota il braccio sinistro in modo che il gomito sia verso l’alto (A). Fermati e senti i muscoli tirare. Torna alla posizione iniziale e ripeti dall’altro lato (B). MENSHEALTH.IT 25


BODY Il grande workout

Il workout per le vacanze è all inclusive NON LASCIARE CHE LE TANTO MERITATE VACANZE ROVININO UN ANNO INTERO DI ALLENAMENTO. SMALTISCI IL PICNIC IN SPIAGGIA CON UN KIT A PROVA DI BAGAGLIO A MANO E IN SOLI 15 MINUTI

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MUSCOLI AL MA MARE ARE 01 Sei pronto a toglierti la maglietta e a mostrare il tuo fisico. L’estate è la stagione in cui si “va in scena”, il duro lavoro l’hai fatto prima. Ma mentre ti godi il sole, il mare e gli sguardi delle ragazze mantieni il tuo fisico tanto sudato con un workout veloce da 15 minuti che richiede solo una banda elastica. Fai 4 serie di questi 5 esercizi prendendoti 2 minuti di pausa tra una serie e la successiva.

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BENT-OVER ROW CON ELASTICO

12 RIPETIZIONI Mettiti in piedi sull’elastico, con i piedi alla larghezza delle spalle. Con le ginocchia leggermente piegate e la schiena dritta piegati per afferrare le due estremità dell’elastico (A). Tira l’elastico verso l’alto avvicinando tra loro le scapole e contraendo il core(B).

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DEAD-STOP PUSH UP

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AFFONDI

12 RIPETIZIONI

12 RIPETIZIONI

Mettiti nella posizione del push up con le mani sotto le spalle (A). Abbassati (B) e stacca le mani da terra. In questo modo non puoi sfruttare l’inerzia delle braccia, del petto e della schiena e così fai più fatica e attivi più muscoli. Rimettile a terra e risali in maniera esplosiva.

Appoggia le mani su una panchina e stendi i piedi davanti a te. Tieni le braccia distese e le spalle abbassate (A). Piega i gomiti per abbassarti finché non senti tendersi le spalle (B). Torna alla posizione iniziale. Se necessario riposa un momento.

TESTO: DAVID MORTON | FOTO: PHILIP HAYNES I MODELLLO: LUIS YOUNG AT W MODEL | STYLING: ABENA OFEI I GROOMING: SUSANA MOTA

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LE SPECIFICHE MUSCOLI COINVOLTI

WORKOUT

15 MINUTI RISULTATI IN

2 SETTIMANE

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LIVELLO

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PANTALONCINI LULULEMON.CO.UK, SCARPE NEWBALANCE.CO.UK

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RAISE FRONTALE CON ELASTICO

BICEPS CURL CON ELASTICO

12 RIPETIZIONI

12 RIPETIZIONI

Allena spalle e addominali con un solo esercizio. I piedi sopra un elastico, afferrane le due estremità. Tieni la schiena dritta e contrai i glutei (A). Contrai le spalle per sollevare le braccia finché sono parallele al pavimento. (B). Contrai gli addominali. Ritorna lentamente alla posizione iniziale.

Mettiti in piedi al centro di un elastico con i piedi alla larghezza delle spalle. Afferra le due estremità della banda elastica (A). Tenendo i gomiti vicini alla cassa toracica fai un curl portando gli elastici all’altezza delle spalla (B). Contrai un attimo i bicipiti e torna alla posizione iniziale.

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TRAINER Ben Haldon ESPERIENZA Direttore del My

Coach School, un servizio di personal training online. Con i suoi workout su misura aumenterai la mobilità e la forza in poco tempo. Contatto @mycoach_ben mycoachschool.com

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Ti impegni così tanto tutto l’anno, al lavoro, a casa e in palestra, che ti meriti un po’ di relax quando sei in ferie. Ma non distruggere il buon lavoro fatto nei mesi precedenti: con questo workout ti mantieni in forma nonostante le tentazioni a cui cedi in vacanza. Con l’aiuto di una corda allenerai tutto il corpo, favorendo la circolazione e facendo un po’ di cardio. Fai 2 serie di questi esercizi in 15 minuti. Non avere fretta: ricorda che la lentezza aiuta il recupero. 28 MENSHEALTH.IT

01

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LUNGE LATERALE

SALTO DELLA CORDA

5 RIPETIZIONI PER LATO

30 SECONDI

Con le gambe divaricate e il petto il fuori (A) piega leggermente fianchi e ginocchia. Fai un passo lateralmente verso sinistra e sposta il peso del corpo su quella gamba tenendo il petto dritto (B). Fermati e poi torna alla posizione iniziale e ripeti verso destra.

Salta la corda con un ritmo veloce ma sostenibile (A). Tieni i gomiti vicini al corpo e cerca di muovere la corda usando i polsi. Tieni testa e mani dritte e non guardare verso il basso (B): ti aiuterà a non inciampare.

FOTO EXTRA: GETTY IMAGES

BRUCIA LE CALORIE DELLA NOTTE SCORSA


LE SPECIFICHE MUSCOLI COINVOLTI

WORKOUT

15 MINUTI RISULTATI IN

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SETTIMANE LIVELLO

FACILE

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PANTALONCINI CASTORE.COM, SCARPE NEWBALANCE.CO.UK

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PLANK GET-UP

SALTO DELLA CORDA

ELEVATED PRESS-UP

8 RIPETIZIONI

30 SECONDI

20 RIPETIZIONI

Mettiti nella posizione del plank con i piedi e i gomiti a terra, il core teso e la schiena dritta (A). Distendi un braccio, sollevandoti, poi l’altro, portandoti nella posizione superiore del push up, con le braccia tese sotto le spalle (B). Torna alla posizione iniziale.

Se non sei pratico del salto della corda concentrati sull’arrivare a 30 secondi senza inciampare. Tieni le maniglie in maniera rilassata (A) e salta con un ritmo abbastanza lento, concentrandoti sull’esecuzione più che sulla quantità (non contare le ripetizioni).

Metti le mani su una superficie sollevata e assumi la posizione del push up, con l’indice e il pollice a formare un rombo (A). Abbassati e fermati nella posizione inferiore del push up, poi contrai il petto e sollevati in modo esplosivo. Riposa 30 secondi e ripeti la serie. MENSHEALTH.IT 29


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IN

LIFE

36 .............. LA PILLOLA GIUSTA 38 .................... DIECI MODI PER PREVENIRE IL CANCRO 40 ................ CONSIGLI DI STILE 44 ........... RINGIOVANIRE CON IL LIFTING

VACAN

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I L G N O C Lavoro, famiglia, figli. Sono solo tre delle scuse che ci impediscono di dire di sì a una vacanza con gli amici. Per non parlare della difficoltà di mettere d’accordo tutti. Eppure programmare una vacanza può essere divertente (quasi) quanto viverla. Tutto quello che serve è un po’ di fantasia, buon senso e i consigli degli esperti di viaggio di Men’s Health FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

I C I M A Gira pagina per saperne di più! MENSHEALTH.IT 31


LIFE

L A M E G A VA C A N Z A

Come organizzare una vacanza con due vecchi amici quando tutti e tre siete super impegnati

data. Viviamo in città diverse e questo è l’unico momento in cui riusciamo a vederci. Anche se facciamo questa vacanza ogni anno non è mai facile organizzarla. Con i rispettivi moglie e figli ci sono 11 persone coinvolte. E anche se sarebbe già dificile mettersi d’accordo una volta non ci siamo riusciti per sei anni consecutivi: è un vero miracolo. A parte la destinazione, che cambia sempre, il viaggio è più o meno sempre lo stesso: afittiamo una grande casa con un bel giardino dotato di barbecue in una località di villeggiatura (mare ma anche montagna), così da poterci rilassare ma anche fare un po’ di attività fisica. E poi seguiamo queste regole non scritte: LA DESTINAZIONE DEVE ESSERE A POCHE ORE DI DISTANZA DA CASA

CALCOLA IN ANTICIPO IL COSTO COMPLESSIVO DELLA VACANZA

Se puoi arrivarci in auto in mezza giornata ti risparmi il costo dell’aereo e anche giorni di trasferimento persi. Il vantaggio è che avrai più soldi da spendere durante la vacanza e più giorni per divertirti con i tuoi amici.

Non deve essere un calcolo ultra preciso ma è buona norma sapere più o meno quanto finirete per spendere tra afitto, cibo, divertimenti etc. Qualcuno di voi potrebbe avere poca disponibilità economica quest’anno ed è bene che

sappia per tempo a che cosa va incontro. Se poi tu e gli altri amici sapete che è in dificoltà potete anche decidere di pagare voi la sua quota. DIVIDIAMOCI I COMPITI

Ognuno di noi durante la vacanza sarà lo specialista di qualcosa: ci sarà chi organizza le escursioni, chi

cucina, chi si occupa del barbecue, chi dei drink. Le cose fastidiose (guidare, pulire, fare la spesa, etc) le facciamo sempre tutti insieme. Mal comune mezzo gaudio. FAI A TURNO CON I PRIVILEGI

Non c’è niente di peggio di quando si arriva nella casa in afitto e si scopre che c’è una suite megagalattica e una cameretta vista muro della casa di fronte e bisogna decidere chi dorme dove. Fate a turno a dormire nella camera più bella così non ci saranno discussioni antipatiche né frustrazioni latenti. PROGRAMMA IL PROSSIMO VIAGGIO MENTRE SEI IN VACANZA QUEST’ANNO

La vacanza annuale finisce nel dimenticatoio se nessuno se ne occupa e la programma. Meglio allora sfruttare il tempo insieme per parlare di dove vorrete andare e decidere cosa e come fare. Così la prossima primavera l’unica cosa da decidere sarà la data esatta.

REGOLE DEL VIAGGIO TRA UOMINI: 32 MENSHEALTH.IT

N. 1 DIVIDETEVI I COMPITI: l’alcol lo porta solo uno. Però poi lo consumiamo tutti insieme.

PAGINA PRECEDENTE: GETTY IMAGES, THOMAS BARWICK/GETTY IMAGES (BACKFLIP).

OGNI ANNO faccio una piccola vacanza di quattro giorni con gli stessi amici, tutti di lunga


PER UN A V AC A

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TRA UOM

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LO SPORT, anche quello da spettatore, lega tra loro gli uomini. E allora proponi ai tuoi amici un viaggio nella città dove si terrà la finale (o una partita) della vostra squadra del cuore. Normalmente la guardereste insieme al bar o al massimo ci andreste in aereo: questa invece diventa una lunga vacanza on the road. Se non sei appassionato di sport non preoccuparti: anche un concerto o un gran premio della MotoGP sono ottime scuse.

1 VACANZE PER

DON PENNY (BADGE). GETTY IMAGES (UOMINI IN SPIAGGIA). SEAN TULGETSKE (PATCH DESIGN E ILLUSTRAZIONI). RYAN J. LANE/GETTY IMAGES (UOMINI CHE PESCANO).

UOMINI INDOOR

Sei un tipo tutto casa e ufficio ma vuoi uscire dalla tua comfort zone e provare una vacanza nella natura? No problem, basta trovare le dritte giuste

MOUNTAIN BIKE. Trail running. Arrampicata. Paddleboarding. Rafting. Sembra tutto fantastico quando i tuoi amici pubblicano foto e post sui social. Ma non hai nessuna idea di quali sentieri percorrere in mountain bike, di quali accorgimenti adottare per il trail running, non sai arrampicarti neanche sul muretto dietro casa e hai paura dell’acqua. Eppure la tua vacanza tra amici prevede proprio queste attività e tu non hai intenzione di fare la figura dell’idiota né di buttare via 3 mila euro di vacanza per restartene in camera mentre gli altri si divertono. La soluzione? Invece di darti al fai da te scegli una vacanza all inclusive in cui queste attività outdoor siano già incluse, con tanto di istruttori qualificati che ti seguono passo passo e ti insegnano come divertirti subito con questi nuovi sport. Così spendi di più, è vero, ma scopri nuovi sport, fai nuove esperienze e porti a casa ricordi indelebili insieme ai tuoi amici. Non te ne pentirai. MARTY MUNSON

PRENOTA SUBITO L’ALBERGO Non sarete gli unici ad avere avuto l’idea di andare a vedere quella partita/ concerto. Se non ti muovi per tempo non troverai un buco libero né per mangiare né per dormire. Più la partita o il concerto sono importanti più grande è l’anticipo con cui prenotare.

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GODITI IL VIAGGIO Per quanto l’evento che giustifica la vacanza sia fantastico, si tratterà solo di poche ore. Non focalizzare tutta la tua vacanza su quella partita o quel concerto: goditi il viaggio e il tempo che passerai insieme ai tuoi amici. Il prima e il dopo sono la vacanza.

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SII APERTO Durante il viaggio incontrerai tante persone che hanno avuto la tua stessa idea. Parla con loro, scambiatevi pareri (se siete della stessa squadra, altrimenti più che pareri rischiano di volare parolacce e pugni), raccontatevi le altre trasferte a cui avete partecipato/i concerti a cui siete stati.

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PREPARATI A PERDERE Se vai a una partita devi essere consapevole che la tua squadra potrebbe anche perdere. Questa sconfitta non deve rovinare la tua vacanza. Ricorda che non si tratta solo di una partita ma di un viaggio con i tuoi amici.

QUANDO NON PUOI ANDARE IN VACANZA Come organizzare una giornata tra amici Puoi fare anche solo un weekend via da casa con gli amici. Sarà breve ma potrà essere altrettanto intenso. Organizza però sempre in anticipo, proponendo una data che vada bene a tutti, e cercate di fare cose poco impegnative ma divertenti (un barbecue, un’arrampicata, una pedalata…), l’importante è che sia in un posto raggiungibile facilmente da tutti. Non fare pro-

grammi dettagliati: proponi un evento principale che sai che piacerà a tutti e che tendenzialmente durerà tutto il giorno. Poi tieni pronta una alternativa in caso di imprevisti (la pioggia nel caso del barbecue o del mare) o qualche attività da fare se vi trovate così bene che decidete di prolungare la giornata tutti insieme. —MATT GOULET

N. 2 PORTA SEMPRE CON TE IN VIAGGIO un paio di rotoli di carta igienica extra.

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LIFE

PRIMA PROGRAMMA

IL VIAGGIO E SOLTANTO POI INVITA

GLI AMICI Evita gli infiniti tira e molla sul dove, quando, come, perché. Se vuoi che succeda non dare alternative

Come girare l’Europa con un semplice conoscente IL MESE DOPO essermi laureato mi sono trasferito in Germania per lavoro. Non ero mai stato fuori dal mio Paese prima di allora. La mia nuova occupazione sarebbe iniziata solo il mese successivo così ho deciso di sfruttare quel tempo libero per vedere un po’ la Germania e anche i Paesi confinanti, sfruttando l’ottima rete ferroviaria e l’Interrail. Il problema è che non sapevo nulla della Germania. Per fortuna il mio compagno di stanza nella nuova casa tedesca sapeva un po’ di tedesco (sicuramente più di me) e non si faceva problemi a viaggiare con una persona appena conosciuta. Per lui viaggiare era una cosa sociale: più si è meglio è. Il mio compagno di stanza era bravo a programmare e sapeva dove cercare per decidere dove era meglio andare

e come era meglio arrivarci. Così ha fatto un elenco completo di mete da visitare e posti da vedere. A me interessava poco, po quello che volevo era vivere il viaggio, più q che spuntare elementi da una lista turich stica. Preferivo vivere le città straniere girando per strade e quartieri piuttosto che chiudermi in un museo o ammirare una chiesa, per quanto famosi. Il mio conoscente mi ha insegnato tante cose sui viaggi e quella più sorprendente è stata questa: non c’è niente di male nel prendere parte a un tour guidato. Scoprirai tante cose che non sai. Non credo che avrei mai visto come meritano Amburgo, Berlino, Amsterdam. Innanzitutto per la sua capacità di programmare giri e viaggi e scovare le cose imperdibili. Ma anche perché all’inizio non lo conoscevo bene e i viaggi sono diventati l’occasione per imparare a conoscerci e diventare amici. Alla fine fare amicizia con lui è stato un po’ come fare un viaggio perché quello che lega le due occasioni è la stessa cosa: il desiderio di scoprire qualcosa che non si conosce. BRETT WILLIAMS

N. 3 SE NON SAI DOVE ANDARE il pub è sempre una buona scelta.

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andare ad Amsterdam e volevo che i miei migliori amici venissero con me. Per realizzare questo sogno c’era una sola cosa da fare: organizzarlo. Negli anni passati organizzare un viaggio tutti insieme era stato abbastanza complicato: innumerevoli telefonate e e-mail, ipotesi di itinerari, agende condivise, sfilze di indirizzi tra cui scegliere l’albergo, riunioni per scegliere la data e decidere il budget… I miei amici trovavano questo aspetto del viaggio a dir poco irritante, come me d’altronde. Quindi avrei fatto loro un favore: avrei deciso tutto io e li avrei messi di fronte al fatto compiuto. Così ho prenotato il volo che andava bene a me e ho scelto una sistemazione per il numero di amici che pensavo sarebbero venuti con me: prenotandola su determinate piattaforme si può disdire all’ultimo e recuperare i soldi. Ho preparato anche il programma del viaggio, le cose da fare e i posti da vedere. Poi ho scritto ai miei amici spiegando quello che avevo fatto, quando si partiva, dove si andava etc. Mi bastava avere una risposta entro la fine della settimana. Cinque hanno detto sì mentre gli altri si sono defilati.

GETTY IMAGES (UOMINI CON BIRRA).

È STATO UN PENSIERO FISSO PER 12 MESI: all’arrivo dell’estate volevo


IL

VIAGGIO AVVENTUROSO Esci dalla tua zona di comfort e scoprirai che c’è tutto un mondo che ti aspetta

nuovo invece che andare sempre al solito alberghetto o di piangermi addosso a casa perché gli amici hanno disertato la vacanza. E l’ho fatto anche perché questa vacanza era organizzata da qualcun altro, quindi non avrei dovuto muovere un dito per prenotare nulla, per decidere cosa vedere, quando partire, che mezzi prendere. Qualcun altro lo avrebbe fatto per me. Durante il viaggio mi bastava presentarmi nella hall dell’albergo e l’organizzatore diceva a tutti che cosa avremmo fatto, come ci saremmo arrivati e così via. Niente stress, io dovevo solo godermi la vacanza e stupirmi di tutti i luoghi meravigliosi che stavo visitando. Grazie a questo tour organizzato ho visto posti che non sarei mai stato capace di visitare da solo e l’ho fatto senza dovermi stressare per mesi per organizzare e senza preoccuparmi nemmeno di dover sapere la lingua locale. Se quello che vuoi da una vacanza è il relax e il panorama non c’è niente di meglio. —M.G.

GETTY IMAGES (TREKKING).

LA MAGGIOR PARTE DEI VIAGGI che faccio con i miei migliori amici sono lunghi un weekend o poco più. La meta è sempre la stessa: una pensioncina nella località di mare dove ci siamo conosciuti ormai più

di 30 anni fa. Nonostante l’albergo poco elegante e la località che conosco come le mie tasche, io preferisco questo tipo di vacanza ai weekend posh a Berlino o Londra o alla settimana tutto compreso ad arrostire al sole a Sharm el-Sheikh. Merito della compagnia, naturalmente. Stare con i miei amici più cari è semplice e naturale, non devi pensare a che cosa dire, come vestirti, dove andare. Siamo semplici e alla mano e andando sempre negli stessi posti non abbiamo brutte sorprese. Ma quando quegli stessi amici hanno cominciato a bigiare la nostra vacanza annuale per andare in località esotiche o metropoli internazionali mi sono detto che forse dovevo seguire il loro esempio e provare qualcosa di nuovo. Non per forza esotico, ma nuovo. Così quando si è presentata l’occasione di fare un viaggio a Machu Picchu, in Perù, con un gruppo di colleghi e di amici di colleghi ho deciso di dire di sì. L’ho fatto per il desiderio di provare qualcosa di

N. 4 SE TI PORTI DIETRO L’AMICO che quando beve diventa rissoso portati dietro anche quello che sa sempre come calmarlo.

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LIFE

Manda giù la pillola IL MERCATO DI INTEGRATORI E SUPPLEMENTI È SEMPRE PIÙ AMPIO E DIVERSIFICATO. MA QUALI VALE LA PENA PRENDERE DAVVERO?

Il siero della felicità

Olio psichedelico

I bodybuilder che assumono siero del latte hanno più benefici di chi preferisce la caseina, migliorando le loro performance nello squat e nel bench press. Centre for Ageing, Rehabilitation, Exercise and Sport

Prima di un meeting importante prendi una goccia di olio CBD (estratto dalla canapa). I ricercatori sostengono che questo cannabidiolo riduce l’ansia prima di un discorso pubblico. Università di Sao Paulo

Acidi per i muscoli Se vuoi perdere peso ma non i muscoli aggiungi i BCAA (aminoacidi a catena ramificata) alla tua dieta. College of Charleston

FAI IL PIENO DI SUPPLEMENTI Eterna giovinezza Rallenta l’invecchiamento con il coenzima Q10. Secondo gli studi questo antiossidante aiuta a dare più energia al corpo, togliendogli di dosso gli anni. Beiersdorf AG

La D per la forza Batti il tuo record personale al deadlift con la vitamina D. Gli studi dimostrano che questa vitamina può aumentare la forza delle gambe. Queen Mary University of London

Voglia di paternità Stai pensando di diventare padre? Con 5 mg di acido folico e 66 mg di zinco al giorno per 26 settimane (6 mesi) aumenti la conta degli spermatozoi del 74%. University Medical Centre Nijmegen

Niente raffreddore La vitamina C aiuta a tenere a bada il raffreddore e l’influenza. Per ridurre del 19% il rischio di raffreddore devi assumerne 8 gr al giorno, pari a quattro volte la razione giornaliera consigliata. University of Helsinki

I benefici degli omega 3 Gli acidi grassi omega 3 fanno bene, lo sappiamo tutti. Ma adesso uno studio ha scoperto che fanno più di quanto pensavamo: aiutano anche il recupero e aumentano la mobilità. Journal of Sports Science and Medicine

Occhio al calcio Il calcio è essenziale per le ossa ma troppo fa male al cuore. Con più di 1000 mg al giorno aumenti il rischio di malattie cardiache del 20%. National Institutes of Health

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Muscoli scolpiti La prova costume è vicina: aiuta il tuo fisico a essere al top con la creatina. Secondo gli studi aumenta l’energia e la resistenza e aiuta il recupero. Baylor University

Sogni d’oro Assumi magnesio, un minerale coinvolto in oltre 600 processi nel tuo organismo. Serve a farti dormire bene. Radboud University

Niente scorciatoie Una dieta bilanciata e l’esercizio regolare sono più efficaci di qualsiasi integratore. John Hopkins University

Il ginkgo biloba ha la reputazione di migliorare le funzioni cerebrali ma in uno studio chi lo ha preso per 6 settimane non ha avuto nessun beneficio nei test cognitivi. Puoi anche farne a meno. Journal of the American Medical Association

TESTO: BEN WELCH | ILLUSTRAZIONE: INFOMEN

Niente ginkgo


LIFE

Orvieto Di Vino ARTE, BORGHI, ULIVI, PASSEGGIATE E VIGNETI: SCOPRIAMO INSIEME UNA CITTÀ CON UNA ANTICA TRADIZIONE DI VINI

DOCTORWINE.IT Non un blog, ma una vera rivista online che parla di vino e dintorni, ideata e diretta da Daniele Cernilli, da cui eredita il soprannome, scritta insieme a un gruppo di esperti e appassionati.

DI DANIELE CERNILLI

ORVIETO CLASSICO SUPERIORE LUIGI E GIOVANNA 2015 Da uve grechetto 90% e procanico 10%. Per il 5% le uve sono attaccate dalla muffa nobile. Matura per un anno in botti grandi. Ha colore giallo paglia e profumi complessi, di agrumi amari, fiori di campo e lievi accenni di zafferano. Sapore avvolgente e salino, di ottimo corpo. Euro 45,00 barberani.it

ORVIETO CLASSICO SUPERIORE IL BIANCO 2016

SONO ANCORA VIVI GLI ECHI DELLA MANIFESTAZIONE Orvieto Di Vino, che ha avuto luogo nel giugno scorso, e a maggior ragione la voglia di andare a visitare quella meravigliosa cittadina anche per questioni legate ai suoi vini. Orvieto non è infatti solo arte, anche se il suo Duomo è meraviglioso e tutto il borgo antico ha un fascino indiscutibile. Orvieto è anche una campagna di imprevedibile bellezza, punteggiata da ulivi e da vigneti, spesso tenuti come giardini. Ed è rappresentata da una vitienologia di antica tradizione, con vini prevalentemente bianchi, che derivano in massima parte da vitigni presenti in zona da secoli. Il Procanico, che è una varietà locale di Trebbiano, il Grechetto, il Verdello e il Drupeggio qui sono di casa, come anche il Sangiovese fra le varietà a bacca rossa. E tra i viticoltori orvietani ci sono nomi che hanno fatto la storia recente di questo vino. Qui vi propongo tre Orvieto Classico di

grande valore, vini bianchi fra i migliori dell’Italia Centrale e dell’Umbria in particolare. E andiamo a cominciare. Apre le danze L’Orvieto Classico Superiore Luigi e Giovanna del 2015, prodotto dalla famiglia Barberani. Un bianco di grande complessità, che prevede anche l’uso di una piccola percentuale di uve “botritizzate”, cioè colpite dalla cosiddetta “muffa nobile” e una maturazione in botti grandi per un anno. Pratiche che lo rendono un vero fuoriclasse nella sua tipologia. Segue L’Orvieto Classico Superiore Il Bianco 2016 di Decugnano dei Barbi, molto elegante e con un “passo” agile che lo rende piacevole e facile da bere. Chiude l’Orvieto Classico Superiore Lunato 2018, il più giovane e fragrante dei tre, prodotto da Le Velette di Corrado Bottai, una delle cantine più tradizionali del comprensorio. Tre vini con caratteristiche molto diverse fra loro e dai prezzi ovviamente differenti.

Da uve grechetto 55% vermentino 20% chardonnay 20% procanico 5%. Acciaio in prevalenza, solo lo Chardonnay matura 6 mesi in barrique. Giallo paglia brillante. Note di mandorla fresca, fiori di campo, cedro e lieve pietra focaia al naso. Sapore pieno, salino, teso, di ottimo corpo e notevole lunghezza. Euro 17,00 decugnanodeibarbi.com

ORVIETO CLASSICO SUPERIORE LUNATO 2018 Da uve grechetto 50% procanico 20% malvasia del Chianti 15% verdello e drupeggio. Solo acciaio. Giallo paglia brillante. Fragranti note di cedro, pesca bianca e fiori di campo. Sapore salino a fresco, composto, fine, di buon corpo. Euro 8,00 levelette.it

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LIFE

I consigli del medico per prevenire il cancro ABBIAMO CHIESTO A MEDICI E RICERCATORI QUALI PRECAUZIONI VANNO PRESE PER TENERE ALLA LARGA QUESTO NEMICO MORTALE. ALCUNE RISPOSTE SONO OVVIE (NON FUMARE), ALTRE MENO. ECCO 10 MODI CON CUI GLI SPECIALISTI SI PROTEGGONO DAL CANCRO. SEGUI ANCHE TU QUESTI CONSIGLI DI JANE BIANCHI

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PRENDI L’ASPIRINA

L’aspirina non serve solo a far passare il mal di testa e a fluidificare il sangue, aiuta anche a ridurre l’infiammazione del colon. Daniel Rosenberg, direttore del Colon Cancer Program alla University of Connecticut Health, consiglia a tutti, indipendentemente dall’età, di prendere 81 milligrammi di aspirina al giorno. Prima di seguire il suo consiglio, però, chiedi al tuo medico perché l’aspirina fluidifica il sangue e in certi casi potrebbe non essere indicata. Secondo uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine chi prende da 75 a 1200 mg di aspirina al giorno per almeno un anno riduce il rischio di morire di cancro colon rettale del 33 per cento in 20 anni.

4. Evita la plastica

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METTI LA CREMA SOLARE

La pelle è la parte del corpo più a rischio cancro. Ogni mattina il dermatologo Joseph Sobanko dell’Università della Pennsylvania si mette la crema solare protezione 30 con ossido di zinco o biossido di titanio. Per stare più tranquillo si spruzza un po’ di lozione solare anche sul viso.

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MANGIA SANO

Una dieta ricca di frutta e verdura, fibre e omega 3 può ridurre l’infiammazione e aiutare a combattere il cancro. Ogni mattina Philippe

Spiess, oncologo al Moffitt Cancer Center, si prepara un wrap all’uovo iper energetico. Riscalda 1 tazza di spinaci in una padella e ci aggiunge un uovo e 200 millilitri di albume. Questa frittata è la base di un wrap con formaggio, un terzo di un avocado e un cucchiaio di salsa piccante. Per essere sicuro di dormire bene (è di notte che l’organismo ripara le cellule danneggiate) prende un supplemento di melatonina 30 minuti prima di andare a letto.

