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Presentazione
Questo vuole essere soprattutto un libro d 1immagmi.
Si tratta di fotogrefie ricavate da vetrini ritrovati presso flstituto Don Mazza di Verona, in occasione del restauro del suo edifìcio più antico1 chiamato «Fondamento>> . Siccome l'intervento doveva riguardare l'intera struttura1 era necessario procedere allo sgombero di tutti i mobili e1 in maniera particolare, dei documenti e oggetti che potessero avere un rilievo di carattere artistico o storico.
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Fui invitato1 in quest 1 occasione, nella mia qualità di direttore della Biblioteca storica Antonio Spagnolo, pertinente ali' Istituto, a vagliare attentamente quanto era raccolto in armadi, scrivanie, o anche custodito in piccoli depositi .
Fu proprio durante la selezione di ciò che comunque si doveva salvare1 che "inciampai)) (è proprio il caso di dirlo) in un vero tesoro. In una robusta cassetta di legno, si trovavano decine di scatole di vetrini che contenevano centinaia di fotografie risalenti alla Grande Guerra Ritenni pertanto doveroso traiferire presso la Biblioteca questo materiale, in attesa di metterlo a disposi zione per l1 uso più opportuno1 anche in vista delle celeb razioni centenarie che ormai si avvicinavano.
Un fortunato incontro con il Circolo Fotografico Povegliano Veronese fece nascere un progetto di divulgazione che valorizzasse il materiale disponibile in esposizioni appositamente organizzate e in una pubblicazione che ne prolungass e nel tempo la fruizione .
A dire il vero il Circolo, composto da una quindicina di competenti veramente appassionati , pensava in un primo tempo alla raccolta di materiale che riguardasse il grande evento bellico entro i con - fini del paese e delle località più vicine . Quando però fu informato deWesistenza delle immagini, rimaste nascoste per tanti anni in quella cassa, chiese di prenderne visione, ne fece le prime riproduzioni su carta fotografica e dispose alcune prime divulgazioni in mostre sperimentali, ottenendo favorevoli consensi
Tutti si convinsero che era opportuno procedere a una pubblicazione a stampa 1 che avrebbe potuto portare questo prezioso materiale a conoscenza di un vasto pubblico.
Nel frattempo la Casa editrice Mazziana, da cinquant 1anni dedita alla valorizzazione di ogni patrimonio culturale proveniente dalle istituzioni risalenti a don Nicola Mazza, decideva di programmare l'edizione di un libro che utilizzasse questo materiale fotografico. Si proponeva di mettere in luce da una parte il legame con il luogo di ritrovamento e dall'altra il forte richiamo morale che può venire dalla storia oltremodo dolorosa, a trovare attraverso metodi non militari, la costruzioni di società e popoli non contrapposti, ma sempre più vicini fra di loro) in questo tempo che perframmenti sembra vivere una "terza guerra mondiale".
Così tre camm ini sono venuti a incontrarsi in questo lavoro editoriale1 che proprio a partire dalle date espresse nelle didascalie riscontrate su parte dei vetrini, mette nel titolo il 1916: lo si propone come l) anno in cui fl!talia ha imparato afare la guerra. . Oggi è desiderio di tutti che si impari sempre più a costruire la pace .