June Chan, professore di urologia alla University of California San Francisco, si porta al lavoro il pranzo da casa ma evita di usare contenitori di plastica, che possono contenere composti chimici cancerogeni. Usa solo contenitori di vetro e di acciaio. ILLUSTRAZIONI DI WESLEY MERRITT


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5. Allenati per 75-150 minuti al giorno

Keith McCrae, oncologo al Cleveland Cancer Institute, lavora per molte ore ma riesce a allenarsi comunque sei volte alla settimana. Gli piace fare ciclismo su strada (4050 km in settimana e ancora più chilometri nel weekend). Uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine ha scoperto che chi fa 1,25 ore di attività isica intensa e 2,5 ore di attività moderata alla settimana ha il 31% di probabilità in meno di morire di cancro di chi non si allena. L’esercizio aiuta a ridurre l’iniammazione e questo potrebbe diminuire i rischi di cancro.

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PRENDI UN SUPPLEMENTO PER LA PELLE

Anthony Rossi, un dermatologo che lavora al Memorial Sloan Kettering Cancer Center, prende la nicotinamide ogni mattina. La nicotinamide è una vitamina B3 che può ridurre la formazione di certi tipi di tumori alla pelle, probabilmente riducendo i danni all’epidermide causati dai raggi UV. (Ma questo supplemento non sostituisce la crema solare, che va messa sempre e comunque.) Prima di iniziare a prendere questo o altri supplementi, però, parlane sempre con il tuo medico.

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SCEGLI IL PESCE

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Christopher Saigal, urologo della University of California, mangia il pesce ma non la carne. “Dico ai pazienti che i cibi amici del cuore sono associati anche a un minor rischio di sviluppare il cancro alla prostata e a un minor rischio della progressione di questo genere di cancro, una volta che è stato diagnosticato”. Inoltre uno studio inglese ha associato la carne rossa e processata al cancro colon rettale.

CALMATI

Lo stress cronico alimenta il cancro. L’urologo Nelson Bennett della Northwestern University Feinberg School of Medicine consiglia di rilassarsi così: siediti in una stanza con la porta chiusa e il telefono silenziato. Inspira profondamente dal naso ed espira dalla bocca per 10 volte. Chiudi gli occhi e fai attenzione ai suoni intorno a te, compreso il ronzio della luce al neon se sei in ufficio. Poi concentrati sul respiro. Non preoccuparti se tendi a distrarti. Quando ti accorgi di esserti distratto concentrati nuovamente. A Bennett sono servite 15 sessioni di questo tipo per cominciare a fare attenzione al respiro. “Più pratica fai più diventa semplice”, dice. E il vantaggio è che sarai meno stressato e più concentrato nella vita di tutti i giorni.

MANGIA LA FRUTTA SECCA

Quando Matthew Yurgelun, oncologo al DanaFarber Cancer Insitute, vuole mangiare uno snack sceglie le mandorle o i pistacchi. “È un ottimo modo per tenere a bada la fame ed evitare di mangiare cibi zuccherati o grassi che mi farebbero ingrassare o mi metterebbero a rischio cancro”, dice. Uno studio del National Institutes of Health ha addirittura dimostrato che i fumatori che mangiano tanta frutta secca riducono il loro rischio di cancro ai polmoni. Questo beneficio della frutta secca potrebbe derivare dal fatto che noci, mandorle & co. riducono lo stress ossidativo associato al fumo. Mangia da 20 a 24 noci o nocciole o mandorle ogni giorno e portale sempre con te per tenere a bada le tentazioni della gola.

10. Bevi il tè verde Il tè verde è ricco di antiossidanti. Alan Wan, oncologo al Northwestern Medicine Kishwaukee Hospital, ne beve una tazza ogni mattina. In uno studio del 2016 il tè verde Mao Feng è risultato una delle varietà con più antiossidanti per tazza.

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M A R E

LIFE

Scegli la tua estate CON GLI AMICI O CON LA FIDANZATA? MEGLIO UN RESORT OPPURE UNA PENSIONE SEMPLICE E SPARTANA? MARE O MONTAGNA? E PERCHÉ NON IN CITTÀ PER UN VIAGGIO CULTURALE? SCEGLI LA META, SCEGLI LO STILE, SCEGLI GLI ACCESSORI E L’ABBIGLIAMENTO GIUSTO PER LA TUA ESTATE. ECCO I NOSTRI CONSIGLI...

Speaker waterproof CELLULARLINE Non c’è estate senza musica e con lo speaker portatile avrai sempre con te la colonna sonora delle tue vacanze: AQL Plump è ultraresistente, può essere immerso fino a un metro di profondità e la batteria garantisce 7 ore di playtime. 29,95 euro cellularline.com

Mocassino GRISPORT Un mocassino perfetto per le avventure in barca a vela ma versatile da indossare tutto il giorno: la valvola Aerata (brevettata da Grisport) permette all’aria di entrare per una perfetta ventilazione del piede, ma assicura protezione dall’acqua. 69 euro grisport.it

Occhiali da sole RIVA BY MOVITRA Il brand mito della nautica internazionale propone occhiali dal look inconfondibile, prodotti in Italia da Movitra. Il design delle aste degli occhiali richiama infatti la forma della chiglia dello yacht Aquarama Super mentre i dettagli decorativi riprendono la forma delle prese d’aria del modello Ariston. 390 euro rivaboutique.it 40 MENSHEALTH.IT

Infradito HAVAIANAS Le originali infradito Made in Brazil con la bandiera sulla fascetta sono disponibili in 11 colori diversi: riuscirai di sicuro a trovare quelle giuste per il tuo outfit. La suola presenta 3 strati in gomma che riprendono i 3 colori della bandiera del Brasile: giallo, verde e blu. 24 euro havaianas-store.com


M A R E

Zaino tracolla NEW ERA Semplice e versatile per le tue giornate in spiaggia o per i tuoi allenamenti outdoor: le tasche multiple interne lo rendono perfetto per portare con te accessori e abbigliamento. Ha anche una tasca esterna con zip. 40 euro neweracap.eu

Boardshort PATAGONIA Realizzati in un tessuto misto a rapida asciugatura, leggero e resistente, questi short sono perfetti per il surf e per tutte le attività tra acqua e spiaggia: la vestibilità è essenziale e ottimizzata per ridurre gli sfregamenti e la sensazione di costrizione. 120 euro patagonia.com

Cappello BARTS Il modello Bobizi ha un taglio borsalino, è realizzato in carta di paglia tinta unita con fascia a contrasto alla base della corona. Per un look deciso e audace con qualsiasi outfit. 39,99 euro oberalp.com

Balsamo MARLIES MÖLLER Sabbia, vento e salsedine possono essere dannosi per i tuoi capelli quindi corri ai ripari con un balsamo che li idrata e li protegge in un unico gesto. Puoi utilizzarlo sui capelli umidi per nutrirli e proteggerli oppure sui capelli asciutti per proteggerli dagli agenti esterni. Non va risciacquato. 27 euro (100 ml) marliesmoeller.de

EA7 EMPORIO ARMANI SPORTOUR SUMMER EDITION Dopo le prime tappe a Milano Marittima, Vasto e Riccione restano ancora due weekend all’insegna dello sport e dello stile firmato EA7 Emporio Armani: il 13/14 luglio a Ostia (Roma) e il 20/21 luglio a Lido di Camaiore (Lucca) potrai provare tante attività in acqua e sulla spiaggia per il benessere di corpo e mente. Beach volley, beach tennis, SUP, yoga e per i più audaci SUP Yoga, una serie di esercizi che si svolgono in mare, sulla tavola per rilassare la mente tonificando la muscolatura. La domenica mattina invece tutti pronti per la Breakfast Run, una gara non competitiva di 5 km che parte sul lungomare alle prime luci del giorno. Info e iscrizioni su www.ea7sportour.it

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M O N TAG N A

LIFE T-shirt girocollo

Scarpa da trekking DACHSTEIN Il modello Alpha Boa GTX è progettato per le escursioni veloci, ha una tomaia in mesh e nylon traspirante ed elementi in TPU per la resistenza all’abrasione. Il sistema Boa® Fit garantisce un fit ottimale con una chiusura uniforme e una distribuzione totale della pressione. 149,95 euro boafit.com/it

REWOOLUTION Realizzata in 100% pura lana Merino extrafine la t-shirt risulta estremamente morbida e piacevole a contatto con la pelle. Il modello girocollo ha inserti e tagli regolari per il massimo comfort durante escursioni o altre attività outdoor. 100 euro rewoolution.it

Giacca pull-over Imbrac per Imbraco smartp smartphone CROSSCALL CROSSCA le tue avventure Per immortalare immorta in montagna questo imbraco rinforzato ti permette di tenere lo smartphone attaccato al petto. Il braccio girevole gire a 90° dell’x-chest ti consente di orientare l’angolo di ripresa a seconda sec dello sport praticato ac accedendo allo schermo senza se rimuovere lo smartphone dal supporto. 47,97 euro crosscall.com

HAGLÖFS Leggera, performante e packable: il nuovo guscio a 3 strati L.I.M Mountain Proof Anorak è costruito secondo la filosofia “less is more” cioè massima performance, minimo peso. Questa giacca infatti consente di risparmiare spazio e peso nello zaino e può essere indossata rapidamente quando le condizioni meteo peggiorano. 380 euro haglofs.com

UNA VACANZA PER RUNNER

Crema solare LANCASTER Per chi è sempre in movimento, anche in vacanza, Sun Sport Cooling Invisible Mist SPF 30 è uno spray corpo invisibile all’applicazione, extra leggero. Può essere applicato anche su pelle bagnata perché resiste sia all’acqua sia al sudore. 35 euro (200 ml) lancaster-beauty.com 42 MENSHEALTH.IT

Ti piacerebbe imparare a correre meglio o più forte? Durante gli stage di allenamento di Fulvio Massini, da luglio a settembre, avrai la possibilità di immergerti nel mondo del running come non l’hai mai fatto, tra i paesaggi magici delle Dolomiti o nell’incanto dell’Isola d’Elba. Puoi scegliere una settimana sportiva a Corvara, in Alta Badia, a Dobbiaco, in Val Pusteria o tra le calette dell’Isola d’Elba facendo base a Marina di Campo. Un’esperienza aperta a runner di qualsiasi livello, da vivere anche con la famiglia: esami e test valutativi, allenamenti mirati, correzione della tecnica di corsa mediante riprese video, corsi di stretching, incontri a tema su scarpe, nutrizione, e altri aspetti del running, oltre a escursioni di gruppo e momenti dedicati al relax e al divertimento. I prossimi appuntamenti: Corvara (BZ) 20-27 luglio, Dobbiaco (BZ) 27 luglio-3 agosto. Se preferisci il mare, ti aspetta l’Isola d’Elba (LI) con diversi appuntamenti, 4-11 agosto, 11-18 agosto, 18-25 agosto, 25 agosto-1 settembre. www.fulviomassini.com


Short Jeans

FIRST BY GO CARPISA Valigia capiente con chiusura rigida e impermeabile, è realizzata in 100% polipropilene, materiale super resistente agli impatti. Disponibile in vari colori anche fluo, con lucchetto TSA e nelle misure S-M-L. A partire da 110 euro carpisa.it

WRANGLER Per le lunghe serate estive in città meglio optare per jeans corti dal taglio comodo: realizzati in puro cotone dall’intensa tonalità indaco, questi short daranno un tocco trendy al tuo guardaroba estivo. 59,95 euro wrangler.it

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Sneaker LUMBERJACK Il modello Run Away è realizzato in pelle e mesh per un look sportivo dal design innovativo e informale anche grazie all’abbinamento di materiali con dettagli colore a contrasto. 79 euro lumberjack.it

T-shirt

A CACCIA DI FESTIVAL MUSICALI

LEVI’S Tessuto in cotone con iconico logo Levi’s in versione “pride” per celebrare i diritti della comunità LGBTG+. Tutti i proventi della Pride collection saranno infatti devoluti alla OutRight Action International. 30 euro levi.com

Secondo il recente Barometro HomeAway-CISET 2019 sul mercato delle case per vacanza, gli italiani amano viaggiare verso nuove destinazioni alla ricerca di divertimento e adrenalina. In estate molti decidono di spostarsi e soggiornare in altre città per assistere a festival musicali sia in Italia sia all’estero, godere della musica all’aria aperta e andare alla scoperta di borghi inesplorati e città cosmopolite. Ecco alcune proposte interessanti per la tua estate in musica: - Sònar, Barcellona (Spagna) - 18-20 luglio - Sziget, Budapest (Ungheria) - 7-13 agosto - Collisioni, Barolo (CN) - 17 giugno - 16 luglio - La Notte della Taranta, Melpignano (LE) – 24 agosto homeaway.it

Gel Age Defender KIEHL’S Per una pelle sempre idratata ed elastica questo gel si assorbe velocemente, non è oleoso ed è facile da applicare. L’idratazione dura 24 ore e la pelle avrà un aspetto più compatto e tonico con benefici anti-età. 54 euro (50 ml) #kiehlsitaly MENSHEALTH.IT 43

C I T TÀ

Valigia


LIFE CHIRURGIA ESTETICA

Ringiovanire con il lifting: quando, come e perché IL LIFTING MODERNO È BASATO SU TECNICHE CHE NON SI LIMITANO PIÙ A TIRARE SEMPLICEMENTE LA PELLE, MA LAVORA RICOMPATTANDO LA STRUTTURA SU CUI È APPOGGIATA LA PELLE DEL VISO E DEL COLLO. QUESTO LIFTING QUINDI HA UN SECONDO EFFETTO OLTRE AL RINGIOVANIMENTO: IL NON-INVECCHIAMENTO. SCOPRIAMO PERCHÉ

IL DOTTOR PAOLO SANTANCHÈ Nato a Torino nell’agosto del 1949, figlio di un ginecologo, Paolo Santanchè decise fin da piccolo che sarebbe diventato medico. Dopo la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in chirurgia plastica nell’ateneo della sua città, decise di frequentare all’estero i migliori chirurghi internazionali, per perfezionarsi secondo le più avanzate metodiche, rifuggendo così dai dogmi delle scuole ufficiali, alla ricerca del perfezionamento di quella creatività che, da sempre, contraddistingue il suo lavoro. Specializzato in Chirurgia Plastica all’Università di Torino nel 1977, è autore di numerosi lavori pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche nazionali ed internazionali e del libro Come difendersi dal chirurgo estetico (giuda alla scelta dell’intervento giusto e di chi lo dovrà eseguire), Mariotti editore, 2004 www.santanche.com

Perché si parla di lifting profondo? Gli effetti traumatizzanti e invasivi provocati dall’invecchiamento sono dovuti al cedimento cutaneo e della struttura sottostante che sostiene la pelle. Il lifting profondo della moderna chirurgia estetica va ad agire proprio su questa struttura profonda, riposizionandola e ridandole il giusto tono. Il lifting profondo quindi permette di non dover tirare la pelle, che torna invece al suo posto da sola e che andrà solo tagliata e riadattata alle strutture profonde del viso che sono tornate in tensione come lo erano dieci o vent’anni prima.

PERCHÉ LA PELLE CEDE CON GLI ANNI? La pelle è una copertura del corpo e non ha funzioni di sostenimento o strutturali. La pelle quindi cede quando cedono le strutture sotto di lei, quelle che la dovrebbero sostenere. Ecco perché tirare soltanto la pelle è sbagliato, perché è come curare il sintomo e non la causa. Molto meglio curare le cause, quindi il cedimento delle strutture sottostanti alla pelle, quelle profonde. Queste strutture sono rappresentate prima di tutto dal muscolo del collo, il platisma, che copre la supericie anteriore

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di tutto il collo, dalla mandibola alla clavicola. Le altre fasce muscolari sulle quali intervenire sono quelle del cosiddetto SMAS, acronimo di Sistema Muscolo Aponeurotico Supericiale, che ricoprono tutta la faccia. Queste sono le strutture che “contengono” la faccia e se queste cedono allora la pelle sopra di loro cede anche lei. Se però il chirurgo rimette in tensione le strutture sottostanti, ridando loro tono, anche la pelle ritorna al suo posto.


Può essere fatto a qualsiasi età? Assolutamente sì. Però se lo facciamo prima che tutto il nostro viso sia deformato e invecchiato diventa anche una terapia di non-invecchiamento. Perché il lifting profondo, fatto prima che siano avvenuti i grossi cambiamenti nella forma del viso dovuti alla vecchiaia, ha un effetto stabilizzante e rallenta l’invecchiamento. Le persone che hanno fatto il lifting da giovani sono tutte invecchiate molto più lentamente negli anni successivi. Quindi, se per la donna l’età ideale per fare il lifting è subito dopo i 40 anni, per l’uomo, che ha una struttura del viso più solida, l’età ideale arriva 5 o 10 anni dopo, intorno ai 50.

GETTY IMAGES (UOMO SORRIDENTE), FOTOLIA (UOMO CON MEDICO)

Dobbiamo quindi giocare d’anticipo… Il lifting va fatto quando un osservatore

LIFTING E BLEFAROPLASTICA: VANNO INSIEME? Se non l’hai mai fatta prima può essere fatta durante lo stesso intervento. Non avrebbe senso rimandarla. Molti però non ne hanno bisogno e qualcuno l’ha già fatta prima.

profano non vede ancora gli effetti dell’invecchiamento. Se fai così ottieni un doppio effetto: da una parte ringiovanisci e se hai 45 o 50 anni torni ad avere un viso come quello che avevi a 35 o 40 anni. Dall’altra, nei dieci anni successivi, invecchierai molto più lentamente di una persona normale che non ha fatto il lifting e 10 anni dopo sarai invecchiato solo di 5 anni. E idem 10 anni dopo ancora. E così via. Per cui 20 o 30

anni dopo sarai invecchiato solo di 10 o 15 anni. Quindi l’effetto del lifting, che all’inizio è quello di farti ringiovanire di 5 o 10 anni, alla lunga ti aiuta a mantenere una età apparente anche di 20 o 30 anni inferiore. Più sei giovane quando fai l’intervento più resti giovane e più lentamente invecchi dopo. L’errore più grave, quindi, è dire “lo farò quando sarà il momento”. Questa scelta ti porta a farlo quando ormai è troppo tardi, quando il tuo viso è ormai deformato dagli anni e quando l’effetto di ringiovanimento che si ottiene è molto inferiore e non aumenta più con il tempo. È un intervento difficile? Le tecniche e lo stato dell’arte della chirurgia plastica del viso oggi sono di altissimo livello. Si va a lavorare sui tessuti profondi

LIFTING E SIGARETTE Il fumo è una controindicazione a tutto e quindi a maggior ragione anche alla chirurgia estetica. Il fumo purtroppo va a compromettere proprio la circolazione cutanea, là dove si va a fare l’intervento. Chi vuole fare il lifting deve quindi smettere di fumare almeno un mese prima dell’intervento.

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LIFE per ottenere una solidità del viso molto maggiore e con una maggiore naturalezza. E questo è possibile proprio perché non si va più a tirare la pelle. Per lo stesso motivo è un intervento assolutamente indolore. Dopo l’intervento ti senti un po’ gonfio ma non si può parlare di dolore. Gli uomini più sensibili al dolore risolvono tranquillamente il post intervento con una pastiglia per il mal di testa. Ci vogliono però un paio di settimane per essere di nuovo socialmente presentabile. Le tecniche che uso io prevedono trazioni profonde e multiple almeno in tre direzioni, per poter seguire la naturalezza della pelle sulla faccia, mentre gli scollamenti si fanno con un bisturi a ultrasuoni che azzera il sanguinamento e che ci consente di avere un periodo post operatorio senza lividi o ematomi sulla faccia, ma solo con un po’ di gonfiore. Che sparisce in un paio di settimane.

SONO PELATO: POSSO FARE IL LIFTING? Il risultato finale del lifting per le persone senza capelli richiede qualche sforzo in più. Il chirurgo dovrà fare qualche acrobazia in più per non rendere visibili le cicatrici, che dovranno essere più corte e limitate.

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Dove avviene il taglio del bisturi? Il lifting può essere più o meno esteso verso l’alto: il collo viene sempre toccato ma dalla guancia in su può variare molto. Ci si può fermare prima delle tempie o arrivare fino a lì. Le cicatrici quindi sono di solito nascoste nella zona dell’attaccatura dei capelli e davanti all’orecchio. In questo le donne sono più fortunate: con loro le cicatrici si possono nascondere dentro l’orecchio, mentre nell’uomo dobbiamo farle davanti, perché altrimenti l’avanzo di pelle andrebbe a finire sull’orecchio e si avrebbe poi la barba anche lì. In compenso l’uomo può usare la basetta per nascondere even-

GETTY IMAGES

Come si svolge l’operazione? Le basi del lifting sono nel collo. Se non ringiovanisci il collo è inutile tirare la faccia e sembrerai sempre vecchio. La zona che inconsciamente valutiamo per stabilire l’età delle persone è quella del collo e della linea della mandibola. Se la linea della mandibola non è tesa vuol dire che gli anni sono passati. Se la pelle del collo si è rilassata e se quando pieghiamo il mento la pelle avanza, allora anche lì ci sono gli anni. Puoi avere la pelle più bella o più brutta, puoi aver fumato o preso troppo sole, può esserci anche la genetica, ma quando invecchiamo la pelle perde tensione in quelle zone del collo e della linea della mandibola.


tuali cicatrici. Le cicatrici possono poi girare dietro l’orecchio fino all’attaccatura dei capelli dietro la testa. Il bisturi (norma-

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L’ESEMPIO DEGLI ATTORI FAMOSI (E DEI CASI FINITI MALE) Gli interventi eseguiti male, purtroppo, finiscono in prima pagina. Quelli fatti bene non si notano. Un’altra pessima abitudine dei giornali di gossip è quella di paragonare le facce degli attori quando avevano 20 anni a quelle attuali, a 60 anni, dopo 40 anni di stravizi, droghe, alcol e chi più ne ha più ne metta. Senza contare che sono quasi sempre casi di attori o vip finiti nelle mani sbagliate. Io di solito porto come esempio Virna Lisi che, a 80 anni, operata come si deve, ha ancora un viso da bella signora. Tra gli uomini mi piace citare Michael Douglas o anche Kiefer Sutherland, oggi impegnato nella serie di Survivor su Netflix.

le o a ultrasuoni per i chirurghi di alto livello) lascia cicatrici che sono sempre molto nascoste. La porta di ingresso è sempre nella zona delle orecchie, delle basette e dell’attaccatura dei capelli. Da lì il chirurgo può arrivare sotto il muscolo platisma e sotto lo SMAS, senza sanguinamento e senza lasciare lividi. Va previsto un ricovero? Certo: di solito 12 o meglio 24 ore se il paziente vuole andare a casa senza medicazione. Non perché l’intervento sia pesante, anche se dura comunque una media di tre ore per essere fatto a regola d’arte, ma perché la medicazione va tolta almeno 12 ore dopo o alla mattina successiva, ed è bene tenere il paziente a riposo e fermo fino a quel momento. L’anestesia locale è accompagnata di solito dalla sedazione profonda, quindi il paziente dorme e non sente nulla.

Ovviamente per fare questo intervento ci vuole quindi la sala operatoria e l’anestesista. Sempre. L’anestesia, anche se locale, può essere mortale se manca l’anestesista e tutto il contesto che la rende sicura. A parte le poche gocce di anestetico che usa il dentista, l’anestesia locale richiede sempre la presenza dell’anestesista. Sottovalutare questa cosa, ovviamente per risparmiare, è criminale. Quindi, come tutti gli interventi di chirurgia estetica, anche il lifting deve essere fatto in una sala operatoria a norma, come quelle delle cliniche, degli ospedali, delle day surgery. Gli ambulatori non hanno la sala operatoria a norma. Detto questo, ogni paziente che si sottopone a questo intervento deve fare tutti gli esami che si fanno prima di una operazione per essere sicuri che stia bene. La chirurgia estetica si fa sulle persone sane, non sui malati. MENSHEALTH.IT 47


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Freeeenaaaa! QUANDO TI METTI AL VOLANTE DIVENTI UN’ALTRA PERSONA, RABBIOSA E IRRICONOSCIBILE? NON SEI IL SOLO. SCOPRI PERCHÉ TI ARRABBI E COME EVITARLO DI STEPHEN CORBY, CON IL CONTRIBUTO DI JOSHUA ST. CLAIR

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Potresti essere tu!

Non sono una persona violenta. Se posso evito sempre i confronti fisici. Ma sulla strada, protetto dall’auto, viene fuori il mio lato peggiore. Certe volte la rabbia diventa verbale, altre volte addirittura si trasforma in azioni stupide, imperdonabili, anche illegali. È un comportamento assurdo ma, stando alle statistiche, non sono l’unico a cui succede. Youtube è pieno di filmati di questi episodi. E secondo le ricerche della AAA Foundation for Traffic Safety quasi l’80% degli automobilisti ha avuto uno o più attacchi di rabbia al volante. In America tra il 2008 e il 2017 il numero di incidenti mortali causati da una guida aggressiva è salito da 105 a 432 all’anno. Il maggior numero di incidenti legati a una guida aggressiva (il 54%) è stato provocato da persone tra i 20 e i 40 anni. I dati riguardano l’America ma in realtà sono simili un po’ ovunque anche in Europa, anche dove meno te li aspetti. E non è solo colpa del traffico e degli autisti della domenica. Ma chi sono poi questi autisti della domenica? Secondo il parere di molti di sicuro fanno parte di questa categoria quelli che guidano con il cappello, anche se non sembra esserci un vero nesso tra le due cose, oppure quelli che guidano con un pezzo del loro cappotto chiuso fuori dalla porta. Ma anche gli anziani sono sotto esame... Ma torniamo al problema e cerchiamo di capire perché ci comportiamo così e come sbollire la rabbia.

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MIND

CHI SI ARRABBIA DI PIÙ Generazioni di automobilisti

CI SONO VARIE GRADAZIONI DI RABBIA. Puoi essere scocciato, puoi essere arrabbiato o puoi essere infuriato. L’emozione è sempre la stessa, è solo l’intensità che cambia. Ogni giorno ci sono cose che ci irritano, piccole o grandi. In sé sono come gocce d’acqua ma quando si sommano le une alle altre finiscono per fare un mare. Poi arriva la classica sciocchezza (qualcuno che ti taglia la strada per esempio) e scatta la reazione spropositata: è appunto la goccia che fa traboccare il vaso. Non mancano però i casi in cui una combinazione di eventi scatena la nostra rabbia indipendentemente dal nostro umore. Gli episodi di rabbia possono essere ricondotti alla presenza o alla combinazione delle seguenti tre sensazioni: minaccia, ingiustizia e frustrazione. Sulla strada le minacce fisiche vanno di pari passo con quelle al nostro ego (se sei dell’umore sbagliato un sorpasso è un affronto) e ci fanno sentire frustrati o scatenano il nostro senso di giustizia. Quando guidiamo vogliamo andare da qualche parte e arrivarci puntuali, senza contrattempi. Il tizio che ci taglia la strada e poi magari va troppo piano diventa quello che ci impedisce di arrivare puntuali all’appuntamento e questo provoca in noi frustrazione. Qualsiasi evento che provochi minaccia, ingiustizia o frustrazione può potenzialmente scatenare la nostra rabbia. E non è detto che all’attacco di rabbia segua il rimorso: spesso la rabbia ci sembra la reazione più naturale e coerente. Le ricerche hanno dimostrato che al volante tutti abbiamo la tendenza a voler dare lezioni di guida e di comportamento agli altri, che sia un guidatore che giudichiamo scortese o uno che abbia infranto le regole. E anche a distanza di giorni la nostra rabbia ci appare giustificata. 50 MENSHEALTH.IT

25-40 ANNI

54.2% 35.6%

40-50 ANNI

21.4% 25.0%

GIOVANISSIMI UNDER 25

14.6% 7.0%

50-70 ANNI

8.2% 24.4%

ANZIANI OVER 70

1.7% 8.5%

CHE COS’È LA RABBIA

LEGENDA Incidenti fatali provocati da rabbia e guida aggressiva

Altri incidenti fatali che non coinvolgono una guida aggressiva

QUANDO DUE PERSONE STRESSATE E RABBIOSE decidono che l’altro ha bisogno di una lezione le cose possono finire molto male. L’aggressione fisica (che non significa solo fare a botte ma anche stare appiccicato all’altra auto, cambiare corsia in maniera troppo repentina senza tenere conto delle distanze di sicurezza, fare i fari, suonare continuamente il clacson) spesso provoca una reazione nell’altro.

DEVON JARVIS/STUDIO D; EVERETT

PERCHÉ CI ARRABBIAMO?


COME CALMARE LA RABBIA

L’ORA DELLA RABBIA Ecco quando è più probabile arrabbiarsi al volante

H22

In settimana

QUESTA È L’ORA CON IL MAGGIOR TASSO DI INCIDENTI FATALI LEGATI A UNA GUIDA AGGRESSIVA

LUNEDÌ: 19.2%

H8

GIOVEDÌ: 14.8%

L’ORA IN CUI CI SONO MENO INCIDENTI FATALI PROVOCATI DALL’AGGRESSIVITÀ AL VOLANTE

SABATO: 14.3%

MARTEDÌ: 10.7% MERCOLEDÌ: 10.2%

VENERDÌ: 10.7%

DOMENICA: 20.1%

AL VOLANTE TUTTI GLI ALTRI AUTOMOBILISTI ci sembrano idioti patentati. Ma che cosa succede se la persona al volante dell’altra auto sta davvero facendo qualcosa di sbagliato? In futuro la nostra auto potrà aiutarci a mantenere la calma. La Kia ha annunciato che sta lavorando a una tecnologia capace di valutare lo stato emotivo del guidatore e modificare di conseguenza l’ambiente dell’abitacolo. Finché non sarà sul mercato, però, devi fare da te. Impara a riconoscere i segnali della tua rabbia (per esempio battito accelerato, digrignare i denti, stringere le mani a pugno, imprecare…). Se ti rendi conto di essere furioso accosta e:

METTI TUTTO IN PROSPETTIVA Cerca di non prenderla sul personale. Quello che percepisci come un affronto potrebbe essere solo uno sbaglio da parte dell’altro automobilista. Dagli il beneficio del dubbio.

INSPIRA, ESPIRA, RIPETI Respirare a fondo e concentrarti sul respiro ti aiuterà a sbollire la rabbia e a contrastare l’ondata di adrenalina perché è un’azione calmante in sé. Cerca di fare 5 lunghi respiri mentre rilassi le braccia e il viso.

PARLATI PER CALMARTI Spegni la radio dove il deejay raccontava gli ultimi gossip e chiediti: “che cosa ci guadagno a essere arrabbiato? Che cosa ottengo se gliela faccio pagare?” Cerca di rispondere onestamente. Poi convinciti che non ne vale la pena, che quella persona e quell’azione non hanno nessun potere su di te. Capita spesso di vedere l’auto dietro che fa i fari o addirittura suona il clacson perché vuole passare. Se sei di buonumore puoi semplicemente cambiare corsia, se sei arrabbiato non di rado capita di rallentare apposta per dare una lezione al guidatore impaziente. Capita anche che chi viene superato la prenda come una offesa personale e si metta a inseguire chi a suo dire gli ha fatto tor-

to. Se le due persone decidono di affrontarsi di petto, accostando e scendendo dalla macchina, le cose spesso finiscono male, con aggressioni verbali e anche fisiche. Nella maggior parte dei casi, però, gli automobilisti si limitano ad arrabbiarsi e a urlarsi improperi o a fare gesti, senza fermarsi, scendere dall’auto e venire alle mani.

Ragionando e facendo sbollire la rabbia ti renderai conto che la tua reazione è spropositata e inutile. Questo non vuol dire che la prossima volta che qualcuno ti taglierà la strada continuerai a fischiettare quella canzone che ti piace, come se niente fosse. Le reazioni istintive sono difficili da controllare. Ma dopo l’impulsività arriverà la razionalità a schiarirti le idee. Più fai pratica più migliorerai. MENSHEALTH.IT 51


MIND

I SEGRETI ANTISNACK

Perché hai sempre fame? HAI SEMPRE VOGLIA DI METTERE QUALCOSA SOTTO I DENTI? FAI LA “SECONDA COLAZIONE” COME GLI HOBBIT? SCOPRI DOVE SBAGLI E COME RIMEDIARE

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NON MANGI REGOLARMENTE

ESAGERI CON L’ALCOL

La riunione di metà mattina è andata avanti più del previsto e non hai pranzato. Ma mangiare poco fa bene, pensi, quindi non ti preoccupi se salti il pranzo. E invece dovresti. Le ricerche* dimostrano che se non fai pasti regolari tendi a mangiare più zuccheri, che però vengono digeriti velocemente, lasciandoti un senso di fame. La soluzione: mangia regolarmente. Sempre. Gli studi dimostrano anche che la colazione aiuta a tenere a bada gli spuntini impulsivi di metà mattina. Lo stomaco impiega circa 4 ore a svuotarsi dopo un pasto quindi se hai fame prima di mezzogiorno (e hai fatto colazione alle 8) vuol dire che non hai mangiato abbastanza.

Come forse ti sarai accorto da solo, bere alcol ti fa venire fame. Secondo una ricerca pubblicata su Nature Communications l’alcol mette il cervello nella modalità “fame”. La rivista Obesity invece sostiene che l’alcol ti rende più sensibile ai profumi del cibo, spingendoti a esagerare a tavola. La soluzione: Se non vuoi fare a meno della birra con gli amici cerca di ordinarne una poco alcolica. E accompagnala con qualche nocciolina.

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NON MANGI ABBASTANZA PROTEINE E FIBRE Se per pranzo mangi un panino al formaggio con un pacchetto di patatine lo stomaco si mette a brontolare già alle 3 del pomeriggio. Questo succede perché i pasti a base di carboidrati vuoti non contengono abbastanza proteine e fibre per saziarti. La soluzione: I ricercatori della Purdue University hanno scoperto che 30 grammi di proteine aiutano a tenere a bada la voglia di smangiucchiare schifezze a tutte le ore. Con le proteine, infatti, lo stomaco impiega più tempo a svuotarsi. 52 MENSHEALTH.IT

FAI IL PIENO DI ENERGIA NEL MODO GIUSTO, ALTRIMENTI RIMARRAI SUBITO A SECCO

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INVECE DI MANGIARE BEVI Molte persone nel tentativo di dimagrire sostituiscono il pasto con un beverone ipocalorico, che sazia al momento ma non per molto. I liquidi impiegano meno di un’ora a lasciare lo stomaco, contro le 2-4 ore del cibo solido. Inoltre frullando il

cibo polverizzi le fibre e quindi il corpo impiega meno tempo a processarle, riducendo il senso di sazietà. La soluzione: Lascia perdere i frullati e ricorda il consiglio della mamma: mastica bene e a lungo. Una ricerca ha scoperto che mantenendo il cibo in bocca più a lungo durante il pasto si influenzano gli ormoni intestinali legati alla riduzione della fame e al senso di sazietà.

La finta fame è vera. La prossima volta che pensi di avere fame fatti queste domande: sono annoiato? Sono stanco? Ho sete? Sto guardando troppa TV o social media? Se la risposta a una o più di queste domande è sì probabilmente non hai davvero fame. La soluzione: Uno studio pubblicato su Brain and Cognition ha scoperto che guardare immagini di cibo può scatenare le stesse modifiche fisiologiche che avvengono nell’organismo che si sta pregustando un pasto. Se hai questa finta fame tieniti impegnato con qualche commissione oppure fai una passeggiata.

TESTO: MEN’S HEALTH US | ILLUSTRAZIONE: JOE ZEFF DESIGN | *CIRCOLAZIONE

NON HAI DAVVERO FAME


MIND

CHE COSA SUCCEDE QUANDO...

…Ti alleni all’aperto LASCIATI ALLE SPALLE LE COMODITÀ DELLA PALESTRA E IMMERGITI NELLA NATURA SE VUOI FARE DEL BENE AL TUO CORPO E ALLA TUA MENTE

SCEGLI IL VERDE PER MIGLIORARE LA TUA FORMA FISICA E LA TUA SALUTE

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ESCI DI CASA Allenarsi nella natura (che sia in sella a una mountain bike o con un paio di scarpe da trail running) ti mette alla prova più e meglio della palestra. Lo dicono molti studi pubblicati sul Journal of Sports Sciences. L’allenamento outdoor coinvolge diversi gruppi muscolari e richiede più impegno al cuore per garantire una maggior resistenza e farti bruciare più calorie al minuto.

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TESTO: TOM WARD | ILLUSTRAZIONE: PETER GRUNDY

VAI SEMPRE PIÙ IN ALTO Un altro studio pubblicato sulla stessa rivista ha scoperto che i climber che superano i 3000 metri di quota al termine dell’ascesa hanno una carica di energia mentale particolare. Ecco perché non ti devi accontentare delle colline e puntare in alto: verrai ripagato con un’ondata di dopamina che ti farà stare bene e di noradrenalina che aiuta la memoria e la concentrazione, facendoti dimenticare stress e ansia.

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PENSA ALLA SALUTE

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TUFFATI

Dopo la montagna passa al mare. Secondo la ricerca pubblicata su Free Radical Biology and Medicine le immersioni regolari in acqua fredda favoriscono il rilascio di glutatione nel sangue, un antiossidante che aiuta a migliorare le prestazioni di altri antiossidanti, riducendo il rischio di avere un attacco di cuore.

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Più tempo passi nella natura maggiore è l’impatto (positivo) sulla salute. Secondo una ricerca pubblicata sul British Medical Journal un maggior apporto di vitamina D (grazie all’esposizione al sole durante un allenamento adrenalinico) può ridurre di un quinto i rischi di cancro, e in particolare di cancro al fegato, i cui rischi si riducono del 50%.

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ALLENATI OUTDOOR TUTTO L’ANNO Allenarsi all’aperto non è un’attività da fare solo in estate. Trasformala in un’abitudine per tutto l’anno e avrai più benefici, a livello fisico e mentale. Se ti alleni all’aperto il workout diventerà meno un peso e più un piacere. Uno studio pubblicato sull’International Journal of Behavioural Nutrition and Physical Activity ha scoperto che chi si allena all’aria aperta fa mezz’ora di attività fisica in più alla settimana. E per di più risparmi i soldi dell’abbonamento alla palestra.

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ESTATE DA WORKOUT NIENTE ATTREZZI, NIENTE SCUSE, SOLO MUSCOLI CREDIT

PORTA IL TUO WORKOUT IN SPIAGGIA CON QUESTE 3 SESSIONI VERAMENTE HARD PENSATE DA EBENEZER SAMUEL, FITNESS DIRECTOR DI MEN’S HEALTH. TUTTO QUELLO CHE TI SERVE È UN PRATO O UNA SPIAGGIA, QUALCHE SCALINO E L’ACQUA BASSA. E NIENTE SCUSE!

FOTOGRAFIE DI SEAN LAURENZ 54 MENSHEALTH.IT

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LE REGOLE DI QUESTI TRE WORKOUT SONO SEMPLICI. Ogni workout è un circuito: fai ogni esercizio per 40 secondi, riposa 20 secondi e poi passa alla mossa successiva. Riposa 1 minuto tra una serie e l’altra. Fai 4 serie poi prenditi un bel drink ghiacciato, stenditi sull’asciugamano e goditi il resto della giornata al mare! INIZIA QUI

WORKOUT

Perché funziona: fare le scale è un ottimo esercizio per tenere la mente impegnata durante il workout. Che tu stia salendo o scendendo devi fare attenzione per evitare di cadere. E sono un ottimo esercizio anche per i muscoli, ovviamente: sviluppano la forza e l’agilità e sollecitano le gambe e il core in modi alternativi.

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MUSCOLI COINVOLTI: P O L P A C C I ,

GLUTEI, FLESSORI DELLA GAMBA

Inizia l’allenamento in maniera esplosiva. Mettiti ai piedi di una scala, con il piede sinistro parallelo al gradino. Solleva la gamba destra. Piega leggermente il ginocchio sinistro e poi salta sul gradino successivo, cercando di atterrare dolcemente. Cerca di restare in equilibrio sulla gamba sinistra per un momento (se non ci riesci atterra su due piedi). Fai 10 ripetizioni per lato, poi scendi correndo dalle scale e ripeti con la gamba destra. Ripeti alternando fino alla fine dei 40 secondi. IL TRAINER DICE: con questa mossa esplosiva sviluppi la forza. Se fai fatica a saltare su un piede solo non preoccuparti, usali entrambi.

INTENSITÀ

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DAL PLANK ALTO ALL’ESTESO

MUSCOLI COINVOLTI: A D D O M I N A L I ,

GLUTEI, SPALLE, SCHIENA

Dopo due esercizi che coinvolgono le gambe, è arrivato il momento di occuparsi degli addominali. Mettiti nella posizione del push up con il viso rivolto verso le scale e le mani a circa 15 centimetri dal primo gradino, con il core e i glutei contratti. Tieni la posizione per 2 secondi. Tenendo il core teso e i fianchi stabili solleva la mano destra da terra e mettila sul primo gradino, poi fai lo stesso con la sinistra. Tieni la posizione per 2 secondi e poi torna alla posizione iniziale. Ripeti per 40 secondi.

INTENSITÀ

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CA M PA N A S U L L E S CA L E

MUSCOLI COINVOLTI: P O L P A C C I ,

INTENSITÀ

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S C AT T I S U L L E S CA L E

QUADRICIPITI, GLUTEI, ADDUTTORI

Mettiti in piedi alla base delle scale, con i piedi alla larghezza delle spalle. Siediti sui talloni e fai uno squat, poi salta in maniera esplosiva e atterra sul primo gradino, poggiando a terra solo il piede sinistro. Salta sul gradino successivo, atterrando sul piede destro. Ripeti finché hai percorso 10 gradini, poi scendi correndo le scale e ricomincia. Ripeti fino alla fine dei 40 secondi previsti. IL TRAINER DICE: inizia questo esercizio lentamente, concentrandoti sull’atterraggio. Velocizza l’esercizio a ogni serie successiva.

MUSCOLI COINVOLTI: G A M B E , G L U T E I ,

CORE

Dopo aver allenato core e gambe, fai un po’ di cardio. Corri il più velocemente possibile sulle scale, poi scendi lentamente. Continua così per 40 secondi. Non barare: metti il piede su ogni gradino, senza saltarne nessuno. Cerca di correre sulle punte.

STYLING: NADIA WINDT. GROOMING: LISA BAILEY.

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IL FITNESS È FATTO A SCALE

INTENSITÀ

SALTELLI LATERALI CON UNA GAMBA SOLA SULLE SCALE


D I C O RSA! Gli scatti sulle scale sono il modo perfetto per migliorare la tua tecnica di corsa. Concentrati sul movimento dei piedi, cercando di essere veloce, e muovi le braccia per aiutarti. Non piegarti in avanti. Tieni il petto ben dritto e il core contratto per avere la massima accelerazione.

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WORKOUT

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SCOLPISCI I MUSCOLI CON LA FATICA Perché funziona: la sabbia aggiunge al workout l’elemento dell’instabilità e di una leggera resistenza, rendendo più intenso ogni esercizio, a partire dalla semplice corsa. La sabbia fa fare gli straordinari al core e ai glutei, raforzandoli prima che tu te ne renda conto. Non hai un po’ di sabbia a disposizione? Allenati sul prato, o dovunque vuoi.

P I Ù SA B B I OS O, PIÙ INTENSO

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CREDIT CRED CRE C CR RE ED DIIT T

Qualsiasi sia l’esercizio, con la sabbia diventa più impegnativo. Non ci credi? Anche il semplice burpee non è più così semplice. Affonda le mani nella sabbia e spingi con i piedi.

FOTOGRAFIA FO FOTO F OTO O OT T TOGRAF TO OG GRAF GR RA RAF AF F IA A DI D I XXXXXXXXXXX XXXX XX XXX X XXX XX XXXX XX XXX X XX X X XX XXX XX X X


INIZIA QUI

INTENSITÀ

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S C AT T I A PIEDI NUDI AVA N T I E INDIETRO

INTENSITÀ

MUSCOLI COINVOLTI: G A M B E ,

POLPACCI, CAVIGLIE E MUSCOLI DEL PIEDE

Inizia questo workout con le basi, perché sulla sabbia è più difficile di quanto credi. Togliti le scarpe e fai gli scatti. Fermati dopo 20 passi, che avrai fatto alla massima velocità. Senza girarti, corri all’indietro fino alla posizione iniziale. Ripeti per i 40 secondi. IL TRAINER DICE: cerca di mantenere sempre lo stesso ritmo, senza partire piano o rallentare alla fine. Questo vale sia per gli scatti che per la corsa all’indietro. Più veloce corri più sviluppi i muscoli.

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BURPEE S U L L A SA B B I A

MUSCOLI COINVOLTI: T U T T O I L C O R P O ,

SOPRATTUTTO PETTO E GAMBE

Inizia in piedi. Abbassati e fai un salto all’indietro con i piedi, assumendo la posizione del push up. Porta il petto a terra e fai un push up. Saltando porta i piedi sotto le spalle e alzati. Mentre ti alzi salta verso l’alto. Fai quante più ripetizioni possibile in 40 secondi. IL TRAINER DICE: non è la prima volta che fai un burpee ma la sabbia rende tutto diverso. Tieni il core contratto e non inarcare la schiena.

INTENSITÀ

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PLANK TUCK

MUSCOLI COINVOLTI: A D D O M I N A L I ,

INTENSITÀ

6

AB RUNNER

SPALLE, TRICIPITI

Dopo le gambe allena gli addominali. Mettiti nella posizione del push up, contraendo il core e tenendo la schiena dritta. Usa gli addominali per far scivolare i piedi in avanti, portando le ginocchia verso il petto. Torna alla posizione iniziale. Se non ti alleni sulla sabbia saltella avanti e indietro con i piedi.

MUSCOLI COINVOLTI: A D D O M I N A L I

A questo punto del workout il battito cardiaco dovrebbe essere abbastanza alto quindi puoi interrompere il cardio e far lavorare gli addominali. Mettiti nella posizione del push up e fai scivolare in avanti la gamba destra, portando il ginocchio verso il petto. Torna alla posizione iniziale e ripeti con l’altra gamba. Continua alternando le gambe per 40 secondi. Se non ti alleni sulla sabbia fai i mountain climber.

Allenati con i tronchi!

Di solito per sviluppare i muscoli fai sollevamento pesi con i manubri, i bilancieri e il kettlebell ma se in giro sulla spiaggia (o nel prato) c’è qualche tronco puoi anche fare un sollevamento pesi alternativo. Un ramo caduto e trasportato dal mare è un attrezzo fantastico per scolpire i muscoli. Se ne hai uno a disposizione usalo per questi esercizi. Oppure vai in palestra e fai le stesse mosse con i pesi tradizionali. S Q UAT C O N I L T RO N C O

Mettiti in piedi davanti a un tronco di peso medio, con i piedi leggermente più larghi delle spalle. Afferra il tronco con entrambe le mani e portalo al petto. Contrai il core. Piega le ginocchia e i fianchi, abbassandoti finché le cosce sono parallele al terreno. Rialzati contraendo i glutei. Questa è 1 ripetizione. Fanne 3 serie da 8. S H O U L D E R P R E S S C O N I L T RO N C O

Mettiti in piedi davanti a un tronco di peso medio. Afferra il tronco con entrambe le mani e portalo al petto. Contrai il core e i glutei. Porta il tronco verso l’alto, stendendo le braccia. Torna alla posizione iniziale. Questa è 1 ripetizione. Fanne 3 serie da 10. SA LT E L L I L AT E R A L I C O N I L T RO N C O

CREDIT CRED CRE CR C RED RE R ED E DIIT T

Mettiti in piedi sulla destra di un grosso tronco. Metti entrambe le mani sul tronco ma continua a guardare in avanti. Sposta il peso sulle mani, mantenendo le braccia distese e poi salta sopra il tronco, atterrando dall’altra parte. Fai fatica a saltare il tronco? Atterra con entrambi i piedi sul tronco e poi salta dall’altra parte. Salta da una parte all’altra per 30 secondi e riposa per altro 30. Fai 3 serie. FOTOGRAFIA FOT FOTO FO OTO O TO GRAF G AF A IA A DI D I XXXXXXXXXXX XX XXX XXXX X XX XXX X XXX XX XXXX XX XX XXX XXX X X XX XX XX

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WORKOUT

3 Varianti sul tema

Dopo questo workout in tre fasi (scale, spiaggia e acqua), continua ad allenarti aggiungendo qualche mossa alternativa. WO R KO U T A 3

La spiaggia è il posto perfetto per fare un triplice

polpacci e nelle caviglie perché ti obbliga a fare più fatica

workout: corsa, nuoto e burpee drill. Metti due boe

per essere stabile. E niente mette maggiormente alla prova

nell’acqua, parallelamente alla spiaggia a circa un

la stabilità che saltare su una gamba sola. In piedi su una

metro e mezzo di profondità. Scatta dalla spiaggia

gamba, stendi le braccia davanti a te. Salta in avanti il più

fino all’acqua e poi nuota fino alla prima boa, poi

lontano possibile e atterra sulla stessa gamba. Fai 3 serie

alla seconda e da lì torna a terra. Arrivato al punto di

da 3 ripetizioni per lato.

partenza fai 20 burpee. Fai 3 serie. CREDIT

SA LTO C O N U N A GA M BA S O L A

La sabbia aiuta a sviluppare la forza nelle gambe, nei

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BRUCIA I GRASSI CON L’ACQUA Perché funziona: con la sua resistenza l’acqua rende più impegnativo qualsiasi movimento, anche quelli più semplici. E lo fa in un modo che ti obbliga a fare lavorare i muscoli senza sollecitare troppo le articolazioni. INIZIA QUI

INTENSITÀ

C R AW L BAG N ATO, C R AW L FO RT U N ATO Sul prato, sulla sabbia, sul cemento, nell’acqua… Dovunque lo esegui il bear crawl è uno dei migliori esercizi che puoi fare per sviluppare la coordinazione, rendere più forte il core e diventare più atletico.

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BEAR C R AW L

I N AC Q UA Mettiti a quattro zampe nell’acqua bassa, o anche solo sul bagnasciuga. Concentrati sul core, che devi mantenere contratto per stabilizzare le spalle e i fianchi. Fai 4 o 5 passi in avanti e poi arretra fino alla posizione iniziale. Ripeti per 40 secondi.

ONDE DEL CORE

MUSCOLI COINVOLTI: A D D O M I N A L I ,

JASON KEMPIN/GETTY IMAGES (MAHOMES). TOM STAHL (MILLS). CREDIT JENNIFER CAWLEY/LAIRD APPAREL (HAMILTON).

OBLIQUI, FIANCHI, SPALLE

male. Ecco perché è perfetta per provare la verticale. Se riesci a fare la verticale e restare in equilibrio sulle mani, anche per pochi secondi, ottieni grandi benefici. Cerca di metterti in verticale sulle mani e di restare in equilibrio per 1 minuto. Se non ci riesci chiedi a un amico di tenerti le gambe o appoggiati a un albero.

MUSCOLI COINVOLTI: F L E S S O R I D E L L A

GAMBA, POLPACCI, GLUTEI, ADDOMINALI

È arrivato il momento di fare un po’ di cardio. Fai uno squat scendendo il più possibile. Se sei a tuo agio puoi anche mettere la testa sott’acqua. Rimettiti in piedi salendo in maniera esplosiva e saltando il più in alto possibile. Ripeti per 40 secondi.

IL CORPO, SOPRATTUTTO I QUADRICIPITI E IL CORE

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L A V E RT I CA L E

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S Q UAT J U M P I N AC Q UA

MUSCOLI COINVOLTI: T U T T O

INTENSITÀ

La cosa migliore della sabbia è che se cadi non ti fai

INTENSITÀ

Con il bear crawl hai velocizzato il battito cardiaco. Adesso occupati degli addominali. Vai nell’acqua un po’ più profonda. Unisci tra loro le mani davanti a te all’altezza delle spalle. Piega le ginocchia finché le braccia sono sott’acqua. Tenendo le braccia distese davanti a te ruota il petto verso destra e verso sinistra per 40 secondi.

INTENSITÀ

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C O R SA C O N LE GINOCCHIA A LT E I N AC Q UA

MUSCOLI COINVOLTI: QUADRICIPITI,

FLESSORI DELLA G A M B A , P O L P A C C I , GLUTEI

Finisci il workout con un po’ di lavoro per gli addominali. Mettiti in piedi in acqua (scegli tu quanto vuoi che sia profonda). Fai un passo avanti sollevando la gamba destra. Contrai gli addominali. Fai un altro passo e solleva la gamba sinistra. Cammina sempre più velocemente portando le ginocchia al petto. IL TRAINER DICE: se facendo la corsa con le ginocchia alte e gli squat jump in palestra hai problemi, l’acqua dovrebbe aiutarti, alleviando la pressione sulle articolazioni. In questo modo l’esercizio diventerà meno doloroso per le giunture ma altrettanto efficace (se non di più) per i muscoli.

IL TRAINER DICE: concentrati sugli addominali, sono loro a dover ruotare il petto. In questo modo fai lavorare il six pack e i muscoli obliqui.

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Karateka

Da bambina mia madre mi ha iscritto a un corso di danza e di ginnastica artistica. Poi però mio nonno, con il quale passavo molto tempo, mi ha fatto giocare con spade artigianali, archi e frecce, incoraggiandomi a giocare a piedi nudi tra le campagne della zona o ad arrampicarmi sugli alberi piuttosto che seguire il sogno di mia madre di vedermi danzare. Grazie a lui ho capito davvero quale sarebbe stata la mia strada. Quando avevo circa sette anni è stato proprio lui a propormi di fare karate e soprattutto a convincere la mamma... 62 MENSHEALTH.IT

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Sara Cardin


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Cosa ti piace di più del tuo sport? È una disciplina in cui si possono utilizzare pugni, calci, proiezioni e atterramenti ed è anche molto personalizzabile: nonostante ci siano alcuni movimenti codificati questi possono essere eseguiti in mille modi diversi, nello spazio e nei tempi. Ogni combattimento è situazionale e lo stesso movimento può essere eseguito in attacco o in risposta: devi essere più veloce e più astuto del tuo avversario e comprendere il momento migliore per agire. Hai un particolare stile di combattimento che ti distingue dai tuoi avversari? Sono stata una delle prime a combattere in movimento cioè girando intorno all’avversario: durante il primo Campionato Italiano a cui ho partecipato quando avevo 14 anni il Direttore Tecnico della Nazionale italiana mi aveva messo sotto osservazione proprio per questa mia particolarità. Quando hai capito che il karate sarebbe diventato la tua vita? Quando ho vinto per la prima volta il Campionato Italiano. Allora ho capito che potevo diventare davvero forte e ho iniziato a pensare di andare oltre e vincere il Campionato Europeo e poi quello Mondiale. Mentre il momento in cui ho realizzato che il karate sarebbe diventata la mia professione, e non solo una passione, è stato nel 2014 quando mi sono arruolata nell’Esercito. Come si sviluppa il tuo allenamento quotidiano? Al mattino mi concentro su esercizi posturali e di allungamento per poi passare alla preparazione atletica sia in sala pesi sia a corpo libero, al fine di potenziare i distretti muscolari. Ma non possono mancare anche esercizi per la respirazione e per perfezionare i movimenti del combattimento. Nel pomeriggio invece mi dedico agli schemi tattici e a studiare le situazioni di vantaggio e svantaggio. Corpo o mente? Cosa conta di più nel karate durante un combattimento? È indispensabile l’equilibrio tra corpo e mente: ogni volta che ho combattuto bene è stato 64 MENSHEALTH.IT

quando ero serena e in equilibrio, ovviamente senza nulla togliere alla preparazione tecnica e fisica. Come ti prepari prima di un incontro? Come trovi la concentrazione? Sono una persona molto socievole ma prima di un incontro non mi piace condividere il momento del riscaldamento nella warm up area con gli altri atleti. Preferisco invece isolarmi nei corridoi oppure nei sottoscala. In questo modo riesco a sentire me stessa e a trovare l’energia che mi serve per combattere: mi concentro sul respiro, il battito del cuore e persino sul modo in cui appoggio il piede mentre cammino. Pratichi altri sport funzionali al karate o anche solo per passione? Ho praticato per qualche mese Taekwondo e Judo oltre a qualche lezione di ginnastica artistica con Igor Cassina. Mi è servito per perfezionare la tecnica del karate. Poi mi piace molto correre soprattutto sulle lunghe distanze, immersa nella natura e nel silenzio della campagna del Piave dove abito: trovo la corsa molto rilassante forse perché è proprio l’opposto dell’esplosività che mi è richiesta in gara e corro finché ne ho voglia, senza pormi

obiettivi di tempo o distanza. Mi piace tanto anche ballare latino-americano e ho una passione sfrenata per le automobili, quelle veloci. Non a caso mi diverto anche nelle gare di kart. Segui un regime alimentare particolare? Sono seguita da un nutrizionista che imposta il mio regime alimentare in base al tipo di allenamento che devo affrontare: non sono particolarmente fissata con l’alimentazione perché il cibo, anche per un atleta che ogni giorno è già concentrato sulla ricerca della perfezione del gesto tecnico, deve restare comunque un piacere. Per esempio: al termine della mia giornata non posso rinunciare al dolce per una piccola soddisfazione e gratificazione personale. In occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 il karate sarà per la prima volta disciplina olimpica: che cosa significa questo per te? Quando ho cominciato a praticare karate mia mamma cercava di dissuadermi perché per me avrebbe preferito la danza o un’altra disciplina più femminile ma la mia risposta era sempre la stessa, cioè “smetterò solo quando sarò diventata la più forte del mondo”. Quando ho vinto il Campionato del Mondo la tentazione di smettere è stata forte perché avevo raggiunto il mio obiettivo. Ma ora il mio sogno continua e si è fatto più grande: è la medaglia olimpica. E non solo per me ma per tutto il mondo del karate la prossima olimpiade sarà un momento storico di grande orgoglio. “Verso il Sol Levante” è il progetto di Juice Plus+, di cui sei Ambassador, in vista delle Olimpiadi 2020. Il filo conduttore sarà “una ragione al giorno”: qual è la tua ragione, la motivazione principale che ti porta ogni giorno ad allenarti? La mia “ragione al giorno” non è solo l’Olimpiade, che è un obiettivo relativamente nuovo, ma soprattutto il fatto che il karate mi fa stare bene: mi piace combattere non solo sul tatami ma anche nella vita e non voglio restare ferma ad aspettare che le cose semplicemente accadano. Voglio essere io la prima a fare qualcosa per farle succedere e per cambiarle.


Il karate mi fa stare bene e mi piace combattere non solo sul tatami ma anche nella vita

CHI È SARA CARDIN a Ponte di Piave (TV) in wNata " inizia a praticare karate Veneto, all’età di 7 anni e da allora ha raggiunto tanti successi, il più importante dei quali è sicuramente la medaglia d’oro ai Campionati del Mondo di Karate 2014 (categoria 55 kg). Ha vinto anche 20 titoli italiani e 7 assoluti. Ai Mondiali, oltre alla medaglia d’oro a Brema nel 2014 ha conquistato la medaglia d’argento nel 2010 a Belgrado. Ai Campionati Europei ha vinto l’oro nel 2007, 2010, 2014 e 2016, l’argento nel 2013 e nel 2017. Nel 2018 ha conquistato due ori alle Premiere League (Dubai e Istanbul) e la medaglia di bronzo agli Europei e ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona. Sara appoggia l’associazione onlus “FareXBene” di Valentina Pitzalis ed è molto attiva sulla prevenzione contro i tumori al seno, appoggiando LILT e Fondazione Umberto Veronesi per sostenere la ricerca scientifica. Sara sta lavorando duramente per recuperare da un infortunio e per qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo 2020, quando il karate sarà un’attesissima new entry. - FaceBook: @SaraCardinofficial - Instagram: @cardinsara - Twitter: @cardinofficial

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CREDIT

Le 50 che devi almeno una 66 MENSHEALTH.IT

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FIUME IMPETUOSO FAI RAFTING TRA LE RAPIDE DEL FIUME PIÙ SELVAGGIO DEL GIAPPONE

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avventure provare volta nella vita

Il tuo tempo è il tuo bene più prezioso quindi non sprecarlo steso su una sdraio o a scarpinare per una città torrida. Apri gli occhi e la mente e vai in cerca delle mete più adrenaliniche che il mondo ti può ofrire. Esci dalla tua comfort zone e scopri che cosa ti aspetta là fuori TESTO DI TOM WARD

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01-02 Rafting in Giappone Sei stufo dei giardini zen? Vai al fiume Yoshino, a quattro ore da Osaka. Questo è il fiume più rinomato del Giappone per chi fa rafting perché, con le sue insenature e le sue rapide, è adatto a ogni genere di persona, dal principiante all’esperto. Ed è circondato dai panorami del Koboke Gorge, un canyon unico al mondo. Perché anche l’occhio vuole la sua parte. L’alternativa Se sei più da Occidente che da Oriente, scolpisci il core facendo rafting, o anche paddleboarding, nel Colorado River.

03-04 Climbing in Oman Se ti piace fare climbing ma vorresti metterti alla prova anche su pareti diverse dalle montagne vicino a casa, prendi l’aereo per al-Jabal al-Akhdar, un resort cinque stelle in Medio Oriente. A 2000 metri di altezza sulla Green Mountain dell’Oman c’è la parete attrezzata per il climbing più in quota del Paese: una serie di agganci in metallo inseriti nella roccia che permettono di fare climbing, con tracciati pensati per i principianti, intermedi ed esperti e per la discesa in corda doppia. Dopo questo sport adrenalinico rilassati nella piscina del resort. L’alternativa Non parli arabo? Preferisci l’inglese? Allora vai a Honister Slate Mine, in Cumbria (UK). Troverai pareti attrezzate, ponti su corde e percorsi mozzafiato tra le montagne del Lake District. 68 MENSHEALTH.IT

IMMERGITI NEL PASSATO ESPLORA LA STORIA DELLA POLONIA NEL GOLFO DI DANZICA

05-06 Viaggio in Mongolia Scopri come vivevano gli antichi popoli della steppa mongolica: imparerai a tirare con l’arco, a cavalcare, a pescare e a occuparti delle pecore cashmere. Ma andrai anche in kayak sui lunghi fiumi asiatici, farai trekking

nella steppa e ti arrampicherai sui picchi della Orkhon Valley, sito UNESCO. Se ti piacciono i viaggi culturali fai tappa a Karakorum, antica capitale dell’impero mongolo dove si trovano anche i resti del palazzo dell’Ögedei Khan. L’alternativa Metti alla prova le tue capacità di sopravvivenza nel Cairngorm National Park scozzese.


11-14 L’ultramaratona più impegnativa del pianeta

07-08

Alla scoperta di una nave sommersa La Polonia è un Paese ricco di storia, molta della quale è sommersa 90 metri sotto il Mar Baltico, nel Golfo di Danzica. Immergiti e scoprirai navi afondate dalle tempeste, i relitti degli U-boat tedeschi e i vascelli risalenti al 16esimo secolo. Grazie alla salinità ridotta di questo mare questi relitti sono tra i meglio conservati del mondo. L’alternativa Afitta una barca ed esplora le Galapagos, osservando da vicino leoni marini, tartarughe e iguana. E naturalmente ti godrai anche un mare favoloso.

09-10

Di corsa in Cambogia Travolgi con un’ondata di adrenalina il sito sacro cambogiano Angkor Wat partecipando alla mezza maratona Temple Run. Partendo dal tempio correrai per 21 km attraverso la foresta. Se sei a corto di energia o sei assetato potrai

La Marathon des Sables dura sei giorni e si svolge nel Sahara. Questa gara indipendente che raccoglie i propri fondi e non è finanziata da grandi marchi è considerata la più impegnativa del mondo. Se non ti basta puoi provare la SelfTranscendence Race di New York, che con i suoi 5000 km è la corsa a piedi più lunga del mondo. I partecipanti hanno 52 giorni per percorrere un tracciato di circa 880 metri per 5649 volte (pari a 96 km al giorno). Invece la Badwater 135 è la corsa perfetta se sei masochista: si svolge nella Death Valley californiana, dove le temperature raggiungono i 54 gradi. Infine puoi provare le iconiche Barkley Marathons. Puoi scegliere la versione da 100 o da 160 chilometri: in entrambe i casi hai 60 ore per percorrere un tracciato che attraversa il Frozen Head State Park in Tennessee.

contare su un tuk-tuk personale che ti seguirà con bottiglie di acqua e snack sani. L’alternativa Dalle foreste dell’Asia a quelle dell’Africa: la One&Only Nyungwe House in Rwanda ofre un’esperienza unica. È un cammino sospeso a 60 metri da terra, per godersi la natura e osservare gli animali da un punto di vista privilegiato.

15-16

In esplorazione in Antartide Ci sono diverse compagnie che organizzano viaggi in Antartide. In questi viaggi, della durata media di 10-15 giorni, si circumnaviga il circolo polare antartico, fermandosi a osservare i pinguini e seguendo le tracce di numerosi esploratori, attraversando il Canale di Drake e quello di Lemaire. Tra i ghiacci oltre agli immancabili pinguini vedrai foche leopardo, balene minke, megattere e orche. L’alternativa Se l’Antartide ti piace e ti senti coraggioso puoi anche esplorarlo facendo skydiving dai 4000 metri delle Ellsworth Mountains, sempre in Antartide, a una temperatura di 35 gradi sottozero.

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Nei canyon dello Utah Il Grand Canyon è per i turisti. Con le sue gole e i suoi canyon lo Utah è una tappa obbligata in qualsiasi viaggio on the road negli USA. Passa dal Capitol Reef National Park se vuoi vedere i panorami migliori. L’alternativa Non devi per forza andare in America per sperimentare lo spettacolo di un canyon. Fai canyoning e river boarding (o hydrospeed) tra i Pirenei con una guida esperta della zona. Non te ne pentirai.

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Catapultati in Nuova Zelanda Ti piace “farlo strano”? Per esempio lanciarti da una catapulta gigante? Se vuoi provare il Queenstown, in Nuova Zelanda, è la meta che fa per te. Qui si trova la Catapulta Nevis, unica nel suo genere, che lancia i più audaci turisti a 150 metri di distanza a una velocità di 100 km/h. È vero che ci vuole coraggio per lanciarsi ma non devi preoccuparti: i neozelandesi hanno impiegato 30 anni a studiare questo sistema per metterlo completamente in sicurezza. L’alternativa A Canon City, in Colorado, c’è la Cloudscraper Zip Line, una teleferica che ti permette di attraversare in volo a un altezza di 365 metri il fiume Arkansas e la Royal Gorge.

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Clif diving sulle Alpi Se il canyoning è adrenalinico, l’helicanyoning lo è ancora di più. Dopo aver raggiunto in elicottero le gole più impervie delle Alpi esplorerai gli stretti canyon con i loro torrenti e la natura incontaminata. In questa escursione, da fare con una guida esperta, 70 MENSHEALTH.IT

imparerai le tecniche del clif diving e della discesa in corda doppia. L’alternativa Se vuoi andare più lontano da casa puoi anche fare canyoning in Scozia. Nascosti tra le rive del Loch Tummel ci sono canyon e strette gole con 14 punti ideali per la discesa in corda doppia e una cascata di 22 metri. Al termine del clif diving potrai anche goderti un barbecue sulle rive del lago.

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Parco giochi per adulti L’Area 47, in Austria, non è esattamente come la più celebre Area 51 in USA. Qui più che alieni ci sono gruppi di amici che si divertono. Con 85 mila metri quadrati di attività avventurose e 35 escursioni, incluso il rafting, il wakeboard e il canyoning ce n’è per tutti i gusti. L’alternativa Se quella che

cerchi è un’avventura acquatica ma vuoi anche girare il mondo la tua meta è il Venezuela: lì ci sono le Angel Falls, le cascate più alte del mondo, belle da guardare ma anche da esplorare con la discesa in corda doppia. Dopo esserti messo alla prova con la cascata potrai continuare il tuo viaggio facendo hiking tra queste splendide montagne e dormendo in tenda sotto le stelle.

FOTOGRAFIE: ALFREDO MARTINEZ/RED BULL (KAYAKING), GETTY IMAGES (RELITTO, NOMADE, SCI, SQUALI, AYERS ROCK), ALES FEVZER (TELEFERICA).

IN VOLO PRENDI IN MANO IL TUO CORAGGIO E LANCIATI IN VOLO A 100 KM/H


NEVE NO LIMITS SPINGITI AL LIMITE SUGLI SCI AFFRONTANDO I PIÙ FOLLI FUORIPISTA

25-28 Sugli sci

CREDIT

La Grave è una sonnolenta cittadina in Provenza, una gemma nascosta che ofre bellissimi fuoripista con dislivelli notevoli. Il Giappone ha alcune tra le piste più belle e meno stressanti del mondo. Qualsiasi stazione sciistica scegli, non è insolito trovare tanta neve fresca perfetta per il fuoripista. L’Alaska è una meta iconica per gli appassionati di sci. Con le sue centinaia di piste selvagge e folli è fantastico anche per chi fa heliskiing. Quando pensiamo alla Georgia pensiamo allo stato americano del sud, dove neve e montagne sono fuori luogo. Ma esiste anche una Georgia meno nota: è lo stato dell’ex Unione Sovietica. Lì, tra le maestose montagne del Caucaso, ci sono le cime più alte d’Europa. Perfetto per lo sci, l’heliskiing e lo ski touring.

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29-32 Surf nel mondo

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Snorkeling con gli squali a Tahiti Tahiti, nell’Oceano Pacifico, non è un paradiso terrestre dove godersi il mare mangiando mango e sorseggiando pina colada. È anche il posto ideale per vedere da vicino gli squali. Queste acque incontaminate e calde ospitano infatti 19 specie di squali. Gli squali sono così abituati alla presenza dell’uomo e dei sub che puoi avvicinarti senza aver paura di diventare la loro cena. L’alternativa Vuoi un faccia a faccia con uno dei predatori più antichi e temibili del mondo? La Darwin’s Cage of Death è un cilindro in plastica trasparente che ti permette di stare faccia a faccia davanti a un coccodrillo di 4 metri afamato. Meglio portarsi dietro un costume di ricambio, nel caso te la facessi addosso dalla paura. CREDIT

Skeleton Bay sulla costa atlantica della Namibia ha l’onda più lunga del mondo (con fondo sabbioso), anche se questo suo primato è stato scoperto solo nel 2008. La costa occidentale dell’Irlanda ha alcuni dei posti migliori d’Europa per fare surf. Prendi la tavola e trova l’onda perfetta generata dai reef al largo della costa. Forse non hai mai sentito parlare di Pacasmayo, una città del Perù. Male! Il tratto di mare davanti a questa cittadina ha le onde di sinistra più lunghe del Sud America. Cavalcandole farai più surf in un giorno di quanto ne fanno alcuni surfisti in un anno intero. Sulla punta meridionale di Nias, una piccola isola indonesiana, ci sono onde che si infrangono in punti prevedibili, che fanno barrel perfetti e che mantengono la velocità ideale per 10 secondi.

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CREDIT

NUOTA CON GLI SQUALI TUFFATI NELLE PROFONDITÀ DEL PACIFICO E OSSERVA DA VICINO IL GRANDE PREDATORE MARINO

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APPESO AL FILO VOLA ATTACCATO A UNA TELEFERICA DA CARDIOPALMA

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Percorri la teleferica più rapida del pianeta Senza andare dall’altra parte del mondo, nella vicina Slovenia c’è la Planica Zip Line. È la teleferica più ripida del mondo: parte a 1150 metri di quota e scende lungo il trampolino per gli sci più grande del mondo. Non è un’avventura per deboli di cuore: su questa teleferica lunga 570 metri si raggiunge una velocità di 90 km/h. Se nonostante la paura riesci a tenere gli occhi aperti ti godrai panorami spettacolari sulla vallata e sulla località sciistica olimpica di Kranjska Gora. L’alternativa Il ponte di Akashi Kaikyō, che collega Kobe con l’isola di Awaji in Giappone, con la sua campata di 1991 metri è il ponte sospeso più lungo del mondo. C’è anche una sezione con il pavimento trasparente per osservare il mare sotto i tuoi piedi. Salendo al 98esimo della torre del ponte, accessibile al pubblico, potrai godere una vista panoramica su tutto lo stretto di Akashi.

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Skydiving in Australia Con i suoi deserti, le sue foreste e i reef, ogni angolo di Australia è un’avventura. Ma il gioiello del continente meridionale senza dubbio è Ayers Rock (o Uluru), un enorme monolite di arenaria rossa che svetta solitario in mezzo alla pianura, più o meno al centro del Paese. Fino alla fine di ottobre del 74 MENSHEALTH.IT

2019 sarà possibile scalare Uluru, poi sarà vietato e sarà possibile godersi Uluru dall’alto solo attraverso lo skydiving. L’alternativa Il grande lago salato dello Utah in America è altrettanto

impressionante per fare skydiving. Con intorno i panorami incredibili sul Canyonlands National Park, le montagne del Wasatch Front e il deserto del Moab, questa esperienza di skydiving è unica al mondo.

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Come Top Gun in America Vuoi sentirti come Tom Cruise in Top Gun? La Sky Combat Race del Lago Tahoe, in Sierra Nevada, ti permette di esaudire il tuo sogno. Voli acrobatici, combattimenti simulati e allenamento in volo sono disponibili tutto l’anno. Se hai già il brevetto da pilota passa direttamente al livello superiore con il pacchetto


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Pellegrinaggio nel Buthan Con le sue montagne il Bhutan è il paradiso degli alpinisti e degli esploratori. Il monastero di Taktsang, chiamato anche Tiger’s Nest, è uno dei templi buddisti più iconici del Paese. Si trova abbarbicato su una parete di roccia nella Paro Valley. Per arrivare fin qui devi fare hiking tra le montagne e avere parecchio fiato e buone gambe. L’alternativa Se i pellegrinaggi non fanno per te che ne dici di una gara di quad? Nel deserto della Namibia percorrerai le dune dorate accanto a mandrie di zebre e di struzzi. Un’esperienza a suo modo spirituale anche questa.

Operation Red Flag, che divide te e i tuoi amici in due squadre che si “combatteranno” a vicenda in volo. Se vuoi qualcosa di meno competitivo ma altrettanto adrenalinico scegli un corso acrobatico aereo. L’alternativa Dall’aria alle profondità della Terra: la grotta più grande del mondo è la Son Doong in Vietnam, lunga 9 km. È così enorme che potrebbe contenere tranquillamente un grattacielo di 40 piani. Dentro ha persino una giungla.

43-46 Arrampicata e bouldering Hampi, in India, è un vero paradiso per gli amanti dell’arrampicata e del bouldering. Il paesaggio strano e meraviglioso di questo sito (patrimonio dell’UNESCO) è ricco di massi giganteschi in equilibrio precario che rendono davvero unica l’esperienza dell’arrampicata. La foresta di Fontainebleau è a un’ora da Parigi ma sembra appartenere a un altro mondo. Nei 250 chilometri quadrati di foresta troverai ogni genere di tracciato per fare arrampicata. Petrohrad, a ovest di Praga, è una foresta cecoslovacca piena di enormi massi da scalare. Virtualmente incontaminata dalla presenza umana, questa foresta vanta più di 3000 tracciati. I Buttermilks in Sierra Nevada sono da secoli il paradiso degli scalatori. Un modo surreale di allenarsi tra i migliori.

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Heliski in Russia Elicotteri M18? Panorami da lasciare a bocca aperta? Lanciarsi nel cratere di vulcani spenti sugli sci? Puoi fare tutto questo con le escursioni di heliski della Pelorus. Partendo da Mosca volerai nella remota regione della Kamchatka dove, in sei giorni, afronterai 200 metri di dislivello sugli sci, seguito da esperte guide locali. E alla sera ti aspetta la vodka. Vera vodka russa. L’alternativa Scatena il Tarzan che c’è in te scivolando lungo le teleferiche canadesi e camminando sulle cime degli alberi nelle Blackcomb Mountains.

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Gli orsi slovacchi Se vuoi immergerti nella natura vai in Slovacchia, dove ranger esperti ti insegneranno a riconoscere e a seguire le tracce dell’orso bruno. In un’avventura trekking di 8 giorni scoprirai come vive l’orso bruno nel suo ambiente naturale e riuscirai anche a vedere il cervo rosso e le aquile. I tour si svolgono in piccoli gruppi di 8 persone, per limitare l’impatto umano sull’ambiente, disturbare il meno possibile gli animali e proteggere gli orsi. Pernotterai nei rifugi e mangerai al sacco. L’alternativa Se ti piacciono gli orsi vai in crociera intorno all’isola norvegese di Spitsbergen e potrai ammirare gli orsi polari nel loro habitat. MENSHEALTH.IT 75


INSALATE

GOLOSE Per molti mangiare sano provoca l’efetto yoyo tra una dieta ascetica e le tentazioni più sfrenate. Smettila di fare su e giù e goditi i benefici dei cibi sani ma anche golosi TESTO DI SCARLETT WRENCH – FOTOGRAFIE DI LOUISA PARRY – FOOD STYLING DI IONA BLACKSHAW

Se una bistecca al sangue è il climax del cibo maschile, le insalate sembrano l’esatto opposto: effemminate, mosce… Sono un contorno, un compromesso, una punizione per aver ceduto a troppe tentazioni il giorno prima. Ma sono anche sane. E noi di 76 MENSHEALTH.IT

Men’s Health non ci stiamo: le scelte che facciamo a tavola non c’entrano nulla con chi siamo ma solo con quanto ci teniamo al nostro benessere. La cattiva opinione che le insalate hanno è del tutto immeritata. Anche perché con

qualche ingrediente segreto e il condimento giusto possono diventare un piatto da leccarsi i baffi. Abbiamo chiesto a cinque chef stellati le loro migliori ricette per insalate ricche di gusto e di freschezza. Sei pronto a cambiare opinione?


Non risparmiare sui PISELLI: sono ricchi di vitamina K, che aiuta a perdere peso.

01 CAVOLO, UOVA E TOAST AL CAJUN

Trasforma il post workout in un pranzo gustoso con questa insalata colorata che ti fa fare il pieno di vitamine

INGREDIENTI PER 4 PERSONE Un cavolo a fette ½ cipolla spagnola a fette Cajun a piacere 250 gr di quinoa 1 pannocchia 2 lime, succo e scorza una presa di coriandolo, tritato 300 gr di hummus di barbabietola 8 barbabietole cotte 200 gr di taccole 200 gr di piselli 4 uova in camicia 4 fette di pane al lievito madre

PREPARAZIONE Prepara per primo il cavolfiore: questa verdura è ricca di glucosinolati, che aiutano a proteggere il fegato dalle birre di troppo. Metti il cavolo in una teglia con la cipolla e cospargili entrambi di Cajun a piacere. Spruzza un po’ di olio e inforna a 180 gradi per 18 minuti. Mentre il cavolo cuoce prepara la quinoa. Fai bollire il

mais e abbrustoliscilo sulla griglia, poi stacca i semi dalla pannocchia. Cuoci la quinoa secondo le istruzioni sulla confezione e poi uniscila al mais, al succo di lime e al coriandolo. Impiatta così: prepara una base cremosa con l’hummus, aggiungi il cavolo, poi la quinoa con il mais e le spezie e infine le verdure. Se hai avuto una

settimana molto stressante raddoppia la quantità di barbabietole: ti aiuteranno ad abbassare la pressione. Completa il piatto con un uovo in camicia e servi con una fetta di pane tostato. Se vuoi, puoi strofinare un po’ di aglio sul pane, per dargli più sapore.

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02 PANCIA DI MAIALE AL BARBECUE CON TOFU

Barbecue non vuol dire solo hamburger, costolette e salamelle. Prova questo taglio alternativo del maiale per fare il pieno di proteine con gusto

Il MAIALE contiene acido oleico, lo stesso delle olive.

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INGREDIENTI PER 4 PERSONE 500 gr di pancia di maiale 2 cucchiaini di paprika afumicata 2 cucchiaini di mix di spezie 1 chayote a fette 2 avocado a dadini 2 carote a fette ½ cetriolo a fette un mazzo di crescione 2 cucchiai di farina 300 gr di tofu a dadini Per il condimento 1 cucchiaino di senape di Digione il succo di un lime

PREPARAZIONE Il taglio del maiale chiamato pancia (da cui si ricava anche la pancetta) è più sano di quanto pensi. È ricco di grassi, questo è vero, ma sono grassi sani della varietà monoinsatura. Inoltre è ricco di vitamina B. Affetta la carne e lasciala marinare tutta la notte nel mix di spezie, sale e pepe. Quando sei pronto a fare il barbecue assicurati di lasciare una parte della griglia

meno bollente. Spennella la carne con un po’ di olio, mettila sul grill e chiudi il coperchio. Cuoci per 10 minuti per lato, poi sposta nella zona più fredda e continua a cuocere finché ti piace (più al sangue, più cotta… scegli tu). Metti in una ciotola con sale e pepe la frutta e la verdura a fettine, compreso il chayote, che è una specie di zucchina croccante ricca di vitamina C e K, zinco,

rame e manganese, tutte sostanze che aiutano a bruciare i grassi. Mescola la farina con le spezie avanzate, impana il tofu e poi friggilo in una padella di olio bollente. Quando il maiale si è raffreddato affettalo e aggiungilo all’insalata. Condisci con lime e senape di Digione. Completa il piatto con una manciata di tofu croccante, per una dose extra di proteine.


Con tante proteine e pochi grassi il GRANCHIO ti aiuta a restare in forma.

PIATTI DA PORTATA HABITAT.CO.UK

03 SOM TAM DI GRANCHIO

Questo piatto magro promette la dolcezza e la piccantezza di un takeaway tailandese ma con un miglior equilibrio tra macronutrienti.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 carote sbucciate 1 papaya sbucciata 2 cucchiaini di polvere d’aglio una manciata di foglie di menta una manciata di foglie di coriandolo 6 pomodorini ciliegini, tagliati a metà 2 scalogni a fettine 1 peperoncino rosso senza semi e a fettine 150 gr di carne di granchio bianco una manciata di noccioline tritate Per il condimento nam jim 1 cucchiaio di salsa di pesce thai 1 peperoncino rosso senza semi e a fettine 2 cucchiaini di zenzero tritato il succo di 2 lime

PREPARAZIONE Il som tam, anche detto insalata di papaya verde tailandese, ha l’equilibrio perfetto delle ricette tailandesi: salato, dolce, speziato, aspro, ed è anche sano. Affetta le carote e la papaya (ricchissima di vitamina C) a forma di bastoncini, come le patatine fritte. Mettili in una ciotola, aggiungigli l’aglio e la salsa nam jim (che avrai

composto unendo i vari ingredienti). Questa ricetta prende la sua dolcezza dal granchio ma se vuoi puoi aggiungere lo zucchero di palma, sapendo che aumenti la quantità di carboidrati. Copri con la pellicola e metti in frigo per almeno un’ora per permettere ai diversi sapori di fondersi. Quando sei pronto per servire, togli la ciotola dal frigo e aggiungi la menta, il

coriandolo, i pomodorini, gli scalogni e il peperoncino. Mescola bene e poi impiatta completando la ricetta con il granchio, una fonte di riboflavina (che aiuta l’umore) e di selenio, oltre che di zinco (che favorisce la produzione di testosterone). Cospargi con noccioline tostate e servi.

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I 30 gr di proteine dell’AGNELLO ti danno la carica senza appesantirti.

04 AGNELLO ARROSTO, PATATE E POMODORI Dopo una sessione impegnativa in palestra meriti qualcosa di più di una triste insalata già pronta recuperata al supermercato. Prepara questa ricetta la sera prima, così arrivato a casa dovrai solo sederti a tavola per gustarti questa esplosione di sapore 80 MENSHEALTH.IT

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4x160 gr sella di agnello 300 gr patate novelle 1 cipolla rossa a fettine 6 spicchi d’aglio a fettine una presa di foglie di origano 16 pomodorini ciliegini tagliati a metà 2 cucchiai di aceto di vino rosso o balsamico 2 manciate di foglie di insalata

PREPARAZIONE Questo piatto è ottimo per l’estate. La carne degli agnelli grass-fed è ricca di omega 3 che aiutano a tenere a bada il grasso. Riscalda il forno a 180 gradi. Metti l’agnello in una padella con una spruzzata di olio, con il lato grasso verso il basso. Cuoci sulla fiamma per cinque minuti, girando la

carne una volta, e poi arrostisci in forno per 13-15 minuti. Mentre l’agnello cuoce bolli le patate, scolale e tagliale a metà. Le patate di pasta bianca sono ricche di carboidrati a digestione rapida e potassio (che aiuta la reidratazione), ideali per il cardio. Friggi la cipolla e l’aglio finché sono caramellati, poi aggiungi le patate, i pomodorini e l’origano

per scaldarli. Aggiusta di sale e pepe, aggiungi una spruzzata di aceto e togli dalla fiamma. Metti in una ciotola le foglie di insalata e poi il mix di patate e pomodorini. I pomodorini rendono questa ricetta più dolce e riducono l’infiammazione post workout. Infine affetta l’agnello e completa il piatto.


05 CAESAR SALAD DELUXE Con questa versione alternativa della classica Caesar salad cedi alla voglia di salato e di grasso senza appesantirti. E il bacon aggiunge ancora più gusto

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 lattughe romane little gem 50 ml di brodo di pollo 1 cucchiaino di senape di Digione 8 fette di bacon tagliato spesso 1 cucchiaino di foglie di timo 1 cucchiaino di miele 1 fetta di pane da lievito madre 170 ml di maionese fresca 1 lattina di acciughe afumicate 100 gr di Parmigiano stagionato

PREPARAZIONE Le verdure a foglia verde non servono solo a riempire lo stomaco. Scegli le foglie esterne della lattuga e passale in padella con un filo d’olio e un po’ di condimento. Toglili dalla padella quando sono leggermente avvizziti ma ancora verdi e mescolali con il brodo e la senape. Griglia le strisce di bacon finché

cominciano a colorarsi, poi cospargici sopra il timo e il miele. Lascia cuocere ancora per un minuto. Il bacon salato si abbina benissimo al miele dolce e al timo fragrante. Versa un filo di olio e di condimento sul pane (una fonte di carboidrati a digestione lenta) e cuoci in forno a 180 gradi per 10 minuti. Aggiungi 4 acciughe alla maionese (la

maionese fresca è una fonte eccellente di grassi sani, mentre le acciughe sono ricche di niacina, una sostanza che dà energia). Condisci la restante lattuga con l’insalata. Per impiattare dividi l’insalata in quattro ciotole, completa con le foglie di lattuga passate in padella, il bacon, il pane tostato e tagliato a dadini, le acciughe e il Parmigiano a scaglie.

Secondo gli esperti i composti presenti nel PARMIGIANO stagionato favoriscono la longevità.

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2 YAMAHAS, 1 PASSION

LA PASSIONE UNISCE I DUE MONDI YAMAHA

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LA STORIA DI YAMAHA INIZIA NEL 1887, QUANDO TORAKUSO YAMAHA COSTRUISCE IL PRIMO ORGANO A CANNE. A PARTIRE DAL 1900 VIENE AVVIATA LA PRODUZIONE DEI PIANOFORTI VERTICALI E A CODA. NEL 1955 LA DIVISIONE MOTO DIVENTA INDIPENDENTE E DA QUEL MOMENTO IN POI PRENDONO IL VIA ANCHE GLI ALTRI PROGETTI INDUSTRIALI IN DIVERSI SETTORI. OGGI LE DUE YAMAHA, MUSICA&MOTOR SONO UNITE DALLA STESSA E UNICA PASSIONE

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sto per la passione e la libertà delle due ruote oltre che per semplificare la mobilità quotidiana. Ma si parla anche di prodotti come ATV, Side by Side, motoslitte e Golf Car, tutti pensati per l’intrattenimento e per il supporto in determinati ambienti lavorativi o di sport. Senza dimenticare ovviamente i motori marini e le moto d’acqua. Il luogo dove prendono vita i modelli Yamaha che vediamo sulle strade di tutti i giorni in Europa e non solo è il Creative Center, dove nascono e crescono i prodotti e le idee di YMRE, Yamaha Motor R&D Europe, a Gerno di Lesmo. La nuovissima e già leggendaria Ténéré, per esempio, è stata disegnata e messa a punto proprio a Gerno. “Chi ha visitato e visto da vicino questo nostro mondo, qui a Gerno di Lesmo, può capire in quale modo e con quale passione

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Sotto il nome Yamaha oggi in Europa, e in particolare in Italia a Gerno Di Lesmo, vicino a Monza e Milano, convivono realtà diverse: Yamaha Motor, Yamaha Music, Yamaha Motor Racing e Yamaha Motor R&D Europe, quattro aziende collegate da una mission che unisce l’expertise alla passione per dar vita a prodotti unici, di pari passo con la filosofia Yamaha. Andrea Colombi, Country Manager di Yamaha Motor è molto chiaro su questo: “Yamaha si esprime attraverso un unico linguaggio, che è in grado di raccontare passioni diverse. Qualunque sia il terreno, la superficie o l’atmosfera nella quale si possano provare emozioni e si possa gestire al meglio la propria quotidianità, Yamaha propone sul mercato i prodotti ideali e adatti a tutte le esigenze”. Quando si parla di motori, in Casa Yamaha, si parla di moto e scooter, realizzati per coltivare il gu-

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le persone di queste quattro aziende, seppur in ambiti differenti, lavorano insieme con passione e con l’unico scopo di far diventare realtà un’idea, che possa accelerare il cuore di tutti gli appassionati”, ha detto Alessandro Ghezzi, President Managing Director di Yamaha Motor R&D Europe. Il DNA sportivo di Yamaha si concretizza poi in Yamaha Motor Racing. Un’attività curata in ogni minimo dettaglio, dalla gestione dei piloti, alla preparazione delle Yamaha YZR-M1 prima di ogni gara, fino alla logistica di spostamento di tutti i materiali necessari via terra o via aria pronti per affrontare l’intera stagione MotoGP. I veri e propri capolavori di meccanica Yamaha che portano ad ogni gara Valentino Rossi, Maverick Viñales e gli altri campioni nascono tutti qui, dove in occasione dell’evento stampa della scorsa primavera è stato ricostruito l’intero box Monster Energy Yamaha MotoGP, per offrire la possibilità di capire come è articolata e complessa la gestione di ogni singolo weekend di gara, oltre

che per poter respirare un’atmosfera autentica e il più simile possibile a quella di ogni Gran Premio. “La nostra “casa” è come un’unica famiglia Yamaha. Yamaha Corporation e Yamaha Motor Company vivono e lavorano insieme sotto la bandiera Two Yamahas, One Passion. Qui ci scambiamo idee, impariamo gli uni dagli altri e creiamo nuove ed entusiasmanti iniziative per il nostro network e per i nostri clienti”, ha raccontato Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing

LA STORIA DI YAMAHA MUSIC Nato da una famiglia di Kishu Tokugawa (oggi prefettura di w" Wakayama), Torakusu Yamaha rimase fin dal principio affascinato dalla scienza e dalla tecnologia occidentali, in particolare dagli orologi, che stavano guadagnando popolarità a Osaka in quel periodo. Iniziò quindi a lavorare nell’ambito dell’orologeria, ma con il tempo iniziò a riparare attrezzature mediche e fu invitato a visitare un ospedale di Hamamatsu, nella prefettura di Shizuoka. In quell’occasione, il preside della scuola elementare di Hamamatsu gli chiese di provare a riparare un organo a canne. Torakusu accettò, riuscendo a farlo funzionare e segnando il primo passo verso la nascita del marchio Yamaha. Nonostante gli immensi sforzi l’organo venne criticato per la sua scarsa intonazione. Senza scoraggiarsi e ripartendo da zero, Torakusu iniziò a studiare teoria musicale e ad approfondire la messa a punto dello strumento. Dopo quattro lunghi mesi di durissimo lavoro, dal primo mattino fino a tarda notte, fu finalmente in grado di completare l’organo. È semplice immaginare come si è così arrivati al logo raffigurante i diapason, ispirato dalla difficile esperienza di intonazione e messa a punto dello strumento. Nel 1889, per la prima volta in Giappone, viene fondata una società produttrice di organi, che nel 1897 diventerà la Nippon Gakki Company Limited, con Torakusu Yamaha come presidente. Nel 1900, l’azienda inizia la produzione di pianoforti verticali, ai quali poi si aggiungeranno moltissimi altri strumenti musicali e non solo. Oggi la Yamaha Corporation conta poco meno di

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26.000 dipendenti in tutto il mondo. Nel 2002 viene istituita l’attuale Yamaha Music Europe GmbH, di cui fa parte la filiale italiana con sede a Gerno di Lesmo (MB). Le attività principali dell’azienda comprendono la produzione e commercializzazione di prodotti musicali (tra i quali, pianoforti, strumenti musicali digitali, strumenti a fiato, strumenti a corde, percussioni, dispositivi audio e video). Yamaha si occupa anche della diffusione dell’educazione musicale tramite una propria rete di scuole di musica, sia private che pubbliche, che utilizzano il sistema didattico Yamaha attualmente diffuso in tutto il mondo. La filosofia Yamaha abbraccia, quindi, tutte queste attività, dandosi l’obiettivo di realizzare non solo prodotti innovativi, di qualità e altamente tecnologici, ma anche di condividere la propria passione e di ispirare le persone. Da anni l’azienda ha intrapreso la strada della social responsibility, con il desiderio concreto di restituire alla società parte dei profitti conseguiti. Contribuire al miglioramento della società attraverso la musica e la cultura, è dunque la nostra missione primaria. Lo fanno investendo costantemente nella diffusione dell’educazione musicale, attraverso borse di studio, il sostegno a organizzazioni no profit, la realizzazione di concerti retribuiti per giovani pianisti e tanto altro ancora. Inoltre, partecipano con grande entusiasmo a diverse iniziative in ambito culturale che abbracciano tutte le manifestazioni dell’arte. Sono certi che avvicinare le persone alla musica oggi ci permetterà di avere un mondo migliore domani.


YAMAHA MOTOR RESEARCH & DEVELOPMENT EUROPE

w" Europe, ci racconta il suo punto di vista sul suo reparto. “Questa è una

Alessandro Ghezzi, presidente di Yamaha Motor Research & Development

azienda che fa ricerca e sviluppo per Yamaha nel campo delle moto. Sviluppiamo moto di grossa cilindrata. Forse è l’unica realtà di questo tipo nel mondo per una Casa giapponese. L’input spesso più che dal Giappone, però, arriva dall’Europa stessa, perché è lì che vendiamo poi la moto ed è lì che nasce l’idea. Quindi Yamaha Europe ci fa arrivare l’input, di solito generico, per esempio di creare la miglior moto di un certo segmento di mercato. Sta a noi poi definire quali sono le caratteristiche tecniche di questa moto e quale deve essere il design. La prima fase è quella più creativa di tutte, soprattutto per la definizione del design. Subito dopo si studia quello che noi chiamiamo il layout del progetto, in cui vengono definite le dimensioni e i numeri principali che dovrà avere la moto, e ovviamente le sue prestazioni, e poi, una volta terminata questa fase di pura creatività, si passa all’engineering, dove si disegnano tutti i componenti e si fanno tutte le prove per verificare che il livello qualitativo sia quello corretto. Finita anche questa fase, si passa alla factory, che crea il suo processo di montaggio e assemblaggio della moto, per arrivare infine al concessionario dove il cliente può vedere il risultato. Gerno di Lesmo è quindi il cuore pulsante delle moto Yamaha vendute in Europa ed è anche l’unica realtà di progettazione di moto di grossa cilindrata. Questo ci rende orgogliosamente importanti nell’ambito di tutta la realtà Yamaha nel mondo. Anche perché le moto che progettiamo qui poi vengono vendute in tutto il mondo, non solo in Europa.”

DENTRO LE STANZE SEGRETE Durante l’evento che si è svolto a Gerno di Lesmo lo scorso giugno, la stampa è potuta entrare nelle “stanze segrete” del Centro Stile e ha potuto toccare con mano i diversi stadi del processo creativo: dalla prima linea che esce dalla matita dei designer, fino ai prototipi e alle fasi di progettazione e testing del progetto, per arrivare alla moto di serie.

Srl e Team Principal del Team Monster Energy Yamaha MotoGP. L’amore per il suono e per la musica sono alla base della mission di Yamaha Music, che da più di 130 anni continua instancabilmente a generare e condividere nuove emozioni e stimoli culturali in tutto il mondo. Yamaha Music è leader nella progettazione e produzione di strumenti musicali, di sistemi audio professionali, high end e consumer, che regalano un’esperienza unica e sublime nella creazione, nella produzione e nell’ascolto di musica. Negli ultimi anni, inoltre, Yamaha ha integrato varie aziende (Line6, Bösendorfer, Ampeg, Steinberg, Revolabs, Nexo) per contribuire alla crescita futura delle sue attività. Da più di 60 anni Yamaha Music si impegna nella diffusione dell’educazione e della cultura musicale attraverso le proprie scuole e numerose altre iniziative, grazie a un sistema didattico innovativo e costantemente aggiornato. Yamaha Music è sinonimo di tradizione e innovazione, due componenti chiaramente illustrate nel ProMusic Theatre e nella chitarra dotata di tecnologia Transacoustic. “Yamaha è una realtà unica, complessa, ma con un denominatore comune: la passione per le emozioni. Che si parli di Moto o Musica lo spirito che anima l’azienda ci spinge sempre a una ricerca continua nel cuore delle emozioni, per aiutare le persone a viverle ed esprimerle. In Italia con tutte le realtà Yamaha concentrate in un unico luogo abbiamo la possibilità di raccontare il significato di 2 Yamahas 1 Passion”, ha affermato Raffaele Volpe, direttore di Yamaha Music.

Yamaha Motor www.yamaha-motor.it www.yamaha-racing.com @YamahaMotorItalia #yamahamotorit

Yamaha Music it.yamaha.com www.yamahamusicclub.it @YamahaKeyboardsOicial #YamahaMusicClub

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Guida per viaggiatori

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in

tenda

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COME SI DICEVA UNA VOLTA: “CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE IN TENDA. GLI ALTRI IN ROULOTTE!” PERCHÉ NON È VERO (E SE LO PENSI ANCORA SEI RIMASTO INDIETRO DI ALMENO 4 DECENNI) CHE CHI VA IN TENDA NON HA SOLDI DA SPENDERE. CHI VA IN VACANZA IN TENDA HA VOGLIA DI DIVERTIRSI E DI STARE ALL’ARIA APERTA NOTTE E GIORNO PER STARE BENE E RIMETTERSI IN FORMA. QUESTA GUIDA TI SPIEGA DA DOVE COMINCIARE (E QUALI ERRORI NON FARE) TESTO DI SCARLETT WRENCH – FOTOGRAFIE DI MICHAEL HEDGE FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

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crepitare dei ceppi bastano a scatenare nel corpo un meccanismo che porta a rilassarsi. Queste risposte sono innate, fanno parte del nostro sistema evolutivo. La natura è la miglior cura per la stressante vita moderna. E la cosa migliore è che per immergerci nella natura e avere tutti questi beneici non devi andare per forza dall’altra parte del pianeta. Puoi farlo senza prendere aerei, e quindi “a basse emissioni”, e a pochi chilometri da casa. Dove spesso non devi neppure prenotare. Ti basta fare lo zaino, prendere tenda e sacco a pelo e via. Che cosa aspetti?

01 Che tipo di campeggiatore sei?

Addomesticato

Che tu preferisca stare al calduccio e all’asciutto in una roulotte, che ti accontenti di una tendina e di poco altro o che vuoi le super comodità di una baita deluxe c’è sempre un’esperienza outdoor che fa per te

Camping di lusso

Tenda

Stare chiusi in una casa sull’albero deluxe o uno chalet con tanto di Jacuzzi non è fare campeggio. Però è un modo piacevole per godere i benefici antistress della vita nella natura.

Di campeggi ce ne sono per tutti i gusti: in montagna, al mare, nei pressi delle città, con animatori, minimarket, piscina, campi da tennis e approdo diretto al mare o meno… La loro qualità però dipende anche dal tipo di terreno, dalla presenza di ombra o ripari dal vento, dalla pulizia dei servizi igienici e dalla posizione. E ovviamente dal fatto che non si devono allagare alla prima pioggia…

Glamping Con questo termine (che unisce le parole glamour e camping) si intendono i campeggi con tende già montate. Così puoi goderti una notte sotto le stelle senza dover comprare tutta l’attrezzatura. È più costoso di un campeggio normale ma molto più economico che comprare tenda, sacco a pelo, kit vari e poi scoprire che li userai due giorni ogni dieci anni.

Camper Un camper semplice ed economico ofre un’esperienza molto simile a quella del campeggio in tenda, tranne che poi vai a dormire in macchina protetto da vetri e un tetto solido. Però lo devi guidare (non è comodo come una macchina) e mantenere (e può essere molto costoso). Se non hai mai provato questa esperienza, comincia con un camper a noleggio.

Campeggio libero Campeggio libero significa piantare la tenda in un prato che ti piace (pubblico ovviamente, non nel giardino di una villa) e accamparti lì per la notte. In Italia non è permesso ma in altri Paesi è consentito. Devi verificare prima di farlo. Se fai campeggio libero rinunci però a tante comodità (tra cui il bagno) e alla sicurezza, guadagnandoti una maggior libertà e un contatto con la natura più esclusivo e unico, avventuroso.

Survival Se il campeggio libero non è abbastanza naturale per te puoi passare al survival. In pratica farai campeggio con un equipaggiamento minimo, come se dovessi sopravvivere con quel poco che hai addosso. Se sei un vero survivalist (sia pure alle prime armi) usa solo il sacco a pelo e dormi all’aperto, senza tenda. Prima di farlo però iscriviti a un corso di bushcraft per imparare le basi.

Selvaggio

02 Posso mangiarlo? Siamo così abituati a comprare il cibo al supermercato che non siamo più nemmeno capaci di riconoscere le piante commestibili che si trovano in natura. Scopri quali piante commestibili puoi riconoscere con certezza e raccogliere in un bosco

01\ Aglio selvatico Trovi questa pianta molto comune nelle zone più ombreggiate del bosco e vicino ai ruscelli. È un tipo di aglio più delicato di quello che si trova normalmente in vendita nei negozi. È ottimo nel pesto. Lo riconosci dalle foglie (di solito due) carnose, lunghe e appuntite, e dall’ombrello di fiori bianchi a forma di stella. Oltre all’aglio stesso, anche i fiori di questa pianta sono edibili. 88 MENSHEALTH.IT

02\ Acetosella Cresce nei prati, tra le siepi e nei boschi. Le foglie sono grandi e scure, il fusto e i fiori rossicci. Ha un sapore acidulo e pungente che assomiglia al rabarbaro. Si adatta bene alle ricette con sapori più dolci, alle zuppe e alle salse ma va usata sempre con parsimonia perché può provocare mal di stomaco.

03\ Fragoline di bosco Sono molto più piccole delle fragole normali (sono grandi quanto una nocciola) ma, se mature, sono particolarmente dolci e saporite. Crescono nei prati e nel sottobosco e si riconoscono dalle foglie dentellate e a tre lobi, simile a quella della fragola.

PROP DESIGNER: KERRY HUGHES | DOPPIA APERTURA: TENDA DECATHLON, TORCIA A LED RICARICABILE TORCHDIRECT.CO.UK, SACCO A PELO NORTH FACE DI ELLIS BRIGHAM, ZAINO MILLICAN, SCARPONI HARKILA, STOVE BACKPACKINGLIGHT.CO.UK | FOTO EXTRA: ALAMY, ANOTEFROMAMY, GETTY IMAGES, LUCKY IF SHARP, INSTAGRAM, ANDY PARSONS

Una fuga nella natura non è solo una pausa dalla frenetica vita cittadina (il che già non sarebbe male). Il tempo passato all’aperto ti ofre tanti altri beneici. La quiete della natura può aiutare molto la salute mentale. L’aria che si respira in un bosco raforza il sistema immunitario e gli agenti chimici rilasciati quando si cammina in un bel paesaggio possono ridurre le iniammazioni. Allontanarsi dalla luce artiiciale aiuta l’organismo a resettare il ciclo del sonno scombussolato dalla luce artiiciale delle città e delle case, mentre il semplice profumo del legno che brucia nel falò e il


Una delle cose migliori che puoi

03 Scopri la wilderness therapy

fare per la tua mente è camminare in silenzio per mezz’ora. Questo momento da solo con te stesso ti permette di rilettere, un’occasione rara nella vita frenetica di oggi.

È la terapia della natura, che fa bene alla mente come una seduta dallo psicologo. Ci spiega tutto Jo Roberts, CEO della Wilderness Foundation

La wildnerness therapy però non è solo rilessione e meditazione. Ci sono anche attività isiche intense: trekking, arrampicata, canoa… Fa tutto parte del processo terapeutico. Attraverso queste attività impari ad afrontare le side, e ad amarle, o almeno ad apprezzare il senso di sollievo e di vittoria che si prova raggiungendo una meta. Sono quei momenti, quelli in cui ti spingi più in là di quelle che credevi le tue possibilità, i più rivoluzionari, quelli che possono cambiare in meglio la tua vita. Anche la paura (quando non sei veramente in pericolo) ha i suoi beneici. Se ti arrampichi su una roccia legato e in sicurezza l’esperienza ti dà comunque l’opportunità di afrontare l’ansia e i suoi efetti in un contesto che non è minaccioso, imparando quindi a conoscerla.

Il tempo passato nella natura ha

trovare una nuova prospettiva su

giorno inizia con un momento in

un efetto beneico sul cervello. Ti

problemi e questioni che sembrano

cui ci si trova tutti insieme a parlare

calma e ti fa uscire dalla modalità di

insormontabili.

di sé e di come ci si sente. Poi si

autodifesa (per non dire aggressiva)

I wilderness camping sono utili per

iniziano le attività della giornata.

in cui viviamo ogni giorno.

curare mille problemi, dall’ansia alla

Il camping si svolge sempre in

Lontani dalla routine, dal lavoro

depressione, ino alla dipendenza

location nuove, sconosciute e

e dalle responsabilità, è più facile

patologica da varie sostanze. Ogni

possibilmente meravigliose.

04\ Gigaro scuro Si può confondere con l’aglio selvatico e con l’acetosella. Cresce nel sottobosco, lungo i fossi e nelle radure. Le foglie hanno una forma lanceolata e concava e sono macchiate di rosso. I frutti sono rossi a grappolo. Le foglie e i frutti sono velenosi (anche se non mortali) e provocano una sensazione di bruciore alle mani e alla bocca. Non muori ma è meglio non mangiarla e non toccarla.

Posso bere la pioggia? Di solito sì. Il problema è dove viene raccolta: la superficie dove cade potrebbe contaminarla. Se vuoi bere la pioggia compra una bottiglia con filtro in grado di rimuovere batteri, piombo e pesticidi. Così sarai più sicuro.

05\ Corinoli comune

06\ Cicuta maggiore

Il corinoli comune o macerone è una specie di versione più aromatica (dolce e speziata) del sedano. Puoi utilizzarlo in infusione per realizzare cocktail particolari. Fai attenzione: il corinoli comune appartiene alla stessa famiglia delle carote, di cui fanno parte anche molte specie velenose. Per essere sicuro di cogliere la pianta giusta controlla che abbia fiori a ombrello color verde chiaro, foglie dentellate a tre foglioline e striature longitudinali rossastre.

Come tutti sanno la cicuta è velenosa. Il problema è riconoscerla. Cresce spontanea nei luoghi più freschi ai bordi delle siepi o dei ruscelli. Il fusto, alto almeno 1 metro, ha macchie rosse, le foglie sono composte da tante foglioline dentellate e i fiori sono bianchi a ombrello. Emette un odore sgradevole, che dovrebbe aiutare a starne alla larga. Assomiglia al prezzemolo. Tutte le parti della pianta sono altamente tossiche, in particolare le radici, che hanno la maggior concentrazione di veleno. MENSHEALTH.IT 89


04 Cucina naturale

Per… Iniziare la giornata con le proteine Pane all’uovo con wurstel

Ricco di ferro per tenere lontana la fatica

Ricca di fosforo e riboflavina, per darti più energia

Per… Energia istantanea Camembert, toast e chutney Dopo una giornata impegnativa a fare hiking, o surf, devi recuperare le calorie e le energie perse, e devi farlo o velocemente. Metti il formaggio intero in una padella. Metti il coperchio e metti la padella su una griglia a 30 cm dalla brace. Lascialo cuocere per 20-25 minuti. Servi con il chutney su pane leggermente tostato ed erbe fresche (ma solo se sai quali prendere, altrimenti compra l’insalata al supermercato) 90 MENSHEALTH.IT

Più di 20 gr di carboidrati a rilascio lento, per recuperare

Per… Un semplice contorno Pannocchie con peperoncino e olio al basilico Fai bollire una pentola di acqua salata e cuoci le a pannocchie per 5 minuti. p Asciugale e cospargile di olio A al basilico (o di burro). a Aggiungi sale e peperoncino A fresco tritato.

FOOD STYLIST: KOSTAS STAVRINOS AT HERS AGENCY

Mangiare in campeggio non vuol dire mangiare scatolette e panini. Le ricette che ti proponiamo possono essere preparate su un fornellino a gas da campeggio, o sul falò, sul barbecue, con un kit minimo. Sono semplici ma gustosi. Come il campeggio

Se vuoi iniziare la giornata alla grande, facendo il pieno di proteine (e se sei tra quelli che non amano il dolce di prima mattina) sbatti un paio di uova con un wurstel tagliato a fettine e poi immergi nel composto un paio di fette di pane (meglio se fatto con il lievito madre). Riscalda una pentola sul fuoco, aggiungi un filo di olio e cuoci le fette di pane (su cui avrai versato anche il miscuglio di uovo rimasto) per 6 minuti. Friggi anche qualche striscia di bacon e servi con sciroppo d’acero.


Per… Alimentare i muscoli Bistecca, scalogno e Parmigiano

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Non giocare con il fuoco

Asciuga bene la bistecca e poi mettila direttamente sulla brace: prenderà più gusto. Afetta lo scalogno per il lungo a partire da circa 2 cm dalla base. o Spennella lo scalogno Una fonte con un po’ di olio e di creatina mettilo sulla griglia, a per aiutare una trentina di cm i muscoli dalla brace, per ammorbidirlo. Pulisci la carne dalla brace e avvolgila nell’alluminio per 10 minuti. Afettala, aggiusta di sale e pepe e servi con il Parmigiano e lo scalogno.

Accendere il fuoco è un gesto ancestrale che ti fa sentire veramente indipendente e libero. Ma devi sapere quando poterlo fare e come farlo*

Inizia in piccolo Per accendere il tuo falò devi partire dalla miccia, che propagherà il fuoco a tutta la legna.

Esca – Erba secca, carta, rametti sottilissimi. Tieni l’esca in tasca: con il calore del corpo si asciugherà bene.

Legnetti – All’inizio ti servono rametti spessi quanto un dito. Devono essere secchi per bruciare bene.

Per… Un pranzo leggero Sardine, scorza di limone e prezzemolo Pesca il pesce (oppure compralo fresco dal pescivendolo). Taglialo, togli le lische e le squame e poi ricoprilo di scorza di limone e sale. Scalda il barbecue e poi friggi il pesce in una padella sulla griglia, con un filo di olio. Completa con il prezzemolo tritato e servi con un bicchiere di Sauvignon ghiacciato. Aiuta il cervello con i grassi omega-3

Ceppi – Quando il fuoco ha preso aggiungi rami spessi quanto o più del tuo polso. Assicurati che siano ben secchi.

Goditi il calore Se il terreno è umido metti qualche pietra piatta come base del tuo falò. Accendi l’esca. Quando la fiamma è grande quanto una palla da calcio aggiungi la legna formando una piramide sopra il fuoco. Aggiungi gradualmente la legna più grossa.

*Non accendere un fuoco se c’è molto vento e la vegetazione è secca. MENSHEALTH.IT 91


CAMPING PER DUE I trucchi per goderti al meglio una vacanza outdoor con la tua dolce metà

A MIA RAGAZZA non è a suo agio nella natura. Ha paura di ragni e serpenti, oltre che di qualsiasi cosa si muova intorno a lei. Però mi è bastato sorriderle e prometterle il barbecue più gustoso che io avessi mai fatto per trovarmi con lei in una località di mare, vicino a una spiaggia a montare la tenda. Lei mi faceva luce con la torcia mentre io preparavo il necessario per dormire. Al

L

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buio sembrava spaventata e timorosa. Ma poi… Una volta montata la tenda è come se fosse diventata un’altra. All’improvviso non le importava più di tutta la gente che avevamo intorno e della miriade di insetti e animali che potevano esserci. Anche le sue riserve sull’intimità si sono sciolte come neve al sole. Quella è stata la sua prima esperienza in campeggio e tutti e due abbiamo imparato che è

più facile essere spontanei e divertirsi quando sei in mezzo alla natura e lontano da casa. La novità, del resto, è l’ingrediente più importante della passione e dell’amore. Senza contare il rischio, che può rendere tutto ancora più eccitante. Anche la tua ragazza vorrebbe andare in campeggio ma non ha il coraggio? Ecco come convincerla, rassicurarla e proteggerla da brutte esperienze.

GETTY IMAGES.

DI S. FIELDING


L’ E Q U I PA G G I A M E N T O F U R B O Vai in campeggio con la tua dolce metà (o con una ragazza che vorresti conquistare)? Oltre a tendina e sacco a pelo, non dimenticare questi oggetti

U N P O ’ D I C O M O D I TÀ

L’A N T I Z A N Z A R E

NIENTE TRACCE

Porta un materassino

Meglio con o senza?

Raccogli sempre la spazzatura

Non puoi pretendere di avere un letto vero, ma un materassino può fare la diferenza tra una notte piacevole e un incubo. L’ideale è un materassino goniabile: da sgonio occupa poco spazio e quando lo goni rende tutto più morbido e ti isola anche dal freddo del terreno.

Non c’è niente di sexy e naturale nel DDT ma è diicile farne a meno: se te lo spruzzi addosso dovrai evitare le efusioni più intime, ma se non lo usi dovrai accettare di avere rapporti intimi anche con le zanzare. Scegli un antizanzare con ingredienti naturali e un profumo piacevole oppure tieni ben chiusa la tenda, soprattutto prima del crepuscolo.

Porta con te uno o più sacchetti grandi della spazzatura, in modo da raccogliere cartacce, contenitori, lattine e avanzi di cibo. Li svuoterai appena trovi un cestino. Tratta la natura con rispetto e lasciala come l’hai trovata.

RINFRESCA MANTIENITI PULITO KIT PRIMO SOCCORSO Basta poco a farsi male Dormendo e vivendo all’aperto succede: una spina nel dito, una puntura d’ape, un ginocchio sbucciato etc. Porta con te disinfettante, pinzette (per schegge e spine), cerotti e magari anche una piccola benda.

PILE E RICAMBI Più pile per tutti Se è una fuga d’amore cerca di renderla a piacevole: ricordati un pacco di batteriee di scorta. Sarebbe una delusione trovarsi con la torcia scarica. Idem per il fornelletto: se lo porti, devi avere anche e la bombola di scorta.

Sì alle salviette umidificate Quando fai campeggio non è sempre scontato trovare un bagno dotato di doccia e non è sempre possibile (o consigliabile) lavarsi nel ruscello. Se non vuoi tenere lontana la tua ragazza con il tuo odore portati dietro un pacchetto di salviette umidiicate da usare per ascelle e parti intime.

Lasciala sbollire Se lasci la tenda al sole tutto il giorno mentre tu vai a fare surf o trekking, quando torni dovrai farla rinfrescare. Idem alla mattina, dopo che ci avete dormito in due. Se vai al mare e in luoghi caldi, usa una tenda che si possa chiudere solo con la zanzariera, lasciando passare l’aria.


Mar i del Sud I

n questo viaggio alla scoperta di “un’altra Polinesia Francese”, partiamo dal piccolo villaggio di Teahupoo, sulla costa sud-ovest di Tahiti, l’isola più grande dell’arcipelago. Qui il surf è diventato uno sport leggendario grazie alle “onde perfette” che s’infrangono al largo delle sue rive. E qui, non a caso, si svolge ogni anno la competizione più ambita dai migliori surfisti del mondo. E dopo un inizio adrenalinico, il viaggio continua con esperienze molto local, che vanno dallo street al super lusso, svelando il 94 MENSHEALTH.IT

fascino più autentico dei Mari del Sud. È sempre lo stesso mare del Sud Pacifico. Calmo, accogliente, trasparente come cristallo liquido entro i limiti del reef. Impetuoso come solo la forza della natura che lo anima sa essere appena si oltrepassa la barriera corallina. Qui l’oceano esplode in tutta la sua potenza. Dando origine a Teahupoo, l’onda perfetta che tutti i surfisti desiderano. Si sviluppa solo in un breve periodo dell’anno, al largo della lingua di sabbia nera eredità dell’origine vulcanica dell’isola, che disegna la fine del piccolo villaggio di

Teahupoo, posto a circa 70 chilometri a sudest di Papeete, la capitale di Tahiti. E per particolari fenomeni fisici e naturali. Un muro d’acqua pesante che cresce nella sua corsa chilometrica a filo di oceano. Fino a quando la cresta spumosa non sbatte contro la barriera corallina e l’ammasso d’acqua pesante come tonnellate di granito comincia a ripiegarsi su se stesso. A quel punto Teahupoo si trasforma nell’onda perfetta: un tubo d’acqua che si arrotola sulla superficie liscia dell’oceano, che da ampio diventa sempre più stretto e inospitale per il surfista impegnato ad atFOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

BORA BORA, FOTOGRAFIA DI GRÉGOIRE LE BACON/TNH CREDIT

Isole di Tahiti


Ognuna delle 118 isole di Tahiti è un piccolo paradiso terrestre circondato dalle acque calme e trasparenti del Paciico. Che in una particolare zona più aperta verso l’oceano diventa impetuoso e così potente da generare onde alte come palazzi. Solcarle è un vero sogno per molti suristi, anche se solo i più bravi riescono a realizzarlo Di Cristina Piccinotti

traversarlo. Sfidando se stesso, e la natura, in un equilibrio precario e instabile.

CREDIT

QUI IL SURF NON È PER TUTTI Teahupoo significa “muro di teschi” e proviene dal nome di un antico re tahitiano, temuto per la sua passione di collezionare teste. Il fondo corallino sul quale la magnifica onda s’infrange in un boato da brivido si trova a pochi centimetri sotto il livello dell’acqua: un errore di calcolo, una piccola incertezza e il rischio è di rimanere risucchiati da questo miracolo della natura. Essere somFOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

mersi dall’onda, quello che nel gergo dei surfer si chiama wipeout, a Teahupoo significa morte certa, come accadde nel 2000 al polinesiano Briece Taerea. Eppure il desiderio di entrare in armonia con la natura che li circonda rende viscerale il legame dei polinesiani con la loro Onda. Non si sa con certezza quando i primi discendenti Maori iniziarono a praticare il surf, ma alcuni canti hawaiani del XV secolo narrano di competizioni in cui re e capi locali si sfidavano senza tregua in questo sport mettendo in gioco onore, potere e proprietà personali.

Il primo europeo che vide gli indigeni fare surf fu James Cook, che nel 1777 scrisse nel suo diario: “Mentre osservavo quell’indigeno penetrare su una piccola canoa le lunghe onde a largo di Matavai Point non potevo fare a meno di concludere che quell’uomo provasse la più sublime delle emozioni nel sentirsi trascinare con tale velocità dal mare”. Il primo a surfare l’onda perfetta di Teahupoo fu Thierry Vernaudon, nel 1985. Secondo solo alla regina Hinararure’a che, secondo il mito locale, riusciva a cavalcare le onde stando in equilibrio su un pesce piatto. MENSHEALTH.IT 95


TAHITI TOURISME

UN MARE DI ESPERIENZE LOCAL

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TAHITI TOURISME

DIMITRI HEIVA

DIMITRI HEIVA

DIMITRI HEIVA

Oltre allo spettacolo delle onde di Teahupoo, nelle diverse isole polinesiane il surf si pratica in molti altri posti: dai reef di Moorea, come Temae e Haapiti, a quelli di Matavai, Point Cove e Matuau. E poi a Papenoo, Taapuna, vicino a Papeete, Sapinus, Maraa, Papara, quest’ultimo perfetto per i principianti. E ancora nel beachreef di Vairao, dov’è facile incappare in “tubi” epici per cimentarsi in spericolati “tube-riding”. Imperdibili anche Raiatea, l’Isola Sacra che vanta uno dei più importanti siti archeologici per la cultura polinesiana, il Marae Taputapuatea, dallo scorso anno inserito all’interno dei siti patrimonio UNESCO, Taha’a, l’Isola della Vaniglia, che condivide la stessa laguna di Raiatea e disperde il suo dolce aroma in tutta l’isola, Bora Bora, vero hot spot mondiale per la sua famosa laguna dalle mille sfumature. La Polinesia si racconta anche “via terra”, nelle piccole guest house dov’è possibile gustare appieno la più vera ospitalità polinesiana, fatta di gentilezze e gesti semplici, accoglienza e sorrisi sinceri. Per completare la vacanza non possono mancare alcune esperienze local, come assistere a uno spettacolo di danza polinesiana, espressione massima della forza e della memoria di un popolo che ha origini antiche; fare shopping a Papeete, la capitale; passeggiare tra i graiti di 30 street artist e assaggiare lo street food alle Roulottes di place Vaiete.

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TA H I T I P RO T E A H U P O O 2019

STEVE DICKINSON CREDIT

Un agosto di onde e adrenalina quello di Tahiti, dove 34 surfer professionisti da tutto il mondo si sfideranno a colpi di tavola sulle onde leggendarie di Teahupoo. L’appuntamento con Tahiti Pro Teahupoo 2019 è dal 21 agosto all’1 settembre. Oggi, a vent’anni dalla prima edizione - quando si chiamava Black Pearl Horue Pro e a vincerla fu il diciottenne hawaiano Andy Iron - per i campioni in gara riuscire a domare l’onda perfetta può valere le qualifiche mondiali. Il momento forse più emozionante nella storia di Teahupoo è stato il 17 agosto del 2000, quando il campione di surf Laird Hamilton, partito dalle Hawaii, ha atteso e cavalcato con la sua tavola la più grande onda mai registrata qui: un lungo, indimenticabile viaggio in quello che è stato chiamato, per ampiezza, il Lincoln Tunnel. Nei giorni in cui va in scena il mega show del mare, alcuni taxi boat e un servizio di boat shuttle dal porto di Teahupoo fino all’Hava’e pass, poco distante dal punto in cui si svolge la competizione, sono disponibili per il pubblico che vuole assistere da vicino (info su www.worldsurfleague.com).

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BORA BORA/ TAHITI TOURISME

LE ISOLE DI TAHITI ne che lo scorrere del tempo non abbia scalfito il fascino della natura incontaminata e neppure corroso l’autenticità delle persone che le abitano si sente un po’ ovunque. Nell’aria che profuma di vaniglia, di fiori Tiarè e di cocco. Nella melodia degli ukulele, nelle danze e nei canti polinesiani che qui sono la colonna sonora della vita. Un altro mondo, tutto un altro universo, distante (solo) venti ore di volo dall’Italia. tahititourisme.it

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Tahiti è un paradiso di 118 isole e atolli emersi riuniti in cinque grandi arcipelaghi (Societé Islands che comprende Tahiti, Marquesas, Tuamotu, Gambier e Tubuai). Bora Bora, Moorea, Huahine, Taha’a, Raiatea, Manihi, Tikehau, Rangiroa, Fakarava, le Marchesi, per citare le più famose, coprono con le altre isole - alcune delle quali sono piccoli motu (atolli) disabitati - una superficie di oltre due milioni di chilometri quadrati dell’Oceano Pacifico meridionale. La sensazio-

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COME ARRIVARE Air Tahiti Nui collega Parigi a Papeete (Tahiti) con voli via Los Angeles; oppure con partenza da Tokyo a Papeete (grazie ad accordi con Air France e Alitalia è possibile volare con un unico biglietto dall’Italia). A bordo della compagnia di bandiera il personale polinesiano accoglie i passeggeri con un fiore di Tiaré - simbolo della bellezza secondo i Tahitiani - e con il tradizionale benvenuto polinesiano Maeva. Anche il design degli aeromobili è in stile locale: i tattoo che ornano la livrea riprendono alcuni simboli portanti della tradizione polinesiana, così come le diverse gradazioni di azzurro sono un richiamo ai paesaggi della destinazione. airtahitinui.com/it-it

CROCIERA ALL INCLUSIVE DI LUSSO Haumana Tahiti Cruises propone itinerari di 3 notti con 2 partenze a settimana alla scoperta di Bora Bora, Taha’a e Raiatea (dall’1 aprile al 31 ottobre). A bordo di catamarani di lusso da 36 metri, dotati di sole 11 cabine super comfort e una suite panoramica (massimo capacità 24 passeggeri). In più, 3 deck, ampie aree ristorante, bar e relax. A bordo, 13 membri dell’equipaggio sono a disposizione degli ospiti per soddisfare ogni singola richiesta. haumana-tahiti.com/en

CALENDARIO EVENTI E FESTE ANNUALI (TAHITITOURISME.IT)

TAHA’A/ TAHITI TOURISME CREDIT

HAWAIKI NUI VAA (ottobre/novembre), competizione con la tradizionale canoa a bilanciere polinesiana (detta Va’a), emblema della cultura polinesiana da molti secoli, tanto da essere rappresentata sulla bandiera nazionale. MOOREA MARATHON (marzo), gara podistica. TAHITI PEARL REGATTA (aprile/maggio) è la più importante regata del Sud Pacifico tra le isole Raiatea, Taha’a e Bora Bora. È aperta a qualunque tipologia d’imbarcazione, multiscafo o monoscafo, catamarani o imbarcazioni private senza alcuna limitazione in termini di dimensioni o di numero di partecipanti. (tahitipearlregatta.org.pf) LA RONDE TAHITIENNE (maggio), gara ciclistica sull’isola di Tahiti. TAHITI FASHION WEEK (giugno), 3 giorni di sfilate ed eventi all’insegna della moda e dei prodotti polinesiani. HEIVA I TAHITI (luglio), festival in cui competizioni di danze e canti polinesiani in costumi fatti a mano con materiali naturali si alternano a giochi sportivi della tradizione. FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

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PLUS

102 ......... SICUREZZA IN AUTO E RIVOLUZIONE E-BIKE 106 .................. TRAIL RUNNING 110 ........... SIMONE RUGIATI E IL PIATTO DELLA FELICITÀ 112 .......... WORKOUT IN VIAGGIO

Chase the Sun 180 CHILOMETRI DALL’ADRIATICO AL TIRRENO, È LA SGAMBATA GIUSTA PER CHI VUOLE RIPRENDERE IN MANO LA BICICLETTA Un’attraversata adriatico-tirrenica dall’alba al tramonto, nel giorno più lungo dell’anno inseguendo il sole. Una staffetta di 180 chilometri a testa con un unico obiettivo: viverla. Nessun cronometro da battere, nessun avversario da superare. Solo una giornata da assaporare. Partenza da Cesenatico, attraversando il Porto Canale progettato da Leonardo, verso Vinci, sua casa natale. Una lunga e lenta salita appenninica fino al Valico dei Tre Faggi. Arrivati in vetta si ci lancia verso il Tirreno inseguendo prima il Sieve e poi l’Arno, fin sotto la torre pendente di Pisa e poi la discesa verso Tirrenia. Ci racconta tutto Dario Marchini. (p. 108)

FOTOGRAFIA DI PIERLUIGI BENINI

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PLUS

Mercedes

Il futuro dei sistemi di sicurezza I SISTEMI DI GUIDA AUTONOMA E MOBILITÀ ELETTRICA RICHIEDERANNO LA RIPROGETTAZIONE DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA ATTIVA E PASSIVA E L’INSTALLAZIONE DI INNOVATIVI ED EVOLUTI SISTEMI MAI UTILIZZATI FINO AD OGGI DI MATTEO DI LALLO

UN FUTURO CON ZERO INCIDENTI E ZERO MORTI sulla strada oggi sembra un’utopia irrealizzabile. Eppure la sicurezza stradale e l’azzeramento delle morti e degli incidenti sull’asfalto sono due tra gli obiettivi più perseguiti dalle Case automobilistiche. Mercedes, in primis, è convinta che sia possibile raggiungere questi obiettivi, perché al giorno d’oggi tutti gli incidenti stradali sono causati da errori umani. Fin dai tempi più antichi il colosso tedesco ha a cuore l’incolumità tanto dei passeggeri dell’auto quanto di pedoni, ciclisti e altri utenti della strada. Basti pensare che fu la Mercedes prima negli anni ‘70 a introdurre non solo i crash test ma anche veri e propri veicoli sperimentali di sicurezza con i quali indagare sui sinistri gravi che coinvolgevano i loro veicoli. Denominati ESF (Experimental Safety Vehicle), questi veicoli si sono succeduti dal 1972 fino al 2009, anno nel quale la Casa della Stella ha presentato l’ESF 2009, una Classe S 400 102 M E N S H E A L T H . I T

Hybrid sotto la quale erano celate più di una dozzina di sistemi di sicurezza attiva e passiva con i quali ridurre il pericolo derivante da un incidente in auto. Oggi a dieci anni di distanza Mercedes è pronta a presentare un nuovo concept, la ESF 2019. Basata sulla nuova MercedesBenz GLE, la ESF 2019 dovrà essere in grado di rispondere alle diverse esigenze di sicurezza automobilistica, derivanti dai cambiamenti di mobilità introdotti dai motori elettrici e dalla guida autonoma. Corredata di motore ibrido plug-in, la ESF 2019 sa muoversi in modo completamente automatizzato in molte situazioni anche critiche e introduce non poche innovazioni tecnologiche. Ma quali sono queste innovazioni tecnologiche? Per prima cosa sono stati riprogettati sia i sistemi di ritenuta sia gli airbag. Le cinture di sicurezza vengono ora integrate direttamente nei sedili così da assicurare una migliore ritenuta in qualsiasi posizione il sedile venga messo mentre gli

IBRIDO PLUG-IN Realizzato sulla base della nuova GLE, il veicolo di sicurezza sperimentale Mercedes ESF 2019 è una concept ibrida plug-in equipaggiata con tutti gli ultimi ritrovati in materia di sicurezza attiva e passiva.

airbag sono stati riposizionati così da offrire sempre il massimo della sicurezza (airbag lato guida nella plancia portastrumenti, airbag laterale integrato nelle imbottiture laterali degli schienali dei sedili e airbag frontale posteriore nel sedile anteriore). Infine il volante e i pedali vengono fatti retrarre durante la guida totalmente autonoma allo scopo di ridurre il rischio di lesioni in caso di incidente e incrementare ulteriormente lo spazio a disposizione per gli airbag. In secondo luogo è stata incrementata la comunicazione tra veicoli automatizzati e utenti della strada, i quali devono essere in grado di intuire subito le loro intenzioni. Grazie all’ausilio di numerosi sensori, luci, schermi e avvisi visivi, l’ESF 2019 è in grado di interagire con tutto ciò che la circonda, avvertendo gli utenti della strada del pericolo. Un fascio luminoso sulla fiancata o uno schermo al posto della calandra potrebbero salvare la vita a un pedone distratto; oppure uno schermo al posto del lunotto posteriore


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p.i. 29/06/2019

TEST & PROVE ⁄Audi SQ2 ⁄Bmw 330i ⁄Mazda3 2.0L Skyactiv-G M-Hybrid ⁄Mercedes E300 de EQ-Power ⁄Mercedes GLC ⁄Renault Clio ⁄Subaru Forester e-Boxer

ISSN 0394-0128

AUTOMOBILISMO Nata nel 1985, propone ogni mese attualità, inchieste, novità e anticipazioni dal mondo delle auto; le prove inoltre, asse portante della rivista, sono rigorose nei giudizi e garanzia di assoluta imparzialità grazie alle apparecchiature d’avanguardia di cui è dotato il Centro Prove e Servizi (l’unico di una rivista italiana certificato TÜV). www.automobilismo.it

MENSILE - LUGLIO 2019 - ANNO 35 - N. 07

potrebbe avvisare chi sopraggiunge da dietro del pericolo che gli si para davanti. O ancora apposite luci o fari intelligenti potrebbero avvisare o meglio illuminare le zone di pericolo. La nuova cintura di sicurezza, con l’ausilio del pretensionatore, potrebbe avvertire il conducente dell’imminente pericolo nell’aver sottovalutato una curva; un intelligente sistema di telecamere sarebbe in grado di monitorare l’area dietro di noi così da evitare che un altro veicolo possa piombarci addosso mentre siamo immobili alla fine di un incolonnamento a causa di un incidente; un triangolo di pericolo potrebbe alzarsi dal tetto della vettura o uscire dalla parte posteriore della stessa per segnalare l’imminente pericolo; o, infine, un avanzatissimo seggiolino potrebbe non solo proteggere meglio il neonato, ma potrebbe anche monitorare costantemente i segnali vitali e lo stato di salute e comfort del nostro bambino se nonché la corretta installazione e funzionamento del seggiolino.

AIRBAG PER TUTTI I numerosi e innovativi sistemi di sicurezza presenti a bordo della ESF 2019: volante e pedaliera vengono retratti durante la guida autonoma per una maggiore sicurezza; l’airbag frontale è installato nella parte superiore del cruscotto per una maggiore protezione; tutte le cinture di sicurezza presentano airbag al loro interno; sono stati installati speciali airbag frontali anche per i passeggeri delle file posteriori; gli airbag laterali, frontale e posteriori escono direttamente dai sedili e hanno una forma a scudo per una completa protezione; l’avanzato seggiolino garantisce una protezione e un controllo totale sulla salute del bambino.


PLUS

Pedalata assistita, che bella idea! QUANDO SONO COMPARSE LE PRIME BICICLETTE ELETTRICHE NON TUTTI AVEVANO INTUITO IL LORO POTENZIALE. NON SONO SEMPLICI BICICLETTE PER CHI NON VUOLE FARE FATICA MA RIVOLUZIONANO IL CONCETTO DI CICLISMO E STANNO INTERESSANDO SEMPRE PIÙ MOTOCICLISTI. ECCO PERCHÉ NASCE OGGI UNO SPECIALE DEDICATO INTERAMENTE A LORO, PER CAPIRE COME FUNZIONANO (LO SAPETE CHE SE NON SI PEDALA NON SI MUOVONO?), QUALI TIPOLOGIE CI SONO, QUALI MODELLI DI MARIO CIACCIA MOLTI ANNI FA AFFRONTAI LA RUE DES GRANDES ALPES con una bicicletta caricata con tenda e sacco a pelo. Si tratta della strada che collega Nizza al Monte Bianco, superando una sfilza di passi alti tra i 2.100 e i 2.800 m. Ero in forma, ero esaltato da quello che stavo facendo, ma ogni giorno mi trovavo a stringere i denti e ad affrontare lo stress di resistere alla fatica controllando il cervello e il suo continuo invito a lasciar per104 M E N S H E A L T H . I T

dere. All’inizio di ogni passo ero sconfortato, poi subentrava l’esaltazione. Quando vedevo i motociclisti, pensavo: ma il ciclismo dev’essere per forza legato all’epica della fatica, del sudore, degli sforzi eroici? Non potrei godermi questo veicolo così divertente e maneggevole, che è quasi un’estensione del corpo umano, senza dover fare tutta questa fatica? Ai tempi sognavo un miracoloso sistema di trasmissione che moltiplicasse la mia forza,

ma non pensavo che un aggeggio simile sarebbe uscito veramente, anche se elettrico e non meccanico. Oggi le e-bike stanno interessando un po’ tutti e non solo i ciclisti fuori allenamento. I primi motociclisti a esserne attratti sono stati gli enduristi, stufi di prendere multe andando nei boschi sulle sterrate chiuse al traffico. Le e-bike da montagna, soprattutto le biammortizzate con sospensioni a lunga escursione, permettono di affrontare


sentieri in discesa molto divertenti, provando sensazioni motociclistiche, ma anche di tornare in cima pedalando senza fare troppa fatica. All’opposto, le e-cargo stanno mostrando una nuova via per la mobilità urbana, permettendo di trasportare merci sostituendo i furgoni nelle isole pedonali. Diversi scooteristi trovano nelle bici a pedalata assistita un’alternativa che permette di attraversare le città riscoprendole, passando per parchi e piste ciclabili. Chi è abituato a fare le gite in bicicletta facendo il trasferimento in auto scopre che la e-bike, in molti casi, permette di lasciare a casa la 4 ruote. E poi ci sono gli amatori con le corsa strada, che possono pedalare senza motore, ma usare questo in casi di emergenza (crisi di fame, controvento, salite ripidissime). Il nostro speciale si rivolge a tutte queste tipologie di utenti e propone una selezione dei 500 modelli di e-bike più interessanti presenti sul mercato.

MOTOCICLISMO Dal 1914 è indiscutibilmente il riferimento primario per gli appassionati e per tutti gli operatori del settore. Le grandi esclusive, la tecnica, lo sport, le prove spesso anche comparative, le inchieste, le campagne dalla parte del motociclista, il turismo, le novità e le curiosità in anteprima ti aspettano ogni mese in edicola e sul web. www.motociclismo.it

DI GLI SPECIALI E¶¶BIKE

E¶¶BIKE

CANNONDALE CUJO 2019 NEO 130 2

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PREZZO

€ 4.999

MOTORE centrale Shimano Steps E8000, tensione 36 V, potenza 250 W, TELAIO alluminio 6061, forcellacoppia 70 Nm, ammortizzata RockShox Revelation RC, corsa 130 mm, ammortizzatore posteriore RockShox Deluxe R, corsa alla ruota 130 mm BATTERIA integrata Shimano Steps BT-E8020, capacità 504 Wh FRENI a disco idraulici Shimano MT520, diametro ant. 203 mm, post. 180 mm RUOTE cerchi WTB STX i29 TCS, pneumatici Maxxis Rekon 27.5”x 2.8” TRASMISSIONE 1x12, guarnitura Shimano FC-E8000 con 34 denti, deragliatore SRAM NX Eagle con pignoni da 11 a 50 denti

ttriche delle bici ele il catalogo

www.canyon.com

PREZZO

116

CANNONDALE I MOTEM RRA ARCHNEO 2

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€ 4.999

BICI

CANYON SPECTRAL:ON 6.0

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€ 3.799

MOTORE centrale Shimano Steps E8000, tensione 36 V, potenza 250 W, TELAIO alluminio, geometria coppia 70 Nm femminile; forcella ammortizzata Fox Rhythm 36, corsa 150 mm; ammortizzatore posteriore Fox Performance Float DPS, corsa 150 mm BATTERIA Shimano BT-E8010, capacità 504 Wh FRENI a disco idraulici Sram Guido RUOTE cerchi Alexrims, pneumatici RE Maxxis Minion, ant DHF 29” x 2,5” post DHR 27,5”x 2,8” TRASMISSIONE 1x12, guarnitura Shimano da 34 denti, deragliatore posteriore Sram NX Eagle con pignoni da 11 a 50 denti PESO 23 kg

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❱❭❭ GRAVEL CANNONDALE TRAIL NEO PERFORMAN ❱❭❭ ROAD RM MAN ANC CE CE

PREZZO

MOTORE centrale Bosch Performance CX, tensione 36 V, potenza 250 W, coppia 70 Nm TELAIO in alluminio 6061, forcella ammortizzata RockShox Judy Gold RL, corsa 100 mm BATTERIA integrata Bosch Powertube, 500Wh FRENI a disco idraulici Shimano MT200 RUOTE cerchi WTB STX i29 TCS 2.0; pneumatici Maxxis Rekon 29” x 2.6” TRASMISSIONE 1x10, guarnitura Cannondale EC3, deragliatore posteriore Shimano Deore con pignoni da 11 a 42 denti

❱❭❭ CITY ❱❭❭ CARGO

€ 2.999

CANYON NEURON:ON 5.0

PREZZO

€ 3.299

MOTORE centrale Shimano Steps E8000, tensione 36 V, potenza 250 W, coppia max 70 Nm TELAIO alluminio, forcella RockShox RL, corsa 130 mm, ammortizzatore Recon posteriore RockShox Deluxe R, corsa alla ruota 130 mm BATTERIA Shimano E8010, capacità 504 Wh FRENI a disco idraulici Shimano BR-MT500, diametro 180 mm RUOTE cerchi Alexrims EM30, pneumatici Schwalbe Hans Dampf ant. /Nobby Nic post 27,5 x 2,6” o 29” x 2,6” TRASMISSIONE 1x10, guarnitura Shimano a 34 denti, deragliatore posteriore Shimano Deore XT con pignoni da 11 a 36 denti PESO 22,7 kg

❱❭❭ PIEGHEVOLI ❱❭❭ MOTO-BIKE 64 Gli Speciali di Motociclismo

Gli Speciali di Motociclismo

1.indd 64-65

€ SCHEDE

A

CARTER

ATORE AMMORTIZZ elastico della

È l’elemento e serve per posteriore sospensione della guida sconnessioni assorbire le a molla, da. Può essere avere in fuoristra Può elastomero. e la ad aria, ad per smorzar olio al suo interno dopo avere ne fase di estensio ed essere l’urto o assorbit peso del pilota. regolabile sul

ATTACCO

agli che si riferisce Termine inglese i che ospitano i Evidente involucri metallic delle e-bike. listico. motori elettrici al gergo motocic l’ispirazione

CATENA

MANUBRIO

al manubrio. Collega il telaio tre tubi si tratta di In generale dentro loro: uno va saldati tra avvolge di sterzo, uno il cannotto da e il terzo fa il manubrio tra i due. e collegamento bici permett r parte delle La maggio e inclinazione lunghezza , di cambiare fa da tramite di quello che corporatura lo alla propria o per adattar più l’attacc guida: di stile e al proprio bici sarà alto e più la viceversa. è corto ed sportiva... e poco e comoda

degli o intorno a , Collega, ruotand ti corona e pignone chiama ingranaggi nostre azionate dalle un le pedivelle i aiutate da gambe (magar …) alla ruota motore elettrico è sempre La catena che posteriore. metalliche da maglie composta e, rompere aprire, chiuder al posto si possono e, biciclett Alcune e riparare. cinghia hanno una i. della catena, gomma e polimer dentata di

CAMBIO

o tra variare il rapport ruota Consente di rotazione della pedalata e giri della ruota A parità di posteriore. e significano più pedalat velocità posteriore, in salita e minori to da meno fatica compos Il cambio è o e da un in pianura. di vario diametr sceglierli ingranaggi e di che consent discesa o meccanismo salita, in sia che si con a seconda vari tipi di cambio: al mozzo pianura. Esistono scoperti, interni centrale. ggi nto gli ingrana vicini al movime posteriore o

CANNOTTO si riferisce sia alla parola il tubo Questa dove alloggia parte di telaio al tubo reggisella. sia dello sterzo,

38 Gli Speciali di

ORE sione, DERAGLIAT un tipo di trasmis

Fa parte di da una composta i sui quali la più diffusa, ggi parallel deragliatore serie di ingrana spostata: il la catena viene una corona muove da nto anteriore la za del movime all’altra, all’altezposteriore da centrale; quello all’altro, accanto un pignone re). al mozzo posterio

F

erano Un tempo del telaio che sul tubo obliquo scegliere quale di usare, permettevano ggi del cambio o. coppia di ingrana del percors della natura state a seconda anni 80 sono Ma già dagli a pulsante, da sistemi rimpiazzate manubrio, la, posti sul o a manopo te precise ono cambia consent manubrio che e le mani dal senza staccar dei freni. o dalle leve

CORONA

sione che della trasmis Ingranaggio destra e il la pedivella alla quale si trova tra centrale e intorno sola o in movimento essere catena. Può è avvolta la diametri diversi. di sorelle di compagnia o propose una 80, qualcun Negli anni corone, ma con quattro tra una trasmissione Di norma sono (fino a 20 fu pura follia. corona è piccola in salita; più e tre. Più la farà si fatica denti) e meno 54 denti, sulle bici da a è grande (fino e passa sulle fino a cento geranno corsa strada, e più si raggiun bici da record) in discesa. La distanza velocità è costante elevate ingranaggi tra i denti degli pignoni posteriori. e sui sulle corone

ded. di Front Suspen Abbreviazione izzata solo Bicicletta ammort Viene definita anteriormente. l, coda rigida. anche hardtai

FULL

ded. di Full Suspen Abbreviazione izzata sia sulla posteriore. Bicicletta ammort e sia su quella . ruota anterior biammortizzata Detta anche

G

e e si È l’elemento ruota anterior forma a di sterzo alla sua per via della chiama così è un errore Per questo Y rovesciata. plurale. Può “forcelle”, al in vari chiamarla amente rigida, essere complet , titanio, alluminio, materiali (acciaio o ammortizzata, con o) ad attutire fibra di carboni che servono è diversi sistemi più diffuso dei quali il gli urti, ma tubo (stelo) ico, con un quello telescop (fodero) dentro l’altro che che scorre o ammortizzante un ed un element molla di acciaio, una può essere e aria. o la semplic elastomero

FRENI

e a cosa servano i Cosa siano conoscono ma non tutti e, è evidente, sulle biciclett vari tipi. Oggi, tre. I più soprattutto , ce ne sono anche più pesanti efficaci, ma si fissano sul a disco, che pinza. sono quelli o “morsi” dalla mozzo e vengon quelli a V, ovvero i sono semplic I più cerchio, agiscono sul due leve che metallico. da un cavo inglese comandate i caliper, termine Poi ci sono antico dei tre, a il freno più che identific archetto ovvero il doppio comune sul cerchio, che agisce corsa strada. sulle bici da

PEDIVELLAmetallico che collega il . È l’elemento nto centrale pedale al movime

per nel ciclismo a. Termine usato io della biciclett indicare il manubrstretto, curvato largo, Può essere o all’indietro… verso il basso,

PIEGA

STELI

7,90 - in Italia

velocità gere grandi serve per raggiun . Il deragliatore pianura in discesa e spostare la permette di posteriore o verso il mozzo, a mano o catena risalend mano pignone, a aumenta. pignone dopo za della salita che la penden , i pignoni più estremi Nei casi più a 52 denti. grandi arrivano

izzata m mmorrtizzata ammort la a In una forcella tub più sottili, no i tubi on sson sono telescopica, giù dentro orrrono su e sco quelli che scorron nte,, vviiamente ovviame , ov i foderi (che, E¶¶BIKE arghi). larghi). ù lar pi più sono i tubi

T TELAIO

Come è fatta

1.

e cui sono collegat TELAIO O a a cui La struttur io, la sella, anubrio, manubr iill m Varia moltissimo sim mo a se seconda econda del mate materiale riale e della la forcella, posteriore. sion si ne e la ruota io, specialità a cui uii è destinato. desttinato. Il tubo orizzontale orizzontale la trasmissione cciaio, allumin acciaio, n ac in Può essere o,, titanio, fortemente inclinato ncllinato ncli linato ((sloping) sloping) è ò una ò, è, però però, arbonio dii ccarboni ad legno, fibra io. co omune e a tutti i generi e serve caratteristica comune esio. gne mag berillio e magnes

icic icletta a più agile e reattiva. reattiva. a rendere la bicicletta

N ONE ONE SSIO SS are MISSI trasformare TRASMIS e di trasform permette permett

he che Il sistema ch nel g dellle gambe to delle il movimento della ruota o rotatorio nto oviment iù movime e più Agiscono come disco per Sulle biciclett stringono sul ura posteriore. la pinza le cui dita si ta da guarnit bicicletta. Dentro da semplici è compos singolo fermare la che variano catena e un A pistoncini, dei denti monocorona, parte GUARNITUR un circuito ci sono dei re. Il numero so di cui fanno , azionati da quello da un pignone posterio È il comples le corone. FANTIC TIIC XF1 XF1 F1 uno a quattro anteriore diviso e la corona/ idraulico) oppure o, le pedivelle della corona ico). dà il rapport RA 18 RA 1180 80 INTEGRA a liquido (disco posteriore o (disco meccan pignone metallic del cavo che più è grande Il massimo della mo d ella lla ovvero un numero trasmissione da a una raz azie ea grazie all e più sportività g e più identific piccolo è più e Drive ose D riv ve pianura e discesa o da salita. Per averemotore Brose O CENTRALE i pia a max ma axx MOVIMENT un perno e da indica un rapport i adatti a qualsias S con coppia da rapport A . batteria attte at errria e ia Composto una serie di loro le to il cambio di 90 Nm e b REGGISELL collega la sella al telaio. collega tra stato inventa a 63 6 30 W h integrata da 630 Wh cuscinetti, percorso, è È il tubo che e e diffuso da trovare consente la e e modo semplic in più due pedivell e e un Il sistema e al Può scorrere pedalata. per pedalar corona anterior ri, da rotazione della prevede una l’altezza ideale: devono essere quasi di pignoni posterio re gambe a le numero posterio certo pedivell meglio to in cui la il deragliatore , anche MOZZO della due a dodici: tese nel momen quale pignone nto centrale scegliere su la parte inferiore in-bike Come il movime to da un perno raggiunge permette di ci possono e. Sulle mounta catena. Ma il mozzo è compos in questo caso, anteriori. propria rotazion ico, con una molla spostare la tti che, due o tre corone con la e da cuscine di girare. è spesso telescop mo essere anche abbassare di ruote e alle indichia o consent permettono lo all’altezza interna, che In questo catalog i da un “x” il tipo e di riportar separat o salita. che sella in discesa due numeri 3x9 significa volta in pianura corretta una i e 9 pignoni di trasmissione: corone anterior di avremo tre a un totale A il che porta posteriori, NI/CASSETT quasi sempre i. Sulle e-bike PACCO PIGNO montati rona, 27 rapport dei pignoni sione monoco ruota È il gruppo si ha una trasmis qualcosa. al mozzo della O 1x coassialmente destra. Questi variano permette allo SERIE STERZ quindi del tipo sulla cuscinetti che posteriore, o. Sistema di norma, il più di ismo 39 e, cannott nel di Motocicl da uno a dodici scende quasi mai Gli Speciali sterzo di ruotare non e piccolo, che all’esterno denti, si trova 11 gli sotto

GUAINA

FORCELLA che unisce il cannotto

CAMBIO e COMANDI le leve piazzat

C

FRONT

D

maggio/giugno - €

PEDALI

Gli Speciali di Motociclism

PAROLE A

o 2/2019

Un vocabolario termini dei principali mondo delle utilizzati nel ed elettriche. bici, muscolari mentale ento fonda Uno strum e tecniche sched le per capire nelle che trovate e prossime pagin

ISSN 1123-9727

E¶¶BIKE

p.i. 24-05-2019

GLOSSARIO

ne al cui interno Tubo di protezio o un fluido. cavo scorrono un

M

P

PREZZI

FOTO

Scegli il modello adatto

Consigli d’uso e di guida 2. MOTORE

3. MANUBRIO

I più diffusi sono quelli centrali, ma non mancano esempi di motori nel mozzo posteriore, magari con recupero di energia in frenata frenata. Quelli centrali sono più dotati in fatto dii coppia, quindi d p più ù ada tti all’uso all’ all uso in salita in fuoristrada. fuoristrada. fuoristrada adatti

La “piega” ha subito diverse evoluzioni: negli anni 90 era piatta e strettissima. Oggi è larga e con le estremità rialzate rialzate. Sulle ulle mountain-bike mountainmountain bike è possibile cambiare cambiare marcia e frenare senza a mai staccare le ma nii dalle manopole. mani

Devono essere potentissimi, perché pe erch rché ssi pen dii molto ripidi ripi di. i. Q Qu ues le affrontano pe pendii ripidi. Queste soluzioni soluzio oni più m mec diffuse: freni a ““V” meccanici 15:23:59 16/05/2019

sulle ll M TB meno costose e dischi idra MTB idraulici sulla maggi or parte, con diametri fino a 2 maggior 200 mm.

MOUNTAIN-B MOUNTAIN-BIKE: DUE PAROLE, TANTE SPECIALITÀ

3

1

7

6

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4 5

ata alla fine degli anni 70, era un tipo di bicicletta con rapporti cortissimi, freni potenti e pneumatici di grosso spessore per affrontare percorsi in fuoristrada con elevate pendenze, in salita e discesa. Con gli anni s’è differenziata cross-country (gare ad anello con salite e discese dove si parte tutti insieme e vince chi arriva primo) e downhill (si scende uno alla volta, come nello sci, lungo un percorso accidentato e vince chi ci mette meno tempo). In seguito è arrivato il freeride, riassumibile in “salgo e scendo dove mi pare, senza gareggiare, ma facendo passaggi arditi”. Oggi le mountain-bike si possono suddividere così: cross- country (bici ammortizzate solo davanti, con forcella da 80/100 mm di corsa); marathon (utilizzate in gare su distanze di 60/200 km con notevoli dislivelli in salita, dove si usano biammortizzate con escursioni alla ruota sui 100/120 mm); trail (biammortizzate da 130/150 mm di corsa da usare nelle classiche gite con salite lunghe e discese impegnative); all-mountain ed enduro (come le trail, ma con escursioni sui 160/180 mm e uno uso più sbilanciato verso la discesa); fatty (dotate di gommone per andare su neve e sabbia). Chiude il tutto la downhill, con le sue escursioni da 200 mm ed oltre. I marchi di riferimento in questa specialità non sono molti: Haibike, Fantic, Husqvarna e poco altro.

N

8

R

20/05/2019

MOUNTAIN-BIKE

4. FRENI

O PINZE FREN una sorta di mano,,

2

11:45:32

Motociclismo

5. TRASMISSIONE

6. RUOTE

7. SOSPENSIONI

8. COMFORT

Le MTB sono state le prime bici con ingranaggi posteriori più grandi degli anteriori, per superare salite ripidissime. A parte quelle con cambio nel mozzo, la situazione più diffusa prevede una corona anteriore e 8/12 pignoni posteriori.

Per anni hanno imperversato i cerchi da 26” con pneumatici da 2,1”. Oggi le ruote più diffuse sono le 27,5”, con sezioni tra 2” e 3”, ma ci sono anche le 29” (soprattutto da marathon) e le fat da 26” per la neve con sezioni enormi, fino a 5”.

A parte le fat, è molto difficile trovare oggi una MTB che non abbia almeno la forcella ammortizzata. La scelta o meno di avere la sospensione posteriore dipende dall’uso che se ne vuole fare.

Le MTB non nascono per essere comode ma, di fatto, lo sono, specie le biammortizzate. Molti però accusano tale comfort di avere, come effetto collaterale, l’aumento del peso e delle dispersioni di energia tra la gamba e la ruota.

52 Gli Speciali di Motociclismo

€ 6.199

MOTORE centrale Shimano Steps E8000, tensione 36 V, potenza 250 W, coppia max 70 Nm TELAIO alluminio, forcella Fox Factory 36 Kashima 15 QR, corsa 150 mm, ammortizzatore posteriore Fox Factory Float Dps Evol, escursione alla ruota 150 mm BATTERIA Shimano BT-E8010, FRENI a disco idraulici Shimanocapacità 504 Wh XTR con pinze a 4 pistoncini, diametro 203 mm RUOTE cerchi DT Swiss Hx 1501 Spline, pneumatici Maxxis Minion, ant. DHF 29”x 2,5” post. DHR 27,5”x 2,8” TRASMISSIONE 1x12, guarnitura 34 denti, deragliatore posteriore Shimano da Shimano XTR Shadow Plus con pignoni da 10 a 51 denti PESO 22,3 kg

MOTORE centrale Bosch Performance CX, tensione 36 V, potenza 250 W, coppia 75 Nm TELAIO in alluminio 6061, forcella ammortizzata RockShox Revelation RC, corsa 140 mm, ammortizzatore posteriore RockShox Deluxe R, escursione alla ruota 130 mm BATTERIA integrata Bosch PowerTube, 500 Wh FRENI a disco idraulici Shimano MT520 RUOTE cerchi WTB STX i29 TCS 2.0, pneumatici Maxxis Minion DHF 27.5”x 2.6” TRASMISSIONE 1x12, guarnitura Cannondale EC3 da 15 denti, deragliatore posteriore Sram NX Eagle con pignoni da 11 a 50 denti

MOUNTAIN BIKE schede

MOUNTAIN-BIKE

CANYON SPECTRAL:ON 9.0

Gli Speciali di Motociclismo 53

IN EDICOLA! In 240 pagine abbiamo messo tutte le tipologie di biciclette a pedalata assistita in commercio, da quelle che costano poco più di 500 euro alle super-e-bike da 18.000 euro, con pesi dagli 11 ai 55 kg. Il catalogo è anticipato da una serie di servizi che spiegano come funzionano, come sono fatte, con che motori sono equipaggiate e dal glossario. Lo trovate in edicola fino alla fine di luglio al prezzo di 7.90 euro. M E N S H E A L T H . I T 105

65


PLUS

LE GARE DI TRAIL PER DURATA, CARATTERISTICHE DEL TERRENO E CONDIZIONI CLIMATICHE DEVONO ESSERE AFFRONTATE CON UMILTÀ, ESPERIENZA E GRADUALITÀ. SOTTOVALUTARNE LA PORTATA E I POSSIBILI RISCHI PUÒ CAUSARE PROBLEMI MOLTO SERI DI SERGIO MIGLIORINI

Valuta il tuo livello Se hai appena iniziato a correre è assolutamente controindicato gareggiare su distanze superiori ai 30 km. Il carico che affronterai sarà troppo elevato sia per articolazioni, muscoli e tendini, sia per l’apparato circolatorio. Non è la stessa cosa correre una maratona in città su asfalto e la medesima distanza in montagna. Bisogna familiarizzare con l’ambiente. La montagna va conosciuta prima, non durante le gare. Per l’irregolarità dei terreni, i dislivelli e la variabilità delle condizioni climatiche, la corsa in montagna è una sfida importante. Lo stesso vale per il deserto. Inizia da trail in campagna o in collina e 106 M E N S H E A L T H . I T

fai più esperienza possibile prima di cimentarti in competizioni più difficili. Le condizioni di base Molte problematiche mediche possono limitare le tue ambizioni. Chi ha già subito una meniscectomia deve sapere che correre in discesa in montagna potrà solo accelerare il processo artrosico del ginocchio o creare così tanti problemi da limitare le possibilità di correre a lungo. L’usura della cartilagine articolare del ginocchio è molto più grande in un trail che nelle classiche corse su strada. Idem per i preesistenti problemi di colonna vertebrale (protrusioni, ernie discali) o di ar-

trosi, anche iniziale, di anca. Se hai preesistenti lesioni legamentose della caviglia devi mettere in conto la possibilità di altre distorsioni partecipando a questa tipologia di corse. Un iperteso in terapia deve essere poi molto attento alla durata e alle condizioni climatiche variabili durante tutta la gara. Gara dopo gara I tempi di recupero delle gare di trail sono diversi da atleta ad atleta (e comunque sono lunghi). Molti runner sono spesso tentati di gareggiare troppo nel corso dell’anno, portando così al limite le possibilità di adattamento e recupero. Infortuni da sovraccarico o acuti e overtraining sono quindi presenti in maniera eccessiva. Il sistema immunitario in mancanza di riposo e recupero può avere un grosso stress, tale da portare a continue, e sempre più gravi, infezioni. Controlla il recupero Uno dei problemi più seri è quello della rabdomiolisi. Il danno che subiscono i muscoli

GETTY IMAGES

Ci vuole il fisico!


Mizuno Wave Mujin 6 gomma Michelin Grip e comfort sono i due concetti seguiti da Mizuno per la sesta edizione della sua scarpa da trail più conosciuta: novità principale è la suola realizzata in gomma abrasiva Michelin, ultra resistente e duratura. 145 euro, disponibile da luglio

nella corsa in discesa (e su distanze lunghissime) è così elevato da innalzare i livelli nel sangue degli enzimi muscolari (CPK). Quando si associa anche la disidratazione, è possibile avere un danno e un’insufficienza renale acuta da sforzo, che può portare fino alla dialisi. Pertanto, non affrontare gare su lunghe distanze se non sei allenato e controlla con le analisi del sangue le CPK il giorno seguente a un importante allenamento o a una gara. Aumenta con moderazione Per preparare le gare più lunghe e più dure, molti runner incrementano la quantità delle ore di allenamento in modo esagerato. Spesso questa situazione rende evidente, sul piano clinico, problematiche che erano latenti, causando serie aritmie o steno/insufficienze valvolari. Non sottovalutare questo problema soprattutto se hai più di 40 anni. Non solo corsa Il ciclismo è il tuo migliore amico. Permette di effettuare un grande volume di lavoro (ore di allenamento) senza sovraccaricare le articolazioni degli arti inferiori e la colonna vertebrale. Se hai una buona tecnica di corsa e l’abitudine a correre su terreni irregolari, l’inserimento periodico di una lunga seduta in bicicletta è estremamente utile, anche per rinforzare i quadricipiti.

con te tutto quello che serve in caso di brusco abbassamento della temperatura, temporale o nevicata. In condizioni di caldo e umido, invece, sono gli incidenti da calore a essere pericolosi (il colpo di calore è la terza causa di morte nello sport dopo le patologie cardiache e i traumi cranici). Controlla prima di partire le tue urine, che dovranno essere più chiare possibili, a testimonianza di un ottimo stato di idratazione. Se invece sono di colore giallo intenso è segno che devi bere molto di più. In gara non bere mai solo acqua per il rischio di iponatremia (bassi valori di sodio). I reintegratori salini che forniscono al corpo acqua, sali e zuccheri sono la bevanda ideale. Le scarpe La scarpa da trail per caratteristiche costruttive è nata per correre in montagna e tenere piede e caviglia ben sicuri nell’appoggio su un terreno estremamente sconnesso. Se la usi per correre al parco dietro casa o quando piove perché si scivola, non solo ti farai del male a causa della rigidità della scarpa stessa, ma dimostrerai di avere anche una tecnica di corsa inadeguata per affrontare i trail. Non metterti in pericolo Lo scorso inverno ci sono stati gravissimi incidenti, anche fatali, di runner che, considerando lo scarso innevamento, hanno deciso

RUNNER’S WORLD Runner’s World è la più importante rivista al mondo dedicata agli appassionati della corsa. Il magazine che spiega come migliorare la forma fisica e il benessere del corpo attraverso il movimento e il running in particolare. Ogni mese in edicola e tutti i giorni sul web www.runnersworld.it

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AL MONDO C O R S A P I Ù L E T TA L A R I V I S TA D E L L A

24/06/2019 14:50:43

di allenarsi in montagna, dimenticando, per scarsa esperienza o incoscienza, quali fossero le condizioni più a rischio per cadere e scivolare sul ghiaccio. Il trail non è per tutti: affrontalo solo quando sarai pronto, ben allenato ed esperto.

Il ciclismo è il miglior amico del trailer: l’inserimento di una lunga seduta di allenamento sui pedali è utile per rinforzare i quadricipiti

Le condizioni climatiche Per correre un trail devi sempre essere pronto ad allenarti e a gareggiare con tutte le condizioni climatiche possibili, che possono variare anche all’interno della stessa giornata. Con temperature fredde puoi rischiare l’ipotermia, quindi l’equipaggiamento è importantissimo. Ricordati di avere sempre M E N S H E A L T H . I T 107


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The Bicycle Rise: pedalare per correre UNA SFIDA LUNGA QUATTRO MESI E CENTOTTANTA CHILOMETRI DA AFFRONTARE PER LA PRIMA VOLTA IN SELLA A UNA BICI. PER RITORNARE A CORRERE DI DARIO MARCHINI - FOTO DI PIERLUIGI BENINI

“CIAO... MI CHIAMO DARIO, HO 44 ANNI, faccio il giornalista. E sono un runner”. Mi sono immaginato così, seduto in cerchio, presentandomi per la prima volta davanti a tanti altri runner ai Podisti Anonimi. Non che la corsa in questi anni sia diventata un’ossessione. Ma per molti, come per me, è sempre stato difficile riuscire a trovare tempo anche per fare altro (sportivamente parlando). Ho sempre praticato sport, di qualsiasi genere, anche ciclismo (amatoriale). Ma dopo i quaranta sono iniziati gli inevitabili problemi fisici legati alla vita sportiva e all’età che avanza. Problemi alla schiena, soprattutto, e la difficoltà di ritrovare una forma fisica brillante ormai persa. Un po’ di sollievo me l’ha regalato l’amica bicicletta, che mi ha permesso di mantenere movimento, anche quando gli acciacchi non mi hanno concesso di allacciare le scarpe da corsa ai piedi. Da qui l’idea di trovare un progetto interessante, non scontato e stimolante (perlomeno per me) per provare una nuova avventura e ritornare in forma. Mycycling di Technogym Quando sono risalito in sella per la prima volta non l’ho fatto in strada. L’ho fatto con MyCycling, training system di Technogym. Per curiosità. O forse per sfida. Mycycling è 108 M E N S H E A L T H . I T


un modo diverso di avvicinarsi al ciclismo, sia per chi come me arriva da un altro sport, sia per chi già lo pratica. Si basa sull’allenamento neuromuscolare studiato e brevettato da Technogym (Technogym Neuromuscular Training), incentrato sul continuo cambiamento biomeccanico del gesto sportivo dettato dal cervello, con l’obiettivo di migliorare le caratteristiche metaboliche e neuromuscolari e innalzare il proprio livello di performance. E pedalando, allenamento dopo allenamento, il progetto ha preso sempre più forma: quella di una “gara” su strada con MyCycling per ritornare a correre. Così è nato The Bicycle Rise. La Chase The Sun La scelta è caduta sulla Chase The Sun, romantica attraversata adriaco-tirrenica dall’alba al tramonto, nel giorno più lungo dell’anno inseguendo il sole. E dopo duemila chilometri corsi in sella alla mia Cinelli Veltrix Caliper, lo scorso 22 giugno, l’ho affrontata insieme a Pier e Viola. Una staffetta di centottanta chilometri a testa con un unico obiettivo: viverla. Nessun cronometro da battere, nessun avversario da superare. Solo una giornata da assaporare. Partenza da Cesenatico, attraversando il Porto Canale progettato da Leonardo, lungo

un’immaginaria via che ci ha condotto proprio verso Vinci, alla sua casa natale. Le prime pedalate di gruppo le hanno fatte i miei due compagni, trascinati a 40 chilometri orari alle 5 del mattino, dopo che il sole aveva già dato il via alle danze. Una lunga e lenta salita appenninica fino al Valico dei Tre Faggi, resa quasi proibitiva dal fortissimo temporale estivo in scena in quel di Predappio. Tanto affascinante da spettatore quanto terribile da protagonista. La mia partenza è stata in vetta, lanciato verso il Mar Tirreno inseguendo non solo il sole, ma prima il Sieve e poi l’Arno, fin sotto la torre pendente di Pisa. In mezzo, un susseguirsi continuo di strappi, tanto dolci quanto cattivi, per riportare nuovamente il testimone di Viola a Pier, dopo aver salutato Firenze da una prospettiva completamente nuova e aver attraversato il Chianti e le sue distese infinite di vitigni verdi. Colline che si sono susseguite a cadenza costante fino all’ultima infinita salita di Buti. Lenta, incessante, invitante. Ultimo sforzo prima del grande finale. Con il pomeriggio che si trasforma in sera, la discesa verso Tirrenia è stata come rincorrere l’ultima corsa, con il profumo della salsedine a invadere sempre più insistente le narici e la voglia di un bagno fresco a tentare

le forze residue delle gambe. Un treno in corsa inarrestabile, seguendo con la coda dell’occhio il sole scendere sempre più veloce per tuffarsi in mare. Fermare il cronometro, arrestare il GPS, è stato un po’ come sospendere il tempo. Come scattare una foto. Mille frammenti che hanno raccontato una giornata su due ruote. Un po’ meno runner, un po’ più ciclista Non nego che, a posteriori, la tentazione di azzardare l’attraversata in solitaria l’ho avuta. Un’idea che solo quattro mesi fa non mi sarebbe mai passata per la testa. Ma pedalando ho capito che tutto è possibile, anche ciò che sembra irraggiungibile. Se quanto fatto in questi mesi avrà dato il risultato sperato lo scoprirò solo tra qualche settimana, quando gli allenamenti di corsa torneranno ad occupare la maggior parte della mia preparazione. Ma oggi oltre a runner mi sento anche un po’ ciclista. Magari non di quelli che si sparano trecento chilometri alla volta o che scalano vette e passi come fossero collinette. In queste settimane ho imparato ad apprezzare un mondo che si muove a una velocità diversa, a volte anche su strade diverse. Con l’aria fresca sempre lì ad accarezzarti il viso e l’occhio sempre attento alla ricerca di qualche nuova salita. M E N S H E A L T H . I T 109


PLUS Simone Rugiati

La felicità è in cucina OGNUNO DI NOI SI RITROVA A TAVOLA ALMENO TRE VOLTE AL GIORNO, OGNI GIORNO. ECCO PERCHÉ È IMPORTANTE ESSERE CONSAPEVOLI DI QUELLO CHE METTIAMO NEL NOSTRO PIATTO. PER NOI, PER IL PIANETA E PER LE GENERAZIONI CHE VERRANNO MI È SEMPRE PIACIUTO SPERIMENTARE e fare “intrugli”, fin da bambino. Mio nonno mi chiamava “trottola” perché l’unico modo per farmi stare tranquillo era tenermi occupato in qualche attività in cucina. Fin da allora ho sempre voluto diventare cuoco. Mentre la magia di tutti gli altri giochi sembrava svanire in poco tempo, quella di cucinare qualcosa che altre persone avrebbero mangiato restava. Alle scuole medie mi portavo in cartella i cracker, un tubetto di maionese e i condimenti per fare le tartine per i miei compagni: era un rituale che mi incantava così come mi incantava la nonna che ogni giorno cucinava per tutti. La felicità infatti non è solo un buon piatto da mangiare ma anche l’arte di cucinarlo, per sé e per gli altri: ogni mattina quando entro in cucina io sono felice. Faccio il lavoro più bello del mondo e questo mi permette di lavorare bene per non deludere le persone che scelgono i miei piatti. La sento anche come una grande responsabilità. Il mio modo di vivere la cucina e di essere felici cucinando con passione si basa sulle verdure di stagione e su una scelta consapevole degli ingredienti, che fa attenzione alla loro provenienza, al modo di cucinarli (per esempio senza cuocere troppo le verdure, perché altrimenti perdono tutte le loro proprietà) e alla necessità di ridurre al minimo gli scarti. Questa è la mia cucina: una esplosione di sapori che si ottengono grazie a ingredienti gustosi e semplici capaci di inondare il corpo di sostanze positive che portano alla felicità in modo naturale. Come gli asparagi, che sono al primo posto tra gli ortaggi come sorgente di triptofano e forniscono buone quantità di tirosina, entrambi precursori dei neurotrasmettitori del buonumore. Siamo quello che mangiamo e per stare bene dobbiamo mangiare bene. Che non vuol dire soltanto non mangiare la carne o rinunciare ad alcuni cibi. Mangiare bene vuol dire prediligere i vegetali e cucinarli in modo “povero”, cioè semplice, evitando di eccedere con i 110 M E N S H E A L T H . I T

sapori che ingolosiscono il piatto ma che ne nascondono il gusto originale. Gli ingredienti sono i protagonisti del piatto e vanno scelti con cura: spesso siamo abituati a scegliere i prodotti da mettere nel carrello della spesa solo perché costano poco, senza chiederci perché , da dove arrivano o se sono sono pieni di pesticidi. Gli ingredienti di buona qualità hanno invece sempre un buon sapore e, oltre a rendere il piatto ancora più sano, ci permettono di non dover aggiungere altri ingredienti. Ricordiamoci che gli ingredienti, e in particolare le verdure, devono rispettare la stagionalità e possibilmente vanno scelti tra i prodotti del territorio nazionale, che sono più saporiti perché non sono stati conservati nelle celle frigorifere. Senza contare che probabilmente costeranno anche meno perché sono cresciuti in modo naturale rispettando i tempi della natura. Non solo: le verdure di stagione coltivate fuori dalle serre comportano anche un minor spreco di risor-

essere biologico, con la buccia spessa, anche se brutto e pieno di bozzoli, che quando lo grattuggi emana un profumo che invade tutta la cucina e ti rende felice. Un altro classico esempio è il pomodoro: bisogna cucinarlo in modo semplice, magari con una fetta di pane e un filo di olio, ma deve essere prima di tutto buono. E per essere buono non può essere comperato a dicembre. Essendo una verdura estiva, infatti, tra le sue tante proprietà il pomodoro ha anche un enzima che regola la temperatura corporea. Ma se è stato sei mesi in una cella frigorifera probabilmente molte di queste qualità le avrà ormai perdute. È importante ricordare tutto questo quando andiamo a fare la spesa perché le scelte di ognuno di noi al supermercato possono cambiare le cose: se smettessimo di comprare i pomodori a dicembre nessun supermercato avrebbe più la convenienza di proporli fuori stagione. Non sono vegetariano e mi piace mangiare anche la carne: però devo sapere da dove arriva e come è stato allevato l’animale, non solo per quello che metto nel piatto ma anche per l’impatto che quella carne può avere sul pianeta, perché è ormai risaputo che l’allevamento intensivo è una delle cause del riscaldamento globale. Come si fa quindi a mangiare bene e a stare in forma? Il segreto non è inventare una no-

“Sapere da dove arrivano gli ingredienti. Solo così si mangia bene e si sta bene!” se (acqua, energia elettrica) e più benessere per il nostro pianeta. Lo stesso vale per i superfood, oggi molto di moda, di cui la nostra cucina mediterranea è ricchissima. L’olio extra vergine di oliva, per esempio, per essere di buona qualità può costare un po’ di più ma ci permette di sapere con certezza quello che mettiamo nel nostro piatto. Perché il vero lusso in cucina non è il caviale ma l’olio buono, franto mezz’ora dopo che le olive sono state raccolte a mano. Ecco perché piuttosto compro meno olio ma lo compro di alta qualità. Nella mia cucina utilizzo molto anche la buccia di limone che è ricchissima di polifenoli e molto rinfrescante. Ma anche qui conta molto la qualità del limone che uso, che deve

vità ogni giorno. La vera rivoluzione è semmai quella di fare un passo indietro tornando a rispettare i tempi della natura, utilizzando prodotti autentici e stagionali e cucinando in modo semplice. Allo stesso modo, più dello sport, il segreto per restare in forma è muoversi e camminare ogni giorno e mangiare bene: io personalmente ho eliminato gli insaccati e prediligo la cucina vegetale senza però rinunciare ogni tanto a carne e pesce, che però scelgo sempre rigorosamente di buona qualità. I miei piatti preferiti sono la pappa al pomodoro e la ribollita, due classici della cucina toscana. Il primo rappresenta il valore della semplicità in cucina: quando gli ingredienti sono buoni non hai bisogno di tante cose per fare un buon piatto.


CHI È SIMONE RUGIATI È conduttore e autore televisivo, autore di diversi libri, produttore di format TV e WEB, digital e social infuencer. La sua prima casa è il Food Loft Milano, uno spazio multifunzionale in uno dei distretti più innovativi della città, una “Factory House” dove creare, sperimentare e ospitare eventi. Chef per estrazione, Simone Rugiati è un artista e un professionista poliedrico in continua evoluzione: vulcanico e creativo per carattere, si occupa anche di consulenze per la ristorazione di alto livello, creando menu e progetti all’avanguardia. Per Groupon, leader mondiale del commercio locale Simone ha ideato “Il Piatto della Felicità”, una ricetta unica la cui combinazione di ingredienti è in grado di generare buonumore e benessere attivando reazioni chimiche misurabili.

IL PIATTO DELLA FELICITÀ Ravioli ripieni di crema di patate e zucca, cime di broccolo e cavolfiore ripassate, punte di asparagi e gambi in crema, rapa rossa e bianca marinata, chips di cavolo nero, fagioli all’occhio con fondo di verdure, olio di lino, tuorlo marinato e sale aromatico ai semi di lino e zucca. Questo piatto è innovativo, colorato e pieno di emozioni: grazie ai suoi ingredienti, è in grado di generare stimoli positivi e sentimenti di benessere. In particolare questo piatto aumenta il grado di felicità perché è gustoso, ricco di colori e consistenze. Essendo poi un piatto vegetariano fa felici anche gli animali, mentre i suoi ingredienti sostenibili rendono felice anche tutto il pianeta. Last but not least, costa poco e rende felice anche il portafoglio.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PREPARAZIONE

Asparagi 8 pz Broccolo romano 1 pz Cavolfiore 1 pz Cavolo nero 10 foglie Fagioli all’occhio cotti 150 gr Semi di lino 20 gr Semi di zucca 15 gr Rosmarino 1 rametto Salvia 1 rametto Olio di lino qb Olio evo, sale e pepe Sale 150 gr Zucchero 150 gr

Unisci sale e zucchero in una ciotola e riempi con la metà un piccolo contenitore a chiusura ermetica. Disponi sopra i tuorli e coprili con la metà restante della miscela di sale e zucchero. Lasciali per 2 giorni in frigorifero. Prepara la pasta fresca unendo in planetaria o su di un piano di legno, la farina al sale e ai tuorli. Conservala in frigorifero. Per il ripieno taglia zucca e patate a pezzi della stessa dimensione, condiscile in teglia con olio evo, sale, pepe e il rosmarino. Cuoci a 170° fino a che non saranno dorate. Frulla il tutto dopo aver tolto il rametto di rosmarino, regola di sale e pepe e trasferisci in sac a poche. Stendi la pasta, farcisci con il ripieno di patate e zucca e forma i ravioli. Monda ora le verdure, conserva tutti gli

Per le rape marinate Rapa rossa 1 pz Rapa variegata 1 pz Acidulato di umeboshi QB Per il ripieno Zucca mantovana 500 gr Patate 300 gr Rosmarino 1 rametto Per marinare i tuorli Tuorli 2 pz Per la pasta fresca Farina 500 gr Tuorli 15 pz Sale 15 gr

scarti e cuocili in forno a 150° fino a che non inizieranno appena a bruciarsi. Trasferisci il tutto in una pentola, copri d’acqua e lascia restringere. Elimina le verdure quando il liquido avrà preso un colore ambrato deciso e riduci il liquido così ottenuto della metà. Prepara le chips privando il cavolo della costa centrale, fallo a pezzetti, condiscilo con olio, sale, pepe e inforna a 170° per pochi minuti, fino a che non sarà croccante. Taglia le rape a fette sottili e poi a dischetti di 2 cm di diametro. Bagnale con l’acidulato di umeboshi (popolare condimento della cucina giapponese a base di prugne salate), sala e conserva a parte in modo che si marinino. Sbollenta le punte degli asparagi e le cime dei broccoli. Taglia sottili i gambi e cuocili qualche minuto con poco olio evo. Aggiungi poca

acqua per volta fino a che non diventano morbidi. Aggiungi sale e pepe e frulla. Scalda l’olio evo in un pentolino insieme ad un rametto di rosmarino e a uno di salvia. Aggiungi i fagioli all’occhio cotti e cuoci per qualche minuto in modo che si insaporiscano. Per il sale aromatico trita finemente i semi di zucca insieme a quelli di lino e a una presa di sale fino. Ripassa le cime insieme alle punte di asparagi divise a metà in padella con poco olio evo fino a farle arrostire. Cuoci i ravioli, scolali nella padella insieme alle verdure arrostite e lucida con l’olio di lino e il fondo di verdure. Servi i ravioli insieme alle verdure aggiungendo in finitura le rape croccanti, i fagioli all’occhio, le chips di cavolo, il sale aromatico e in finitura una grattugiata di tuorlo marinato.

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Allenarsi in giro per il mondo LE VACANZE SONO BELLE MA NON DEVONO ESSERE UNA SCUSA PER INTERROMPERE UNA PREPARAZIONE FISICA ALTRIMENTI CURATA TUTTO L’ANNO. ECCO COME AFFRONTARLE TESTI DI DINO BONELLI - FOTO DINO BONELLI E BEN GARZINI

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Perù La banda elastica si può portare proprio dovunque, persino a Machu Picchu.

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i sa che uno dei segreti per una buona riuscita dell’allenamento, indipendentemente dalla tipologia e dallo scopo di quest’ultimo, è la costanza, allora perché interromperlo con la scusa delle vacanze quando già altre volte lo si deve sospendere per sovraccarichi di impegni o per motivi di salute? Con questo non diciamo che il riposo non serve, anzi, il riposo è parte attiva e importantissima dell’allenamento, ma anche questo deve essere fatto con criterio, spalmato nei periodi di preparazione e non tutto insieme oziando per l’intera durata delle vacanze. Con un minimo di fantasia ci si può allenare ovunque, in tutto il mondo, quindi anche in vacanza, qualunque essa sia. Va da sé che se il periodo vacanziero, molto utile per il rilassamento della testa, lo si spende in mega resort super attrezzati o in alberghi con tanto di piscina e palestra, l’unica cosa da aggiungere è un po’ di sana volontà, ma se invece si scelgono vacanze più ruspanti, quelle che sovente vengono chiamate “on the road” allora bisogna ingegnarsi un po’ di più, ma neanche poi troppo. Con l’aiuto del personal trainer Danilo Rubini, grande viaggiatore e

coach/proprietario della palestra Planet Fitness di Mondovì (CN), dove allena atleti di ogni genere sportivo, proviamo a vedere come adattare alcune situazioni allenanti senza perderci le bellezze che il mondo intorno a noi ci offre. Intanto, si sa, la semplice camminata o la corsa, entrambi facilmente attuabili ovunque, dal centro di New York al bel mezzo del deserto del Sahara, fanno bene e mantengono la forma fisica. Se le camminate in natura si allungano nel tempo e diventano trekking, magari anche con uno zaino sulle spalle e con pendenze o scalini da superare, il lavoro generico della parte bassa del corpo e nello specifico della coscia diventa notevole e quindi allenante. In città invece i dislivelli si possono trovare sotto forma di scalinate, più o meno vecchie, più o meno ripide e con alzate più o meno importanti. Queste, affrontate di corsa o con balzi alternati o con salti a piedi pari, sono una palestra con mille possibilità d’utilizzo, e non solo per le gambe. Ma non a tutti piace correre, e sono in tanti quelli che durante l’anno fanno girare la gamba sulla cyclette. In questi casi allora basta guardarsi intorno e con un po’ di fortuna si trova una bicicletta, magari anche un po’ sgangherata, ma comunque utilizzabile, e all’esperienza di pedalare in situazioni decisamente folcloristiche

Trekking in Nepal Anche in mezzo a una foresta si possono trovare “scale” dove allenare le gambe.

Colombia Palestra artigianale nella foresta Amazzonica.

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s’aggiunge il classico movimento rotatorio della spinta sui pedali che sollecita e mantiene tonica la gamba in tutte le sue diverse fasce muscolari. Ma anche la parte alta del corpo ha bisogno di essere mantenuta, allora ai push up (le classiche flessioni sulle braccia) e agli immancabili addominali a terra, e trazioni alla sbarra quando s’incontra un qualche appiglio dove stringere le dita, si possono aggiungere esercizi con gli elastici o con il TRX. Mentre i primi sono facili da apprendere e l’elastico stesso è economico e facile da mettere in valigia, il secondo è leggermente più ingombrante, decisamente più costoso e più complesso da usare. Con gli elastici si possono fare una miriade di esercizi (chiedi al tuo coach una serie completa per soddisfare tutti i muscoli che interessano), sia nelle stanze d’albergo sia nei parchi cittadini, magari anche con vista su monumento antico per gioire doppiamente, in spiaggia o nei siti archeologici che lo consentono in quanto immersi nella natura. Il TRX invece, a patto di saperlo usare, necessita comunque e sempre di un punto d’aggancio in alto, quindi un terrazzo, un ponticello o un albero, il che lo rende leggermente meno duttile. Ma, si sa, la resa dei suoi esercizi è massimale. A volte poi, come ci racconta il coach Rubini, può capitare che nel bel

Belize Il TRX è l’ideale per allenarsi anche in spiaggia.

mezzo della foresta Amazzonica, quindi non proprio sotto casa o nel centro di una metropoli, dopo aver perso il tracciato di un sentiero che si allontana da un centro abitato e quindi intrapreso un percorso alternativo con l’intento di ritornare all’ovile, ti imbatti in un capanno di legno che su un lato ha una rusticissima palestra artisticamente fatta di legno grezzo, barre di ferro arrugginite e blocchi di cemento. A certi segni del destino non si scappa e con spigliatezza ci si adopera per non sprecare l’occasione spuntata dal nulla. Un paio di serie di spinte su panca declinata, qualche addominale, un po’ di bicipiti con manubri di calcestruzzo e qualche lento dietro con uno dei diversi bilancieri abbandonati nel prato, e ovviamente un paio di simpatiche foto ricordo. Quindi, come si è visto, i modi per allenarsi anche quando si è in vacanza, lontani da casa e dalle consuetudini che molto logicamente aiutano alla realizzazione dei programmi d’allenamento, ci sono e sono alla portata di tutti. Poi, se uno decide che in vacanza non vuole fare nulla, ma proprio nulla, beh... resta una sua scelta personale a cui dovrà comunque rispondere quando rientrerà nella consuetudine della palestra, sia che essa sia una sala pesi sia che si tratti di corsi di Functional Training o Crossfit.

Togo Qualsiasi oggetto può diventare fonte di ispirazione per un allenamento.

Ucraina Niente di meglio che allenarsi sulla scalinata resa celebre dal film La corazzata Potëmkin.

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Tutti in pista… si accendono i semafori! COME OGNI ANNO SONO DISPONIBILI I VIDEOGIOCHI UFFICIALI DELLA FORMULA 1 E DELLA MOTO GP. DUE TITOLI CAPACI DI RICREARE FIN NEI MINIMI DETTAGLI L’UNIVERSO DELLA LORO CONTROPARTE REALE DI MAX GRASSI

NON SO SE CAPITA ANCHE A VOI ma io sono una sorta di sportivo digitale camaleonte. E che vuol dire? Mi spiego. Nel weekend, quando vedo in televisione il Gran Premio di Formula 1, appena le monoposto hanno passato la bandiera a scacchi – impegni familiari permettendo – corro a giocare al videogioco della F1, ben calato nella mia postazione di guida che comprende volante con force feedback, pedaliera e cuffie wireless per sentire i motori a un volume improponibile per chiunque vicino.

Nel fine settimana successivo, quando a scaldare i motori sono i bolidi della MotoGP mi succede lo stesso. Marquez? Dovizioso? Lorenzo… ma chi sono davanti allo strapotere di Max Grassi, il vero astro nascente del motomondiale. È questa l’alchimia che i videogiochi sanno regalare, e che ancora tanti critici alla “ma cosa perdi tempo con quei giochini…” non sanno capire. Una sera, al ristorante con amici, ho parlato con tanto trasporto di circuiti impegnativi, mescola di pneumatici

adatti e rapporti del cambio che al momento di alzarmi un signore seduto al tavolo di fianco mi ha chiesto se fossi un pilota professionista (immaginate la sua delusione quando ho spiegato di essere “solo” un driver virtuale). Vero è che il progressivo successo degli eSports sta portando anche noi, video-piloti, a un livello superiore. La Formula 1 eSports Series, il programma di sport professionistici promosso dalla Formula 1 creato nel 2017 per coinvolgere

F1 2019 Formula 2, il campionato cadetto da cui dovremo partire per approdare poi in Formula 1 carichi di rivalità e “conti in sospeso” che si risolveranno solo con battaglie all’ultima staccata. La grafica del gioco rasenta il fotorealismo. Tutte le monoposto e i 21 tracciati sono riproposti fedelmente. Le animazioni dei piloti, i meccanici al box, gli ingegneri al muretto... non manca proprio nulla. Il team di sviluppo non ha lasciato davvero niente al caso. Dove è stato fatto un deciso salto di qualità è nella riproduzione del suono dei motori, molto più credibili rispetto al passato. In pista il gioco, volante alla mano, è quello di sempre. Appagante e divertente a patto di non avere un palato troppo esigente (il gioco non è, e non vuole essere, una simulazione realistica). Sfrecciare a più di 300 km/h fa sempre effetto e basta una leggera distrazione per trovarsi accartocciati al muretto con la voce del nostro fidato ingegnere di pista a chiederci se stiamo

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Quella dei ragazzi di Codemasters è da anni (sono partiti nel 2009) una garanzia di qualità per la proposta video ludica del Campionato Mondiale di Formula 1. L’azienda britannica ha deciso quest’anno però di cambiare strategia e anticipare il lancio annuale del gioco da agosto a luglio, per permettere a noi appassionati di vivere un’estate tra i nostri amati bolidi. E mai scelta fu più azzeccata visto che non vedevamo l’ora di ingranare la marcia di questo prodotto che offre parecchie novità rispetto alla comunque già riuscita edizione 2018. Diciamoci la verità: la controparte reale, ormai dominata dall’elettronica e ostaggio di strategie di squadra troppo spesso decisive, non sa più regalarci quelle emozioni a cui questo sport ci ha abituato. E allora ben venga questa nuova carriera profonda e ben strutturata che quest’anno si espande con l’arrivo inaspettato della

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il videogioco e la sua comunità di giocatori, è giunta ormai alla sua terza stagione e mette in palio un montepremi considerevole (500.000 dollari) e ha anche un title sponsor prestigioso come New Balance, il marchio di calzature e lifestyle. Se a questo si aggiunge che la stagione 2018 ha raggiunto un pubblico record di 5,5 milioni di spettatori su reti tv selezionate e ha anche un suo streaming live esclusivo, è facile capire che l’epoca in cui questi sport digitali venivano considerati semplici “giochini” è ormai tramontata. E poi, diciamocelo, a furia di vedere Lewis Hamilton e Marc Marquez stracciare gli avversari ogni benedetta domenica, non vediamo l’ora di switchare (ma si scriverà così poi in italiano?) la selezione HDMI del nostro televisore e passare dalla noia dell’antenna ai sorpassi mozzafiato della Playstation.

Che la software house milanese sia ormai una garanzia nello sviluppo dei titoli su due ruote non lo scopriamo certo oggi. MotoGP 19 è l’ultimo e importante capitolo del franchise di Milestone. Il cambio di engine effettuato lo scorso anno (con l’Unreal Engine) è giunto a maturità e il nuovo simulatore motociclistico presenta una serie di migliorie e innovazioni davvero significative. In MotoGP 19 c’è ovviamente una modalità carriera (avevi dubbi?) profonda e personalizzabile – con tanto di Guido Meda al microfono – che ci permette di scegliere su quale categoria debuttare (Rookies Cup, Moto3, Moto2 o MotoGP). Creato il nostro alter ego virtuale, eccoci impegnati in alcuni giri di prova, che permetterà al titolo di settare un livello di sfida che rispecchi il nostro stile di guida. E poi, via alla ricerca del titolo di Campione del mondo, tra settaggi di moto, scelta dei pneumatici giusti, per infrangere finalmente lo strapotere del cannibale Marc Marquez. Oltre alla Carriera, tornano le modalità Gran Premio, Campionato e prove a tempo. Ma c’è un’importante novità che non ci aspettavamo: la nuova categoria MotoE che, con un modello di guida diverso, richiederà la giusta attenzione per imparare a dominare la fisica di questi bolidi eco-friendly. Torna poi quella sorta di museo multimediale dei momenti più iconici del mondiale su due ruote che sono le sfide storiche. Divise in quattro categorie, potremo rivivere momenti indimenticabili prendendo il controllo di 50 piloti leggendari che hanno scritto la storia di

questo sport. E inoltre - insieme alle 19 piste ufficiali della stagione in corso - ci saranno 3 tracciati storici, Laguna Seca 2013, Donington 2009 e Catalunya 2015. Senza dimenticare la modalità multigiocatore che da quest’anno può fregiarsi dell’utilizzo di server privati e dedicati, andando a garantire una stabilità e delle performance di altissimo livello. Presente nel menu principale anche la sezione dedicata agli eSport. E per finire, citiamo l’inserimento di un contenuto innovativo e sorprendete: è A.N.N.A., la nuova intelligenza artificiale sviluppata da Milestone che promette di offrire al giocatore una sfida in costante evoluzione, mai prevedibile e configurabile a nostro piacimento.

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bene. E dovremo ancora imparare a gestire al meglio i rapporti con i media, interviste e quant’altro. Nel gioco non è ovviamente presente solo la carriera, ma tutte le modalità tipiche dei racing game dalle corse singole alle prove a tempo. E non manca chiaramente nemmeno la componente multigiocatore per sfidare online piloti da tutto il mondo. Se poi scegli di acquistare la Legends Edition del gioco, potrai vivere le gare da protagonista otto sfide indimenticabili tra Ayrton Senna (nella sua McLaren MP4/5B 1990) e Alain Prost (a bordo della Ferrari F1-90). Mentre nella versione base ti dovrai “accontentare” di 18 auto classiche come la Lotus 72D del 1972 o la Ferrari 312 T4 del 1979. Quindi, visto che siamo in tempi di pagelle, ci sentiamo di promuovere questo gioco a pieni voti. Se ami la F1, una scelta imprescindibile.

MOTO GP 19

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PLUS Marco Guarino

On The Rocks TUTTO QUELLO CHE VOLEVI SAPERE SUL GHIACCIO SPESSO RITENUTO UN INGREDIENTE SECONDARIO, il ghiaccio in realtà è il re dei cocktail e il protagonista di molte ricette, tanto da poter essere considerato un vero e proprio alimento. In questo libro, unico nel suo genere sull’ar-

gomento, ne viene svelato ogni segreto, attraverso schede particolareggiate e approfondimenti dedicati alla produzione, sia essa naturale o tecnologica per mezzo di ice-maker, per poi svelare le tecniche più adeguate per la sua lavorazione.

È una lettura che ti permette di acquisire un insieme di conoscenze utili per gli appassionati e indispensabili per i professionisti. In più, un contributo di Mirko Turconi, uno dei più noti e apprezzati bartender italiani, dedicato a trucchi e consigli del mestiere per farsi da soli e al meglio i propri cocktail preferiti. Leggerlo ti aiuterà a capire che sono tanti i miti da sfatare che riguardano la miscelazione dei drink, e in particolare del ghiaccio.

+ Lo sapevi che Il congelamento NON distrugge gli agenti patogeni: batteri e virus possono sopravvivere e talvolta moltiplicarsi.

Marco Guarino

ON THE ROCKS Editore: Edizioni Pendragon Pagine: 173 Prezzo: 20,00 euro

LA RICETTA DEL NEGRONI TRICOLORE ml. Tanqueray Ten Gin; w25 "ml. Americano Cocchi; 40 30 ml. Bitter bianco Luxardo; 1 dash bitter al Pompelmo; bicchiere colmo di ghiaccio; 1 cubetto rosso amaro*; 1 cubetto blu dolce**. Un Negroni composto solamente da ingredienti trasparenti ma che ne mantiene la sua tipica costruzione con Gin, Vermouth e Bitter. Nonostante il drink sia già equilibrato così, viene servito con due cubetti di ghiaccio con aromi e colori differenti che cambieranno drasticamente il suo gusto, oltre che il suo colore, rendendolo più amaro o più dolce e creando un divertente elemento ludico di personalizzazione.

QUALE GHIACCIO? Questa è una domanda che tutti do-

w" vrebbero porsi, perché non si può pensare di utilizzare

FOTO E RICETTA TRATTE DAL LIBRO ON THE ROCKS

* per il ghiaccio rosso amaro versare in un pentolino 100 ml. di Campari bitter e 50 ml. di liquore alla ciliegia. ** per il ghiaccio blu dolce versare in un pentolino 75 ml. di St. Germain (liquore ai fiori di Sambuco) e 75 ml. di liquore Skinos (liquore greco di mastica). Il procedimento è identico per entrambe le versioni: portare a ebollizione e lasciar cuocere a fuoco medio per 10 minuti. Aggiungere 150 ml. di acqua di rubinetto bollita, precedentemente tinta con colorante rosso o blu alimentare, e portare il tutto nuovamente a ebollizione. Lasciar raffreddare e mettere il liquido passato attraverso un colino dentro gli stampi di silicone a forma di cubo.

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tecniche, ricerca, equilibri, ingredienti pregiati e unici, se poi si va a rovinare tutto con una pessima selezione di ghiaccio che, nonostante sia il tocco finale, dovrebbe essere in realtà la prima scelta. La scelta del fabbricatore di ghiaccio dovrebbe seguire prima di tutto una valutazione accorta e adeguata della propria mole di lavoro, ma sopratutto della qualità che si intende dimostrare quando i drink arrivano al tavolo. Come abbiamo potuto apprendere vi sono svariate categorie di produttori che permettono di ottenere a loro volta differenti forme e differente peso. Questa è la scelta più delicata: quale grammatura e forma di cubetto rappresenterà al meglio la maggior parte delle nostre creazioni in ambito di miscelazione? Personalmente io consiglio, prima di tutto, di scegliere sempre fabbricatori di cubetti pieni, evitando di acquistare i fabbricatori di cubetti cilindrici cavi che potrebbero provocare l’effetto contrario a quello che serve in miscelazione, ovvero la sproporzione tra diluizione e temperatura (tema che approfondiremo più avanti). Il cubetto più utilizzato, e che consiglio anche io, è quello pieno, con una grammatura che oscilla in base al marchio dai 18 ai 22 grammi circa. È quello con il più equilibrato apporto tra diluizione e temperatura, nonché dimensione, per poter adattarsi alla maggior parte delle applicazioni del bar. (…)


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da una persona all’altra. Le nostre capacità intellettive, il nostro essere introversi o estroversi, la nostra vulnerabilità alla malattia mentale, persino se siamo mattinieri o nottambuli, tutti questi aspetti della personalità sono profondamente plasmati dalle nostre differenze genetiche ereditarie. Robert Plomin, un pioniere nel campo della genetica del comportamento, attinge alla ricerca di una vita per sostenere che il DNA è il fattore più importante nel determinare chi siamo. La famiglia, la scuola e l’ambiente circostante sono importanti, ma non sono influenti quanto i geni. Questo è il motivo per cui – sostiene – gli insegnanti e i genitori dovrebbero accettare i bambini per quelli che sono, anziché cercare di spingerli in una certa direzione.

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probabile che stiate cercando gli strumenti per trasformare il vostro rapporto con il cibo. Concepita secondo la Dialectical Behavior Therapy (DBT), questa guida motivazionale offre un valido percorso di cambiamento. Debra Safer, Sarah Adler e Philip Masson hanno tradotto il loro collaudato trattamento in una risorsa di autoaiuto per tutti coloro che lottano contro il binge eating e gli altri tipi di “alimentazione da stress”. Esempi chiari e racconti di storie vissute aiutano a costruire ogni abilità DBT. Strumenti pratici creati accuratamente fanno in modo che si possa registrare i progressi e adeguare il programma alle proprie necessità. Alla fine, è possibile intravedere la libertà da un modo di alimentarsi incontrollato e dunque un futuro più felice. M E N S H E A LT H . I T 119


MEN’S

QUESTO MESE

HEALTH

POST SCRIPTUM

I film L’ORA DEI FILM

Dalle 22 alle 23

IL GENERE DI FILM PREFERITO DAGLI UOMINI: (in ordine di preferenza)

È l’orario in cui la maggior parte degli uomini guarda un film in streaming.

I FILM E LE SERIE TV PIÙ VISTI IN STREAMING NEL 2018:

Azione

Baywatch Transformers – L’ultimo cavaliere I magnifici sette

DEI FILM CHE GLI UOMINI 44 VEDONO SE LI GODONO DA CASA INVECE CHE AL CINEMA. 10.000.000

90%

L’età media di chi vince l’Oscar come migliore attore.

euro

IL TEMPO MEDIO CHE UN UOMO PASSA A GUARDARE LA TV A CASA ore al giorno in settimana

3,79

Il film che ha incassato di più al botteghino nel 2017:

Star Wars: gli ultimi jedi

ore al giorno nel weekend

Di tanto calano i guadagni medi di un film quando il protagonista maschile ha più di 42 anni.

50%

DI CHI VA AL CINEMA ÈUOMO.

Il pubblico era composto al 60% da uomini.

3,7

MA SENZA BURRO

La media annuale di film che un uomo va a vedere al cinema. Il secondo film campione di incassi nel 2017:

La bella e la bestia Qui gli uomini erano solo il 36%.

1090

Le calorie di una ciotola da 5 kg di popcorn. 120 M E N S H E A L T H . I T

Thriller

Avventura

Fantascienza

GLI UOMINI HANNO IL DOPPIO DELLE PROBABILITÀ DI SCEGLIERE UN FILM D’AZIONE O UNA COMMEDIA CHE UN WESTERN O A UN FILM ROMANTICO.

DZIGGYFOTO/GETTY IMAGES (UOMO SUL DIVANO), SCOTT OLSON/GETTY IMAGES (OSCAR), LAURIE SPARHAM/GETTY IMAGES (POPCORN), GETTY IMAGES (ICONE E ROSA)

Il restante 10% invece è sul grande schermo.

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